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Le immobilizzazioni immateriali
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Gli argomenti di oggi
• Definizione e classificazione delle immobilizzazioni immateriali
• La valutazione delle immobilizzazioni immateriali
• Trattamento contabile degli oneri pluriennali e dei beni immateriali
• Avviamento
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Letture di riferimento
• Il codice civile (art. 2426)
• L’OIC 24 – Immobilizzazioni Immateriali
• Dispense fornite dal docente
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Definizione e classificazione delle immobilizzazioni
immateriali
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Le immobilizzazioni immateriali nel codice civile
Per la corretta interpretazione del contenuto di queste trevoci, occorre, allora, rifarsi all’OIC 24 e ai principi elaboratidalla dottrina economico-aziendale.
� Il codice civile non fornisce una definizione diimmobilizzazione immateriale
� Prevede, nell’attivo dello SP, la macro-classe B –IMMOBILIZZAZIONI suddivisa in tre classi di valori:
I. Immobilizzazioni immaterialiII. Immobilizzazioni materialiIII. Immobilizzazioni finanziarie
L’attivitàd’impresarichiede sempre numerosi FATTORI PRODUTTIVI che, a seconda dellemodalità con cui sono impiegati nei processi aziendali,costituiscono:
Fattori produttivi a medio-lungo ciclo di utilizzo
Fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo
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La nozione di immobilizzazione
I fattoriproduttivi
IMMOBILIZZAZIONI
Fattori di produzione di usodurevole e di duratapluriennale
Essi sono destinati apartecipare per periodi nonbrevi all’attività aziendale, inquanto hanno un’utilità chesi protrae nel tempo.
ATTIVOCIRCOLANTE
Fattori destinati al consumoimmediato o allavendita.
Essi esauriscono la loroutilità in un solo atto o cicloproduttivo.
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La nozione di immobilizzazione (segue)
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Le immobilizzazioni contribuiscono alla produzione del reddito dipiù esercizi, tra i quali va ripartito il costo sostenuto per la loro
acquisizione.
Il processo mediante il quale avviene tale ripartizione èdettoprocesso diammortamento.
Esso rappresenta l’utilitàcedutadal bene nel corso dell’esercizioperla realizzazione dei ricavi.
La nozione di immobilizzazione (segue)
Le immobilizzazioni immateriali
LA DEFINIZIONE
Sono attività produttive prive di consistenza fisica che partecipano alla produzione
economicad’impresa relativa a piùperiodi.
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Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c.
1) costi di impianto e di ampliamento;2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità; 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione
delle opere dell'ingegno;4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;5) avviamento;6) immobilizzazioni in corso e acconti;7) altre.
B) Immobilizzazioni
I - Immobilizzazioni Immateriali comprende le seguenti voci:
Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c. (segue)
Costi pluriennali
Hanno caratteristiche di indeterminatezza più marcate rispetto ai beni immateriali.
Il legislatore non ha fornito una precisa definizione e si è limitato a fornire norme restrittive per:
1. Distribuzione dividendi;2. Consenso Collegio Sindacale per scrizione
Beni Immateriali
Si tratta generalmente di diritti giuridicamente tutelati che permettono all’azienda lo sfruttamento dei benefici futuri attesi da tali diritti.
Hanno propria identificabilitàe sono pertanto suscettibili di una autonoma valutazione
Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c. (segue)
Oneri pluriennali: quando si possono capitalizzare?
L’iscrizione in bilancio e la connessa capitalizzazionesono subordinate:1) al sostenimento di costi2) che devono essere identificabili autonomamente, 3) misurabili attendibilmente4) e recuperabili con ricavi futuri
Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c. (segue)
Quando si possono capitalizzare?
• Facoltà pergli oneri pluriennali, obbligo per i beni immateriali eper l’avviamento
• Non iscrivibili le immobilizzazioni immateriali ricevute a titologratuito
• Condizioni già esistenti all’inizio dellacapitalizzazione
• Impossibilità di capitalizzare costi già imputati a conto economico
in passato, anche se si verificano solo ora le condizioni di
capitalizzazione
Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c. (segue)
Le immobilizzazioni immaterialiart. 2424 c.c. (segue)
Quando si possono capitalizzare?
• La capitalizzazione di costi come immobilizzazioni immateriali è
ammessa solo se è ragionevolmente dimostrabile
un’associazione di “causa” ad “effetto” tra i costi medesimi e i
ricavi futuri
• Quando tale correlazione manca o è indefinita o indiretta i
costi devono essere imputati a contoeconomico
La valutazione delle immobilizzazioni
immateriali
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� Il codice civile prevede una regola generale per lavalutazione delle immobilizzazioni, che distingue tra valoredi iscrizione e valore di funzionamento.
� Valore originario di iscrizione (art. 2426, comma 1 n.1 c.c.):
La valutazione
1) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o diproduzione. Nel costo di acquisto si computano anche icosti accessori. Il costo di produzione comprende tutti icosti direttamente imputabili al prodotto. Puòcomprendere anche altri costi [indiretti], per la quotaragionevolmente imputabile al prodotto, relativi alperiodo di fabbricazione e fino al momento dal quale ilbene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possonoessere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento dellafabbricazione, interna o presso terzi.
Valore di funzionamento (art. 2426, comma 1)
� 2) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali,la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve esseresistematicamente ammortizzato in ogni esercizio inrelazione con la loro residua possibilità di utilizzazione.Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e deicoefficienti applicati devono essere motivate nella notaintegrativa;
� 3) l'immobilizzazione che, alla data della chiusuradell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore aquello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essereiscritta a tale minore valore. Il minor valore non puòessere mantenuto nei successivi bilanci se sono venutimeno i motivi della rettifica effettuata; questadisposizione non si applica a rettifiche di valore relativeall'avviamento.
La valutazione (segue)
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Costo storico
Valore d’uso
Valore di mercato
Svalutazione
Valore recuperabile: importo maggiore tra
Se VR < CS
Il criterio generale di valutazione descritto dal Cod. civ. prevede dunque di identificare: • Il costo di acquisto o di produzione delle immobilizzazioni;• La loro perdita di valore per effetto dell’ammortamento;• Il valore durevole di fine esercizio - il valore recuperabile
La valutazione (segue)
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L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
•l'ammortamento deve essere commisurato alla residua possibilità diutilizzo;
•il legislatore, tuttavia, ha indicato un periodo massimo di 5 anni
per l'ammortamento dei costi impianto e ampliamento e di sviluppo.
•l'ammortamento deve seguire un processo sistematico di ripartizione
del costo sostenuto sull'intera durata diutilizzazione:
–Ammortamento a quotecostanti;
–Ammortamento a quotedecrescenti;
– Quote parametrate alle variabili quantitative piùpertinenti;
La valutazione (segue)
PRINCIPI DI VALUTAZIONE
SE IL VALORE DI ISCRIZIONE DI UN IMMOBILIZZAZIONE IMMATERIALE ECCEDE IL VALORERECUPERABILE
si dovrà procedere ad una svalutazione seguendo sia quanto previsto dal
principio contabile n.24 che riprende lo standard IASB n.36 “Impairment of
assets” sia quanto prescritto dal codice civile all’art. 2426, n.3 che prevede
che le immobilizzazioni vengano svalutate in casodi perdita durevole
21
La valutazione (segue)
Impairmenttest
22
La valutazione (segue)
Gli oneri pluriennali immateriali
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Costi di impianto e ampliamento
Oneri sostenuti in modo non ricorrente dall'azienda in precisimomenti della sua vita quali:• la fase pre-operativa o• quella di accrescimento dellacapacità operativa esistente.
24
Costi di impianto e ampliamento (segue)
25
� Art. 2426, comma 1:
� 5) i costi di impianto e di ampliamento e i costi di sviluppoaventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivocon il consenso, ove esistente, del collegio sindacale. Icosti di impianto e ampliamento devono essereammortizzati entro un periodo non superiore a cinqueanni. I costi di sviluppo sono ammortizzati secondo la lorovita utile; nei casi eccezionali in cui non sia possibilestimarne attendibilmente la vita utile, sono ammortizzatientro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a chel'ammortamento dei costi di impianto eampliamento e disviluppo non è completato possono essere distribuitidividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti acoprire l'ammontare dei costi non ammortizzati;
Costi di impianto e ampliamento (segue)
� Capitalizzazione facoltativa con il consenso del collegio sindacale (ove esistente)
� Ammortamento a-tecnico: entro cinque esercizi, anche se l’utilità di durata maggiore
� Fino a che l'ammortamento non è completato, possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati.
� Nulla si dice della «vita utile» di tale onere pluriennale
� N.B. – Nulla è cambiato per questa categoria di oneri pluriennali dopo il dlgs 139/2015
Costi di impianto e ampliamento (segue)
Costi di pubblicità (prima)
� Secondo il vecchio Codice civile, la capitalizzazione era facoltativa con il consenso del collegio sindacale (ove presente)
� Ammortamento entro cinque esercizi
� Fino a che l'ammortamento non era completato potevano essere distribuiti dividendi solo se residuavano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati
� Nulla si diceva della «vita utile» di tale onere pluriennale
� N.B. – Il nuovo Codice civile ne proibisce lacapitalizzazione
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Costi di sviluppo
§ Tra le immobilizzazioni immateriali, i costi di svilupporappresentano la tipologia che dà luogo a maggioridifficoltà interpretative.
§ Il principio contabile nazionale di riferimento (OIC 24)considerando le differenti finalità per la quale sonosostenuti, distingue i costi per:
Øattività di ricerca (di base, applicata)
Øattività di sviluppo
Definizione e contabilizzazione
La ricerca di base è un’indagine originale e pianificataintrapresa con la prospettiva di conseguire nuoveconoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, che siconsidera di utilità generica alla società. I costi di ricerca dibase sono normalmente precedenti a quelli sostenuti unavolta identificato lo specifico prodotto o processo che siintende sviluppare.
I costi sostenuti per la ricerca di base [o applicata] sonocosti di periodo e sono addebitati al conto economicodell'esercizio in cui sono sostenuti, poiché rientrano nellaricorrente operatività dell'impresa e sono, nella sostanza, disupporto ordinario all’attività imprenditoriale della stessa.
Costi di sviluppo (segue)
Costi di sviluppo (segue)Definizione Lo sviluppo è l’applicazione dei risultati della ricerca di base o di altreconoscenze possedute o acquisite in un piano o in un progetto per laproduzione di materiali, dispositivi, processi, sistemi o servizi, nuovi osostanzialmente migliorati, prima dell’inizio della produzionecommerciale o dell’utilizzazione.
La voce B.I.2 “costi di sviluppo” dell’attivo può comprendere:Ø i costi per la progettazione, la costruzione e la verifica di prototipi o modelli
che precedono la produzione o l’utilizzo degli stessi;Ø i costi per la progettazione di mezzi, prove, stampi e matrici concernenti la
nuova tecnologia;Ø i costi per la progettazione, la costruzione e l’attivazione di un impianto
pilota che non è di dimensioni economicamente idonee per la produzionecommerciale;
Ø i costi per la progettazione, la costruzione e la prova di scelte alternative per materiali, progetti, prodotti, processi, sistemi o servizi nuovi omigliorati;
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Costi di sviluppo (segue)
Condizioni per la capitalizzazione:
• Chiara identificazione del prodotto oprocesso
• Fattibilità tecnica
• Fattibilità finanziaria
• Fattibilità commerciale
• Fattibilità economica: recuperabilità di tutti i costi sostenuti
� Art. 2426, comma 1:
� 5) i costi di impianto e di ampliamento e i costi di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale. I costi di impianto e ampliamento devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. I costi di sviluppo sono ammortizzati secondo la loro vita utile; nei casi eccezionali in cui non sia possibile stimarne attendibilmente la vita utile, sono ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l'ammortamento dei costi di impianto e ampliamento e di sviluppo non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati;
Costi di sviluppo (segue)
� Art. 2427:
La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altredisposizioni:
1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nellerettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressiall'origine in moneta avente corso legale nello Stato;
2) i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascunavoce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti esvalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce,le alienazioni avvenuti nell'esercizio; le rivalutazioni, gliammortamenti e le svalutazioni effettuati nell'esercizio; il totaledelle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti allachiusura dell'esercizio;
3) la composizione delle voci: "costi di impianto e di ampliamento"e costi di sviluppo, nonché le ragioni della iscrizione ed i rispettivicriteri di ammortamento;
Costi di sviluppo (segue)
I Beni Immateriali
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Le caratteristiche dei beni immateriali
• Identificabilità– Separabili e/o– Protette da diritto legale ocontrattuale
• Durata ammortamento: minoretra– Durata economica (vitautile)– Durata giuridica (durata residua deldiritto)
• Nessun criterio restrittivo su iscrizione iniziale (collegio sindacale) e distribuzione degliutili
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Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
Diritti di brevetto
• Diritto esclusivo di sfruttamento di una invenzione per un periodo di tempo
determinato;
• Il presupposto per la tutela giuridica e dato dalla concessione del brevetto da
parte dell’ufficio italiano brevetti e dell’ufficio europeobrevetti;
• La tutela giuridica del brevetto e sempre temporanea (20anni);
Requisiti brevettabilità
• NOVITA’:dell’invenzione
• ORIGINALITA’:dell’invenzione
• INDUSTRIALITA’:dell’invenzione
• LICEITA’:dell’invenzione
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Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
(segue)….
• Dirittidiutilizzazionedelleoperedell’ingegno– dirittidiautore
• Diritto che attribuisce per un periodo determinato il potere esclusivo di pubblicare opere o di sfruttarleeconomicamente.
• Ai sensi dell'Art. 2575 c.c. formano oggetto del diritto d’autore le opere dell’ingegno di caratterecreativo.
• L’acquisto del diritto d’autore si attua con la creazione dell’opera e non è subordinato alla registrazione o ad altri formalipresupposti.
• La tutela giuridica (morale e patrimoniale) ha una durata eccezionalmente lunga (60°anno dopo lamorte) e si attua a prescindere daqualsiasi utilizzazione pratica dell’opera
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
(segue)….
Acquisito a titolo“originario”
ü Per la capitalizzabilità dei costidibrevetto prodotti internamente
valgono le regole enunciate per i
“costidi ricerca esviluppo”.
ü In aggiunta possono essereiscritti:
- costi accessori relativi alladomanda
- costi per ottenimento delbrevetto.
Acquisito a titolo“derivato”ü Nel caso di acquisto da terzi a titolo
oneroso il costo è iscrivibile dalmomento in cui si realizza ilpassaggio diproprietà.
ü CRITERIO DEL COSTO + ONERI
giustificò la capitalizzazione.
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ACCESSORI- Costi di progettazione per adattamento
del brevetto- Studi di fattibilità per l'implementazione del
brevetto nel contesto operativodell'azienda.
ü Periodica analisi del valore residuodel brevetto per valutare ilpermanere dell’utilità futurache ne
Le modalità diacquisizione
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Concessioni
ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Conferisconoasoggetti privati ildiritto di sfruttare in esclusivabenipubblici
- Occupazionesuolidemaniali- Derivazionedi acquepubbliche- Sfruttamento caveeminiere
•se la concessione comporta il pagamento "una tantum" di una somma inizialein aggiunta ai canoni periodici, solo questa può essere capitalizzata edammortizzata in relazione alla durata dellaconcessionestessa
•nella voce sono iscrivibili i costi interni ed esterni sostenuti per l'ottenimento dellaconcessione
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Gestione di servizi pubblici incondizioni regolamentate
- Telecomunicazioni
- Trasportidi linee
- Autostrade
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Licenze
DIRITTOAMMINISTRATIVO
Autorizzazioniconlequalisiconsentel’eserciziodiun’attività
DIRITTOPRIVATODirittoriconosciutosullabasediuncontrattodisfruttamento:- Inviaesclusivaonon- Atempoindeterminatoonon- conosenzalimitazioni
temporali
- Brevettie,piùingenerale,know how.
ISCRIVIBILI NELLACLASSE CHEACCOGLIEIL DIRITTOPRINCIPALE
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Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Ø Insieme alla ditta ed all'insegna è uno dei segni distintivi dell'azienda (odi un prodotto) e può consistere in un emblema, in una denominazionee in un segno.
ØDeve avere come caratteristiche la novità, l'originalità, la liceità.
Ø Elemento essenziale della tutela è la registrazione; al marchio nonregistratoèriconosciutauna tutelaspecifica incaso di preuso.
Marchi
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Marchi
PRODUZIONEINTERNA
•I costi iscrivibili nondevono essere confusi con quelli sostenuti per:- ricerca e sviluppo delprodotto
-avviamento dellaproduzione-campagna promozionale
•I costi iscrivibili devonoessere intesi in sensorestrittivo e valgono i criteriillustrati per i "costi di ricercae sviluppo.
ACQUISIZIONE ATITOLO ONEROSO
• Il marchioviene generalmenteacquisito unitamentead un’azienda o ad unramo aziendale
- separatamentevalutato
- Iscritto sulla base delsuo valorecorrente
ISCRIVIBILITA’
NON E' ISCRIVIBILEIL MARCHIO
RICEVUTO A TITOLOGRATUITO
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Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
•Non e' chiaro cosa il legislatore abbia voluto intendere per "dirittisimili.
•Secondo la dottrina prevalente il legislatore non ha voluto
escludere in una materia in continua evoluzione, il sorgere di
rapporti giuridici diversi da quelli oggi conosciuti.
•Non e' possibile prevedere criteri contabili specifici e si
rendono adottabili i criteri generali esposti precedentemente
Diritti simili
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L’avviamento
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L’avviamento
L’avviamento è definito in linea di principio, come la
differenza tra il capitale di funzionamento, rilevato
secondo valori correnti, e il capitale economico che viene
calcolato in relazione alla futura redditività dell’azienda,
intesa come bene economico ecomplesso.
Le accezioni di avviamento nei principi contabili nazionali
Avviamento originario
Ø Internamente generato, frutto della efficiente gestioneaziendale
Ø Non capitalizzabile inquanto:Ø Non definibile in termini di
costi a utilitàdifferitaØ rappresentail valore
attuale di un flusso di ricavisperati
Ø Acquisito a titolo oneroso a seguito di acquisto di azienda o di partecipazioni, conferimenti, fusioni e scissioni
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Ø Capitalizzabilità nel limite del costo sostenuto art. 2426, n. 6
Avviamento derivato
L’avviamento: le nuove norme� Art. 2426, comma 1:6) l'avviamento può essere iscritto nell'attivo con ilconsenso, ove esistente, del collegio sindacale, seacquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per essosostenuto. e deve essere ammortizzato entro unperiodo di cinque anni. È tuttavia consentitoammortizzare sistematicamente l'avviamento in unperiodo di durata superiore, purché esso non superi ladurata per l'utilizzazione di questo attivo e ne sia dataadeguata motivazione nella nota integrativa.L’ammortamento dell’avviamento è effettuatosecondo la sua vita utile; nei casi eccezionali in cuinon sia possibile stimarne attendibilmente la vita utile,è ammortizzato entro un periodo non superiore adieci anni. Nella nota integrativa è fornita unaspiegazione del periodo di ammortamentodell’avviamento;
Rilevazione iniziale Solo l’avviamento acquisito a titolo oneroso può essere capitalizzato: esso rappresenta la differenza tra il prezzo pagato e il valore corrente attribuibile ai singoli beni, al netto delle passività, oggetto di acquisizione
Condizioni per la prima iscrizione, da rispettare simultaneamente:
a) è acquisito a titolo oneroso (cioè deriva dall’acquisizione di un’azienda o ramo d’azienda oppure da un’operazione di conferimento, di fusione o di scissione);
b) ha un valore quantificabile in quanto incluso nel corrispettivo pagato;
c) è costituito all’origine da oneri e costi ad utilità differita nel tempo, che garantiscano quindi benefici economici futuri (ad esempio, conseguimento di utili futuri);
d) è soddisfatto il principio della recuperabilità del relativo costo (e quindi non si è in presenza di un cattivo affare).
Cosa è cambiato
� L’avviamento continua a poter essere iscritto tra le attività di stato patrimoniale solo se acquisito a titolo oneroso e con il consenso del collegio sindacale (ove esistente)
� Dal 1 gennaio 2016, l’avviamento si ammortizza in base alla durata della sua vita utile
� Si pone un limite di dieci anni per l’ammortamento, ma solo se la vita utile non può essere stimata in modo attendibile
� La nuova nota integrativa deve in ogni caso spiegare come è stata calcolata la vita utile dell’avviamento, mentre fino al 31 dicembre 2015 essa forniva spiegazioni solo se si superavano i cinque anni per l’ammortamento
Perdite di valore
� L’avviamento, essendo una immobilizzazione, deve essere sottoposto a verifica, alla fine dell’esercizio, per accertare eventuali perdite di valore durevoli
� In presenza di tali perdite, l’avviamento si svaluta, in contropartita con il CE
� OIC 24 (2015) stabiliva già il divieto di ripristino di valore, ma il Codice civile nulla specificava, prima del recepimento della direttiva 34/2013/UE
� N.B.: l’obbligo di ripristino di valore dopo le svalutazioni (comma 1, punto 3, art. 2426) «non si applica a rettifiche di valore relative all’avviamento», in base al d.lgs. 139/15
� Si supponga che il Sig. Bianchi, titolaredell’impresa White Food decida di cederel’azienda al Sig. Rosa.
• Il bilancio a valori storici redatto dal Sig.Bianchi alla data di cessione è il seguente:
Macchinari 100.000 Debiti v/Fornitori 35.000
Crediti v/clienti 50.000 FondoTFR 55.000
Merci inrimanenza 75.000
Patrimonionetto 135.000
TotaleAttivo 225.000 TotalePassivo 225.000
Un esempio….
Le parti concordano un prezzo di cessione pari a €200.000, senza concordare un valore specifico perogni bene.
Tuttavia, dopo un’attenta valutazione dei beniacquisiti, il Sig. Rosa, l’acquirente, redige il bilancio avalori correnti della White & Food, e assegna aimacchinari il valore di € 120.000, e alle merci ilvalore di € 80.00 0. La somma algebrica delle attivitàe passività acquisite valutate a valori correnti generaun avviamento
Un esempio….
Valore corrente dell’attivoMacchinari 120.000Crediti vs clienti 50.000Rimanenze merci 80.000
Valore corrente del passivoDebiti v/fornitori 35.000TFR 55.000
Un esempio….
Valore corrente dell’attivo = € 250.000 Valore corrente del passivo = € 90.000
Differenza =Prezzo di cessione=
€ 160.000€ 200.000
Avviamento= € 40.000
Un esempio….
BilanciocheredigeilSig.Rosa
Macchinari 120.000 Debiti v/Fornitori 35.000
Crediti v/clienti 50.000 FondoTFR 55.000
Merci inrimanenza 80.000
Avviamento 40.000 Patrimonionetto 200.000
TotaleAttivo 290.000 TotalePassivo 290.000
Un esempio….
Valutazioni successive (1)L’ammortamento dell’avviamento è effettuato secondola sua vita utile. La vita utile è stimata in sede dirilevazione iniziale dell’avviamento e non può esseremodificata negli esercizi successivi.
Per stimare la vita utile dell’avviamento si considerano leinformazioni disponibili per stimare il periodo entro ilquale è probabile che si manifesteranno i beneficieconomici connessi con l’avviamento.
Elementi da considerare per la stima:
a) periodo di tempo entro il quale la società si attende di godere dei benefici economici addizionali legati alle prospettive reddituali della società oggetto di aggregazione e alle sinergie generate dall’operazione straordinaria.
b) il periodo di tempo entro il quale l’impresa si attende di recuperare, in termini finanziari o reddituali, l’investimento effettuato (cd payback period) sulla base di quanto previsto formalmente dall’organo decisionale della società;
c) la media ponderata delle vite utili delle principali attività (core assets) acquisite con l’operazione di aggregazione aziendale (incluse le immobilizzazioni immateriali).
Valutazioni successive (2)
Valutazioni successive (3)
L’applicazione degli elementi citati per la stima non puòdeterminare un periodo di ammortamento dell’avviamentosuperiore ai venti anni.
Nei casi eccezionali in cui non sia possibile stimarneattendibilmente la vita utile, l’avviamento è ammortizzato inun periodo non superiore a dieci anni.
La società valuta a ogni data di riferimento del bilancio lapresenza di indicatori di perdite durevoli di valoredell’avviamento. In presenza di tali indicatori, si procede allastima del valore recuperabile dell’immobilizzazione e senecessario si effettua una svalutazione, ai sensi dell’articolo2426 comma 3, qualora l’immobilizzazione risultidurevolmente di valore inferiore al valore netto contabile(cfr. OIC 9)
Per l’avviamento sono vietati i ripristini di valore.
GruppoBenetton– Bilancio2017
GruppoBenetton– Bilancio2017