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Liceo Classico "Giovanni Berchet"Via della Commenda, 26 – 20122 Milano
Codice Fiscale 80126450156Tel. 025450709 (segreteria) - Fax 025501757
E-mail: [email protected] certificata: [email protected]
WEB: http://www.liceoberchet.gov.it
LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVOROApprovate con delibera del Collegio Docenti n. – del ---
LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Sommario
INTRODUZIONE............................................................................................................................................ 2
RIFERIMENTI NORMATIVI............................................................................................................................ 4
Riferimenti normativi europei..........................................................................................................................4
Riferimenti normativi nazionali....................................................................................................................... 5
DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA...................................................7
A. Piano Triennale dell’Offerta Formativa.......................................................................................................7
B. Patto educativo di corresponsabilità..........................................................................................................7
C. Rubrica di valutazione............................................................................................................................... 7
D. Rapporto di autovalutazione......................................................................................................................8
E. Piano di Miglioramento.............................................................................................................................. 8
STRATEGIE PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO.........9
Monitoraggio e valutazione dell’Alternanza scuola-lavoro..............................................................................9
Indicatori degli obiettivi di qualità dell’alternanza scuola-lavoro.....................................................................9
Descrittori del livello di attuazione dell’alternanza scuola-lavoro....................................................................9
COMPITI DELLA STRUTTURA DI RIFERIMENTO PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO....................10
Funzionigramma........................................................................................................................................... 10
Organigramma............................................................................................................................................. 14
PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO...............................................15
Scelta dei percorsi........................................................................................................................................ 15
Periodi di svolgimento dei percorsi in Alternanza scuola-lavoro...................................................................15
Cronoprogramma delle attività..................................................................................................................... 16
Aree formative.............................................................................................................................................. 16
Attività ammissibili........................................................................................................................................ 18
Progetti specifici ricompresi in viaggi d’istruzione in Italia e all’estero..........................................................18
Studenti/esse che svolgono un periodo di studio all'estero..........................................................................18
Attività estive assimilabili ad alternanza scuola-lavoro.................................................................................19
Studenti/esse che svolgono attività sportive ai massimi livelli agonistici......................................................19
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI NEI PERCORSI IN ALTERNANZA SCUOLA-
LAVORO...................................................................................................................................................... 21
CERTIFICAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE.....................................................................................22
ESAMI DI STATO......................................................................................................................................... 23
Esami di Stato a.s. 2017/18......................................................................................................................... 23
Esame di Stato a.s. 2018/19........................................................................................................................ 23
INTRODUZIONE
La stesura di linee guida per l’Istituto, oltre che essere annoverata fra le incombenze specifiche del
Dirigente Scolastico, si rende assolutamente necessaria e non differibile per sviluppare in modo
sistematico, sulla base delle informazioni attuali e delle esperienze pregresse - e in attesa di chiarimenti
metodologici da parte del Ministero -, l’impostazione della scuola nei riguardi dell’Alternanza scuola-lavoro.
1
Tale disciplinare non solo si pone come supporto decisionale, ma è la base per rendere riconoscibile
l’obiettivo da perseguire, e cioè un livello qualitativamente appropriato circa la modalità duale di
apprendimento così come prefigurata dall’attuale legislazione in materia di istruzione e formazione
professionale.
L’alternanza scuola-lavoro è entrata nel sistema educativo italiano con la legge n. 53 del 28 marzo 2003,
introducendo all’articolo 4 la possibilità di svolgere in “alternanza di periodi di studio e lavoro” i corsi del
secondo ciclo di istruzione per i giovani dai 15 ai 18 anni.
Le successive emanazioni legislative affinano il concetto, indicando l’alternanza quale modalità di
realizzazione dei corsi del secondo ciclo di istruzione «attraverso metodologie basate su: didattica di
laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; orientamento progressivo, analisi e la
soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; lavoro cooperativo per progetti;
personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo;
gestione di processi in contesti organizzati e l’alternanza scuola lavoro”» (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87).
Per i licei, il D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010 stabilisce che le Istituzioni scolastiche introducano a partire dal
secondo biennio specifiche modalità per la realizzazione della forma duale di apprendimento come
obiettivo fondamentale che le scuole «sono chiamate non solo a raggiungere, ma ad arricchire in base alla
propria storia, al collegamento col territorio, alle proprie eccellenze e alle professionalità presenti nel corpo
docente, anche attraverso il pieno utilizzo degli strumenti previsti dal Regolamento di revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei: (…) i percorsi attivabili a partire dal secondo biennio
“anche d’intesa con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e con
quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti
tecnici superiori”, finalizzati “all’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze
richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro”, approfondimento
che può essere realizzato anche “nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto
legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per
progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio».
Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola-lavoro trova riscontro nella attuale legge n. 107
del 13 luglio 2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”, che considera i percorsi di alternanza scuola-lavoro strategici per la
diffusione della cultura del lavoro e per far acquisire agli allievi una formazione duratura ed efficace. In
particolare, l’art. 1, c. 33 pone l’alternanza scuola-lavoro all’interno del curricolo scolastico e diventa
componente strutturale della formazione «al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di
orientamento degli studenti».
La metodologia si basa su una concezione integrata del processo educativo in cui momento formativo e
momento applicativo si fondono, con l’obiettivo indicato già nel D.Lgs. n. 77/2005 di:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino sistematicamente la formazione in aula con
l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione assimilata dagli/dalle studenti/esse nei percorsi scolastici e formativi con
l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali;
d) realizzare un collegamento organico delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro,
consentendo la partecipazione attiva di questi soggetti nei processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa al contesto sociale ed economico del territorio.
2
L’alternanza si articola dunque in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante applied
experiences per un minimo di 400 ore nel triennio finale degli istituti tecnici e professionali e 200 ore nel
secondo biennio e anno finale dei licei.
3
RIFERIMENTI NORMATIVI
Riferimenti normativi europei
Dichiarazione dei Ministri europei dell’istruzione e formazione professionale e della Commissione
Europea per la cooperazione rafforzata dell’Unione in materia di istruzione e formazione
professionale (2002)
Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2001 relativa ad un quadro
comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze-Europass [2241/2004/CE]
Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 [2006/962/CE]
Parametri di riferimento per il miglioramento misurabile dei risultati in materia di qualificazione
dell’istruzione e formazione professionale per l’accessibilità al mondo del lavoro.
Raccomandazione sulla costituzione di un Quadro europeo delle qualificazioni per l’apprendimento
permanente (EQF) del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’istituzione di un quadro europeo di
riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale (EQAVET)
del 18 giugno 2009
Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante una metodologia per il
trasferimento dei crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) del 18 giugno 2009
Comunicazione della Commissione Europea su una strategia per la crescita intelligente, sostenibile
e inclusiva [COM(2010) 2020 final]
Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulla validazione degli approfondimenti non
formali e informali del 20 dicembre 2012
Ripensare l’istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socio-economici [COM(2012)
669 final] Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico
e sociale europeo e al Comitato delle regioni la Commissione europea contenente gli obiettivi per lo
sviluppo di un’istruzione e una formazione professionale di eccellenza. In particolare, è stata sollecitata la
promozione:
- dell’apprendimento basato sul lavoro, anche con tirocini e periodi di apprendistato di qualità e modelli di
apprendimento duale per agevolare il passaggio dallo studio al lavoro;
- di partenariati fra istituzioni pubbliche e private (per garantire l’adeguatezza dei curricoli e delle
competenze);
- della mobilità, attraverso il programma “Erasmus+”;
- dell’applicazione del quadro comune delle competenze per creare una effettiva comparabilità al fine di
incrementare occupabilità e mobilità.
Dichiarazione congiunta della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri UE
e delle parti sociali a livello europeo del 3 luglio 2013 nell’ambito delle iniziative tese a migliorare la
qualità e la disponibilità degli apprendistati e a promuovere alleanze nazionali per costruire sistemi di
istruzione e formazione di tipo duale per l’occupazione giovanile (“Youth Employment Package” del 5
dicembre 2012) tramite una “Alleanza Europea per l’Apprendistato”.
4
Raccomandazione del Consiglio sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento
permanente, che abroga la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile
2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente [2017/
C 189/03] in cui sono indicati gli obiettivi generali dell’aggiornamento della referenziazione, ovvero
contribuire a modernizzare i sistemi di istruzione e formazione e aumentare l’occupabilità, la mobilità e
l’integrazione sociale dei lavoratori e dei discenti. La raccomandazione mira inoltre ad assicurare un
collegamento migliore tra apprendimento formale, non formale e informale e a sostenere la convalida dei
risultati dell’apprendimento ottenuti in contesti diversi.
Riferimenti normativi nazionali
LEGGE 24 giugno 1997, n. 196 Norme in materia di promozione dell'occupazione.
DECRETO MINISTERIALE 25 marzo 1998, n. 142. Regolamento recante norme di attuazione dei principi
e dei criteri di cui all'art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, sui tirocini formativi e di orientamento.
LEGGE 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e
dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
DECRETO LEGISLATIVO 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative all'alternanza
scuola‐lavoro, a norma dell'art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento recante norme
per il riordino degli istituti professionali, a norma dell'articolo 64, c. 4, del decreto-legge 25 giugno 2008,
n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 88 Regolamento recante norme
per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, c. 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante norme
per il riordino dei licei a norma dell'art. 64 c. 4, del D.Lgs 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133.
DIRETTIVA N. 4 DEL 16 GENNAIO 2012 Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi
degli istituti tecnici a norma dell'art. 8, c. 3, del DPR del 15 marzo 2010, n. 88.
DIRETTIVA N. 5 DEL 16 GENNAIO 2012 Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi
degli istituti professionali a norma dell'articolo 8, c. 3, del DPR del 15 marzo 2010, n. 89.
Indicazioni Nazionali per i licei Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli
obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi
previsti per i percorsi liceali” di cui all'art. 10, c. 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'art. 2 cc.
1 e 3 del medesimo regolamento.
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, in
attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro.
DECRETO LEGISLATIVO 16 gennaio 2013, n. 13 Disciplina la validazione degli apprendimenti non
formali e informali e degli standard minimi di servizio del Sistema nazionale di certificazione delle
competenze, a norma dell’art. 4, cc. 58 e 68 della legge 28 giugno 2012, n. 92.
DECRETO LEGGE 12 settembre 2013, n. 104 Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
5
DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione
della normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1, c. 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183
DECRETO MINISTERIALE 12 OTTOBRE 2015 Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e
criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'art. 46, c. 1 del D.Lgs. 15
giugno 2015, n. 81.
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107, Art.1 dal comma 33 al comma 43 Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 150 Disposizioni per il riordino della normativa in
materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1, c. 3, della legge 10 dicembre 2014, n.
183.
GUIDA OPERATIVA MIUR del 5 ottobre 2015 Attività di alternanza scuola lavoro. Guida operativa per la
scuola.
Circolare INAIL del 21 novembre 2016, n. 44 Studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro.
Legge 13 luglio 2015, n.107, commi 33-43. Criteri per la trattazione dei casi di infortunio. Aspetti
contributivi.
Nota MIUR prot. 3355/AOODGOSV del 28 marzo 2017 Attività di Alternanza scuola-lavoro. Chiarimenti
interpretativi.
DECRETO INTERMINISTERIALE 3 novembre 2017, n. 195 Regolamento recante la Carta dei diritti e dei
doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro.
Nota MIUR prot. 7194/AOODGOSV del 24 aprile 2018 Risposte a quesiti in materia di attività di
alternanza scuola lavoro.
6
DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
A. Piano Triennale dell’Offerta Formativa
La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale,
contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso
di studi. Essa è definita nella programmazione educativa e didattica nel Piano Triennale dell’Offerta
Formativa con il quale le Istituzioni scolastiche personalizzano quantità e qualità degli obiettivi individuati
dalla legge per meglio rispondere alle esigenze formative ed educative.
In merito all’alternanza scuola-lavoro, il PTOF deve quindi contenere riferimenti a:
1. definizione delle competenze attese dall’esperienza di alternanza in termini di orientamento e di
inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
2. progettazione dei percorsi da realizzare, coerenti con le competenze, abilità e conoscenze da acquisire,
nonché l’indicazione per la scelta delle strutture ospitanti che possono erogare tali percorsi1;
3. preparazione dei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo sviluppo di
quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e ottimizzare i benefici dato dal nuovo
ambiente di studio;
4. sensibilizzazione e orientamento, per indurre gli/le studenti/esse a riflettere sulle proprie attese relative
all’esperienza lavorativa;
5. esortazione nei confronti degli/lle studenti/esse all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei
rapporti tra soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante;
6. condivisione e rielaborazione in aula di quanto sperimentato fuori dall’aula;
7. documentazione dell’esperienza realizzata (anche attraverso l’utilizzo di ICT);
8. disseminazione dei risultati dell’esperienza.
L’art. 14, c. 1, della legge 107/2015 riferisce anche l’obbligo di indicare nel PTOF le modalità di impiego
dell’organico dell’autonomia con il relativo monte ore necessario per la realizzazione dell’offerta formativa e
conseguente articolazione dell’orario e del compenso del personale interessato avvalendosi anche di un
organico potenziato di insegnanti. Inteso il PTOF come piano di azioni e interventi per «assicurare la
qualità dei processi formativi», ivi compresa l’alternanza scuola-lavoro, il coordinamento delle risorse
umane è in capo al D.S., il quale formula gli indirizzi da inviare al Collegio Docenti per la definizione delle
attività della scuola.
B. Patto educativo di corresponsabilità
Le attività programmate per la realizzazione del progetto di alternanza scuola-lavoro devono essere
esplicitate, oltre che nel Piano dell’Offerta Formativa, anche nel Patto educativo di corresponsabilità
sottoscritto dallo studente e dalla famiglia all’atto dell’iscrizione, prevedendo una apposita sezione che
enuclei i principi e i comportamenti che tutte le componenti della scuola si impegnano a rispettare.
1 Il Dirigente Scolastico è tenuto a verificare che le strutture ospitanti siano in possesso dei seguenti requisiti:a) Capacità strutturali e spazi adatti ad ospitare gli studenti coinvolti;b) Capacità tecnologiche appropriate allo svolgimento delle attività;c) Capacità organizzative e adeguate competenze professionali.Esse inoltre devono garantire le condizioni di sicurezza di cui al D.Lgs. 81/2008 e le relative misure di prevenzione.
7
C. Rubrica di valutazione
In coerenza con i principi definiti nel PTOF, la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro deve essere
esplicitata nel documento che contiene modalità e criteri della valutazione scolastica, poiché attività
curricolare che interviene nel processo di apprendimento e nel comportamento.
Anche per le valutazioni conseguite in sede di alternanza deve essere quindi garantita - tramite indicatori
del livello delle competenze raggiunte dagli/lle studenti/esse - omogeneità, equità e trasparenza così come
nella valutazione degli apprendimenti, del comportamento e nella certificazione delle competenze.
D. Rapporto di autovalutazione
Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e
costituisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il Piano di Miglioramento.
All’interno del RAV, concorrono come elementi utili alla definizione degli obiettivi qualitativi e alla
rilevazione delle criticità in relazione all’alternanza scuola-lavoro:
1. la Descrizione del contesto, che riferisce sul background socioeconomico di provenienza dell’utenza, le
scelte post diploma e le aspettative di impiego anche in una prospettiva di sostegno alla progettazione e
implementazione dell’offerta relativa all’Alternanza scuola-lavoro;
2. i Criteri di qualità, che devono mettere in risalto le strategie in atto per la promozione di politiche
formative territoriali e le azioni per il miglioramento dell'offerta formativa, compresa la progettazione
dell’alternanza scuola-lavoro attraverso veri e propri progetti di integrazione tra formazione in aula e
formazione esterna. E’ altresì necessario indicare il livello di coinvolgimento delle famiglie nella
definizione del curricolo e la presenza di docenti con specifica formazione per tutor scolastici a garanzia
della qualità dei percorsi di ASL;
3. la partecipazione alle reti e le collaborazioni con soggetti esterni (istruzione superiore, enti e istituzioni
locali, mondo economico e professionale) poiché parte integrante dell'offerta formativa. Costituisce una
priorità di sviluppo il coinvolgimento della scuola in momenti di confronto con i soggetti presenti nel
territorio per la promozione delle politiche formative, ivi compresi gli stage formativi, le iniziative di
orientamento e l’inserimento lavorativo degli/lle studenti/esse.
E. Piano di Miglioramento
Ai fini dell’ampliamento dei rapporti con il territorio per l’occupazione giovanile, la valorizzazione della
scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione
con le famiglie e con la comunità locale comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese, deve
essere indicato tra le finalità dell’offerta formativa e implementato ad hoc con l’obiettivo di migliorare le
performance e l’orientamento degli/lle studenti/esse attraverso l’incremento dell'alternanza scuola-lavoro e
la sistematizzazione dell’offerta. E’ necessario includere la strutturazione dell’alternanza scuola-lavoro, non
solo al fine di garantire il raggiungimento del monte ore previsto dalla legge L107/2015, ma e soprattutto
riferendosi a percorsi di qualità e adatti all’utenza, incrementando il rapporto con le aziende del territorio e
favorendo la cultura del lavoro negli/lle studenti/esse.
Anche per l’alternanza scuola-lavoro, devono quindi essere esplicitati:
1. gli obiettivi di processo coerenti con le priorità di innalzamento qualitativo dell’ASL;
2. le azioni più opportune per raggiungere tali obiettivi;
3. la pianificazione degli obiettivi individuati;
4. la modalità di valutazione, condivisione e diffusione dei risultati.
8
STRATEGIE PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Monitoraggio e valutazione dell’Alternanza scuola-lavoro
Il monitoraggio e la valutazione del sistema applicativo e procedurale dell’Alternanza scuola-lavoro deve
essere eseguito attraverso il confronto successivo di dati ed esiti per controllare progressivamente
l’avvicinamento agli obiettivi quanti-qualitativi indicati nel PTOF.
Indicatori degli obiettivi di qualità dell’alternanza scuola-lavoro
La “Guida operativa” elenca una serie di indicatori evidenziati come «strategici e particolarmente
significativi» di rilevazione dell’efficacia dei percorsi in alternanza organizzati dalle singole Istituzioni
scolastiche in termini di obiettivi di apprendimento e ricadute positive sull’utenza scolastica. Essi sono:
- Coerenza tra gli esiti delle indagini sui fabbisogni professionali del territorio;
- Coerenza tra proposte dell’Istituzione scolastica e attitudini degli studenti;
- Presenza di un accordo stipulato all’interno della rete territoriale/provinciale/regionale;
- Presenza di partenariati con esperienze diversificate;
- Descrizione delle attività svolte anche in contesti lavorativi;
- Individuazione degli strumenti per la valutazione delle competenze da certificare;
- Descrizione delle competenze attese dai percorsi di alternanza;
- Coincidenza tra i desiderata delle strutture ospitanti e i risultati raggiunti in termini di competenze
specifiche e comuni;
- Monitoraggio e valutazione dei dati in itinere e ex post.
A tal fine deve essere predisposta dalla Istituzione scolastica un apposito sistema di valutazione dei singoli
percorsi e del Piano formativo per l’Alternanza scuola-lavoro2; gli attori della valutazione coerentemente
con le disposizioni ministeriali, sono il Dirigente scolastico, il Consiglio di Classe e gli/le studenti/sse3.
Descrittori del livello di attuazione dell’alternanza scuola-lavoro
Per quanto concerne gli obiettivi quantitativi, è opportuno monitorare:
- Numero di ore di alternanza svolte nel secondo biennio e nell’anno finale per ciascuna classe;
- Numero di ore svolte dagli allievi presso le aziende/enti in rapporto a tutte le ore computate
nell’alternanza;
- Numero di Dipartimenti di materia che hanno inserito in modo strutturale l’ASL nei curricoli;
- Numero di discipline che hanno inserito la valutazione del percorso di ASL nella definizione della
valutazione finale;
- Numero di docenti formati come tutor ASL (almeno il 5%);
- Numero di docenti coinvolti nei percorsi ASL;
- Definizione dell’organigramma per la gestione dell’ASL e strutturazione del personale coinvolto, in primo
luogo secondo obiettivi e infine secondo fattori numerici.
-
2 Cfr. “Progettazione delle attività in alternanza scuola-lavoro”.
3 D.Interm. n. 195/2017, art. 4, c. 8: “Gli studenti hanno altresì diritto ad esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza del
percorso di alternanza effettuato rispetto al proprio indirizzo di studio, anche ai fini orientativi, sia durante lo svolgimento del
percorso, sia alla sua conclusione. A tal fine, l’istituzione scolastica predispone appositi strumenti di rilevazione.”
9
COMPITI DELLA STRUTTURA DI RIFERIMENTO PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Funzionigramma
Dirigente Scolastico - Detta le linee guida per l’organizzazione e la gestione di tutte le
attività relative all’alternanza scuola-lavoro.
- Verifica la correttezza delle procedure.
- Sceglie le strutture esterne.
- Cura la rappresentanza e l’adozione degli atti formali indispensabili
alla configurazione dei ruoli di tutti i soggetti coinvolti nei percorsi di
alternanza nel rispetto della normativa vigente e delle competenze
degli organi collegiali.
- Ratifica la certificazione delle competenze su proposta dei Consigli di
Classe.
- Gestisce le risorse finanziarie e strumentali e i risultati del servizio.
- Valuta a consuntivo le collaborazioni attivate.
- Nomina la Commissione per l’Alternanza scuola-lavoro.
Segreteria didattica - Lavora gli atti di convenzione e la documentazione finale per quanto
concerne le proprie mansioni.
- E’ responsabile degli archivi cartacei e digitali per la gestione della
documentazione relativa all’attività di alternanza scuola-lavoro.
Collegio Docenti - Si esprime sui termini dell’attività dell’alternanza per il PTOF.
- Nomina la Funzione Strumentale.
- In mancanza di indicazioni operative ministeriali, individua le
procedure da mettere in atto per il perseguimento delle finalità relative
all’alternanza (ad es. il peso percentuale che la valutazione ASL
ottenuta dallo studente avrà sul voto di profitto delle discipline
coinvolte).
Referente per l’Alternanza
scuola-lavoro (Funzione
Strumentale o
Coordinatore della
Commissione per
l’Alternanza scuola-lavoro)
- Conosce e diffonde all’interno dei Consigli di Classe e del Collegio
Docenti la normativa relativa ai percorsi alternanza scuola-lavoro.
- Verifica che le decisioni prese e le azioni da intraprendere siano
rispettate e messe in atto segnalando le eventuali inadempienze.
- Presenta in Consiglio d’Istituto e al Collegio Docenti le proposte di
attività in alternanza.
- Si relaziona con le altre figure strumentali e con i coordinatori di
materia per la strutturazione dei percorsi.
- Collabora con il Dirigente alla formulazione dell’ordine del giorno del
Collegio Docenti e predispone i materiali preparatori per le riunioni
collegiali relativamente al proprio ambito.
- Contribuisce alla predisposizione delle circolari relativamente al
proprio ambito.
- Partecipa alle procedure di elaborazione dei mansionari e
dell’organigramma relativamente al proprio ambito.
- Struttura l’offerta da parte delle strutture esterne sulla base dei
fabbisogni formativi espressi dai C.d.C.
- Redige e aggiorna la modulistica relativa all’ASL.
10
- Coordina la Commissione per l’Alternanza scuola-lavoro.
Commissione per
l’Alternanza scuola-lavoro
- Supporta la Funzione Strumentale e/o il Referente per l’Alternanza
scuola-lavoro nelle proprie mansioni.
- Riceve e smista le proposte provenienti da strutture esterne in
accordo con le disposizioni delle figure sovraordinate.
- Coordina i tutor nella gestione e della logistica dei progetti proposti e
predisposti4.
- Predispone tutte le attività necessarie allo svolgimento del progetto di
alternanza scuola-lavoro.
- Gestisce il database relativo alle strutture esterne, accogliendo le
informazioni provenienti dai tutor.
- Collabora all’analisi e alla formulazione dei progetti relativamente al
proprio ambito di competenze.
- Collabora con la Segreteria Didattica per la gestione dell’archivio
dell’alternanza.
- Raccoglie il materiale informativo per i C.d.C. e i tutor.
Consiglio di Classe - Individua il tutor di classe.
- Stabilisce le competenze da far acquisire alla classe nel percorso
triennale di alternanza e redige il Piano formativo per l’Alternanza
scuola-lavoro5.
- Pianifica il percorso annuale per la classe di riferimento, scegliendo
tra le opportunità già configurate e/o progetta nuove attività.
- Stabilisce se necessario il periodo idoneo per la frequenza delle
attività in alternanza.
- Recepisce i criteri e gli strumenti di validazione delle competenze e le
ricadute sulle singole discipline e sul voto di condotta (valutazione
esterna, valutazione in classe, prova esperta, ecc.), nonché
l’attribuzione dei crediti scolastici.
- Informa e coinvolge la componente genitori delle scelte effettuate e ne
relaziona sugli esiti tramite il tutor di classe.
- Recepisce la certificazione delle competenze presentata dai tutor per
la trasmissione alla firma del D.S.
Tutor di classe - Progetta le attività in alternanza scuola-lavoro in collaborazione con le
strutture esterne in accordo con gli obiettivi formativi espressi dal
C.d.C.
- Calendarizza le attività e ne dà comunicazione ai soggetti coinvolti
(C.d.C., studenti/esse, genitori).
- Presenta il percorso in alternanza scuola-lavoro alla propria classe6.
- Distribuisce agli/alle studenti/esse la documentazione propedeutica al
4 I progetti obbligatori da predisporre prima dell’inizio dei percorsi formativi in alternanza sono:
A) Modulo sulla sicurezza dei lavoratori (4 ore), dall’a.s. 2018/19 erogato dall’INPS sulla Piattaforma ministeriale;
B) Modulo sulla formazione dei lavoratori (4 ore), erogato nella sede dell’Istituto da soggetto esterno.
5 Per rendere più agevole la scelta, è opportuno che per le classi prime la scelta sia effettuata nella prima riunione utile dopo
l’insediamento del C.d.C., per le classi seconde e terze durante l’ultima convocazione dei C.d.C. dell’a.s. precedente.
6 La presentazione dei progetti alla classe, onde evitare di sottrarre ore disciplinari al solo tutor, può essere fatta oltre l’orario
didattico oppure destinando un’ora per singola disciplina per ogni a.s.
11
percorso.
- Informa e si relaziona con la componente genitori per quanto riguarda
le linee generali della scuola.
- Tiene i rapporti e le comunicazioni con la struttura esterna,
collaborando alla riuscita del percorso secondo quanto predisposto
dal Progetto formativo.
- Fornisce alla Segreteria didattica i dati da elaborare per produrre la
documentazione dello studente.
- Raccoglie e verifica le segnalazioni delle strutture esterne sui progetti
di alternanza.
- Mantiene i rapporti con la Commissione ASL per il C.d.C.
- Raccoglie, controlla e archivia la documentazione alla fine del
percorso.
- Informa il C.d.C. sullo svolgimento dei percorsi.
- Formula, sulla base delle valutazioni dei tutor esterni, un giudizio
acquisito sulle competenze in uscita di ciascuno studente.
- Recepisce le valutazioni dell’attività svolta da parte degli/lle
studenti/esse;
- Valuta il progetto e relaziona sulle eventuali criticità riscontrate
nell’attuazione del percorso alle figure sovraordinate.
- Per le classi prime e seconde: compila il prospetto delle competenze
degli/lle studenti/esse con le competenze acquisite durante l’a.s. per
gli scrutini finali7.
- Per le classi terze: compila il documento finale di certificazione dei
percorsi e delle competenze per gli scrutini di ammissione all’Esame
di Stato.
Tutor di progetto PTOF - Collabora alla progettazione delle attività formative interclasse in
collaborazione con le strutture esterne e i Consigli di Classe aderenti.
- Presenta il progetto di cui si occupa agli/alle studenti/esse delle classi
interessate.
- Segue il percorso formativo svolto dagli/lle studenti/esse nell’ambito
del percorso e tiene le comunicazioni con la struttura esterna e con i
tutor di classe.
- Stabilisce i criteri e valuta la performance degli/lle studenti/sse in
accordo con le strutture esterne.
- Recepisce le schede di valutazione e autovalutazione prodotte
dagli/lle studenti/esse alla fine del percorso.
- Relaziona sulle eventuali criticità riscontrate nell’attuazione del
percorso alle figure sovraordinate.
Dipartimento di materia - In qualità di articolazione del Collegio Docenti nella programmazione
disciplinare, elabora il curricolo di indirizzo tenendo presente le
competenze da acquisire nei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
- Informa i/le docenti afferenti in merito agli obiettivi formativi e alle
competenze in entrata e in uscita per le singole discipline;
- Condivide con i C.d.C. le competenze disciplinari da acquisire e gli
7 Le attività estive configurabili come alternanza scuola-lavoro vanno contabilizzate nell’a.s. successivo.
12
strumenti e criteri di valutazione comuni.
13
CONSIGLIO D’ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLEGIO DOCENTI
FUNZIONE STRUMENTALE
COMMISSIONE PER L’ASL
DIPARTIMENTO DI MATERIA
TUTOR DI CLASSE
CONSIGLIO DI CLASSE
SEGRETERIA DIDATTICA
TUTOR DI PROGETTO PTOF
Organigramma
14
PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Scelta dei percorsi
Per ogni classe I Liceo è necessario predisporre un Piano formativo per l’Alternanza scuola-lavoro
triennale, redatto dal C.d.C. e aggiornato annualmente, che tenga conto delle specificità dell’indirizzo
scolastico, delle priorità nella scelta delle competenze da acquisire e tocchi, possibilmente, aree formative
diversificate8.
Nel Piano è inoltre necessario formulare per ogni anno scolastico la ripartizione del monte ore dedicato
all’alternanza secondo la modalità di svolgimento e gli obiettivi formativi.
La tabella sottostante ricalca la distribuzione del monte ore annuale per anno di corso, secondo la delibera
del Collegio Docenti n.8 del 16/06/2017:
Attività/ore I Liceo II Liceo III Liceo
Incontro per la divulgazione della metodologia dell'ASL e sulle modalità di utilizzo della Piattaforma ministeriale
2
Formazione sulla sicurezza 8
Modulo di formazione per la conoscenza del mondo del lavoro anche in lingua inglese
20
Percorsi di classe in sede o preferibilmente presso
enti/aziende/associazioni esterni60/90 40/60
Percorsi individuali per progetti PTOF o estivi presso
enti/aziende/associazioni20/30 30/20
Convegni, conferenze, giornate di orientamento 0/10 10
Preparazione della presentazione per l’Esame di Stato 10
TOTALE 100 80 20
In neretto sono indicate le attività obbligatorie.
Le indicazioni riportate in tabella come riferimento per la programmazione triennale delle attività ASL, sono
suscettibili di un margine di flessibilità qualora il Consiglio di Classe ne giustifichi la disposizione. In
particolare le ore dedicate ai percorsi individuali possono essere cumulabili e fruibili in un’unica soluzione.
I percorsi in alternanza scuola-lavoro all’interno del curricolo scolastico si sviluppano generalmente per
l’intero gruppo classe nel corso dell’anno scolastico ed in forma individuale per un numero limitato di ore o
nel periodo estivo.
E’ fortemente consigliato un unico progetto per classe o, in alternativa, per gruppo-classe in modo da
limitare la dispersione degli/lle studenti/esse durante l’attività didattica e da allineare la classe su una base
di competenze comuni.
Periodi di svolgimento dei percorsi in Alternanza scuola-lavoro
I percorsi che si sviluppano durante il periodo di attività didattica, aderendo i C.d.C. alla necessità formativa
di raggruppare gli/le studenti/esse in più gruppi-classe o classi intere, non impattano in modo significativo
8 La “Guida operativa per la scuola” introduce la progettazione del curriculum integrato dell’alunno come esplicitazione del processodi costruzione delle competenze secondo i principi di gradualità e progressività. I dati e gli obiettivi del Piano Formativo concorronoinfine alla stesura del Curriculum dello/a studente/essa previsto dall’art. 1, c. 28 della legge 107/2015.
15
sulla programmazione disciplinare. E’ facoltà dei singoli Consigli di Classe determinare un periodo ritenuto
idoneo per lo svolgimento delle attività di alternanza nel caso di percorsi co-progettati, oppure recepire le
indicazioni del progetto formativo redatto dalla struttura esterna scelta per i percorsi.
Per quanto concerne i progetti la cui adesione è individuale per disponibilità limitata (percorsi ospedalieri,
progetti PTOF, ecc.) oppure frazionata nel corso dell’a.s., essendo la loro calendarizzazione indipendente
dalla programmazione dei C.d.C., essi ricadono per logistica e impegno sotto la responsabilità degli/lle
studenti/esse. Il C.d.C., una volta approvato il percorso individuale, è comunque tenuto a rispettare le
scadenze dell’attività di alternanza come attività didattica sovraordinata.
I percorsi estivi sono di libera scelta da parte degli studenti, fermo restando la disponibilità del tutor
scolastico che deve essere sempre reperibile nel momento in cui lo studente è impegnato in attività di
alternanza. Al pari di qualsiasi altro percorso, non è in alcun modo resa obbligatoria la presenza del tutor
scolastico nella sede di svolgimento dell’alternanza.
Le ore derivanti da questi progetti sono da ritenersi aggiuntive rispetto ai percorsi di classe, ed
eventualmente concorrono al raggiungimento del monte ore annuale se e come stabilito dal C.d.C.
Cronoprogramma delle attività
Aree formative
Le aree formative di pertinenza sono state suddivise in base alle competenze da acquisire e sulle quali
avverrà la valutazione del livello ottenuto dagli/lle studenti/esse nel percorso in alternanza scuola-lavoro e
la ricaduta in termini di voto disciplinare.
Per l’a.s. 2017/18 le competenze trasversali - derivate dalle competenze chiave individuate in sede
europee e nazionale - avranno ricadute dirette sulla totalità delle discipline curricolari e acquisite tramite
voto numerico, mentre dall’a.s. successivo esse possono essere considerate esclusivamente sul voto di
condotta.
NUOVA DENOMINAZIONE IN BASE ALLE COMPETENZE DA ACQUISIRE
VECCHIA SUDDIVISIONE/N. PERCORSOIN BASE A MACROCATEGORIE MERCEOLOGICHE
AREA CULTURALE E ARTISTICA Culturale e artistica 2
16
Lingue straniere 12
Giornalismo-editoria 10
AREA COMUNICAZIONE E MARKETING Comunicazione e aziendale 5
Giornalismo-editoria 10
Pubbliche relazioni e rapporti internazionali 6
Lingue straniere 12
AREA LEGALE E GIURIDICA Giuridica 1
17
AREA POLITICO-ECONOMICA E FINANZIARIA Pubbliche relazioni e rapporti internazionali 6
Economico-politica 9
Lingue straniere 12
AREA AMMINISTRATIVA E MANAGEMENT Comunicazione e aziendale 5
Lingue straniere 12
AREA SANITARIA E OSPEDALIERA Medica 11
Ricerca scientifica e biomedica 3
AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA (STEM) Ricerca scientifica e biomedica 3
Matematica 16
Ambiente e tutela del territorio 7
Informatica 4
Nuove tecnologie 14
AREA SOCIALE Sociale 13
AREA SPORTIVA Sportiva 8
PERCORSI MISTI Comprende più aree di competenza
Possibile corrispondenza tra aree formative e contenuti disciplinari.
AREA CULTURALE E ARTISTICA Italiano, Storia, Storia dell’Arte, Inglese
AREA COMUNICAZIONE E MARKETING Italiano, Inglese
AREA LEGALE E GIURIDICA Filosofia
AREA POLITICO-ECONOMICA E FINANZIARIA Filosofia, Inglese
AREA AMMINISTRATIVA E MANAGEMENT Filosofia, Inglese
AREA SANITARIA E OSPEDALIERA Scienze
AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA (STEM) Matematica, Fisica, Scienze
AREA SOCIALE Filosofia
AREA SPORTIVA Educazione fisica
PERCORSI MISTI Ricomprende più discipline
Competenze.
TIPO QUALITA’ RICADUTA
Competenze trasversali
1. Gestione dei compiti
2. Strumenti informatici
3. Interdisciplinarietà
4. Comprensione e comunicazione
5. Responsabilità e autonomia
Tutte le materie (a.s. 2017/18)
Condotta (da a.s. 2018/19)
18
Comportamento 6. Partecipazione e senso civico Condotta
Competenze di area In relazione al singolo progetto Singole discipline (da a.s. 2018/19)
Attività ammissibili
I percorsi in alternanza scuola-lavoro, qualora soddisfino requisiti e obiettivi del D.Lgs. 77/20059, sono
ammissibili e attuabili previa stipula della Convenzione e redazione del Progetto formativo, senza restrizioni
per quanto riguarda eventuali attività a pagamento che sono riconducibili a due forme:
1. A carico della scuola, attraverso il Fondo d’Istituto per attività che siano estensibili a tutti gli/le
studenti/esse indipendentemente dalla scelta del singolo C.d.C.
2. A carico delle famiglie, nel caso in cui il C.d.C. proponente riceva l’adesione dell’intera classe. Esso può
essere limitato ad attività che includano un viaggio d’istruzione il cui esborso sia considerato sostenibile.
I percorsi individuali eventualmente proposti dalle famiglie durante i periodi di attività didattica devono
essere sottoposti al C.d.C. per l’approvazione e l’iter burocratico di attivazione, una volta verificati i requisiti
dei progetti presentati.
Le tipologie di percorsi ammissibili, al netto delle finalità specifiche, sono:
- Stage formativo stanziale presso struttura esterna.
- Stage orientativo stanziale presso l’Istituto.
- Percorso strutturato in modalità on-line.
- Visita in struttura esterna.
- Orientamento (conferenze e incontri formativi o di orientamento sia frontali che in modalità e-learning).
- Percorsi misti.
- Percorsi all’estero.
- Attività sportive (solo per studenti-atleti di “Alto livello”)10.
Progetti specifici ricompresi in viaggi d’istruzione in Italia e all’estero
I viaggi d’istruzione in Italia o all’estero11 sono assimilabili all’attività in alternanza scuola-lavoro qualora
comprendano esperienze inerenti aspetti del mondo del lavoro nonché attività d’aula e laboratoriali volte a
promuovere competenze che arricchiscano il curricolo formativo ed elevino il livello di consapevolezza
degli/lle studenti/esse in relazione al proprio percorso di studi e alla prosecuzione dello stesso in ambito
universitario.
L’iter burocratico di attivazione di tali percorsi segue la normale procedura per le attività in alternanza
scuola-lavoro (atto di convenzione con la struttura che organizza le attività ASL e che fornisce nel progetto
offerto elementi misurabili di competenze).
I Consigli di Classe propongono e acquisiscono tali esperienze nella propria programmazione ASL.
Sono esclusi i percorsi programmati individualmente dalle famiglie, mentre sono sempre considerate
attività di alternanza le work experiences svolte dagli allievi nell'ambito dei progetti “Erasmus+”.
9 Le attività possono essere realizzate entro la sede scolastica o affidate a strutture esterne; nel primo caso, si tratta di
orientamento, incontri formativi con esperti esterni, insegnamenti di istruzione generale e specifica in preparazione all’attività presso
enti e aziende. Le attività al di fuori della sede scolastica riguardano principalmente percorsi formativi caratterizzati presso le
strutture ospitanti per la realizzazione di moduli didattici integrati e project work a contenuto innovativo/orientativo.
10 Nota MIUR del 24/04/2018.
11 D.Interm. 195/2017, art. 3, c. 4: “[…] Il percorso di alternanza può essere realizzato anche all’estero secondo le modalità stabilite
dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia.”
19
Studenti/esse che svolgono un periodo di studio all'estero
Dai numerosi chiarimenti espressi nel tempo del MIUR circa il valore delle esperienze di studio all'estero, si
evince che le skills acquisite in tali momenti rappresentano elementi di eccellenza da valorizzare nella
certificazione delle competenze al termine del percorso di studio dello studente. Recependo le indicazioni
europee sulla mobilità e l’occupabilità, la Guida operativa per la scuola del MIUR riporta che il contatto con
la cultura e le tradizioni del Paese che accoglie, l’esigenza di organizzare la propria vita al di fuori
dell’ambiente familiare adattandosi alle abitudini e agli stili di comportamento di un altro popolo e di una
diversa nazione, lo studio e la pratica intensiva della lingua straniera compreso il linguaggio tecnico-
specialistico, portano indubbiamente a sviluppare competenze trasversali, individuali e relazionali,
fortemente richieste oggi dal mercato del lavoro.
Il Consiglio di Classe, acquisita la documentazione riportata dallo/a studente/ssa al termine del periodo di
studio all’estero, si allinea alla raccomandazione di valorizzare tali esperienze e di riconoscere allo
studente all’estero un monte ore ASL forfettario in base alla durata del soggiorno. In base alla delibera del
Collegio Docenti n. 135 del 20/03/2018, si è stabilita la seguente corrispondenza:
Tabella di riferimento per l’attestazione delle ore ASL per gli/le
studenti/esse impegnati in periodi di studio all’estero
Tre mesi 20 ore
Cinque/sei mesi 40/50 ore
Un anno 80 ore
Attività estive assimilabili ad alternanza scuola-lavoro
Sono da considerarsi attività in alternanza scuola-lavoro le esperienze individuali proposte dalle famiglie
nei periodi di sospensione dell’attività didattica, ivi ricomprese le attività di volontariato presso strutture civili
o religiose, in Italia o all’estero12; esse devono essere configurate tenendo conto delle prerogative
dell’alternanza, quindi prevedendo un percorso formativo propedeutico all’attività operativa e che l’offerta
includa i seguenti elementi13:
- quale tipo di attività lo/a studente/ssa svolgerà presso la struttura ospitante e con quali diritti e doveri;
- quale rapporto esiste tra curricolo scolastico e attività in cui vengono impegnati gli/le studenti/esse;
- come è organizzata la struttura ospitante e come si essa colloca a livello locale/territoriale.
I progetti presentati devono preventivamente essere approvati dal C.d.C. prima di avviare la procedura di
attivazione. Lo stesso C.d.C. riconosce allo/a studente/ssa che ha svolto attività autonoma di alternanza un
numero di ore forfettario rispetto alle caratteristiche quali-quantitative del progetto in base a quanto stabilito
dal Collegio Docenti.
Anche per tali percorsi non è obbligatoria la presenza del tutor scolastico nella sede di svolgimento del
percorso in alternanza, ma deve essere comunque garantita la reperibilità di un docente responsabile alla
ricezione di eventuali comunicazioni o criticità rilevate durante l’esperienza.
Studenti/esse che svolgono attività sportive ai massimi livelli agonistici
In coerenza con il nuovo quadro nazionale delineato dalla Commissione prevista dal D.M. 935/2015 e
successivamente esplicitata dalla Nota ministeriale del 24/04/2018, si specificano di seguito le categorie di
atleti di “Alto livello”, per i quali è accertata la riconducibilità delle attività sportive agonistiche praticate a
12 D.Interm. 195/2017, art. 3, c. 4.
13 “Guida operativa per la scuola”, pagg. 50- 52: Progettazione didattica delle attività di alternanza.
20
quelle di alternanza scuola-lavoro, riportando l’Ente abilitato al rilascio della documentazione di
appartenenza. In tali casi, la procedura prevede l’attestazione ex-post da parte dell’Ente che lo/a
studente/ssa rientri nelle categorie indicate, senza la preventiva attivazione dell’iter burocratico per la
convalida del percorso.
In mancanza di ulteriori chiarimenti, il totale delle ore attestabili come ASL viene calcolato in base
all’effettiva durate delle attività documentate presentate dallo studente.
CATEGORIA DI APPARTENENZA ENTE ABILITATO AL RILASCIO DELL’ATTESTATO
1. Rappresentanti delle Nazionali assolute e/o dellerelative categorie giovanili.
Federazione Sportiva di riferimento.
2. Atleti coinvolti nella preparazione dei Giochi Olimpicie Paralimpici estivi ed invernali, anche giovanili, delQuadriennio 2017-2020.
3. Studenti riconosciuti quali “Atleti di InteresseNazionale” dalla Federazione Sportiva Nazionale odalle Discipline Sportive Associate o Legaprofessionistica di riferimento.
4. Per gli sport individuali, atleti compresi tra i primi 24posti della classifica nazionale di categoria, all'iniziodell'anno scolastico di riferimento.
5. Per le attività sportive professionistiche di squadra,riconosciute ai sensi della legge n. 91/1981, atletiche partecipano ai seguenti campionati:
- Calcio (serie A, serie B, serie C, Primavera e Berretti serie A, B e C, Under 17 serie A e B);
- Pallacanestro serie A1, A2, B, Under 20 Eccellenza, Under 18 Eccellenza.
Lega o Federazione Sportiva di riferimento.
6. Per gli sport non professionistici di squadra, gli atletiche partecipano ai Campionati Nazionali di serie A1e A2. Per la Pallavolo, atleti partecipanti aicampionati di serie A e B maschile e A1, A2 e B1femminile.
21
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI NEI PERCORSI IN ALTERNANZA SCUOLA-
LAVORO
In sede di scrutinio, sulla base della certificazione dei livelli e delle competenze acquisite nei percorsi di
alternanza scuola-lavoro, il Consiglio di Classe procede14:
a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti
disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del C.d.C. tengono esplicitamente
conto dei suddetti esiti;
b) all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di
apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ai
sensi dei DD.PP.RR. nn. 87, 88, 89 del 2010 e delle successive Linee guida e Indicazioni nazionali
allo scopo emanate.
I percorsi computabili alla fine dell’A.S. sono quelli riferibili al periodo 1° GIUGNO-31 MAGGIO, poiché è
necessario che essi siano conclusi in tempo per la valutazione finale. I percorsi estivi vengono quindi
valutati l’anno successivo.
Per l’attribuzione dei crediti scolastici è necessario che almeno un percorso sia stato svolto durante il
periodo settembre-maggio per le prime liceo, giugno-maggio per le classi seconde e giugno-aprile per le
classi terze.
Per le classi terze, la valutazione del percorso ASL deve essere inserita nel documento del 15 maggio.
Ai fini della validità del percorso, è necessaria la frequenza:
- ad almeno tre quarti del monte ore previsto dal singolo progetto;
- ad almeno tre quarti del monte ore annuale previsto dal Piano formativo.
La sintesi delle valutazioni dello studente in uscita dai percorsi di alternanza scuola-lavoro è in carico ai
tutor, i quali formulano una proposta di voto per il Consiglio di Classe che tenga conto del livello e delle
competenze acquisite durante il percorso secondo la tabella di conversione tra livelli di competenza e voto
disciplinare.
LIVELLO DI COMPETENZA VOTO DISCIPLINARE
1 - Parziale 5
2 - Basilare 6/7
3 - Adeguato 8/9
4 - Avanzato 10
La valutazione delle competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte
nell’esperienza di alternanza e, inoltre, del voto di condotta, partecipando all’attribuzione del credito
scolastico.
Nel caso di diretta partecipazione del tutor docente di riferimento all’attività in alternanza scuola-lavoro, o di
docente di disciplina direttamente coinvolta nel percorso, alla valutazione esterna è possibile effettuare una
integrazione tramite una diversa modalità di verifica delle competenze:
- valutazione congiunta dei tutor di classe ed esterno, oppure
- prova dedicata a conclusione del percorso.
14 Le indicazioni sono contenute nella “Guida operativa per la scuola” e nella Nota ministeriale del 24/04/2018.
22
In assenza di chiarimenti ministeriali di metodo, il Collegio Docenti in data 20/03/2018 ha approvato la
seguente delibera per la valutazione dei percorsi in Alternanza scuola-lavoro per l’a.s. 2017/18 per le classi
terze in sede di scrutinio di ammissione all’Esame di Stato:
(Riportare)
CERTIFICAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE
La certificazione delle competenze sviluppate nei percorsi di alternanza scuola-lavoro è di competenza
dell’istituzione scolastica, che elabora e compila i modelli di certificazione finali secondo l’art. 27, c. 6,
dell’O.M. 257/2017.
La certificazione può essere già predisposta negli scrutini del terzo e quarto anno, in concomitanza con la
valutazione delle competenze, ma deve comunque essere disponibile entro la data dello scrutinio finale di
ammissione agli esami di Stato e successivamente inserita nel curriculum dello/a studente/ssa15.
Nel caso di percorsi di durata pluriennale, in funzione dell’ammissione all’anno successivo, possono essere
certificati crediti intermedi acquisiti a conclusione dell’anno scolastico in cui si è realizzato parte del
percorso di alternanza. In tal caso è auspicabile che i percorsi vengano progettati per moduli distinti
secondo i principi di gradualità e progressività.
15 Come recentemente ribadito dalla Nota ministeriale del 24/04/2018, “Le esperienze condotte in alternanza scuola lavoro sono
riportate nel modello di certificazione di cui al decreto ministeriale 3 marzo 2009, n. 26, allegato al diploma, tra gli "ulteriori
elementi caratterizzanti il corso di studi seguito".
23
ESAMI DI STATO
In merito agli esami di Stato, le disposizioni introdotte dal D.Lgs n. 62/2017 entreranno in vigore a partire
dall’a.s. 2018/19.
Per quanto riguarda l’a.s. corrente, a cui parteciperanno gli/le studenti/sse che hanno completato il triennio
di alternanza secondo la modalità stabilita dalla L. 107/2015, si svolgeranno secondo una modalità
transitoria che potrà includere, come argomentazione e valutazione, anche l’alternanza scuola-lavoro.
Con la Nota del 24/04/2018, il MIUR ha puntualizzato le procedure relative alla disciplina degli Esami di
Stato per quanto concerne l’alternanza scuola-lavoro, ribadendo che «In aderenza con quanto disposto
dalle annuali Ordinanze ministeriali, in sede di predisposizione della terza prova scritta e di organizzazione
del colloquio, la Commissione di esame tiene conto, ai fini dell’accertamento delle conoscenze, abilità e
competenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, indicate nel
Documento del Consiglio di classe».
Esami di Stato a.s. 2017/18
L’alternanza scuola-lavoro contribuisce indirettamente alla definizione del credito scolastico, la cui
attribuzione incide prevalentemente la media dei voti in cui confluisce il voto dovuto alla valutazione
dell’alternanza. L’art. 8, c. 6, dell’Ordinanza Ministeriale n. 257/2017, recante indicazioni e istruzioni
operative per lo svolgimento degli esami di Stato dello scorso anno scolastico 2016/17, ripreso dalla Nota
ministeriale del 24/04/2018, riporta infatti che «La valutazione delle eventuali esperienze di alternanza
scuola-lavoro concorre ad integrare quella delle discipline alle quali tali attività ed esperienze afferiscono e
contribuisce, in tal senso, alla definizione del credito scolastico. La certificazione delle competenze
sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, di cui all’art. 5 del D.Lgs. 15 aprile 2005,
deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione all’Esame di Stato»16.
La trattazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro, poiché queste sono riportate nel modello di
certificazione allegato al diploma tra gli “ulteriori elementi caratterizzanti il corso di studi seguito”, può
essere quindi richiesta nell’ambito della terza prova scritta e del colloquio.
Esame di Stato a.s. 2018/19
Secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso, lo
svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro già sistematico per l’a.s. 2017/18, oltre a costituire requisito per
l’ammissione all’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di studi di istruzione secondaria di secondo
grado17, interverrà direttamente in sede di colloquio tramite l’esposizione dell’esperienza svolta da parte
del/lla candidato/a mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale18.
16 L’ articolo parla di eventuali esperienze, in quanto nell’a.s. 2016/17 l’obbligatorietà dei percorsi ASL non riguardava ancora le
classi finali.
17 D.Lgs n. 62/2017, art. 12, c. 2: “in relazione al profilo educativo, culturale e professionale specifico di ogni indirizzo di studi,
l’esame di Stato tiene conto anche della partecipazione alle attività di alternanza scuola lavoro” riepilogate nel “curriculum dello
studente”, di cui la Commissione di esame tiene conto nello svolgimento dei colloqui e che costituisce, ai sensi del successivo
articolo 21, allegato al diploma finale rilasciato in esito al superamento dell’Esame di Stato.
18 D.Lgs n. 62/2017, art. 17, c. 9.
24