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La necessità di trovare risposte concrete ed empiriche, al fine di garantire il miglioramento delle condizioni economiche e sociali globali, garantendo nel contempo una gestione mirata e costruttiva delle risorse naturali del pianeta, è uno dei punti chiave del recente dibattito scientifico e politico circa il significato e l'interpretazione dei diversi aspetti del concetto di sviluppo. Approfondiscono il tema Tizia Fiorella e Gianluigi Delle Cave dello Studio Legale Rödl & Partner.
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La necessità di trovare risposte concrete ed empiriche, al fine di ga-
rantire il miglioramento delle condizioni economiche e sociali globa-
li, garantendo nel contempo una gestione mirata e costruttiva delle
risorse naturali del pianeta, è uno dei punti chiave del recente dibat-
tito scientifico e politico circa il significato e l'interpretazione dei di-
versi aspetti del concetto di sviluppo: la disciplina, inerente l’ideazio-
ne di politiche efficaci riguardo la “sostenibilità ambientale dello svi-
luppo”, rende particolarmente rilevanti non solo le scelte di gover-
no, ma anche la coesione sociale della comunità, in quanto fattore
chiave alla base della capacità di sviluppare soluzioni ottimali per
l'utilizzo delle risorse naturali. Del resto la “governance del capitale
naturale” si evidenzia come uno degli elementi unificanti della co-
munità umana, avverso il fenomeno del “free-riding” individuale,
mirato a un bilanciamento, troppo spesso isolato, del rapporto tra
attività economiche e ambiente.
Dalla vasta letteratura sul rapporto tra sviluppo economico, capitale
naturale e capitale sociale, è possibile enucleare interessanti informa-
zioni sugli effetti, in termini di sostenibilità dello sviluppo locale, del-
l'interazione prolifica tra i diversi soggetti che concorrono alla discipli-
na ambiente e il quadro istituzionale: il procedimento di decentramento,
Misure di cooperazione decentralizzata: la “governance della sostenibilità”Tiziana Fiorella, Gianluigi Delle Cave
IDEE
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nello specifico, e la declinazione del concetto di sussidiarietà, in svariati quadri isti-
tuzionali nazionali, assume un significato che viene sottolineato dalla natura stessa
della governance ambientale, caratterizzata dalla costante e fruttuosa interazione
tra la dimensione locale (ecosistemi - territorio - comunità umana) e globale (produ-
zione e consumo di beni comuni globali ambientali); la cooperazione decentralizza-
ta, assumendo un ruolo cruciale per il collegamento tra i diversi livelli di azione e di
interazione istituzionale, sviluppa, in tal senso, i processi decisionali sia verticalmen-
te che orizzontalmente (e cioè tra le parti interessate e i membri delle istituzioni, for-
mali ed informali). Le sinergie innescate da tale azione integrata tra i diversi livelli e
piani istituzionali, non solo implementa la capacità di governance locale, ma riduce
la vulnerabilità sia sociale che ambientale, contribuendo a un complessivo migliora-
mento della qualità della vita. Un approccio basato su una visione ampia dei concet-
ti di istituzioni, e quindi sul rafforzamento delle medesime, e su una rigida serie di
scelte di lungo termine, rende l'integrazione della politica ambientale e degli obiet-
tivi di sviluppo sostenibile possibile, sulla base dell’accrescimento del capitale socia-
le come denominatore comune. Seguendo tale impostazione, la cooperazione de-
centrata può essere definita come una delle aree potenzialmente più favorevoli allo
sviluppo di strategie locali e di promozione trans-locale di sviluppo sostenibile, in
quanto l'essenza di questa forma di cooperazione fonda la sua forza e la sua capaci-
tà innovativa sullo stretto rapporto tra la società e il territorio: attraverso la mobilita-
zione di determinate risorse e attori sia a livello micro che intermedio, e mettendoli
in relazione con i partner e i principali soggetti di livello macro, risulta, dunque, es-
sere un'esperienza di particolare importanza per il consolidamento della promozio-
ne multi livello dello sviluppo ambientale. Esperienze come i partenariati regionali,
così come quelle delle Agende 21 locali, presentano elementi di grande interesse
per l’implementazione di una cooperazione decentrata, unendo la pratica della par-
tecipazione e dell’impiego mirato di risorse e ideali, e di funzionamento del territo-
rio, con riflessioni ed esperienze pilota sul tema della sostenibilità ambientale. Il si-
stema può essere articolato e scomposto in diversi sottoinsiemi di azione, promuo-
vendo l’adozione di misure smart a livello nazionale e trans-nazionale: relazioni di reci-
procità tra territori interessati alle medesime misure, prevedendo meccanismi di cofi-
nanziamento, stabilità e continuità delle relazioni di partenariato; promozione endo-
gena delle misure ambientali in linea con le specifiche vocazioni e le eccellenze dei
territori coinvolti, in modo compatibile con la sostenibilità ambientale; sviluppo delle
Energia Media - luglio 2016
3Energia Media - luglio 2016
competenze tecniche, finanziarie, gestionali e istituzionali dei soggetti interessati, in
relazione ai vari aspetti dello sviluppo sostenibile; rafforzamento dei processi di dialo-
go e di decentramento, relativi alle politiche e agli attori a livello nazionale e sovrana-
zionale, in un dialogo tecnico, coordinato e speculare, cercando di promuovere proces-
si di decentramento che rispondano ad una maggiore efficacia per lo sviluppo sosteni-
bile; mobilitazione di eccellenze e di innovazioni “eco-friendly”, sostenendo l'applica-
zione di tecnologie innovative di sviluppo equilibrato a livello locale e la diffusione di
informazioni utili per la salvaguardia e lo sfruttamento sostenibile del patrimonio am-
bientale; azioni a favore della qualità della vita e del potenziamento dei diritti (migliora-
re la qualità e l'accesso ai servizi per i cittadini e promuovere il pieno godimento dei
diritti civili, sociali, economici e politici in maniera ecologicamente sostenibile); azioni
a favore dei principi della sostenibilità ambientale, avallando iniziative compatibili con
la quantità delle risorse e degli ecosistemi di riferimento e la promozione di una co-e-
voluzione delle risorse umane e naturali. L’elaborazione di una griglia di indicatori, per
lo sviluppo e la valutazione di partnership a livello trans-locale e territoriale, può costi-
tuire un ottimo strumento di analisi empirica della corretta applicazione del sistema di
cooperazione decentrata: un banco di prova per avviare un processo di reale apprendi-
mento reciproco, data la grave assenza di tali procedimenti e il permanere della neces-
sità di miglioramento della qualità della cooperazione.
Gli autori
Tiziana Fiorella è avvocato, Associated Partner presso lo Studio Rödl & Partner
Gianluigi Delle Cave è Dottore presso lo Studio Rödl & Partner