Upload
diamante-carboni
View
231
Download
2
Embed Size (px)
Citation preview
Linguistica generale e Linguistica generale e applicata mod.Bapplicata mod.B
Prof.ssa Stefania [email protected]
1
LinguisticaLinguisticaStudio scientifico del linguaggio.Nasce come comparazione fra le
lingue indoeuropee XVIII-XIX secolo (scoperta del sanscrito)
Linguistica storica GLOTTOLOGIALinguistica sincronica
LINGUISTICA GENERALE
2
Cosa studia la linguistica?Cosa studia la linguistica?La struttura delle lingueIl loro funzionamentoIl rapporto linguaggio/lingueLa storia delle lingueIl rapporto linguaggio/pensiero
Studiare linguistica aiuta a capire come funzionano le lingue e ad usare meglio lo strumento delle parole
3
Che cos‘è la linguistica Che cos‘è la linguistica applicata?applicata?Definizione di linguistica
Cosa studia la linguistica?◦ Lingua come sistema di segni◦ Scienza empirica (osservazione di fatti e di
dati)◦ Scienza descrittiva, non prescrittiva◦ Linguistica e linguistiche, sulla base dei
metodi utilizzati
4
Le linguisticheLe linguisticheLinguistica strutturale: sincronia,
sistema, arbitrarietà del segnoLinguistica funzionale: funzione
opposto a norma (bisogni linguistici)Linguistica generativa: universale
linguistico, grammaticaLinguistica storica: diacroniaLinguistica tipologica:
categorizzazione
5
Linguistica applicataLinguistica applicata
Applicata a cosa?
Al mondo reale e alle questioni di comunicazione in senso lato
In un primo momento: educazione linguistica e glottodidattica (anni ’50 e ’60) – analisi degli errori, approccio contrastivo, traduzione
Oggi legami con altre discipline (antropologia, psicologia, diritto, matematica, informatica...)
6
Contenuti della disciplinaContenuti della disciplinacarattere interdisciplinare e
trasversale soluzione di problemi legati all'uso del
linguaggio e alla comunicazione linguistica
teoria e prassi, riflessione sulla prassi dati linguistici ed extra-linguistici oggetto di indagine: la comunicazione
umana nei suoi aspetti linguistici ed extralinguistici
7
Oggetto di studioOggetto di studio
Apprendimento e acquisizione di lingue prime e seconde;
educazione linguistica; oralità e scrittura; analisi del discorso e della conversazione lingua e genere; lingua e media; lingua e societàlinguaggi specialistici; pianificazione linguisticatraduzione
8
http://www.corpusitaliano.it/it/access/standard_interface.php
http://www.ge.ilc.cnr.it/strumenti.php
http://www.soyorganization.com/assistenza-linguistica-medica/
http://www.accademiadellacrusca.it/it/tema-del-mese
9
Linguistica funzionaleLinguistica funzionaleJakobson (scuola di Praga)M.A.K.Hallyday
Lingua: non solo come sistema in cui tutto significa in funzione dell’insieme e la struttura conferisce alle parti il loro significato e la loro funzione, ma anche in rapporto alla realtà esterna (attività linguistica del parlante come attività complessa)
Comunicazione linguistica al centro dell’indagine
10
Linguistica funzionale IILinguistica funzionale IISei elementi della comunicazione, sei
funzioni; nessuna predominanteLinguaggio= sistema semioticoLingua non è nomenclatura, ogni
lingua realizza in modo diversificato la realtà
Grammatica funzionale: obiettivo la descrizione delle modalità d’uso del linguaggio
11
Funzioni della linguaFunzioni della lingua
emotiva espressione di noi stessi emittente
imperativa
persuasiva-conativa(per agire sugli altri)
ricevente
informativa
referenziale(per chiedere informazioni)
referente
meta-linguistica
per spiegare la lingua codice
poetica la forma del messaggio messaggio
fática controlla il canale,mantiene la comunicazione
canale o contatto
12
Linguistica funzionale IIILinguistica funzionale IIIGrammatica funzionale = grammatica
naturale (modalità d’uso della lingua) contrapposta a formale.
3 elementi di analisi:◦ Interpretazione dei testi◦ Interpretazione del sistema◦ Interpretazione degli elementi delle
strutture linguistiche
13
Linguistica funzionale IVLinguistica funzionale IVTutte le lingue organizzate intorno a
due principi (metafunzioni), le due finalità principali degli usi linguistici◦Ideazionale (riflessivo): comprendere
l’ambiente◦Interpersonale (attivo): agire sugli
altri◦Terza metafunzione: testuale-
collega le altre due
14
La sociolinguisticaLa sociolinguistica
La variazione libera non esiste, scelta legata a fattori sociali
15
• Comunità linguistica:insieme di tutte le persone che parlano una determinata lingua o varietà linguistica e ne condividono le norme d’uso (stratificata)
• Repertorio linguistico:insieme dei codici e delle varietà che un parlante è in grado di padroneggiare nella comunità linguistica di appartenenza
• Competenza comunicativa:capacità di utilizzare la lingua in modo appro-priato alle situazioni (fatto individuale)
Dimensioni Dimensioni sociolinguistichesociolinguisticheLa lingua è stratificata sia
verticalmenteche orizzontalmente.
DimensioniDiastratica : stratificazione socialeDiatopica : differenze dialettali Diafasica: livello di formalitàDiamesica : mezzo utilizzato per
comunicare
16
VARIETA’ dell’italianoVARIETA’ dell’italiano
Formale aulico Mi pregio di informarla che la nostra venuta non rientra nell’ambito del fattibile
Tecnico-scientifico Trasmettiamo a lei destinatario l’informazione che la venuta di chi sta parlando non avrà luogo
Burocratico Vogliate prendere atto dell’impossibilità della venuta dei sottoscritti
Standard letterario La informo che non potremo venire
Parlato colloquiale Sa, non possiamo venire
Popolare Ci dico che non possiamo venire
Informale trascurato Mica possiamo venire, eh!
Gergale Ehi, apri ‘ste orecchie, col cavolo che ci si trasborda!
17
L‘italiano come gamma di varietàL‘italiano come gamma di varietà
18
(Asse diafasico):(Sottocodici Registri)
(Asse dia-stratico)
(Asse diamesico)
(CENTRO)
(PERIFERIA)
(PERIFERIA)
1. it. standardletterario
2. it. neo-standard(it. regionale colto medio)
3. it. parlatocolloquiale
4. it. re-gionalepopolare
5. it. in- formaletrascurato6. it.
gergale
7. it. formale aulico8. it. tecnico-
scientifico9. it. burocratico
(Sub-stan-dardità)
Berruto, 1990
Varietà diatopicheVarietà diatopiche
19
http://labs.play4science.org/accentiurbani/accenti.html
Varietà diastraticheVarietà diastratiche
20
varietà sociali o diastratiche appartengono al livello macrosociolinguistico
Contesto sociale di ruoli e poteri
Classi sociali, professioni, formazione culturale
Varietà diamesicheVarietà diamesiche
21
PACINI - Poi te lo dico che c'e' di grave, tanto credo mi posso fidare di te... Qui tutta 'sta baracca, c'e' uno che vuole... che si chiama avvocato Brollini... Massoneria... DANESI - Ah! Segretario di Coronas... PACINI - Questo avvocato Brollini e' quello che gli ha fatto riaprire il processo... e va da Necci, va da Incalza, va da questo e dice: Castellucci lo conosco, e' intimo amico mio. Castellucci ha paura di questo qui, non puo' dire: guarda che io ho mangiato i soldi con quelli delle Ferrovie, percio' fa finta di non conoscerle... DANESI - Certo, e' un ambiente questo qui, ragazzi!
22
PACINI - Io gli ho detto: Ragazzi!... No, io sono stato ancora piu' chiaro. Ho detto: ragazzi, voi chiamate Castellucci e dite: Hai preso i soldi?... Si'!... L'hai distribuiti con quegli altri? Si'!...Ora hai rotto i c..., ora questa pratica la chiudi te, perche' se non la chiudi te... noi ti mandiamo sui giornali e ti diciamo anche come hai preso i soldi, noi ne abbiamo le p... piene, perche' questo avvocato Brollino ci viene e dice: Castellucci ha detto che lei sara' inquisito.... Se Castellucci e' amico di Renato... E' come se arriva uno e mi dice che Emo mi ha detto che finisci nei guai, dico, oh io chiamo te e ti dico: che cosa e' 'sta storia. DANESI - Chiaro, ma sono dentro li' tutti... PACINI - Tutti li' dentro sono... son sempre stati la' dentro dei signori. Io ad esempio ci ho vissuto in tempi d'oro, sempre pero' un casino e' stato. (corriere, 8.2.1998)
Coppia formale informaleCoppia formale informale
23
ALTO: FORMALE . CONTROLLATO, IMPERSONALELINGUA ESPLICITA, MENO LEGATA AI CONTESTI E ALLE CONOSCENZE COMUNI
BASSO: INFORMALE, FAMILIARE, COLLOQUIALECONTINUO RINVIO AL CONTESTO, MENO ESPLICITA , INTERRUZIONE, DEITTICI
Parlare e scrivereParlare e scrivereScrivere non è mettere per iscritto quanto
detto a voceImmediatezza della comunicazione: fisicità
della comunicazione
Possibilità di cancellare
Obbligo di linearità
Più canali possibili
24
Parlato e scrittoParlato e scrittoDimensione
diatopicaEvanescenzaFrasi coordinate:
paratassiProsodiaProssemicaPauseSovrapposizioneCorpo, visoProduttività/qualitàvelocità
25
Segni graficiPiù mezziMaggiore
autorevolezzaPermanenza del
testoMaggiore cura
Parlato vs. scrittoParlato vs. scrittoParlato Scritto
Immediatezza Non immediatezza
Emotività - corpo Non immediata
Poca cura formale Cura della forma
Povero lessicalmente Ricerca delle parole
Possibile cambiare registro
ridondanza linearità
Non pianificazione pianificazione
Contestualizzazione per la comprensione
Non contestualizzazione
Varietà diatopiche
Pause punteggiatura
26
Il trasmessoIl trasmessoMonodirezionale?Presenza di scritto e parlatoPossibilità di accedere con più
ascoltatoriPossibilità di interruzioneEconomicità?ImmaginiLinguaggio adeguato (chat,
articoli, mail…)27
Varietà diafasicheVarietà diafasiche
Registro, grado di formalità e di vicinanza fra i parlanti. Più o meno attenzione alla
produzione linguistica
Contesto più o meno familiareIn rapporto alla situazione comunicativa
28
LIVELLI DI REGISTRILIVELLI DI REGISTRI
FORMALE INFORMALE
SOLENNE EUFEMISTICO
VOLGARE DISFEMISTICO29
Varietà diafasicheVarietà diafasiche
30
legati soprattutto al destinatario del messaggio, e i sottocodici, legati invece all'argomento del messaggio.
Caratteristiche registri Caratteristiche registri bassibassi
(1)Sintassi semplice, poco articolata, connettivi “semanticamente poveri” (poi, e, allora, dunque, così…)
(2) Lessico di base, parole a bassa intensione (dal significato generico: è stata promulgata una legge vs. è stata fatta una
legge, tasse vs. imposte, etc.). Parole «contenitore»
(3) parlata rapida e trascurata, pronuncia (molto) marcata diatopicamente
(4) uso di forme abbreviate (bici, tele, moto…)
(5) uso di termini di origine gergale o dialettale (rimorchiare,
sacchi, macello…)
(6) espressioni volgari (…) 31
Caratteristiche registri altiCaratteristiche registri alti
(1) Sintassi esplicita, uso di connettivi colti
(2) Ridondanza e verbosità (perifrasi, precisazioni, incisi, periodi
complessi e lunghi…)
(3) Lessico vario e articolato , parole complesse
(4) uso di prestiti (latino, lingue moderne)
(5) Uso di lessico e connettivi arcaici (ove, onde, cagione, recenziore, sovente…)
(6) uso del si impersonale (si coglie una vena ironica…)
32
Esempi di lessico e varietàEsempi di lessico e varietà
Meno formale Più formale
Capo Superiore dirigente
Tirar su Costruire edificare
Purtroppo Disgraziatamente malauguratamente
Braccia e gambe Arti
Speciale peculiare
Comprare acquistare
Per + infinito Perché + congiuntivo affinché
33
Italiano neo standard – it. Italiano neo standard – it. medio?medio?
semplificazione della coordinazione che/il quale dislocazioni a destra e a sinistra frase scissa c'è presentativo presente in luogo del futuro gli per `a loro' (ma non gli `a lei': v sotto) lui lei soggetti: scrivendo si evita di
affrontare il problema, cambiando costrutto (altrettanto ostico è ad es. ella)
34
Caratteristiche - continuaCaratteristiche - continuaprevalenza della paratassi prevalenza coordinazione generica: e
ma però (e) poi (e) allora uso del che polivalentelimitazione delle congiunzioni: e ma poi
perché che: congiunzioni diverse sono spesso costruite con il che: adesso che, visto che `perché', solo che `ma, però'
dislocazione a sinistra i
35
sistema verbalesistema verbalepresente indicativo usato come futuro
semplice passato prossimo come passato remoto
passato prossimo in luogo del futuro anteriore
imperfetto indicativo nei costrutti ipotetici dell'irrealtà
imperfetto indicativo nel discorso riportato può per segnalare il futuro nel passato
Sostituzione del congiuntivo con indicativo
36
Sistema pronominaleSistema pronominalesemplificazione delle terze persone: lui lei loro;
è assente il paradigma esso/a/i/e, ed è di scarso uso il neutro ciò
ciò tende ad essere sostituito con questo e quello, che perdono l'originario valore dimostrativo, e diventano a tutti gli effetti dei pronomi neutri
nel registro più informale anche i pronomi personali designano cose
uso di gli per il dativo plurale, in luogo di loro posposto e per il femminile
Uso di checoncordanze a senso
37
Sistema lessicaleSistema lessicalegenerico evitate parole delle fasce `alte' di registro prevalgono parole generiche (iperonimi): coso
cosa fatto roba parole espressive, dell’ambito affettivo:
mamma/madre; diminutivi affettivi e attenuativi (momentino, queste sono cosine di sintassi, sorellina, nonnina, è una robina piccola, è un po' tardetto, giochicchiare); superlativi e formule varie di enfasi (tantissimo, sicurissimo, differentissimo, pazzesco, mostruoso, allucinante); locuzioni come tanto di quel `molto', un sacco di, un casino di, ecc.
38
La comunicazioneLa comunicazione
Quando si comunica... Trovare un contenuto chiaro per l’emittente Trovare un’espressione che esprima il
contenuto nel modo più adeguato alla situazione, al contesto
Eseguire un controllo se l’espressione è adeguata
39
Il concetto di comunicazioneIl concetto di comunicazione
forte A comunicazione in senso stretto1. emittente intenzionale2. ricevente intenzionale (linguaggio verbale,
linguaggi animali, gestualità, sistemi artificiali di comunicazione)
CODICE B passaggio di informazione1. emittente non intenzionale2. ricevente (interpretante) intenzionale
(comunicazione non verbale, linguaggio del corpo, prossemica...)
debole C formulazione di inferenze1. nessun emittente (solo oggetto culturale)2. interpretante (tetti spioventi = nevica
molto) 40
Berruto, 1997
Comunicando …Comunicando …
Gli scopi della comunicazione:acquisire conoscenzeinteragire a livello sociale
41
Come avviene la comunicazione?
• dare agli altri conoscenze sul mondo e sui nostri scopi
ComunicazioneComunicazione
42
Codice
Referente
Emittente RiceventeCanale Canale
Situazione
Scopi
Presupposizioni
Circostanze di luogo, tempo, ecc.
Stato sociale,ruolo, ecc.
Messaggio
Altieri Biagi, 1989
La linguistica del testoLa linguistica del testo
La competenza grammaticale
1. riconoscere se una frase appartiene alla lingua
2. riconoscere se la frase è grammaticale
3. produrre e interpretare un numero infinito di frasi
4. parafrasare o riassumere una frase, cambiarla con una frase equivalente
43
Tradizionalmente: frase come il livello di analisi più alto.
La competenza testuale
1. ricostruire l'unità di un testo
2. parafrasarlo
3. riassumerlo
4. assegnarli un titolo
5. riconoscere la completezza
6. classificarlo
Le caratteristicheLe caratteristiche del testo (I)del testo (I)
1. tema coerente2. chiara funzione comunicativa3. posto in un'azione comunicativa concreta
44
La costituzione del testo• Inizio
situazione che precede il fatto o antefatto• Svolgimento
avviene qualcosa (eventi)• Fine
conclusione
Le caratteristicheLe caratteristiche del del testo (II)testo (II)
Beaugrande/Dressler 1984
7 condizioni per testualità
principi costitutivi1. coesione2. coerenza
condizioni incentrate sugli utenti:3. intenzionalità 4. accettabilità del ricevente5. informatività 6. situazionalità 7. intertestualità
principi regolativi:efficienza, effettività e appropriatezza
Sabatini 1986, 1990
Semplificazione
requisiti di qualità
unità:unico tema di fondo
completezza:trattazione del tema
coerenza:congruenza fra le varie parti
coesione:legamenti di tessitura o di semantica
45
Tipologia di testiTipologia di testi
Rapporto del testo con la situazione pragmatica e la forma linguistica che esso assume.
Libertà di interpretazione legata al tipo di testo:
46
– testi descrittivi– testi narrativi– testi argomentativi– testo prescrittivi
• testi con discorso molto vincolante (testi scientifici, giuridici)
• testi con discorso mediamente vincolante (testi informativi, divulgativi,
• testi con discorso poco vincolante (testi letterari)
Sabatini 1986, 1990
Pragmatica e contesto del Pragmatica e contesto del discorso Idiscorso I
Dimensione pragmatica: fatto linguistico nella totalità del processo comunicativo
Contestualizzazione dell’enunciato: situazione e cultura di riferimento
Appropriatezza del messaggio
47
Pragmatica linguistica IIPragmatica linguistica IIFenomeni tipici:
DeissiAtti linguisticiImplicature conversazionali
48
Pragmatica linguistica IIIPragmatica linguistica IIIOrientarsi nel contesto: deissi
personale, spaziale e temporale
Deissi sociale
Deissi testuale
Anafora
49
Pragmatica linguistica IVPragmatica linguistica IV
Enunciato come azione: atto linguistico Austin
Tipi di atti linguistici:◦ Rappresentativo ◦ Espressivo◦ Commissivo◦ Direttivo◦ dichiarativo
50
Austin-Searle teoria degli atti Austin-Searle teoria degli atti linguisticilinguistici
Lingua come strumento di comunicazione, compiere atti linguistici
Principio di esprimibilità “qualunque cosa significata può essere detta”
12 dimensioni significative di variazione per differenziare gli atti linguistici (scopo, vettore, stati psicologici espressi, energia/intensità, istituzioni extralinguistiche)
51
Dimensioni dell’uso di una Dimensioni dell’uso di una frasefrase
◦Locutorio: atto di dire qualcosa (pronunciare)
◦Illocutorio: atto nel dire (modo dell‘interpretare)
◦Perlocutorio: atto col dire (ciò che si ottiene nel dire)
52
Enunciato come Enunciato come informazioneinformazioneOggi vado al cinemaSenti, io al cinema ci vadoSenti, pensavo quasi di andare al
cinema
Dinamismo comunicativo (scuola di Praga): ◦ Minimo: elementi noti e condivisi◦ Massimo: non condivisi, nuovi, apice
informativo
53
Costruzione enunciatiCostruzione enunciati
Enunciati: costruiti secondo un crescendo di dinamismo comunicativo
Partire dal noto per inserire il nuovo
Bush: non mi dimettoFalluja: nuovi attentati contro gli
americani
54
Esempi:Esempi:
L’assassino ha colpito la vittima con un coltello
L’assassino ha usato un coltello per colpire la vittima
L’assassino ha brandito un coltello e ha colpito una vittima
La vittima è stata colpita con un coltello
Il delitto è stato compiuto con un coltello
55
InferenzeInferenze
«Levati il cappello, disse il re al cappellaioNon è mio, disse il cappellaioRubato! Esclamò il re, rivolto ai giurati, che subito presero nota del fatto»Il cappello non è del cappellaioIl cappellaio ha un cappello in testaIl cappellaio ha rubato il cappelloIl cappellaio stava consegnando un cappello
56
Fonti delle inferenzeFonti delle inferenze«il negozio era chiuso»Chiusura dell’attività/inizioGiorno di riposoChiusura momentanea«il negozio era già chiuso»
«come stai? - ho smesso di fumare»
«oh finalmente sei arrivato» ritardo???
«Ero impaziente di sentire le novità»57
FOCUSFOCUSa) Hai pagato il caffè?b) Sì
a) Chi ha pagato il caffè?b) Io
a) L’hai pagato tu il caffè o lo pago io?
a) Hai pagato il caffè?b) Io no, eri tu che dovevi pagarlo
a) Chi ha pagato il caffè?b) Nessuno l’ha pagato, è ancora da pagare
58
Pragmatica linguistica . Pragmatica linguistica . GriceGriceSignificato naturale / significato non
naturale (convenzionale)Significato del parlante e dell‘enunciato
Inferenze e presupposizioni – significato letterale e non letterale
Principio di cooperazione: „Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall‘intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato“ (Grice 1989)
59
Pragmatica linguistica - Pragmatica linguistica - GriceGrice
◦ Massima della qualità: tenta di dare un contributo che sia vero (non dire ciò che credi falso, non dire cose senza prove adeguate)
◦ Massima della quantità: dai un contributo tanto informativo quanto è richiesto
◦ Massima della relazione: sii pertinente◦ Massima del modo: sii perspicuo (evita oscurità,
ambiguità, sii breve, sii ordinato nell‘esposizione)
Implicature convenzionali Implicature conversazionali: intenzionalità e analisi del
significato
Eventi linguistici
60
Violazione delle Violazione delle implicatureimplicature
Intenzione di ingannare (senza mostrare la violazione)
Uscendo dal raggio di azione della massima
Nel conflitto, non si riesce a rispettarle tutte
Burlandosi della massima
61
Logica della cortesiaLogica della cortesia
Robin Lakoff 1973Tre regole della cortesia:
Non ti imporreOffri delle alternativeMetti il destinatario a suo agio – sii
amichevole◦ Fa freddo qui…. Chiudi la finestra per favore
62
63
Conversazione come gioco aperto
• Tre elementi cruciali: i turni, il tema e un atteggiamento di reciprocità e democraticità della comunicazione.
• Turno: può essere preso in una pausa o alla fine di un’enunciazione
• Tema: a. rinforzo tramite contatto
b. rinforzo verbale
c. disco rotto
Linguistica persuasivaLinguistica persuasivaDue amici, un gesuita e un francescano, hanno lo stesso problema, il vizio del fumo…Il gesuita sta fumando una Marlboro. Il francescano lo guarda con invidia. «Come hai fatto? Gli chiede. Io sono andato dal superiore e gli ho confessato che a volte quando prego sento il bisogno di fumare una sigaretta, ma lui mi ha risposto che dovevo essere forte, sopportare con rassegnazione… Il gesuita tira una boccata e gli risponde: Non capisco, anch’io sono andato dal mio superiore, gli ho detto che quando fumo sento spesso il desiderio di pregare e lui mi ha abbracciato dicendo: figliolo, ma certo, non è mai un momento sbagliato per pregare»
64
Linguistica persuasivaLinguistica persuasivaMamma vado a farmi un tatuaggioMamma mi hanno promosso, stavo
pensando di farmi un piccolo tatuaggio
Mamma potrei avere dei soldi, devo uscire?Mamma non vuoi la felicità di tua figlia?
Mi serve la macchina, devo uscireDevo uscire prendo la macchina così faccio
benzina
65
Linguistica persuasivaLinguistica persuasivaPer persuadere, non mettere subito
in evidenza, ma lasciare sullo sfondo
Messaggi volutamente poco espliciti: Se la ditta dice che il prodotto è
buono, posso non crederciNon dire esplicitamente la cosa che
sta a cuore; deve passare in modo implicito, indiretto. Immagini, suoni, linguaggio
66
Influssi sonoriR doppia o vicina ad altra consonante (tr, pr, cr, dr, rd, rb) – suono del motoreSuoni meno vibranti per piccole cilindrate
Influssi stranieriProfumi, creme. Idea della FranciaInglese lingua della tecnologia
67
Grammatica della Grammatica della persuasionepersuasionePresupposizione di esistenza
◦La Francia ha un re falso◦Il re di Francia è calvo senza
senso
Art.determinativo e sostantivo la sorella gemella di tua moglie
Dà per scontata l’esistenza del referente dell’espressione linguistica
68
Presupposizione di Presupposizione di esistenzaesistenzaLa freschezza di Jocca ha solo il
7% di grassi(freschezza)Maionese vive la vie. Il nuovo
gusto ha meno grassi(nuovo gusto)La sicurezza di VW non va in
vacanza. Buone vacanze(le VW sono sicure)
69
Presupposizione di veritàPresupposizione di veritàQuando proverai una nuova emozione,
avrai raggiunto la Danimarca che cercavi◦Proverai una nuova emozione◦Cerchi una Danimarca (e ti serve un
biglietto aereo)
◦Frasi relative e subordinate avverbiali (temporali, causali, finali, concessive, modali) hanno il potere di presupporre il contenuto
Test della negazione
70
Informazioni impliciteInformazioni impliciteRimpiango di aver aderito alla
vostra iniziativaHo aderito alla vostra iniziativa
(altra informazione)Mi sono sentito grande come la
mia prima Alfa.Non è la primaCento per cento YogaContinuare, procedere, ancora
71
creatività nomenclatoriacreatività nomenclatoriaDare nuovi nomi alle coseSaper creare oggetti linguistici
Vaillant: Calore per la vita
72
Analisi del discorsoAnalisi del discorsoVan Dijk, 1985, modello
dinamico, orientato al processo – aspetto cognitivo, meno strutturale
Modello deduttivo: dalle regole all’analisi del testo. Modelli linguistici, semantica
73
Due filoni: scuola Due filoni: scuola americanaamericana
1977 Labov, FanshelPolifunzionalità (più atti linguistici) Il piano di ciò che si dice, piano di ciò che si faRegole.Sistematizzazione degli atti linguistici, testi terapeutici
74
Scuola europeaScuola europeaScuola di GinevraVan Dijk, analisi critica del discorsoSintassi del discorso: sociologia, filosofia
del linguaggio, linguisticaGeneralizzazione dei processi di
organizzazione conversazionale a tutte le forme di discorso e dei principi di organizzazione gerarchica della frase
(felicità/infelicità)
75
Analisi critica del discorsoAnalisi critica del discorsoRapporto lingua potere
Fairclough 1989)Analisi linguistica dei testi e
teorie sociali. Lingua come pratica sociale, mezzo di controllo e di potere
Rafforzo sociale e identità
76
Analisi della Analisi della conversazioneconversazione
Impronta sociologica e descrittiva, su dati reali raccolti con approccio empirico (Schegloff 1993)
Avvicinamento dei turni. Regole di selezione, tipologia di scambi
Convenzioni di trascrizioni
77
La ricerca sul dialogoLa ricerca sul dialogo
Bazzanella 2002Interattività e intenzionalitàComprensione, negoziazione, co-
produzionePerché (non) si capisce
qualcosa/non ci si capisce?Abitudine a vedere –
riconoscimento
78
«La conversazione è frutto di una collaborazione, di un lavoro in comune, tanto da essere considerata … come un tessuto in cui i contributi di un parlante ed interlocutore/i si intrecciano tra di loro, fin quasi a confondersi, e comunque a costituire un unico prodotto» Bazzanella 1994, 62
79
RIPASSO: Atti linguisticiRIPASSO: Atti linguistici
Un enunciato ha sempre un significato come atto, dunque legato al suo contesto d’uso.
•Come atto, ha degli scopi e degli effetti, oltre a delle condizioni di ‘buona riuscita (‘condizioni di felicità’)
80
Vi dichiaro marito e Vi dichiaro marito e mogliemoglieCondizioni di
buona riuscita
Scopo
effetto
Esiste l’istituzione del matrimonio il matrimonio è celebrato secondo
determinate regole/rito Il rito è ufficiato da qualcuno
ufficialmente prepostovi il rito è officiato mediante la
recitazione di certe formule il rito è officiato alla presenza di
testimoni, ecc.
Dichiarazione
Stipulazione di un contratto
81
Chiudi la porta!Chiudi la porta!
•Scopo•Effetto
A che ora torni a casa?
•Scopo•Effetto
OrdineEsecuzione o
mancata esecuzione dell’ordine
Domandarisposta
82
Teoria atti linguisticiTeoria atti linguistici
Scopo atto illocutivo (intenzione con cui l’enunciato viene prodotto: asserzione, domanda, richiesta, ordine, esclamazione, promessa, ecc.)
Effetto atto perlocutivo (conseguenza extralinguistica, che la produzione dell’enunciato determina).
83
Atti linguisticiAtti linguisticiAtto locutivo
(forma locutiva)
Atto illocutivo(forza illocutiva)
Atto perlocutivo (effetto perlocutivo)
produzione dell’enunciato a livello fonetico, morfosintattico e semantico
capacità che l’enunciato ha di trasmettere l’intenzione del parlante
conseguenze concrete dell’enunciato
84
Differenze Austin/SearleDifferenze Austin/Searle
AustinAtto locutivo
Atto illocutivo
Atto perlocutivo
SearleAtto espressivoProposizionale
Illocutivo
perlocutivo
85
Performativi diretti Performativi diretti (= atti linguistici diretti)Controllano in maniera diretta l’effetto perlocutivo dell’enunciato)Scommetto €100 che la data dell’esame slitterà Vi dichiaro marito e moglieMi scusoTi nomino Alfiere del lavoroLa condanno al pagamento di una multa
86
Performativi implicitiPerformativi impliciti
(= atti linguistici diretti)
Chiudi la porta!(Ti ordino)
A che ora torni a casa? (Ti domando)
Mi presteresti il tuo ombrello? (Ti chiedo)
87
RIPASSO – massime di RIPASSO – massime di GriceGriceMassima di Quantità:Suona il telefono! Fa caldoSai niente di Carlo? Come sta?Ha fatto un incidente di macchina e ha ammaccato uno sportello.Massima di Qualità:(in giornata di pioggia):Che splendida giornata! = ironiaQuell’uomo è una volpe!= metafora
88
Massima di Relazione:Mi aiuti a preparare il tiramisù?Non ho ancora finito di mettere a posto la mia stanza.Massima di Modo:Discorso politico-Com’è la ragazza di Mario?Non è bassa, è magra, con capelli lunghi, occhi espressivi…
89