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I.I.S. LUNARDI - BS Febbraio-Marzo 2012 Finalmente, anche se in ritardo abbiamo realizzato il primo numero 2011/12 del “giornalino” Dopo l’indisposizione del prof. Mattei, avevo timore di non stampare più questo giornalino. Ringrazio la prof.ssa Raggi per la disponibilità al proseguimento del Lunarfollie. Naturalmente auspico un rapido ritorno dei ragazzi della redazione dello scorso anno, saranno accolti a braccia aperte. Mi spiace per le persone che incentivavano alla realizzazione del Lu- narfollie in versione web. Al giornalino “on-line” preferisco un gior- nalino tradizionale, di pura carta, sfogliabile senza il bisogno di alcuna connessione (a parte il cervello). Sarò un vecchio tradizionalista? No. Il nuovo lo accolgo sempre con grande entusiasmo, ma se questo dopo vari tentativi, non comporta utilità e convenienza, meglio lasciar per- dere. C’è chi afferma che sprechiamo inchiostro e carta, che non sia- mo ecologici. Proviamo ad immaginare di sfogliare un giornale on- line. Ora calcoliamo il tempo in cui impegniamo il nostro supporto, P.C., iPad, ecc. tralasciando i costi dei supporti e connessioni varie, per tutto questo tempo il nostro supporto e gli apparati a monte che ci permettono la visualizzazione della nostra pagina, non sono forse con- sumatori di energia?! E forse (ciliegina sulla torta), se la pagina è di nostro interesse: la stampiamo pure. Se volete Lunarfollie è disponibile anche in PDF. Su tale argomento e pareri diversi, sono sempre a disposizione. A scuola possiamo Lavorare e Imparare, e persino correggere errori. Ai posteri l’ardua sentenza. Lino Martinazzoli Anno 20 Numero 1 Cari lettori del Lunarfollie, a voi tutti un caloroso benvenuto: presentiamo la nuova versione del Lunarfollie con una redazione completamente rinnovata. Ringraziamo il professor Mattei che ha guidato questa testa- ta per quasi 20 anni con passione, impegno e dedizione tota- li. A Lui va tutta la nostra riconoscenza. In questo numero troverete: La rubrica libri da leggere La sezione film da vedere Alcuni articoli dedicati alla vita della scuola Il primo numero del reportage “Bianco&Nero” sui lati positivi e negativi del nostro istituto Buona lettura! La redazione I nostri recapiti: l[email protected] [email protected] LA REDAZIONE SI RIUNISCE IL VENERDI’ DURANTE L’ORA DI RICREAZIONE. E’ APERTA A TUTTI. SE AVETE PROPOSTE O ALTRO, POTETE PARTECIPARE. ASPETTIAMO VOSTRE MAIL O ARTICOLI.

Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

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Giornalino dell'I.I.S. "A.Lunardi" - Brescia

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Page 1: Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

I.I.S. LUNARDI - BS Febbraio-Marzo 2012

Finalmente, anche se in ritardo abbiamo realizzato il primo numero

2011/12 del “giornalino”

Dopo l’indisposizione del prof. Mattei, avevo timore di non stampare

più questo giornalino.

Ringrazio la prof.ssa Raggi per la disponibilità al proseguimento del

Lunarfollie. Naturalmente auspico un rapido ritorno dei ragazzi della

redazione dello scorso anno, saranno accolti a braccia aperte.

Mi spiace per le persone che incentivavano alla realizzazione del Lu-

narfollie in versione web. Al giornalino “on-line” preferisco un gior-

nalino tradizionale, di pura carta, sfogliabile senza il bisogno di alcuna

connessione (a parte il cervello). Sarò un vecchio tradizionalista? No.

Il nuovo lo accolgo sempre con grande entusiasmo, ma se questo dopo

vari tentativi, non comporta utilità e convenienza, meglio lasciar per-

dere. C’è chi afferma che sprechiamo inchiostro e carta, che non sia-

mo ecologici. Proviamo ad immaginare di sfogliare un giornale on-

line. Ora calcoliamo il tempo in cui impegniamo il nostro supporto,

P.C., iPad, ecc. tralasciando i costi dei supporti e connessioni varie,

per tutto questo tempo il nostro supporto e gli apparati a monte che ci

permettono la visualizzazione della nostra pagina, non sono forse con-

sumatori di energia?! E forse (ciliegina sulla torta), se la pagina è di

nostro interesse: la stampiamo pure.

Se volete Lunarfollie è disponibile anche in PDF.

Su tale argomento e pareri diversi, sono sempre a disposizione.

A scuola possiamo Lavorare e Imparare, e persino correggere errori.

Ai posteri l’ardua sentenza.

Lino Martinazzoli

Anno 20 Numero 1

Cari lettori del Lunarfollie,

a voi tutti un caloroso benvenuto: presentiamo la nuova versione

del Lunarfollie con una redazione completamente rinnovata.

Ringraziamo il professor Mattei che ha guidato questa testa-

ta per quasi 20 anni con passione, impegno e dedizione tota-

li.

A Lui va tutta la nostra riconoscenza.

In questo numero troverete:

La rubrica libri da leggere

La sezione film da vedere

Alcuni articoli dedicati alla vita della scuola

Il primo numero del reportage “Bianco&Nero” sui lati

positivi e negativi del nostro istituto

Buona lettura!

La redazione

I nostri recapiti:

[email protected]

[email protected]

LA REDAZIONE

SI RIUNISCE

IL VENERDI’

DURANTE

L’ORA DI

RICREAZIONE.

E’ APERTA A

TUTTI.

SE AVETE

PROPOSTE O

ALTRO, POTETE

PARTECIPARE.

ASPETTIAMO

VOSTRE MAIL O

ARTICOLI.

Page 2: Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

LUNARFOLLIE 2

Ps. Vorrei far notare

che dal mio punto di

vista le nuove felpe

sono una favola, quin-

di sfoggiamole con or-

goglio!!!!

sta con le mani in mano!!

Concludo affermando che le

superiori ti aprono un mondo

pieno di aspettative, possibilità

e occasioni che non vanno spre-

cate ,perché è qui che si mette in

gioco il nostro futuro con le no-

stre scelte e decisioni.

Spero di non avervi annoiato

e… Alla prossima!! Rakeb Tosio

Buon 2012!

Con questo augurio comincio la

mia cronaca nel mondo delle pri-

me.

Innanzitutto vorrei far notare che

i primini, qui al Lunardi, sono

trattati come dei principi, e che

quelli del Calini o del Gambara

se la sognano un’ accoglienza di

quasi due mesi!!

Certo, ci sono vantaggi e svan-

taggi, ma d’altro canto questa è

una delle poche scuole che offre

un servizio di tutoring GRATUI-

TO tenuto da ragazzi/e del trien-

nio per chi deve migliorare il pro-

prio metodo di studio (il che è

molto produttivo, perché così fa-

cendo si riesce ad imparare da chi

sta ancora studiando e i ragazzi

del triennio guadagnano crediti-

extra).

Inoltre penso che qui la vita sia

molto movimentata, infatti ci so-

no già stati spettacoli, autogestio-

ni, incontri di vario tipo e anche

feste! Insomma, al Lunardi non si

REDAZIONE Bruna

Caterina

Laura

Marta

Michela

Rakeb

Sara

Direttore: prof.ssa

Marina Raggi

Lunarfollie viene pensato,

prodotto, stampato e distri-

buito presso il CIMP dell’

IIS “A. LUNARDI”

via Riccobelli, 47

Tel. 030/2009508/9/0

Fax 030/390996

Email:

[email protected]

Page 3: Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

LUNARFOLLIE 3

La scuola cambia in conti-

nuazione. Ogni anno cambia-

no gli orari, a volte le materie

ed i professori. Ma da que-

st’anno nella nostra scuola si

sono fatti strada nuovi siste-

mi informatici che dovrebbe-

ro semplificare le cose a noi

ed ai professori: vale a dire il

registro elettronico ed il si-

stema dei badge.

Con il registro elettronico i

professori sono in grado di

firmare le ore, registrare gli

argomenti svolti ed i compiti

assegnati. In più essi hanno

la possibilità di “caricare” sul

sito appunti, approfondimen-

ti, verifiche e compiti. Il regi-

stro elettronico permette ai

professori anche di dare voti

e controllare la presenza de-

gli alunni, i loro ritardi o le

loro uscite anticipate, sia con

il controllo a vista, che con i

badge, che, come i cartellini

delle aziende, vanno timbrati

quando entriamo a scuola e

quando usciamo prima.

Ma questa nuova struttura, che

testimonia la nuova direzione

presa dal Lunardi e dalla scuo-

la di oggi in generale, che è

volta ad ammodernare e in

qualche modo ‘sveltire’ la re-

gistrazione di ciò che avviene

in ogni classe, ebbene questa

struttura funziona davvero? Ci

permette veramente di rispar-

miare tempo o sono altri i suoi

vantaggi, o è totalmente inuti-

le?

Prendiamo ad esempio la firma

dell’ora, la registrazione delle

assenze e degli argomenti della

lezione. Senza dubbio il regi-

stro permette una rilevazione

più precisa e standardizzata,

ma questo a scapito del tempo,

perché non tutti i professori

hanno preso confidenza con il

computer, e a volte passano

alcuni minuti prima che la le-

zione inizi. Un’aggravante è il

fatto che abbastanza frequente-

mente la connessione manca o

è debole ed è impossibile en-

trare in Internet e quindi ac-

cedere al registro.

I badge invece sono come il

cartellino: lo timbri entrando,

se sei in ritardo o esci prima

ricevi un bigliettino che do-

vrai consegnare all’insegnan-

te una volta in classe. Il pro-

blema con questi badge è che

fondamentalmente le torrette

non sono sufficienti: è vero

che timbrarli è un’azione

semplice e veloce, ma cinque

o sei colonnine in tutta la

scuola, tutte concentrate al

piano terra, sono un po’ po-

che per (1800) persone.

C’è però da dire che l’aspetto

positivo di questa nuova tec-

nologia è l’agevolazione per i

ragazzi assenti, che possono

sapere in tempo reale che co-

sa si è fatto a scuola, e a vol-

te, anche ricevere il materiale

delle lezioni attraverso la

piattaforma. Ma diciamoci la

verità: questo registro causa

spesso disagi: In-

ternet che non va, i

badge che non tim-

brano, le lezioni

che iniziano in ri-

tardo.. Valeva dav-

vero la pena di di-

re “Addio” al vec-

chio registro di

classe?

Sara Scardavilli

REGISTRO ELETTRONICO

Page 4: Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

LUNARFOLLIE 4

Apriamo questa rubrica con

un problema conosciuto or-

mai da tutti al Lunardi: i ba-

gni. Abbiamo perlustrato i

bagni del secondo piano e

abbiamo constatato che alcu-

ni servizi sono veramente

pessimi: freddi, a volte spor-

chi, spesso manca la carta e

rimane l’odore del fumo. Ma

la cosa peggiore è che su 6

bagni, solo due o tre funzio-

nano e sono aperti: a che co-

sa serve tenere un bagno

chiuso per anni senza riparar-

lo? Ben altra situazione si è

presentata nei bagni dei pro-

fessori: come potete vedere

dalle foto, il bagno del secon-

do piano è indubbiamente più

grande, luminoso e pulito dei

bagni degli studenti, e c’è

addirittura lo specchio

(chissà come mai non ce n’è

neanche uno nei nostri ba-

gni?!). Ovviamente questo

problema è sorto come og-

getto di polemica molte vol-

te durante le assemblee d’I-

stituto, ma nessuno è riusci-

to ad arrivare ad una conclu-

sione. Si dice che sia una

questione legata alla provin-

cia, ma come i bagni dei

professori è lindo e pinto,

potrebbero esserlo anche i

nostri. È anche una questione di

igiene: quanti di voi andrebbero

in bagno senza carta? Non siamo

degli animali che distruggono i

bagni, se sono vecchi, freddi e

malfunzionanti, il motivo non è

da attestarsi agli studenti. Non

chiediamo i bagni dell’Hilton,

ma un bagno pulito non è impos-

sibile da realizzare.

Page 5: Lunarfollie n.1 febbraio-marzo 2012

LUNARFOLLIE 5

Proprio qualche giorno fa è

stato il 27 gennaio, la Gior-

nata della Memoria in ricor-

do degli ebrei deportati nei

numerosi campi di concentra-

mento di tutta l’Europa. A

questo riguardo presentiamo

il progetto “Un treno per Au-

schwitz”, che ormai è un

classico della programma-

zione degli eventi a cui par-

tecipa il Lunardi, alla quale

hanno partecipato anche

delegazioni da diverse

scuole di Brescia e, da que-

st’anno, dell’Aquila.

La nostra scuola era presen-

te con un gruppo di 20 ra-

gazzi dalle classi 3F, 4D,

4E, 2B, 4AL che si è recato

in Polonia per visitare i

campi di concentramento di

Auschwitz.

Il viaggio è stato preceduto

da un lavoro di preparazio-

ne durato diversi mesi, che

li ha resi pronti ad affronta-

re quest’esperienza intensa e a

tratti seria, che ha fatto precor-

rere ai ragazzi lo stesso viag-

gio intrapreso dai numerosi

deportati ebrei negli anni ‘40.

Il gruppo del Lunardi ha pre-

parato un video su Primo Levi,

dato che il tema di quest’anno

era il 25° anniversario della

sua morte e l’analisi del libro

“Il sistema periodico”.

La loro esperienza è stata

presentata il 27 e 28 gennaio

presso l’Auditorium attraver-

so un viaggio multimediale

che ha toccato tutti nel pro-

fondo, con foto, scene di film

e la lettura in diverse lingue

delle lapidi presenti a Birke-

nau.

Una bella iniziativa da parte

del Lunardi, che propone non

solo divertimento, ma anche

un’occasione di riflessione e

crescita spirituale e mentale.

Bruna Lucas,

Sara Scardavilli

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LUNARFOLLIE 6

Il nuovo film di

Sherlock Holmes

non delude: ha sa-

puto non essere da

meno rispetto al

primo e

quest'inverno ha

avuto più incassi

rispetto al solito

cinepanettone ita-

liano.

La storia prosegue

da dove l'avevamo

lasciata, ma non è

necessario vedere

il primo film per

riuscire

a capire il secon-

do, che parla delle

peripezie del no-

stro protagonista alle prese

con il suo nemico

di sempre: il professor James

Moriarty, che agisce sempre

nell'ombra manipolando gli

altri.

Ritroviamo inoltre la bella Ire-

ne e il personaggio di Watson

come al solito trascinato suo

malgrado

nelle avventure di Sherlock.

Il film ha vari aspetti per i

quali può essere apprezzato:

l'acutezza del

personaggio principale, che

oltre ad essere un genio è do-

tato di senso ironico; la co-

lonna sonora di qualità; belle

ambientazione e costumi (è

ambientato nel 1891) e scene

di combattimento non banali

dove l'imprevisto è dietro

l'angolo.

Consiglio questo film a chi

piace il giallo, l’avventura e

l’azione, e vuole una storia

leggera, non troppo impegna-

tiva.

SHERLOCK HOLMES: GIOCO DI OMBRE

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LUNARFOLLIE 7

“Mia nonna aveva scritto per

cinquant’anni sui quaderni in

cui annotava la vita. Trafuga-

ti da qualche spirito compli-

ce, si sono miracolosamente

salvati dal rogo infame, in

cui sono perite tante altre car-

te della famiglia.

Li ho qui, ai miei piedi, stret-

ti da nastri colorati, separati

per fatti e non per ordine

cronologico, così come lei li

ha lasciati prima di andarse-

ne. Clara li ha scritti perché

mi servissero ora per riscat-

tare le cose del passato e so-

pravvivere al mio stesso ter-

rore. Il primo è un quaderno

di scuola di venti pagine,

scritto con una delicata calli-

grafia infantile. Comincia co-

sì: “Barrabàs arrivò in fami-

glia per via mare..”

Questo romanzo narra tutta la

storia di una grande famiglia

del Cile in un’ epoca che va

dai primi anni del novecento

fino alla dittatura di Pinochet

(precisamente dagli anni venti

fino al 1973, quando ci fu il

colpo di stato).

Farne un riassunto sarebbe

quasi inutile perché ,oltre alla

lunghezza e agli innumerevoli

personaggi che animano le pa-

gine di questo libro, non penso

che riuscirei a invogliare molti

a leggerlo e invece questo li-

bro vale la pena di essere let-

to..

Le storie di questi personaggi

si intrecciano con la storia,

quella vera, del periodo pre-

cedente e quello posteriore

alla dittatura in America La-

tina. Questo romanzo inoltre

permette di conoscere un

“pezzo” di storia dell’ Ame-

rica Latina senza doverla stu-

diare attraverso un noioso

libro scolastico. In queste

pagine fantasia, magia, per-

sonaggi stravaganti (come

quello di Clara) e i loro di-

versi ideali, numerose e parti-

colari storie d’ amore si me-

scolano con la realtà spesso

cruda ed amara che qualsiasi

dittatura è in grado di provo-

care.

Marta

LA CASA DEGLI SPIRITI, Isabel Allende

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LUNARFOLLIE 8

Il significato della Festa della Donna

Il giorno 8 marzo di ogni anno si festeggia la

Festa della Donna. E' diventata ormai una

ricorrenza quasi "insensata" per il significato

storico-sociale che ha questo giorno per le

donne nel mondo e non solo.... Paradossal-

mente ancora oggi nel mondo la discrimina-

zione sessuale è presente e addirittura impo-

sta dal sistema politico-religioso di alcuni

governi. A nostro avviso quindi non è così

importante sapere dei nu-

merosissimi elenchi di lo-

cali e ristoranti nei quali si

festeggia questa data con

cene, banchetti, spogliarelli

e così via, ma citeremo il

fatto storico alla base della

ricorrenza di questo giorno.

Perché si festeggia la festa

della donna proprio l'8 mar-

zo e cosa significa questo

giorno? Chissà quante don-

ne sono al corrente di quel-

lo che accadde nel lontano

1908, quando a New York, 12

9 operaie dell'industria tessile Cotton sciope-

rarono per protestare contro le terribili condi-

zioni in cui erano costrette a lavorare. Lo

sciopero si protrasse per alcuni giorni finché,

l'8 marzo (o il 25 secondo alcuni), il proprie-

tario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della

fabbrica per impedire alle operaie di uscire

dallo stabilimento.

Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie pri-

gioniere all'interno dello stabilimento moriro-

no arse dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è

stata proposta

come giornata di

lotta internazio-

nale, a favore

delle donne, dei

loro diritti e del-

la loro presenza

nel mondo del lavoro e non solo. La

commemorazione, tutta americana, delle

vittime è stata poi accolta in tutto il

mondo come la giornata simbolo del ri-

scatto femminile. L’iniziativa di celebra-

re la giornata internazionale della donna

fu presa per la prima volta nel 1910 da

Clara Zetkin a Copenaghen durante la

Conferenza internazionale delle donne socialiste.

L’anno scorso, 2011, si è celebrato il primo cente-

nario di questa ricorrenza.

Perchè la mimosa: La scelta di utilizzare la mimo-

sa come simbolo della festa della donna risale al

1946, quando le organizzatrici delle celebrazioni

romane cercavano un fiore di stagione a buon

prezzo.

L’8 marzo nel mondo

La ricorrenza è celebrata in tutto il mondo, basta

collegarsi a questo sito per rendersene conto:

www.internationalwomensday.com/