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Nuova emergenza rifiuti a Cefalù Ecologia e Ambiente spa blocca la raccolta dei rifiuti nella citta- dina normanna. Pesante il debi- to accumulato dall’ammini- strazione comunale durante gli ultimi anni. Riaperto il dialogo tra le parti, sembra che adesso la vertenza possa trovare una so- luzione. Pag. 5 I disagi quotidiani dei pendolari Mentre va a finanziamento il raddoppio ferroviario della Pa- lermo-Messina, i pendolari con- tinuano a viaggiare su treni ob- soleti, sporchi e sempre in ritar- do. Problemi che affliggono an- che gli studenti che si spostano in autobus per raggiungere le scuole. Pag. 4 SOMMARIO pag. 3 La settimana santa: tra fede e tra- dizione pag. 6 Isnello: pronti alla realizzazione del parco astronomico delle Madonie pag. 6 Avvistato il pun- teruolo rosso pag. 7 La rinascita del Basket a Cefalù MADONIE MADONIE LIVE.COM LIVE.COM L’INFORMAZIONE GRATUITA L’INFORMAZIONE GRATUITA Marzo 2010 N. 2 Mensile del giornale telematico www.madonielive.com Direttore Giuseppe Livecchi il luogo che hai sempre sognato per l'evento piu' importante della tua vita Lungomare Giuseppe Giardina Cefalù (Sicilia) Tel.0921 925 016 www.cefaluseapalace.it GANGI Tel. 0921.644983 GANGI Tel. 0921.644983 FIAT... voluntas Marchionne Pag. 2

MADONIELIVE MENSILE 2

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Notizie dalla madonie

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Page 1: MADONIELIVE MENSILE 2

Nuova emergenza rifiuti a CefalùEcologia e Ambiente spa blocca la raccolta dei rifiuti nella citta-dina normanna. Pesante il debi-to accumulato dall’ammini-strazione comunale durante gli ultimi anni. Riaperto il dialogo tra le parti, sembra che adesso la vertenza possa trovare una so-luzione. Pag. 5

I disagi quotidiani dei pendolariMentre va a finanziamento il raddoppio ferroviario della Pa-lermo-Messina, i pendolari con-tinuano a viaggiare su treni ob-soleti, sporchi e sempre in ritar-do. Problemi che affliggono an-che gli studenti che si spostano in autobus per raggiungere le scuole. Pag. 4

SOMMARIOpag. 3 La settimana santa: tra fede e tra-dizione

pag. 6 Isnello: pronti alla realizzazione del parco astronomico delle Madonie

pag. 6 Avvistato il pun-teruolo rosso

pag. 7 La rinascita del Basket a Cefalù

MADONIEMADONIELIVE.COMLIVE.COML’INFORMAZIONE GRATUITAL’INFORMAZIONE GRATUITA

Marzo 2010N. 2Mensile del giornale telematico www.madonielive.com Direttore Giuseppe Livecchi

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2Marzo 2010

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L’Amministratore delegato Marchionne ha annunciato che a partire dall’inizio del 2012, la Fiat lascerà Termini Imerese con il conseguente stop della produzione che metterà, di fatto, in crisi l’economia del territorio. In questi ultimi giorni fioccano le proposte di riconversione dell’area industriale che conta, oggi, circa 2200 lavoratori, tra stabilimento di produzione della Casa di M i r a f i o r i e a z i e n d e dell’indotto. Mentre i sinda-cati attendono di incontrarsi nei prossimi giorni con il governo nazionale per avere svelati i progetti di riconver-sione ed individuare quelli di reale e possibile attuazione, i lavoratori sono costretti a subire l’ennesima battuta d’arresto della produzione ed i n c ro c i a r e l e b ra c c i a f o r za tamen t e . I n t an to all’orizzonte si potrebbe profilare una svolta dopo i nuovi proclami del numero uno del Gruppo. Luca Cordero di Montezemolo, infatti, nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Salone dell’Auto di Ginevra ha detto: “Fiat è disponibile ad affettuare un “piccolo i n v e s t i m e n t o ” p e r l o stabilimento di Termini Imerese nel caso venissero idee importanti”.

I lavoratori sono stanchi“Siamo vittime delle scelte dell’azienda e non sappiamo più a chi e a cosa credere” A parlare sono “Ciccio” Conte e Giuseppe D’Agostino, dipendenti rispettivamente della Lear e della Fiat. “Ad aprile del 2008 è stato s t ipu la to, t ra governo regionale e Fiat, un accordo

di programma che avrebbe dovuto dare vita al famoso piano B. A novembre dello scorso anno, la scelta di Fiat, di smobilitare lo stabilimento e chiudere con la produzione di auto in Sicilia, ci ha colto di sorpresa – proseguono i due – anche perché è stato detto che produrre qui a Termini costa troppo. L’aumento dei costi è legato, secondo noi lavoratori, alla politica che ha vo lu to po r ta re avan t i l’azienda. Nel 2005 quando costruivamo la vettura 188 (la vecchia Punto) c’erano nove

aziende dell’indotto che lavoravano per Fiat, quindi i pezzi della vettura venivano in gran parte prodotti in loco. Adesso, purtroppo, in seguito alle scelte dei vertici del L ingot to, a Termini s i assembla ciò che si produce altrove, ecco perché a nostro avviso -puntualizzano ancora i due- i costi hanno subito un’impennata. Naturalmente il nostro discorso potrebbe anche sembrare superficiale, ma siamo fermamente convinti che i lavoratori stiano pagando scelte politiche fatte

da altri. Non possiamo ammet tere po i che i l presidente di Confindustria dica che il nostro stabilimento sia scarsamente produttivo. Nella scala di merito la nostra produzione ha degli standard medio alti, certificati tra l’altro dai vertici dell’azienda stessa. Intanto ci troviamo a dover fronteggiare un nuovo periodo di cassa integrazione senza certezze sul nostro futuro. Ciò che più ci fa paura è la riconversione anche pe r ché qu i sapp iamo costruire automobi l i e

questoo è il settore nel quale vorremmo continuare a lavorare. Lo stop alla produzione genererà il tracollo dell’economia del territorio, tornerà quindi a fare capolino il lavoro nero. Sarà veramente un disastro”.

Il progetto “made in Sicily”

In questi ultimi giorni Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue con delega alle politiche industriali, ha affermato di volere attuare un piano d’azione e di sviluppo sia delle auto alimentate esclusivamente a energia elettrica sia delle ibride. “È impossibile pensare che si possa continuare a puntare su auto a benzina -ha detto Tajani- bisogna puntare sull’elettrico, in quest’ottica si potrebbe fare diventare Te rm in i Ime re se po lo dell’auto elettrica”. A dire il vero un progetto in tale direzione già esiste e si intitola “Sunny car in a sunny region”. L’iniziativa che fa capo al finanziere siciliano Simone Cimino, presidente del gruppo “Cape”, società che opera con il Private Equity, vorrebbe fare della regione siciliana un nuovo polo della mobilità elettrica, coniugando occupazione, profitto e tutela ambientale. Il progetto potrebbe riqualifi-care lo stabilimento Fiat, impiegando le maestranze in forza attualmente al gruppo torinese. Un piano che a pieno regime sarebbe fonte di circa 3500 posti di lavoro. La cosa sembra piacere al ministro dello sviluppo economico Scajola, perplessi sembrano invece i sindacati.

Giuseppe Livecchi

Sopra Conte e D’Agostino con il nostro direttore, in basso a sin. lo stabilimento, a des. una manifestazione.

Fiat: ancora una volta i lavoratori pagheranno le scelte dell’azienda

Il ministro Scajola: Termini Imerese non deve morire, allo studio una possibile soluzione

Produzione infissiesterni a norma

per recupero

55% a fondo perduto

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3

La Settimana Santatra fede e tradizione

Marzo 2010

La Pasqua, e ancora prima la

Domenica delle Palme,

torneranno anche quest’an-

no a celelbrarsi con tutto il

loro carico di fede e tradizio-

ne.Di scena torneranno i riti

della Settimana Santa, dove

spesso i protagonisti sono

spesso gli stessi abitanti.

Come accade a San Mauro

C a s t e l v e r d e , d o v e l e

celebrazioni prendono il via

la Domenica delle Palme con

la tradizione dei Panarietri:

sono dei semplici oggetti che

ogni bambino fino a qualche

anno fa cercava di procurarsi

per abbellire il personalissi-

mo rametto di palma. Il Venerdì Santo, torna invece

la processione ’A Visària che

parte dalla chiesa di Santa

Maria dei Franchi , e,

seguendo le 14 stazioni della

via Crucis, raffigurate in

maioliche di terracotta,

incastonate sui muri di alcuni

edifici privati, si avvia da

p ia z za Mun i c i p io pe r

raggiungere, attraverso le

strette e tortuose stradine del

paese, la matrice arabo-

normanna di San Giorgio,

nei pressi dei ruderi del

castello. ‘A Visària a San

Mauro etteralmente significa

“via sacra”. DIDASCALIA

FOTO di Giovanni Niclosi)Restando in tema di Venerdì

Santo, un altro appuntamen-

to di lunga storia vecchia di

secoli, a Collesano c’è la

rievocazione della Cerca,

misto tra Via Crucis e sacra

rappresentazione. Si inizia di

buon mat t ino , po i la

processione in costume, con

il Cristo, i soldati, le Pie

Donne e le 15 stazioni. Nel

t a rdo pomer igg io , l a

processione dell'Urna o «Da

Morti 'e Passioni».Continuando il viaggio tra

Madon i e , a Gang i è

profondamente radicata

nella tradizione popolare

religiosa la Domenica delle

Palme. Una giornata dove

protagoniste di gesti e riti

antichi sono le confraternite

del luogo che si ritrovano a

turno in base ad un antico

sorteggio nella sede di una di

esse per la spartizione delle

pa lme as segna te con

estrazione a sorte. S i

preparano quindi le grandi

palme da portare in proces-

sione con fiori, rami di datteri

e simboli sacri realizzati

artigianalmente, utilizzando

le stesse palme. Altro rito tutto

da seguire la vestizione dei

confrati, alcuni con una

tunica bianca coperta da un

mantello che distingue le

varie confraternite in base al

colore, altri con il classico

abitino. Presenti anche i

tamburinara che indossano

antichi abiti settecenteschi

di turisti è quello nell’ultima

delle cinque domeniche

quaresimali : U Signuruzzu a

cavaddu. Si tratta dellarievo-

cazione della più antica

tradizione di Caccamo.

Bambini festanti con in mano

ramoscelli d’ulivo e campa-

nelle precedono, al suono

delle campane di tutte le

chiese, l’ingresso in paese di

un chierichetto che nella

fantasia popolare rappresen-

ta Gesù che cavalca un

asinello bardato ed infiorato

con accanto gli apostoli:

dodici ragazzi con le tuniche

rosse che reggono in mano

dei lunghi rami di palme. A Caltavuturo, infine, c’è una

tradizione che ha più di

quattro generazioni alle spalle

e che si rinnova: le palme

'n t r izzate d i cu i Fabio

Cosentino è un cultore tanto

da produrle non solo per

amici e parenti ma per

chiunque le voglia. “E' una

tradizione di famiglia spiega -

che mi ha trasmesso mia

madre Nunzia. Voglio tenerla

in vita e per questo cerco di

trasmetterla ai miei figli

Vanessa e Andrea”. “Per fare

u n a p a l m a – s p i e g a

Cosentino - si usano da tre a

otto foglie, quelle più piccole

riesco a chiuderle nel giro di

un paio di minuti e senza

usare spago o altri strumenti;

ma più foglie si utilizzano e più

tempo si deve impiegare e se

ne possono creare in vari

formati, rana, elefante,

cava l l o , cuo re , ce s to ,

ventaglio, macchine e l'ultima

fantasia con il nome persona-

lizzato”. P. M.

Sopra «La cerca di Collesano», in basso «A Visaria» (ph G.Nicolosi)

r i cama t i a mano . La

processione e la benedizione

della palme, prima della

messa, vengono seguite

dalla spettacolare esibizione

ritmica dei tamburinara che

a c c o m p a g n a n o c o s ì

l’ingresso delle grandi palme

sotto gli archi di accesso della

Chiesa Madre.Spostandosi verso il com-

prensorio termitano, invece,

a Caccamo un rito che

richiama ogni anno centinaia

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la sicurezza, all'interno del vet-tore e chi invece deluso, per non aver trovato posto, si tro-va costretto a salire sulla cor-sa successiva che nella mi-gliore delle ipotesi parte do-po un’ora. La puntualità è poi diventata un optional, treni che già alla partenza si pre-sentano con 10 minuti di ri-tardo anche se vengono dal deposito, o se ripartono im-mediatamente allora sono lu-ridi. Le ferrovie avevano pro-

messo che con l’entrata in vi-gore del nuovo orario, avve-nuta il 13 dicembre 2009, avrebbero risolto i numerosi problemi che si erano verifi-cati la scorsa stagione ma i ri-

Ogni giorno, per poter com-piere il proprio “dovere” di studenti, moltissimi ragazzi viaggiano, dal proprio paese ad un altro, chi in autobus, chi in treno. Sono uno degli ol-tre cento giovani che compio-no la corsa Cefalù – Castel-buono e viceversa. Non mi sorprende più di tanto il fatto che ogni mattina sia costretto a levatacce per poter rag-giungere la sede del mio isti-tuto, ma invece il fatto che debba viaggiare in condizio-ni che reputo quasi disuma-ne. La cosa che mi sorprende di più non è l’orario al quale gli studenti devono alzarsi per prendere l’autobus o quanto tempo ci si impiega per arrivare a destinazione, ma le inadeguate condizioni in cui si viaggia. Infatti alcuni autobus che compiono que-sta tratta sono vecchi, maleo-

doranti, e versano in precarie condizioni igieniche. Tra le concause di tali disagi ci sono le precipitazioni meteoriche. L'acqua piovana, infatti, si in-filtra attraverso la carrozzeria logora del bus penetrando fin dentro l’autocorriera. Ciò non accade solo con gli auto-bus che operano lungo la mia tratta, ma anche con mezzi di linea che compiono altre cor-se. Già diverse volte si è fatto ricorso alle forze dell’ordine attraverso denunce e segna-lazioni, ma invano. Credo che per noi ragazzi studiare sia oltre che un dovere so-prattutto un diritto. Non è quindi lecito far viaggiare gli studenti in tali condizioni an-che perché un autobus vec-chio e non curato non può as-sicurare le giuste condizioni di sicurezza.

Andrea Cassata

sultati per i pendolari della tratta Palermo –Messina sono sotto gli occhi di tutti: riduzio-ne delle corse (nell’orario tra le 15,08 e le 17,00 non vi è al-cun treno in partenza), im-possibilità di prendere i treni a lunga percorrenza (che re-golarmente ormai partono quasi vuoti aggravando sicu-ramente il bilancio delle fer-rovie), ritardi ed inefficienza che si accumulano giorno per giorno. Solo la scorsa setti-

mana sono riuscito ad accu-mulare circa tre ore di ritardi. Viaggiare in treno ha comun-que degli aspetti positivi che però spesso rimangono pura teoria. Il treno è indubbia-

mente il mezzo meno costoso e meno inquinante che ti por-ta direttamente al centro del-la città purtroppo spesso in ri-tardo. Al pendolare, sempre

in lotta con l’orologio, non re-sta che prendere la solita in-cazzatura, protestare ma non riuscire mai ad avere un inter-locutore e restare spesso all’oscuro dei motivi per cui si verificano i ritardi. Cosa ci sa-rebbe da fare? Forse rivolger-si a un Giudice di Pace per ot-tenere il riconoscimento dei danni subiti o usare altri mez-zi come le autolinee private o la propria auto? Sto valutan-do la possibilità di viaggiare in autobus, una forma di pro-testa autonoma che, se fosse seguita da altri, forse dareb-be una sferzata ai dirigenti delle ferrovie.

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to ogni giorno a recarsi a Pa-lermo, per lavoro o per motivi di studio, è ricca di aneddoti e fatti che rasentano il ridicolo se non fossero vissuti sulla pel-le del povero pendolare e del-le famiglie sempre in attesa dell’arrivo del viaggiatore. Ne parliamo con un impiega-to regionale con ormai venti anni di viaggi alle spalle che ogni mattina si alza alle 5,30 per poter arrivare puntual-mente in ufficio. “In questi an-ni c’è stato un continuo peg-gioramento del servizio offer-to dalle ferrovie -racconta- la trasformazione da Ferrovie dello Stato a Trenitalia spa ha provocato soltanto un costan-te aumento dei prezzi degli abbonamenti e dall’altro lato una diminuzione dei servizi prestati. Trovare dei posti puli-ti è un’impresa, ma spesso è un ‘impresa potersi sedere già da Campofelice di Roc-cella i viaggiatori sono co-stretti a restare in piedi so-prattutto il lunedì quando, a viaggiare vi sono anche gli studenti universitari che si re-cano in città ad inizio settima-na. Cosa risaputa da tutti e

che invece lascia indifferenti i dirigenti delle ferrovie non in grado di programmare que-sto imprevisto. E' inutile dire che l'evento si ripete ogni ve-nerdì al ritorno a casa quan-do, per centinaia di viaggia-tori, si presenta alla partenza, quasi sempre in ritardo, un Minuetto. Sembra di assistere allora a scene, non da terzo mondo, perché sarebbe of-fensivo per i paesi in via di svi-luppo, ma ad un vero e pro-

prio assalto alla diligenza con spintoni e resse che si pla-cano soltanto dopo che con molta buona volontà i viag-giatori si sono stipati come delle sarde salate, in barba al-

Venerdì, giorno di punta

un esempio di treno Minuetto vandalizzato

Sopra obliteratrice vandalizzata, in basso biglietteria fuori servizio

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un tavolo e studiare un possi-bile piano di rientro.

A parlare a nome dell’Am-ministrazione è l’Assessore Bonaviri: “Abbiamo ereditato in parte questo debito, ma non ci trinceriamo dietro false scuse, il problema va affron-tato con vigore e risolto. Sull’importo effettivo è bene che si faccia chiarezza poiché esiste una discordanza tra le nostre cifre e quelle dell’Ato. Abbiamo chiesto alla regione un anticipazione dei fondi di rotazione, impegnandoci con l’Ato a definire un piano di rientro, appena conoscere-mo l’ammontare di questo im-porto. Vorrei però che in futu-ro si facesse luce sugli indici che determinano il contributo fisso che ogni comune deve versare annualmente all’ente gestore della raccolta. I costi devono essere correlati al ser-vizio”.

Parla l’amministrazione

Nuova emergenza rifiuti a Ce-falù. La cittadina normanna è morosa nei confronti della so-cietà che gestisce il servizio di raccolta. Ecologia Ambiente decide di sospendere il servi-zio, lasciando gli autocom-pattatori in deposito per di-versi giorni, con il conse-guente accumulo di cataste di rifiuti a ridosso dei cassonetti. Queste in breve cause e cir-costanze che hanno portato cittadini e turisti a godere, in questi giorni, di un indecoro-so e maleodorante spettaco-lo, lungo le strade della perla del Tirreno. La querelle sem-bra però avere trovato una possibile soluzione. Una cosa è certa, il debito del comune nei confronti dell’Ato 5 esiste e deve essere estinto, non si può aprire una nuova stagio-ne turistica con l’incognita ri-fiuti sul groppone.

Le esigenze di Ecologia e AmbienteSiamo stati costretti a sospen-dere il servizio -esordisce Giu-seppe Norata- poiché la so-cietà Oikos, che gestisce la di-scarica di Motta Sant’Ana-stasia dove conferiamo i no-stri rifiuti, ha deciso di chiude-re i cancelli ai camion prove-nienti da Cefalù, quale con-seguenza della morosità che la cittadina normanna ha nei confronti di Ecologia e Ambiente. Noi purtroppo pa-ghiamo il conferimento a di-scarica con anticipazioni set-timanali e la situazione è or-mai diventata insostenibile. Occorre un impegno da par-te degli amministratori cefa-ludesi per trovare una possi-bile soluzione -prosegue il presidente di Ecologia e Ambiente- la situazione debi-toria di Cefalù è davvero pe-sante, dobbiamo sederci ad

“Il gruppo del Pdl Sicilia si è proposto, pur essendo a Cefa-lù all’opposizione, di operare una mediazione tra le parti -dice il consigliere comunale Francesco Calabrese- insie-me al sindaco e ad alcuni componenti della giunta ab-biamo incontrato Norata (pre-sidente di Ecologia e Ambien-te) per studiare un possibile piano di rientro. Piano che l’amministrazione dovrebbe

La mediazione stilare nei prossimi giorni. Fa-temi aggiungere –prosegue Calabrese- che il nostro grup-po ha sentito il dovere di in-tervenire di fronte ad un pro-blema che riguarda tutti i cit-tadini, senza distinzione poli-tica. Ci impegneremo affin-ché la il dialogo tra le parti possa andare a buon fine, portando idee concrete per la definitiva soluzione della vi-cenda”.

I commenti

“Uno spettacolo indecoroso -dice Rosario La Punzina- ca-pogruppo del Pd in consiglio comunale. Le cataste di rifiuti che, nei giorni scorsi, hanno ricoperto le strade della no-stra città ci hanno “regalato” una immagine di Cefalù che mai avremmo voluto vedere. Ciò che indigna maggior-mente è l’incapacità di quanti in questi anni, gestendo la co-sa pubblica, hanno determi-nato una voragine nei conti ta-le da fare di Cefalù uno dei co-muni più indebitati del territo-rio. Gli oltre cinque milioni di scoperture, accumulati nei confronti della Società d’ambito, destano una enor-me preoccupazione. Ciò che è accaduto in questi giorni può ripetersi, con effetti assai più nefasti, in piena estate. Abbiamo chiesto al Sindaco di presentare un piano di rien-tro credibile, mirando anche ad un sistema di raccolta più efficiente che assicuri il conte-nimento dei costi”. Critico an-che il commento di Mauro Lombardo portavoce del Con-sorzio Cefalù Holidays che riu-nisce gran parte degli alber-gatori della cittadina nor-manna. “Spero -asserisce Lombardo- che si trovi subito una soluzione al problema, non possiamo presentare una immagine indecorosa della nostra città a visitatori che provengono da tutto il mondo. Sono fiducioso. Se dovesse verificarsi una nuova emergenza per la nostra eco-nomia sarebbe un ulteriore schiaffo”. A Lombardo fa eco Maria La Lumia, presidente di Arcom, associazione che riu-nisce artigiani e commercian-ti di Cefalù. “Non possiamo vi-vere nella precarietà ammini-strativa -dice l’imprenditrice- questi sono problemi che de-vono essere affrontati con vi-gore e definitivamente risolti. I commercianti si sentono spesso vessati e se, dopo aver pagato la Tarsu, devono assi-stere a tale spettacolo anche beffeggiati”.

Di...scarica barile

Marzo 2010

Il consigliere Calabrese

Nuova emergenza rifiuti a Cefalù: continua l’infinita «querelle» tra l’amministrazione comunale della cittadina normanna e i rappresentanti di Ecologia e Ambiente Spa.

Il consigliere La Punzina Giuseppe Livecchi

Cumuli di immondizia (ph. Fajlla)

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Il Comune di Isnello ha otte-nuto dal Cipe un finanzia-mento di 7.5 milioni di euro, nell’ambito dei fondi FAS as-segnati alla Sicilia, per la rea-lizzazione del Parco Astrono-mico delle Madonie. Così prende forma un sogno a lun-go rincorso. Il progetto preve-de una stazione osservativa a Monte Mufara (Piano Batta-glia), con una batteria di 4 te-lescopi di 800 mm di apertu-ra, gestiti e controllati da una centrale operativa in località Mongerrati. Con tali stru-menti sarà possibile fare otti-ma ricerca nell’ambito delle scienze astronomiche. La sua nascita regala una for-te speranza per il futuro, an-che sotto il profilo economi-co. Il complesso è una sorta di prolungamento del territo-rio, che unisce gli ambienti ipogei delle Grotte “Abisso del Vento” al superbo pae-saggio, per raggiungere i con-fini esplorabili dell’universo. Tutte cose che nessuno può imitare, perché non si tratta di scarpe, orologi e simili. Qui c’è l’identità esclusiva di un territorio che cerca di alimen-tare l’interesse con una scom-messa ad alto valore aggiun-to. Una scelta di campo orientata ai tesori naturali, per guadagnare notorietà mondiale, partendo dagli aspetti specifici di un ambien-te unico, anche sul fronte os-servativo. Ecco perché la gestione do-vrà essere di alto profilo. In

ogni ruolo è lecito attendersi le persone più capaci: un’iniziativa del genere non può accettare la mediocrità, pena una prematura fine. Ci vogliono grandi luminari, otti-mi divulgatori e bravi uomini di mercato, capaci di portare la loro esperienza e la loro in-traprendenza. Il coinvolgi-mento dei privati sarebbe una scel ta intel l igente nell’ottica della crescita del si-stema. Nella sua impostazio-ne il progetto prevede il recu-pero di strutture in disuso, co-me l’ippoturismo, il camping e il caseificio. Questo ridurrà i tempi e le distrazioni buro-cratiche. L’osservazione in re-moto dell’impianto di Isnello, con una semplice connessio-ne internet, potrà rappresen-tare un potente strumento di-dattico per gli studenti di tutte le Università italiane impe-gnate nel ramo. Un impianto del genere permetterà di co-prire il cielo dell’emisfero set-tentrionale, offrendo una complementarità alla struttu-ra già esistente in quello au-strale. Ciò darà modo di os-servare tutta la sfera celeste e di allargare le collaborazioni scientifiche con Istituti e Uni-versità straniere. Poi ci sarà la s t a z i o n e d i v u l g a t i v o -didattica, vicino al centro abi-tato, dove verranno realizzati il planetario con cupola di 10 metri di diametro e una ter-razza osservativa con coper-tura mobile, dotata di 4 tele-scopi riflettori da 300 mm, 4 telescopi riflettori apocroma-tici da 15 cm e due binocoli te-lescopici da 12,5 cm di dia-metro. Un apparato in grado di rendere ancora più ricco un progetto che appartiene al-le Madonie, alla Sicilia e all’Italia.

Rosario Scelsi

A Isnello le stelleche brilleranno di più

Lavoriamo in sicurezza:Tutela medica sul lavoro

Leviamocelo dalle palme

La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici che permettono la valutazione dello stato di salute e sicurez-za del lavoratore in relazione all’ambiente lavorativo, ai fat-tori di rischio professionali e alle modalità dell’attività lavo-rativa. La visita medica pre-ventiva – di solito annuale - serve a valutare l’assenza di controindicazioni alla man-sione specifica, comprese le dipendenze da alcol e/o dro-ghe. La nomina del medico competente è obbligatoria per tutte le aziende, i suoi

compiti principali sono:1) collaborare con il datore di lavoro ai fini della valutazio-ne dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria;2) visitare i luoghi di lavoro al-meno una volta all’anno a ca-denza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei ri-schi;3) istituire, aggiornare e cu-stodire sotto la propria re-sponsabilità, una cartella sa-nitaria e di rischio per ogni la-voratore sottoposto a sorve-glianza sanitaria;

4) collaborare anche con il datore di lavoro alla predi-sposizione di un servizio di pri-mo e pronto soccorso.5) il medico competente, sul-la base delle risultanze delle visite mediche esprime uno di seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: idoneità; idoneità parziale, tempora-nea o permanente, con pre-scrizioni o limitazioni; inido-neità temporanea; inidoneità permanente. Il medico com-petente esprime il proprio giu-dizio per iscritto dandone co-pia al lavoratore stesso e al datore di lavoro.

Marzo 2010

La minaccia incombe adesso anche sulle Madonie e a Cefalù. Il Punteruolo Rosso, coleottero originario della Malesia meridionale, è ormai alle porte. Ha fatto strage di p a l m e e s p a n d e n d o s i chilometro dopo chilometro, introducendosi nella pianta dall’apice o dalla base del t r o n c o . U n a v o l t a accoppiatosi dissemina le sue larve dentro la palma le quali

schiudendosi iniziano a nutrirsi del cuore della stessa. La prevenzione è l’unico strumento per intervenire contro l’azione del micidiale insetto.Un intervento successivo alla sua infestazione ad oggi non ha dato risultati positivi. Da oltre tre anni l’Università di Palermo e l’Osservatorio del Fitosanitario cercano di t rovare una so luz ione

radicale. Diversi gli interventi sino ad ora sperimentati, da l l ’ endo t e rap ia , che sembra essere efficace se applicata per tempo, sino alla trappole con il fitormone, per finire con gli interventi di dendrochirurgia in chioma. L’unica v ia veramente efficace si è rivelata ad oggi la diagnosi precoce. Esperti a c c r e d i t a t i s v o l g o n o c o s t a n t e m e n t e u n monitoraggio su tutta la flora palmifera del territorio al fine di verificare il livello di infestazione ed intervenendo laddove necessar io. I l Comune di Cefalù ha provveduto ad un primo screening con i propri tecnici coadiuvati da quelli del Comune di Palermo che, a t i to lo gratui to, s tanno monitorando il livello di aggressione del punteruolo r o s s o . C h i u n q u e s i a interessato ad una visita gratuita può contattare il Comune di Cefalù sportello Verde.

Un’immagine dell’insetto a dimensioni quasi reali

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seconda fase di campionato, spera nel salto di categoria

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