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il monitore MEDICO numero 3, 2014 il monitore MEDICO Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa SGI s.r.l. - [email protected] Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Gruppo Larc. Diffusione 25.000 copie. Distribuzione gratuita. Anno di fondazione 1984, anno trentesimo Direttore Responsabile: Emanuela Amadei. Segreteria di redazione: Larc C.so Venezia, 10 - 10155 Torino tel. 011.2486216 - fax 011.4785146 Sito web: www.ilmonitoremedico.it, e-mail: [email protected] L’esperto risponde p. 7 in collaborazione con Centro Medico di Fisiokinesiterapia e Ginnastica Riabilitativa Approfondimento p. 1 e 2 Lo sport, un alleato efficace contro l’invecchiamento psico-fisico p. 3 Mappatura dei nei in epiluminescenza: un’arma in più contro il melanoma Dossier p. 4 Arteriopatie periferiche: la malattia delle vetrine La cardiorisonanza Speciale CUORE Appuntamenti e novità p. 6 continua a pag. 2 Il dottore Federico Olliveri specialista in car- diologia e medicina interna spiega come pre- servare corpo e mente dall’usura del tempo grazie ad un’attività fisica appropriata. La pratica regolare di un’attività fisica per- mette di preservare il proprio corpo dall’in- vecchiamento e dalle patologie legate ad uno stile di vita sedentario. Il richiamo dei Svolgere regolarmente un’attività fisica permette di restare in forma e preservare il proprio corpo Lo sport, un alleato efficace contro l’invecchiamento psico-fisico L’età anagrafica non costituisce un limite all’esercizio fisico, anzi, molto spesso, l’attività sportiva permette di migliorare l’aspettativa di vita, in termini di tempo e qualità Prevenzione p. 5

Monitore 3_2014

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"Il Monitore Medico", rivista di divulgazione medico scientifica edita dal Gruppo LARC con 25.000 copie diffuse su Torino e provincia www.ilmonitoremedico.it.

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Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa Gabo s.r.l. - [email protected]

Periodico di divulgazione medicarealizzato in collaborazione

con il Gruppo Larc.Diffusione 15000 copie.

Distribuzione gratuita

Anno di fondazione 1984,anno ventisettesimo

Direttore Responsabile:Emanuela Amadei

Segreteria di redazione: Larcc.so Venezia, 10 - 10155 Torino

tel. 011.2486216 - fax [email protected]

numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia Medica Consulente Larc e Centro Medico Chirurgico Guttuari Asti

SETT 2011_4TO def:Layout 1 21/09/11 08:35 Pagina 1

numero 3, 2014

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Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Gruppo Larc. Diffusione 25.000 copie. Distribuzione gratuita. Anno di fondazione 1984, anno trentesimoDirettore Responsabile: Emanuela Amadei. Segreteria di redazione: Larc C.so Venezia, 10 - 10155 Torino tel. 011.2486216 - fax 011.4785146Sito web: www.ilmonitoremedico.it, e-mail: [email protected]

L’esperto risponde

p. 7

in collaborazione con

Centro Medicodi Fisiokinesiterapia

e Ginnastica Riabilitativa

Approfondimento

p. 1 e 2

Lo sport, un alleato efficace contro l’invecchiamento psico-fisico

p. 3

Mappatura dei nei in epiluminescenza: un’arma in più contro il melanoma

Dossier

p. 4

Arteriopatie periferiche: la malattia delle vetrine

La cardiorisonanza

Speciale CUORE

Appuntamentie novità

p. 6

continua a pag. 2

Il dottore Federico Olliveri specialista in car-diologia e medicina interna spiega come pre-servare corpo e mente dall’usura del tempo grazie ad un’attività fisica appropriata.

La pratica regolare di un’attività fisica per-mette di preservare il proprio corpo dall’in-vecchiamento e dalle patologie legate ad uno stile di vita sedentario. Il richiamo dei

Svolgere regolarmente un’attività fisica permette di restare in forma e preservare il proprio corpo

Lo sport, un alleato efficace contro l’invecchiamento psico-fisico

L’età anagrafica non costituisce un limite all’esercizio fisico, anzi, molto spesso, l’attività sportiva permette di migliorare l’aspettativa di vita, in termini di tempo e qualità

Prevenzione

p. 5

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Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

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numero 1, 2014

il monitoreMEDICO2 numero 3, 2014

romani, “mens sana in corpore sano”, invitava a prendersi cura non solo del proprio corpo ma anche dello sviluppo della mente grazie allo studio e alla cultura. Oggi la scien-za conferma, grazie a studi di tipo epidemiologico e trials randomizzati, che l’attività fisica è in grado di ridurre l’e-sposizione a numerose malattie allungando e migliorando la qualità di vita.

Una persona anziana o una persona malata può prati-care un’attività sportiva? Non esiste un limite anagrafico per esercitare un’attività fisica. Ovviamente è corretto sottoporsi ad un preventivo controllo medico, per valutare insieme allo specialista il tipo di sforzo fisico a cui ci si può esporre. Ma un’attività sportiva è comunque sempre consigliabile, in modo parti-colare in caso di malattie cardiovascolari, tra cui infarto e ictus che sono, nel mondo occidentale, la prima causa di morte e di invalidità. L’adozione di uno stile di vita sano è la migliore forma di prevenzione, è indispensabile quindi, non fumare, non ingrassare e svolgere attività fisica in modo regolare. Queste tre regole di vita sono strettamente legate tra loro e hanno effetti la cui incidenza è reciproca: chi fa sport au-menta il proprio metabolismo e di conseguenza il consu-mo calorico, riducendo così il rischio di obesità. Chi ama lo sport e desidera raggiungere degli obiettivi, miglioran-do le proprie prestazioni sportive, raramente si danneggia l’apparato respiratorio fumando. Se i vantaggi sul sistema cardio circolatorio sono abbastanza evidenti e facilmente riscontrabili, è necessario evidenziare che i benefici dell’at-tività fisica si riscontrano anche nelle patologie tumorali riducendone l’incidenza, ad esempio il cancro al seno. Effetti positivi non trascurabili sono dimostrati nel campo della malattie degenerative neurologiche tipo il morbo di Parkinson: l’esercizio fisico ne rallenta il decorso.

Non esistono quindi controindicazioni per chi è malato di cuore, o chi soffre di ipertensione o scompensi cardiaci? Non solo non esistono controindicazioni ma anzi, previo consulto medico, è buona norma, anche per questi sog-getti, praticare un’attività fisica; l’accortezza è di persona-lizzare il programma di allenamento con il supporto dello specialista che ha chiaro il quadro clinico del paziente.

Quali sono gli sport che si possono praticare in età adulta?Dobbiamo abbandonare l’idea che l’attività fisica coinci-da esclusivamente con gli sport agonistici e maggiormente diffusi sulle reti televisive: l’esercizio fisico può coincidere banalmente con una lunga camminata. Le linee guida della Società Americana di Cardiologia con-siderano fisicamente “attivo” un soggetto adulto che pra-tichi almeno mezz’ora di cammino a buon passo, quindi circa 2,5 km al giorno, per una settimana. Per chi deside-

rasse perdere peso, le indicazioni da seguire prevedono di raddoppiare il tempo. Non esistono limiti di età oggettivi, è implicito che lo sfor-zo debba essere calibrato in base allo stato di salute e alle capacità dell’individuo, ma l’esercizio fisico in età adulta è caldamente consigliato.

Cosa si intende per “ginnastica dolce”? Sono presenti in quasi tutte le circoscrizioni della nostra città delle palestre nelle quali è possibile svolgere la cosid-detta ginnastica dolce, che prevede esercizi semplici con movimenti lenti e fluidi, con l’uso di piccoli attrezzi. Que-sta ginnastica è rivolta ai soggetti che vogliono mantenere la propria elasticità muscolare e rinforzare i muscoli meno utilizzati, quali gli addominali o i dorsali. Questa attività deve comunque essere accompagnata ad una camminata, meglio se effettuata in luoghi rilassanti fuori città.

Per iscriversi in palestra è sempre necessario il certifi-cato medico? Il certificato medico richiesto al momento dell’iscrizione in palestra è stato introdotto dal decreto Balduzzi, e in al-cuni casi deve essere supportato da un elettrocardiogram-ma. È una pratica corretta per tutte le attività sportive, perché permette di individuare i soggetti che potrebbero essere a rischio e che ignorano di essere affetti da alcune patologie e anche di individuare il programma personaliz-zato in caso in cui fossero presenti delle anomalie. Anche se l’accesso ad internet mette a disposizione molte infor-mazioni, sono da evitare i piani di allenamento “fai da te”: è necessario parlare con il proprio medico al fine di non esporsi a inutili rischi e soprattutto godere degli effetti be-nefici di un’attività sportiva.

Dr. Federico OlliveriSpecialista in Cardiologia

e Medicina InternaConsulente LARC

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Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

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p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

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Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

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Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

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Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

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numero 1, 2014

il monitoreMEDICO 3numero 3, 2014

Si contano 19 casi all’anno su 100 mila abitanti contro una media italiana di 12 casi; altrettanto drammatico è l’aumento dell’incidenza, con un incremento dai 36 nuovi casi nel 1975 ai 400 nel 2011, fino ai 490 nei soli primi 8 mesi del 2013.Pur trattandosi nella maggior parte dei casi di forme iniziali di melanoma (49,6% dei casi totali) e pertanto più raramen-te pericolose per la salute del paziente, i numeri preoccupano ugualmente in quanto si tratta di un tumore maligno aggressi-vo, a rischio di metastatizzazione e non di rado mortale.Tra i fattori di rischio vanno ricordati l’esposizione intensa a raggi UV - provenienti sia dal sole che da fonti artificiali -, una predisposizione genetica, il fototipo chiaro e un elevato numero di nei (o “nevi”).Come per gran parte dei tumori, la prevenzione inizia senza dubbio dallo stile di vita. Occorre evitare l’esposizione pro-lungata e intensa al sole (a maggior ragione se la carnagione è chiara) e l’uso di lampade abbronzanti, fonte di un’elevata concentrazione di raggi UV sulla pelle, mentre è opportuno impiegare dispositivi di protezione dal sole costituiti da un adeguato abbigliamento e da filtri solari. Questi ultimi vanno applicati con regolarità e uniformità, senza dimenticare che ogni pelle ha una propria reazione al sole (“fototipo”) e richie-de un diverso fattore di protezione solare (SPF).Oltre a queste buone norme, tuttavia, è necessario imparare a conoscere la propria pelle identificando qualsiasi cambia-mento sospetto nel numero e nell’aspetto dei nei. Spesso infatti il melanoma può presentarsi nelle fasi iniziali come un nevo, da cui però si distingue per la sua disomogeneità, il colore scu-ro, l’accrescimento rapido e asimmetrico ed i bordi irregolari e frastagliati. L’autoesame tuttavia non può mai sostituire un accurato controllo dermatologico dei nei, da effettuare alme-no una volta all’anno su tutta la superficie della cute (si tratta dell’unico organo umano totalmente esplorabile): in quest’oc-casione si possono svelare anche minimi segnali di pericolo che devono essere interpretati da un occhio clinico esperto. Una diagnosi tempestiva è davvero in grado di “salvare la pelle”.Da diversi anni ormai i dermatologi hanno imparato ad utiliz-zare abitualmente nel controllo dei nei il dermatoscopio, uno strumento che consente di illuminare la cute e di ingrandirla di 10-20 volte mediante un sistema di lenti. In questo modo diventano riconoscibili microstrutture cutanee non visibili ad occhio nudo ed è così possibile ottenere un importante incre-mento dell’accuratezza diagnostica.

Spesso tuttavia si osservano lesioni cutanee dalle caratteri-stiche non univoche; in tali occasioni è di grande interesse l’uso della microscopia ad Epiluminescenza (ELM) o vi-deodermoscopia computerizzata. Si tratta di un dispositivo che, mediante l’uso di un sistema ottico connesso ad un ap-parato di memorizzazione digitale, consente l’acquisizione di immagini dermoscopiche per una valutazione approfon-dita e garantisce la possibilità di un confronto in tempi suc-cessivi. Non di rado, infatti, una lesione cutanea pigmentata si dimostra in graduale ed inesorabile evoluzione - dunque potenzialmente pericolosa - solo grazie ad un confronto ese-guito a pochi mesi di distanza dalla prima valutazione.L’esame con videodermatoscopio rappresenta una tecnolo-gia sofisticata particolarmente utile per l’analisi di lesioni di difficile interpretazione, consentendo un miglioramento della precisione diagnostica.Allo stesso tempo, grazie all’esame in Epiluminescenza di-gitale è possibile ottenere una precisa “mappatura dei nei” che consente di individuare in tempo possibili cambiamen-ti, anche modesti, a carico delle più significative lesioni cu-tanee.Si tratta dunque di un esame non invasivo di grande impor-tanza che, al servizio del dermatologo, è in grado di ridurre al minimo gli interventi chirurgici non necessari a carico dei nei e, al contempo, può aiutare a identificare piccole ma sostanziali modificazioni potenzialmente pericolose per la salute.

Dr. Stefano TitliSpecialista in Dermatologia

e VenerologiaConsulente LARC

La prevenzione dei nei incomincia dai nostri occhi! È importante controllarli periodicamente e rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia se si riscontrano delle anomalie

Mappatura dei nei in epiluminescenza: un’arma in più contro il melanoma

I dati recentemente pubblicati dalla Clinica dermatologica universitaria di Torino parlano chiaro: la città della Mole detiene il primato per numero di melanomi della pelle diagnosticati annualmente

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Un dolore forte, una fitta improvvisa al polpaccio mentre si cammina, così si è costretti a fermarsi e con la scusa di guardare le vetrine dei negozi ci si riposa, interrompendo la passeggiata

Arteriopatie periferiche:la malattia delle vetrine

Si tratta di un problema circolatorio nel quale le arterie riducono il flusso sangui-gno negli arti

Speciale CUORE numero 3, 20144

Le cause delle arteriopatire obliteranti periferiche (AOP) sono da ricercare nell’età, nell’abitudine al fumo, nel Diabete, nell’i-pertensione arteriosa, nella dislipidemia (colesterolo e triglice-ridi aumentati), l‘iperomocisteinemia. L’incidenza della AOP aumenta con l’età con maggior incidenza della sintomatologia a partire dai 60 anni e nel sesso maschile.

La sintomatologia. Mentre da principio le persone affette da questa malattia sono poco sintomatiche, con il passare del tempo la sintomatolo-gia evolve verso dolori muscolari tipo “crampo”, quasi mai di tipo “a fitta”, innescati da attività fisica come camminare o svolgere attività muscolare (se riguarda le braccia), dolori che scompaiono dopo alcuni minuti di riposo. Il dolore alle gam-be provocato dal camminare viene definito anche “claudicatio intermittens”, proprio per le sue caratteristiche e la reversibi-lità al riposo. I sintomi alle gambe vanno da crampi dolorosi all’anca, e/o alla coscia,e/o al polpaccio dopo aver camminato o salito le scale, all’intorpidimento della gamba, alla freddezza della gamba e/o del piede, anche rispetto all’altro arto.

La diagnosi.Si basa da principio sull’esame fisico che il Medico esegue vi-sitando il Paziente, dove ha modo di apprezzare sia l’aspetto

dell’arto sia la sua temperatura, sia la presenza o l’assenza dei polsi a cominciare dal polso femorale (con anche l’eventuale apprezzamento di soffio) fino ai polsi più periferici. L’esame più accurato per prima diagnosi, al di là dell’indice caviglia brachiale (ABI), che mette a confronto la pressione del san-gue nella caviglia con la pressione del sangue nel braccio, è sicuramente l’esame ecografico con metodica Doppler, che consente sia di definire il grado di ostruzione, sia di valutare nel tempo in modo non invasivo e ripetibile l’evoluzione della malattia. Si riserva all’angiografia a un livello successi-vo di indagine come presupposto a trattamento invasivo del quadro.

Il trattamento. Per prima cosa, di fronte a un quadro di arteriopatia, dob-biamo pensare di indirizzare il Paziente ad una diagnosi completa dei suoi “rischi circolatori” estendendo sia ad in-dagini laboratoristiche per definizione dell’assetto lipidico (colesterolo e trigliceridi) e del compenso glicemico, sia ad indagini strumentali come ecg e valutazione ecodoppler di più distretti (quantomeno del distretto sovraaortico). Obbligatorio diventa correggere lo stile di vita con una abolizione del fumo, se presente, ed una opportuna dieta povera di grassi alimentari, di zuccheri semplici e complessi in eccesso, così come una ottimizzazione dei valori pressori, ed una costante attività fisica riabilitativa. Altresì indispen-sabile un’ottima igiene e cura del piede per evitare le com-plicanze dovute alla malattia (rischio fino alla gangrena e/o necrosi delle dita). La terapia medica da instaurare riguarda quindi la correzione farmacologica là dove necessaria per dislipidemia, diabete, ipertensione. L’uso di antiaggreganti piastrinici, trova generale consenso, nel tipo e nel dosaggio opportuno per ogni Paziente. I farmaci cosiddetti “vasodi-latatori”, come la pentossifillina, hanno dimostrato risultati quantomeno controversi e non sono di beneficio comune a tutti i Pazienti. Infine, l’approccio chirurgico (bypass o angioplastica) se non cura l’arteriopatia in quanto tale, ga-rantisce un miglioramento di flusso ed una riduzione sinto-matologica nei quadri di maggiore severità clinica.

Dr. Massimo Ribetto Bruno Specialista in Cardiologia

Consulente LARC

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Speciale CUOREnumero 3, 2014 5

È una tecnica diagnostica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano

La cardiorisonanzaLa Cardio RM è una nuova metodica di imaging cardiaco che non richiede approcci invasivi e non espone il paziente a radiazioni ionizzanti

La RM è una tecnica affidabile e matura per tutti gli organi e gli apparati del corpo umano, pur se inizialmente è rimasto a lungo uno strumento diagnostico tradizionalmente dedicato alla neurologia e all’oncologia. Il cuore ha rappresentato per anni l’organo più difficile da visualizzare con tecniche radiolo-giche quali la risonanza magnetica e la tomografia compute-rizzata causa le problematiche insorte per l’applicazione a un organo, il cuore, in continuo movimento. La Cardio-RM è tuttavia diventata oggi, grazie agli enormi progressi tecnolo-gici, una metodica che permette la formulazione di diagnosi accurate e precise e di conseguenza può risolvere importanti dubbi diagnostici ed offrire al malato di cuore percorsi tera-peutici adeguati e personalizzati soprattutto quando è necessa-rio un approccio multidisciplinare. La risonanza magnetica cardiaca può utilizzare campi ma-gnetici ad alta intensità (1.5 tesla) e sfrutta la tecnologia ra-diologica sofisticata applicata alla cardiologia permettendo di evidenziare il cuore in tutti i piani dello spazio, fornendo in-formazioni rilevanti e dando la possibilità di studiare in modo estremamente preciso ed affidabile la morfologia, la funzione e la fisiopatologia del cuore. In questo modo è possibile la dia-gnosi di molte entità patologiche cardiache.

Quali sono dunque i vantaggi della Cardiorisonanza? L’esame di Cardio-RM, definibile di terzo livello nell’iter diagnostico e terapeutico del paziente, permette non solo di analizzare la funzione del cuore in movimento con accuratez-za molto elevata e superiore agli esami di “immagine” cardio-vascolare comunemente utilizzati, ma consente di valutare tipo e sede di eventuali alterazioni strutturali del muscolo cardiaco e di studiare le caratteristiche tissutali delle aree patologiche. È molto importante sottolineare che queste in-formazioni si ottengono senza esporre il paziente al rischio per la salute delle radiazioni ionizzanti, dannose e sempre più frequenti, inevitabilmente e purtroppo, durante la vita di un individuo.Le applicazioni della Cardio-RM si estendono dalla cardio-patia ischemica (oggi la patologia cardiaca di gran lunga più diffusa, dove la cardiorisonanza è in grado da sola di valutare dimensioni e capacità contrattile del ventricolo sinistro, evi-denziare la presenza e l’estensione di aree infartuate od ische-miche e individuare la possibilità di ripristinare una funzione normale e quando invece il tessuto miocardico è danneggiato in modo irreparabile), alle cardiomiopatie strutturali, quali la cardiomiopatia ipertrofica e in quella dilatativa. La cardiori-sonanza è inoltre fondamentale nella diagnosi di miocardite, patologia spesso grave e misconosciuta nei casi non acuti e dif-ficilmente diagnosticabili con i tradizionali mezzi diagnostici.

La risonanza magnetica è considerata inoltre il gold standard non solo per la diagnosi delle malattie infiammatorie del miocardio, ma anche per individuare il coinvolgimento del cuore in caso di malattie sistemiche quali le collagenopatie, le vasculiti, l’amiloidosi e altre. Inoltre la tecnica di angiori-sonanza (CEMRA), permette di ottenere immagini dell’aorta toracica in tutto sovrapponibili alle immagini di angioTAC, ed è per questo che è diventata anch’essa metodica di riferi-mento per controllare nel tempo le dilatazioni dell’aorta to-racica, ma evita al paziente i ripetuti, spesso annuali, esami radiologici. La cardiorisonanza trova, secondariamente, anche il suo impiego nella valutazione delle malfunzioni delle valvo-le cardiache, soprattutto in quella aortica, fornendo informa-zioni complementari all’ecocardiografia insieme alla quale è talora utilizzata per individuare un corretto timing chirurgico.

Come si svolge l’esame? La complessità della tecnica di questo esame e le possibilità di ricavarne risultati di elevata accuratezza e precisione fanno sì che la durata dell’esame di Cardio-RM sia di circa un’o-ra. Durante l’esecuzione dell’esame il soggetto, che è sdraia-to all’interno della macchina sufficientemente ampia e con buona apertura alle estremità di essa, è sempre a contatto con gli operatori mediante l’ascolto in cuffia della loro voce e delle istruzioni impartite e può comunicare liberamente con essi. Un corretto utilizzo della cardioRM dipende in larga misura dal quesito clinico per il quale si richiede l’esame. Al fine di un corretto utilizzo dell’esame, è bene pertanto che il medico inviante specifichi in dettaglio il motivo della richiesta.

Dr.ssa Mariagrazia SclavoSpecialista in Cardiologia

Consulente LARC

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numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia Medica Consulente Larc e Centro Medico Chirurgico Guttuari Asti

SETT 2011_4TO def:Layout 1 21/09/11 08:35 Pagina 1

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SPORT ED ATTIVITÀ FISICA: VALIDI AIUTI ALL’INVECCHIAMENTOSabato 15 GIUGNO 2014 ore 15,30Relatore: Dr. Federico Olliveri specialista in Cardiologia e Medicina Interna

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Si tratta di un sito moderno, adatto anche alla navigazione su smartphone e tablet, e che risponde alle esi-genze del paziente, andando a completare un sistema di contatto digitale con il Gruppo LARC, che parte dal momento della prenotazione (attraverso il portale di prenotazione on-line) fino alla comunicazione dell’e-sperienza vissuta (attraverso questionari inviati via email a coloro che effettuano una prestazione), senza di-menticare gli inviti e le promozioni comunicati sulla pagina Facebook “Gruppo LARC” e tramite la newsletter mensile agli iscritti.

• PAP TEST CON METODOLOGIA ThinPrep®

Il Gruppo LARC ha deciso di adottare la metodologia del Pap Test in fase liquida ThinPrep®: un’innovazione del Pap Test tradizionale. Ricerche cliniche condotte su migliaia di donne hanno dimostrato che la tecnologia su strato sottile ThinPrep® aumenta in misura significativa l’identificazione delle cellule precancerose.

Il TP PAP TEST migliora la qualità e la rappresentatività del vetrino preparato dal ginecologo; per una lettura efficace da parte del citologo se identificato precocemente il cancro della cervive uterina è ben curabile. Per questo il pap test va eseguito con regolarità.

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IL SOLE COME AMICOGIUGNO 2014PREVENZIONE E CURA DELLA PELLEPRENOTA SUBITO! PER TE UNO SCONTO DEL 10% SU VISITA DERMATOLOGICA CON CONTROLLO DEI NEI

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Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa Gabo s.r.l. - [email protected]

Periodico di divulgazione medicarealizzato in collaborazione

con il Gruppo Larc.Diffusione 15000 copie.

Distribuzione gratuita

Anno di fondazione 1984,anno ventisettesimo

Direttore Responsabile:Emanuela Amadei

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Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

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Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

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DERMATOLOGIAPrurito intimoHo effettuato visita ginecologica ed esa-me batteriologico. Riscontrata presenza rara di candida che ho curato con anti-biotici, ma il fastidio persiste. Potrebbe trattarsi di dermatite? Esiste qualcosa che non sia cortisone per far andar via il fa-stidio? M.A.

Risponde la Dr.ssa Emanuela BarberioSpecialista in Dermatologia

e VenerologiaConsulente LARC

Il prurito vulvare può avere molte dia-gnosi, tra cui sicuramente quella di der-matite (allergica o irritativa). In funzio-ne della diagnosi si definisce la terapia specifica che può anche fare a meno del cortisone. Ovviamente per la definizio-ne di entrambi è indispensabile la visita specialistica.

FISIOKINESITERAPIACistocele (prolasso della vescica)Sono affetta da cistocele di 1°/2° gra-do, con conseguenza di vescica ipe-rattiva. Sono idonea alla riabilitazione perineale? Per il cistocele c’è solo l’in-tervento chirurgico? Se sì, qual è il più pertinente? S.R.

Risponde il Dr. Sergio Rigardo Specialista in Medicina Fisica

e Riabilitazione ed Idrologia MedicaConsulente LARC

Per la forma di cistocele di cui è affetta un tentativo di rieducazione perinea-le potrebbe essere utile a migliorare i suoi sintomi. In ogni caso non pregiu-dica l’eventuale intervento chirurgico, ma anzi prepara le strutture a reagire in modo adeguato al trattamento chi-rurgico, accelerando il ripristino delle funzioni a cui sono deputate. Non è possibile consigliare l’intervento più indicato: questa indicazione deve es-sere fatta dopo un’accurata valutazione funzionale da un chirurgo esperto.

Dolore alle ginocchiaHo 74 anni, sono stata operata di mi-scectomia al ginocchio destro per car-tilagine molto assottigliata. Ho fatto 5 infiltrazioni di acido ialuronico, ma per-sistono forti dolori che non riesco ad eli-minare, cosa posso che fare? F.P.

Risponde il Dr. Angelo DettoniSpecialista in Ortopedia

e TraumatologiaConsulente LARC

Non è possibile dare una risposta sen-sata se non si ha la storia completa e soprattutto non si ha un riscontro cli-nico e radiografico. Pur rischiando di scontentare il paziente, nella mia sto-ria professionale, ho sempre preferito non basarmi su una sola documenta-zione radiografica, anche se completa, perché è indispensabile il dato clinico che può emergere solo da una visita.Tutto ciò per evitare marchiani errori di valutazione o ingenerare false aspet-tative.

ORTOPEDIA

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Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

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Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

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• Correnti diadinamiche• Correnti interferenziali• Elettrostimolazioni• Endermoterapia Lpg®• Infiltrazioni articolari• Kinesiterapia e Rieducazione funzionale• Laserterapia• Linfodrenaggio e Pressoterapia• Logopedia• Magnetoterapia• Massoterapia riflessogena• Mesoterapia e Mesoterapia antalgica omeopatica

• Onde d’urto per uso ortopedico ed estetico (Cellulite)• Osteopatia• Radarterapia e Infrarossi:

Termoterapie decontratturanti la muscolatura• Riabilitazione Perineale• Rieducazione Posturale Globale (Rpg)• T.E.N.S. Antalgiche Ionoforesi• Tecarterapia• Trazioni vertebrali meccaniche computerizzate• Ultrasuoni nelle patologie infiammatorie

ed artrosiche • Taping neuromuscolare

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Centro Medico Specialistico di Fisiokinesiterapia e Ginnastica Riabilitativa

CENTRO MEDICO CHIRURGICO FREIDOUR Via Freidour, 1 ang. C.so Trapani, 16 - Torino

Day Surgery e Ambulatorio Polispecialistico

CENTRO MEDICO CHIRURGICO GUTTUARI Via Guttuari, 22 - Asti

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Poliambulatorio Specialistico e Diagnostica per Immagini

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TUTTI I CENTRI SONO CONVENZIONATI CON I PRINCIPALI FONDI DI CATEGORIA

FISIOKINESITERAPIA E GINNASTICA RIABILITATIVA

*Tutti i centri sono convenzionati con i principali fondi di categoria

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ESAMI DI LABORATORIODIAGNOSTICA PER IMMAGINI Radiologia Tac Risonanze Magnetiche aperte Ecografie

VISITE MEDICHE SPECIALISTICHE CHIRURGIA AMBULATORIALESTUDIO DENTISTICOPREVENZIONE ONCOLOGICACHECK UP PERSONALIZZATIFISIOKINESITERAPIA

TERAPIA A ONDE D’URTOper uso ortopedicoper uso estetico

AMBULATORIO DELL’OSTEOPOROSIMEDICINA DELLO SPORTMEDICINA DEL LAVORODAY SURGERY

Il MONITORE MEDICO è distribuito presso tutti i centri del Gruppo Larc e presso altri esercizi dislocati sul territorio: per conoscere quello più vicino a te, manda una e-mail con tuo indirizzo a [email protected]

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