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Malattie da AdenovirusEtiologia
- DNA bicatenario, lineare, 70-80 nm
- Capside con simmetria icosaedrica, 252 capsomeri
- Non pericapside41 sierotipi
Caratteristiche biologiche
- Tendenza a determinare infezioni latenti (B linfociti)
- Oncogenicità negli animali (non dimostrata negli uomini)
Malattie da AdenovirusEpidemiologia
- Virus ubiquitari a diffusione intraspecie- Infezione primaria nei primi anni di vita
- Epidemie – Casi sporadici
Eliminazione
-Secrezioni respiratorie
-Secrezioni oculari-Feci
Trasmissione
- Diretta (interumana)- Semidiretta (acque, piscine, iatrogena, etc.)- Indiretta (strumenti contaminati)
In U.S.A. malattia respiratoria acuta giovani reclute
Malattie da Adenovirus
Patogenesi
- Infezione produttiva con morte cellulare (cellule epiteliali, forma acuta)
- Infezione latente (B linfociti, tessuto linfatico peritonsillare, riattivazione negli immunodepressi)
-Trasformazione oncogena (virus isolati dall’uomo nel criceto)
Malattie da AdenovirusAspetti clinici
- Forme asintomatiche (50%)- Sindromi respiratorie Rinofaringite Angina acuta febbrile Febbre faringo-congiuntivale (piscine) Malattia acuta respiratoria (2-5%) Polmonite- bronchiolite Forme pertussoidi
Affezioni congiuntivali- Congiuntivite acuta follicolare- Cheratocongiuntivite epidemica
Altre patologie- Cistite acuta emorragica- Meningiti, meningoencefaliti- Enteriti- Esantemi
Malattie da Adenovirus
Diagnosi
- Isolamento virale
- Dimostrazione isolati virali nei tessuti
- Sierologia anticorpi neutralizzanti (perenni) anticorpi fissanti il complemento (scompaiono entro un anno dall’infezione)
Malattie da AdenovirusTerapia
Solo topica con IFN nella cheratocongiuntivite
Profilassi
• Norme generali
• Piscine (cloro)
• Strumentario oftalmico
• Vaccini con sierotipi 4 e 7 (attenuati) (somministrati con capsule gastroresistenti – infezione intestinale → anticorpi neutralizzanti)
Usati solo nelle reclute
Eziologia
Il virus del morbillo appartiene alla famiglia Paramyxoviridae, genere morbillivirus. E’ un virus ad RNA lineare singola elica, di un solo tipo antigenico formato da 6 proteine strutturali.
Conferisce immunità per tutta la vita
Epidemiologia
La malattia è endemica e diffusa in tutto il mondo, senza predilezioni di sesso o di razza.
Secondo WHO, si verificano circa 45 milioni di casi/anno, responsabili di almeno un milione di morti.
MORBILLOMorbillo= piccolo morbo (per distinguerlo nel medioevo dai grandi morbi: peste, colera, vaiolo, febbre gialla).
EZIOLOGIAParamixovirus a RNAMortalita’ in Africa: 20 %.Mortalita’ in Europa (ante vaccinazione): 0,2 %Provoca depressione del sistema immunitario colpendo linfociti B e T con riduzione anche della blastizzazione e della sensibilita’ ritardata.Contagio diretto dal 7° giorno di incubazione al 5° giorno dopo la comparsa dell’esantema. Periodo di incubazione: 8-12 giorni. Indice di contagiosita’: 95 %Immunita’ per tutta la vita; gli anticorpi materni conferiscono una protezione parziale per buona parte del 1° anno di vita.
19251929
19331937
19411945
19491953
19571961
19651969
19731977
19811985
19891993
19970
50
100
150
200
250
300
350
400
Anno
Casi
noti
ficati
x 1
00.0
00 a
bita
ntiMORBILLO: MORBOSITA’ IN ITALIA
DAL 1925 AL 2000
Casi notificati
× 10000 abitanti
Anni
Epidemiologia
L’incidenza della malattia riconosce variazioni poliennali di 3-4 anni.
Quando la popolazione infantile suscettibile ha raggiunto il 30-40%, si hanno riaccensioni epidemiche.
L’incidenza stagionale dei casi risulta maggiore fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
casi di morbillo in Italia anno 2003
0
50
100
150
200
250
inverno primavera estate autunno
Mig
liaia
denuncecasi stimatiEspo. (denunce)
MORBILLOCLINICA1° fase: incubazione 8-12 gg (soggetto asintomatico). 2° fase: periodo enantematico e delle mucositi : febbre elevata (remittente), enantema: macchie di Koplik (puntini bianchi come spruzzatura di calce sulla mucosa delle guance) che compaiono subito prima dell’esantema. E’ detto anche periodo delle mucositi: rinite (starnuti e secrezione siero-mucosa), congiuntivite (lacrimazione e fotofobia), laringite (tosse secca insistente), bronchite. 3° fase: esantema: alla fine del periodo enantematico si ha caduta febbrile, comparsa dell’esantema con ripresa della febbre. L’esantema di natura maculo-papulosa si diffonde dall’alto al basso iniziando in regione retro-auricolare in tutto il corpo.
MORBILLO: COMPLICANZE:1) Per localizzazione tipica del virus: Polmonite interstiziale (compare nelle prime fasi della malattia) 2) Da sovrainfezione:
a) Polmonite batterica (per depressione immunitaria) (1-2 %)
b) Otite media acuta (5 %)
Nevrassite Meningoencefalite virale (convulsioni fino a stato saporoso, coma e morte 1:1000 casi) dovuta a reazione immuno-allergica. La mortalita’ e’ elevata (20%) o, spesso, lascia dei reliquati neurologici. Nel liquor: aumento delle cellule e delle proteine e possibile isolamento del virus.
PanEncefalite Sclerosante Subacuta (PESS) rara (1:100.000) forma degenerativa con latenza di 7 anni. Determina un progressivo scadimento delle funzioni neurologiche (paralisi spastica) ed intellettive fino a morte.
MORBILLO: PROFILASSI:
Vaccinazione con virus vivo attenuato: 15° mese – 6° anno – 18° anno.
Il soggetto non vaccinato che viene a contatto con un ammalato di morbillo puo’ essere profilassato con -globuline specifiche (0,25 mg/Kg).
Eziologia
Il virus rubeolico appartiene alla famiglia Togaviridae, genere Rubivirus.
E’ noto un solo sierotipo che conferisce immunità permanente.
Patogenesi
Pentrazione attraverso le mucose congiuntivali e delle prime vie aeree
Moltiplicazione a livello di mucosa orofaringea e dei linfonodi cervicali
viremia7°-8° giorno di incubazione
Esantema
Localizzazione cutanea
Linfonodi viremia
8° esantema
ROSOLIA
Contagio : diretto da una settimana prima della comparsa dell’esantema fino a 1-2 settimane dopo la remissione. Incubazione: 2-3 settimane Periodo prodromico (1-5 giorni): linfoadenomegalia retronucale e laterocervicale, modica splenomegalia, febbricola Esantema: maculopapuloso, non confluente o modestamente confluente, diffuso su tutto il corpo, leggero (meno intenso di quello del morbillo), inizia al viso e procede verso il basso. Non sempre e’ presente.
Diagnosi: 1) quadro clinico2) indagini di laboratorio: leucopenia, plasmacellule e cellule di Turk (stato irritativo delle plasmacellule)3) ricerca degli anticorpi specifici (Rub test): IgM specifiche
cercando di valutare l’aumento del titolo.4) Infezione congenita: ricerca di Ig M specifiche nel liquido
amniotico, sangue cordonale o preso dai villi coriali Profilassi 1) Passiva: -globuline specifiche2) Attiva: vaccino vivo attenuato in una unica dose (vaccinazione trivalente al 15° mese: anti-morbillo, rosolia, parotite)
Sindrome della rosolia congenita (SRC)
Infezione nel I trimestre di gravidanzaSRC nel 70% dei casiInfezione nel II trimestre di gravidanzaSRC nel 15% dei casiInfezione nel III trimestre di gravidanza %SRC trascurabile Quadro clinico: Triade di Gregg:1) cardiopatia congenita (pervietà del dotto arterioso di Botallo)2) cataratta3) sordità Alla nascita può essere presente un quadro settico: ittero, porpora trombocitopenica, epatosplenomegalia.
Parotite
E’ una malattia infettiva contagiosa principalmente dell’infanzia.
E’ dovuta ad un virus della famiglia Paramixoviridae, genere Rubulavirus.
Epidemiologia
L’unico serbatoio è l’uomo. Trasmissione per contatto diretto
attraverso le goccioline di Flugge e/o oggetti da queste contaminate.
Il virus è presente nella saliva da 7 giorni prima a 9 giorni dopo la comparsa della tumefazione parotidea.
Può aversi viruria nelle prime 2 settimane di malattia.
Epidemiologia
La parotite epidemica colpisce i bambini fra 5 e 10 anni di età, anche se viene osservata anche in giovani adulti e, raramente, negli anziani.
La diffusione è endemica ed ubiquitaria.
L’andamento è blandamente stagionale: lieve preferenza per i mesi invernali.
Ogni 2-4 anni si susseguono piccole riaccensioni epidemiche non legate all’immissione nella popolazione di soggetti recettivi.
Patogenesi
Non è stata chiarita completamente.
Penetrazione del virus attraverso l’epitelio respiratorio
Invasione delle cellule ciliate e proliferazione
viremia
Localizzazione alle ghiandole salivariviremia
Localizzazione d’organo
Quadro clinico
Periodo di incubazione : 14-25 giorni, in genere asintomatico.
Comparsa improvvisa di febbre (38-40° C), otalgia, tumefazioni parotidee dolorose inizialmente mono- poi bilaterali.
Quadro clinico
All’acme, il padiglione auricolare appare spostato in fuori.
In 8-10 giorni il volume della ghiandola ritorna normale.
In ogni momento della malattia possono tuttavia comparire localizzazioni extrasalivari.
COMPLICANZE
• Meningite a liquor limpido 1/1000
• Meningoencefalite 1/10.000
• Meningismo 5/100
• Orchiepididimite monolaterale 7/100
• Ooforite 3/100
• Pancreatite sierosa 7/100
Profilassi
Isolamento del paziente fino alla risoluzione della tumefazione parotidea.
Immunizzazione passiva: non è consigliabile.
Vaccinazione con virus vivo attenuato: conferisce una protezione del 75-95% per circa 10 anni.