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Anno 2013 Numero 1• Gennaio - Aprile • Trimestrale di informazione A.I.FI. Regione Lazio • Registrazione al Tribunale di Roma nr.177 del 16/04/1996 • ROC Spediz. in Abb. Postale • D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/04 n.46) art 1/1 • Aut. 105/2009 NUMERO SPECIALE: LIBERA PROFESSIONE Caro/a Collega, la lettera che Ti accingi a leggere viene inviata a tutti i Colleghi Liberi Pro- fessionisti noti d’Italia, iscritti o meno all’Associazione Italiana Fisioterapisti, in occasione dell’istituzione della “Delega agli Affari della Libera Professio- ne”, per la prima volta avulso rispetto a quella Giuridica, così come decre- tato nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale tenutosi a Pacengo lo scor- so ottobre. Ho l’onore e l’onere di dover realizzare, insieme ad uno Staff di validi Col- leghi, un Progetto ambizioso che ha lo scopo di aiutare ad affermare sem- pre più la Professione ed i Professionisti che la esercitano. Pur gratificato da numeri importanti (oltre la metà degli iscritti AIFI è costi- tuita da Colleghi Liberi Professionisti), credo che questo settore della no- stra professione necessiti di un’attenzione finora insufficiente e spesse volte disattesa. Per questo il mio impegno punterà alla realizzazione di alcuni punti cardine, a partire dall’istituzione di una Rete interattiva che deve servire a contarci, conoscerci, crescere numericamente e politicamente, compattandoci nel trovare soluzioni alle nostre annose problematiche. L’autonomia istituzionale che abbiamo cercato ed ottenuto all’interno dell’AIFI ci obbliga a non delegare più ad altri la soluzione dei nostri problemi: il lamentarsi di un tempo di certe assenze istituzionali nei confronti del no- stro settore deve trasformarsi in una produttiva discesa in campo per aiutare il Progetto Libera Professione. Sot- tolineo che a sostenere un rilancio importante della Libera Professione è stato anche il vertice dell’Associazione stessa, a partire dal nostro Presidente Nazionale Antonio Bortone. Già dalle prime battute del mio lavoro mi sono confrontato con realtà regionali estremamente variegate da realtà normative diverse, le quali hanno in comune l’abusivismo dilagante, uno scarso riconoscimento professionale, a volte lo sfruttamento lavorativo ed ultimamente una nuova e triste voce: la disoccupazione. In un panorama così preoccupante, è necessario e fondamentale aumentare la credibilità dell’Associazione così come l’impegno di tutti. Ritengo sia impensabile, infatti, che le cose cambino se tanti Colleghi continuano a lati- tare, aspettando che pochi ed eccellenti volonterosi cerchino di ottenere i risultati anche per loro: è un clamoroso “autogol” non iscriversi all’Associazione di riferimento, avanzando giustificazioni molli e pensando solo al proprio orticello da coltivare (scelta comunque né illegale, né illegittima). La prima cosa cui mi sto dedicando è l’istituzione di un’organizzazione su tutto il territorio nazionale che tenga unito ciascun Fisioterapista Libero Professionista a punti di riferimento vicini e sicuri che diano risposte tempestive alle difficoltà che possono presentarsi. Iscriversi all’AIFI credo sia doveroso ma non sufficien- te: ritengo sia auspicabile una partecipazione attiva da parte di tutti Voi, manifestando interesse verso le inizia- tive che verranno promosse tanto a livello nazionale, quanto in ciascuna regione. Al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo, spes- so vergognosamente incontrastato, proponiamo la co- stituzione di Elenchi pubblici di FT iscritti AIFI da divul- gare a Regioni, ASL, NAS, Associazioni dei Consuma- tori, nonché alle riviste dei Medici di Medicina Genera- le. »» LETTERA APERTA AL FISIOTERAPISTA LIBERO PROFESSIONISTA

LETTERA APERTA AL FISIOTERAPISTA LIBERO … · sionale e ambulatorio di fisioterapia e dichiarano le mo- dalità di apertura dello studio delle professioni sanitarie, ivi compreso

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Anno 2013 • Numero 1• Gennaio - Aprile • Trimestrale di informazione A.I.FI. Regione Lazio • Registrazione al Tribunale di Roma nr.177 del 16/04/1996 • ROC Spediz. in Abb. Postale • D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/04 n.46) art 1/1 • Aut. 105/2009

NUMERO SPECIALE:

LIBERA PROFESSIONE

Caro/a Collega, la lettera che Ti accingi a leggere viene inviata a tutti i Colleghi Liberi Pro-fessionisti noti d’Italia, iscritti o meno all’Associazione Italiana Fisioterapisti, in occasione dell’istituzione della “Delega agli Affari della Libera Professio-ne”, per la prima volta avulso rispetto a quella Giuridica, così come decre-tato nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale tenutosi a Pacengo lo scor-so ottobre. Ho l’onore e l’onere di dover realizzare, insieme ad uno Staff di validi Col-leghi, un Progetto ambizioso che ha lo scopo di aiutare ad affermare sem-pre più la Professione ed i Professionisti che la esercitano. Pur gratificato da numeri importanti (oltre la metà degli iscritti AIFI è costi-tuita da Colleghi Liberi Professionisti), credo che questo settore della no-stra professione necessiti di un’attenzione finora insufficiente e spesse volte disattesa.

Per questo il mio impegno punterà alla realizzazione di alcuni punti cardine, a partire dall’istituzione di una Rete interattiva che deve servire a contarci, conoscerci, crescere numericamente e politicamente, compattandoci nel trovare soluzioni alle nostre annose problematiche. L’autonomia istituzionale che abbiamo cercato ed ottenuto all’interno dell’AIFI ci obbliga a non delegare più ad altri la soluzione dei nostri problemi: il lamentarsi di un tempo di certe assenze istituzionali nei confronti del no-stro settore deve trasformarsi in una produttiva discesa in campo per aiutare il Progetto Libera Professione. Sot-tolineo che a sostenere un rilancio importante della Libera Professione è stato anche il vertice dell’Associazione stessa, a partire dal nostro Presidente Nazionale Antonio Bortone. Già dalle prime battute del mio lavoro mi sono confrontato con realtà regionali estremamente variegate da realtà normative diverse, le quali hanno in comune l’abusivismo dilagante, uno scarso riconoscimento professionale, a volte lo sfruttamento lavorativo ed ultimamente una nuova e triste voce: la disoccupazione. In un panorama così preoccupante, è necessario e fondamentale aumentare la credibilità dell’Associazione così come l’impegno di tutti. Ritengo sia impensabile, infatti, che le cose cambino se tanti Colleghi continuano a lati-tare, aspettando che pochi ed eccellenti volonterosi cerchino di ottenere i risultati anche per loro: è un clamoroso “autogol” non iscriversi all’Associazione di riferimento, avanzando giustificazioni molli e pensando solo al proprio orticello da coltivare (scelta comunque né illegale, né illegittima). La prima cosa cui mi sto dedicando è l’istituzione di un’organizzazione su tutto il territorio nazionale che tenga unito ciascun Fisioterapista Libero Professionista a punti di riferimento vicini e sicuri che diano risposte tempestive alle difficoltà che possono presentarsi. Iscriversi all’AIFI credo sia doveroso ma non sufficien-te: ritengo sia auspicabile una partecipazione attiva da parte di tutti Voi, manifestando interesse verso le inizia-tive che verranno promosse tanto a livello nazionale, quanto in ciascuna regione. Al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo, spes-so vergognosamente incontrastato, proponiamo la co-stituzione di Elenchi pubblici di FT iscritti AIFI da divul-gare a Regioni, ASL, NAS, Associazioni dei Consuma-tori, nonché alle riviste dei Medici di Medicina Genera-le. »»

LETTERA APERTA AL FISIOTERAPISTA LIBERO PROFESSIONISTA

IL DIRETTIVO A.I.FI. LAZIO

PRESIDENTE: PAOLA CARUSO

RESPONSABILE UFFICIO SEGRETERIA: GIOVANNA D'ANGELO

RESPONSABILE UFFICIO GIURIDICO: STEFANO MARSILI

RESPONSABILE UFFICIO FORMAZIONE: LOREDANA GIGLI

RESPONSABILE UFFICIO TESORERIA: CONCETTA DE MARINIS

Troppe persone hanno finora approfittato della nostra assenza, decidendo per noi ed invadendo i nostri terri-tori di competenza; quanti sono i Centri che nel mondo della Riabilitazione sfruttano allegramente Colleghi di-sposti a subire svendendo la propria professionalità per cifre indecorose? Per questo è allo studio del Progetto Libera Professione l’istituzione di Consorzi di FT che partecipino agli appalti pubblici sanitari non come com-primari da spremere, ma da lavoratori padroni della propria competenza e dignità professionale. Tra l’altro, è in atto in Italia un tentativo di cambiamento e moralizzazione a livello politico nazionale che credo possa tornare utile anche alle nostre cause, se real-mente perorato fino in fondo. Non so se riuscirà, ma c’è la speranza che ciò avvenga ed in molti si stanno dan-do da fare per riuscirci. Ebbene, anche nel nostro ambi-to Libero Professionale vorrei che ciò avvenisse: anche a questo proposito non so se riuscirà ma la discesa in campo di molti di noi darà sicuramente linfa vitale a questo nobile quanto legittimo tentativo. Infine, ma certamente prioritario per importanza, prov-vederemo a coordinare tutte quelle iniziative locali fina-lizzate alla Tutela ed allo Sviluppo della Libera Profes-sione, ovunque venga esercitata e qualunque siano le normative regionali di riferimento. Al riguardo, è assolutamente necessario individuare in tempi brevissimi strategie politiche e legali di pronto intervento ogniqualvolta sorgano problemi nell’apertura e nella conduzione di un nostro studio professionale o, accanto a casa nostra, si apra una realtà illegale che vada a rimpinguare il già vergognosamente popolato mondo dell’abuso sopportato. Non è più possibile che alcune regioni abbiano già messo in cassaforte la libera professione, blindandola con apposite normative o leggi attuative di quelle nazio-nali, mentre in altre i Colleghi subiscono pesanti limita-zioni. Non è più possibile che, mentre lanciamo campagne contro l’abusivismo al limite della demagogia, non si

riesca ancora a garantire l’esercizio Libero Professio-nale ai nostri Colleghi. Su questa questione e attraverso la costituzione di un apposito Tavolo Tecnico, stiamo facendo una profonda riflessione ragionando in termini di soluzione definitiva del problema, senza pregiudizi. Ogni Regione è ora rappresentata da un Responsabile LP che, se non lo ha già fatto, prossimamente Ti raggiungerà illustrandoti le iniziative su cui andremo a lavorare. Alcuni di questi sensibili Colleghi sono nuovi, ma non per questo meno motivati, anzi. In alcune Regioni non esistevano, ora ci sono. Ciascun Responsabile contatterà i Liberi Profes-sionisti della propria regione: potresTi partecipare atti-vamente contattandolo direttamente, dimostrando inte-resse e fornendogli i dati che sta raccogliendo per im-bastire un servizio importante anche per Te. Bene, se non hai già interrotto la lettura di questa inevi-tabilmente lunga lettera, ricordati di farne tuoi i conte-nuti e dai il Tuo contributo per renderla concreta. Ritengo, o almeno spero, di aver spiegato l'importanza della nascita di questa “Delega istituzionale e politica alla Libera Professione” che ha una propria identità, un proprio programma ed obiettivi specifici. Ti ringrazio e saluto, sperando di vederTi ai Pranzi/Convegni LP che nei prossimi 2/3 mesi verranno orga-nizzati in ciascuna Regione. Anche attraverso questa esperienza, presente in Veneto da undici anni con cre-scente successo e che volentieri esporto, spero si pos-sa arrivare a capire l’importanza di essere tanti, uniti e partecipi, per raccogliere comune giovamento e soddi-sfazione. ♦ Con i migliori saluti

ISABELLA QUARANTA Responsabile Libera Professione Regione Lazio

GIULIANO FELTRE

Delegato Nazionale Libera Professione

2 www.aifilazio.net FISIOTERAPISTA D.O.C.

CALENDARIO INCONTRI 2014

PER LA LIBERA PROFESSIONE:

28 APRILE 2014 26 MAGGIO 2014

30 GIUGNO 2014

28 LUGLIO2014

29 SETTEMBRE 2014

27 OTTOBRE 2014

24 NOVEMBRE 2014

Tutti gli incontri si terranno dalle ore 19 alle

ore 20 presso la sede

Aifi Lazio di Via Pinerolo, 3

zona P.zza re di Roma - Roma

LO STUDIO DEL FISIOTERAPISTA: Definizioni e Procedure di Apertura

Dalla pubblicazione su Fisioterapi-sta DOC n.1/2012 di “Come apri-re uno studio professionale“, ritenia-mo necessario oggi ri-pubblicare l’articolo con ulteriori precisazioni. Il professionista che vuole aprire uno studio deve attenersi scrupolo-

samente a regole già formalizzate a livello regionale. Queste regole cambiano da Regione a Regione, e per quanto riguarda la Regione Lazio ci si deve attenere alle nota dell’Assessorato alla Sanità prot. n. 7630 del 21-10-1998, ed alla successiva nota prot. n. 2911 del 30-04-1999. Queste note chiariscono le differenze fra studio profes-sionale e ambulatorio di fisioterapia e dichiarano le mo-dalità di apertura dello studio delle professioni sanitarie, ivi compreso lo studio professionale del fisioterapista. Tenendo presente che lo studio è la struttura ove il professionista esercita personalmente la propria attività professionale (l’ambulatorio è la struttura aziendale in cui l’attività organizzativa prevale su quella professiona-le, che prevede una direzione medica) è d’obbligo ri-spettare le regole vigenti nella nostra Regione che con-sentono di aprire uno studio per i professionisti in pos-sesso di un titolo abilitante a svolgere attività sanitaria anche in via autonoma. L'apertura di tale studio professionale richiede la comu-nicazione dell’inizio attività (C.I.A.) resa alla ASL dove è ubicato lo studio. Nessuna autorizzazione deve essere preventivamente richiesta alla ASL competente per ter-ritorio che, comunque, può effettuare controlli inerenti i sopraccitati requisiti di agibilità, igiene e sicurezza dei locali dove è situato lo studio professionale. L'Ufficio preposto a ricevere la C.I.A. è il Servizio Igiene e Sanità Pubblica inserito nel Dipartimento di preven-zione; ogni ASL ha il suo ufficio e la sua sede. L'elenco completo dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica della Re-gione Lazio riportati alla pagina seguente. In data 16/07/2009 la Regione Lazio ha emanato la no-ta prot.83572/45/09, avente per oggetto “DGR n. 368 del 15.05.2009. Regolamento n.10 del 22 /06/09. Modi-ficazioni al Regolamento regionale n. 2 /2007. Chiari-menti interpretativi.” Questa nota, a fronte di una serie di affermazioni sull’attività del fisioterapista non conformi alle normative vigenti, e per questo oggetto di numerose lettere di pro-testa da parte dell’Aifi Lazio, contiene invece una serie di allegati, tra cui l’allegato n.8 dove sono elencati gli obblighi e i requisiti dello studio da dichiarare nella CIA, utile quale riferimento ai colleghi fisioterapisti che inten-dono aprire uno studio professionale di fisioterapia. Una volta recapitata la CIA alla ASL competente per territorio, il fisioterapista può iniziare immediatamente ad esercitare la propria attività senza alcuna autorizza-zione all’esercizio, ma può essere soggetto a controlli in materia di igiene, sanità e sicurezza dei locali, validità e

congruità dei titoli dei titoli in base alla normativa vigen-te, nonché di ottemperanza alle normative sull’abbatti-mento delle barriere architettoniche. E’ bene riaffermare, come già enunciato dalla nota dell’Assessorato alla Sanità prot. n. 7630 del 21-10-1998, che “il titolare potrà avvalersi di tutte le attrezza-ture che siano di supporto all’esercizio della professio-ne”. Il fisioterapista quindi può utilizzare nel proprio stu-dio professionale anche i mezzi fisici, ad eccezione dei laser (classi 3°, 3B e 4, ai sensi della norma CEI EN 60825 -1), il cui utilizzo configura lo stato di “Studi me-dici sottoposti ad autorizzazione all’esercizio” (Delibera di Giunta Regionale n. 73 del 8 febbraio 2008). Per quanto riguarda la pubblicità sanitaria, importante per l’attività libero professionale, è bene precisare che questa è regolamentata dalla legge n.175/92 e succes-sive modificazioni. A tale proposito si ricorda che il dlg n. 132 del 14 otto-bre 1999, concernente “disposizioni urgenti in materia di professioni sanitarie” all’articolo 12 consente la pub-blicità, oltre che sulle riviste specializzate del settore, anche su giornali quotidiani e periodici di informazione. Si segnale in ultimo il codice di autoregolamentazione AIFI che rappresenta un valido strumento per orientarsi proprio nell’ambito della pubblicità sanitaria Si ricorda che per supportare i colleghi che necessitano di delucidazioni e chiarimenti in merito l’AIFI-Lazio met-te a disposizione incontri mensili presso la sede in Via Pinerolo n. 3 con il Dott. Piero Ferrante, referente regio-nale per la libera professione, e con il commercialista Dott. Carlo Cacciotti. A questi incontri partecipa anche l’ERGONOMICA srl, società con cui l’AIFI Lazio ha attivato una convenzione per gli associati relativa agli studi di fattibilità per l’aper-tura di studi professionali dei fisioterapisti.

STEFANO MARSILI

Responsabile Ufficio Giuridico Regione Lazio

www.aifilazio.net 3 FISIOTERAPISTA D.O.C.

CONVEGNO LIBERA PROFESSIONE ROMA 18 Maggio 2013

Conosciamo tutti la situazione politica che sta attraversando la nostra Regione ed il nostro Paese. Nella Sanità la riduzione degli organici nelle strutture ospedaliere accreditate e del S.S.N. spinge moltissimi Fisioterapisti ad intra-prendere quasi obbligatoriamente la strada della Libera Professione. Con l'aumento del numero delle cooperative di servizi e delle strutture private abbiamo visto svilire la nostra professione con retribuzioni a dir poco imbaraz-zanti. Da non dimenticare poi il triste fenomeno del “popolo delle partite iva” con retribuzioni di 8 euro lorde l’ora come accade nell’ assistenza Domiciliare Integrata dove cooperative, consorzi,ecc. assicurerebbero salute con “tariffe” vergognose senza tenere conto dei tariffari minimi previsti dalle norme contrattuali che l’organizzazione del servizio stesso “deve” garantire.

Il Convegno sulla Libera Professione, che si svolgerà a Roma il 18 maggio 2013, presso Auditorium S. Domenico (Via Casilina 235, 00176 Roma) rappre-senta una prima fase di un progetto più ampio che il Responsabile della Libera Professione nazionale, Giuliano Feltre insieme ai colleghi regionali dell’ufficio, rivolge ai i colleghi liberi professionisti. Le relazioni della giornata focalizzano l’importanza della costituzione della “rete” dei liberi professionisti nel territorio, sulla progettazione per la costituzione di consorzi di studi professionali di Fisio-terapia e dei Fisioterapisti LLPP, sulle opportunità di accreditamento professio-nale volontario con la presentazione di un Progetto europeo.

L’ adesione personale all’evento è un messaggio fondamentale e forte per l’at-tuazione del Progetto. C’è bisogno della TUA presenza. Delegare non sempre è sufficiente. Chiediamo a tutti i Fisioterapisti Liberi Professionisti di partecipare

perché solo fattivamente si raggiungono obiettivi importanti e necessari per una sanità qualitativamente valida , e giusta ed equa per i professionisti che vi prestano la loro opera. Il Convegno sarà anche l’occasione per festeggia-re i 15 anni dall’approvazione della Circolare n.7630 che permette l’apertura degli studi professionali di fisioterapi-sti, Circolare della quale l’A.I.FI. è stata promotrice.

TI ASPETTIAMO ! ♦

PAOLA CARUSO Presidente AIFI Lazio

4 www.aifilazio.net FISIOTERAPISTA D.O.C.

ASL RM A Via Boncompagni, 101 - Roma Tel 0677305265 | Fax 0677305281 ASL RM B Via Filippo Meda, 35 - Roma Tel 0641431 | Fax 0641433220 ASL RM C - Sportello Unico Dipartimen-tale (SUDip) Via Monza, 2 - 00182 Roma Tel 0651006626 / 6662 ASL RM D Via dell'Imbrecciato, 71b/73 - Roma Tel 0656485366 | Fax 0656485367 ASL RM E Piazza S.Maria della Pietà, 5 - Pad. XV - Roma Dir. 0630600444 | Segret. 0630600444 / 0668354830 Fax 0668354828 ASL RM F Via Terme di Traiano, 39/P - Civitavecchia (RM) Tel 07665911 ASL RM G

Via Tenuta del Cavaliere, 1 - Giudonia M.celio (RM) Tel 07743589036 | Fax 07743589026 ASL RM H - SEDI AZIENDALI DIREZIONE Piazza della Rotonda, 4 - Albano Laziale (RM) Tel 0693275302 | Fax 0693275322 DISTRETTO H1 Via E. Fermi, 2 - Frascati (RM) Tel 0694044475 DISTRETTO H2 Piazzetta Ospedale Vecchio, 2 - Genzano (RM) Tel 0693273772 DISTRETTO H3 Via Calò, 5 - Ciampino (RM) Tel 0693275410 DISTRETTO H4 Via dei Castelli Romani, 2/p - Pomezia (RM) Tel 0693275252 DISTRETTO H5 Via San Biagio, 5 - Velletri (RM)

Tel 0693272448 DISTRETTO H6 Viale Severiano, 5 - Anzio (RM) Tel 0698340888 ASL FROSINONE Via Armando Fabi Tel 07758821 ASL LATINA C. C. “Le Corbusier”- V.le Le Corbusier, sc. C, II° p. Tel 07736556858 | Fax 07736556848 ASL RIETI Via delle Ortensie, 28 - III° piano Tel 0746278740 - 0746279915 ASL VITERBO Via E. Fermi 15 - Viterbo Tel 0761236700 - 0761236729 Via D. Alighieri 100 - Montefiascone (VT) Tel 0761833354 / 47 Via Benedetto Croce - Tarquinia (VT) Tel 0766846446 Via Etruria, 2 - Vetralla (VT) Tel 0761461901 Loc. Quercia Buca - Civita Castellana

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ASPETTI FISCALI E PREVIDENZIALI DEL FISIOTERAPISTA LAVORATORE AUTONOMO

A CURA DEL DOTT. COMMERCIALISTA CARLO CACCIOTTI

Il fisioterapista che come lavoratore autonomo apre una sua partita IVA con codice 86.90.21 (Attività svolte da

Fisioterapisti ) è inquadrato dall'art. 54 del T.U.I.R. per il quale oltre agli elementi, e positivi e negativi del reddi-

to che di seguito vengono precisati ed analizzati, può applicare determinati criteri contabili, in base a sue scelte

o sue situazioni.

I professionisti determinano il reddito secondo il principio di cassa: ciò significa che il reddito di lavoro autono-

mo è dato dalla differenza tra i compensi percepiti nel periodo di imposta, sia in denaro che in natura, e l’am-

montare delle spese sostenute nello stesso periodo nell’esercizio dell’arte o della professione.

Le spese sono deducibili solamente se esse sono inerenti l’esercizio dell’arte o della professione, se si trat-

ta di spese effettivamente sostenute ed adeguatamente documentate. Nella tabella sottostante sono riporta-

te, a titolo di esempio, alcune spese deducibili.

Per talune spese è prevista una deducibilità limitata. Nella tabella sottostante sono riportate alcune delle spese per le quali è prevista una limitazione alla deducibilità dal reddito di lavoro autonomo con l’indicazione della par-te deducibile. Per quanto riguarda le spese inerenti ai i veicoli dal 2013 sono detraibili al 20%, mentre le spese telefoniche all'80%. REGIMI CONTABILI:

ORDINARIO

EX DEI MINIMI ora REGIME FISCALE DEL VANTAGGIO ( L. 244 DEL 24/12/07 ART.1 CC. 96-117 )

NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE ( L. 388 23/12/00 ART. 13) »»

SPESA DEDUCIBILITA’

Prestazioni alberghiere Somministrazione di alimenti e

bevande

Fino al 2% dei compensi

Spese di rappresentanza Fino all’1% dei compensi

Spese di partecipazione a con-vegni congressi e simili

Spese di partecipazione a corsi di aggiornamento professionale

50% della spesa

COMPENSI CORRISPOSTI A TERZI PER SERVIZI INERENTI L’ESERCIZIO DELL’ARTE O DELLA PROFESSIONE

COSTI RELATIVI AL PERSONALE DIPENDENTE

INTERESSI PASSIVI PER DILAZIONI DI PAGAMENTO

INTERESSI PASSIVI PER FINANZIAMENTI CONTRATTI IN RELAZIONE ALL’ATTI-

VITÀ PROFESSIONALE

PREMI DI ASSICURAZIONE PER RISCHI INERENTI L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE

SPESE INERENTI LA GESTIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE (affitto, luce, gas, telefono, ecc..)

FISIOTERAPISTA D.O.C. www.aifilazio.net 7 FISIOTERAPISTA D.O.C.

ORDINARIO

Determinazione Reddito

Previsto dall’ art. 54 T.U., si determina come sopra riportato : vengono utilizzati i registri degli onorari e

degli acquisti. I beni ammortizzabili, beni che hanno una vita di utilizzo nel processo produttivo superione

ad 1 anno, vengono ammortizzati sistematicamente in base alle disposizioni ministeriali ed incidono come

costo con le quote di ammortamento.

Documentazione e fatture emesse

Le spese devono essere documentate, da fattura, sempre e non dalla semplice ricevuta o scontrino, men-

tre per altre spese che non si possono documentate dai precedenti documenti, idoneo documenti da cui si

possa individuare il professionista che ha sostenuto la spesa e che sia relativa alla sfera professionale.

Le fatture emesse per prestazioni sanitarie saranno emesse in esenzione IVA art.10 c.1 n.18 DPR

633/72, se di importo superiore a € 77,47 con apposizione di bollo da € 2,00 su originale. Se la fattura è

emessa nei confronti non di una persona fisica, bisogna evidenziare la ritenuta d’acconto del 20%. Se

invece la fattura viene emessa per prestazioni “non sanitarie” (docenze,consulenze professionali rese a

terzi) deve essere aggiunta l’IVA, attualmente al 22%.

Il fisioterapista può addebitare una “rivalsa” del contributo INPS nella misura del 4% dei compensi lordi.

Le ritenute subite sui compensi incassati nell’anno saranno certificati dal committente. ( Certificazione

sostituti d’imposta). Sul reddito determinato, in sede di dichiarazione dei redditi, si pagherà l’ IRPEF, im-

posta personale a scaglioni, le addizionali degli enti locali, e l’IRAP, oltre i contributi INPS che saranno

analizzati in seguito. Si applicano gli studi di settore

REGIME DEL VANTAGGIO ( EX MINIMI )

Il regime dei minimi o FISCALE DEL VANTAGGIO, previsto con decorrenza 2012, non comporta dunque

l'abbandono del regime agevolato previsto dalla legge n. 244 del 24-12-2007, ma ne varia alcuni elemen-

ti, come durata, requisiti all’accesso, imposta sostitutiva.

Le agevolazioni sono fruibili solo per 5 anni o anche per un maggior periodo ma entro il periodo di impo-

sta in cui il contribuente in regime dei minimi compie i 35 anni di età o dai lavoratori in mobilità, questo

elemento novità assoluta rispetto all’ ex regime dei minimi.A partire dal 1° gennaio 2012 il nuovo regime

dei minimi si applica, dunque, per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro successivi,

esclusivamente alle persone fisiche che:

Intraprendano ex novo un’attività di impresa, arte o professione;

L'abbiano intrapresa successivamente al 31 dicembre 2007.

Non abbiano esercitato nei 3 anni precedenti attività libero professionali o d’impresa,

Che siano in mobilità L'imposta sostitutiva non è più del 20% ma è fissata nella percentuale di maggiore favore al 5%, è possi-bile una rivalsa del 5% e non si è soggetti a studi di settore.

Trascorso il periodo massimo di 5 anni di permanenza nel regime dei minimi, il contribuente deve abban-donare tale regime per passare a un regime contabile semplificato, in cui si deve applicare l'IVA e essere assoggettati alle imposte dirette nei modi ordinari. Una novità per il regime dei minimi, quindi, riguarda la durata: mentre prima, infatti, si poteva restare minimi a vita (ovviamente a condizione che si continuasse-ro ad avere i requisiti), nel regime dei minimi dal 2012 si potrà utilizzare il regime solo per 5 anni, in parti-colare per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i 4 successivi (a parte le ulteriori agevolazioni peri giovani ancora lontani dall'aver compiuto i 35 anni di età), o per gli under 35 almeno fino al compi-mento dell’età prevista. »»

8 www.aifilazio.net FISIOTERAPISTA D.O.C.

NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE ( L. 388 23/12/00

ART. 13)

E' previsto un regime particolare, per facilitare

le nuove attività, ora poco utilizzato, per la sua

determinazione si applicano le norme previste

per il regime ordinario, ma sconta l'imposta

sostitutiva del 10% invece dell'IRPEF , e non si

applica la ritenuta sulle fatture emesse.

Si applica per tre anni e per compensi < ad €

30.987,41.

E' soggetto ad IRAP e agli studi di settore.

CONTRIBUTI

Tutti i redditi fin qui esaminati sono soggetti alla

contribuzione INPS:

Se il fisioterapista non ha altri redditi su cui già

sconta INPS, l'aliquota prevista è del 27,72%

sul reddito professionale, mentre se ha altri red-

diti ( Lavoro dipendente, commerciante, artigia-

no ) che hanno una contribuzione INPS obblia-

gatoria, l'aliquota è del 17% (nel 2014 sarà pro-

babilmente il 18%).

La contribuzione è obbligatoria.

Le imposte ed i contributi si calcolano in sede di

dichiarazione dei redditi e pagate a giugno/ lu-

glio, con un saldo ed un acconto, e a novembre

un secondo acconto.

Questa è una breve analisi dei componenti del

reddito professionale e delle imposte relative,

per il regime ordinario e per le nuove attività

sono anche importanti gli studi settore, che de-

terminano i ricavi presunti in base a degli ele-

menti contabili e ad altri elementi extracontabili,

come anzianità professionale, ore dedicate alla

professione, che hanno un peso notevole sulla

determinazione dei ricavi. ♦

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non iscritti Aifi; € 1000,00 + IVA Studenti 3°

anno non iscritti Aifi (max 2)

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iscritti € 300,00 Studenti 3° anno iscritti Aifi;

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TRATTAMENTO DELLA SPALLA CON

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(date da definire) Autunno 2013

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TRATTAMENTO DELL’APRASSIA CON

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La Segreteria AIFI Lazio è aperta tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle 15.30 alle 17.00

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L'esercizio di una professione intellettuale si fonda sull'autonomia, sull'indipendenza e sulla responsa-bilità di giudizio e di azione; presuppone quindi il possesso di: 1. conoscenza; 2. consapevolezza; 3. abilità; Infatti, la libertà di giudizio intellettuale comporta una specifica responsabilità, diretta ed esclusiva, che in nessun caso può essere rivendicata o vanta-ta da terzi (per esempio, il fisioterapista è responsa-bile del proprio operato anche in presenza di pre-scrizione medica specifica). Il fisioterapista, in quan-to professione intellettuale, è responsabile dei pro-pri atti professionali. Il fatto di operare in relazione a una prescrizione medica (o meno) non è rilevante rispetto la diretta responsabilità verso la persona assistita. Entrando nel merito, il fisioterapista nell'e-sercizio della professione, in ragione di tale libertà di giudizio, è sottoposto a due livelli di responsabili-tà:

1. civile (che deriva dalla violazione di regole poste a tutela di interessi prevalentemente di natura privatistica; quindi sanziona un comportamento illecito che abbia cagionato ad altri un danno ingiusto); 2. penale (legata alla violazione della legge penale, o più precisamente, nell'infrazione di un comando o divieto posto dalla legge medesima). In tutte e due le situazioni, il professionista è quindi chiamato a risarcire il danno procurato al paziente, conse-guente alla propria azione od omissione illecita.La responsabilità diretta ed esclusiva del fisioterapista rispetto ai propri atti è confermata dalla sentenza della CORTE DI CASSAZIONE, sez. IV n. 11- 859 del 10 aprile 1998, in cui si precisa che "Incombe sul Fisioterapista, nell'espletamento della sua attività professionale, un obbligo di ac-certamento delle condizioni del paziente traumatizzato prima di compiere manovre riabilitative che possono rive-larsi dannose, sicché, in mancanza di idonea documentazione medica (eventualmente non prodotta dal paziente) lo stesso Fisioterapista ha il dovere di assumere tutte le informazioni richieste dal trattamento che si accinge a praticare". La semplice impegnativa medica non costituisce o sostituisce un'idonea informazione sullo stato di sa-lute, sulla base della quale programmare un adeguato e appropriato trattamento. Quando il professionista è chiamato a rispondere (in ragione di tale responsabilità) dei propri atti? A questo propo-sito esistono tre fattori costitutivi: - Si sia verificato il danno. - Esista il rapporto di casualità tra danno e atti professionali. - Il danno sia prodotto per dolo o in seguito l'inosservanza di leggi, regolamenti e linee guida. Abbiamo detto che la prestazione riabilitativa, nella fattispecie fisioterapica, è una prestazione d'opera intellettua-le, regolata da un contratto (art. 2230), con un'obbligazione di mezzi e non di risultati (artt. 2230 e 2236 del C.C.). Tuttavia, questo obbligo di mezzi non deresponsabilizza il fisioterapista rispetto ai risultati. L'obbligo di mezzi im-pone al fisioterapista di agire in modo da perseguire, per quanto sia possibile in base alle conoscenze del mo-mento (non tanto proprie, quanto della comunità scientifico-professionale) e alle condizioni dello specifico caso, il massimo risultato possibile con il minor dispendio di energie. In altri termini la miglior performance di efficace ed efficienza perseguibile in termini di risultati conseguibili attraverso un intervento appropriato. Quindi l'obbligo di mezzi va inteso come il rispetto di alcune condizioni: il possesso delle necessarie competenze e abilità, l'utilizzo di un metodo di lavoro adeguato (o processo clinico del fisioterapista, che va dal ragionamento clinico nella defini-zione della diagnosi fisioterapica alla scelta delle condotte terapeutica, alla verifica dei risultati), sia lo strumento terapeutico adottato (che deve essere appropriato ed utilizzato in modo appropriato, cioè idoneo allo specifico caso). »»

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La recente sentenza della terza sezione civile della Cassazione n. 20101 del 18 settembre 2009 conferma l'orientamento espresso dalla giurisprudenza con le sentenze n. 7997/2005, n. 12362/2006, n. 577/2008). Una conferma dell'artt. 1176 del C.C., in cui si ribadisce che il professionista deve usare la diligenza nell'eserci-zio della professione. Entrando nel merito della senten-za, richiama il sanitario (nel caso in oggetto al medico) all'obbligo di controllare la completezza e l'esattezza del contenuto della cartella clinica (in sostanza di accertarsi del reale stato di salute del paziente). Quindi se la per-sona assistita viene chiamata a dimostrare l'esistenza di un contratto e dopo l'intervento l'insorgenza o l'aggrava-mento della patologia, al professionista viene chiesto di provare di aver operato in modo diligente e che nessu-no dei suoi atti è stato etiologicamente rilevante e per poter attribuire il danno a forza maggiore (art. 1218 del CC).Chi non agisce in modo appropriato (erogando la prestazione giusta, alla persona giusta, nel giusto mo-mento e luogo, utilizzando strumenti di propria compe-tenza professionale) è perseguibile e può essere chia-mato a risarcire eventuali danni. Ovviamente ci sono delle attenuanti: se l'intervento risulta particolarmente complicato si risponde dei danni solo nel caso di dolo o di colpa grave (art. 2236). La terza sezione civile della Corte di Cassazione (Sentenza 20790/2009) ha chiarito che in ambito sanitario, a prescindere dalla difficoltà dell'intervento, il professionista deve assumere tutte le precauzioni del caso. Quindi in caso di risultato avverso sarà suo compito provare che le complicanze erano state determinate da eventi imprevisti e inevitabili. Quin-di, il presupposto di colpa esiste ogni qual volta il com-portamento non è stato diligente e quindi appropriato. La certezza di colpa è dato dal fatto che deve esistere un rapporto di causalità , tra ciò che si è fatto (omissioni

e azioni) e il risultato ottenuto. Tale rapporto viene defi-nito in funzione dei dati logici e statistici, desumibili dalla letteratura scientifica indicizzata, dalle linee guida, dall'esperienza del perito e della giurisprudenza in ma-teria. Strumento fondamentale per un esercizio professionale cauto e responsabile, cioè nella certezza di aver assolto all'obbligazione di mezzi e data dalla pratica della riabili-tazione basata sulle prove di efficacia e sul rispetto del codice deontologico (che ai sensi della legge 42/99 rap-presenta un chiaro riferimento normativo per esercizio professionale). Va precisato che l'assenza di linee guida in nessun caso può rappresentare un alibi, per i nostri comportamenti, l'obbligo di mezzi esiste, il meglio che riusciamo a fare non va confuso con l'intervento neces-sario, o meglio appropriato, cioè fondato su delle evi-denze. Un'ulteriore conferma dell'importanza di erogare interventi appropriati è dato il recente atto della procura di Bologna (Il Sole 24 Ore Sanità) che ha modificato il capo d'imputazione nei confronti di un medico da omici-dio colposo a omicidio volontario. Il medico è accusato di aver causato la morte di un bambino di sei anni affet-to da fibrosi cistica. L'accusa sostiene che il medico avrebbe fatto sospendere le terapie tradizionali sosti-tuendole con misure tratte dalla medicina ayurvedica. Da questa breve esposizione emergono alcune consi-derazioni sulla necessità di: - operare con cautela; - basarsi sulle evidenze; - adottare una copertura assicurativa per la responsabi-lità civile. ♦

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UNO STRUMENTO PER COMBATTERE L’ABUSIVISMO

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L’esercizio abusivo della professione sanitaria del fisioterapista fa registrare un preoccupante incremento nel terri-torio. Ciò rappresenta un'insidia nei confronti della professione, ma soprattutto nei confronti del “cittadino utente” e per tali ragioni va combattuto ed arginato con determinazione. L'AIFI Lazio invita tutti, professionisti e cittadini, a reagire insieme. Compilando in modo dettagliato il modulo anonimo allegato, sarà possibile inviarlo ad AIFI Sicilia accompagnato da una comunicazione (per fax, mail, ecc...) a firma di chi invia. AIFI Lazio, ricevuta la comunicazione, la trasmette ai NAS competenti per territorio. Nel caso che colui che invia la comunicazione intende mantenere l'anonimato, l'AIFI Lazio garantisce la riserva-tezza della sua identità. Siamo fiduciosi che con la collaborazione di tutti, si potrà garantire una maggiore sicurezza a vantaggio dei "cittadini utenti". ♦

PROCEDURA PER SEGNALARE :

IL MODULO DEVE ESSERE COMPILATO, FIRMATO E IN-VIATO VIA FAX, POSTA ORDINARIA O ELETTRONICA ALLA SEGRETERIA DELL'ASSOCIAZIONE ALL'INDIRIZZO INDI-

CATO NEL MODULO STESSO

NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE SEGNALA-ZIONI ANONIME

SARÀ CURA DELL'ASSOCIAZIONE VAGLIARE LE SEGNA-LAZIONI RICHIEDENDO LE INFORMAZIONI AGGIUNTIVE RITENUTE UTILI (A TALE FINE VIENE RICHIESTO AI SE-

GNALANTI DI FORNIRE UN RECAPITO TELEFONICO PER POTER ESSERE CONTATTATI)

LE SEGNALAZIONI SARANNO INOLTRATE ALL'AUTORITÀ COMPETENTE A CURA DELL'ASSOCIAZIONE

VERRÀ TUTELATO L'ANONIMATO DEL SEGNALANTE, SE RICHIESTO.

www.aifilazio.net 13 FISIOTERAPISTA D.O.C.

Spett. Segreteria Associazione Italiana Fisioterapisti - Regione Lazio- SEGNALAZIONE DI SOSPETTO ESERCIZIO ABUSIVO DI PROFESSIONE SANITARIA (art 348 del codice penale) ASSOCIATO AD ATTIVITA’ SVOLTE IN EVASIONE / ELUSIONE FISCALE Cognome e Nome della persona segnalata _____________________________________________________ Luogo di svolgimento dell’attività che si intende segnalare ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Tipologia delle attività segnalate Allegati …… _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Firma ( leggibile) ________________________________________ Data e luogo ___________________________________________

Recapito telefonico ______________________________________

PUNTO 1

EFFETTUARE il bonifico di: euro 100,00 (Soci Ordinari) - euro 26,00 (Studenti) euro 50,00 (Soci Ordinari neolaureati A/A 2011-2012) - euro 200,00 (Sostenitori)

sul conto n. 1802.80 BANCA CARIGE S.p.A. - ROMA intestato a A I FI LAZIO ASSOCIAZIONE ITALIANA FISIOTERAPISTI REGIONE LAZIO

Coordinate Bancarie Internazionali (IBAN): IT 32 J 06175 05045 0000 0018 0280 specificando nella causale “iscrizione A.I.FI. Lazio 2013” e il nome del richiedente l’iscrizione

PUNTO 2

COMPILARE il modulo in tutte le sue parti Attenzione! L’iscrizione non potrà essere effettuata se il modulo non viene compilato e firmato in originale! Il solo pagamento della quota associativa non è sufficiente come modalità di rinno-vo

PUNTO 3

SPEDIRE GLI ORIGINALI (no fotocopia) O CONSEGNARE A MANO PRESSO LA SEDE AIFI LAZIO

modulo compilato e firmato in originale (o firma digitale) (SOLO PAG. SEGUENTE);

fotocopia carta d’identità o passaporto (validità in corso);

fotocopia del pagamento;

fotocopia autocertificata del titolo di studio conseguito ;

(N.B.: in caso di Laurea conseguita con percorso di riconversione è obbligatorio allegare anche il titolo abilitante pregresso)

certificato di frequenza - solo per studenti;

fotocopia della PARTITA IVA - solo liberi professionisti

GUIDA AL TESSERAMENTO

FORMULA PER L’AUTOCERTIFICAZIONE DA SCRIVERE SULLA FOTOCOPIA DEL TITOLO DI STUDIO

Il/la sottoscritt.... nat.... a ....................... il .................. residente a ................................in via ........................................... dichiara, sotto la propria personale responsabilità, consapevole delle conseguenze civili e penali in cui può incorrere in caso di dichiarazioni false e mendaci, che la presente fotoco-pia è conforme all’originale in suo possesso. .................................lì................................ firma...............................................................

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comune di nascita prov. località e nazione nascita estera

data di nascita sesso M □ F □ cittadinanza

indirizzo di residenza n. civico c.a.p.

comune prov. frazione località e nazione estera

cell. tel. fax e-mail

Specificare recapito postale (se diverso da residenza):

sede di lavoro: indirizzo n. civico

c.a.p. comune frazione prov.

recapiti lavoro: tel. fax e-mail

prima iscrizione rinnovo n. tessera ………………. rinnovo dopo interruzione n. tessera ……………….

TITOLO DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE: maturità classica maturità scientifica maturità magistrale maturità tecnica altro

TITOLO PROFESSIONALE ABILITANTE: LAUREA IN FISIOTERAPIA (se conseguita con percorso di riconversione è obbligatorio barrare anche il titolo abilitante pre-gresso)

Anno prima immatricolazione voto lode

…………/………… ………/……… si no

Sede Universitaria data Laurea

D.U. (diploma universitario)

TdR L.30/03/71 n. 118-DM Sanità 10/02/74 e nor-mative regionali

TdR DPR n.162 del 10/03/82 L. 11/11/90,n.341

Fisiokinesiterapista ex legge 19/01/42, n. 86, art. 1

TdR apparato locomo-tore DPR n. 162 del 10/03/82

Tecnico Fisioterapista della Riabilitazio-ne DPR n. 162 del 10/03/82

Massofisioterapista Corso triennale (legge 19 maggio 1971 n.403)

anno conseguimento del titolo

sede di conseguimento provincia della sede formativa

LAUREA ESTERA UE EXTRA COMUNITARIA Nazione: sede Universitaria estera:

data Laurea data riconoscimento Ministero Salute

Altro Titolo: Laurea Specialistica Altra Laurea (se si specificare quale):

TIPO DI IMPIEGO:

IMPORTANTE - Acquisizione del consenso e

dichiarazione dell’interessato

dipendente S.S.N. a tempo indetermi-nato a tempo determinato

professionista coordinatore dirigente

dipendente struttura privata accreditata S.S.N.

a tempo indetermi-nato a tempo determinato

professionista coordinatore dirigente

dipendente struttura privata

a tempo indetermi-nato a tempo determinato

professionista coordinatore dirigente

libero professionista presso

studio proprio altro

disoccupato pensionato dipendente altro Ente pubblico

www.aifilazio.net 15 ISCRIVITI ALL’AIFI

Gentile Utente, desideriamo informarLa che il trattamento dei suoi dati personali avverrà in ottemperanza e nelle modalità previste dal D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") che prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà impronta-to ai principi di correttezza, liceità trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti (semplificazione Garante 19/06/2008 – G.U. 1 luglio 2008 n. 152); il testo integrale dell’art. 13 del D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 è disponibile per la consultazione sul sito www.aifi.net oppure in forma cartacea presso la sede AIFI, in Via Pinerolo 3 – 00182 ROMA e presso le sedi regionali AIFI. Per esercitare i diritti previsti all'art. 7 del D. lgsl. 196/2003 l'interessato dovrà rivolgere in qualsiasi momento richiesta scritta indirizzata a: Associazione Italiana Fisioterapisti – Regione LAZIO Via Pinerolo 3 Tel/Fax 06 58332220 Email: [email protected] sito web: www.aifilazio.net Il/La sottoscritto/a ………………………………………………………………………………………………………………….. acquisite le informazioni fornite dal titolare del trattamento ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003 “presta il suo consenso al trattamento dei dati personali per le finalità associative, inclusa la diffusione e pubblicazione degli stessi a norma di legge, in quanto il mancato assenso genera l’impossibilità di completare la procedura di iscrizione” Data ……………………… Firma leggibile ………….………………………………………………………………X La presente domanda si intende formulata per l'iscrizione anche all'A.I.FI. sede Nazionale di Via Pinerolo, 3 00182 ROMA – P.I. 04521221004 e C.F. 04150190157 - alla quale sarà versata la quota associativa da questa deliberata per l'anno 2013. Dichiaro, sotto la mia personale responsabilità ed ai sensi dei vigenti artt. 46 e 47 D.PR. 445/2000, consapevole delle conseguenze civili e penali di cui agli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 previste per la falsità negli atti e la mendacità nelle dichiarazioni, che quanto riportato corrisponde al vero e che le copie dei documenti presentati sono conformi agli originali in mio possesso e da me presentabili ad A.I.FI. qualora mi venisse richiesto. Data ……………………… Firma leggibile ………….………………………………………………………………X

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dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,00

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Anno 2012, nr 2 aprile dicembre Registrazione presso il Trib. Di Roma, nr. 177 del 16/04/96 Distribuzione gratuita Tiratura 3000 copie Edito da AIFI Lazio Direzione e Redazione Via Pinerolo 3 • 00185 Roma • Tel/Fax: 0658332220

Rappresentante Legale: Paola Caruso Direttore Responsabile: Carla Dell’Unto Comitato di Redazione: Paola Caruso, Giovanna D’Angelo, Concetta De Marinis, Loredana Gigli, Stefano Marsili AIFI Lazio Via Pinerolo 3 • 00182 Roma • Tel/Fax: 0658332220 [email protected] • www.aifilazio.net