14
COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d’Argento al Valor Civile Rassegna Stampa del 23 NOVEMBRE 2019 a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina tel.06.96843354 - email: [email protected]

Medaglia d’Argento al Valor Civile - Cisterna di Latina · 2019. 11. 25. · tel.06.96843354 - email: [email protected] ... le chiavi di casa della tima .vit L3unico

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d’Argento al Valor Civile

    Rassegna Stampa

    del 23 NOVEMBRE 2019

    a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina tel.06.96843354 - email: [email protected]

  • Avevanomesso inpiediun’organizzazionechedallaColombiaportava in Italiaingentiquantitàdi cocainadestinataalmercatodelleprovincediLatinaeRomae labaseoperativadel gruppoeraaCisterna. Ierimattina ilgiudiceper leudienzapreliminaridelTribunalediLatinaMarioLaRosaharinviatoagiudizio le settepersonecheanovembre2015eranostateraggiuntedaordinanzadicustodiacautelarenell’ambitodell’operazioneNarcoseaccusatedi trafficointernazionaledi sostanzestupefacenti. Si trattadiMarcoToppi, 47ennediCisterna,MarcoBruni,46ennediGenzano,MaurizioLausi, 38ennediArdea,PaoloRacanicchi, 52enneromano,fratelloadottivodiBruni, lamogliedel 52enne,KettyRiccio, 40enneoriginariadiVelletri, per iquali il gipavevadisposto lamisuradellacustodiacautelare incarceremache,nell’ambitopropriodiunodeiviaggi inSudAmerica,eranostati arrestati ederanodetenutinelcarcerediSantaMartaMagdalena, inColombia,epoiancora

    PierluigiCianfriglia, diAnzio,arrestatoaBarcellonaeValentinaSibilio,di Sezze,arrestata inColombia, aBogotà.Laprimaudienzadelprocessoa lorocaricoèstatafissataper il 24giugnodelprossimoannodavantialprimocollegiopenaledelTribunalediLatina.Attualmentesono tutti liberiperdecorrenzadei terminidicustodiacautelareacausadiunaquestione legataallacompetenza territorialedelforomentreRacanicchieRicciorisultano latitanti inSudamerica, situazionedellaqualehapresoatto ieri il gup.L’inchiesta, condottadaicarabinieridiAprilia, avevaportatoalla luceuntrafficodistupefacenti ingrossequantitàdapartedelgruppocheavevacontatti ancheconcartelli sudamericani: lacocaina, cheviaggiavadallaColombiaaCisterananche ingrossequantità, quattrochili emezzoavolta, riforniva lepiazzedi spacciopontineeromane. Inunaoccasioneunacoppiadi spacciatoriavevaaddiritturautilizzato la figliapiccolapernascondere ladroga.

    E.Gan.

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    Cocaina dalla Colombia: rinvioa giudizio per sette persone

    Cisterna era la base operativa

  • CONSIGLIO DI STATO

    Niente da fare. Bocciati tutti iricorsi, anche al Consiglio diStato: i Ppe annullati dal Com-missario Giacomo Barbatonel 2016 sono dunquemorti esepolti. Le ultime quattro sen-tenze sono state pubblicate ie-ri e seguono altre sei decisio-ni definitive pubblicatenell’ultimo mese. «Il Consi-glio di Stato, definitivamentepronunciandosull’appello, lorespinge» condannando intutti i casi le società appellan-ti a rifondere 10mila euro cia-scuna al Comune di Latina.Non solo i giudici hanno rite-nuto che il commissario in-tervenne correttamente e neitempi,mahanno sottolineatocome «trattandosi di provve-dimenti in materia di pianifi-cazione urbanistica del terri-torio, il relativo oneremotiva-zionale risulta anche caratte-rizzato dalla “rilevanza e au-toevidenza degli interessipubblici tutelati» e in questocaso «tra gli interessi pubbli-ci “autoevidenti” vi è sicura-mente quello all’ordinato as-setto urbanistico - si legge inuna delle sentenze - rispettoal quale anche l’eventuale af-fidamento maturato dai pri-vati, nella legittimità e stabili-tà della pianificazione urbani-stica attuativa, deve essereconsiderato recessivo, specie,se, come nel caso dei PPE diLatina, gli atti illegittimi ri-guardino una larga parte delterritorio comunale».Anche perché «le violazionidelle normeurbanistiche ope-rate dalla Giunta municipaleerano rilevanti e manifesteanche alla luce della legisla-zione regionale» e dunque iricorrenti in quanto operato-ri del settore non potevanonon esserne consapevoli. An-che perché lo stesso sindacoDiGiorgi «con la Regione, nu-merose criticità soprattuttoconnessealla circostanzachegli stessi avessero introdottomodifiche al vigente PRGcontrastanti con l’iter sempli-ficato di approvazione». Mo-difiche - stabiliscono una vol-ta per tutte i giudici - che han-no «costituito delle vere e pro-prie varianti» e tutt’altro che«irrilevanti», in quanto «sial’incremento degli abitantiancora insediabili, sia le pre-visioni sulla perequazione,sia l’inclusione di un’area inprecedenza non ricompresanel perimetro del piano, nonsono modifiche di tipo mera-mente esecutivo dei principicontenuti nella pianificazio-ne generale». Tutti i rilievi ri-levati all’epoca dal dirigenteGiovanni Della Penna cheportarono all’annullamentoerano fondati e l’annullamen-to disposto da Barbato ha ret-to finoalla fine.

    V.B.©RIPRODUZIONERISERVATA

    I Ppe restanoannullatiricorsi respintidefinitivamente

  • SANITÀ

    I comitati parlano di vittoria,aspettano comunque l’udien-za, ma vedono come un passoavanti quello compiuto dallaRegione.Dalla giunta, infatti, èstatomessonero subianco cheil decreto 479 del 2019 « annul-la e sostituisce il 303 del 25 lu-glio 2019» e cioè quello impu-gnato dai Comuni di Cori e Ci-sterna, dal Comitato civico diCori e da quello di Boschetto/-Priverno, da alcuni cittadini atitolo personale tra i quali unodei protagonisti principali delcomitato di Sabaudia, Franco

    Brugnola. Parliamo dei puntidi primo intervento (Ppi), suiquali si è arrivati appunto finoal ricorso. Nel nuovo, approva-to nei giorni scorsi, si afferma:«LaRegione Lazio haprogram-mato la trasformazionedei Ppiin Punti di erogazione di assi-stenza primaria; in propositole Aziende Sanitarie interessa-te (Asl Roma 4, Asl Roma 5, Vi-terbo,Rieti eLatina) hannogiàadottato gli atti di propria com-petenza che prevedono il servi-zio, diversamente qualificato,ma in continuità con le funzio-ni precedentemente svolte, afar datadal 1 gennaio 2020».Non ha dubbi Franco Brugno-

    la: «Poiché l’udienza avanti alTar per la discussione della so-spensiva dell’atto citato è giàstata fissata per il 2 dicembre èevidente come la regione abbiaritenuto dimodificare la prece-dente dizione per cercare di eli-minare le ragioni del contende-

    re».Gli fa ecoPasquale Lattari,uno degli avvocati che ha pre-sentato ricorso: «la Regionenon rispetta comunque il de-creto 70 del 2015 che prevede-va per i Ppi con più di 6000 ac-cessi annui la responsabilitàdegli stessi sotto il dipartimen-to di emergenza e accettazionee garantisce giuridicamente ilmantenimento del personale edei presidi medici, farmacolo-gici per gli interventi di urgen-zaed emergenza».Secondo le Asl, infatti, i Ppi“trasformati” andrebbero col-locati tra i servizi territoriali.«La Regione - continua Lattari- anche se in parte di fatto acco-

    glie la bontà del ricorsomante-nendo il servizio in essere con“la continuità delle funzioniprecedentemente svolte”...os-sia il servizio attuale che ha lecaratteristiche di emergenzaurgenza non si sa come facciaa perseguirlo con il diparti-mentodi assistenzaprimaria».

    «Davide batte Golia - affermaEnzo Musilli, dal comitato diBoschetto/Priverno - la Regio-ne fa retromarcia, dispiace cheil sindaco Bilancia non si siaunita al nostro ricorso tenendopiù alla linea del suo partitochealle richieste dei cittadini».

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    Ppi, nuovo decretoma resta un rebus

    I COMITATI CHE HANNOPRESENTATO RICORSO«VITTORIA DI DAVIDECONTRO GOLIAMA SULL’EMERGENZANON SI CHIARISCE»

  • Il rapporto Nella maggior parte dei casi il carnefice ha le chiavi di casa

    Violenza sulle donneUn reato ogni quarto d’o raO

    ttantotto. È questo ilnumero di donne che,ogni giorno in Italia,subiscono atti di vio-

    lenza. Insomma, ogni 15 minutiviene consumato un reato. È ve-ro, i numeri non sono in gradodi descrivere le atrocità che ognisingola vittima ha subito, masono allo stesso tempo necessa-ri per capire che il fenomenodella violenza di genere esiste, èterribilmente attuale ed siestende in tutta la Nazione. Adisegnare il quadro della situa-zione è la Polizia di Stato, che apochi giorni dalla Giornata Na-zionale contro la Violenza sulleDonne, che sarà celebrata lune-dì, pubblica il report del feno-meno.

    Vittime e carneficiIn oltre otto casi su dieci(l’80,2% per la precisione), le vit-time di violenza sono donne ita-liane. E anche i carnefici sono inmaggioranza italiani: sono il74% del totale. E per la primavolta in un rapporto, la Nazionenon subisce l’ormai costante di-stinzione tra Nord e Sud: dalTrentino Alto Adige fino alla Si-cilia, il tasso di reati è pratica-mente lo stesso in ogni regione.

    La violenza si consuma in casaUno dei dati più agghiaccianti diquesto rapporto è che la mag-gior parte delle violenze sulledonne si consuma in quello chedovrebbe essere il contesto e illuogo più sicuro: dentro casa ein famiglia. Infatti, nell’82% deicasi il carnefice è un marito, unconvivente, un ex partner e pos-siede le chiavi di casa della vitti-ma. E non importa la classe so-ciale, culturale o il reddito fami-liare: è un fenomeno che siestende in lungo e in largo e non

    dipende assolutamente da disa-gi sociali o economici. È pur-troppo un problema culturale.Inoltre, la Polizia di Stato sotto-linea un elemento: se da unaparte i maltrattamenti familiari(che vedono come vittime tantole donne quanto gli uomini e gliadulti quanto i bambini) sono indiminuzione, i reati contro vitti-me di sesso femminile è in au-mento.

    Femminicidio: dato stabileIl femminicidio, che rappresen-ta l’apice degli atti di violenzacontro le donne, resta un datopurtroppo stabile. Ed è così da10 anni. Ed è preoccupante seconfrontato con un altro dato:gli omicidi con vittime di sessomaschile sono invece diminuitidel 50%, fortunatamente. En-

    trando nel dettaglio, nel 2019, il34% delle vittime di omicidio èstata una donna e nel 60% deicasi l’assassino è stato il partnero l’ex partner.

    Ma c’è il coraggio di denunciareIn questo rapporto, che fa emer-gere quanto di più atroce ci sianell’essere umano, c’è soltantoun dato positivo: le donne han-no acquisito più coraggio e han-no iniziato a denunciare mag-giormente i maltrattamenti su-biti, spesso evitando che la si-tuazione degeneri fino a diven-tare una tragedia. Ancora trop-po presto per dire che questo siaun risultato tutto da attribuireal nuovo Codice Rosso, entratoin vigore ad agosto, ma che lostrumento sia in funzione e siaefficace, è un dato di fatto.l

    Le iniziative della Regione per la Giornata Nazionale

    La Regione Lazio ribadi-sce ancora una voltal’impegno nel contra-stare il fenomeno della

    violenza di genere. E per cele-brare la Giornata Nazionale dilunedì 25 novembre, il presi-dente Nicola Zingaretti riceveràle scuole del territorio. Lo scopodi questo gesto è uno: il proble-ma sarà veramente risolto sol-tanto quando ci sarà una rivolu-zione culturale in Italia, che de-ve iniziare proprio dai giovani, acui bisogna tramandare deter-

    minati valori. «Dobbiamo com-battere la violenza e soprattuttodare indicazioni e strumentiper avere dei nuovi approcciculturali, da iniziare fin da ra-gazzi» ha dichiarato l’assessorealle pari opportunità della Re-gione Lazio, Giovanna Pugliese,a margine dell’inaugurazionedelle Panchine Rosse di ieri allaPisana. «Presenteremo ilpre-mio ‘Colasanti - Lopez’ in me-moria del massacro del Circeo eaccoglieremo i parenti delle vit-time. L’attrice Claudia Gerinileggerà le poesie di DonatellaColasanti, e saremo con tutte ledonne che dentro e fuori le isti-tuzioni combattono contro laviolenza. Ci saranno tra gli altri

    Il programma presentatodall’assessore regionaleGiovanna Pugliese

    la presidente della Cabina di re-gia Cecilia D'Elia e la presidentedella commissione regionalePari Opportunità EleonoraMattia, che ha avuto l’ideadelpremio. Nel pomeriggio ci saràun incontro sulle linee guida“rosa” nei Pronti soccorso - ha-proseguito l’assessore Pugliese -per far sì che le strutture sianosempre più attivi e accolganonel modo giusto le donne chesubiscono violenza. La sera con-cluderemo con una iniziativa al-lo Spazio Rossellini, con lo spet-tacolo di Donatella Finocchia-ro. Tante iniziative dunque - haconcluso - e mi auguro che ci siauna forte partecipazione dellescuole».l

    88l Ogni giorno,in Italia, 88donne sonovittime diviolenze digenere. Unreato ogni 15minuti.

    74%l Nel 74% deicasi ilcarnefice è dinazionalit àit aliana .

    82%l In oltre ottocasi su 10, ilcarnefice è ilm a r i t o,convivente oex partner e hale chiavi dicasa dellavittima .

    L’unico datop o s i t i vo :aument ail numerodi denunceda partedelle vittime

  • Stupro e stalkingI drammi a LatinaIl fatto In provincia aumentano le violenze sessualie i casi di persecuzioni e minacce nei confronti di donne

    Sono 12 le donne uccisenel 2018 in tutto il La-zio. A dirlo questa voltaè l’Istat, in merito al

    rapporto sul fenomeno dellaviolenza di genere nella regio-ne.

    A rivelare i dati è stato lostesso ente Regione Lazio, ierimattina a margine della posadelle due panchine rosse allaPisana con l’obiettivo di sensi-bilizzare sul tema della violen-za di genere.

    Il dato nel LazioEntrando nel dettaglio, il 27,7%dei casi nel territorio ha vistocome carnefice un partner o unex partner. Dato purtroppo sta-bile quello del femminicidio,che come accade in tutta la Na-zione non accenna a diminui-re. Aumentano anche le violen-ze sessuali (secondo l’Eures),che nel 2018 sono stati 533, se-gnando un +3,7% rispetto al-l’anno precedente. E ad au-mentare sono anche i maltrat-tamenti in famiglia, che loscorso anno sono state 1.880,stando alle denunce presenta-te, segnando un +14,1% rispet-to al 2017.

    I numeri delle provinceGuardando alla situazione del-le singole province del Lazio, lastragrande maggioranza delledenunce per stupro riguarda ilterritorio di Roma, dove nel2018 - sempre secondo il rap-porto Eures - sono stati regi-strati 411 casi. La seconda pro-vincia per numero di episodidenunciati è Latina, con 54 ca-si, con un aumento del +68,8%rispetto al 2017. Poi c’è Viterbocon 22 denunce (+31,8%).

    La provincia pontina è inve-ce la prima nel Lazio per l’i n-

    cremento del numero di casi distalking: nel 2018 sono stati 74,il 38,5% in più rispetto al 2017.Seguono Rieti (+14,8%) e Roma(+4%).

    Le vittime di femminicidioLe donne uccise nel 2018 in Ita-lia sono state 142. Di questi casidi femminicidio, 119 sono avve-nuti nel contesto familiare(+6,3%). Gelosia e possesso so-no il movente principale per il32,8% dei casi. In aumento an-che le denunce per violenzasessuale (+5,4%), stalking(+4,4%). Nei primi dieci mesidel 2019 le vittime di femmini-cidio in Italia sono state 94.l

    Jacopo Peruzzo

    54l Sono ledenunce perst u p ropres ent atenel 2018 nellaprovincia diL atina:+68,8%

    74l Sonos tati icasi distalking neiconfronti diuna donna,denunciati nel2018 nellaprovincia diL atina:+ 3 8 , 5%

    142l Sono ledonne uccisein Italia nel2018. Neiprimi mesi del2019 levittime dife m m i n i c i d i osono state 94.

    Nellap rov i n c i al’a u m e ntopiù altodi casidi attipers ecutori

  • Il fatto Un successo l’iniziativa Pmi Day di Unindustria

    Porte aperte alle scuoleper le aziende pontineECONOMIA

    Milletrecento studenti e 30aziende hanno partecipatoquest’anno alla decima edi-zione del PMI DAY - Indu-striamoci, organizzato daUnindustria, con l’obiettivo diraccontare ai giovani il mon-do delle imprese e il loro ruoloproduttivo e sociale. Que-st’anno sono raddoppiati i nu-meri delle aziende del Lazioche hanno deciso di aprire leporte agli studenti, per tra-smettere loro la passione, ilvalore, la determinazione chesi impiega nella creazione diun prodotto, quel valore ag-giunto che contraddistinguela propria identità imprendi-toriale.

    Tra gli appuntamenti sulLazio segnaliamo l’evento acui hanno partecipato i ragaz-zi del primo ITS Meccatronicodel Lazio per un importanteconfronto con imprese ed Isti-tuzioni, per far luce sull’i m-portanza della formazionedelle competenze e sul dialogoscuola-impresa, fondamenta-le per la creazione di profiliprofessionali futuri in gradodi colmare quel gap tra do-manda e offerta di lavoro. L’A-zienda Sogo di Frosinone, hainvece, per la prima voltaaperto le porte della propria

    struttura, appena rinnovata, airagazzi dell’Istituto Industria-le Alessandro Volta per mo-strare loro la capacità tecnica,manageriale e la voglia di lavo-rare e fare bene per l’azienda eper il territorio nel quale si pro-duce.

    L’azienda Sogo, che da oltrecinquant’anni investe nel set-tore della componentistica au-tomotive, industriale e ferro-viaria, ha rinnovato di recente,tutta la linea di produzione.Erano presenti, oltre ai ragazzidell’Istituto, anche il Presiden-te del Comitato Piccola Indu-stria di Unindustria GerardoIamunno ed il Sottosegretarioal Mise Gian Paolo Manzella.

    Queste le aziende e le scuolecoinvolte nella provincia di La-tina. Consorzio TTauri; O.C.Srl; Self Garden; Haupt Phar-ma; Marco Carpineti; Ondulititaliana; Bianchi Industry;Mappi international; GruppoGesa; Pozzi Ginori; per le scuo-le: Bianchini; Ist Rosselli; Ist S.Benedetto; Ist Campus LiceiRamadù; Ist Marconi; Ist Gali-lei; Ist Fermi. l

    Una iniziativache le piccole

    e medieimprese del

    Lazio portanoavanti da

    alcuni anni

    Gli studenti invisita all’aziendapontina Ondulit.Più in alto, allaHaupt Pharma

    I ragazzi hannopotuto visitare i siti

    produttivi e conoscereda vicino la realtàindustriale locale

    Oltre 1300 gli studenti che nel Lazio hanno colto questa opportunità

  • Ac qualatina L’amministratore delegato Marco Lombardi da meno di un anno al vertice della spa che serve l’Ato 4

    L’ingegnere fa i conti sull’a cq u a«Combattiamo contro una rete di distribuzione colabrodo senza mai smettere di pensare al resto e all’utenza»

    L’INTERVISTAALESSANDRO PANIGUTTI

    Ha 46 anni, è ingegnere, dalfebbraio scorso è Amministrato-re delegato di Acqualatina, vieneda esperienze di settore sostenu-te nel nord Italia e benché sia allaguida della spa del servizio idri-co integrato da meno di un annoMarco Lombardi mostra di ave-re il polso della situazione anchesulle pieghe meno esposte dellagestione aziendale.

    E’ dell’altro giorno la pub-blicazione dell’ultimo son-daggio di Italia Oggi sullaqualità della vita nelle pro-vince italiane. Alla voce per-dite idriche, la provincia diLatina, dunque l’Ato 4, è al106esimo posto. Peggio di noifa soltanto Frosinone, al107esimo posto. IngegnerLombardi, partiamo da qui?

    «E’ un argomento fondamen-tale della nostra politica azien-dale, perché le perdite sono unospreco, non tanto di acqua, per-ché quella torna comunque dadove viene, ma perché la pom-piamo inutilmente. Da un latoabbiamo in corso investimentiper porre rimedio ai problemicausati da una rete di distribu-zione vetusta e logora, e dall’al-tro abbiamo bisogno di ulterioriinvestimenti. La media di setto-re, in fatto di perdite di rete, è del41%, noi perdiamo il 70%. E’ unproblema strutturale, universal-mente riconosciuto, e che ha in-dotto Utilitalia, la Confindustriadel nostro settore, a dire che inItalia servirebbero 83 euro l’an-no per ogni abitante servito perfronteggiare l’emergenza delleperdite idriche. Dunque si trattadi un problema generale, e ungap così alto tra quello che spen-diamo e quello che dovremmoinvece spendere, ha indotto ilMinistero per le Infrastrutture achiedere alle Regioni un piano diinvestimenti per tutti gli Ato ita-liani, che sono 92. E la media de-gli investimenti di settore per lamanutenzione delle reti è del51% sul totale del budget; l’Ato 4,tra il 2016 e il 2017, ha impiegatoper la stessa voce il 37%».

    Lei sta dicendo che perdia-mo più acqua, ma spendiamodi meno per contenere quelleperdite.

    «Precisamente: stiamo spen-dendo 22 euro l’anno per abitan-te servito per riparare la rete didistribuzione, ma sappiamo chedovremmo spendere 28 euro eche dobbiamo arrivare a 32 euro.Non si può avere una rete in con-dizioni peggiori di altri e con-temporaneamente spenderemeno degli altri, ma è esatta-mente quello che faccia-mo».

    Leivuoleche le

    domandi perché Acqualatinaspende meno di quanto do-vrebbe: glielo chiedo.

    «E’stata una scelta dell’ultimaconferenza quadriennale deisindaci, nel 2016, che ha appro-vato il piano degli investimentidella spa e che non ha volutospingere troppo sulle tariffe del-la popolazione. Non ci sonograndi alternative: o aumenta latariffa, o interviene lo Stato».

    Gli Ato dell’acqua nasconocon l’obiettivo di migliorareil servizio facendo spenderemeno all’utenza. Lei è dell’i-dea che sia un obiettivo per-seguibile?

    «Cambiare i tubi della reteidrica costa 140 euro al metro,che significa 140.000 euro al chi-lometro. Acqualatina ha 35.000chilometri di rete, quasi tutta di-sastrata, e fa diecimila interventidi riparazione l’anno: vuol direche malgrado le perdite, si fannotra le 30 e le 40 riparazioni algiorno in ogni angolo della pro-vincia e non. Sono numeri che di-cono che tutta la rete ha proble-mi. Il nostro sistema di distribu-zione, che personalmente consi-dero un sistema intelligente, èstato progettato con un numerolimitato di grandi impianti cheservono tanta gente, il che com-porta uno sforzo di pressione su-periore alla media. E maggiorepressione significa maggiorestress e maggiore usura per le tu-bazioni. Oggi questo sistemanon si può stravolgere, ma neinostri piani di medio termine c’èil raddoppio delle condotte piùimportanti, vedi ad esempioquella che dalle Sardellane portal’acqua a Latina, il che ci consen-tirà di superare qualsiasi tipo diguasto senza imporci l’interru-zione dei flussi verso l’utenza. Sesi rompe una tratta posso usarel’altra. E’ quello che ab-biamo fatto per ilsud pontinocollegandoCellole a Min-turno, cosache ci per-mette di su-perare duetipi diemergen-

    ze, la siccità e la torbidità dell’ac-qua».

    E’ interessante seguirequesti passaggi, ma dal 2003,anno della sua costituzione,fino a oggi, Acqualatina cosaha fatto?

    «Ha fatto 235 milioni di inve-stimenti su un piano trentennaledi 462 milioni di euro, il che vuoldire che la spa segue alla perfe-zione la tabella di marcia. Sol-tanto a Latina, su 36 milioni diinvestimenti previsti, 20 sonostati già impiegati; di questi, 17sono stati spesi per fogne e depu-razione, e oggi, anzi da qualcheanno, Latina ha la bandiera blu.L’acqua dai rubinetti usciva an-che prima della costituzione diAcqualatina, ma l’acqua delle fo-gne finiva dritta in mare. L’a-zienda ha fatto il massimo sforzoper affrontare quella situazione,e fortunatamente oggi le prioritàsono altre. E poi, facendo un pas-setto indietro, se moltiplichiamoper 35.000 chilometri quei140.000 euro che servono per ri-fare un chilometro di tubazioni,scopriamo che tutte quelle risor-se non ci sono, ma comunque bi-sogna garantire il servizio. Quin-

    di, se da una parte di-ciamo che servo-

    no più risorse,dall’altra sap-piamo di do-ver comun-que proce-dere permigliorareil servizio emigliorare

    gli inve-stimenti,ma sap-

    piamo an-che che

    non possia-mo elimi-

    nare tutte le perdite in una solavolta».

    L’idea che possano esserestati fatti anche investimentisbagliati non la sfiora?

    «Non può sfiorarmi, e non locredo anche se non c’ero».

    Con i dissalatori come sietemessi? Sulle isole non vi han-no fatto le feste, anzi.

    «E’ vero, però a Ventotenestiamo venendo a capo della si-tuazione: la potabilità e la quali-tà dell’acqua vengono costante-mente monitorate, e non soltan-to da noi. Noi stiamo immetten-do acqua pulita dentro tubazionicompromesse, e il risultato è chedai rubinetti esce acqua conta-minata dai residui che incrosta-no la rete. Stiamo mineralizzan-do l’acqua per ridurne al minimol’aggressività, cioè la capacità diportarsi dietro quei fastidiosi re-sidui. Contemporaneamentestiamo anche cambiando i tubi.Ne verremo a capo in breve».

    Il suo rapporto con i sinda-ci dei comuni dell’Ato4?

    «In molti casi ho trovato gran-de collaborazione. Una parte la-menta problemi che esistonodavvero e ci chiede risposte intempi celeri. Cerchiamo di anda-re incontro a tutti. In passato so-no stato direttore generale di unAto e so che i sindaci vogliono es-senzialmente due cose: garanziesul servizio e equilibrio sulle ta-riffe. Direi che ci siamo».

    In una recente occasionel’ho sentita parlare di econo-mia circolare a proposito del-la gestione di Acqualatina.

    «Siamo vicini all’autorizzazio-ne di un impianto di trasforma-zione dei fanghi di depurazionein ammendanti per l’agricoltura.In parte lo facciamo già, ma pun-tiamo all’autonomia, nel sensoche vogliamo uscire dal mercatodei rifiuti per trasformare in ri-

    sorsa quello che oggi anco-ra ci pesa come costi dismaltimento. Lo stessofaremo con le acque re-sidue della depurazio-

    ne: arriveremo adutilizzarle in agri-

    coltura dopo unopportuno trat-

    tamento».l

    LA CORSADIGITALE

    !

    E’ in arrivola versionedigit aldell’azienda .Ec o n o m i ac i rc o l a rein primo piano

    Ac q u a l at i n asta per aprireun nuovosportello per ilpubblico, piùgrande e piùaccogliente diquello attuale.Ci sarannodiecipostazioni perricevere gliutenti e 4post azionidigital con unassistente chespiegherà allepersone comeutilizzare inuovi sistemianche da casa,senza doversispostare eaffrontare unafila. Ci saràanche una saladi controllocon lad i rez i o n eoperativa ditutte le attivitàdell’azienda, sic h i a m e ràAc q u a l at i n aDigitale e inparte sarà unavetrina per ilp u b b l i c o.L’azienda avràanche ilt e l e c o nt ro l l odi tutti gliimpianti, chesono circa unmigliaio:questo ciconsentirà diinter veniresempre inm a n i e racelere edunque dirisparmiare edi avere piùdenaro dainvestire nelser vizio.

  • Narcos, in sette a giudizioL’inchiesta La Procura aveva contestato a vario titolo il traffico di cocaina tra la Colombia e l’Italia. Quattro annifa gli arresti, ieri il gup Mario La Rosa ha deciso che gli imputati dovranno essere processati. Due sono latitanti

    IN AULAANTONIO BERTIZZOLO

    A distanza di quattro annidalla chiusura dell’inchiesta edopo che il fascicolo è rimbal-zato tra Latina, Civitavecchia,Roma e infine nuovamente inpiazza Bruno Buozzi, sono statitutti rinviati a giudizio per traf-fico internazionale di sostanzestupefacenti.

    E’ quello che ha deciso ieri ilgiudice per l’udienza prelimi-nare Mario La Rosa che ha ac-colto la ricostruzione offertadal pm Valentina Giammaria.Saranno tutte processate ilprossimo 24 giugno del 2020davanti al primo collegio delTribunale di Latina le sette per-sone che erano finite al centrodi una inchiesta condotta daicarabinieri del Comando Pro-vinciale di Latina e del RepartoTerritoriale di Aprilia. Gli im-putati sono residenti tra Cister-na, Sezze, Anzio, Velletri e altricentri della provincia di Lati-na.

    Sul banco degli imputati cisono Marco Toppi, Paolo Raca-nicchi, Ketty Riccio, MarcoBruni, Maurizio Lausi, Pierlui-gi Cianfriglia e Valentina Sibi-lia.

    Nei confronti di Racanicchi eRiccio è stato emesso un decre-to di latitanza, quando scattòl’operazione, il 12 novembre2015, erano detenuti infatti peraltri reati in Colombia e dopoqualche giorno furono scarce-rati ma a quanto pare si eranosubito perse le tracce della cop-pia.

    Era stato il pm Giuseppe Mi-liano a chiedere l’emissionedelle ordinanze di custodiacautelare firmate dal gip GuidoMarcelli. Gli investigatori in-fatti erano riusciti a ricostruireuna serie di viaggi in Sud Ame-rica di Bruno, fratello adottivodi Racanicchi, quest’ultimocatturato in Colombia ma nelcorso di un’altra inchiesta con-dotta da parte delle autorità lo-cali.

    In base a quanto contestato ilruolo di leader apparteneva aMarco Toppi, in contatto siacon Racanicchi che con la Ric-cio. «Mediante l’apporto cau-sale di Paolo Racanicchi e KettyRiccio - aveva sottolineato il pmnella richiesta di rinvio a giudi-zio - provvedevano a procurarela sostanza stupefacente dasoggetti colombiani non identi-ficati e inviavano in Sud Ameri-ca alcune persone per cui si èproceduto sotto il profilo pro-cessuale separatamente». Nel-l’inchiesta era scattato un arre-sto nel maggio del 2015 all’a e r o-porto di Barcellona con un re-cupero di droga e poi era statoregistrato un altro arresto po-che settimane dopo a Bogotà.

    La struttura del sodalizionon aveva destato il minimo so-spetto fino all’autunno del 2014quando erano partite le indagi-ni dei carabinieri ed era emersal’autonomia, da parte dell’o r g a-nizzazione, nelle attività di ap-

    provigionamento della sostan-za stupefacente. Gli elementiraccolti in fase di indagini pre-liminari alla fine hanno indottoil giudice a disporre ieri al ter-mine della camera di consiglio

    il rinvio a giudizio per tutti. Ilvia al processo a giugno, il colle-gio difensivo è composto dagliavvocati Emanuele Ceccano,Moreno Gullì. Scontato che inaula sarà battaglia. l

    I carabinieriaveva n o

    tracciato larotta della

    cocaina: dallaC olombia

    all’It alia

    A sinistral’auladel Tribunaledi Latinadella Cortesotto la drogasequestratain Colombia

    IL RETROSCENA

    Incompe tenzate rr i to r i a l e ,il conflittogiudiziario

    RISVOLTI

    Non è stato facile per l’in-chiesta arrivare al processodopo una serie di eccezioni re-lative all’incompetenza terri-toriale, fino a quando la Cas-sazione non aveva messo unpunto definitivo al braccio diferro, stabilendo che l’asso-ciazione aveva la sede in pro-vincia di Latina e anche se ladroga arrivava nell’area dicompetenza sotto il profilogiudiziario di Civitavecchia, ilprocesso, o meglio l’udienzapreliminare doveva essere ce-lebrata nel capoluogo ponti-no. La questione del «conflit-to» tra tribunali, era statapresa in esame dalla SupremaCorte: «la questione dellacompetenza va affrontata fa-cendo riferimento all’impu-tazione formulata dal pubbli-co ministero. Nella specie lacondotta contestata è stataindividuata nell’essersi ac-cordati al fine di importaretrasportare, acquistare o, co-munque, ricevere in Italiaquantitativi di cocaina da ce-dere a terzi e che era importa-ta dalla Colombia». Nell’in-chiesta è emerso anche il ruo-lo di un professionista, unchimico che aveva il compitodi controllare la qualità dellasostanza. Nell’inchiesta, eraemerso che una partita di dro-ga era stata impregnata dauna sostanza che doveva elu-dere i controlli. Nelle inter-cettazioni telefoniche si parlaad esempio anche di una par-tita difettosa, la crema cheviene usata per eludere i con-trolli, spalmata sulla droga,ha avuto effetti indesiderati.«Mi sa che questa, partita quimi sa che non l’hai controllatabene perchè io c’ero davanti, ein ogni confezione c’era quelprodotto lì». E’ un passaggiodi una intercettazione. l

    Ketty Riccio e Paolo Racanicchi

  • «Uniti contro il caporalato»Il convegno Allo Zeoli Fruit il confronto tra istituzioni e imprenditori promosso da Con f c o o p e rat i v e ,l’assessore regionale Onorati: «Nessuna giustificazione per chi non rispetta le leggi»

    AGRICOLTURA

    Una platea gremita e attenta,ha ascoltato gli interventi delleistituzioni e poi dibattuto sullalotta al caporalato. Giovedì scor-so presso l’azienda Zeoli Fruit diCisternasi è tenuto un importan-te incontro con al centro la lottaal caporalato e le soluzioni messein campo per arginare questo fe-nomeno. Il convegno dal titolo«Contrasto al caporalato, una re-te sul territorio», è stato promos-so dalla Regione Lazio e da Con-fcooperative per illustrare le im-portanti iniziative regionali e perconfrontarsi con gli imprendito-ri agricoli. E quale miglior luogose non Cisterna, città a chiara vo-cazione agricola. Ad aprire i lavo-ri il saluto del sindaco MauroCarturan, seguito da quello delpresidente di ConfcooperativeLazio Marco Marcocci, «la lottaallo sfruttamento è una sceltamorale, una battaglia di civiltà,ma la sinergia tra tutti gli attori èfondamentale». Dopo l’interven-to del presidente di Confcoope-rative, è seguito quello dell’asses-sore regionale all’AgricolturaEnrica Onorati. «Non si può farequalità senza una scelta etica.Chi non rispetta - afferma - le leg-gi lede il mercato, non ci sonogiustificazioni. Il fenomeno vaindividuato ma non lasciato soloalla repressione. Noi pensiamodi averlo aggredito nel modo giu-sto».

    Nel frattempo come noto, sonogià due le attività avviate e che so-no state riportate durante il con-vegno: la prima, cioè l’App "Fair-Labor" (tesa a favorire il rappor-to tra la domanda e l’offerta di la-

    Tra gli interventiquello dell'assessorere g i o n a l ea l l 'a g r i c o l t u raEnrica Onorati

    voro) e il trasporto pubblico gra-tuito per lavoratori, italiani e im-migrati, iscritti all’App o alle listedi prenotazione in agricoltura, econ un regolare contratto. Unaspetto fondamentale per il no-stro territorio, visto l’alto nume-ro di incidenti stradali che vedo-no vittime i lavoratori in biciclet-ta di rientro dai campi. L’assesso-re regionale su questo tema haannunciato che è già in fase distudio un «piano navette», percollegare le fermate delle lineepubbliche ai posti di lavoro. Tragli altri interventi, quello dell’as-sessore al welfaredi Latina Patri-zia Ciccarelli, che ha proposto co-me «obbligo morale» da partedei comuni, quello di costituirsiparte civile davanti a questo tipodi casi. «Dobbiamo costituirciparte civile nei processi controsfruttatori e caporali. L’abbiamofatto in un primo processo per ri-duzione in schiavitù di un brac-ciante italiano e uno immigrato.Non è stata accettata, ma insiste-remo perché è giusto farlo».Inplatea anche l’europarlamentareMatteo Adinolfi e alcuni membridel Consiglio comunale di Cister-na: l’assessore Renato Campoli ei consiglieri di opposizione Ge-rardo Melchionna, Maria Inna-morato e Andrea Santilli. l G .M.

    Un momentodel convegnotenuto giovedìp re s s olo stabilimentodella Zeoli fruita Cisternadi Latina

  • Costituiti i comitati di «Cambiamo»Il nuovo movimento di Toti sbarca in città, Gianni Abbatecola e Angelo Filippi i due coordinatori

    POLITICA

    Sono stati inaugurati nellescorse ore i due comitati pro-motori di "Cambiamo", il mo-vimento politico lanciato dalpresidente della Regione Ligu-ria Giovanni Toti. I due coordi-natori cittadini sono AngeloFilippi, ex Lega, e Gianni Abba-tecola.

    Presenti all’incontro che si ètenuto nei giorni anche i consi-glieri regionali Adriano Paloz-zi (vice presidente del Consi-glio regionale) e Pasquale Ciac-ciarelli, il coordinatore regio-nale Mario Abbruzzese e ilcoordinatore provinciale GinaCetrone.

    Per quanto riguarda le cari-che locali Pierluigi Ianiri, exForza Italia, è stato nominatomembro del coordinatore re-

    ma siamo sicuri che è quellagiusta. Partiremo dalla base eprimavera ci saranno le prima-rie».

    Quello spazio “vuoto” a cuifanno riferimento i membridel comitato sarebbe quello diForza Italia, oggi in Consigliocomunale tra i banchi della mi-noranza con il solo consigliereGino Cece. Il partito di Berlu-sconi, per oltre un ventennio,ha visto in Cisterna un fortinoin termini di voti ma negli ulti-me anni queste preferenze sisono perse tra liste civiche enuovi partiti. Difficile vedereoggi una mano tesa tra ForzaItalia e i comitati di Toti, men-tre è più facile vedere una si-nergia con la Lega. E la presen-za del Presidente del Consigliodi Cisterna, Pier Luigi Di Cori,all’apertura dei comitati è piùdi un indizio. l

    Un momentodellap re s e n ta z i o n edei comitatic i tta d i n i« Ca m b i a m ocon Toti»

    gionale e provinciale, nonchéresponsabile dell'area norddella provincia di Latina. «Ilsenso di questo movimento èandare a ricoprire lo spazio dicentrodestra oggi vuoto. Lastrada è ancora lunga - spiega-no i promotori dei comitati -

    « P u nt i a m oa colmare

    quellospazio vuoto

    che c’è ogginel

    c e nt ro d e st ra »

  • Cis ternasi «gemella»con il Comunedi DiamanteOGGI LA CERIMONIA

    Un gemellaggio all’inse-gna dei prodotti tipici localidelle due terre. Saranno ilpeperoncino e il kiwi a sugel-lare una consolidata amici-zia tra la città di Diamante(Cosenza) e quella di Cister-na. Un’amicizia sorta spon-taneamente che vede unconsiderevole numero didiamantesi residenti a Ci-sterna. Oggi le due comunitàvogliono rafforzare il legamedi reciproca simpatia, attra-verso uno scambio culturalee gastronomico. Come Ci-sterna è nota per essere la“patria dei butteri” e del ki-wi, Diamante è conosciutacome la “capitale del pepe-roncino”, al punto da dedi-cargli un festival giunto. Equesto permetterà di suggel-lare il gemellaggio, che si ter-rà questa mattina, in occa-sione dell’inaugurazionedella VI edizione di “StrennePiccanti”. Alla cerimoniaparteciperanno anche Fa-biola Ferraiuolo e FedericaFelicetti, rispettivamenteconsigliere e assessore alleattività produttive di Cister-na. l G .M.

  • Furto all’ufficio Anagrafe, rubati tremila euro

    CRONACAGABRIELE MANCINI

    Un colpo da svariate mi-gliaia di euro messo a segno nelComune di Cisterna.

    E’ accaduto ieri mattina,presso lo sportello dell’ufficioanagrafe del palazzo dei servizidi via Zanella. Un colpo da veroprofessionista: il ladro sembraaver non lasciato alcuna trac-cia. Del fatto si sono accorti idipendenti dell’ufficio al mo-mento della chiusura dellosportello. A quel punto si sonoaccorti che all’appello manca-vano quasi tutti i soldi, sem-

    brerebbe oltre tre mila euro.Immediatamente allertati i ca-rabinieri, i militari, guidati dalluogotenente Giovanni Santo-ro, hanno chiuso il palazzo,bloccando gli ingressi e con-trollato a tappeto il palazzo deiservizi. Dopo accurate ricer-che, con il supporto anche de-gli agenti della Polizia locale,sia nel piano terra che nei pianisuperiori è stato chiaro per gliinquirenti che il denaro nonera più all’interno del Comune,così sono stati riaperti gli in-gressi.

    Le indagini continuano ser-rate in queste ore e al momentonon si esclude nessuna pista.Secondo quanto raccolto nelpomeriggio di ieri, il dipenden-te di turno all’Anagrafe, si sa-rebbe assentato soltanto qual-che minuto per andare in ba-

    gno, quando nessun cittadinoera in fila.

    E in quel brevissimo lasso ditempo potrebbe essere statocommesso il furto, in un Co-mune pressoché vuoto. Al mo-mento gli indizi in mano agliinquirenti sembrano esseredavvero pochi, ma non si esclu-dono novità sulla faccenda nel-le prossime ore. Al vaglio deimilitari anche le immagini del-le telecamere di videosorve-glianza, di cui una posta pro-prio all’ingresso di via Zanella.l

    L’i n gre s s odel palazzodei servizidel Comunedi Cisternadi Latina

    Comune blindato ieripomeriggio per i controllidei carabinieri

    Il colpo è stato messoa segno nella mattinata,

    al momentonon si esclude

    nessuna ipotesi

  • Cisterna Run, attesaterminata: domani il viaL’eve nto La corsa fa parte del Grand Slam Uisp ed è stata organizzataNuova Atletica Cisterna. La partenza da Corso della Repubblica è fissata alle 9.30

    La partenza dellascorsa edizioneDomani lapartenza è fissataalle 9.30 da Corsodella Repubblica aCisterna di Latina

    ATLETICA LEGGERA

    Ha fatto le cose in grande laNuova Atletica Cisterna per or-ganizzare quella che rappresen-ta un’assoluta novità per ilGrande Slam Uisp: domattinaalle 9.30, dal piazzale del Carre-four Market di Corso della Re-pubblica, prenderà il via la pri-ma edizione del “Cisterna Run –Trofeo Carrefour”, gara sulla di-stanza di 11 chilometri e 400 me-tri patrocinata dall’Ammini-strazione comunale. Nei mesiscorsi la “Nac” ha già dato provadella sua bravura nell’organiz-

    zazione di eventi podistici pro-ponendo il “Memorial Calvani”a Latina Scalo e il “Trofeo Valvi-sciolo”, altra interessante novitànel panorama degli appunta-menti Uisp. Questa volta la real-tà presieduta da Massimo Mid-dei ha voluto centrare il salto diqualità, realizzando una mani-festazione che non si limiterà alsolo appuntamento agonistico.E’ stata prevista infatti una pas-seggiata non competitiva di set-te chilometri, ad iscrizione gra-tuita per consentire il massimocoinvolgimento dei residenti.Ed è stata ideata anche la “Ju-nior Run – Il più veloce e la piùveloce di Cisterna”, un appunta-

    mento non agonistico sulla di-stanza di 800 metri rivolto gra-tuitamente a tutti i ragazzi dellescuole medie della città, nati trail 2006 e il 2008. Lo start perquesta sorta di esibizione scatte-rà alle 11.30, tutti i partecipantisaranno premiati con un paccogara speciale e i primi tre e le pri-me tre riceveranno particolaririconoscimenti al pari dellescuole iscritte. Proprio il capito-lo premiazioni rappresenta unsegno distintivo per l’evento didomani. Oltre al ricco pacco ga-ra garantito ai primi 500 iscritti,i primi cinque e le prime cinqueclassificate riceveranno un ce-sto di prelibatezze. l

    St ar ta Corso

    dellaRepubblic a

    Sarà unac o m p et i z i o n e

    s i c u ra m e nteappas sionante

    11C h i l o m et r ie quattrocentro metrila lunghezza della gara

    9. 3 0Lo start dellakermesse di Cisternadi domani

    Pagina vuotaPagina vuotaMESSAGGERO_23nov.pdfPagina vuotaPagina vuotaPagina vuota