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Le imposte indirette Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

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Page 1: Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

Le imposte indirette

Massimo D’Antoni

Anno Accademico 2012-2013

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Classificazione amministrativa

I Imposte sugli affariI IVA (imposta generale sugli scambi)I Imposta di registro, sulle assicurazioni, ipotecarie e catastali, di bollo,

sulle successioni e donazioniI Imposte sulla produzione di particolari beni (accise)

I di fabbricazione (es. olii minerali)I sul consumo di particolari beni (es. spiriti e birra, consumo di gas metano,

sull’energia elettrica)

Si tratta di un insieme molto eterogeneo di imposte. Alcune di esse sonoanacronistiche, hanno elevati costi amministrativi ed un gettito limitato.

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Il gettito delle imposte indirette 2011

Iva 115.595di cui: importazioni da Ue 16.923Altre imposte sugli affari 21.351di cui: registro, bollo e relativa sostitutiva 10.089imposta sui premi assicurativi 2.988canoni di abbonamento alla RAI-TV 1.726Imposte di fabbricazione sugli oli minerali 20.254Imposte sul gas metano 4.604Imposta sull’energia elettrica 1.236Imposta sul consumo dei tabacchi 10.398Lotto e lotterie 12.770Altre 1.960Totale imposte indirette 188.168Irpef 159.091Ires 36.971Imposte sostitutive redditi attivita finanziarie 7.269Altre dirette 11.313

(In milioni di C — Fonte Banca d’Italia)

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Le imposte generali sugli scambi

Si tratta di imposte ad valorem (commisurate al prezzo cui avviene loscambio) con ampia base imponibile (la generalita degli scambi intervenutinel periodo).Possono essere:monofase prelevate in un’unica fase del processo di produzione e

distribuzione (es. vendita all’ingrosso o vendita al dettaglio)plurifase prelevate in ciascuna fase del processo di produzione e

distribuzionePossono essere commisurate alvalore pieno del benevalore aggiunto cioe al solo incremento di valore che si verifica in un certo

stadio della produzione.L’Ige (Imposta Generale sulle Entrate, vigente in Italia prima dell’IVA) eraun’imposta plurifase sul valore pieno. Imposte al consumo monofase sulvalore pieno sono applicate negli USA a livello statale.

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L’imposta sul valore aggiunto: la base imponibile

Valore aggiunto= valore dei beni e servizi prodotti, al netto dei costi sostenuti per acquistarematerie prime e semilavorati= remunerazione dei fattori produttivi impiegati nel processo di produzione

Ovvero:

acquistosemilavorati ematerie prime

+remunerazionedei fattori(salari, utile. . . )

=ricavi dallavendita dei beni

In un’economia chiusa, il valore aggiunto e pari al valore complessivo deibeni finali (di consumo e di investimento) in essa prodotti.

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L’imposta sul valore aggiunto: la base imponibile

salari, stipendi, interessi. . .+ ammortamenti

+utile netto= V.A. =

vendite complessive+ incremento delle scorte

− acquisto di beni intermedi

La base imponibile dell’imposta sul valore aggiunto non coincidenecessariamente con il valore aggiunto dell’economia (cioe, nel caso dieconomia chiusa, il PIL). Dipende dal trattamento fiscale dei benistrumentali:

Nessuna detraibilita dell’impostapagata sui beni di investimento ⇒ Reddito nazionale lordo (= PIL)

Detraibilita limitata alle quote diammortamento

⇒ Reddito netto

Detraibilita integrale dell’impostapagata sui beni di investimento

⇒ Consumo nazionale

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Base reale / base finanziaria

Imposta su base reale se la base imponibile viene calcolata includendo ibeni che sono stati prodotti anche se non sono stati oggetto discambio, come le rimanenze di beni finali.

Imposta su base finanziaria se assoggetta a tassazione solo le operazioni chehanno dato luogo a manifestazioni monetarie.

L’IVA e un’imposta su base finanziaria: in questo senso, la suadenominazione e impropria, visto che la base imponibile non e il V.A. reale,bensı la differenza tra incassi e pagamenti.

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Metodi di applicazione

Base da base: l’aliquota e applicata alla differenza tra il valore complessivodelle vendite e degli acquisti.

imposta = t(∑i

Vi−∑j

Aj)

N.B. E il solo utilizzabile se l’imposta e su base reale e deve tenereconto delle rimanenze

Imposta da imposta: si applica l’aliquota al valore pieno di ciascun acquistoe di ciascuna vendita, e si versa la differenza tra imposte riscosse sullevendite e imposte pagate sugli acquisti.

imposta = ∑i

tiVi−∑j

tjAj

I due metodi danno lo stesso risultato se t = ti = tj per ogni i e j, cioe seviene applicata la stessa aliquota su tutti gli acquisti e tutte le vendite.

I N.B. L’Iva diventa un onere effettivo quando il bene esce dal circuitodella produzione e arriva al consumatore finale. Non rappresenta unonere diretto per le imprese.

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Un vantaggio del metodo imposta da imposta

L’aliquota media che grava sul valore aggiunto complessivo e sempre quellaapplicata nell’ultima fase, anche con aliquote differenziate nelle varie fasi.

I Esempio (metodo imposta da imposta)fase semilav. remun. fattori vendite aliq. Iva Iva versataI 0 200 200 10% 20II 200 300 500 10% 50−20 = 30III 500 150 650 20% 130−50 = 80Finale 650 130

I Esempio (metodo base da base)fase semilav. remun. fattori vendite aliq. Iva Iva versataI 0 200 200 10% 20II 200 300 500 10% 30III 500 150 650 20% 30Finale 650 80

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Problemi di un’imposta plurifase sul valore pieno

Tale imposta non e neutrale rispetto all’integrazione verticale. Inoltre, nonconsente di ricostruire l’imposta pagata sui passaggi precedenti (problemacon esportazioni).Es. confronto tra IGE 10% e IVA 20%

I Caso Ifase semilav. remun. fattori vendite Ige IvaI 0 200 200 20 40II 200 300 500 50 60III 500 150 650 65 30Finale 650 135 130

I Caso II - Stesse aliquote, con integrazione delle fasi II e III

fase semilav. remun. fattori vendite Ige IvaI 0 200 200 20 40II-III 200 450 650 65 90Finale 650 85 130

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L’IVA in Italia

L’IVA italiana e:I un’imposta plurifase sul valore aggiuntoI di tipo consumoI su base finanziariaI applicata con il metodo imposta da imposta.I Il suo presupposto e una delle seguenti circostanze:

I la cessione di beni nel territorio dello statoI la prestazione di servizi da parte di soggetti residenti se effettuati

nell’esercizio di imprese o di arti e professioni;I gli acquisti intracomunitari e le importazioni, da chiunque effettuati.

I La base imponibile e l’ammontare complessivo del corrispettivo perl’acquisto del bene o del servizio.

I Soggetti passivi sono gli imprenditori, gli esercenti arti o professioni, isoggetti che effettuano importazioni o acquisti intracomunitari.

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Aliquote IVA

I Le aliquote, la cui determinazione e soggetta a vincoli comunitari,sono:

I aliquota normale 21%I aliquota ridotta 10% (es. carne, pesce, zucchero. . . )I aliquota super-ridotta 4% (es. pasta, pane, burro, libri, periodici)

L’aliquota piu bassa si applica ai beni di prima necessita: cio conferisceindirettamente un carattere progressivo all’imposta.

I Legge di stabilita in discussioneDa luglio 2013:

I aliquota normale al 22% (inizialmente previsto 23,5%)I aliquota ridotta al 11%

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Obbligo di rivalsa e traslazione

I I soggetti tenuti al versamento dell’imposta hanno l’obbligo di rivalsasull’acquirente del bene o servizio: il soggetto su cui formalmentegrava l’imposta e dunque il consumatore finale.

I In realta, la teoria economica distingue tra soggetto percosso e soggettoinciso da un’imposta.

I L’imposta puo essere traslata su altri soggetti. L’aspetto rilevante el’elasticita relativa delle curve di domanda e di offerta.

Evasione:I L’obbligo di rivalsa serve anche a limitare l’evasioneI Il fatto che il venditore sia inciso dall’IVA crea un incentivo alla

collusione finalizzato all’evasione dell’imposta.I Tale incentivo e accresciuto dal fatto che l’effettuazione della

transazione “in nero” rende possibile anche l’evasione dell’imposta sulreddito.

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Tipi di operazioni

Operazioni imponibili. Si applica l’IVA sulle vendite, ed e ammessal’integrale detraibilita dell’IVA sugli acquisti.

Operazioni non imponibili. Non si applica l’IVA sulle vendite, ed eammessa l’integrale detraibilita dell’IVA pagata sugli acquisti:l’imposta non grava su nessuna fase del ciclo di produzione.Es. esportazioni e cessioni intracomunitarie (saranno assoggettate adimposta nel paese destinazione)

Operazioni esenti. Non si applica l’IVA sulle vendite, ma non e ammessa ladetraibilita dell’IVA sugli acquisti, cosicche (formalmente) l’impostasui beni utilizzati nel processo produttivo grava sull’impresa olavoratore autonomo, non sul consumatore finale.Es. credito, assicurazioni, servizi sanitari e di ricovero e cura,prestazioni assistenziali, prestazioni educative, trasporto urbano,servizi postali,

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Regimi particolari

I Agricoltura : determinazione forfetaria della detrazione sugli acquisti(con coefficienti che dipendono dal bene prodotto)

I Limiti per beni a uso promiscuo : uso dell’auto, del telefono, ecc. Siammette una detraibilita solo parziale dell’Iva sugli acquisti

I Regimi semplificati (forfet) :

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Operazioni esenti e vendite di chi non e soggetto Iva

Non si rivale sui consumatori per l’Iva pagata negli acquisti di benistrumentali e intermedi:

I una pubblica amministrazione o un’impresa non profit che produceservizi non destinabili alla vendita;

I chi effettua operazioni esenti.Cio significa che:

I l’Iva sugli acquisti si riflettera sul prezzo finale di venditaI si parla di “impurita” dell’Iva, nel senso che il carico si discosta da

quello ideale di un’imposta che grava sui consumi;I in media (nell’UE) l’Iva grava direttamente sui consumi finali delle

famiglie solo per 2/3.

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Problemi di coordinamento internazionale

Nel caso di economie aperte agli scambi internazionali, la tassazione sullevendite pone i seguenti problemi:Neutralita ed efficienza: le imposte non dovrebbero distorcere i flussi

commerciali e la concorrenza.Ripartizione del gettito tra paesi: problemi di doppia imposizione, nel paese

di origine e di destinazione.Al fine di evitare il problema della doppia tassazione, e possibile in linea diprincipio applicare uno dei seguenti due principi:Principio di origine: l’imposta e applicata nel paese esportatore; nel paese

importatore si paga (eventualmente) solo l’imposta corrispondenteall’incremento di valore ivi subito.

Principio di destinazione: l’imposta e applicata al momento in cui il bene eimportato nel paese destinazione, secondo l’aliquota ivi vigente. E ilprincipio applicato in Europa.

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Principio di origine e di destinazione a confronto

I Principio di originePer garantire la neutralita e necessario che le aliquote dei diversi paesisiano armonizzate. Il gettito si ripartisce tra i due paesi, in relazione allaquota di valore aggiunto prodotto in ciascuno di essi:

I distorsione della concorrenzaI incentivo a mantenere basse le aliquote (race to the bottom)I il gettito non viene ripartito in base ai consumi dei diversi paesi

I Principio di destinazioneE garantita la neutralita senza ricorrere ad alcuna armonizzazione dellealiquote. Tutto il gettito va al paese in cui il bene e consumato:

I esclusa ogni concorrenza fiscaleI cio e coerente con la natura dell’imposta come imposta sul consumo

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Come si realizza il principio di destinazione

I Impresa Alfa paese A (Iva 20%)

Acquisti 0 Vendita a Beta 5.000Iva acquisti 0 Iva esportazioni 0Totale fattura 0 Totale fattura vendita 5.000

Iva versata da Alfa = 0 (operazione non imponibile)I Impresa Beta paese B (Iva 15%)

Acquisti da Alfa 5.000 Vendita a Gamma 10.000Iva importazioni 750 Iva esportazioni 0

Totale fattura vendita 10.000

Iva a carico di Beta = 750 (in dogana) - 750 (credito su acquisti) = 0I Impresa Gamma paese C (Iva 20%)

Acquisti da Beta 10.000 Vendita al consumatore 15.000Iva importazioni 2.000 Iva vendite 3.000

Totale fattura vendita 18.000

Iva a carico di Gamma = 2.000 (in dogana) + (3.000 - 2.000) = 3.000

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Principio di origine

I Impresa Alfa paese A (Iva 20%)

Acquisti 0 Vendita a Beta 5.000Iva acquisti 0 Iva esportazioni 1.000Totale fattura 0 Totale fattura vendita 5.000

Iva a carico di Alfa = 1.000I Impresa Beta paese B (Iva 15%)

Acquisti da Alfa 5.000 Vendita a Gamma 10.000Iva acquisti 1.000 Iva esportazioni 1.500Fattura di acquisto 6.000 Totale fattura vendita 11.500

Iva a carico di Beta = 1.500 (vendite) - 1.000 (acquisti) = 500I Impresa Gamma paese C (Iva 20%)

Acquisti da Beta 10.000 Vendita al consumatore 15.000Iva acquisti 1.500 Iva vendite 3.000Fattura di acquisto 11.500 Totale fattura vendita 18.000

Iva a carico di Gamma = 3.000 (vendite) - 1.500 (acquisti) = 1.500

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Gli scambi intracomunitari

I Le importazioni intra-UE (acquisti intracomunitari) hanno untrattamento diverso dalle importazioni da fuori UE, vista anchel’abolizione delle dogane nel 1993.

I La proposta di assetto definitivo nel nuovo contesto di abolizione delledogane prevede:

I adozione del principio di origine,I creazione di una stanza di compensazione (clearing house) per ripartire il

gettitoI armonizzazione delle aliquote di imposta.

I In realta, c’e stata resistenza all’adozione di questa soluzione, vista lanecessita in molti casi di rinunciare ad aliquote ridotte.

I La normativa comunitaria consente aliquota super-ridotta inferiore al5% solo se preesistente, e aliquota ridotta tra il 5 e il 15%, aliquotaordinaria tra il 15 e il 25%

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Regime transitorio (un esempio)

I Impresa Alfa paese A (Iva 18%)

Acquisti 0 Vendita a Beta 5.000Iva acquisti 0 Iva cessioni intra-UE 0Totale fattura 0 Totale fattura vendita 5.000

Iva versata da Alfa = 0 (cessione intra-UE)I Impresa Beta paese B (Iva 16%)

Acquisti da Alfa 5.000 Vendita a Gamma 10.000Iva acquisti intra-UE 800 Iva cessioni intra-UE 0

Totale fattura vendita 10.000

Iva a carico di Beta = 800 (autoliquidata) - 800 (credito su acquisti) = 0I Impresa Gamma paese C (Iva 20%)

Acquisti da Beta 10.000 Vendita al consumatore 15.000Iva acquisti intra-UE 2.000 Iva vendite 3.000

Totale fattura vendita 18.000

Iva a carico di Gamma = 2.000 (autoliquidata) + (3.000 - 2.000) = 3.000

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Aliquote Iva nell’Unione Europea

Member States Code

Super

Reduced

Rate

Reduced RateStandard

Rate Parking Rate

Belgium BE - 6 / 12 21 12

Bulgaria BG 7 20

Czech Republic CZ - 10 20 -

Denmark DK - - 25 -

Germany DE - 7 19 -

Estonia EE - 9 20 -

Greece EL 5 10 21 -

Spain ES 4 7 16 -

France FR 2,1 5,5 19,6 -

Ireland IE 4,8 13,5 21 13,5

Italy IT 4 10 20

Cyprus CY - 5 / 8 15 -

Latvia LV - 10 21 -

Lithuania LT - 5 / 9 21 -

Luxembourg LU 3 6 / 12 15 12

Hungary HU - 5 / 18 25 -

Malta MT - 5 18 -

Netherlands NL - 6 19 -

Austria AT - 10 20 12

Poland PL 3 7 22 -

Portugal PT - 5 / 12 20 12

Romania RO 9 19

Slovenia SI - 8,5 20 -

Slovakia SK - 6 / 10 19 -

Finland FI - 8 / 12 22 -

Sweden SE - 6 / 12 25 -

United Kingdom UK - 5 17,5 -

Page 24: Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

Il regime transitorio

I Sono tenuti a pagare l’Iva solo gli importatori che sono soggetti Iva:I l’esportatore ottiene la non imponibilita (e quindi il diritto a detrarre Iva

pagata su acquisti) notificando l’operazione all’amministrazione fiscaleI l’acquirente versa l’Iva sulle importazioni non piu alla dogana ma in sede

di liquidazione mensileI l’acquirente ha diritto a credito corrispondente al momento della vendita

(all’acquisto registra l’Iva sia a debito che a credito)

I Per gli acquisti del consumatore finale vale il principio dell’origine; maI regime speciale per vendite per corrispondenza e acquisti di automobili

(in questi casi vale il principio di destinazione).

N.B. Il gettito va interamente al paese destinazione.

I Problema dei controlli: ciascuno ha incentivo a dichiarare comeesportazione un bene venduto all’interno (non esistendo piu ilpassaggio della dogana. . . ); da qui l’obbligo di denunciare il numero diP.IVA del compratore nel caso di esportazione.

I Problemi se acquirenti Iva sono soggetti esenti (che non devonoliquidare l’imposta): oltre una certa soglia, a tali soggetti assegnatapartita Iva

Page 25: Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

L’IRAP - Imposta Regionale sulle Attivita Produttive

Introdotta nel 1998, come tributo proprio delle Regioni. Cardine delprocesso di decentramento fiscale.

I Presupposto e l’esercizio abituale di attivita diretta alla produzione escambio di beni e servizi

I Soggetti passivi sono i soggetti passivi IRPEG, nonche le societa dipersone, gli esercenti arti e professioni, gli organi e le amministrazionidello Stato, Regioni, province, comuni ed enti pubblici (vedi perominimi)

I Base imponibile e il valore della produzione netta; piu precisamente sitratta del valore aggiunto tipo reddito netto, dato da:

utile+ interessi

+ salari=

vendite complessive+ incremento delle scorte− acquisto di beni intermedi− ammortamenti

I L’aliquota e uniforme al 3,90% (era inizialmente al 4,25% conpossibilita di modifica da parte delle Regioni)

E un’imposta che grava sul valore aggiunto!

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Finalita e obiettivi dell’Irap

I E la principale fonte propria di finanziamento delle RegioniI Ha sostituito, al momento della sua introduzione, alcune imposte e

contributi tra cui di particolare rilievo i contributi sanitari, chegravavano sul costo del lavoro.

I Tra gli obiettivi dell’introduzione dell’Irap figurava anche unriequilibrio del carico fiscale, dal lavoro al capitale (di rischio e didebito). Vedi in precedenza Ilor.

Specifiche modalita applicative:I Deduzione per piccole imprese (7.350 C o 9.500 C a seconda della

tipologia, decrescente fino ad annullarsi per imprese con reddito 181mila C)

I Deduzioni per il lavoroI Deducibilita degli interessi passivi (per il 96%) per banche e altri enti

finanziariI Analoghe deduzioni per assicurazioni

Page 27: Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013

Irap e Iva

Pur essendo un’imposta sul valore aggiunto, vi sono alcune differenzeimportanti rispetto all’IVA:

IRAP IVAsu base reale su base finanziariametodo base da base metodo imposta da impostal’aliquota e uniforme aliq. differenziata per categorie di benibase imponibile e reddito netto base imponibile consumoapplicata alle P.A. P.A. non sono soggetti passivi

Qual e la natura di questa imposta:I e un’imposta diretta o indiretta?I e un’imposta che colpisce l’impresa o l’impiego dei fattori produttivi?