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Giornalino d'Istituto - Maggio 2014 edizione n.6
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Melodia in pagina—Numero 6 pagina 1
MAGGIO 2014
Numero 6 MELODIA IN PAGINA
Giorno 5 Maggio 2014 si è
concluso l'ultimo meeting
Comenius organizzato dalla
nostra scuola 2 I.C. "G. Melo-
dia". Vi hanno partecipato 9
ragazzi polacchi accompagnati
dalle professoresse Anna
Mallek e Marta Patrowska, 5
alunni tedeschi accompagnati
dai loro professori Frank
Pauer, Uwe Kuhne e David
Kappermann e due professo-
resse svedesi Asa Karlsson e
Lena Berggren. Il meeting è
stato fortemente voluto dalle
insegnanti polacche che non
avevano potuto partecipare al
primo meeting Comenius e
quindi visitare Noto. Lo scopo
di questo meeting è stato
quello di chiudere il progetto
"Euronited Pupils" scrivendo
insieme ai partner buona par-
te del report finale e di porre
le basi per il prossimo proget-
to Comenius, decidendone
l'argomento. Tutti i gruppi
sono arrivati nel pomeriggio di
giorno 1 maggio e sono stati accolti calo-
rosamente dalle famiglie dei 10 ragazzi
facenti parte del progetto Comenius:
Christian Cannarella, Carlotta Caruso,
Marcello Cusumano, Gaia Di Benedetto,
Giovanni Di Stefano, Nicoletta Fiore,
Giulia Groppi, Vanessa Manenti, Iole
Trombatore e Alessandro Vinci Mortel-
laro e dalla professoressa Daniela Audi-
tore, referente del progetto. Un ringra-
ziamento particolare va alla Preside che
ha messo a disposizione del gruppo Co-
menius la scuola anche nei giorni di va-
canza, alle famiglie che hanno calorosa-
mente ospitato i 14 ragazzi polacchi e
Dal primo settembre 2013 l’Istituto
Comprensivo Statale “G. Melodia” è di-
retto dalla Dottoressa Antonella Manga-
naro. Pertanto, noi siamo fiduciosi che la
nostra scuola porti avanti delle proposte
educative in maniera concreta ed incisiva
per garantire a tutti, una scuola di quali-
tà, capace di accompagnare bambini e
giovani nell’avventura della conoscenza e
della crescita della loro persona e che
assicuri l’assolvimento dell’obbligo scola-
stico. Auguriamo un futuro scolastico
ricco di soddisfazioni e di importanti
traguardi utili alla crescita nella consa-
pevolezza che la nuova esperienza scola-
stica sia una grande opportunità per
imparare cose nuove. Rivolgiamo un calo-
roso benvenuto al nuovo Dirigente e
l’augurio che la sua professionalità e
disponibilità producano, nella serenità
degli spiriti, un servizio eccellente a
tutta l a c omun i tà s co las t i ca . La redazione
Io, alunno della classe 4° C, la prima
volta che ho visto la Dirigente nel corri-
doio della Scuola sono rimasto stupito e
ho intuito che è una brava Dirigente.
Aparo Ignazio 4° C – (Sc. Primaria)
svedesi ed offerto, durante la serata
finale del meeting, una sontuosa cena ed
alla prof.ssa Auditore Daniela, referente
del progetto, che ha organizzato questo
riuscitissimo meeting. Si è concluso così
questo grande progetto che, oltre ad
aver dato l'opportunità ai nostri ragazzi
di accrescere le proprie conoscenze
culturali e linguistiche, ha fatto loro
conoscere dei nuovi amici con cui poter
condividere esperienze diverse parlando
una lingua franca, cioè l'inglese.
La redazione
Infiorata 2014
2° Istituto
Comprensivo
“Giuseppe Melodia”
Progetto Comenius “Euronited Pupils” Benvenuto alla nuova
Dirigente
significato particolare: quest’anno com-
memoriamo 1050° anniversario del pri-
mo atto di solidarietà tra l’Antica Rus-
sia e la Sicilia, quando il Principe Svya-
(Continua a pagina 9)
Dopo il Giappone, paese ospite della
passata edizione, tocca quest’anno alla
Russia, ricoprire il ruolo da protagoni-
sta della XXXV edizione dell’Infiorata
di Noto. “La partecipazione della Russia
alla 35° edizione dell’Infiorata ha un
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 2
Si è conclusa la sesta edizione di vola-
libro. Oltre ad una massiccia parteci-
pazione ai vari laboratori, mostre e
convegni, i nostri alunni hanno parteci-
pato al concorso riservato alle classi
di scuola secondaria di primo grado e
alle quinte classi della scuola primaria.
Si sono qualificati al primo posto tre
alunni della I C: Andrea e Antonio
Urso, Pietro Pedace che, nonostante
la tenera età, si sono cimentati in un
tema abbastanza difficile in cui hanno
descritto il mondo che vedono e quello
che vorrebbero vedere. Hanno dato
una lezione di vita agli adulti e mi au-
guro che i loro propositi possano esse-
re attuati in modo che, quando gli a-
dulti saranno loro, nessun bambino
delle generazioni a venire possa recri-
minare contro chi li ha preceduti.
IL MONDO CHE VORREI
"So che può sembrare strano ma, il
mondo che vorrei è un mon-do senza adulti…perché, diciamoci la verità, voi grandi ne fate di errori e pretendete pure che noi cresciamo seguendo le vo-stre orme. I nostri genitori e i nostri insegnanti fanno di tutto per darci il buon esempio ma, purtroppo, ci arrivano pure dei messaggi negativi, soprattutto dalla TV. Certo “non si può fare di tutta l’erba un fascio” ci
sono stati uomini che hanno contribuito a cambiare il mondo e a migliorarlo ma, purtroppo, ce ne sono stati e ce ne sono ancora tanti che ci mettono tutti i mez-zi per distruggerlo.
Ad un bambino non verrebbe mai in mente di dichiarare guerra ad un altro bambino solo perché di un’altra religio-ne, l’uomo lo fa…e lo fa da secoli e, a volte, per talmente tanto tempo che alla fine dimentica pure il motivo per cui ha iniziato.
Il mondo che vorrei è un mondo libero da ogni pregiudizio, dove nessuno lotti per il potere con qualunque mezzo a disposizione senza badare al male e agli effetti negativi che ne possono conse-guire… noi bambini al massimo lottiamo per avere il nostro videogioco preferito e non usiamo la prepotenza, anzi, fac-ciamo gli occhi dolci per sciogliere ogni traccia di resistenza da parte di mam-
ma e papà. Il mondo che vorrei è un mondo in cui i diritti umani fossero u-guali per tutti: ricchi, poveri, bianchi, neri, cristiani, musulmani, nord, sud, tutti uniti senza alcuna distinzione… invece oggi, ognuno pensa per sé.
Il mondo che vorrei è un mondo pulito dove i bambini possano camminare sui prati o sulle spiagge senza il pericolo di pungersi o di farsi male. E invece acca-de proprio il contrario perché molti adulti non si curano dell’ambiente circo-stante e tantomeno del fatto che, allo stesso tempo, danno il cattivo esempio a noi bambini non pensando al nostro futuro. Noi non vogliamo più vivere tra l’immondizia, noi vorremmo poter nuota-re in mare senza la paura di star male per via delle acque inquinate e vorrem-mo poter mangiare ciò che ci offre la natura senza correre il rischio di intos-sicarci.
Ma soprattutto, il mondo che vorrei è un mondo in cui “maltrattamento”, “sfruttamento” e “violenza” fossero soltanto vocaboli sul dizionario perché, purtroppo sono azioni che ci privano del nostro diritto di essere ”BAMBINI” turbando per sempre la nostra sensibi-lità.
Il mondo che vorrei è un sogno che,
forse, potrebbe realizzarsi se solo riu-
scissimo ad insegnare ai grandi ad esse-
re come noi”.
La redazione
Premiazione dei vincitori
della sesta edizione di Volalibro
Nell‘ambito delle
varie iniziative di
Volalibro, giorno 22
Novembre la nostra
classe ha partecipa-
to a un laboratorio “
Tesori in mare”,
presso la sede del
Cumo . Questo labo-
ratorio aveva la sco-
po di sensibilizzare
e far conoscere agli
alunni il mare, i suoi
tesori ed il modo per
esplorarlo. Ci ha
accolto la signorina
Carmen ed ha iniziato con un documenta-
rio molto interessante che mostrava il
sub nella fase di immersione e dei reper-
ti archeologici trovati nei fondali marini.
Alla fine della proiezione, un esperto in
materia, il signor Paolo Terranova, ci ha
spiegato il funzionamento delle bombole
subacquee necessarie ed indispensabili
per poter fare dei lavori impegnativi nel
fondo del mare. Infatti lui ci ha spiegato
che abbiamo due modi per scendere
sott’acqua: in apnea, trattenendo il re-
spiro, oppure le bombole, respirando aria
compressa. Per quanto riguarda l’apnea
ci ha spiegato che rimanere sott’ acqua
(Continua a pagina 3)
Volalibro
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 3
dipende sia dall’attitudine di ognuno di noi
che dall’allenamento. A tal proposito ci ha parlato di un nostro conterraneo siracusano,
Enzo Maiorca, che e’ stato detentore per tanti
anni del record di profondità in apnea di 55
metri. Dopodiché è passato alla prova pratica,
facendoci vedere una bombola ed illustrandoci
il modo di prepararla. Prima la bombola viene
riempita di aria tramite un compressore che la
comprime fino ad una pressione di 200 atmo-
sfere. Siccome noi non possiamo respirare l ‘
aria a quella pressione, sulla bombola viene
montato uno strumento, l’ erogatore, che ha il
compito di portare la pressione dell’ aria a
quella ambientale. Quindi alcuni di noi hanno
indossato la bambola costatando che era molto
pesante e invece nell’ acqua diventa leggera.
Questo laboratorio è stato molto interessante,
perché ci ha fatto vedere delle cose che, pur
avendole a portata di mano, come appunto il
mare, non conoscevamo.
S. Busà (1B Sec. 1 grado)
(Continua da pagina 2)
“Tutti santi, tutti fratelli!”
Noto, Sabato 21/06/2014 le celebra-zioni per il centenario della nascita di Guglielmo Giaquinta Tra il 20 e il 22 giugno, in occasione del
centenario della nascita di monsignor Gu-
glielmo Giaquinta, la fondazione Pro Santi-
tate da lui creata ha organizzato a Noto,
città natale di questo importante personag-
gio, dei festeggiamenti. In particolare il 21
giugno, davanti al municipio, vi è stato uno
spettacolo con canti, poesie e musiche tut-
te ispirate alla figura di Giaquinta. Durante
lo spettacolo sono stati premiati dei ragazzi
che avevano partecipato ad un concorso
promosso dalla fondazione dal titolo “tutti
santi, tutti fratelli”. Tra i premiati c’era
anche la mia classe, la IV C del plesso “Don
Bosco” dell’I.C. “Melodia”. Infatti durante
l’anno scolastico la mia classe, su suggeri-
mento di un’insegnante aveva realizzato un
cartellone dal titolo “Abitare il cielo” con
cui avevamo partecipato al concorso. Il no-
stro cartellone è piaciuto tanto agli orga-
nizzatori che lo hanno voluto premiare con
una menzione speciale. Quando ci hanno
chiamato sul palco io e i miei amici eravamo
molti felici e con entusiasmo abbiamo mo-
strato a tutti il nostro lavoro. Come ricordo
di questa bella esperienza ci hanno regalato
un piccolo mattone su cui noi costruiremo la
nostra vita rivolta alla pace e al bene.
Ignazio Aparo (IV C Sc.Primaria)
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 4
con un futuro sostenibile che
si alimenta con energie rinno-
vabili e non inquinanti. Alle
20,30, le ragazze e i ragazzi
dei corsi a indirizzo musicale si
sono esibiti eseguendo brani
per violino, clarinetto, sasso-
fono e pianoforte. I loro inse-
gnati, La Marca, Serrentino e
Albi, li hanno magistralmente
guidati, facendo esprimere
loro, con strumenti acustici, il
loro attaccamento e il loro
amore per il Pianeta Terra. Nel
corso delle esecuzioni, i cuori
dei ragazzi hanno pulsato fre-
neticamente, quasi a volere
fondere in un unico contesto i
due significanti earth e heart
che, per una metatesi conso-
nantica, hanno come significato
Terra e cuore.
La redazione
Giorno 29 del mese di Marzo, il Pianeta
Terra ha celebrato se stesso. Dalla pri-
ma edizione del 2007, che coinvolse la
sola città di Sidney, l’idea della grande
ola di buio si è rapidamente diffusa in
ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio
piazze, strade e monumenti simbolo e
luoghi di interesse per manifestare
insieme contro i cambiamenti climatici.
D i c o n c e r t o c o n i l W W F e
l’amministrazione locale, il nostro Diri-
gente Scolastico, Dott.ssa Antonella
Manganaro, ha organizzato l’evento e ha
fatto sì che gli alunni del nostro Istituto
si mobilitassero per auspicare un mondo
sentimenti con gli altri, non solo con chi
ascolta, ma anche con chi, suonandoci
assieme, può contribuire a rendere
magica la propria musica. E’ proprio
quello che accade nella nostra scuola.
Lo studio di uno strumento musicale
n o n è f i n a l i z z a t o s o l t a n t o
all’acquisizione della tecnica strumen-
tale e solistica, ma ha come scopo di
riunire in una orchestra tutti i ragazzi
e le ragazze che studiano il pianofor-
te, il violino, il clarinetto e il sassofono.
L’aspetto socializzante è forse la cosa
più importante in quanto si può miglio-
rare, cercando l’aiuto e sicuramente
l’esempio negli altri e, allo stesso tem-
po trasmettere loro qualcosa di sé.
L’esperienza che si vive è estremamen-
te intensa e gratificante in quanto, se
sussiste il giusto feeling, si riesce a
suonare come si suole dire”a memoria”.
Federica Eroe 1B (Sc. Sec.1° grado)
nimato, è possibile trarre melodie e armo-
nie. Se poi si condivide la passione per la
musica con altri coetanei, si ottiene
l’aspetto più ludico, più vero della musica,
ovvero quello della condivisione dei propri
Musica e… “Melodia”
Chissà quali emozioni può provare un
ragazzo portando alla bocca o prendendo
tra le mani uno strumento musicale.
Chissà quante suggestioni scoprire che
da uno strumento, apparentemente ina-
29 marzo 2014 - L’ora della terra
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 5
dittatura fascista. Il 27 Aprile 1945,
Mussolini che indossava la divisa di un
soldato tedesco, fu catturato a Dongo,
in prossimità del confine con la Svizzera
mentre tentava di espatriare assieme
all’amante Claretta Setacci. Il 29 Aprile,
la Resistenza italiana ebbe formalmente
termine con la resa incondizionata
dell’esercito tedesco ed i partigiani as-
sunsero pieni poteri civili e militari. Il
30 Aprile 1945 il Comitato di Liberazio-
ne Nazionale commentò che la fucilazio-
ne di Mussolini e dei suoi complici rap-
presentava la conclusione di una fase
che lasciava il nostro Paese coperto di
macerie materiali e morali. Il 2 Maggio il
generale britannico Alexander ordinò la
smobilitazione delle forze partigiane con
la consegna delle armi. Il 25 Aprile è
diventato festa nazionale per tutta
l’Italia perché segna la liberazione dalla
dittatura nazi-fascista e l’inizio della
Repubblica democratica italiana.
E. Liotta II C (Sc. Sec. 1° grado)
L’esperienza
del fascismo
fu bloccata
dal movimen-
to della Resi-
stenza a cui
presero par-
te gruppi
organizzati e spontanei di diverse ideo-
logie politiche. Ne scaturì la “guerra
partigiana”, conclusasi il 25 Aprile 1945,
quando l’insurrezione armata proclamata
dal comitato di liberazione nazionale
prese il controllo di quasi tutte le città
del nord Italia, ultima parte di territorio
italiano ancora occupato dalle truppe
nazifasciste in ritirata verso la Germa-
nia e soggette all’azione repressiva del-
le formazioni “repubblichine” della Re-
pubblica Sociale di Salò cui il movimento
partigiano opponeva la propria resisten-
za. Il termine “Resistenza” indica anche
il periodo che va dagli anni ’30 alla fine
della guerra inglobando nel concetto di
resistenza ogni forma di opposizione alla
Il 25 Aprile
Lo Sbarco in Sicilia: rievocazione storica presso contrada Oliva
Sabato 26 aprile, a ridosso della festi-
vità della Liberazione, presso contrada
Oliva, ho partecipato a una giornata di
rievocazione storica dello sbarco degli
Alleati anglo-americani organizzata
dall’Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali di Siracusa e dall’Agemus Management Group.
Una persona molto squisita, il signor
Enzo Belluomo, ci ha descritto i luoghi
che nel 1939 furono scelti dai tedeschi
per la loro posizione strategica e ci ha
fatto visitare le torrette e i resti di una
batteria di contraerea della seconda
guerra mondiale in buono stato di con-
servazione.
Lo Sbarco in Sicilia, denominato in codi-
ce “Operazione Husky”, fu un’operazione
militare, avvenuta durante il secondo
Conflitto Mondiale, messa in atto dalle
forze alleate ad iniziare da Licata, tra
Gela e Scoglitti e tra Pachino e Siracu-
sa, tra il 7 e il 10 luglio del 1943; dopo
una breve resistenza, l’isola venne inte-
ramente occupata e i tedeschi si ritira-
rono dal resto dell’Italia.
Lo sbarco in Sicilia ebbe una decisiva
influenza in Italia, infatti favorì la ca-
duta di Musssolini e del Fascismo e il
successivo armistizio dell’8 settembre.
Dopo queste spiegazioni, sono arriva-
ti, insieme ai loro professori, dei ragaz-
zi divisi in due gruppi, vestiti rispetti-
vamente da tedeschi e da americani con
le loro specifiche armi, per fare una
rappresentazione nell’ex centrale elet-
trica tedesca che è stata così interes-
sante e reale da far venire i brividi;
infatti le armi usate erano vere, anche
se non funzionanti!
Alla fine sono salito su una di quelle
torrette che servivano per avvistare gli
aerei inglesi provenienti da Malta e,
forse, da una di esse, nel fatidico 7
luglio, le bocche spararono contro lo
stormo di bombardieri americani di
passaggio che andarono a distruggere
una parte del vicino paese Palazzolo
Acreide.
Questa esperienza mi ha arricchito
molto perché mi ha fatto capire il sa-
crificio degli italiani che hanno offerto
le loro vite per difendere la nostra Ter-
ra ed è stato un modo alternativo, diver-
so, ma molto efficace, di conoscere la
nostra storia, perché senza la conoscen-
za non possiamo vivere il presente, né
costruire il futuro, un futuro migliore
senza guerre, violenze o sopraffazioni.
M. Napolitano II C (Sc.sec.1° grado)
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 6
Ilenia Spinello della classe 3 D
Il 14 Maggio 2014 le classi terze di
scuola secondaria di 1° grado hanno
partecipato al concorso “ Un Casco
vale una Vita” promosso dal Comando
Provinciale dell’arma dei Carabinieri di
Siracusa in collaborazione con
l’Ufficio Scolastico territoriale ed
anche alla giornata della legalità
Progetto legalità: Un casco vale una vita
Workshop “Colora Il Tuo Futu-
ro”. Venerdì 31 maggio, presso
il “dopo lavoro ISAB” di Città
Giardino, gli alunni Corrado
David Gagliani, Ilenia Spinello,
De Naro Venera e Roberto
Celestri, hanno ritirato il pre-
mio del concorso a cui la nostra
istituzione scolastica aderisce
nell’ambito dei progetti sulla
legalità che l’arma dei Carabi-
nieri organizza ogni anno. Una
c o m m i s s i o n e t e c n i c o -
interistituzionale ha selezionato i mi-
gliori 50 elaborati grafici tra i 195 rea-
lizzati dagli studenti partecipanti al
concorso. Tra gli elaborati selezionati
c’è anche quello della nostra alunna
Ilenia Spinello della classe 3 D (scuola
sec. 1°grado) che ha ricevuto un atte-
stato di merito. Durante il Workshop
sono state esposte 50 formelle realiz-
zate dagli studenti del liceo A.Gagini di
Siracusa che rappresentano i 50 migliori
elaborati grafici che verranno successi-
vamente utilizzate per la realizzazione
della “Mappa Della Legalità” sostenuta
dalle aziende aderenti alla Confcommer-
cio di Siracusa
Jasmine Gagliani 5B (Sc. Primaria)
Da sinistra: D. Gagliani, V. De Naro, I. Spinello,
Prof.ssa J. Cutrufo, R. Celestri.
Il restauro del legno
La patente europea Mod. 1-4-5
La patente europea Mod. 2-3-6-7
English for everybody Level A2
Creare con l’argilla
I servizi digitali della Pubblica Ammi-
nistrazione. La redazione
Allo scopo di ampliare ed arricchire
l’offerta formativa, di potenziare il
processo di apprendimento e di preve-
nire la dispersione scolastica l’Istituto
Comprensivo “G.Melodia” oltre ai labo-
ratori di latino, miniguide, ginnastica
coreografica, giornalino, scuole in fio-
re, offre anche un’ampia scelta di pro-
getti interdisciplinari per educare alla
legalità, alla salute, e alla corretta
alimentazione. Un’ulteriore opportunità
viene offerta dai progetti PON, fi-
nanziati dal F.E.S. (Fondo Sociale
Europeo) per organizzare laboratori di
vario tipo in modo di migliorare le co-
noscenze e le competenze degli alunni,
dei docenti, del personale di segreteria
e degli adulti in genere. Quest’anno,
grazie a questi finanziamenti europei,
sono stati attivati i seguenti corsi:
English for Trinity A2.1
English for Trinity A2
La patente europea START Mod. 2-3-
6-7
La patente europea Full Mod. 1-4-5
Je parle francais
English for children
La Divina commedia a fumetti Corsisti del progetto PON “Creare con l’argilla”
Laboratori per grandi e piccini: P.O.F. - P.O.N.
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 7
esaurienti ai gruppi di turisti che
ci sceglieranno come guide turi-
stiche. Aderendo a questo pro-
getto e quindi scegliendo di di-
ventare miniguide, siamo stati
consapevoli che dovevamo stu-
diare e che dovevamo impegnar-
ci, ma l’abbiamo fatto con entu-
siasmo perché consapevoli che
era un’occasione unica per cono-
scere meglio le origini, la storia
e le tante bellezze della nostra
città. Il progetto si è realizzato
in tre fasi: nella prima che si è
svolta in classe, la prof.ssa Salerno,
nostra insegnante, ci ha suddivisi in
gruppi affidando ad ognuno tre o quat-
tro monumenti da studiare. Nella se-
conda fase abbiamo messo in pratica
quanto studiato in teoria e cioè siamo
andati a visitare i monu-
menti esistenti nel cor-
so Vittorio Emanuele
dove ciascun componen-
te di ogni gruppo ha
simulato un incontro con
i turisti, trattando la
parte di sua competenza
del monumento in ogget-
to, al resto dei compa-
gni che rappresentava-
mo i turisti. La terza ed
ultima e più bella fase si
è sviluppata giorno 17
Maggio quando in occa-
sione dell’Infiorata ab-
Il progetto “ Miniguide “ nasce per far
conoscere e approfondire, a noi alunni
figli di questa terra, la storia, i monu-
menti e le bellezze artistiche della no-
stra città di Noto, che si dice risalente
addirittura al tempo dell’antica Troia. Il
progetto ha come obiettivo la trasmis-
sione di queste conoscenze ai numerosi
turisti che verranno per vedere via Ni-
colaci tappezzata artisticamente di fio-
ri. Quindi il nostro compito sarà quello di
illustrare i monumenti di Noto ( Porta
Reale o Ferdinandea, Chiesa S. France-
sco all’Immacolata, Monastero del S.
Salvatore, Chiesa di S. Chiara, Basilica
del S. Salvatore e Seminario Vescovile,
Palazzo Ducezio, Palazzo Landolina, Pa-
lazzo Nicolaci, Infiorata, Chiesa di Mon-
tevergini, Chiesa di S. Carlo, Piazza XVI
Maggio e Villa Ercole, Chiesa S. Domeni-
co e Teatro, la Cattedrale diventata
Basilica Minore), e di dare informazioni
L’Associazione Maestri Infioratori di Noto,
per il nono anno consecutivo, ha presentato
ai vari Istituti di Noto il progetto
“Scuoleinfiore” con lo scopo di trasmettere
l’amore e la passione per questa manifesta-
zione e per questa città alle nuove genera-
zioni. Pertanto è stato bandito un concorso a
tema dal titolo “Russia” a cui ha partecipato
anche la nostra Scuola. Sabato 10 maggio
abbiamo realizzato il nostro bozzetto (vedi foto) nella via Rocco Pirri. Nella stessa sera-
ta abbiamo ricevuto una targa ricordo.
Arianna Fiore (1B Sc. Sec. 1 grado)
Scuole in... fiore
biamo messo in pratica quanto studiato
incontrando i turisti ed illustrando loro
le bellezze della nostra città.
Ma non c’è stato solo lavoro, perché
durante le uscite ci siamo confrontati
e ci siamo anche divertiti mentre per-
correvamo il corso Vittorio Emanuele.
Tutti quanti ci siamo caricati al massi-
mo ed abbiamo aspettato con impa-
zienza e trepidazione il “grande gior-
no”, sperando di non sbagliare, di supe-
rare le nostre paure e quello che più
conta, di dare informazioni chiare ed
esaurienti ai turisti che speriamo siano
restati soddisfatti del nostro operato.
E. Casto—C. Kana I A (Sc. Sec. 1° grado)
NOI MINIGUIDE DI NOTO
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 8
scienza delle problematiche proprie del
contesto in cui vivono e la lingua france-
se è il mezzo per potersi inserire nel
mare aperto della comunicazione.
Visto l’entusiasmo degli alunni e
l’incoraggiamento dei genitori, l’esperto,
la prof.ssa Nadia Marzana (insegnante di
madrelingua) e la prof.ssa Marisa Ber-
retta guardano con ottimismo al succes-
sivo impegno di un livello più alto per il
prossimo anno .
Un saluto ai nostri piccoli francesi. A. Distefano IV B (Sc. Primaria)
Progetto P.O.N. “JE PARLE FRANCAISE”
Quest’anno si è svolto
nella nostra scuola il pro-
getto PON “JE PARLE
FRANCAISE” destinato
agli alunni della scuola
primaria e secondaria,
dando loro l’opportunità di
acquisire una certificazio-
ne di competenze DELF
PRIM. A1.1 e DELF A1.
I nostri alunni sono
nell’età in cui si affacciano
alla vita degli adulti, co-
minciano a prendere co-
nostra professoressa, abbiamo scritto
insieme la sceneggiatura che ci ha fatto
da base per la realizzazione del pro-
getto. L’attività ci ha dato tra l’altro la
possibilità di sperimentare le mille ri-
sorse del computer. Un particolare
ringraziamento alla prof.ssa Sortino e al
tutor Prof. P.Speranza per averci fatto
conoscere ed amare un autore come
Dante.
A.Alfò 4B—E.Leone 5B(sc. Sc. Primaria)
Lo studio della Divina Commedia di
Dante Alighieri quest’anno è stato
particolarmente entusiasmante an-
che per gli alunni delle classi quarte
e quinte della scuola primaria e se-
condaria di 1°grado. In un prima
fase la prof.ssa C.Sortino ci ha
presentato l’opera di Dante Alighie-
ri, quindi, l’abbiamo riprodotta, in
formato digitale con l’ausilio del
programma Power Point. Ciascuno di
noi, secondo le proprie attitudini e
la propria creatività, ha realizzato
disegni e nuvolette dove inserire
dialoghi e didascalie. Guidati dalla
Progetto P.O.N. : La Divina Commedia a fumetti
Allievi nell’aula di informatica del plesso “Don Bosco” guidati dalla prof. C.Sortino
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 9
preparati dalle varie scuole
partecipanti all’ infiorata sono:
il “Moscow”(in quest’opera
l’autore mostra la sua capitale,
Mosca, così come la disegne-
rebbe un bambino)creato
dall’Accademia di Belle Arti di
Reggio Calabria, la “Fenix” (in
quest’opera l’autore mostra
l’Araba Fenice che è una crea-
tura sacra) creato dall’Ass.ne
“Petali d’Arte” di Noto, “San
Sergio”(l’opera rappresenta uno dei
santi più venerati della Russia) creato
dal Liceo Artistico “M. Carnilivari”, il
“Divine Domes”(l’autore mostra profon-
da attenzione nel disegnare l’opera)
creata dall’Ass.ne “CulturArte” di Noto,
il “Russian Tea Party”(rappresenta un
party da the come lo rappresentano i
Russi)creato dall’Accademia di Belle
Arti “ Rosario Gagliardi” di Siracusa, il
“Bolshoy Theater”(rappresenta dei
ballerini che danzano)creato dall’Ass.ne
“Maestri Infiorator i” d i No-
to,”Mayakovski”(l’autore rappresenta il
proprio viso)creato dall’Accademia di
Belle Arti della “Val di Noto”, “Garin”
(l’autore dell’opera rappresenta il primo
uomo andato nello spazio)creato
dall’Ass.ne “Opificio 4” di Noto, l’
“Uccello di fuoco”(rappresenta un
ballerino che si mette in posa come se
fosse una fenice)creata dalla Delega-
zione di Noto, “La Principessa Rus-
sa”(l’opera rappresenta un principessa
Russa)creata da Giovannella Figura e
Cettina Giocastro, “Ballerina Russa”(
rappresenta una ballerina che danza
con il suo accompagnatore) creata da
Maria Ricca, Giada Rapisarda, “Le
matrioske” (in quest’opera l’autore
rappresenta tre matrioske simbolo
delle Russia)creata da Maria Teresa
Ris ino, “I l v io l in ista verde”
(rappresenta un musicista che crede
nella speranza di diventare un grande
violinista)creato da Cettina Perricone
e Giovanni Galizia, “Il cigno bianco”
(quest’opera è dedicata a Ca-
jkovskj)creato da Denise Spicuglia,
“Balalaika”(l’opera rappresenta una
matrioska che suona la chitar-
ra)creato da Roberta Lo Schiavo,
“ V e r g i n e d e l l a t e n e r e z z a ”
(rappresenta la dolce Madonna che
abbraccia Gesù bambino)creato da
Vincenza Favaloro. E come ogni anno
l’Infiorata di Noto è cominciata e
terminata dando un saluto alla Russia!
F. Coviello 1C (Sec. 1 grado)
Infiorata 2014
toslav seguì i consigli di sua madre, la
Principessa cristiana Olga, e stabilì rap-
porti di cooperazione con il Bisanzio,
inviando a Messina un gruppo
dell’esercito per combattere insieme
per la liberazione della Sicilia contro i
nemici (anno 964)”. Ormai da trentacin-
que anni, la terza Domenica di Maggio
(16-17-18), Noto saluta la Primavera. La
scenografica Via Nicolaci si trasforma
in un variopinto mosaico dove le tessere
sono migliaia di petali di fiori, posti arti-
sticamente uno accanto all’altro dai Ma-
estri Infioratori. La Città vive immersa
in un’atmosfera surreale, si dà libero
sfogo alla creatività dei singoli, così,
ogni angolo diventa teatro all’aperto di
mostre, concerti ed altro. I bozzetti
(Continua da pagina 1)
Secondo un’indagine ef-
fettuata dall’Istat sul
consumo di alcol fra i
bambini e i ragazzi del
nostro Paese, il 12,4%
dei maschi e l’8,4% delle femmine sotto i
17 anni presenta comportamenti a ri-
schio. L’Autorità europea per la sicurez-
za alimentare (Efsa) ci mette in guardia
di fronte al consumo smodato di bevande
energizzanti che contengono sostanze
stimolanti come ginseng, caffeina, gua-
ranà. Dall’indagine effettuata è risultato
che il 18% dei bambini compresi tra i 3 e
i 10 anni consumano bevande energizzan-
ti. Il ministero della Salute informa che
anche in Italia sta dilagando una nuova
tendenza che è partita dagli Stati Uniti,
nota come ”drunkorexia”, che consiste in
un mix, in cui l’anoressia si incontra con
l’alcolismo. Una forma moderna in cui
soprattutto le ragazze scelgono di ri-
durre molto l’assunzione di cibo durante
la settimana, tenendo così sotto control-
lo le calorie, per poi ubriacarsi nel
weekend senza rischiare di ingrassare.
In Italia molti adolescenti sono affetti
da questo disturbo e otto su dieci sono
di sesso femminile. Secondo un’indagine
internazionale sui comportamenti, i ra-
gazzi italiani tra gli 11 e i 15 anni sono ai
primi posti per il consumo settimanale di
alcol. Gli esperti dicono che chi inizia a
bere prima dei 16 anni corre quattro
volte di più rispetto agli adulti il rischio
di sviluppare dipendenza da alcol che
provoca alla lunga difficoltà di concen-
trazione, alterazioni dell’umore, aggres-
sività, violenza, tendenza all’isolamento,
tachicardia, nausea, danni sullo sviluppo
cognitivo, fisico ed emotivo.
F. Zocco 1B (Sec. 1 grado)
Giovani, attenti : non beviamoci la vita
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 10
Il 27 aprile 2014 è stata la giornata
che ha segnato un evento storico.
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
proprio quel giorno sono stati canoniz-
zati da Papa Francesco. Lo annunciò lo
stesso Bergoglio nel suo primo conci-
storo con i cardinali presenti a Roma.
Nella stessa occasione, quasi otto mesi
fa, Benedetto XVI aveva annunciato al
mondo la sua intenzione di rinunciare al
pontificato. La data scelta dal Papa
argentino per elevare agli onori degli
altari i suoi due predecessori non è
casuale. Il 27 aprile del prossimo anno,
infatti, la Chiesa celebrerà la festa
della divina misericordia istituita pro-
prio da Giovanni Paolo II. Ed è proprio
la misericordia una delle parole chiave
dei primi mesi di pontificato di France-
sco: per il Pontefice argentino canoniz-
zare insieme Roncalli e Wojtyla è un
messaggio alla Chiesa. Per papa Fran-
cesco, Roncalli era un prete che amava
e sapeva curare i suoi fedeli, un prete
di campagna con un forte senso
dell’umorismo, ma soprattutto un umile
che si preoccupava per i poveri, invece,
ha definito Wojtyla un grande missio-
nario, che lo nominò vescovo ausiliare di
GIOVANNI PAOLO II E GIOVANNI XXIII SANTI
L’ospitalità difficile
Negli ultimi tempi sono sbarcati in
Italia migliaia di immigranti, troppi!.
Coloro che cercano di raggiungere le
nostre coste sono soprattutto maschi
sui 25 anni ma non mancano neanche
le donne con i loro bambini e parecchi
minorenni.
Tutto questo è cominciato quando il
governo di Hasni Mubarak, dittatore
egiziano, è caduto e la situazione è
diventata molto difficile e quindi pa-
recchie persone si sono messe in viag-
gio per sfuggire alla povertà e alla
guerra. Lo stesso vale per i Tunisini che
hanno spodestato Ben Alì, un altro ditta-
tore. A questi profughi si sono aggiunti
anche Marocchini, Senegalesi e Nigeriani
che fuggono per cercare lavoro e un
avvenire migliore. Tutti hanno ottime
motivazioni per fuggire dalle loro terre;
il viaggio però è un pericolo, perché ven-
gono con barchette piccole e sganghera-
te, dove rischiano la vita pagando anche
un prezzo molto alto. Infatti alcuni pe-
scherecci, purtroppo sono affondati e
molte persone sono morte. Sono persone
disperate che scappano da guerre, da
paesi poveri, da persecuzioni, dittature
individuati, vengono mandati nei
centri CIE, identificati e se non
hanno una domanda di asilo li
rispediscono nel loro paese. La
gente di Lampedusa spesso si è
trovata sola ad affrontare questo
problema ma non per questo si
sono tirati indietro, tanto che
qualcuno, tempo fa, ha proposto
Lampedusa per il premio Nobel
per la pace.
*Partono, come facevano i nonni
dei nostri nonni, che tanti anni fa,
andavano in America a cercare for-
tuna, disposti a lavorare giorno e
notte pur di mandare i soldi alla fa-
miglia rimasta in Sicilia. Partono
senza una casa e senza un lavoro,
spesso solo con il vestito che indos-
sano e pochi spiccioli. Partono dopo
aver venduto tutto quello che posse-
devano per pagarsi il biglietto della
“speranza”, la speranza di poter co-
struire un futuro migliore per i pro-
pri figli. Partono con il coraggio che
solo la disperazione sa dare. Ed è
per questo che meritano tutta la
nostra solidarietà e il nostro ri-
spetto.
La redazione
ed è giusto accoglierli però noi non pos-
siamo sapere se dicono la verità e, spes-
so, neanche possiamo riconoscere
l’identità e la provenienza. Quando arri-
vano, i volontari della Croce rossa e i
soldati dell’esercito gli danno tutta
l’assistenza possibile, per poi ospitarli
meglio, li mandano in tre centri con sigle
diverse: CIE “centri di identificazione
ed espulsione”, CDA “centri di acco-
glienza “ e CARA “centri di accoglienza
per richiedenti asilo” così come stabili-
to dalla Convenzione di Ginevra.
La maggior parte dei centri si trova al
sud, dove ci sono molti immigrati. Alcu-
ni, invece, entrano di nascosto, appena
Buenos Aires nel 1992, arcivescovo
della capitale argentina nel 1998 e
infine cardinale nel 2001.
La redazione
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 11
Gita a Bronte
del Sacro Cuore e abbiamo visto il corpo
di Santa Caritosa e il suo cuore. Verso
le 12:30 ci siamo recati al castello Nel-
son dove abbiamo visitato la Cappella
Reale che risale al 1176. Dopo di che,
abbiamo visto le bellissime stanze del
castello e abbiamo notato una piccola
stranezza, che in ogni bagno c’era un
tavolo. Alle 13:35 ci siamo fermati a
pranzare nei giardini del castello e alle
14:00 siamo andati a divertirci in un
parco giochi lì vicino dove siamo rimasti
fino alle 16:00. Usciti dal castello siamo
saliti sull’autobus e ci siamo avviati ver-
so il museo del carretto siciliano dove
un signore ci ha spiegato l’importanza
dei carrettini. Per ultimo siamo andati a
visitare la fabbrica del pistacchio, e in
un negozio lì vicino abbiamo acquistato
tanti prodotti tra i quali creme di pi-
stacchio, tavolette di crema di pistac-
chio ecc…! Alla fine siamo partiti che
erano le 17:30 e siamo tornati in orario
a Noto alle 19:01. Questa gita ha colpito
molto me e i miei compagni di classe!
( 1C e 1D Sc. Sec. 1° grado)
casali. Entrando nella chiesa, sull’altare,
si può notare una statua raffigurante un
angelo con un’ala sola rivolto verso la
Santissima Madonna Annunziata che
tiene la mano sul busto con l’intenzione
di fermare qualcosa. Una leggenda rac-
conta che al tempo dell’eruzione
dell’Etna, il popolo che abitava a Bronte,
si fosse recato presso la chiesa
dell’Annunziata per pregare la Madonna
di salvarli dalla lava. All’improvviso la
Madonna cominciò a parlare e disse al
popolo di non preoccuparsi perchè li
avrebbe salvati tutti. Da allora la mano
della Santa rimase tesa verso l’Etna.
Uscendo dalla chiesa si nota che sul
portone principale vi sono incisi su pie-
tra i nomi dei 24 casali e scolpiti dei
demoni e dei putti (angioletti). Subito
dopo siamo andati a visitare la chiesa
Madre della Santissima Trinità, costrui-
ta nel 1535. Entrando nella chiesa, sulla
sinistra, si osserva l’altare del purgato-
rio raffigurante degli scheletri che
rappresentano la Morte, sulla destra si
nota un Crocifisso risalente al XVI se-
colo e guardando in alto si notano delle
decorazioni un po’ pacchiane. Circa alle
10:40 siamo andati a visitare la chiesa
Il giorno 20 marzo 2014 siamo partiti,
dalla Piazza Carlo Schemmari accompa-
gnati dalle professoresse C. Gozzo, V.
Lauretta, M. Berretta, M. Mauceri ed il
professor P. Speranza, alle ore 06:45,
per visitare Bronte (CT). Eravamo ben
cinque classi (1°A-1°B-1°C-1°D ed infine
la 2°B). Siamo arrivati circa alle ore
10:00 e siamo subito andati a visitare la
chiesa della Santissima Annunziata co-
struita nel 1631 che è stata ampliata
sotto Carlo V che decretò l’unione dei 24
Gita a Siracusa
Siracusa che ospita tanti tipi di pesci :
pirana, murene, pesci pagliacccio, pesci
palla, pesce scorpione ecc. , siamo anda-
ti alla fontanella Aretusa e abbiamo
visto i papiri e le anatre, Dopo siamo
andati in un negozio di ceramica e ci
hanno spiegato tante cose, come ad
esempio che la tegola, per i siciliani, è
un oggetto che rappresenta l’ unione
della famiglia ecc. Infine siamo andati a
visitare la chiesa del Duomo e poi abbia-
mo preso il pulman per ritornare a casa..
A:Alfò (IV B Sc. Primaria)
Giorno 28\04\2014 siamo andati a fare
una gita a Siracusa. Siamo partiti dal
piazzale Schemmari e siamo arrivati a
Siracusa alle ore 9:15 circa. Al parco
archeologico ci aspettava il proprietario
dell’ Angolo del papiro che ci ha fatto
vedere la lavorazione del papiro e tantis-
sime piante del papiro; poi abbiamo fatto
la colazione e abbiamo visto alcuni anima-
li come: una coppia di pavoni e un’ altra
di cigni, galline, cavalli, galli, una capra
dal nome “ Matilde “. Siamo andati all’
Orecchio di Dionisio, che è una roccia
intagliata a forma di arco alta 23 metri
simile ad un orecchio. Lì dicevano che il
Tiranno Dionisio faceva rinchiudere i
prigionieri ateniesi per sentire quello
che dicevano. Abbiamo visto il Teatro
Greco con 46 scalini e 15.000 posti a
sedere dove ogni 2 anni ci sono rappre-
sentazioni classiche e poi siamo andati a
vedere le latomie che sono cave abban-
donate, da dove venivano i blocchi di
pietra per fare i monumenti di Siracusa.
Dopo siamo andati a vedere l’acquario di
Fra le tante gite che abbiamo fatto in
questi 5 anni di scuola, voglio racconta-
re quella svolta a Siracusa. Verso le ore
8:00, io e la mia classe, ci siamo radu-
nati in “ PIAZZA SCHEMMARI “ per
prendere il pullman. Dopo aver salutato
le mamme, siamo saliti e la maestra ha
fatto l’appello e durante il viaggio abbia-
mo cantato, giocato e fatto molte altre
cose. Arrivati a Siracusa, la maestra ci
ha portato a vedere i musei dove c‘erano
reperti storici e ci hanno fatto vedere
una foto del Teatro Greco. Dopo ci siamo
diretti verso l‘Auchan, dove c‘era una
trattoria nella quale si mangiava benissi-
mo e poi abbiamo preso il gelato al Mc
Donals. Finito di mangiare ci siamo fatti
un giro nei negozi e verso le ore 20:00
siamo risaliti sul pullman che ci ha ripor-
tati a Noto.
E. Leone (V B Sc. Primaria)
Una visita al
Museo
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 12
La pastiera napoletana
Ingredienti:
400 g. di farina
200 g. di burro
3 uova e un tuorlo
150 g. di zucchero
1 limone, un pizzico di sale
Per il ripieno,ingredienti:
200 g di grano ammollato
400 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero
1 bustina di vanillina
400 g di ricotta
300 g di zucchero
5 uova
5 g di acqua di millefiori
2 limoni
150 g di cedro e scorzette
d’arancia candita
150 g di zucchero a velo
Preparazione:
Mettete a cuocere a fuoco
lento il grano con il latte, la
vanillina e lo zucchero fino a
quando il grano apparirà fatto. Passate
la ricotta al setaccio e mescolatela allo
zucchero, aggiungetevi cinque tuorli
d’uovo e tre albumi battuti a neve ben
ferma, la scorza grattugiata di due
limoni,l’acqua di millefiori e i canditi
tagliuzzati finemente. Preparate la pa-
sta frolla e fatela riposare per un’ora.
Appena il grano si sarà raffreddato
unitelo alla ricotta e mescolate. Sten-
dete una parte della pasta frolla e por-
tatela ad uno spessore di 3 mm. Fodera-
te una teglia unta, riempite con il ripie-
no e con la rimanente pasta frolla, for-
mate delle strisce a forma di griglia sul
ripieno. Mettete in forno, a calore me-
dio, per un’ora e mezza circa a 200°.
Fatela raffreddare e spolveratela di
zucchero a velo. Ora potete mangiarla
e gustare il suo dolce sapore.
F. Coviello 1C (Sec. 1 grado)
Coni salati
1 rotolo di pasta sfoglia
Coni di metallo
Formaggio morbido spalmabile, morta-
della, prosciutto e se piace anche il gor-
gonzola
Frullatore
Olio.
Procedimento
Prendere il rotolo di pasta sfoglia e ta-
gliarlo a strisce. Passare dell’olio nei coni
e mettere le strisce di pasta sfoglia e
metterle nel forno a 200 gradi. Intanto
frullare il formaggio morbido con la mor-
tadella, con il prosciutto o con il gorgon-
zola. Quando è pronto mettere nei coni il
composto.
P.S. Buon Appetito
Ingredienti Torta
della Nonna per 4
persone: Per la Crema:
3 tuorli
50 gr di zucchero
50 gr di farina
½ litro di latte
la scorza di 1 limone
Per la Frolla
230 gr di farina
125 gr di burro
sale
½ bustina di lievito
125 gr di zucchero
1 uovo
pinoli qb
zucchero a velo qb
Procedimento
Sbattere i tuorli con lo zucchero in un
pentolino fuori fuoco.
Aggiungere farina e latte caldo, mesco-
lare e trasferire sul fuoco, unendo an-
che la scorza di limone. Far cuocere a
fuoco dolce.
Per la pasta frolla mettere nel mixer
farina, sale, burro e lievito e frullare.
Unire lo zucchero e avviare nuovamente
il mixer.
Aggiungere anche l'uovo e frullare fin-
chè non diventa un panetto.
Stendere tre quarti della frolla rica-
vandone un disco e usarlo come base per
foderare una tortiera.
Versare la crema sulla frolla poi ricopri-
re con la pasta avanzata stesa.
Completare con una manciata di pinoli e
infornare mezzora a 180 gradi. Spolverizzare con abbondante zucchero
a velo
F. Vinci (1B Sc. Sec. 1° grado)
Torta della Nonna
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 13
della nostra scuola, la loro preparatrice
professoressa Giacinta Castaldo e il Diri-
gente Scolastico, Dottoressa Antonella
Manganaro, sono andati via stando a scru-
tare se il bicchiere era mezzo vuoto o
mezzo pieno. E’ ovvio che i bicchier era
stracolmo: in questo derby ha vinto la cit-
tà.
raggiungimento dei luoghi e degli obiettivi
che ci si prefigge progettando il percorso
della nostra vita.
La redazione
La nostra scuola ha
sempre creduto nello
sport e, in modo parti-
colare nella corsa cam-
pestre. Nel corso degli
anni i nostri alunni si
sono affermati a livello
locale e provinciale; e
anche quest’anno, su
input del Dirigente
Scolastico, Dott.ssa
Antonella Manganaro, e
Il 23 gennaio 2014, a Noto, ha avuto luo-
go la fase provinciale del campionato di
orienteering. Erano presenti tutte le
scuole della città e, grazie all'organizza-
zione curata dal nostro D.S. Dott.ssa
Antonella Manganaro e al coordinamento
della Prof.ssa Giacinta Castaldo, la nostra
scuola si è distinta per la partecipazione
e per i risultati ottenuti. L’orienteering,
sport adatto a tutte le età e senza gap
generazionali, è un’attività agonistica
abbastanza giovane chiamata alle origini
Lo Sport dei Boschi, disciplina sportiva
paramilitare nata nei Paesi scandinavi alla
fine del diciannovesimo secolo; consisteva
nello sfidarsi per vedere chi era il più
bravo a raggiungere un luogo prefissato,
utilizzando solo una carta topografica e
una bussola. Attualmente, tale attività,
ha mutato le sue
c a r a t te r i s t i ch e
originarie; da Sport
dei boschi è diven-
tata Sport di città
e dunque conoscen-
za dei luoghi stori-
ci, naturali, paesag-
gistici e architetto-
nici dell’ambiente in
cui si vive. Il primo
approcc i o con
l’orienteering si ha
a scuola; e questa, in quanto Istituzio-
ne educativa, fa dell’orientamento
l’atto di volgersi verso oriente e quindi
riconoscere i punti cardinali del luogo
in cui ci si trova; ma soprattutto cono-
scere e riconoscere se stessi per il
Orienteering a Noto
Un derby a Noto
Nei giorni scorsi, si è tenuto a Noto un
derby: si sono affrontate le squadre di
calcio e di pallavolo degli istituti Com-
prensivi “Giuseppe Melodia” e “Giovanni
Aurispa”. Ma perché la parola derby?
L’origine del termine risale al 1779 quan-
do il XII conte di Derby, Edward Smith
Stanley, si sposò e decise di celebrare
l’evento con una festa campestre presso
la residenza di famiglia The Oask.
Durante la festa, essendo entrambi i
coniugi cavalieri provetti, si organizzò
una corsa dedicata alle puledre di 3
anni, battezzandola con il nome della
tenuta. In seguito il Conte, decise di
istituire una corsa analoga, ma dedica-
ta esclusivamente ai puledri maschi di
3 anni. La corsa venne tenuta a Epsom e si chiamò Derby, proprio in onore del
Conte. Oggi il significato si è allargato
al calcio e un derby calcistico è una
partita che si disputa tra due squadre
della stessa città o regione,un po’ co-
me la gara tra puledri maschi e pule-
dre femmine.
La stracittadina ha dato come esito
una vittoria per parte per cui i ragazzi
grazie alla perizia e alla solerzia della
Prof.ssa Giacinta Castaldo, i nostri piccoli
atleti si sono distinti nella fase provincia-
le di corsa campestre tenutasi a Siracusa.
La cosa più bella è stata la partecipazione
dei nostri alunni extracomunitari che sono
stati inseriti nelle squadre partecipanti.
Essi hanno dimostrato che l’integrazione
non si ottiene solo con la conoscenza della
lingua, ma anche con la condivisione dei
valori morali di cui detto sopra. Caruso Kevin 1D (Sc. Sec. 1° grado)
Corsa Campestre
Melodia in pagina—Numero 6 pagina 14
Sul treno
In uno scompartimento entra un signore
con una grossa valigia che faticosamen-
te riesce a malapena a far stare sul
porta bagag l i sopra i sedi l i .
Nello scompartimento c'era già una
famiglia, padre, madre e bambino.
Il viaggio è lungo e tutti sono in una
condizione di dormiveglia tranne il bam-
bino che ad un certo punto, sottovoce
dice al signore: "signoe, cacca, signoe
cacca" e il signore lo ignora, ma il bam-
bino insiste: "signoe cacca, signoe cac-
ca" allora il signore sbotta: "ma perchè
vieni da me se devi fare la cacca!" e nel
mentre la grossa valigia cade addosso al
signore e il bambino: "lo dicevo che cac-
cava!".
A scuola
Pierino: "Signora maestra si può punire
uno per una cosa che non ha fatto?. "No
di certo!". "Bene, allora non ho fatto i
compiti!".
Un insegnante di religione chiede ad un
alunno: “Dici le preghiere prima di man-
giare?” “No mia mamma è una brava
cuoca!”.
Pierino, lo sai che non si puo dor-
Un bambino dice alla mamma:-MAMMA
SAI che cosa fa un maiale innamorato? la
mamma:- booooooooo. il bambino:- fa il
prosciutto cotto.
Fra amici
Sono settimane che non riesco a dormire.
Se non trovo 100 mila euro, dovrò dichia-
rare fallimento!
- Perché non ti sei rivolto a me? Siamo
amici, no?
- Vuoi dire che mi presterai il denaro?
- No, però ho degli ottimi sonniferi!
Varie
Due locomotive si parlano, una dice
all’altra:
- Andiamo a mangiare una pizza?
- Sì, io prendo una 4 stazioni!
Una principessa scappa dalla casa del cat-
tivo che l'aveva rapita. dopo aver corso
per ore si trova davanti ad una casetta nel
bosco. Decide di bussare e le apre un bam-
bino. La principessa chiede:"Caro bambini
c'è la mamma?"
E lui risponde:"no è uscita quando è entra-
to il papà"
"Quindi c'è il papà?"
"no. Se n'è andato quando è entrata la
nonna"
"e allora c'è la nonna?"
"é uscita quando sono entrato io".
La principessa perde la pazienza e dice:
Ma allora chi cavolo ci abita qui?!"
Il bambino:"Veramente la casa è laggiù
dietro gli alberi.. Questo è il gabinetto".
A. Fiore classe 1B (Sc. Sec. 1 grado)
mire in classe! Lo sò, signora mae-
stra, ma se lei parlasse un po meno si
potrebbe!.
La maestra interroga Pierino in Storia:
"Cosa divenne Carlo Alberto quando
morì suo padre?".
"Orfano!".
Pierino, dimmi una parola con la doppia
P. "Bottiglia". "E dov'è la doppia P?".
"Nel tappo!".
Bambini
“Papà, è vero che gli animali cambiano la
pelliccia ogni anno?”
“Zitto, non farti sentire dalla mamma!”
Sai, mio fratello cammina da 4 mesi… -
Oh immagino dove sarà arrivato!
Sai, mio padre è stato felicissimo della
mia pagella!
- Perché?
- L’ha copiata sulla schedina e ha fatto
13!!!
Madre e figli
Un signore regala un’arancia ad un bam-
bino. Sua madre lo riprende: “Cosa si
dice al signore?” E il ragazzino:
“Sbucciala!”
Mamma cosa ne fanno delle auto quan-
do sono vecchie e scassate? - Le ven-
dono a tuo padre!
2° I.C. G. Melodia plesso Don Bosco
Tel.: 0931835052
Fax: 0931573273
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Comitato di redazione – alunni:
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ali,F.Vinci,S.Zirino,F.Zocco.
Docenti - coordinatori:
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Esperto informatico – impaginatore:
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Direttore Responsabile:
Dott.ssa Antonella Manganaro