Upload
others
View
2
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
LoStatodidirittoelaprevenzionedegliestremismiviolenti:trapoliticheepraticheneiristrettiorizzonti
DilettaBerardinellieLucaGuglielminetti
CoordinatoriscientificidelprogettoFAIReresponsabilidellaformazioneinItalia.
Premessa
Tragennaioefebbraio2019,ilprogettoeuropeoFAIR(FightingAgainstInmates’
Radicalisation)1haattivatodiversimodulidiformazioneperoperatorichelavoranoconle
personedetenute.Sonostatimobilitatioltre150soggetti,essenzialmenteesterni
all'amministrazionepenitenziaria,coniqualiabbiamoragionatosuunodeitemiricorrenti
nellecronachedegliultimianni:ilfenomenodella"radicalizzazione"nellecarceri.Perla
primavoltainItaliaguidespiritualiepsicologi,garantideidetenuti,volontarieoperatoridi
servizisocio‐assistenzialiedelprivatosociale,sisonoconfrontaticonesperti,ricercatorie
testimonipervalutarepoliticheepratichecheprovanoadintegrarel'approccioresilientea
quellosecuritario,predominantetraleforzedell'ordine.
Checosasignifica?Perspiegarloripercorriamoitrattisalientideipercorsiformativisvolti,
conirisultatiegliinterrogativiemersidaiconfronti,dagliinterventiedaiquestionaridi
valutazionesomministratiaipartecipanti.
Comespessocapitaquandolecondizionedellaformazionesonoottimali‐cioèinformali,
privedelpoliticamentecorretto,conmoltainterazioneemomentidiriflessioneingruppo‐
chihacoordinatol'attivitàfinisceperapprenderepiùdiquantoabbiadato,consapevole
anchechecolorocheabbiamoavutodifrontenoneranodigiunidell’argomento,delletabulae
rase,maalcontrarioeranotuttidotatidisaperiecompetenzederivantidirettamente
dall'esperienzalavorativaeprofessionale.
Restituireoraquantodipiùsignificativosièappresoadunapiùampiaplatea,nonèsoloun
dovereversolaCommissioneeuropea,edindirettamenteversoicittadinicheconlelorotasse
hannofinanziatoilprogettoFAIR,maancheunimpegnoasocializzareconoscenzeepratiche,
1Sivedailsitoweb:http://fair‐project.eu/it/
2
intornoaduerealtà,ilcarcereelaradicalizzazioneviolenta,cheneldiscorsopubblicosi
nutronodimoltiluoghicomuni,pregiudiziepropagande.Quantopossiamosubitoanticipare,
insintesi,èchequantoemersoinquestipercorsinellesingolecasecircondariali,siacome
rootcausesdiradicalizzazionealivellomacro,geopolitico,chedilocalcausesalivellomicro,è
cheilfattorechiavediprotezioneprincipalerisiedenell'applicazionedeidirittiumani
fondamentali:quell'insiemedinormechesottoilterminepiùgeneraledi‘Statodidiritto’ha
temperato,nelcorsodegliultimisecoli,ilmonopoliodellaforzadelloStato.
Ilquadroeuropeoeinternazionale
IlprogettoFAIRèunodeimoltiprogettifinanziatidaivariprogrammidellaCommissione
Europeavaratinell'ultimodecennioinmateriadiradicalizzazioneeterrorismo.Presentato
dallaFondazioneNuovoVillaggiodelFanciullodiRavenna,entecapofilainsiemeadaltri8
partnerdiFinlandia,Lituania,Ungheria,Romania,Slovenia,Olanda,PortogalloeMalta,nel
quadrodelbandodelleDirezioneGenerale"Justice",haunaduratadi24mesiesiconcluderà
aottobre.Lafinalitàèquelladianalizzareestudiareilfenomenodellaradicalizzazionetrai
detenutiperfornirestrumenticonoscitiviepraticiattiaprevenireecontrastareilfenomeno.
Inpraticasiètrattatodielaborareunaseriedidocumentidiletteraturascientifica,buone
pratiche,analisideibisogniformativi,studidifattibilità,epoicompiereattivitàdiformazione
indirizzatealpersonaleeaidetenutielaborandoirelativistrumentidivalutazione
dell'impatto.
Ilquadrodellepolitichesucuisiinnestanoquestogenerediprogettieuropei,merita
un'attenzioneparticolareperchésegnalauncambiodiparadigmarispettoallarisposta
seguitadopol'11Settembre2001.L'amministrazionediGeorgeW.Bushreagìconla"Waron
Terrorism"controgli‘staticanaglia’eilPatriotAct,conirelativiabusidellelibertà
fondamentali‐dalcarcere‘speciale’diGuantanamoalletortureinquelloirachenodiAbu
Ghraib,passandoperleextraordinaryrendition‐percitarnesoloalcuni.Viceversa
l'amministrazionediBarakObamaindicòuncambiodirotta,almenosulpianosemanticoe
teorico,chepartendodall'interventoall'universitàdelCairo("ANewBeginning")nel2009,
passandoperl'annunciochela«'GlobalWaronTerror'isover»arrivònelfebbraio2015al
"TheWhiteHouseSummittoCounterViolentExtremism”.
Nel"MinisterialMeetingStatement"leggiamo,infatti,questeparole:
3
«Reaffirmedthatintelligencegathering,militaryforce,andlawenforcementalonewill
notsolve–andwhenmisusedcaninfactexacerbate–theproblemofviolent
extremismandreiteratedthatcomprehensiveruleoflawandcommunity‐based
strategiesareanessentialpartoftheglobalefforttocounterviolentextremismand,
likeallmeasuresaimedataddressingtheterroristthreat,shouldbedevelopedand
implementedinfullcompliancewithinternationallaw,inparticularinternational
humanrightslaw,Internationalrefugeelaw,andinternationalhumanitarianlaw,as
wellaswiththeprinciplesandpurposesoftheUNCharter».2
Iltermine"terrorismo",sullacuidefinizioneilconsessointernazionalenonhamaitrovato
unacomuneaccordoelecuiaccezionirisultanopoliticamenteequivocheestrumentalizzabili,
vienesostituitoda"estremismoviolento".Siriconoscecheglistrumentidihardpower,
espressionedelmonopoliodellaforzadelloStato,dasolinonbastano.Anzi,quandoutilizzati
aldifuoridelloStatodidiritto(ruleoflaw),sonocontroproducentiedannosi.
Aquestapremessaseguel'affiancamentodistrumentidisoftpowerbasatisulpienorispetto
deidirittieconstrategieattea"valorizzareglisforzidellecomunitàlocalicheintervengono
consentendodiinterrompereilprocessodiradicalizzazioneprimacheunindividuosi
impegniinattivitàcriminali".
L'intentoèanchequellodieliderelacorrelazioneconl'Islamelariduzioneallasolamatrice
islamistachesiabbinaneidiscorsisulterrorismoneimediaenell'opinionepubblica.Tuttavia
nonèquestionesolodiutilizzareunlinguaggiopoliticamentecorrettodapartedi
un’amministrazione“liberal”,madiprendereattocheesistonomolteplicimatricidiviolenza
politica:negliUSAenelNordEuropalamaggioranzadellaviolenzapoliticaeversivaè
connotatadall'estremadestra,cheassumelevestidelsuprematismobianco,delneo‐nazismo
odell'islamofobia.Nell'UnioneEuropeaidatidell'Interpolciricordanochelamatrice
separatistaèancoraquelladigranlungaprevalentenelnumerodegliattentaticompiutio
tentati.
L'Europahaanticipatoquestepolitichefinodal2005,suimpulsodellepolitichediPreventdel
RegnoUnito.NeivaridocumentidistrategiadellaCommissionesicominciaaparlaredi
radicalizzazione:la“EUStrategyonRadicalisation”adottatanel2005erivistanel2008enel
2014,purriconoscendocheleazionicontrolaradicalizzazioneeilterrorismorientrano
2SIveda:https://2009‐2017.state.gov/j/ct/cvesummit/releases/237673.htm
4
principalmentenellecompetenzeeleresponsabilitàdegliStatimembridell’Unioneeuropea,
rilevaval’importanzaeilvaloreaggiuntosianelcreareunastrutturaalivelloEuropeoperle
politicheelebuonepratiche,sianellosviluppareunruoloattivodegliattori,anchecivilie
privati,dellecomunitàlocali(“ProgrammadiStoccolmaperilperiodo2010‐2014”).
Seppurperalcuniannisfasatenellinguaggio,inEuropasiparladi"radicalisationleadingto
terrorism",inUSAdi"radicalisationleadingtoviolentextremism",ilsenso,inentrambiicasi,
èquellodiaffiancareallaprevenzionedelterrorismo‐cioèprevenirel'attentatoconlaforza
dipolizia,intelligenceeleggi‐untipodiprevenzionechelavorisuifattori“resilienti”che
permettanodiinterveniresuunindividuoprimadelsuoreclutamentooperagevolareilsuo
“disingaggio”dalgruppoviolento‐cioèprevenireecontrastareilprocessodiradicalizzazione
violentaeagevolarela"de‐radicalizzazione".
Dietrolaterminologia
Allefondamentadiquestatermini,ediradicalizzazioneinparticolare,troviamol'ingente
moledistudisulprocessodiradicalizzazioneviolenta,ovveroiltentativoinprimisdi
psicologiesociologidicreareunmodellodelpercorsoattraversoilqualeunindividuogiunge
alreclutamento,alledeumanizzazionedelnemicoeallapraticadellaviolenza.Iltentativoè
statoquellodianalizzarelebiografiedeiterroristiperprodurreunprofilopredittivodella
psicheedelcomportamentodelterrorista.Talistudisonostatioggettodiunampiodibattito
delqualenonpossiamodarcontosenonperevidenziarealcuniaspetticheabbiamoutilizzato
nellaformazionedelprogettoFAIR.
SegnaliamoalmenolarassegnacriticasuglistudicondottadaJohnHorgan(2014),tradottain
italianodaEdra(2015),cheevidenziaunquadrochelostessoAutoredefinisce'sconfortante',
anchesemenodiquantopaventatonellasuaprimaedizionedel2005:"…leattualianalisisul
terrorismorimangonoabrevetermine,contingenti,spessocarentididettagli,politicizzatee
moltospecifiche".Erroridimetodo,diraccolta,diverificaed’interpretazionedeidatieuna
mancataricercasulcampo,hannoresoirisultatiscarsiepocoutilizzabilipergliattori
dell'antiterrorismo:decisoripoliticieforzedisicurezzaed’intelligence."Latendenzadegli
studiosidiconcentrarsiesclusivamentesullapropriadisciplina"equindilaconseguente
difficoltàdiintegrarediverseconoscenzeperunapprocciomultidisciplinaredelcomplesso
fenomeno,èstatounulteriorefattoredell'insuccessodeirisultatiottenuti,secondoHorgan,
5
cheperògiustamentesottolinea,nelprimocapitolo,quellocheèunodeipuntipiùcritici:
l'ambiguitàdellostessotermineterrorismo,conledifficoltàatrovareunacomunedefinizione
chelocircoscrivachiaramente,elascarsaconsapevolezzacheilfenomenoriguarda
specularmenteilterrorismodiStatoequellocontroloStato.Ilprimohaprodottomoltepiù
vittimedelsecondo:quandoJ.Horgan‐Op.Cit.,2014‐scrive:
«Senzadubbio,nelcorsodellastoria,gliStatisisonoresiresponsabilidell’usodi
tatticheterroristichepiùfrequentementerispettoaipiccolimovimenticlandestini
antistatalichenoidefiniamogruppi“terroristici”.Questoaspettodeldiscorsosul
terrorismopotrebbesorprendere,inquantoalterrorismoimpiegatodagliStatiedai
governinondedichiamolastessaattenzionecheriserviamoalterrorismoperpetrato
deimovimentinonstatali».
Nelconflittosiriano,Horganricordaidatidell'OxfordReseachGroupsugli11.000bambini
sirianiuccisidalregimedial‐Assadsolodall'iniziodelconflittoallafinedel2013,
introducendounanuovafattispeciediterrorismodiStatochemiraapiegarelapopolazione
colpendointenzionalmenteibambini.Eprosegue,versoleconclusioni,conraroelucido
pragmatismo:"…noisappiamogiàcome,sottomoltiaspetti,probabilmentenondovremmo
risponderealterrorismo".Laquestionedi"comecombattereiterroristi"inultimaanalisiè
unaquestionediprioritàdaassegnareaipropriobiettivi:"Checosavolgiamofare?Se
l'eliminazionedeiterroristièunobiettivofondamentaleperungoverno,alloraleimplicazioni
diventanoovvie,comestiamoosservandosulargascalaconilprogrammadroni".Quel
programma,cioè,cheverràdefinito"LaGuantanamo"dell'amministrazioneObama,cioèil
tradimentosulcampodellebuonipropositiepresuppostisulloStatodiDirittodichiaratinel
SummitdellaCasaBianca.
Dietrolaterminologiaappareun'altraquestioneassairilevante.LasollevaSedgwick(2010):
«Thestudyofrootcauseswasforalongtimeconsideredtobepoliticallyincorrectin
manyWesterngovernmentquarters.PeterNeumann,DirectoroftheInternational
CentrefortheStudyofRadicalisation(ICSR)inLondon,states:“Followingtheattacks
ontheUnitedStateson11September2001[…]itsuddenlybecameverydifficultto
talkabout‘therootsofterrorism’whichsomecommentatorsclaimedwasaneffortto
excuseandjustifythekillingofinnocentcivilians[…]Itwasthroughthenotionof
radicalisationthatadiscussion[…]becamepossibleagain”».
6
Dopol’11Settembre,cioè,nonsipotevanoindagareleragionistoricheegeopolitiche,ad
esempio,delpercorsofattodaOsamabinLadeneisuoimujahidintraquandoerano,negli
anni’80,ifreefightersupportatidagliUSAperdareilcolpodigraziaalmilitarismosovietico
nell’ultimoconflittodella“guerrafredda”inAfghanistan,aquandoiniziaronoacolpirenel
1998leambasciatestatunitensiinKenyaeTanzania.L'usodeltermineradicalizzazione,al
postodi‘terrorismo’,hapermessodirecuperateunfattorediprimariaimportanzaper
comprendereilfenomenocheappuntononnascenelvuoto,dalladevianzasocialdiun
singolo,tantomenodallasua"pazzia",ma,comeosservaOrlaLinch(2018)inun’intervista
del2018nellaqualepresentalasuaattivitàdiricercaall’UniversitàdiStAndrewsinScozia,
sonoimovimentiideologicamentedivergenticheproduconounciclodiazione‐e‐reazionedi
violenzapolitica.Linchritieneche:«Ilterrorismoelaviolenzapoliticanonpossonoessere
studiatinelvuoto,eilcontestocheportaallaviolenza‐compreseleattivitàantecedenti,
l'azionedelleagenziediantiterrorismoedeigruppidiopposizione‐èmoltorilevante».In
altritermini,ilcoinvolgimentoingruppiviolenti,laradicalizzazioneviolenta,èsempre
reciproca;nonsolosulterrenodeglioppostiestremismididestraesinistra,oislamistae
islamofobico,“diStato”e“controloStato”.
Quantoabbiamoprovatoadiscutereneinostricorsi,haquindiriguardatoinprimisun
chiarimentoterminologico,neiqualilerootcausesdiradicalizzazione/terrorismoela
polarizzazionedellepartiinconflitto,hacomeesitoilfattodinonosservaresolamenteil
processodiradicalizzazionecheriguardailsoggettodietrolesbarre,maunorizzontepiù
ampiosullasciadiquantosottolineaHorgan(2014):«Inrealtà,nonvièalcunabuonaragione
persupporrecheifattorimotivazionalipush‐and‐pulldiunaspiranteterroristasiano
necessariamentemoltodiversidaquellicheagisconosuunapersonachepensadiservireil
propriopaesenelleforzearmate».
Terrorismovecchioenuovo
Unaltrotemacriticointornoalqualesièsviluppatounampiodibattitoèquellochetrachi
privilegiagliaspettidinovitàediversitàdelfenomenoechi,viceversa,isuitrattidicontinuità
epersistenza(Ceci,2014).
Dalpuntodivistadell’efficaciadidattica,abbiamosceltodipartiredaitratticomuni.Lo
abbiamofatto,nellaprimapartedellanostraattivitàformativa,proponendolasequenzadiun
7
film,perpoifarvalutareedemergere,attraversounlavorodigruppo,quellicheipartecipanti
ritenevanofosseroifattoricomunichepossiamotrovareancoranelterrorismoattuale.
Potràstupirechelasceltasiacadutasuunlontanofilmdel1963,ambientatonellaVenezia
occupatadainazisti,e«inrealtàpocoamatodasempreedatutti»(M.Schiavoni,2017),"Il
terrorista",interpretatodaungiovaneGianMariaVolonté,egiàdaltitolosipuòcomprendere
comeilregista,GianfrancoDeBosio,affrontasseuntemaosticocherisultavaambiguoe
lontanodallaglorificazionedellaResistenza,tipicadellecinematografiadeltempo.
Abbiamoutilizzato«lalungasequenzadeldibattitotralevarieanimedelCLN,cheoccupa10
minutiabbondantidellanarrazionetramiteunfittodialogofintroppospecialistico.(…)La
longtakecircumnavigapiùvolteintornoaltavolodelladiscussioneconferendoletratti
espressionistici,dateatrobrechtiano,laddoveilPotere,stavoltaincarnatodauncomitatodi
CLN,cercaformecompromissorieneiconfrontidiunelementoscomodo»(M.Schiavoni,
2017).Inverouncontro‐potererispettoaquello"ufficiale"nazistaerepubblichinoinsediato
aVenezia:ilCLNdevefareiconticonunapresadiostaggi,arischiofucilazione,dapartedei
tedeschiinseguitoadunattentatoconunavittimacivile,eseguitodaun"luposolitario",un
gappistadi"GiustiziaeLibertà"chehapresol'iniziativadiaprireleostilitàincittàsenza
previoconsensopoliticodelComitato.
Talelungasequenza,insiemeaquellabrevesubitoprecedentechesisvolgenellatipografia
doveilgappista/"terrorista",correggelabozzadistampadellerivendicazione,permettendo
aivarigruppid'individuareunanotevoleseriedianalogie:dallanecessitàdella
rivendicazioneedellepropaganda,conisuoiobiettivilegittimi/illegittimievalori/disvalori;
albiasimodellavittimacivilecolpitanell’attentato;dallapresenzadellivellipoliticoemilitare
nelleorganizzazioni,legittimeoillegittimechesiano;allenecessitàlogistiche,di
approvvigionamentoefinanziamentochequesterichiedono,cosìcomeilorodiversilivellidi
clandestinitàesegretezza.
Ilpuntochiavepiùsignificativo,chequasituttiigruppihannoevidenziatoautonomamente,è
risultatoquellorelativoalbisognodiriconoscimentopoliticodelCLN.Ilcompromessofinale,
alqualeassistiamonellascenadelfilm,siarticolacomemediazionedellaDemocrazia
CristianaedellaChiesafinalizzatoaotteneretalericonoscimento,offrendolasospensione
degliattentatiincambiodellaliberazionedegliostaggi.
8
Lamaggiorpartedeipartecipantihaquindiindividuatoilfocusdelproblemagiàteorizzato
dallostoricodelleDottrinepolitiche,AlessandroCampi:dal1945«nonc’èpiùstatanessuna
dichiarazionediguerra,perchéiconflittisicombattonotraavversarichenonsiriconoscono».
Daquiilsuccessodelfenomenodalsecondodopoguerra:"terrorista"èun’etichettaperun
nemicochenonsivuolriconoscere,mentrelasuafinalità,“lafinalitàditerrorismo”,èproprio
quelladifarsiriconoscerecomesoggettopolitico.Ilrimandoalladiatribatrafrontedella
fermezzaequellodellatrattativadurantelesettimanedelrapimentodiAldoMorodaparte
delleBRnel1978,emergefacilmente,masipuò,almenoparzialmentegeneralizzare:la
gestionepoliticadeirapimentiperterrorismoèunabuonaspiapervalutareladisponibilitàa
trattareomeno,ariconoscereomenoil"nemico".Nontrattarevuoldireprivilegiarelalogica
percuilaprioritàèl'eliminazionedeiterroristi,sesitrattalalogicaèrestarefuoridal
conflitto,opropendereperunsuarisoluzione.Inultimaistanzaèquestadecisioneilfulcro
dellepolitichediantiterrorismocuisitrovadavantiogniStato.
L'esitofinaledegli"Annidipiombo"italianièlapartedistoriamenotrattatadaglistudi
relativi."Laguerraèfinita"diMonicaGalfrè(2013)èunodeirarititolidiunaricercasuuna
faseincuiiterroristi,oraex,transitatiamigliaianellecarceriitaliani,vengono
sostanzialmentericonosciuti.Le“areeomogenee”diventanounsoggettopoliticoche,conla
mediazionediunapartedellaChiesa,partecipanoinformalmenteall’iterparlamentaredella
leggeGozzinidiriformadell'esecuzionepenale.Quellacheprevedeanchela"dissociazione"
dallalottaarmataeipremidell'esecuzioneesternaegliscontidiannidipenaperisuoiex
militanti.
Tragliinterventiditestimonianzadelnostropercorsodiformazione,abbiamoinvitatoMario
Ferrandi,exmembrodiPrimaLinea,testimonenonsolodiquelriconoscimento,mapiùin
generaledeipercorsineiqualisisonoarticolati,negliultimi30/40anni,levariefasidi
conciliazionetraitreattoridiquellastagionedisangue:quellatraStatoeterroristiconla
legislazionecosiddetta"premiale"neglianni‘80,quellatraStatoevittimecivili,conla
legislazionesuilorodirittirisarcitori,dimemoriaedistatusnelprimodecenniodel2000,e
quellotraexterroristievittimeinquelparzialepercorsodigiustiziaripartiva,riportatone"Il
librodell'incontro"(G.Bertagna,A.Ceretti,C.Mazzucato,2015).
Carcereecostituzioni
9
Affrontarelaradicalizzazioneviolentaincarcererientranelpiùnotodibattitosullapossibilità
chedentrotaleistituzionetotalepossanosvolgersipercorsiriabilitativi.Ildubbioriguardala
possibilitàconcretadiattuareun“trattamento”euna“rieducazione”nelcontesto
penitenziario,cosìcomeprevistidallaCostituzioneitaliana.LuigiFerrajolisostieneche:
«…ilfinepedagogicoorisocializzantepropugnatodatuttequestesvariatedottrine
nonèrealizzabile.Unariccaletteratura,confortatadaunasecolareedolorosa
esperienza,hainfattimostratochenonesistonopeneemendatricioterapeuticheeche
ilcarcere,inparticolare,èunluogocriminogenodidiseducazioneedisollecitazioneal
delitto.Repressioneededucazionesonotraloroincompatibili,comelosonola
privazionedellalibertàelalibertàmedesimachedell’educazioneformalasostanzaeil
presupposto,sicchélasolacosachesipuòpretenderedalcarcereèchesiailmeno
possibileesocializzanteediseducativo»(Ferrajoli,1989:259s.).
Nelcorsodellanostraformazioneabbiamoprivilegiatol’usodellatestimonianzadirettaal
puroapproccioteorico.InvecediproporrelarispostaaFerrajolifornitadaPierCesareBori
(2001),abbiamooptatoperilraccontodirettoaipartecipantideinostricorsidiunex‐
detenuto,Samad Bannaq,chelohaconosciutoeloha“salvato”daunapossibile
radicalizzazione.DalraccontodiquestoragazzomarocchinoreclusonellaCasacircondariale
“Dozza”diBologna,apprendiamocomenelconcretodellapraticaabbiafunzionatol’approccio
diBori.QuellodelineatodelsaggioPENA,DETENZIONE,ETICA,CULTURE(in“Rassegna
PenitenziariaeCriminologica”,1/32001,pp.175‐193):
«Varrebbelapenadidiscuteresultemadella“rieducazione”interminidipiùampio
respiro.Ilterminestessoevocaatmosferetotalitarieerepressive.Credochemolte
obiezionialla“rieducazione”potrebberocadereinpresenzadiunapprocciolaico,
pluralisticoecritico,nonrepressivoenoneteronomo.Parlereiaquestopunto
piuttostodiimpegnoperpromozionedellaculturaincarcere,comecontributo
essenzialeallariscopertadelladignitàumana(c’èunnessodascopriretrapenaetimé,
dignità,BURCKERT,1998:208;cfr.BENVENISTE,1976:422ss.).
Vorreicaratterizzarequestoimpegnoinsistendosualcunipunti:
‐culturacomespaziodistintodall’istruzione(peraltronaturalmenteimportantissima,
neisuidiversigradi,compresoquellouniversitario‐cfr.CHIRIBIRI,2000);
10
‐culturacomespaziodistintodallareligione(manonoppostoaquesta,piuttostocome
spazio“spirituale”,comprensivodeiduelinguaggi,religiosoesecolare);
‐culturachesicommisuriaigrandiautori,soprattuttoantichi,dellediversearee
storiche,senzaescludereletradizioniorali(misiconsentaunavenaturapolemicanei
confrontidiunapretesatroppoprecocedi“creatività”nonsostanziataappuntodi
culturacomeconoscenzadeigrandimodelli);
‐culturacomeliberazioneattraversoilsapere(peresempio,muovendodaunotesti
fondantidellaculturaeuropea,illibroVIIdellaRepubblicadiPlatone,conl’immagine
diuominilegatiinuncarcere);
‐culturacomeautocoltivazioneecuradisé(sipotrebbefarvalere,controilFoucaultdi
‘Sorvegliareepunire’,ilFoucaultdella‘Curadisé’);
‐culturacomelavorosudisé,nelladirezionedellaconsapevolezza(sipotrebbe
ricordarel’esperienzapositivapressoilCentralJaildiTiliar,aNuovaDelhi,in
collaborazioneconilVipassanaResearchInstitute,Sarangi2000,96s.)e
conseguentemente‐sispera‐delcambiamentomorale;
‐culturacheabbiaunpotenteaiutonellebibliotechecentralidelcarcereesisviluppi
attraversolaletturapersonale(conl’assicurazionedelsilenzionecessario!);
‐culturacomespazioidealeincuicoinvolgeretutticolorocheoperanonelcontesto
detentivo».
Unincontro,quellotraSamadBannaqePierCesareBori,chepartedaunlibrodonodi
quest’ultimoeutilizzatodaBannaqperricavarefiltripersigarettedalfrontespizio.
Proseguitoconundialogoapertoeadampioraggiotematico:dall’Islamallageo‐politica,“Lui
hacambiatolamiaprospettiva:nonmifacevalapredica,comeglialtri”(dall’intervistaa
DiegoMotta‐Avvenire,6gennaio2017).Secondounalogicaperfettamentecoerentecon
quantoraccomandanodallemiglioripratichediprevenzionedellaradicalizzazioneedegli
estremismiviolentichechiedonodipromuoverespaziperladiscussionedelrisentimento,dei
sensid’ingiustizia,perditaepaura.Spazisicuriperl'esplorazioned’idee,anchequelle
impopolariopoliticamentescorrette,sonopartedellasoluzione,nondelproblema.«Abbiamo
bisognodiabilitareeducatorieleaderdicomunitàadiscutereesattamentelequestioni
11
utilizzatepermobilitarelasimpatiaeilsupportopergliestremisti,maprimachelofacciano
gliestremisti»(A.Barzegar,S.Powers,N.ElKarhili,2016),cioèireclutatori.
Incontropoiproseguito,dopolamortedallostoricodellereligionicasalesenel2012,ma
sempresullasuascia,conilprogettoDiritti,Doveri,Solidarietà.Un’esperienzadiviaggiotra
Costituzionieculturealcarcere“Dozza”diBologna,ideatodaIgnazioDeFrancescodella
PiccolaFamigliadell’Annunziata,islamologoevolontariodell’associazioneAvoc,con
l’appoggiodell’AssemblealegislativadellaregioneEmilia‐RomagnaedelGarantedelle
personesottoposteamisurerestrittiveolimitativedellalibertàpersonale.Partendodalla
comparazionetralaCostituzioneitalianaequelleemerseneipaesidella“Primaveraaraba”,
conilsostegnodigiuristiemediatoriculturali,ilgruppodidetenuticonSamadBannaq,tutti
provenientidacontesticulturalidiversi,hannofattoun“viaggio”senzaretediprotezione:
confrontandosiinmodofrancoenettoconl’obiettivodiriscrivereunacostituzionedeidiritti
eivalorialorocomuni.Un“Dustur”,comerecitailtitolodelfilmdocumentariodirettoda
MarcoSantarelli(2016)che‘riprende’laprimaedizionediquestaesperienza.
RitroviamoloStatodidiritto,ilconfrontointornoaidirittieivaloricheunisconoodividono.
Inquestocasoessinonsonoastrattienunciati,pocoapplicatineifatticomenellasuddetta
“dottrina”diBarakObamasull’estremismoviolento,mafittodialogointerculturalechenella
praticaapplicailmedesimoprincipioallabasedimolteattivitàdiprevenzione/”de‐
radicalizzazione”:ungiocodiruolocheintornoadirittievaloriagiscesulleidentitàdei
partecipanti.Analogamenteaquandocondottoinprogettiinglesicome“BeingScottish,Being
Muslim”,quantovienepraticatointornoaidiritti/valori,nel“viaggio”diSamadBannaqei
suoicompagniallacarcere“Dozza”,èilcontrastoalrestringimentodellalentecognitivache
induceafocalizzarsisuundiritto/valorecomeilpiùimportante,conl’esclusionedeglialtri,
cosìcomeemersonelIntegrativeComplexityThinking(Boyd‐MacMillan,2016).Quest’ultimoè
unapprocciosviluppatorecentementedall’UniversitàdiCambridge,fondatosuirisultatidelle
scienzecognitive,inparticolarelaricercacondottasulcervellolimbico;quellocheforniscela
primarispostadifronteminacceepericoli,traumieingiustiziesubiti,veriopercepititali.
Questapartedelnostrocervellosarebbeancheresponsabiledellapercezionemanicheedel
mondoinbiancoenero,inbuoniecattivi,innoieloro,nellapolarizzazionetra“in‐group”e
“out‐group”;cioèquelrestringimentodellalentecognitivache,concentrandosisuisingolie
specificidiritti/valori,tralasciailpiùampiospettrodiquellichechiamiamo“universali”e
permettediaprirsialleideologieeagendepolitiche“radicali”.
12
Naturalmenteèpossibileobiettarecheattivitàfinalizzatearecuperareilsetdivalori
“universali”mantieneunconnotato“rieducativo”dinaturasenontotalitaria,almeno
culturalmente“neo‐coloniale”.Sipotrebbeinfattidirechesonopursempreinostri
occidentali,Dirittiuniversali.Malalogicadelconfronto,tantonelrapportotraSamadBannaq
ePierCesareBorichenellealtreesperienze,ètransculturale:«(…)ilfuturoappartienenonal
multiculturalismo,ossiaallacoesistenzapigradiuniversichiusigliuniglialtrieche
recludonociascunoiproprimembri,bensìaltransculturalismo,l’attraversamentoindividuale
delleculture,fruttodell’educazioneedellalibertà.Comedirechelastorianonèfinita»(M.
Augè,2015).
ComeraccontaSamad,ilconfrontoconPierCesaresinutredellarivalutazionedelleculture
arabaeislamica.Cosìilpercorsodicostruzionediun“Dustur”,oquellodiun“giocodiruolo”
tral’identitàmusulmanaoscozzese,nonèquellodidimostrarelasuperioritàoccidentaledei
valoriscozzesieodellacostituzioneitaliana.Lalogicarisiedeproprionelpercorsoonelgioco
traportatorididiverseidentità/valori/diritti:èlacostruzionedelpontetradiversiche“apre
lastoria”echefornisceaipartecipantidiquesteesperienzelalibertàdireinventarsi,di“re‐
immaginarsi”unfuturodiversofuoridalcarcere.
Religionetrapauraediritto
Lareligioneislamicaèstatal’ossessioneabbinataalterrorismoeallaradicalizzazionein
carceredegliultimi15anni,tantonellaricercacheneimediaenellapraticadell’anti‐
terrorismo.Evidentementenonpotevamoeludereiltemaneinostricorsi.Delrestoneifocus‐
groupcheavevanoanticipatol’attivitàdiformazione,glioperatoricivilievidenziavanoungap
diconoscenzatantosull’Islamchesucomel’amministrazionepenitenziariagestisseil
fenomenoincarcere.Ancheinquestocasol’approccioprevalenteutilizzatoèstatoquellodi
coinvolgere,piùchegliespertidiIslamedistoriadellereligioni,chilapraticaesiconfronta
conquestanelcontestocarcerario.
Premessol’approcciorootcausesalfenomenoingenerale‐cioèleoriginigeopolitichedeivari
conflittiarmati,terrorismiinclusi‐inrelazionealterrorismodimatriceislamistaèstato
svoltounbreveexcursussulpost‐colonialismoneipaesiarabi.Inparticolareneiduepunti
chiavedisvolta,l’accordoSykes‐PicotdurantelaPrimaguerraMondiale,eilruolodei
mujahidindiOsamabinLadenaitempidell’invasionesovieticadell’Afghanistansulfinire
dellaGuerraFredda.SonointervenutiPaoloDiMotoli,suldibattitofranceseinmeritoalla
13
relazionetraIslameradicalizzazione,eNicolaDiMaurochehatratteggiatolosviluppodel
dell’Islampolitico,nutritoneltempodaideologiediversenellesuecorrentiprincipali
costituitedapanarabismoepanislamismo.NonchéIbrahimGabrieleIungo,dell’Osservatorio
diAl‐AzharperilContrastoall'Estremismo,sullastoriadellescuoled’interpretazione
dell’Islam.
IlprogettoFAIRharivoltolapropriaformazioneancheauntargetspecificodellasocietà
civile:leguidespiritualicheoperanoall’internodelsistemapenitenziario,nellospecificoai
cappellanieagliimam.Unasessioneriservataesclusivamenteaicappellanidellazona
Piemonte,eun’altra‐incollaborazioneconl’UCOII,l’UnionedelleComunitàIslamiched’Italia
‐pressoilCentroislamicodiBresciaallapresenzadicirca50imamconlapartecipazionedi
OomarSharifMulbocus,unex‐estremistadellascenaislamistainglesedeglianni‘90,oggi
formatoreetestimonediunpercorsodideradicalizzazioneedidisengagement,ilqualeha
fornitoaipartecipantideglistrumentidicounsellingpratici,partendodalpresuppostochesia
lelorobasiteologiche,chelacondivisionedellastessalinguaecultura,nonsianoelementi
sufficientiperavviareunrapportodifiduciaedidialogocostruttivonelmomentochesi
trovasserodifronteadetenuti“radicalizzati”.
NellasuddettasessioneaBrescia,eintuttelealtre,èstatoinoltreraccontatodalpresidente
dell’UnionedelleComunitàIslamicheItaliane(UCOII),YassinLafram,ilpercorsodel
protocollotrailDAPel’UCOIIsottoscrittonel2015perfavorirel’accessoaiministridicultoin
ottoistitutipenitenziari.Ilprotocolloprevedevaun’attivitàpilotadiseimesidi
sperimentazioneeoggi,seppurnonrinnovato,proseguedefactoinalcunerealtà,maresta
evidentementeassailontanol’obiettivodigarantirelapresenzacostantedegliimam
all’internodegliistitutipenitenziariitaliani.Nonèstatocioèancoramessoasistemaildiritto
alcultoprevistodallanostracostituzioneallepersonedetenutedifedemusulmana,cosìcome
nonèancoragarantitalapresenzadiunasaladipreghieraislamicaadibitaesclusivamentea
talescoponellecarceriitaliane.Suquestideficitpesacertamentel’assenzadiun’intesatra
Statoeleassociazionimusulmaneitaliane:cosìlostatodeidirittideimusulmaniincarcereè
ancheilriflessodelproblemasupiùlargascaladelladefinizionedeidirittiedeidoveriperi
circa1.683.000residentidifedemusulmananelnostropaese(2018,IDOS,DossierStatistico
Immigrazione).
L’Italiarestaquindilontanadallepoliticheeuropee,comel’obiettivodelpolicypaperdella
RAN(Dealingwithradicalisationinaprisonandprobationcontext.RANP&P–practitioners
14
workingpaper,2016)ecomeemersoda“Ilradicalismoestremoincarcere:unaricerca
empirica”(L.Ravagnami,C.A.Romano,2017),cheauspicanodicreareunclimaeunambiente
penitenziaridoveilrispettoeidirittiminimiprevistidallaConvezioneeuropeadeidiritti
dell’uomo(CEDU)sianoconditiosinequanonperiniziarequalsiasipercorsodirecuperoe
rieducazione,ancordipiùnelcasodiprogrammidiprevenzioneocontrastoalla
radicalizzazionedimatricejihadista.
Mancandolavolontàpoliticadiregolamentaretoutcourtgliaspettidelcultoislamicosianella
nostrasocietà,chenellavitaquotidianaall’internodellecarceri,ilrisultatoèchetroviamo
buonepratichecomeun’eccezionedipochiistitutipenitenziari.Permane,cioè,prevalentela
logicadell’amministrazionepenitenziariasecondolaqualeidirittibasilariaidetenuti
musulmanisonounaconcessioneenonunaprecondizionesenzalaqualesirischiadi
fomentareunsentimentodiodioefrustrazioneversoleistituzioni.
Sievidenziacosìunparadosso,quellopercuinelsistemapenitenziarioall’Islamnonè
riconosciutolostessoruolodellealtrereligioni:cioèunarisorsadeldetenutoperla
riflessionesuiproprierrorieperlasuariconciliazioneconsestessoeilmondo,unruolo
preventivoallarecidivaingenerale.L’orto‐prassiislamicasarebbepiuttostounsegnaleda
annotareneiriskassesmenttools,cioèglistrumentidimonitoraggiodelrischiodi
radicalizzazioneviolentaneidetenuti,utilizzatidellostaffpenitenziarioperlesegnalazionida
indirizzarealNucleoInvestigativoCentrale(NIC)epoialComitatodiAnalisiStrategicaper
l’Antiterrorismo(CASA)pressoilMinisterodegliInterni.
Unulterioreparadossorisiedenelfattochel’amministrazionepenitenziariasembrapreferire
ilproliferarediimam“fai‐date”,cioèautoproclamatisitaliincarcere,piuttostocheseguirele
pratichepilotachehannointrodottoimamformatiestimatidallapropriacomunitàlocale,e
quindidaglistessidetenuti,checonduconolasalat,lapreghieradelvenerdì,inaraboein
italiano,focalizzandoilorosermonisutematichecomequelledelperdono,della
riconciliazioneodeidialogointerreligioso,comelafiguradiIsa(GesùdiNazareth)oMaryam
(Maria),presentinelCorano,cheoffronodeglielementiovviamentepositiviperdecostruire
formedipregiudizioediodioversolacristianità.
Altridirittiealtriluoghi
15
Idiritticonnessialcultosonosolounapartedelquadropenitenziarioitaliano.Intuttaicorsi
delprogettoFAIRsonointervenutisiaavvocatichel’UfficiodelGarantenazionaledei
detenuti.GlistessiGarantilocalisonostatiisoggettifruitoridiunospecificocorsotenutoa
Torino.
Ilcampodeidirittisièallargato,aldilàdiquelliconnessiallalibertàdiculto,ecosìiluoghi,al
dilàdelcarcere.Lerelazionidell’UfficiodelGarantenazionale,svoltedaAntonellaDionisie
GiovanniSuriano,hannoinfattievidenziatocomenelcorsodellavisitadelloroufficioalle
sezionidiAltaSicurezzaAS2inSardegna,neicuipenitenziarisonoconcentratiilmaggior
numerodidetenuticonsentenzeoprocessiconnessialterrorismo,lasituazionepresenti:
A)lalontananzadallafamigliae/odalcentrodiriferimentosociale:gliistitutipenitenziari
sonodifficilidaraggiungereeicontattiesternidifficilianchepertelefonoessendovietato
raggiungererecapitiditelefoniamobile.Sicreacosìunisolamentogeograficochestigmatizza
il‘diverso’.
B)unadifficilegestioneindividualizzatadelsoggettodetenutolacuipericolositàviene
valutataconiriskassessmenttools,senzachequestomonitoraggioavvengasullabasedi
definitiprotocolliespecificheprocedurenelpienorispettodellariservatezzaedella
protezionedeidatipersonali,einuncontestonelqualeil“radicalizzatodimatriceislamica”
restaprivodelsostegnodifrontlineringradodicomunicareinlinguediversedall’italianoper
l’insufficienzadelnumerodimediatoriculturali.
C)unoStatodoveèdisattesoilprincipiodinon‐discriminazioneinmoltissimecircostanze,
dall’obbligodell’utilizzodellalinguaitaliananellacorrispondenzadeldetenuto,aicostielevati
olascarsadisponibilitàdicibohalalinvenditaalsopravvittopressoleimpreseinterne,fino
allecomunicazioniinterneallapopolazionedetenutacheadottanounlessicotroppospecifico
eburocratico,spessoincomprensibileairistretti.
Aidirittidiprofessareliberamentelapropriafede,siaggiungonoquindilecarenzedeidiritti
allaprivacy,allerelazionifamiliarieaffettive,quellodicomprendereedesserecompresinelle
comunicazioneinternaedesternaalcarceree,piùingenerale,dipoterusufruirediun
programma,senondi“de‐radicalizzazione”,almeno“trattamentale”,orientatoariempireil
tempo‘vuoto’dell’esecuzionepenalechesiconfiguracometempoarischioditrattamento
inumanoedegradante.
Unasituazioneanalogaperlostatodeidirittilatroviamofuoridaipenitenziari,rivolgendoci
16
aiCentridipermanenzaperilrimpatrio(CPR)eadunodeglistrumentiprincipalidi
prevenzionedelterrorismoutilizzatonelnostropaese:leespulsioniamministrativedello
straniero.Pocoanalizzatidaglistessistudiosiditerrorismo,eoggettididibattitopiùalivello
internazionalecheitaliano(F.Marrone,2017),sappiamocheleespulsionisonouno
strumentocheilMinisterodegliInternireclamacomeassaiefficaceecheilloronumeroha
avutounaumentoesponenzialenegliultimi4anni.Sesononotiidatidiquelleministeriali
per“motividiordinepubblicoodisicurezzadelloStato”oper“motividiprevenzionedel
terrorismo”,nonrisultanoaltrettantopubblicizzate,nétantomenostudiate,leespulsioni
prefettizie.Essesonoseguitesolodateamdiavvocativolontari.ComehaspiegatoMaurizio
Vegliodell’Associazioneperglistudigiuridicisull’immigrazione–ASGI,intervenutodurantela
formazioneaiGarantiaTorino,portandoicasididuecittadinisomali.Iloroitergiudiziaritra
carcere,CPRericorsivariillustrano,ancoraunavolta,loscempiodelloStatodidirittonei
confrontidistranieriprovenientidaun’areaconunalungastoriadiconflittiendogeni,come
laSomalia.
InmeritoalleespulsioniemessedalMinistrodell’Internosappiamochespessosonocorredate
damotivazionescarna,nonparticolarmentecircostanziata,motivataperrelationemrispetto
adattid’indaginecopertidasegretooasegnalazionigeneriche,magariprovenientidaiservizi
diinformazioneperlasicurezzadelloStato,controlequalisipuòricorresoloinsedediTAR
delLazio,competentegiudiceamministrativosecondolenormedelcodicedelprocesso
amministrativo(art.13,co.11,T.U.,comemodificatodall’art.3,comma7,dell’all.4delD.Lgs.
2luglio2010,n.104).Ilprofilodilegalitàditaliespulsioniècommentatodaldocumento
dell’ASGI,curatodall’Avv.GuidoSavio(2016),comesegue:
«Ilsindacatogiurisdizionalesuiprovvedimentiespulsivipermotividiordinepubblico
osicurezzadelloStatoèdunque,secondolagiurisprudenzaamministrativadi
legittimità,ridottoadunvaglioestrinsecovoltosoloaverificarel’adeguatezzaformale
dellamotivazione,senzasovrapposiomodificarelavalutazionedimeritoespressa
dall’autoritàgovernativa.Taleimpostazioneledel’effettivitàdeldirittodidifesadello
stranierodestinatariodelprovvedimentoministerialeeindebolisceilcontrollo
giurisdizionalesugliattiamministrativiprevistodall’art.113Cost.ela“fede
privilegiata”dicuigodel’attopoliticodialtadiscrezionalitàamministrativaèsolo
parzialmentegiustificatadalladelicatezzadellamateriainquestione,perchéneivaghi
presuppostidell’ordinepubblicoedellasicurezzadelloStatopotrebberoessereincluse
17
anchecondottenondirettamentelesivedegliinteressiprotetti,qualimanifestazioni
delpensieroopratichepoliticheritenutenonconformiall’ideologiaedallaprassi
politicadominante».
Afrontedeiridottirischicheilterrorismoislamistapresentaalnostropaese(L.Vidino,2016)
confermatidainumeridiforeignfighter(124),diforeignfighterretuneeinItalia(6sulsuolo
italiano),edeisoggettireclusiperrealilegatialterrorismo(56),risultalecitosollevare
qualcheinterrogativosullecentinaiadiespulsioniministeriali(349)dal2015al26novembre
2018.
Resilienza
Difronteaiconflitti,alleminaccedelterrorismo,maanchedifronteall’istituzionetotale,
carcereoCPR,c’èunfilochepermettediunirelereazionipositive:laresilienza.Abbiamo
trattatosoprailcasodelrapportotraSamadBannaqePierCesareBori,manelcorso
dell’attivitàdiformazioneabbiamoavutoaltreduetestimonianzedifortecapacitàdireagire
insoggettipostiincondizioniestreme.
LaprimaèquellacheharaccontatounapersonarapitadaijihadistiinSirianel2015epoi
liberatodopodiversimesidiprigionia,PadreJacquesMouraddellacomunità“AlKhalil”
fondatadaPadrePaolodall’Oglio.Riportatadettagliatamentenelsuolibro,disponibilein
francese,Unmoineenotage(2018),dalsuoraccontononemergonosololerootcauses
all’originedellaproliferazionedigruppiarmatiinSiria,maancheidettaglidellasua
liberazionechehadelmiracolosoetestimoniacomefedeenonviolenzapossanoessere
un’armacapacedispiazzareanchel’auto‐proclamatosiStatoIslamico.Infatti,durantelasua
prigionia,primatrascorsadasolo,poiinsiemeai200parrocchianidellacomunitàdiAl
Qariatayncatturatidopoalcunimesidall’ISIS,PadreJacquesècondottodaisuoiaguzziniin
unapiccolastanza.Consapevolechepotevaesseregiuntalasuaora,sisiedeaterradifrontea
seimujahidinappenagiuntidaMosulperconsegnareunmessaggiodiAlBaghdadi.Il
messaggiolettodaunanzianoemirodioriginesauditariportavaquattropossibiliesitidelsuo
rapimento.Ilprimoeraediuccidereluielasuacomunità;ilsecondodivenderlicome
schiavi;ilterzochiedereunriscatto;ilquartoeralaManna,AlManninarabo.Un’espressione
biblicachesignifica“dono”echenelcoranoassumeilsignificatodi“concederelavita”.Il
messaggiodiAlBaghdadifinisceconlasceltaperquest’ultimaopzioneealladomandasul
perchéavessepresoquestadecisioneneiconfrontisuoiedeisuoiparrocchiani,laripostafu:
18
“Voi,cristianidiQaraytannonaveteabbracciatolearmicontroimusulmani”.PadreJacques
confermainfattiche:“Comecomunitàabbiamodesistitodalprenderelearmi.Misono
fermamenteoppostoaitentatividireclutareigiovanidellacomunitàdapartedeigruppi
armatichevenivanonelvillaggio.Lanostracomunitànoneradisponibileacombatterecontro
quellicheeranostatiilorovicini.Ilfruttodiesseremissionari,lavoratoridipace,èstato
compreso”.
Unapiccolastoriadisanguerisparmiatotragliorrori,concentinaiadimigliaiadicivilicolpiti
emilionidiprofughi,perpetuatidall’ISIS,dalregimedial‐Assadedaglialtriattoriincampo
sulloscenariosiro‐iracheno.
Lasecondastoriariguardaunamadreitalianaconvertitaall’Islamchehavistosuofiglio
imboccarelastradadellaradicalizzazioneviolenta.YoussefZaghba,unitalo‐marocchinodi22
anni,il3giugno2017,conaltriduegiovaniterroristicondussel'attentatosulLondonBridge
checostòlavitaa8personeeaglistessiattentatori.Nelsuolibro“Nelnomedichi”(Rizzoli,
2017),ValeriaCollinaèintervenutanellaformazionedelprogettoFAIRmettendoanudola
suavita,pensieri,problemiederrori,conunafranchezzaeuncoraggiodicuituttii
partecipantipotevanopercepireimmediatamentelararità.Glielementicheemergonodalsuo
raccontosonomoltissimi:dalcontestofamiliareereligiosoaquellogeopolitico,dalruolo
dellatelevisioneedelwebaquellodellasessualità,daquellodelleforzedell’ordineaquello
dellacomunitàislamicalocale,solopercitarnealcuni.IlprofilodiYoussefrisultaaderente
nontantoaglihomegroundterroristdeirecentiattentatiinFranciaeBelgio,quantoaquelli
dell’attentatoallaRambladiBarcellonae,piùingenerale,aquantogiàdisegnatofindal1983
daA.RusselleBrowmanH.Miller(1983):prevalentementegiovanimaschiventenni,celibi,
peridueterzidimedia‐altaistruzioneeoriginefamigliare,sradicatiemobili,“posseduti”,
cioèvittimizzati,dallasofferenzadelloropopolo.
ÈforteinValeriaCollinalavolontàdicomprendere,cosìpurequelladiimpegnarsiper
intervenirenellaprevenzionedelfenomenoerappresentailprimocasoinItaliadiunamadre
chescegliecongrandeumiltàdidedicareilpropriofuturoainterrompereilprocessocheha
coinvoltosuofiglio,ovunquesianecessario.Carcerecompreso.
Nell’ultimasessionediformazioneaForlì,inparticolare,abbiamodiscussoconl’autriceei
partecipantisucomevalorizzarelasuaforzanarrativaepromuovernel’esemplareresilienza.
Ilrisultatoèstatounprogrammad’interventoindirizzatoaigiovanidegliIstitutiPenitenziari
Minoriliedellecomunitàdiesecuzionepenaleesterna,finalizzatoaportateinprimopianoi
19
meccanismididistorsionepresentinelleloro"narrativeufficiali"chedanneggianolaloro
riabilitazione(Hall&Rossmanith,2016).Perfavorirequest’ultima,ridurrelaprobabilitàdi
recidivaeprevenirepossibiliprocessidiradicalizzazioneviolenta,utilizzeremoanchela
storiadiValeriapersfidarliadaffrontarelecauseallabasedelpropriocomportamento,
agevolandounariscritturadellaloronarrativabiograficainunpercorsodacondivideree
discuterecongruppidipari.
Conclusioni
Quest’ultimaattivitàpilota,conalcunearticolazionilocalidellaGiustiziaminorileedi
comunità,èilsolospaziochelaFondazioneNuovoVillaggiodelFanciullodiRavennaha
trovatopercondividerequellacheèl’ultimaattivitàprevistadelprogettoFAIRprimadella
suaconclusioneadottobre2019.IprecedentitentatividicoinvolgereilDAPhannoavuto
comeesitoildiniegoadognisinergicacollaborazionesulleattivitàformativecheilprogetto
FAIRintendevarivolgereanchealpersonaleinternoalleCaseCircondariali.Nonostantegiàin
fasediprogettazione,duestrutturepenitenziarielocali,aTorinoeForlì,avesseroespressoil
lorointeressealcoinvolgimentonelprogetto,ilrifiutodell’amministrazionecentraleciha
obbligatoaridefinireiltargetdell’azioniformativeversoilpersonalecivileesterno,descritto
inpremessa.
Sebbenecisianostate,eancoraesistano,buonepratichelocalineipenitenziaridelnostro
paese,alcunedellequalisonostatesopramenzionateepresentateainostricorsi,lostato
dellepolitichediprevenzioneecontrastoall’estremismoviolentopresentanounasituazione
dovel’intuizioneelabuonavolontàdeisingoliattoridell’amministrazionepenitenziariao
dallasocietàcivilenonriesconoascalaredallivellolocaleaquellonazionaleperdiventare
unasolidastrategiaitaliana.IfacilitatoriintervenutinellaformazionediFAIR3,cihanno
3Cisialecitoelencarelepersonenonmenzionateprecedentementeneltesto,ilcuicontributoèstatoparimentirilevantepertuttalaformazionesvolta:l’avvocatoedexparlamentareAndreaMaestri;laProjectmanagergiàresponsabilediprogrammidelleNazioniUnite,YasmineReefat;lamediatricedell’AssociazioneMultietnicadeiMediatoriInterculturali(AMMI),SouadMaddahi;ilSegretariogeneraledellaConfederazioneIslamicaItaliana,l’imamMassimoAbdallahCozzolino;ilProcuratoredellaRepubblicadiAsti,AlbertoPerduca;lafunzionariadelUnitedNationsInterregionalCrimeandJusticeResearchInstitute(UNICRI),ManuelaBrunero;ilVicepresidentedelGruppoItalianoStudiodelTerrorismo(GRIST),FrancescoGianfrotta;ilcoordinatoredell'Osservatoriosullecondizionicarcerariedeidetenuti,AlessioScandurradell’associazioneAntigone;PadreJihadYoussef.AggiungiamoancheunringraziamentoparticolarealPresidentedell'associazioneCerchioBlu,GrazianoLori,alProfessoredell’universitàdiBrescia,CarloAlbertoRomano;eiGarantitorinesiepiemontesi,BrunoMellanoeMonicaGallo.
20
lasciatolatestimonianzadicomelepreziosecapacitàprofessionali,organizzativee
metodologicheemerselocalmentenonvenganovalorizzate,cosìcomeaccadeperlaprassie
lametodologiadellasorveglianzadinamicacherestanounenunciatoteorico,làdoveinaltri
paesieuropeistannoportandoottimirisultatiinunaproficuacollaborazionetragliagenti
penitenziarieleareetrattamentali.
Nelnostrosistemagiudiziarioprevale,insomma,lalogicadell’isolamentoneicircuitidiAlta
sicurezzaperildetenutogià“radicalizzato”,ilViolentExtremismtOffender(VEO),oquelladel
monitoraggio,congliassessmenttools,diquelloarischio,piùomenoalto,diradicalizzazione.
La“de‐radicalizzazione”èinraricasiaffrontatacometrattamento;sipreferiscepiuttosto
elevareilpotenzialedideterrenzaconstrumenticheinfliggonomaggioresofferenzae
violazionedeidiritti.IvolontarieterapeutipresentiallaformazionediTorinocihanno
raccontato,seppurriservatamente4,leloropositiveesperienzedicollaborazioneconla
direzionepenitenziarianeicasididetenuti“radicalizzati”,malasituazionedellamaggior
partediloro,concentratineicircuitiAS2delleCCinSardegnaeaRossanoCalabro,èquella
descrittadagliinterventichecihafornitol’UfficioNazionaledelGaranteecheinletteraturasi
chiamano“effettiterroristicidellapena”(O.Rusche,G.Kirchheime,1978),iquali,comescrive
AlviseSbracciasulsemestraleAntigone(N.1,2017):“…evidentementeaccentuatidalla
sottrazionedalcircuitodelladetenzione“comune”,potrebberoessereletticomefunzionalia
piegareunsoggettoparticolarmenteduroemotivato,maancheadesacerbareulteriormente
lacaricaoppositiva(R.Romanelli,2012,8),collocandoladefinitivamentenell’otticadello
scambioviolento:terrorismocontroterrorismo(cfr.J.Githens‐Mazer,2009;S.Poyting,
2016)”.ParolecheciriportanoallasuccitatadichiarazionedelSummitallaCasaBianca:
“Reaffirmedthatintelligencegathering,militaryforce,andlawenforcementalonewillnot
solve–andwhenmisusedcaninfactexacerbate–theproblemofviolentextremism…”,ealle
pratichediGuantanamoeAbuGhraib.
Esacerbare,omeno,ilproblemacheabbiamoaffrontatopassa,dunque,comeanticipatoe
ribadito,daunasolastrada:quelladelloStatodidiritto.Percorrerla,omeno,èunascelta
politicaincapoagoverni,parlamenti,magistraturaeamministrazionepenitenziaria.Una
sceltacherifletteleideechequestihannodicarcereediterrorismo,conirelativiparadossi
(D.Berardinelli,L.Guglielminetti,2018).
4LaChathamHouseRule:unaregolaconvenzionalechedisciplinalaconfidenzialitàinrelazioneallafontediinformazioniscambiatenelcorsodidiscussioniinriunioniaportechiuse.
21
Infine,dapartenostra,abbiamopotutocostatare,attraversoiquestionaridivalutazione,che
colorochehannopartecipatoallanostraattivitàformativahannoapprezzatoegiudicato
positivamenteilpercorsoeisuoicontenuti,seppurquest’ultiminonsianostatituttitrattati
conequanimetempoeapprofondimento.Siamoconsapevoliconlorocheleconoscenzein
meritoalfenomenorichiedanocontinuiaggiornamenticonunapprocciomultidisciplinare
cheilluminilemoltesfaccettatureeidiversifattori,inclusoadesempioquellodigenere.
Finoadoggil’Europa,purconilrischiodiavertalvoltafinanziatoprogettineiqualisisono
sovrappostiimedesimiobiettivi,hacomunquegarantitounampiodibattitoanchetraricerca
accademicaepratichedellasocietàcivile,quindialdifuoridalmondopiuttostochiusodegli
apparatidisicurezza,delcarcereedell’antiterrorismo.Lefuturescelteeuropeeedell’Italia,
saràbanalesottolinearlo,sonoinmanoaicittadiniealleloroopzioni,aloroquestotestoè
appuntoindirizzato.
Gli autori
Luca Guglielminetti
Ricercatore indipendente, formatore e consulente presso la Fondazione Nuovo Villaggio del
Fanciullo di Ravenna, membro del pool di esperti del Radicalisationon Awareness Network (RAN) ‐
Centro di Eccellenza, e membro del direttivo dell'Associazione Leon Battista Alberti di Torino e
socio fondatore del Gruppo Italiano Studio del Terrorismo (Grist)
Diletta Berardinelli
Ricercatrice indipendente e consulente della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna,
membro dell'Associazione Papa Giovanni XXIII
Bibliografia
AAVV, Diritti Doveri Solidarietà. Un’esperienza di dialogo tra Costituzioni e culture al carcere “Dozza” di Bologna, Regione Emilia‐Romagna, 2015 Augè M., Marc Augè a Palazzolo per il festival dei filosofi, Corriere della Sera, 2015 Barzegar A., Powers S., El Karhili N., Civic Approaches to Confronting Violent Extremism, 2016
22
Berardinelli D., Guglielminetti L., Preventing Violent Radicalisation: The Italian Case Paradox, in atte della “Specto2018 Conference”, Filodiritto Editore, 2018, pp. 28‐33 Boyd‐MacMillan E., Increasing cognitive complexity and collaboration across communities: Being Muslim Being Scottish, in “Journal of Strategic Security”, 9(4), 2016 Bori P. C., Pena, Detenzione, Etica, Culture, in “Rassegna Penitenziaria e Criminologica”, 1/3, 2001, pp. 175‐193 Ceci G. M., Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito, Carocci editore, Roma, 2014 Collina V., Maarad B., In nome di chi, Rizzoli, Milano, 2017 Ferrajoli L., Diritto e ragione: teoria del garantismo penale, Laterza, Bari, 1989 Linch O., What is it like to research terrorism in a post‐9/11 world?, dal web‐magazine “Siliconrepublic”, 18 Marzo 2018
Hall M., Rossmanith K., Imposed stories: Prisoner self�narratives in the criminal justice system in New
South Wales, Australia, in “International Journal for Crime, Justice and Social Democracy”, 5(1):38‐51, 2016 Horgan J., Psicologia del terrorismo, Edra, Milano, 2015. Titolo originale; The Psychology of Terrorism, 2014 Mourad J., Un moine en otage: Le combat pour la paix d'un prisonnier des djihadistes, Editions de l'Emmanuel, 2018 Ravagnami L., Romano C. A., Il radicalismo estremo in carcere: una ricerca empirica, in “Rassegna Italiana di Criminologia” (RIC), n. 4, 2017, pp. 277‐296 Russell A., Miller B. H., Profile of a Terrorist, in Freedman, Lawrence and Alexander, Yonah, eds, “Perspectives on Terrorism” (Wilmington, Del.: Scholarly Resources, 1983), 1983, pp. 45‐60 Savio G., Espulsioni e respingimenti: la fase esecutiva, ASGI, 2016 Sbarccia A., Radicalizzazione in carcere: sociologia di un processo altamente ideologizzato, in “Antigone”, N.1, 2017, pp. 173‐200 Schiavoni M., Il Terrorista, dal web‐magazine “Quinlan”, 2017 Sedgwick M., The Concept of Radicalisation as a Source of Confusio’, in “Terrorism and Political Violence”, Vol. 22, No. 4 (2010), p. 480 Vidino L. (a cura di), Verso un approccio italiano alla prevenzione della radicalizzazione, Commissione di studio su fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista, Roma, 2016