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MALATO ONCOLOGICO EMALATO ONCOLOGICO E IDONEITA’ LAVORATIVA
VARESE 18 APRILE 2011VARESE,18 APRILE 2011
LA PREVALENZA DEI TUMORI IN ITALIA.PERSONE CHE CON “ VIVONO CON UN TUMORE, LUNGOSOPRAVVIVENTI E PERSONE CHE CON VIVONO CON UN TUMORE, LUNGOSOPRAVVIVENTI E
GUARITI”
(Epidemiologia & Prevenzione 2010; 34 (5-6) Suppl. 2)Sono 2 250 000 gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore Sono 2.250.000 gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore
(il 4% dell’intera popolazione):la maggior parte sono donne (1.250.000) e persone anziane
T l d t l di i iù f t (42% lt ili Tra le donne con tumore, la diagnosi più frequente (42%, oltre mezzo milione di italiane) è rappresentata dal tumore della mammella.
Tra gli uomini, il 22% dei casi prevalenti (quasi 220.000 italiani) è costituito da pazienti con tumore della prostata.
Ci sono differenze geografiche rilevanti nella percentuale di persone viventi con tumore: si passa da oltre il 5% in alcune aree del Nord,
fino a valori tra il 2 e il 3% al Sud.
Quasi 1.300.000 italiani (2,2% della popolazione) sono lungosopravviventi,
hanno cioè avuto una diagnosi di tumore da più di 5 anni hanno cioè avuto una diagnosi di tumore da più di 5 anni. Costoro sono spesso liberi da malattia e da trattamenti antitumorali.
Quasi 800.000 persone (l’1,5% della popolazione) sono vive dopo oltre 10 anni dalla diagnosi di tumore.
l l l d hNel 2006 in Italia si sono registrati oltre 168.000 decessi per cancro, checostituiscono il 30% di tutti i decessi e rappresentano la seconda causa di morte
l t Pnel nostro Paese.
Nell’ultimo decennio la mortalità per cancro è di i it d l i d ldiminuita. Secondo le stime del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione dellaSaluted ll’I tit t S i di S ità i d h l 2011 i It li idell’Istituto Superiore di Sanità si prevede che nel 2011 in Italia si verificherannocirca 122.000 decessi per tumore nella fascia di età 0‐84 anni, di cui il 41%41% costituito da donne.
Alla fine degli anni ’70 la sopravvivenza a 5 Alla fine degli anni 70 la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di cancro eradel 33% ed è salita al 47% nei primi anni ’90.
1 Ministero della Salute, Relazione sullo stato sanitario del Paese 2005‐2006, Gennaio 20082 http://www.epicentro.iss.it/
èIl numero di pazienti oncologici è inesorabilmente in aumento in Italia per il concorrere di diversi fattori:
• invecchiamento demografico• invecchiamento demografico,• avanzamento delle tecniche diagnostiche(diagnosi precoce),
t di f tt i di i hi• aumento di fattori di rischio.• migliorata efficacia dei trattamenti
Si tratta di una popolazione eterogenea che include persone con bisogni sanitari differenti in relazione alla patologia e alla distanza dalla diagnosi,con problematiche socio‐assistenziali di lungo periodo che investonocon problematiche socio‐assistenziali di lungo periodo che investonotutta la società nel suo complesso.L’incremento di prevalenzapone problemi di organizzazione dei servizi sanitaripone problemi di organizzazione dei servizi sanitari
NECESSITA’ Di UN APPROCCIO GLOBALE ALLA MALATTIA NEOPLASTICANECESSITA’ Di UN APPROCCIO GLOBALE ALLA MALATTIA NEOPLASTICA
Aspettipreventivi
PREVENZIONEPREVENZIONE PRIMARIAPRIMARIA
OGNIOGNI FORMAFORMA DIDI INTERVENTOINTERVENTO CHECHE SISI PROPONGAPROPONGADIDI RIDURRERIDURRE L’L’ INSORGENZAINSORGENZA DEIDEI TUMORITUMORIDIDI RIDURRERIDURRE L’L’ INSORGENZAINSORGENZA DEIDEI TUMORITUMORI..
TALETALE OBIETTIVOOBIETTIVO SISI DOVREBBEDOVREBBE RAGGIUNGERERAGGIUNGEREATTRAVERSOATTRAVERSO L’ADOZIONEL’ADOZIONE DIDI UNUN COMPLESSOCOMPLESSO DIDISTRATEGIESTRATEGIE VOLTEVOLTE AA RIDURRERIDURRE OO ELIMINAREELIMINARE LELECAUSECAUSE DEIDEI TUMORITUMORI..
• 1 Combattere il fumo • 1. Combattere il fumo
• 2. Promuovere alimentazione salubre e attività fisica s ca
• 3. Combattere l’uso dell’alcol
• 4. Combattere gli agenti infettivi oncogeni
5 Combattere l’esposizione ad oncogeni • 5. Combattere l’esposizione ad oncogeni negli ambienti di vita e di lavoro.
PREVENZIONEPREVENZIONE SECONDARIASECONDARIA
HA L’OBIETTIVO DI RIDURRE LE CONSEGUENZE DELLA MALATTIA UNA VOLTA CHE QUESTA SIADELLA MALATTIA UNA VOLTA CHE QUESTA SIA STATA DIAGNOSTICATA (NON E’ LA DIAGNOSI PRECOCE POICHE’ E’ FONDAMENTALE LA TERAPIA EFFICACE)
La prevenzione secondaria dei tumori si attua attraverso i programmi di screening, di t ti i ffi i l id l t litàdimostratisi efficaci nel ridurre la mortalità o l’incidenza dei tumori della mammella e colon retto
PREVENZIONEPREVENZIONE TERZIARIATERZIARIA
Obiettivo finale della “prevenzione terziaria” è quello diObiettivo finale della prevenzione terziaria è quello diaumentare la sopravvivenza nei pazientimalati di cancro; concorrono a questo obiettivosia la prevenzione delle complicanze e recidive di
i li t d ll lità di itmalattia sia il miglioramento della qualità di vita.
appropriati approcci diagnostico- terapeutici, miglioramento dei programmi di follow-up,
àpercorsi di presa in carico adeguati, continuità delle cure e accessibilità a Hospice e cure palliative.
SETTORI DI INTERVENTONeoplasieNeoplasie primitiveprimitive ee secondariesecondarie:: AlcuniAlcuni quadriquadri cliniciclinici
Emiplegia,paraplegia,monoplegia,polineuropatiadeficit cognitivi, alterazioni delle funzioni sfinteriali
Malattie primitive e metastatiche dell’ossoFratture patologiche, crolli vertebrali
Linfedema ( es. ascella)Linfedema ( es. ascella)
Insufficienza respiratoria
E t hi i dd i lEstesa chirurgia addominaleRT di ampi tratti digestiviDisfagia (tumori delle prime vie aereo-digestive)
Fibrosi post RTFibrosi post-RTCardiomiopatia (( dada farmacifarmaci antiproliferativiantiproliferativi ))Terapia radiante sulla parete toracica (neoplasie(neoplasie mammarie,mammarie, linfomi,linfomi, etcetc..))Danni neurologici da farmaci
SETTORI DI INTERVENTOSETTORISETTORI DIDI INTERVENTOINTERVENTO
Disabilità neurologica e neuro-motoria
SETTORISETTORI DIDI INTERVENTOINTERVENTO
Disabilità neurologica e neuro motoriaDisabilità muscolo-scheletricaDisabilità respiratoriaDi bilità di tiDisabilità digestivaProblematica delle stomieDisabilità psicologica p g
Obi tti iObi tti iObiettiviObiettivipotenziamento abilità residuaattività occupazionale adeguataconservazione del tono muscolareconservazione del tono muscolareeducazione alla postura ed all’uso dei presidi/ausilii
ValutazioneValutazione oncologica/Valutazioneoncologica/Valutazione riabilitativariabilitativa
Obiettivo: garantire al paziente ilraggiungimento del migliore livello di vitapossibile sul piano fisico, funzionale, sociale,d i l
Caratteristiche del Caratteristiche della
ed emozionale
paziente
età
Caratteristiche della malattia
estensionesessosupporto familiaresubstrato culturale
estensione
sede
istotipo
attività lavorativastato di benessere generalecondizione psicologica
p
opzioni terapeutiche
storia naturalecondizione psicologicastato sociale sintomi dominanti
SETTORI DI INTERVENTOPAROLEPAROLE CHIAVECHIAVE ININ ONCOLOGIAONCOLOGIA RIABILITATIVARIABILITATIVA
i i d l i tpresa in carico del pazientericognizione dei “bisogni”valutazione oncologicavalutazione oncologicaprogetto e programma riabilitativo
individualeapproccio globale (equipe
multidisciplinare)riabilitazione integrata con la riabilitazione integrata con la
psicologiareintegrazione socio-familiareg
reinserimento lavorativo e/o occupazionale
Definizione di SaluteSecondo l'Organizzazione Mondiale
della Sanità,
salutenon assenza di malattia,
ma ma completo benessere fisico, psichico e
sociale.
D.Lgs. n. 81/2008
Provvedere a nominare il responsabile del servizio di prevenzione eProvvedere a nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, qualora non lo possa svolgere personalmente,( in questo caso bisogna possedere un attestato di formazione di durata minima di 16 ore e massima di 48 ore adeguati alla natura dei rischi presentiminima di 16 ore e massima di 48 ore, adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative ) Provvedere a nominare il medico competente laddove dalla l t i d i i hi i l ità d ll livalutazione dei rischi sia emersa la necessità della sorveglianza
sanitaria,
Ciascuna mancanza è punita con l’arresto da 4 a 8 mesi o con l’ammenda da € 5.000 a € 15.000; P l t i l l d h i i l t i di tiPer lavoratori la legge comprende anche i soci lavoratori di cooperative o di società che prestino la loro attività per conto della società.
IL Medico CompetenteE’ un medico di qualificata professionalità, in grado di diventare l’interlocutore del
datore di lavoro e del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione in possesso di uno dei seguenti titoli:Specializzazione in medicina del lavoro Autocertificazione
o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica dei propri titoli presso il Ministero
Docenza in medicina del lavoro della Saluteo in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in fisiologia e igiene del lavoroo in clinica del lavoro
i t i l i i d t i lo in tossicologia industrialeo in igiene industriale
Autorizzazione di cui all’articolo 55Autorizzazione di cui all articolo 55del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277 Elenco dei
Specializzazione in igiene e medicina preventiva medici competentip g p po in medicina legale
percorsi formativi universitari
Insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello statodi l t i d i l t i i l idi salute e sicurezza dei lavoratori, in relazioneall’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali ealle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa;alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa;
Obblighi del medico competente )( art. 25 D. Lgs . 81/2008 )
Programma ed effettua la sorveglianza sanitariaProgramma ed effettua la sorveglianza sanitaria
Istituisce , aggiorna e custodisce , sotto la propria gg p presponsabilità , una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza p g p gsanitaria.
Eff tt i l hi li bi ti di lEffettua i sopraluoghi negli ambienti di lavoro
Obblighi del medico competente( t 25 D L 81/2008 )( art. 25 D. Lgs . 81/2008 )
Collabora con il Datore di lavoro e con il Servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi , anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria,Collabora alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrita’ psico fisica dei lavoratoriCollabora alla attivita’ di formazione e informazione dei confronti deiCollabora alla attivita di formazione e informazione dei confronti dei lavoratori, per la parte di competenzaCollabora alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di la ora ione ed esposi ione e le pec liari modalita’particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalita’ organizzative del lavoro
SORVEGLIANZA SANITARIAInsieme di indagini clinico strumentali volti a stabilire l’id ità d l l t ll i ifil’idoneità del lavoratore alla mansione specifica e a prevenire le malattie da lavoroATTRAVERSO LA VERIFICAATTRAVERSO LA VERIFICA
DELLA DEGLI DELLECompatibilità Effetti precoci Misure ditra condizioni sulla salute prevenzionedi salute e correlati all dei rischicompiti lavorativi esposizionecompiti lavorativi esposizione
professionale
MEDICO COMPETENTE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Il Medico Competente esegue la Sorveglianza Sanitaria sulla base del
Documento di Valutazione del Rischio.
Programma-Protocollo di sorveglianza sanitaria
che contenga anche le motivazioni per cui vengono eseguiti gli accertamenti previstiCopia di questo programma diventa parte del documento di valutazione deiCopia di questo programma diventa parte del documento di valutazione dei rischi e va presentata alla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi.
Strumenti operativi della SS
le visite mediche (preventiva, periodiche, straordinarie);gli accertamenti laboratoristici e strumentali;
le visite specialistiche;la conoscenza dei processi e dei rischi connessi con l'attività produttiva;i giudizi di idoneità,l l'istituzione e l'aggiornamento della cartella sanitaria e di rischio.
Giudizio di Idoneità
Giudizio di Idoneitàidoneità al lavoro specifico
e none non
idoneità specifica al lavoro,la specificità è essenzialmente da riferire al lavoro organizzato e non alla specificità è essenzialmente da riferire al lavoro organizzato e non al soggetto
idoneità non concetto astratto ma riferita
a una determinata mansione,
in quel posto di lavoro,
in quella azienda in cui esiste una precisa organizzazione del lavoroin quella azienda in cui esiste una precisa organizzazione del lavoro che determina tempi e modalità di esposizione a specifici rischi.
PRIMO ATTO VALUTAZIONE AMBIENTE DI LAVOROPRIMO ATTO VALUTAZIONE AMBIENTE DI LAVORO
Formulazione del Giudizio di IdoneitàIl giudizio di idoneità deve essere formulato all’attoIl giudizio di idoneità deve essere formulato all atto
della visita di assunzione delle visite periodiched ll i it di i t l l d l tti t l ti (60 i i didella visita di rientro al lavoro dopo malattie extralavorative (60 giorni di assenza)
Esso non sempre è assoluto (idoneo, non idoneo) ma può essere formulato per gradi intermedi
Idoneitàidoneità con prescrizione, quando il lavoratore è ritenuto idoneo con laidoneità con prescrizione, quando il lavoratore è ritenuto idoneo con la
prescrizione dell’uso di dispositivi di protezione individuale;idoneità parziale con limitazioni, per cui si preclude al lavoratore lo
svolgimento di alcune attività potenzialmente dannose alla sua salute ;svolgimento di alcune attività potenzialmente dannose alla sua salute ;inidoneità temporanea, quando si presume che le condizioni del nel tempo
possano variare e quindi è resa necessaria una successiva verifica ;(vanno precisati i limiti temporali di validità)(vanno precisati i limiti temporali di validità)
inidoneità totale, in qual caso occorre suggerire al datore di lavoro le mansioni che il lavoratore può svolgere in alternativa, in maniera che si possano rendere operative le conclusioni del medico competente senzapossano rendere operative le conclusioni del medico competente senza peraltro rendere palese l’eventuale diagnosi clinica
lavoratori e lavoratricilavoratori e lavoratrici affetti da patologiaaffetti da patologia
oncologicaoncologica
PERCORSO ATTRAVERSO LE PRINCIPALI AGEVOLAZIONI E
NORMATIVE
Il primo passo: riconoscimento dello stato di invalidità civile
L’accertamento della Invalidità Civile viene effettuato presso l’apposita Commissione medico – legale della ASL di residenza.
per presentare la domanda è necessario:1 i d l M di di M di i G l l il i d l tifi t di1 recarsi dal Medico di Medicina Generale per la compilazione del certificato medico
On-linein questa fase è importante accertarsi che il Medico abbia richiesto l’accertamento come:Invalido civile (legge 118/71).
di bil (l 68/99) t i hi t d f tt l d ipersona disabile(legge 68/99) questa richiesta deve essere fatta non solo dai disoccupati che intendono in futuro cercare un lavoro avvalendosi del Collocamento Mirato Disabili, ma anche da tutti coloro che già lavorano e che necessitano di tutele e causa della nuova condizione di salute)Persona handicappata ( legge 104/1992)Persona handicappata ( legge 104/1992)
2 recarsi entro 30 giorni presso un patronato per la compilazione della domanda on-line anche in questa fase è importante accertarsi che il Patronato richieda l’accertamento comecomeInvalido civile (legge 118/71).persona disabile(legge 68/99)Persona handicappata ( legge 104/1992)
La procedura In tempi piuttosto brevi (secondo la legge 80 del 2006 l’accertamento deve essere effettuato entro 15 giorni ) la persona viene convocata per colloquiogiorni.) la persona viene convocata per colloquio con l’Operatore sociale.Nel corso del colloquio l’Operatore sociale raccoglie informazioni sulla condizione socio-lavorativa , che verranno successivamente fornite alla Commissione medico-legale al momento della visita .medico legale al momento della visita .Successivamente la persona verrà invitata presso la ASL per la visita.E’ necessario presentarsi alla visita con le fotocopie della documentazione clinica recente .Qualora il Medico aziendale avesse già posto limitazioni perQualora il Medico aziendale avesse già posto limitazioni per l’attività lavorativa, è bene portare anche questo certificato.
La Commissione per l’accertamento della invalidità civile emette tre certificazioni:invalidità civile emette tre certificazioni:
1. il verbale di invalidità;l’ tt t i di h di i i d ll l2. l’attestazione di handicap ai sensi della legge 104/92;
3. la relazione conclusiva (ai sensi della legge 68/99 e dell’art 6 del DPCM 13 gennaio 2000) per le persone in età lavorativa che intendono usufruire del collocamento mirato come disabili.
la valutazione delle capacità lavorative (legge 68/99)
Nel corso della visita verranno quindi accertate le capacità lavorative in relazione alla patologia ed alle conseguenti necessità della persona e verrà compilata la :Relazione conclusiva
necessaria per l’iscrizione al Collocamento pMirato Disabili qualora la persona fosse disoccupata,utile per la visita presso il Medico Aziendale finalizzata alla verifica della idoneità delle mansioni.
La relazione conclusivaE t 6 DPCM 13 1 2000Ex art 6 DPCM 13.1.2000
Definisce una idoneità semi –specifica in quanto si riferisce agli aspetti sociali equanto si riferisce agli aspetti sociali e relazionali inerenti il soggetto, (raccolti nel corso del colloquio) ed alle informazionicorso del colloquio) ed alle informazioni anamnestiche nonché alla documentazione clinicaclinica .L’idoneità ad una specifica attività viene invece valutata dal medico aziendale
La relazione conclusiva Nella relazione conclusiva vengono analizzate le seguenti aree Autonomie funzionali Fattori ambientaliCapacità comunicative relazionali e cognitiveCapacità comunicative relazionali e cognitiveAbilità professionaliAspirazioni lavorative e motivazione al lavoroAspirazioni lavorative e motivazione al lavoroVengono inoltre espressi suggerimenti relativi all’impiego (in generale ed in relazione a tutte leall impiego (in generale ed in relazione a tutte le informazioni sociali e cliniche raccolte)
L’accertamento di handicap(legge 104/92)(legge 104/92)
la legge 104/92 definisce l’esistenza dell’handicap in stato dila legge 104/92 definisce l esistenza dell handicap in stato di gravità , qualora la minorazione singola o plurima abbia ridotto l’autonomia personale correlata all’età , in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale , nella sfera individuale o in quella della relazione.relazione.Il malato oncologico sottoposto a chemio o radioterapia, viene considerato in condizione di Handicap grave e può pertanto usufruire delle agevolazioni previste dalla legge 104/92, riguardanti in particolare
permessi lavorativi per il malato stesso ( due ore al giornopermessi lavorativi per il malato stesso ( due ore al giorno o in alternativa tre giorni al mese ) o per il familiare che lo assiste (tre giorni al mese frazionabili in ore o periodi di aspettativa )
sgravi fiscali
Il lavoro è importante
Per il paziente oncologico può essere molto importante, se possibile, mantenere laimportante, se possibile, mantenere la propria attività lavorativa. È pertanto importante la valutazione del medicoimportante la valutazione del medico competente per individuare le mansioni idoneeidonee.Ogni lavoratore può chiedere una visita presso il medico aziendale per una verifica delle proprie mansioni lavorative, e ciò è indipendente dall’accertamento della invalidità
Il giudizio del medico aziendaleIdoneità specifica
Il medico aziendale esprime un giudizio di idoneità specifica alla mansione al fine di disporre se necessario eventuali cambiamenti a tutela della salute del lavoratoreeventuali cambiamenti a tutela della salute del lavoratore (indipendentemente dall’accertamento di invalidità)Qualora tali disposizioni non vengano applicate o Q p g ppqualora il lavoratore non concordi con il giudizio espresso, è possibile rivolgersi al servizio di igiene e sicurezza sul lavoro SISL della ASL di appartenenzasicurezza sul lavoro SISL della ASL di appartenenza.Nel caso in cui il lavoratore sia stato in precedenza assunto come invalido è invece competente il Comitato pTecnico del Collocamento Mirato Disabili della Provincia
GRAZIE PER L’ATTENZIONEL ATTENZIONE