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Convento dell’Incontro a Bagno a Ripoli Informazioni, programmi, attività, a cura del Movimento Adulti Scouts Cattolici Pratesi - Piazza Mercatale 149, Prato - Stampato in proprio www.masciprato.com N O T I Z I A R I O M.A.S.C.I. Prato N° 2 Novembre 2016 Anno XXXIII N° 298

N O T I Z I A R I O M.A.S.C.I. Prato 2016.pdfriforma hanno fatto notare come non sarà facile fare questa distinzione. La Comunità MASCI di Prato ha organizzato per il 9 novembre

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Convento dell’Incontro a Bagno a Ripoli

Informazioni, programmi, attività, a cura del Movimento Adulti Scouts Cattolici Pratesi - Piazza Mercatale 149, Prato - Stampato in proprio

www.masciprato.com

N O T I Z I A R I O M.A.S.C.I. Prato

N° 2

Novembre 2016 Anno XXXIII

N° 298

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Calendario del mese di novembre 2016 Martedì 1°, ore 9,30 Nella chiesa di S. Bartolomeo il nostro Ass. Ecc.co don Marco Natali celebrerà una S. Messa in suffragio di tutti gli scout ritornati alla “Casa del Padre”. Lunedì 7, ore 17,30 Riunione di Consiglio in casa di Anna e Piero Bini. Mercoledì 9, ore 21,15 In sede, riunione di Comunità sul tema “Referendum Costituzionale”: essere informati per un voto motivato! (Vedi a pag. 3) Abbiamo chiesto all’amico avv. Paolo Cappelli, uomo di legge, di aiutarci a capire per formarci una opinione personale. Siamo tutti un po’ confusi dal bombardamento mediatico su giornali e tv; riceviamo messaggi contrastanti ed è difficile distinguere tra ciò che è detto nell’interesse generale o per favorire questo o quel partito! Sabato 12 Camminata biblica. Ore 8.30, prima lettura biblica e riflessione nella chiesa dei Cappuc-cini. Ore 11 circa, seconda lettura e riflessione nella chiesa di San Niccolò. Percorso: via Diaz - via Cadorna – piazza della Pietà – via Capponi - via Mayer – la Passerella – piazza Duomo - via Muzzi – piazza S. Domenico – piazza. S. Niccolò. Sabato 19 e domenica 20 Giornata Regionale dello Spirito Regionale. Informazioni a pag. 2. Mercoledì 23, ore 21,00 Riunione di Catechesi con don Marco. Sabato 26, ore 17.30 In sede, “Serata Cinema”: sarà proiettato il film “Se Dio vuole “ di Edoardo Falcone, con Alessandro Gassman e Marco Giallini (2015) Seguirà la discussione con uno scambio fra noi su dubbi ed emozioni suscitate dalla visione del film. (Vedi a pag. 7). La serata si concluderà a tavola mangiando qualcosa insieme. Chi si ferma per la cena deve avvertire Fausta Martini entro martedì 22 novembre. Tel. 0574 984101 cell.339 6138738 e-mail:- [email protected].

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GIORNATA REGIONALE DI SP IR ITUAL ITA’

19-20 NOVEMBRE 2016 Convento de l l ’ Incont ro Bagno a Ripo l i (F I )

Programma di massima

Sabato 19 Novembre Ore 14.00-16.00 Accoglienza Ore 16.30 Recita di Vespri e relazione sul tema: “La Misericordia”: Misericordia di Dio verso l’uo mo, Misericordia dell’uomo verso il fratello. Ore 17.30 Lavoro in gruppi Ore 19.30 Cena Ore 20.45 Via Crucis e S. Messa Ore 22.00 Riposo

Domenica 20 Novembre Ore 07.30 Sveglia e riscaldamento muscolare Ore 08.00 Colazione Ore 09.00 Relazione dei gruppi Ore 11.00 Assemblea Ore 12.30 Pranzo Ore 14.30 Cerchio di chiusura

La relazione sarà tenuta da Marino. Le camere sono riscaldate e fornite di coperta e piumino. Occorre por-tare lenzuoli o sacco a pelo e quanto necessario per l’igiene personale. La cambusa sarà a cura di Mauro e Carla di Figline V.no con il nostro aiuto. La quota di partecipazione è di € 60,00.

(Per la nostra Comunità, si prega di comunicare prima possibile la partecipazione ad Anna Ponzecchi - 348 7011866, [email protected]).

Si arriva al Convento dell’Incontro uscendo a Firenze Sud e prendendo per Pontassieve. Superato Bagno a Ripoli, dopo circa due km, si incon-tra un semaforo con indicazione per Villamagna. Girare a destra e sali-re fino a quando non si trova il Convento.

Sarà una bella giornata, perciò invito a partecipare numerosi.

Marino

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Tutto sul referendum costituzionale

Diciamo tutti di stare "sul merito" e smetterla coi litigi dell'asilo: eccolo, il merito, spiegato bene.

Il prossimo 4 dicembre in Italia si vota per un referendum con cui gli elettori potranno decidere se approvare o respingere la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento e proposta dal governo Renzi. Non è previsto un quorum, quindi il risultato del referendum sarà valido indipendentemente da quante persone andranno a votare. Se la maggioranza voterà Sì, la riforma sarà approvata. Se la maggio-ranza voterà No, sarà respinta. La riforma costituzionale in questione è una delle più elaborate ed ambiziose che siano mai state proposte in Italia e modifica 47 articoli su 139: abbiamo messo insieme una breve guida per capire che cosa cambierà con la riforma e su quali punti si discute di più.

Cosa propone Riforma del Senato

È la parte più importante di tutta la riforma: prevede una ridu-zione dei poteri del Senato e un grosso cambiamento nel metodo di elezione dei senatori. La riforma porrà fine al cosiddetto “bicameralismo paritario” (o “perfetto”), cioè la forma parlamentare in cui le due Camere hanno sostanzialmente uguali poteri e uguali fun-zioni: un sistema che non ha nessun altro paese in Europa. La riforma non elimina dunque il Senato, ma lo modifica. Il nuovo Senato, ad esempio, non darà la fiducia al governo, che quindi per insediarsi e operare avrà bisogno soltanto del voto di fiducia della Camera. Molte leggi rimarranno “bicamerali” come ora. Ma con il nuovo Senato il procedimento legislativo bicamerale, identico a quello attua-le, non riguarderà più tutte le leggi ma solo alcune. Il Senato manter-rà la sua “competenza legislativa” – cioè la possibilità di approvare,

abrogare o modificare leggi – soltanto in un numero limitato di ambiti: riforme costituzionali, disposizioni sulla tutela delle minoranze linguisti-che, referendum, enti locali, «raccordo tra Stato, enti costitutivi della Repubblica e Unione Europea», valutazione delle «politiche pubbliche», verifica dell’attuazione delle leggi dello Stato, tra le altre. L’elenco è piuttosto generico e alcuni critici hanno fatto notare che non è chiaro che cosa accadrebbe in presenza di “leggi miste”, in cui cioè siano presenti norme rela-tive ad alcune delle materie di competenza bicamerale. Ad esempio, la legge elettorale della Camera non rientra nell’elenco delle materie di competenza del Senato, ma al suo interno sono previste disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche che rientrano invece in quelle competenze. Per tutte le altre leggi che non rientrano nell’elenco è comunque prevista la possibilità che il Senato intervenga per riesaminare il testo (entro dieci giorni) se ne farà richiesta proponendo nei successivi trenta giorni eventuali modifiche. La riforma introduce anche, per alcune spe-cifiche leggi come ad esempio le leggi di bilancio, ulteriori procedimenti legislativi. Il nuovo Senato sarà composto da 100 senatori: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e altri 5 saranno di nomina presidenziale. I nuovi senatori non saranno più eletti direttamente dai cittadini, ma i sindaci e i consiglieri regionali saranno scelti dai Consigli regionali con metodo proporzionale. Qui c’è un calcolo di quanti senatori verranno assegnati a ciascuna regione se venisse approvato il referendum. La durata del mandato come senatori coincide con quella delle istituzioni territoriali dalle quali sono stati eletti, ad esempio dai Consigli regionali, che hanno scadenze differenti tra loro (nel 2015 ci sono state le elezioni in Campania, Veneto, Puglia e altre regioni; nel 2014 in Sar-degna, Piemonte, Emilia Romagna e Calabria; nel 2013 in Lombardia, Lazio, Molise e in data diversa in Basilicata; nel 2012 in Sicilia). I sinda-ci potrebbero essere eletti anche in scadenza di mandato. La composi-zione del nuovo Senato non sarà dunque fissa. Per i nuovi senatori è prevista l’immunità, ma solo nell’esercizio delle funzioni parlamentari e non invece in quella di consiglieri regionali o di sindaci. I critici della riforma hanno fatto notare come non sarà facile fare questa distinzione. La Comunità MASCI di Prato ha organizzato per il 9 novembre alle ore 21.15, nella propria sede nei locali della chiesa di S. Bartolo-meo , un incontro di approfondimento sul referendum costituzionale con la partecipazione dell’avvocato Paolo Cappelli, per decidere con maggior consapevolezza se approvare o respingere questa rifor-ma della Costituzione.

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I sepolcri imbiancati di Francesco

di Orazio La Rocca - Ott 17, 2016 “Ipocrisia”. Madre di tutti gli “ipocriti”, vale a dire quelle per-sone apparentemente “perbeniste” che – vocabolario alla mano – fingono di possedere virtù, sapienza, sentimenti nobili, ideali alti, amore per gli altri, ma solo per ingannare il prossimo. Non a caso Gesù definiva gli ipocriti “sepolcri imbiancati”, vedendoli in parti-colare nei Farisei, i dottori della Legge che – raccontano i Vangeli – opprimevano poveri, umili, bisognosi e ammalati con “pesi, ob-blighi e regole” che loro si guardavano bene dal mettere in prati-ca. Di “ipocrisia e di ipocriti”, dopo oltre duemila anni dalle severe condanne di Cristo, ne è solito parlare non a caso il suo Vicario, papa Francesco, in interventi pubblici, ma anche in incontri ristret-ti, come, ad esempio, le mattutine omelie di Santa Marta rilanciate dalla Radio Vaticana. L’ultima volta, martedì scorso ricevendo in Vaticano i giovani protestanti e cattolici della Sassonia. E rispondendo proprio alle domande che quei giovani gli hanno posto sul tema della “coerenza” in materia di fede e di scelte di vita che il Pontefice ha ribadito che “è ipocrisia cacciare via un rifugiato e nello stesso tempo autodefinirsi cristiano”. Ma pure ieri ha sfiorato l’argomento, anche se in maniera in-diretta, sia alla domenicale preghiera dell’Angelus, che nella pre-cedente canonizzazione di 7 nuovi santi, presentati come esempi di “coerenza cristiana” perché con la loro vita hanno dimostrato che “pregare non è rifugiarsi in un mondo ideale, non è evadere in una falsa quiete egoistica. Al contrario, pregare è lottare, e lasciare che anche lo Spirito Santo preghi in noi” guidandoci verso “quella fede” che ci ha pla-smati sull’esempio di Cristo. Alla preghiera dell’Angelus ha poi in-vocato ancora lo Spirito Santo affinché “ci doni sempre la forza di accogliere chi è nel bisogno, chi vive in difficoltà per oppressioni, guerre e mancanza di lavoro”. Appello – ha specificato Bergoglio – rivolto alle istituzioni e, in particolare, ai cristiani che vi operano affinché si facciano carico di “iniziative ed interventi a favore della promozione umana e della dignità dell’uomo nei vari campi sociali,

lavorativi e culturali” perché “la povertà degrada ed uccide, e per debellarla servono urgentemente politiche serie su famiglia e lavoro”. Esortazioni in perfetta linea con quella coerenza cristiana indicata la scorsa settimana ai giovani protestanti e cattolici quando ha ricordato, tra l’altro, che “se mi dico cristiano, se as-sicuro di essere ligio ai precetti della fede cristiana, ma nello stesso tempo caccio un rifugiato o elevo muri per impedire di dare loro accoglienza e as-sistenza, io sono ipocrita”. Ed ancora: per papa Francesco sono ipocriti “tutti quelli che vogliono difendere il cristia-nesimo (e in Occidente, a partire dall’Europa e dalla stessa nostra Italia abbondano – ndr) e sono contro i rifugiati e le altre religioni” in particolare l’islam. Specificando che “il peccato che Gesù con-danna di più è ’ipocrisia”. Per cui, “non si può essere cristiano senza vivere come cristiano, senza praticare le beatitudini quello che Gesù ci insegna il Vangelo”. Sono dunque “ipocriti” quanti, tra i cristiani, non solo “respingono rifugiati ed immigrati”, ma anche chi – disattenden-do le esortazioni contenute nelle Beatitudini proclamate da Cri-sto del Discorso della Montagna – non è, tra l’altro, povero di spirito, non è operatore di pace, non è misericordioso, non è mi-te, non consola gli afflitti, non ha fame e sete di giustizia, non è puro di cuore… Di conseguenza, volendo guardare anche ai mali dei giorni nostri, non è azzardato definire “ipocriti” quei cristiani che, pur-troppo, si annidano anche tra i mercanti di uomini e di armi bel-liche, chi attenta alla vita dal concepimento fino alla fine natura-le, chi opprime e violenta uomini, donne e bambini, i produttori e spacciatori di droghe, quanti per risolvere contese e contrasti, invece di ricorrere alla mediazione e alla diplomazia, seguono le strade della guerra e della sopraffazione reciproca. Papa Francesco non si stanca mai di ricordarcelo e di pro-clamarlo al mondo intero. Ma non sempre viene ascoltato. Come dimostra il pressoché totale silenzio con cui i mass media inter-nazionali – a parte qualche rara eccezione – hanno seguito pro-prio l’intervento sull’ipocrisia. Un brutto segnale. A cura di Egisto

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SERATA CINEMA Sabato 26 novembre, ore 17,30 “Se Dio vuole” Regia di Edoardo Falcone

Trama e recensione del film che sarà proiet-tato nella nostra sede. Trama Tommaso è un cardiochirurgo di suc-cesso, un uomo integerrimo, tutto d’un pez-zo, molto efficiente e molto saccente. Vive con sua moglie Clara, che vegeta all’ombra di lui e troppo spesso alza il gomito: casalinga, un tempo femminista, comincia ad es-ser stufa di questo matrimonio vuoto in cui tutta l’attenzione è centrata su Tommaso. E poi c’è Andrea ragazzo per bene e Bian-ca che vive con il marito, lecchino immobiliarista senza ritegno che cerca sempre di ottenere il favore del suocero che lo di-sprezza. I grattacapi iniziano quando Andrea appare diverso, esce molto con un amico, sparisce per diverso tempo e tante cose portano la famiglia a credere che il ragazzo sia gay. Tutti lo ac-cettano di buon grado e se ne fanno una ragione. Una sera Andrea decide di fare coming-out con i suoi fami-liari e rivela loro di … volersi fare prete. A Tommaso crolla il modo sotto i piedi. Suo figlio, un prete? Mai e poi mai lo permetterebbe, perché Dio non esiste ed è uno spreco di tempo. Tommaso sogna che il figlio diventi un uomo importante, con un ruolo ammirato e di rispetto. Decide quindi di mettersi sulle tracce della persona che lo ha “traviato”. Preso anima e corpo da quest’intento, non si accorge che la sua fami-glia è allo sbando: la moglie non vuole più saperne, la figlia sem-bra ad un passo dal farsi suora ed il marito complice di Tomma-so, lo segue passo passo assecondandolo. Finalmente Tommaso trova il colpevole: Don Pietro. Il geni-tore è fermamente convinto che questo prete, in realtà, sia un mezzo delinquente che vuol tirare Andrea dentro i suoi loschi af-fari e decide quindi di smascherarlo. Ma la situazione prenderà una piega del tutto inaspettata.

Recensione

Molti i colpi di scena in Se Dio vuole, alcuni simpatici ed altri un po’ meno, ma di questo non possiamo parlare senza entrare nello spoiler. In sostanza è una vecchia storia: l’ateo contro il credente, l’uomo che si affida solo a se stesso credendo nel mondo materia-le e l’uomo che confida in Dio. Tanta carne al fuoco in Se Dio vuole: legami familiari, rapporti co-niugali, rapporti genitori-figli e natu-ralmente le tematiche dell’ateismo vs teologia. Dobbiamo ammettere di aspet-tarci un sermone, con un prete che cerca a tutti i costi di dimostrare la sua tesi ed a sua volta che l’a-teo facesse altrettanto. Invece no, la religione è chiamata in causa perché Tommaso è preoccupato per il futuro del figlio. Inizialmen-te nascono da qui gli incontri con Don Pietro, poi Tommaso si ac-corge che qualcosa gli sta scivolando fra le dita: la sua famiglia. Il film è semplicemente divertente, profondo e alla fine an-che commovente. Non c’è volontà di creare faziosità nel pubblico, ma solo di raccontare la storia di due persone che hanno perso la via e l’hanno ritrovata, un prete ed un padre di famiglia. Assistiamo dunque all’evoluzione di Tommaso che da cinico e rigoroso, nonché sprezzante, si trasforma un pochino dopo aver visto le persone che ama allontanarsi da lui. Merito di Don Pietro? Non sono stati trovati buchi narrativi, incessanti pause noio-se, in cui si perde il filo ed il ritmo, al contrario è stato impossibile distrarsi e non ridere. Cast assolutamente degno, bravi tutti da Gassman, a Giallini alla Morante, affiatati ed in sintonia. Finale aperto: come finisce? Il regista ce lo lascia immagina-re, peccato avrei preferito un finale ben definito, ma va bene an-che così. Non perdetevi “Se Dio vuole”, un film per tutta la famiglia. Lo avete già visto? Che ne pensate? Secondo voi come fini-sce?

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Legge 19 agosto 2016 contro gli sprechi alimentari

Di seguito si riportano i principali aspetti di tale nuova normativa.

Si tratta di un intervento finalizzato a favorire, a fini di solidarietà sociale, il recu-pero e la donazione di beni alimentari, far-maceutici ed altri prodotti in favore di sog-getti che operano senza scopo di lucro. La nuova normativa prevede una semplificazione burocrati-ca per la donazione, fermo quanto già previsto nella legge di sta-bilità 2016 che ha innalzato da 5.000 a 15.000 Euro il limite di costo per l'esonero della comunicazione preventiva delle cessioni gratuite.

La legge definisce come:

(i) "spreco alimentare" l'insieme dei prodotti scartati dalla ca-tena agroalimentare ancora consumabili, pertanto destinabili al consumo e che sarebbero destinati a essere smaltiti come rifiuti

e per

(ii) "eccedenze alimentari" i prodotti alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza, ri-mangono invenduti per varie cause (motivi commerciali/estetici, prodotti aventi scadenza ravvicinata, etc). Al fine di ridurre lo spreco alimentare, la legge distingue il termine minimo di conservazione - inteso come la data fino alla quale un prodotto conserva le sue proprietà specifiche - dalla da-ta di scadenza - oltre la quale gli alimenti sono considerati a ri-schio. Fatta questa distinzione la cessione gratuita di eccedenze alimentari viene consentita anche oltre il temine minimo di con-servazione, purché siano garantite l'integrità dell'imballaggio ed idonee condizioni di conservazione.

Deve essere infatti assicurato - sia da coloro che donano il prodotto, sia dalle organizzazioni che lo distribuiscono, per quan-to di rispettiva competenza - un corretto stato di conserva-zione, trasporto, deposito ed utilizzo. Le cessioni gratuite di eccedenze alimentari da parte degli operatori del settore alimentare devono essere de-stinate in via prioritaria al consumo degli indigenti, mentre le eccedenze non più idonee al consumo possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. La cessione riguarda anche la panificazione, i cui prodotti finiti possono essere donati a soggetti che poi li distribuiscono agli indigenti entro le ventiquattro ore successive alla produzio-ne.

La legge prevede anche che il Ministero della Salute potrà emana-re linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comuni-tà, al fine di prevenire e, comunque, ridurre lo spreco connesso alla som-ministrazione degli alimenti.

Sono infine previsti benefici fiscali per chi cede a titolo gratuito prodotti alimentari ad indigenti. Infatti per incentivare chi dona agli indigenti i Comuni possono applicare una riduzione della TARI proporzionata alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita ed oggetto della do-nazione.

Il Legislatore italiano ha dunque disciplinato la materia del-la lotta allo spreco alimentare in funzione solidaristica attraverso incentivi e semplificazione burocratica, privando la normativa in commento di qualsiasi apparato sanzionatorio. La medesima finalità solidaristica è stata anche perseguita da altri ordinamenti che, invece, hanno introdotto specifici obbli-ghi e sanzioni contro i soggetti che non cedono gratuitamente le eccedenze alimentari agli indigenti; si ricorda ad esempio la nor-mativa recentemente introdotta in Francia la quale prevede - oltre a specifici obblighi di cedere gratuitamente le eccedenze alimentari - gravi sanzioni, quali la reclusione fino ad anni due e multe fino a 75.000 Euro a seconda della superficie di vendita.

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THE BOOK OF LOVE (Il libro dell’amore)

(testo tradotto)

Il libro dell’amore è lungo e noioso. Nessuno è in grado di sollevare quella dannata cosa. E’ pieno di grafici e fatti e figure e istruzioni su come ballare. Ma io, io amo quando me lo leggi e tu, tu puoi leggermi qualsiasi cosa. Il libro dell’amore ha della musica al suo interno, infatti la musica viene proprio da lì. Un po’ di questa è trascendentale un po’ di questa è davvero stupida. Ma io, io amo quando canti qualcosa per me e tu, tu puoi cantarmi qualsiasi cosa. Il libro dell’amore è lungo e noioso ed è stato scritto moltissimo tempo fa. E’ pieno di fiori e scatole a forma di cuore e di cose che non possiamo sapere poiché siamo troppo giovani.

Peter Gabriel (Cantante) - da Monotones

Dal sito www.masci-toscana.org

* (Quindi, per intenderci, l’acqua è la vita, Gesù è il canotto.)

“Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estre-ma trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pa-sta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta”. (Umberto Eco, introduzione alla prima raccolta in italiano dei Peanuts)

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