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Dott. Ing. Fernando Sparacino Via G. da Caltagirone n° 27 - 90149 Palermo Tel. 0916117774 - Cellulare 338/5423050 Fax 1782212356 - 0916117774 e-mail [email protected]
TRIBUNALE DI PALERMO
FALLIMENTO N. 153/2014
GIUDICE DELEGATO DOTT.SSA R. VACCA
CURATORE FALLIMENTARE DOTT. B. QUARTARARO
LOTTO 8
RELAZIONE DI STIMA
DELL’IMMOBILE SITO NEL COMUNE DI PALERMO
VIA LEONARDO DA VINCI NN. 360-362 AL PIANO TERRA
VIA LEONARDO RUGGERI N. 43 AL PIANO SCANTINATO
2
1. Premessa 3
2. Criteri di formazione dei lotti 6
3. Descrizione dell’immobile 9
4. Confini dell'immobile 22
5. Dati identificativi catastali 22
6. Titolo di proprietà 23
7. Continuità delle trascrizioni per l’ultimo ventennio 23
8. Vincoli ed oneri giuridici riscontrabili dalla certificazione notarile 23
9. Destinazione urbanistica delle aree 23
10. Regolarità amministrativa dei fabbricati 24
11. Disponibilità dell'immobile 34
12. Attestato di prestazione energetica 34
13. Valutazione dell’immobile 34
14. Considerazioni finali 39
15. Allegati 40
3
1. Premessa
Con lettera del 17/10/2014 il Dott. Baldassare Quartararo in qualità di Curatore del fallimento n.
153/2014 della . i comunicava allo
Scrivente Dott. Ing. Fernando Sparacino, libero professionista iscritto all'Albo degli Ingegneri
della Provincia di Palermo al n° 5621, ed a quello dei Consulenti Tecnici del Tribunale Palermo,
che con provvedimento del 06/10/2014 il Giudice Delegato Dott. R. Vacca aveva autorizzato la
nomina di Esperto Stimatore per la stima dei seguenti beni immobili acquisiti all’attivo del
fallimento:
Immobili di cui la Società . è piena
proprietaria:
immobile sito in Catania via Duca Degli Abruzzi n. 47, catastalmente identificato al n.
41, ubicato al piano 2, ed identificato al catasto fabbricati del Comune di Catania al
foglio 18, particella 933 sub. 6, via Duca Degli Abruzzi n. 41, piano 2, zona cens. 1,
categoria A/3, classe 4, cons. 5 vani, superficie catastale 79 mq, rendita euro 387,34;
immobili siti in Palermo via Leonardo Ruggeri n. 43, ubicati tutti a piano seminterrato ed
identificati al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48 particella 1072 sub.
56, via Leonardo Ruggeri n. 43, piano S1, zona cens. 2, categoria C/2, classe 5, cons.
818 mq, superficie catastale 1739 mq, rendita euro 844,92; foglio 48 particella 1072
sub. 58, via Leonardo Ruggeri n. 43, piano S1, zona cens. 2, categoria C/2, classe 5,
cons. 351 mq, superficie catastale 350 mq, rendita euro 362,55; foglio 48 particella
1072 sub. 57, via Leonardo Ruggeri n. 43, piano S1, zona cens. 2, categoria C/2, classe
5, cons. 546 mq, superficie catastale 624 mq, rendita euro 563,97;
immobile sito in Palermo viale Leonardo Da Vinci nn. 360/362, ubicato a piano terra, ed
identificato al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48, particella 1072
sub. 54, viale Leonardo Da Vinci, piano T, zona cens. 2, categoria A/10, classe 3, cons.
2,5 vani, rendita euro 471,27;
4
immobile sito in Palermo viale Leonardo Da Vinci nn. 360/362, ubicato a piano terra, ed
identificato al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48, particella 1072
sub. 11, viale Leonardo Da Vinci n. 360 e n. 362, piano T, zona cens. 2, categoria C/1,
classe 9, cons. 32 mq, rendita euro 930,45;
immobile sito in Palermo via Tommaso Natale n. 92/B, ubicato a piano terra, identificato
al catasto fabbricati del comune di Palermo al foglio 14 particella 2641 sub. 2, zona
cens. 5, via Tommaso Natale n. 92/B, piano T, categoria D/8, rendita euro 3.800,00.
Immobili di cui il . è proprietario di 1/2:
immobile sito in Palermo, via della Libertà n. 88, 88/A, n. 88/B, identificato al catasto
fabbricati del Comune di Palermo al foglio 32 part. 49 e particella 500 graffate, sub. 3,
via della Libertà n. 88, 88/A, n. 88/B, composto da un piano seminterrato, un piano
rialzato, dai piani primo, secondo, terzo, sesto, settimo ed ottavo, zona cens. 3,
categoria B/5, classe 2, cons. 9929 mc, superficie catastale 3098 mq, rendita euro
11.281,43;
immobile sito in Palermo, via della Libertà n. 88, ubicato al nono piano, identificato al
catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 32 part. 49 sub. 8, via della Libertà
n. 88, piano 9, zona cens. 3, categoria A/10, classe 4, cons. 9,5 vani, rendita euro
3.164,59;
immobile sito in Palermo via della Libertà n. 88, ubicato a piano terra e seminterrato,
identificato al catasto fabbricati al foglio 32, particella 49 sub. 7, via della Libertà n.
88, piano T-S1, zona cens. 3, categoria A/10, classe 3, cons. 5,5 vani, superficie
catastale 82 mq, rendita euro 1.562, 28;
immobile sito in Palermo via Giovanni Bonanno n. 47/B, ubicato a piano terra,
identificato al catasto fabbricati al foglio 31, particella 203, sub. 11, via Giovanni
Bonanno n. 47/B, piano T, zona cens. 3, categoria C/1, classe 8, cons. 38 mq, superficie
catastale 66 mq, rendita euro 1.407,14;
5
immobile sito in Palermo via Giovanni Bonanno n. 49, ubicato a piano terra, identificato
al catasto fabbricati al foglio 31, particella 203, sub. 12, via Giovanni Bonanno n. 49,
piano T, zona cens. 3, categoria C/1, classe 8, cons. 40 mq, superficie catastale 64 mq,
rendita euro 1.481,20;
terreno con impianto sportivo polivalente, sito nel Comune di Campofelice di Roccella
(Palermo), acontrada Roselle snc, identificato al catasto terreni del Comune di
Campofelice di Roccella al foglio 3, particella 372, uliveto 3, are 17.48, R.D. euro
8,12, R.A. euro 6,77;
terreno sito nel Comune di Ustica, contrada Spalmatore, identificato al catasto terreni del
Comune di Ustica al foglio 2, particella 256, seminativo 5, are 14.09, R.D. euro 1,82,
R.A. euro 1,24;
immobile sito in Palermo via Liguria n. 45, ubicato al piano sesto, identificato al catasto
fabbricati del Comune di Palermo al foglio 30, particella 1342, sub. 13, via Liguria n.
45, piano 6, zona cens. 4, categoria A/2, classe 7, cons. 6 vani, superficie catastale 140
mq totale escluso aree scoperte 134 mq, rendita euro 387,34;
immobile sito in Palermo viale Leonardo Da Vinci n. 366/368 e 370, ubicato a piano
terra, identificato al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48, particella
1073 sub. 1, viale Leonardo Da Vinci n. 366/368 e 370, piano T, zona cens. 2,
categoria C/1, classe 9, cons. 152 mq, superficie catastale 164 mq, rendita euro
4.419,63;
immobile sito in Palermo viale Leonardo Da Vinci n. 374/376, ubicato a piano terra,
identificato al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48, particella 1073
sub. 2, viale Leonardo Da Vinci n. 374/376, piano T, zona cens. 2, categoria C/1, classe
9, cons. 123 mq, superficie catastale 135 mq, rendita euro 3.576,41;
immobile sito in Palermo viale Leonardo Da Vinci n. 378/380, ubicato a piano terra,
identificato al catasto fabbricati del Comune di Palermo al foglio 48, particella 1073
6
sub. 3, viale Leonardo Da Vinci n. 378/380, piano T, zona cens. 2, categoria C/1, classe
9, cons. 65 mq, superficie catastale 73 mq, rendita euro 1.889,97.
Lo Scrivente ad espletamento dell'incarico estimativo conferitogli ha eseguito in data 20/10/2014
l’inizio delle operazioni peritali con l’effettuazione di un sopraluogo presso l’immobile sito nel
Comune di Palermo, via Tommaso Natale 92/b, durante il quale ha provveduto ad effettuare
rilievi metrici e fotografici dell’immobile oggetto della stima, al fine di verificare lo stato dei
luoghi e di acquisire tutte le informazioni occorrenti all’espletamento del mandato ricevuto.
Le operazioni peritali si sono protratte nel periodo ottobre 2014 - dicembre 2017, al fine di
effettuare tutti i riscontri metrici e tecnico-amministrativi sugli immobili oggetto di stima, anche
presso gli Uffici di competenza (Comune di Palermo, Comune di Ustica, Comune di
Campofelice di Roccella, Comune di Catania, Agenzia delle Entrate, Archivio Notarile, ecc..)
(vedansi Allegato B); in particolare ciò che ha determinato il protrarsi delle operazioni peritali
fino alla conclusione avvenuta il 05/12/2017 è stata la restituzione da parte dell’Ente
espropriante Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. delle aree occupate temporaneamente nell’ambito
della procedura espropriativa per il raddoppio elettrificato delle tratte ferroviarie Palermo
Centrale /Brancaccio - Orleans Palermo Notarbartolo – Cardillo – Isola delle Femmine – Carini,
relative ai terreni di Tommaso Natale e la delimitazione delle aree oggetto di esproprio.
Ad espletamento dell’incarico affidato si espone in appresso.
2. Criteri di formazione dei lotti
Essendo gli immobili oggetto della procedura fallimentare, catastalmente distinti, situati in
diversi comuni e di natura diversa, si è proceduto alla formazione di più lotti, denominati:
- Lotto 1, immobili siti nel Comune di Palermo via Giovanni Bonanno ai nn. 47/b e 49,
nonostante trattasi di due unità catastalmente distinte, sono attigue e comunicati tra di
loro, come si evince dal certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Palermo il
22/04/1967, e quindi si è proceduto alla formazione di un unico lotto;
7
- Lotto 2, immobile sito nel Comune di Palermo via Liguria n. 45 già n. 39 int.18, al piano
sesto, trattasi di un'unica unità immobiliare, come si evince dalle tavole di progetto in
variante Licenza Edilizia n. 557 del 03/07/1968, nonché come rilevato al catasto fabbricati
del Comune di Palermo al foglio n. 30, particella 1342 sub 13, quindi si è proceduto alla
formazione di un lotto;
- Lotto 3, immobile sito nel Comune di Catania via Duca degli Abruzzi n. 47, al piano
secondo, trattasi di un'unica unità immobiliare, come rilevato al catasto fabbricati del
Comune di Catania al foglio n. 18, particella 933 sub 6 costituita dalla soppressione della
603, quindi si è proceduto alla formazione di un lotto;
- Lotto 4, immobile sito nel Comune di Palermo viale Leonardo Da Vinci ai nn. 366, 368,
370, trattasi di un'unica unità immobiliare, come si evince dalle tavole di progetto in
variante Concessione Edilizia n. 51 del 16/03/1968, nonché come rilevato al catasto
fabbricati del Comune di Palermo al foglio n. 48, particella 1073 sub 1, quindi si è
proceduto alla formazione di un unico lotto;
- Lotto 5, immobile sito nel Comune di Palermo viale Leonardo Da Vinci ai nn. 374, 376,
trattasi di un'unica unità immobiliare, come si evince dalle tavole di progetto in variante
Concessione Edilizia n. 51 del 16/03/1968, nonché come rilevato al catasto fabbricati del
Comune di Palermo al foglio n. 48, particella 1073 sub 2, quindi si è proceduto alla
formazione di un unico lotto;
- Lotto 6, immobile sito nel Comune di Palermo viale Leonardo Da Vinci ai nn. 378, 380,
trattasi di un'unica unità immobiliare, come si evince dalle tavole di progetto in variante
Concessione Edilizia n. 51 del 16/03/1968, nonché come rilevato al catasto fabbricati del
Comune di Palermo al foglio n. 48, particella 1073 sub 3, quindi si è proceduto alla
formazione di un unico lotto;
- Lotto 7, immobile sito nel Comune di Palermo via Leonardo Ruggeri al n. 43, trattasi di
un'unica unità immobiliare, come si evince dalle tavole di progetto in variante
8
Concessione Edilizia n. 250 del 19/04/1968, nonché come rilevato al catasto fabbricati del
Comune di Palermo al foglio n. 48, particella 1072 sub 58, quindi si è proceduto alla
formazione di un unico lotto;
- Lotto 8, immobili siti nel Comune di Palermo viale Leonardo Da Vinci ai nn. 360-362 al
piano terra ed in via Leonardo Ruggeri al n. 43 al piano scantinato, nonostante siano
catastalmente distinti in diverse unità immobiliari, sono attigue e comunicati tra di loro,
come si evince dalle tavole di progetto in variante Concessione Edilizia n. 250 del
19/04/1968, nonché dall’atto di compravendita del Notaio S. Tripodo del 14/03/1969 Rep.
68231 registrato in Palermo il 02/04/1969 al n. 4710 e trascritto in Palermo il 01/04/1969
ai nn. 12995/10186, quindi si è proceduto alla formazione di un unico lotto;
- Lotto 9, immobili siti in Palermo, via della Libertà n. 88, 88/A e n. 88/B, nonostante gli
immobili siano catastalmente distinti in tre subalterni, sono attigui e comunicati tra di loro,
come si evince dalle tavole di progetto in variante Concessione Edilizia n. 1481 del
03/09/1960, nonché dall’atto di compravendita del Notaio Giorgio Zalapì del 31/05/1973
Rep. 52327 Racc. 325 registrato in Palermo il 20/06/1973 al n. 13871 e trascritto in
Palermo il 04/06/1973 ai nn. 24270/19981, quindi si è proceduto alla formazione di un
unico lotto;
- Lotto 10, terreno con impianto sportivo polivalente come risulta dal decreto di
trasferimento, sito nel Comune di Campofelice di Roccella (PA), Fondo Roselle, trattasi di
un unico immobile, come si evince dal decreto di trasferimento del Tribunale di Termini
Imerese rep n. 196 Cron. N. 478 del 19/03/2007 registrato in Termini Imerese il
30/05/2007 al n. 370 -IV e trascritto in Palermo il 11/04/2007 ai nn. 26736/17482, nonché
identificato al catasto terreni del Comune di Campofelice di Roccella al foglio n. 3,
particella 372, quindi si è proceduto alla formazione di un unico lotto;
- Lotto 11, terreno, sito nel Comune di Ustica (PA), Contrada Spalmatore, trattasi di un
unico immobile, come si evince dall’atto di compravendita del Notaio Salvatore Tripodo
9
del 20/08/1969 Rep. 70562 N. 28571 registrato in Palermo il 08/09/1969 al n. 11859 e
trascritto in Palermo il 25/08/1969 ai nn. 29581/23109, nonché identificato al catasto
terreni del Comune di Ustica al foglio n. 2, particella 256, quindi si è proceduto alla
formazione di un unico lotto;
Lotto 12, immobile sito in Palermo Via Tommaso Natale n. 92/B, trattasi di un unico
bene, come si evince dall’esame dei luoghi, nonchè dello stralcio di mappa e della
planimetria estratti dal catasto fabbricati del Comune di Palermo inerenti il foglio n. 14,
particella 2641, sub. 2, che rappresentano un unico lotto di terreno su cui insistono vari
corpi di fabbrica, quindi si è proceduto alla formazione di un unico lotto.
3. Descrizione dell’immobile
L’immobile si trova nella zona periferica Nord-Ovest della città di Palermo, a circa 1 km in linea
d'aria dal viale Regione Siciliana Nord-Ovest, è precisamente in via Leonardo Da Vinci nn. 360-
362 (fotografie dalla n. 1 alla n. 3).
Il lotto in stima è distribuito su due livelli, piano terra e piano scantinato, facente parte di un
edificio multipiano, risalente alla fine degli anni ’60, avente struttura portante intelaiata in c.a.,
solai in latero-cemento e copertura piana, composto da otto elevazioni fuori terra ed una interrata
(vedansi fotografie n. 3 e 4).
Al piano terra, adibito ad ufficio, è possibile accedere o attraverso un infisso in alluminio e vetro
dotato di porta e protetto da saracinesca in ferro posta al civico 362 di via Leonardo Da Vinci,
oppure da un cancello metallico pedonale ed uno carrabile posto in adiacenza al civico 362 di via
Leonardo Da Vinci, superati i quali ci si immette in un terrazzo addossato al lato Sud-Ovest del
fabbricato, pavimentato con elementi segati di marmo e protetto da una ringhiera metallica, sul
quale prospettano due infissi in alluminio e vetro, entrambi protetti da saracinesche in ferro, di
cui uno dotato di porta di accesso all’immobile (vedansi fotografie dalla n. 3 alla n. 5).
Il piano scantinato, distribuito in più zone attualmente adibite ad uffici e magazzini, si raggiunge
attraversando un cancello metallico carrabile, posto al civico 43 di via Leonardo Ruggeri,
10
superato il quale ci si immette in uno scivolo comune con altre proprietà, che consente di
superare il dislivello tra la quota del piano stradale e la quota di calpestio del piano scantinato,
fino a giungere ad un secondo cancello metallico carrabile, superato il quale si accede ad un
grande cortile scoperto di pertinenza dell’immobile in esame, cortile gravato da servitù di
passaggio a favore dell’immobile adiacente. Sul cortile prospettano diversi accessi all’immobile,
protetti da saracinesche in ferro (vedansi fotografie dalla n. 6 alla n. 10).
I due livelli su citati, sono comunicanti tra loro, attraverso una scala a chiocciola in ferro rivestita
con pedate in legno e protetta da una ringhiera metallica, ed un ascensore addossato alla suddetta
scala (vedansi fotografie dalla n. 6 alla n. 10).
La composizione dell’immobile, visibile dal rilievo planimetrico (vedansi Allegato B) è la
seguente:
Piano scantinato
CORTILE SCOPERTO, attualmente adibito a parcheggio di automezzi e stoccaggio di materiali
ed apparecchiature a terra e su scaffalature, avente accesso dal cancello posto alla fine dello
scivolo carrabile comune a più proprietà avente origine al civico 43 di via Ruggieri.
Il cortile è delimitato, a Sud-Ovest da un muro sormontato da ringhiera metallica dell’altezza
complessiva di circa 3,0 m in cui è inserito il cancello di ingresso sormontato da una passerella
in c.a., a Sud-Est da un muro sormontato in parte da ringhiera metallica ed in parte da rete
metallica di altezza complessiva variabile tra 2,5 m e 5,0 m, che lo separa da proprietà aliena, a
Nord-Est dall’immobile di proprietà aliena identificato in catasto al fg. 48 p.lla 1072 sub 58, e
dalla Zona C dell’immobile in esame, a Nord-Ovest dalle Zone A, B, D, E dell’immobile in
esame e da immobili di proprietà aliena.
Il cortile è pavimentato con asfalto, ad eccezione della porzione antistante la Zona A che risulta
essere sopraelevata di circa 15 cm e pavimentata con mattoni ed orlatura in cotto.
La zona asfaltata del cortile è stata rinforzata al fine di consentire l’accesso ai mezzi pesanti.
Lungo il muro Nord-Ovest che delimita il cortile è presente una pensilina in c.a. che aggetta
11
circa 380 cm, all’intradosso della quale sono installate delle plafoniera per l’illuminazione del
cortile.
Le condizioni di uso e manutenzione del cortile possono definirsi discrete, fatta eccezione per la
pensilina in c.a. che si presenta in scarse condizioni di uso e manutenzione, con
l’impermeabilizzazione non più efficiente staccata e la struttura in c.a. ammalorata da
infiltrazioni di acque meteoriche.
ZONA A, adibita ad uffici, posta a Sud-Ovest del fabbricato, ovvero nella porzione dell’unità
immobiliare identificata al catasto fabbricati del Comune di Palermo al fg. 48 p.lla 1072 sub 56,
composta da:
gli ambienti 1 e 2, posti sull’angolo Sud della zona A, dotati di finestra sul cortile
scoperto di pertinenza esclusiva (vedansi fotografie nn. 11 e 12);
gli ambienti 3 e 4, addossati alla parte centrale del muro perimetrale Sud-Ovest del
fabbricato, privi di finestre (vedansi fotografie nn. 13 e 14);
l’ambiente 5, posto sull’angolo Ovest della zona A, privo di finestre (vedansi fotografia
n. 15);
l’ambiente 6, addossato alla parte centrale del muro perimetrale Nord-Ovest del zona A,
privo di finestre (vedansi fotografie nn. 16 e 17);
l’ambiente 7, un grande vano pilastrato privo di finestre, esteso dalla parte centrale del
muro perimetrale Nord-Ovest fino all’angolo Nord della zona A, da cui tramite una porta
sul muro Nord-Est dell’ambiente in esame si giunge alla Zona B (vedansi fotografie
dalla n. 18 alla n. 20);
l’ambiente 8, privo di finestre, è addossato lungo la parte centrale del muro Nord-Est
della zona A (vedansi fotografia n. 21);
l’ambiente 9, privo di finestre, è posto nella parte centrale della zona A, addossato ad una
parete del vano scala;
gli ambienti 10 e 11, privi di finestra, si trovano nella porzione Est della zona A (vedansi
12
fotografia n. 22);
gli ambienti 12 e 13, posti sull’angolo Est della zona A, dotati ciascuno di una finestra
prospiciente sul cortile scoperto di pertinenza esclusiva (vedansi fotografie dalla n. 23
alla n. 25);
l’ambiente 14, su cui si apre la porta di accesso dal cortile scoperto di pertinenza
esclusiva, disimpegna quasi tutti gli altri ambienti della zona A e costituisce l’ambiente a
cui giungono dal piano superiore la scala a chiocciola e l’ascensore (vedansi fotografia
n. 26);
il W.C.1, privo di finestre, posto nella parte centrale della zona A, addossato ad una
parete del vano ascensore, avente le pareti rivestite con piastrelle in ceramica delle
dimensioni di cm 20 x cm 20, e dotato di sanitari in ceramica e boiler elettrico (vedansi
fotografia n. 27);
il W.C.2, privo di finestre, addossato al muro perimetrale Nord-Ovest della zona A in
prossimità della porta di accesso alla Zona B, avente pareti rivestite con piastrelle in
ceramica delle dimensioni di cm 20 x cm 20, e dotato di sanitari in ceramica e boiler
elettrico (vedansi fotografia n. 28);
il vano scala ed il vano ascensore, attigui tra di loro e posti nella parte centrale della Zona
A (vedansi fotografia n. 26).
Tutti gli ambienti presentano i controsoffitti con panelli in fibre minerali delle dimensioni 60 cm
x 60 cm e plafoniere lamellari incassate da 4x18w (vedansi fotografie dalla n. 11 alla n. 14, e
dalla n. 16 alla n. 21), fatta eccezione per gli ambienti 10, 11, 12 e per i w.c.1 e 2 aventi i soffitti
intonacati (vedansi fotografie nn. 22, 24 e 28). La maggior parte degli ambienti sono separati
da tramezzature prefabbricate, composte da struttura in alluminio e pannelli in HDF e vetro,
alcune delle quali dotate di porte, altre di finestre (vedansi fotografie nn. 17 e 18).
L’altezza utile interna è pari a 3,11 m, la pavimentazione del tipo galleggiante è composta da
moduli rimovibili delle dimensioni 60 cm x 60 cm, appoggiati su una struttura metallica rialzata
13
dalla quota di piano di circa cm 15 (vedansi fotografie dalla n. 17 alla n. 21 e nn. 24 e 25), fatta
eccezione, per gli ambienti 10 ed 11 pavimentati con piastrelle in ceramica di diverse dimensioni
e colori, e per i W.C. pavimentati e rivestiti con piastrelle in ceramica delle dimensioni 20 cm x
20 cm (vedansi fotografie nn. 22, 27 e 28).
Le porte interne sono alcune in alluminio e pannelli in HDF, altre in legno tamburato, mentre
quella che separa la zona A dalla zona B è una porta tagliafuoco in metallo; gli infissi esterni
sono in alluminio e vetro, alcuni protetti da grate di ferro, altri da saracinesche in ferro, tutti
prospicenti sul cortile scoperto.
La Zona è fornita, di impianto idrico e di scarico, di impianto di riscaldamento completo di fan-
coil a pavimento, e di impianto elettrico quest’ultimo non adeguato alle vigenti norme e privo di
dichiarazione di conformità alla regola d’arte, tutti in discrete condizioni di uso e manutenzione.
All’interno del controsoffitto transitano le tubazioni di scarico del fabbricato, che hanno generato
delle perdite di acque reflue provocando il danneggiamento di estese porzioni di controsoffitto e
spandimento sul piano di calpestio dei liquami, in corrispondenza degli ambienti 7, 9,13 e 14.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite mediocri.
ZONA B, adibita a magazzino, posta al centro dell’immobile, ovvero porzione dell’unità
immobiliare identificata al catasto fabbricati del Comune di Palermo al fg. 48 p.lla 1072 sub 56,
composta da:
l’ambiente 1, un grande vano pilastrato, su cui si aprono gli accessi dal cortile scoperto
dotati di saracinesche in ferro; sul muro Sud-Ovest del suddetto ambiente si trova una
porta che consente di accedere alla Zona A (vedansi fotografie dalla n. 29 alla n. 31);
l’ambiente 2, privo di finestre, posto sull’angolo Nord della Zona B, dotato di una porta
sul muro Nord-Est che permette di raggiungere la Zona C (vedansi fotografie nn. 32 e
33);
l’ambiente 3, privo di finestre, posto sull’angolo Est della zona B (vedansi fotografia n.
34).
14
Tutti gli ambienti presentano la pavimentazione di tipo industriale in lisciato di cemento, hanno
altezze utili diverse, anche all’interno dello stesso ambiente, altezze che variano da un minimo
di 3,36 m ad un massimo di 5,15 m (vedansi fotografie n. 7 e dalla n. 11 alla n. 13).
Gli ambienti sono dotati tutti di porte tagliafuoco in metallo, ad eccezione dell’ambiente 3 che
presenta una porta in legno del tipo tamburato (vedansi fotografie nn. 7, 9, 14).
La Zona è fornita di impianto antincendio e di impianto elettrico, quest’ultimo in parte è
realizzato con canalette a vista, non risulta adeguato alle vigenti norme ed è privo di
dichiarazione di conformità alla regola d’arte. Entrambe gli impianti si presentano in discrete
condizioni di uso e manutenzione (vedansi fotografie dalla n. 29 alla n. 34).
A contatto con il soffitto degli ambienti transitano le tubazioni di scarico del fabbricato, che
hanno generato delle limitate perdite di acque reflue provocando lo spandimento sul piano di
calpestio dei liquami.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite mediocri.
ZONA C, adibita a magazzino, posta a Nord-Est dell’immobile, ovvero l’unità immobiliare
identificata al catasto fabbricati del Comune di Palermo con il fg. 48 p.lla 1072 sub 57, composta
da:
l’ambiente 1, privo di finestre, costituito da un grande vano pilastrato, che disimpegna
tutti gli altri ambienti della Zona C, su cui si apre il vano di accesso dal cortile scoperto,
dotato di saracinesca in ferro; sul muro Sud-Ovest del suddetto ambiente si trova una
porta che consente di accedere alla Zona B (vedansi fotografie nn. 35 e 36);
l’ambiente 2, privo di finestre, è posto sull’angolo Nord della zona C, (vedansi
fotografie nn. 37 e 38);
gli ambienti 3 e 4, privi di finestre, sono addossati lungo la parte centrale del muro
perimetrale Nord-Est del fabbricato (vedansi fotografie nn. 39 e 40);
l’ambiente 5, privo di finestre, posto sull’angolo Est della zona C (vedansi fotografia n.
41);
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l’ambiente 6, privo di finestre, addossato lungo la parte centrale del muro perimetrale
Sud-Est della zona C, che collega l’immobile oggetto di stima con uno di proprietà
aliena (vedansi fotografia n. 42).
Tutti gli ambienti presentano pavimentazione del tipo industriale in lisciato di cemento, hanno
un’altezza utile netta di 3,87 m (vedansi fotografie dalla n. 35 alla n. 42), sono dotati di porte
in legno tamburato, fatta eccezione per l’ambiente 6 avente porte in ferro e per l’ambiente 1,
avente porta tagliafuoco in ferro, precisamente quella posta sul muro Sud-Ovest che permette di
raggiungere la zona B (vedansi fotografie nn. 35, 39 e 42).
La Zona è fornita di impianto antincendio e di impianto elettrico, quest’ultimo in parte realizzato
con canalette a vista, non adeguato alle vigenti norme e privo di dichiarazione di conformità alla
regola d’arte, tutti in discrete condizioni di uso e manutenzione.
A contatto con il soffitto degli ambienti transitano le tubazioni di scarico del fabbricato, che
hanno generato delle perdite di acque reflue provocando lo spandimento sul piano di calpestio
dei liquami ed il danneggiamento di numerosi pilastri, che presentano la parte inferiore
fortemente degradata con espulsione del copriferro ed ossidazione delle barre di armatura.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite mediocri.
ZONA D, adibita ad uffici, posta nella parte centrale ad Est dell’immobile, ovvero la porzione
dell’unità immobiliare identificata al catasto fabbricati del Comune di Palermo al fg. 48 p.lla
1072 sub 56, composta da:
l’ambiente 1, su cui si apre la prima porta d’accesso dal cortile scoperto, in alluminio e
vetro protetta da saracinesca in ferro, e dotato di finestra prospicente sul menzionato
cortile e protetta da grate in ferro (vedansi fotografie nn. 43 e 44);
l’ambiente 2, un grande vano privo di finestrae (vedansi fotografie nn. 45 e 46);
l’ambiente 3, privo di finestre (vedansi fotografia n. 47);
l’ambiente 4, dotato di finestra prospicente sul prospetto Sud-Est protetta da grate in ferro
(vedansi fotografia n. 49);
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l’ambiente 5, su cui si apre la seconda porta d’accesso dal cortile scoperto in alluminio e
vetro, protetta da saracinesca in ferro (vedansi fotografia n. 50);
l’ambiente 6, privo di finestre, che disimpegna quasi tutti gli ambienti (vedansi
fotografia n. 48);
il W.C., privo di finestre, addossato all’angolo Ovest della zona D, avente pareti rivestite
con piastrelle in ceramica delle dimensioni di cm 33 x cm 33, e dotato di sanitari in
ceramica e boiler elettrico (vedansi fotografie nn. 51 e 52).
Tutti gli ambienti presentano i controsoffitti composti da panelli in fibre minerali delle
dimensioni 60 cm x 60 cm con plafoniere lamellari incassate da 4x18w, fatta eccezione per il
W.C. avente soffitto intonacato; gran parte degli ambienti sono separati da tramezzature
realizzate, per i primi 150 cm in muratura rivestita da listelli in legno di colore noce, per il resto
dell’altezza fino al soffitto, con struttura in alluminio e pannelli in HDF e vetro, dotate di porte
(vedansi fotografie nn. 46 e 48).
L’altezza utile netta è circa 3,40 m, la pavimentazione è in piastrelle di ceramica delle dimensioni
33 cm x 33 cm, fatta eccezione per gli ambienti 1 e 2 pavimentati con parquet in listelli color
noce scuro.
Le porte interne sono alcune in alluminio e pannelli in HDF, altre in legno tamburato, mentre gli
infissi esterni sono in alluminio e vetro, protetti da grate e saracinesche in ferro, tutti prospicenti
sul cortile scoperto.
L’immobile è fornito di impianto idrico e di scarico, di impianto di riscaldamento completo di
fan-coil a pavimento e pompe di calore a parete, e di impianto elettrico, quest’ultimo non
adeguato alle vigenti norme e privo di dichiarazione di conformità alla regola d’arte, tutti in
buone condizioni di uso e manutenzione.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite discrete.
ZONA E posta nella parte centrale a Sud-Est dell’immobile, prospiciente sul cortile scoperto,
ricadente nella porzione dell’unità immobiliare identificata al catasto fabbricati del Comune di
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Palermo al fg. 48 p.lla 1072 sub 56, composta da:
l’ambiente 1, avente accesso dal cortile scoperto mediante un’apertura protetta da
saracinesca, la pavimentazione è in lisciato di cemento (vedansi fotografie nn. 53, 54);
antiwc, avente accesso dal cortile scoperto mediante una porta con infisso in alluminio e
vetro, dotato di due piatti doccia con vano inseriti in vani in muratura con pareti rivestite
da piastrelle in ceramica delle dimensioni di 20 cm x 20 cm fino all’altezza di 220 cm
dal calpestio ed un lavandino di grandi dimensioni, tutti i menzionati sanitari sono in
ceramica, la pavimentazione è in piastrelle di ceramica delle dimensioni 30 cm x 30 cm
(vedansi fotografie nn. 55, 56, 57, 58, 59);
un w.c., avente accesso dall’antiwc mediante una porta in alluminio alettata, dotato di
vaso igienico e lavabo in ceramica e pareti rivestite da piastrelle in ceramica delle
dimensioni di 20 cm x 20 cm fino al soffitto la pavimentazione è in piastrelle di ceramica
delle dimensioni 30 cm x 30 cm;
il soppalco 1, soprastante l’ambiente 1 a quota di circa 265 cm dal piano di calpestio del
cortile scoperto, avente accesso da una porta in alluminio alettata, raggiungibile dal
cortile scoperto con l’utilizzo di una scala amovibile, privo di pavimentazione;
il soppalco 12 soprastante il w.c. e l’antiwc, a quota di circa 265 cm dal piano di calpestio
del cortile scoperto, avente accesso da una porta in alluminio alettata, raggiungibile dal
cortile scoperto con l’utilizzo di una scala amovibile, privo di pavimentazione.
L’altezza utile netta è circa 2,47 m, per gli ambienti a quota di calpestio del cortile scoperto, 2,60
m, per gli ambienti a quota 2,65 rispetto al piano di calpestio del cortile scoperto.
L’immobile è fornito di impianto idrico e di scarico, e di impianto elettrico con tubazioni a vista,
quest’ultimo non adeguato alle vigenti norme e privo di dichiarazione di conformità alla regola
d’arte, tutti in buone condizioni di uso e manutenzione.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite discrete,
fatta eccezione per i solai di copertura dei soppalchi che si presentano danneggiati a causa di
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infiltrazioni di acque meteoriche dalla copertura.
Piano terra
l’ingresso, su cui si apre una delle due porte di accesso posta sul prospetto Sud-Ovest,
esso disimpegna la zona prospicente su via Leonardo Da Vinci da quella retrostante
(vedansi fotografia n. 53);
il corridoio, privo di finestre, disimpegna quasi tutti gli ambienti, e costituisce l’ambiente
a cui giungono dal piano inferiore la scala a chiocciola e l’ascensore (vedansi fotografia
n. 54);
l’ambiente 1, dotato di una finestra sul retroprospetto (vedansi fotografia n. 55);
l’ambiente 2, dotato di una finestra sul retroprospetto (vedansi fotografia n. 56);
l’ambiente 3, privo di finestre, disimpegna la zona prospicente su via Leonardo Da Vinci
da quella retrostante (vedansi fotografia n. 57);
l’ambiente 4, dotato di vetrine su via Leonardo Da Vinci, protette da saracinesche in ferro
e poste ai civici 360-362 della suddetta via (vedansi fotografia n. 58);
l’ambiente 5, dotato di una vetrina posta sul prospetto Sud-Ovest, protetta da
saracinesche in ferro, su cui si apre la seconda porta di accesso posta al civico 362 di via
Leonardo Da Vinci, anch’essa protetta da saracinesca in ferro (vedansi fotografia n.
59);
il W.C., annesso all’ambiente 2, posto sull’angolo Est dell’immobile, avente una finestra
sul retroprospetto e pareti rivestite con piastrelle in ceramica di diverso colore delle
dimensioni di cm 20 x cm 20, dotato di sanitari in ceramica e boiler elettrico (vedansi
fotografia n. 60).
Alcune tramezzature del piano terra sono realizzate con struttura in legno e pannelli in vetro
dotate di porte, i controsoffitti sono realizzati con panelli in fibre minerali delle dimensioni 60
cm x 60 cm alloggianti plafoniere lamellari ad incasso 4x18w, le pareti sono rivestite con listelli
in legno di colore noce fino all’altezza di 1,20 mt, fatta eccezione per l’ambiente 1, che presenta
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le pareti rivestite con tessuto di colore beige (vedansi fotografie dalla n. 54 alla n. 60).
Tutti gli ambienti hanno un’altezza utile di 3,82 ml, ad eccezione degli ambienti 1 e 2 aventi
altezza di 3,67 m e del w.c. avente altezza 2,70 m, la pavimentazione è in elementi segati di
marmo 40 cm x 40 cm, fatta eccezione per il w.c. pavimentato con piastrelle in ceramica di
colore verde 15 cm x 30 cm.
Le porte interne sono in legno tamburato di colore noce, mentre gli infissi esterni sono in
alluminio e vetro, alcuni dei quali, precisamente quelli degli ambienti 2 e 3 sono dotati di
serrande in pvc, con sistema di apertura elettrico, oltre ad essere protette da grate di ferro.
L’immobile è fornito, di impianto idrico e di scarico, impianto di riscaldamento completo di fan-
coil a pavimento, e di impianto elettrico, quest’ultimo non adeguato alle vigenti norme e privo di
dichiarazione di conformità alla regola d’arte, tutti in discrete condizioni di uso e manutenzione.
Le condizioni generali di uso e manutenzione dell’immobile possono essere definite discrete.
Le superfici utili nette degli ambienti di cui al rilievo planimetrico sono le seguenti (vedansi
Allegato B):
Piano scantinato, Cortile scoperto
Area coperta da pensilina di mq 182,65;
Area scoperta di mq 724,46;
La superficie totale utile esterna risulta pari a mq 907,11.
Piano scantinato, Zona A
Ambiente 1 di mq 13,13;
Ambiente 2 di mq 16,68;
Ambiente 3 di mq 16,33;
Ambiente 4 di mq 11,89;
Ambiente 5 di mq 22,08;
Ambiente 6 di mq 51,54;
20
Ambiente 7 di mq 107,70;
Ambiente 8 di mq 13,83;
Ambiente 9 di mq 13,21;
Ambiente 10 di mq 5,79;
Ambiente 11 di mq 6,90;
Ambiente 12 di mq 12,79;
Ambiente 13 di mq 23,34;
Ambiente 14 di mq 27,72;
W.C.1 di mq 3,05;
W.C.2 di mq 2,52.
La superficie totale utile interna della Zona A risulta pari a mq 348,50.
Piano scantinato, Zona B
ambiente 1 di mq 247,21;
ambiente 2 di mq 72,66;
ambiente 3 di mq 27,69.
La superficie totale utile interna della Zona B risulta pari a mq 347,56.
Piano scantinato, Zona C
ambiente 1 di mq 460,44;
ambiente 2 di mq 51,64;
ambiente 3 di mq 18,77;
ambiente 4 di mq 15,88;
ambiente 5 di mq 21,42;
ambiente 6 di mq 6,20
La superficie totale utile interna della Zona C risulta pari a mq 574,35.
Piano scantinato, Zona D
21
ambiente 1 di mq 18,52;
ambiente 2 di mq 43,36;
ambiente 3 di mq 13,21;
ambiente 4 di mq 10,79;
ambiente 5 di mq 5,95;
Ambiente 6 di mq 7,58;
W.C. di mq 5,32.
La superficie totale utile interna della Zona D risulta pari a mq 104,73.
Piano scantinato, Zona E
ambiente 1 di mq 11,60;
antiwc di mq 12,01;
w.c. di mq 2,97;
soppalco 1 di mq 11,60;
Soppalco 2 di mq 15,50.
La superficie totale utile interna della Zona E risulta pari a mq 53,68.
La superficie totale utile interna del piano scantinato risulta pari a mq 1.428,82.
Piano terra
ambiente 1 di mq 22,00;
ambiente 2 di mq 15,16;
ambiente 3 di mq 12,51;
ambiente 4, di mq 21,02;
ambiente 5 di mq 10,64;
Corridoio di mq 4,25.
Ingresso di mq 5,78;
W.C. di mq 2,63.
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La superficie totale utile interna del piano terra risulta pari a mq 93,99.
Terrazzo di mq 62,28.
La superficie totale utile esterna del piano terra risulta pari a mq 62,28.
La superficie totale utile interna del lotto (piano scantinato e piano terra) risulta pari a mq
1.522,181.
La superficie totale utile esterna del lotto (piano scantinato e piano terra) risulta pari a mq
969,39.
La superficie commerciale del lotto (piano scantinato e piano terra) risulta pari a:
[(mq 741,85 x 0,20) + (mq 194,76 x 0,25) + (mq 1.523,44 x 0,50) + (mq 38,42 x 1) + mq
78,24] = mq 1.075,44.
4. Confini dell'immobile
Il bene risulta confinante, al piano scantinato, a Nord-Ovest con il terrapieno di via Leonardo Da
Vinci, a Nord-Est, a Sud-Ovest, a Sud-Est con proprietà aliena, mentre al piano terra a Nord-
Ovest con via Leonardo Da Vinci, a Nord-Est ed a Sud-Ovest con proprietà aliena facente parte
dello stesso fabbricato, ed a Sud-Est con area esterna.
5. Dati identificativi catastali
I dati catastali dell’immobile in esame sono (vedansi Allegato C):
via Leonardo Da Vinci, nn° 360, 362 piano T; foglio 48 part. 1072 sub 11 zona cens. 2
categoria C/1 classe 9 consistenza 32 m2 superf. catast. 98 m2 rendita € 930,45
proprietà:1000/1000 di ;
via Leonardo Da Vinci, piano T; foglio 48 part. 1072 sub 54 zona cens. 2 categoria A/10
classe 3 consistenza 2,5 vani rendita € 471,27 proprietà:1000/1000 di ;
via Leonardo Ruggeri, n° 43 piano S1 foglio 48 part. 1072 sub 56 zona cens. 2 categoria
C/2 classe 5 consistenza 818 m2 superf. catast. 1739 m2 rendita € 844,92 proprietà
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1000/1000 di ;
via Leonardo Ruggeri, n° 43 piano S1 foglio:48 part. 1072 sub 57 zona cens. 2 categoria
C/2 classe 5 consistenza 546 m2 superf. catast.624 m2 rendita € 563,97 proprietà
1000/1000 di .
6. Titolo di proprietà
Dall’esame dell’elenco ipotecario attestante le risultanze delle visure catastali del Notaio
Alessandro Carducci Artenisio del 16/09/2015, nonché dall’atto di compravendita del Notaio S.
Tripodo del 14/03/1969 Rep. 68231 registrato in Palermo il 02/04/1969 al n. 4710 e trascritto in
Palermo il 01/04/1969 ai nn. 12995/10186, l'immobile in esame è pervenuto per 1000/1000 al
Sig. (vedansi Allegato D).
7. Continuità delle trascrizioni per l’ultimo ventennio
Dall’esame della certificazione notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri
immobiliari del Notaio Alessandro Carducci Artenisio del 16/09/2015 si evince che Esso abbia
accertato la continuità delle trascrizioni, ai sensi dell’art.2650 del Codice Civile, e che il suddetto
immobile risulti nel ventennio preso in esame, di piena proprietà e libera disponibilità del
, senza alcun vincolo ad eccezione delle seguenti formalità pregiudizievoli
riportate al paragrafo successivo.
8. Vincoli ed oneri giuridici riscontrabili dalla certificazione notarile
ISCRIZIONI E TRASCRIZIONI PREGIUDIZIEVOLI
Alla data di trascrizione del pignoramento non risultano nei confronti dell’immobile in esame
formalità pregiudizievoli.
9. Destinazione urbanistica delle aree
Dall’analisi della Variante Generale al P.R.G. approvata con D. Dir. 558 e124/DRU/02
dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, l’immobile, identificato in
Catasto al Foglio 48 Part. 1072 Subalterni 11, 54, 56 e 57, ricade all'interno della Tavola 5010, in
24
zona territoriale omogenea B4b, indicata come "Parte di Territorio urbanizzato sulla base di piani
di edilizia economica e popolare o sovvenzionata realizzata dopo gli ani 50" (vedansi Allegato
E).
10. Regolarità amministrativa dei fabbricati
Per la costruzione dell’immobile sono state rilasciate dal Comune di Palermo le concessioni
edilizie n. 547 del 09/06/1965 e la n. 250 del 19/04/1968 quest’ultima in variante.
Il certificato di abitabilità ed agibilità è stato rilasciato in data 20/12/1968 (vedansi Allegato F).
Dal confronto tra l’elaborato grafico di variante per cui è stata rilasciata la licenza edilizia n. 250
del 19/04/1968 (vedansi Allegato F) ed il rilievo dell’immobile effettuato durante le operazioni
peritali (vedansi Allegato B) si riscontrano le seguenti difformità:
In linea generale la maggior parte delle difformità al piano scantinato consistono, nella
realizzazione di tramezzature atte a suddividere in distinte zone, gli originari due grandi vani
pilastrati così composti. Il primo vano, precisamente quello a Sud-Ovest del fabbricato,
composto da un ambiente, un corpo scala e due W.C., posti in prossimità dell’angolo Sud del
fabbricato, ed altri due locali, addossati ai locali tecnici del fabbricato, uno dei quali dotato di
finestra prospicente sul cortile scoperto. Il secondo vano, precisamente quello a Nord-Est del
fabbricato, composto da un piccolo ambiente, addossato alla parte centrale del muro che separa
gli originari due grandi vani pilastrati.
Nel dettaglio le difformità sono le seguenti:
Piano scantinato
1. realizzazione di un muro dello spessore di circa 30 cm, parallelo al muro perimetrale Sud-
Ovest in corrispondenza della quinta fila di pilastri, precisamente a circa 22 m dal
suddetto muro perimetrale in direzione Nord-Est, dando luogo alle Zone A e B,
comunicanti tra loro per mezzo di un vano porta realizzato nel suddetto muro;
25
2. in luogo della porzione dell’originaria area pilastrata posta a Sud-Ovest del fabbricato,
allo stato attuale denominata in planimetria Zona A, sono state realizzate delle
tramezzature prefabbricate composte da struttura in alluminio e pannelli in HDF e vetro,
atte a destinare l’area ad uffici;
3. in luogo degli originari due W.C. sono stati creati nuovi ambienti, spostando i suddetti
W.C., il primo nella parte centrale dell’attuale Zona A, precisamente a circa 4,35 m dal
muro perimetrale Sud-Ovest ed a circa 6,70 m dal muro perimetrale Sud-Est, il secondo
collocato tra il locale cisterna ed il muro realizzato citato al punto 1;
4. in luogo dell’originario corpo scala composto da due rampe, erroneamente rappresentate
nella tavola di progetto per mancata corrispondenza tra i due piani, sono stati creati nuovi
ambienti, spostando l’originaria scala e realizzandola a chiocciola, nella parte centrale
della Zona A, precisamente a circa 8,25 m dal muro perimetrale Sud-Ovest ed a circa 6,70
m dal muro perimetrale Sud-Est; inoltre addossato a quest’ultima è stato realizzato il vano
ascensore;
5. l’originario ambiente dotato di finestra sul cortile scoperto, addossato ai locali tecnici del
fabbricato, è stato diviso, mediante la costruzione di un tramezzo parallelo a via Leonardo
Da Vinci, negli ambienti 10 e 12, visibili in planimetria all’interno della Zona A, aventi
accesso da due porte realizzate sul tramezzo perpendicolare a via Leonardo Da Vinci;
inoltre, nell’altro originario ambiente addossato ai locali tecnici, la parete parallela a via
Leonardo Da Vinci è stata spostata di circa 60 cm in direzione opposta alla suddetta via;
6. il luogo dell’originario piccolo ambiente addossato alla parte centrale del muro che separa
gli originari due grandi vani pilastrati, è stato creato un W.C., avente superfice maggiore,
visibile in planimetria all’interno della Zona D;
7. realizzazione di un muro dello spessore di circa 30 cm, parallelo al muro perimetrale
Nord-Est del fabbricato, a circa 22 m dallo stesso muro, precisamente a proseguimento
del muro perimetrale posto a Nord-Est del cortile scoperto, dotato di porta che mette in
26
comunicazione le attuali Zone B e C; inoltre il suddetto muro permette di separare anche
la Zona C dalla Zona D;
8. tra il nuovo muro realizzato, decritto al punto 7, ed il muro che separa i due originari
grandi vani pilastrati, è stato realizzato un altro muro ortogonalmente a quelli suddetti,
separando la Zona B dalla Zona D;
9. in luogo di una porzione dell’originaria area pilastrata, orientativamente posta nella parte
centrale a Sud-Est del fabbricato, sono state realizzate delle tramezzature, consistenti in
muretti alti 150 cm sormontati da una struttura in alluminio e pannelli in HDF e vetro, atte
a destinare l’area, denominata allo stato attuale in planimetria Zona D, ad uffici;
10. addossati al muro perimetrale Nord-Est del fabbricato, all’interno dell’area denominata
allo stato attuale in planimetria Zona C, posta a Nord-Est del fabbricato, sono stati
realizzati gli ambienti 2, 3, 4, e 5 visibili allo stato attuale in planimetria;
11. addossato alla parte centrale del muro perimetrale Sud-Est, nell’attuale Zona C, è stato
creato, come visibile allo stato attuale in planimetria l’ambiente 6, dotato di una porta
situata sul menzionato muro, che mette in comunicazione l’immobile in esame con quello
adiacente;
12. in luogo di una porzione dell’originaria area pilastrata a Sud-Ovest del fabbricato,
precisamente quella posta in corrispondenza del vertice Est, è stato creato l’ambiente 1
dell’attuale Zona E, tale ambiente ha un unico accesso dal cortile scoperto mediante
un’apertura protetta da saracinesca la cui larghezza è stata ridotta da 246 cm a 128 cm,
inoltre il muro perimetrale a confine con il cortile scoperto è stato spostato di circa 145 cm
in direzione opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito del menzionato cortile;
13. in luogo di una porzione dell’originaria area pilastrata a Nord-Est del fabbricato,
precisamente quella posta in corrispondenza del vertice Sud dell’attuale Zona E, è stato
creato un w.c. ed un antiwc separati da una tramezzatura fornita di porta, quest’ultimo ha
un unico accesso dal cortile scoperto mediante un’apertura la cui larghezza è stata ridotta
27
da 195 cm a 112 cm, inoltre il muro perimetrale a confine con il cortile scoperto è stato
spostato di circa 145 cm in direzione opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito del
menzionato cortile;
14. al di sopra degli ambienti descritti ai punti 12 e 13 sono stati realizzati due soppalchi
frutto della costruzione di un solaio a quota di circa 265 cm dal piano di calpestio del
cortile scoperto, tali soppalchi hanno accesso da due apertura realizzate sul muro
prospicente il cortile scoperto;
15. nel cortile scoperto sono stati realizzati n. 7 pilastri non presenti in progetto;
16. il varco di accesso al cortile scoperto è stato spostato di circa 246 cm in direzione opposta
a via L. Da Vinci;
17. il muro che delimita a Sud-Ovest il cortile scoperto è stato spostato di circa 110 cm in
direzione Sud-Ovest;
18. nel muro che delimita a Sud-Est il cortile scoperto è stata realizzata una risega di circa 60
cm a favore del cortile a circa 21,6 metri dal muro che lo delimita a Sud-Ovest;
19. in progetto lungo il muro che delimita il cortile esterno a Nord-Ovest sono indicati n. 10
varchi di accesso alle Zone A, B, D, E, mentre in realtà n. 4 sono rimasti varchi di
accesso, n. 2 sono rimasti varchi, ma sono stati affiancati ciascuno da una finestra, n. 4
sono stati trasformati in finestre, ed inoltre è stato aggiunto un nuovo varco;
20. nell’angolo Ovest del cortile scoperto in prossimità dell’ingresso alla Zona A è stata
realizzata un’area pavimentata rialzata da terra di 15 cm dal piano di calpestio del cortile.
Al piano terra la maggior parte delle difformità consistono nella realizzazione di tramezzature,
atte alla creazione di nuovi ambienti, come segue:
Piano terra
1. in luogo dell’originario locale a cui si accedeva dal terrazzo addossato al prospetto Sud-
Ovest del fabbricato, ove sbarcava l’originaria scala proveniente dal piano scantinato,
sono stati creati, la scala, realizzata a chiocciola, che permette di comunicare con il piano
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scantinato, il vano ascensore, addossato alla suddetta scala, due nuovi ambienti,
denominati in planimetria ingresso e corridoio frutto della realizzazione di un tramezzo
dotato di porta;
2. il tramezzo su cui era addossata l’originaria scala, è stato prolungato in direzione Nord-
Est, fino a raggiungere il muro di confine posto a Nord-Est dell’immobile, suddividendo
l’originario unico vano in due ambienti, denominati allo stato attuale ambiente 2 ed
ambiente 3;
3. nell’originario unico vano, posto sulla parte Nord-Ovest dell’immobile, prospicente su
via L. Da Vinci, è stato realizzato un tramezzo, con struttura in legno e vetri, dotato di
porta, dando luogo agli ambiente 4 e 5;
4. sulla porzione Nord-Est del tramezzo parallelo a via L. Da Vinci che attraversa l’intero
immobile, è stata realizzata una porta che allo stato attuale rende comunicanti gli
ambienti 3 e 4;
5. la porta posta sul tramezzo che allo stato attuale separa il W.C. dall’ambiente 2, è stata
spostata di circa 130 cm in direzione Nord-Ovest;
6. il muro perimetrale Sud-Est è stato spostato di circa 140 cm in direzione opposta a via L.
Da Vinci;
7. le tre finestre del muro perimetrale Sud-Est sono state ampliate in larghezza,
precisamente quella dell’ambiente 1 da 200 cm a 237 cm, quella dell’ambiente 2 da 168
cm a 188 cm, quella del W.C. da 43 cm a 48 cm;
8. lo spazio esterno addossato al lato Sud-Ovest del fabbricato, denominato in planimetria
terrazzo è stato delimitato da una ringhiera metallica.
Dal confronto tra la planimetria catastale (vedansi Allegato C) ed il rilievo dell’immobile
effettuato durante le operazioni peritali (vedansi Allegato B) si riscontrano le seguenti
difformità:
Piano scantinato
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Foglio 48 part. 1072 sub 56
1. realizzazione di un muro dello spessore di circa 30 cm, parallelo al muro perimetrale Sud-
Ovest in corrispondenza della quinta fila di pilastri, precisamente a circa 22 m dal
suddetto muro perimetrale in direzione Nord-Est, dando luogo alle Zone A e B,
comunicanti tra loro per mezzo di un vano porta realizzato nel suddetto muro;
2. in luogo della porzione dell’originaria area posta a Sud-Ovest del fabbricato, allo stato
attuale denominata in planimetria Zona A, sono state realizzate delle tramezzature
prefabbricate composte da struttura in alluminio e pannelli in HDF e vetro, atte a destinare
l’area ad uffici;
3. in luogo degli originari due W.C. sono stati creati nuovi ambienti, spostando i suddetti
W.C., il primo nella parte centrale dell’attuale Zona A, precisamente a circa 4,35 m dal
muro perimetrale Sud-Ovest ed a circa 6,70 m dal muro perimetrale Sud-Est, il secondo
collocato tra l’ambiente indicato nella planimetria catastale cisterna/autocalve ed il muro
realizzato citato al punto 1;
4. in luogo dell’originario corpo scala composto da due rampe, erroneamente rappresentate
nella tavola di progetto per mancata corrispondenza tra i due piani, sono stati creati nuovi
ambienti, spostando l’originaria scala e realizzandola a chiocciola, nella parte centrale
della Zona A, precisamente a circa 8,25 m dal muro perimetrale Sud-Ovest ed a circa 6,70
m dal muro perimetrale Sud-Est; inoltre addossato a quest’ultima è stato realizzato il vano
ascensore;
5. l’ambiente addossato ai locali tecnici del fabbricato, il cui accesso nella planimetria
catastale è indicato dal cortile scoperto, allo stato attuale trasformato in finestra; è stato
diviso, mediante la costruzione di un tramezzo parallelo a via Leonardo Da Vinci, negli
ambienti 10 e 12, visibili in planimetria all’interno della Zona A, aventi accesso da due
porte realizzate sul tramezzo perpendicolare a via Leonardo Da Vinci;
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6. da una porzione dell’ambiente indicato in planimetria catastale come cisterna/autoclave è
stato ricavato, mediante la realizzazione di un tramezzo, l’ambiente 11; inoltre all’interno
dell’ambiente 11 la parete parallela a via Leonardo Da Vinci è stata spostata di circa 75
cm in direzione opposta alla suddetta via;
7. il luogo dell’originario piccolo ambiente addossato alla parte centrale del muro che separa
gli originari due grandi vani, è stato creato un W.C., avente superfice maggiore, visibile
in planimetria all’interno della Zona D;
8. il muro perpendicolare a via Leonardo Da Vinci a cui è addossato il piccolo descritto al
punto 7 è stato spostato di circa 94 cm in direzione Nord-Est;
9. è stato realizzato in corrispondenza del giunto di dilatazione indicato in planimetria
catastale un muro dello spessore di circa 30 cm, parallelo al muro perimetrale Nord-Est
del fabbricato, a circa 22 m dallo stesso muro, precisamente a proseguimento del muro
perimetrale posto a Nord-Est del cortile scoperto, dotato di porta che mette in
comunicazione le attuali Zone B e C; inoltre il suddetto muro permette di separare anche
la Zona C dalla Zona D;
10. tra il nuovo muro realizzato, decritto al punto 10, ed il muro che separa i due originari
grandi vani, è stato realizzato un altro muro ortogonalmente a quelli suddetti, separando la
Zona B dalla Zona D;
11. in corrispondenza della porzione ad Est indicata nella planimetria catastale, sono state
realizzate delle tramezzature, consistenti in muretti alti 150 cm sormontati da una struttura
in alluminio e pannelli in HDF e vetro, atte a destinare l’area, denominata allo stato
attuale in planimetria Zona D, ad uffici;
12. in luogo di una porzione dell’originario vano a Sud-Ovest, precisamente quella posta in
corrispondenza del vertice Est, è stato creato l’ambiente 1 dell’attuale Zona E, tale
ambiente ha un unico accesso dal cortile scoperto mediante un’apertura protetta da
saracinesca la cui larghezza è stata ridotta da 213 cm a 128 cm, inoltre il muro
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perimetrale a confine con il cortile scoperto è stato spostato di circa 145 cm in direzione
opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito del menzionato cortile;
13. in luogo di una porzione dell’originario vano a Nord-Est, precisamente quella posta in
corrispondenza del vertice Sud, è stato creato un W.C. dell’attuale Zona E, tale ambiente
ha un unico accesso dal cortile scoperto mediante un’apertura la cui larghezza è stata
ridotta da 200 cm a 112 cm, inoltre il muro perimetrale a confine con il cortile scoperto è
stato spostato di circa 145 cm in direzione opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito
del menzionato cortile;
14. in luogo di una porzione del vano a Sud-Ovest, precisamente quella posta in
corrispondenza del vertice Est, è stato creato l’ambiente 1 dell’attuale Zona E, tale
ambiente ha un unico accesso dal cortile scoperto mediante un’apertura protetta da
saracinesca la cui larghezza è stata ridotta da 210 cm a 128 cm, inoltre il muro
perimetrale a confine con il cortile scoperto è stato spostato di circa 145 cm in direzione
opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito del menzionato cortile;
15. in luogo di una porzione del vano a Nord-Est, precisamente quella posta in corrispondenza
del vertice Sud dell’attuale Zona E, è stato creato un w.c. ed un antiwc separati da una
tramezzatura fornita di porta, quest’ultimo ha un unico accesso dal cortile scoperto
mediante un’apertura la cui larghezza è stata ridotta da 201 cm a 112 cm, inoltre il muro
perimetrale a confine con il cortile scoperto è stato spostato di circa 145 cm in direzione
opposta a via Leonardo da Vinci, a discapito del menzionato cortile;
16. al di sopra degli ambienti descritti ai punti 12 e 13 sono stati realizzati due soppalchi
frutto della costruzione di un solaio a quota di circa 265 cm dal piano di calpestio del
cortile scoperto, tali soppalchi hanno accesso da due apertura realizzate sul muro
prospicente il cortile scoperto.
17. sulla planimetria catastale non sono stati rappresentati i pilastri, ne all’interno dei vani, né
nel cortile scoperto;
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18. sulla planimetria catastale sul cortile scoperto, è stata riportata l’altezza (h= 4.50);
19. il varco di accesso al cortile scoperto risulta, rispetto alla planimetria catastale spostato di
circa 300 cm in direzione opposta a via L. Da Vinci;
20. il muro che delimita a Nord-Est il cortile scoperto è stato spostato di 40 cm in direzione
Sud-Ovest;
21. il muro che delimita a Sud-Est il cortile scoperto presenta rispetto alla planimetria
catastale una risega di circa 100 cm a discapito del cortile a circa 21,6 metri dal muro che
lo delimita a Sud-Ovest;
22. nella planimetria catastale lungo il muro che delimita il cortile esterno a Nord-Est non
sono indicati i varchi di accesso all’immobile identificato in catasto al foglio 48 part. 1072
sub 58;
23. nella planimetria catastale lungo il muro che delimita il cortile esterno a Nord-Ovest sono
indicati n. 10 varchi di accesso alle Zone A, B, D, E, mentre in realtà n. 4 sono rimasti
varchi di accesso, n. 2 sono rimasti varchi, ma sono stati affiancati ciascuno da una
finestra, n. 4 sono stati trasformati in finestre, ed inoltre è stato aggiunto un nuovo varco;
24. nell’angolo Ovest del cortile scoperto in prossimità dell’ingresso alla Zona A è stata
realizzata un’area pavimentata rialzata da terra di 15 cm dal piano di calpestio del cortile.
Foglio 48 part. 1072 sub 57
1. addossati al muro perimetrale Nord-Est, all’interno dell’area denominata in planimetria
Zona C, posta a Nord-Est, sono stati realizzati gli ambienti 2, 3, 4, e 5 visibili allo stato
attuale in planimetria;
2. addossato alla parte centrale del muro perimetrale Sud-Est, nell’attuale Zona C, è stato
creato, l’ambiente 6, dotato di una porta situata sul menzionato muro, che mette in
comunicazione l’immobile in esame con quello adiacente;
3. sulla planimetria catastale non sono stati rappresentati i pilastri.
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Al piano terra la maggior parte delle difformità consistono nella realizzazione di tramezzature,
atte alla creazione di nuovi ambienti, come segue:
Piano terra
1. in luogo dell’originario locale a cui si accedeva dal terrazzo addossato al prospetto Sud-
Ovest del fabbricato, ove sbarcava l’originaria scala proveniente dal piano scantinato,
sono stati creati, la scala, realizzata a chiocciola, che permette di comunicare con il piano
scantinato, il vano ascensore, addossato alla suddetta scala, due nuovi ambienti,
denominati in planimetria ingresso e corridoio, frutto della realizzazione di un tramezzo
dotato di porta;
2. il tramezzo su cui era addossata l’originaria scala, è stato prolungato in direzione Nord-
Est, fino a raggiungere il muro di confine posto a Nord-Est dell’immobile, suddividendo
l’originario unico vano in due ambienti, denominati allo stato attuale ambiente 2 ed
ambiente 3;
3. nell’originario unico vano, posto sulla parte Nord-Ovest dell’immobile, prospicente su
via L. Da Vinci, è stato realizzato un tramezzo, con struttura in legno e vetri, dotato di
porta, dando luogo agli ambiente 4 e 5;
4. sulla porzione Nord-Est del tramezzo parallelo a via L. Da Vinci che attraversa l’intero
immobile, è stata realizzata una porta che allo stato attuale rende comunicanti gli
ambienti 3 e 4;
5. la porta posta sul tramezzo che allo stato attuale separa il W.C. dall’ambiente 2, è stata
spostata di circa 120 cm in direzione Nord-Ovest;
6. due finestre del muro perimetrale Sud-Est sono state ampliate in larghezza, precisamente
quella dell’ambiente 1 da 210 cm a 237 cm, quella dell’ambiente 2 da 180 cm a 188 cm;
7. i tramezzi rappresentati in planimetria catastale perpendicolari a via L. Da Vinci sono
stati spostati di circa 15 cm in direzione Sud-Ovest.
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8. lo spazio esterno addossato al lato Sud-Ovest del fabbricato, indicato in planimetria
catastale come prop. Vassallo F. via privata e denominato in planimetria terrazzo è stato
delimitato da una ringhiera metallica.
11. Disponibilità dell'immobile
L’immobile attualmente è nella disponibilità della Curatela fallimentare ed ingombro di arredi,
suppellettili da ufficio, e da attrezzature e macchinari per la realizzazione di impianti in genere.
12. Attestato di prestazione energetica
Non è presente l’attestato di prestazione energetica, quindi si assume che l'immobile in stima
abbia classe energetica G.
13. Valutazione dell’immobile
La determinazione del valore di mercato dell'immobile è avvenuta con l’utilizzo di un criterio,
correntemente in uso, di assimilazione economica comparativa a quello medio zonale, tenendo
nel dovuto conto, in termini incrementali o decrementali, l’insieme di parametri formativi di una
statisticamente accettabile definizione del “più probabile valore di mercato“ del bene, al
momento scelto per la valutazione, secondo le seguenti fasi operative:
- definizione preliminare, sulla scorta di un’indagine di mercato di un valore unitario zonale
attuale, medio-statistico, di un immobile di riferimento;
- definizione dei vari parametri, di tipo sia intrinseco, che estrinseco, costituenti, nel loro
insieme, una potenzialità concreta di definizione del valore di un immobile;
- comparazione dell'immobile in esame a quello di riferimento, assunto in termini medi e con
parametri unitari, identificandone le differenze, con coefficienti, incrementali o decrementali;
- trasposizione di tali differenze, a mezzo del coefficiente globale di riferimento, nei termini
economici del valore unitario di mercato dell’immobile in esame.
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Il procedimento estimativo, pur inglobando comparazioni ed approssimazioni statistiche, è
fondato su premesse oggettive e riferimenti concreti, tali da renderlo tecnicamente accettabile per
un sereno giudizio.
Essendo il lotto costituito da locali al piano terra destinati ad uffici (categoria catastale A10) e
locali al piano cantinato destinati a magazzini (categoria catastale C2) il valore dell’immobile
sarà calcolato come somma dei due distinti valori determinati uno per gli uffici al piano terra e
l’altro per i magazzini al piano cantinato.
Valore unitario zonale medio di riferimento
L’indagine di mercato, svolta relativamente a concrete operazioni di trattativa di compravendita
di negozi forniti di uffici e magazzini situati in un intorno zonale, quale quello in esame, ubicato
nel Comune di Palermo, in Via Leonardo da Vinci, ed aventi caratteristiche tipologiche ed
architettoniche, similari e condizioni definibili assolutamente “medie”, ha consentito allo
Scrivente di identificare il valore unitario di mercato variabile tra €/mq 1.300,00 ed €/mq
1.750,00 circa, valore riferito alla quadratura commerciale.
Un immobile statisticamente medio ideale di riferimento, cui quello in esame potrà essere
utilmente comparato, avrà un valore corrente di mercato unitario medio pari a €/mq 1.575,00
circa, basandosi oltre che sull’indagine di mercato, sui valori desunti da pubblicazioni di settore
e siti web specializzati, nonché dai dati forniti dall’Agenzia del Territorio.
Parametri formativi del valore di mercato
Nella comune prassi tecnica di valutazione di un immobile è importante la disamina analitica
della serie di parametri fondamentali, di natura sia intrinseca che estrinseca, che contribuiscono a
formarne il concreto valore, in appresso elencati:
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Parametro zonale, indicante la qualificazione conferita all'appartamento da un complesso di
caratteristiche, di vario tipo, quali:
- ubicazione, in un nucleo definibile “centrale” ovvero “periferico”, rispetto al centro urbano del
Comune, e dalle eventuali potenzialità costruttive ed urbanistiche riservate alla stessa zona dagli
strumenti normativi;
- utenza, definita dalla funzionalità della rete viabile - strade, marciapiedi, parcheggi -, da quella
dei servizi - mercati, negozi, cinematografi, chiese, etc., - dalle reti tecnologiche - elettrica,
idrica, fognante, telefonica, di metanizzazione;
- posizionale definita dalla connotazione conferita all’immobile dal mero insieme di
caratteristiche qualificanti del tipo esposizione relativa ai punti cardinali, aereazione, luminosità,
soleggiamento, etc..;
Parametro costruttivo, inteso nel senso della qualificazione conferita all'immobile dalle
caratteristiche:
- strutturali, relative al corretto assetto statico delle masse portanti, ed alla conseguente assenza
di quadri di dissesto e fessurativi, nonché all'assenza di fenomenologie di degrado da immissioni
di acque o da formazioni di condensa;
- di finitura, relative alla identificazione di buone caratteristiche formali di natura non solo
estetica, riferita agli esterni in termini architettonici, ovvero, visivamente agli interni, ma anche
qualitativa relativamente alla buona qualità dei materiali adoperati ed alle corrette modalità di
posa in opera;
- impiantistiche, relative alla identificazione delle buone caratteristiche funzionali degli impianti
interni ed esterni quali elettrico, idrico, di riscaldamento, telefonico, citofonico, di smaltimento
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acque bianche e nere, nonché della precisa rispondenza degli stessi alla normativa vigente, ove
esistente, ovvero a regole di mercato;
Parametro funzionale, inteso nel senso di una razionale fruizione degli interni e degli esterni
dell'immobile, sia per percorsi ed articolazioni, che per potenzialità di uso di annessi funzionali,
quali terrazzi, giardini, parcheggi, garages ecc;
Parametro urbanistico-edilizio, inteso quale osservanza del rispetto di norme e disposti di natura
urbanistico-edilizio, e della corretta identificazione catastale dell'immobile;
Parametro di trasformazione, inteso quale potenzialità d'uso diversa, a seguito di modifiche
distributive e variazioni di destinazione d’uso;
Parametro estetico-architettonico, inteso nel senso di una qualificazione formale e stilistica
dell'immobile, sia nelle facciate che negli ambienti interni, conferita dalle tipologie dei materiali
utilizzati, dalla presenza di cornici, colonne, architravi in pietra, cornicioni, strutture in ferro
lavorate, solai in volte a botte, a crociera, ecc.
COMPARAZIONE PARAMETRICA DELL'IMMOBILE A QUELLO DI RIFERIMENTO
Con comparazione dei parametri relativi all'immobile in esame a quello di riferimento, ed
applicazione di coefficienti incrementali o decrementali, a seconda della identificazione di
situazioni migliori o peggiori, rispetto alla “media” assunta, si ha:
Comparazione di parametri zonali
L’ubicazione zonale connota l'immobile in termini leggermente incrementali rispetto a quelli
definibili “medi”; conseguentemente, il valore di mercato relativamente all'insieme parametrico,
può essere identificato con l’applicazione di un coefficiente leggermente incrementale, assunto
pari a: Kz = 1,05.
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Comparazione di parametri costruttivi
Con riferimento alle varie componenti:
-strutturale: la presenza di quadri di dissesto da fatiscenza al piano scantinato, in termini di
lesioni e fessurazioni significative delle componenti strutturali, in relazione all’età dell’immobile
induce un coefficiente strutturale decrementale pari a: Kcl = 0,95.
-di finitura: i materiali adoperati, le caratteristiche di finitura, ed il loro discreto stato di uso e
manutenzione, sebbene datati, inducono all’applicazione di un coefficiente lievemente
decrementale, Kc2 = 0,96.
-impiantistico: le caratteristiche dell'impiantistica e l’assenza della dichiarazione di conformità ai
disposti di legge possono essere trasposte in un coefficiente impiantistico lievemente
decrementale pari a: Kc3 = 0,98.
L'insieme dei coefficienti strutturale, di finitura, impiantistico, dà luogo ad un coefficiente
costruttivo pari a: Kc= Kcl x Kc2 x Kc3= 0,95 x 0,96 x 0,98 = 0,89.
Comparazione di parametri funzionali
In termini di razionale fruizione dell'immobile inteso nel senso di una razionale fruizione degli
interni e degli esterni dell'immobile, sia per percorsi ed articolazioni, che per potenzialità di uso
di annessi funzionali, induce all'applicazione di un coefficiente incrementale pari a: Kf = 1,10.
Comparazione di parametri urbanistico-edilizi
La presenza delle difformità urbanistiche e catastali induce all'applicazione di un coefficiente
decrementale pari a: Ku = 0,90.
Comparazione di parametri di trasformazione
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Le buone potenzialità di trasformazione dell’immobile secondo quanto consentito dal Comune di
Palermo, inducono l'applicazione di un coefficiente invariante pari a: Kt = 1,10.
Comparazione di parametri architettonici
Lo sviluppo architettonico dell'immobile lo connota in termini invarianti rispetto all’immobile
statistico di riferimento, inducendo all'applicazione di un coefficiente invariante: Ka = 1,00.
Coefficiente totale di comparazione
Il coefficiente totale, relativo ai parametri presi in esame per definire i trasposti differenziali e
conseguentemente economici dell'appartamento di che trattasi, risulta pari a:
Ktot = kz x kc x kf x ku x kt x ka = 1,05 x 0,89 x 1,10 x 0,90 x 1,10 x 1,00 = 1,02.
VALORE DEL CESPITE
Applicando il coefficiente totale Ktot = trasposto numerico delle differenze dal valore “medio”
di €/mq 1.575,00, si ottiene il valore unitario €/mq 1.575,00 x 1,02 = €/mq 1.606,50.
Essendo la superficie commerciale dell’immobile di mq. 1.075,44 (vedansi Allegato n. 3), si
ottiene il seguente valore:
€/mq 1.606,50 x mq 1.075,44 = € 1.727.694,36
14. Considerazioni finali
In considerazione di tutto quanto esposto nella presente, il più probabile valore di mercato
dell’immobile in esame è € 1.727.694,36 (euro
unmilionesettecentoventisettemilaseicentonovantaquattro/36).
Tale valore è ovviamente riferito al presente immobile libero dai gravami descritti al
paragrafo n. 8.
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15. Allegati
A. Verbali di sopraluogo.
B. Rilievo planimetrico dell’immobile.
C. Documentazione catastale (stralcio di mappa, visure storiche, planimetrie).
D. Titolo di proprietà.
E. Documentazione urbanistica (stralcio di PRG).
F. Documentazione tecnico-amministrativa (Licenza Edilizia n. 547 del 09/06/1965 e
Licenza Edilizia in variante n. 250 del 19/04/1968, Certificato di Abitabilità ed
Agibilità del 20/12/1968, Tavola variante al progetto relativa alla Licenza Edilizia
in variante n. 250 del 19/04/1968).
Documentazione fotografica e relative planimetrie con l’indicazione dei punti di
vista fotografici.
Palermo 12/01/2018
L’Esperto Stimatore