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Istituto: Liceo Scientifico di indirizzo Sportivo Classe: III Materia: Lingua e letteratura italiane Modulo n° 1 Contenuti Cognitivi La letteratura delle origini. Le artes dictaminis e le prime forme della letterarietà in volgare U. D. 1: L’evoluzione delle forme politico-culturali nel medioevo; l’idea della letteratura e le forme letterarie; il sermo vulgaris, il volgare e l’astrazione del latino medievale; i principali fenomeni sintattici; latino e volgare nelle prime forme di produzione letteraria; U. D. 2: L’età cortese; la società cortese e i suoi valori; l’amor cortese; le chansons de geste; la Chanson de Roland, lasse CLXX- CLXXII-CLXXIX; alcuni protagonisti e le loro biografie intellettuali; letture critiche e inquadramenti storico letterari per la seguente scelta testuale: Andrea Cappellano, De Amore, III, IV, VIII, X; la produzione in lingua d’oc; Bernart de Ventadorn, Canzone della lodoletta; Arnault Daniel, Arietta; la produzione in lingua d’oìl; il ciclo bretone; il codice cavalleresco e l’invenzione di un prototipo etico. A quest’ultimo proposito, e in ragione delle norme della contesa e della tenzone cavalleresca, verranno distribuiti, attraverso la piattaforma e-learning, e commentati dal docente passi del seguente saggio critico: Franco Cardini, Alle radici della cavalleria medievale, Bologna, il Mulino, 2005, passim e, in particolar modo, pp. 122-145, dedicate alle norme dei giostranti e alle forme di derivazione della giostra medievale dall’harpastum romano; U. D. 3: L’età comunale in Italia; la civiltà comunale italiana; la penisola italica tra il Duecento e il Trecento; la lingua comune e la lingua d’uso letterario; il policentrismo linguistico e il primato del toscano letterario; la nuova figura del notaio-intellettuale; U. D. 4: Il pubblico e la circolazione della cultura nel Duecento; U. D. 5: Il sentimento religioso; i francescani e la letteratura; la contesa tra spirituali e conventuali; letture critiche e inquadramenti storico-

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Istituto: Liceo Scientifico di indirizzo Sportivo Classe: III Materia: Lingua e letteratura italiane

Modulo n° 1 Contenuti Cognitivi

La letteratura delle origini. Le artes dictaminis e le prime forme della letterarietà in volgare

U. D. 1: L’evoluzione delle forme politico-culturali nel medioevo; l’idea della letteratura e le forme letterarie; il sermo vulgaris, il volgare e l’astrazione del latino medievale; i principali fenomeni sintattici; latino e volgare nelle prime forme di produzione letteraria; U. D. 2: L’età cortese; la società cortese e i suoi valori; l’amor cortese; le chansons de geste; la Chanson de Roland, lasse CLXX-CLXXII-CLXXIX; alcuni protagonisti e le loro biografie intellettuali; letture critiche e inquadramenti storico letterari per la seguente scelta testuale: Andrea Cappellano, De Amore, III, IV, VIII, X; la produzione in lingua d’oc; Bernart de Ventadorn, Canzone della lodoletta; Arnault Daniel, Arietta; la produzione in lingua d’oìl; il ciclo bretone; il codice cavalleresco e l’invenzione di un prototipo etico. A quest’ultimo proposito, e in ragione delle norme della contesa e della tenzone cavalleresca, verranno distribuiti, attraverso la piattaforma e-learning, e commentati dal docente passi del seguente saggio critico: Franco Cardini, Alle radici della cavalleria medievale, Bologna, il Mulino, 2005, passim e, in particolar modo, pp. 122-145, dedicate alle norme dei giostranti e alle forme di derivazione della giostra medievale dall’harpastum romano; U. D. 3: L’età comunale in Italia; la civiltà comunale italiana; la penisola italica tra il Duecento e il Trecento; la lingua comune e la lingua d’uso letterario; il policentrismo linguistico e il primato del toscano letterario; la nuova figura del notaio-intellettuale; U. D. 4: Il pubblico e la circolazione della cultura nel Duecento; U. D. 5: Il sentimento religioso; i francescani e la letteratura; la contesa tra spirituali e conventuali; letture critiche e inquadramenti storico-

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biografici per la seguente scelta di testi: Francesco d’Assisi, Cantico di Frate Sole; la lauda; Jacopone da Todi, O Iubelo del core; i domenicani e la letteratura; la prosa degli specula; Jacopo Passavanti, Il carbonaio di Niversa, da Specchio di vera penitenza; U. D. 6: Forme della prosa nel Duecento; il Novellino e il proemio; la novella di Franco Sacchetti; la cronica; Il Milione di Marco Polo; la figura del viaggiatore e del biografo; lettura e commento di Usi e costumi dei Tartari;

Modulo n° 2 Contenuti Cognitivi

La lirica del Duecento e del Trecento in Italia

U. D. 1: Lingua, generi letterari e diffusione della lirica; la scuola siciliana; Jacopo da Lentini; inquadramento biografico e critico della figura di Jacopo da Lentini e di Pier delle Vigne; lettura e commento critico di Amore è uno desio, Meravigliosamente di Jacopo da Lentini; U. D. 2: La scuola toscana di transizione; il problema della ipotestualità siciliana e la tradizione toscana; inquadramento storico-biografico della figura di Guittone d’Arezzo; lettura e commento di Tuttor ch’eo dirò «goi’» di Guittone d’Arezzo. A questo proposito, in relazione all’idea di contesa come gioco e, quindi, come forma di tenzone poetica, si faranno cenni specifici alla letteratura quodlibetica e alle norme per la designazione del vincitore dell’agone dialettico. U. D. 3: Il dolce stil novo; il problema filologico della denominazione; l’agone d’amore; la forma metrica della canzone antica; la metrica della clavis nelle parole dantesche; la definizione dantesca mutuata da Purgatorio XXIV; inquadramento storico-critico di Guido Guinizzelli; lettura e commento critico dei seguenti testi di Guido Guinizzelli: Al cor gentil rempaira sempre amore; Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo; U. D. 4: Lo stilnovismo metafisico di Guido Cavalcanti; inquadramento storico della grammatica stilnovistica; la figura di Guido Cavalcanti; lettura e commento critico di Voi che per li occhi mi passaste ’l core e di Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira e analisi linguistica di Noi siàn le triste penne isbigottite; U. D. 5: La tradizione comico-realistica e popolare; la poesia giullaresca; lettura e commento di Rosa fresca aulentissima di Ciullo d’Alcamo; la poesia comico-parodica; inquadramento storico della figura di Cecco Angiolieri; lettura e commento critico di Becchin’amor, Tre cose solamente m’ènno in grado, S’i’fosse foco, ardereï lo monno; la figura e la biografia intellettuale di Folgòre da San Gimignano; lettura critica e

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commento di Cortesia cortesia cortesia chiamo;

Modulo n° 3 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica infernale

U. D. 1: La poesia in forma di visione; introduzione alla biografia storico-intellettuale di Dante Alighieri; la cosmologia e la numerologia dantesche; la lettura allegorica e la teoria di Rabano Mauro; la metrica del poema; l’endecasillabo dantesco e il problema degli accenti ribattuti; introduzione e cronologia dell’Inferno; le ragioni etiche soggiacenti all’ordinamento morale dell’Inferno; l’Etica a Nicomaco e la struttura dell’oltretomba infernale; il realismo di Dante; il concetto di figura e l’interpretazione figurale; il provvidenzialismo biblico all’origine dello storicismo dantesco; lettura critica e commento storico ermeneutico dei seguenti canti: canto I; canto II, canto III; canto V, canto VI; canto X; per ognuno dei canti verranno considerati i luoghi notevoli ancora oggetto di perplessità interpretative e dottrinali; per quanto attiene alla continuità narrativa dell’evoluzione della vicenda cantata si procederà a un breve riassunto dei canti espunti dalla scelta antologica;

Modulo n° 4 Contenuti Cognitivi

Dante Alighieri

U. D. 1: La biografia del poeta; Dante, intellettuale del medioevo; l’opera dantesca e le sue ipotestualità; la cultura di Dante; U. D. 2: La Vita nuova; la struttura prosimetrica del libro della memoria; le razos medievali e l’innovazione dantesca; le «nove rime»; l’organizzazione dell’opera; lettura e commento dei seguenti specimina dell’opera: cap. I; capp. X-XI; cap. XIX; cap. XXVI; cap. XLII; U. D. 3: Le Rime; la complessità della poesia dantesca e la tenzone sonettistica; lo stilnovismo; le Rime petrose; lettura e commento critico dei seguenti testi: Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io; Così nel mio parlar voglio esser aspro; la struttura della canzone dantesca; U. D. 4: L’enciclopedismo dantesco; il Convivio e la struttura dell’opera; gli ipotesti del Convivio e l’aristotelismo; le l’elogio del volgare; lettura e commento critico dei seguenti testi: Convivio I, 1; Convivio, I, 10, 11-13 e ivi, 13, 11-12;

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U. D. 5: Il De vulgari eloquentia; le ragioni di un fraintendimento; la posizione dantesca e le sue motivazioni politico-culturali; la teoria dei tre stili e il II libro del De vulgari eloquentia; lettura e commento critico del seguente specimen: De vulgari eloquentia, I, XVI-XVIII; U. D. 6: La Monarchia; la teoria politica di Dante e l’avversione all’Unam Sanctam di Bonifacio VIII; le ragioni del ritorno alla lingua latina; lettura e commento critico del seguente specimen: De Monarchia, III, 15, 7-18; U. D. 7: Le Epistole; l’Epistola XIII e la Commedia;

Modulo n° 5 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica infernale.

U. D. 1: Lettura critica e commento dei seguenti canti infernali: canto XIII; canto XV; canto XVI; canto XIX; canto XXI; canto XXII; per ognuno dei canti verranno considerati alcuni luoghi notevoli che, oltre al versante linguistico-filologico, presentano importanti temi d’ordine storico-culturale. In particolar modo il canto XXII va assunto come pretesto per disquisire sul valore medievale del ludo e della cavalleria del Trecento. In particolar modo, il canto XVI offre la possibilità di intrattenersi sul tema della lotta greco-romana, alludendo, sia pure a dispetto dell’esatta correlazione dantesca, all’antico harpastum quale antesignano del calcio fiorentino;

Modulo n° 6 Contenuti Cognitivi

Francesco Petrarca

U. D. 1: La biografia intellettuale di Francesco Petrarca; il pre-umanesimo di Petrarca e il proto-umanesimo coevo; Petrarca e la nuova figura dell’intellettuale del XIV secolo; la formazione di Petrarca e il contesto culturale; U. D. 2: Le opere religioso-morali; il Secretum; struttura e natura di genere del Secretum; lettura e commento di Secretum, II; le opere latine; descrizione e soggetto delle seguenti opere: De Africa; De vita solitaria; De ocio religioso; De sui ipsius et multorum ignorantia; De remediis utriusque fortunae;

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U. D. 3: L’epistolario petrarchesco, la sua struttura e la sua natura compositiva; le Familiares e le Seniles; lettura e commento di Familiares, IV, 1; l’epistola Posteritati e la sua natura testamentaria; U. D. 4: il Canzoniere e il problema filologico del titolo; il problema della datazione; il Canzoniere come opera di una vita; la fortuna del Canzoniere; la struttura del Canzoniere; il Canzoniere quale itinerarium mentis petrarchesco; il sonetto e la canzone petrarcheschi; i temi del Canzoniere e la loro relazione nel macrotesto petrarchesco; il problema del manoscritto del Canzoniere; lettura e commento critico dei seguenti componimenti del Canzoniere: I; III; XXXV; XC; CXXVI; CXXVIII; CXXXIV; U. D. 5: I Triumphi; struttura e metro dei poemetti e delle cantiche petrarchesche; U. D. 6: Lettura e commento del seguente saggio comparativo-linguistico tra la lingua di Petrarca e quella di Dante: Gianfranco Contini, Plurilinguismo dantesco e unilinguismo di Petrarca;

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Modulo n° 7 Contenuti Cognitivi

Giovanni Boccaccio

U. D. 1: La biografia intellettuale di Giovanni Boccaccio; Boccaccio umanista; Boccaccio umanista e filologo; U. D. 2: Le opere del periodo napoletano; osservazioni strutturali, stilistiche e metriche sulle seguenti opere: La caccia di Diana; Filostrato; Filocolo; Teseida delle nozze d’Emilia; U. D. 3: Le opere del periodo fiorentino; osservazioni metrico-stilistiche sulle seguenti opere: Commedia delle Ninfe fiorentine; Elegia di Madonna Fiammetta; Amorosa visione; Ninfale fiesolano; U. D. 3: Il rapporto Petrarca-Boccaccio; l’epistolario boccacciano; le opere in lingua latina e la trattatistica; osservazioni sui temi e sulle forme delle seguenti opere: Genealogia deorum gentilium; De casibus; De Montibus; De mulieribus claris; Il trattatello in laude di Dante; Esposizioni su la Comedìa; il Corbaccio; U. D. 4: Boccaccio miniaturista; Boccaccio visualizzato e Botticelli; U. D. 5: Il macrotesto del Decameron; le ragioni filologiche del titolo; gli antecedenti storici della novellistica; gli ipotesti del Decameron; la struttura compositiva dell’opera; la definizione di macrotesto; il rapporto tra il Decameron il Novellino; il genere della novella; la fortuna del Decameron in terra francese e inglese; la fortuna del Decameron nella modernità; lettura e commento critico delle seguenti novelle: Decameron I, 1; II, 5; Introduzione alla IV giornata; IV, 5; V, 9; VI, 9; VI, 10; X, 10; lettura e commento del seguente saggio critico: Giorgio Padoan, Boccaccio e il mondo mercantile. In modo particolare la celebre novella di Nastagio degli Onesti verrà commentata a partire dal saggio di Francesca Petrocchi, Medioevo, in Letteratura sportiva, in Enciclopedia Treccani, vol. XV, tomo II, Roma, 2010, s. v. La novella, oltre a fornire un’utile descrizione della caccia medievale e del valore agonico-agonistico di questa, consente di anticipare il tema della giostra e della rappresentazione poetico-figurativa di questa forma sportiva ante-litteram invalsa in Europa e come ben testimonia il ciclo botticelliano dedicato alla novella boccacciana;

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Modulo n° 8 Contenuti Cognitivi

L’età umanistica e il Rinascimento. Niccolò Machiavelli

U. D. 1: I concetti di umanesimo e di rinascimento nella storiografia letteraria; i centri dell’umanesimo in lingua latina e in lingua volgare; la figura e l’opera di Agnolo Poliziano e di Lorenzo De’ Medici; Luigi Pulci e le giostre medievali e rinascimentali; la trattatistica sul comportamento; la nuova idea dell’uomo; lettura esemplificativa tratta da Baldesar Castiglione, Cortegiano, I, cap. XXVI; l’etica del comportamento sportivo attraverso la vita di corte e il bel parlare del IV libro del Cortegiano; U. D. 2: La questione della lingua italiana; la nascita della Crusca; Pietro Bembo, la stampa e la soluzione fiorentina; umanesimo, rinascimento e manierismo e i problemi di periodizzazione; U. D. 3: La biografia intellettuale di Machiavelli; le opere e l’epistolario; la nascita della trattatistica politica; le opere letterarie; il De Principatibus e la struttura dell’opera; le rubriche in latino; lettura e commento critico dei seguenti specimina tratti dal De principatibus: Dedica; cap. I; cap. XVIII; cap. XXV; cap. XXVI; i Discorsi sopra la prima decade e il confronto con gli antichi; l’Arte della guerra, best-seller del Cinquecento; le opere letterarie di Machiavelli e il realismo machiavelliano; U. D. 4: Francesco Guicciardini e la concezione del particularismo; biografia intellettuale di Francesco Guicciardini; le Storie d’Italia; i Ricordi e la fortuna dell’opera; lettura e commento analitico dei seguenti passi: Ricordi 6, 110, 114 117 e 161;

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Modulo n° 9 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica infernale

U. D. 1: Lettura critica e commento dei seguenti canti dell’Inferno: canto XXVI; canto XXVII; canto XXXIII; canto XXXIV; per ognuno dei canti verranno fornite le indicazioni storico-filologiche afferenti ai principali luoghi notevoli, oggetto sia di controversie ermeneutiche sia di approfondimenti tematologici rilevanti per la letteratura d’ordine moderno e contemporaneo. In particolar modo, il canto XXVI offre importanti analisi sul fronte della valenza dei campi semantici legati alle parole valore e virtute così come occorrono nel lessico della letteratura del Trecento e del Cinquecento; per Inferno XXXIII, 75 si passeranno in rassegna alcuni dei passi dei commentatori antichi della Commedia e legati all’anfibologica interpretazione del verso pronunciato da Ugolino della Gherardesca;

Modulo n° 10 Contenuti Cognitivi

Il poema epico-cavalleresco del Quattro-cinquecento

U. D. 1: Alle origini del poema epico-cavalleresco; i cantimpanca e la tradizione estense; i cantari cavallereschi; l’ottava cavalleresca e l’ottava cantarina; il Morgante di Luigi Pulci e la carnevalizzazione dei valori; L’innamoramento di Orlando di Matteo Maria Boiardo; U. D. 2: Ludovico Ariosto; la biografia intellettuale e le opere minori; le Commedie ariostesche e le Satire; il barbarismo della commedia in endecasillabi sdruccioli; lettura analitica di Satire III, vv. 1-72; la narrazione polifonica di Orlando furioso; l’ottava ariostesca; la cronologia e le edizioni del Furioso; lettura analitica dei seguenti canti del Furioso: I, 1-4; VII, 9-23; XII, 1-62; XIX, 1-16; XXXIV, 70-87; U. D. 3: La cultura italiana della prima Controriforma; le nuove istituzioni culturali; la figura di Torquato Tasso e la sua biografia intellettuale; l’epistolario; Rinaldo; le Rime; lettura analitica e commento dei seguenti componimenti delle Rime tassiane: La canzone al Metauro; Aminta e il dramma pastorale; lettura analitica e commento di Aminta I coro; la genesi della Gerusalemme liberata; lo schema drammaturgico e il pathos; il problema della struttura in venti canti; l’inarcatura tassiana; gli ipotesti e i problemi critici della genesi del poema; le edizioni della Liberata e suo confronto con la Conquistata; lettura e commento analitico dei seguenti canti: I, 1-5; VII, 1-22; XII, 50-71; XIII, 17-46; i Dialoghi tassiani;

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U. D. 4: Il duello tra Tancredi e Argante quale esempio di codice etico della contesa cavalleresca secondo l’Opera nova chiamata duello di Achille Marozzo e il Trattato di scientia d’arme di Camillo Agrippa. L’unità, svolta con la distribuzione di alcuni passi delle fonti tassiane attraverso la piattaforma di e-learning, verrà opportunamente commentata dal docente allo scopo di inverare quanto la conoscenza dei trattati ludico-agonistici sia imprescindibile per garantire la mimesi letteraria della poesia eroico-cavalleresca