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Lottare contro la Povertà e la DisuguaglianzaCostruire fiducia nell’UE
La povertà e la disuguaglianza nell’UE e il loro impatto
Presentazione a cura del CILAP EAPN ITALIA
Le origini di EAPN
Costituito nel 1990
Un network di ONG indipendenti impegnate nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale (prevalentemente nei paesi dell’UE)
Con lo scopo di difendere gli interessi delle persone che sono colpite dalla povertà e dall’esclusione sociale nello sviluppo di politiche e programmi europei
Membri di EAPN e finanziamenti
26 Networks Nazionali
23 Organizzazioni Europee
Finanziato dalla Commissione Europea (Programma PROGRESS)
Alcuni impegni di EAPN
1. Costruire una Rete (network) partecipativa e sostenibile Sostenere e far crescere la Rete Aumentare la partecipazione delle persone in povertà Aumentare i finanziamenti per le Reti nazionali ed europee
2. Impatto sulle Politiche europee? Nuovi Articoli nei Trattati europei Strategia europea per l’Inclusione Sociale (MAC – Metodo Aperto di
Coordinamento - sulla Protezione Sociale e sull'inclusione sociale) Programma europeo per sostenere la Strategia (PROGRESS) Racommandazioni sull’Inclusione Attiva (Adeguamento del reddito, Accesso ai
Servizi, Supporto per l’accesso all’occupazione) Principio della Partnership nei Fondi Strutturali Incontri europei delle Persone in condizione di Povertà 2010 Anno europeo contro la Povertà e l’Esclusione Sociale
Che cosa sappiamo della Povertà in Europa?
I Programmi europei di Lotta alla povertà (anni 80 e 90) e la Strategia europea per l’inclusione – il MAC Sociale (2000 +) - hanno sviluppato saperi in relazione alla realtà della Povertà e dell’ Esclusione sociale in Europa e su come contrastarle.
Il MAC applicato al Sociale ha degli strumenti potenti per un mutuo apprendimento e per gli scambi – indicatori, peer review, piani d’azione nazionali
Ma non sono stati fatti passi avanti
La Povertà in Europa (2007)
60% del reddito mediano equivalente
Media europea: 17% (79 milioni di persone)25% in Romania (83 euro) 10% nei Paesi Bassi (910 euro) 10 % nella Repubblica ceca (271 euro)
La Povertà nel lavoro(2007)
Cifre della povertà nel lavoro
Media dell’UE: 8% della popolazione lavorativa (circa 18 milioni di persone) 14% in Grecia (510 euro) 3% Repubblica Ceca (271 euro)
Privazioni materiali nell'UE
Mancanza di oltre 3 necessità di base (scarpe adeguate, un pasto di carne o pesce due volte alla settimana, riscaldamento adeguato)
Media UE : 17% 45% in Latvia (maggiore in Romania e Bulgaria) 3% in Lussemburgo 6% in Svezia e nei Paesi Bassi
40% al di sotto della soglia di povertà, ma 13% sopra questa soglia
Alloggi con evidenti problemi di umidità
Media UE: 18%
37% in Polonia 5 % a Malta e in Finlandia
Mancanza di bagni ad uso esclusivo della singola famiglia
Media UE: 4% (18.5 milioni di persone)
44 % in Romania 34% in Bulgaria 1% nell'UE - 15 3% in Slovacchia
Persone che sperimentano la Povertà
« Io sono senza documenti, quindi per voi non esisto » « Svegliarsi in una casa in pessime condizioni ti fa passare la voglia di fare alcunché » « Sono pagato regolarmente ma i miei debiti continuano comunque ad aumentare » « Difficile parlare, ma quando comincio a parlare con altri non mi sento diverso da loro e non sono imbarazzato »
Protezione Sociale – un costo o un investimento?
Media della spesa generale della protezione sociale va dal 15% del PIL ( Stati Baltici, RO) al 28% in BE, DE, DK e SE. La spesa è diminuita nella maggior parte dei Paesi membri
La spesa sociale riduce il rischio di povertà di circa il 40%; senza di essa il tasso sarebbe del 26% (invece che del 16%)
I Paesi con il minor tasso di rischio di povertà sono quelli dove la spesa per i benefit sociali è maggiore.
L’aumento della spesa per la protezione sociale è legato all’aumento della prosperità come misurato dal PIL pro capite
I Paesi con una maggiore spesa per i benefit sociali/con tassi di ineguaglianza più bassi sono generalmente anche i più felici!
Sistemi efficaci di protezione sociale non solo riducono la povertà e aumentano la sicurezza, ma offrono una piattaforma essenziale per la partecipazione e la coesione sociale sostenendo la crescita.
Ricchezza e disuguaglianza nell'UE
Mancanza di definizioni e indicatori comuni a livello europeo
Il Motto di EAPN: « Non puoi parlare di lotta contro la povertà e rimanere in silenzio riguardo alla ricchezza »
Fatti evidenziati dal prof. R. Wilkinson e dalla prof.ssa K. Pickett nel lor libro “Ther Spirit Level: why greater equality makes societies stronger” (Bloomsbury Press, 2009).
Trends nella ineguaglianza in UE
Ineguaglianza nella distribuzione del reddito 1997-2007
( E’ co-efficiente Gini?) EU 15: 4.7 to 4.9 UK: 4.7 to 5.5 EU 2007 5
Globalmente: enorme aumento dell’ ineguaglianza negli anni 80’ e inizi 90’.
Trends nell’Ineguaglianza in UK
Trends in Inequality USA
Inutile 'buon senso’
« Dobbiamo accettare che l’ineguaglianza sia una strada per raggiungere maggiori opportunità e prosperità per tutti."
Lord Brian Griffiths (Vice Chairman of Goldman Sachs)
Inutile 'buon senso’
« Dobbiamo accettare il fatto che la disuguaglianza è una strada per raggiungere maggiori opportunità e prosperità per tutti »
Lord Brian Griffiths
(Vice Presidente di Goldman Sachs)
Impatto della disuguaglianza nei paesi ricchi e sviluppati
Da “The Spirit Level”
Innovazione
Fiducia
Costruire la fiducia: il ruolo della Democrazia
Società più eque funzionano meglio per tutti
Le società ricche e sviluppate hanno raggiunto un punto di svolta nella storia umana
Le Politiche oggi dovrebbero occuparsi di qualità delle relazioni sociali e di come possiamo sviluppare società armoniose e sostenibili
Costruire Alleanze per il 2010