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Lettura orientativa di ricerca. Avvio alla valutazione di fonti digitali

Alfabetizzazione funzionale, competenze di

cittadinanza, apprendere ad apprendere

Gabriella RavizzaBolzano, 13 novembre 2015

Le strategie sono «dispositivi mentali di controllo

che possono essere pianificati, […]sono il mezzo per attivare tutte le risorse disponibili [interne, cioèmentali, ed esterne] in modo da raggiungere lo scopo e

realizzare il progetto».

(Pieri M.P., Pozzo G. (a cura di) (2008). Educare alla lettura. Roma : Carocci Faber , p.30-40)

Apprendere le strategieper diventare un lettore competente e autonomo

• Strategie generaliAttivare le conoscenze previe e anticipare i contenutiValutare l’affidabilità di informazioni (fonti web e altre)

• Strategie legate a tipo di testo e scopo Lettura esplorativa e orientativa

Lettura selettivaGlobale-estensivaIntensiva o analitica

Lettura

esplorativa e orientativa

• Serve per scoprire di quale argomento tratta il testo e per capire se il testo è utile o no rispetto allo scopo di lettura

• È una modalità veloce per orientarsi e decidere quali parti interessano (ad esempio, su una pagina di giornale, news in un sito, risultati di una ricerca per parole chiave, …)

• Primo passo della lettura per lo studio.

Perché

la lettura orientativa di ricerca

«Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici.

Ma proprio per questo la scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare un senso alla varietà delle loro esperienze …»

(Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012, La scuola nel nuovo scenario, p.7)

Il nuovo scenario

• «Viviamo in un mondo attraversato da flussi costanti e consistenti di dati e informazioni. [...]»

• indubbie opportunità

• ben note criticità.

(Calvani A., Fini A., Ranieri M. (2010). La competenza digitale nella scuola. Trento. Erickson)

Navigare in rete è

«una complessa attività di Information

problem solving che richiede l’integrazione

di abilità tecniche sull’uso degli strumenti di ricerca con capacità di natura cognitiva, metacognitiva e linguistica».

(A. Calvani, A. Fini, M. Ranieri. 2010. La competenza digitale nella scuola. Trento. Erickson)

Information Literacy

tre dimensioni

1. La dimensione tecnologica

2. La dimensione cognitiva

leggere, selezionare, interpretare e valutare dati

3. La dimensione etica

responsabilità sociale del trattamento dati(A. Calvani, A. Fini, M. Ranieri. 2010. La competenza digitale nella scuola. Trento. Erickson)

La dimensione cognitiva

tre indicatori

leggere, selezionare, interpretare e valutare dati

•Accedere alle informazioni e selezionarle

•Valutarne pertinenza e affidabilità

•Organizzare e utilizzare le informazioni

(A. Calvani, A. Fini, M. Ranieri. 2010. La competenza digitale nella scuola. Trento. Erickson)

La dimensione cognitiva

fruizione dei media / lettura su carta

L’audiovisivo induce l’occhio a

-cogliere l’immagine con sguardi diffusi

-registrare il materiale informativo in una memoria di transito continuamente rinnovata.

Implica un focus mentale

basso, 'rilassato' e un pensiero associativo.

La lettura alfabetica

-procede secondo la linearità del testo , con fermate e regressioni

-richiede un focus mentale

alto, un pensiero analitico e un’elaborazione piùcomplessa.

La scuola…nel nuovo scenario

«La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere.

Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate ….attraverso risorse in continua evoluzione.

Sono chiamati in causa l’organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione».

Il profilo dello studente

«Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza la tecnologia della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo»

(Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012, p.16)

Competenza digitale

tra le otto competenze chiave

«La competenza digitale consiste nel saper utilizzare

con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare,

conservare, produrre, presentare e scambiare

informazioni nonché per comunicare e partecipare a

reti collaborative tramite Internet».

(Raccomandazione del 18 dicembre 2006, Parlamento europeo e Consiglio dell’unione europea)

Come gli studenti usano la Rete?

• a casa: gioco; informazione (leggere quotidiani, cercare info); attività sociali; creazione di contenuti

• a casa per la scuola: svolgere ricerche assegnate, fare i compiti scambiandosi informazioni

• In classe con gli insegnanti: presenza della LIM sembra associarsi più ad un uso «scolastico» di Internet e meno a indicazioni sull’uso consapevole.

Gui M., a cura di (2013), Indagine sull’uso dei nuovi media tra gli studenti delle scuole

superiori lombarde, Regione Lombardia, ISBN: 9878890064265(p. 23,30)

Gli studenti hanno competenze

digitali critiche?

Test di competenza digitale.

Aree dove gli studenti mostrano i maggiori deficit :

- il riconoscimento critico di indirizzi web-la consapevolezza dei meccanismi commerciali del web -la valutazione del livello di affidabilità dei

contenuti

Uso dei nuovi media

e apprendimento

Rapporto fra la frequenza di alcuni tipi di uso della Rete da parte degli studenti e il loro apprendimento (SNV-INVALSI di italiano e matematica)

•I risultati mettono in luce come l’uso delle ICT debba essere attentamente guidato se si vuole che abbia ricadute positive sugli apprendimenti.

• in generale esiste un rapporto negativo tra numero di ore passate online e l’apprendimento, più marcatamente per la matematica che per l’italiano

• i risultati, in accordo con la più recente letteratura internazionale, mostrano che gli usi poco frequenti e molto frequenti della Rete sono associati alle performance peggiori e gli usi moderati sono associati a quelle migliori.

• Porsi un problema informativo

• accedere a fonti in rete

• valutare l’affidabilità delle fonti, la pertinenza delle informazioni rispetto allo scopo

• confrontare contenuti e modalitàcomunicative

• riutilizzare la documentazione acquisita.

LaboratorioLettura orientativa di ricerca

Per approfondire

Gui M., a cura di (2013). Indagine sull’uso dei nuovi

media tra gli studenti delle scuole superiori

lombarde. Regione Lombardia. ISBN: 987889

Annelise Madia•www.slideshare.net/.../cercare-valutare-e-utilizzare-le-informazioni-si-impara-in-biblioteca-presentation

•http://www.giscel.it/sites/default/files/gruppi/lombardia/2012/2012-10%20giscel%20ott%202012-1.pdf