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Monica Brezzi – Francesca Utili Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Ministero dello Sviluppo Economico Workshop su politica regionale e premialità 2007- 2013 Il meccanismo di incentivazione degli obiettivi di servizio: regole per l’attuazione e responsabilità condivise sul territorio

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Monica Brezzi – Francesca UtiliDipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione

Ministero dello Sviluppo Economico

Workshop su politica regionale e premialità 2007-2013

Il meccanismo di incentivazione degli obiettivi di servizio: regole per l’attuazione e responsabilità

condivise sul territorio

Page 2: Monica Brezzi – Francesca Utili Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Ministero dello Sviluppo Economico Workshop su politica regionale

A. Cosa sono gli “obiettivi di servizio” nel QSN 2007-2013

B. Lezioni apprese dall’esperienza 2000-2006

C. Indicatori e valori target

D. Strumenti per rafforzare l’attuazione del meccanismo

Contenuto della presentazione

Page 3: Monica Brezzi – Francesca Utili Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Ministero dello Sviluppo Economico Workshop su politica regionale

A. Cosa sono gli “obiettivi di servizio” nel QSN 2007-2013

Nel QSN 2007-2013 è definito un meccanismo premiale per le Regioni del Mezzogiorno legato al conseguimento di risultati

verificabili nella qualità dei servizi offerti ai cittadini in quattro ambiti essenziali quali i rifiuti, l'acqua, la qualità dell'istruzione

e i servizi di cura per i bambini e la popolazione anziana

Il miglioramento degli standard di vita dei cittadini diventa il parametro del confronto politico e sociale sulla politica

regionale su cui le Amministrazioni attuatrici scommettono la credibilità della propria politica

I valori da raggiungere rappresentano standard minimi che garantiscono equità di accesso ai servizi indipendentemente

dalla regione di appartenenza.Nella maggior parte dei casi sono ambiti in cui il divario con il

Centro Nord è molto forte e alimenta l’arretratezza del Mezzogiorno

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A. Come funziona il meccanismo premiale

Risorse coinvolte: 3 mld di euro delle risorse per le politiche aggiuntive 2007-2013; Obiettivi: le risorse sono condizionate al raggiungimento dei valori obiettivo (target) di 11 indicatori che misurano la disponibilità e qualità dei servizi offerti;

Partecipanti: le 8 regioni del Mezzogiorno e il Ministero della Pubblica Istruzione sono direttamente beneficiarie delle risorse premiali;

Periodo di validità: 2007 – 2013; due scadenze per la verifica dei target, fine 2009 e fine 2013;

Meccanismo di assegnazione: verifica al 2013 del raggiungimento di standard minimi e verifica intermedia nel 2009 si misura il miglioramento rispetto alla situazione attuale (distanza colmata). Il conseguimento dei target al 2009 attiva parte del premio finanziario.

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OBIETTIVO INDICATOREAmministrazione

Centrale di riferimento

Responsabilità sul territorio

(oltre la Regione)

Percentuale della popolazione 18-24 anni con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria superiore e che non partecipa ad ulteriore istruzione o formazione

Percentuale di 15-enni, con al massimo primo livello di competenza nell’area della lettura

Percentuale di 15-enni, con al massimo IL primo livello di competenza nell’area della matematica

Percentuale di Comuni che hanno attivato il servizio di asilo nido (sul totale dei Comuni della regione)

Percentuale di bambini in età tra zero e tre anni che hanno usufruito del servizio di asilo nido (sul totale della popolazione in età tra zero e tre anni)

Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) (%)

Ministero della Salute

Comuni; ASL

Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante (kg)

Percentuale di rifiuti urbani urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani

Percentuale di frazione umida trattata in compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale

Percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione

Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue con trattamento secondario o terziario e trattamento terziario nelle aree sensibili, in rapporto agli AE totali urbani

Tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente in relazione alla gestione dei

rifiuti urbani

Ministero dell'Ambiente e del

Territorio

Autorità d'Ambito; Comuni

Tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente in relazione alla gestione del

servizio idrico integratoAutorità d'Ambito

Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della

popolazione

Ministero della Pubblica Istruzione

Provincia; Istituti scolastici

Aumentare i servizi di cura alla persona, alleggerendo i carichi familiari per

innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Ministero della Solidarietà Sociale;

Ministro per la Famiglia

Comuni

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Aspetti positivi• E’ stato realizzato un meccanismo premiale competitivo tra

le 6 regioni dell’Obiettivo 1 per il raggiungimento di obiettivi della politica regionale, con regole fissate due anni prima (è possibile)

• Il meccanismo è servito per creare mobilitazione attorno agli obiettivi, dare priorità, accelerare procedure, sbloccare situazioni di stallo

• Ha funzionato meglio dove l’amministrazione e la politica hanno fatto propri gli obiettivi, e dove le responsabilità erano attribuite correttamente

• Cooperazione e scambio di conoscenza tra amministrazioni in tutte le fasi

• Esperienze di premialità regionali

B. Esperienza 2000-2006 –lezioni apprese/1

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Limiti• Obiettivi intermedi di avanzamento istituzionale (i risultati

sono lontani da quello che i cittadini sperimentano)• Molti obiettivi• rischi di rispetto formale dei requisiti o comunque mancato

proseguimento delle attività• Insufficiente coinvolgimento negli obiettivi della politica

nazionale “ordinaria”

B. Esperienza 2000-2006 –lezioni apprese/2

1. Si conferma l’utilità di un meccanismo competitivo tra regioni ..

2. ..e del metodo cooperativo nella scelta dei temi, degli obiettivi e delle regole

3. Si scelgono obiettivi finali percepibili dai cittadini (più difficile) in numero limitato

4. Si coinvolge sin dall’inizio la politica ordinaria

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a) Obiettivi finali quantificati: non è comune (né facile) che obiettivi delle politiche pubbliche “siano tradotti” in risultati quantificati e verificabili; e l’efficacia di una politica valutata sul loro conseguimento

Novità e caratteristiche degli obiettivi di servizio

Iniziativa ambiziosa e innovativa perché:

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C. Criteri per la selezione degli indicatori e dei target

rilevanti per l’obiettivo strategico rappresentano un miglioramento percepibile delle condizioni

di vita dei cittadini facilmente comprensibili e condivisi

Misurabili (gli indicatori e i target misurano la qualità e il miglioramento del servizio reso)

Metodologia di rilevazione omogenea tra territori Rilevazione replicabile nel tempo con stesso metodo Semplici da interpretare Possibilità di descrivere l’assetto istituzionale rilevante per il

raggiungimento dell’obiettivo

Requisiti per gli obiettivi di servizio

Requisiti per gli indicatori e per applicare target vincolanti

Così definiti sono utili per monitorare i progressi e correggere le azioni, assunzione di responsabilità delle

Amministrazioni, convogliare interesse pubblico…ma sono comunque delle proxy

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C. Indicatori selezionati e regole per la fissazione dei target

11 indicatori di fonte statistica ufficiale, con dettaglio regionale e aggiornamento annuale (eccezione indicatori competenze degli studenti).

Il target al 2013 rappresenta uno standard di servizio uguale per tutti le regioni.

Obiettivi ambiziosi rispetto alla situazione attuale ma raggiungibili.

Target coerenti con obiettivi normativi nazionali e europei spesso finora disattesi.

Il target al 2009 misura il miglioramento rispetto alla situazione attuale

La sfida per le Regioni del Mezzogiorno è alta, e perciò viene sostenuta anche da un premio finanziario.

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Giovani che abbandonano prematuramente gli studi – 2004, 2005 e 2006 (Fonte Istat, indagine sulle forze di lavoro)

Il valore obiettivo al 2013 è al massimo il 10% pari all’obiettivo di Lisbona

0,0

5,0

10,0

15,0

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25,0

30,0

35,0

Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

%

2004 2005 2006

obiettivo di Lisbona al 2010, al massimo 10%

Centro-Nord anno 2006 = 17 %

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Raccolta differenziata di rifiuti urbani (% su rifiuti prodotti) – 2005 (Fonte APAT)

Obiettivo al 2013: almeno il 40% di raccolta differenziata

Cosa dice la legge? Entro il 2007 almeno il 40% di r.d. (l.f. 2007)

Cosa dice la programmazione regionale?Puglia, entro il 2010 almeno il 55% di r.d. (piano regionale dei rifiuti 2006)Sicilia, entro il 2007 almeno il 35% per ogni ATO (piano regionale dei rifiuti aggiornato nel 2004)Campania, è riconosciuta una premialità agli ATO che raggiungono buoni obiettivi di r.d. (legge regionale sui rifiuti del 2007)

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Frazione umida dei rifiuti urbani trattata in impianti di compostaggio (% sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale); 2005 (Fonte APAT)

Obiettivo al 2013 strettamente collegato con l’ipotesi di aumento della raccolta differenziata: almeno il 20% di frazione umida sia trattata per

produrre compostaggio (corrisponde al valore attuale Italia)

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Mezzogiorno = 3%

Italia = 20,5%

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Percentuale di bambini che hanno fruito di servizi per l'infanzia sul totale della popolazione 0-3 anni - 2004

0

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30Em

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(%) TARGET 2013 =12% ( Italia 2004 )

MezzogiornoCentro Nord

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Quota di comuni che hanno attivato i servizi per l’infanzia rispetto al numero di comuni nella regione – 2004 (Fonte, Istat)

Obiettivo al 2013 almeno il 35% dei Comuni deve avere attivato servizi per l’infanzia (valore attuale Italia)

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

Italia 2003 =39,2%Italia 2004 =39,2

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Popolazione servita da impianti di depurazione delle acque reflue (abitanti equivalenti) – 2005 (Fonte: Istat, Sistema indagine acque)

0,0

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50,0

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90,0

100,0

Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

%

Centro-Nord = 67%

Italia = 63%

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a) Obiettivi finali quantificati: non è comune (né facile) che obiettivi delle politiche pubbliche “siano tradotti” in risultati quantificati e verificabili; e l’efficacia di una politica valutata sul loro conseguimento

Novità e caratteristiche degli obiettivi di servizio

b) Integrazione complessa tra risorse e responsabilità: l’iniziativa nasce all’interno delle politiche di sviluppo regionali che finanziano investimenti i cui risultati sono di lungo periodo, ma coinvolge : Spesa ordinaria e spesa aggiuntiva nelle regioni ma anche

delle Amministrazioni centrali interessate Spesa in conto capitale e spesa corrente (o di gestione) Amministrazioni centrali, Regioni e Enti locali (dalla

programmazione all’erogazione del servizio)

Iniziativa ambiziosa e innovativa perché:

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Piena condivisione degli obiettivi da parte di tutti i soggetti coinvolti;

Scelte coerenti della politica ordinaria e di settore regionale;

Strumenti per la costruzione del consenso intorno al meccanismo premiale con gli enti erogatori dei servizi;

Possibili meccanismi regionali di premialità

D. Strumenti per l’attuazione del meccanismo/1

Per il buon funzionamento del meccanismo di incentivazione:

Concorso della politica ordinaria dei Ministeri

Azioni di indirizzo e di assistenza tecnica dei Ministeri di riferimento per il sostegno agli obiettivi di servizio;

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D. Strumenti per l’attuazione del meccanismo/2

Completare l’informazione parziale e condividerla

Ruolo della trasparenza dei meccanismi e della pubblicità dei risultati (effetti reputazione);

Disponibilità tempestiva e pubblica dell’informazione;

Strumenti affinché i cittadini possano esercitare funzioni di cittadinanza attiva e verificare il successo della politica regionale del 2007-2013;

Monitoraggio delle Regioni sulla congruità delle azioni;

Osservazione trasversale DPS con Regioni (comunicazione, animazione, garanzia imparzialità, far emergere casi di indeterminatezza, suggerire soluzioni);

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D. Strumenti per l’attuazione del meccanismo/3

Collegare il meccanismo premiale di incentivazione allo “sforzo” delle regioni

“Premio” finanziario

al 2009 al 2013

Pari al risultato che la regione ottiene (non ci

sono sanzioni)

Legato al conseguimento del target uguale per tutte le regioni, ma con clausola di flessibilità per tre indicatori

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Azioni previste per avvio del meccanismo

Stipula protocollo GOVERNO-REGIONI

Approvazione CIPE criteri e regole per l’attuazione e

allocazione risorse potenziali

Istituzione del Gruppo di Accompagnamento (DPS, Regioni, MPI

Istat)

Predisposizione Piani di Azione Regionali e del MPI