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Monitoraggio sanitario sugli ungulati selvatici cacciati: attività connesse con i centri di controllo della selvaggina in Valle d’Aosta WEBINAR One Health e fauna selvatica: piani di monitoraggio sanitario tra passato, presente e futuro Torino Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta 10 novembre 2020 Serena Robetto SS Patologie della fauna selvatica IZS PLV - CeRMAS

Monitoraggio sanitario sugli ungulati selvatici cacciati: … · 2020. 11. 12. · Monitoraggio sanitario sugli ungulati selvatici cacciati: attivitàconnesse con i centri di controllo

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  • Monitoraggio sanitario sugli ungulati selvatici cacciati: attività connesse con i centri di controllo della selvaggina

    in Valle d’Aosta

    WEBINAR One Health e fauna selvatica: piani di monitoraggio sanitario tra passato, presente e futuro

    Torino

    Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta10 novembre 2020

    Serena Robetto SS Patologie della fauna selvatica IZS PLV - CeRMAS

  • Il Percorso del CeRMASin Valle d’Aosta

    Passato, presente, futuro

  • CACCIATORE: segnala all’addetto del Centro di Controllo eventuali anomalie di comportamento o qualsiasi sospetto di malattia; raccoglie sul posto il sangue, campione di feci, linfonodi e organi patologici dell’animale appena abbattuto. Il cacciatore inoltre coopera nella compilazione della Scheda Conferimento campioni.

    Campionamento Cacciatori

    Campioni per:

    •Linfonodi : TBC•Muscoli diaframma: Trichinella•Sangue:TBC, Brucellosi, Leptospirosi...

    Modalità:

    •Linfonodi : Cacciatore/forestale durante “macellazione”•Muscolo diaframma cinghiale:Veterinario AUSL•Sangue:Cacciatore durante Eviscerazione

    Materiali forniti:

    •Guanti: per operazioni•2 Sacchetti: Linfonodi, Diaframma•Provetta: Sangue

    Raccolta organi “anormali”

    Organi che presentano alterate dimensioni, forme e colorazione

    prelevare per accertamenti...

    Prima del 2005

  • Ollomont (AO), giugno 2005: capriolo investito

    Parti della carcassa inviati da AUSL all’IZS Aosta

  • Porzione di carcassa di capriolo 2005 investito

  • Diagnosi differenziale con:

    1) Pseudotubercolosi(Corynebacterium pseudotuberculosis)o ascessi da batteri piogeni (Staphilococcus spp, ecc.)

    Capriolo 2005

    2) Tubercolosi

    3) Neoplasia a sfondo necrotico

  • Esame colturale per micobatteri: positivo

    PCR: Mycobacterium bovis

    (Spoligotype SB0120 VNTR 54433)(Dr. A. Dondo Laboratorio di Patologia Animale e D.ssa M. Goria Laboratorio di Biotecnologie IZS PLV)

    Primo caso di TBC in un capriolo in Italia

    Capriolo 2005

  • Punto di partenza per l’impostazione di un piano di monitoraggio sanitario sugli

    ungulati selvatici in VDA

  • Necessità di impostare un Piano di monitoraggio straordinario Tubercolosi bovina

    Ungulati selvatici

    Scelta dei possibili siti di campionamento

  • Centri di controllo per selvaggina cacciata Regione Autonoma Valle d’Aosta

    Ufficio Fauna - Assessorato Agricoltura RAVA per controllo selvaggina cacciata, rilievi ed

    indagini biometriche

    Importanza strategica per Assessorato Sanità RAVA per

    campionamenti sanitari e monitoraggio di malattie diffusive e di importanza anche zoonosica

    CeRMAS

    IZS PLV

    Cacciatori

  • 1

    2

    3

    Area PNGP

    Altri 6 centri di controllo sul territorio: Morgex, Valpelline, Nus, Chatillon, Challand, Gaby

  • 2010: 3° Centro di Controllo

    2009: 2° Centro di Controllo2008: 1°Centro di Controllo

    Attivazione Centri di controllo

    Tubercolosi bovina ungulati selvatici

  • Centri di Controllo Selvatici VDA

  • Postazione di registrazione capi abbattuti

  • Locale e strumentario per prelievi biologici e rilievi biometrici

    Stazione Forestale Pont St. Martin (AO)

  • Rilievi biometrici

    Stazione Forestale Pont St. Martin (AO)

  • Sollevatore con Peso mobile

    Cella di refrigerazione per stoccaggio carcasse e organi

  • Materiale di base per i campionamenti

  • Prelievo corata

  • Prelievo linfonodo sottomandibolare

  • Raccolta, preparazione campioni…

  • Progressione graduale

  • DGR con implemento malattie e numero capi esaminati

  • Specie animale Provenienza lesioni Patogeno Casi positivi

    Camoscio Organi, linfonodi, ascessi Corynebacteriumpseudotuberculosis

    10

    Cinghiale Linfonodi sottomandibolari Staphylococcus aureus 3

    Capriolo Polmone, osso Arcanobacterium pyogenes 2

    Camoscio Polmone Arcanobacterium pyogenes 1

    Capriolo Organi Mannheimia granulomatis 2

    Camoscio Polmone Mannheimia haemolytica 2

    Camoscio Polmone Pasteurella multocida 2

    Camoscio Polmone Pasteurella trehalosi 1

    Camoscio Polmone Pasteurella sp. 1

    Capriolo Polmone Pasteurella sp. 1

    Camoscio Polmone Streptococcus bovis I 2

    Capriolo Polmone Streptococcus bovis II 1

    Cinghiale Linfonodi della gola Streptococcus suis 1

    Cinghiale Cute Staphylococcus hyicus 1

    Capriolo Liquido ascitico Burkholderia Cepacia 1

    Camoscio Polmone Moraxella sp. 1

    Camoscio Organi Clostridium sordelli 1

    Stagione venatoria 2010-2011 si sono isolati e identificati ad es.:

  • 1

    2

    3

    Area PNGP

    Miglioramento dell’attività territorialeCapi «sanitari» o carcasse con organi patologici

    CRAS

    Sorveglianza attiva e passiva

    IZS

  • REGIONE AUTONOMA VALLE REGIONE AUTONOMA VALLE DD’’AOSTAAOSTAANNO 2012ANNO 2012

    • Delibera della Giunta Regionale n° 137 del 27 gennaio 2012 “Approvazione delle indicazioni tecniche per la cessione e la commercializzazione della carne di selvaggina abbattuta”

  • Il Percorso del CeRMASin Valle d’Aosta

    Ottobre 2012: Apertura Centro di lavorazione della

    selvaggina alla “Kiuva” di Arnad (AO)

    Centro

    lavorazione

    selvaggina

  • Centro lavorazione selvaggina VDA

  • Allegato III

    Sezione IV: Carni di Selvaggina Selvatica

    CAPITOLO I: corsi di formazione per cacciatori in materia di igiene e di sanità.

    1. Le persone che cacciano selvaggina al fine di commercializzarla per il consumo umano devono disporre di sufficienti nozioni in materia di patologia della selvaggina e di produzione e trattamento delle relative carni, per poter eseguire un esame preliminare della selvaggina stessa sul posto.

    REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004

  • MONITORAGGIO SANITARIO

    PIANI DISORVEGLIANZA

    “PERSONA FORMATA”

    IGIENE E SANITA’DELLA

    SELVAGGINA

    Reg. CE 853/2004

    FORMAZIONE DEI CACCIATORI IN VDA

    DGR Regione Autonoma Valle

    d’Aosta n° 137 del 27 gennaio 2012 «Approvazione delle indicazioni tecniche per la cessione e la commercializzazione della carne di selvaggina abbattuta»

    DGR Regione Autonoma Valle d’Aosta n° 1718 dello 06 dicembre 2019 «Piano di monitoraggio sanitario su ungulati, carnivori e leporidi selvatici in Valle d’Aosta» e precedenti DGR

  • Es. SCUOLA CERF

    Centre Education Régional de la Faune

    Regione Autonoma Valle d’Aosta

    Il Cerf nasce dalla necessità di armonizzare e coordinare l’attuale offerta e attività di formazione tecnico-scientifica di

    base e specialistica di cacciatori e ufficiali forestali.

    Rivolto sia ai cacciatori locali, sia a cacciatori di altre regioni che intendano conoscere o approfondire la tematica della gestione faunistica e venatoria dell’ambiente alpino inclusi

    gli aspetti di sanità e igiene.

    5. L'autorità competente dovrebbe incoraggiare le associazioni venatorie a dispensare tale formazione.

    REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004

    Allegato III; Sezione IV; Capitolo I: Carni di Selvaggina Selvatica

  • Pacchetto didattico modulare 16 ore (4 ore di pratica su carcassa)

    Docenti: 4 veterinari (1 AUSL; 2 CeRMAS, 1 L.P. referente CeRMAS)

  • CACCIATORI

    QUALI RISCHI SANITARI?

  • Tavole Didattiche

  • Organi normali Organi «anormali» o patologici

    © CeRMAS-IZS PLV

  • Introduzione alla Parte Pratica

  • Informazioni per il cacciatore

    Robetto S., Orusa R, Domenis L., Giorda E., Sezian A. «Attenti alla Trichinellosi nel cinghiale» Il cacciatore Valdostano - Le chasseurValdôtain . Anno LXIVI– N. 2 - 2012

  • Informazioni per il cacciatore

  • Numeri di riferimento in Valle d’Aosta

    a) 1439 cacciatori tesserati 2019•1281 carnet ungulati•99 carnet lagomorfi• 59 carnet galliformi

    Donne= 42 tesserate

    Età cacciatori:>70 anni= 16%

    50-70 anni= 47%30-49 anni= 29%

  • Risultati della Formazione in Valle d’Aosta

    «Corso Igiene e Sanità»In Regione Valle d’Aosta dal 2012 al 2019

    ABILITATI 543 CACCIATORI

    ABILITATI 71 AGENTI FORESTALI CORPO FORESTALE DELLA VALLE

    D’AOSTA

    N° edizioni «Corso Igiene e Sanità»:

    �2012: n° 5 edizioni�2013: n° 10 edizioni�2014: n° 3 edizioni�2015: n° 3 edizioni�2016: n° 1 edizione�2017: n° 1 edizione�2018: n° 1 edizione�2019: n° 1 edizioneGruppi di max. n° 25 iscritti per edizione

    Dati forniti Ufficio per la fauna selvatica e ittica, Struttura Flora, fauna, caccia e pesca, Dipartimento agricoltura, risorse naturali e corpo forestale RAVA e dal Comitato Regionale per la gestione Venatoria della Valle d’Aosta

    «Altra Formazione»in Regione Valle d’Aosta

    �Corso Neo cacciatori�Corso cacciatori esperti ungulati e lagomorfi�Corso Capi battuta cinghiale

    Tematiche affrontate:

    �Zoonosi e trattamento della spoglia�Lepre: appunti di malattie infettive ed infestive�Cinghiale: trattamento della spoglia ed igiene della carcassa : aggiornamenti�Ungulati e zoonosi : Rischi sanitari nella manipolazione della fauna abbattuta

    Apposito elenco «persone formate»secondo il Reg. n. 853/04/CE aggiornato

    con Provvedimento Dirigenziale Agricoltura-Sanità

  • Valutazione Docenti

    Richieste:

    �Aggiornamenti

    �Riproporre giornate di parte pratica su carcasse

    �Discutere i casi patologici

  • ERRATO TRATTAMENTO E

    CATTIVA CONSERVAZIONE

    PROCEDURE CORRETTO TRATTAMENTO E

    BUONA CONSERVAZIONE

    RITARDATA EVISCERAZIONE IMMEDIATA

    RITARDATO RAFFREDDAMENTO RAPIDO

    NON ADEGUATO TRASPORTO IDONEO

    NON ADEGUATA FROLLATURA APPROPRIATA

    A CALDO SEZIONAMENTO A FREDDO

    SACCHETTI DIPLASTICA….

    CONFEZIONAMENTO SOTTOVUOTO O SACCHETTI IDONEI

    CONGELAMENTO CONSERVAZIONE REFRIGERAZIONE,

    SURGELAMENTO

    CARNE DI BASSA QUALITA’, DURA,

    STOPPOSA, ELEVATA CARICA BATTERICA

    LAVORARE IN QUALITA’

    CARNE DI QUALITA’, TENERA, PRIVA DI

    ODORI SGRADEVOLI

    CAROGNA CARCASSA

    Puntare al prodotto di qualità

  • Attività venatoria

    Centro di lavorazione

    Ristorazione

    Consumatore finale

    COSTRUIRE UNA FILIERA DELLA SELVAGGINA

    VALORIZZAZIONE DELLE CARNI DISELVAGGINA

    Centro controllo

  • Grazie per l’attenzione

    Contatti: [email protected]; [email protected]; [email protected]

    Grazie a tutte le persone che hanno permesso e collaborato per la buona riuscita dell’attività descritta.