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Le Radiazioni Ottiche nel
Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81
Dr. Massimo [email protected]
Ferentino (FR) 16 giugno 2008
2
Un po’ di Normativa…
3
Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi
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Titolo VIIICapo I
Agenti FisiciArt. 180
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A questo punto si applica ilCapo V?
Art. 306 Disposizioni finali
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Titolo VIIICapo V
Radiazioni Ottiche
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Lo spettro delle Radiazioni OtticheIRA tra 780 e 1400 nmIRB tra 1400 e 3000 nmIRC tra 3000 e 1 mm
Tra 380 e 780 nm
UVA tra 315 e 400 nmUVB tra 280 e 315 nmUVC tra 100 e 280 nm
8
Alcune grandezze definite nell’Allegato XXXVII
Spettro d'azione per cute ed occhio alla radiazione UV
0,00001
0,0001
0,001
0,01
0,1
1
180 200 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400
λ (nm)
S(λ
)
9
Alcune grandezze definite nell’Allegato XXXVII
10
ALTRI SPETTRI D’AZIONE• Esistono, a seconda del tipo
di effetto che si intende quantificare, diversi spettri d’azione.
Spet t ro d 'az ione per l 'occhio a l la LUCE BLU
0,001
0,01
0,1
1
300 360 420 480 540 600 660
λ (nm)
(λ)
Bλ è definito come ponderazione spettraleche tiene conto della dipendenza dalla lunghezza d’onda della lesione fotochimica provocata all’occhio dalla radiazione di luce blu
Spettro d'azione per l 'occhio al la radiazione VISIBILE ed IR
0,01
0,1
1
10
380 440 500 560 620 680 780 900 1020 1140 1260 1380
λ (nm)
(λ)
Rλ è definito come fattore di peso spettrale che tiene conto della dipendenza dalla lunghezza d’onda delle lesioni termiche provocate sull’occhio dalle radiazioni visibili e IRA
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Titolo VIIICapo I
Agenti FisiciArt. 181
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LUCE BLU E ATTIVITALUCE BLU E ATTIVITA’’LAVORATIVELAVORATIVE
•• saldaturesaldature ad ad arcoarco e ad e ad elettrodoelettrodo•• processiprocessi didi indurimentoindurimento resineresine•• studistudi fotograficifotografici pubblicitaripubblicitari•• teatriteatri e e studistudi televisivitelevisivi•• processiprocessi didi stampastampa industrialiindustriali•• supermercatisupermercati e e grandigrandi magazzinimagazzini
Tratta da: dBA2006
B .Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi.
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Profondità di penetrazione della radiazione attraverso i tessuti oculari
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IRRADIANZA IRRADIANZA (250 (250 -- 850 850 nmnm))
00
2020
4040
6060
8080
100100
120120
140140
160160
180180
lunghezza d'onda (lunghezza d'onda (nmnm))
irra
dian
zair
radi
anza
(( mmWW
/m/m22 ))
250250 350350 450450 550550 650650 750750 850850
SYLVANIA Halogen Hi-spot 95 (75 W)
PHILIPS Mastercolour Cdm-t (70 W)
OSRAM Dulux Dg24d-1 (13 W)
PHILIPS Mastercolour Cdm-td (70 W)
GENERAL ELECTRIC K28r7s (150 W)
Sorgenti nel visibile
Tratta da: dBA2006
B .Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi.
15
B.P. - Dip. Med. Lavoro- Mi
≈≈12 12 mWmW/cm/cm2 . 2 . SrSrφφ 100 100 mradmrad ((maxmax//diedie = 142 min)= 142 min)
≈≈ 172 172 mWmW/cm/cm2 . 2 . SrSrφφ 3 3 mradmrad ((maxmax//diedie = 1 min) = 1 min)
Tratta da: dBA2006
B .Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi.
16
Sorgenti intense nel visibile
P = 4 kW
CCT ≈ 5600 K
Tratte da: dBA2006
S . Orsini - Servizio di Fisica Sanitaria –ICP - Milano
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Sorgenti Infrarosse
18
Sorgenti Infrarosse (2)
19
Effetti della radiazione ottica sui tessuti
20
EFFETTI DELLA RADIAZIONE UV SULL’UOMO
ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UVESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV
EFFETTI DETERMINISTICIEFFETTI DETERMINISTICI EFFETTI STOCASTICIEFFETTI STOCASTICI
l Esiste una SOGLIA per il fenomeno
l La gravità aumenta con l’esposizione
l Non esiste una SOGLIAl La PROBABILITA’ che
l’effetto si verifichi aumenta con l’esposizione
ll Eritema (Eritema (200200--400 400 nmnm))
ll FotocheratiteFotocheratite ee FotocongiuntiviteFotocongiuntivite(180 (180 --330 330 nmnm))
ll Danni al cristallinoDanni al cristallino (180 (180 --330 330 nmnm))
ll Tumori cutaneiTumori cutanei (270 (270 –– 400 400 nmnm))ll FotoelastosiFotoelastosi (220 (220 –– 440 440 nmnm))
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Sorgenti UV
22
Sorgente UV
23
Philips HPA400 - Irradianza a 1 m
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
200 300 400 500 600 700λ (nm)
W/m
2/nm UV_A
UV_B
UV_C
VISIBILE
32,7 W/m2 13,7 W/m2
Il Limite per l’Esposizoneradiante:
HUVA = 104 J/m2
312 s 730 s
Un esempio di sorgente UV
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Sorgente UV (2)
25
Sorgente UV (Luce Blu)
26
Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile
t = 1 t = 1 msms
27
Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (2)
28
Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (3)
29
Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (4)
30
Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (5)
Ricordiamo che Ricordiamo che ll’’impulso ha durataimpulso ha durata
t = 1 t = 1 msms
E il limite E il limite èè
31
?Un passo indietro…
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Philips HPA400 - Irradianza a 1 m
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
200 300 400 500 600 700λ (nm)
W/m
2/nm UV_A
UV_B
UV_C
VISIBILE
32,7 W/m2 13,7 W/m2
Il Limite per l’Esposizoneradiante:
HUVA = 104 J/m2
312 s 730 s
D. Gillotay, P. Peeters “Which factors have an influence on the amount of UV-radiation at the surface of the Earth?” in www.oma.be/bira-iasb/Public/Research/radiation/Atmos2.en.html
0,3
25,5 W/m2
392 s
IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato le componenti UVA, UVB ed UVC artificiali, considerate separatamente, come “probabili cancerogeni per l ’uomo” e come tali le ha inserite nel Gruppo 2A
Un esempio
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IARC (International Agency for Researchon Cancer) ha classificato la radiazione solare come “cancerogeni per l’uomo” e come tali le ha inserite nel Gruppo 1
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Valori limite di esposizione per radiazioni ottiche non coerenti
W/m2176780 - 3000EIR (irradianza eff. TERMICA)
W/m20.21300 - 700EB (irradianza eff. LUCE BLU)
kJ/m294380 - 3000Hskin (esposizione rad.)
kJ/m210315 - 400HUVA (esposizione rad.)
J/m230180 - 400Heff (esposizione rad. efficace)
UnitàLimite Banda (nm)Grandezza
* corrispondenti ad una giornata lavorativa di 8 ore
Limiti di Tabella 1.1 calcolati assumendo t = 480 minuti*
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Effetti della radiazione visibile e infrarossa sull’occhio e sulla pelle
• Il danno è dovuto ad effetti di natura fotochimica e termica e alla loro sinergia I principali effetti dannosi e i range spettrali in cui si verificano sono:
• Il danno retinico di natura termica (380 - 1400 nm)
• il danno retinico di natura fotochimica nell’occhio fachico (380 - 550 nm)
• il danno termico sul cristallino prodotto da IR-A ed IR-B (800 - 3000 nm)
• il danno termico sulla cornea (1400 nm – 1 mm)• le ustioni cutanee (380 nm – 1 mm)• le reazioni cutanee da fotosensibilizzazione (380
- 700 nm)
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Caratteristiche fisiche della radiazione laser
LASER è l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation.
Le principali caratteristiche fisiche della radiazionelaser sono:- monocromaticità;- coerenza spaziale e temporale;- elevata intensità (nel caso di emissione spontaneal’intensità prodotta da N atomi che decadono è NI, mentre nel caso di emissione stimolata tale intensitàè pari a N2I);- elevata direzionalità
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Effetti della radiazione laser sui tessuti
Gli effetti della radiazione laser sui tessuti dipendono principalmente dalla lunghezza d’onda, dalla potenza o energia assorbita per unità di superficie e dal tempo di esposizione. I principali organi bersaglio nel caso dell’esposizione a radiazione laser sono gli occhi e la pelle. Il danno è dovuto ai seguenti meccanismi:
-Effetti termici-Effetti fotochimici-Transienti acustici-Esposizioni croniche
L’entità di tali danni dipende soprattutto dalle proprietà dei tessuti di assorbire, trasmettere e riflettere le varie lunghezze d’onda, e, nel caso dei danni termici, dalla capacità dei tessuti di dissipare più o meno rapidamente l’energia assorbita.
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Criteri di classificazione dei laserIl LEA (Accessible Emission Limit) è definito come il livello di radiazione massimo di una sorgente cui può accedere un operatore e determina la pericolosità di un apparato laser.
Dal punto di vista della pericolosità le classi sono così definite:
Classe 1: non è pericolosa l’osservazione prolungata e diretta del fascio.Classe 2 (definita per la sola radiazione visibile): non èpericolosa l’osservazione diretta del fascio se non èprolungata oltre 0.25 s che è il tempo tipico del riflesso palpebrale nel visibile.Classe 3A: come la classe 2, ma è pericolosa l’osservazione diretta tramite sistemi ottici.Classe 3B: è pericolosa l’osservazione diretta del fascio a occhio nudo. Non è pericolosa l’osservazione della luce diffusa da uno schermo per t< 10s.Classe 4: è pericolosa anche l’osservazione della luce diffusa da uno schermo.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
ACGIH (1995). Threshold limit values and biological exposureindices for 1995-1996.ICNIRP (1996). Guidelines on UV radiation exposure limits. (ICNIRP statement).Health Physics 71(6), 978. ICNIRP (1997). Guidelines on limit of exposure to broad band incoherent optical radiation (0.38 – 3 µm).Health Physics 73(3), 539-554.IRPA/INIRC (1985). Guidelines on limits of exposure to UV radiation of wavelengths between 180 nm and 400 nm. HealthPhysics 49(2), 331-340.IRPA/INIRC (1989). Proposed change to the IRPA 1985 guidelins on limits of exposure to ultraviolet radiation. HealthPhysics 56(6), 971-972.
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BIBLIOGRAFIARILEVAZIONI SPETTROMETRICHE IN AMBIENTE LAVORATIVO SU RILEVAZIONI SPETTROMETRICHE IN AMBIENTE LAVORATIVO SU
UN PROIETTORE CON SORGENTE AD ALOGENURI METALLICIUN PROIETTORE CON SORGENTE AD ALOGENURI METALLICI• Silvano Orsini - Servizio di Fisica Sanitaria –ICP - Milano• Pierluigi Zambelli – Dipartimento di Medicina del Lavoro – Un.Studi - Milano
• Pasquale Troiano - Dipartimento di Oftalmologia – Fond. Pol- Milano• Stefano Fontani – UOPSAL 1, ASL Città di Milano • Andrea Magrini - Cattedra Medicina del lavoro- Un. Tor Vergata-Roma• Bruno Piccoli – Dipartimento di Medicina del Lavoro – Un.Studi - Milano
42
Esp
erto
CE
M e
d E
RO
2006
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Esperto CEM ed ERO 2