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SUSSIDIO – SCHEDE : FEBBRAIO-MARZO PERCORSO SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
L’incontro con l’amore di DIO
Rimetti a noi i nostri debiti
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
62
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
63
Riepilogo TAPPE PRECEDENTI…
Quest’anno come amici intimi di Gesù staremo a Cafarnao con Lui e
cercheremo di scoprire il suo “segreto”.
Abbiamo scoperto il segreto di Gesù: DIO è suo Padre ed anche Padre
nostro.
Gesù ci ha detto come parlare con il PADRE.
PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI … Abbiamo cercato di
comprendere che Dio è un PADRE buono sempre vicino a noi
VENGA IL TUO REGNO SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ … DIO ha
pensato di farci un regalo originale: renderci partecipi del suo REGNO!!!
GESU’ è l’ iniziatore di questo Regno, LUI che ha portato l’amore e la
riconciliazione di DIO sulla terra. Tutti quelli che accolgono questo dono
vivono l’amore autentico e diffondono il “Regno”…
I COMANDAMENTI sono uno strumento che ci aiutano a vivere in
armonia in questo Regno … Sono la comunicazione dell’AMORE di DIO
… ci indicano il modo per vivere serenamente con Dio e con i fratelli … il
segreto della nostra felicità!! Tocca solo a noi corrispondere a quest’
amore!!!
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
64
PADRE NOSTRO
(da recitare sempre all’inizio di ogni incontro)
PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI
SIA SANTIFICATO IL TUO NOME
VENGA IL TUO REGNO,
SIA FATTA LA TUA VOLONTA’
COME IN CIELO COSI’ IN TERRA
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO,
E RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
COME NOI LI RIMETTIAMO
AI NOSTRI BEBITORI
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE,
MA LIBERACI DAL MALE.
AMEN
SI ALZANO LE BRACCIA
VERSO IL CIELO
CI SI PRENDE PER MANO
(LA VOLONTA’ DI DIO, IL
REGNO E’ CHE TUTTI
DIVENTINO FRATELLI E SI
VOGLIANO SEMPRE BENE
SI METTONO LE MANI
DAVANTI,CON LE PALME
RIVOTE VERSO L’ALTO, IN
ATTEGGIAMENTO DI
RICHIESTA, PRONTI A
RICEVERE.
NON CHIEDIAMO DEI
GIOCHI, CHIEDIAMO LE
COSE IMPORTANTI, CIO’
DI CUI ABBIAMO
BISOGNO E LE CHIEDIAMO
PER TUTTI
SI METTONO LE MANI
GIUNTE
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
65
ATTO DI DOLORE
(da imparare a memoria)
L’atto di dolore è una preghiera molto importante perché ti permette di chiedere
scusa a Dio per i tuoi errori. Molte volte noi sbagliamo, come quando facciamo
arrabbiare la mamma o litighiamo con il nostro amico o non pensiamo a Dio. Con questa
preghiera puoi portare il tuo pentimento a Dio e Lui ti potrà perdonare perché ti ama
troppo per essere arrabbiato con te.
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo, col tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
66
TERMOMETRO DEL CUORE
colora a che punto è la temperatura (il numero) del tuo cuore
Gesù mi dice: “Ama Dio con tutto il cuore…”
Ma io, davvero amo il Signore ?Lo sento come un Padre vicino a me?
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Lo ringrazio di tutti i suoi doni? Per il creato , la mia famiglia, i miei amici, ect???
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Osservo i comandamenti? Vivo in armonia con Dio ed i fratelli?
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Prima di fare qualcosa di importante chiedo al Signore di starmi vicino e di consigliarmi?
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Frequento volentieri il catechismo? Desidero conoscere sempre meglio il Vangelo?
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Com’è la mia preghiera? (quotidiana, rara, frettolosa, distratta. Mi preoccupo solo di chiedere,
o mi piace anche ringraziare il Signore per quanto mi dona)
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Mi sono vergognato di essere cristiano o di andare in Chiesa? Vado a Messa tutte le
domeniche? Partecipo con gioia al canto e alle preghiere della Messa?
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Ho bestemmiato?
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L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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Luca 19, 1-10
Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Qui viveva un uomo di
nome Zaccheo che era un capo degli esattori delle tasse ed era molto
ricco. Zaccheo cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva
a causa della folla, poiché lui era troppo piccolo di statura. Allora corse
un po’ avanti e per poterlo vedere salì su un sicomoro in un punto dove
Gesù doveva passare.
Quando arrivò in quel punto, Gesù guardò in alto e disse a Zaccheo: “Scendi in fretta,
perché oggi devo fermarmi in casa tua!”. Zaccheo scese subito dall’albero e con grande gioia
accolse Gesù in casa sua.
Le persone presenti, vedendo queste cose si misero a mormorare contro Gesù dicendo: “È andato
ad alloggiare da un peccatore!”. Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Signore, la metà dei
miei beni la do ai poveri e se ho rubato a qualcuno gli restituisco quattro volte tanto”. Allora Gesù
disse a Zaccheo. “Oggi la Salvezza è entrata in questa casa”
Preghiera iniziale.
Ragazzi , questa tappa è molto importante per ognuno di noi. Vi raccomando non
mancate nemmeno ad un incontro …
Ci preparerà all‘incontro con l’amore di Dio Padre , ma nello stesso tempo ci aiuterà
a capire come fare per cambiare il nostro cuore.
I gesti e le parole che Gesù ci mostreranno il segreto per ottenere tutto ciò . Oggi
GESÙ INCONTRA ZACCHEO
E GLI DICE: “OGGI DEVO FERMARMI IN CASA TUA”
domenica 1 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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Componi anche tu la folla che ti nasconde Gesù … Dentro alle forme scrivi alcuni ostacoli che ti impediscono di vedere Gesù …
“… cercava di vedere quale fosse Gesù,
ma non gli riusciva a causa della folla…”
Spesso anche noi facciamo fatica a vedere Gesù.
Non percorrere la “Via della Felicità”
è la cosa che più di tutti ci copre la vista …
domenica 1 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
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“… per poterlo vedere, salì su un sicomoro…”
Nella nostra vita ci sono però tante persone che ci aiutano
“a vedere meglio" e che ci fanno incontrare e conoscere Gesù.
Scrivi i loro nomi sul sicomoro e racconta cosa hanno fatto per farti incontrare Gesù.
domenica 1 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
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“… scendi in fretta perché oggi devo fermarmi in casa tua…”
Non ci sono dubbi: la casa dove Gesù vuole fermarsi è il TUO CUORE!
Commenta il disegno
Racconta degli episodi in cui hai sentito Gesù che “bussava” per entrare nel tuo cuore. Come hai fatto a riconoscerlo? Cosa voleva da te?
domenica 1 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
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“… scese subito dall’albero e con grande gioia
accolse Gesù in casa sua.…”
Se accogli Gesù, nel tuo cuore entra LA GIOIA! E la gioia che viene da Gesù cambia la vita! Gesù ti dona una gioia che è incontenibile e deve essere donata agli altri. Così come fanno i missionari, anche tu puoi parlare a tutti di Gesù e comunicare la tua felicità per averlo incontrato!
All’interno del cuore scrivi “GESÙ è GIOIA”. All’esterno, scrivi i nomi delle persone a cui vuoi comunicare questa grande notizia!
domenica 1 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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OGGI DEVO FERMARMI A CASA TUA
Il sacramento della Penitenza è un INCONTRO con Gesù,
un amico che ci conosce.
È come se egli venisse nella nostra casa
e parlasse della nostra vita.
La storia di Zaccheo ci invita a riconoscere i nostri errori facendo
l’ESAME DI COSCIENZA.
Oggi vogliamo proporti un esame di coscienza un po’ speciale… Conosci il gioco del totocalcio? È
un gioco dove si fanno i pronostici per le partite che si disputeranno la domenica successiva. Per
giocare al totocalcio bisogna segnare, su di una schedina, i seguenti simboli: 1 X 2
Ora pensa alle “partite” che avvengono nel tuo cuore, nei tuoi pensieri…
Prova a pensare alla tua giornata. Se rifletti bene, ti accorgerai che spesso devi affrontare
degli “avversari”, LE TENTAZIONI, che cercano in tutti i modi di farti subire dei goal e di
farti perdere la partita.
(Esempi di tentazioni: ascoltare la maestra o chiacchierare; perdonare un amico o mantenere
rancore; aiutare la mamma o guardare la TV; venire a catechismo o saltare l’incontro...)
a casa con i genitori domenica 8 febbraio 2015
Zaccheo incontra Gesù e cambia la sua vita. Per la prima volta guarda dentro al suo cuore
e distingue tra il bene e il male delle sue azioni, dei suoi pensieri, dei suoi desideri.
La storia di Zaccheo ci insegna che, se vogliamo cambiare la nostra vita, è necessario
riconoscere le nostre debolezze!
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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Generosità – Egoismo 1 X 2
Sincerità –Falsità 1 X 2
Perdono – Vendetta 1 X 2
Rispetto – Arroganza 1 X 2
Gioia – Tristezza 1 X 2
Laboriosità – Pigrizia 1 X 2
Ascolto – Testardaggine 1 X 2
Umiltà – Superbia 1 X 2
Pazienza – Impazienza 1 X 2
Stima – Invidia 1 X 2
Coraggio – Paura 1 X 2
Perseveranza - Mollezza 1 X 2
RICORDA:
E’ molto difficile lottare contro le tentazioni, ma tu hai un
allenatore fortissimo, Gesù, che fa di tutto per aiutarti. Gesù
è dalla tua parte, gioca con te, e nel sacramento della
riconciliazione, quando gli apri il cuore e gli presenti le tue
sconfitte, ti rimette in piedi, in campo, pronto a continuare la
partita. Con il suo aiuto, non sarai mai sconfitto!
Ora guarda la schedina qui sotto e segna come sono andate le tue
partite contro le tentazioni:
se hai vinto segna (1) e ringrazia il Signore
se hai perso segna (2) e chiedi perdono
se hai pareggiato segna (X) e chiedi che ti venga data la
forza per vincere.
a casa con i genitori domenica 8 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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… leggiamo il vangelo e sottolineiamo tutti gli atteggiamenti o i gesti che ci colpiscono …
Luca 7, 36-40
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del
fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo
che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso
i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi
capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva
invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è
la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore
aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire,
condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al
quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a
Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi
ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece,
da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece
mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto
amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse
alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Vi è mai capitato di offendere una persona che vi vuole bene?
SI NO
Di fare qualcosa che a lei non piace?
SI NO
Come ha reagito?
BENE MALE
Vi ha perdonato?
SI NO
Perché vi ha perdonato?
Mi vuole bene Non mi vuole
bene
Cosa avete provato in quel momento?
GIOIA… RABBIA…
Vi ha perdonato altre volte?
SI NO
domenica 15 febbraio 2015
Preghiera iniziale.
Cari ragazzi negli incontri precedenti abbiamo conosciuto la figura di
Zaccheo. GESU’ si auto-invita a casa sua e gli offre il perdono di DIO PADRE.
Questo provoca in lui sentimenti di gioia, gratitudine e un desiderio di cambiare
vita. Oggi incontriamo un altro personaggio che ci aiuterà a capire ancora di
più… ma prima completiamo questa tabella
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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RIFLETTIAMO INSIEME …
Cosa mi colpisce di Simone e della donna peccatrice?
Ha fatto bene Simone a giudicare subito? Cosa avrebbe dovuto fare invece?
A volte ci comportiamo come Simone e i suoi commensali, pensiamo cose su altre
persone abbiamo il coraggio di dirle?
Ha fatto bene Gesù a farsi ungere d’olio profumato da una peccatrice?
Cosa farei io se una persona che gli altri considerano antipatica e poco
raccomandabile mi si avvicinasse e mi parlasse?
Sono capace di accogliere e dialogare con chi non accetto o che gli altri non
accettano?
Questo secondo te questo gesto è un gesto d’amore?
In che modo la peccatrice ama Gesù?
Cosa faccio io per mostrare a Gesù che lo amo?
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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COSA AMANO GLI
UOMINI
Osserva le immagini e scrivi nella colonna cosa
AMI e NON AMI Sinceramente …
COSA DIO AMA
domenica 15 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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Preghiera iniziale
E’ proprio vero quando Gesù incontra le persone succedono strane cose. Queste
persone sono colpite da lui e, vedendo il suo esempio e il suo amore per loro,
decidono di cambiare il loro modo di vita.
Capiscono che alcune cose della loro vita non sono buone o che potrebbero vivere
in modo migliore (Zaccheo, la peccatrice …)
Oggi prima domenica di quaresima che inizia con il mercoledì delle ceneri.
Questo è un cammino di 40 giorni, durante i quali siamo invitati anche noi ad
impegnarci a cercare di vivere ancora più vicini a Gesù.
Questo tempo inizia con il gesto di ricevere le ceneri sul capo, questo gesto
esprime la nostra fede in Gesù e la nostra gioia di essere accolti e perdonati. È
un periodo molto importante per noi, perché ci aiuterà tantissimo per prepararci
ad accogliere Gesù nel Sacramento della Riconciliazione.
Ma il pentimento deve essere sincero, nascere dal cuore…
IMPEGNI QUARESIMALI…
1. Gesù, nostro amico, c’invita a seguirlo con fiducia e ad imitarlo, cercando
di amare con sincerità chi ci è vicino.
2. La quaresima è un tempo di preghiera. Gesù c’invita a trovare nella
giornata un momento per stare con Dio, che ci vuole bene.
3. La quaresima è anche un cammino che domanda impegno costante anche
nelle piccole cose quotidiane. Gesù c’invita a sforzarci per compiere il
nostro dovere di ogni giorno a scuola a casa, in famiglia, in parrocchia.
I domenica di quaresima 22 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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LITIGARE disubbidire e pensare brutte
cose quando chi ti vuole bene
ti rimprovera
passare tutto il tempo a giocare
prendere in giro
fare storie per andare a
Messa disprezzare il lavoro degli
altri
NON AIUTARE preferire i giochi a Gesù andare a dormire senza
ricordarmi di pregare
fare storie per mangiare,
senza ricordare che tanti
bambini muoiono di fame.
non sono leale nel gioco
voglio sempre vincere
non rispettare l’ambiente
Quando però noi non facciamo le cose che Gesù ci insegna, non ascoltiamo quello che ci dice… ci
allontaniamo dalla VIA DELLA FELICITA’ e tutto intorno ci sembra più triste e brutto perché
distruggiamo il bello che c’è dentro e fuori di noi … tutto questo si chiama PECCATO!!! Il peccato è
preferire il male al bene e dimenticare Dio i suoi doni e le sue leggi
Metti in ordine i tuoi “peccati” numerandoli partendo dal numero 1 per indicare il più grave e così di
seguito
I domenica di quaresima 22 febbraio 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
79
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, COME NOI LI
RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI
“Rimetti” in greco significa mandare via, allontanare.
Ricordiamoci che il nostro vero e primo debito verso Dio e
verso il prossimo è il peccato. I nostri peccati ci stanno
addosso come un peso e non ci permettono di “respirare”.
Chiediamo quindi per noi e per i nostri fratelli il perdono e
l’amore di Dio.
Dio perdona sempre. E perdonandoci, non ci dice
semplicemente “lascia stare, non è successo nulla”, ma il
suo perdono è una forza nuova che ci dà la capacità di
riprendere il cammino con lui con più energia e gioia di
prima.
“Debito” traduce una parola ebraica che significa peccato.
Gesù ci ha insegnato che a Dio dobbiamo tutto quello che
siamo ed abbiamo e ci insegna a metterci davanti a Lui, con
le nostre fragilità, la nostra povertà e rendendoci conto di
essere peccatori. Il Padre ci conosce e conosce le nostre
debolezze, Egli ci accoglie, ma anche noi dobbiamo
accogliere gli altri e capire le loro fragilità: il perdono lo si
riceve quando si dà.
Si presuppone, infatti, che quando ci mettiamo dinanzi al
Padre chiedendogli perdono, anche noi abbiamo già
perdonato il nostro fratello e ci siamo riavvicinati a lui; se
non siamo in grado di perdonare, non possiamo considerarci
Figli di Dio!
Non possiamo cercare sul volto di Dio il sorriso, se i fratelli
non lo trovano sul nostro.
Chiediamo al Padre di insegnarci a perdonare e a
comprendere, non usando due pesi e due misure per i nostri
peccati e per quelli degli altri.
Preghiera iniziale
Quando Gesù incontra le persone… cambiano vita
Anche noi siamo invitati ad impegnarci a cercare di vivere ancora
più vicini a Gesù.
Succede però che preferiamo il male al bene e dimentichiamo Dio i
suoi doni e le sue leggi: questo è il peccato
II domenica di quaresima 1 marzo 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
80
IL PERDONO TRA GLI AMICI
Quali sono i momenti di gioia con i tuoi amici?
…...…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
Quali sono i momenti più pesanti e faticosi?
…………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..
È bello vivere in pace con gli amici. Ma la via della pace
passa attraverso il PERDONO. Occorre imparare noi a
chiedere perdono, per poi essere capaci di perdonare se
gli altri ci offendono!
Leggi i fumetti e poi discuti con i tuoi compagni… e mi raccomando: se ci saranno .opinioni diverse, non litigate!
Gesù ci insegna ad amare Dio Padre sopra ogni cosa e il nostro prossimo
come noi stessi… Ma tutti sappiamo che non è facile! Quanta fatica
costa!
Le prime difficoltà a vivere il comandamento dell’amore le troviamo
proprio in famiglia o con gli amici, con i quali trascorriamo molto del
nostro tempo.
II domenica di quaresima 1 marzo 2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
81
QUI SCRIVO IO !!!
Scrivi una le ttera a Dio Padre nel la quale chiedi scusa per… e
lo r ingrazi per …
Carissimo Padre,
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…………..…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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t i abbraccio con tutto l ’amore di f ig lio
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
82
Dal Vangelo di Luca 15,11-32
In quel tempo, Gesù disse: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la
parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più
giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da
dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel
bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a
pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene
dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza
e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e
contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse
incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i
calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio
figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Ritiro in preparazione Sacramento della
Riconciliazione 2014-2015
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
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1.
RINGRAZIARE
Come ogni uomo, anch'io sono figlio del Padre che sta nei cieli
Gesù disse ancora: «Un uomo aveva due figli...
Proviamo a capire...
I figli della parabola vivevano nella casa del padre. A loro non mancava nulla. Il
padre li amava teneramente entrambi, senza preferenze e senza costrizioni.
Guarda quante cose meravigliose ti circondano: il cielo con le sue luci; là terra e
il mare, ricchi di immensi tesori; gli animali, i fiori, i frutti: tutto - le cose grandi
e quelle piccolissime - è uscito dalle mani di Dio, Signore dell'universo. Tutto è
suo dono.
Tutta la creazione è la casa che Dio ci dà per abitarla con gli altri uomini. Di tutte le cose create, la più
grande è l'uomo. Dio, infatti, lo fece «a sua immagine e somiglianza». Che cosa vuol dire questo? Vuol
dire che l'uomo è stato creato per essere in rapporto con Dio Padre, come un figlio amato da sempre e
per sempre. E poiché ogni uomo è figlio di Dio, noi siamo tutti fratelli.
Non è giusto vivere nella «casa di Dio» come degli estranei, pensando ciascuno solo a se stesso!
Ecco perché è necessario pregare: per ringraziare e lodare il Signore per tutti i suoi doni. Ogni
giorno la preghiera è il saluto dell'uomo a suo Padre; è il sorriso per le meraviglie del creato; è la
richiesta di aiuto per imparare ad usare ogni cosa come egli vuole.
VOGLIO RINGRAZIARE DIO PER…
persone qualità cose Momenti belli
Per ricordarmi meglio...
Per celebrare il sacramento della Riconciliazione è necessario:
1. ringraziare
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
84
2.
CHIEDERE PERDONO: LO SBAGLIO
Anch'io se mi comporto da egoista nei confronti di Dio Padre e dei fratelli, faccio « male»
a me stesso e agli altri
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro
le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e
là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Proviamo a capire...
Il figlio più giovane, chiede la parte dei suoi beni e si allontana dalla casa
paterna; vuole solo per sé i doni ricevuti e soprattutto non riconosce più
il legame d'amore con il padre e il fratello.
Forse anche tu, qualche volta, sei tentato di agire come il figlio della parabola, che vuole tutto per sé, e
dimentichi, proprio come lui, che ciò che hai è un dono di Dio da dividere con i genitori, i fratelli, i
compagni, gli amici, e tutti gli altri uomini; un dono d'amore, che chiede il tuo “grazie”. Come si può
vincere la tentazione di essere egoisti, che è così forte in ognuno noi?
Bisogna mantenere sempre vivo il nostro legame con il Signore nella preghiera quotidiana e nell'ascolto
della sua voce, perché è Lui che ci fa capire quale è il bene da compiere e il male da evitare. Dio vuole il
tuo bene - e quello di tutti gli uomini - e ti indica anche una «via» per conseguire questo bene: la sua
legge. La legge di Dio non è per costringere, ma per rendere felici:
1 nel rapporto con Dio Padre e Creatore;
2 nell'amore verso i genitori, i fratelli e tutti gli uomini;
3 nel rispetto del proprio corpo, della propria mente e del proprio cuore;
4 nel corretto uso delle cose e nel rispetto della natura e di ciò che appartiene agli altri.
IL FIGLIO SE NE VA …
Cosa secondo te pensa il PADRE (DIO) Cosa penseresti tu … (il figlio)
L’incontro con l’amore di DIO Rimetti a noi i nostri debiti
3^TAPPA
85
Nel racconto si parla di un paese lontano:
Scegli risposta giusta secondo te
a. perché il figlio minore ha tanti soldi da potersi pagare un lungo viaggio
b. perché il figlio è così stufo di suo padre che vuole andarsene il più distante possibile
c perché la parola lontano indica non solo una distanza geografica ma la situazione personale in cui si è
venuto a trovare il figlio più giovane
Scegli tre risposte fra quelle indicate e poi spiega il perché.
Il figlio più giovane vuole andarsene,
perché dice
Le risposte che hai scelto sono…
spiega il motivo …
Sono geloso di mio fratello maggiore
Ho voglia di libertà
Il padre rompe
Che male c'è a vivere in modo diverso?
Anche i miei amici lo hanno fatto. Posso essere
meno di loro?
Qui la vita è una noia
Chissà cosa c'è al di fuori di questa casa
Voglio provare a cavarmela da solo
Anch'io sono uguale a mio fratello e voglio i miei
diritti
Nessuno mi può impedire di fare quello che voglio!
Ti sono presentate le seguenti frasi per dare una definizione di peccato.
Scegli le tre che ti sembrano più esatte e indica il motivo della tua scelta.
Fare tutto ciò che si vuole
Offendere Dio
Fare come fanno tutti
Essere ricchi e non generosi
Sprecare i doni che Dio ci ha dato
Essere testardi
Fare delle scelte senza tenere conto di Dio
Non sviluppare pienamente se stessi.
Non obbedire ai genitori
Per ricordarmi meglio...
Per celebrare il sacramento della Riconciliazione è necessario:
1. ringraziare ;
2. chiedere perdono... cioè alla luce della parola di Dio e dei comandamenti, riconoscere gli sbagli
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3.
CHIEDERE PERDONO:
NELL’ESAME DI COSCIENZA RICONOSCO DI AVER SBAGLIATO
Decido di ritornare da Dio, mio Padre!
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel
bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a
pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene
dava.
Proviamo a capire...
Lontano da casa, solo, triste e affamato, il figlio apre finalmente gli occhi sullo
sbaglio compiuto e decide di ritornare.
Il figlio più giovane sprecò tutti i suoi soldi, perché:
Nel racconto si parla di denaro:
Nel testo di Luca si dice che il figlio minore si mise a servizio di uno degli abitanti della regione:
Il figlio minore voleva prendere le carrube perché:
a. non aveva mai avuto
soldi fra le mani e
quindi non sapeva come
usarli
b. i soldi gli hanno dato
alla testa
c. non ha programmato
bene le sue spese. Se
l'avesse fatto non
sarebbe ritornato più a
casa
a. perché si vuole
parlare solo di denaro
b. perché si vuole
mettere in guardia i
ricchi per l'uso che
fanno delle loro
ricchezze
c. perché il denaro è
solo un simbolo. Ci sono
tante altre ricchezze
che vengono sprecate
a. in quanto era un
bravo ragazzo e voleva
fare dei bene a
qualcuno;
b. perché aveva fame;
c. era stufo di
divertirsi e voleva fare
qualcosa di più serio.
a. era goloso in
quanto le carrube
sono dolci;
b. voleva pregare,
poiché i semi delle
carrube servono
per fare i rosari';
c. non aveva altro da
mangiare.
Il figlio minore ha commesso un errore gravissimo. Tuttavia il figlio minore fa una cosa importantissima che gli permette di salvarsi. Quale?
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ESAME DI COSCIENZA
IO & DIO IO & GLI ALTRI IO & ME STESSO IO & LE COSE
Penso a Dio come a un
Padre che mi ama e mi
rivolgo a lui con fiducia
nella preghiera?
Prego ogni giorno,
mattina e sera, per
lodare e ringraziare il
Signore di tutto ciò che
mi ha donato?
Rispondo all'invito del
Signore che ogni
domenica mi chiama a
partecipare alla Messa?
Partecipo con fedeltà
agli incontri di
catechesi per
conoscere Gesù?
Amo quelli che mi sono
vicini?
Amo i miei genitori, li
rispetto, obbedisco
loro, cerco di ascoltarli
e di aiutarli?
Amo i miei fratelli, sono
pronto a dividere con
loro quello che ho, li
aiuto, so perdonarli per
primo?
Offendo gli altri con
parole e con gesti,
oppure cerco di portare
pace là dove vivo? Mi
sforzo di voler bene a
tutti, e non solo agli
amici e a quelli che mi
sono simpatici?
Sono disposto a
condividere ciò che ho,
a dare a chi ha bisogno,
oppure sono egoista e
pretendo più del
necessario?
Sono leale, sincero, ho
il coraggio di
riconoscere i miei
sbagli senza mentire?
Ho rispetto della mia
persona, del mio corpo?
Evito ciò che potrebbe
danneggiare la mia
salute?
Compio il mio dovere
senza evitare quello che
mi costa fatica e
impegno?
Come usi il tuo tempo?
Ti impegni per crescere
con la tua mente (nello
studio e nella scuola) e
con il tuo cuore (nella
preghiera e nella
lettura)?
Rispetto le cose degli
altri, anche quelle della
scuola e della comunità
civile?
Spreco i soldi in cose
inutili?
Tratto bene la mia casa
e gli ambienti in cui
vivo?
Ricorda … L'esame di coscienza non si fa solo prima di celebrare la Riconciliazione,
ma ogni giorno, ogni sera: questo ti aiuterà molto a conoscerti e a correggerti, là
dove sbagli. Solo con l'aiuto del Signore potrai diventare più buono, cambiare il tuo
cuore. Chiedigli questo in una preghiera, dopo aver fatto il tuo esame di coscienza.
Rifletti su te stesso per fare l'esame di coscienza: ti accorgerai di aver
commesso degli errori: o perché hai fatto delle cose sbagliate o perché non
hai fatto ciò che dovevi fare. E’ importante infatti che tu ti accorga, come
il figlio più giovane, di non aver amato Dio e i fratelli, di essere stato poco o
molto egoista.
III domenica di quaresima – RITIRO - 8 marzo 2015
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4.
CHIEDERE PERDONO: IL PROPOSITO DI CAMBIARE VITA
Alzarsi e convertirsi
Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui
muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non
sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso
suo padre.
Proviamo a capire...
Senza il perdono misericordioso di Dio, l'uomo, come il figlio della parabola, non
potrebbe fare altro che ripetere le stesse parole angosciate: «lo qui muoio di
fame!», cioè mi manca tutto, sono malato e non posso guarire da solo.
Per questo Dio, nel suo amore fedele, ci ha mandato Gesù, che è venuto per perdonare gli uomini e
riconciliarli con Dio Padre e fra di loro.
Gesù ha affidato alla Chiesa la sua missione, cioè il potere di perdonare nel suo nome i peccati degli
uomini. Solo nella Chiesa siamo riconciliati e perdonati. Questo avviene soprattutto nel sacramento della
Riconciliazione, detto anche sacramento della Penitenza o della Confessione.
FACCIAMO INSIEME … Nel testo si dice che il figlio ha
preso una decisione solo dopo
che:
Nel suo racconto, il figlio dice:
«Mi leverò»: Il verbo «andrò» indica:
a . è rientrato in casa;
b. ha ripensato a se stesso, a
quello che ha fatto e all'amore
che suo padre ha avuto per lui;
c. s'è messo a parlare da solo.
a. perché sta dormendo;
b. è sdraiato per terra e deve
alzarsi, se vuole camminare;
c. perché con la sua scelta
sbagliata ha «toccato il fondo»
e si sente distrutto, come se
fosse morto.
a. ritornare a casa sia
fisicamente che
spiritualmente;
b. tornare a casa perché almeno
là si mangia;
c. solo il desiderio di scusarsi.
Il racconto narrato da Gesù parla dell'importanza di saper prendere delle decisioni. Trova i verbi con cui il figlio minore esprime la voglia di prendere una decisione
I verbi che indicano la capacità di prendere una
decisione sono...
I verbi che invece indicano che la decisione presa
è stata eseguita sono...
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5.
CHIEDERE PERDONO: LA CONFESSIONE
E io, dopo aver riconosciuto le mie colpe...
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato
tuo figlio.
Proviamo a capire...
Appena ritornato, il figlio confessa al padre le colpe commesse, l'offesa che gli
ha recato allontanandosi da lui.
Dopo aver fatto l'esame di coscienza alla luce della parola di Dio, con umiltà e sincerità confesserai al
sacerdote quei peccati, quegli sbagli che manifestano il tuo egoismo e la mancanza di amore verso Dio e
verso i fratelli.
Tu sai bene che quando confessi i tuoi peccati al sacerdote li stai anzitutto ricordando a te stesso e poi
li stai presentando alla Chiesa e a Dio. E tu fai questo non solo per ottenere il perdono da parte del
Signore, ma anche per conoscere bene la tua vita e per impegnarti a correggerla. Per questo la
confessione dei peccati è un momento molto importante nella celebrazione del sacramento della
Riconciliazione.
Per ricordarmi meglio...
Per celebrare il sacramento della Riconciliazione è necessario:
1. ringraziare
2. chiedere perdono
alla luce della parola di Dio e dei comandamenti riconoscere gli
sbagli;
dispiacersi di avere sbagliato;
confessare le proprie colpe... al sacerdote
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Facciamo insieme...
COME SI INIZIA IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE?
Il sacerdote inizia con il segno della croce.
Mi rivolge una parola di saluto e di accoglienza a nome di Gesù.
Poi, io, prima ringrazio Dio che è un Padre meraviglioso e mi ama tanto , lo ringrazio perché mi
ha dato un sacco di qualità e di doni poi dico al sacerdote , che rappresenta Gesù , che non
sempre ho saputo apprezzare questi doni e li ho sciupati facendo pensieri sbagliati , dicendo
parole sbagliate, non facendo per pigrizia cose che potevo fare .
A questo punto si dicono quei peccati che ho trovato facendo l'esame di coscienza….
Allora il prete, a nome di Gesù, mi dà alcuni consigli per migliorare la mia vita.
A questo punto, dico che mi dispiace di aver sbagliato e che non voglio sbagliare più con questa
preghiera:
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato
i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato
sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le
occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.
6.
RICOMINCIARE:IL PRETE MI REGALA IL PERDONO DI DIO
Dio, sempre fedele nell'amore, mi viene incontro e mi perdona...
nel sacramento della Riconciliazione ricevo dal sacerdote
il perdono di Dio Padre e dei fratelli
Nel racconto dei Padre misericordioso Gesù ci fa vedere il vero volto di Dio. Non un Dio arrabbiato con
gli uomini, ma un papà che non ha paura di mostrarci il suo affetto ogni volta che ci avviciniamo a lui.
Ricordati sempre, però che prima che confessione dei propri peccati, il sacramento che ricevi è
confessione dell'amore e della misericordia di Dio. E’ lui infatti che ti è venuto incontro e ti ha aiutato a
ritornare alla sua casa. Per questo loderai e ringrazierai il Signore che, perdonandoti, cancella e
dimentica ogni tua colpa.
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7.
RICOMINCIARE: LA “PENITENZA”
Riconciliato con Dio e con i miei fratelli faccio festa per celebrare
la bontà del Signore... e mi impegno a diventare strumento
di riconciliazione e di pace.
Nel testo si dice che il padre ordina ai servi di dare al figlio il vestito più
bello, perché:
a. ci tiene allo stile;
b. il vestito per gli orientali indica l’importanza e la bellezza di una persona;
c. il più bello era l'unico vestito che aveva a disposizione in quel momento.
Il padre vuole che il figlio entri in possesso dell'anello, perché:
a. è un elemento decorativo di moda;
b. esprime la ricchezza;
c. e un segno di autorità.
Infine, il padre dice ai servi i portare i calzari, in quanto:
a. erano il segno dell'uomo libero, in contrapposizione agli schiavi che non avevano calzature;
b. le scarpe non erano ancora state inventate;
c. il figlio aveva consumato quelli precedenti.
Per preparare la festa per il figlio il padre uccide un vitello grasso:
a. infatti, se si vuole mangiare bene, occorre mangiare grasso;
b. poiché il padre aveva tanti vitelli e non riusciva a venderli;
c. anzi, il più grasso, cioè il più buono, perché bisogna fare una festa bellissima per il ritorno dei
figlio.
Quale giustificazione dà il padre per la festa del figlio?
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PREGA COSI’...
PREGA COSI’...
Signore, fammi strumento della tua pace:
dov’è odio,
ch'io porti l'amore;
dov'è offesa,
ch'io porti il perdono;
dov'è discordia,
ch'io porti l'unione;
dov'è dubbio,
ch'io porti la fede;
dov’è errore,
ch'io porti la verità;
dov'è disperazione,
ch'io porti la speranza;
dov'è tristezza,
ch'io porti la gioia;
dove sono le tenebre,
ch'io porti la luce.
San Francesco d’Assisi
Grazie, Gesù, perché mi hai perdonato.
Hai fatto come il Padre del figlio prodigo.
Mi hai abbracciato con amore
e hai voluto dimenticare
tutto il male che ho fatto.
Il tuo cuore è in festa.
Anche il mio cuore è in festa.
Desidero, Gesù,
non darti più dispiaceri.
Aiutami a star buono come tu mi vuoi.
Grazie, Gesù!
“ Gesù Tu sei sempre buono con me.
Mi dispiace tanto di essermi
allontanato da Te.
Con il Tuo aiuto
voglio diventare migliore.
Propongo di non fare più dispiacere
a Te e agli altri.
Signore, perdonami.”
“Sappiamo che se vogliamo
amare veramente,
dobbiamo imparare a perdonare.
Perdonate e chiedete di essere perdonati;
scusate invece di accusare.
La riconciliazione avviene
per prima cosa in noi stessi,
non con gli altri.
Inizia da un cuore puro “
Madre Teresa di Calcutta
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Il mio ESAME DI COSCIENZA
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QUALCHE RISPOSTA ALLE TUE DOMANDE
Quando mi devo confessare ancora?
Non farne una questione di data. I tuoi catechisti ti proporranno ancora dei momenti per
vivere questo sacramento insieme ai tuoi compagni in modo particolare. Ma è importante che
tu ti confessi quanto senti il bisogno di migliorare il tuo modo di vivere, dopo un peccato che
senti più grave.
Devo confessarmi sempre dallo stesso sacerdote?
Non è necessario. È bene però che tu ti scelga un confessore che ti diventi amico e ti conosca
di più: tutto qui.
Quali peccati devo dire?
Non certo quelli di cui ti sei già confessato. È invece un obbligo dire le cose che sono gravi. Ma
sta attento: non sei tenuto a dire al confessore i peccati di cui non sei certo che siano
davvero gravi. Quando sei incerto, pieno di ansia e insieme vergognoso, farai bene a chiedere
consiglio al confessore, ma solo se te la senti. La confessione è obbligatoria solo per quelle
colpe che risultano chiare alla tua coscienza.
PICCOLO VOCABOLARIO
assoluzione: tu hai la certezza di essere perdonato da Dio quando il prete pronuncia le «parole
sacramentali dell'assoluzione»:
IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO
SPIRITO SANTO”.
confessare: Significa affermare, dichiarare, riconoscere pubblicamente. Confessare di essere
credente significa dichiarare pubblicamente la propria fede. Confessare di essere peccatore
vuol dire conoscerlo pubblicamente. Confessare i propri peccati significa riconoscerli davanti a
Dio. Di solito «confessarsi» significa dire i propri peccati. Ma in questo sacramento si
confessa tanto l'amore di Dio quanto i nostri peccati.
confessione: riconoscimento che Dio è santo, è amore; lo sono peccatore, egoista. Al
sacerdote, come a Gesù, confessiamo i nostri peccati.
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confessione individuale: i sacerdoti sono sempre disponibili per amministrare questo sacra
mento: basta recarsi in parrocchia nelle ore stabilite, o chiedere un appuntamento. Ricorda
che è OBBLIGO confessarsi almeno una volta all’anno a Pasqua.
dolore dei peccati: Davanti alla bontà di Dio proviamo dolore per il male commesso.
esame di coscienza: Distinguiamo tra il bene e il male delle nostre azioni, dei nostri pensieri,
dei nostri desideri.
misericordia: una manifestazione della tenerezza che viene dal cuore di Dio: il suo segno più
grande è il perdono dei peccati che egli concede.
peccati che non possono essere perdonati: Un solo peccato non può essere mai perdonato:
quello di cui non sei pentito.
peccati di omissione: pecco con le opere quando commetto un'azione cattiva. Ma posso anche
peccare per omissione rifiutando di compiere l'azione buona che potevo e dovevo fare.
peccati veniali: sono sbagli “leggeri”, che vengono perdonati con la Confessione o con atti di
pentimento
peccato mortale: sono sbagli “pesanti”, quello più gravi che possono essere perdonati SOLO
con il Sacramento della Riconciliazione
penitenza o soddisfazione o impegno: dal sacerdote accettiamo un impegno di penitenza da
compiere con fedeltà per mostrare e vivere il perdono che abbiamo ricevuto e il desiderio di
cambiare vita.
prete: In virtù del suo ministero (cioè del servizio) che la Chiesa gli ha affidato il giorno della
sua ordinazione, il sacerdote perdona veramente in nome di Dio. Perciò colui che viene
perdonato risponde: «Amen»: lo crede veramente. Il sacerdote non è là per giudicare chi viene
o per fare rimproveri (del resto, anche lui è peccatore e ha bisogno di confessarsi da un altro
sacerdote): la sua missione è solo di assicurare che Dio perdona.
proponimento: vogliamo ritornare al Signore e a vivere secondo i suoi comandamenti di amore.
remissione: è l'atto di rimettere i peccati, sinonimo di perdono.
riconciliazione = si fa pace con Dio e i fratelli
segreto: il sacerdote è tenuto a mantenere il segreto assoluto su ciò che ha udito in
confessione: mai e a i nessuno potrà rivelasse qualcosa.
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QUI SCRIVO IO !!!
La mia prima confessione …
che cosa vorrei ricordare
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che difficoltà ho incontrato
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che cosa mi ha dato gioia
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QUI DISEGNO IO
descrivo le mie sensazioni con i colori o disegno …
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FINE TERZA TAPPA