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Materiali digitali, LO, OER Rev. 4.1 del 04/01/2016

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Materiali digitali, LO, OER 1

Materiali digitali, LO, OER

Rev. 4.1 del 04/01/2016

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Sommario

Materiali digitali, LO, OER.............................................................................................................................................................4

1.1 Learning object.......................................................................................................................................4

1.2 Open Educational Resources....................................................................................................................6

1.3 La mediateca scolastica.........................................................................................................................8

1.4 Gestione della mediateca con Winiride..................................................................................................10

1.5 Installazione........................................................................................................................................12

1.6 Struttura del programma......................................................................................................................14

1.7 Catalogazione.....................................................................................................................................33

1.8 Archivio catalogo..................................................................................................................................44

1.9 Materiale non librario............................................................................................................................51

1.10 Archivio riviste...................................................................................................................................54

1.11 Esperienze e note..............................................................................................................................58

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1. Materiali digitali, LO, OER

1.1 Learning objectNella didattica odierna, sia quella tradizionale sia quella informatizzata e telematica, si parla sempre più spesso di Learning Object (LO), oggetti per l’apprendimento. Darne una definizione unica e univoca non è semplice, dato che, a partire dal 1994, anno della prima definizione, numerose altre si sono succedute nel corso degli anni.

Innanzitutto possiamo individuare i LO come appartenenti allo schema di programmazione object oriented, usata nel settore informatico, dove i contenuti sono considerati componenti, ovvero objects, indipendenti l’uno dall’altro e quindi riusabili in diversi contesti a seconda delle necessità.

Il termine Learning riporta però alla sfera della didattica e dell’apprendimento; perciò li possiamo inserire in quel nuovo modo di fare didattica attraverso l’utilizzo di tecnologie infotelematiche.

L’idea di base dunque è che si possono creare piccoli contenuti, strutturati in blocchi indipendenti dal contesto e dagli altri blocchi. In questo modo ogni LO può essere utilizzato in modi ogni volta differenti, in attività diverse, ricombinati, spostati o eliminati.

Sono elementi digitali, nascono pensati per una loro fruizione e un loro utilizzo attraverso strumenti informatici, quali computer o LIM. Vengono inseriti in apposite repository, magazzini virtuali in Rete, che raccolgono e organizzano i diversi LO e li mettono a disposizione di altri utenti.

1.1.1 DefinizioniTra le definizioni che ne sono state date, due sono le più accreditate e autorevoli in ambito internazionale.

• La definizione che ne dà l’LTSC (Learning Technology Standard Commette) è “ogni entità digitale o non digitale che può essere utilizzata, riutilizzata o indicata come riferimento durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. (...)” Esempi di learning object possono includere contenuti multimediali, contenuti educativi, obiettivi d’apprendimento, software per la didattica e strumenti per la didattica e persone, organizzazioni, o eventi a cui si fa riferimento durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie”1

• La definizione che ne dà David Wiley è “ogni risorsa digitale che può essere riutilizzata per supportare l’apprendimento”. Quindi Wiley intende qualsiasi contenuto può essere erogato attraverso la rete, come immagini, video o audio, testi, animazioni, piccole applicazioni, pagine web complesse. Sostanzialmente questa definizione rispetto alla precedente restringe il campo dei LO eliminando l’idea che i LO possano essere non digitali e non si possano riutilizzare. Infine non vengono semplicemente utilizzati durante l’insegnamento ma diventano risorse indispensabili per supportare l’apprendimento.

1.1.2 Utilizzo dei LOGradualmente diverse istituzioni, che si occupano di istruzione e formazione, sono passate dall’erogazione del materiale didattico in modo “monolitico” a una erogazione basata appunto sui Learning Object. Questo vuol dire passare da un approccio per cui una singola lezione era immaginata e progettata come un’unità a sé stante, come un unico blocco che non poteva essere utilizzato in modo diverso da come era stato progettato, 1 Federica Bianchi, Learning Object, tesi discussa da Federica Bianchi, presso l’Università degli Studi di Torino (relatore prof.

Alessandro Perissinotto).

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ad un approccio in cui il materiale didattico di una lezione è creato da diversi blocchi, ognuno autonomo e indipendente dal contesto, perciò riadattabile a esigenze diverse.

Il LO è una risorsa didattica che si può erogare a distanza, con diversi formati, utilizzabile all’infinito, in percorsi di apprendimento personalizzati in base alle esigenze, con specifici obiettivi didattici.

Il contenuto dei LO deve avere determinate caratteristiche:

• Modulare, autonomo e trasportabile all’interno di ambienti e applicazioni diverse;

• Non sequenziale, quindi utilizzabile in momenti e posizioni diversi

• Multimediale e interattivo;

• Accessibile a più utenti e adattabile a utenti con diverse esigenze;

• Semplificato, cioè deve contenete elementi il più diretti possibile;

• Informativo, pratico o integrato, ovvero il contenuto deve dare solo informazioni nel primo caso, nel secondo deve essere altamente interattivo per favorire l’apprendimento attraverso la pratica (giochi, simulazioni, test, ecc.), nel terzo caso è la combinazione dei primi due.

Figura 96 | Raffigurazione dei Learning Objects.

Figura 97 | Caratteristiche dei Learning Objects.

1.1.3 I repositoryUn repository è un deposito di oggetti, nello specifico Learning Objects. Si tratta di database che memorizzano gli oggetti comprensivi di contenuto e metadati, ovvero quelle informazioni che servono per spiegare attraverso parole chiave il contenuto e l’obiettivo formativo del LO stesso. I metadati servono per organizzare e suddividere i LO e per essere trovati facilmente quando ricercati o richiamati. Spesso i repository memorizzano al loro interno solo i metadati, in modo da contenere, e restituire, solamente gli indirizzi ipertestuali che rimandano al LO relativo, che può essere collocato ovunque nella rete.

La maggior parte dei repository funziona come un portale web al quale si accede per la ricerca; ma il termine indica anche le piattaforme integrate, dove sono archiviati i LO in sistemi più complessi.

Di seguito un elenco di banche dati e portali di accesso a risorse didattiche.

• CAREO, Campus Alberta Repository of Educational Objects. Canadese, raccoglie materiali didattici per diverse discipline, per insegnanti ed educatori. www.careo.org

• Edutopia. Progetto creato dalla George Lucas Educational Foundation, del celebre regista George Lucas, per favorire l’accesso e la distribuzione di risorse tecnologiche innovative per l’istruzione. www.edutopia.org

• Europeana. Biblioteca digitale europea contenente materiale audio-visivo proveniente da tutti i Paesi europei. www.europeana.eu

• Learner Resources. Distribuzione di un’ampia collezione di video didattici e altri materiali, nell’ambito dell’iniziativa della Annenberg Media Foundation, allo scopo di migliorare la scuola e la didattica attraverso l’uso delle tecnologie. www.learner.org

• MERLOT. Portale che raccoglie materiale didattico online creato e messo a disposizione da chi e per chi si

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registra al sito. L’obiettivo è quello di creare una comunità di insegnanti e professionisti che condividano i materiali e le proposte didattiche, migliorando l’efficacia dell’insegnamento. www.merlot.org

• OER Commons. Open Educational Resource, progetto che ha preso avvio nel 2002 con lo scopo di creare uno spazio di condivisione di materiali ed esperienze didattiche. www.oercommons.org

• Open Course Ware. È il primo, e tra i più interessanti, progetto di creazione di un archivio per contenuti didattici. È stato voluto e creato dal MIT di Boston, che ha reso disponibili gratuitamente, purché l’utilizzo non abbia fini commerciali, i propri materiali didattici. Altre importanti università hanno poi seguito l’esempio. www.ocw.mit.edu

• Winsconsin Online Resource Center. È una biblioteca digitale che contiene Learning Objects creati da centinaia di autori e utilizzabili liberamente. www.wisc-online.com

1.2 Open Educational ResourcesRecentemente, accanto al termine Learning Object, ha preso piede la definizione Open Educational Resources (OER), ovvero le risorse educative aperte. Le OER hanno acquisito importanza a livello internazionale soprattutto a seguito di grandi iniziative di condivisione e messa a disposizione di risorse, volute e create da prestigiose università.

Importante è l’aggettivo “aperte” per queste risorse, che indica che sono disponibili gratuitamente, con la possibilità di ri-usarle e adattarle alle proprie esigenze.

Learning Object e OER si sono sviluppati principalmente in ambito anglosassone, perciò si trovano soprattutto in lingua inglese, sebbene negli ultimi anni, di pari passo con la diffusione della LIM nelle scuole, si sono create possibilità anche in Italia. Più avanti è presente un elenco dettagliato.

Un docente che stia cercando delle risorse didattiche online da utilizzare, dovrà innanzitutto mettersi nell’ottica che, per sviluppare le sue lezioni in modo efficace, difficilmente troverà del materiale che può utilizzare esattamente com’è. Dovrà piuttosto ri-usarlo, ovvero adattarlo alle sue esigenze e alle esigenze specifiche della classe. Per questo è importante trovare delle risorse che consentano di essere modificate.

In quest’ottica, la licenza d’uso dei materiali non è una fattore secondario, sebbene spesso non venga tenuta in considerazione. Lo standard attualmente che gestisce le licenze d’uso per le OER è la Creative Commons (CC). La Creative Commons mette a disposizione dell’autore un’ampia gamma di possibilità, consentendo di creare una licenza componibile dall’autore stesso. In questo modo è possibile scegliere quali diritti lasciare agli utilizzatori. La CC mette a disposizione sei tipi di licenze, dalla più aperta, che consente a terzi di distribuire, modificare, ottimizzare e utilizzare anche a fini commerciali l’opera di un autore, alla più restrittiva, che consente a terzi soltanto di scaricare e condividere l’opera. Per maggiori informazioni https://creativecommons.org/licenses/.

Quindi nel momento in cui si deve cercare una risorsa da ri-utilizzare è importante avere presente l’utilizzo consentito per quella risorsa e regolarsi eventualmente si conseguenza e consapevolmente.

Una volta scelte le risorse didattiche l’insegnante potrà adattarle al contesto specifico della classe, sia prima della lezione, a casa, in fase di preparazione, sia in classe coinvolgendo gli studenti nella modifica: per esempio per aggiungere sottotitoli a video reperiti su Youtube, o la modifica di una voce su Wikipedia.

1.2.1 Raccolte di contenuti didattici in lingua italiana• Agenzia Nazionale per l’Autonomia Scolastica (Indire), che si occupa anche di innovazione tecnologica,

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specificamente per la LIM, insieme all’ANSAS, ha creato il portale Scuola Digitale. www.scuola-digitale.it/lavagna

• GOLD. La banca dati delle pratiche didattiche, contenente non solo materiali ma anche buone pratiche e progetti. Il sito non è più aggiornato perché il progetto è concluso, ma ciò che è stato già caricato rimane disponibile. www.gold.indire.it/gold2/.

• Rai Educational. Il portale della Rai per l’educazione, mette a disposizione tantissimi video utilizzabili a scopo didattico ed educativo. I video di Rai Educational sono soggetti a un copyright restrittivo, infatti è possibile visualizzarli liberamente solo dal portale www.cultura.rai.it/

Siti, portali, blog, social network, offrono immense possibilità, sono gestiti da insegnanti singoli o gruppi di insegnanti afferenti alla stessa scuola, da associazioni, o Enti. Pubblicano in rete i loro materiali didattici e li rendono disponibili.

Proporre un elenco di questi è impossibile, però si possono ritrovare in rete facendo delle ricerche adeguate. Alcuni siti si propongono di raccogliere i diversi link che poi portano alle relative risorse digitali. Se ne citano due come esempi:

• www.atuttascuola.it

• www.docenti.skuola.net

Un’altra alternativa sono i materiali creati dalle diverse case editrici, che hanno iniziato a proporre contenuti digitali da tempo. Sono però contenuti a pagamento e non sono liberamente distribuibili. Per fare alcuni esempi:

• www.online.scuola.zanichelli.it/ideelim/

• www.giuntiscuola.it/lavitascolastica/materiali-didattici/In-classe-con-la-LIM/

• www.erickson.it/Pagine/Promo-LIM.aspx

Infine ricordiamo che ogni software LIM, dai produttori delle lavagne, che quindi accompagnano la lavagna acquistata, hanno a corredo una sezione di risorse multimediali e digitali, utilizzabili per preparare le lezioni. Inoltre, alcune case produttrici mettono a disposizione ulteriori risorse sul loro sito:

• http://www1.prometheanplanet.com/it/server.php?show=nav.16272

• www.exchange.smarttech.com/index.html?lang=it_it

1.2.2 Software e risorse per la didatticaTra le risorse digitali utili per una didattica innovativa, si devono sicuramente tenere in considerazione i software specifici per le diverse discipline, e i portali che offrono materiali digitali utili ai vari insegnamenti. Di seguito ne sono segnalati alcuni tra i più conosciuti e utilizzati.

• Cabri: un software semplice per far comprendere alla classe i principi di geometria

• Geogebra: software freeware di matematica, comprendente geometria, algebra e analisi

• MATLAB: software di matematica che consente di creare simulazioni sulla base di formule

• C-maps, FreeMind, MindMapper: software per la comprensione e la costruzione di mappe concettuali

• NetLogo: software gratuito che consente di creare simulazioni basate sulla dinamica dei sistemi

• Celestia: software di simulazione tridimensionale per esplorare l’universo

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• Cité del Sciences: portale della città della scienza di Parigi, in cui sono presenti diversi materiali didattici

• Google Sketchup: software per la progettazione tridimensionale di ambienti e modelli

• Google Sky: mette a disposizione la mappa del cielo e un simulatore di movimento delle orbite dei pianeti

• Istituto e museo di storia della Scienza: il museo fiorentino mette a disposizione una nutrita raccolta di strumenti digitali e collezioni online

• Open Source Physics: sito che offre numerose simulazioni di fisica, in linguaggio Java, e strumenti di programmazione

• OpenScience: archivio di risorse creato da insegnanti italiani di scienze

• Mathematica: software per creare simulazioni di matematica

• Wolfram Demonstrations Project: raccolta di centinaia di dimostrazioni interattive di matematica

• History Channel: il canale televisivo satellitare mette a disposizione filmati di storia, geografia, scienza, cultura, tecnologie, costume e società

• Library of Congress: sito della biblioteca più importante degli Stati Uniti in cui sono consultabili online video su diverse e varie tematiche

• National Geographic: diversi materiali e risorse sono messe a disposizione dalla National Geographic Society su diverse tematiche, geografia, archeologia, scienze naturali, ambiente

• Google Earth e Google Maps: sistema di Google che permette di visualizzare i dettagli delle diverse aree della terra

• 1-language.com: risorse gratuite utili allo studio e all’insegnamento della lingua inglese

• BBC Learning English: risorse messe a disposizione dall’emittente inglese per l’apprendimento della lingua

• Deutsche Welle: sito che ha lo scopo di promuovere la conoscenza della lingua e della cultura tedesca

• France-Italia: promosso dall’ambasciata francese in Italia, mette a disposizione risorse per la conoscenza e la diffusione della lingua e della cultura francese

• Linguafrancese.it: portale rivolto a docenti e studenti per l’apprendimento e l’insegnamento della lingua francese.

1.3 La mediateca scolasticaCon la crescita di Internet e del World Wide Web è emersa l’esigenza di promuovere una formazione digitale per uniformare le competenze degli studenti, ovvero adeguare alle recenti tecnologie l’offerta formativa e le infrastrutture disponibili negli ambienti scolastici, e tali mezzi sono divenuti gli attori principali dei processi di formazione, apprendimento e comunicazione.

Uno degli ambienti che ha assunto un ruolo di notevole supporto per la formazione, in seguito allo sviluppo delle nuove tecnologie, è la mediateca scolastica. Negli anni sono stati ideati e proposti molti software per la gestione di mediateche, e tra i più noti vi sono BiblioWin, SISSI (nella versione aggiornata), WinIride.

Si concentra l’attenzione sul software WinIride poiché è presente nelle indicazioni ministeriali di settore e ha avuto ampia diffusione negli ambienti scolastici; in particolare, si descrivono gli aspetti fondamentali inerenti le funzionalità e l’utilizzo del software.

La Mediateca promuove attività specifiche nell’area della formazione educativa, scolastica e, in generale,

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nell’ambito dell’alfabetizzazione informatica di diverse fasce della popolazione. L’obiettivo è promuovere, incentivare e favorire (con l’ausilio dell’informatica e delle potenzialità multimediali ad essa connesse) la formazione, la promozione culturale, la qualificazione e l’aggiornamento degli utenti, la diffusione e sviluppo della multimedialità e dell’uso degli strumenti informatici per l’accesso all’informazione e ai contenuti online, la promozione, organizzazione e animazione di attività di ricerca e divulgazione aventi carattere multidisciplinare.

La Mediateca persegue queste finalità attraverso l’impiego dell’informatica applicata alla multimedialità, ovvero promovendo l’utilizzazione di servizi e programmi per l’apprendimento e la sperimentazione diretta dei linguaggi, degli strumenti e della cultura delle nuove tecnologie, dal livello base a quelli più avanzati.

La Mediateca diventa un punto di riferimento per il mondo scolastico e per le istituzioni educative in genere poiché

• eroga servizi ed attività formative in grado di coniugare la didattica con l’uso delle nuove tecnologie,

• promuove la produzione e la realizzazione di prodotti interattivi e multimediali capaci di veicolare contenuti educativi e più in generale culturali,

• costituisce ed amplia, nel corso degli anni, raccolte di fondi librari, multimediali, sonori ed audiovisivi quali strumenti di studio, ricerca, consultazione,

• si rivolge a categorie differenziate di utenti, per consentire che sviluppino un approccio più critico e insieme più creativo ai nuovi media.

Tra i principali servizi offerti da una mediateca vi sono:

• consultazione e prestito dei materiali librari, audiovisivi e multimediali,

• fruizione di postazioni multimediali per la sperimentazione e l’utilizzo di strumenti software e multimediali, a titolo individuale e/o nell’ambito di percorsi formativi e laboratoriali appositamente studiati e progettati nell’ambito dei programmi didattici ed offerti all’utenza.

Gli ambienti principali di una mediateca, tipicamente, sono:

• aula multimediale,

• sala lettura,

• angolo consultazione cd-audio ed audiovisivi.

1.3.1 Aula multimedialeL’aula è dedicata a:

• consultazione dei Cd-Rom (presenti nella Mediateca o promossi e realizzati nella scuola),

• utilizzazione di applicazioni software di vario genere,

• uso di strumenti e periferiche (stampanti, scanner, masterizzatori),

• accesso a banche dati on-line e off-line,

• accesso e consultazione di cataloghi elettronici della Mediateca e altre Biblioteche,

• collegamento ad Internet ed attività ad esso collegate (quali posta elettronica, forum di discussione, servizi on-line offerti dal sito della Mediateca).

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1.3.2 Sala letturaLa sala rappresenta uno spazio di socializzazione per i frequentanti la Mediateca e di lettura e consultazione dei documenti dalla struttura, soprattutto di quelli non accessibili al prestito; accoglie, inoltre, il patrimonio di consultazione e di prestito della Mediateca con le sue sezioni principali: libri, cd-rom, audiovisivi, cd-audio, etc.

1.3.3 Angolo consultazione cd-audio e audiovisiviQuesto spazio è attrezzato per la visione di videocassette e per l’ascolto di materiale sonoro.

1.4 Gestione della mediateca con WinirideIl programma WINIRIDE, sviluppato in ambiente Windows dall’INDIRE e distribuito gratuitamente, è specifico per l’ambiente educativo e concepito per informatizzare le biblioteche e i centri di documentazione delle scuole.

WinIride ( versione Windows di Iride) è uno strumento ricco di potenzialità didattiche e che può coinvolgere insegnanti e alunni a più livelli. Nato per essere a un tempo strumento tecnico ed occasione educativa, è espressamente pensato per permettere alle scuole di documentare non solo ciò che si ha, ma anche quello che si fa. Consente infatti a ciascun istituto di comunicare le proprie esperienze didattiche ad altre scuole, attraverso l’utilizzo della rete. Questo software è stato progettato con l’obiettivo di essere lo standard delle biblioteche e dei centri scolastici di documentazione, con evidenti vantaggi sia in termini di catalogazione che di scambio di informazioni sulle risorse.

Consentendo di costruire percorsi di apprendimento personalizzati, questo programma ha il vantaggio di rendere attivo l’apprendimento e di rispondere alle esigenze degli ambienti educativi.

1.4.1 FunzionalitàIl software WinIride dispone di molte funzionalità:

• Supporta tutte le funzioni di catalogazione per documenti molto diversi

• Consente un trattamento di tipo documentario, particolarmente attento all’indicizzazione e alla descrizione dei contenuti semantici dei documenti

• Fornisce molteplici chiavi di accesso per la ricerca di documenti;

• Permette di creare un archivio degli utenti che accedono e usufruiscono della biblioteca Scolastica

• Gestisce il prestito

• Consente elaborazioni statistiche sul prestito sia per età dell’utente che per classe;

• Permette di produrre, anche su supporto cartaceo, una varietà di indici e cataloghi ordinati secondo un’ampia gamma di criteri

• Permette di lavorare sia in monoutenza che in modalità multiutenza, collegando più computer

• Permette di inviare le schede ad un catalogo remoto

• Permette di ricevere archivi prodotti con altri software, purché in formati compatibili

• Consente di stabilire link interni ed esterni.

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I primi sono ancore a file contenuti negli archivi interni del proprio computer, ovvero sono ancore alle cartelle Immagini (dove vengono archiviati immagini, filmati e file audio) e Note (l’archivio per i file txt, doc, html/htm, xls, dbm), e alle cartelle degli altri archivi Iride quali Dida, Stori, Scuole, Emer, Utenti.

I secondi (come i link ad internet e link ad archivi Isis Internet), collegano ad una stringa del record un preciso sito Internet oppure permettono di lanciare una query su Internet tramite i motori di ricerca, ed ancora link ad un archivio Isis Internet collegando ad una stringa del record con archivi Isis in rete.

Consente la derivazione di schede catalografiche da archivi bibliografici quali: Liber: raccoglie la letteratura per ragazzi dal 1987; Biblionauta: catalogo cumulativo delle biblioteche del sistema veneto; BNI: segnala le pubblicazioni edite in Italia soggette a consegna a norma di legge alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

1.4.2 Struttura del softwareLa struttura del software WinIride prevede un menu principale che introduce ad archivi differenti, ossia:

• CATALOGO (Scuole)

• RIVISTE (Emer)

• AUTORI (Auto)

• EDITORI (Edit)

• DIDATTICO (Dida)

• NOTE STORICHE (STORI)

• UTENTI (Utenti)

• STORICO PRESTITI (Prest)

All’interno di Winiride è possibile trovare due tipi di thesauri:

• Thesaurus Europeo dell’educazione,

• Thesaurus LGI.

Il Thesuarus è un vocabolario di linguaggio controllato di indicizzazione in un campo concettuale specifico (scienze dell’educazione, matematica, diritto, ecc.), organizzato in modo da rendere esplicite le relazioni semantiche tra i suoi termini (descrittori). Usato in campo prevalentemente documentario per una indicizzazione analitica dei documenti.

1.4.3 Maschera di immissioneIl programma prevede la presenza di differenti maschere di immissione dati, che sono presentate di default nel formato completo ma, a seconda delle esigenze, è possibile selezionare anche il formato ridotto.

Nel formato completo sono disponibili cinque pagine, nel formato ridotto sono circa tre.

Le maschere di immissione dati sono composte di vari elementi, quali:

• Liste precaricate o implementate dinamicamente: Codici Dewey, Pubblicazione (lista editori), Indici/Responsabilità (autori), Paese di pubblicazione, Lingua di pubblicazione, Lingua originale, Genere, Descrittori TEE, Altri descrittori, Descrittori proposti, Soggetti. La presenza di una LISTA è segnalata dal pulsante freccia nera

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• Campi ripetibili: Campo della maschera di immissione destinato ad ospitare un numero > 1 di dati omogenei (per es., più descrittori, più codici di classificazione, ecc.). Consente di utilizzare tante ricorrenze del campo quanti sono i dati da introdurre.

• Campi liberi

• Campi bloccati: campi che vengono implementati automaticamente dal programma, per esempio il campo Codice Scheda

Il menu Immissione dispone di comandi per inserire e modificare le schede di catalogo per quattro tipi di materiali, quali:

1. monografie, ovvero libri, dizionari, enciclopedie

2. materiale non librario, cioè videocassette, cd, cartine geografiche, etc.

3. materiale grigio, ossia il materiale non distribuito nei circuiti commerciali

4. spogli da riviste o da monografie.

Sono da mettere in evidenza le caratteristiche di userfriendly:

1. la possibilità di utilizzare il software a più livelli di complessità e la ricchezza di opzioni (ad es. classificazione ed indicizzazione analitica, soggettazione per l’accesso al contenuto semantico del documento)

2. presenza di liste di autorità

3. la possibilità da parte del software della descrizione catalografica a norma;

4. la gestione delle copie in un’unica soluzione;

5. possibilità di avere un’anteprima della scheda compilata prima della validazione.

1.4.4 Funzioni di ricercaLa ricerca su monografie, materiali non librari, materiale grigio, spogli si effettua nell’archivio Scuole; La ricerca su periodici si effettua nell’archivio Emer. L’ampiezza del campo di ricerca dipende dal numero dei campi selezionati per l’inversione e dalle tecniche di inversione. Così come viene fornito, il software consente la ricerca in tutti i campi e/o sottocampi. WinIride prevede una ricerca libera e una ricerca guidata (con indici).

• La ricerca libera consente di recuperare le schede immettendo nei campi di ricerca parole scelte liberamente; in questo caso si ricevono tutti i documenti contenenti, in un qualunque campo della scheda di immissione, la parola scelta come chiave d’accesso.

• Nella ricerca guidata l’utente si avvale di indici divisi per campo costruiti e aggiornati automaticamente dal programma. Gli indici possono essere aperti dalla barra degli strumenti della finestra di dialogo della Ricerca e sono diversi a seconda dell’archivio nel quale si compie la ricerca.

Si può chiedere al sistema di recuperare le schede che contengono la chiave di accesso in un determinato campo, o una o più chiavi d’accesso adiacenti all’interno di un campo, ecc. Le ricerche parziali sono viste dal sistema come insiemi a cui è possibile applicare gli operatori AND, OR e NOT dell’insiemistica classica. Le schede possono essere ricercate per la modifica oppure per vederne il contenuto ed eventualmente stamparlo.

1.5 InstallazioneL’ultima versione aggiornata di Winiride è la 4.2, e si può scaricare facilmente dal sito internet dell’Indire, cliccando su “scarica software” http://www.winiride.it/content/index.php?action=read_cnt&id_

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cnt=348&area=news. Sarà necessario registrare la scuola o l’ente e accedere, in questo modo si potrà eseguire la procedura guidata per installare il software. Se non si interviene diversamente in fase di installazione, Winiride verrà collocato direttamente all’interno del disco locale (generalmente indicato nelle risorse del computer come C :). Installando direttamente questa versione del programma, la cartella che lo contiene si chiamerà wiride42.

All’interno di questa cartella si trovano le directory - cartelle - relative ai vari archivi. Questo è uno schema della disposizione di Winiride nel disco rigido, come appare dopo l’installazione (sono riportate soltanto le directory e le sotto-dierctory e non i singoli file):

Questa è Ia struttura di default creata automaticamente dal programma ed è quella a cui si fa riferimento in questi paragrafi. In particolare occorre sapere che le immagini, i suoni o i filmati che si vogliono includere tramite link nel programma vanno salvati direttamente all’interno di una sotto-cartella di wiride42. Questa operazione è di fondamentale importanza se si prevede di esportare l’intero programma, con tanto di dati inseriti e link, su altri computer della scuola. Non basta infatti che le immagini o i documenti di vario tipo da collegare alle schede tramite link si trovino in qualche modo nel computer, devono essere salvati all’interno dello stesso Winiride. Esiste una cartella appositamente predisposta, nella quale si trovano già alcune immagini, per esempio l’immagine dello sfondo della schermata iniziale del programma. Si tratta della cartella Immagini, contenuta nella cartella Dati. Sarebbe opportuno conservare qui dentro anche tutte le immagini delle copertine dei libri catalogati, via via che vorremo inserirle come icone nei record di catalogazione, in modo da rendere facile e intuitivo l’inserimento dei link. Eventualmente si possono creare delle nuove sotto-directory per consentire un maggiore ordine nell’archiviazione. Per esempio si potrebbe creare una sotto-cartella peri filmati, una per i suoni, una per le locandine e così via.

In questo modo, nel momento in cui si farà un backup su cd o altra memoria removibile, verranno salvati non solo tutti i dati inseriti con la catalogazione, ma anche tutti i documenti legati in link alle schede.

Altra cosa da sapere è che i file che si generano nella creazione dell’inventario, per esempio, o del catalogo o degli indici vengono salvati di default all’interno della cartella work. Mentre quando si decide di salvare in C: i dati inseriti, esportandoli in file con estensione *.iso, questi vengono conservati nella cartella Dati, salvo diversa indicazione nel momento dell’esportazione.

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Materiali digitali, LO, OER 14

1.6 Struttura del programma

1.6.1 Menu e ComandiII programma WinIride presenta all’utente una interfaccia affine all’ambiente Windows, con un menu principale, completo di tutte le funzioni, che appare come nella seguente immagine:

Figura 98

La barra superiore ospita i menu/comandi, mentre le icone corrispondenti sono posizionate nella barra inferiore. Descriviamo, di seguito, ciascuno dei menu.

• Menu File

II menu “File” contiene due comandi che consentono di aprire gli archivi Iride e Isis e hanno finalità differenti.

• Il comando “Apri archivi Iride” permette di spostarsi all’interno di Winiride per selezionare l’ambiente in cui si desidera registrare i dati: (vedi figura 99 pagina successiva)

Figura 99

Sono presenti gli archivi Catalogo, Riviste, Autori, Editori, Didattico, Note storiche, Utenti, Storico prestiti, Acquisti, Modifiche Winiride onLine.

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Materiali digitali, LO, OER 15

Il software permette di eseguire differenti operazioni in ciascuno degli ambienti disponibili, in particolare è possibile:

• immettere dati nelle apposite schermate

• condurre ricerche

• importare e/o esportare i record.

Descriviamo adesso le funzionalità di ciascun archivio:

1. “Catalogo” - contiene Ia documentazione relativa a monografie, materiale non librario, materiale grigio, spogli

2. “Riviste” - consente di catalogare i periodici

3. “Autori”- contiene le schede relative agli autori ed è popolato già al momento dell’installazione del programma

4. “Editori” - contiene le schede relative agli editori e, come il precedente, è popolato già al momento dell’installazione del programma

5. “Didattico” – la funzione di tale archivio è contenere le registrazioni di esperienze, ricerche e approfondimenti

6. “Note storiche” – contiene le indagini di natura storica o critica

7. “Utenti” – contiene i nomi e i dati relativi agli utenti della biblioteca

8. “Storico prestiti” – ha la funzione di registrare tutte le attività di prestito effettuate

9. “Acquisti” – tale archivio è abilitato alla gestione delle proposte di acquisto.

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Materiali digitali, LO, OER 16

L’interfaccia del programma presenta un rettangolo azzurro in basso a sinistra, che reca in ogni momento il riferimento all’archivio in uso. Un esempio è mostrato nella figura seguente:

Figura 100

In questa immagine l’utente si trova nell’archivio “Riviste”, nel quale non è indicato nessun record, indicatio dalla sigla Mfn (Master File Number - II termine master file indica l’archivio in cui sono registrati i dati).

Il comando “Apri archivi Isis” permette di aprire le directory del programma e i file in esse contenuti. Selezionando questa opzione, si apre una finestra nella quale è possibile scegliere Ia cartella desiderata, per esempio entrare negli archivi Dewey o Thesauri: (vedi figura 101 pagina successiva)

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Materiali digitali, LO, OER 17

Figura 101

• Menu Immissione

Il menu Immissione contiene i comandi per effettuare la catalogazione dei documenti, ovvero inserire una nuova registrazione o apportare modifiche a una scheda già esistente.

È importante notare che quando si seleziona il menu Immissione, si apre un menu a tendina che propone varie tipologie di documenti e tali tipologie cambiano in funzione dell’archivio selezionato (Monografie, Materiale non librario, … oppure Periodici o Editori, etc); quindi, prima di selezionare il menu Immissione, è necessario scegliere dal menu File il catalogo nel quale si intende operare, “Catalogo”, “Riviste”, “Autori”, editori”, etc.

Dopo aver selezionato la tipologia di documento dal menu Immissione, si apre un secondo menu, dal quale è possibile selezionare l’operazione da effettuare, “Nuova registrazione” o “Revisione registrazione”.

Nota.

L’archivio “Catalogo” permette di gestire documenti differenti, quali monografie, materiale non librario, materiale grigio e spogli, quindi, quando si seleziona il menu Immissione, il menu a tendina che si apre propone le seguenti possibilità: (vedi figura 102 pagina successiva)

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Materiali digitali, LO, OER 18

Figura 102

Dopo aver selezionato una voce del menu Immissione, si apre una altro menu che permette di inserire una nuova registrazione (“Nuova registr.”) o tornare su una scheda già inserita per effettuare una correzione (“Revisione registr.”):

Figura 103

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Materiali digitali, LO, OER 19

In sintesi, dopo aver effettuato la selezione dell’archivio (dal Menu File) e del materiale da trattare (dal Menu Immissione), la procedura per l’inserimento dei dati è identica:

• Nuova registrazione

• Revisione registrazione

Nuova registrazione

Se si seleziona il comando “Nuova registrazione” si accede a un nuovo record in cui è possibile registrare i dati del documento da catalogare:

Figura 104

Revisione registrazione

Se si seleziona il comando “Revisione registrazione” si apre una finestra di dialogo in cui immettere i parametri per individuare il record da correggere: (vedi figura 105 pagina successiva)

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Materiali digitali, LO, OER 20

Figura 105

A questo punto ci sono due possibilità:

• selezionare il numero del record da modificare, se si ricorda il suo Mfn, oppure

• selezionare un intervallo di record compresi tra due Mfn.

Se non si ricorda il Mfn, è possibile immettere uno o piu termini per Ia ricerca del record e lasciare nello spazio inferiore i numeri che coprono l’intero gruppo di record immessi, che appaiono di default.

Menu Ricerca

II menu Ricerca propone tre opzioni:

• “Ricerca”

• “Visione-stampa sequenziale”

• “Dump”

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Figura 106

• Il comando “Ricerca” rinvia all’interfaccia di ricerca del programma:

Figura 107

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Materiali digitali, LO, OER 22

• Il comando “Visione-stampa sequenziale” apre una finestra in cui si deve inserire l’intervallo dei record da visualizzare in successione:

Figura 108

• La funzione del comando “Dump” è visualizzare tutti i record o una parte di essi, compresa in un certo intervallo. Nella schermata di visualizzazione i documenti compaiono senza formattazione e ogni informazione è preceduta e seguita dal relativo tag: (vedi figura 109 pagina successiva)

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Materiali digitali, LO, OER 23

Figura 109

Menu Indici/Cataloghi

II menu “Indici/Cataloghi” ha la funzione di generare gli indici, i cataloghi e l’inventario di tutti i documenti inseriti in Winiride (o parte di essi). La procedura è simile nei tre casi:

• i dati sono visualizzabili dopo Ia generazione

• gli indici e il catalogo sono generati in documenti di testo (Word)

• l’inventario è gestito mediante un foglio di calcolo (Excel)

• Winiride (in tutti e tre i casi) esporta i dati selezionati in file che di default sono salvati nella cartella work.

Questa procedura deve essere ripetuta ogni volta che si devono aggiornare gli indici, il catalogo o l’inventario (generati in precedenza) con i nuovi dati inseriti.

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Materiali digitali, LO, OER 24

Figura 110

Gli indici possono essere ordinati per:

• responsabilità

• titoli

• descrittori

• soggetti

• classificazione decimale Dewey

• editori

I punti di accesso per i cataloghi possono essere:

• responsabiIità

• titoli

• descrittori

• soggetti

• classificazione decimale Dewey

• editori

Il catalogo dei periodici è generato a parte.

L’inventario, invece, è predisposto in modo tale da registrare su un foglio di calcolo il numero dell’inventario, Ia data d’ingresso, i dati relativi alla provenienza dei documenti, Ia descrizione (titolo, responsabilità, editore con luogo e data di pubblicazione), il capitolo di spesa, il valore, Ia collocazione di ciascun documento.

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L’ultima colonna è disponible per eventuali osservazioni:

Figura 111

Menu Prestito

II Menu Prestito rimanda all’interfaccia “Servizio Prestito”, da cui e possibile gestire i prestiti:

Figura 112

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Menu Iride_Dos

Il programma presenta all’utente una finestra dalla quale è possibile entrare nel menu principale di Iride oppure in Isis base.

II menu Iride_Dos consente di aprire e gestire il programma in modalità Dos; in realtà, l’interfaccia Windows di Winiride nasconde Iride Dos.

Winiride può gestire alcune funzioni soltanto in modalità Dos (per esempio, generazione e stampa degli indici e dei cataloghi) e altre in ambiente Windows o in ambiente Dos (per esempio l’aggiornamento dell’indice).

Il menu iride_dos puo essere eseguito solo sui sistemi operativi a 32 bit, funzione incompatibile su sistemi a 64 bit.

Figura 113

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Menu Utilities

II menu presenta una serie di opzioni che corrispondono alle varie utilità di sistema:

Figura 114

• Aggiornamenti: consente di aggiornare gli indici del database ed è possibile scegliere Ia modalità (Windows o Dos);

• Export archivio: permette di esportare i dati dell’archivio selezionato su dispositivo di memorizzazione esterno o sul disco locale;

• Import archivio: permette di importare i dati dell’archivio selezionato nel programma, da dispositivo di memorizzazione esterno o da disco locale;

• Salvataggio/Ripristino dati: consente il salvataggio e ripristino dei dati

• Amministrazione Winiride onLine: descritta nella nota in basso.

• Funzioni avanzate: devono essere utilizzate dall’amministratore del sistema poiché potrebbero provocare Ia perdita o la modifica dei dati immessi.

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Figura 115

In particolare:

• “Inizializzazione archivio” svuota Ia memoria dell’archivio in cui ci si trova appena si seleziona l’opzione, cancellando totalmente il contenuto.

• “Riassegna codice scheda” assegna dei nuovi codici a tutti i record registrati o a parte di essi. L’opzione, utile nel caso in cui si importino record da piu computer, non va scelta se le schede contengono link o sono collegate tra loro con collegamenti ipertestuali. Infatti in questa caso si rischierebbe di perdere o falsare i collegamenti.

• “Sblocca archivio e records” permette di sbloccare l’archivio o il singolo record. Tale funzione è utile nel caso di gestione in rete del programma.

• “Cambio password” permette di scegliere una nuova parola d’accesso per proteggere le funzioni riservate. La password assegnata di default è bdp, in caratteri minuscoli. Sono protette da password le funzioni

• “Inizializzazione archivio”, “Riassegna codice scheda”, “Sblocca archivio e records” e “Cambio password”.

• “Aggiorna autori ed editori” consente l’aggiornamento degli archivi “Autori” (Auto) ed “Editori” (Edit). Non è necessario ripetere l’operazione ogni volta che si inserisce nel database un nuovo autore o un editore, bensì quando si modificano le schede di uno dei due archivi, per esempio nella correzione di un nome o di un riferimento.

• “Aggiorna indice (ver. Cisis)” aggiorna i dati dell’archivio “Catalogo”, analogamente a quanto avviene se si sceglie l’opzione “Aggiornamenti”.

• “BNI(Unimarc) > Iso 2709” permette Ia conversione di dati dal formato UNIMARC al formato ISO. La funzione “DSN per CatDerivata” abilita Ia catalogazione derivata dai cd Biblionauta, BNI e Liber.

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“Multimedia” permette di aprire le directory di Winiride e di cercare i file di immagini, video o suoni in esse contenuti:

Figura 116

Se si vuole utilizzare Winiride in rete, occorre impostare i parametri per Ia multiutenza. In questa caso le opzioni del menu “Utilities” saranno integrate dai comandi relativi alle funzioni per Ia gestione in rete.

Nota. Amministrazione Winiride onLine.

Questa procedura prevede (si riporta il testo contenuto nella documentazione del programma):

• Dati di connessione: per accedere alle impostazioni del network viene richiesta la password

• Gestione archivi (fig.2)

I dati richiesti per l’amministrazione di Winiride online sono suddivisi in tre diversi pannelli e le modifiche sono attivabili con “abilita modifiche”:

• Dati del server

• Dati della Scuola

• Dati dell’amministratore

I dati del server sono parametri necessari per indicare l’indirizzo del server che ospita il catalogo, quello della document root e delle procedure CGI.

I dati della scuola devono essere obbligatoriamente modificati e dovranno essere inseriti sia il codice corretto della scuola o centro di documentazione che la password assegnata. Questi verranno utilizzati per verificare il profilo e le autorizzazioni. Il codice è utilizzato inoltre per inserire la corretta denominazione dell’Istituzione che ha prodotto i documenti da trasferire sull’archivio online e per localizzare i successivi inserimenti.

Il login e password amministratore abilitano tutte le funzioni di amministrazione ordinaria e straordinaria del catalogo.

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Figura 117

Anche il pannello di “Gestione archivi” è suddiviso in tre gruppi di procedure:

• Inserimento

• Visione

• Inizializzazione catalogo

Il pannello “Inserimento” consente di:

1. Importare archivi completi con “schiacciamento” dei dati sul primo entrato

2. Importare archivio con materiale multimediale

3. Aggiornare gli indici necessari alla ricerca online

4. Cancellare le schede non corrette caricate sull’OPAC

5. Modificare i dati delle schede del catalogo online

Nota: la modifica della scheda prevede il trasferimento in locale (archivio modcat) della scheda da modificare e, a modifica avvenuta, il ritrasferimento sul catalogo online. I documenti modificati rimangono registrati sull’archivio “Modcat” che può essere in qualsiasi momento inizializzato.

Il pannello “ visione” permette la verifica a video nei due formati previsti: testo e ISO2709.

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Il pannello di inizializzazione catalogo prevede le funzioni tipiche dell’amministratore:

1. Cancella archivio: elimina definitivamente e senza possibilità di recupero tutte le schede dell’archivio catalogo online;

2. Solo indice: cancella tutti termini del dizionario di ricerca. Può comunque essere ricreato con la funzione “Aggiorna indice”;

3. Materiale multimediale: ha le stesse caratteristiche della funzione “Cancella archivio” ma agisce sull’archivio multimediale.

La gestione dei cataloghi, per le operazioni di “Aggiungi scheda o solo localizzazione” e “Cancella/modifica scheda o cancella localizzazione” è prevista, per gli utenti accreditati, e può essere eseguita dal menu “File” sui documenti richiamati a video dal menu “Ricerca”.

Tutte le funzioni previste (Aggiungi scheda, solo localizzazione, cancella scheda e modifica) sono controllate dal profilo assegnato dall’amministratore.

Menu Opzioni

II menu Opzioni presenta varie opzioni, permette di configurare i parametri di immissione e le caratteristiche grafiche del programma, e di regolare l’accesso alle sue funzioni:

Figura 118

In particolare:

• “Maschera ridotta” - per una catalogazione veloce, ma carente di alcuni campi

• “Maschera completa” - per una catalogazione completa

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Materiali digitali, LO, OER 32

• “Cancella default” - annulla i dati salvati in precedenza come default

• “Abilita solo ricerca” - l’utente non può modificare le schede prodotte, nè accedere alle funzioni riservate, di aggiornamento e di gestione.

• “Desktop” - consente di personalizzare Ia grafica del programma.

Menu Aiuto

II menu Aiuto apre Ia guida ipertestuale al programma, all’interno della quale si può navigare, selezionando l’argomento di interesse o scegliendo l’opzione “Guida in linea”.

È possibile stampare singolarmente le pagine del manuale interno di Winiride e c’è la possibilità di scaricare e stampare l’intero manuale dal cd di installazione.

Inoltre, premendo il pulsante F1 in fase di immissione dati e in corrispondenza di un campo, si attiva l’help contestuale, con le istruzioni e le informazioni relative al campo selezionato.

Menu Prog_inf

II comando “Prog_inf.” presenta le informazioni sulIa versione del programma che si sta utilizzando, sugli sviluppatori del software e l’indirizzo internet cui fare riferimento per gli aggiornamenti e tutte le informazioni su Winiride.

2.6.2 IconeLa barra delle icone è posizionata immediatamente sotto il menu dei comandi e si presenta come nella seguente immagine:

Figura 119

Ogni icona richiama e rappresenta graficamente uno dei comandi del menu superiore e consente una attivazione veloce della funzione indicata. Posizionando il mouse su ciascuna icona si visualizza l’etichetta esplicativa che descrive Ia funzione dell’icona selezionata. In particolare, le icone rappresentano le funzioni seguenti:

Apre gli archivi Isis e consente di accedere alle directory del programma

È relativa agli spogli

Apre gli archivi Iride Permette di spostarsi all’interno dell’archivio “Emer”, riservato alle riviste

Permette di tornare all’archivio principale, “Catalogo”, se ci si trova in un altro archivio

Rimanda all’interfaccia di ricerca

È relativa alle monografie Consente Ia visione sequenziale dei record inseriti

È relativa al materiale non librario Permette di eseguire nuovamente le ultime ricerche svolte, rimaste in memoria

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Materiali digitali, LO, OER 33

Apre gli archivi Isis e consente di accedere alle directory del programma

È relativa agli spogli

È relativa al materiale grigio Consente di annullare Ia cronologia delle ultime ricerche eseguite

1.7 CatalogazioneIl software Winiride, specifico per Ia catalogazione nelle biblioteche, dispone di funzionalità per il trattamento completo dei testi (catalogazione descrittiva, classificazione, soggettazione), che permettono la registrazione di informazioni di tipo descrittivo e semantico inerenti i documenti.

È possibile registrare dati relativi a documenti di tipi diversi, quali:

• monografie e periodici,

• letteratura grigia,

• materiale non librario (per esempio, risorse elettroniche, video, registrazioni sonore, etc.)

Sono disponibili due archivi di base, che dispongono di comandi per l’immissione dei dati nelle schermate, diverse per ciascuna tipologia di documento da catalogare; gli archivi sono:

• “Catalogo” (cartella Scuole sul disco locale)

• “Riviste” (cartella Emer sul disco locale)

Il primo è quello a cui si accede all’avviamento del programma e contiene i dati relativi alle monografie, al materiale non librario, al materiale grigio e agli spogli (per il loro carattere monografico).

Il secondo è predisposto alla catalogazione dei periodici.

La struttura del programma prevede la presenza di altri due archivi, ovvero

• “Didattico” (cartella Dida sul disco locale)

• “Storico”, (cartella Stori sul disco locale)

predisposti per la registrazione di esperienze e ricerche indipendenti dalla catalogazione, ma che possono servire per Iegare delle “etichette” di carattere didattico-esplicativo alle schede dei cataloghi su descritti (“Catalogo” e “Riviste”).

2.7.1 Maschere di immissioneIn questi paragrafi si descrivono le caratteristiche e le funzionalità delle Maschere di immissione.

Come già riportato nei paragrafi precedenti, il programma Winiride è stato progettato per la registrazione di informazioni di tipo descrittivo e semantico inerenti i documenti in dotazione alla biblioteca può gestire differenti categorie di documenti, quali:

• Monografie

• materiale non librario materiale grigio

• spogli

• periodici

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Materiali digitali, LO, OER 34

Per ciascuna categoria il programma prevede una maschera di immissione, con campi specifici, in cui devono essere inseriti i dati relativi alla pubblicazione in esame. In particolare,

• la maschera “Monografie” contiene le informazioni bibliografiche relative al materiale monografico edito, sia testo a stampa che musica a stampa.

• la maschera “Non librario” contiene le informazioni bibliografiche relative a materiale monografico edito o meno (prodotto o meno industrialmente) non librario: materiale cartografico, proiezioni a video, registrazioni sonore, ologrammi, grafica (disegni, foto, manifesti), supporti per computer, multimedia, oggetti (diorama, planetaria, modello) microforme.

• la maschera “Materiale grigio” contiene le informazioni relative a materiale monografico, tipicamente non edito, sia testo a stampa, che manoscritto, dattiloscritto, ciclostilato o stampato con il computer. Potrebbe anche trattarsi di musica a stampa.

• la maschera “Spogli” contiene le informazioni relative ad articoli e contributi estratti da pubblicazioni monografiche e seriali, relativi a materiale prevalentemente edito di testi a stampa.

• la maschera “Periodici” registra le informazioni relative a pubblicazioni seriali, edite o meno, a stampa.

Si noti che il programma memorizza i dati relativi alle prime quattro tipologie di documenti all’interno della directory Scuole (nell’archivio “Catalogo”) e quelli relativi alle pubblicazioni seriali all’interno della cartella Riviste (nell’archivio “Emer”).

Per procedere correttamente con la procedura di catalogazione è necessario posizionarsi all’interno dell’archivio giusto e percorrere tutte le fasi previste dal programma, ovvero:

• avviare il programma (all’avvio ci si trova all’interno dell’archivio principale, “Catalogo”)

Figura 120

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Materiali digitali, LO, OER 35

• dalla schermata principale, selezionare il menu “Immissione”: si apre il menu a tendina con le diverse tipologie di materiale e poi di registrazione:

Figura 121

Dopo la selezione del tipo di registrazione, si accede alla maschera specifica per la catalogazione scelta:

Figura 122

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Materiali digitali, LO, OER 36

• in alternativa, è possibile premere l’icona corrispondente al documento da catalogare:

Figura 123

• selezionare l’icona desiderata,

• alla richiesta “Nuovo Record”, premere OK.

Se si volesse procedere alla catalogazione delle riviste, si deve selezionare l’ archivio specifico, ovvero:

• selezionare “File” > “Apri archivi Iride” > “Riviste......... Emer”

Oppure:

• cliccare sull’icona che contrassegna i periodici

• premere OK alla richiesta “Nuovo Record”.

1.7.2 Formato delle maschere di immissionePrima di descrivere i campi delle schermate di immissione e le caratteristiche dei dati da registrare in essi, è opportuno precisare che il programma WinIride offre la possibilità di scegliere a priori il livello della catalogazione; a tal fine, sono disponibili maschere di immissione complete e ridotte, che è possibile scegliere in funzione delle informazioni da registrare. In particolare:

• di default il programma propone Ia schermata completa, che permette di descrivere il documento in maniera esaustiva;

• se le informazioni da registrare sono limitate, si può optare per la maschera ridotta; per ottenerla

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selezionare: menu principale > “Opzioni” > “Maschera ridotta”, invece di “Maschera completa”.

Figura 124

Si ottiene una notevole riduzione dei campi a disposizione per Ia registrazione dei dati poiché minore è il numero delle pagine componenti Ia maschera di immissione (per esempio, da 5 a 2 nel caso delle monografie)In sintesi, Ia maschera completa presenta il livello di descrizione più alto, mentre Ia maschera ridotta offre il minimo possibile, al di sotto del quale non si dovrebbe scendere per garantire una descrizione bibliografica che consenta di individuare il documento.

1.7.3 Menu della maschera di immissioneLa maschera di immissione dispone di una barra dei comandi che si presenta come nella seguente immagine:

Figura 125

Sono disponibili differenti menu, ossia File, Modifica, Colori, Finestre, Link Ipertestuali, Salva i default, Catalogazione Derivata.

Menu File

Selezionando il menu File, si apre un menu a tendina con vari comandi:

• Menu principale: che permette di tornare al menu principale di Winiride (senza salvare il record);

• Pre-View: che consente di vedere in anteprima (prima ancora di salvare il record) Ia schermata di visione del documento che si sta catalogando

• Nuovo record: per creare un nuovo record;

Figura 126

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• Esci: per uscire dal record e dal programma; in questo caso viene chiesto se salvare o meno Ia registrazione.

• Pagina uno Monografie (o Periodici, etc): questa opzione riporta l’informazione relativa alla pagina della schermata in cui ci si trova al momento.

Menu Modifica

Figura 126

II menu “Modifica” contiene i comandi per tagliare, copiare e incollare un testo evidenziato, come in qualsiasi programma di videoscrittura.

Menu Colori (Bg)

La funzione del menu “Colori (Bg)” è consentire la modifica del colore dello sfondo (background); dopo aver cliccato sul pulsante del menu “Colori (Bg)” si apre una finestra in cui si deve selezionare un nuovo colore di sfondo per le schermate di immissione:

Figura 127

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Materiali digitali, LO, OER 39

Menu Finestre

Il menu “Finestre” contiene le opzioni per ingrandire o rimpicciolire le finestre della maschera di immissione:

Figura 128

L’ultima voce, “Chiude tutto”, chiude il record senza salvarlo e torna al menu principale di Winiride.

Menu Link ipertestuali

Il menu “Link ipertestuali” apre Ia finestra per l’inserimento dei collegamenti ipertestuali:

Figura 129

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È possibile inserire link di vari tipi e collegare il record descrittivo (nello specifico un termine o una frase in esso contenuti) con un secondo record, un documento di testo, un’immagine, un suono, una registrazione.

Menu Salva i default

Il comando “Salva i default” ha la seguente funzione:

• catalogare piu opere dello stesso autore, o piu opere parzialmente simili, per le quali è utile mantenere memoria dei dati inseriti nei diversi campi della schermata di immissione.

• tenere traccia solo di alcuni dati, da ripetere di scheda in scheda, per esempio i dati relativi alla localizzazione.

È possibile annullare il comando nel modo seguente:

• selezionare “Opzioni” dal menu principale di Winiride

• cliccare sulla voce “Cancella default”: si ottengono schede “bianche” in cui è possibile immettere i nuovi dati.

Altrimenti

• dalla maschera di immissione cancellare parte dei dati e premere “Salva default”: si aprono nuove schermate di immissione, non del tutto vuote, che riportano solo parte dei campi già compilati.

1.7.4 I pulsanti della maschera di immissioneIl programma Winiride dispone di maschere di immissione differenti, in funzione delle varie tipologie dei documenti da catalogare, ma alcune caratteristiche si ripresentano in maniera identica, indipendentemente dal tipo di schermata prescelta. Tali caratteristiche sono le opzioni della barra del menu (già descritte nel paragrafo precedente) e le funzioni e i comandi che si trovano all’interno delle schermate.

Funzioni

Winiride dispone di help contestuale che assiste ogni funzione del programma ed è attivabile con il tasto F1 della tastiera. Se c’è bisogno di informazioni sulla natura dei dati da inserire o sul modo in cui tali dati devono essere inseriti in un determinato campo, è sufficiente posizionarsi con il cursore sul campo di interesse e premere il tasto F1. Dopo aver premuto F1, si apre una finestra che contiene le istruzioni della guida interna al programma, relativamente al campo scelto.

La funzione help, attivabile dal tasto F1, non è più supportata su sistemi operativi recenti, da windows Vista in poi.

Comandi

I comandi sono presenti in ogni maschera di immissione, in particolare:

• I primi tre tasti visibili su ogni pagina di registrazione hanno, rispettivamente, la funzione di:

• cancellare il record (Del),

• uscire dalla maschera di immissione (Esc),

• salvare Ia registrazione del record (Save). È necessario premere “Save”, prima di uscire dalla maschera, per non perdere i dati riportati nei vari campi.

• i tasti consentono di sfogliare le pagine della maschera di immissione.

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• i tasti servono a passare da un documento al precedente, in ordine di numero di master file, oppure al successivo. È possibile passare da un documento all’altro non in fase di immissione, cioè nel momento in cui si sta creando un nuovo record, ma in fase di revisione quando, dopo aver premuto il comando “Immissione” dal menu principale e aver scelto l’opzione “Monografie”, si decide di revisionare i record registrati in un determinato intervallo.

Caratteristiche dei campi

Un’ulteriore caratteristica, comune alle diverse maschere di immissione, è relativa alIa differenza tra:

• campi compilabili a mano,

• campi con scelta obbligatoria da data base,

• campi con scelta opzionale da data base o con “apparente” libertà di scegliere se seguire o meno l’elenco del data base,

• campi compilati meccanicamente dal programma.

Descriviamo nell’ordine le quattro tipologie:

• Campi compilabili a mano

Sono i campi in cui si puo scrivere direttamente, dopo aver posizionato il cursore del mouse:

Figura 130

• Campi con scelta obbligatoria da data base

Appartengono a questa categoria due campi, quello relativo all’indice di responsabilità e quello relativo al nome dell’editore. Sono campi in cui non è possibile scrivere direttamente e accanto a ciascuno è presente un pulsante con una freccia nera.

Figura 131

Quando è presente un pulsante di questo tipo si ha Ia certezza che nel programma è disponibile un data base contenente un elenco di dati tra cui scegliere per compilare il campo relativo. II pulsante infatti apre una finestra in cui selezionare il “dato” da inserire nel campo. In questi casi, dopo aver premuto Ia freccia e aver aperto Ia relativa finestra, basterà digitare il nome cercato, premere l’opzione “Parti da” e avviare Ia ricerca nel data base. Individuato il nome desiderato, occorrerà cliccare sopra una volta con il puntatore del mouse per evidenziarlo, e poi premere il comando “Copia”. II nome sarà trasferito automaticamente nel

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campo specifico.

• Campi con scelta opzionale da data base e con “apparente” liberta di scelta.

Nelle maschere di immissione il pulsante con la freccia nera, compare anche accanto a campi diversi da quelli descritti nella sezione precedente, per esempio il campo “Codice Dewey”.

Anche in questi casi è disponibile un data base di riferimento, da cui attingere i valori da utilizzare, ma tale database non serve per collegare il record descrittivo con un record indipendente, serve solo come riferimento; l’utente può inserire manualmente i dati e qualsiasi dato che sia scritto a mano nel campo non entrerà a far parte del data base di riferimento, ma sarà registrato negli indici per Ia ricerca.

• Campi compilati meccanicamente dal programma.

Appartengono a questa categoria i campi valorizzati meccanicamente dal programma e sono due, il campo relativo al master file number (Mfn) e quello relativo al codice scheda:

• il campo Mfn indica il numero d’ordine del record in esame e viene attribuito alla registrazione solo dopo che questa è stata salvata;

• il “Codice scheda” è il codice alfa-numerico con cui il programma identifica ogni singolo record. Questo dato ha grande importanza per il programma perchè consente di richiamare in maniera univoca il record ad esso collegato per le varie operazioni di gestione e ricerca. Uno specifico codice scheda contrassegna anche il record di registrazione autori ed editori.

Pulsanti funzionali

In tutte le schermate di immissione, e accanto a diversi campi, compaiono i seguenti due pulsanti

Tali pulsanti indicano che i campi a cui sono affiancati sono ripetibili e possono contenere piu ricorrenze della stesso dato:

Figura 132

Le frecce azzurre servono per “sfogliare” le varie occorrenze e in ciascuna occorrenza sono registrati i dati relativi all’intera sezione.

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Per avere una visione delle varie occorrenze di un documento (per esempio, più edizioni della stessa opera nello stesso record), è sufficiente premere il tasto con il binocolo: Si aprirà Ia finestra “Visione ricorrenze”:

Figura 133

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Cliccando sul numero della ricorrenza con il tasto sinistro del mouse, si puo cancellare Ia ricorrenza stessa:

Figura 134

Se il tasto con Ia freccia azzurra non dovesse essere abbinato al tasto per Ia visione delle ricorrenze, è possibile inserire piu soggetti, purchè ogni stringa occupi una riga. Le varie occorrenze saranno visualizzabili cliccando sulla freccia azzurra.

1.8 Archivio catalogoIn questo paragrafo si descrivono le modalità generali di inserimento dei dati nei vari campi del programma, ed è importante notare che la descrizione è valida per tutte le tipologie di documenti, anche se non trattata per esteso e in modo specifico per ciascuna di esse.

1.8.1 MonografieIn questo paragrafo si presentano le caratteristiche del software WinIride e le funzionalità di cui dispone per la catalogazione delle pubblicazioni monografiche. Per dare un panorama completo del funzionamento del software si propone una descrizione sintetica degli argomenti, con una esposizione degli aspetti e delle

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funzionalità di ciascuna pagina della maschera di immissione.

Nota. Gli strumenti di riferimento per il lavoro di catalogazione sono: lo standard ISBD(M), per Ia descrizione delle pubblicazioni monografiche e le norme RICA, per Ia scelta e Ia forma dell’intestazione.

Winiride dedica Ia prima sezione dell’archivio “Catalogo” alla registrazione delle notazioni bibliografiche relative alle pubblicazioni monografiche (pubblicazioni complete in una o piu parti, anche se non ancora interamente pubblicate). All’avvio del programma ci si trova nell’archivio “Catalogo”, selezionare: “Immissione” > “Monografie” > “Nuova registrazione”:

Figura 135

Oppure, premere l’icona relativa alle monografie e scegliere l’opzione “Nuovo record”, premendo OK:

Figura 136

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In questo modo si entra nella prima schermata di immissione dati che serve alla registrazione delle notizie bibliografiche relative aile monografie e alla musica a stampa. La maschera completa per l’immissione delle monografie si compone di cinque schermate successive.

1.8.2 Prima paginaLa prima pagina è costituita da:

• cinque campi: Mfn, Codice scheda, Copertina, Codice acquisto, Codice Dewey

• tre sezioni: Dati amministrativi, Localizzazione, Titolo e responsabilità

In particolare:

Mfn

II numero di master file contrassegna in ordine progressivo ogni record immesso e viene assegnato automaticamente dal programma nel momenta del salvataggio.

Codice scheda

II codice scheda serve ad identificare univocamente ogni record immesso nell’archivio e viene assegnato automaticamente dal programma quando si salva Ia registrazione del record. Questo codice è molto importante per il programma poiché, essendo un identificativo univoco e irripetibile, serve al software per richiamare il record da esso contrassegnato in caso di collegamenti ipertestuali, di gestione automatizzata di procedure di prestito, etc.

Se si cancella il record si ha anche la cancellazione del suo codice identificativo.

Copertina

Questo campo è riservato all’inserimento del link alla copertina del libro catalogato, che deve essere già acquisita e salvata sul proprio computer, possibilmente all’interno della cartella Immagini, che si trova nella directory Dati, a sua volta sotto directory di wiride2, sul disco locale.

Codice acquisto

In questo campo è possibile inserire il codice relativo alla scheda del libro contenuta nell’archivio

“Acquisti”, nel caso in cui tale scheda esista e Ia si voglia collegare al record bibliografico. Questo collegamento, che puo avvenire immettendo nel campo il codice alfanumerico identificativo della scheda acquisti - contrassegnato dalla lettera Q - serve a stabilire un legame tra il record bibliografico del documento e l’iter di acquisto.

Codice Dewey

Questo campo è riservato all’inserimento del codice Dewey e della relativa definizione. Tale codice è ripetibile e fornito di una lista di riferimento, cui attingere per inserire i dati. Occorrera cliccare sui tasto contrassegnato dalla piccola freccia nera, cercare il valore desiderata e premere il comando “Copia” per trasferirlo automaticamente nel campo.

Tipo materiale

Nel campo occorre scrivere una sigla di tre caratteri. Essi sono relativi a:

• tipo di materiale

• livello bibliografico

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Materiali digitali, LO, OER 47

• tipo di diffusione

del documento in esame.

Ognuna di queste tre informazioni è rappresentata da una singola lettera:

• a = testo a stampa

• m = monografia

• p = materiale edito

La sigla “amp” appare di default poiché questa maschera di immissione è dedicata alla catalogazione di monografie pubblicate a stampa. Poichè Ia schermata potrebbe anche servire a catalogare musica a stampa, potrebbe essere necessario cambiare il primo carattere della sigla, quello relativo al tipo di materiale, e sostituirlo con:

• m = musica a stampa

II risultato sarebbe quindi:

• cmp = musica a stampa, monografia, edito.

Sezione Dati amministrativi

Questa sezione è costituita da un gruppo di campi ripetibili, con possibilità di inserire piu item nelle diverse ricorrenze.

Numero inventario

Contiene il numero di inventario (scritto senza immettere puntini) che contrassegna il documento, e che deve essere proprio di ogni unità documentaria. Nel caso di opere in più volumi, ciascun volume deve avere il proprio numero di ingresso. Questo campo consente l’inserimento di numeri e lettere.

Data

La data di ingresso del documento appare automaticamente nel campo: il programma assegna di default Ia data del giorno. Naturalmente se si lavora sui pregresso sara necessaria modificare Ia data, rispettando tuttavia lo standard gg/mm/aaaa.

Lire

Questo campo contiene il valore in lire del documento. Non devono essere inseriti simboli monetari e il numero deve essere scritto senza puntini.

Euro

In questo campo il valore appare in automatico cliccando su di esso, dopo aver inserito il valore del documento in lire.

Collocazione

Questo campo contiene Ia segnatura, cioè il codice che indica Ia posizione fisica del documento all’interno della biblioteca.

La scelta dei criteri da seguire per la collocazione dei documenti è a discrezione del responsabile della biblioteca e dovrebbe essere fatta nel rispetto delle esigenze dell’utenza, della tipologia di biblioteca, dell’attrezzatura o dei locali di cui essa dispone.

Provenienza

La funzione di questo campo, rappresentato da una sigla, è quella di registrare le modalità di acquisizione

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Materiali digitali, LO, OER 48

del documento da parte della biblioteca. Le sigle disponibili sono:

• ab = abbonamento

• ac = acquisto

• af = affidamento

• dn =dono

• er = eredita

• pr = prodotto dalla scuola

• sc = scambio

La sigla che compare di default è “ac” (acquisto).

Disponibilità

Questo campo registra lo stato di disponibilità o meno del documento e dispone delle seguenti sigle:

• S = disponibile per il prestito

• N = disponibile per Ia consultazione, ma non per il prestito

• X = non disponibile nè per il prestito, nè per Ia consultazione corrente

• 0 = scaricato dall’inventario.

Se nel campo non viene inserito alcun valore il programma considererà comunque il documento disponibile al prestito.

Winlride permette di gestire i prestiti: quando il documento in questione è in prestito, Ia “S” viene automaticamente sostituita dal codice della scheda dell’utente che ha preso in prestito il libro.

Localizzazione

Questa sezione contiene un gruppo di campi ripetibili, con possibilità di inserire piu item nelle diverse occorrenze.

L’insieme di questi campi definisce Ia localizzazione del documento mediante i dati della biblioteca che lo possiede. Le voci previste sono:

• Scuola/Ente

• Città

• Provincia

Titolo e responsabilità

Questa sezione contiene un gruppo di campi ripetibili, con possibilità di inserire piu item nelle diverse occorrenze. Inizia con questo insieme di campi Ia descrizione bibliografica vera e propria del documento.

I campi sono:

• Titolo proprio, “parola o frase, normalmente presente nella pubblicazione, sul frontespizio, con cui viene nominata Ia pubblicazione stessa o l’opera in essa contenuta”

• Titolo parallelo, il titolo espresso in un’altra lingua o in altro alfabeto

• Titolo altro autore, è il secondo titolo o il titolo dell’opera del secondo autore: è il caso di un documento composto da più opere (ciascuna avente il titolo sul frontespizio) ma che non ha titolo di insieme.

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Materiali digitali, LO, OER 49

Complemento del titolo

Questa espressione rappresenta ogni termine, frase o serie di caratteri diversi dal titolo, dall’indicazione di autore o dall’indicazione di edizione, che appaiano sul frontespizio e indichino il carattere o il contenuto della pubblicazione, ovvero il motivo o l’occasione per cui essa è stata prodotta.

Responsabilità

La funzione di questo campo è la registrazione delle responsabilità primarie, alternative e secondarie, il valore indica le persone o gli enti connessi con Ia creazione del contenuto intellettuale o artistico della pubblicazione o che hanno contribuito alla sua realizzazione.

1.8.3 Seconda paginaLa seconda pagina è costituita da quattro sezioni, ciascuna con differenti campi:

• Indice/responsabilità

• Edizione

• Pubblicazione

• Descrizione fisica

Indice/responsabilità

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Cognome e Nome

• Qualifica

• Ente: intestazione - Ente: sottointestazione

• Congresso: titolo - Congresso: luogo e data

• Tipo di contributo

• Biografia

Edizione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Indicazione di edizione

• Indicazione di responsabilita

Pubblicazione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Luogo di pubblicazione

• Nome editore

• Data di pubblicazione

Descrizione fisica

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Numero pagine/volumi

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Materiali digitali, LO, OER 50

• Illustrazioni

• Dimensioni

• Allegati

1.8.4 Terza paginaLa terza pagina è costituita da due sezioni principali nella prima parte e altri campi nella seconda:

• Collezione

• Note

• Altri campi

Collezione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo proprio

• Numero interno collezione

• Titolo sottocollezione

• Numero interno sottocollezione

Note

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo originale

• Titolo copertina dorso

• Testa frontespizio

• Storia bibliografica

• Edizione

• Note contenuto

• Musica a stampa

• Altre note

Altri campi

È la seconda parte della finestra che contiene i seguenti campi:

• Paese di pubblicazione

• Lingua di pubblicazione

• Lingua originale

• ISBN o equivalente

• Destinatari

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Materiali digitali, LO, OER 51

1.8.4 Quarta paginaLa quarta pagina è costituita da cinque campi, presenti nella prima parte della finestra, e una sezione nella seconda parte; in particolare:

• campi vari (prima parte)

• struttura dell’opera

Campi vari

I campi presenti nella prima parte sono cinque:

• Genere

• Descrittori TEE

• Altri descrittori

• Descrittori proposti

• Soggetti

Struttura dell’opera

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo generale

• Data inizio - fine

• Numero volumi

• Titoli dei singoli volumi

1.8.5 Quinta paginaLa quinta pagina è costituita da due sezioni e un campo:

• Abstract

• Osservazioni e proposte

• campo “Catalogatore” (seconda parte)

Abstract

Questa sezione è costituita da un solo campo che descrive in linguaggio naturale il contenuto del documento catalogato.

Osservazioni e proposte

Questa sezione è costituita da un solo campo che ha la funzione di registrare eventuali link che potrebbero collegare il record con altri record, documenti di testa o file di altro tipo, siti internet, etc.

Campo “Catalogatore” - registra il nome del catalogatore.

1.9 Materiale non librarioL’espressione “materiale non librario” indica documenti molto vari ed eterogenei che non consentono una trattazione unica e generalizzata sull’argomento, tuttavia le schermate che il programma rende disponibili

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sono abbastanza complete da consentire la descrizione di tutte le tipologie. Unico aspetto da tener presente sono le caratteristiche catalografiche del documento in esame e la natura del supporto che lo contiene.

Nel caso del “materiale non librario”, le cinque schede che il programma mette a disposizione per la catalogazione e le modalità di inserimento dei dati nei vari campi sono uguali a quelle della categoria “monografie”.

Le pubblicazioni in serie sono gestite nell’Archivio riviste.

La procedura per catalogare il “materiale non librario” è la seguente:

• posizionarsi sull’archivio “Catalogo” (aprendo il programma ci si trova automaticamente al suo interno)

• selezionare i comandi “Immissione” > “Materiale non librario” > “Nuova registrazione”.

Oppure,

• cliccare sull’icona relativa al materiale non librario e scegliere l’opzione “Nuovo record”, poi premere OK.

Dopo avere eseguito questa procedura si accede alla prima schermata di immissione dati, che serve per la registrazione delle notizie bibliografiche relative al materiale non librario. Seguono poi le cinque schermate (pagine), simili a quelle già viste per Ia registrazione delle monografie e della musica a stampa, in cui è possibile immettere i dati nei diversi campi.

1.9.1 Materiale grigioIl “materiale grigio” o “letteratura grigia” ,LG, è l’espressione utilizzata per riferirsi ai documenti non destinati alla diffusione commerciale, che sono nati per uso interno dell’ente che li ha prodotti. Un esempio sono i giornalini scolastici prodotti dagli alunni, le ricerche di classe, le bibliografie, le tesine, le relazioni, i progetti, le raccolte di testi, etc.

Tale categoria è caratterizzata dal fatto di non essere diffusa mediante i normali canali di pubblicazione commerciale, e nasce più come letteratura di servizio. Con la diffusione delle nuove tecnologie è più che mai e particolarmente legata a internet e, in generale, al campo informatico.

Per accedere alla maschera di immissione relativa alla LG si devono eseguire le seguenti azioni:

• accedere all’archivio “Catalogo”,

• selezionare i comandi “Immissione” > “Materiale grigio” > “Nuova registrazione”

Oppure,

• cliccare sull’icona relativa al materiale grigio e scegliere l’opzione “Nuovo record”, poi premere OK. In questa modo si entrera nella prima schermata di immissione dati.

Dopo l’accesso alla prima schermata di immissione dati, che serve per la registrazione delle notizie bibliografiche relative al materiale grigio, seguono le cinque schermate (pagine), simili a quelle già viste per Ia registrazione delle monografie e del materiale non librario, in cui è possibile immettere i dati nei diversi campi.

1.9.2 SpogliGli spogli sono documenti sprovvisti di autonomia fisica, ma dotati di un’autonoma identità, esempi sono gli articoli di riviste o singoli contributi pubblicati all’interno di volumi collettivi o di atti di convegni.

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Materiali digitali, LO, OER 53

Per mantenere uno stile coerente con il resto delle descrizioni dedicate ai documenti indipendenti, è disponibile una maschera di immissione distinta per Ia catalogazione degli spogli, che sono dotati dei punti d’accesso necessari per Ia lora individuazione.

È importante notare che la descrizione analitica comporta un atteggiamento catalografico piu complesso poiché, non essendo il documento dotato di un’indipendenza fisica, è necessario

• descrivere il contributo in se e fornire gli accessi necessari per individuarlo nel catalogo,

• prevedere nella scheda un breve segmento descrittivo della pubblicazione contenente il contributo, sufficiente almeno a localizzare fisicamente il contributo stesso.

II record di descrizione della spoglio deve contenere anche i termini di raccordo tra il contributo e Ia pubblicazione che lo contiene.

Nella sezione seguente si riportano le informazioni relative alle schermate di Winiride dedicate agli spogli.

1.9.3 Prima paginaLa prima pagina è costituita da:

• quattro campi: Mfn, Codice scheda, Copertina, Tipo materiale

• tre sezioni: Titolo e responsabilità, Indice/responsabilità

Titolo e responsabilita

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo proprio

• Titolo parallelo

• Complemento del titolo

• Responsabilità

Indice/responsabilità

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Cognome e Nome

• Qualifica

• Ente: intestazione

• Ente: sotto-intestazione

• Biografia

• Tipo di contributo

• Sta in

• Testata/monografia

• Annata/numero

• Anno

• Pagine

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1.9.4 Seconda paginaLa seconda pagina è costituita da:

• una sezione, “Note”

• quattro campi (nella seconda parte)

Note

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo originale

• Titolo diverso in indice

• Storia bibliografica

• Note contenuto

• Altre note

Altri campi

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Descrittori TEE

• Altri descrittori

• Descrittori proposti

• Soggetti

1.9.5 Terza paginaLa terza pagina è costituita da due sezioni e un campo:

• Abstract

• Osservazioni e proposte

• campo “Catalogatore” (seconda parte)

1.10 Archivio riviste

1.10.1 PeriodiciL’archivio “Riviste” (Emer) ha la funzione di registrare i record catalografici delle pubblicazioni seriali. L’espressione “pubblicazione in serie” si riferisce a una pubblicazione (su qualsiasi supporto) che esca, regolarmente o irregolarmente, in parti sequenziali, con l’intento di continuare per un tempo illimitato.

Esempi di pubblicazioni in serie sono i periodici, i giornali, gli annuari e le collezioni.

Per accedere all’archivio “Emer”, dal menu principale di Winlride,

• selezionare i comandi: “File” > “Apri archivi Iride” > “Riviste”

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Materiali digitali, LO, OER 55

oppure

• cliccare sull’icona relativa e scegliere l’opzione “Nuovo record”, poi premere OK.

Con questa procedura si accede alla prima schermata di immissione dati; il processo si completa con la compilazione di quattro pagine, con i diversi campi.

1.10.2 Prima paginaLa prima pagina è costituita da:

• dodici campi (nella prima parte)

• tre sezioni: Periodicità, Localizzazione, Titolo/responsabilità

In particolare:

Campi

I campi presenti nella prima parte sono dodici:

• Mfn

• Codice scheda

• Scheda di rinvio

• Codice acquisto

• Codice Dewey

• Tipo materiale

• Numero inventario

• Collocazione

• Corrente

• Provenienza

• Prezzo

• Fascicolo

Periodicità

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Periodicità

• Mese di decorrenza

• Fascicoli previsti

Localizzazione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• scuola/Ente

• città

• provincia

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Titolo e responsabilità

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo proprio

• Materiale

• Titolo parallelo

• Complemento del titolo

• Responsabilità

1.10.3 Seconda paginaLa seconda pagina è costituita da:

• quattro sezioni: Indici/Responsabilità, Edizione, Pubblicazione, Numerazione, Descrizione fisica

Indici/Responsabilità

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Cognome e Nome

• Qualifica

• Ente: intestazione

• Ente: sotto-intestazione

• Biografia

• Tipo di contributo

Edizione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Indicazione di edizione

• Indicazione di responsabilità

Pubblicazione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Luogo di pubblicazione e nome editore

• Data di pubblicazione

Numerazione

Questa sezione è costituita da un solo campo, non ripetibile, che comprende i numeri e le date di copertura del primo e dell’eventuale ultimo fascicolo che reca il titolo proprio dato nel campo del titolo.

I dati della numerazione si trascrivono nella forma e nell’ordine con cui appaiono nel fascicolo. I numeri arabi sostituiscono altri numerali o numeri scritti in lettere. Essi sono dati, se possibile, con Ia designazione dei fascicoli o suoi equivalenti in forme normalizzate abbreviate.

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Descrizione fisica

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Illustrazioni

• Dimensioni

1.10.4 Terza paginaLa terza pagina è costituita da:

• tre sezioni: Collezione, Note, ISSN/Titolo chiave

• due campi (nella seconda parte)

Collezione

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Titolo proprio

• Numero interno collezione

• Titolo sottocollezione

• Numero interno sottocollezione

Note

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Indicazione di periodicità

• Titolo/responsabilità

• Edizione/storia della pubblicazione

• Numerazione

• Pubblicazione/ descrizione/ collezione

• Note contenuto

• ISSN

• Copia in mano

• Altre note

ISSN/titolo chiave

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• ISSN

• Titolo chiave

Altri campi

I campi presenti nella seconda parte sono due:

• Paese di pubblicazione

• Lingua del documento

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Materiali digitali, LO, OER 58

1.10.5 Quarta paginaLa quarta pagina è costituita da:

• due campi (nella prima parte)

• due sezioni: Consistenza, Agenzia catalogatrice

Campi

I campi presenti nella prima parte sono:

• Descrittori TEE

• Destinatari

Consistenza

Questa sezione contiene i seguenti campi:

• Serie/ annata

• Anno

• Fascicoli pervenuti

• Fascicoli non pervenuti

• Supplemento

• Inserto/allegato

• Indice

• Completezza

Agenzia catalografica

È il campo “Catalogatore” che registra il nome del catalogatore o una sigla che possa identificare l’agenzia catalografica.

1.11 Esperienze e note

1.11.1 Archivio didatticoL’archivio didattico dispone di una sezione dedicata alla registrazione di esperienze e note, che possono essere ancorate alle schede del catalogo principale e servire da “etichette” per approfondimenti, analisi critiche e ricerche a tema.

In particolare, è possibile registrare le osservazioni e i commenti che si riferiscono a un documento catalogato nell’archivio principale e che derivano dal suo studio o dalla lettura in classe. L’archivio mette a disposizione delle schede, costituite da un’unica pagina, in cui riportare i dati necessari a identificare il documento cui Ia scheda si riferisce, le osservazioni e l’autore di tali osservazioni.

In questa sezione possono essere inseriti anche dei link a siti internet, immagini o altra tipologia di documenti.

Se Ia scheda si riferisce a materiale multimediale di vario genere o a cd contenenti, per esempio, programmi software, si potrebbe utilizzare questa sede per riportare le istruzioni di uso da collegare ai record del materiale in questione.

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Materiali digitali, LO, OER 59

Figura 137

Per accedere all’archivio, dal menu principale,

• premere “File” > “Apri archivi Iride” > “Didattico”.

Per immettere una nuova scheda selezionare

• “Immissione” > “Didattico” > “Nuova registrazione”.

I comandi della scheda di immissione sono identici a quelli riportati in tutte le schede di immissione dei vari archivi.

1.11.2 Note storicheQuesto archivio è dedicato alla registrazione di note storiche; tali schede possono servire da supporto alle schede degli altri cataloghi, a cui possono essere collegate mediante collegamenti ipertestuali.

Per accedere a questo archivio è necessario selezionare:

• “File” > “Apri archivi Iride” > “Note storiche”.

Nella maschera di immissione è presente

• il campo “Periodo storico”, che contiene le informazioni relative alla storia del documento o della sua

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Materiali digitali, LO, OER 60

composizione.

• il campo “ Codice scheda “, contrassegnato con la lettera T, che identifica ogni record in modo univoco:

Figura 138

1.11.3 Link ipertestualiI link (collegamento con un’altra risorsa di rete) sono gli strumenti che consentono di realizzare un ipertesto multimediale.

In WinIride è possibile inserire link ipertestuali a immagini, suoni, filmati, indirizzi Internet e testi in qualunque punto della scheda bibliografica.

È importante una riflessione sulla opportunità di mantenere questa elasticità lasciando al bibliotecario la possibilità di scegliere:

• una scheda bibliografica con collegamenti ipertestuali liberamente distribuiti al suo interno;

• una scheda bibliografica “pulita” con i collegamenti ipertestuali tutti concentrati in un apposito campo;

• una via di mezzo.

WinIride consente due tipi di link: interni ed esterni.

I primi sono ancore a file contenuti negli archivi interni del proprio computer. Più precisamente, sono link alle cartelle Immagini (dove vengono archiviati immagini, filmati e file audio) e Note (l’archivio per i file txt,

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Materiali digitali, LO, OER 61

doc, html/htm, xls, dbm), e alle cartelle degli altri archivi

Iride quali Dida, Stori, Scuole, Emer, Utenti.

• Àncora immagine

Permette di ancorare un’immagine ad una stringa del record; una volta creato il link sarà possibile aprire l’immagine facendo clic sulla stringa.

Immagine in linea (icone)

Inserisce un’immagine di dimensioni ridotte (1 cm. di lato); facendo clic sull’icona è possibile ingrandire l’immagine.

Immagine in linea

Inserisce una immagine visibile nella scheda. Le dimensioni sono di circa due o tre cm. Di lato; facendo clic sull’immagine questa viene ingrandita.

• Àncora file (.txt .doc .html .htm .xls .dbd)

Link a file di vario tipo.

Collega una stringa del record a documenti contenuti nella cartella Note

• Àncora video

Link a file video.

Collega ad una stringa del record una sequenza filmata (file di immagine e movimento).

• Àncora archivio Isis locale

Collega ad una stringa del record gli archivi locali, quali l’archivio didattico, l’archivio autori, all’archivio catalogo ecc.

• Àncora suoni

Collega ad una stringa del record un file audio.

• Àncora suoni in linea

Con una specifica àncora un file audio può essere inserito in modo da partire all’apertura della scheda.

• Àncora Internet

Collega ad una stringa del record un preciso sito Internet. Permette inoltre di lanciare una query su Internet tramite i motori di ricerca.

• Àncora archivio Isis Internet

Collega ad una stringa del record con archivi Isis in rete.

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