L’implementazione dei Servizi Ecosistemici nell’Arco Alpino · Quali sono i principali ostacoli nell’applicazione del concetto di SE? L’implementazionedei Servizi Ecosistemici

European Regional Development Fund

© E

rich

Tasser

© i

fup

lan

© E

rich

Tasser

© E

rich

Tasser

L’implementazione dei Servizi

Ecosistemici nell’Arco Alpino

1

dr. Simone Gottardelli – Fondazione Montagna sicura

Torino, 28 settembre 2017

Fondazione Montagna sicura

2

Istituita con legge regionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta n. 9/2002.

I soci:

Gli obiettivi:

• Analisi degli impatti dei cambiamenti climatici sull’alta

quota

• Ricerca in materia di glaciologia, monitoraggio di rischi

glaciali

• Ricerca in materia di neve e valanghe

• Studio dei fenomeni ambientali che condizionano la vita

in montagna

• Analisi del rischio idrogeologico

• Promozione dello sviluppo sostenibile

• Promozione della sicurezza e della prevenzione dei

rischi naturali in montagna

La Fondazione è un Centro di ricerca applicata, un Centro di documentazione ed un Centro di formazione

accreditato.

L’implementazione dei Servizi Ecosistemici nell’Arco Alpino / Simone Gottardelli –

Luigi Cortese

The AlpES objectives

1. Develop a common understanding of ecosystem services (WP T1)

2. Carry out a mapping and assessment of ES for the Alpine space, test the results in 9 study regions, (WP T2) and

3. Publish them in an interactive web GIS (WP T3)

4. Develop training tools and organisepractical workshops (WP T4)

3L’implementazione dei Servizi Ecosistemici nell’Arco Alpino / Simone Gottardelli –

Luigi Cortese

4

The AlpES work packages


Luigi Cortese

Stakeholder involvement & trasfer measures


Luigi Cortese

The AlpES stakeholder involvement in WP T1, T2, T3


Luigi Cortese

AlpES capacity building model (WP T4)


Luigi Cortese

World Café Aix-en-Provence (F)

▪ Organizzazione di un World Café durante il Partner

Meeting AlpES di Aix-en-Provence tenutosi nel mese di

luglio 2017 (F);


Luigi Cortese

▪ Integrazione nelle sessioni di formazione / workshop

previste nel WP T4 in termini di conoscenze, strumenti,

procedure, ecc…

▪ Obiettivo: raccogliere da Partners, observers e SH

esempi rilevanti di implementazione dei SE nei processi

decisionali in materia di gestione ambientale e sviluppo

territoriale;


▪ Il World Café è stato diviso in 5 tavoli; ogni tavolo poteva ospitare max. 5 partecipanti a turno + un table

leader fisso allo stesso tavolo;

▪ Il table leader ha condotto il dibattito in merito ad una delle domande in questione. I partners avevano la

possibilità di introdurre alcuni esempi provenienti dalle loro regioni. In base all’andamento del dibattito il

table leader poteva formulare ulteriori domande per stimolare i partecipanti. Inoltre era compito del table

leader appuntarsi i punti salienti del dibattito, registrando anche i nomi dei partecipanti e assicurarsi che

ogni partecipante avesse la possibilità di esprimere le proprie idee/opinioni in funzione del tempo a

disposizione;

▪ Dopo 10-15 min avveniva la turnazione;

▪ Con il nuovi gruppi il table leader riprendeva rapidamente le questioni più rilevanti emerse dalle

discussioni precedenti;

▪ I partecipanti sono stati invitati a riportare uno o più esempi rilevanti provenienti dalle proprie test region

in merito all'implementazione dei SE nella gestione dell'ambiente e nello sviluppo territoriale. In assenza

di esempi concreti, avevano la possibilità illustrare la propria situazione locale sull'esecuzione di ES nella

gestione dell'ambiente e nello sviluppo territoriale.


Luigi Cortese

10

Tablequestion n.1Table leader

___________


___________


___________


___________


___________

Plenarysynthesis of the tables



Luigi Cortese

World Café - domande

Come implementare concretamente i Servizi Ecosistemici nella

gestione ambientale e nello sviluppo territoriale dello Spazio Alpino, al

fine di promuovere e condividere conoscenze comuni e processi

decisionali a livello transnazionale?

11

1. Che tipo di strumenti (formali o informali) già presenti nel tuo paese

sarebbero maggiormente appropriati a raggiungere questi risultati?

2. Potresti descrivere un esempio di implementazione di SE nella tua test

region?

3. Qual è il tuo parere personale in merito all’efficacia dei Servizi Ecosistemici

volti a gestire l'ambiente e sostenere lo sviluppo territoriale?

4. Qual è il fattore più importante che potrebbe facilitare l‘implementazione dei SE

nella gestione ambientale e nello sviluppo territoriale nella tua regione o attività?

5. Quali sono i principali ostacoli nell’applicazione del concetto di SE?


Luigi Cortese

▪ Per i decisori

– Tipologie di decisioni in merito alla pianificazione territoriale allabiodiversità?

– Queste decisioni necessitano di un supporto scientifico?

▪ Per tecnici e funzionari

– Quali tipologie di decisioni dovete supportare in merito allapianificazione territoriale alla biodiversità?

– Le vostre attività sono più orientate a creare una maggior consapevolezza in merito alla tematica o a fornire dati affidabili?

▪ Per gli Stakeholders come, ad esempio, i responsabili in rappresentanza delle ONG e di altre associazioni

– In quali tipologie decisionali siete coinvolti in merito a settori come ambiente e biodiversità?

– Che tipo di contributo apportate?

12

Eventuali domande aggiuntive (facoltative)


Luigi Cortese

World Café: punti di forza

▪ In un tempo limitato possibilità a numerosi partecipanti di potersiesprimere su diverse domande;


Luigi Cortese

▪ Importante che il coordinatore del World Café assicuri il rispetto dei

tempi a disposizione.

▪ Importante responsabilizzare i table leaders ad incoraggiare la

partecipazione;

▪ Gruppi limitati di persone creano un’atmosfera più accogliente,

senza il disagio di parlare di fronte ad una grande platea;

▪ Opportunità di muoversi tra i tavoli, incontrare diversi partecipanti e

contribuire attivamente;

▪ Utilizzo lingua straniera (inglese) talvolta può presentare un ostacolo

ad esprimersi;

14

World Café: criticità


Luigi Cortese

▪ Responsabilizzare i table leaders a:

- confinare la discussione all’interno della specifica domanda (non

divagare)

-Appuntare in maniera chiara e sintetica CHI e COSA dice;

-Sintetizzare le principali evidenze dei turni precedenti per quello

successivo.

▪ Avere a disposizione tavoli ben separati tra loro in maniera tale da

non creare confusione, se possibile addirittura stanze separate;

▪ Utile avere a disposizione il «giusto» tempo per la turnazione ai

diversi tavoli;

Lead partner:

▪ PP1 European Academy of Bozen/Bolzano (IT)

Partners:

▪ PP2 University of Innsbruck (AT)

▪ PP3 Austrian Academy of Sciences (AT)

▪ PP4 Centre For Studies and Expertise on Risks, Environment, Mobility, and

Urban and Country planning (FR)

▪ PP5 Safe Mountain Foundation (IT)

▪ PP6 Veneto Region (IT)

▪ PP7 Piedmont Region (IT)

▪ PP8 The Institute of the Republic of Slovenia for nature conservation (SI)

▪ PP9 Principality of Liechtenstein, Office of Environment (LI)

▪ PP10 Institute for Environmental Planning and Spatial Development (DE)

15

World Café: partecipanti


Luigi Cortese



▪ FR: obbligo di includere il concetto di SE nella valutazione d'impatto

ambientale (VIA), ma non esistono ancora gli strumenti per poter includere

concretamente i SE; non disponibili strumenti nazionali per la valutazione

socio-economica, alcuni test in siti pilota nei parchi naturali;

16

▪ In generale non tutti i partecipanti hanno proposto strumenti concreti

ma è stata l’occasione per poter collezionare una serie di proposte

in merito

▪ IT (Veneto):

✓ alcuni incentivi per supportare gli agricoltori a produrre materie prime

locali in zone rurali disagiate (meno restrizioni in termini di

normative...);

✓ PES (pagamento per servizi ecosistemici) come per l’acqua;

✓ criteri premiali (es: certificazioni ambientali) per ambienti ad elevata

ecosostenibilità.


Luigi Cortese

▪ SLO: concetto di SE utilizzato in maniera implicita nella pianificazione

forestale, per altro derivato da direttive e linee guida in ambito europeo;

17




Luigi Cortese

▪ AUT: come strumenti formali esistono solo alcuni piani di gestione del

territorio e di conservazione. Sono attualmente in corso alcune iniziative per

la valutazione economica delle funzioni ecosistemiche; a breve previsti

workshop su "come dovrebbe essere il paesaggio? "

2. Potresti descrivere un esempio di implementazione di SE nella tua

test region?

▪ DE: regione Kurort, trattamenti termali (acqua salata) che coniugano la

salute e il benessere con la conservazione della natura (SE culturali);


Luigi Cortese

▪ IT: cercare di combinare il SE culturali con un ritorno a livello economico per

gli SH locali;

▪ per quanto riguarda il SE «nutrizione» esempi di PES per l’accesso e la

raccolta all’interno di foreste selvatiche (es: raccolta funghi);

▪ cercare di portare a conoscenza i decisori locali in merito al concetto di SE,

al fine di poter includere questa nuovo concetto all’interno delle politiche

locali in un’ottica di sostenibilità;

19

2. Potresti descrivere un esempio di implementazione di SE nella tua

test region?

▪ SLO: individuazione di zone protette/riserve a sostegno di specie rare,

coinvolgendo gli SH locali nella gestione e mantenimento mediante un

ritorno economico (es: bear watching); laghi intermittenti in zone carsiche

(siti Natura 2000) potenziale per SE culturale;

▪ FR regione Paca: SE di regolazione come le zone umide (filtrazione

dell’acqua) i beneficiari si trovano anche al di fuori di questa zona.

Autorità locali allo studio per quantificare benefici e circoscrivere i soggetti

beneficiari; focus su disponibilità a pagare per la fruizione di SE culturali

(es: parchi) al fine di ottenere un ritorno economico da reinvestire.


Luigi Cortese

3. Qual è il tuo parere personale in merito all’efficacia dei Servizi

Ecosistemici volti a gestire l'ambiente e sostenere lo sviluppo

territoriale?

▪ In generale esistono diversi strumenti d’implementazione dei SE, tuttavia

non prevedono l’utilizzo di questa terminologia;


Luigi Cortese

▪ Il concetto di SE potrebbe essere efficace, ma la mancanza di conoscenze e

terminologia comune possono rappresentare un ostacolo;

▪ La terminologia SE rischia di diventare un concetto astratto;

▪ Per alcuni SH l'interdisciplinarità dell'approccio al concetto SE può risultare

troppo complesso, poiché richiede di tenere in considerazione diversi fattori;

▪ È un approccio interessante per integrare l'ambiente nei processi decisionali;

21

3. Qual è il tuo parere personale in merito all’efficacia dei Servizi

Ecosistemici volti a gestire l'ambiente e sostenere lo sviluppo

territoriale?

▪ FR: è possibile utilizzare il concetto di SE nella valutazione dell'impatto

ambientale ma non è obbligatorio. Esiste una nuova legge/strategia nazionale

sulla biodiversità dove è necessario utilizzare il concetto di SE, tuttavia non

sono disponibili strumenti concreti;

▪ IT: il concetto di SE rimane accademico; nuovi strumenti sono in fase di

progettazione utilizzando terminologie differenti;

▪ DE: la pianificazione urbanistica deve essere accompagnata dalla pianificazione

paesaggistica; tuttavia l'attenzione ricade sulle funzioni ecosistemiche piuttosto

che sui SE.

Rimane un concetto per certi aspetti a volte filosofico…


Luigi Cortese

4. Qual è il fattore più importante che potrebbe facilitare

l‘implementazione dei SE nella gestione ambientale e nello sviluppo

territoriale nella tua regione?

▪ Criteri premiali in base al rispetto di parametri ambientali;


Luigi Cortese

▪ Le comunità locali potrebbero approfittare delle misure di compensazione

previste dai SE ai fini di un ritorno economico a livello locale.

▪ Particolare attenzione alla valutazione economica dei SE legata al concetto di

biodiversità, in quanto non facilmente quantificabile a livello economico;

▪ Inserimento concetto di SE nelle politiche che promuovono la biodiversità;

▪ Moduli di formazione rivolti ai decisori;

▪ Divulgazione alla popolazione;

23

4. Qual è il fattore più importante che potrebbe facilitare

l‘implementazione dei SE nella gestione ambientale e nello sviluppo

territoriale nella tua regione?

▪ Inserimento concetto SE nelle normative in ambito nazionale e locale;

▪ Cooperazione tra soggetti pubblici e privati;

▪ Coinvolgere SH e popolazione nei processi decisionali e prevedere

momenti in cui vengano prese in considerazione opinioni e punti di vista

(anche in forma scritta come per la VIA);


Luigi Cortese

▪ Semplificare e prevedere differenti step di comunicazione

5. Quali sono i principali ostacoli nell’applicazione del concetto

di SE?

▪ Non chiara definizione concetto di SE, non viene espresso in maniera

esplicita il concetto di SE nelle normative in ambito nazionale e locale


Luigi Cortese

▪ SLO: concetto di SE integrato con la biodiversità potrebbe essere

considerato come limitante problema di accettazione

▪ FR: questione aperta sui compromessi e vantaggi; il cittadino si chiede:

"Perché anche questo, perché è necessario?"

▪ Complessità nella comunicazione dei SE in termini di concetto, costi-benefici,

misure di compensazione…

▪ Policies parchi naturali: conflitto tra obiettivi di protezione e PES in quanto

potrebbero potenzialmente aumentare la pressione sugli ecosistemi

▪ Concetto SE: se non è obbligatorio non lo applico…

▪ La differenza a livello temporale tra la durata dei processi naturali che

potrebbero richiedere decenni e la durata della vita umana gli effetti a

breve termine sono più tangibili e più facilmente comprensibili rispetto a

quelli a lungo termine


Luigi Cortese

5. Quali sono i principali ostacoli nell’applicazione del concetto

di SE?

▪ Il concetto di SE può essere confuso come emozionale (semplice

sensibilità verso la protezione dell’ambiente) mentre invece deve essere

considerato con un vero e proprio approccio scientifico

▪ Un approccio a scala troppo ridotta può rappresentare un ostacolo

▪ Mancanza di un linguaggio comune in funzione della diversa provenienza

di esperti in termini di formazione (ecologi, economisti, architetti, ecc.)

Conclusioni esperienza

▪ Buona condivisione delle esperienze d’implementazione a livello transnazionale;


Luigi Cortese

▪ Confinare il dibattito all’oggetto della domanda e rispetto dei tempi stabiliti

▪ Le domande devono essere ben formulate e mirate

▪ Buon grado di comprensione e capacità d’espressione in caso di lingua

straniera

▪ Prevedere al termine un momento in cui ciascun table leader espone a

tutti una rielaborazione sintetica delle principali evidenze emerse

▪ Necessità di sufficiente tempo per consentire ai singoli partecipanti di

esprimersi e portare a termine la turnazione;

Grazie per l‘attenzione!

Thank you for your attention!

Hvala za pozornost!

Danke für die Aufmerksamkeit!

Merci pour votre attention!


Luigi Cortese

European Regional Development Fund

Contact details

28

Simone Gottardelli – Luigi Cortese

Fondazione Montagna sicura – Courmayeur (AO)

mail: [email protected]

www.alpine-space.eu/AlpES

www.fondazionemontagnasicura.org


Luigi Cortese

http://www.alpine-space.eu/AlpES

http://www.fondazionemontagnasicura.org/

Documents

L’implementazione dei Servizi Ecosistemici nell’Arco Alpino · Quali sono i principali ostacoli nell’applicazione del concetto di SE? L’implementazionedei Servizi Ecosistemici