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LE PIANTE 2018 - santangela.info · FUSTO LEGNOSO STELO. IL FUSTO Ci sono fusti modificati che hanno il compito di ... Vengonogenerati GAMETI maschili e femminili chepossonocosìricombinarei

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APPROCCIO UTILITARISTICO (a cosa servono?)

� CIBO;

� MEDICINA;

� ABBELLIMENTO;

� CULTURA;

� ABBIGLIAMENTO;

� BEVANDE.

PERCHÈ NON CI BASTA CHE ESISTANO…

SONO INTELLIGENTI?

� https://youtu.be/8AAZZTluBk8?t=217

� https://youtu.be/xcqDS53Sfz8?t=820

IL REGNO DELLE PIANTE

PLURICELLULARI

EUCARIOTI

AUTOTROFI

PIANTE

TERRESTRIACQUATICHE

SENZA VASI CONDUTTORI CON VASI CONDUTTORI

SENZA SEMI CON SEMI

ALGHE BRIOFITE PTERIDOFITE GIMNOSPERME ANGIOSPERME

CON FIORE MA NON CON FRUTTO CON FIORE E FRUTTO

SPERMATOFITE

CLASSIFICAZIONE

LE ALGHE

� Non si distinguono i tre organi principali che caratterizzano le piante terrestri: RADICI, FUSTO E FOGLIE;

� Tutte contengono clorofilla, a volte mascherata da altri pigmenti in base ai quali si distinguono in:

ALGHE VERDI ALGHE ROSSE ALGHE BRUNE

Le prime piante sulla Terra

� 230 MILIONI DI ANNI FA L’AMBIENTE TERRESTRE, GRAZIE ALL’OSSIGENO E ALL’ATMOSFERA, DIVENTÒ ADATTO ALLA VITA;

� LE PIANTE COLONIZZARONO LA TERRA FERMA;

� DOVETTERO PERÒ AFFRONTARE DEI PROBLEMI CHE RIGUARDAVANO IL SOSTEGNO, IL TRASPORTO DELLE SOSTENZE E LA PROPAGAZIONE DEI GAMETI (RIPRODUZIONE).

LE BRIOFITE

� Sono le prime piante terrestri.

� Non hanno vasi o strumenti per il sostegno, né per la dispersione dei gameti: SONO ANCORA DIPENDENTI DALL’ACQUA!

SOSTEGNO TRASPORTO SOSTANZE RIPRODUZIONE

IMBIBIZIONE (come spugne)

GAMETI TRASPORTATI DALL’ACQUA

NON POSSONO CRESCERE PIÙ DI

TANTO

MUSCHI

EPATICHE

SFAGNI

LE PTERIDOFITE

� Sono dotate di vere radici, fusto e foglie con veri VASI CONDUTTORI;

� Dipendono ancora dall’acqua per la fecondazione;

� Si dividono in:

FELCI LICOPODI EQUISETI

LE SPERMATOFITE

� Hanno veri organi: RADICI, FUSTO E FOGLIE;

� Sono dotate di tessuti conduttori (VASI);

� Si riproducono tramite la dispersione dei SEMI.

� Il seme può essere nudo (GIMNOSPERME) oppure rivestito da una protezione che è il FRUTTO che deriva dal FIORE.

LE GIMNOSPERME

� Non hanno veri frutti e il seme si sviluppa all’interno di strutture riproduttive dette CONI o PIGNE;

� Fanno parte delle gimnosperme le CONIFERE, dette anche AGHIFOGLIE.

LE ANGIOSPERME

� Hanno il seme contenuto e protetto dal FRUTTO;

� Il frutto si sviluppa a partire da alcune porzioni particolari del FIORE (OVARIO);

� Si dividono in MONOCOTILEDONI e DICOTILEDONI, in base al numero di foglioline embrionali che possiede il seme (UNO o DUE).

LA RADICE

� Ha la funzione di fissare la pianta al suolo e di assorbire acqua e sali minerali, infatti più è ramificata ed estesa, più la pianta avrà la possibilità di fornirsi d’acqua e di sali minerali;

� Solitamente è la parte sotterranea della pianta, ma esistono le RADICI AVVENTIZIE che crescono sui fusti e servono per aderire meglio ai supporti, comprese le altre piante (EDERA).

� Osservando esternamente una radice, partendo dal basso si distinguono diverse parti:

- APICE RADICALE cellule in continua divisione per allungarsi continuamente nel terreno, protetto da uno strato più resistente chiamato CUFFIA;

- ZONA di ACCRESCIEMNTO o ALLUNGAMENTO altra zona di crescita della radice, che se non riesce ad andare in profondità forma circonvoluzioni a livello del suolo;

- ZONA di ASSORBIMENTO munita di numerosi PELI RADICALI che assorbono la LINFA GREZZA (acqua e sali).

LA RADICE

LA RADICE-struttura esterna

ZONA APICALE

ZONA DI ACCRESCIMENTO

ZONA DI ASSORBIMENTO

PELI RADICALI

CUFFIA RADICALE

Sulla punta della radice, è formata da cellule meristematiche che si moltiplicano continuamente. È rinforzata dalla CUFFIA RADICALE che permette una penetrazione più efficiente.

È formata dalle cellule che crescono velocemente e fanno allungare la radice.

Ricca di PELI RADICALI, escrescenze delle cellule che aumentano la superficie assorbente.

LA RADICE

� La radice, se tagliata trasversalmente presenta numerosi strati, dall’esterno:

- EPIDERMIDE zona di origine dei peli radicali;

- CORTECCIA parte di accrescimento;

- CILINDRO CENTRALE zona più interna all’interna della quale scorrono i VASI CONDUTTORI

L’acqua passa attraverso una membrana semipermeabile attraverso un processo detto OSMOSI, che funziona solo se la concentrazione di acqua e sali è minore nella radice rispetto al suolo.

VASI LEGNOSI

VASI CRIBROSIScorre la LINFA GREZZA (acqua e sali)

Scorre la LINFA ELABORATA (zuccheri)

LA RADICE-struttura interna

EPIDERMIDE

ENDODERMA

CORTECCIA

XILEMA (o legno)

FLOEMA (o libro)

EPIDERMIDE sottile strato che protegge la radice e impediscono il passaggio di acqua e sali

CORTECCIA strato di cellule di riserva

ENDODERMA sottile strato che controlla l’assorbimento di acqua e sali

XILEMA cellule morte, portano verso l’alto la linfa grezza (acqua e sali)

FLOEMA cellule vive, portano verso il basso la linfa elaborata (zuccheri)

IL FUSTOIl fusto mette in comunicazione le radici con le foglie.

Nel suo interno corrono lunghi canali attraverso i quali circolano i liquidi.

Ha due principali funzioni in tutte le piante:- Sostegno della parte aerea (rami, foglie);- Conduzione (collegamento) della linfa dalle redici a tutta la pianta;

In più, nelle erbacee, essendo verde, effettua la FOTOSINTESI.Può essere pieno (come negli alberi) o vuoto (come nelle erbacee). I NODI sono i punti di inserzione delle foglie.

STELOFUSTO LEGNOSO

IL FUSTOCi sono fusti modificati che hanno il compito di immagazzinare l’acqua, i Sali minerali o l’amido prodotto dalla pianta.

FUSTO SUCCULENTO

IL FUSTO-strati 1) EPIDERMIDE ricoperta da unostrato impermeabile dettoCUTICOLA;

2) CORTECCIA funzione di sostegno eprotezione;

3) CILINDRO CENTRALE con vasiconduttori (LEGNO o XILEMAtrasporta la linfa grezza verso l’altoe LIBRO o FLOEMA trasporta lalinfa elaborata verso il basso)

4) MIDOLLO con funzione di riserva.

IL FUSTO-dove scorre la linfa?

Ogni anno, in primavera entrano in azionedei sistemi di accrescimento che inautunno e inverno sono bloccati:

1) Il CAMBIO CRIBRO-LEGNOSO (oVASCOLARE) tra i vasi del legno equelli del libro che produce ogni annonuovi vasi;

2) Il FELLOGENO che produce ogni announo spesso strato di SUGHERO chesostituisce l’epidermide e serve daprotezione.

IL FUSTO

La forma a colonna tipica del fusto è la più adatta per una distribuzioneregolare dei vasi e la più resistente alla flessione dovuta alla spinta del vento.

rami

fusto

FUSTO

RADICE

Le GEMME sono organi formati da piccole fogliestrettamente addossate a proteggere le cellule inattività dell’apice vegetativo.Le gemme in cima all’asse principale o ai rami sichiamano GEMME APICALI, quelle poste alla basedelle foglie GEMME ASCELLARI.Dalle gemme possono nascere fiori o foglie.

LA FOGLIALa foglia si sviluppa come un'appendice laterale di rami e fustied è deputata alla trasformazione dell'energia raccoltanell'ambiente esterno e alla sintesi delle sostanze nutritive. Sisvolgono importanti funzioni: la TRASPIRAZIONE e laFOTOSINTESI CLOROFILLIANA.

LA FOGLIA-struttura

lacunoso

EPIDERMIDE SUPERIORE sottile strato di cellule appiattite ricoperte da una CUTICOLAcerosa impermeabile ad acqua e aria ma che lascia passare la luce;TESSUTO A PALIZZATA strato con cellule disposte in verticale molto vicine e ricche dicloroplasti che hanno la funzione di effettuare la fotosintesi;TESSUTO LACUNOSO tessuto ricco si spazi vuoti collegati agli stomi della pagina inferioreche serve a far circolare l’aria nella foglia, ad ospitare i vasi conduttori e a svolgere unadebole attività fotosintetica;EPIDERMIDE INFERIORE ricca di STOMI attraverso cui avvengono gli scambi d’aria.

LA FOGLIA-lo stoma

Gli stomi sono piccole aperture delimitate da cellule particolari a forma dibocca (CELLULE DI GUARDIA), che regolano il diametro dello stoma,consentendo gli scambi gassosi tra l’atmosfera esterna e le cellule della foglia.

LA FOGLIA-fotosintesi

La fotosintesi clorofilliana è l’insieme delle reazioni che consentono alla pianta dicostruire molecole di glucosio a partire da acqua (H2O) e anidride carbonica (CO2).Avviene nei CLOROPLASTI.la clorofilla cattura l’energia della luce solare e la utilizza per scindere le molecole

Il pigmento che permette la fotosintesi è la CLOROFILLA.

d’acqua in ossigeno (liberato) e idrogeno;L’idrogeno e la CO2 assorbita dalle foglieformano lo zucchero (GLUCOSIO).

LA FOGLIA-traspirazione e respirazioneGli stomi controllano la TRASPIRAZIONE, cioè la perdita di acqua sotto forma di vaporeacqueo dalle foglie e da altre parti aeree della pianta.

Attraverso gli stomi poi, la pianta si procura l’aria per la RESPIRAZIONE cellulare, cioè perla produzione di energia che avviene nei mitocondri.

LA FOGLIAIn alcune piante le foglie si modificano per diverse ragioni (protezione, riserva, difesa).

LA RIPRODUZIONE ASESSUATA nelle PIANTE

I fusti sotterranei (TUBERI, BULBI E RIZOMI) generano nuovepiantine.Alcune piante erbacee formano degli STOLONI, cioèrametti che si allungano nel terreno e da cui si possonosviluppare radici autonome e che si staccano econducono vita autonoma.Si sviluppano POLLONI, cioè nuovi germogli, alla base deglialberi.Da RAMI CADUTI al suolo possono formarsi nuove piantine.

TALEA

MARGOTTA

INNESTO

LA RIPRODUZIONE SESSUATA nelle PIANTEVengono generati GAMETI maschili e femminili che possono così ricombinare i geni delle specie.La forma più evoluta per la produzione (e la protezione) dei gameti è il FIORE.

Le gimnosperme (pini, abeti, larici,…) hanno fiori, detti CONI esono a sessi separati.

Il fiore tipico delle angiosperme presenta al centro unorgano cavo a forma di bottiglia, il pistillo, circondato danumerosi filamenti che terminano con una parteingrossata, gli stami.

CONO FEMMINILE CONO MASCHILE

L’IMPOLLINAZIONEIMPOLLINAZIONE ZOOFILA IMPOLLINAZIONE ANEMOFILAIMPOLLINAZIONE IDROFILA

IMPOLLINAZIONE ENTOMOGAMA

LE TAPPE DELLA RIPRODUZIONE

IL SEME

(fusticino e plumula)

Dalla fecondazione si forma lo zigote che si moltiplicaoriginando il piccolo embrione.

A questo punto l’ovulo si è trasformato in seme, organo cheprotegge e nutre l’embrione.

L’ovario in cui si è sviluppato il seme, si gonfia e diventa il FRUTTO. Il frutto serve a proteggere il seme e a garantirne la dispersione nell’ambiente, non troppo vicino alla pianta madre.

Il frutto deriva dalla trasformazione dell’ovario ed ha lo scopo di proteggere i semi

Vi sono vari tipi di frutto, i più comuni sono quelli CARNOSI. Ve ne sono anche di SECCHI.

IL FRUTTO