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1 Lo Stato di diritto e la prevenzione degli estremismi violenti: tra politiche e pratiche nei ristretti orizzonti Diletta Berardinelli e Luca Guglielminetti Coordinatori scientifici del progetto FAIR e responsabili della formazione in Italia. Premessa Tra gennaio e febbraio 2019, il progetto europeo FAIR (Fighting Against Inmates’ Radicalisation) 1 ha attivato diversi moduli di formazione per operatori che lavorano con le persone detenute. Sono stati mobilitati oltre 150 soggetti, essenzialmente esterni all'amministrazione penitenziaria, con i quali abbiamo ragionato su uno dei temi ricorrenti nelle cronache degli ultimi anni: il fenomeno della "radicalizzazione" nelle carceri. Per la prima volta in Italia guide spirituali e psicologi, garanti dei detenuti, volontari e operatori di servizi socio‐assistenziali e del privato sociale, si sono confrontati con esperti, ricercatori e testimoni per valutare politiche e pratiche che provano ad integrare l'approccio resiliente a quello securitario, predominante tra le forze dell'ordine. Che cosa significa? Per spiegarlo ripercorriamo i tratti salienti dei percorsi formativi svolti, con i risultati e gli interrogativi emersi dai confronti, dagli interventi e dai questionari di valutazione somministrati ai partecipanti. Come spesso capita quando le condizione della formazione sono ottimali ‐ cioè informali, prive del politicamente corretto, con molta interazione e momenti di riflessione in gruppo ‐ chi ha coordinato l'attività finisce per apprendere più di quanto abbia dato, consapevole anche che coloro che abbiamo avuto di fronte non erano digiuni dell’argomento, delle tabulae rase, ma al contrario erano tutti dotati di saperi e competenze derivanti direttamente dall'esperienza lavorativa e professionale. Restituire ora quanto di più significativo si è appreso ad una più ampia platea, non è solo un dovere verso la Commissione europea, ed indirettamente verso i cittadini che con le loro tasse hanno finanziato il progetto FAIR, ma anche un impegno a socializzare conoscenze e pratiche, 1 Si veda il sito web: http://fair‐project.eu/it/

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LoStatodidirittoelaprevenzionedegliestremismiviolenti:trapoliticheepraticheneiristrettiorizzonti

DilettaBerardinellieLucaGuglielminetti

CoordinatoriscientificidelprogettoFAIReresponsabilidellaformazioneinItalia.

Premessa

Tragennaioefebbraio2019,ilprogettoeuropeoFAIR(FightingAgainstInmates’

Radicalisation)1haattivatodiversimodulidiformazioneperoperatorichelavoranoconle

personedetenute.Sonostatimobilitatioltre150soggetti,essenzialmenteesterni

all'amministrazionepenitenziaria,coniqualiabbiamoragionatosuunodeitemiricorrenti

nellecronachedegliultimianni:ilfenomenodella"radicalizzazione"nellecarceri.Perla

primavoltainItaliaguidespiritualiepsicologi,garantideidetenuti,volontarieoperatoridi

servizisocio‐assistenzialiedelprivatosociale,sisonoconfrontaticonesperti,ricercatorie

testimonipervalutarepoliticheepratichecheprovanoadintegrarel'approccioresilientea

quellosecuritario,predominantetraleforzedell'ordine.

Checosasignifica?Perspiegarloripercorriamoitrattisalientideipercorsiformativisvolti,

conirisultatiegliinterrogativiemersidaiconfronti,dagliinterventiedaiquestionaridi

valutazionesomministratiaipartecipanti.

Comespessocapitaquandolecondizionedellaformazionesonoottimali‐cioèinformali,

privedelpoliticamentecorretto,conmoltainterazioneemomentidiriflessioneingruppo‐

chihacoordinatol'attivitàfinisceperapprenderepiùdiquantoabbiadato,consapevole

anchechecolorocheabbiamoavutodifrontenoneranodigiunidell’argomento,delletabulae

rase,maalcontrarioeranotuttidotatidisaperiecompetenzederivantidirettamente

dall'esperienzalavorativaeprofessionale.

Restituireoraquantodipiùsignificativosièappresoadunapiùampiaplatea,nonèsoloun

dovereversolaCommissioneeuropea,edindirettamenteversoicittadinicheconlelorotasse

hannofinanziatoilprogettoFAIR,maancheunimpegnoasocializzareconoscenzeepratiche,

1Sivedailsitoweb:http://fair‐project.eu/it/

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intornoaduerealtà,ilcarcereelaradicalizzazioneviolenta,cheneldiscorsopubblicosi

nutronodimoltiluoghicomuni,pregiudiziepropagande.Quantopossiamosubitoanticipare,

insintesi,èchequantoemersoinquestipercorsinellesingolecasecircondariali,siacome

rootcausesdiradicalizzazionealivellomacro,geopolitico,chedilocalcausesalivellomicro,è

cheilfattorechiavediprotezioneprincipalerisiedenell'applicazionedeidirittiumani

fondamentali:quell'insiemedinormechesottoilterminepiùgeneraledi‘Statodidiritto’ha

temperato,nelcorsodegliultimisecoli,ilmonopoliodellaforzadelloStato.

Ilquadroeuropeoeinternazionale

IlprogettoFAIRèunodeimoltiprogettifinanziatidaivariprogrammidellaCommissione

Europeavaratinell'ultimodecennioinmateriadiradicalizzazioneeterrorismo.Presentato

dallaFondazioneNuovoVillaggiodelFanciullodiRavenna,entecapofilainsiemeadaltri8

partnerdiFinlandia,Lituania,Ungheria,Romania,Slovenia,Olanda,PortogalloeMalta,nel

quadrodelbandodelleDirezioneGenerale"Justice",haunaduratadi24mesiesiconcluderà

aottobre.Lafinalitàèquelladianalizzareestudiareilfenomenodellaradicalizzazionetrai

detenutiperfornirestrumenticonoscitiviepraticiattiaprevenireecontrastareilfenomeno.

Inpraticasiètrattatodielaborareunaseriedidocumentidiletteraturascientifica,buone

pratiche,analisideibisogniformativi,studidifattibilità,epoicompiereattivitàdiformazione

indirizzatealpersonaleeaidetenutielaborandoirelativistrumentidivalutazione

dell'impatto.

Ilquadrodellepolitichesucuisiinnestanoquestogenerediprogettieuropei,merita

un'attenzioneparticolareperchésegnalauncambiodiparadigmarispettoallarisposta

seguitadopol'11Settembre2001.L'amministrazionediGeorgeW.Bushreagìconla"Waron

Terrorism"controgli‘staticanaglia’eilPatriotAct,conirelativiabusidellelibertà

fondamentali‐dalcarcere‘speciale’diGuantanamoalletortureinquelloirachenodiAbu

Ghraib,passandoperleextraordinaryrendition‐percitarnesoloalcuni.Viceversa

l'amministrazionediBarakObamaindicòuncambiodirotta,almenosulpianosemanticoe

teorico,chepartendodall'interventoall'universitàdelCairo("ANewBeginning")nel2009,

passandoperl'annunciochela«'GlobalWaronTerror'isover»arrivònelfebbraio2015al

"TheWhiteHouseSummittoCounterViolentExtremism”.

Nel"MinisterialMeetingStatement"leggiamo,infatti,questeparole:

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«Reaffirmedthatintelligencegathering,militaryforce,andlawenforcementalonewill

notsolve–andwhenmisusedcaninfactexacerbate–theproblemofviolent

extremismandreiteratedthatcomprehensiveruleoflawandcommunity‐based

strategiesareanessentialpartoftheglobalefforttocounterviolentextremismand,

likeallmeasuresaimedataddressingtheterroristthreat,shouldbedevelopedand

implementedinfullcompliancewithinternationallaw,inparticularinternational

humanrightslaw,Internationalrefugeelaw,andinternationalhumanitarianlaw,as

wellaswiththeprinciplesandpurposesoftheUNCharter».2

Iltermine"terrorismo",sullacuidefinizioneilconsessointernazionalenonhamaitrovato

unacomuneaccordoelecuiaccezionirisultanopoliticamenteequivocheestrumentalizzabili,

vienesostituitoda"estremismoviolento".Siriconoscecheglistrumentidihardpower,

espressionedelmonopoliodellaforzadelloStato,dasolinonbastano.Anzi,quandoutilizzati

aldifuoridelloStatodidiritto(ruleoflaw),sonocontroproducentiedannosi.

Aquestapremessaseguel'affiancamentodistrumentidisoftpowerbasatisulpienorispetto

deidirittieconstrategieattea"valorizzareglisforzidellecomunitàlocalicheintervengono

consentendodiinterrompereilprocessodiradicalizzazioneprimacheunindividuosi

impegniinattivitàcriminali".

L'intentoèanchequellodieliderelacorrelazioneconl'Islamelariduzioneallasolamatrice

islamistachesiabbinaneidiscorsisulterrorismoneimediaenell'opinionepubblica.Tuttavia

nonèquestionesolodiutilizzareunlinguaggiopoliticamentecorrettodapartedi

un’amministrazione“liberal”,madiprendereattocheesistonomolteplicimatricidiviolenza

politica:negliUSAenelNordEuropalamaggioranzadellaviolenzapoliticaeversivaè

connotatadall'estremadestra,cheassumelevestidelsuprematismobianco,delneo‐nazismo

odell'islamofobia.Nell'UnioneEuropeaidatidell'Interpolciricordanochelamatrice

separatistaèancoraquelladigranlungaprevalentenelnumerodegliattentaticompiutio

tentati.

L'Europahaanticipatoquestepolitichefinodal2005,suimpulsodellepolitichediPreventdel

RegnoUnito.NeivaridocumentidistrategiadellaCommissionesicominciaaparlaredi

radicalizzazione:la“EUStrategyonRadicalisation”adottatanel2005erivistanel2008enel

2014,purriconoscendocheleazionicontrolaradicalizzazioneeilterrorismorientrano

2SIveda:https://2009‐2017.state.gov/j/ct/cvesummit/releases/237673.htm

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principalmentenellecompetenzeeleresponsabilitàdegliStatimembridell’Unioneeuropea,

rilevaval’importanzaeilvaloreaggiuntosianelcreareunastrutturaalivelloEuropeoperle

politicheelebuonepratiche,sianellosviluppareunruoloattivodegliattori,anchecivilie

privati,dellecomunitàlocali(“ProgrammadiStoccolmaperilperiodo2010‐2014”).

Seppurperalcuniannisfasatenellinguaggio,inEuropasiparladi"radicalisationleadingto

terrorism",inUSAdi"radicalisationleadingtoviolentextremism",ilsenso,inentrambiicasi,

èquellodiaffiancareallaprevenzionedelterrorismo‐cioèprevenirel'attentatoconlaforza

dipolizia,intelligenceeleggi‐untipodiprevenzionechelavorisuifattori“resilienti”che

permettanodiinterveniresuunindividuoprimadelsuoreclutamentooperagevolareilsuo

“disingaggio”dalgruppoviolento‐cioèprevenireecontrastareilprocessodiradicalizzazione

violentaeagevolarela"de‐radicalizzazione".

Dietrolaterminologia

Allefondamentadiquestatermini,ediradicalizzazioneinparticolare,troviamol'ingente

moledistudisulprocessodiradicalizzazioneviolenta,ovveroiltentativoinprimisdi

psicologiesociologidicreareunmodellodelpercorsoattraversoilqualeunindividuogiunge

alreclutamento,alledeumanizzazionedelnemicoeallapraticadellaviolenza.Iltentativoè

statoquellodianalizzarelebiografiedeiterroristiperprodurreunprofilopredittivodella

psicheedelcomportamentodelterrorista.Talistudisonostatioggettodiunampiodibattito

delqualenonpossiamodarcontosenonperevidenziarealcuniaspetticheabbiamoutilizzato

nellaformazionedelprogettoFAIR.

SegnaliamoalmenolarassegnacriticasuglistudicondottadaJohnHorgan(2014),tradottain

italianodaEdra(2015),cheevidenziaunquadrochelostessoAutoredefinisce'sconfortante',

anchesemenodiquantopaventatonellasuaprimaedizionedel2005:"…leattualianalisisul

terrorismorimangonoabrevetermine,contingenti,spessocarentididettagli,politicizzatee

moltospecifiche".Erroridimetodo,diraccolta,diverificaed’interpretazionedeidatieuna

mancataricercasulcampo,hannoresoirisultatiscarsiepocoutilizzabilipergliattori

dell'antiterrorismo:decisoripoliticieforzedisicurezzaed’intelligence."Latendenzadegli

studiosidiconcentrarsiesclusivamentesullapropriadisciplina"equindilaconseguente

difficoltàdiintegrarediverseconoscenzeperunapprocciomultidisciplinaredelcomplesso

fenomeno,èstatounulteriorefattoredell'insuccessodeirisultatiottenuti,secondoHorgan,

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cheperògiustamentesottolinea,nelprimocapitolo,quellocheèunodeipuntipiùcritici:

l'ambiguitàdellostessotermineterrorismo,conledifficoltàatrovareunacomunedefinizione

chelocircoscrivachiaramente,elascarsaconsapevolezzacheilfenomenoriguarda

specularmenteilterrorismodiStatoequellocontroloStato.Ilprimohaprodottomoltepiù

vittimedelsecondo:quandoJ.Horgan‐Op.Cit.,2014‐scrive:

«Senzadubbio,nelcorsodellastoria,gliStatisisonoresiresponsabilidell’usodi

tatticheterroristichepiùfrequentementerispettoaipiccolimovimenticlandestini

antistatalichenoidefiniamogruppi“terroristici”.Questoaspettodeldiscorsosul

terrorismopotrebbesorprendere,inquantoalterrorismoimpiegatodagliStatiedai

governinondedichiamolastessaattenzionecheriserviamoalterrorismoperpetrato

deimovimentinonstatali».

Nelconflittosiriano,Horganricordaidatidell'OxfordReseachGroupsugli11.000bambini

sirianiuccisidalregimedial‐Assadsolodall'iniziodelconflittoallafinedel2013,

introducendounanuovafattispeciediterrorismodiStatochemiraapiegarelapopolazione

colpendointenzionalmenteibambini.Eprosegue,versoleconclusioni,conraroelucido

pragmatismo:"…noisappiamogiàcome,sottomoltiaspetti,probabilmentenondovremmo

risponderealterrorismo".Laquestionedi"comecombattereiterroristi"inultimaanalisiè

unaquestionediprioritàdaassegnareaipropriobiettivi:"Checosavolgiamofare?Se

l'eliminazionedeiterroristièunobiettivofondamentaleperungoverno,alloraleimplicazioni

diventanoovvie,comestiamoosservandosulargascalaconilprogrammadroni".Quel

programma,cioè,cheverràdefinito"LaGuantanamo"dell'amministrazioneObama,cioèil

tradimentosulcampodellebuonipropositiepresuppostisulloStatodiDirittodichiaratinel

SummitdellaCasaBianca.

Dietrolaterminologiaappareun'altraquestioneassairilevante.LasollevaSedgwick(2010):

«Thestudyofrootcauseswasforalongtimeconsideredtobepoliticallyincorrectin

manyWesterngovernmentquarters.PeterNeumann,DirectoroftheInternational

CentrefortheStudyofRadicalisation(ICSR)inLondon,states:“Followingtheattacks

ontheUnitedStateson11September2001[…]itsuddenlybecameverydifficultto

talkabout‘therootsofterrorism’whichsomecommentatorsclaimedwasaneffortto

excuseandjustifythekillingofinnocentcivilians[…]Itwasthroughthenotionof

radicalisationthatadiscussion[…]becamepossibleagain”».

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Dopol’11Settembre,cioè,nonsipotevanoindagareleragionistoricheegeopolitiche,ad

esempio,delpercorsofattodaOsamabinLadeneisuoimujahidintraquandoerano,negli

anni’80,ifreefightersupportatidagliUSAperdareilcolpodigraziaalmilitarismosovietico

nell’ultimoconflittodella“guerrafredda”inAfghanistan,aquandoiniziaronoacolpirenel

1998leambasciatestatunitensiinKenyaeTanzania.L'usodeltermineradicalizzazione,al

postodi‘terrorismo’,hapermessodirecuperateunfattorediprimariaimportanzaper

comprendereilfenomenocheappuntononnascenelvuoto,dalladevianzasocialdiun

singolo,tantomenodallasua"pazzia",ma,comeosservaOrlaLinch(2018)inun’intervista

del2018nellaqualepresentalasuaattivitàdiricercaall’UniversitàdiStAndrewsinScozia,

sonoimovimentiideologicamentedivergenticheproduconounciclodiazione‐e‐reazionedi

violenzapolitica.Linchritieneche:«Ilterrorismoelaviolenzapoliticanonpossonoessere

studiatinelvuoto,eilcontestocheportaallaviolenza‐compreseleattivitàantecedenti,

l'azionedelleagenziediantiterrorismoedeigruppidiopposizione‐èmoltorilevante».In

altritermini,ilcoinvolgimentoingruppiviolenti,laradicalizzazioneviolenta,èsempre

reciproca;nonsolosulterrenodeglioppostiestremismididestraesinistra,oislamistae

islamofobico,“diStato”e“controloStato”.

Quantoabbiamoprovatoadiscutereneinostricorsi,haquindiriguardatoinprimisun

chiarimentoterminologico,neiqualilerootcausesdiradicalizzazione/terrorismoela

polarizzazionedellepartiinconflitto,hacomeesitoilfattodinonosservaresolamenteil

processodiradicalizzazionecheriguardailsoggettodietrolesbarre,maunorizzontepiù

ampiosullasciadiquantosottolineaHorgan(2014):«Inrealtà,nonvièalcunabuonaragione

persupporrecheifattorimotivazionalipush‐and‐pulldiunaspiranteterroristasiano

necessariamentemoltodiversidaquellicheagisconosuunapersonachepensadiservireil

propriopaesenelleforzearmate».

Terrorismovecchioenuovo

Unaltrotemacriticointornoalqualesièsviluppatounampiodibattitoèquellochetrachi

privilegiagliaspettidinovitàediversitàdelfenomenoechi,viceversa,isuitrattidicontinuità

epersistenza(Ceci,2014).

Dalpuntodivistadell’efficaciadidattica,abbiamosceltodipartiredaitratticomuni.Lo

abbiamofatto,nellaprimapartedellanostraattivitàformativa,proponendolasequenzadiun

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film,perpoifarvalutareedemergere,attraversounlavorodigruppo,quellicheipartecipanti

ritenevanofosseroifattoricomunichepossiamotrovareancoranelterrorismoattuale.

Potràstupirechelasceltasiacadutasuunlontanofilmdel1963,ambientatonellaVenezia

occupatadainazisti,e«inrealtàpocoamatodasempreedatutti»(M.Schiavoni,2017),"Il

terrorista",interpretatodaungiovaneGianMariaVolonté,egiàdaltitolosipuòcomprendere

comeilregista,GianfrancoDeBosio,affrontasseuntemaosticocherisultavaambiguoe

lontanodallaglorificazionedellaResistenza,tipicadellecinematografiadeltempo.

Abbiamoutilizzato«lalungasequenzadeldibattitotralevarieanimedelCLN,cheoccupa10

minutiabbondantidellanarrazionetramiteunfittodialogofintroppospecialistico.(…)La

longtakecircumnavigapiùvolteintornoaltavolodelladiscussioneconferendoletratti

espressionistici,dateatrobrechtiano,laddoveilPotere,stavoltaincarnatodauncomitatodi

CLN,cercaformecompromissorieneiconfrontidiunelementoscomodo»(M.Schiavoni,

2017).Inverouncontro‐potererispettoaquello"ufficiale"nazistaerepubblichinoinsediato

aVenezia:ilCLNdevefareiconticonunapresadiostaggi,arischiofucilazione,dapartedei

tedeschiinseguitoadunattentatoconunavittimacivile,eseguitodaun"luposolitario",un

gappistadi"GiustiziaeLibertà"chehapresol'iniziativadiaprireleostilitàincittàsenza

previoconsensopoliticodelComitato.

Talelungasequenza,insiemeaquellabrevesubitoprecedentechesisvolgenellatipografia

doveilgappista/"terrorista",correggelabozzadistampadellerivendicazione,permettendo

aivarigruppid'individuareunanotevoleseriedianalogie:dallanecessitàdella

rivendicazioneedellepropaganda,conisuoiobiettivilegittimi/illegittimievalori/disvalori;

albiasimodellavittimacivilecolpitanell’attentato;dallapresenzadellivellipoliticoemilitare

nelleorganizzazioni,legittimeoillegittimechesiano;allenecessitàlogistiche,di

approvvigionamentoefinanziamentochequesterichiedono,cosìcomeilorodiversilivellidi

clandestinitàesegretezza.

Ilpuntochiavepiùsignificativo,chequasituttiigruppihannoevidenziatoautonomamente,è

risultatoquellorelativoalbisognodiriconoscimentopoliticodelCLN.Ilcompromessofinale,

alqualeassistiamonellascenadelfilm,siarticolacomemediazionedellaDemocrazia

CristianaedellaChiesafinalizzatoaotteneretalericonoscimento,offrendolasospensione

degliattentatiincambiodellaliberazionedegliostaggi.

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Lamaggiorpartedeipartecipantihaquindiindividuatoilfocusdelproblemagiàteorizzato

dallostoricodelleDottrinepolitiche,AlessandroCampi:dal1945«nonc’èpiùstatanessuna

dichiarazionediguerra,perchéiconflittisicombattonotraavversarichenonsiriconoscono».

Daquiilsuccessodelfenomenodalsecondodopoguerra:"terrorista"èun’etichettaperun

nemicochenonsivuolriconoscere,mentrelasuafinalità,“lafinalitàditerrorismo”,èproprio

quelladifarsiriconoscerecomesoggettopolitico.Ilrimandoalladiatribatrafrontedella

fermezzaequellodellatrattativadurantelesettimanedelrapimentodiAldoMorodaparte

delleBRnel1978,emergefacilmente,masipuò,almenoparzialmentegeneralizzare:la

gestionepoliticadeirapimentiperterrorismoèunabuonaspiapervalutareladisponibilitàa

trattareomeno,ariconoscereomenoil"nemico".Nontrattarevuoldireprivilegiarelalogica

percuilaprioritàèl'eliminazionedeiterroristi,sesitrattalalogicaèrestarefuoridal

conflitto,opropendereperunsuarisoluzione.Inultimaistanzaèquestadecisioneilfulcro

dellepolitichediantiterrorismocuisitrovadavantiogniStato.

L'esitofinaledegli"Annidipiombo"italianièlapartedistoriamenotrattatadaglistudi

relativi."Laguerraèfinita"diMonicaGalfrè(2013)èunodeirarititolidiunaricercasuuna

faseincuiiterroristi,oraex,transitatiamigliaianellecarceriitaliani,vengono

sostanzialmentericonosciuti.Le“areeomogenee”diventanounsoggettopoliticoche,conla

mediazionediunapartedellaChiesa,partecipanoinformalmenteall’iterparlamentaredella

leggeGozzinidiriformadell'esecuzionepenale.Quellacheprevedeanchela"dissociazione"

dallalottaarmataeipremidell'esecuzioneesternaegliscontidiannidipenaperisuoiex

militanti.

Tragliinterventiditestimonianzadelnostropercorsodiformazione,abbiamoinvitatoMario

Ferrandi,exmembrodiPrimaLinea,testimonenonsolodiquelriconoscimento,mapiùin

generaledeipercorsineiqualisisonoarticolati,negliultimi30/40anni,levariefasidi

conciliazionetraitreattoridiquellastagionedisangue:quellatraStatoeterroristiconla

legislazionecosiddetta"premiale"neglianni‘80,quellatraStatoevittimecivili,conla

legislazionesuilorodirittirisarcitori,dimemoriaedistatusnelprimodecenniodel2000,e

quellotraexterroristievittimeinquelparzialepercorsodigiustiziaripartiva,riportatone"Il

librodell'incontro"(G.Bertagna,A.Ceretti,C.Mazzucato,2015).

Carcereecostituzioni

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Affrontarelaradicalizzazioneviolentaincarcererientranelpiùnotodibattitosullapossibilità

chedentrotaleistituzionetotalepossanosvolgersipercorsiriabilitativi.Ildubbioriguardala

possibilitàconcretadiattuareun“trattamento”euna“rieducazione”nelcontesto

penitenziario,cosìcomeprevistidallaCostituzioneitaliana.LuigiFerrajolisostieneche:

«…ilfinepedagogicoorisocializzantepropugnatodatuttequestesvariatedottrine

nonèrealizzabile.Unariccaletteratura,confortatadaunasecolareedolorosa

esperienza,hainfattimostratochenonesistonopeneemendatricioterapeuticheeche

ilcarcere,inparticolare,èunluogocriminogenodidiseducazioneedisollecitazioneal

delitto.Repressioneededucazionesonotraloroincompatibili,comelosonola

privazionedellalibertàelalibertàmedesimachedell’educazioneformalasostanzaeil

presupposto,sicchélasolacosachesipuòpretenderedalcarcereèchesiailmeno

possibileesocializzanteediseducativo»(Ferrajoli,1989:259s.).

Nelcorsodellanostraformazioneabbiamoprivilegiatol’usodellatestimonianzadirettaal

puroapproccioteorico.InvecediproporrelarispostaaFerrajolifornitadaPierCesareBori

(2001),abbiamooptatoperilraccontodirettoaipartecipantideinostricorsidiunex‐

detenuto,Samad Bannaq,chelohaconosciutoeloha“salvato”daunapossibile

radicalizzazione.DalraccontodiquestoragazzomarocchinoreclusonellaCasacircondariale

“Dozza”diBologna,apprendiamocomenelconcretodellapraticaabbiafunzionatol’approccio

diBori.QuellodelineatodelsaggioPENA,DETENZIONE,ETICA,CULTURE(in“Rassegna

PenitenziariaeCriminologica”,1/32001,pp.175‐193):

«Varrebbelapenadidiscuteresultemadella“rieducazione”interminidipiùampio

respiro.Ilterminestessoevocaatmosferetotalitarieerepressive.Credochemolte

obiezionialla“rieducazione”potrebberocadereinpresenzadiunapprocciolaico,

pluralisticoecritico,nonrepressivoenoneteronomo.Parlereiaquestopunto

piuttostodiimpegnoperpromozionedellaculturaincarcere,comecontributo

essenzialeallariscopertadelladignitàumana(c’èunnessodascopriretrapenaetimé,

dignità,BURCKERT,1998:208;cfr.BENVENISTE,1976:422ss.).

Vorreicaratterizzarequestoimpegnoinsistendosualcunipunti:

‐culturacomespaziodistintodall’istruzione(peraltronaturalmenteimportantissima,

neisuidiversigradi,compresoquellouniversitario‐cfr.CHIRIBIRI,2000);

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‐culturacomespaziodistintodallareligione(manonoppostoaquesta,piuttostocome

spazio“spirituale”,comprensivodeiduelinguaggi,religiosoesecolare);

‐culturachesicommisuriaigrandiautori,soprattuttoantichi,dellediversearee

storiche,senzaescludereletradizioniorali(misiconsentaunavenaturapolemicanei

confrontidiunapretesatroppoprecocedi“creatività”nonsostanziataappuntodi

culturacomeconoscenzadeigrandimodelli);

‐culturacomeliberazioneattraversoilsapere(peresempio,muovendodaunotesti

fondantidellaculturaeuropea,illibroVIIdellaRepubblicadiPlatone,conl’immagine

diuominilegatiinuncarcere);

‐culturacomeautocoltivazioneecuradisé(sipotrebbefarvalere,controilFoucaultdi

‘Sorvegliareepunire’,ilFoucaultdella‘Curadisé’);

‐culturacomelavorosudisé,nelladirezionedellaconsapevolezza(sipotrebbe

ricordarel’esperienzapositivapressoilCentralJaildiTiliar,aNuovaDelhi,in

collaborazioneconilVipassanaResearchInstitute,Sarangi2000,96s.)e

conseguentemente‐sispera‐delcambiamentomorale;

‐culturacheabbiaunpotenteaiutonellebibliotechecentralidelcarcereesisviluppi

attraversolaletturapersonale(conl’assicurazionedelsilenzionecessario!);

‐culturacomespazioidealeincuicoinvolgeretutticolorocheoperanonelcontesto

detentivo».

Unincontro,quellotraSamadBannaqePierCesareBori,chepartedaunlibrodonodi

quest’ultimoeutilizzatodaBannaqperricavarefiltripersigarettedalfrontespizio.

Proseguitoconundialogoapertoeadampioraggiotematico:dall’Islamallageo‐politica,“Lui

hacambiatolamiaprospettiva:nonmifacevalapredica,comeglialtri”(dall’intervistaa

DiegoMotta‐Avvenire,6gennaio2017).Secondounalogicaperfettamentecoerentecon

quantoraccomandanodallemiglioripratichediprevenzionedellaradicalizzazioneedegli

estremismiviolentichechiedonodipromuoverespaziperladiscussionedelrisentimento,dei

sensid’ingiustizia,perditaepaura.Spazisicuriperl'esplorazioned’idee,anchequelle

impopolariopoliticamentescorrette,sonopartedellasoluzione,nondelproblema.«Abbiamo

bisognodiabilitareeducatorieleaderdicomunitàadiscutereesattamentelequestioni

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utilizzatepermobilitarelasimpatiaeilsupportopergliestremisti,maprimachelofacciano

gliestremisti»(A.Barzegar,S.Powers,N.ElKarhili,2016),cioèireclutatori.

Incontropoiproseguito,dopolamortedallostoricodellereligionicasalesenel2012,ma

sempresullasuascia,conilprogettoDiritti,Doveri,Solidarietà.Un’esperienzadiviaggiotra

Costituzionieculturealcarcere“Dozza”diBologna,ideatodaIgnazioDeFrancescodella

PiccolaFamigliadell’Annunziata,islamologoevolontariodell’associazioneAvoc,con

l’appoggiodell’AssemblealegislativadellaregioneEmilia‐RomagnaedelGarantedelle

personesottoposteamisurerestrittiveolimitativedellalibertàpersonale.Partendodalla

comparazionetralaCostituzioneitalianaequelleemerseneipaesidella“Primaveraaraba”,

conilsostegnodigiuristiemediatoriculturali,ilgruppodidetenuticonSamadBannaq,tutti

provenientidacontesticulturalidiversi,hannofattoun“viaggio”senzaretediprotezione:

confrontandosiinmodofrancoenettoconl’obiettivodiriscrivereunacostituzionedeidiritti

eivalorialorocomuni.Un“Dustur”,comerecitailtitolodelfilmdocumentariodirettoda

MarcoSantarelli(2016)che‘riprende’laprimaedizionediquestaesperienza.

RitroviamoloStatodidiritto,ilconfrontointornoaidirittieivaloricheunisconoodividono.

Inquestocasoessinonsonoastrattienunciati,pocoapplicatineifatticomenellasuddetta

“dottrina”diBarakObamasull’estremismoviolento,mafittodialogointerculturalechenella

praticaapplicailmedesimoprincipioallabasedimolteattivitàdiprevenzione/”de‐

radicalizzazione”:ungiocodiruolocheintornoadirittievaloriagiscesulleidentitàdei

partecipanti.Analogamenteaquandocondottoinprogettiinglesicome“BeingScottish,Being

Muslim”,quantovienepraticatointornoaidiritti/valori,nel“viaggio”diSamadBannaqei

suoicompagniallacarcere“Dozza”,èilcontrastoalrestringimentodellalentecognitivache

induceafocalizzarsisuundiritto/valorecomeilpiùimportante,conl’esclusionedeglialtri,

cosìcomeemersonelIntegrativeComplexityThinking(Boyd‐MacMillan,2016).Quest’ultimoè

unapprocciosviluppatorecentementedall’UniversitàdiCambridge,fondatosuirisultatidelle

scienzecognitive,inparticolarelaricercacondottasulcervellolimbico;quellocheforniscela

primarispostadifronteminacceepericoli,traumieingiustiziesubiti,veriopercepititali.

Questapartedelnostrocervellosarebbeancheresponsabiledellapercezionemanicheedel

mondoinbiancoenero,inbuoniecattivi,innoieloro,nellapolarizzazionetra“in‐group”e

“out‐group”;cioèquelrestringimentodellalentecognitivache,concentrandosisuisingolie

specificidiritti/valori,tralasciailpiùampiospettrodiquellichechiamiamo“universali”e

permettediaprirsialleideologieeagendepolitiche“radicali”.

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Naturalmenteèpossibileobiettarecheattivitàfinalizzatearecuperareilsetdivalori

“universali”mantieneunconnotato“rieducativo”dinaturasenontotalitaria,almeno

culturalmente“neo‐coloniale”.Sipotrebbeinfattidirechesonopursempreinostri

occidentali,Dirittiuniversali.Malalogicadelconfronto,tantonelrapportotraSamadBannaq

ePierCesareBorichenellealtreesperienze,ètransculturale:«(…)ilfuturoappartienenonal

multiculturalismo,ossiaallacoesistenzapigradiuniversichiusigliuniglialtrieche

recludonociascunoiproprimembri,bensìaltransculturalismo,l’attraversamentoindividuale

delleculture,fruttodell’educazioneedellalibertà.Comedirechelastorianonèfinita»(M.

Augè,2015).

ComeraccontaSamad,ilconfrontoconPierCesaresinutredellarivalutazionedelleculture

arabaeislamica.Cosìilpercorsodicostruzionediun“Dustur”,oquellodiun“giocodiruolo”

tral’identitàmusulmanaoscozzese,nonèquellodidimostrarelasuperioritàoccidentaledei

valoriscozzesieodellacostituzioneitaliana.Lalogicarisiedeproprionelpercorsoonelgioco

traportatorididiverseidentità/valori/diritti:èlacostruzionedelpontetradiversiche“apre

lastoria”echefornisceaipartecipantidiquesteesperienzelalibertàdireinventarsi,di“re‐

immaginarsi”unfuturodiversofuoridalcarcere.

Religionetrapauraediritto

Lareligioneislamicaèstatal’ossessioneabbinataalterrorismoeallaradicalizzazionein

carceredegliultimi15anni,tantonellaricercacheneimediaenellapraticadell’anti‐

terrorismo.Evidentementenonpotevamoeludereiltemaneinostricorsi.Delrestoneifocus‐

groupcheavevanoanticipatol’attivitàdiformazione,glioperatoricivilievidenziavanoungap

diconoscenzatantosull’Islamchesucomel’amministrazionepenitenziariagestisseil

fenomenoincarcere.Ancheinquestocasol’approccioprevalenteutilizzatoèstatoquellodi

coinvolgere,piùchegliespertidiIslamedistoriadellereligioni,chilapraticaesiconfronta

conquestanelcontestocarcerario.

Premessol’approcciorootcausesalfenomenoingenerale‐cioèleoriginigeopolitichedeivari

conflittiarmati,terrorismiinclusi‐inrelazionealterrorismodimatriceislamistaèstato

svoltounbreveexcursussulpost‐colonialismoneipaesiarabi.Inparticolareneiduepunti

chiavedisvolta,l’accordoSykes‐PicotdurantelaPrimaguerraMondiale,eilruolodei

mujahidindiOsamabinLadenaitempidell’invasionesovieticadell’Afghanistansulfinire

dellaGuerraFredda.SonointervenutiPaoloDiMotoli,suldibattitofranceseinmeritoalla

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relazionetraIslameradicalizzazione,eNicolaDiMaurochehatratteggiatolosviluppodel

dell’Islampolitico,nutritoneltempodaideologiediversenellesuecorrentiprincipali

costituitedapanarabismoepanislamismo.NonchéIbrahimGabrieleIungo,dell’Osservatorio

diAl‐AzharperilContrastoall'Estremismo,sullastoriadellescuoled’interpretazione

dell’Islam.

IlprogettoFAIRharivoltolapropriaformazioneancheauntargetspecificodellasocietà

civile:leguidespiritualicheoperanoall’internodelsistemapenitenziario,nellospecificoai

cappellanieagliimam.Unasessioneriservataesclusivamenteaicappellanidellazona

Piemonte,eun’altra‐incollaborazioneconl’UCOII,l’UnionedelleComunitàIslamiched’Italia

‐pressoilCentroislamicodiBresciaallapresenzadicirca50imamconlapartecipazionedi

OomarSharifMulbocus,unex‐estremistadellascenaislamistainglesedeglianni‘90,oggi

formatoreetestimonediunpercorsodideradicalizzazioneedidisengagement,ilqualeha

fornitoaipartecipantideglistrumentidicounsellingpratici,partendodalpresuppostochesia

lelorobasiteologiche,chelacondivisionedellastessalinguaecultura,nonsianoelementi

sufficientiperavviareunrapportodifiduciaedidialogocostruttivonelmomentochesi

trovasserodifronteadetenuti“radicalizzati”.

NellasuddettasessioneaBrescia,eintuttelealtre,èstatoinoltreraccontatodalpresidente

dell’UnionedelleComunitàIslamicheItaliane(UCOII),YassinLafram,ilpercorsodel

protocollotrailDAPel’UCOIIsottoscrittonel2015perfavorirel’accessoaiministridicultoin

ottoistitutipenitenziari.Ilprotocolloprevedevaun’attivitàpilotadiseimesidi

sperimentazioneeoggi,seppurnonrinnovato,proseguedefactoinalcunerealtà,maresta

evidentementeassailontanol’obiettivodigarantirelapresenzacostantedegliimam

all’internodegliistitutipenitenziariitaliani.Nonèstatocioèancoramessoasistemaildiritto

alcultoprevistodallanostracostituzioneallepersonedetenutedifedemusulmana,cosìcome

nonèancoragarantitalapresenzadiunasaladipreghieraislamicaadibitaesclusivamentea

talescoponellecarceriitaliane.Suquestideficitpesacertamentel’assenzadiun’intesatra

Statoeleassociazionimusulmaneitaliane:cosìlostatodeidirittideimusulmaniincarcereè

ancheilriflessodelproblemasupiùlargascaladelladefinizionedeidirittiedeidoveriperi

circa1.683.000residentidifedemusulmananelnostropaese(2018,IDOS,DossierStatistico

Immigrazione).

L’Italiarestaquindilontanadallepoliticheeuropee,comel’obiettivodelpolicypaperdella

RAN(Dealingwithradicalisationinaprisonandprobationcontext.RANP&P–practitioners

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workingpaper,2016)ecomeemersoda“Ilradicalismoestremoincarcere:unaricerca

empirica”(L.Ravagnami,C.A.Romano,2017),cheauspicanodicreareunclimaeunambiente

penitenziaridoveilrispettoeidirittiminimiprevistidallaConvezioneeuropeadeidiritti

dell’uomo(CEDU)sianoconditiosinequanonperiniziarequalsiasipercorsodirecuperoe

rieducazione,ancordipiùnelcasodiprogrammidiprevenzioneocontrastoalla

radicalizzazionedimatricejihadista.

Mancandolavolontàpoliticadiregolamentaretoutcourtgliaspettidelcultoislamicosianella

nostrasocietà,chenellavitaquotidianaall’internodellecarceri,ilrisultatoèchetroviamo

buonepratichecomeun’eccezionedipochiistitutipenitenziari.Permane,cioè,prevalentela

logicadell’amministrazionepenitenziariasecondolaqualeidirittibasilariaidetenuti

musulmanisonounaconcessioneenonunaprecondizionesenzalaqualesirischiadi

fomentareunsentimentodiodioefrustrazioneversoleistituzioni.

Sievidenziacosìunparadosso,quellopercuinelsistemapenitenziarioall’Islamnonè

riconosciutolostessoruolodellealtrereligioni:cioèunarisorsadeldetenutoperla

riflessionesuiproprierrorieperlasuariconciliazioneconsestessoeilmondo,unruolo

preventivoallarecidivaingenerale.L’orto‐prassiislamicasarebbepiuttostounsegnaleda

annotareneiriskassesmenttools,cioèglistrumentidimonitoraggiodelrischiodi

radicalizzazioneviolentaneidetenuti,utilizzatidellostaffpenitenziarioperlesegnalazionida

indirizzarealNucleoInvestigativoCentrale(NIC)epoialComitatodiAnalisiStrategicaper

l’Antiterrorismo(CASA)pressoilMinisterodegliInterni.

Unulterioreparadossorisiedenelfattochel’amministrazionepenitenziariasembrapreferire

ilproliferarediimam“fai‐date”,cioèautoproclamatisitaliincarcere,piuttostocheseguirele

pratichepilotachehannointrodottoimamformatiestimatidallapropriacomunitàlocale,e

quindidaglistessidetenuti,checonduconolasalat,lapreghieradelvenerdì,inaraboein

italiano,focalizzandoilorosermonisutematichecomequelledelperdono,della

riconciliazioneodeidialogointerreligioso,comelafiguradiIsa(GesùdiNazareth)oMaryam

(Maria),presentinelCorano,cheoffronodeglielementiovviamentepositiviperdecostruire

formedipregiudizioediodioversolacristianità.

Altridirittiealtriluoghi

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Idiritticonnessialcultosonosolounapartedelquadropenitenziarioitaliano.Intuttaicorsi

delprogettoFAIRsonointervenutisiaavvocatichel’UfficiodelGarantenazionaledei

detenuti.GlistessiGarantilocalisonostatiisoggettifruitoridiunospecificocorsotenutoa

Torino.

Ilcampodeidirittisièallargato,aldilàdiquelliconnessiallalibertàdiculto,ecosìiluoghi,al

dilàdelcarcere.Lerelazionidell’UfficiodelGarantenazionale,svoltedaAntonellaDionisie

GiovanniSuriano,hannoinfattievidenziatocomenelcorsodellavisitadelloroufficioalle

sezionidiAltaSicurezzaAS2inSardegna,neicuipenitenziarisonoconcentratiilmaggior

numerodidetenuticonsentenzeoprocessiconnessialterrorismo,lasituazionepresenti:

A)lalontananzadallafamigliae/odalcentrodiriferimentosociale:gliistitutipenitenziari

sonodifficilidaraggiungereeicontattiesternidifficilianchepertelefonoessendovietato

raggiungererecapitiditelefoniamobile.Sicreacosìunisolamentogeograficochestigmatizza

il‘diverso’.

B)unadifficilegestioneindividualizzatadelsoggettodetenutolacuipericolositàviene

valutataconiriskassessmenttools,senzachequestomonitoraggioavvengasullabasedi

definitiprotocolliespecificheprocedurenelpienorispettodellariservatezzaedella

protezionedeidatipersonali,einuncontestonelqualeil“radicalizzatodimatriceislamica”

restaprivodelsostegnodifrontlineringradodicomunicareinlinguediversedall’italianoper

l’insufficienzadelnumerodimediatoriculturali.

C)unoStatodoveèdisattesoilprincipiodinon‐discriminazioneinmoltissimecircostanze,

dall’obbligodell’utilizzodellalinguaitaliananellacorrispondenzadeldetenuto,aicostielevati

olascarsadisponibilitàdicibohalalinvenditaalsopravvittopressoleimpreseinterne,fino

allecomunicazioniinterneallapopolazionedetenutacheadottanounlessicotroppospecifico

eburocratico,spessoincomprensibileairistretti.

Aidirittidiprofessareliberamentelapropriafede,siaggiungonoquindilecarenzedeidiritti

allaprivacy,allerelazionifamiliarieaffettive,quellodicomprendereedesserecompresinelle

comunicazioneinternaedesternaalcarceree,piùingenerale,dipoterusufruirediun

programma,senondi“de‐radicalizzazione”,almeno“trattamentale”,orientatoariempireil

tempo‘vuoto’dell’esecuzionepenalechesiconfiguracometempoarischioditrattamento

inumanoedegradante.

Unasituazioneanalogaperlostatodeidirittilatroviamofuoridaipenitenziari,rivolgendoci

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aiCentridipermanenzaperilrimpatrio(CPR)eadunodeglistrumentiprincipalidi

prevenzionedelterrorismoutilizzatonelnostropaese:leespulsioniamministrativedello

straniero.Pocoanalizzatidaglistessistudiosiditerrorismo,eoggettididibattitopiùalivello

internazionalecheitaliano(F.Marrone,2017),sappiamocheleespulsionisonouno

strumentocheilMinisterodegliInternireclamacomeassaiefficaceecheilloronumeroha

avutounaumentoesponenzialenegliultimi4anni.Sesononotiidatidiquelleministeriali

per“motividiordinepubblicoodisicurezzadelloStato”oper“motividiprevenzionedel

terrorismo”,nonrisultanoaltrettantopubblicizzate,nétantomenostudiate,leespulsioni

prefettizie.Essesonoseguitesolodateamdiavvocativolontari.ComehaspiegatoMaurizio

Vegliodell’Associazioneperglistudigiuridicisull’immigrazione–ASGI,intervenutodurantela

formazioneaiGarantiaTorino,portandoicasididuecittadinisomali.Iloroitergiudiziaritra

carcere,CPRericorsivariillustrano,ancoraunavolta,loscempiodelloStatodidirittonei

confrontidistranieriprovenientidaun’areaconunalungastoriadiconflittiendogeni,come

laSomalia.

InmeritoalleespulsioniemessedalMinistrodell’Internosappiamochespessosonocorredate

damotivazionescarna,nonparticolarmentecircostanziata,motivataperrelationemrispetto

adattid’indaginecopertidasegretooasegnalazionigeneriche,magariprovenientidaiservizi

diinformazioneperlasicurezzadelloStato,controlequalisipuòricorresoloinsedediTAR

delLazio,competentegiudiceamministrativosecondolenormedelcodicedelprocesso

amministrativo(art.13,co.11,T.U.,comemodificatodall’art.3,comma7,dell’all.4delD.Lgs.

2luglio2010,n.104).Ilprofilodilegalitàditaliespulsioniècommentatodaldocumento

dell’ASGI,curatodall’Avv.GuidoSavio(2016),comesegue:

«Ilsindacatogiurisdizionalesuiprovvedimentiespulsivipermotividiordinepubblico

osicurezzadelloStatoèdunque,secondolagiurisprudenzaamministrativadi

legittimità,ridottoadunvaglioestrinsecovoltosoloaverificarel’adeguatezzaformale

dellamotivazione,senzasovrapposiomodificarelavalutazionedimeritoespressa

dall’autoritàgovernativa.Taleimpostazioneledel’effettivitàdeldirittodidifesadello

stranierodestinatariodelprovvedimentoministerialeeindebolisceilcontrollo

giurisdizionalesugliattiamministrativiprevistodall’art.113Cost.ela“fede

privilegiata”dicuigodel’attopoliticodialtadiscrezionalitàamministrativaèsolo

parzialmentegiustificatadalladelicatezzadellamateriainquestione,perchéneivaghi

presuppostidell’ordinepubblicoedellasicurezzadelloStatopotrebberoessereincluse

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anchecondottenondirettamentelesivedegliinteressiprotetti,qualimanifestazioni

delpensieroopratichepoliticheritenutenonconformiall’ideologiaedallaprassi

politicadominante».

Afrontedeiridottirischicheilterrorismoislamistapresentaalnostropaese(L.Vidino,2016)

confermatidainumeridiforeignfighter(124),diforeignfighterretuneeinItalia(6sulsuolo

italiano),edeisoggettireclusiperrealilegatialterrorismo(56),risultalecitosollevare

qualcheinterrogativosullecentinaiadiespulsioniministeriali(349)dal2015al26novembre

2018.

Resilienza

Difronteaiconflitti,alleminaccedelterrorismo,maanchedifronteall’istituzionetotale,

carcereoCPR,c’èunfilochepermettediunirelereazionipositive:laresilienza.Abbiamo

trattatosoprailcasodelrapportotraSamadBannaqePierCesareBori,manelcorso

dell’attivitàdiformazioneabbiamoavutoaltreduetestimonianzedifortecapacitàdireagire

insoggettipostiincondizioniestreme.

LaprimaèquellacheharaccontatounapersonarapitadaijihadistiinSirianel2015epoi

liberatodopodiversimesidiprigionia,PadreJacquesMouraddellacomunità“AlKhalil”

fondatadaPadrePaolodall’Oglio.Riportatadettagliatamentenelsuolibro,disponibilein

francese,Unmoineenotage(2018),dalsuoraccontononemergonosololerootcauses

all’originedellaproliferazionedigruppiarmatiinSiria,maancheidettaglidellasua

liberazionechehadelmiracolosoetestimoniacomefedeenonviolenzapossanoessere

un’armacapacedispiazzareanchel’auto‐proclamatosiStatoIslamico.Infatti,durantelasua

prigionia,primatrascorsadasolo,poiinsiemeai200parrocchianidellacomunitàdiAl

Qariatayncatturatidopoalcunimesidall’ISIS,PadreJacquesècondottodaisuoiaguzziniin

unapiccolastanza.Consapevolechepotevaesseregiuntalasuaora,sisiedeaterradifrontea

seimujahidinappenagiuntidaMosulperconsegnareunmessaggiodiAlBaghdadi.Il

messaggiolettodaunanzianoemirodioriginesauditariportavaquattropossibiliesitidelsuo

rapimento.Ilprimoeraediuccidereluielasuacomunità;ilsecondodivenderlicome

schiavi;ilterzochiedereunriscatto;ilquartoeralaManna,AlManninarabo.Un’espressione

biblicachesignifica“dono”echenelcoranoassumeilsignificatodi“concederelavita”.Il

messaggiodiAlBaghdadifinisceconlasceltaperquest’ultimaopzioneealladomandasul

perchéavessepresoquestadecisioneneiconfrontisuoiedeisuoiparrocchiani,laripostafu:

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“Voi,cristianidiQaraytannonaveteabbracciatolearmicontroimusulmani”.PadreJacques

confermainfattiche:“Comecomunitàabbiamodesistitodalprenderelearmi.Misono

fermamenteoppostoaitentatividireclutareigiovanidellacomunitàdapartedeigruppi

armatichevenivanonelvillaggio.Lanostracomunitànoneradisponibileacombatterecontro

quellicheeranostatiilorovicini.Ilfruttodiesseremissionari,lavoratoridipace,èstato

compreso”.

Unapiccolastoriadisanguerisparmiatotragliorrori,concentinaiadimigliaiadicivilicolpiti

emilionidiprofughi,perpetuatidall’ISIS,dalregimedial‐Assadedaglialtriattoriincampo

sulloscenariosiro‐iracheno.

Lasecondastoriariguardaunamadreitalianaconvertitaall’Islamchehavistosuofiglio

imboccarelastradadellaradicalizzazioneviolenta.YoussefZaghba,unitalo‐marocchinodi22

anni,il3giugno2017,conaltriduegiovaniterroristicondussel'attentatosulLondonBridge

checostòlavitaa8personeeaglistessiattentatori.Nelsuolibro“Nelnomedichi”(Rizzoli,

2017),ValeriaCollinaèintervenutanellaformazionedelprogettoFAIRmettendoanudola

suavita,pensieri,problemiederrori,conunafranchezzaeuncoraggiodicuituttii

partecipantipotevanopercepireimmediatamentelararità.Glielementicheemergonodalsuo

raccontosonomoltissimi:dalcontestofamiliareereligiosoaquellogeopolitico,dalruolo

dellatelevisioneedelwebaquellodellasessualità,daquellodelleforzedell’ordineaquello

dellacomunitàislamicalocale,solopercitarnealcuni.IlprofilodiYoussefrisultaaderente

nontantoaglihomegroundterroristdeirecentiattentatiinFranciaeBelgio,quantoaquelli

dell’attentatoallaRambladiBarcellonae,piùingenerale,aquantogiàdisegnatofindal1983

daA.RusselleBrowmanH.Miller(1983):prevalentementegiovanimaschiventenni,celibi,

peridueterzidimedia‐altaistruzioneeoriginefamigliare,sradicatiemobili,“posseduti”,

cioèvittimizzati,dallasofferenzadelloropopolo.

ÈforteinValeriaCollinalavolontàdicomprendere,cosìpurequelladiimpegnarsiper

intervenirenellaprevenzionedelfenomenoerappresentailprimocasoinItaliadiunamadre

chescegliecongrandeumiltàdidedicareilpropriofuturoainterrompereilprocessocheha

coinvoltosuofiglio,ovunquesianecessario.Carcerecompreso.

Nell’ultimasessionediformazioneaForlì,inparticolare,abbiamodiscussoconl’autriceei

partecipantisucomevalorizzarelasuaforzanarrativaepromuovernel’esemplareresilienza.

Ilrisultatoèstatounprogrammad’interventoindirizzatoaigiovanidegliIstitutiPenitenziari

Minoriliedellecomunitàdiesecuzionepenaleesterna,finalizzatoaportateinprimopianoi

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meccanismididistorsionepresentinelleloro"narrativeufficiali"chedanneggianolaloro

riabilitazione(Hall&Rossmanith,2016).Perfavorirequest’ultima,ridurrelaprobabilitàdi

recidivaeprevenirepossibiliprocessidiradicalizzazioneviolenta,utilizzeremoanchela

storiadiValeriapersfidarliadaffrontarelecauseallabasedelpropriocomportamento,

agevolandounariscritturadellaloronarrativabiograficainunpercorsodacondivideree

discuterecongruppidipari.

Conclusioni

Quest’ultimaattivitàpilota,conalcunearticolazionilocalidellaGiustiziaminorileedi

comunità,èilsolospaziochelaFondazioneNuovoVillaggiodelFanciullodiRavennaha

trovatopercondividerequellacheèl’ultimaattivitàprevistadelprogettoFAIRprimadella

suaconclusioneadottobre2019.IprecedentitentatividicoinvolgereilDAPhannoavuto

comeesitoildiniegoadognisinergicacollaborazionesulleattivitàformativecheilprogetto

FAIRintendevarivolgereanchealpersonaleinternoalleCaseCircondariali.Nonostantegiàin

fasediprogettazione,duestrutturepenitenziarielocali,aTorinoeForlì,avesseroespressoil

lorointeressealcoinvolgimentonelprogetto,ilrifiutodell’amministrazionecentraleciha

obbligatoaridefinireiltargetdell’azioniformativeversoilpersonalecivileesterno,descritto

inpremessa.

Sebbenecisianostate,eancoraesistano,buonepratichelocalineipenitenziaridelnostro

paese,alcunedellequalisonostatesopramenzionateepresentateainostricorsi,lostato

dellepolitichediprevenzioneecontrastoall’estremismoviolentopresentanounasituazione

dovel’intuizioneelabuonavolontàdeisingoliattoridell’amministrazionepenitenziariao

dallasocietàcivilenonriesconoascalaredallivellolocaleaquellonazionaleperdiventare

unasolidastrategiaitaliana.IfacilitatoriintervenutinellaformazionediFAIR3,cihanno

3Cisialecitoelencarelepersonenonmenzionateprecedentementeneltesto,ilcuicontributoèstatoparimentirilevantepertuttalaformazionesvolta:l’avvocatoedexparlamentareAndreaMaestri;laProjectmanagergiàresponsabilediprogrammidelleNazioniUnite,YasmineReefat;lamediatricedell’AssociazioneMultietnicadeiMediatoriInterculturali(AMMI),SouadMaddahi;ilSegretariogeneraledellaConfederazioneIslamicaItaliana,l’imamMassimoAbdallahCozzolino;ilProcuratoredellaRepubblicadiAsti,AlbertoPerduca;lafunzionariadelUnitedNationsInterregionalCrimeandJusticeResearchInstitute(UNICRI),ManuelaBrunero;ilVicepresidentedelGruppoItalianoStudiodelTerrorismo(GRIST),FrancescoGianfrotta;ilcoordinatoredell'Osservatoriosullecondizionicarcerariedeidetenuti,AlessioScandurradell’associazioneAntigone;PadreJihadYoussef.AggiungiamoancheunringraziamentoparticolarealPresidentedell'associazioneCerchioBlu,GrazianoLori,alProfessoredell’universitàdiBrescia,CarloAlbertoRomano;eiGarantitorinesiepiemontesi,BrunoMellanoeMonicaGallo.

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lasciatolatestimonianzadicomelepreziosecapacitàprofessionali,organizzativee

metodologicheemerselocalmentenonvenganovalorizzate,cosìcomeaccadeperlaprassie

lametodologiadellasorveglianzadinamicacherestanounenunciatoteorico,làdoveinaltri

paesieuropeistannoportandoottimirisultatiinunaproficuacollaborazionetragliagenti

penitenziarieleareetrattamentali.

Nelnostrosistemagiudiziarioprevale,insomma,lalogicadell’isolamentoneicircuitidiAlta

sicurezzaperildetenutogià“radicalizzato”,ilViolentExtremismtOffender(VEO),oquelladel

monitoraggio,congliassessmenttools,diquelloarischio,piùomenoalto,diradicalizzazione.

La“de‐radicalizzazione”èinraricasiaffrontatacometrattamento;sipreferiscepiuttosto

elevareilpotenzialedideterrenzaconstrumenticheinfliggonomaggioresofferenzae

violazionedeidiritti.IvolontarieterapeutipresentiallaformazionediTorinocihanno

raccontato,seppurriservatamente4,leloropositiveesperienzedicollaborazioneconla

direzionepenitenziarianeicasididetenuti“radicalizzati”,malasituazionedellamaggior

partediloro,concentratineicircuitiAS2delleCCinSardegnaeaRossanoCalabro,èquella

descrittadagliinterventichecihafornitol’UfficioNazionaledelGaranteecheinletteraturasi

chiamano“effettiterroristicidellapena”(O.Rusche,G.Kirchheime,1978),iquali,comescrive

AlviseSbracciasulsemestraleAntigone(N.1,2017):“…evidentementeaccentuatidalla

sottrazionedalcircuitodelladetenzione“comune”,potrebberoessereletticomefunzionalia

piegareunsoggettoparticolarmenteduroemotivato,maancheadesacerbareulteriormente

lacaricaoppositiva(R.Romanelli,2012,8),collocandoladefinitivamentenell’otticadello

scambioviolento:terrorismocontroterrorismo(cfr.J.Githens‐Mazer,2009;S.Poyting,

2016)”.ParolecheciriportanoallasuccitatadichiarazionedelSummitallaCasaBianca:

“Reaffirmedthatintelligencegathering,militaryforce,andlawenforcementalonewillnot

solve–andwhenmisusedcaninfactexacerbate–theproblemofviolentextremism…”,ealle

pratichediGuantanamoeAbuGhraib.

Esacerbare,omeno,ilproblemacheabbiamoaffrontatopassa,dunque,comeanticipatoe

ribadito,daunasolastrada:quelladelloStatodidiritto.Percorrerla,omeno,èunascelta

politicaincapoagoverni,parlamenti,magistraturaeamministrazionepenitenziaria.Una

sceltacherifletteleideechequestihannodicarcereediterrorismo,conirelativiparadossi

(D.Berardinelli,L.Guglielminetti,2018).

4LaChathamHouseRule:unaregolaconvenzionalechedisciplinalaconfidenzialitàinrelazioneallafontediinformazioniscambiatenelcorsodidiscussioniinriunioniaportechiuse.

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Infine,dapartenostra,abbiamopotutocostatare,attraversoiquestionaridivalutazione,che

colorochehannopartecipatoallanostraattivitàformativahannoapprezzatoegiudicato

positivamenteilpercorsoeisuoicontenuti,seppurquest’ultiminonsianostatituttitrattati

conequanimetempoeapprofondimento.Siamoconsapevoliconlorocheleconoscenzein

meritoalfenomenorichiedanocontinuiaggiornamenticonunapprocciomultidisciplinare

cheilluminilemoltesfaccettatureeidiversifattori,inclusoadesempioquellodigenere.

Finoadoggil’Europa,purconilrischiodiavertalvoltafinanziatoprogettineiqualisisono

sovrappostiimedesimiobiettivi,hacomunquegarantitounampiodibattitoanchetraricerca

accademicaepratichedellasocietàcivile,quindialdifuoridalmondopiuttostochiusodegli

apparatidisicurezza,delcarcereedell’antiterrorismo.Lefuturescelteeuropeeedell’Italia,

saràbanalesottolinearlo,sonoinmanoaicittadiniealleloroopzioni,aloroquestotestoè

appuntoindirizzato.

Gli autori 

Luca Guglielminetti 

Ricercatore indipendente, formatore e consulente presso la Fondazione Nuovo Villaggio del 

Fanciullo di Ravenna, membro del pool di esperti del Radicalisationon Awareness Network (RAN) ‐ 

Centro di Eccellenza, e membro del direttivo dell'Associazione Leon Battista Alberti di Torino e 

socio fondatore del Gruppo Italiano Studio del Terrorismo (Grist) 

Diletta Berardinelli   

Ricercatrice indipendente e consulente della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, 

membro dell'Associazione Papa Giovanni XXIII 

Bibliografia

AAVV, Diritti Doveri Solidarietà. Un’esperienza di dialogo tra Costituzioni e culture  al carcere “Dozza” di Bologna, Regione Emilia‐Romagna, 2015  Augè M., Marc Augè a Palazzolo per il festival dei filosofi, Corriere della Sera, 2015  Barzegar A., Powers S., El Karhili N., Civic Approaches to Confronting Violent Extremism, 2016  

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