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IL MIO GIORNALINO
n. 6 Gennaio-Febbraio 2019
TESTATA A CURA DEI DOCENTI DELLA SCUOLA
IN QUESTO NUMERO… CHI SI FERMA E’ PERDUTO Continuano le attività nel nostro istituto. p. 2 ORIENTAMENTI E’ tempo di scelte importanti per il futuro dei nostri studenti. Seguiamo il loro percorso…. p. 6 GIOCANDO SI IMPARA. UN CORSO DI SCACCHI NELLA SCUOLA MEDIA Inaugurato nel mese di gennaio un interessante corso tenuto dal Prof Elia. p. 10 IL NOSTRO CODICE STRADALE: I SEGNALI DELLA VITA Una classe seconda della scuola media “Calamatta” partecipa al concorso indetto dalla Fondazione Mauri di Roma. p. 12 GIORNATA DELLA MEMORIA Per non dimenticare gli orrori della Shoah una giornata di studi all’Aula “Pucci” p. 16
BUON CARNEVALE! Creazioni della scuola … per augurarvi un buon Carnevale! p. 18
Tempi duri per docenti e studenti alle prese con scrutini e valutazioni! Eppure, quando c’è entusiasmo e partecipazione, nonostante i ritmi frenetici, la scuola riesce ad essere attiva in tanti progetti che vi presentiamo in questo numero. Un inizio di 2019 importante per gli studenti delle classi terze della scuola media inferiore, che li ha visti impegnati nella scelta e nell’iscrizione alla scuola superiore. Presto spiccheranno il volo, ma al loro posto arriveranno altri alunni l’anno prossimo e alcuni studenti della prima ci raccontano qui come hanno vissuto il passaggio alla scuola media e cosa è cambiato. Tra i progetti che vi presentiamo c’è il corso di scacchi che è stato inaugurato a gennaio e che è tenuto dal Prof. Alessio Elia, che abbiamo intervistato in questo numero. E non solo dal gioco degli scacchi possiamo trarre regole utili da applicare nella vita quotidiana, ma anche dal codice stradale! Hanno lavorato con originalità su questo tema gli studenti di una classe seconda della scuola media “L. Calamatta” che partecipano ad un concorso sull’educazione stradale indetto dalla Fondazione Mauri di Roma. Tra le uscite didattiche di questo periodo quello della media “Calamatta” e “Borlone” nella giornata della memoria, presso l’Aula “Pucci”, alla presenza del sindaco e del rappresentante della Comunità ebraica Giacomo Moscati. Infine i lavori degli studenti delle scuole medie per il Carnevale! Non ci resta che augurarvi, una buona lettura e vi invitiamo a inviare contributi all’indirizzo [email protected] entro il 30 marzo 2019 per il prossimo numero del giornalino... Le Professoresse Claudia Demichelis e Rosalia Saponara
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CHI SI FERMA È PERDUTO
L’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” non si ferma mai e continua ad aderire alle varie
iniziative organizzate da enti e associazioni locali.
Tra queste ricordiamo:
Quarta edizione del Bomber Day
Associazione Flavio Gagliardini Onlus
Giochi sportivi studenteschi Giochi sportivi studenteschi
Corsa campestre Campionato di pallavolo
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Incontro con la polizia ferroviaria
Incontro sull’immigrazione
Visita alla Capitaneria di porto
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E abbiamo anche i vincitori dei Giochi matematici che si sono svolti nel mese di ottobre:
Categoria CE (4° e 5° elementare)
Scuola primaria “Renata Borlone”
Gabriele Rossi Ludovica Balistreri Giorgia Santacroce 1° classificato 2° classificata 3° classificata
Categoria CE (4° e 5° elementare)
Scuola primaria “Don Lorenzo Milani”
Cristian Gorla Lorenzo Margiotta Lorenzo Miceli 1° classificato 2° classificato 3° classificato
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Categoria C1 (1° e 2° media)
Scuola secondaria “Luigi Calamatta”
Categoria C2 (3° media)
1° classificato: Tiziano Lucani
2° classificato: Valerio Sturiale
3° classificata: Elena Aiello
1° classificato: Giordano Pazzaglia
2° classificato: Letterio Milea
3° classificato: Andrea Crocicchia
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ORIENTAMENTI
Gennaio è il mese in cui ci si può iscrivere all’anno scolastico 2019/2020, momento delicato
soprattutto per gli studenti che frequentano la terza media, che si trovano davanti al bivio più
importante in materia di futuro: la scelta della scuola superiore.
Quest’anno, il nostro Istituto è riuscito a organizzare delle giornate di orientamento nelle diverse
scuole superiori presenti nel territorio per permettere agli alunni di conoscere l’offerta formativa e gli
sbocchi lavorativi, imparare a conoscersi per capire quali sono le proprie abilità e competenze, al fine
di riuscire a scegliere il percorso formativo più adatto alle proprie caratteristiche e gusti.
Ma vediamo quali sono state le impressioni dei nostri alunni circa l’esperienza di orientamento e quali
i loro sentimenti su questo ultimo anno di scuola media:
“Le giornate di orientamento nei diversi istituti superiori sono state utili non solo per approcciarci a un
nuovo contesto ma anche per permetterci di avere le idee più chiare sulla scelta della scuola superiore
che ognuno di noi ha effettuato in base alle proprie aspirazioni e ascoltando i consigli dei nostri
professori”.
Beatrice Beni, 3 D “R. Borlone”
“Questo è l’ultimo anno in cui staremo tutti insieme! Alcuni di noi prenderanno strade diverse e sarà
difficile separarci perché ci conosciamo dalle scuole elementari o addirittura dall’asilo.
Durante questi tre anni abbiamo vissuto momenti felici e anche tristi, ma siamo rimasti sempre uniti.
I nostri professori hanno cercato di trasmetterci al meglio le loro conoscenze anche con approfondimenti
di alcuni argomenti. Ci hanno dato tanti consigli, ci hanno fatto capire che per ottenere ciò che si vuole,
bisogna lavorare duramente, ma c’è sempre un momento per ridere e scherzare insieme. A volte possono
sembrarci severi ma il loro scopo è quello di motivarci a dare sempre di più perché loro credono in noi.
Abbiamo stretto un legame molto forte con i nostri insegnanti e sarà difficile separarci da loro.
Non pensate che la terza media sia un anno duro e noioso a causa dei temutissimi esami ma consideratelo
come l’ultimo anno di un percorso in cui avete conosciuto persone che hanno cambiato il vostro modo di
essere e percepire la realtà. La scuola media è il luogo ove abbiamo trascorso parte della nostra vita e
vorrei che non finisse mai. Ringrazio tutti i professori per il loro supporto ma un grazie va anche a noi
stessi per aver inserito il primo tassello nel nostro cammino, e sarà compito nostro scegliere la
destinazione”.
Martina Matricardi, 3 D “R. Borlone”
“In questo ultimo anno scolastico, il sentimento che ci accomuna tutti è la paura: la paura di non sentirsi
abbastanza, la paura di fare una scelta importante che condizionerà il nostro futuro. Ciò che ha placato
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questa mia paura sono state le giornate di orientamento negli istituti superiori che mi hanno aiutato a
capire quale fosse la scuola più adatta a me, ma anche i consigli di amici, familiari e soprattutto
professori. Sì, perché i nostri cari e amatissimi professori sono coloro che ci conoscono più di tutti,
conoscono le nostre capacità e sanno come potremmo sfruttarle”.
Nausicaa Scirocchi, 3 D “R. Borlone”
Anche i più piccoli, che il prossimo anno inizieranno la prima media, hanno partecipato ai
laboratori di diverse discipline organizzati dai docenti e alunni del nostro Istituto.
Vi lasciamo qualche foto del laboratorio di scrittura creativa coordinato dal Prof. Giuseppe
Passarello e gli studenti della 2 D del plesso “Borlone”.
“L’esperienza che ho fatto con i professori delle medie è stata molto bella.
Il programma dell’anno prossimo sarà molto interessante, vasto e impegnativo”.
Giordano Farace
“È stata una bella esperienza, mi sono piaciute tutte le materie, gli insegnanti hanno avuto molta
pazienza. Alle medie sarà dura!”.
Lazar Adina
“Il laboratorio di scienze è stato interessante perché abbiamo realizzato gli atomi e le molecole con la
plastilina”.
Alessandro Antimi
“L’esperienza di orientamento alla scuola media è stata molto bella e divertente.
Scelta delle scuole superiori
Istituti professionali
Istituti tecnici
Licei
E questo è quanto emerso da un sondaggio effettuato nelle nostre tre terze medie: Istituto tecnico 13 iscritti; Istituto professionale 17 iscritti; Licei 32 iscritti.
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I laboratori che mi sono piaciuti di più sono stati quello di arte e di spagnolo: durante il laboratorio di
arte abbiamo realizzato e personalizzato un segnalibro; durante quello di spagnolo abbiamo imparato i
numeri, i colori e alcune parole giocando all’impiccato”.
Simone Cibeli
“Il laboratorio che mi è piaciuto di più è stato quello d’italiano perché il professore ci ha fatto fare un
lavoro interessante: ci ha dato il testo di una storia da cui dovevamo cancellare alcune parole lasciando
quelle che ci interessavano per formare una frase. È stato un lavoro molto bello perché ha stimolato la
nostra creatività”.
Emanuele Pazzaglia
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La parola, poi, a due alunne della 1 B del plesso “Calamatta” che ci raccontano la loro
esperienza nella nuova realtà della scuola media.
Appena arrivata alla scuola media mi sembrava tutto un po’ strano: dover chiamare l’insegnante
“professoressa”, dover darle del lei… Alle medie ci sono più compiti rispetto alle elementari e le materie
sono più faticose. Durante le verifiche abbiamo tutti un po’ di ansia di non riuscire a completare il
compito, ma poi alla fine ci riusciamo. La mia materia preferita è spagnolo perché sin da quando ero
piccola sognavo di andare a vivere in Spagna. Le scuole medie sono una bella esperienza! Un consiglio che
voglio dare ai bambini che arriveranno in prima media il prossimo anno è di non spaventarsi all’idea di
dover studiare di più. Vorrei anche dire ai ragazzi di non preoccuparsi se, invece di prendere dieci,
prendono otto, perché ho notato che alle medie i voti sono più bassi di quelli delle elementari.
Giulia Prizzi 1 B Scuola media “L. Calamatta”
Questi primi mesi di scuola media sono stati molto divertenti, ma anche difficili. Tanti professori e tanti
compiti, ma col tempo ho iniziato ad abituarmi. Sono cambiata e sono cresciuta, non solo fisicamente. Ho
fatto nuove amicizie. La scuola media è un ambiente educativo e divertente. Il consiglio che do ai ragazzi
che il prossimo anno arriveranno in questa scuola è quello di non spaventarsi. Semmai aveste delle
difficoltà di ogni tipo, non abbiate paura di chiedere aiuto. I vostri compagni e i professori sapranno
comprendervi e aiutarvi.
Sophia De Paolis 1 B Scuola media “L. Calamatta”
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GIOCANDO SI IMPARA. UN CORSO DI SCACCHI NELLA SCUOLA MEDIA
Prof. Elia, come nasce la sua passione per gli scacchi?
Ho iniziato a giocare a scacchi da bambino, all’età dei nostri alunni; da autodidatta, sono diventato più
bravo in seguito, frequentando i corsi organizzati presso alcuni circoli del territorio. Qui sono venuto a
contatto con la figura interessante dell’istruttore, che si occupa di divulgare il gioco nelle scuole, di
insegnare le mosse, di accompagnare i ragazzi ai tornei, ai campionati studenteschi. Ho deciso quindi
di promuovere questa disciplina nelle scuole, dove organizzo corsi di scacchi ormai da sette anni.
Il 17 gennaio 2019 ha avuto inizio il corso di
scacchi presso la scuola “Don Lorenzo Milani”.
Abbiamo intervistato il Professor Alessio Elia, per
avere alcune informazioni sul progetto e sul
valore educativo di questa disciplina.
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Perché un corso di scacchi nella scuola?
Anche l’Unione Europea ormai ha riconosciuto il valore di questa disciplina nelle scuole soprattutto
perché potenzia la capacità logico-geometrica, la memorizzazione, il rispetto delle regole e
dell’avversario; per questo si sta ampiamente diffondendo nelle scuole. Un aspetto educativo è anche
rappresentato dal riconoscere il significato della sconfitta; nella vita non si può sempre vincere. Le
sconfitte in realtà ci migliorano e quindi ben vengano.
Come è organizzato il corso e chi ha aderito?
Il corso avrà una durata complessiva di quaranta ore. Gli incontri si terranno il giovedì pomeriggio,
dalle 14,30 alle 16,30 presso la sede dell’Istituto Comprensivo “Don Milani”. Al corso hanno aderito per
ora circa venti alunni, un numero perfetto per organizzare dei mini-tornei; anche alcuni docenti hanno
chiesto di partecipare e ne sono molto felice, perché i ragazzi potranno finalmente prendersi la loro
rivincita sui grandi!
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IL NOSTRO CODICE STRADALE: I SEGNALI DELLA VITA
Siamo la 2° B della Scuola “L.
Calamatta” – Istituto
Comprensivo “Don Milani” di
Civitavecchia. Per rispondere
alla traccia di questo concorso
indetto dalla Fondazione
Mauri di Roma dal titolo Il non
rispetto del codice della strada
e la mancanza di senso civico
sono sintomi di immaturità ed
inciviltà frutto spesso del
fanatismo e dell’esaltazione,
abbiamo voluto produrre
qualcosa di originale. Con le
Professoresse Stefania Federici
e Claudia Demichelis abbiamo
studiato il significato di alcuni
segnali stradali e ci è venuto in
mente che questi possono
essere non solo delle buone
norme da seguire in strada, ma
anche degli ottimi consigli per
vivere in modo maturo e
responsabile.
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La distanza di sicurezza sulla strada
serve per non tamponare il veicolo di
fronte. Nella vita quotidiana può
essere paragonato alla distanza tra
due o più persone.
Come per non farsi male in strada
anche nella vita occorrono delle
distanze dalle cattive strade per non
farsi male!
Camilla Tazzini, Valeria Isabel De
Sousa e Federica Branco.
Le donne non si toccano
nemmeno con un fiore. Le
donne hanno gli stessi
diritti degli uomini. Non
bisogna farle soffrire, ma
prendersi cura di loro.
Attenzione ai bambini,
ma anche alle donne!
Melissa Dell’Anno e
Emma Gavagnin
La vita è come una strada dritta,
anche se esistono imprevisti che
possono deviarti. Meglio rispettare
questo segnale anche nella nostra
vita! Nella vita la direzione obbligata
ce la danno le persone adulte: e
bisogna ascoltarle perché ci
consigliano per il nostro bene.
Flavio Costa e Mattia Ciafani
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A volte sostare può essere una perdita di
tempo. Il divieto di sosta può
rappresentare un consiglio per non
fermarsi in posti sbagliati, ma per
rimettersi in moto, viaggiare verso posti
nuovi… per sentirsi nuovi e imparare
cose nuove.
Amin Abdou e Sharon De Vanna.
Noi diciamo STOP al bullismo,
agli abusi sui minori, alle
violenze, alle persone che
utilizzano sostanze
stupefacenti, agli atti vandalici
e ai suicidi.
Enio Rasicci, Luca Romiti e
Davide Baric
Come nel divieto di
sorpasso per i
camion, così i più
grandi non si
dovrebbero
approfittare dei più
piccoli. Essere civile
significa anche
rispettare i più
deboli.
Karim El Aliani,
Marco Pandolfi e
Corado Mircescu
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Dare la precedenza è un segno di
gentilezza. Se vediamo una
persona anziana o più grande
sulla soglia di una porta, è segno
di educazione farla passare per
prima. Dobbiamo dare la
precedenza ai disabili, agli anziani
e ai bambini piccoli. Spesso nella
vita non dare la precedenza alle
cose importanti può comportare
rischi e condurci in posti inutili.
Cristian Ciciani e Giordano Floris
Il divieto di accesso vuol
dire che nella vita ci sono
alcune regole che vanno
rispettate e ci sono alcuni
posti in cui non bisogna
andare. Ci sono regole
che vanno rispettate e
dobbiamo fare tesoro di
queste se non vogliamo
ritrovarci in una strada
senza uscita…
Riccardo Burtini, Gioele
D’Assaro e Patrizio
Gambaro
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GIORNATA DELLA MEMORIA
Il 28 gennaio 2019 le classi 2C della scuola media “Calamatta” e le 2 D della scuola media
“Borlone” hanno preso parte alla celebrazione della giornata della memoria, presso l’Aula
“Pucci”, alla presenza del sindaco Antonio Cozzolino e dell’intera Giunta comunale. Un ospite
speciale, il rappresentante della Comunità ebraica Giacomo Moscati, si è confrontato con circa
duecento studenti di Civitavecchia sugli orrori della Shoah e sulla necessità di “non
dimenticare il passato, affinché tutto questo non capiti più nel futuro”.
Di seguito riportiamo alcune riflessioni sulla giornata scritte da alcune alunne della classe 2C
della scuola media “L. Calamatta”.
Il giorno 28 gennaio 2019 la nostra classe si è recata all’Aula “Pucci” per ascoltare la
testimonianza di Giacomo Moscati; i suoi nonni e i suoi genitori hanno vissuto la terribile
tragedia dello sterminio del popolo ebreo avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, a
causa del progetto politico di Hitler. (Giorgia Faggiano)
La giornata della memoria è stata istituita per non far spegnere il ricordo di tutte quelle vittime
ebree uccise, sfruttate e umiliate nei campi di concentramento. (Valeria Di Donato)
Ricordare lo sterminio del popolo ebreo nei lager nazisti non mi fa provare solo orrore, non mi fa
solo sentire fortunata: mi fa ragionare e riflettere. Quando vedo filmati, foto, documentari sulla
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Shoah, la mia domanda è: “Come l’uomo ha potuto essere così crudele?. In quei campi
accadevano cose orribili. L’obiettivo dei nazisti era annientare gli Ebrei, sia come “razza” che
come singole persone… e riuscirono nel loro intento. Molta gente è stata uccisa dalle
persecuzioni naziste e dall’indifferenza di altri che, pur sapendo, non intervennero forse per
paura. (Martina Lepori)
Penso che sia molto importante ricordare il giorno della Shoah, per non commettere di nuovo lo
stesso errore. La cosa “buona” è che qualcuno sia riuscito a sopravvivere per poter raccontare
l’orrore che ha visto e che ha provato. In questo mondo e in questo tempo è molto probabile che
ci sia superficialità per ciò che è accaduto. Mi colpisce e mi fa pensare questa frase:
Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità,
solo allora potrete dimenticarci.
(Daniela Serpe)
La fiamma di tutte quelle vittime arde ancora dentro di noi; dobbiamo riuscire a non farla
spegnere, perché questa vicenda ci sia sempre di insegnamento. (Elena Aiello)
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BUON CARNEVALE!
Vi auguriamo un buon Carnevale con gli splendidi lavori realizzati dalle scuola media “Calamatta” e
“Borlone, sotto la guida creativa della Prof.ssa Anna Biferali….