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Lezione 10
Il secolo di ferro: la Francia
La Francia nel Seicento
Paese agricolo a bassa densità demografica e urbana (eccezione: Parigi).
Centro-Sud: signorie di stampo feudale.
Nord: modello fondiario più avanzato.
Verso uno sfruttamento più intensivo della terra.
Immagini della Francia ruraleLouis Le Nain e fratelli, La famiglia del contadino, 1642
Immagini della Francia rurale Louis Le Nain e fratelli, La carretta, 1641
Immagini della Francia rurale
Reggia di Versailles, stampa
Reggia di Versailles, camera da letto della Regina
Francia: principale produttrice di beni di lusso.
Manifatture del lusso: ma anche intervento statale nell’industria di guerra.
Il settore manifatturiero: dal ristagno del lanificio al decollo del setificio.
Intervento pubblico (Manifatture Reali) e il ruolo dei beni di lusso (consumo dei nobili).
Manifatture Gobelins di Parigi
Arazzi Gobelins
Arazzi Gobelins
Ph. de Champaigne, Ritratto del Cardinale Richelieu, 1637 o 1642
Ph. de Champaigne, Ritratto del Cardinale Richelieu, ca. 1637
Francia: entra in ritardo nelle dinamiche coloniali.
Fasi iniziali colonialismo francese: sporadicità e scarsi investimenti statali.
Momento di svolta: il Cardinale Richelieu.
Fine anni Venti del secolo: politica coloniale francese diviene più strutturata.
Anni Sessanta (Colbert): nuove spinte verso il colonialismo.
Effetti positivi, ma non univoci.
Maggiore debolezza economia francese rispetto ai competitor coloniali.
A destra e in alto, nativi Irochesi
A sinistra, Wu Ming, Manituana, 2007
Espansione francese nel Nord America
Jean-Baptiste Colbert
Claude Lorrain, Porto francese, 1638
• Obiettivi di Colbert: (a) risanamento finanze e (b) sviluppo manifattura e flotta.• Colbert: piano di riforme.• Colbert: il ruolo dello Stato.• Un modello di sviluppo basato sul lusso e sull’intervento statale.• La “costruzione” della burocrazia.• Luci e ombre delle politiche di Colbert.
La reggia di Versailles
In sintesi
• Relazioni tra Stato e mercato molto particolare
• Prevalgono i bisogni finanziari per le guerre
• Sistema colbertiano: troppo “dirigista”
• Sistema burocratico: “ingessa” il mercato