All’interno

>>> La sfida di Germano Martucci, intervista di Claudio Zecchin

magazine.itthat’s poker Numero 9 - 20 aprile 2012 - In collaborazione con:

Poker news Italia/World_ tp history _______Lezione di Poker _

Discussioni hot ____ Tilt Events _______

La mia faccia contro ognipregiudizio sul poker

intervista esclusiva a:

Room.it ___________ RadioPoker.it ______ Italian Tilters _____FabioBerti Blog ________

>> Speciale - Il film

CONC. GAD N. 15079NON FARTI PRENDERE LA MANOGIOCA CON LA TESTA

Gioca ora!senza scaricare

Intervista esclusiva a articolo interno a p8/9/10

p4/5 p6/7 p8/9

p18

... IN QUESTO NUMERO:

p22

Copertina dedicata a >>>

that’s poker magazine.it

p12/13

All’interno >>>

p20

p8/9

p23

p14/17

La mia faccia contro ogni pregiudizio sul pokerAll’interno

>>> La sfida di Germano Martucci, intervista di Claudio Zecchin

magazine.itthat’s poker Numero 9 - 20 aprile 2012 - In collaborazione con:

Poker news Italia/World_ tp history _______Lezione di Poker _

Discussioni hot ____ Tilt Events _______

La mia faccia contro ognipregiudizio sul poker

Room.it ___________ RadioPoker ________ Italian Tilters _____FabioBerti Blog ________

>> Speciale - Il film

Poker news Italia/World_ LezionePoker / tp historyDiscussioni hot ____

Tilt Events _______Room.it ___________ RadioPoker.it ______ Italian Tilters _____

FabioBerti Blog ________

Poker news ___________

ESPAD, 47% STUDENTI SI AVVICINA AL GIOCO>>> Secondo il rapporto Espad-Italia 2011 è in crescita la popolarità del gioco tra i ragazzi

> Accedi alle news sul poker attraverso il qr code accanto:

Il gioco è un fenomeno sempre più diffuso tra gli studenti nel nostro paese. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto Espad-Italia (2011), realiz-zato dall'Istituto di Fisiologia clinica di Pisa del Cnr, che ha evidenziato come, nell'ultimo anno, il 47% degli studenti tra 15 e 19 anni abbia gio-cato somme di denaro, e il 10,5% presenti un rischio moderato o grave di compulsività. In par-ticolare, secondo l’indagine, se per oltre la metà delle giocatrici si è trattato di un evento occasio-nale (1-2 volte), il 40% ha giocato invece dalle 3 alle 19 volte. Un quinto dei ragazzi invece ha dichiarato di aver giocato somme di denaro più di venti volte nel corso dell’anno. Nell’ultimo mese oltre il 70% ha scommesso meno di 10 euro, il 21% da 11 a 50 euro e il 7% oltre 51 euro. I maschi è disposta a spendere più soldi nel gioco, mentre la maggioranza delle donne non utilizza in questo senso più di 10 euro. Gratta e Vinci e Lotto istantaneo risultano i giochi preferiti dalle studentesse, mentre gli uomini preferiscono scommesse sportive e poker istantaneo risultano i giochi preferiti dalle

Rubrica offerta da:

p4

studentesse, mentre gli uomini preferiscono-scommesse sportive e poker. Nelle regioni del Sud si gioca di più: oltre il 52% degli studenti ha dichiarato di aver partecipato a giochi che pre-vedono puntate in denaro; in Basilicata e Puglia le quote più alte, pari al 55%. Nel Centro Italia si va dal 43% di studenti gioca-prevedono puntate in denaro; in Basilicata e Puglia le quote più alte, pari al 55%.Nel Centro Italia si va dal 43% di studenti gioca-tori delle Marche al 47% dell'Umbria. Risalendo la penisola, le quote diminuiscono nel Centro-Nord e in tutto il settentrione si registrano valori inferiori rispetto al resto del Paese. Svolta su un campione rappresentativo delle scuole superiori italiane, la ricerca fa parte del progetto europeo Espad (European Population Survey on Alcohol and other Drugs).

Buone notizie su Full Tilt Poker

p5

> Accedi alle news sul poker nel mondo attra-verso il qr code accanto:

Rubrica offerta da:

>>> Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad alcuni piccoli sviluppi che fanno ben sperare sul ritorno di Full Tilt Poker. Pensiamo che questi sviluppi siano positivi. Check it Out!

È stato scoperto che Laurent Tapie figura come direttore di almeno una delle nuove compagnie che usano il nome di "Full Tilt".Un membro del forum di TwoPlusTwo usando solocheck.ie ha appreso che Tapie è il direttore di una compagnia che originariamente è stata costituita in Irlanda il 4 febbraio. L'11 aprile la compagnia ha cambiato nome in "NEW FULL TILT LIMITED". Puoi trovare tutti i dettagli sul post originale.Due altre compagnie sono state registrate a Malta - "FULL TILT HOLDING LTD" e "NEW FULL TILT LTD". Queste info provengono dal sito dell'Autorità dei Servizi Finanziari di Malta e da un post su TwoPlusTwo.Test del server?In ultimo, negli ultimi 2 giorni FullTiltPoker.eu ha mostrato uno stato "operativo" del sistema e 411 players online in vari punti.Bisogna sottolineare che questo screenshot NON significa che Full Tilt sia online o operativa. È probabile che i server della società siano in fase di test.Tuttavia questa rimane un'ottima notizia.

______ News Poker World

Discussioni hot _________

POKER GENERATION: AMORI, POLEMICHE E TEXAS HOLD'EM>>> Il poker arriva al cinema e non mancano le, prevedibili, polemiche.Oltre un anno di lavoro, ma il film “Poker Generation” ha fatto il suo esordio in cento sale italiane. Autore dell’articolo: Claudio Zecchin

p6

go nelle bische (come quello interpretato da Fran-cesco Pannofino), così come c’è da aggiungere che lo stesso Polizzi non sembrava essere così informato sui numeri del gioco in Italia.A questo commento è seguito l’intervento del senatore e membro della Commissione Antimafia Raffaele Lauro (Pdl), che ha presentato un’interrogazione urgente al premier Mario Monti per chiedere se il film «avesse beneficiato, diretta-mente o indirettamente, di fondi pubblici, a livello nazionale o regionale; se l’ideologia di fondo di quest’opera possa essere inquadrata nell’ambito della libertà di espressione artistica, garantita dalla nostra Costituzione o, piuttosto, debba essere considerata alla stregua di un’operapromozionale e pubblicitaria del gioco d’azzardo».I diretti interessati come hanno risposto? A muso duro Claudio Castrogiovanni, "Joyce", che tra i complimenti a Filippo Candio e l'emozione per aver recitato in un ruolo davvero suo (è un playeraffermato, finalista al Malta Poker Dream) si è fatto sentire. "Sono da sempre contro la censura - ha spiegato -. Lo Stato non può avere ilruolo di edu-catore fino a questo punto. Un compito così impor-

Un film, come spiegato dal regista Gianluca Min-gotto, «con il quale volevamo far capire che il poker Hold’em è uno splendido sport, una discipli-na fantastica che non va confusa con le bische che nel film facciamo vedere ma dalle quali poi lo storia prende le distanze. La vita è come una partita di poker, è una metafora secondo me calzante e a noi piace».Ma più che la storia di “Filo” (interpretato da Piero Cardano) e “Tony” (Andrea Montovoli) - due fratelli che partono per Milano con l’ambizione di trovare con il poker i soldi per curare la sorella minore - il dibattito è stato dirottato sulla tema della ludopatia. E’ giusto passare il messaggio che un giocatore di poker può essere un vincente? Giusto dire che il poker può essere la soluzione ai problemi della vita? Lo ha chiesto durante la conferenza stampa di presentazione Marco Polizzi, presidente dell’associazione “Primo Consumo”, che ha accu-sato il film di essere «una sorta di ulteriore spot per invogliare al gioco, oltre a risultare fuorviante perché mostra solo vincenti».Per dovere di cronaca è giusto aggiungere che nel film esistono i personaggi rovinati dal poker gioca-

Rubrica offerta da:

> Non ti perdere il prossi-mo numero di tpmagazine

Prossimo art icolo:

_________ Discussioni hottante spetta alla famiglia e alla scuola". Ha rispo-sto anche Fabrizio Crimi, produttore del film. «La pellicola, come riscontrabile da una semplice veri-fica e come peraltro ampiamente illustrato in con-ferenza stampa, non ha beneficiato di alcun con-tributo pubblico, confermando in tal senso la scelta di una realizzazione indipendente». Crimi poi ha cercato di mettere in luce il vero mes-saggio che la produzione vuole portare con la pel-licola. «Il film - ha proseguito -, ispirandosi a una storia vera, vuole dare voce a una comunità pulita di milioni di persone che ogni giorno si divertono anche con un solo euro nel nome di una disciplina sportiva paragonabile al calcio o a qualsiasi altra forma agonistica, diversa da quello stereotipo di “poker da bisca”, ovvero quel “gioco d’azzardo” o altre forme compulsive che generano ludopatia. A conferma dell’assoluta buona fede del film desti-nato a una visione “per tutti” vi è la circostanza che la pellicola ha superato l’esame della commis-sione censura, di cui fanno parte anche le rappre-sentanze dell’associazione dei genitori, che nulla ha rilevato a proposito».Sarà il pubblico a dare il giudizio definitivo.

Rubrica offerta da:

> Non ti perdere il prossi-mo numero di tpmagazine

Prossimo art icolo:

Poker GenerationClicca e guarda il promo del nuovo film sul poker al cinema.Oppure vai su: http://www.pokergeneration.it/#/home

p7

Un po’ giocatore, un po’ poker manager per il gruppo La Mul-tipla e ora anche editorialista per il Fatto Quotidiano. Germa-no Martucci è uno che non si accontenta mai. L’ultima sfida è quella di far conoscere il poker a un pubblico difficile. Pochi applausi e tante critiche da parte di chi ancora non comprende in pieno la differenza tra il poker e tanti altri giochi. Germano ci mette la faccia e tutta la pazienza del mondo, e lo fa anche in questo numero di That’s Poker Magazine. Con un amico siamo padroni di casa un po’ più accoglienti e parliamo della sua carriera a 360°.Partiamo da una tua grande sfida. Scrivi di poker sul Fatto Quotidiano. Non deve essere facile per tanti motivi... E’ sicuramente più difficile che scrivere su un portale di poker perché il lettore medio non sa di cosa stai parlando e spesso ti legge col filtro del pregiudizio. Tuttavia non mi sono mai tirato indietro di fronte alle sfide e non ho comincerò a farlo ora. C’è ancora tanto da fare a livel-lo di comunicazione nel nostro settore e qualcuno la faccia ce la deve mettere.

>>> La sfida di Germano Martucci, intervista di Claudio Zecchin

p8

intervista esclusiva a:

La mia faccia contro ognipregiudizio sul poker

p9

Perché il poker ha così tanto successo e così tanti nemici?

Il poker ha successo perché è facile da imparare, divertente da giocare e nel breve periodo chiunque può vincere ma, nonostante sianostati fatti molti passi in avanti, l’italiano medio non conosce ancora la diffe-renza tra poker, slot machine e gratta&vinci e associa tutto all’idea del gioco d’azzardo che manda le fami-glie in rovina. Come spesso accade, anche in altri campi, l’ignoranza genera paura e la paura genera nemici.

Sul palco all'Enada per parlare del gruppo La Mul-tipla, come è cambiata la tua vita nel 2012?

A dire il vero dal punto di visto professionale la mia vita è cambiata ad Ottobre del 2011, mese in cui ho cominciato ha lavorare come poker manager per La Multipla, un’azienda giovane ma già grande, una squadra competente e affiatata a cui sono molto felice di dare il mio contributo. Il coinvolgimento nel team pro di Pokeroom mi da anche l’occasione di mettermi in gioco nei tornei live, e questo non può che farmi piacere.

Meglio una carriera alla Jamie Gold o alla Germa-no Martucci?

Qualcuno disse che è meglio nascere fortunati che ricchi e sono abbastanza d’accordo ma se poi non si è in grado di gestire la fortuna si corre il rischio di ritro-varsi con un pugno di mosche in mano. Diciamo che scambierei volentieri il mio bankroll con quello di Jamie Gold (ammesso che ne abbia ancora uno) ma

tutto sommato sonosoddisfatto di quello che ho fatto finora e sono convinto che il meglio debba ancora venire.

Cosa ami dei giocatori italiani e cosa ti fa mettere-le mani nei capelli?

Amo le giocate spettacolari e le imprese dei nostri campioni. Non sopporto l’arroganza e la maleducazio-ne al tavolo, che purtroppo ho notato spesso, in parti-colare in occasione di eventi internazionali dove ad esempio molti giocatori si ostinano a parlare italiano pur sapendo che non è permesso dal regolamento, oppure il fatto di prendersela sul personale per un bluff mostrato o ancora insultare il dealer per un brutto colpo subito.

Con quale strategia affronti un torneo come il Peo-ple's Poker Tour?

Dipende ovviamente dai giocatori che incontro al tavolo ma visto che mediamente ci sono molti amatori qualificati online, nei primi livelli cerco di giocare molte mani in posizione e di estrarre il massimo valore quando il board mi sorride senza bluffare troppo. Se riesco a costruire uno stack importante cerco di preservarlo fino alla fase pre-bolla per bullare il tavolo e arrivare in zona premi trai chipleader. Da quel momento in poi gioco solo per i massimi, non mi inte-ressa piantare una piccola bandierina, preferisco prendere qualche rischio in più e giocare per le prime posizioni.

Ti ha mai fatto invidia lo stipendio fisso di un tuo amico?

La “sfida” di Germano Martucci

magazine.it

that’s poker Continua la tua lettura e

abbonati per tutto il 2012!

Clicca e ricevi gratis That’s Poker Magazine!