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MANUALE DEI LAVORI PUBBLICI E UGENIO D E C ARLO Manuale sugli appalti di lavo- ri pubblici di facile e pron- ta consultazione rivolto agli operatori degli Enti locali Aggiornato alla Legge n. 114/2015 e alla più recente giurisprudenza

manuale dei lavori pubblici - halley.it DE CARLO_Manuale dei... · 2.3 Il programma triennale delle opere pubbliche 2.4 La programmazione degli investimenti e la strategia ... 10.3

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manualedei lavoripubblici

EugEnio DE Carlo

Manuale sugli appalti di lavo-ri pubblici di facile e pron-ta consultazione rivolto agli operatori degli Enti locali

aggiornato allalegge n. 114/2015e alla più recente giurisprudenza

Isbn 978-88-7589-449-8Diritti Riservati © 2015 Halley informatica

Finito di stampare nel mese di maggio 2015presso Tipografia inPrinting s.r.l. – Camerino (Mc)

per conto diHalley informatica srlVia Circonvallazione, 131 – 62024 Matelica (MC)Tel. 0737 781211 – Fax 0737 [email protected] – www.halley.it – www.halleyconsulenza.it

progetto grafico, redazione, impaginazione | Kindustria | [email protected]

L’editore e l’autore declinano ogni responsabilità per eventuali ed involontari errori.

Tutti i diritti, compresi la traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo e/o su qualunque supporto (ivi compresi i microfilm, i film, le fotocopie, i supporti elettro-nici o digitali), nonché la memorizzazione elettronica e qualsiasi sistema di immagazzinamento e recupero di informazioni, sono riservati in tutti i Paesi.

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Indice

Indice

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AutoreIntroduzione

I – Normativa, definizioni e ambito d’applicazione

1.1 La disciplina normativa 1.2 La definizione di contratti pubblici e l’ambito di

applicazione del Codice dei contratti pubblici1.3 soglie contrattuali

II – La programmazione

2.1 La programmazione. Il programma elettorale del sindaco

2.2 La programmazione pluriennale2.3 Il programma triennale delle opere pubbliche2.4 La programmazione degli investimenti e la strategia

finanziaria2.5 La programmazione dei lavori pubblici e le espro-

priazioni2.6 L’elenco annuale delle opere pubbliche2.7 Il procedimento di approvazione del programma

triennale delle opere pubbliche2.8 Le fonti di finanziamento

2.8.1 Le fonti di finanziamento mediante capitale privato

2.9 Il partenariato pubblico-privato2.10 Le concessioni di lavori pubblici2.11 Il project financing2.12 Leasing in costruendo2.13 Il “contratto di disponibilità”2.14 La sponsorizzazione di lavori pubblici

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Indice

III – Lo sportello dei contratti, il RUP e gli altri soggetti del procedimento

3.1 Lo sportello dei contratti pubblici e i relativi compiti3.1.1 La sUA3.1.2 Le centrali di committenza

3.2 Il RUP e gli altri soggetti del procedimento3.2.1 Il responsabile del procedimento nella Legge n.

241/19903.2.2 Il responsabile del procedimento nei contratti

pubblici3.2.3 Il responsabile del programma triennale 3.2.4 Il dirigente del settore tecnico3.2.5 Il responsabile del procedimento di gara3.2.6 Il responsabile del procedimento espropriativo3.2.7 Il responsabile del procedimento finanziario3.2.8 Il responsabile della sicurezza nelle diverse fasi

IV – La procedura di scelta del contraente

4.1 La deliberazione o la determinazione a contrattare4.2 I soggetti partecipanti alle procedure di affidamento

dei contratti e le fasi di aggiudicazione4.3 I criteri di scelta del contraente4.4 L’affidamento dei contratti di lavori pubblici sotto soglia4.5 I criteri di selezione delle offerte4.6 Le soluzioni migliorative4.7 La commissione di gara4.8 Le sedute di gara

4.8.1 Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull’elenco prezzi o sull’importo dei lavori

4.8.2 Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante offerta a prezzi unitari

4.8.3 L’offerta economicamente più vantaggiosa – adempimenti della commissione

4.9 Il principio di tassatività delle cause di esclusione dalle gare pubbliche ed il potere di soccorso

4.10 Il principio di buona fede e quello di eterointegrazione nell’applicazione dei bandi di gara

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V – Gli adempimenti preliminari

5.1 Gli adempimenti preliminari5.2 Il contributo dovuto all’Autorità di Vigilanza5.3 Il Codice unico di progetto – CUP5.4 Il CIG5.5 Il DURC – Documento unico di regolarità contributiva5.6 L’AVCPass 5.7 Gli oneri per la sicurezza5.8 L’informativa antimafia (tipica e atipica) e la comu-

nicazione antimafia5.8.1 L’informativa antimafia tipica5.8.2 L’informativa antimafia atipica5.8.3 La comunicazione antimafia

VI – L’aggiudicazione e la stipulazione contrattuale

6.1 L’aggiudicazione6.2 La verifica delle offerte anomale6.3 L’autotutela6.4 La responsabilità precontrattuale e quella da lucro

cessante6.4.1 La responsabilità precontrattuale6.4.2 La responsabilità da lucro cessante

6.5 L’avviso dei risultati della procedura di affidamento6.5.1 Dimezzamento termini lavori sotto soglia per

appalti particolari6.6 La cauzione provvisoria e definitiva6.7 I termini per la stipulazione contrattuale6.8 La forma contrattuale6.9 I controlli sui contratti6.10 L’accesso agli atti di gara

VII – Il subappalto e l’avvalimento

7.1 Il subappalto 7.2 L’avvalimento

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VIII – La progettazione

8.1 L’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria8.2 I livelli di progettazione

8.2.1 Il progetto preliminare8.2.2 Il progetto definitivo8.2.3 Il progetto esecutivo

8.3 Gli incentivi alla progettazione interna8.4 I soggetti verificatori e validatori

IX – L’esecuzione del contratto

9.1 Gli aspetti economici dell’esecuzione del contratto9.2 Le anticipazioni e le variazioni

9.2.1 Le anticipazioni9.2.2 Le varianti in corso d’opera

9.3 Il prezzo e i pagamenti9.4 Le vicende successive all’appalto

9.4.1 Gli atti di cessione, di trasformazione e di affitto aziendale (art. 116 Codice)

9.4.2 La cessione dei crediti derivanti dal contratto (art. 117 Codice)

9.4.3 L’estensione, la proroga e il rinnovo contrattuale

X – L’esecuzione dei lavori

10.1 La direzione lavori: il direttore dei lavori e i suoi ausiliari

10.2 La sospensione e la proroga dei lavori10.3 Le varianti 10.4 Le contestazioni dei lavori10.5 La patologia del contratto d’appalto10.6 Le conseguenze della risoluzione del contratto (artt.

138 e 139 Codice)10.7 Il subentro nel caso del fallimento dell’esecutore o

risoluzione del contratto (art. 140 Codice)10.8 Le riserve e gli accordi bonari10.9 L’arbitrato 10.10 Il collaudo: il collaudatore e la commissione di col-

laudo

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Eugenio De Carlo, avvocato, segretario comunale dal 1996, attualmente segretario generale di Enti di Classe I/A, con esperienza di servizio presso molteplici Enti locali, segretario delle Unioni di Comuni Montedoro nonché di Crispiano-Massafra-statte, oltre che segretario d’ambito dei Piani sociali di zona e RsU, ha assunto vari incarichi tra i quali si segnalano quelli di Direttore generale, di Dirigente nonché di Responsabile di servizio Affari generali e contenzioso, servizi sociali, Pubblica Istruzione, Appalti e contratti, di Presidente di commissioni di gare e di concorsi, di commissioni di disciplina, di nuclei e organismi interni di valutazione.

È altresì autore di vari statuti comunali nonché di regolamenti in materia di organizzazione e di funzionamento di organi e uffici comunali, di accesso agli atti, di tributi, di contabilità, di procedimento disciplinare, di concorsi e appalti, ecc.

Relatore in convegni su tematiche varie, con particolare riguardo alle forme associative di gestione dei servizi, nonché docente a vari corsi d’aggiornamento dei dipendenti comunali.

Ha pubblicato vari testi specialistici con Halley Editrice (Il contenzioso negli Enti locali: aspetti organizzativi e gestionali; I siti inquinati: la responsabilità per l’abbandono dei rifiuti; I limiti di responsabilità della Pubblica Amministrazione nell’accessione invertita; L’accordo bonario nei lavori pubblici; La Corte dei Conti: profili di organizzazione, funzionamento e responsabilità; La contabilità nei lavori pubblici; Manuale per la gestione degli ordini ai fornitori; Il catasto nella fiscalità locale; Manuale dei lavori pubblici; I contratti pubblici, I e II edizione; L’Agenda del Sindaco) nonché numerosi articoli su diverse e prestigiose riviste di settore, in materia di finanza locale, di appalti e concessioni, di organi istituzionali, di personale e organizzazione.

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Introduzione

L’opera, di agevole consultazione, è destinata al servizio di ammi-nistratori, dirigenti e dipendenti degli Enti locali al fine di avere un supporto d’indubbia utilità teorica e pratica nello svolgimento dei rispettivi compiti, dalla fase della programmazione a quella di ese-cuzione contrattuale delle opere.

L’esigenza della pubblicazione, infatti, in attesa dell’ennesimo recepimento delle nuove direttive europee in materia di appalti pub-blici, nasce dalla continua innovazione a cui, sia a livello legislativo che giurisprudenziale, è sottoposta la materia dei lavori pubblici, rendendo, così, necessario un costante aggiornamento degli opera-tori del settore rispetto ai tanti importanti temi in evoluzione quali quelli della legalità, della sicurezza, della gestione degli appalti.

Il testo passa in rassegna in modo dinamico e pratico le varie fasi dei lavori pubblici (programmazione, aggiudicazione, stipulazione ed esecuzione), soffermandosi sulle questioni di maggiore interesse e le questioni più problematiche, così come affrontate e risolte sia dalla giurisprudenza che dall’AVCP (ora Anac) di cui sono ripor-tati estratti e massime in ordine agli istituti di rilievo nella materia trattata.

La struttura del testo, nelle parti in cui è articolato, è collegata alla normativa di riferimento contenuta nel Codice dei contrat-ti pubblici (D.Lgs. n. 163/2006), nel Regolamento di esecuzione (D.P.R. n. 207/2010), nel TUEL (D.Lgs. n. 267/2000) e nel TU espropri (D.P.R. n. 327/2001).

In particolare, il manuale, premessi cenni sulla normativa e sull’ambito di applicazione, si sofferma, in sequenza, sulla pro-grammazione, nei vari aspetti politici, amministrativi e finanziari, sulle fonti di finanziamento, pubbliche e private, sullo sportello dei contratti, sulla SUA e sulle centrali di committenza, sulla RUP e

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sulle altre figure che caratterizzano ed incidono, sotto vari profili, il procedimento dei lavori pubblici, sulle procedura e sui criteri di scelta del contraente, sulle fasi di aggiudicazione, sulla commissione e sulle sedute di gara, sugli adempimenti preliminari all’affidamen-to dei contratti, sulle cause di esclusione e sul potere di soccorso, sulla stipulazione contrattuale, sui controlli, sul subappalto e sull’avvalimento, sull’autotutela, sull’esecuzione del contratto, sulla patologia del rapporto, e tanti altri argomenti di specifico interesse in materia.

Ogni argomento trova i propri riferimenti normativi, giurispru-denziali e alla prassi più significativa, in modo da ben rappresentare e spiegare gli istituti trattati.

Introduzione

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INoRmatIVa, DEfINIzIoNI

E ambIto D’aPPLICazIoNE

1.1 La disciplina normativa

La disciplina relativa all’attività contrattuale delle Pubbliche Am-ministrazioni è contenuta nel Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture recato dal D.Lgs. 12 marzo 2006, n. 163, che attua le Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.

La normativa in materia contrattuale è stata completata con la pubblicazione del Regolamento D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 di esecuzione del Codice dei contratti previsto dall’art. 5 D.Lgs. n. 163/2006, che ha sostituito le seguenti fonti normative in materia di lavori pubblici:- il D.P.R. n. 554/1999, vale a dire il Regolamento generale di

attuazione della c.d. “Legge Merloni” (Legge n. 109/1994);- il D.P.R. n. 34/2000, vale a dire il Regolamento di qualificazione

per i lavori pubblici;- il D.P.R. 4 aprile 2002, n. 101, in tema di aste elettroniche;- la Legge 13 agosto 2010, n. 136, Piano straordinario contro

le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia (a disciplina sulla tracciabilità dei flussi finanziari, di cui all’art. 3 della Legge n. 136/2010, si completa con l’art. 6 della Legge 17 dicembre 2010, n. 217).

In prospettiva, si attendono significative novità in materia di appalti pubblici, quanto prima e comunque entro il 2016, in attuazione delle Direttive UE n. 24/2014 (appalti) e n. 23/2014 (concessioni). La regola aurea sarà quella della gara pubblica rispetto ai casi, eccezio-nali, espressamente previsti delle deroghe. si prevedono, inoltre, la razionalizzazione e la centralizzazione delle stazioni appaltanti, il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato degli appalti e delle concessione pubbliche per le imprese, con riduzione degli

D.Lgs. n. 163/2006 Codice dei contratti pubblici

D.P.R. n. 207/2010Regolamento d’esecuzione

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti alle gare, la revisione delle soa e del sistema di qualificazione, l’introduzione di metodi di risoluzione delle controversie alternative al rimedio giurisdizionale anche per la fase della gara e dell’aggiudicazione, strumenti finanziari innovativi e incentivi per il project financing e per la partecipazione dei capitali privati.

aNaC atto di segnalazione 21 maggio 2014, n. 3(…) In seno alle direttive Appalti e Utilities emergono, in tutta evidenza, alcune fondamentali leve strategiche, essenzialmente riconducibili ai seguenti campi d’azione: maggiore semplificazione; maggiore incoraggiamento dell’orientamento alla qualità, all’inno-vazione, ivi compresa l’eco-innovazione; favor per le piccole e medie imprese (PMI); tutela ambientale, sociale e del lavoro, nell’ottica di assicurare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; maggiore impulso all’aggregazione della domanda, attraverso il potenziamen-to degli istituti di centralizzazione degli acquisti.La direttiva Concessioni, dal canto suo, trae la sua ragion d’essere dalla necessità di superare la mancanza di certezza giuridica nel settore degli affidamenti delle concessioni che è alla base dei problemi e degli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un’effettiva concorrenza nel settore e di condizioni di parità tra gli operatori economici.senza entrare nel dettaglio delle disposizioni contenute nella direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, giova in questa sede evidenziare l’intendimento del legislatore comuni-tario di disciplinare l’istituto perseguendo le seguenti direttrici: certezza giuridica, pubblicità e trasparenza, snellezza e flessibilità procedurale, tutela giuridica. Come si evidenzierà nel prosieguo, con riferimento ad ognuna delle direttive di nuova emanazione, è possibile trarre spunti di riflessione sia in ordine al recepimen-to di alcuni fondamentali istituti, ovvero di alcune modifiche fondamentali apportate agli istituti preesistenti, sia in ordine al ruolo strategico che potrà svolgere l’Autorità nel nuovo contesto delineato dalle direttive de quibus.Preme rimarcare, in via preliminare, che l’impianto complessivo delle nuove direttive, anche perché riconosce un ruolo centrale alle scelte delle amministrazioni aggiudicatrici, costituisce un approccio alla disciplina degli appalti e delle concessioni di tipo sostanzialmente diverso dal contesto normativo italiano, nel quale, mediante una regolamentazione molto puntuale, si è cercato di limitare la discrezionalità delle stazioni appaltanti, soprattutto in considerazione del condivisibile obiettivo di prevenire fenomeni di corruzione o di infiltrazioni criminali.

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

Per converso, una regolamentazione molto spinta ha prodotto forti incentivi al contenzioso, senza ottenere risultati evidenti in termini di efficacia ed efficienza; in proposito l’Autorità ha potuto constatare come spesso l’aggiudicazione e l’esecuzione dei contratti venga rallentata dal contenzioso che origina dal presunto mancato rispetto di procedure puramente formali che possono non incidere sugli aspetti sostanziali dell’affidamento, con conseguente grave danno per la finanza pubblica e per la qualità dei servizi offerti alla e dalla Pubblica Amministrazione.La scarsa efficienza che ne deriva per il sistema è testimoniata, tra l’altro, dai continui interventi che il legislatore si vede costretto ad effettuare sulla materia; interventi dovuti proprio alla ecces-siva regolamentazione prodotta che necessita continuamente di essere modificata. Le continue modifiche normative, però, minano ulteriormente l’efficienza del sistema, in quanto, da un lato, la regolamentazione per via legislativa richiede tempi lunghi – sia per l’emanazione delle norme primarie che per il recepimento nella prassi – che potrebbero essere incompatibili con quelli ne-cessari per risolvere i problemi del mercato e dall’altro, in quanto ciò impone continue modifiche nei comportamenti delle stazioni appaltanti e degli operatori economici, irrigiditi dal rispetto di regole per la cui adozione di norma non vengono coinvolti.È opinione, pertanto, che il recepimento delle direttive possa costituire un importante punto di svolta nel modo in cui le Pubbliche Amministrazioni effettuano i propri acquisti. In tal senso si ritiene opportuno modificare l’attuale quadro normati-vo, prevedendo che nel recepimento delle direttive il legislatore si limiti ad individuare gli obiettivi che l’azione amministrativa deve conseguire, anche in conformità ai principi di cui all’art. 32, comma 1, lett. c), Legge 24 dicembre 2012, n. 234, secondo cui “gli atti di recepimento di direttive dell’Unione europea non possono prevedere l’introduzione o il mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive stesse, ai sensi dell’articolo 14, commi 24-bis, 24-ter e 24-quater, della legge 28 novembre 2005, n. 246”.

Omissis

Al di là delle specifiche considerazioni svolte in ordine alle diret-trici fondamentali lungo le quali si muovono le nuove direttive in materia di appalti e di concessione – che si auspica saranno valorizzate anche in seno all’ordinamento interno –, nell’ottica di una semplificazione della disciplina di settore, si ritiene di porre in evidenza soprattutto la necessità di dar vita, in fase di

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

recepimento, ad un corpus normativo che rechi una disciplina snella, essenziale, costituita da poche, chiare e stabili regole, sia in materia di appalti (ivi compresi i settori speciali) sia in ma-teria di concessioni, attribuendo, nel contempo, un più ampio e specifico potere di regolazione all’Autorità, nei termini descritti in premessa.L’Autorità, infatti, potrebbe essere chiamata a svolgere un ruolo determinante nella regolazione del mercato dei contratti pubbli-ci, attraverso atti interpretativi delle norme esistenti, in seno ai quali sarebbero agevolmente individuabili, altresì, le best practices di settore, in modo tale da essere proiettate sull’intero mercato attraverso atti di soft regulation opportunamente individuati, oltre che nelle determinazioni e nei bandi-tipo, in specifiche comunicazioni interpretative e raccomandazioni, per orientare i comportamenti dei soggetti regolati.In tal modo si realizzerebbe l’apprezzabile obiettivo di avere regole certe e snelle, introdotte dalla norma primaria di recepimento, la cui attuazione, anziché essere irrigidita dall’applicazione di nor-me di natura regolamentare (attuative e/o esecutive delle prime), avverrebbe attraverso l’esercizio di un dinamico potere regolatorio riconosciuto ad un’autorità amministrativa indipendente.Da ultimo, per una migliore realizzazione degli obiettivi proposti, si ritiene che non possa prescindersi da un fattivo coinvolgimento dell’Autorità nella fase di recepimento delle direttive comunitarie, attraverso un’auspicata partecipazione attiva ai tavoli che saranno appositamente costituiti.L’Autorità, infatti, per la centralità del ruolo svolto nell’ambito della contrattualistica pubblica è già depositaria di un patrimonio conoscitivo che ben potrà essere messo a disposizione quale utile ausilio ai fini delle modifiche di sistema che il recepimento delle direttive renderà necessarie.

1.2 La definizione di contratti pubblici e l’ambito di applicazione del Codice dei contratti pubblici

I contratti pubblici sono i contratti di appalto o di concessione aventi per oggetto l’acquisizione di servizi, o di forniture, posti in essere:- dalle stazioni appaltanti;- dagli Enti aggiudicatori;

Definizione

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

- dai soggetti aggiudicatori (le Amministrazioni dello stato; gli Enti pubblici territoriali; gli altri Enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni, unioni, con-sorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti).Detti contratti possono riguardare sia i settori “speciali” del

gas, energia termica, elettricità, acqua, trasporti, servizi postali, sfruttamento di area geografica, come definiti dalla Parte III del Codice dei contratti, in cui operano le stazioni appaltanti, che i settori “ordinari”, ossia quei settori diversi da quelli speciali.

sono a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione ap-paltante o un Ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, per l’appalto di lavori, la fornitura di prodotti o la prestazione di servizi come definiti dal Codice.

Gli appalti pubblici di lavori sono appalti pubblici aventi per oggetto l’esecuzione o, congiuntamente, la progettazione esecu-tiva e l’esecuzione, ovvero, previa acquisizione in sede di offerta del progetto definitivo, la progettazione esecutiva e l’esecuzione, relativamente a lavori o opere rientranti nell’Allegato I, oppure, limitatamente alle ipotesi di cui alla Parte II, Titolo III, Capo IV del Codice, l’esecuzione, con qualsiasi mezzo, di un’opera rispon-dente alle esigenze specificate dalla stazione appaltante o dall’Ente aggiudicatore, sulla base del progetto preliminare o definitivo posto a base di gara.

I “lavori” di cui all’Allegato I al Codice comprendono le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione di opere, intendendo per “opera” il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi una funzione economica o tecnica. Le opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile, sia quelle di presidio e difesa ambientale e d’ingegneria naturalistica.

nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddividere gli appalti in lotti funzionali. nella de-termina a contrarre le stazioni appaltanti indicano la motivazione circa la mancata suddivisione dell’appalto in lotti e i criteri di partecipazione alle gare devono essere tali da non escludere le piccole e medie imprese.

settorispecialie ordinari

Appaltipubblicidi lavori

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

I contratti misti sono quelli aventi per oggetto:a) lavori e forniture;b) lavori e servizi;c) lavori, servizi e forniture;d) servizi e forniture.

Ai fini dell’individuazione del tipo di appalto, l’oggetto prin-cipale del contratto è costituito dai lavori se l’importo dei lavori assume rilievo superiore al 50%, salvo che, secondo le caratteri-stiche specifiche dell’appalto, i lavori abbiano carattere meramente accessorio rispetto ai servizi o alle forniture, che costituiscano l’oggetto principale del contratto.

L’affidamento di un contratto misto non deve avere come conseguenza di limitare o escludere l’applicazione delle pertinenti norme comunitarie relative all’aggiudicazione di lavori, servizi o forniture, anche se non costituiscono l’oggetto principale del contratto, ovvero di limitare o distorcere la concorrenza.

aVCP Deliberazione 21 maggio 2014, n. 21

nei contratti misti di servizi e lavori occorre prevedere, a titolo di requisiti di partecipazione, sia la dimostrazione della capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale per l’erogazione dei servizi, in base agli artt. 41 e 42 D.Lgs. 163/2006, sia il possesso della qualificazione sOA nella categoria e classifica corrispon-denti alla natura e all’importo dei lavori da eseguire (cfr. Parere Avcp n. 62/2008); ciò in quanto, ai sensi dell’art. 15 D.Lgs. n. 163/2006, l’operatore economico che concorre allo affidamento di un contratto misto deve possedere i requisiti di qualificazione e capacità prescritti dallo stesso D.Lgs. 163/2006 per ogni singola prestazione contrattuale, secondo il c.d. principio della combi-nazione delle differenti discipline, in base al quale, in materia di qualificazione, l’operatore economico deve essere qualificato per tutte le prestazioni di lavori, servizi e forniture secondo le norme previste per ciascuna di tali prestazioni.Inoltre, deve distinguersi tra:1) contratti “di rilevanza comunitaria” ossia i contratti pubblici

il cui valore stimato al netto dell’imposta sul valore aggiun-to (Iva) è pari o superiore alle soglie di cui agli artt. 28, 32, comma 1, lett. e), 91, 99, 196, 215, 235 del Codice, e che non rientrino nel novero dei contratti esclusi;

2) contratti “sotto soglia” ossia i contratti pubblici il cui valore stimato al netto dell’Imposta sul valore aggiunto (Iva) è infe-

Contrattimisti

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

riore alle soglie di cui agli articoli predetti e che non rientrino anch’essi nel novero dei contratti esclusi. Questi ultimi sono i contratti di cui alla Parte I, Titolo II, del Codice nonché quelli non espressamente contemplati;

3) contratti “esclusi” dall’ ambito d’applicazione del Codice, i contratti:a) aventi per oggetto:

- l’acquisto o la locazione, quali che siano le relative mo-dalità finanziarie, di terreni, fabbricati esistenti o altri beni immobili o riguardanti diritti su tali beni; tuttavia, i contratti di servizi finanziari conclusi anteriormente, contestualmente o successivamente al contratto di ac-quisto o di locazione rientrano, a prescindere dalla loro forma, nel campo di applicazione del Codice,

- l’acquisto, lo sviluppo, la produzione o coproduzione di programmi destinati alla trasmissione da parte di emittenti radiotelevisive e appalti concernenti il tempo di trasmissione;

b) concernenti:- i servizi d’arbitrato e di conciliazione, - i servizi finanziari relativi all’emissione, all’acquisto, alla

vendita e al trasferimento di titoli o di altri strumenti finanziari, in particolare le operazioni di approvvigio-namento in denaro o capitale delle stazioni appaltanti, nonché i servizi forniti dalla banca d’Italia,

- i contratti di lavoro,- i servizi di ricerca e sviluppo diversi da quelli i cui

risultati appartengono esclusivamente alla stazione ap-paltante, perché li usi nell’esercizio della sua attività, a condizione che la prestazione del servizio sia interamente retribuita da tale Amministrazione.

Il Codice dei contratti pubblici non si applica agli appalti pubblici aggiudicati da un’Amministrazione aggiudicatrice o da un Ente aggiudicatore ad un’altra Amministrazione aggiudicatrice o ad un’associazione o consorzio di Amministrazioni aggiudicatrici, in base ad un diritto esclusivo di cui esse beneficiano in virtù di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative pubblicate, purché tali disposizioni siano compatibili con il Trattato.In ogni caso, secondo l’art. 27, comma 1 D.Lgs. n. 163/2006, an-che l’affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture, esclusi, in tutto o in parte dall’applicazione del succitato Codice, avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità nonché dell’obbligo di far precedere l’affidamento da invito ad almeno 5 concorrenti, se compatibile con l’oggetto del contratto.

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I – normativa, definizioni e ambito d’applicazione

Peraltro, anche ai contratti esclusi ed alle relative procedure di affidamento si applicano le disposizioni sul procedimento amministrativo di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., mentre l’attività contrattuale si svolge nel rispetto, altresì, delle disposizioni stabilite dal Codice Civile.

1.3 Soglie contrattuali

L’art. 28 del Codice stabilisce le soglie contrattuali relative ai contratti di lavori pubblici, precisando che: «Fatto salvo quanto previsto per gli appalti di forniture del Ministero della difesa dall’art. 196 del Codice, per i contratti pubblici di rilevanza comunitaria il valore stimato al netto dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) è pari o superiore alle soglie seguenti: (…) c) 5.278.000 euro per gli appalti di lavori pubblici e per le concessioni di lavori pubblici».

Dal 1° gennaio 2014 sono in vigore le nuove soglie comunitarie per gli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi stabilite con il Regolamento (UE) n. 1336/2013 della Commissione del 13 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 14 dicembre 2013, L 335/17) che modifica le Direttive n. 2004/17/CE, n. 2004/18/CE e n. 2009/81/CE del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti.

Le nuove soglie risultano: - per i settori ordinari: 5.186.000 euro per gli appalti di lavori

pubblici e per le concessioni di lavori pubblici;- per i settori speciali: 5.186.000 euro per quanto riguarda gli

appalti di lavori.

Comunicato aNaC del 16 aprile 2015Indagine sulla corretta applicazione delle regole

riguardanti l’individuazione dell’importo stimatodell’appalto in relazione alle soglie comunitarie.

(…) Le stazioni appaltanti devono, pertanto, prestare la massima at-tenzione nelle corretta definizione del proprio fabbisogno in relazione all’oggetto degli appalti, specialmente nei casi di ripartizione in lotti, contestuali o successivi, o di ripetizione dell’affidamento nel tempo, evitando l’artificioso frazionamento delle commesse pubbliche per non incorrere nella violazione delle suddette disposizioni.

nuovesoglie

Regolamen-to (UE) n. 1336/2013

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IILa PRoGRammazIoNE

2.1 La programmazione. Il programma elettorale del Sindaco

nel nuovo ordinamento delle autonomie locali il sindaco ha assun-to, a partire dalla Legge 25 marzo 1993, n. 81 che ne ha previsto l’elezione diretta, un ruolo politico e amministrativo centrale, in quanto titolare di funzioni di direzione e di coordinamento dell’esecutivo comunale, in un sistema nel quale il medesimo trae direttamente la propria investitura dal corpo elettorale.

In questo senso, il programma politico-amministrativo da af-figgere all’Albo pretorio, come previsto dagli artt. 71, comma 2, TUEL per i Comuni sino a 15.000 abitanti, e 73, comma 2, TUEL, per i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, costi-tuisce il documento fondamentale della proposta che il candidato sindaco e la sua coalizione politica offrono al proprio elettorato, illustrando e precisando intenti, azioni e obiettivi da realizzare nell’arco del mandato elettorale che si concluderà, al termine del quinquennio, con il c.d. “bilancio di mandato”.

2.2 La programmazione pluriennale

Il piano di mandato del sindaco si articola attraverso una program-mazione pluriennale che tiene conto della durata del mandato stesso e si sviluppa e attua mediante progetti, azioni strategiche e obiettivi contenuti ed esplicitati nel piano esecutivo di gestione (p.e.g.) di cui all’art. 169 TUEL, piano facoltativo per i Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti e per le Comunità montane.

L’anzidetto piano è definito dalla Giunta sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio e prima dell’inizio dell’esercizio e determina gli obiettivi di gestione affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi.

Artt. 71e 73 TUEL: piano di mandato

Art. 169 TUEL:pianoesecutivodi gestione

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II – La programmazione

2.3 Il programma triennale delle opere pubbliche

Fase fondamentale della contrattualistica pubblica, con riguar-do ad ogni settore, compreso quello dei lavori pubblici, a cui il Legislatore connette un’importanza fondamentale, è quella della programmazione.

Il programma triennale delle opere pubbliche costituisce l’atto fondamentale d’individuazione degli obiettivi concreti che gli Or-gani di governo intendono conseguire e rappresenta lo strumento di razionalizzazione della spesa pubblica la quale, evidentemente, presuppone la ricognizione delle risorse finanziarie.

L’attuale norma di riferimento in materia di programmazione è contenuta nell’art. 128, D.Lgs. n. 163/2006 che, riproducendo l’art. 14, Legge n. 109/1994 e con gli adattamenti imposti dalle modifiche normative successivamente intervenute, fissa i principi e le disposizioni fondamentali in materia.

Giurisprudenza

Per costante giurisprudenza l’approvazione del Programma Triennale Opere Pubbliche e l’inserimento in esso di un’opera pubblica non sono atti di natura provvedimentale di per sé le-sivi delle posizioni dei privati, così come anche l’approvazione di un’opera pubblica, ove l’atto rimanga nella sfera gestionale dell’Amministrazione (T.A.R. Marche, sez. I, 11 febbraio 2014, n. 222; T.A.R. Puglia, bari, 17 ottobre 2010, n. 3401).

La variazione del programma delle opere pubbliche, qualora giu-stificata dalla sopravvenienza ed autonomia delle fonti di finan-ziamento relative a nuove opere, non necessita di alcun rinnovo della pubblicazione (T.A.R. Campania, sez. I, 11 marzo 2004, n. 2836, con riferimento all’inserimento successivo alla pubblicazione del programma di un’opera mediante project financing).

Il nuovo principio della competenza finanziaria e i riflessi sulla programmazione dei lavori pubblici

Il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 ha introdotto disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi

Art. 128 D.Lgs. n. 163/2006

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MANUALE DEI LAVORI PUBBLICI

Aggiornato alla Legge n. 114/2015 e alla più recente giurisprudenza

CONTENUTI

L’esigenza della pubblicazione nasce dalla continua innovazione a cui, in attesa dell’ennesimo recepimento delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici, sia a livello legislativo che giurisprudenziale, è sottoposta la materia dei lavori pubblici, rendendo, così, necessario un costante aggiornamento degli operatori del settore rispetto ai tanti importanti temi in evoluzione quali quelli della legalità, della sicurezza, della gestione degli appalti. Il testo passa in rassegna in modo dinamico e pratico le varie fasi dei lavori pubblici (programmazione, aggiudicazione, stipulazione ed esecuzione), soffermandosi sulle questioni di maggiore interesse e le questioni più problematiche. L’opera, di agevole consultazione, è destinata al servizio di amministratori, dirigenti e dipendenti degli Enti locali al fine di avere un supporto d’indubbia utilità teorica e pratica nello svolgimento dei rispettivi compiti, dalla fase della programmazione a quella di esecuzione contrattuale delle opere.

CARATTERISTICHE

Pagine: 216

Prezzo: € 26,00 (IVA assolta dall’editore)

Codice: ISBN 978-88-7589-449-8

Formato: 17X24

Prima edizione: Marzo 2015

Disponibilità: Marzo 2015

Autore: Eugenio De Carlo

CEDOLA D’ACQUISTO

“Manuale dei lavori pubblici”

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