12
TRA POCHI GIORNI ALLE URNE PER ELEGGERE IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE Modugno sommersa dalle promesse (elettorali) speriamo di rimanere a galla Il numero otto (come i nostri candidati) è di buon auspicio NELL'INSERTO POLITICO EDITORE Cooperativa Sociale Vita Nova Via X Marzo, 110/b 70026 Modugno (Ba) DIRETTORE RESPONSABILE Isabella Maselli [email protected] REDAZIONE Tel. 080.5352895 Fax. 080.5352895 SEGRETERIA DI REDAZIONE Saverio Oro E-mail: [email protected] Sito web: www.barisudovest.it STAMPA Poligrafica S.r.l. Zona Artigianale ASI 70026 Modugno (Ba) Euro 1,50 Periodico dell’area metropolitana di Bari e Modugno maggio L’OTTO PER DIVENTARE SINDACO DI MODUGNO L a numerologia appli- cata alla competizio- ne elettorale modugnese. 1- serve per cominciare a contare e tutti vorrebbero es- sere il numero uno, soprattut- to dopo le elezioni. 2- rappresenta le polarità di- stinte quali bene e male, bian- co e nero, maschio e femmina, destra e sinistra. 3- simboleggia un gruppo di persone che si uniscono per raggiungere uno scopo comu- ne attraverso asso-ciazioni sociali o professionali; spesso è associato alla buona fortu- na e al denaro!; 4- il tetraedro, la più semplice figura solida, ha quattro facce (politiche?). 5- Rappresenta il servizio agli altri. In quanto numero del- le dita della mano, il cinque indica il potere. Gli e-lettori sperano più nel primo; gli eletti più nel secondo. 6- Il Sei possiede carisma, grazia, la possibilità di con- versare con tutti, la diploma- zia, la capacità di costruire relazioni in incontri a due. Speriamo anche negli incon- tri con 22 mila elettori. 7- il sette è associato a dub- bio, inganno e menzogna. E sette saranno quelli esclusi. 8- l'Otto nella cultura ci- nese è considerato di buon auspicio. Più di ogni altro numero l'Otto rappresenta la ricerca di denaro e succes- so materiale,(ma guarda un po’), la sua natura implica il confrontarsi con rischi estre- mi e molti capovolgimenti di vita. Considerato l'importan- za ai massimi livelli data alla reputazione e alla posizione sociale, coloro che ricado- no in modo preminente sotto l'Otto dovranno condurre una vita onesta, in quanto ogni imprudenza sarà quasi certa- mente resa pubblica nel modo meno lusinghiero. GIUSEPPE ORO SPECIALE AMMINISTRATIVE

maggio 2011 edizione speciale

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Edizione speciale pre-amministrative. Approfondimento su autismo, viabilità quartiere cecilia, interviste agli 8 candidati

Citation preview

Page 1: maggio 2011 edizione speciale

TRA POCHI GIORNI ALLE URNE PER ELEGGERE IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

Modugno sommersa dalle promesse(elettorali) speriamo di rimanere a galla

Il numero otto (come i nostri candidati) è di buon auspicio

NELL'INSERTO POLITICO

EDITORECooperativa Sociale Vita NovaVia X Marzo, 110/b70026 Modugno (Ba)

DIRETTORE RESPONSABILEIsabella [email protected]

REDAZIONETel. 080.5352895Fax. 080.5352895

SEGRETERIA DI REDAZIONESaverio OroE-mail: [email protected] web: www.barisudovest.it

STAMPAPoligrafica S.r.l.Zona Artigianale ASI70026 Modugno (Ba)

Euro 1,50

Periodico dell’area metropolitana di Bari e Modugno maggio

L’OTTO PER DIVENTARE

SINDACO DI MODUGNO

La numerologia appli-cata alla competizio-

ne elettorale modugnese.1- serve per cominciare a contare e tutti vorrebbero es-sere il numero uno, soprattut-to dopo le elezioni.2- rappresenta le polarità di-stinte quali bene e male, bian-co e nero, maschio e femmina, destra e sinistra.3- simboleggia un gruppo di persone che si uniscono per raggiungere uno scopo comu-ne attraverso asso-ciazioni sociali o professionali; spesso è associato alla buona fortu-na e al denaro!;4- il tetraedro, la più semplice figura solida, ha quattro facce (politiche?).5- Rappresenta il servizio agli altri. In quanto numero del-le dita della mano, il cinque indica il potere. Gli e-lettori sperano più nel primo; gli eletti più nel secondo.6- Il Sei possiede carisma, grazia, la possibilità di con-versare con tutti, la diploma-zia, la capacità di costruire relazioni in incontri a due. Speriamo anche negli incon-tri con 22 mila elettori.7- il sette è associato a dub-bio, inganno e menzogna. E sette saranno quelli esclusi.8- l'Otto nella cultura ci-nese è considerato di buon auspicio. Più di ogni altro numero l'Otto rappresenta la ricerca di denaro e succes-so materiale,(ma guarda un po’), la sua natura implica il confrontarsi con rischi estre-mi e molti capovolgimenti di vita. Considerato l'importan-za ai massimi livelli data alla reputazione e alla posizione sociale, coloro che ricado-no in modo preminente sotto l'Otto dovranno condurre una vita onesta, in quanto ogni imprudenza sarà quasi certa-mente resa pubblica nel modo meno lusinghiero.

GIUSEPPE ORO

SPECIALE

AMMINISTRATIVE

Page 2: maggio 2011 edizione speciale

2MAGGIO 2011

questo comporta e quindi la-vorare sulla qualità della vita e sull’autostima.L’istruttore, Antonello Ma-sciullo, si dedica da molti anni, con professionalità e talento, a queste problemati-

che, cercando di arricchire la propria esperienza sul cam-po ma anche attraverso la collaborazione con numero-se realtà associative presenti sul territorio.Formatosi come istruttore di

SPORT-TERAPIA COME IMPORTANTE MOMENTO DI CONDIVISIONE

L’acqua come ponte comunicativo perragazzi autistici: è il progetto dellepiscine del Direzionale al San PaoloAntonello Masciullo, responsabile dell’associazione modugnese “Gioventù Polisportiva”illustra le tecniche utilizzate in acqua come veicolo di interazione e relazione sociale

E’ una lezione di forza e di sensi-

bilità quella a cui abbiamo assistito potendo incontrare un gruppo di giovani ragaz-zi autistici e di chi, con pas-sione e caparbietà, nutre e coltiva amore per il proprio lavoro. Presso le piscine del Centro direzionale del San Paolo in piazza Europa, si dà la possibilità a soggetti auti-stici adulti di trascorrere un importantissimo momento di condivisione, di vera e propria interazione orienta-ta ad obiettivi strettamente legati al miglioramento della qualità della vita, all’integra-zione col gruppo, al miglio-ramento delle capacità co-municative.L’individuo autistico, ma an-che gli individui con altri di-sturbi, quali ritardo mentale o disabilità motorie o senso-riali che comportano limi-tazioni e disagi nella socia-lità e nella comunicazione, sono i protagonisti di questa virtuosa idea di uno spazio-gioco in acqua e in quello spazio e in quel tempo, in piscina, durante la lezione di nuoto, lo scopo implicito e più importante è migliorare la capacità di immergersi nel mondo, nelle relazioni che

GRAZIANA SORIANO

Nella Provincia di Bari i soggetti affetti da Dgs sono tra 1300 e 3900

Il “fascino” dell’autismo si apprende con l’esperienzama in Puglia manca una banca dati sul fenomeno

L’American Psy-chology Asso-

ciation (Apa, 2000) defini-sce l’autismo un disturbo del neurosviluppo con esordio precoce e caratterizzato cli-nicamente da compromissio-ni nell’interazione sociale, nella comunicazione e da un repertorio limitato, stereo-tipato, ripetitivo di interessi e di attività. L’autismo non a caso è definito un “disturbo generalizzato dello svilup-po”, o Dgs, per il modo per-vasivo in cui destruttura la persona in tutti i suoi aspetti: cognitivo, comunicativo, comportamentale e sociale. Nella recentissima ricerca

“Epidemiology of perva-sive developmental disor-ders” pubblicata nel 2009 su Pediatric Research, l’au-tismo rappresenta uno dei più frequenti disordini del neurosviluppo infantile che si manifesta con una media di 60-70 casi su 10mila. Gli studi epidemiologici e le in-dagini statistiche sull’inci-denza dell’autismo riportano un aumento del fenomeno che è passato da un rappor-to di 10 casi su 10mila sti-mati intorno alla fine degli anni ’90 (Howlin e Moore, 1997) ad un rapporto attuale di 20-30 persone su 10mila (Fombonne E., 2009). L’au-

mento delle percentuali di prevalenza riscontrate ne-gli studi epidemiologici dell’ultimo decennio è le-gata probabilmente anche allo sviluppo di strumenti diagnostici sempre più sen-sibili. Nel territorio pugliese e nello specifico nella Asl Ba la popolazione residente è di circa 1.300.000 abitan-ti, pertanto, sulla base delle percentuali indicate il nume-ro di soggetti con Dgs do-vrebbe essere collocato tra 1300 e 3900 soggetti affetti da forme di diversa gravità. Manca a tutt’oggi uno studio epidemiologico completo e multicentrico condotto nella

Provincia di Bari come pure nell’ambito territoriale della Regione Puglia che possa fornirci dei dati precisi su cui poter fare una stima della diffusione dell’autismo.La storia delle ipotesi ezio-patogenetiche sull’autismo è complessa e spesso caratte-rizzata da rigide contrapposi-zioni (Barale e Ucelli, 2006). Attualmente esiste un ampio accordo sulla base neurobio-logica dell’autismo (Mol-din e Rubenstein, 2006). Restano, tuttavia, da defi-nire le relazioni tra i fattori neurobiologici e i processi cognitivi ed emozionali che mediano i comportamenti

atipici. Negli ultimi 10 anni sono stati fatti molti pro-gressi nell’individuazione di anomalie cognitive e neu-ropsicologiche associate con l’autismo, ma manca ancora un modello concettuale che metta in correlazione i vari deficit tra loro e in rapporto alle eterogenee manifesta-zioni cliniche (Frith, 2003, Surian, 2002). “Autistico” la cui etimologia deriva dal greco autòs (se stesso) è stato utilizzato per la prima volta dallo psichiatra Eugen Bleuler per definire il par-ticolare ripiegamento su se stessi e sul proprio mondo interno che caratterizzavano

alcuni pazienti. Nel 1943 Leo Kanner descriveva un certo numero di bambini che mostravano scarso interesse per le altre persone, avevano dei comportamenti ripetitivi, mostravano comportamenti del corpo inusuali (es. sfar-fallare le mani) e provavano un’intensa angoscia pro-vocata dal cambiamento di routine. Nella macro catego-ria dei disturbi generalizzati dello sviluppo rientra anche il disturbo Asperger. Chri-stopher è il nome del prota-gonista del romanzo, appa-rentemente un giallo, dello scrittore Mark Haddon che racconta in maniera brillante

nuoto con il Cip (Comitato Italiano Paralimpico) è re-sponsabile dell’associazione Asi (che proprio nel 2008 ha organizzato a Modugno i campionati di nuoto) e dell’associazione modugne-

se “Gioventù Polisportiva”, affiliata Cip e Asi. Collabora inoltre con le cooperative so-ciali “Per.la” e “Sinergie”.Questo “sport-terapia”, come tiene a definirlo Masciullo, ha come fondamento impre-scindibile la collaborazione e il supporto continuo con gli educatori del settore che eseguono una diagnosi fun-zionale e come punto di for-za il contatto con un habitat molto particolare: l’acqua. E’ infatti in piscina che i ragazzi sperimentano i loro traguar-di e si cerca di aprire un var-co, un ponte comunicativo. Questa piscina, in partico-lare, è dotata di uno scam-biatore termico, che assicura una temperatura dell’acqua, più elevata del normale, in modo da facilitare i movi-menti in soggetti con spasti-cità o problemi di coordina-zione motoria. L’approccio è mirato sicuramente all’osser-vazione del gruppo ma con particolare attenzione all’in-dividuo, ciascuno dotato di unicità caratteriale, di un particolare background e di particolari esigenze.L’entusiasmo è coinvolgente e il rapporto che l’operatore è riuscito ad instaurare con ciascuno dei ragazzi è già una valida cartina al torna-sole di quanta dedizione e at-

tenzione c’è in queste attività.“Si lavora sulle loro paure, con la speranza che possano raggiungere pian piano l’o-biettivo più grande, le scel-te autonome.” E’ quello in cui crede fortemente Giusy de Giglio, presidentessa dell’associazione”Gargantua e Pantagruel” (via S.Giorgio Martire, 19-Bari). Ex inse-gnante di sostegno in pen-sione, crede fermamente nell’importanza delle realtà associative il cui lavoro è davvero degno di nota: atti-vità informatiche (per una comunicazione facilitata), percorsi di relazione, autono-mia in una “cucina possibile”, percorsi artistici nel mondo della musica o dell’espressio-ne pittorica. In alcuni casi, in collaborazione con ditte sensibili al problema, alcuni ragazzi hanno avuto la pos-sibilità di lavorare all’interno di veri e propri processi pro-duttivi, sviluppando così un senso di appartenenza anche al mondo produttivo e lavo-rativo.L’autismo è una porta soc-chiusa di fronte alla quale ognuno può scegliere cosa fare: se decidiamo di anda-re oltre è solo accettando incondizionatamente di ab-bandonare la nostra pseudo-normalità.

Page 3: maggio 2011 edizione speciale

3MAGGIO 2011

Ed ora si fa sul se-rio in acqua. Tuffi,

nuotate e tanto altro per im-parare a gestire le emozioni e rispettare le regole. Dal 2009 a Conversano presso la pi-scina Airon Club e, dopo un anno a Bari presso il Meta Health Club, la dottoressa Dalila Esposito, psicologa, psicoterapeuta cognitivo - comportamentale esperta in età evolutiva svolge la Tera-pia Multisistemica in Acqua (Tma) con bambini autistici e con bambini che hanno diffi-coltà comunicativo - relazio-nali e comportamentali.La Tma è un approccio riabili-tativo innovativo che si svolge in ambiente naturale, ossia la piscina pubblica, e sfruttando l’acqua come attivatore emo-zionale e relazionale. Questa nuova terapia rappresenta un percorso riabilitativo alter-nativo che va ad integrazione delle terapie tradizionali unen-do gli aspetti ludici e sportivi, tipici del nuoto, a procedure e tecniche cognitivo comporta-mentali specifiche. Si rivolge a persone di tutte le età dai bambini fino agli adolescenti e viene applicata non solo agli autistici ma anche a quelli con ritardo psicomotorio, con de-ficit di attenzione ed iperatti-

Un tuffo in acqua per "schizzar" vial’autismo: la paura si affronta insieme per imparare a gestire le emozioniTerapia Multisistemica in Acqua (Tma) per bambini con difficoltà cognitivo-relazionali e comportamentali: l'esperienza di una psicologa da 5anni impegnata in questo tipo di progetti

vità, con disturbo oppositivo - provocatorio, con disturbo della relazione e fobie. Una domanda che i genitori spesso rivolgono agli esperti riguarda principalmente la possibilità da parte del pro-prio figlio di relazionarsi agli altri bambini, se sarà accet-tato così come è, se gli altri bambini giocheranno con

lui, se riuscirà ad integrarsi nonostante i comportamenti bizzarri e se potrà mai im-parare a nuotare. Proprio in questo contesto, quindi, si in-serisce la Tma, con l’obiettivo di promuovere le risorse pre-senti nel bambino fornendo alle famiglie un valido stru-mento per poter integrare a vari livelli il proprio figlio.

“Per me - spiega la dott.ssa Esposito - tutto ha avuto ini-zio circa 5 anni fa quando in una piacevole serata estiva il dottor Caputo, amico e col-lega, ideatore insieme ai dot-tori Ippolito e Maietta della Tma, mi propose di parteci-pare ad un’esperienza forma-tiva estiva con i bambini au-tistici. Da quell’estate non ho

L’OBIETTIVO È DIVERTIRSI CONDIVIDENDO SGUARDI ED EMOZIONI

DALILA ESPOSITO

più smesso di occuparmi dei bambini con psicopatologie di vario tipo unendo la mia passione per l’acqua all’attivi-tà tecnica e professionale. E’ intensa la gioia che si prova nel svolgere questo lavoro, potersi divertire giocando in acqua e condividere sguardi ed emozioni, nuotare insie-me e fare i tuffi anche con gli altri bambini della scuola nuoto. Si parte da un per-corso individualizzato in un rapporto uno ad uno per sta-bilire gli obiettivi ed iniziare a sviluppare un legame rela-zionale sicuro in cui l’opera-tore Tma diventa pian piano una figura significativa. Si passa poi ad una fase finale di integrazione sociale dove l’esplorazione sempre mag-giore dell’ambiente acqua e il senso di autoefficacia nel-le proprie capacità portano gradualmente alla generaliz-zazione delle abilità acquisite e alla possibilità di nuotare insieme agli altri bambini o ai propri coetanei. Con la Tma si fa un lavoro relazio-nale insegnando al bambino a gestire le pro-prie emozioni, spesso intense e apparentemente i n c ompre ns i b i -li, e a modificare comportamenti di-

sfunzionali. I bambini, inol-tre, imparano a rispettare le regole del setting piscina, ad aspettare il proprio turno per fare i tuffi con gli altri bambini della scuola nuoto, a tollerare la frustrazione di non poter entrare subito in acqua, a sviluppare l’au-tonomia vestendosi da soli imparando, ad esempio, ad infilarsi la cuffia e le ciabat-te o a sfilarsi l’accappatoio. La mamma di Sara, 13 anni, con diagnosi di autismo con gravi aspetti fobici, dice che la figlia ora riesce a fare la doccia senza paura, a tol-lerare gli schizzi d’acqua in faccia e i forti rumori che ca-ratterizzano la piscina, quali il fischietto degli istruttori, il rumore della macchina che asciuga l’acqua a bordo vasca, la musica dei corsi di acqua gym. Sara è migliorata nell’iniziativa comunicativa (es. chiede di andare in pi-scina e di voler nuotare con il tubo) e nel contatto oculare non solo quando è in piscina ma anche a casa. Inoltre, lei ha imparato a nuotare con la tavoletta, a dorso e chiede di poter fare i tuffi con gli al-tri bambini. I genitori sono parte integrante della Tma, con loro vengono concordati obiettivi terapeutici a medio e lungo termine con collo-qui all’inizio della terapia e periodicamente quando è risulta necessario. Con i ge-nitori, inoltre, si condivide costantemente cambiamenti e miglioramenti dei propri figli perché la terapia non è a “porte chiuse” ma la lezio-ne si può guardare dai vetri che circondano la piscina: la gioia dei figli è la felicità dei genitori”.Attualmente i centri Tma in Puglia sono molteplici e sono visualizzabili sul sito della Tma, a Bari la dottores-sa Esposito svolge l’attività presso due strutture e nello specifico: Airon Club, Via Papa, IX, Conversano e Meta Health Club, Via Fanelli, 206, Bari.

il mondo di una adolescente con disturbo Asperger che conosce a memoria tutte le nazioni del mondo e le loro

capitali, e ogni numero pri-mo fino a 7507, che non dice mai bugie, che non vuole es-sere toccato, che ama il ros-

so e odia il gial-lo e il marrone. Quello che sor-prende di Chri-stopher e di tutte le persone con disturbo Asper-ger è il contrasto fra la semplicità del linguaggio e dell’appren-dimento della realtà e la sofisti-cazione della sua intelligenza ma-tematica, la sua memoria ecce-zionale, la capa-cità di inquadrare tutto in schemi di una logicità estrema. Di con-

tro Christopher ha grande difficoltà a relazionarsi con gli altri, può rinchiudersi in un mutismo assoluto e ha

bisogno di routine fisse che diano certezze al suo mon-do: se tutto potesse essere ridotto in numeri, la vita sa-rebbe più semplice per lui.Come rendere la vita più semplice ai propri figli con autismo, come aiutarli e come sarà il loro futuro sono le domande su cui i genitori si interrogano co-stantemente. Il “fascino” dell’autismo è qualcosa che i genitori apprendono con l’esperienza, quando i loro figli si evolvono in modi di-versi e sorprendenti. Questo può controbilanciare, anche se non diminuire, il fardello dell’autismo, che è notevole, richiede coraggio ed è ag-gravato dal fatto che non si sa con certezza la cosa mi-gliore da fare per ogni parti-colare bambino.

Danila Esposito

Per maggiori informazioni è possibile consultare:

www.terpiamultisistemica.it www.dalilaespositopsicologa.it

oppure inviare una mail a:[email protected]

Page 4: maggio 2011 edizione speciale

4

Via Molise, via Lombardia, via Piemonte e via Emilia Romagna le più colpite dall’effetto diluvio

Le strade di Zona Cecilia come i canali di Venezia: quando piove pedoni in barca e auto in panneLa testimonianza di un disabile: "In carrozzella non riesco ad attraversare la strada"

Agli abitanti di Cecilia più che

un'automobile nei giorni di pioggia servirebbe una barca. Dopo solo qualche ora di pioggia le strade del quartiere si allagano quasi completamente rendendo impraticabile il transito delle automobili e dei pe-doni. Le strade più colpite da quella che è, comunque, una realtà dilagante, sono via Molise, via Lombardia, via Piemonte e via Emilia Romagna. Il disagio è, inol-tre, aggravato dalle incal-colabili buche nel terreno che permettono all'acqua di ristagnare. Numerose le vittime di questo problema. “Quando piove i marcia-piedi si allagano – afferma la signora Maria Colaianni - diventano scivolosi e pe-ricolosi ed io, che sono co-stretta a muovermi a piedi

per andare a prendere mio nipote a scuola, ho spesso paura di scivolare”. “Mio fi-glio frequenta la succursale della scuola media statale Casavola - racconta una mamma – l'entrata della scuola si affaccia sulla stra-da e quando piove ho sem-pre il timore che le macchi-ne possano schizzarci». Ma

i più colpiti da quello che potremmo definire più che uno spiacevole inconve-niente rimangono i disabi-li. Uno di essi, che abita in via Ancona, una delle vie più colpite dall'effetto di-luvio, ha accettato di con-dividere la sua esperienza e il suo dramma quotidia-no. Per motivi di privacy

non ha permesso al nostro giornale di utilizzare il suo vero nome; per questo ver-rà chiamato con il nome di fantasia Carlo. “Sono disa-bile da 15 anni per via di un incidente – racconta – per carattere cerco di essere il più autonomo possibile, mi sposto in carrozzella e quando nessuno può ac-

compagnarmi con l'auto, mi muovo anche da solo. Mi è capitato diverse volte di spostarmi dopo che ave-va smesso di piovere, ma ho riscontrato numerose difficoltà. Non riuscivo ad attraversare la strada, in al-cuni punti l'acqua mi arri-vava quasi ai piedi. Alla fine o rinunciavo o mi ritiravo a

casa completamente bagna-to”. Una testimonianza vera che fa riflettere su come i problemi del quartiere Ce-cilia siano diventati seri se la mancanza di un'adeguata pendenza e di un canale di scolo impedisce agli abitan-ti di uscire di casa quando piove e di non essere auto-nomi.

ROBERTA MARINELLI

Angela Posa in pensione: ora è davvero una “donna

fuori dal Comune”

Auguri nonna Giulia!

Il primo maggio Angela Posa, l'in-faticabile lavoratrice del Comune

di Modugno, è ufficialmente andata in pensione. Mancherà a molti. Mancherà ai suoi colleghi, che hanno lavorato con lei per tanti anni fianco a fianco, ai suoi amati utenti, per i quali ha fatto molto e non ha mai lesinato aiuto e impegno, ai suoi superiori che l'hanno sempre ap-prezzata e riconosciuta per la sua per-severanza e costanza. Ora Angela Posa tornerà ad essere una privata cittadina ma, come ha affermato più volte, non smetterà mai di prodigarsi per gli altri

anche se ora è diventata, ufficialmen-te, una ‘signora fuori dal Comune’. “Il motto che mi ha accompagnato per tutti questi anni di lavoro continuerò a metterlo in pratica anche ora che non sono più una dipendente comunale – ha affermato Angela Posa - non solo per me per tutti, non solo ora sempre” è uno stile di vita che mi ha permesso di essere d'aiuto a tutti coloro che aveva-no bisogno di me ed io continuerò ad esserci per tutti coloro che mi chiede-ranno aiuto”.

Roberta Marinelli

Lo scorso 18 ottobre la signora Caputo, o come lei ama essere

chiamata nonna Giulia, ha compiuto cento anni. La incontriamo seduta nel salottino di casa sua, capelli tutti bianchi in perfetta messa in piega. Si è sposata a ventisette anni, ci racconta, ha sei figli, sei nipoti e tre pronipoti. I suoi ricordi sono lucidi e ricchi di particolari. Incuriositi le doman-diamo qual è il segreto della sua lunga esi-stenza. Ci risponde con un tenero sorriso "ho sempre lavorato, facevo le fettucce per i materassi. Ho fatto la contadina, ogni giorno mi alzavo alle cinque del mattino, insieme alle mie compagne di lavoro, an-davo e tornavo a piedi sino alle porte di Bari, a coltivare la terra per due soldi. Ho sempre mangiato i cibi nostri, pane e po-modoro con olio buono, le cime di rape con orecchiette, il calzone di cipolle. Un bel bicchiere di vino fatto da me. Ed ecco-

mi qua". La signora Giulia prosegue il suo racconto, ricordando gli anni della Secon-da Guerra, in cui quando suonava l'allarme si correva in campagna a rifugiarsi sotto gli alberi di ulivo. A Modugno non c'erano rifugi, e si poteva passare lì anche tutta la notte. Nel 1932, prosegue il suo racconto, è andata a piedi a Monte Sant'Angelo, im-piegandoci cinque giorni per andare e cin-que per tornare. La carovana di pellegrini sostava nei fienili che si incontravano lun-go il percorso per riposarsi durante la not-te, per poi ripartire appena sorgeva il sole. Sospira pensando, ed esclama "Bei tempi. Avevo appena ventidue anni, e affrontare un viaggio cosi non era permesso a tutte le donne". Di quella esperienza nonna Giu-lia è l'unica ancora in vita. Ancora oggi fa brevi gite accompagnata dalla figlia che non la lascia mai.

Dubis Villalobos

MAGGIO 2011

Page 5: maggio 2011 edizione speciale

Le associazioni possono be-neficiare di aiuti senza gra-vare sulle tasche di nessun cittadino. A livello comunale il 5 per mille è utile a rag-giungere scopi pubblici utili al territorio che mirano al miglioramento del sociale. E' una maniera intelligente per migliorare la città, e il singolo cittadino è padrone nel suo piccolo delle opere che si re-alizzano. I frequenti scandali nel-le amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-

terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di cor-ruzione? Purtroppo in questi giorni sono stato oggetto di minac-ce, diffamazioni e calunnie attraverso volantini anonimi. Io nella mia filosofia di vita amo vivere nel rispetto della gente. Ho intenzione di isti-tuire la figura del difensore civico, un ufficio per la tra-sparenza delle azioni ammi-nistrative. Il cittadino quan-do sa di avere ragione può porsi come giudice e denun-

ciare le cose che non vanno.A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastrutture viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traf-fico. Come pensa di affron-tare questo tema?Non sono totalmente d'ac-cordo sul fatto che ci sia un eccesso di strutture viare e ferroviarie. Abbiamo un'otti-ma struttura grazie ai nostri predecessori. Modugno oggi è spaccata in due dalle ferro-via. Incentiverei la mobilità su biciclette rivitalizzando le zone periferiche con verde pubblico e piste ciclabili. Per snellire il traffico cittadino procederei con la creazione di parcheggi e park and ride. Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla cit-tà mentre nei supermercati si vendono prodotti agrico-li che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni concrete per la cre-azione e la tutela dei pro-dotti di qualità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a ki-lometro zero? E’ mia intenzione fare pro-mozione del territorio abbi-nando una fiera di prodotti

locali a eventi culturali e sportivi. Tutto questo a co-sto zero. Se i giovani avessero stimoli, aiuti e informazioni, potrebbero vedere nell'agri-coltura sbocchi professionali che gli darebbero orgoglio. Io credo molto nella vocazione agricola e turistica della no-stra città. Attualmente i rifiuti di Mo-dugno vengono smaltiti, per buona parte, in discari-ca. Si sono raggiunti risul-tati discreti nella raccolta differenziata ma molto si deve ancora fare. Lei come intende agire? Immediatamente rafforzan-do la raccolta porta a porta. Inoltre andrei ad attivare azioni di premialità nei con-fronti del cittadino, riducen-do le tasse sui rifiuti. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città?La città purtroppo da tempo vive disagi e carenze sociali e culturali. Io punto ad abbi-nare la solidarietà alla cul-tura e credo molto nella rete di associazioni perché tutte possono collaborare a miglio-rare la città e la vita di tutti. Inoltre miro a creare un'as-

sociazione polisportiva con discipline diverse. Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vorreb-be realizzare durante il suo mandato?1- la figura del difensore civi-co e un nuovo bando di con-corso per dirigenti;2- sinergia di rapporti tra associazioni, scuola(in tutti i suoi livelli) e Comune, basati su reciproca collaborazione;3- gente senza casa è morta per strada: per questo deside-ro creare il Palazzetto della Solidarietà che possa garanti-re un luogo vivibile di natura gratuita alle associazioni, ma soprattutto ai disagiati. Vor-rei istituire sul territorio un centro diurno sfruttando gli immobili confiscati alla cri-minalità, nei quali sarebbero distribuiti pasti caldi per chi non ha nulla;4- costruirei un palazzetto dello sport con semplici tenso strutture, chiedendo aiuto a sponsor privati;5- un'agenzia reale di do-manda ed offerta dove otte-nere uno sviluppo serio per il nostro territorio e finalmente dare risposte all'occupazione per i nostri giovani e non gio-vani.

elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione? Adottando i provvedimenti alla luce del sole. Chiarez-za, trasparenza e onestà. Gare di appalto con tempi di consegna certi e indifferi-bili, rispetto della scadenza dei pagamenti. Sarà utile la mia trentennale esperienza nel settore gare e appalti e vigilerò personalmente per-ché non sorgano sospetti di corruzione.

A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastruttu-re viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di affrontare questo tema?Siamo circondati dalla zona industriale e dalla città di Bari. È fra le mie priorità la realizzazione di parcheggi interrati, di aree a paga-mento e l’istituzione degli ausiliari del traffico. Co-struire autosilo costa e il co-mune non può permetterse-lo, se accordiamo ai privati convenzioni vantaggiose per

realizzarli ne guadagnereb-be innanzitutto la città e i modugnesi troverebbero un posto auto libero.Un’agricoltura viva è presente tutto intorno alla città mentre nei su-permercati si vendono prodotti agri-coli che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni concrete per la cre-azione e la tutela dei pro-dotti di qualità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a kilometro zero ? Bisogna utilizzare i finan-ziamenti regionali per lo studio e la realizzazione di marchi di qualità nella agricol-tura biologica. Gli agricoltori chiedono di re-alizzare una piattaforma di commercio all’ingrosso nell’oleificio cooperativo. Con questo progetto, che in-tendo appoggiare con forza, aumenta la produzione e potremo chiedere ai super-mercati di acquistare la pro-duzione locale per la vendi-ta dei cosiddetti prodotti a kilometro zero. Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-

titi, per buona parte, in discarica. Si sono rag-giunti risultati discreti nella raccolta differenzia-ta ma molto si deve anco-ra fare. Lei come intende agire? Bisogna coinvolgere i citta-dini. Credo che la raccolta porta a porta con l’utilizzo di tessere magnetiche dia ottimi risultati. Dovremo operare in modo da ridurre il numero dei cassonetti per le strade. C’è il brevetto di un nostro concittadino, per nascondere i cassonetti sot-to aiuole e panchine; vengo-no in superficie solo durante le ore di conferimento dei rifiuti. Meno cassonetti più pulizia nelle strade. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città?Negli ultimi anni Modugno è diventata una città dor-mitorio. La sera vanno tutti via e noi genitori ci preoc-cupiamo per gli incidenti che a possono coinvolgere i nostri figli. In città ci sono strutture che possiamo uti-lizzare come centri di aggre-gazione non solo giovanile, mi impegnerò a coinvolgere

i proprietari per la rea-liz-zazione di un polo culturale.Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vor-rebbe realizzare durante il suo mandato?1° - Massima attenzione ai giovani stimolandoli allo sport e alla cultura. Ac-corpare le aree del campo sporti-vo e delle piscine co-munali per realizzare una cittadella sportiva nella quale, come nelle universi-tà americane, si possa fare sport e cultura ad alto livel-lo.2° - Aprire ai cittadini gli uffici comunali, corsi di for-mazione per i dipendenti e premiare la loro professio-nalità con la meritocrazia.3° - Potenziare il trasporto urbano ed esentare gli an-ziani e i cittadini bisognosi dal pagamento del biglietto.4° - Informatizzazione dei libri della biblioteca comu-nale per la consultazione online di testi rari. 5° - Vorrei realizzare il mi-glioramento della qualità della vita dei cittadini di Modugno, con attenzione parti-colare all’ambiente, al lavoro, alla salute.

Periodico dell’area metropolitana di Bari e Modugno maggio

SPECIALE

AMMINISTRATIVE

ANNAMARIA MANCINI

PINO ORO

I giovani di Modu-gno, e le donne in

particolare, non trovano lavoro; i rappresentanti delle varie etnie insediate da anni nel territorio, gli anziani, i disabili che si ri-volgono ai servizi sociali, spesso non ricevono rispo-ste adeguate ai loro biso-gni. Lei come intende or-ganizzare tale assessorato? Da anni presto il mio impe-gno a favore del servizio del cittadino e nel mondo del vo-lontariato. Con la creazione di una struttura a supporto di queste categorie si può dare un aiuto completo e creare una rete in città, una sinergia, un insieme di azio-ni mirate, atte a coinvolgere tutti i settori sociali. L'ente comunale, in questo deve fungere da promotore e coor-dinatore. È possibile destinare il 5 per mille del proprio red-dito alle attività sociali svolte dal comune di resi-denza, lei pensa di infor-mare e promuovere questa opportunità?Il 5 per mille è una di quel-le forme in cui credo molto.

I giovani di Mo-dugno, e le don-

ne in particolare, non trovano lavoro; i rappre-sentanti delle varie etnie insediate da anni nel ter-ritorio, gli anziani, i di-sabili che si rivolgono ai servizi sociali, spesso non ricevono risposte ade-guate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? Sarà organizzato in modo che tutti ricevano risposte tempestive per restituire di-gnità alla persona. Opererà in rete per indirizzare i di-soccupati verso le aziende che offrono occupazione. È possibile destinare il 5 per mille del proprio reddito alle attività so-ciali svolte dal comune di residenza, lei pensa di informare e promuovere questa opportunità?È una grande possibilità che va certamente pubblicizzata e io mi farò promotore nella divulgazione e pro-mozione di questa opportunità. I frequenti scandali nelle amministrazioni locali influenzano le scelte degli

Otto domande per otto candidati

Page 6: maggio 2011 edizione speciale

Certamente sì, ed è una cosa che sicuramente attiverò. Tutte le energie vanno uti-lizzate indipendentemente dalle fedi e convinzioni. Il comune può essere un otti-mo utilizzatore dei suddetti fondi.I frequenti scandali nel-le amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione? Il rispetto della legge, sen-za se e senza ma. Rendere

urgenti gli interventi si è mostrato lo strumento più efficace per le infiltrazioni mafiose nella pubblica am-ministrazione.A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastruttu-re viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di af-frontare questo tema?Lo spostamento dei cittadini di Modugno non è dovuto solo alla circolazione inter-na, ma anche verso la zona industriale, i comuni vicini e il capoluogo. Una seria po-litica di parcheggi potrebbe

dare sollievo al grande caos del traffico nel centro citta-dino, oltre ad una campagna contro l’utilizzo dell’auto per piccoli spostamenti a favore della attività fisica.Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla città mentre nei super-mercati si vendono pro-dotti agricoli che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni con-crete per la creazione e la tutela dei prodotti di qua-lità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a kilometro zero ? La creazione di un consorzio per la gestione della filiera dalla produzione alla com-mercializzazione ed una iniziativa di sensibilizzazio-ne verso gli ipermercati e ca-tene di distribuzione comu-nali sarà sicuramente una delle priorità di una ammi-nistrazione da me diretta, anche perché aumenterebbe la possibilità di occupazione qualificata e la ricchezza del comune. Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-titi, per buona parte, in discarica. Si sono raggiun-

ti risultati discreti nella raccolta differenziata ma molto si deve ancora fare. Lei come intende agire? La strada obbligata è quel-la, da un lato, della piena attuazione della raccolta differenziata che, per quan-to avviata, è ancora lungi dall’essere pienamente rea-lizzata, dall’altra va segui-ta la strada di consorzi tra Comuni e, nella fattispecie, tra aziende private ed Amiu per un polo forte di raccolta e smaltimento all’avanguar-dia. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città?La crescita culturale è insita nelle potenzialità della co-munità di Modugno; a ben guardarci intorno abbiamo potenzialità enormi che, l’assenza di luoghi e spazi dedicati alla produzione cul-turale, rendono sterili. Io mi impegnerò per la creazione di due spazi di produzione culturale, una a Modugno ed una al Quartiere Cecilia, dove c’è già una proposta ed un progetto per la sua realiz-zazione.Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vor-

rebbe realizzare durante il suo mandato?Prima di tutto il recupero della periferia, non solo il Quartiere Cecilia, ma tut-te quelle aree che vivono il disagio del disinteresse del-le istituzioni. Il recupero dello stato di abbandono a cui sono state relegate per mancanza di centri di ag-gregazione culturale e per la lontananza geografica dal centro. La seconda è un intervento sulla organiz-zazione dei servizi sociali comunali con il coinvolgi-mento della società attiva nel volontariato. La terza è la valorizzazione del terri-torio dell’Asi. Il motore eco-nomico della città non deve mostrarsi come discarica a cielo aperto, ma essere in grado di unificare esigenze produttive alla vivibilità che un centro abitato deve ga-rantire. Penso anche a seri interventi di riqualificazio-ne urbana e verde pubblico che promuovano lo sviluppo della cultura agricola del nostro comune. Infine vorrei riuscire a legare la vocazio-ne imprenditoriale del ter-ritorio ai temi del lavoro e dell’occupazione.

alla luce delle novità sul federalismo municipale. È importante che le ricchezze del territorio ed ogni forma di beneficio rimangano sul territorio stesso, pertanto, è bene che ci sia una rete di solidarietà tra i cittadini, l’ente comune e tutti i tipi di associazioni.I frequenti scandali nel-le amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione?

L’episodio di corruzione si verifica laddove c’è un ap-parato comunale che non risponde nei tempi previsti alle esigenze del cittadino. È importante, quindi, assicu-rare dei tempi celeri e certi ad ogni pratica ed all’iter amministrativo. Solo in que-sto modo si può scoraggiare ogni eventuale tipo di corru-zione che può costituire una devianza rispetto a quella che può essere il normale percorso dell’attività ammi-nistrativa.A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastruttu-

re viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di af-frontare questo tema? Partendo da un’analisi dei bisogni e delle esigenze di spostamento della popola-zione, è necessario capire i flussi veicolari e le esigen-ze di ogni singolo cittadi-no. Questa è la base per un piano della mobilità. Penso anche al problema dei par-cheggi che nonostante non possano essere la soluzione a priori di ogni problema rap-presentano un aspetto che va valutato. Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla città mentre nei super-mercati si vendono pro-dotti agricoli che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni con-crete per la creazione e la tutela dei prodotti di qua-lità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a kilometro zero ? Prestare attenzione ai pro-dotti del territorio consente di conoscere con certezza la provenienza del prodotto e un abbattimento dei costi. Abbiamo pensato di pro-

muovere degli stand speci-fici tanto nei supermercati quanto nei mercati presenti sul territorio in modo da valorizzare tale prodotto che nel programma abbia-mo chiamato a “Centimetro Zero”. Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-titi, per buona parte, in discarica. Si sono raggiun-ti risultati discreti nella raccolta differenziata ma molto si deve ancora fare. Lei come intende agire? È in scadenza l’appalto per il servizio dell’igiene urba-na. Bisogna mettere subito mano a quello che sarà il nuovo capitolato di spesa e bisognerà porre particolare attenzione alla raccolta dif-ferenziata. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città? Secondo me abbiamo avuto in questi anni un numero notevole di eventi comunali. Il problema è che non sono stati coordinati tra loro. Un nuovo tipo di politica cul-turale dovrebbe accorparli all’interno di un programma di durata annuale. Quali sono le cinque prin-

cipali iniziative che vor-rebbe realizzare durante il suo mandato?In una città, ognuno di noi abita, si sposta, lavora e tro-va i propri momenti di sva-go. Le esigenze della persona sono le coordinate sulle qua-li ci si dovrebbe muovere. La persona al centro di ogni attività amministrativa. Pensare alla trasformazione dal Prg al Pug secondo un regolamento che guardi an-che all’edilizia ecosostenibile e preveda fonti di incentiva-zione per le energie rinno-vabili. Un Piano dei Servizi che tenga conto delle singole esigenze di ogni quartiere. Un Piano della Mobilità che permetta al cittadino di spo-starsi con comodità e per-metta di raggiungere i punti di interesse senza troppo stress. Per quanto riguarda il lavoro è importante met-tere in rete tutte le realtà e le aziende della zona arti-gianale per permettere di creare lavoro non fittizio e che duri nel tempo. Per quanto riguarda lo svago, oltre al programma annuale di eventi culturali, abbiamo in cantiere la realizzazione della Cittadella dello Sport.

ROBERTA MARINELLI

FABIANO DI LISO

I giovani di Mo-dugno, e le don-

ne in particolare, non trovano lavoro; i rappre-sentanti delle varie etnie insediate da anni nel terri-torio, gli anziani, i disabili che si rivolgono ai servizi sociali, spesso non rice-vono risposte adeguate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? Da figlio di un quartiere doppiamente periferico da sempre vivo tra gente biso-gnosa, perché attivo nel vo-lontariato, presidente della Fratres locale, attivo nella Caritas parrocchiale. Sono convinto che un Comune possa fare molto ma non tutto, ma sono ancor più convinto che l’attenzione, la familiarità culturale con la sofferenza e l’emarginazione siano le caratteristiche che il sindaco deve avere nel suo curriculum. È possibile destinare il 5 per mille del proprio red-dito alle attività sociali svolte dal comune di resi-denza, lei pensa di infor-mare e promuovere questa opportunità?

I giovani di Mo-dugno, e le don-

ne in particolare, non trovano lavoro; i rappre-sentanti delle varie etnie insediate da anni nel terri-torio, gli anziani, i disabili che si rivolgono ai servizi sociali, spesso non rice-vono risposte adeguate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? I servizi sociali vanno tra-sformati da spesa pubblica passiva in occasione di svi-luppo e di ottimizzazione dei servizi. Credo che vada rafforzato il sistema di ascolto delle fasce sociali de-boli e mi piace pensare all’i-dea che queste stesse fasce si trasformino da assistiti ad assistenti dei servizi sociali. Penso anche a dei corsi di formazione per creare anche percorsi di inclusione lavo-rativa. È possibile destinare il 5 per mille del proprio red-dito alle attività sociali svolte dal comune di resi-denza, lei pensa di infor-mare e promuovere questa opportunità? Assolutamente si anche

SPECIALE

AMMINISTRATIVE

Otto domande per otto candidati

Page 7: maggio 2011 edizione speciale

mi è permesso dirlo. Ho fatto una dichiarazione pubblica e ufficiale che, ove per disgra-zia del paese io dovessi diven-tare sindaco, io non chiederei un euro. Farei questo: io dele-gherei un funzionario del Co-mune a creare un fondo con quello che dovrebbe spettare a me e alla fine si avrebbe un bel gruzzolo da usare così come si utilizza il versamento del 5 per mille. I frequenti scandali nel-le amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di cor-

ruzione? I criteri sono quelli della leg-ge, non ci sono criteri da in-ventare. Il problema è: siamo nelle condizioni personali per fare questo? Ho un interesse confliggente con l’interesse pubblico? Allora non c’è nien-te da fare: diventa tutto pie-gato a quell’interesse. Quello che accade a Modugno, dove il paese ruota tutto attorno all’imprenditoria edile è una cosa da “mani sulla città”. A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastrutture viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traf-fico. Come pensa di affron-tare questo tema?

Tutto è piegato alla sregola-tezza. Certamente ci voglio-no i parcheggi. Il cancro di Modugno è che tutto ruota intorno agli interessi perso-nali delle persone, anche il traffico. La segnaletica che c’è a Modugno non c’è nemmeno a New York. E poi il centro storico: in questo imbarba-rito paese tutti parcheggia-no l’auto nel centro storico. Non capiscono che bisogna lasciarlo libero, bisogna la-sciarlo ai pedoni, ai bambini, ai negozianti e alle botteghe. Bisogna lentamente procede-re in questo senso: svuotare il centro storico. Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla cit-tà mentre nei supermercati si vendono prodotti agrico-li che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni concrete per la cre-azione e la tutela dei pro-dotti di qualità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a ki-lometro zero? L’agricoltura va riducendo-si sempre di più. Anche dire “tutelare i prodotti”: ma dove sono i prodotti? Noi avevamo gli ortaggi, Modugno era fa-mosa per questo, e invece len-tamente abbiamo fatto solo palazzoni dove non si vive

ma si muore perché tutto è desertificato. Alcuni di questi candidati sindaci, che ho l’o-nore di avere come compagni di viaggio in questa piccola avventura, sono amministra-tori comunali da anni, ed è paradossale che si chieda loro del futuro, perché il loro futu-ro già lo abbiamo conosciuto. Per l’agricoltura mi basta non fare più quello che hanno fat-to fin’ora.Attualmente i rifiuti di Mo-dugno vengono smaltiti, per buona parte, in discari-ca. Si sono raggiunti risul-tati discreti nella raccolta differenziata ma molto si deve ancora fare. Lei come intende agire? Discreti? Sono pessimi i risul-tati raggiunti. Innanzitutto il Comune non deve essere autarchico, bisogna fare ac-cordi con gli altri comuni per gestire questo problema. La differenziata va fatta, non va inventata. Lo sappiamo come si fa, si tratta di stabi-lire chi può farlo, chi è nelle condizioni di autorevolezza, di competenza generale per farlo. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città?Evitare per esempio le cosid-dette “estati”, questa regola

delle orchestrine, di spetta-colini in villa di questo livel-lo degradato e degradante e puntare invece su iniziative di qualità. Puntare su poche serie iniziative di grossissima rilevanza, perché non è com-pito del Comune farci diver-tire d’estate. Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vorreb-be realizzare durante il suo mandato?Cinque sono tante, me ne basta una: rianimare l’am-ministrazione, perché il Co-mune cammina attraverso la sua struttura. Rianimarla ridando a ciascun impiegato, funzionario, la dignità del ruolo. Come un meccanico, darei un’occhiata al motore. Ho amministrato tribunali, procure e così via e lo sforzo maggiore proprio in questo lavoro di direzione è dare dignità a ciascuno, perché le capacità sono disperse, sof-focate. La prima attenzione la dedicherei proprio alla macchina: questo sarebbe il mio primo impegno. Gli altri quattro punti da indi-care perché quelli vengono molto dopo, derivano dal primo perché abbiamo una macchina scassata, corrotta, slabbrata, demotivata, senza una dignità con la quale non arriviamo da nessuna parte.

imprese che sia in grado di affrontare la proposta della grande industria. Gli anziani, i disoccupati, i disabili e gli altri cittadi-ni che si rivolgono ai ser-vizi sociali spesso non ri-cevono risposte adeguate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? Bisogna tagliare lì dove è ne-cessario. Ogni anno devol-viamo circa 400mila euro ad associazioni cittadine che spesso sono solo clien-tele politiche. Questi soldi possono essere destinati all’assistenza. Con assisten-

za intendiamo anche servizi al cittadino. Non abbiamo ad esempio mense scolasti-che. Il servizio mensa, crea innanzitutto occupazione e permette ad entrambi i ge-nitori di lavorare. I frequenti scandali nelle amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione? La politica ha solo il pote-re d’indirizzo dell’azione politica. il politico non può controllare quello che fa il

funzionario o il dirigente. L’unica cosa che possiamo offrire è la trasparenza degli atti. Un sindaco può con-trollare ma fino ad un cer-to punto. Deve avere però la capacità, nel caso in cui si accorga che l’aria è mar-cia, di aprire le finestre e far cambiare aria. A Modugno, a fronte di un eccesso di infrastrut-ture viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di affrontare questo tema? Già quest’amministrazione ha affrontato il problema dei parcheggi interrati. Or-mai trovare un posto auto in centro è diventato un vero problema. Bisogna su-bito ripristinare al centro i parcheggi a pagamento in modo da indurre coloro che possono a raggiungere il centro a piedi e lasciare a casa la propria auto. La cementificazione del territorio sembra non avere fine. La pratica del finanziamento delle cas-se comunali tramite gli oneri di urbanizzazione ha portato al meccanismo perverso per cui le ammi-nistrazioni locali alla ri-cerca di fondi per i servizi (strade, scuole, fognature,

ecc.) tendono a sacrifica-re alla cementificazione sempre nuovi pezzi di territorio. I nuovi inse-diamenti però richiedono anch’essi servizi e quindi viene a crearsi un ciclo perverso e senza fine. Ha mai pensato a come uscire da questa spirale? Tra un mese apriamo i com-parti del piano regolatore nei quali andiamo a costru-ire la nuova città con molto verde e con un piano servizi adeguato alle esigenze dei cittadini. Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-titi, per buona parte, in discarica. Si sono rag-giunti risultati discreti nella raccolta differenzia-ta ma molto si deve anco-ra fare. Lei come intende agire? Nel nostro programma è chiaro quello che vogliamo fare. La raccolta differen-ziata non ci costa un soldo. Deve essere assegnata a pri-vati con una regolare gara d’appalto e deve essere effet-tuata porta a porta. E multe a chi non la fa. È possibile destinare il 5 per mille del proprio reddito alle attività so-ciali svolte dal comune

di residenza, lei pensa di informare e promuovere questa opportunità? Il problema è un altro. Il cin-que per mille è destinato a tante associazioni. Prendere le parti di un comune che diventa società dei servizi. Io sono un anarchico e dico sempre la verità. Quell’am-ministratore si metterebbe contro tutte le altre associa-zioni. Io personalmente non lo farei. Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vor-rebbe realizzare durante il suo mandato?1. Aprire in senso vero il piano regolatore e dare il via all’edilizia popolare.2. Dare opportunità lavora-tive ai giovani creando un forte rapporto con la zona industriale. 3. Dare risposta ai tanti bisogni dei cittadini affron-tando la questione assisten-ziale. 4. Risistemare le barriere architettoniche che a Modu-gno rappresentano un fatto scandaloso. 5. Liberare i cittadini dall’es-sere ostaggio delle Poste ita-liane. Non è pensabile che per fare una raccomandata un cittadino deve perdere la giornata.

MARIKA RICCI

FABIANO DI LISO

I giovani di Modu-gno, e le donne in

particolare, non trovano lavoro; i rappresentanti delle varie etnie insediate da anni nel territorio, gli anziani, i disabili che si ri-volgono ai servizi sociali, spesso non ricevono rispo-ste adeguate ai loro biso-gni. Lei come intende or-ganizzare tale assessorato? I servizi sociali a Modugno sono un disastro. Non si trat-ta di migliorare, perfezionare e ritoccare: non esiste nulla. Abbiamo avuto 10 anni di inferno, di abbandono sotto tutti i profili, da qualunque punto di vista. Per i giova-ni e gli anziani sono note le cose che deve fare un Comu-ne; per i giovani evitare per esempio che i ragazzi di Mo-dugno vedano nella stazione di servizio vicino alla posta il massimo punto di mondani-tà della loro giornata. E’ una condizione da periferia di metropoli. È possibile destinare il 5 per mille del proprio red-dito alle attività sociali svolte dal comune di resi-denza, lei pensa di infor-mare e promuovere questa opportunità?Si deve andare un po’ oltre, se

I giovani di Mo-dugno, e le don-

ne in particolare, non trovano lavoro; i rappre-sentanti delle varie etnie insediate da anni nel ter-ritorio, gli anziani, i di-sabili che si rivolgono ai servizi sociali, spesso non ricevono risposte ade-guate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? Già verso la fine degli anni ‘70, quando ero segretario della zona industriale per la Cgil, nell’ambito del pia-no industriale che interessa la nostra zona, definimmo che la zona industriale di Modugno avrebbe dovuto destinare il 30% delle as-sunzioni a cittadini modu-gnesi. Quando andai via da Modugno, questa norma scomparve. Oggi abbiamo intenzione di aprire con le aziende e le istituzioni un percorso che porti a ripri-stinare quel 30% di assun-zioni per i cittadini modu-gnesi. La zona industriale presenta un indotto molto complesso. Spesso costituito da importanti aziende del nord. Vogliamo anche costi-tuire un consorzio di piccole

SPECIALE

AMMINISTRATIVEOtto domande per otto candidati

Page 8: maggio 2011 edizione speciale

insegnare tutti quei mestieri che a Modugno sono ormai scomparsi.È possibile destinare il 5 per mille del proprio red-dito alle attività sociali svolte dal comune di resi-denza, lei pensa di infor-mare e promuovere questa opportunità? Sì, però il 5 per mille è legato soprattutto alla Chiesa. Cer-cheremo di sensibilizzare la gente del territorio su questa opportunità senza però an-dare contro la Chiesa, maga-ri procederemo di pari passo.

I frequenti scandali nel-le amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione? Vorrei creare un assessora-to alla Trasparenza perché è una questione molto im-portante. Ovviamente però quello della corruzione è un discorso individuale e non si può colpevolizzare tutta l’amministrazione. Se questo si verificasse, sarei il primo a

denunciarlo.A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastruttu-re viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di af-frontare questo tema? Già in passato mi sono bat-tuto su questo tema. Per il problema del traffico biso-gna creare un piano decen-te e studiato per bene tipo non bisogna fare entrare i camion sul territorio di Mo-dugno e faremo di tutto per-ché Modugno sia molto più vivibile.Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla città mentre nei supermer-cati si vendono prodotti agricoli che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di pro-muovere azioni concrete per la creazione e la tutela dei prodotti di qualità esi-stenti sul territorio e soste-nere la cosiddetta agricol-tura a kilometro zero? Questo è un punto del nostro programma politico: creare un consorzio che si occupi di tutti i prodotti locali. Per questo bisogna parlare con tutti i rappresentanti agri-coli del territorio. I nostri

prodotti sono i migliori e Modugno non è seconda a nessuno. Questa è la verità.Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-titi, per buona parte, in discarica. Si sono raggiun-ti risultati discreti nella raccolta differenziata ma molto si deve ancora fare. Lei come intende agire? E’ una vera e propria piaga da molti anni. La cosa im-portante è la mentalità della gente che ha capito che bi-sogna fare la raccolta diffe-renziata, ma ho un sospetto atroce: che quando arrivano a destinazione i rifiuti non siano selezionati ma messi tutti insieme. Allora vorrei creare un progetto porta a porta molto semplice cre-ando anche posti di lavoro: aiuterei la gente disagiata dandole un lavoro come raccoglitori di questi rifiuti differenziati, stipendiandoli con i soldi che ogni Comune ha per la raccolta differen-ziata.Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città? A Modugno non esiste un teatro, un cinema, un luogo

dove si possa portare un po’ di cultura. Come cultura si intende una cultura generale di cui fa parte anche lo sport. Vorrei creare una cittadella dello sport mettendo insie-me tutte le squadre presenti e formare un’unica società, creare un vivaio sul terri-otrio di Modugno perché vanno disperse a volte figu-re come allenatori, ragazzi e gente che si occupa di loro. Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vorreb-be realizzare durante il suo mandato?La prima riguarda la sicu-rezza: non voglio più vedere motorini e biciclette par-cheggiati sui marciapiedi; creerò gli appositi spazi. I vi-gili urbani controlleranno le buone maniere della popola-zione. Forse non mi porterà voti ma lo dico apertamente: vorrei chiudere Piazza Sedi-le, dove si potranno svilup-pare pub, locali, bar come attrattive per i giovani di Modugno. Questo discorso si estenderebbe fino a Piaz-za Garibaldi passando per il centro storico, al quale sare-mo molto attenti. Dobbiamo cercare di far rimanere i gio-vani a Modugno.

questo contributo al proprio Comune permette di far del bene a tutti e di migliorare la vivibilità dello stesso an-che per i nostri figli.I frequenti scandali nelle amministrazioni locali influenzano le scelte degli elettori, quali criteri adot-terà affinché durante la sua amministrazione non si verifichino episodi di corruzione? Prima di tutto cerco di es-sere un uomo irreprensibi-le. Se il candidato non dà il buon esempio non ci si potrebbe aspettare un com-portamento retto dai suoi

collaboratori. Sia quando avevo la divisa sia quando ho iniziato a fare l'impren-ditore edile ho mantenuto la ferma volontà di seguire la legge e i miei principi. Un buon sindaco deve avere dei valori ed essere il primo a seguirli. A Modugno, nonostante l’eccesso di infrastruttu-re viarie e ferroviarie, c'è un perenne problema di traffico. Come pensa di affrontare questo tema?I trasporti funzionano ma li si può migliorare, specie quelli per i ragazzi. A Bari hanno costituito, durante

l'estate, il servizio di disco-bus, che accompagna i gio-vani in discoteca all'andata e al ritorno. Un servizio del genere, anche a Modugno, non peserebbe molto sul Comune e permetterebbe a numerosi genitori di poter dormire più tranquilli.Un’agricoltura viva è pre-sente tutto intorno alla città mentre nei super-mercati si vendono pro-dotti agricoli che arrivano da centinaia di chilometri di distanza. Lei pensa di promuovere azioni con-crete per la creazione e la tutela dei prodotti di qua-lità esistenti sul territorio e sostenere la cosiddetta agricoltura a kilometro zero ? Sono nuovo della politica e la mia esperienza personale è prevalentemente nell'am-bito imprenditoriale. Ma sono convinto che questa sia una questione fondamen-tale per il nostro territorio. I prodotti della nostra terra sono genuini e se promuo-verli comporta anche un risparmio per le famiglie, allora è doveroso compiere una campagna di sensibiliz-zazione accurata che possa farli conoscere e che possa insegnare ai modugnesi a

mangiar bene spendendo il giusto. Attualmente i rifiuti di Modugno vengono smal-titi, per buona parte, in discarica. Si sono rag-giunti risultati discreti nella raccolta differenzia-ta ma molto si deve anco-ra fare. Lei come intende agire? Molti dividono la spazzatu-ra ma, se una volta divisa, va a finire con i sacchetti dei rifiuti indifferenziati all'in-terno di un unico camion raccoglitore, allora penso che sia inutile. Siamo an-cora molto indietro su que-sto argomento. Dobbiamo imparare a differenziare i rifiuti in maniera corretta ed è compito del Comune aiutare le famiglie. Lei come intende ovviare alla mancanza di eventi culturali che da tempo af-fligge la città?Modugno ha delle potenzia-lità che non vengono sfrut-tate. Purtroppo questo acca-de per mancanza di fondi. Per ovviare a questo è neces-sario incentivare l'impren-ditoria e metterla a contatto con i giovani, che sono una risorsa inestimabile. Il mio sogno è quello di creare un centro polifunzionale, poco

distante dal paese e facil-mente raggiungibile, che possa offrire divertimento, svago e cultura ai modu-gnesi e non, di tutte le età. La realizzazione di questo sogno permetterebbe anche di creare numerosi posti di lavoro e, allo stesso tempo, contribuirebbe a fare di Mo-dugno un polo di attrazione per la provincia. Quali sono le cinque prin-cipali iniziative che vor-rebbe realizzare durante il suo mandato?Il punto fondamentale è sviluppare l'economia del nostro paese puntando sui giovani. Incentivare le loro idee, farli collaborare con la piccola imprenditoria, investire in progetti nuovi. Creare una rete di collabo-razione che veda al centro il Comune, non istituzione distaccata ma centro attivo di informazioni e lavoro. Inoltre intendo fare del mio meglio per coloro che han-no disabilità e che spesso si sono sentiti al di fuori della realtà sociale. Non esistono cittadini con più o meno di-ritti, ma solo modugnesi che devono sentirsi rappresenta-ti da un sindaco che possa tutelare gli interessi di tutti.

MARIKA RICCI

ROBERTA MARINELLI

I giovani di Modu-gno, e le donne

in particolare, non trova-no lavoro; i rappresentanti delle varie etnie insediate da anni nel territorio, gli anziani, i disabili che si rivolgono ai servizi so-ciali, spesso non ricevono risposte adeguate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assesso-rato? Il problema dei giovani è che pensano solo al posto fisso. Bisogna creare i presupposti affinchè le aziende vengano a investire sul territorio fa-cendo di Modugno una città più bella, vivibile con sicu-rezza e con una burocrazia più snella. Vorrei creare nel Comune figure pronte a con-trollare i fondi europei, na-zionali e regionali destinati a progetti per donne, disabili e per tutte le classi sociali. Avrei voglia di creare uno staff fuori dal Comune, una struttura esterna che attinga a questi fondi per realizzare progetti. Ho un sogno: cre-are una scuola di forma-zione non solo sulla teoria ma anche sulla pratica per

I giovani di Mo-dugno, e le don-

ne in particolare, non trovano lavoro; i rappre-sentanti delle varie etnie insediate da anni nel ter-ritorio, gli anziani, i di-sabili che si rivolgono ai servizi sociali, spesso non ricevono risposte ade-guate ai loro bisogni. Lei come intende organizzare tale assessorato? Rinnovamento è la paro-la d'ordine. La precedente amministrazione ha fatto tutto il possibile per questo Comune. Ora tocca a colui che sarà eletto. Incaricherò una persona competente che possa aiutarmi a risol-vere questo grave disagio. È possibile destinare il 5 per mille del proprio reddito alle attività so-ciali svolte dal comune di residenza, lei pensa di informare e promuovere questa opportunità?È da considerarsi un dovere civico incentivare i cittadi-ni a devolvere il 5 per mille alle attività sociali del pro-prio Comune. È giusto po-ter aiutare gli altri enti ma non tutti possono permet-terselo. Quindi devolvere

SPECIALE

AMMINISTRATIVE

Otto domande per otto candidati

Page 9: maggio 2011 edizione speciale

9

La testimonianza: “Ho voluto esserci. Andare a Roma è stato il mio personale omaggio ad un uomo che dedicò tutto il suo papato a noi giovani”

Numerosi i fedeli e i devoti che da

ogni parte del mondo han-no voluto partecipare alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Anche i modu-gnesi hanno fatto la loro parte, con ben 5 pullman in direzione Roma. Gli eventi organizzati nella Capitale sono cominciati sabato sera 30 aprile nel Circo Massimo per concludersi due giorni dopo in piazza San Pietro. Annarita Moretti è una si-gnora di trentasei anni che ci ha reso partecipe della sua esperienza di giova-ne fedele e devota di Papa Wojtila. "Quando ho saputo della sua beatificazione, ho voluto esserci. Purtroppo non ci sono mai riuscita quando era in vita, andare a Roma è stato il mio perso-nale omaggio ad un uomo che dedicò tutto il suo pa-pato a noi giovani, non ho dimenticato le sue parole, "i giovani sono il nostro

IL RACCONTO DI CHI C’ERA: “SUI VOLTI DI TUTTI, L’AMORE PER PAPA WOJTYLA”

Anche da Modugno cinque autobus pieni di fede e devozione per la beatificazione di Giovanni Paolo II

futuro" con quell’accento, che ci faceva abbozzare un sorriso. Onestamente, non pensavo che sarebbe diven-tato santo, per noi giovani lo era già. Durante la mia adolescenza, non capivo; ero ribelle come quasi tutti

i giovani, ma Papa Wotyla con la sua figura carisma-tica, mi ha aiutato nel mio percorso sprituale, mi sono affidata completamen-te a lui”. A Roma il Primo maggio c'erano persone che provenivano da tutte le

DUBIS VILLALOBOS

Karol Wojtyla, un uomo. Un uomo

così meritevole e carismati-co, che per ventisette lunghi anni, ha cambiato il volto della Chiesa Cattolica. Gui-da spirituale di millioni di fedeli, come lui spesso diceva per "immeritata nomina". Ha dato ampio esempio di ciò che un vero seguace di Cri-sto deve essere. Una persona che non ha simili nella storia della Chiesa, un vero rivo-luzionario che non ha mai avuto paura. Ha chiesto per-dono, per tutti gli errori che, in nome di Dio, la Chiesa in passato ha commesso. Ha incoraggiato tutti noi a non avere paura, ad affrontare la vita con Cristo accanto. Ha guardato tutte le altre con-fessioni religiose con umil-tà, dicendo sempre che Dio è uno e soltanto uno, che si manifesta nei cuori degli

uomini. Giovanni Paolo II è stato un grande uomo figlio di un grande popolo. La sua grandezza è stata la profon-

dità con cui ha percepito la grande domanda di verità, di bellezza, di bene, di giusti-zia, l'ansia del cuore umano

di cui ha parlato per tutta la sua vita. Wojtyla ha perce-pito queste grandi domande all'interno di una eccezionale tradizione di cultura e di ci-viltà come quella della Polo-nia cristiana, di cui è stato un figlio devoto e appassionato innanzitutto nell’arte, cul-mine originale di ogni for-ma di cultura e civiltà. Karol Wojtyla è stato poeta, artista e attore. Un fatto che non può essere separato dal suo diventare cristiano, sacerdo-te, vescovo e Papa, Wojtyla ha avuto sempre chiaro che solo con Cristo misterio-samente presente nella sua Chiesa, l'uomo trova il dive-nire della propria vita. Come non ricordare, tra i tanti eventi, la visita a Cuba in cui Wojtyla non ha rispettato il rigido protocollo e ha per-messo sopratutto ai bambini di avvicinarsi a lui. Ai con-

certi era felice di esserci, al punto che seguiva la musica muovendone il capo a ritmo. Ha gridato in Sicilia ai mafio-

si di pentirsi dei loro misfatti. Un uomo che merita di esse-re ricordato per sempre.

Dubis Villalobos

parti del mondo: volti sor-ridenti, cantici, una folla variopinta e festante. “Den-tro di me – ci ha raccontato Annarita - ho constatato la consapevolezza della mia fede. Sui volti di tutti si vedeva l'amore per Papa

Wojtyla, ho toccato con mano la fede, ho respirato la speranza e la gratitudine, tutti eravamo lì con amore e per amore cristiano. Mi sono sentita invasa dallo Spirito Santo, come tutti i pellegrini presenti. Un sen-

timento di vera estasi che non potrò mai descrivere, un'emozione fortissima. E poi la frase pronunciata da Papa Benedetto XVI: Dio ci ama, ci ha donato un uomo come Papa Wojtila. Sono si-cura di sì”.

UN OMAGGIO DOVEROSO AL PAPA CHE È STATO GUIDA SPIRITUALE DI MILIONI DI FEDELI

Karol Wojtyla: un rivoluzionario della Chiesa CattolicaLa sua vita dai bimbi di Cuba alla Sicilia della mafia

MAGGIO 2011

Page 10: maggio 2011 edizione speciale

10

IL CORTEO HA ATTRAVERSATO ANCHE PALO DEL COLLE, BINETTO, GRUMO E BITETTO

Il primo maggio la Pro Loco di Modu-

gno in collaborazione con il Club Italia Fiat 500 – Coor-dinamento di Modugno, ha organizzato un bellissimo ra-duno di auto d’epoca, che ha visto la partecipazione di tante e colorate Fiat 500 provenienti dalle provincia di Bari e Ta-ranto. Sulla carte è il primo raduno nazionale organizzato a Modugno ma in realtà è la seconda edizione di un altro raduno tenutosi sul nostro ter-

500 d’epoca: primo raduno nazionale in piazza Sedile. Appasionati e curiosi tra le decine di auto colorate in sfilataSettanta modugnesi soci del Club Italia Fiat 500 di Garlanda (Savona)

ritorio ma che da quest’anno è dedicato a Modugno che si è vista riconoscere lo status di “città”. Il defilé si è svolto partendo da piazza Sedile, percorrendo le vie della città e delle campagne, attraver-sando anche i comuni di Palo del Colle, Binetto, Grumo e Bitetto e tornando dal Casale di Balsignano. Il raduno, in-serito nel circuito nazionale dei raduni del Club Italia Fiat 500, è stato reso possibile an-che grazie al prezioso contri-buto di sponsor e privati che hanno permesso la realizza-

zione della manifestazione praticamente a costo zero, ma soprattutto è stato im-portantissimo lo sforzo orga-nizzativo del coordinatore di Modugno del Club, Giovanni Di Grumo. “Il Club Italia Fiat 500 – spiega Di Grumo – ha sede in Garlanda, provin-cia di Savona, e conta circa 38mila soci, di cui 70 sono modugnesi. Lo scopo di que-sti raduni è di riunire tutti gli appassionati delle 500, scambiarsi idee su tecniche di motori e di ricambi; sono dei bei momenti festosi, che con

un po’ di nostalgia ricordano la nostra giovinezza e quel so-gno d’indipendenza che queste macchine s imboleggiavano”. Nonostante la pioggia in tanti sono accorsi incuriositi a vedere questa singolare sfila-ta che ha riempito il paese di colori vivaci e suoni rombanti di motori e clacson ori-ginali. ¬“Il senso della collaborazione della Pro Loco – ha spiega-to la presidente Anna

Gernone – sta nell’offrire al paese una manifestazione godibile sia dal punto di vista estetico che da quello storico: nell’anno in cui come italiani festeggiamo la nascita del no-stro Stato non può mancare anche un riferimento a ciò che ha simboleggiato il boom economico del’Italia degli anni ’60 e rientra sicuramen-

te nel vissuto di tante fami-glie”. L’appuntamento moto-ristico è stato anche capace di generare un indotto per alcu-ni commercianti della nostra città, che di questi tempi non guasta. “La manifestazione – continua la presidente della Pro Loco – è anche un impor-tante richiamo turistico visto che è un raduno nazionale

che in future edizioni può richiamare sempre più parte-cipanti e visitatori proprio in quell’ottica della promozione del turismo che da sempre è una delle finalità della nostra associazione”. Una curiosità: tra le auto iscritte, la più an-tica appartiene ad un socio di Monopoli ed è una 500 L del ’62.

ANGELO ROMITA

Opera teatrale in tre atti messa in scena dagli "Amici per il Teatro"

A Modugno c’è un nono candidato: è “L’Onorevole” di Leonardo Sciascia

Tempo di elezioni a Modugno e fra tanti

candidati spunta anche un On-orevole. Non si tratta di propa-ganda politica ma dell’ultimo interessantissimo lavoro tea-trale degli “Amici per il tea-tro”. In scena come sempre nel teatro Oratorio, luogo che grazie all’instancabile lavoro di Lello Nuzzi e della sua compagnia continua sempre più a riprender forma. Il testo de “L’onorevole” di Leonardo Sciascia è una pièce teatrale in tre atti scritta nel 1965 e narra la vicenda del professor Fran-gipane (Geremia Capriuoli), che passa dal suo umile ma importante impegno quotidi-ano di docente costretto ad “ar-rotondare” con lezioni private a tre studentesse di diversa es-trazione sociale e con diverse motivazioni (Manuela Pacione, Elena Maggio e Serena Marti-radonna) ad una improvvisa quanto combattuta candidatura in una lista politica di ispirazi-

one cattolica sotto le avance dei dirigenti del partito (Pi-etro Losole, Vito Cramarossa e Mimmo Covelli) e di un impor-tante prelato (Piero Di Nanna). Inizialmente riluttante all’idea di candidarsi il nostro profes-sore sollecitato da un senso di impegno morale decide quindi di candidarsi e riesce a vincere trascinando dietro la sua scelta tutta la sua famiglia che vive in maniera piuttosto eteroge-

nea questo impegno. Se da un lato riceve subito l’appoggio del figlio (Antonio Massarelli), dall’altro incontra le resistenze della figlia (Laura Signorile) fidanzata con un giovane co-munista (Giuseppe Menolasci-na) che, seppur giura fedeltà al suo partito, ben presto si “con-verte” nella speranza di una ben più importante sistemazi-one lavorativa. Soprattutto incontra la resistenza della

moglie (Anna Lisa Pellecchia) che fino all’ultimo tenterà di ri-chiamare il marito ad una vita genuina ed onesta mal sop-portando il repentino cambio di vita che per quanto vede una crescita di prestigio sociale, rappresentato anche dal poter permettersi una cameriera (Ca-terina D’Agostino), è lo squall-ido frutto di compromessi che non disdegna nemmeno ac-cordi con un “padrino” locale (Vito Schiavone). Questo testo, come lo stesso au-tore lo definì, non è un dramma, ma una pièce d’impegno civile, che vuole instaurare un discor-so sulle verità e le apparenze, sugli inganni dei sentimenti, quelli della ragione e della fede, e fino alla fine riesce in questo intento. Visto l’apprezzamento ottenuto, la compagnia sta organizzando altre repliche probabilmente per il mese di ot-tobre. Come sempre l’invito è rivolto a tutti i cittadini.

Angelo Romita

Dalla sofferenza alla gioia…un viaggio per incontrarTI

Diciotto artisti per una esperienza di pit-tura, scultura, fotografia, musica e prosa. Un percorso culturale per raccontare la fede, un vissuto, attraverso la “laicità” dell’arte. “Dalla sofferenza alla gioia…un viaggio per incontrarTI”: questo è il titolo della mostra organizzata dalla par-rocchia Immacolata nelle sale della Chie-sa dei Cappuccini. Inaugurata il 16 aprile le esposizioni continueranno fino al 14 maggio con aperture dalle 19 alle 21. Ciò che i curatori della mostra hanno voluto offrire è un viaggio nella concreta espe-rienza di ciascuno di noi per uscire dalla virtualità mediatica dei nostri tempi. Qui l’arte assolve al suo compito raccontan-do anche la sofferenza e il dolore come esperienze che conducono alla speranza, all’amore e alla gioia: dal dolore alla gio-ia come percorso interiore che restituisce realtà e veridicità alle nostre esperienze, nell’incontro dell’altro e, per chi ci cre-de, dell’Alto. La mostra è stata accompa-gnata da altri appuntamenti che l’hanno arricchita. Un concerto, con la splendida esecuzione dello “Stabat Mater” di Per-golesi, curato dal maestro modugnese Fabrizio Signorile; la presentazione del libro “Viaggio nel silenzio” a cura di Ar-mida Massarelli; una lettura critica della “Pietà” di Michelangelo curata da Paola Zaccheo; un dibattito sul binomio solida-rietà e donazione organizzato dal gruppo Fratres della parrocchia. Un appuntamen-to da non perdere.

Angelo Romita

MAGGIO 2011

Page 11: maggio 2011 edizione speciale

11

OTTIMO CAMPIONATO DEI RAGAZZI DI MISTER BELLARTE CHE TERMINANO QUARTI LA SERIE A2

Un perentorio 9 a 3 nel derby pugliese contro il Fasano e il 4 a 4 casalingo con il Cogianco Genzano suggellano un’annata da incorniciare

Dopo una regu-lar season esal-

tante, conclusa al quarto posto del girone B della se-rie A2, con 46 punti, dietro il Finplanet Fiumicino (56 punti), il Cogianco Genza-no (53) e il Ferramati Kad3 Fasano (50), rispettivamente prima, seconda e terza della classe, il Modugno Calcio a 5 del presidente Zizzari, è bal-zata agli onori della cronaca nazionale per le ottime pro-ve nei play off. E’ il 16 apri-le quando l’indigesta (per la Ferramati Kad3 Fasano) scorpacciata di reti, nel der-by pugliese tra il quintetto modugnese e i biancoazzurri della selva, con un perento-rio 9 a 3 a favore dei rosso-neri di mister Bellarte, ipo-teca sin dall’andata, il primo turno dei play off, rendendo vano il ritorno concluso per onor di cronaca 1 a 1 (21 aprile). Match senza storia per il Modugno, l’incontro casalingo, caratterizzato da un tondo 3 - 0 nel primo tempo firmato da Antonelli, Pedrinho e Del Pizzo e com-

pletato nella seconda frazio-ne di gioco, da una triplet-ta di Zanchin, intervallata dalla rete ospite di Juninho. Poi nuovamente Del Pizzo, D’Elia e Cavallo chiudono il conto condannando gli ospi-ti all’abbandono del sogno promozione. Nel finale le reti dei fasanesi Loconte e Laciri-gnola servono solo a rendere meno pesante il passivo di 9 - 3. Vola dunque il Modugno, che assieme alle due com-pagini laziali del Cogianco Genzano e Real Rieti e al Bpp Verona, si contenderà nelle

semifinali play off, l’ambito posto nell’olimpo del calcio a 5. Partite di ritorno che non deluderanno le attese, considerati gli scoppiettanti incontri di andata, con una superlativa prova del Rieti in terra scaligera, imponendosi con un secco 3 a 0, ritorno al “Palasojourner” di Rieti e con un emozionante 4 a 4, tutto cuore e grinta, nell’al-tro incontro, tra Modugno e Genzano, in terra barese, ritorno al “Palacesaroni” di Genzano. Un pareggio ric-co di goal, che lascia aperta

la porta della finale ad en-trambe le contendenti in un ritorno che si preannuncia infuocato. Prova di carattere quella dei modugnesi a sfu-mature verde-oro, che sotto di due reti al termine della prima frazione conclusa 4 a 2 a favore dei laziali, riesco-no a riequilibrare l’incontro e le chance per il passaggio del turno. Partono bene i rossoneri di casa, che dopo 3’ di gioco, passano in van-taggio grazie ad una rete di Pedrinho, ma un doppio Alemao, Everton e Grana

assestano quattro ganci, che avrebbero mandato al tappe-to qualsiasi avversario, anche in virtù di due conclusioni del modugnese Antonelli, infrante sui montanti della porta difesa dall’estremo di-fensore laziale Borriello, se nonché a pochi secondi dal-lo scadere del primo tempo (19’37’’), una rete di Clayton accorcia le distanze e riani-ma le speranze fissando il risultato parziale sul 2 – 4. La ripresa è una girandola di emozioni nel tripudio collet-tivo, quando il cuore, la grin-

ta e la voglia dei ragazzi di Bellarte, sospinti dal caloro-so e incessante incitamento del pubblico di casa, che ha letteralmente gremito il “Pa-lazzetto dello Sport” in ogni ordine di posto, con Del Piz-zo prima e con Clayton poi, spingono il Modugno alla preziosa “remuntada”. Mo-dugno Calcio a 5 – Cogian-co Genzano: 4 a 4. Il ritorno a Genzano, comunque vada, sarà un successo, vista la stre-pitosa annata 2010 – 2011 e le sensazioni regalate da que-sti meravigliosi ragazzi.

SPORT

ANTONIO ALFONSI

Asd Modugno Calcio a 5 una realtà di serie Ain un campo di serie…

SEGUICI ANCHE SU INTERNET:

WWW.BARISUDOVEST.ITSIAMO ANCHE SU FACEBOOK E TWITTER:

www.facebook.com/BariSudOvesthttp://twitter.com/barisudovest_it

Diventando fan su facebook, o seguendoci su twitter, sarai sempre aggiornato con le notizie appena pubblicate sul web

MAGGIO 2011

Page 12: maggio 2011 edizione speciale