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Ministri Straordinari della Comunione don Gianni Naletto. Educare alla vita buona del Vangelo significa, infatti, in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. - PowerPoint PPT Presentation
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Ministri Ministri StraordinariStraordinari
della della ComunioneComunione
don Gianni Nalettodon Gianni Naletto
Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelosignifica, infatti, in primo luogo farcisignifica, infatti, in primo luogo farci
discepoli del Signore Gesù, il Maestro discepoli del Signore Gesù, il Maestro cheche
non cessa di educare a una umanitànon cessa di educare a una umanità
nuova e piena. nuova e piena.
Egli parla sempre all’intelligenza e Egli parla sempre all’intelligenza e scalda scalda
il cuore di coloro che si aprono a lui e il cuore di coloro che si aprono a lui e
accolgono la compagnia dei fratelli accolgono la compagnia dei fratelli
per fare esperienza per fare esperienza
della bellezza del Vangelodella bellezza del Vangelo. .
La Chiesa continua nel tempo la suaLa Chiesa continua nel tempo la sua
opera: la sua storia bimillenaria è unopera: la sua storia bimillenaria è un
intreccio fecondo di intreccio fecondo di evangelizzazione e evangelizzazione e didi
educazioneeducazione. Annunciare Cristo, vero . Annunciare Cristo, vero DioDio
e vero uomo, significa portare a e vero uomo, significa portare a pienezzapienezza
l’umanità e quindi seminare cultura e l’umanità e quindi seminare cultura e civiltà. civiltà.
““Educare alla vita nella Educare alla vita nella fragilità fragilità
Sfida e profezia Sfida e profezia per la pastorale della saluteper la pastorale della salute” ”
Direttrici fondamentali entro cui si muove la nostra azione educativa sono da intendersi
il servizio e la presenza accanto all’uomo nel tempo
della fragilità
cioè nel momento in cui la vita umana è attraversata dalla sofferenza e dalla povertà e necessita di un maggiore sostegno.
Mistero della sofferenzaMistero della sofferenza ““l’esperienza di chi ha attraversato la sofferenza l’esperienza di chi ha attraversato la sofferenza
o si è fatto compagno di chi è nella malattiao si è fatto compagno di chi è nella malattiae nel dolore, è un tesoro di umanità e di verità chee nel dolore, è un tesoro di umanità e di verità che
arricchisce tuttiarricchisce tutti. .
Per questo, è assolutamente importante e urgentePer questo, è assolutamente importante e urgenteevitare che la malattia sia vissuta senza evitare che la malattia sia vissuta senza consolazione fino a consolazione fino a
diventare un’esperienza desolata e maledetta; diventare un’esperienza desolata e maledetta;
per questo, anche, è necessario valorizzare eper questo, anche, è necessario valorizzare ecomunicare la straordinaria forza vitale che si comunicare la straordinaria forza vitale che si
sprigionasprigionadalla vita fragile e da chi se ne prende curadalla vita fragile e da chi se ne prende cura, ,
specie in un tempo segnato specie in un tempo segnato dall’utilitarismo e dall’individualismo”dall’utilitarismo e dall’individualismo”..
Giovanni Paolo II°Giovanni Paolo II°
““La vitalità e lo spirito evangelico La vitalità e lo spirito evangelico
di una comunità parrocchiale di una comunità parrocchiale
si misurano dall’attenzione che si misurano dall’attenzione che
essa offre agli infermi della essa offre agli infermi della
Parrocchia stessa; la sollecitudine Parrocchia stessa; la sollecitudine
per i sofferenti per i sofferenti costituisce per una costituisce per una comunità comunità
cristiana una delle credenziali cristiana una delle credenziali più convincenti per
essere una comunità di fede, di carità e di fedeltà
a Cristo”
Perchè parlarne…?!?Perchè parlarne…?!?Non è un di piùNon è un di più, , un optionalun optional, , qualcosa da riservare ad una élite,qualcosa da riservare ad una élite, ma è partecipazione alla grazia ma è partecipazione alla grazia della guarigione e di cura di della guarigione e di cura di
Cristo:Cristo: questa partecipazione questa partecipazione appartiene appartiene alla vita della Chiesaalla vita della Chiesa, alla sua , alla sua natura profonda”natura profonda”
“ “ Non è senza significato che dei 3.779 Non è senza significato che dei 3.779 versetti del Vangelo, 727 si riferiscano versetti del Vangelo, 727 si riferiscano
specificamente alla specificamente alla guarigione di malattie fisiche, mentali e guarigione di malattie fisiche, mentali e
alla alla risurrezione dei morti”risurrezione dei morti”
Predicate il Vangelo e Predicate il Vangelo e curate i malaticurate i malati
Nota CEI – Giugno 2006Nota CEI – Giugno 2006Ministri straordinari della Comunione: Ministri straordinari della Comunione:
Si tratta di una ministerialità da promuovere e da valorizzare Si tratta di una ministerialità da promuovere e da valorizzare
come segno di una comunità che si fa vicina al malato e lo hacome segno di una comunità che si fa vicina al malato e lo ha
presente nel cuore della celebrazione eucaristica, come presente nel cuore della celebrazione eucaristica, come
membro del Corpo di Cristo, a cui va offerta la cura più membro del Corpo di Cristo, a cui va offerta la cura più grande.grande.
Prezioso è il dono che si può offrire ai malati e ai loro familiariPrezioso è il dono che si può offrire ai malati e ai loro familiari
attraverso la visita sia a domicilio che nelle strutture attraverso la visita sia a domicilio che nelle strutture ospedaliereospedaliere
presenti nell’ambito della parrocchia. La visita ai malati e ai presenti nell’ambito della parrocchia. La visita ai malati e ai
familiari, fatta a nome della comunità, è sorgente di fraternità familiari, fatta a nome della comunità, è sorgente di fraternità ee
di gioiadi gioia, li fa sentire membri attivi della comunità ed è segno, li fa sentire membri attivi della comunità ed è segno
della vicinanza e dell’accoglienza di Diodella vicinanza e dell’accoglienza di Dio.. (n. 65) (n. 65)
In sintonia con il Convegno In sintonia con il Convegno Nazionale della Chiesa Nazionale della Chiesa
ItalianaItaliana
Malattia e sofferenza Malattia e sofferenza attraversanoattraversano::
1 - Affettività e relazioni1 - Affettività e relazioni2 - Attività lavorativa e festa2 - Attività lavorativa e festa3 - Fragilità dell’esistenza3 - Fragilità dell’esistenza4 - Rapporti tra generazioni 4 - Rapporti tra generazioni 5 - Rapporti tra culture e 5 - Rapporti tra culture e cittadinanzecittadinanze
Giornata Mondiale del Giornata Mondiale del Malato 2008Malato 2008
La famiglia nella realtà La famiglia nella realtà della malattiadella malattia vita che nasce e crescevita che nasce e cresce
adolescenzaadolescenza vecchiaiavecchiaia handicaphandicap disturbo psichicodisturbo psichico relazioni familiari relazioni familiari
difficilidifficili nella malattia nella malattia nella vita che muorenella vita che muore nel tempo del luttonel tempo del lutto
In sintoniaIn sintoniacon il Sinodo Diocesanocon il Sinodo Diocesano
Il ministro della comunione Il ministro della comunione
è segno di:è segno di:
Una Chiesa Una Chiesa discepoladiscepola: “in ascolto del : “in ascolto del malato”malato”
Una Chiesa Una Chiesa sinodalesinodale: “in collaborazione”: “in collaborazione” Una Chiesa Una Chiesa compagna di viaggiocompagna di viaggio: “di chi è : “di chi è
affaticato, stanco, sfiduciato”affaticato, stanco, sfiduciato” Una Chiesa Una Chiesa solidalesolidale: “crea un tessuto di : “crea un tessuto di
relazioni”relazioni”
In sintonia con il ProgettoIn sintonia con il ProgettoPastorale DiocesanoPastorale Diocesano
Pagg. 37-38Pagg. 37-38
“… “… se poi si ritrovasse l’abitudine di una se poi si ritrovasse l’abitudine di una
visita a qualche ammalato o infermo, visita a qualche ammalato o infermo,
o una visita alla casa di riposo, la domenica potrebbe o una visita alla casa di riposo, la domenica potrebbe
tornare a essere tornare a essere un giorno della Carità che dal Corpo un giorno della Carità che dal Corpo didi
Cristo Spezzato nell’Eucaristia ci porta a venerare il Cristo Spezzato nell’Eucaristia ci porta a venerare il
Corpo di Cristo negli ultimiCorpo di Cristo negli ultimi. La Comunità convertita . La Comunità convertita
all’amore dall’Eucaristia diventa solidale con la all’amore dall’Eucaristia diventa solidale con la famigliafamiglia
dove c’è un lutto, un malato, un anziano solo, un dove c’è un lutto, un malato, un anziano solo, un
disabile, un malato di Alzheimer, un malato mentale.disabile, un malato di Alzheimer, un malato mentale.
Ministro della ComunioneMinistro della Comunioneperché?perché?
Perché diminuiscono i preti?Perché diminuiscono i preti? Me lo ha chiesto il parrocoMe lo ha chiesto il parroco Ho pensato che potevo fare qualcosaHo pensato che potevo fare qualcosa Sono venuto per vedere di cosa si Sono venuto per vedere di cosa si
trattatratta Sono interessato al mondo della Sono interessato al mondo della
sofferenzasofferenza Mi piacerebbe distribuire la Mi piacerebbe distribuire la
comunionecomunione ……
Diverse motivazioniDiverse motivazioni Valorizzare la ministerialitàValorizzare la ministerialità
Espressione di una comunità vivaEspressione di una comunità viva
Dall’Eucaristia Dall’Eucaristia
alle case dei malatialle case dei malati
La Cappellania La Cappellania
OspedalieraOspedaliera
Il cieco di GericoIl cieco di GericoIn quel tempo, mentre Gesù partiva da In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di folla, il figlio di TimèoTimèo, Bartimèo, che , Bartimèo, che era era ciecocieco, sedeva lungo la strada a mendicare. , sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito subito vide di nuovovide di nuovo e lo seguiva lungo la e lo seguiva lungo la strada. strada. (Mc 10,46-52)(Mc 10,46-52)
Gesù e BartimeoGesù e Bartimeo ““Figlio di Davide, Gesù, abbi Figlio di Davide, Gesù, abbi
pietà di me! ”pietà di me! ”
““Chiamatelo!”Chiamatelo!”
“ “cosa vuoi che cosa vuoi che ti faccia”ti faccia”
“ “Rabbunì…”Rabbunì…”
Egli, gettato via Egli, gettato via il mantello, balzò in piediil mantello, balzò in piedi
Si mise a Si mise a
seguirlo seguirlo per la strada per la strada
Un ministero pasquale!Un ministero pasquale!
Sofferenza, scomoda Sofferenza, scomoda compagnacompagna
“…“…la sofferenza è considerata la sofferenza è considerata scomoda compagna di cui scomoda compagna di cui l’uomo diventa silenzioso l’uomo diventa silenzioso spettatore impotente; la spettatore impotente; la malattia è vissuta come evento malattia è vissuta come evento da cui liberarsi più che evento da cui liberarsi più che evento da liberare; il naturale da liberare; il naturale processo di invecchiamento è processo di invecchiamento è rifiutato, dal momento che la rifiutato, dal momento che la vecchiaia viene considerata un vecchiaia viene considerata un tempo dopo la vita vera e non tempo dopo la vita vera e non tempo della vita; la morte è tempo della vita; la morte è vista come evento indicibile e vista come evento indicibile e inaudito; la disabilità è inaudito; la disabilità è considerata più come ostacolo considerata più come ostacolo che non come provocazione, che non come provocazione, più come bisogno assistenziale più come bisogno assistenziale che non come domanda di che non come domanda di riconoscimento esistenziale” riconoscimento esistenziale” (n.11).(n.11).
L’esperienzaL’esperienza della della malattiamalattia
1.1. Primo bene perduto: la libertàPrimo bene perduto: la libertà
2.2. Il tradimento del proprio corpoIl tradimento del proprio corpo
3.3. Minaccia all’immagine di séMinaccia all’immagine di sé
4.4. L’equilibrio familiare: L’equilibrio familiare:
dal malato alla dal malato alla
famiglia malatafamiglia malata
5.5. L’ospedalizzazioneL’ospedalizzazione
Reazioni e interrogativiReazioni e interrogativiperché? come mai? da dove perché? come mai? da dove
viene? viene? a livello sociale: a livello sociale: evitare di parlarne evitare di parlarne non far vedere o nascondere non far vedere o nascondere
paura di dire “è morto” paura di dire “è morto”
la morte come tabùla morte come tabùla morte come giocola morte come giocoa livello individuale:a livello individuale:
perché proprio a me?perché proprio a me?cosa succede al mio cosa succede al mio
corpo?corpo?punizione ingiustapunizione ingiusta
Il credente Il credente di fronte alla malattia e alla di fronte alla malattia e alla
mortemorte Perché Dio permette questo?Perché Dio permette questo? Perché proprio a me che non ho mai Perché proprio a me che non ho mai
fatto nulla di male?fatto nulla di male? Faccio solo del bene: perché questa Faccio solo del bene: perché questa
punizione?punizione? Perché Dio non interviene a salvare: Perché Dio non interviene a salvare:
mio marito… mia moglie… mio figlio…mio marito… mia moglie… mio figlio… i miei genitori…i miei genitori…
E sì che prego, ma…E sì che prego, ma… Dio è così stufoDio è così stufo che non ascolta piùche non ascolta più La fede va in crisiLa fede va in crisi
IniziaInizia un cammino un camminoil dolore si trasforma:il dolore si trasforma:
un percorso a tappeun percorso a tappe
Shock : “No, non può essere…”Shock : “No, non può essere…” Ribellione – rivolta: “Perché io, a me?”Ribellione – rivolta: “Perché io, a me?” Paura e ansietà – “Ma che cosa ho fatto?”Paura e ansietà – “Ma che cosa ho fatto?” Invocazione Invocazione (trattativa) (trattativa) – “Se sono io ti – “Se sono io ti
prometto”prometto” Preghiera – “Sì, sono io… allora TU…”Preghiera – “Sì, sono io… allora TU…” Silenzio - Accoglienza – “… sono pronto”Silenzio - Accoglienza – “… sono pronto”
La domanda si riformulaLa domanda si riformula Dove trovare senso? Dove trovare senso?
Dove trovare speranza?Dove trovare speranza?
Che senso ha la vita?Che senso ha la vita?
Che cosa le dà realmente valore?Che cosa le dà realmente valore?
Che cosa conta per me: affetti, Che cosa conta per me: affetti,
impegni, relazioni, esperienze…impegni, relazioni, esperienze…
E mi metto in sintonia con GesùE mi metto in sintonia con Gesù
Che ha conosciuto il soffrire Che ha conosciuto il soffrire
E ha vissuto il dolore E ha vissuto il dolore
In modo profondamente umanoIn modo profondamente umano
La preghiera di GesùLa preghiera di Gesù
Gesù non affronta il dolore con disinvoltura Gesù non affronta il dolore con disinvoltura e sembra e sembra fare resistenza: prega gridando.fare resistenza: prega gridando.
““Padre ti prego, se possibilePadre ti prego, se possibilePassi da me questo calice”Passi da me questo calice”
Dalla resistenza alla resa:Dalla resistenza alla resa:
““Non la mia, Non la mia, ma la tua volontà sia fatta”ma la tua volontà sia fatta” ma proprio perché mi sei Padre, ho fiducia che…ma proprio perché mi sei Padre, ho fiducia che…
Malattia e SofferenzaMalattia e Sofferenza
DioDio
non è il committentenon è il committente
della nostra della nostra sofferenzasofferenza
DioDio
è il compagno di è il compagno di viaggioviaggio
nella nostra nella nostra sofferenzasofferenza
Ministri StraordinariMinistri Straordinaridella Comunionedella Comunione
La suocera di PietroLa suocera di Pietro Mc 1, 29-38 Mc 1, 29-38
“ “E, usciti dalla sinagoga, E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in si recarono subito in casa di Simone e casa di Simone e d’Andrea, in compagnia d’Andrea, in compagnia di Giacomo e di di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la Simone era a letto con la febbre e subito gli febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò accostatosi, la sollevò prendendola per prendendola per manomano; la febbre la lasciò ; la febbre la lasciò ed essa si mise a ed essa si mise a servirli”.servirli”.
Lo stile di GesùLo stile di Gesù Nei luoghi dell’esistenzaNei luoghi dell’esistenza
avvicinarsi, svegliareavvicinarsi, svegliare
prendere per manoprendere per mano
Uno stile orientato all’ascolto Uno stile orientato all’ascolto
vedere vedere
ascoltareascoltare
fare spaziofare spazio
Ridestare il dinamismo Ridestare il dinamismo della vita e delle della vita e delle relazioni relazioni
"Si alzò“ "E serviva a loro" "Si alzò“ "E serviva a loro"
Come la Comunità CristianaCome la Comunità Cristianapresta ascolto e presta ascolto e
accoglienza?accoglienza? L’Eucaristia, Sacramenti, Unzione dei L’Eucaristia, Sacramenti, Unzione dei
malati malati Nelle strutture: ospedali, case di riposo…Nelle strutture: ospedali, case di riposo… Gruppi dell’ammalato, Unitalsi, San Gruppi dell’ammalato, Unitalsi, San
Vincenzo...Vincenzo... Ministri Straordinari Ministri Straordinari della Comunionedella Comunione
Tutti chiamati Tutti chiamati alla solidarietà:alla solidarietà:non si tratta solonon si tratta solodi dare farmacidi dare farmacima di ma di farsi farmaco!farsi farmaco!
La visita periodica ai malatiLa visita periodica ai malati Evitare tentativi di Evitare tentativi di
spiegazione a tutti i spiegazione a tutti i costicosti
Rassegnazione Rassegnazione passivapassiva
Il non prendere sul Il non prendere sul serio… certe battuteserio… certe battute
La fretta di dover La fretta di dover andare da altri…andare da altri…
La paura del silenzioLa paura del silenzio L’idea della malattia L’idea della malattia
come punizionecome punizione
Comprendere più Comprendere più che rispondereche rispondere
ASCOLTARE PIU’ASCOLTARE PIU’
CHE PARLARECHE PARLARE
La purificazione del La purificazione del linguaggiolinguaggio
Parole che non Parole che non consolanoconsolanoC’è un “deposito” di frasi fatte C’è un “deposito” di frasi fatte
che non consolano, che mettono in luce che non consolano, che mettono in luce
i nostri meccanismi di difesa del i nostri meccanismi di difesa del
nostro approccio al malato. nostro approccio al malato.
Frasi di circostanza che Frasi di circostanza che
spesso siamo tentati di usare spesso siamo tentati di usare
che non sono necessariamente che non sono necessariamente
di aiuto o conforto a chi soffre.di aiuto o conforto a chi soffre.
Ne vediamo alcune…Ne vediamo alcune…
È volontà di Dio…È volontà di Dio…E’ un commento frequente: E’ un commento frequente:
forse troviamo difficile affrontare la forse troviamo difficile affrontare la
nostra inadeguatezza davanti al dolore e nostra inadeguatezza davanti al dolore e
così finiamo per incolpare Dio.così finiamo per incolpare Dio.
Piuttosto che riversare su Dio il nostro Piuttosto che riversare su Dio il nostro disagio forse è meglio riconoscere che disagio forse è meglio riconoscere che neppure noi comprendiamo sempre il neppure noi comprendiamo sempre il perché delle cose.perché delle cose.
Dio ci manda solo quello Dio ci manda solo quello che possiamo sopportareche possiamo sopportare
Magari Dio ha a portata di mano un Magari Dio ha a portata di mano un misuratoremisuratore
per vedere l’indice di “sopportazione”…per vedere l’indice di “sopportazione”…
Questa espressione nasconde l’immagine di Questa espressione nasconde l’immagine di unun
dio che cerca di estrarre da noi ogni riserva didio che cerca di estrarre da noi ogni riserva di
tolleranza.tolleranza.
Probabilmente il malato Probabilmente il malato
non trova conforto da non trova conforto da
questa affermazione…questa affermazione…
Ogni cosa ha il suo scopo. Ogni cosa ha il suo scopo. Non è facile capire i disegni Non è facile capire i disegni
di Diodi DioA volte questa spiegazione può far pensare A volte questa spiegazione può far pensare
cheche
Dio infligge la malattia come punizione o Dio infligge la malattia come punizione o
metodo educativo. Tale convinzione è spessometodo educativo. Tale convinzione è spesso
espressa da persone, magari familiari cheespressa da persone, magari familiari che
osservano anche: “Te l’avevo detto io…”osservano anche: “Te l’avevo detto io…”
Sì, in fondo ci può essere “una ragione per Sì, in fondo ci può essere “una ragione per
tutto”: ma non in senso punitivo.tutto”: ma non in senso punitivo.
Potrebbe far insorgere rabbia, incredulità, Potrebbe far insorgere rabbia, incredulità,
autodifesaautodifesa..
Ti raccomando: Sii forte!Ti raccomando: Sii forte!Questa espressione è basata sulla logica che Questa espressione è basata sulla logica che
il credente, grazie alla sua fede, non ha nulla il credente, grazie alla sua fede, non ha nulla dada
temere, niente che lo dovrebbe rattristare,temere, niente che lo dovrebbe rattristare,
turbare o deprimere. “Devi essere forte” per teturbare o deprimere. “Devi essere forte” per te
e per la tua famiglia, e anche loro devono e per la tua famiglia, e anche loro devono essere fortiessere forti
per te. per te. Ma non è “umano”, nella malattia Ma non è “umano”, nella malattia
sentirsi “deboli”: pianto, depressione, sentirsi “deboli”: pianto, depressione,
collera, rammarico … ?collera, rammarico … ?
Ma Gesù, non ha forse conosciuto questi stati Ma Gesù, non ha forse conosciuto questi stati
d’animo?d’animo?
Non cade foglia Non cade foglia che Dio non vogliache Dio non voglia
Questo modo di dire suggerisce che Dio decideQuesto modo di dire suggerisce che Dio decide
personalmente (capricciosamente?) il personalmente (capricciosamente?) il momentomomento
specifico della malattia o della morte di ogni specifico della malattia o della morte di ogni
individuo. individuo. Può sembrare Può sembrare
strano, ma strano, ma ma ma sovente si può avere sovente si può avere l’impressione che siano glil’impressione che siano gli ammalati stessi a decidere ammalati stessi a decidere da da loro il momento della loro il momento della “partenza”. “partenza”.
Dio se l’è presoDio se l’è presoDio me l’ha rubatoDio me l’ha rubato
Questo commento, con risvolti emotivi intensi, dàQuesto commento, con risvolti emotivi intensi, dà
l’immagine di un dio sequestratore di persone, un l’immagine di un dio sequestratore di persone, un diodio
ladro che deruba i viventi dei propri cari. ladro che deruba i viventi dei propri cari.
Più “dolce”: se l’è preso perché aveva bisogno di lui,Più “dolce”: se l’è preso perché aveva bisogno di lui,
aveva bisogno di quel fiore per il suo giardino … si aveva bisogno di quel fiore per il suo giardino … si
prende sempre i più buoni …prende sempre i più buoni …
Come se Dio fosse solo, carente di amici Come se Dio fosse solo, carente di amici
e di affetti, che se ne prende qualcuno tra e di affetti, che se ne prende qualcuno tra
di noi, per colmare un suo bisogno di di noi, per colmare un suo bisogno di
compagnia … compagnia …
Vedrai: Il tempo sana Vedrai: Il tempo sana ogni feritaogni ferita
Espressione usata per incoraggiare il malato adEspressione usata per incoraggiare il malato ad
avere fiducia nella guarigione, oppure colui che èavere fiducia nella guarigione, oppure colui che è
in lutto ad essere paziente in vista di un futuroin lutto ad essere paziente in vista di un futuro
recupero di serenità. In realtà purtroppo non è recupero di serenità. In realtà purtroppo non è
sempre così, il tempo non guarisce tutte le ferite. sempre così, il tempo non guarisce tutte le ferite.
Anzi il passare del tempo può intensificare la Anzi il passare del tempo può intensificare la
paura o il dolore . paura o il dolore .
Ciò che guarisce piuttosto è la Ciò che guarisce piuttosto è la
riconciliazione, il perdono,riconciliazione, il perdono,
l’accettazione, l’amore, la fede.l’accettazione, l’amore, la fede.
Quali atteggiamenti allora?Quali atteggiamenti allora?Il Buon SamaritanoIl Buon Samaritano
ConsapevolezzaConsapevolezza CompassioneCompassione VicinanzaVicinanza CondivisioneCondivisione AccompagnamenAccompagnamen
toto CollaborazioneCollaborazione
Dalla parabolaDalla parabola
i verbi del servizio …i verbi del servizio …
FermarsiFermarsiDove vai, amico, Dove vai, amico,
sempre di fretta? sempre di fretta?
Non t'accorgi che cosi Non t'accorgi che cosi facendo facendo
non hai nemmeno il tempo non hai nemmeno il tempo
per pensare a te stesso? per pensare a te stesso?
Fermati un attimo, guardati Fermati un attimo, guardati
attorno. attorno.
Non sei il solo a lamentarti. Non sei il solo a lamentarti.
Quante persone attorno a te Quante persone attorno a te
stanno vivendo il dramma stanno vivendo il dramma
del dolore e della solitudine. del dolore e della solitudine.
AscoltareAscoltareAscoltare è mettersi in atteggiamento Ascoltare è mettersi in atteggiamento
di disponibilità interiore, di disponibilità interiore,
di apertura d’animo, di apertura d’animo,
col desiderio di vivere come propri col desiderio di vivere come propri
i sentimenti dell'altro. i sentimenti dell'altro.
E' arte difficile l'ascolto! E' arte difficile l'ascolto!
Non è solo un gesto fisico Non è solo un gesto fisico
ma capacità di capire ma capacità di capire
e di “accogliere” l’altro così com’è. e di “accogliere” l’altro così com’è.
L’ascolto incomincia L’ascolto incomincia
con il fare silenzio dentro di noi, con il fare silenzio dentro di noi,
dimenticando l’importanza del nostro io. dimenticando l’importanza del nostro io.
VedereVedere""Lo vide e…. passò oltre". Lo vide e…. passò oltre".
Anche noi, come il levita del vangelo Anche noi, come il levita del vangelo
spesso vediamo tante situazioni spesso vediamo tante situazioni
di disagio e di emarginazione di disagio e di emarginazione
nel mondo della salute. nel mondo della salute.
E facciamo finta di non vedere! E facciamo finta di non vedere!
Non è solo disinteresse: è una questione di cuore. Non è solo disinteresse: è una questione di cuore.
Perché "il vedere" implica un movimento dell'anima e Perché "il vedere" implica un movimento dell'anima e deldel
cuore. Solo il cuore che è capace di vedere al di là dellecuore. Solo il cuore che è capace di vedere al di là delle
apparenze, è in grado di scorgere le vere necessità di apparenze, è in grado di scorgere le vere necessità di un un
malato, di una famiglia in difficoltà, di una persona che malato, di una famiglia in difficoltà, di una persona che vive invive in
solitudine. solitudine.
Farsi vicinoFarsi vicinoFarsi vicino a chi soffre Farsi vicino a chi soffre
significa essere solidali con lui. significa essere solidali con lui.
Uscire da se stessi, dai propri pensieri, Uscire da se stessi, dai propri pensieri,
dalle proprie preoccupazioni, dalle proprie preoccupazioni,
e andare verso l'altro come disarmati e andare verso l'altro come disarmati
per poterlo cogliere per poterlo cogliere
nella sua vera intimità e originalità nella sua vera intimità e originalità
Farsi vicino Farsi vicino
presuppone un esodo e un abbraccio. presuppone un esodo e un abbraccio.
Non è facile dimenticare se stessi per immedesimarsi Non è facile dimenticare se stessi per immedesimarsi nell'altro. nell'altro.
Non è facile andare oltre il muro delle apparenze per Non è facile andare oltre il muro delle apparenze per trovare la trovare la
verità spesso nascosta nel groviglio delle cose e delle verità spesso nascosta nel groviglio delle cose e delle parole. parole.
AiutareAiutareMi rivolgo a voi, cari parroci, Mi rivolgo a voi, cari parroci,
famiglie, volontari, famiglie, volontari,
gruppi spontanei di fedeli. gruppi spontanei di fedeli.
Spetta a voi aiutare oggi i nostri malati. Spetta a voi aiutare oggi i nostri malati.
Nella mutata realtà socio-sanitaria Nella mutata realtà socio-sanitaria
la vostra presenza diventa indispensabile. la vostra presenza diventa indispensabile.
Il vostro è un dovere e una responsabilità: Il vostro è un dovere e una responsabilità:
un dovere che nasce dal mandato di Cristo di prendersi un dovere che nasce dal mandato di Cristo di prendersi cura dicura di
ogni persona malata; una responsabilità frutto della ogni persona malata; una responsabilità frutto della solidarietà e solidarietà e
fratellanza umana. fratellanza umana.
A voi, il compito di riempire solitudini e di portare aiuto A voi, il compito di riempire solitudini e di portare aiuto concreto concreto
dove le istituzioni non potranno mai arrivare. dove le istituzioni non potranno mai arrivare.
ValorizzareValorizzareIl malato ti costringe a interrogarti su Dio, Il malato ti costringe a interrogarti su Dio,
sul senso della tua vita, sul senso della tua vita,
dei tuoi limiti, sulla realtà dei tuoi limiti, sulla realtà
della vecchiaia e della morte. della vecchiaia e della morte.
Il malato ti invita Il malato ti invita
a riesaminare la scala dei valori, a riesaminare la scala dei valori,
a far crescere in te a far crescere in te
una nuova libertà interiore una nuova libertà interiore
che si manifesta nel distacco che si manifesta nel distacco
dalle cose effimere dalle cose effimere
nel coraggio di assumere nel coraggio di assumere
atteggiamenti costruttivi atteggiamenti costruttivi
di fronte alle prove della vita. di fronte alle prove della vita.
Prefazio - Riscrivere la Prefazio - Riscrivere la Parabola Parabola
di Gesù Buon Samaritanodi Gesù Buon SamaritanoNella sua vita mortaleNella sua vita mortale
egli passò beneficandoegli passò beneficando
e sanando tutti coloroe sanando tutti coloro
che erano prigionieri del male.che erano prigionieri del male.
Ancor oggi come buon samaritanoAncor oggi come buon samaritano
viene accanto ad ogni uomoviene accanto ad ogni uomo
piagato nel corpo e nello spiritopiagato nel corpo e nello spirito
e versa sulle sue feritee versa sulle sue ferite
l’olio della consolazionel’olio della consolazione
e il vino della speranza.e il vino della speranza.
Per questo dono della tua grazia,Per questo dono della tua grazia,
anche la notte del doloreanche la notte del dolore
si apre alla luce pasqualesi apre alla luce pasquale
del tuo Figlio crocifisso e risortodel tuo Figlio crocifisso e risorto..
Nel tempo dell’Avvento Nel tempo dell’Avvento contempliamo il Mistero contempliamo il Mistero della Vergine della Vergine ImmacolataImmacolata
XXI Giornata Mondiale del XXI Giornata Mondiale del Malato – Memoria liturgica Malato – Memoria liturgica della Beata Vergine di della Beata Vergine di Lourdes.Lourdes.
Nel Mistero Pasquale Nel Mistero Pasquale Dio nel suo Figlio Dio nel suo Figlio si è fatto nostro prossimo si è fatto nostro prossimo
Giornata del Malato 2013 Giornata del Malato 2013 Gesù Buon SamaritanoGesù Buon Samaritano
Va’Va’e anche tue anche tu
fa’ lo stessofa’ lo stesso
graziegrazie