68
Pesche verticali: attenzione al valore dei premi Parchi avventura in arrivo le modifiche alla norma europea Locali pubblici e privati alle prese con il CPI n. 5-6 www.anesv.it 2012 mag. giu. anno L

LO SPETTACOLO VIAGGIANTE

  • Upload
    anesv

  • View
    214

  • Download
    1

Embed Size (px)

DESCRIPTION

N. 5\6 de lo Spettacolo Viaggiante, organo associativo dell'ANESV AGIS

Citation preview

Pesche verticali:attenzione al valore

dei premi

Parchi avventurain arrivo le modifiche

alla norma europea

Locali pubblici e privatialle prese con il CPI

n. 5-6

www.anesv.it2012mag. giu.

anno L

Presidenza NazionaleVia di Villa Patrizi, 1000161 RomaTel 0688473-273 o 274Fax 0645481356www.anesv.it • [email protected]

Sezioni TerritorialiSezione Piemonte, Valle d’AostaVia dei Mille, 9 • 10123 TorinoTel. 0118127637 / Fax 0118127632

Sezione Lombardia, LiguriaP.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 MilanoTel. 0267397843 / Fax 026690410

Sezione Tre VenezieP.zza Insurrezione, 10 • 35039 PadovaTel. 0498750851 / Fax 0498751440

Sezione Emilia Romagna,Marche, UmbriaVia Amendola, 11 • 40121 BolognaTel. 051254582 / Fax 051255942

Sezione ToscanaVia Fiume, 20 • 50123 FirenzeTel. 055216969 / Fax 055214015

Sezione Lazio, Abruzzo e MoliseVia di Villa Patrizi, 8 • 00161 RomaTel. 0688473274 / Fax 064403612

Sezione Campania, CalabriaP.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 NapoliTel. 0815523222 / Fax 0815521326

Sezione Puglia, BasilicataVia Melo, 185 • 70121 BariTel. 0805219404 / Fax 0805237584

Sezione Sicilia, SardegnaVia Leonardo da Vinci 468 • 90135 PalermoTel. / Fax 091223941

EditorialeANESV-AGIS

ANESV e anche:

Questo avvio di stagione non sta offrendo segna-li rassicuranti. Dalla Pa-squa in poi, molti fine settimana sono stati ca-ratterizzati da condizioni metereologiche che han-

no condizionato fortemente le pre-senze in tutte le attività che rappre-sentiamo, dalle grandi strutture del divertimento ai luna park. La flessio-ne rispetto allo scorso anno è significa-tiva, tale da preoccupare gli operatori del settore. Tutti ci interro-ghiamo sulle cause, sperando vivamente di avere un solo nemico – le avversità atmosferiche – e che sia possibile recuperare presenze con un’Estate all’altezza delle aspettative. Se però la flessione fosse dovuta anche alle difficoltà in cui versano le famiglie italiane, an-che il mondo del divertimento dovrebbe prepararsi ad una stagione deludente. In questo contesto le nostre imprese, da sempre, hanno saputo individuare politiche commerciali e strumenti di penetra-zione del mercato per affrontare i momenti più difficili, e sono cer-ta che anche in questa occasione si affronteranno le difficoltà con intelligenza, creatività e determinazione.

Sul fronte associativo, in questo periodo ci stiamo concentrando su un paio di temi che sono motivo di preoccupazione, ovvero la rego-lare presenza di familiari che collaborano nella gestione delle at-trazioni, con i riflessi sul piano previdenziale, ed il contesto delle recenti liberalizzazioni e la “direttiva Bolkestein”, che rischiano di avere un impatto insostenibile sulle attività che rappresentiamo. I contatti con i Ministri competenti sono avviati e, come sempre, l’Associazione tenterà di portare a casa il migliore risultato possi-bile, in un contesto che richiede tuttavia un’armonizzazione con la normativa previdenziale e le direttive europee sulla libera circo-lazione delle imprese. Io mi auguro che vengano colte le specifici-tà del nostro settore, soprattutto delle attività itineranti, le quali hanno difficoltà ad essere inquadrate in normative a carattere ge-nerale.

Da ultimo un pensiero agli abitanti delle aree colpite dal terremo-to, ed alle nostre aziende in quell’area. Problemi stanno sorgendo per i luna park programmati per i mesi di Luglio ed Agosto – che i Comuni non ritengono di far svolgere, al fine di tenere libere aree da utilizzare per ospitare nuovi campi di accoglienza - mentre le di-sdette delle prenotazioni alberghiere in Riviera Romagnola preoc-cupano i parchi di divertimento dell’area, la più vocata d’Italia in questo settore. Eppure anche nel mondo dei parchi di divertimento sono state organizzate iniziative di solidarietà per aiutare i territo-ri in difficoltà. Alle raccolte organizzate in molti luna park si sono aggiunte giornate in cui i parchi della Riviera hanno offerto la pos-sibilità di far trascorrere agli abitanti delle aree terremotate una giornata di serenità ed intrattenimento. Sono gesti concreti, que-sti, che confermano la attitudine dei nostri imprenditori a vivere la realtà sociale dei territori che ospitano le loro aziende, esprimen-do anche concreta solidarietà attraverso ciò che esse possono offri-re: un sano e popolare divertimento, apprezzato da tutti.

Buona lettura.

di Evelina Christillin

Presidente dell’ANESV

#5-6maggio-giugno 2012

anno LAutorizzazione del Tribunale

di Roma n. 565/1996Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Roma

Direttore responsabileMassimo Piccaluga

VicedirettoreMaurizio Crisanti

Dalle sezioniAmedeo Zanetti, Adriano Rossi,

Angelo Catellani, Franco Moruzzi,Fabio Mannello, Ciro Guida,

Cosimo Amato, Salvatore Speciale

Direzione, amministrazione e pubblicitàANESV–AGIS

Via di Villa Patrizi, 10tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356

[email protected]

www.anesv.itwww.parchipermanenti.it

www.parchiavventuraitaliani.it

GraficaMassimiliano D’[email protected]

StampaArti Grafiche Agostini S.r.l.

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti han-no diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffu-sione non costituendo pertanto tale collabora-zione gratuita alcun rapporto di lavoro dipen-dente o di collaborazione autonoma».

Pesche verticali:attenzione al valore

dei premi

Parchi avventurain arrivo le modifiche

alla norma europea

Locali pubblici e privatialle prese con il CPI

n. 5-6

www.anesv.it2012mag. giu.

anno L

66 Giostre, Camper, Roulotte e tante altre occasioni

Occasioni

Sommario

6 Via la TARSI, arriva il TARES

8 Locali pubblici e privati alle prese con il CPI

12 Ex ENPALS, i requisiti per la pensione

14 Pesche verticali. Il valore dei premi non deve superare le 20 volte quello della giocata

ANESv Informa

16 I tornelli possono essere considerati uscite di emergenza?

18 Viaggi d’istruzione nei parchi, tra cultura e divertimento

33 Mirabilandia: inaugurato il Divertical

36 La Disneyland francese compie vent’anni

42 Disney Universal Studios in competizione

Mondo dei parchi

48 In arrivo le modifiche alla norma EN15567-1 sui percorsi acrobatici

44 L’analisi del livello dei rischi attraverso i comportamenti degli ospit

Parchi avventura

Parchi acquatici

52 I parchi avventura a Rimini Wellness54 In Campidoglio per la XXX edizione del Premio Collalti

Eventi

56 Verifiche nei luna parkApprofondimenti

6 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Dal prossimo 1° gennaio ar-riva il TARES (tributo sui rifiuti e servizi) , che so-stituirà Tarsu, Tari e Tia. Il decreto Salva-Italia ha infatti previsto l’introdu-zione di questo tributo, che a differenza dei suoi

predecessori, non riguarda solo la gestio-ne dei rifiuti, ma include anche altri ser-vizi locali. Il nuovo tributo è stato istitui-to anche per definire la questione dell’iva sulla tariffa rifiuti, non dovuta secondo la Cassazione, che ha generato migliaia di contenziosi tra cittadini, imprese e co-muni.L’art. 14 della legge 214\2011 prevede in-fatti che i proventi di questa imposizione coprano anche i costi di alcuni servizi co-munali, quali ad esempio polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica e ma-nutenzione delle strade e del verde ecc.. È prevedibile che le tariffe deliberate dai Comuni siano quindi più elevate di quelle corrisposte fino ad oggi, perché esse devo-no coprire i costi di altri servizi.

Via la TARSI,arriva il TARES

ANESv Informa

7www.anesv.it

Riferimentonormativo Art. 14 della legge 214\2011

Decorrenza 1° gennaio 2013

Novità per i Comuni Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)

Dove Tutti i Comuni del territorio nazionale

Finalità del provvedimento

Il tributo è volto a coprire- i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai Comuni;- i costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni.

Soggetto attivo Il Comune nel cui territorio insiste, interamente o prevalentemente, la superficie degli immobili assoggettati al tributo è soggetto attivo dell’obbligazione tributaria.

Soggetto passivo È soggetto passivo del tributo chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.Il tributo è dovuto da coloro che occupano o detengono i locali o le aree tassate.In caso di utilizzi temporanei (fino a 6 mesi dello stesso anno solare), il soggetto passivo è il possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e superficie.

Aree escluse dalla tassazione

Sono escluse dalla tassazione le aree scoperte accessorie o di pertinenza a civili abitazioni e le aree comuni condominiali non detenute o occupate in via esclusiva.

Criteri di determinazione del tributo

Il tributo è corrisposto in base a tariffa:- commisurata ad anno solare. Ad ogni anno solare corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria;- commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte.La tariffa è composta da:- una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti (investimenti per le opere e relativi ammortamenti);- una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione;- i costi dello smaltimento dei rifiuti.

Modalità attuativa di determinazione della tariffa

I criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa sono stabiliti con regolamento da emanare entro il 31 ottobre 2012, su proposta del Ministro dell’economia e del Ministro dell’ambiente. Tale regolamento si applica a decorrere dall’anno successivo alla data della sua entrata in vigore.In via transitoria, dal 1° gennaio 2013 si applicano le disposizioni del D.P.R. 158/1999 recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani.Alla tariffa così determinata si applica una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. I Comuni possono con deliberazione del Consiglio comunale, modificare la misura della maggiorazione fino a 0,40 euro, anche graduandola in ragione della tipologia dell’immobile e della zona dove è ubicato .]

Modifiche al regime fiscale

Il Comune con proprio regolamento può prevedere riduzioni tariffarie, nella misura massima del 30%, nel caso di:- abitazioni con unico occupante;- abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo;- locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente;- abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero;- fabbricati rurali ad uso abitativo.Ulteriori riduzioni della tariffa sono previste:- per le zone in cui non è effettuata la raccolta, il tributo è dovuto in misura non superiore al 40% della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta;- relativamente alla raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche sono assicurate riduzioni nella modulazione della tariffa;- nel caso di recupero dei rifiuti, alla tariffa è applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero;- altre deliberate dal Consiglio comunale (sotto forma di riduzioni ed esenzioni).

Termini Il Consiglio comunale determina, con apposito regolamento, la disciplina per l’applicazione del tributo e approva le tariffe del tributo entro il termine fissato dalle norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Tributi soppressi Dal 1° gennaio 2013 sono soppressi tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria, compresa l’addizionale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza.

8 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Anesv Informa

associazioni culturali, palestre ed impian-ti similari, sono soggette alla disciplina della prevenzione incendi. Questa infatti la riga n.65 della tabella qui di seguito ri-portata al provvedimento.A

bbiamo già commentato su questa rivista il recen-te Regolamento di Preven-zione Incendi, il DPR n.151 del 1 agosto 2011, pubblica-to in G.U. il 22 settem-bre 2011,

che ha modificato la disci-plina delle attività soggette al certificato di Prevenzione Incendi e le modalità di ri-lascio.Sale per feste e padiglioni di buone dimensioni, “a ca-rattere pubblico o privato”, dunque anche se in circoli o

ATTIVITà A B C

65

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2 . Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico.

fino a 200 persone

oltre 200 persone

Locali pubblici e privati alle prese con il C.P.I.

Maurizio Crisanti

9www.anesv.it

Nella precedente normativa, il DM 16/ 02/ 1982, n.83, venivano assoggettati all’obbli-go del C.P.I i “Locali di spettacolo e di tratte-nimento in genere con capienza superiore a 100 posti”, mentre il recente provvedimen-to inserisce ora un parametro dimensionale e il richiamo a spazi a carattere privato.Le attività elencate nell’Allegato 1 vengo-no distinte in tre categorie a rischio cre-scente: categoria A, B e C. I locali di spet-tacolo sono classificati nel tipo B, che comprende gli impianti fino a 200 perso-ne o di superficie lorda al chiuso superio-re a 200mq, e tipo C, che comprende quel-li oltre le 200 persone. Sulla definizione di “persone”, in assenza di nuove indica-zioni, si dovranno considerare le persone presenti – addetti e visitatori – ma il Mini-stero, fatto oggetto di richieste di chiari-menti interpretativi, emanerà a breve gli indirizzi applicativi.Questi gli adempimenti per le attività soggette al C.P.I.:

Attività a medio rischio (B): per dette at-tività è stata prevista la presentazione di apposita istanza di progetto al Comando VVF, il quale esamina i progetti ed entro trenta giorni può richiedere documenta-zione integrativa. La valutazione di con-formità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio deve essere rilasciata entro 60 giorni. Per avviare l’attività sarà suffi-ciente presentare la SCIA e i controlli suc-cessivi saranno effettuati a campione en-tro 60 giorni.

Attività ad alto rischio (C): anche per queste attività è stata prevista la presen-tazione di apposita istanza di progetto al Comando VVF, il quale esamina i progetti ed entro trenta giorni può richiedere do-cumentazione integrativa. La valutazione di conformità dei progetti ai criteri di si-curezza antincendio dovrà essere rilascia-ta sempre entro 60 giorni. Per avviare l’at-tività sarà sufficiente presentare la SCIA. I controlli, con sopralluogo, saranno svolti entro i 60 giorni successivi dalla presenta-zione della SCIA, con rilascio del Certifica-to di prevenzione incendi.

Quanto ai tempi per l’adeguamento delle attività, l’art. 11 prevede:“4. Gli enti e i privati responsabili del-le nuove attività introdotte all’Allegato I, esistenti alla data di pubblicazione del presente regolamento, devono espletare

10 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

ANESv Informa

i prescritti adempimenti entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, cioè entro il 7 ottobre 2011;5. Gli enti e i privati responsabili delle at-tività di cui all’Allegato I, esistenti alla data di entrata in vigore del presente re-golamento ed in possesso del Certifica-to di prevenzione incendi, alla scadenza del medesimo Certificato devono espleta-re gli adempimenti prescritti all’articolo 5 del presente regolamento (Attestazione di rinnovo periodico di conformità antin-cendio);”Il DPR fornisce infine alcune indicazioni sulla gestione delle attività soggette, i cui gestori “hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispo-sitivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed in-terventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal Comando nel certificato di preven-zione o all’atto del rilascio della rice-vuta a seguito della presentazione del-la SCIA di cui all’articolo 4, comma 1, nonché di assicurare una adeguata in-formazione sui rischi di incendio con-nessi con la specifica attività, sulle mi-sure di prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per evitare l’insorgere di un incendio e sulle procedu-re da attuare in caso di incendio.2. I controlli, le verifiche, gli interven-ti di manutenzione e l’informazione di cui al comma 1, devono essere anno-tati in un apposito registro a cura dei responsabili dell’attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di compe-tenza del Comando”. In pratica, sarà ne-cessario tenere un registro sul quale an-notare le verifiche periodiche di sistemi ed impianti e gli interventi di manuten-zione, nonché mettere in atto azioni di in-formazione sui rischi di incendio e sulle procedure da adottare in caso di pericolo.” È necessario fare attenzione alla nuova di-sciplina, in quanto molte attività di spet-tacolo dovranno effettuare i nuovi adem-pimenti. Le sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di prevenzione incendi sono piut-tosto significative, e sono quelle riportate dall’Art.20 del d.lgl. 139/2006, che recita:“Art. 20. Sanzioni penali e sospensione dell’attività1. Chiunque, in qualità di titolare di una

delle attività soggette al rilascio del certi-ficato di prevenzione incendi, ometta di richiedere il rilascio o il rinnovo del cer-tificato medesimo è punito con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda da 258 euro a 2.582 euro, quando si tratta di atti-vità che comportano la detenzione e l’im-piego di prodotti infiammabili, incendia-bili o esplodenti, da cui derivano in caso di incendio gravi pericoli per l’incolumi-tà della vita e dei beni, da individuare con il decreto del Presidente della Repubblica. previsto dall’articolo 16, comma 1.2. Chiunque, nelle certificazioni e dichia-razioni rese ai fini del rilascio o del rin-novo del certificato di prevenzione incen-di, attesti fatti non rispondenti al vero è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa da 103 euro a 516 euro. La stessa pena si applica a chi falsifica o altera le certificazioni e dichiarazioni me-desime.3. Ferme restando le sanzioni penali pre-viste dalle disposizioni vigenti, il prefetto può disporre la sospensione dell’attività nelle ipotesi in cui i soggetti responsabi-li omettano di richiedere: il rilascio ovve-ro il rinnovo del certificato di prevenzio-ne incendi; i servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento e nelle strutture caratterizzate da notevo-le presenza di pubblico per i quali i servi-zi medesimi sono obbligatori. La sospen-sione è disposta fino all’adempimento dell’obbligo”.

12 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Anesv Informa

conversione con modificazioni del decre-to legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini rela-tivi all’esercizio di deleghe legislative. Ge-stione ex-Enpals.

SOMMARIO: Con la presente circolare si comu-nicano le nuove disposizioni in materia previdenzia-le con riferimento al Fondo Lavoratori Spettacolo e Fondo Sportivi Professionisti.

Nella Gazzetta ufficiale n. 300 del 27 di-cembre 2011è stata pubblicatala Legge 22 dicembre 2011, n. 214 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto leg-ge 6 dicembre 2011, n. 201 recante dispo-sizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici. La leg-ge in oggetto apporta una serie di inter-venti in materia previdenziale anche con riferimento ai fondi per i lavoratori dello spettacolo e degli sportivi professionisti. Si precisa, a tale proposito, che per i lavo-ratori iscritti ai suddetti fondi non vi è di-stinzione tra lavoro autonomo e lavoro di-pendente e, pertanto, le due tipologie di rapporto di lavoro sono sempre inquadra-

Direzione GeneraleRoma, 14/03/2012 — Circolare n. 36

Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie / Ai Coordinatori generali, centrali e perife-rici dei Rami professionali / Al Coordinatore gene-rale Medico legale e Dirigenti Medici

e, per conoscenza,

Al Presidente Al Presidente e ai Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza / Al Presidente e ai Componenti del Collegio dei Sindaci / Al Magi-strato della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo / Ai Presidenti dei Comitati ammi-nistratori di fondi, gestioni e casse / Al Presidente della Commissione centrale per l’accertamento e la riscossione dei contributi agricoli unificati / Ai Pre-sidenti dei Comitati regionali / Ai Presidenti dei Co-mitati provinciali

OGGETTO: Legge 22 dicembre 2011, n. 214. Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità’ e il consolidamento dei conti pubblici” con le modifiche appor-tate dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14 di

Ex ENPALS,i requisiti perla pensioneA seguito della recente soppressione dell’Enpals, dal-lo scorso 1° gennaio si è avviato l’incorporamento nell’INPS. L’Istituto ha recentemente emanato una circolare per riepilogare requisiti e condizioni per ot-tenere il trattamento pensionistico. Ne pubblichiamo il testo.

13www.anesv.it

te con le medesime tutele previdenziali a prescindere dalla natura del rapporto di lavoro.

1. Pensione di vecchiaia(art. 24, commi 6, 7 e 9)

1.1 Soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.(Fondo lavoratori dello spettacolo)

Sono esclusi dall’applicazione della nuova discipli-na i lavoratori indicati all’articolo 4, commi 2 e 3 del Dlgs n. 182 del 1997, i lavoratori dello spettaco-lo appartenenti alle categorie dei ballerini e tersico-rei nonché gli iscritti al fondo sportivi professionisti, i cui requisiti in oggetto restano confermati in quelli stabiliti dalla previgente normativa fino all’emana-zione dei regolamenti di cui all’art 24 comma 18 del-la medesima legge n. 214/2011, (Cfr. allegato 1, con riferimento alle diverse età pensionabili, sia nel si-stema misto sia contributivo, per gli iscritti ai fondi lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti). A decorrere dal 1° gennaio 2012 gli iscrit-ti al fondo lavoratori dello spettacolo, in posses-so di anzianità contributiva al 31 dicem-bre 1995, possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia al perfezionamento dei requisiti di cui alle successive tabelle, in presenza di un’anziantià contributiva minima pari a 20 anni.

a) per le donne:

*Requisito adeguato alla speranza di vita per effet-to del D.M. 6 dicembre2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. **Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sen-si dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

b) per gli uomini:

** Requisito adeguato alla speranza di vita per effet-to del D.M. 6 dicembre2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. ** Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sen-si dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 62 annidal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 62 anni e 3 mesi*dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 63 anni e 9 mesi*dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 65 anni e 3 mesi**dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020 66 anni e 3 mesi**

Segue in APPROFONDIMENTI a pagina 60,

dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 66 annidal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 66 anni e 3 mesi*dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020 66 anni e 3 mesi **

14 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Anesv Informa

La Gru, come gli esercen-ti definiscono la “pesca verticale di abilità”, non consente agli esercenti di collocare premi di va-lore. È l’amara scoperta, fatta a sue spese, da un esercente, al quale AAMS

ha contestato il valore dei premi – alcuni telefoni cellulari – collocati all’interno dell’apparecchio. La questione è rilevan-te, perché sono migliaia gli apparecchi in circolazione, e non tutti rispettano le condizioni previste dalla legge. Due gli aspetti da segnalare:

il valore della giocata, che non deve su-perare 1 euro

il valore del premio, che non deve supera-re le 20 volte il valore della giocata (20 euro)

Infatti l l’art. 110, comma 7 del T.U.L.P.S. e il D. Dirett. AAMS 8 novembre 2005 n. 133/UDG (prelevabili dal sito www.aams.it) individuano due categorie di apparec-chi senza vincita in denaro , specificando-ne le caratteristiche: Gli apparecchi di cui al comma 7a) dell’art. 110 TULPS (le gru o le pesche ver-ticali ecc.), che si caratterizzano per:

il funzionamento elettromeccanico ov-vero con dispositivi meccanici attraverso i quali si possa specificamente esercitare l’abilità del giocatore;

l’assenza di monitor; l’interazione con il giocatore, al fine di

consentirgli di esprimere la propria abili-tà fisica, mentale o strategica, con esclu-sione di elementi di gioco basati specifica-mente su alea programmata;

l’erogazione del premio consistente in piccola oggettistica (di valore non supe-riore a venti volte il costo della partita, ovvero 20 euro), direttamente da parte

Pesche verticaliIl valore dei premi non deve superare le 20 volte quello della giocata

dell’apparecchio, immediatamente dopo la conclusione della partita, con esclusio-ne della possibilità di conversione del pre-mio stesso in denaro ovvero in altri premi di qualunque specie;

l’attivazione dell’apparecchio unica-mente con l’introduzione di monete me-talliche di valore complessivo non supe-riore, per ciascuna partita, ad 1 euro;

Gli apparecchi di cui al comma 7 c) (vide-ogiochi), chesi caratterizzano, invece, per:

l’assenza di qualsiasi vincita; la variabilità della durata della partita,

in funzione del livello di abilità espresso dal giocatore durante la partita;

l’interazione con il giocatore al fine di consentirgli di esprimere la sola abilità fi-

15www.anesv.it

sica, mentale o strategica e l’assenza di qualsiasi componente aleatoria;

il costo della singola partita, che può essere superiore a 50 centesimi di euro. (M.C.)

Rinnovo delle caricheall’ANESV di BolognaLa Sezione Emilia Romagna, Marche ed Umbria ha proceduto alla elezione del-le cariche associative per il prossimo tri-ennio. Il 14 maggio si è svolta l’assemblea dei Soci e si è proceduto alle operazioni di voto. Nel corso dell’Assemblea Gianni Da Ronche, presidente uscente, ha re-lazionato sul triennio di attività associa-tiva, segnalando di non essere disponibile a candidarsi nuovamente. Al termine del-lo scrutinio è risultato eletto Presidente della Sezione Angelo Catellani, noto eser-cente che opera in Italia e nei paesi arabi, coadiuvato da un consiglio composto da Ermes Fornaciari, Alessandro Bacchiega Alessandro, Luca patrizio Catter, Natale Carbonini, Sergio Amadio ed Ugo Livero.

Buoni lavoronei parchi di divertimentoL’iter parlamentareAbbiamo informato i soci dell’attività ef-fettuata per salvare il sistema dei vouch-er nel nostro settore, il cui utilizzo la proposta governativa di riforma del mer-cato del lavoro intendeva limitare forte-mente. Mentre questo numero va in stampa, la Camera dei Deputati deve ancora approvare la riforma. Nell’esame del provvedimento al Senato sono sta-ti presentati emendamenti, attraverso il coro unanime di tutte le grandi organiz-zazioni del turismo e della ristorazione, con le quali sono stati effettuati incontri sul tema. Nel prossimo numero, e attra-verso la newsletter daremo informazi-oni sull’esito dell’iniziativa. Al momen-to sono previste alcune limitazioni, che rendono più difficile l’individuazione del beneficiari , tuttavia rispetto al tes-to originario sono stati fatti importanti passi avanti. (M.C.)

16 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

di particolare sussistenza di vincoli, fer-mo restando il numero di moduli neces-sari per l’esodo previsto, con la presente si intende specificare le condizioni minime a cui alcuni tipi di tornelli, rispondenti ai requisiti minimi di seguito riportati, pos-sono essere considerati tra le vie e uscite di emergenza.Considerato che i tornelli di che trattasi possono essere assimilati alle porte chiu-

Il Dipartimento dei Vigili del fuo-co ha emanato la circolare n. 4962/2012 del 04/04/2012 per ri-spondere ai numerosi quesiti re-lativi all’uso delle vie e uscite di emergenza in presenza di sistemi di controllo degli accessi median-te “tornelli”.

La nota evidenzia che i tornelli non rien-trano nel dimensionamento delle uscite di emergenza e che “in casi di particola-re sussistenza di vincoli, fermo restando il numero di moduli necessari per l’esodo previsto, con la presente si intende spe-cificare le condizioni minime a cui alcu-ni tipi di tornelli, rispondenti ai requisiti minimi di seguito riportati, possono esse-re considerati tra le vie e uscite di emer-genza.Pervengono frequentemente richieste di chiarimenti, da parte delle strutture pe-riferiche dei VV.F., relativamente all’uso delle vie e uscite di emergenza in presen-za di sistemi di controllo di entrata/uscita degli accessi mediante tornelli. Al riguar-do si segnala che i sistemi di vie e uscite di emergenza debbono essere di norma pro-gettati senza tenere conto delle uscite at-traverso gli stessi tornelli. Tuttavia in casi

I tornelli possono essere considerati uscite di emergenza?

I requisiti individuati dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco

17www.anesv.it

— l’uscita di cui trattasi sia sempre presi-diata;— il numero di tornelli, abbia larghezza complessiva non inferiore alla larghezza necessaria all’esodo, e siano dotati di si-stemi atti a consentire, in caso di emer-genza, lo sgancio degli stessi tornelli in posizione tale da non creare intralcio all’esodo delle persone;— i sistemi di cui al punto precedente de-vono essere azionabili dall’operatore che presidia l’uscita ovvero dalle persone in esodo attraverso un dispositivo posto in posizione facilmente identificabile e ac-cessibile nel verso dell’esodo;— i tornelli devono aprirsi automatica-mente e portarsi in posizione di apertura completa a seguito di mancanza di ener-gia elettrica di rete;— ogni lavoratore presente nell’ambien-te di lavoro in cui sono installati i tornelli deve essere informato circa l’ubicazione e la modalità di azionamento del dispositi-vo di cui al precedente punto 3);— il pubblico presente nell’ambiente di lavoro in cui sono installati i tornelli deve essere informato circa l’ubicazione e la modalità di azionamento del dispositivo di cui al terzo punto mediante apposita segnaletica e cartellonistica posta in pros-simità dei tornelli.

se a chiave, I’ interpretazione letterale di quanto disposto al punto 1.5.7 dell’allega-to IV del D.lgs. n. 81i08 e s.m.i. comporta dei problemi applicativi per quelle attivi-tà produttive per le quali emerge la neces-sità di armonizzare le esigenze di control-lo di entrata/uscita del personale a mezzo di tornelli con quelle connesse alla tutela della sicurezza dei lavoratori stessi in caso di emergenza (esodo dai luoghi di lavo-ro in caso di incendio o altre situazioni di emergenza). Questo Dipartimento, visto il parere favo-revole espresso dal Comitato Centrale Tec-nico Scientifico di Prevenzione Incendi n. 305 del 5 luglio 20Il e di intesa con la Dire-zione Generale delle Relazioni Industria-li e dei Rapporti di Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ritie-ne che nei casi in cui i tornelli siano in-stallati lungo le vie e uscite di emergenza, per garantire il rispetto di entrambe le esi-genze summenzionate, si devono applica-re le seguenti condizioni minime: 1.I’uscita di che trattasi sia sempre pre-sidiata; 2.un numero di tornelli, la cui larghez-za complessiva sia non inferiore alla lar-ghezza necessaria all’esodo, sia dota-to di sistemi atti a consentire, in caso di emergenza, lo sgancio degli stessi tornel-li in posizione tale da non creare intralcio all’esodo delle persone; 3.i sistemi di cui al punto precedente de-vono essere azionabili dall’operatore che presidia I’ uscita ovvero dalle persone in esodo attraverso un dispositivo posto in posizione facilmente identificabile e ac-cessibile nel verso dell’esodo; 4.i tornelli devono aprirsi automatica-mente e portarsi in posizione di apertura completa a seguito di mancanza di ener-gia elettrica di rete; 5.informazione al personale: ogni lavo-ratore presente nell’ambiente di lavoro in cui sono installati i tornelli deve essere informato circa I’ ubicazione e la modali-tà di azionamento del dispositivo di cui al precedente punto 3); 6.informazione al pubblico: il pubblico presente nell’ambiente di lavoro in cui sono installati i tornelli deve essere infor-mato circa l’ubicazione e la modalità di azionamento del dispositivo di cui al pre-cedente punto 3) mediante apposita se-gnaletica e cartellonistica posta in prossi-mità dei tornelli in argomento.Tali condizioni richiedono che:

Caffè Starbucksa Disneyland Starbucks entra nei parchi Disney. La catena di caffette-rie che conta oltre 19.500 aperture, ge-stirà punti vendita in ognuno dei sei par-chi Disney presenti in Florida e California. Il primo negozio frut-to della partnership sarà aperto all’inter-no del parco divertimenti di Anaheim, in California, e il secondo a Orlando, in Flo-rida. Il look delle caffetterie sarà adatta-to a quello del parco divertimenti e il logo della catena sarà meno visibile dall’ester-no. I grembiuli dei dipendenti, inoltre, non saranno verdi come al solito ma riprende-ranno i temi del parco.

18 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

Il viaggio è infatti alla portata di tutti e chiunque – o almeno una buona parte - ha la possibilità di visitare città d’arte o altre mete altrettanto interessanti insieme alla propria famiglia a prescindere dalla visita organizzata dalla scuola.Parallelamente sono cresciute le struttu-re del divertimento puro e sono nate quel-le espressamente dedicate all’educazio-ne. Tutte hanno immediatamente intuito le potenzialità insite in questo mercato composto da flussi dell’ordine di centina-ia di migliaia di persone e si sono adope-rate per rendere sempre più appetibile il loro prodotto alle scuole.Nel frattempo si è iniziato a parlare di “viaggio d’istruzione” con sempre mag-giore vigore, enfatizzando la componen-

L’approssimarsi della fine dell’anno scolastico è sem-pre stato sinonimo di “gita scolastica”, che fin dagli anni ‘70 ha costituito un preciso punto di riferimen-to per milioni di studenti italiani. Se un tempo la gita

era da considerarsi un vero momento di scoperta e di evasione, magari unico per ragazzi che dati i tempi non avevano al-tra possibilità di spostarsi al di fuori del-la propria città, oggi l’approccio è ovvia-mente diverso.

Viaggi d’istruzione nei parchi, tra cultura e divertimento

A cura di Roberto CanoviParksmania.it – Amusement Project

19www.anesv.it

Abbiamo inoltre interpellato un’inse-gnante per conoscere anche il punto di vi-sta di chi è deputato alla scelta finale.Iniziamo proprio da Brunella Malli, pro-fessoressa di lettere di scuola secondaria di primo grado - scuole medie - già mem-bro della commissione dei Parksmania Awards per quanto riguarda la valutazio-ne dei progetti didattici proposti dai par-chi di divertimento.

Per quale motivo un insegnante decide di organizza-re la visita presso un parco di divertimenti?“In linea teorica lo scopo di una visita di questo tipo è volto allo sviluppo di un pro-getto didattico legato al programma sco-lastico dell’anno in corso. In realtà questo ha un’importanza relativa per i ragaz-zi, perché l’aspetto più importante del-la gita diviene infatti quello relazionale. Un rapporto che permette agli alunni di

te educational di tali eventi, ben aldilà di quella che in effetti risulta esserne la vera natura.Oggi, come allora, la componente ludica resta infatti predominante e a maggior ra-gione quando poi si parla di una visita che interessa un parco di divertimenti, ne co-stituisce la quasi totalità dell’esperienza.Essendo però necessario – e anche corret-to – creare i presupposti per una fruizio-ne intelligente e costruttiva della visita, i parchi hanno investito risorse importan-ti nella creazione dei cosiddetti percorsi didattici, che vengono dunque declinati nelle più svariate forme anche a seconda della tipologia di struttura in cui vengono ad essere messi in pratica.Quanta cultura, dunque, e quanto diver-timento in percentuale durante la visi-ta? Come operano in generale le strutture del divertimento per catturare l’attenzio-ne di insegnanti e studenti e indurli ad effettuare proprio presso di loro la visita? Quali problematiche organizzative ca-ratterizzano l’attività degli uffici marke-ting che devono promuovere il prodotto? A quali target ci si rivolge? Quali difficol-tà affronta l’insegnante nell’organizzare una visita? E quali soddisfazioni riceve?Per rispondere a tutte queste domande ab-biamo selezionato tre strutture che si dif-ferenziano per tipologia di prodotto of-ferto al pubblico: Acquario di Cattolica, Italia in miniatura, e Cavallino Matto. Passiamo dunque da una struttura pret-tamente educational a una edutainment, per giungere infine alla classica enter-tainment.

20 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

ti in gita sono diversi. Sono più “simpatici” perché si modifica il loro ruolo, che non è più quello di insegnare, censurare, giudi-care, ma quello di accompagnare.La visita all’interno di un parco diviene quindi non solo un’esperienza positiva in se, ma quella più positiva in assoluto per-ché è un’esperienza divertente che si può fare tutti insieme all’interno di un grup-po con cui di solito, almeno nell’ambito scolastico, si condividono situazioni ben più noiose.Anche il ruolo dell’insegnante in questo caso diviene meno sanzionatorio e dun-que i ragazzi si sentono ancora più libe-ri di quando non visitano magari il parco con i propri genitori”.

Quali caratteristiche deve avere un parco, a seconda del target di studenti cui si rivolge?“La struttura, specialmente per le scuo-le di primo grado, non dovrebbe essere particolarmente grande e dispersiva dal momento che, a differenza di classi con ragazzi più grandi, l’insegnante deve se-guire costantemente il gruppo per sorve-gliarlo”.

esprimersi in modo non strutturato al di fuori del contesto abituale. Liberi di rela-zionarsi e di cambiare le dinamiche che si vengono a creare all’interno delle classi. Quindi un momento di grande socializza-zione. Si è tutti più spontanei, insegnanti compresi.Gli studenti, non a caso, spesso riportano come impressione quella che gli insegnan-

22 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

“Sicuramente oggi è più difficile. Innan-zitutto è corretto evidenziare che oggi un insegnante che organizza e si assume la responsabilità di una gita diventa quasi un eroe, con genitori - è capitato a me per-sonalmente - che li fermano poi per stra-da per ringraziarli.Prima di partire l’insegnante firma un documento in cui si assume tutte le re-sponsabilità. Già prima di partire è natu-rale chiedersi: Chi me lo fa fare?Non siamo pagati per le ore supplemen-tari che impegniamo al di fuori della nor-male giornata lavorativa che ci viene ri-conosciuta come se fossimo a scuola e oltretutto hai responsabilità enormi se pensi a tutto quello che può capitare du-rante una gita, specialmente se composta da più giorni.Un esempio banale, ma significativo, può essere quello di una classe che la sera ini-ziò un litigio con un gruppo di altri ragaz-zi tedeschi presenti nello stesso albergo.Anche gli incidenti che sono accaduti nel tempo, come ragazzi caduti mentre tenta-vano di passare da un balcone all’altro, han-no terrorizzato gli insegnati. Sono deterren-ti, a prescindere dal luogo in cui si va.Altro punto dolente, l’aspetto finanzia-rio. Fino a quando le scuole hanno potu-to attingere a maggiori finanziamenti da parte dello Stato, era possibile supplire ad eventuali difficoltà economiche in cui si trovavano famiglie meno abbienti. Aveva-mo creato un fondo per gli alunni in diffi-coltà che poteva consentire ai loro ragazzi di partecipare alla gita.

La scelta avviene dunque principalmente per il pro-getto didattico in se o per la la natura del parco?“Il progetto didattico e come viene pre-sentato è importante, ma principalmente è la natura del parco stesso a determinare la visita. Tendenzialmente, strutture più soft per i più piccoli e parchi più impegna-tivi - Mirabilandia, Gardaland - per i più grandi”.

Una volta deciso il parco e il progetto didattico abbi-nato, come si svolge il lavoro dell’insegnante?“Sui progetti, in linea teorica, si lavora sia prima che dopo la visita, anche se in alcu-ni casi può accadere che il tempo dedicato al progetto in aula sia ridotto per una se-rie di motivi che variano di volta in volta. Generalmente sarebbe necessario dedicare quattro o cinque lezioni all’argomento”.

Per una serie di motivi che vorremmo appunto cono-scere, oggi è più difficile organizzare una gita rispet-to a 15 o 20 anni fa?

23www.anesv.it

In assenza di questo aiuto, dal momento che non si può chiedere a tutte le famiglie - soprattutto per gite di due giorni - di sob-barcarsi l’intero onere della spesa, cala di conseguenza anche il numero dei parteci-panti.La legge prevede che i partecipanti deb-bano essere almeno i due terzi della clas-se e quindi se non si raggiunge il numero, niente gita. Ora le classi sono oltretutto meno numerose rispetto al passato e an-che se si raggiunge comunque la percen-tuale minima, il rischio è quello di avere in ogni caso troppe poche persone per po-tere ammortizzare adeguatamente i costi fissi o ottenere sconti particolari grazie al numero di partecipanti.Costi sempre più elevati: pullman, in-gresso ai parchi, pasti e, nel caso di due giorni, anche l’hotel”.

Abbiamo esaminato gli aspetti negativi, ma vor-remmo concludere con qualcosa di positivo. Quanto si diverte però un insegnante durante una visita in cui tutto funziona perfettamente?“Si diverte tantissimo. Si diverte a prescin-dere e, naturalmente, all’interno di un par-co di divertimenti ancora di più. Anche gli insegnanti giocano. Pur di accompagnare i ragazzi si lasciano trascinare e ad esempio salgono su attrazioni che in condizioni nor-mali non avrebbero mai provato.Non si può infatti denunciare apertamente la propria mancanza di coraggio nell’affron-tare la velocità di un rollercoaster... devi as-solutamente farlo!Alcune insegnanti ritornano, per così dire, studentesse a loro volta e quindi si divertono forse ancora di più dei loro studenti. I ragaz-zi poi generalmente capiscono il loro sforzo per portarli in gita e dunque ripagano i pro-fessori in quell’occasione anche da un punto di vista umano più che professionale”.

Cosa ricorda uno studente dell’esperienza effettua-ta con un viaggio d’istruzione?“Un mese fa una delle mie figlie è andata in gita a Ravenna e Mirabilandia. Al ritor-no le ho chiesto se le erano piaciuti i mo-saici e la risposta è stata che si era diver-tita da pazzi a Mirabilandia! Il resto della gita è svanito nel nulla ed è per questo che l’attrazione, è proprio il caso di dirlo, non sono stati i mosaici di Sant’Apollinare, ma Katun”.

Per concludere, vale anche per gli insegnanti la re-gola che nei parchi si diventa tutti bambini?

24 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

Il numero relativo alle superiori è ovvia-mente piccolo, ma è in crescita perchè l’ac-quario è più trasversale come prodotto e si presta alla fruizione da parte di tutti. Non avendo, come i parchi di divertimento puri, attrazioni che si rivolgono magari a target specifici, abbiamo anche più possibilità, nel nostro piccolo, di differenziare.Oltretutto negli ultimi anni il lavoro svolto da acquari e parchi faunistici sta incremen-tando la coscienza dei visitatori e motiva maggiormente la visita per il valore didat-tico che ha, a prescindere dall’offerta ludica che ovviamente non possediamo se non in piccolissima parte nella sezione all’aperto.È quindi logico il nostro puntare forte-mente su un dipartimento didattico che si occupa della valorizzazione dei diversi temi presenti all’interno della struttura. L’acquario è caratterizzato da 4 percorsi e questi stessi percorsi, appunto valorizza-ti, incidono sulla scelta degli insegnanti e anche delle famiglie che alla fine spesso sono comunque coinvolte nella decisione.Nel caso dell’Acquario di Cattolica si cer-ca un’esperienza non fine a se stessa e che consenta ai ragazzi di usufruire di pro-grammi all’interno dei laboratori didat-tici diversificati, come archeologia, ge-ologia e biologia. Tra tutti questi ci sono ovviamente progetti specifici anche per le scuole superiori.

“Posso assicurare che si diventa addirittu-ra più bambini dei bambini!”.Appurato dunque che è fortissima la com-ponente ludica che motiva gli insegnanti e i ragazzi alla visita, avvantaggiando in questo modo le strutture del divertimen-to che per loro stessa natura propongono questo tipo di prodotto, cerchiamo di ca-pire come si svolge il lavoro di chi deve of-frire anche la componente educational e cioè i cosiddetti “Progetti didattici”.Andrea Drudi, responsabile marketing di Acquario di Cattolica, ci guida all’inter-no della realtà di una struttura nata pro-prio con queste specifiche caratteristiche.

In percentuale, quanto incide il pubblico delle scuole sul numero di presenze annuali dell’Acquario?“Circa un 10% e cioè 28.000 presenze. Il valore è alto, ma quello che ci interessa ancora maggiormente è il valore assolu-to, che è dato dalla potenzialità educati-va. Questo significa che se una riflessione va fatta ovviamente sul bilancio, è impor-tante valutare anche in base a quella che è poi la mission della nostra struttura. Cre-do sia un risultato straordinario a prescin-dere dal risultato economico.Il nostro target sulle scuole è incentrato su elementari e medie ma negli ultimi anni sono cresciuti anche i numeri che riguar-dano superiori e materne.

25www.anesv.it

A causa della crisi, avete riscontrato un calo quest’an-no nelle presenze scolastiche?“Le dinamiche che determinano le ten-denze dei flussi legate al mondo scolastico sono molto varie, per cui un solo elemen-to, come ad esempio quello della crisi, può essere in certi casi addirittura un vantag-gio. Il bacino recettore dell’Acquario è am-pio e comprende molte Regioni, ma ovvia-mente l’area da cui più attingiamo con le scuole è quello che interessa Emilia Roma-gna e Marche. Questo significa che la dif-ficoltà da parte degli insegnanti di uscire per più giorni è penalizzante, rendendo più interessante di conseguenza la visita nelle vicinanze, poi chiaramente molto dipende anche dai programmi scolastici. Se esiste un programma che comprende tematiche legate al mare è ovvio che la nostra struttura ne risulti avvantaggiata. Negli anni, 2012 compreso, il numero di scuole che hanno risposto al nostro diret-to contatto è aumentato e quindi abbiamo riscontrato un momento di crescita. Ma le difficoltà ci sono per tutti, inutile na-sconderlo e di conseguenza non è sempli-ce prevedere gli andamenti futuri.

Sul numero totale degli studenti che vi-sitano l’Acquario, non meno del 75% usu-fruisce di una visita guidata accompagna-ti da un esperto. Di questi, un ulteriore 30% usufruisce anche dell’attività di labo-ratorio.Il tempo di permanenza è dunque media-mente di 4 ore perché, appunto, si associa la visita guidata al percorso blu - circa due ore - a un pacchetto di visita con l’esperto in uno degli altri percorsi - un’ora - e ad un laboratorio, il che comporta un’altra ora.Poi è necessario sommare i tempi ulte-riori di pausa tra un’attività e l’altra. In alcuni casi abbiamo gruppi che poi alla fine della visita si recano in spiaggia, che è contigua all’Acquario. Ciò significa che la giornata è stata interamente riempita.L’acquario crede comunque nelle sinergie territoriali, per cui abbiamo creato pac-chetti che comprendono altri parchi o de-stinazioni altrettanto interessanti come l’antico borgo di Gradara. Percentual-mente il pacchetto che comprende anche la visita a Gradara è quello più gettona-to. Al secondo posto, la visita combinata a Italia in miniatura”.

26 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

pur con i dovuti calcoli su lontananza e difficoltà logistiche, abbiamo riscontrato minore interesse”.

Quando si parla di Regioni d’Italia non si può fare a meno di pensare al grande pa-trimonio architettonico del nostro paese, composto da strutture che per numero e importanza non hanno eguali al mondo.E proprio su questo nostro patrimonio ha fondato il successo un parco che fa dell’e-dutainment - educazione e divertimento insieme - il proprio punto di forza: Italia in miniatura.Lisa Rambaldi, responsabile Marketing della struttura riminese famosa per le sue miniature, ci parla della loro esperienza col mercato delle scuole.“Siamo aperti da 42 anni ma soprattutto negli ultimi 15 abbiamo investito sul for-te appeal che il nostro prodotto ha sul-le scuole. Premesso che conta tantissimo il passaparola tra colleghi, che noi sti-miamo addirittura al 40% sul totale del-le scuole che vengono in visita, ogni anno investiamo moltissimo in nuovi progetti didattici.Anche quest’anno abbiamo allargato ulte-riormente i temi e siamo arrivati addirittu-ra a 30 percorsi didattici diversi proposti.Inoltre, sempre da quest’anno abbiamo effettuato un ulteriore esperimento inve-stendo anche sulle conferenze affidando-ci ad esperti di diversi campi. Il progetto “Focus con l’Esperto”, composto da 8 ap-

Il mondo scolastico è in fase di travaglio, se ne parla tanto, il ruolo dell’insegnan-te è quello più importante perchè poi è lui che decide. Le gite continuano ad essere effettuate, ma cambia in effetti il modo di organizzarle. Ad esempio, abbiamo no-tato forti cali di prenotazioni da parte di agenzie e tour operator. Si cerca sempre di rispamiare al massimo, ed è per questo che gli insegnanti ci contattano diretta-mente, bypassando quegli intermediari, come le agenzie, che danno certamente più sicurezza da un punto di vista orga-nizzativo, ma che causano di conseguen-za anche costi maggiori.Stiamo già lavorando ora per il prossimo anno, concentrandoci sempre più proprio sul contatto diretto”.

A livello territoriale fino a dove vi spingete con il materiale di comunicazione e quali parametri uti-lizzate per decidere?“Effettuiamo una selezione basando-ci sullo storico delle stagioni precedenti. Cerchiamo innanzitutto di capire in quali aree del paese abbiamo avuto maggiori ri-scontri, mettiamo a confronto il rapporto contatto-risposta e verifichiamo gli indici di conversione andando ad aggiustare di anno in anno il tiro.In termini pratici, di tutte le Regioni d’I-talia ne escludiamo praticamente solo tre: Sicilia, Calabria e Sardegna. Non solo perchè oggettivamente risultano essere le più lontane, ma anche perchè nel tempo,

Un Fastpass gestito da tabletSul web sono apparse notizie secon-do le quali nel parco Disney Magic Kin-dom, ad Orlando sarebbero in corso dei test con iPad e sensori RFID per quanto riguarda le attrazioni con biglietto Fast Pass. Il noto sistema “saltafile” è ancora gestito con sistema cartaceo, e control-lato a vista dai cast members . L’installa-zione dei lettori a radiofrequenza fa pen-sare che il Fastpass diventi una card con RFID, e che la gestione del sistema av-venga attraverso un tablet nelle mani de-gli operatori. Sul web c’è gia già chi ipo-tizza l’uso di un iPhone 5 o iPad 4 con chip NFC per salvare automaticamente nel di-spositivo con un’apposita app tutte le in-formazioni per l’accesso alle attrazioni di tipo FastPass.

28 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

e agosto si raccolgono i pareri di tutti e si decidono poi i temi per la nuova stagione. In questo periodo creativo si controlla se nell’anno seguente vi sono ricorrenze par-ticolari e si valutano i temi più attuali cui legarsi. Ad esempio, per il 2012, in occa-sione del centenario della morte di Pasco-li, in accordo con il comune di San Mauro Pascoli la scorsa estate abbiamo studiato un apposito percorso dedicato.Procediamo poi nei primi giorni di set-tembre con la comunicazione scritta alle scuole italiane. Cataloghi, foto, rimandi al sito internet e già la possibilità di pre-notare perchè i tempi della scuola sono in-fatti generalmente lunghi.I primi consigli degli insegnanti vengono effettuati già poco dopo l’apertura a set-tembre e a dicembre solitamente si è già decisa la destinazione e conseguente spesa.Altre scuole decideranno più tardi, ma per poterli coinvolgere tutti, partiamo per tempo fornendo ai singoli insegnanti gli strumenti sia per decidere che per opera-re nella fase di pre e di post visita al parco. I vari percorsi sono pensati anche in fun-

puntamenti con nomi illustri - tra cui Gol-doni, Giugliacci, Bignami, Colombo, Zi-chichi – ne è l’esempio concreto.Per quanto riguarda in generale i percorsi didattici, questi sono intesi come appro-fondimenti di temi attuali per lasciare di-versi input ai ragazzi, che li utilizzeranno successivamente, a scuola, per effettuare analisi e approfondimenti.In percentuale le gite incidono oggi per circa il 17% sul totale dei nostri visitatori. Tradotto in cifre, oltre 70.000 ragazzi. E siamo oltretutto in crescita”.

Come vi muovete in ambito organizzativo e come si svolge l’attività volta a coinvolgere l’anno successi-vo le scuole?“Il contatto con le scuole è diretto e nor-malmente contiamo molto sulla fideliz-zazione dell’insegnante. Aspettiamo le scuole tra aprile e maggio e a giugno si ca-pisce già quali progetti hanno avuto mag-giore successo. Stiliamo un resoconto in cui evidenziamo eventuali criticità per capire dove intervenire e di conseguenza muoverci per l’anno successivo. Tra luglio

30 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

Esistono però anche pacchetti che preve-dono la visita combinata del nostro par-co con altri parchi della zona, per la preci-sione quattro: Mirabilandia, Fiabilandia, Acquario di Cattolica e Delfinario di Rimi-ni. La combinazione più richiesta è quella che prevede non solo l’ingresso a Mirabi-landia, ma anche il pernottamento in ho-tel. Questo soprattutto per le classi dei ra-gazzi più grandi”.

Cosa possiamo evidenziare relativamente alla si-tuazione attuale? Quali problematiche?“Quest’anno ci sono molti fattori negati-vi, la crisi in primis. Meno finanziamenti per le scuole e sappiamo che ci sono stati cali di presenze, anche se noi al momen-to siamo addirittura in crescita. C’è però da segnalare che questo inverno le abbon-danti nevicate in Emilia Romagna e Mar-che hanno generato una situazione deci-samente particolare. Molte scuole sono rimaste chiuse per diversi giorni e questo ha fatto si che si siano verificati notevoli ritardi nell’attuazione dei programmi. La necessità di non perdere ulteriori giorni di scuola ha fatto si che alcuni insegnanti abbiano rinunciato alle gite. Le nostre va-lutazioni però si devono basare sui gran-di numeri e di conseguenza almeno per ora, siamo decisamente soddisfatti della risposta ricevuta anche quest’anno dalle scuole”.

Da un parco che abbina elementi educati-vi ad attrazioni, passiamo ad una struttu-ra che si è fino ad ora sempre rivolta alle famiglie in vacanza nei mesi estivi. Come ci spiega però Monica Giuntini, responsa-bile Marketing di Cavallino Matto, “Ora stiamo lavorando con decisione anche sulle scuole. È difficile parlare di percen-tuali sul globale perchè è il primo anno che il parco si misura con i progetti didat-tici, ma mi fa piacere registrare una pre-senza abbastanza significativa anche da parte delle scuole.

I gruppi provengono non solo dalla Tosca-na, ma anche da Liguria e Lazio. Abbiamo appurato un forte interesse per la parte di-dattica anche da parte di gruppi di geni-tori che scelgono di venire da noi perchè ci sono le attrazioni ma anche tre progetti importanti.In breve, didattico-naturalistico con per-corso all’interno della pineta in cui sia-mo inseriti e che permette di osservare le

zione dell’età dei ragazzi e naturalmen-te dei temi che vengono affrontati nei ri-spettivi programmi.Il nostro target principale in assoluto è quello delle scuole primarie e nello spe-cifico le classi che vanno dalla terza alla quinta elementare. Anche le secondarie di primo grado rientrano a pieno titolo nel nostro target, mentre è assolutamente lo-gica la scarsa presenza di studenti delle secondarie di secondo grado.Il nostro bacino di visitatori è molto am-pio perchè pur coinvolgendo naturalmen-te le scuole di Emilia Romagna e Marche, interessiamo molto Regioni come Puglia, Campania e Lazio. Questo perchè si tratta spesso di gite di almeno due giorni volte alla visita di città come Bologna, Venezia, San Marino o Firenze.Molto più presente quindi il Centro e Sud Italia rispetto a regioni come ad esempio Veneto, Piemonte e Lombardia”.

La presenza in queste Regioni di strutture come Gar-daland, Minitalia Leolandia - tra l’altro della me-desima categoria - o Parco Natura Viva possono es-sere una spiegazione?“Sicuramente si, e lo trovo assolutamente naturale. Indipendentemente dalla crisi in atto allo stato attuale, il parco di pros-simità ha da sempre maggiore appeal ri-spetto a quello più lontano, fosse anche a parità di valore. Figuriamoci se poi si par-la di Gardaland, che anche se sul fronte puramente ludico, offre decisamente di più”.È ovvio che una gita scolastica dovrebbe avere sia la componente ludica che quella formativa, ma come abbiamo visto, non sempre questo è un dogma assoluto. Se poi consideriamo che la recente apertu-ra di Gardaland Sea Life ha portato anche questa componente, risulta chiaro come i flussi del turismo scolastico delle Regioni più settentrionali si fermino in maggio-ranza a Bergamo o sul Lago di Garda.

Come si svolge la visita a Italia in Miniatura?“Abbiamo notato che rispetto ad alcuni anni fa oggi le scuole programmano di trascorrere da noi l’intera giornata. En-trano la mattina, visitano le miniature, si divertono sulle attrazioni, pranzano e usufruiscono dei percorsi o dei laboratori.Normalmente impiegano non più di un’o-ra, massimo due, per svolgere il program-ma o le attività didattiche. Il resto del tempo è puro divertimento.

31www.anesv.it

dune di sabbia sul mare, il bosco con le sue tipiche piante autoctone e gli anima-li che popolano questo ecosistema tutto sommato unico, oltretutto a diretto con-tatto con un parco di divertimenti.Il Secondo laboratorio si basa sul riciclo dei rifiuti, molto attuale e di forte inte-resse. Per ultimo quello sull’educazione stradale, con miniauto parlanti che dan-no indicazioni sui segnali stradali. È il più apprezzato, anche perchè parte integran-te del programma delle materne e delle primarie.

Abbiamo poi allo studio per il prossimo anno un progetto che coinvolge lo sceno-grafo del parco. Si rivolgerà ad un target più alto e verterà sul come si realizzano le scenografie delle attrazioni all’interno di un parco di divertimenti. Un’idea che ci pare originale e che ha già suscitato l’in-teresse di diversi operatori durante l’ul-tima edizione della fiera ABCD svoltasi a Genova.Molte scuole che ci hanno visitato quest’anno ci hanno chiesto esplicita-mente di presentare loro progetti diver-si ogni anno. Questo consentirà di fide-lizzarle ulteriormente. Esperienze nuove abbinate ad un prodotto ludico di provato successo dal momento che Cavallino Mat-to ha inserito negli ultimi anni attrazioni di notevole spessore per il target 3-16 anni.Se consideriamo che i gruppi scolastici, magari tramite i genitori, organizzavano già visite esclusivamente ludiche presso di noi, questo è un ulteriore plus che pos-siamo offrire loro negli anni a venire.Ci siamo quindi attivati e ora siamo pre-senti su diverse riviste specializzate, ab-biamo partecipato a fiere, inviato proposte didattiche alle scuole, chiesto suggeri-menti agli stessi insegnanti e verificato poi l’effettiva ricezione dei cataloghi.Dal momento che ci rivolgiamo ad un tar-get composto prevalentemente da scuole materne e primarie, la durata di percor-si e laboratori è limitata a un massimo di 50 minuti e in futuro, per gruppi di ragaz-zi più grandi, si potrà aumentre un poco l’impegno, ma senza mai dimenticare che poi gli studenti vorranno divertirsi sulle attrazioni”.

Quanto costa oggi una visita al parco, comprensiva di percorso didattico?“I progetti didattici sono compresi nel co-sto dell’ingresso per gruppi di minimo 25

32 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

Crediamo molto nella collaborazione tra strutture dello stesso territorio e a breve contiamo di creare una realtà che ci per-metta di crescere tutti insieme”

Una delle componenti di questa crescita sarà sicuramente legata al turismo scola-stico, che nonostante le difficoltà eviden-ziate dai protagonisti di questo articolo, resta fondamentale per il settore dei par-chi di divertimento, se non altro perchè favorisce indiscutibilmente la destagio-nalizzazione.Ragionando in termini anticiclici, ogni investimento che verrà effettuato a breve anche su questo specifico settore dovreb-be poi portare risultati incoraggianti nel medio e lungo periodo. Ci pare un buon motivo per continuare ad investire e a cre-dere nei viaggi d’istruzione. Quei viaggi che fanno tornare bambini anche gli in-segnanti e che fanno ricordare ai ragazzi i mosaici.Ovviamente non quelli di Sant’Apollinare in Classe, ma quello - finto - disegnato sul pavimento della pedana di partenza di Ka-tun a Mirabilandia.

persone: 14 euro. Il progetto dunque è gra-tuito. Noi sosteniamo il costo del tutor e dei materiali e stiamo anche lavorando per formare direttamente il nostro perso-nale interno in vista di un utilizzo sempre più marcato.Con un prezzo tutto sommato così ridotto ci siamo resi conto che poi la grande maggio-ranza dei gruppi si recano a pranzo presso il self-service ed è stato naturale includere anche questo - per chi lo desidera - all’inter-no di un pacchetto rilasciato a 24 euro. L’a-desione è stata decisamente elevata”.

Per quanto riguarda eventuali partnership con strutture a voi vicine, come state operando?“Al momento stiamo gettando le basi per una proficua collaborazione con i parchi della Val di Cornia, l’Acquario di Livorno, i due parchi acquatici Acqua Village di Ce-cina e Follonica e le Strade del Vino. Per creare una rete di strutture didattiche, ma non solo.Oggi è attivo solamente un pacchetto di due giorni comprensivo di pernottamento in al-bergo e ingresso a Cavallino Matto e presso i parchi della Val di Cornia. Si tratta di una prima, piccola esperienza, ma che per noi è molto significativa in prospettiva.

Collaborazione con il portale PostepayfunLa carta Postepay emessa da Po-ste Italiane ha oltre 8.400.000 clienti. Per offrire proposte rela-tive all’intrattenimento, Poste Italiane, in collaborazione con QMI, ha realizzato il portale Po-stepayfun. Attualmente il porta-le veicola offerte relative ai settori del cinema, della musica e dei vi-deogames, ma lo strumento ha forti potenzialità anche per il set-tore dei parchi di divertimento. All’interno del portale sono ospitati due tipi di contenuti:- concorsi dedicati ai 8.4mln di pospayisti, ospitati sul sito e anche sugli altri media di Po-ste Italiane (siti internet, ecc) - offerte commerciali esclusive per i pospayisti. Promozioni realizzate con concorsi o vendita di prodotti dedicati (pacchetti, biglietto + gadget, biglietto + ristorazione ecc.) sono facilmente comunicabili attraverso il sito, che è molto visitato. Ai Soci è stata inviata una presentazione delle potenzialità offerte dal por-tale ai parchi di divertimento. Per approfondire è possibile scrivere ad [email protected].

33www.anesv.it

che DiVertical è anche il più alto coaster d’I-talia, piazzandosi sul primo gradino di un po-dio, che con i “gemelli” Katun e Ispeed appar-tiene totalmente a Mirabilandia».Mirabilandia ha infatti permesso agli stessi fan del parco di poter personalizzare le im-barcazioni che sfrecciano sulla nuova attra-zione grazie al contest online “Disegna Di-vertical”. Le 3 migliori personalizzazioni, scelte dalla commissione tecnica del Par-co tra gli oltre 3.000 progetti ricevuti, sono state disegnate da Stefania Farri di Roma, Luca Galassi di Modena e Ilaria Della Bartola di Pisa che, oltre alla soddisfazione di vede-re realizzate le proprie opere, erano presenti alla cerimonia di inaugurazione, presentata da Federica Panicucci.Negli ultimi 5 anni Parques Reunidos ha in-vestito nel parco ravennate complessiva-mente 52 milioni di euro: 12 per Reset (2008), 15 per iSpeed (2009), 5 per Master Thai (2011) ed infine quest’anno 20 milioni di euro per questa nuova, spettacolare attrazione.

Ancora coaster, e ancora Intamin per Mirabilandia il parco raven-nate. Lo scorso 16 giugno è sta-to infatti inaugurato Divertical, un water coaster con numeri da record: 60 metri di altezza e 110

km/h di velocità, ne fanno il water coaster più alto del mondo. L’ottovolante, il cui per-corso inizia con un ascensore che solleva le imbarcazioni all’altezza massima, offre due formidabili “tuffi” nell’ acqua, si aggiunge così agli altri due coaster che rendono famo-so il parco, ovvero Katun, inverted coaster da brivido, prima realizzazione B&M in Ita-lia, con i suoi 1200 metri a 110 km orari, loop a 360 gradi e un salto di 50 metri, ed Ispeed , un Intamin con lancio magnetico, dotato di un’accelerazione da 0 a 100 km in 2,2 secon-di, a 55 metri d’altezza e con una pendenza di 90 gradi. Un’attrazione che piacerà alla maggior parte degli ospiti del parco, ai qua-li è destinata. «Abbiamo pensato di offrire agli appassio-nati – spiega l’amministratore delegato di Mirabilandia, Riccardo Capo – una opportunità unica e irripetibile, con-sentendo di mettere la firma su Di-Vertical attraverso la personalizza-zione di uno degli scafi. Crediamo sia un modo per premiare la passione e l’entusiasmo coi quali i nostri fans hanno seguito la realizzazione di questa grande attrazione, che cam-bierà il volto di Mirabilandia. Infatti DiVertical non è solo il watercoaster più alto al mondo, ma grazie alla sua mole imponente e al suo concept in-novativo diverrà uno dei simboli del Parco. Non dimentichiamo inoltre

Una parte del traccia-

to e il primo lancio: nella imbarcazio-

ne, in prima fila Riccardo Capo, AD di Mirabilan-dia, l’acro-

bata Stefano Scarpa e, in

terza fila, Pietro Lan-

ciotti, Diret-tore mar-

keting del parco raven-

nate .

Mirabilandia: inaugurato il Divertical

36 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

La Disneyland francese compie vent’anniDreams è il nuovo, incredibile spettacolo

37www.anesv.it

Peter Pan e Wendy – che appaiono proiet-tati ai lati del castello – vengono interrot-ti nella loro conversazione dalla solita, di-spettosa ombra di Peter che scappa via e si fa inseguire in un volo comparato nell’u-niverso Disney, in cui il castello di Aurora che – complice il buio e gli effetti di luce – diventa uno sfondo poliedrico e malle-abile che ospita tutti i più amati perso-naggi dei cartoni. L’ombra si trova così a Parigi, prima nel ristorante di Remi di Ra-tatouille, poi tra le guglie della cattedrale di Notre Dame insieme al gobbo, nel bel mezzo di uno spettacolo stile Broadway inscenato dal Genio di Aladdin, sui tetti di Londra con gli spazzacamini di Mary Poppins (ombre anche loro nell’indimen-ticabile balletto “Tutti insiem”) e nella città in rovina con Re Luigi e le Bandar-Log del Libro della Giungla. Le immagini dei personaggi si muovono

Il castello della Bella Addormenta-ta trasformato in tridimensiona-le, un’esplosione di suoni e luci coinvolgente ed emozionante, fuochi d’artificio che riempiono il cielo di stelle e scintille: è Dre-ams, il nuovo spettacolo nottur-no, ideato per celebrare i 20 anni

di vita del parco Disneyland Resort Paris, e che è destinato a lasciare un segno nel-la storia degli show nei parchi di diverti-mento.L’idea è a dir poco geniale: una serie di fa-sci di luce colorata e di immagini vengo-no proiettate sul castello che troneggia al centro del parco e segna l’ingresso di Fan-tasyland, l’area più fiabesca, magica e “disneyana” del parco.

di M.Cristina Cesa

38 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

vegliata da un drago, che appare insieme al sui bel principe Flin e che poi svani-sce per lasciare il campo ad una sfilata di tutte le immortali eroine, da Cenerento-la alla Bella e la Bestia, dalla “padrona di casa” la Bella Addormentata a Tiana e il suo principe Ranocchio. Non mancano apparizioni fugaci dei gio-cattoli di Toy Story, la silhouette di Topoli-no e tanti altri che quasi si fatica a coglie-re, persi come si è nella magia dei suoni e degli effetti speciali. Ma le emozioni con-tinuano quando l’intermezzo principesco sfuma in toni più cupi sia nei colori che nella musica e una carrellata di cattivi si abbatte sul pubblico. Il malefico Capitan Uncino cattura l’ombra di Peter e la getta in mare dove lo aspetta non solo il ticchet-tante coccodrillo perennemente affama-to, ma anche Ursula, la strega del mare che voleva rubare l’amore alla Sirenetta. Il dottor Facilier, artefice della trasforma-zione in ranocchio del principe Naveen, e la perfida Malefica – che condannò la bel-la addormentata a morire pungendosi con il fuso dell’arcolaio - che appare in un tri-pudio di fiamme sia come strega che nelle fattezze di drago.Musica, colori, sogni e fantasia, in uno spettacolo che nasce per i 20 anni del par-

su uno sfondo che si modifica continua-mente nei colori e nelle forme per adattar-si alla nuova e diversa scenografia in cui lo spettatore perde la concezione di trovar-si di fronte ad una proiezione, faticando spesso a riconoscere i contorni del castel-lo per un effetto totalmente immersivo. La musica, i suoni, le voci, i giochi piro-tecnici che illuminano a giorno fanno il resto suscitando emozioni forti nei gran-di – che ritrovano i personaggi che hanno amato da bambini – e nei piccoli che la-sciano lo spettacolo con gli occhi ancora pieni di magie che continuerà a colorare i loro sogni. Il culmine di questo gioco di effetti ottici e inganni visivi sono le torri del castello che si trasformano in immensi e coloratissi-mi razzi che partono, perfettamente sin-cronizzati con veri fuochi artificiali che esplodono in una cascata colorata, dan-do veramente l’impressione che il castello stesso sia esploso in scintille La fuga dell’ombra di Peter, lascia il bal-letto di Re Luigi nella città in rovina in-troducendo un momento romantico e fa-tato, scandito dal tema principale di uno degli ultimi capolavori Disney, Rapunzel , la bella principessa dai lunghissimi ca-pelli tenuta prigioniera in una torre sor-

40 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

co parigino, ma che di fatto vuole essere un omaggio a tutto il mondo che grazie al vecchio zio Walt ha accompagnato per de-cenni generazioni di bambini. Oseremmo dire che è la realizzazione a 360° dell’idea portante di Fantasia, il capolavoro cine-matografico datato 1940 in cui la musica si fa immagine, in una fusione perfetta delle due espressioni artistiche. Il riusci-tissimo esperimento aveva già avuto un seguito all’inizio del nuovo millennio con Fantasia 2000, che aveva potuto godere di tecniche cinematografiche più avanza-te attingendo anche a “più moderni” bra-ni musicali (uno per tutti la Rhapsody in Blue di George Gershwin) e che già aveva dimostrato che si poteva osare di più. Oggi, nel 2012, in questo spettacolo ritro-

viamo tutto lo spirito e la filosofia Disney in un continuo giocare con musica e im-magini, dove la musica racconta e il di-segno suona e, in questo caso l’architet-tura del castello si trasforma, sparisce, si accende, e si spegne, in un metamorfosi senza fine che ingannare lo spettatore e lo guida in una dimensione onirica fruibile a tutte le età: da puro e semplice volo nel mondo incantato delle fiabe per i bambi-ni, ad esperienza multisensoriale per gli adulti che vi ritrovano piccoli ma intatti frammenti della loro infanzia e che si sor-prendono con il naso all’insù incantanti e ammaliati da un qualcosa che profuma davvero di magia.Buon compleanno, DLP!

Apprendistato stagionale anchenei contratti a tempo determinatoApprendisti con contratti a termine. Sembra una contraddizione, in quanto l’apprendista-to è la porta per acquisire una professionalità orientata al lavoro stabilizzato. Il CCNL del turismo ha invece previsto che l’apprendistato, ed il conseguente percorso formativo, pos-sano essere compiuti sommando anche esperienze temporanee. Anche il D.Lgs 167/2011 (Testo Unico sull’apprendistato) riconosce a questo meccanismo di avviamento al lavo-ro una valenza che si coniuga con un lavoro a tempo indeterminato, ha tuttavia ricono-sciuto una eccezione per le attività stagionali. Lo scorso 17 aprile i rappresentanti delle parti sociali dell’ambito turistico hanno sottoscritto un accordo che dà concretezza all’ap-prendistato professionalizzante con durata stagionale. E’ dunque possibile svolgere l’ap-prendistato in più stagioni. L’accordo prevede inoltre che coloro che abbiano concluso già un’esperienza di apprendistato stagionale presso un soggetto, abbiano un diritto di prece-denza nell’assunzione per la stagione successiva. Viene infine ribadito l’obbligo di erogare formazione, la cui durata sarà rimodulata sulla base della durata dell’esperienza lavorati-va rispetto al monte ore annuale. In ca-renza di disposizioni attuative da parte delle Regioni, è molto difficile assume-re come apprendisti i minori, dai 15 ai 17 anni. In breve:- La disciplina si applica a giovani dai 18 ai 29 anni. Dai 17 anni per chi abbia già una qualifica professionale.- Viene previsto che ai fini dello svolgi-mento dell’apprendistato si possano cumulare periodi svolti in più stagioni- il rapporto è a tempo determinato- Tra il primo contratto e l’ultimo non devono decorrere più di 48 mesi di ca-lendario- Gli apprendisti che hanno già lavora-to per una stagione possono esercitare il diritto di precedenza nell’assunzione per la stagione successiva

42 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi di divertimento

fa vivere al visitatore un’avventura ad alta velocità per le strade di Chicago, dove alie-ni buoni e cattivi si scontrano in battaglie senza esclusione di colpi. Lo spettatore di-venta quindi protagonista della scena, gra-zie al 3D, alla moto su cui si trova seduto e ai 14 schermi che lo circondano di scene raffiguranti gli eroi Trasformers. Il tutto con una risoluzione quattro volte maggio-re della media delle immagini HD.In questo progetto di ampliare il parco ci crede Thomas L. Williams, amministra-tore delegato di Universal Parks & Resort e non potrebbe essere altrimenti. Lo scorso anno nel parco di Orlando le visite hanno fatto registrare un incremento del 30% gra-zie al nuovo spazio dedicato a Harry Potter, un risultato tale che sta convincendo la so-cietà a replicare anche nei parchi in Cali-fornia e Giappone.E Disney? Non resta certo a guardare. Che sia o meno preoccupato della concorrenza, il colosso americano ha deciso di espande-re il suo «Magic Kindom Park» di Orlando e spendere 500 milioni di dollari in una nuo-va area “Avatar” nel vicino «Animal King-dom». Il progetto parte già il prossimo anno ma verrà aperto nel 2015. I dettagli al momento non si conoscono, ma a quan-to pare James Cameron, regista di Avatar, ha confessato che includerà la simulazione di voli. Inoltre il gruppo ha speso 450 mi-lioni di dollari per un nuovo spazio dedica-to a “Cars” nel suo «California Adventure Park», visitabile dal 15 giugno.

C’è una sfida silenziosa che sta tenendo banco ultima-mente sui siti di informa-zione americani, non solo di settore: è quella che vede come agguerriti contenden-ti la Walt Disnesy e la Com-cast, che nel 2011 è diventata

maggiore proprietario degli Universal Stu-dios. È una lotta a colpi di parchi da diverti-mento che come ben sappiamo – al contra-rio di quanto avviene in Italia – conoscono negli Stati uniti uno sviluppo senza prece-denti, classificandosi come la più stabile fonte di reddito per le industrie dell’enter-tainment americano. L’ultimo punto mes-so a segno dalla Universal ha visto la luce lo scorso 25 maggio, con l’inaugurazione agli Studios di Hollywood di un nuovo spa-zio di intrattenimento 3-D dedicato al film “Trasformers” di Micheal Bay, costato 100 milioni di dollari. Non solo, è in progetto anche la ristrutturazione dell’attrazione che ripercorre le avventure di Spiderman, una fontana hig-tech dagli show pirotec-nici e una nuova area dedicata a “Cattivis-simo me”. Un’impresa ardua e ambiziosa, che vuole tener testa ad una realtà sconfi-nata come la Disney che, da sola, possiede otto parchi tra Florida e California che at-traggono ogni anno oltre 73 milioni di per-sone da tutto il mondo, con picchi record in estate. Universal gestisce tre parchi, vi-sitati annualmente da 18 milioni di adulti e bambini.Ambiziosa sì ma non impossibile, dopo-tutto il parco dedicato ai “Transformers”

Disney e Universal Studios in competizione

44 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi acquatici

pedire agli utenti di mettere in atto com-portamenti tanto pericolosi quanto im-prevedibili che mettano a rischio la salute di chi li compie e di chi eventualmente ne subisce le conseguenze, comportamenti che costituiscono il cosiddetto “rischio re-siduo”, ma è altrettanto evidente che non basta limitarsi a cercare di tutelarsi nei confronti di una eventuale azione risarci-toria o di responsabilità penale senza pre-occuparsi di far si che non avvengano in-cidenti.La gestione della sicurezza oggi in Italia viene portata avanti con un approccio di tipo “burocratico”, che si preoccupa esage-ratamente di redigere piani, studi, ana-lisi, ma che dimentica, troppo spesso, il fine al quale tutti dovremmo tendere: cer-care di ridurre al minimo gli incidenti.Preoccuparsi della sicurezza non significa far si che il cerino acceso cambi di mano

Il tema della sicurezza nei parchi acquatici è sicuramente difficile da trattare nella situazione spe-cifica in cui ci si trova ad operare. Dal punto di vista normativo non vi sono certezze né linee definite da seguire e la disciplina dell’au-tocontrollo ha di fatto delegato al

Responsabile della piscina l’onere di in-dividuare e di correggere eventuali rischi presenti nell’impianto.Si tratta quindi di verificare, in base alla situazione specifica di ogni impianto, gli eventuali rischi possibili e gli interventi correttivi per ridurre questi ultimi a livel-li accettabili.È evidente, infatti, che nessuno può im-

Di Rossana Prola(Professioneacqua.it)

L’analisi del livello dei rischi attraverso i comportamenti degli ospiti

45www.anesv.it

per caso, poiché ogni impianto è diverso da un altro così come ogni modalità di ge-stione.Sicuramente il gestore di un parco cono-sce il proprio impianto meglio di chiun-que altro ed è in grado di individuare i possibili rischi.La presenza delle attrazioni aumenta i ri-schi in misura decisa rispetto ad una pi-scina tradizionale. Se in quest’ultima il rischio maggiore infatti è rappresentato dall’annegamento, in un parco questi si differenziano maggiormente, a seconda della tipologia di attrazione.Per ogni situazione va quindi definito il rischio, attraverso il metodo ormai uni-versalmente adottato del prodotto tra la probabilità e la gravità del danno:R = P x D

Le linee guida europee danno gli indici se-guenti (Tabella 1 e tabella 2) per le entità sopra riportate.

Una volta ottenuto il fattore di rischio (R) è possibile identificare una scala di atten-zione (indice di attenzione - I.A.). In base alla probabilità di che si verifichi un peri-colo - P ed alla massima gravità prevedibi-le del danno subito – D.

in tempo, ma significa tutelare la salute e l’incolumità degli utenti. Se gli eventi dannosi non accadono, sicuramente non ci sarà la necessità di delegare a qualcun altro eventuali responsabilità.

Gli incidenti sono deleteri per un parco ac-quatico per molte ragioni. Prima di tutto, chiaramente, per un problema di respon-sabilità morale. Nessuno può gioire del-le disgrazie altrui. Ma secondariamente vanno tenuti in debita considerazione al-tri effetti assolutamente dannosi, come ad esempio quelli che colpiscono l’immagine pubblica del parco. Quando la notizia di un infortunio, magari grave, viene pubblicata sui giornali sicuramente molti utenti po-tranno essere negativamente colpiti dal-la notizia, decidendo che il parco non è un luogo sicuro al quale affidare i propri figli. Da ultimo vanno considerati i danni con-creti causati da un incidente, quali i pos-sibili giorni di chiusura per consentire in-dagini di polizia giudiziaria o l’esborso di denaro per difendersi in tribunale.

Come evitare che si verifichino eventi dannosi in un parco acquatico? La rispo-sta a questa domanda non è sicuramente semplice. La situazione va analizzata caso

Tabella 1PROBABILITÀ (P)

1 Improbabile

La mancanza rilevata può provocare un danno per la conco-mitanza di più eventi poco probabili e indipendenti.Non sono noti episodi già verificatisi.Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

2 Pocoprobabile

La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circo-stanze sfortunate di eventi.Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpre-sa.

3 Probabile

La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto segui-to il danno.Il verificarsi dei danno ipotizzato, susciterebbe una modesta sorpresa in azienda.

4 Moltoprobabile

Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori.Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in aziende simili o in situazioni opera-tive simili.Il verificarsi dei danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda.

46 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi acquatici

salmente, quindi, va posta più attenzione nel cercare di evitare gli scivolamenti nel-le vaschette lavapiedi che nel predisporre un rapido soccorso in acqua.La statistica degli incidenti accaduti aiu-ta sicuramente molto nel predisporre un adeguato piano di autocontrollo. È quin-di di fondamentale importanza compilare sempre un registro degli infortuni, anche per quelli meno gravi e risolti senza con-seguenze.

Ogni volta che accade un infortunio è fortemente consigliabile la redazione dell’apposito verbale, che andrebbe fatto firmare ai soggetti coinvolti e ad eventua-li testimoni citati. Ciò consente di evitare gli ormai tristemente noti “cambi di ver-sione” nel racconto dell’accaduto da parte dell’infortunato, se c’è di mezzo un tenta-tivo di recupero danni, e di evitare di do-ver ricostruire successivamente fatti i cui particolari si sono dimenticati.

I parametri di valutazione vanno da 1 a 4 secondo le modalità sotto riportate:

1 < R < 4 Indice di attenzione 15 < R < 8 Indice di attenzione 29 < R < 12 Indice di attenzione 313 < R < 16 Indice di attenzione 4

Esaminando la metodologia sopra ripor-tata, è evidente che piccoli incidenti mol-to frequenti portano ad un indice di atten-

zione uguale a quello di gravi incidenti molto poco frequenti. Sia una situazione che l’altra vanno quindi considerate con la stessa attenzione.Facendo qualche esempio, gli scivolamen-ti nelle vaschette lavapiedi nella maggior parte dei casi sono molto probabili ma poco gravi. Potrebbero ad esempio portare ad un rischio R = 4 x 2 = 8 mentre un prin-cipio di annegamento prontamente risol-to avrà un rischio R = 2 x 3 = 6 . Parados-

Tabella 2ENTITÀ DEL DANNO (D)

1 LieveInfortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapi-damente reversibile.Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

2 MedioInfortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rever-sibile.Esposizione cronica con effetti reversibili.

3 Grave

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inva-lidità parziale.Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.

4 Gravissimo

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invali-danti.

Tabella 3I.A. VALUTAZIONE

1 I rischi sono sotto controllo e ad un livello accettabile. Non necessita attual-mente programmare degli interventi

2 I rischi sono sotto controllo e ad un livello accettabile. È utile, tuttavia, veri-ficare annualmente le misure di sicurezza applicate

3I rischi sono sotto controllo, ma è legittimo pensare che possano aumentare in futuro. È necessario verificare periodicamente le misure di sicurezza ap-plicate

4I rischi sono elevati e non adeguatamente controllati. È necessario program-mare degli interventi ed un adeguato controllo delle misure di sicurezza, sino alla riduzione a livelli inferiori di rischio

47www.anesv.it

questo tipo di dispositivo è totalmente inutile.Arriviamo quindi alla nota dolente: la presenza di assistenti bagnanti. A mol-ti gestori il costo di un bagnino che “resta tutto il tempo a non fare nulla e viene pa-gato” appare totalmente insensato. Ma il compito di un bagnino è proprio quello di non fare altro che osservare, prevenire ed intervenire. Niente altro. Impegnare un assistente bagnanti in altri compiti appa-rentemente più produttivi, quali la sorve-glianza degli impianti o la pulizia del bor-do vasca, significa impedirgli di svolgere il proprio compito e quindi aumentare di molto la probabilità che avvenga un even-to dannoso.Nel caso in cui sia difficile reperire sul ter-ritorio bagnini opportunamente forma-ti, è possibile utilizzare anche altro per-sonale, se adatto allo scopo. Alla partenza degli scivoli, ad esempio, non è necessa-rio impiegare un bagnino, anche perché dalla sua postazione non potrebbe sicura-mente intervenire a recuperare una perso-na a rischio di annegamento. In altre si-tuazioni, dove sono più probabili traumi che annegamenti, è possibile impiega-re personale formato al pronto soccorso e non al recupero di utenti in acqua. Insom-ma, per garantire la sicurezza in un parco acquatico ciò che non deve mai mancare è il buon senso, dote di cui, purtroppo, sia-mo troppo spesso carenti.

L’individuazione e la stesura delle proce-dure da seguire è un passo di fondamen-tale importanza per la buona gestione dell’emergenza quando questa accade.Non solo le squadre appositamente indi-viduate e formate, quali quella antincen-dio e quella di pronto soccorso, ma ognu-no dei dipendenti/collaboratori del parco deve sapere quale ruolo ricoprire in caso di allerta.Una prassi corretta è quella di stilare veri e propri mansionari per ognuna delle fi-gure impiegate, indipendentemente dal-la persona fisica che ricopre il ruolo, in modo che ognuno, occupando quel posto, riceva le istruzioni su come comportarsi in caso di incidente.In questo modo, anche se il personale del parco fosse soggetto ad un forte turn-over, chiunque avrebbe comunque ricevuto le istruzioni che gli competono.

Un ultimo aspetto da tenere in conside-razione è la propensione degli utenti a non osservare divieti e regolamenti. In un qualunque parco acquatico tedesco sareb-be sufficiente un semaforo alla postazio-ne di partenza di uno scivolo per far si che le partenze avvengano correttamente, in Italia no. Questo aspetto di tipo compor-tamentale va tenuto in considerazione, alla stregua di una pavimentazione scivo-losa o di una scala troppo ripida. Pensa-re di aver fatto tutto il possibile solamen-te perché si è installato un semaforo non è sufficiente, se è noto a tutti il fatto che

48 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi avventura

La revisione della parte 1 della Norma, quella riferita alla Costruzione degli im-pianti, è il risultato del lavoro di 14 gior-nate in 7 riunioni del Comitato TC136 de-gli Esperti Tecnici di tutta Europa, di cui il nostro responsabile Progetti Alberto Pra-della fa parte, in rappresentanza dell’I-talia. I tavoli tecnici si sono svolti nelle

Con la Risoluzione C5/2012 del 3 maggio 2012, e con il 71% di voti favorevoli da parte degli enti di Normazione europei aderenti, il Comitato Tecnico CEN/TC 136 ha approvato definitivamente la 1^

revisione della norma vigente sui Parchi Av-ventura EN15567-1 (vedi tabella).

In arrivo le modifiche alla norma EN15567-1 sui percorsi acrobatici

49www.anesv.it

rinnovo delle perizie delle piante una volta all’anno ma ammesso entro i 15 mesi dall’ultimo controllo;

obbligo da parte del Costruttore di pro-durre un Product Manual dell’impianto da fornire a chi si occuperà della Gestione.

Molto impegno è stato profuso nelle mi-gliorie del testo per evitare interpretazio-ni pericolose. A questo scopo ricordiamo sempre l’incipit che la norma stessa espli-cita:I percorsi acrobatici variano tra loro in modo considerevole e possono essere uti-lizzati per fini educativi, ricreativi, di ad-destramento o terapeutici.Le attività su percorsi acrobatici preve-dono rischi che dovrebbero essere gestiti dagli operatori. Questo obiettivo è conse-guito mediante un’attenta supervisione,

formazione, istruzione, informazione ecc.Le attività su percor-si acrobatici dovrebbero essere intraprese soltan-to da chi è in grado di conformarsi fisicamen-te e mentalmente ai re-quisiti di sicurezza spe-cificati dall’operatore.Lo stesso Comitato Tecni-co sta lavorando alla par-

varie città europee e hanno coinvolto me-diamente 16 esperti del settore Parchi Av-ventura: 1. nov.2010 a Parigi presso AFNOR2. feb.2011 a Londra presso la BSI3. apr.2011 a Roma presso Parchi Avventu-ra Italiani4. set2011 a Madrid presso AENOR5. dic2011 a Berlino presso DIN6. feb2012 a Barcelona presso AENOR7. mag2012 a Chamonix presso AFNOR La revisione ha esaminato tutte le 72 ri-chieste di revisione della Norma ricevute dai vari paesi europei aderenti al CEN.Le maggiori novità sono:

l’implementazione di nuovi sistemi di sicurezza semi-passiva ovvero i nuovi si-stemi di longe SSB che permettono a un utente di restare sempre agganciato al cavo di si-cura;

la revisione dei cari-chi Verticali e orizzon-tali ammessi applicabili ai cavi di sicura;

tipologia di connet-tori, a seconda se il fra-zionamento avvenga in posizione stabile oppure precaria;

50 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Parchi avventura

— GIU 2012 – Valencia ESP— NOV 2012 – Edimburgo Scozia

te 2, quella relativa alla Gestione degli Im-pianti, su cui ci saranno importanti novità dal punto di vista dei livelli di supervisione per il controllo dei partecipanti.Calendario delle Prossime Riunioni Tecni-che TC136

Successoper l’iniziativa“Nerfizziamoi parchi avventura”Otto strutture associate hanno collabora-to alla promozione dei Nerf, pistole e fuci-li che lanciano dardi in materiale sintetico, in collaborazione con Hasbro. Nelle strut-ture sono state create apposite arene, al cui interno i ragazzi hanno potuto testa-re i vari modelli, in simpatiche sfide. Que-ste le strutture che hanno partecipato: Acropark Rio Centa, Acropark Roana, Do-lomiti Adventure park, Selva del Buffardel-lo, Cerwood, Parco Avventura Pollino ed Adrenalina Verde. A Cerwood è stata alle-stita una vera e propria arena con grandi ostacoli gonfiabili, per il gioco a squadre.

52 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Eventi

il 13 maggio. 14 padiglioni, 96 mila metri quadri di cui 66 mila outdoor, più di 1500 ore di lezioni, 500 presenter da tutto il mondo, 42 palchi, c’era anche lo stand di Parchi Avventura Italiani, gestito grazie alla collaborazione di alcuni parchi asso-ciati dell’Emilia Romagna. È stata un’oc-casione per far conoscere il settore a mi-gliaia di visitatori, venuti da tutte le parti d’Italia.

228.543 visitatori (quasi 19 mila in più rispetto al 2011 pari a un +9%) con gran-de affluenza di operatori, buyer e privati, moltissimi stranieri con una massiccia partecipazione da Russia ed Est Europeo. Sono straor-

dinarie le dimensioni del cambio di pas-so della 7° kermesse dedicata a fitness, be-nessere e sport di Rimini Fiera conclusa

I parchi avventura a Rimini Wellness

Slitta a fine anno il documento di valutazione dei rischi per le imprese fino a 10 dipendenti.È comunque necessario autocertificare l’effettuazione della valutazioneAltri sei mesi di validità per la procedura semplificata di valutazione dei rischi nelle microimprese. Slitta al 31 dicembre, infatti, la scadenza del 30 giugno 2012 prevista dal T.u. sicurezza quale ultimo termine per approvare le procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi nelle imprese che occupano fino a 10 lavo-ratori. Pertanto, fino a fine anno questi datori di lavoro possono ancora autocertifica-re la valutazione rischi (procedura semplificata). La proroga è fissata, tra l’altro, dal decreto legge n. 57 del 12 maggio, pubblicato sulla G.U. n. 111/2012.

54 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Eventi

con un’eccezionale carrellata di immagini e servizi televisivi sull’evento, con le imma-gini dei premiati, tra i quali Vittorio Gas-sman, Gina Lollobrigida, Alberto Sordi, Mi-chelangelo Antonioni e, più recentemente, Evelina Christillin.

Si è svolta il 7 maggio scorso, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, la trentesi-ma edizione del Premio Collal-ti, per la poesia romanesca, e del Marforio d’oro, il ricono-scimento che l’Associazione Romeo Collalti assegna a per-

sonalità della cultura e dello sport, che han-no un particolare legame con la città eterna. Hanno ritirato il premio, una bella riprodu-zione della statua romana di Marforio, la se-conda delle “statue parlanti” di Roma, Uto Ughi per la musica, Giuliano Montaldo per il cinema, Antonio Moretti per la regia tele-visiva, Riccardo Tozzi, per l’imprenditoria, Giampaolo Fabrizio, per la satira, Alberto Maria Felicetti per la cultura e Milena Vuko-tic, per il teatro. La manifestazione, orga-nizzata da Massimo Collalti, figlio del poeta romanesco al quale è intitolata, si è aperta

In Campidoglio per la XXX edizione del Premio Collalti

56 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Approfondimenti

ma è la difficoltà di lasciare soli i minori nelle carovane-abitazione, mentre i genitori sono oc-cupati nella gestione delle attrazioni, e l’altra è dovuta al naturale “apprendistato”, seppure non formalizzato, che i giovani devono compie-re per imparare a gestire le attrazioni. Del resto nello spettacolo viaggiante, forse più che in al-tri contesti, la famiglia è legata da un forte vin-colo di solidarietà, in quanto l’attività è fonte di sostentamento per l’intero nucleo familiare. Ciò che fino a qualche anno fa non era conside-rato un problema, lo è diventato a seguito delle recenti norme sull’impiego di lavoratori mino-renni. Negli ultimi decenni la società si è infat-ti interrogata sulla opportunità di indirizzare al lavoro persone troppo giovani, e le norme ema-nate prevedono, ovviamente, forti limitazio-ni. Riepiloghiamo pertanto i principali aspetti, pubblicando una nota del dott. Eufronio Mas-si, per gentile concessione dell’Autore.

Da alcune settimane sono giun-te notizie di ispezioni e control-li sulla regolarità dei lavorato-ri e sul rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, effettuate nei luna park. E’ accaduto recentemen-te a Belluno e nella provincia di

Cuneo. Il Ministero del Lavoro ha infatti avviato un programma di verifiche a livello nazionale, nel corso di eventi culturali, fieristici ed esposi-tivi. Tra gli aspetti contestati ad alcuni esercen-ti la regolarità dei dipendenti, la presenza di minori in un luogo di lavoro e il mancato utiliz-zo di dispositivi antinfortunistici -, quali scarpe rinforzate, casco da cantiere e guanti - per colo-ro che stavano installando le attrazioni.Quello della presenza di ragazzi non maggio-renni è un fatto che nel settore dei luna park esiste da sempre.. Ci sono varie ragioni, la pri-

Verifichenei luna parkGli ispettori contestano la presenza di minori e il rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro

57www.anesv.it

rapporto si coniughi l’intermittenza delle prestazioni, come nel caso di lavori di bre-ve durata ove l’elemento temporale non è tale da raggiungere quel “minimum” neces-sario affinché l’attività svolta possa essere compresa tra quelle previste dalla normati-va; “. La riflessione che segue cercherà di fo-calizzare gli aspetti peculiari della discipli-na e le eccezioni, anche ai limiti minimi di età, riferibili a prestazioni particolari rese da minori nel settore dello spettacolo, del-la pubblicità, di quello artistico e di quello culturale, nonché dei programmi radiotele-visivi.

Età del minoreMa andiamo con ordine, partendo dal “pro-blema dell’età”. La c.d. “riforma Morat-ti” (art.2 della L. n.53/03 e art.1 del D.Lgs. n.76/05) fissava l’assolvimento dell’obbligo scolastico in 8 anni (5 di scuola primaria e 3 di scuola secondaria) e affermava il diritto alla formazione e all’istruzione per almeno 12 anni o, in ogni caso, fino al conseguimen-to della qualifica entro il diciottesimo anno di età. Con l’art.1, co.662, della L. n.296/06, a partire dal 1° settembre 2007 (si veda nota del Ministero del Lavoro n.9799/07), si è in-nalzata l’età minima per accedere al lavoro, passando dai 15 ai 16 anni, con obbligo dell’i-struzione scolastica per almeno 10 anni, fi-nalizzata al conseguimento di un titolo di scuola media superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il termine del raggiungimento della maggiore età (D.M. 22 agosto 2007, n.139). I due requisiti appena citati debbono sussi-stere contemporaneamente, anche se l’ob-bligo dell’istruzione scolastica per 10 anni non è correlato al conseguimento di un ti-tolo di studio, ma unicamente alla frequen-za decennale sui “banchi di scuola” come, in assenza di indicazioni diverse, si desume dal DM n.323/99 del Ministro della Pubblica Istruzione.Se uno dei requisiti non c’è, non può, legitti-mamente, essere instaurato alcun rapporto di lavoro, atteso che tra i due beni costituzio-nalmente garantiti (il lavoro e l’istruzione) il Legislatore ha inteso privilegiare la secon-da. In un certo senso (relativamente a que-sto specifico problema) il quadro di riferi-mento dovrebbe, parzialmente, cambiare con il c.d. “Collegato lavoro”, ove, per com-battere il fenomeno della “dispersione scola-stica”, si ipotizza un percorso di conclusio-ne dell’obbligo scolastico per i quindicenni che hanno abbandonato gli studi, attraver-so un percorso lavorativo legato all’appren-distato inteso come diritto – dovere all’istru-

Il lavoro dei minorenni:Qualunque analisi relativa al lavoro dei minori non può che partire da quanto affer-mato dall’art.1 della L. n.977/67, sostituito dall’art.3 del D.Lgs. n.345/99 (che è, innan-zitutto, una disposizione di tutela finalizzata a salvaguardare l’integrità psicofisica del gio-vane): “la presente legge si applica ai minori dei diciotto anni che hanno un contratto o un rapporto di lavoro, anche speciale, disciplina-to dalle norme vigenti”. La precisazione, ope-rata con il provvedimento del 1999, è estrema-mente importante in quanto, troncando alla radice qualunque discussione, ammette, al-meno da un punto di vista teorico, la possibi-lità che un giovane, in possesso dei requisiti di legge (si vedrà in seguito quali essi siano), possa essere assunto con una pluralità di rap-porti (apprendistato, contratto a tempo de-terminato o indeterminato, lavoro accessorio ecc). Come si diceva poc’anzi, la L. n.977/67, come modificata dal D.Lgs. n.345/99, rap-presenta il punto di riferimento costante per qualunque discorso concernente il lavoro dei minori: ciò lo si evidenzia dallo stesso co.2 dell’art.1, allorquando venga, ad esempio, adoperata la distinzione tra:Bambino: minore che non ha ancora com-piuto i 15 anni o che è ancora soggetto all’ob-bligo scolastico;adolescente: giovane “under 18” o che non è più soggetto all’obbligo scolastico.

Questa semplice distinzione ha, come ve-dremo, i propri effetti essendo la normati-va di tutela ampia in entrambi i casi, ma ben più pregnante di contenuti per i bambi-ni. L’“ombrello protettivo” della L. n.977/67 presenta alcune eccezioni: è l’art.2, come sostituito dall’art.4 del D.Lgs. n.345/99, ad elencarle, facendo riferimento agli adole-scenti che svolgono lavori occasionali e di breve durata. Si tratta dei servizi domestici prestati in ambito familiare e delle presta-zioni di lavoro non nocivo, né pregiudizievo-le, né pericoloso nelle imprese a conduzione familiare.La circolare del Ministero del Lavoro n.1/00 ha cercato di fornire alcuni chiarimenti par-ticolarmente significativi, atteso che il Le-gislatore ha utilizzato termini in uso anche per prestazioni lavorative di diverso conte-nuto, osservando che “la dizione “lavori oc-casionali” si riferisce a prestazioni casuali, sporadiche o saltuarie, anche se quest’ulti-ma connotazione non è di per sé sufficiente per escludere un rapporto di lavoro: occorre, quindi, fare una distinzione tra continui-tà di rapporto e continuità di prestazione, perché è ipotizzabile che alla continuità del

58 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Approfondimenti

radio televisivi, la cui disciplina specifica è rimandata al D.M. 27 aprile 2006, n.218. La portata delle disposizioni appena richiama-te è estremamente ampia e tale, comunque, da tutelare i bambini anche in rapporti di “non lavoro” o con il solo utilizzo della voce (art.1, co.1). Da ciò discende la tutela della dignità, dell’immagine, della privacy e del-la salute, che si concretizza nell’assoluto ri-spetto delle norme sull’orario di lavoro, sui riposi, sul divieto del lavoro notturno (non oltre la mezzanotte), postulate dalla legge n.977/67, e nel divieto di una serie di situa-zioni che possono così sintetizzarsi: a) sottoporre i bambini ad azioni o situazio-ni pericolose per la propria salute psicofisi-ca eccessivamente gravose in relazione alle proprie capacità o violente ovvero, mostrar-li, senza giustificato motivo, in situazioni pericolose;b) far assumere, anche per gioco o finzione, tabacco, bevande alcooliche o stupefacenti;c) coinvolgere i minori di 14 anni in argo-menti o immagini volgari, licenziose o vio-lente;d)utilizzare i bambini in richieste di denaro o di elargizioni abusando dei naturali senti-menti degli adulti nei loro confronti.Anche per i minori addetti agli spettacoli ra-dio televisivi, compresi quelli di intratteni-mento, di carattere sociale o informativo, occorre l’autorizzazione della Direzione Pro-vinciale del Lavoro, la quale, su segnalazio-ne della Commissione per i servizi prodotti dall’Autorità per le garanzie nelle comuni-cazioni (art.3), competente ad emanare spe-cifiche sanzioni, provvede a revocare il prov-vedimento in caso di accertata violazione del D.M. n.218/06: è appena il caso di sotto-lineare come trovino piena applicazione tut-te le norme che vietano il lavoro dopo le ore 24 e che obbligano al riposo giornaliero e do-menicale e che sono pienamente accertabi-li e sanzionabili dagli organi di vigilanza at-traverso i normali controlli.

L’art.26, co.1, della L. n.977/67, dopo le mo-difiche intervenute con l’art.14 del D.Lgs. n.345/99, punisce l’adibizione al lavoro dei bambini, fatta salva l’autorizzazione del tutto particolare per i settori dello spetta-colo, culturali, sportivi, pubblicitari ed ar-tistico, con la reclusione fino a sei mesi, mentre l’impiego senza autorizzazione del-la Direzione Provinciale del Lavoro è sanzio-nato fino a 2.582,00 euro.

Eufranio Massi – Direttore della Direzio-ne provinciale del Lavoro di Modena

zione e formazione individuato dall’art.48 del D.Lgs. n.276/03 che, peraltro, nei qua-si 7 annitrascorsi dall’entrata in vigore della norma, non ha ancora trovato attuazione. La dispo-sizione sull’obbligo scolastico ha una porta-ta generale, nel senso che trova applicazione anche nei confronti dei giovani extracomu-nitari, pur se talora si presenta di difficile applicazione per la difficoltà di computare i periodi scolastici frequentati nei Paesi di origine.

Le disposizioni relative al limite di età pre-sentano due significative eccezioni. La pri-ma è quella regolamentata dall’art.4 del-la L. n.977/67, come sostituito dall’art.6, co.1, del D.Lgs. n.345/99 e dal D.M. 27 apri-le 2006, n.218: l’impiego dei minori, anche “under 14”, può essere autorizzato dal Diri-gente della Direzione Provinciale del Lavo-ro competente per territorio (il termine per l’emanazione del provvedimento è di tren-ta giorni dalla presentazione dell’istanza) in attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo e pubblicitario e nel set-tore dello spettacolo, previo assenso scritto di chi esercita la potestà genitoriale, purché ciò non pregiudichi la sicurezza, l’integrità psicofisica e lo sviluppo del minore, la fre-quenza scolastica o la partecipazione a pro-grammi di orientamento o formazione pro-fessionale. È appena il caso di sottolineare come l’atto autorizzatorio debba tenere con-to oltre che degli specifici accertamenti sa-nitari, a carico del datore di lavoro, svolti presso un medico del servizio sanitario na-zionale o convenzionato (art.8, co.1), anche dei contenuti della prestazione lavorativa (sovente alla domanda, se si tratta di spet-tacoli di esercitazione, va allegato anche il testo o “lo spartito” per una valutazione di merito nel “concreto”). Sono escluse dal-la preventiva autorizzazione quelle attivi-tà che per la loro natura, per le modalità di svolgimento, per l’estemporaneità e per l’e-pisodicità, non sono in alcun modo assimi-labili al concetto di lavoro o di “occupazio-ne”, che presuppone una prefigurazione in termini oggettivi, soggettivi, di program-ma e temporali dell’intervento del giova-ne (si pensi, ad esempio, - caso verificatosi – al calcio di inizio in una partita di calcio per beneficenza dato da un minore disabi-le). Ugualmente, l’autorizzazione non è ri-chiesta per quelle prestazioni non retribuite svolte nell’ambito della didattica svolta da organismi pubblici aventi compiti istituzio-nali di educazione e formazione. Un discor-so parzialmente diverso va fatto per l’im-piego dei minori di 14 anni in programmi

60 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Approfondimenti

tribuzione effettivamente versata (ob-bligatoria, volontaria, da riscatto) con esclusione di quella accreditata figura-tivamente a qualsiasi titolo. Dal 1° gen-naio 2013 al 31 dicembre 2015 il requisito anagrafico di 70 anni, al fine dell’adegua-mento alla speranza di vita, è incremen-tato di tre mesi, per effetto del D.M. 6 di-cembre 2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

2. Pensione anticipata(art. 24, commi 10 e 11)

2.1 Soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (Fondo lavoratori dello spettacolo)

Sono esclusi dall’applicazione della nuova discipli-na i lavoratori indicati all’articolo 4, commi 2 e 3 del Dlgs n. 182 del 1997, i lavoratori dello spettaco-lo appartenenti alle categorie dei ballerini e tersico-rei nonché gli iscritti al fondo sportivi professionisti, i cui requisiti in oggetto restano confermati in quelli stabiliti dalla previgente normativa fino all’emana-zione dei regolamenti di cui all’art 24 comma 18 del-la medesima legge n. 214/2011, (Cfr. allegato 1. con riferimento alle diver-se età pensionabili, sia nel sistema misto sia contributivo, per gli iscritti ai fondi la-voratori dello spettacolo e sportivi profes-sionisti). A decorrere dal 1° gennaio 2012 gli iscrit-ti al fondo lavoratori dello spettacolo, in posses-so di anzianità contributiva al 31 dicem-bre 1995, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata ove in possesso delle seguenti anzianità contributive:

* Requisito adeguato alla speranza di vita per effet-to del D.M. 6 dicembre2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.** Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sen-si dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Ai fini del raggiungimento di tale requi-sito è valutabile la contribuzione a qual-siasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato. Ai fini della maturazio-ne del requisito dei 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità re-sta ferma la previgente disciplina secon-do la quale dalla contribuzione utile re-sta esclusa quelle figurativa per malattia e per disoccupazione.

1.2 Soggetti con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996. Sistema contributivo. (Fondo lavoratori dello spettacolo e Fondo sportivi professionisti)

Sono esclusi dall’applicazione della nuova disciplina i lavoratori dello spettacolo appartenenti alle cate-gorie dei ballerini e tersicorei i cui requisiti in oggetto restano confermati in quelli stabiliti dalla previgen-te normativa fino all’emanazione dei regolamenti di cui all’art 24 comma 18 della medesima legge n. 214/2011 (Cfr. allegato 1, con riferimento alle diverse età pensionabili, sia nel sistema misto sia contribu-tivo, per gli iscritti ai fondi lavoratori dello spettaco-lo e sportivi professionisti). A decorrere dal 1° gennaio 2012 gli iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo e gli iscritti al fondo sportivi professionisti, con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, possono conseguire il di-ritto alla pensione di vecchiaia al ricorrere di una delle seguenti condizioni: a) maturazione degli stessi requisiti ana-grafici e contributivi previsti al punto 1.1, a condizione che l’importo della pensio-ne risulti essere non inferiore, per l’an-no2012, a1,5 volte l’importo dell’assegno sociale di cui all’articolo 3, comma 6, del-la legge 8 agosto 1995, n. 335 (c.d. impor-to soglia).Il predetto importo soglia è annualmen-te rivalutato sulla base della variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente cal-colata dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare. In occa-sione di eventuali revisioni della serie sto-rica del PIL operate dall’ISTAT, i tassi di va-riazione da considerare sono quelli relativi alla serie preesistente anche per l’anno in cui si verifica la revisione e quelli relativi alla nuova serie per gli anni successivi. Il predetto importo soglia non può in ogni caso essere inferiore, per un dato anno, a 1,5 volte l’importo mensile dell’assegno sociale stabilito per il medesimo anno. Ai fini del raggiungimento dell’anzianità contributiva di cui sopra restano confer-mate le disposizioni di cui all’art. 1, com-ma 40, della legge n. 335 del1995 inmate-ria di accrediti figurativi; b) 70 anni di età e 5 anni di contribuzio-ne “effettiva”, a prescindere dall’importo della pensione.Ai fini del requisito di 5 anni di contri-buzione si precisa che è utile solo la con-

Segue da ANESV INFORMA pagina 12.

61www.anesv.it

2.2 Soggetti con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996. Sistema contributivo.(Fondo lavoratori dello spettacolo e Fondo sportivi professionisti)

Sono esclusi dall’applicazione della nuova disciplina i lavoratori dello spettacolo appartenenti alle cate-gorie dei ballerini e tersicorei i cui requisiti in oggetto restano confermati in quelli stabiliti dalla previgen-te normativa fino all’emanazione dei regolamenti di cui all’art 24 comma 18 della medesima legge n. 214/2011. (Cfr. allegato 1. con riferimento alle diver-se età pensionabili, sia nel sistema misto sia contri-butivo, per gli iscritti ai fondi lavoratori dello spetta-colo e sportivi professionisti). A decorrere dal 1° gennaio 2012 gli iscrit-ti al fondo lavoratori dello spettacolo e gli iscritti al fondo sportivi professionisti, con riferimento ai quali il primo accredito contributivo de-corre dal 1° gennaio 1996, possono conse-guire il diritto alla pensione anticipata al ricorrere di una delle seguenti condizioni:

a)

* Requisito adeguato alla speranza di vita per effet-to del D.M. 6 dicembre2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.** Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sen-si dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

Ai fini del perfezionamento del requi-sito contributivo è valutabile la contri-buzione versata o accreditata a favore dell’assicurato, fermo restando che, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge n. 335 del 1995, ai fini del computo di det-ta contribuzione non concorre quella de-rivante dalla prosecuzione volontaria, e che quella accreditata per periodi di la-voro precedenti il raggiungimento del 18° anno di età è moltiplicata per 1,5. b) al compimento di 63 anni, a condizio-ne che risultino versati e accreditati al-meno 20 anni di contribuzione “effet-tiva” e che l’ammontare mensile della prima rata di pensione risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensi-le, pari per l’anno2012, a2,8 volte l’im-

Per i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni si applica, sulla quota di trattamento pen-sionistico relativa alle anzianità contri-butive maturate al 31 dicembre 2011, una riduzione pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pen-sionamento rispetto all’età di 62 anni; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di an-ticipo rispetto a due anni. Nel caso in cui l’età di accesso al pensiona-mento non sia intera la riduzione percen-tuale è proporzionale al numero di mesi. La predetta riduzione si applica sulla quo-ta di trattamento pensionistico calcolata secondo il sistema retributivo. Pertanto, per coloro che hanno un’anzianità contri-butiva: — pari a 18 anni al 31 dicembre 1995, la ri-duzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive matu-rate al 31 dicembre 2011;— inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, la cui pensione è liquidata nel sistema misto, la riduzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributi-ve maturate al 31 di-cembre 1995. Al riguardo, si fa pre-sente che il comma 2-quater dell’articolo 6 del decreto-legge n. 216 del 2011 converti-to dalla legge n. 14 del2012 ha stabilito che le disposizioni dell’articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del più volte cita-to decreto-legge n. 201 del2011, inmateria di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano applicazione, limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contribu-tiva entro il 31 dicembre 2017, qualora la predetta anzianità contributiva ivi previ-sta derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa in-tegrazione guadagni ordinaria. Pertanto, ai fini della determinazione dell’anzianità contributiva utile per conse-guire, da parte dei soggetti di che trattasi, la pensione anticipata senza la riduzione in parola deve essere valutata esclusiva-mente la contribuzione prevista dal com-ma 2-quater del predetto articolo 6.

Decorrenza Uomini Donnedal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 42 anni e 1 mese 41 anni e 1 mesedal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 42 anni e 5 mesi* 41 anni e 5 mesi*dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 42 anni e 6 mesi* 41 anni e 6 mesi*Dal 1° gennaio 2016 42 anni e 6 mesi** 41 anni e 6 mesi**

62 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Approfondimenti

tiva e contributiva, dal primo giorno del mese successivo a quello in cui i requisi-ti suddetti vengono raggiunti; su richie-sta dell’interessato dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è sta-ta presentata la domanda. Per effetto dell’art. 22, comma 5, della legge n. 153 del 1969, la pensione antici-pata decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione del-la domanda. Ai fini del conseguimento delle predette prestazioni pensionistiche è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipen-dente ai sensi dell’art. 1, comma 7, del d. lgs. n. 503 del 1992 per la pensione di vecchiaia e per effetto dell’art. 22, com-ma 1, lett. c, della legge n. 153 del 1969 per la pensione anticipata. Per tutti i lavoratori che saranno og-getto del processo di armonizzazione di cui al comma 18 dell’art 24 della leg-ge n 214/2011, punto 6 della presente cir-colare, continuano a trovare applicazio-ne sia i requisiti prescritti per il diritto a pensione, sia il regime delle decorren-ze vigenti al 31 dicembre 2011 (c.d. “finestra mobile” di cui all’art 12 della legge n.122/2010). 4. Deroghe(articolo 24, commi 14, 15 e 15 bis)

Secondo quanto previsto dall’art. 24, commi 14 e 15, del decreto in esame, come modificato ed integrato dall’arti-colo 6, commi 2 ter, 2-quater e 2 septies, del decreto legge n. 216/2011 converti-to dalla legge n. 14 del 2012, continua-no ad applicarsi, per quanto riguarda i requisiti di accesso e la disciplina delle decorrenze, nei limiti delle risorse pre-stabilite, le disposizione previgenti alla data di entrata in vigore del decreto, an-corché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011, ai seguenti soggetti: a) lavoratori collocati in mobilità ai sen-si degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazio-ni, sulla base di accordi sindacali stipu-lati anteriormente al 4 dicembre 2011 e che maturano i requisiti per il pensio-namento entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità di cui all’arti-colo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223; b) lavoratori collocati in mobilità lunga ai sensi dell’articolo 7, commi 6 e 7, del-

porto mensile dell’assegno sociale di cui all’articolo 3, commi 6 e 7, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Detto importo soglia è annualmente ri-valutato sulla base della variazione me-dia quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall’Istituto nazionale di sta-tistica (ISTAT), con riferimento al quin-quennio precedente l’anno da rivaluta-re. In occasione di eventuali revisioni della serie storica del PIL operate dall’I-STAT i tassi di variazione da considera-re sono quelli relativi alla serie preesi-stente anche per l’anno in cui si verifica la revisione e quelli relativi alla nuova serie per gli anni successivi. Il predetto importo soglia mensile non può in ogni caso essere inferiore, per un dato anno, a 2,8 volte l’importo mensile dell’assegno sociale stabilito per il medesimo anno. Ai fini del computo dei 20 anni di con-tribuzione “effettiva” è utile solo la con-tribuzione effettivamente versata (ob-bligatoria, volontaria, da riscatto) con esclusione di quella accreditata figura-tivamente a qualsiasi titolo. Dal 1° gen-naio 2013 al 31 dicembre 2015 il requisito anagrafico di 63 anni è incrementato di tre mesi, al fine dell’adeguamento alla speranza di vita, come previsto dal D.M. 6 dicembre 2011, inattuazione dell’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

3. Decorrenza delle prestazionipensionistiche(art. 24, comma 5)

Ai lavoratori assoggettati alla nuova di-sciplina pensionistica che a decorrere dal 1° gennaio 2012 maturano i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata non si appli-cano le disposizioni in materia di decor-renze del trattamento pensionistico di cui all’art. 12 del decreto legge n. 78 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010 (c.d. finestre mo-bili). Pertanto, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 155 del 1981 la pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese suc-cessivo a quello nel quale l’assicurato ha compiuto l’età pensionabile, ovvero, nel caso in cui a tale data non risultino sod-disfatti i requisiti di anzianità assicura-

63www.anesv.it

getti equipollenti, indicati nel medesi-mo decreto ministeriale; il lavoratore ri-sulti in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla previgen-te disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamen-to medesimo entro un periodo non su-periore a ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011. Con decreto del Ministro del lavoro e del-le politiche sociali, di concerto con il Mi-nistro dell’economia e delle finanze sa-ranno definite le modalità di attuazione della disposizione di cui sopra. Inoltre, in via eccezionale, ai sensi del comma 15 bis dell’art. 24 del decreto leg-ge n. 201/2011:— gli iscritti ai fondi lavoratori dello spettacolo possono conseguire il tratta-mento della pensione anticipata al com-pimento del 64° anno di età al ricorrere delle seguenti condizioni: • possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012; -maturazione entro il 31 dicembre 2012 dei requisiti per il trattamento pensio-nistico di cui alla tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243; — le lavoratrici iscritte al fondo lavora-tori dello spettacolo possono conseguire il trattamento di vecchiaia, in via alter-nativa: • al ricorrere dei presupposti di cui al punto 1.1; • al compimento del 64° anno di età, ove in possesso al 31 dicembre 2012 di un’an-zianità contributiva di almeno 20 anni e di un’età anagrafica di almeno 60 anni. Al requisito anagrafico di 64 anni si ap-plica l’adeguamento agli incrementi della speranza di vita di cui all’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla leg-ge 30 luglio 2010, n. 122.

Per quanto riguarda la disciplina delle decorrenze rispettivamente della pen-sione anticipata e della pensione di vec-chiaia si fa rinvio a quanto illustrato al punto 3 della presente circolare.

5. Certezza dei diritti per i requisiti di accesso e definizione delle presta-zioni pensionistiche(articolo 24, comma 3) I lavoratori che maturano entro il 31 di-

la legge 23 luglio 1991, n. 223, e successi-ve modificazioni e integrazioni, per ef-fetto di accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011; c) lavoratori che, alla data del 4 dicem-bre 2011, sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solida-rietà di settore di cui all’articolo 2, com-ma 28, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, nonché ai lavoratori per i quali sia stato previsto da accordi collettivi stipu-lati entro la medesima data il diritto di accesso ai predetti fondi di solidarietà. In tale secondo caso, gli interessati re-stano tuttavia a carico dei Fondi mede-simi fino al compimento di almeno 60 anni di età, ancorché maturino prima del compimento della predetta età i re-quisiti per l’accesso al pensionamento previsti prima della data di entrata in vi-gore del presente decreto; d) lavoratori che, antecedentemente alla data del 4 dicembre 2011, siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione; e) lavoratori che alla data del 4 dicembre 2011 hanno in corso l’istituto dell’esone-ro dal servizio di cui all’articolo 72, com-ma 1, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni con legge 6 agosto 2008, n. 133; f) lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011 risultano essere in congedo per as-sistere figli con disabilità grave ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del testo uni-co di cui al decreto legislativo 26 mar-zo 2001, n. 151, i quali maturino, entro ventiquattro mesi dalla data di inizio del predetto congedo, il requisito contribu-tivo per l’accesso al pensionamento in-dipendentemente dall’età anagrafica di cui all’articolo 1, comma 6, lettera a), della legge 23 agosto 2004, n. 243, e suc-cessive modificazioni; g) lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31 dicembre 2011, inra-gione di accordi individuali sottoscrit-ti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle orga-nizzazioni comparativamente più rap-presentative a livello nazionale, a condi-zione che ricorrano i seguenti elementi: la data di cessazione del rapporto di la-voro risulti da elementi certi e oggetti-vi, quali le comunicazioni obbligatorie agli ispettorati del lavoro o ad altri sog-

64 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Approfondimenti

na con riferimento ai requisiti minimi di accesso al pensionamento. In parti-colare, continuano a trovare applicazio-ne sia i requisiti prescritti per il diritto a pensione, sia il regime delle decorren-ze vigenti al 31 dicembre 2011 (c.d. “finestra mobile” di cui all’art 12 della legge n.122/2010). (Cfr. allegato 1. con riferimento alle diverse età pensionabili, sia nel sistema misto sia contributi-vo, per gli iscritti ai fondi lavoratori dello spetta-colo e sportivi professionisti).

7. Sistema pro-rata(art 24, comma 2)

Per gli iscritti ai fondi per i lavoratori dello spettacolo e degli sportivi profes-sionisti, a decorrere dal 1° gennaio 2012 e con riferimento alle anzianità contri-butive maturate successivamente a tale data, la quota di pensione corrisponden-te a tali anzianità, è calcolata secondo il sistema contributivo. Ai sensi della suddetta disposizione, quindi, nei con-fronti dei soggetti in possesso di alme-no 18 anni di contribuzione al 31 dicem-bre 1995, fermo restando l’applicazione del sistema di calcolo retributivo per le anzianità contributive maturate fino al 31.12.2011, la quota di pensione relati-va alle anzianità maturate a partire dal 1.1.2012 è determinata con il sistema di calcolo contributivo. Analogo criterio è applicato ai supplementi di pensione con decorrenza successiva all’1.1.2012.

8. Adeguamento agli incrementi del-la speranza di vita(articolo 24, comma 13)

Il comma 13 del citato art. 24, stabili-sce che gli adeguamenti agli incremen-ti della “speranza di vita”, intervenuti all’età di 65 anni per la media della po-polazione residente italiana dei requi-siti di accesso al sistema pensionistico, che saranno stabiliti successivamente a quello che sarà effettuato con decor-renza 1.1.2019, avverranno con caden-za biennale. Tali adeguamenti verranno stabiliti, come previsto dall’art 12 della Legge n.122/2010, con decreti direttoria-li del Ministero dell’economia e delle fi-nanze di concerto con il Ministero del la-voro e delle politiche sociali. Tali decreti dovranno essere emanati almeno dodi-ci mesi prima della data di decorrenza di ogni aggiornamento. Pertanto, a par-

cembre 2011 i requisiti di età e di anzia-nità contributiva previsti dalla norma-tiva vigente prima della data di entrata in vigore del decreto legge n. 201/2011, ai fini del diritto all’accesso e alla decor-renza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, conseguono il diritto alla prestazione pensionistica se-condo tale normativa e possono chiedere al proprio Ente previdenziale la certifi-cazione di tale diritto. A tal proposito si rileva che la certificazione del diritto ha una funzione meramente dichiarativa e non costitutiva del diritto. Inoltre, alla luce della vigente normativa così come risulta modificata dall’entrata in vigo-re dell’art. 15, comma 1, della Legge n. 183/2011 secondo il quale le certificazio-ni in ordine a stati, qualità personali e fatti rilasciate da P.A. sono valide esclu-sivamente nell’ambito di rapporti fra privati, anche in caso di mancata certifi-cazione del diritto alla prestazione pen-sionistica, il lavoratore che maturi en-tro il 31 dicembre 2011 i requisiti di età e di anzianità contributiva previsti dal-la normativa vigente prima dell’entra-ta in vigore del decreto in esame, sia ai fini del diritto all’accesso alle prestazio-ni pensionistiche di anzianità o vecchia-ia sia ai fini della decorrenza del relativo trattamento pensionistico (c.d. finestra mobile) consegue il diritto alla presta-zione pensionistica secondo tale norma-tiva.

6. Armonizzazioni(art 24, comma 18)

Nei confronti degli iscritti ai fondi La-voratori dello Spettacolo e Sportivi Pro-fessionisti, per i quali sono previsti requisiti diversi da quelli vigenti nell’as-sicurazione generale obbligatoria in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, nonché per i lavoratori appartenenti alle categorie dei ballerini e tersicorei, in attesa dell’adozione dei Rego-lamenti che saranno emanati con decreto del Pre-sidente della Repubblica su proposta del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Econo-mia entro il 30 giugno 2012 (ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni) con i quali saranno ele-vati i requisiti di accesso al sistema pensionisti-co delle predette categorie tenendo conto delle obiettive peculiarità ed esigenze dei settori di at-tività, resta ferma la previgente discipli-

65www.anesv.it

tire dalla medesima data, i riferimenti al triennio per la determinazione degli incrementi intervenuti sulla “speranza di vita” all’età di 65 anni relativamente alla media della popolazione residente

in Italia (comma 12-ter del citato articolo 12) dovranno riferirsi al biennio.

Il Direttore Generale Nori

Al 31 ottobre anchegli obblighi per i campi elettromagneticiSlitta dal 30 aprile 2012 al 31 otto-bre 2013 il termine per l’operati-vità delle norme sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivan-ti dall’esposizione a campi elet-tromagnetici. La proroga, resasi necessaria in considerazione del-la complessità tecnica della mate-ria, è stata introdotta dalla Diret-tiva 2012/11/UE, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Eu-ropea del 24 aprile 2012. L’art. 306, comma 3, del D.Lgs. n. 81/08 sta-biliva che le disposizioni del Ti-tolo VIII capo IV “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizio-ne a campi elettromagnetici” sa-rebbero dovute entrare in vigo-re entro il 30 aprile 2012, cioè alla data fissata dal comma 1 dell’art. 13, paragrafo 1, della Direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni mi-nime di sicurezza e di salute rela-tive all’esposizione dei lavorato-ri ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici). Il predetto articolo 13 della direttiva 2004/40/CE è stato però modifica-to dalla direttiva 2012/11/UE, che ha fissato al 31 ottobre 2013 il ter-mine per l’attuazione delle dispo-sizioni contenute nella direttiva 2004/40/CE.Il rischio è particolarmente significativo in presenza di specifiche sorgenti di emis-sione di onde elettromagnetiche ma anche in alcune particolari attività quali ad esempio macchinari ad alto assorbimento di corrente elettrica.

Mobile Payment. Convegno Movincom a Milano il 20 giugnoPagare servizi con il cellulare? Questo il tema del convegno organizzato da Movin-com, consorzio al quale l’ANESV aderisce, il 20 giugno p.v. all’Auditorium de Ilsole-24ore di Milano. Ecco le informazioni per partecipare.

Notizie brevi

66 Lo spettacolo viaggiante 5-6/2012

Occasioni

66 Lo spettacolo viaggiante 3-4/2012

superotto.Info tel. 3384431819

gru pEsCaVendooc274

vera occasione.Info tel. 3384431819

TrENINO su rOTaIEVendooc276

per cessazione attività.Info tel. 392 3786238 / 328 8652107

mINI auTOsCONTrO

mINI CalCI

VETTurE BaBY KarTs CON pIsTa

Vendooc278

Costr. Zamperla su rimoriat FIAT79, uso speciale spetta-colo viaggiante, cabina ribal-tabile, prezzo interessante.

Info tel. 3393078137

Vendo CamIONoc277

su semirimorchio 14 posti. Navicel-la costruzione ferretti, semirimor-chio e facciata costruzione spagno-la. Tutto ristrutturato in 3D. misura montato 13x5m e su carro 11x2,60m.

Info tel. 333 6428139

sImulaTOrEVendo o permutooc272

Azionata a Motore marca SARTORI anno 1983 da ri-strutturare, mancano alcuni soggetti, il prezzo è di Euro 12.000,00.

Info tel. 3343085125

pEr BamBINIVendo gIOsTrINaoc264

senza cassa, statico e vettu-re. il padiglione è completo di neon, stecche di luce colorata e tutte le pensilline. Il metrag-gio è 20x12 esterno, interno 18x10.

Info tel. 3200846317

auTOsCONTrOVendo padIglIONEoc279

È nato a Ragusa il 18 marzo scorso Salvatore Leone Arbato, figlio di Giampiero e Desy Farina, Tanti tanti au-guri al bambino, ai genitori ed ai nonni Salvatore Arbato e Waida Lanzoni.

Notizie lIETE

MINIOTTOVOLANTE“Indiana Jones” su 2 semiri-morchi completa di giro-piaz-ze (Piemonte,Liguria e Valle d’Aosta)

Info tel. 333 5769300

Vendooc256

Pesche verticali:attenzione al valore

dei premi

Parchi avventurain arrivo le modifiche

alla norma europea

Locali pubblici e privatialle prese con il CPI

n. 5-6

www.anesv.it2012mag. giu.

anno L