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La nuova ecorivista online
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1
Econotizie per gli amanti della natura e del bello
anno 1 • novembre 2011
in collaborazione con FAITAin collaborazione con FAITA
natural-mind.it
Magazine prodottocon energia certifi cata
Uno sguardo al presente eal futuro
RECEPTION
STILI DI VITAIl fl ipper della politica
Vip&VilleITINERARI DI
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3GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.
Caro lettore,
avevamo il timore di essere stati troppo pessimisti nel nostro
editoriale del mese scorso, dove prevedevamo dei rischi per l’I-
talia. E invece, purtroppo, la realtà è andata addirittura oltre il
nostro pessimismo. Il Paese si trova effettivamente sull’orlo del
baratro e ripone, ora, in un governo tecnico la speranza di non
caderci dentro. Eppure le cose da fare sono chiare. Ce le ha
riassunte in una lettera la BCE che, piaccia o no, è la banca che
deve fi nanziare il nostro enorme debito pubblico. Piaccia o no,
se non ce lo fi nanzia l’Italia rischia un default stile greco. Questo
odioso diktat è la forza del potenziale governo Monti, che deve
però confrontarsi con il male endemico dell’Italia: l’incapacità
della politica di far fronte ai propri impegni. E la politica sarà,
comunque, l’ultimo player della partita, spettando al Parlamen-
to l’approvazione delle proposte del governo. In questo numero
dibattiamo cosa serve all’Italia per uscire dalla crisi e la doman-
da se il capitalismo sia effettivamente alla fi ne, insieme ai temi
usuali del nostro magazine che riguardano i viaggi, in questo
caso tra le ville ed i vip del lago di Como, lo sport e molto altro.
Buona lettura e…stringiamoci a coorte !
La redazione
Stringiamoci a coorte
6ITINERARI DI
18RECEPTION• UNO SGUARDO AL
PRESENTE E AL FUTURO• ASS. MONDO CAMPEGGIO• LE OASI DEL CAMPING IN
ITALIA: IL PIEMONTE• ITALIA, TERRA DEL SOLE
E DELL’ARTE: VERBANIA E LE ISOLE BORROMEE
36SFIDE & SPORTIL FORAME DI FANTANTONIO
40HOBBY & SALUTEAIC - PROGETTO SAHARAWI
47IL CLUB NATURAL MINDLA POSTA DEI LETTORI
44E-SHOPPINGL’ETA’ DEL NONNOCiao Lorenzo: come nasce un libro
VIP&VILLE
natural mind®
Econotizie per gli amantidella natura e del belloPeriodico online del Club
‘natural mind’
Anno 1Novembre 2011
REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀDall’esperienza ultraventennale di
marketing, comunicazione ed edizionedi Make Tailored Advertising Srl
FOTOGRAFIEiStockphoto, Fotolia, archivi privati,
Provincia di Como - Assessorato al Turismo,Archivio Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola (Stresa, VB)
PROGETTO GRAFICOMake Tailored Advertising Srl
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euro 3 cad. (escl. spese di spedizione postale).L’off erta è subordinata
alla richiesta di almeno 100 copietotali (minimale di stampa).Se vuoi ricevere una copia
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• IL FLIPPER DELLA POLITICA• LA FINE DEL CAPITALISMO
LE SAGRE DI PAESELa tradizione della castagna
CUCINA LARIANALa polenta
IL PETTIROSSO CURIOSOStoria di natura per bambini da 2 a 8 anni
STILI DI VITA
PASSIONI
A GUSTO MIO
JUNIOR CLUB
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42
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Quel ramo del Lago di Como che volge a mezz
ogiorno...
ITINERARI DI
VIP&VILLEVIP&VILLEIL FASCINO DEL LARIO
Quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno...
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Quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorn
o...
ITINERARI DI
Quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno...FO
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Villa Balbianello, Lenno (CO)
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ITINERARI DI
Nella de-scrizione del Man-
zoni c’è tutto il fa-scino di una località che ha, da sempre, amma-liato i ricchi e i potenti di tutto il mon-do e ha reso piacevole la vita delle meno favorite popolazioni residen-ziali di pescatori, pastori e contadini.
Dunque George Clooney, il più get-tonato recente inquilino delle rive del lago, a Laglio, non ha fatto altro che seguire le orme già tracciate da no-bili aristocratici, imprenditori di suc-cesso, artisti, modaioli e personaggi in cerca di quiete e contemplazio-ne che l’abitano da tempi remoti.
... tra due catene non interrotte di monti, tut-to a seni e a golfi, a se-conda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien quasi a un tratto, tra un promontorio a de-stra e un’ampia costie-ra dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive par che ren-da ancor più sensibile all’occhio questa tra-sformazione e segni il punto in cui il lago ces-sa, e l’Adda ricomincia per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allon-tanandosi di nuovo, la-scian l’acqua distender-si e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni...
scino di una località
scrizione del Man-
zoni c’è tutto il fa-scino di una località “““
scian l’acqua distender-
“scian l’acqua distender-si e rallentarsi in nuovi
“si e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni...
“golfi e in nuovi seni...
Villa Erba, Cernobbio (CO)
Villa Melzi,Bellagio (CO)
ITINERARI DI
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Già noto ai latini come Larius, quel-lo di Como è il terzo lago italiano come superfi cie (145 km²), ma è il primo per sviluppo perimetrale (170 km) ed il quinto in Europa per pro-fondità massima (410 metri). E’ largo da 650 metri a 4,3 km e la sua forma caratteristica a “Y” rovesciata, a for-ma di uomo, è interamente scavata nella roccia delle prealpi lombarde.
Questo insieme di peculiarità naturali, ha reso nel tempo suggestiva l’idea di abitare sul lago di Como e, per abitar-ci, di costruire splendide ville e resi-denze mitigate dal tepore dell’acqua lacustre, parzialmente al riparo dalle
rigide temperature invernali del nord.
Risalendo da Como la sponda più frequentata, quella occidentale, a Cernobbio si incontrano le ville più monumentali: Villa d’Este, residenza rinascimentale del Cardinale di Como e dal 1873 hotel di lusso; Villa Erba, costruita nell’800 per la famiglia di in-dustriali farmaceutici Erba e poi pro-prietà per un certo tempo di Luchino Visconti che vi girò il fi lm “Ludwig”; Villa Pizzo, costruita nel XVI secolo.
E poi l’Isola Comacina, un tempo roc-caforte carica di storia, semideserta sin dal 1169 quando i comaschi aiuta-
Già noto ai latini come Larius, quel-lo di Como è il terzo lago italiano come superfi cie (145 km²), ma è il
Villa d’Este, Cernobbio (CO)
Villa Melzi,Bellagio (CO)
ITINERARI DI
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ti da Federico Barbarossa la distrus-sero per vendicarsi della sua alleanza con il C o -m u -ne di M i -l a n o . Soprav-v i v o n o sol tanto la seicen-tesca chie-setta di San Giovanni, la locanda con annes-so ristorante (famo-sa per i soggiorni del regista Hitchcock) e le piccole costruzio-ni razionaliste opera dell’architetto Lingeri.
Poco più avanti, sulla penisola del Làvedo, Villa Balbianello, costruita nel 1787 su di un precedente mona-stero francescano ed, infi ne, donata al FAI (Fondo per l’Ambiente Italia-no) dall’esploratore Guido Monzi-
no. Alcune scene dei fi lm Pic-colo Mondo Antico, Guerre Stellari e Agente 007-Casino Royale ne hanno propagato la conoscenza nel mondo.
Nel centro lago, a Varenna, Villa Monastero ed i resti del Castello di Vezio, che risale al 1100. Da lì, con
il traghetto, si può sbarcare direttamente a Bellagio, loca-lità ad altissi-ma frequen-za turistica sulla punta del promon-torio che
sero per vendicarsi della sua alleanza con il
l a n o . Soprav-v i v o n o sol tanto la seicen-tesca chie-setta di San
colo Mondo Antico, Guerre Stellari e Agente 007-Casino Royale ne hanno propagato la conoscenza nel mondo.
Nel centro lago, a Varenna,
sa per i soggiorni del regista Hitchcock) e le piccole costruzio-ni razionaliste opera dell’architetto Lingeri.
Poco più avanti, sulla penisola del , costruita
nel 1787 su di un precedente mona-stero francescano ed, infi ne, donata
torio che
Villa Monastero, Varenna (LC)
Bellagio (CO)
Villa Serbelloni, Bellagio (CO)
ITINERARI DI
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divide i tre rami del Lario, nota per le monumentali Villa Melzi d’E-ril del 1808 e Villa Serbelloni, sede della Fondazione Rockfeller.
Infi ne, la misteriosa Villa Pliniana di Torno, costruita nel XVI secolo intor-no ad una fonte intermittente descrit-ta da Plinio il Giovane, da cui il nome, e studiata poi da Leonardo da Vinci. Nei suoi saloni furono ospiti Napo-leone, Manzoni, Foscolo, Stendhal, Byron, Verdi, Bellini, Rossini, mentre Fogazzaro vi ambientò il romanzo “Malombra” e Soldati l’omonimo fi lm.
Come si vede, un elenco di VIP ai quali si può aggiungere ad abun-dantiam il nome di personaggi che hanno fatto la storia, come il presi-dente americano Kennedy, il can-celliere tedesco Adenauer, il pri-mo ministro inglese Churchill.
Forse segno del destino, sul lago di Como si consumò anche l’ulti-mo atto del Fascismo, con la cat-tura di Mussolini a Dongo e la sua fucilazione a Giulino di Mezzagra.
Ulisse“Malombra” e Soldati l’omonimo fi lm.
Ulisse
Castello di Vezio, Perledo (LC)
STILI DI VITA
Urgente un nuovo corso
Solo i nostri politici sembrano non accorgersi che negli ultimi quindi-ci anni il mondo è totalmente cam-
biato e che, ormai, è ridotto ad un fazzo-letto. Il miracolo l’ha compiuto Internet, che ha superato la barriera dello spazio e del tempo, rendendo la terra instant, tutta visibile in un solo colpo d’occhio.
In questo contesto, l’economia è diventa-ta un fl ipper dove la pallina delle regole tradizionali viene vorticosamente rimbal-zata da nuovi, possenti bumper ed i gioca-tori devono ancora in gran parte scoprire come controllarla. Alimentata da questo vortice, la fi nanza ha preso il sopravvento sulla tradizionale economia reale dei pro-dotti e le possibilità di sopravvivenza in chi cerca di contrastarla, anziché cercare
di comprenderne le nuove regole, appaio-no pari a quelle di un cucciolo di gazzella abbandonato nella savana dal branco.
E chi dovrebbe governare il nuovo corso nel nostro Paese cosa fa? Continua a li-tigare, da destra, dal centro e da sinistra, senza rendersi conto, per incapacità e/o per calcolo, della nuova, straordinaria velocità con la quale viaggia il mondo. Il governo non riesce a governare e l’oppo-sizione non riesce a proporre alternative, ma tutti e due sono attivissimi nello spin-tonarsi a vicenda.
Così il fl ipper italiano è ancora più scosso degli altri ed è ormai molto vicino al tilt ed al game over, cioè alla fi ne dei giochi, per gli spintoni della classe politica. Troppo vecchia, per accorgersi delle novità. Trop-
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STILI DI VITA
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po attaccata ai suoi privilegi tradizionali, per avere a cuore l’obiettivo primario della politica, e cioè il benessere dei cittadini.
Eppure la ricetta per uscire dalla crisi nel-la quale è precipitata l’Italia è chiara e re-alizzabile anche senza ulteriori oneri per il cittadino, anzi. Una parte ce l’ha dettata la BCE, l’altra è facilmente individuabile ana-lizzando la situazione. Sostanzialmente, ci sono cinque gravi problemi da risolvere.
IL PRIMO, preliminare, riguarda l’introdu-zione di un nuovo concetto di politica e di politico. Non più religione/casta, ma admi-nistration stile anglosassone, e cioè capa-cità di amministrare. Di conseguenza, non più politici/sacerdoti, ma amministratori competenti, onesti ed impegnati nel ruo-lo. Linea di demarcazione per svecchiare,
il dimezzamento dei parlamentari e delle spese relative, ed una nuova legge eletto-rale che preveda al massimo due mandati, con effetto retroattivo, e la re-introduzione delle preferenze.
IL SECONDO, ma primo in ordine contin-gente d’importanza, è la riduzione del de-bito pubblico. Da che mondo è mondo, chi è indebitato vive angosciosamente e per ridurre i debiti eccessivi deve tagliare le spese. Nel caso odierno, ridurre il debito vuol dire tagliare le gambe alla specula-zione fi nanziaria e risolvere, così, la parte più acuta della crisi. Come tagliare? Elimi-nando o assemblando tutto ciò che non è essenziale: province, comuni con meno di 2.000 abitanti, migliaia di uffi ci, enti inutili e carrozzoni. Poi, vendendo subito la par-
STILI DI VITA
te inutilizzata ma costosa del patrimonio pubblico. Infi ne, piaccia o non piac-cia, abolendo le pensioni di anzianità, privilegio ormai non più sostenibile per l’Italia, unico paese a goderne.
IL TERZO: rilanciare l’economia. Non è un compito facile nel contesto di una crisi mon-diale dei consumi. Ma l’Italia ha due grandi progetti di marketing da giocarsi sui quali la concorrenza può opporre scarso contrasto. Innanzitutto il rilancio del turismo, il nostro “oro azzurro”, caduto dal 1° posto mondiale negli anni ’70 al 5-6° odierno per miopia ed incapacità della politica oltreché, obiettivamente, per l’avvento dell’euro che ha reso meno competitivi i nostri prezzi. Quindi, la promozione del vasto comparto del “Made in Italy”, nostro fi ore all’occhiello sui mercati internazionali, dalla moda alle auto, dall’alimentazio-ne alla meccanica, dal design all’arte. L’esperienza di marketing insegna che la qualità sfugge al confronto diretto sul prezzo ed ha sempre un suo mar- gine di mercato, come dimostra la crescita attuale dei beni di lusso in tutto il mondo.
IL QUARTO: rilanciare l’occupa-zione. L’avvio tempesti-vo dei progetti di cui sopra può
contribuire in maniera sostanzia-
le allo scopo. A ciò possono es-sere aggiunte facilitazioni per le piccole
e medie imprese, il cuore dell’Italia che lavora, il
STILI DI VITA
re-cupero di
mestieri ormai abbandonati nel
miraggio del titolo uni-versitario ed un forte programma di avvio al lavoro giovanile, con esenzione da qualsiasi tassa e contributo per i primi tre anni
d’impiego.
IL QUINTO: last, but not least il riordino dello stato nelle sue funzio-ni essenziali, dove l’Italia naviga in retroguardia perfi no rispetto ai paesi del terzo mondo. La giustizia, con la riduzione della durata dei processi, l’introduzione della respon-sabilità del giudice e pene certe. L’istruzione, con più fondi alla ricerca e borse di studio ai meri- tevoli. La sanità, con la bonifi ca dall’ingerenza politica e servizi di
pronto soccorso più effi cienti a copertura della riduzione del nu-mero degli ospedali.
Leggendolo bene, questo programma appare ragionevole, con-divisibile e pure realizzabile in tempi brevi, senza ulteriori sacrifi ci per
i cittadini. Il problema grave e inaccettabile sta nell’incapacità di questa classe politica a condurlo in porto sotto la raffi ca dei veti incrociati.
L’ovvia conclusione è che servono un nuovo modo di fare politica e nuovi politici. Cittadini seri ed onesti, capaci di portare avanti il progetto, tagliando quei ponti con il passato che fermano l’acqua invece di aiutarla a scorrere. E di questo deve farsi carico urgentemente la maggioranza silenziosa degli italiani che subisce senza reagire.
Tiffany
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STILI DI VITA
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La grave crisi economica che affl igge tutto il mondo por-ta folle di gente a protestare
contro il capitalismo, reclamando-ne la fi ne. Queste persone stanno cercando di fare quello che hanno tentato invano nella storia Gesù Cristo e Marx, per citare i nomi più autorevoli in materia.
Che piaccia o no agli idealisti, la realtà è che il capitalismo na-sce dal sentimento più profondo che la natura ha instillato nell’uo-mo: l’egoismo. “Homo homini lupus”, per dirla con Plauto, pri-ma, o con Thomas Hobbes, poi, teorici dell’aggressività umana. O per seguire la teoria della sele-
zione con la quale Darwin spiega l’evoluzione della specie. L’altru-ismo è un sentimento secondario che sopravviene per necessità di rafforzare le difese personali at-traverso il gruppo, o quando c’è abbastanza cibo da poterlo distri-buire agli altri avendo la pancia piena.Un esempio? Ecco cosa scrive “The Economist” del 29 ottobre u.s.:“Dal momento che migliaia di persone hanno manifestato in Lower Manhattan, esprimendo appassionatamente la loro pro-fonda scontentezza per lo status quo, noi abbiamo preso nota di
queste proteste”, ha scritto Lloyd Blankfein, il capo di Goldman Sa-chs, in una re-cente lettera agli investitori, “e ci siamo fatti que-sta domanda: come possiamo fare soldi su di loro? La rispo-sta è nel nuovo fondo Goldman
Sachs Global Rage Fund che ab-biamo appena lanciato. Esso investirà in aziende che hanno probabilità di rice-vere benefi ci dai tumulti popolari, quali riparatori di fi nestre e fabbrican-ti di manganelli per la polizia”. Come ha spie-gato Mr. Blankfein: “Alla Goldman, sappiamo che il sistema capitali-stico, così come lo co-nosciamo, sta cercando
di turare la falla, ma c’è una gran-de quantità di denaro che può es-ser fatta lungo quella strada”.
Da quando esistono, le ban-che sono simbolo di egoismo, ma nessuno è riuscito a farne a meno. Questa è la prova più netta che il capitalismo non può essere abbattuto, ma solo circoscritto a fi ni di tutela collettiva.
Tiffany
STILI DI VITA
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hanno probabilità di rice-vere benefi ci dai tumulti popolari, quali riparatori di fi nestre e fabbrican-ti di manganelli per la polizia”. Come ha spie-gato Mr. Blankfein: “Alla Goldman, sappiamo che il sistema capitali-stico, così come lo co-nosciamo, sta cercando
che il capitalismo non può essere abbattuto, ma solo circoscritto a fi ni di tutela collettiva.
Tiffany
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RECEPTION
Lo scorso venerdì 21 ottobre, nell’ambito del SUN (Salone Internazionale dell’Arredamento
ed Attrezzature per Esterni ed Eventi collegati), si è svolta la Convention Nazionale FAITA FederCamping, la Federazione che raggruppa l’80% degli oltre 2.500 campeggi italiani. Argomento: “Il campeggio del futuro: quale scenario nei prossimi 10 anni”.Come appare evidente dal titolo, il focus dell’incontro era rivolto all’esame della situazione attuale del turismo all’aria aperta e, in prospettiva, alla sua prevedibile evoluzione nei prossimi dieci anni. Un’occasione, quindi, da non perdere
per gli imprenditori del settore, vista la necessità di mantenersi al passo con una realtà che cambia ormai giorno per giorno e vista anche l’altissima qualità dei relatori.Per il Presidente di FAITA Nazionale Maurizio Vianello, i risultati sono andati oltre ogni più rosea previsione, con circa 400 persone presenti, in rappresentanza di oltre 130 campeggi. Molto apprezzati sono stati il programma professionale svolto e gli interventi dei relatori, due dei quali imprenditori francesi di successo, scelti in base alla loro esperienza sul mercato del turismo all’aria aperta più importante d’Europa e, quindi, della
Uno sguardo al presente e al futuroOttime prospettive per il turismo open air
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RECEPTION
loro capacità d’immaginare i trend del futuro. In linea con quanto dichiarato dal Ministro Brambilla e da noi anticipato nel numero precedente di natural mind©, Matteo Marzotto, già Presidente ENIT ed attualmente commissario dell’ente in attesa del rinnovo delle cariche, ha dato notizie confortanti sull’andamento della
stagione turistica italiana 2011. Camperista per sua stessa ammissione, Marzotto ha anche sottolineato la grande importanza per il turismo italiano del settore open air, sia per le sue caratteristiche intrinseche di vacanza naturale a contatto con la natura, sia per la sua valenza economica e sia, soprattutto, per il suo trend in aumento malgrado
Ottime prospettive per il turismo open air
I relatori del Convegno FAITA al SUN di RImini, ottobre 2011
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le avverse circostanze economiche.In materia di scenari futuri, ha fornito la propria esperienza personale e le proprie intuizioni Gilbert Ganivenq, Presidente e titolare del Groupe Promeo, leader sul mercato francese
del camping. Egli ha indicato come sia necessario allargare l’attuale orizzonte dell’open air verso modalità di sviluppo già acquisite e presenti in altri settori. Ad esempio, la creazione
di circuiti integrati di strutture di proprietà o associate, lo sviluppo i n t e r n a z i o n a l e , l ’ a l l u n g a m e n t o della stagione, la ricerca costante della qualità e di nuovi consumatori, l’utilizzo delle tecniche di ricerca per comprendere prima e meglio il mercato. Chiave di volta immediata nell’evoluzione del campeggio verso quel maggior comfort richiesto dal consumatore di turismo all’aria aperta rimane, comunque, l’utilizzo crescente della casa mobile da parte del campeggio. Il vecchio modello di campeggiatore con il pacco della tenda sul tetto
RECEPTION
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i n t e r n a z i o n a l e , l ’ a l l u n g a m e n t o della stagione, la ricerca costante
l’utilizzo delle tecniche di ricerca per comprendere prima e meglio il
RECEPTION
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della macchina sta andando ormai in archivio, così come quello della
famiglia ristretta nello spazio angusto di una roulotte.Il nuovo e crescente trend è verso un maggiore e più comodo spazio abitativo, dove ci si possa muovere e vivere senza
rinunciare ai propri agi, verso l’eleganza e verso la tecnologia. Questo tema è stato svolto da Aymeric Duthoit, Direttore
Generale della Divisione Habitat del Gruppo Beneteau, il più grande produttore europeo di case mobili, fortemente interessato al mercato italiano, il secondo in Europa dopo quello francese. Nella nuova fabbrica del gruppo in avviamento a Bologna, si sta addirittura pensando alla produzione di una serie di modelli IRM studiati apposta per FAITA, a prezzo competitivo ed in grado di soddisfare le esigenze particolari del campeggio italiano. Un ottimo cocktail
di esperienza francese e c r e a t i v i t à italiana.
Chaperon
RECEPTION
Una mano lava l’altra e tutt’e due lavano il viso. E’ su questo principio elementare
di collaborazione che è nata tre anni fa la partnership tra Fiera di Rimini, SUN - Salone dell’Outdoor ed Eventi collegati - e Camping&Village Show, organizzato dall’Associazione Mondo del Campeggio. Obiettivo: promuovere a 360° il comparto dei prodotti e servizi utili per la vita
all’aria aperta. Il SUN è una grande manifestazione espositiva
internazionale che si s v o l g e
ogni anno negli ambienti della Fiera di Rimini. Essa rappresentata tutta la fi liera
dell’outdoor, dallo svago agli arredi, dalle pavimentazioni alle piscine, dai corredi alle sedute, dagli arredi all’illuminazione, dai giochi ai tessuti, dalle coperture ai vasi, dai barbecue alle recinzioni, dalle cabine alle sdraio, dagli ombrelloni ai teli, dalle docce alle fontane, dai gazebo alla segnaletica,
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s v o l g e
ogni anno negli ambienti della Fiera di Rimini.
dalle Spa all’idromassaggio, dal giardinaggio ai gonfi abili.Camping&Village Show, promosso dall’Associazione
Mondo del Campeggio, è una sezione speciale del SUN
dedicata in particolare ai prodotti, ai servizi e alle attrezzature che interessano il campeggio ed il villaggio turistico. I
suoi 4.000 mq ed oltre hanno ospitato un ampio panorama dei prodotti tipici del settore, in particolare delle case mobili, ormai
punta di diamante del turismo all’aria aperta. Presenti decine di Tour
Operator specializzati, nazionali ed
internazionali, che hanno incontrato i responsabili delle strutture ricettive.
RECEPTION
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sezione speciale del SUN
punta di diamante del turismo
promosso dall’Associazione Mondo del Campeggio, è una
suoi 4.000 mq ed oltre hanno ospitato un ampio panorama dei prodotti tipici del settore, in particolare delle case mobili, ormai
punta di diamante del turismo
suoi 4.000 mq ed oltre hanno ospitato un ampio panorama dei prodotti tipici del settore, in particolare delle case mobili, ormai
punta di diamante del turismo
E’ un’associazione no profi t nata per volontà di un gruppo di impren-ditori che operano nel settore della fornitura di beni e/o servizi per campeggi e villaggi turistici. L'associazione e' aperta a tutte le azien-de e ai professionisti che vogliano proporre e promuovere le proprie attività o prodotti nell’ambito del mercato del turismo all'aria aperta. Ulteriori info su www. mondodelcampeggio.com
ASSOCIAZIONE MONDO DEL CAMPEGGIO
sezione speciale del SUN
suoi 4.000 mq ed oltre hanno
RECEPTION
Le oasi del camping in Italia
Così inizia l’ode barbara più famosa scritta in esaltazione del Piemonte. Non sappiamo se sia stato proprio questo componimento a far meritare all’autore, Giosuè Alessandro Michele Carducci, il premio Nobel 1906 per
la letteratura, primo italiano ad avere questo onore in conseguenza del quale è divenuto poeta nazionale dell’Italia moderna. Fatto sta che l’ode descrive in maniera sublime il carattere roccioso e regale del Piemonte, lo stato che ha condotto l’Italia alla sua unità.E questo carattere si rispecchia anche nell’offerta di camping della regione che, in mancanza di mare e costretta dalle ripide valli, si apre alla dimensione ed alla quantità solo sulle rive del Lago Maggiore.
Piemonte, forte e corteseSu le dentate scintillanti vette,
salta il camoscio tuona la valanga da’ ghiacci immani rotolando per le selve scroscianti: ma da i silenzi dell’effuso azzurro esce nel sole l’aquila, e distende in tarde ruote digradanti il nero volo solenne. Piemonte, lo stato che ha condotto
Su le dentate scintillanti vette, salta il camoscio tuona la valanga da’ ghiacci immani rotolando per le selve scroscianti: ma da i silenzi dell’effuso azzurro esce nel sole l’aquila, e distende in tarde ruote digradanti il nero volo solenne.
salta il camoscio tuona la valanga
l’aquila, e distende in tarde ruote
rive del Lago Maggiore.
Scenari Srl - Andrea Lazzarini Editore - Stresa (VB)ph. Giancarlo ParazzoliArchivio Distretto Turistico dei Laghi
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RECEPTION
Di conseguenza, il numero dei campeggi piemontesi riesce a superare di poco le 170 unità (6,8% del totale Italia), ma offre soltanto 52.000 posti letto circa (3,8% del totale Italia) perché solo una minima parte delle strutture si avvicina alle 200 piazzole. E quasi tutte sono sul lago.La montagna sciistica, vero collettore del turismo piemontese, pur non essendo il terreno ideale per il camping, riesce comunque a dare un suo contibuto con accoglienti campeggi al Sestriere e ad Oulx. Decisamente il camping non è l’asset sul quale il Piemonte basa l’economia generale del suo turismo, ma la sua parte più qualifi cata sul lago Maggiore non ha niente da invidiare a località di maggiore diffusione.
Chaperon
Isola Bella, Stresa (VB)
Arona (NO)
Lago Maggiore
26
RECEPTION
2626
Nel consueto percorso alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche della nostra penisola, ci occu-piamo dello straordinario territorio che si affaccia
sul Lago Maggiore.
VERBANIA E LE ISOLE BORROMEE
L’area del Golfo Borromeo, compresa tra il tratto di sponda del Lago Maggiore che va da Verbania a Stresa e la zona collinare a ridosso di Verbania, costitu-isce un connubio perfetto tra arte e natura. Maestose ville signorili dall’atmo-sfera romantica e raffi nata si alternano a paesini molto curati e magnifi ci colpi d’occhio sul bacino lacustre.• VERBANIA: capoluogo di provincia, è un vivace centro turistico apprezzato
per le ottocentesche ville come Villa S. Remigio, Villa Giulia e Villa Taranto, i cui giardini sono rinomati per le suggestive scenografi e fl oreali. Il vasto territorio collinare circostante accoglie decine di piccoli e antichi borghi con caratteristiche tipiche dei paesi di montagna e vista panoramica sul Golfo Borromeo.
• ISOLE BORROMEE: davanti a Stresa, nel cuore del Golfo e raggiungibili in battello, le tre isole creano una cornice suggestiva, dal fascino senza tem-po. Nella più vicina, l’ISOLA BELLA, si può ammirare il sontuoso palazzo dei Borromeo e passeggiare tra le dieci terrazze dell’incantevole giardino che gli fa da ornamento. All’ISOLA DEI PESCATORI, semplice e pittoresca come il nome che porta, vi colpiranno l’antico borgo, le stradine e i ristoranti curati e pieni di fi ori. Infi ne, sull’ISOLA MADRE, vi avvolgeranno gli intensi profumi delle innumerevoli piante e dei fi ori del pregiato giardino botanico. Anche qui un palazzo dei Borromeo, non meno fastoso di quello sull’Isola Bella.
RECEPTION
Firenze
Perugia
Roma
Bologna
Venezia
Trieste
Trento
MilanoAosta
Torino
Genova
Ancona
L’Aquila
Campobasso
Napoli
Bari
Potenza
Catanzaro
Palermo
Cagliari
VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)
CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)
CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)
CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)
VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)
CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo
HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma
VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)
HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)
CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)
CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)
LE PALME VILLAGETerracina (LT)
GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)
RomaRoma
CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)
VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)
PARCO VACANZE RIVAVERDEMarina di Ravenna (RA)
VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)
HOLIDAY VILLAGE FLORENZLido degli Scacchi (FE)
VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)
BolognaBologna
L’AquilaL’Aquila
CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLAMaserno di Montese (MO)
CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)
CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)
MilanoMilano
I campeggi preferiti di
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Il camping si avvicina sempre più alla formula di accommodation del villaggio turistico senza rinunciare
alla propria caratteristica del piede scalzo, a diretto contatto con la sab-bia e con la natura. E’ la formula che in Francia, paese leader del camping in Europa, viene ormai defi nita come “hôtellerie en plein air” (hotel all’aria aperta).
Ingrediente indispensabile di questo nuovo orientamento è la casa mo-bile, cioè quel tipo di casa costruita altrove e trasportata poi su ruote nel camping per essere inserita nel ver-de della sua struttura e dare spazio e moderne comodità alla famiglia del cliente. Fare camping, cioè, ma con i comfort ai quali la vita di oggi ci ha abituato: cucina con frigo, tinello, più
Le case mobili:nuovo trend nel camping
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Da IRM le ultime novità
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RECEPTION
stanze da letto, bagno, aria condizio-nata e molte altre comodità.
Campione in Europa di questo gene-re di modernissima accommodation è la IRM, la società appartenente al Gruppo BENETEAU, che ha avviato una sua nuova fabbrica in Italia, a Bo-logna.
Disponibili una vasta gamma di case mobili da 3 o da 4 metri di larghezza, con modelli a 2 e 3 camere dai nomi che suggeriscono l’idea di avanzata tecnologia:
TITANIA 8,00x3m
ALTAIR 8,60x3m
MERCURE 7,50x4m
SUPERMERCURE Riviera 7,50x4m
TITANIA 3 camere 8,00x4m
TWIN 7,80x5m
ed altri modelli personalizzabili.
Interessante anche la formula di fi -nanziamento “Compra ora, paghi ad agosto 2012”, tramite il leasing del Gruppo (SGB/CGI - Société Général) la cui durata è personalizzabile da 4 a
7 anni, con il pagamento delle rate in unica soluzione al 15 Agosto di ogni anno, fatta salva l’approvazione del-la stessa SGB/CGI-S.G. Una ghiotta opportunità offerta ai titolari di cam-peggio per migliorare l’offerta ai loro clienti.
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La Philips (Royal Philips Elec-tronics) è sempre più concen-trata nell’innovazione verde,
allo sviluppo della quale ha destina-to 2 miliardi di euro, da spendere en-tro il 2015 nei processi produttivi dei suoi tre settori strategici: Healthca-re, Lighting e Consumer Lifestyle. L’impegno Philips nel proporre so-luzioni e prodotti sostenibili ha per-messo di raggiungere già un’inciden-za del 38% dei “green products” sul fatturato globale (rispetto ad un’incidenza del 31% nel 2009).Nel mercato dei televisori, Econova LED TV1 è il TV LED più verde d’Eu-ropa. Con telecomando solare, è in grado di ridurre il consumo energe-tico fi no al 60% – il più basso della
categoria - garantendo immagini di primissima qualità. Inoltre, è costrui-to con materiali riciclati e facilmente riciclabili mantenendo tuttavia inalte-rata la sua straordinaria qualità grazie al robusto rivestimento in alluminio.Insignito del premio European Green TV 2010-2011 dall’Associazio-ne European Imaging & Sound (EISA), Econova LED TV riceverà la classifi ca-zione A+ in occasione dell’introduzio-ne dell’Etichetta Energetica Europea.
RECEPTION
I “green products” di Philips
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa sostenibile EcoVision5 di Philips
visita www.philips.com/about/sustainability
Per ulteriori informazioni sulla riduzione del consumo di energia a casa vostra
visita asimpleswitch.com
I “green products” di Philips
Polenta unciaIngredienti:Oltre agli ingredienti base:• 250 g di burro • 250 g di formaggio semigrasso• 2 spicchi di aglio• salvia
Esecuzione:Mentre preparate la polenta, in un tegame a par-te fate rosolare il burro, l'aglio tagliato a fettine e la salvia. Cotta la polenta, fatela a pezzettini e disponetela in un grosso recipiente, alternan-dola con strati di formaggio a pezzi; alla fi ne versatevi sopra il condimento caldo e servite.
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Cucina larianaLa polenta
Polenta tradizionaleIngredienti:• 2 l scarsi di acqua• ½ kg di farina di mais• sale q.b.
Esecuzione:Portate a bollore l'acqua salata in un paiolo e la-sciatevi cadere la farina a pioggia. Cuocete per un'ora scarsa, mescolando in continuazione per evitare che si formino grumi, fi nché la polen-ta non si stacchi da sola dalla parete del paiolo.
A GUSTO MIO
La pulenta la cuntenta" ("La polenta accontenta", ndr) recita un detto popolare lombardo. E' ancora vivo in molti Lariani non più bambini il ricordo della polenta cucinata sul fuoco, in un paiolo di rame appeso
al camino, con la farina versata a pioggia nell'acqua in ebollizione e rime-stata in continuazione con un lungo bastone di nocciolo, poi versata su un tagliere di legno e tagliata a fette con un fi lo teso da un piccolo arco di salice. Simbolo della tra-dizione contadina, la po-lenta è una pietanza tipica della gastronomia lariana delle valli, così come il pesce del lago e i robusti piatti a base di carne del-la Brianza. Vediamone alcune antiche ricette.
Polenta unciaIngredienti:Oltre agli ingredienti base:• 250 g di burro • 250 g di formaggio semigrasso• 2 spicchi di aglio• salvia
Esecuzione:Mentre preparate la polenta, in un tegame a par-te fate rosolare il burro, l'aglio tagliato a fettine e la salvia. Cotta la polenta, fatela a pezzettini e disponetela in un grosso recipiente, alternan-dola con strati di formaggio a pezzi; alla fi ne versatevi sopra il condimento caldo e servite.
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A GUSTO MIO
Cucina larianaMentre preparate la polenta, in un tegame a par-te fate rosolare il burro, l'aglio tagliato a fettine e la salvia. Cotta la polenta, fatela a pezzettini e disponetela in un grosso recipiente, alternan-dola con strati di formaggio a pezzi; alla fi ne versatevi sopra il condimento caldo e servite.
Mentre preparate la polenta, in un tegame a par-
Polenta con patate
Ingredienti:
Oltre agli ingredienti base:
• 4-5 patate
Esecuzione:
Sbriciolate gli avanzi di polenta del
giorno precedente in un paiolo, ag-
giungete le patate bollite schiaccia-
te e rimestate sul fuoco fi no a che
il composto non risulti morbido.
versatevi sopra il condimento caldo e servite.versatevi sopra il condimento caldo e servite. il composto non risulti morbido.
La Balota
Ingredienti:
Oltre agli ingredienti base:
• 50 g di burro
• 250 g di formaggio
Esecuzione:
Preparate varie fette di polenta. Su di una fet-
ta mettete un po' di formaggio e una noce
di burro; adagiatevi poi sopra un'altra fet-
ta e schiacciate i bordi per sigillare. Ripe-
tete l'operazione per le altre Balote che fa-
rete dorare su di una graticola al fuoco.
Preparate varie fette di polenta. Su di una fet-
ta mettete un po' di formaggio e una noce
di burro; adagiatevi poi sopra un'altra fet-
ta e schiacciate i bordi per sigillare. Ripe-
Polenta rustidaPreparate una polenta tradizionale, tagliatela a
fette e friggetela in olio o burro. Gustosissima!
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PASSIONI
Nella cultura di oggi la casta-gna è considerata un frutto di stagione. E’ la caldarrosta
che da ottobre a Natale profuma le strade cittadine con il sapore di bo-sco proveniente dai caratteristici bi-doni dove viene arrostita. O è il frutto che si compra in sacchetti al super-mercato o sulle bancarelle per arro-stirlo in casa, sul caminetto, o bollirlo in pentola. O è il marron glacé, dolce saporito. In qualche maniera, è uno
sfi zio, una prelibatezza che ci conce-diamo dopo pranzo o fra pranzi, con il complemento di un buon bicchiere di vino rosso. Ma non è sempre sta-to così. Nella vecchia economia rura-le, o meglio pedemontana visto che il castagno è una pianta di collina, la castagna aveva un ruolo alimentare sontuoso, in qualche modo paragona-bile a quello del grano. Era un alimento altamente energetico dal quale si traeva anche una farina
La tradizione della castagnaLE SAGRE DI PAESE
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PASSIONI
usata tutto l’inverno per fare dolci come il castagnaccio. Ma anche ta-gliatelle da abbinare a piatti altret-tanto collinari a base di maiale o di cinghiale, dove il sapore dolce del-la castagna si sposava a meraviglia con quello deciso e forte della carne dell’animale. Che, peraltro, era na-turalmente impregnata del sapore e dell’odore della castagna, visto che quelle più brutte e bacate costituiva-no il pasto del maiale, mentre il cin-ghiale poteva addirittura scegliere i marroni più belli del bosco. La saga della castagna cominciava ad ottobre, con la raccolta. Poi la si faceva essic-care lentamente al sole su graticci di vimini. Dopodiché, la si sbuccia-
va con la pressione delle dita, sgre-tolando con facilità sia la consistente buccia esterna che la sottile pellicola interna, ormai secche e friabili. Infi -ne, la castagna ormai nuda fi niva in un sacco ed era avviata alla macina sotto la pesantissima ruota di pietra del mulino, il cui giro era alimentato dall’acqua di un torrente. Oggi queste scene non si vedono più così frequen-temente da noi e molte delle castagne che mangiamo vengono dall’est Eu-ropa. Si è, però, interamente recupe-rata la cultura di questo frutto prezio-so attraverso le tante sagre di paese che, proprio in ottobre, ne celebrano la bontà e la genuinità.
Leonardo
SFIDE & SPORT
La partita più importante di Cassano
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A vederlo ansimare dopo una corsa, la bocca aperta e lo sguardo sofferente, non dava certo l’aria di un atleta preparato per correre novanta minuti.
Le mani sui fi anchi, sembrava spesso un geniale dopolavorista messo sul campo all’ultimo momento
dagli amici per illuminare con il suo talento la partita scapoli e ammogliati. Faceva quasi rabbia pensare
a tanta naturale fortuna sprecata da atteggiamenti guasconi o, peggio ancora, dalla mancanza
di professionalità oggetto di tante note da parte dei media. Veniva in mente “el gordo”,
il grasso, come lo chiamavano a Madrid, dov’era fi nito ai margini del Real, la squadra
dei sogni per tanti talenti. A Madrid l’aveva chiamato il sergente Capello e quella chiamata aveva il sapore di una
defi nitiva consacrazione di Fantantonio nel calcio dei campeones. Invece, lui
navigava fra la panchina, la tribuna, il ristorante ed il palcoscenico
delle gag con le quali divertiva i compagni imitando il suo stesso allenatore, bisogna dire con talento pari a quello
IL FORAME DI FANTANTONIO
SFIDE & SPORT
La partita più importante di Cassano
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riconosciutogli sul campo di calcio. Nella sua disarmante sincerità, diceva: “Ho vissuto quindici anni da povero, ora voglio viverne almeno altrettanti da ricco, per pareggiare il conto”. E per lui la ricchezza era simboleggiata dalla Ferrari con la quale si presentava, osannato, in quella Bari vecchia dove chiunque altro avrebbe avuto paura a percorrere con un mezzo del genere i vicoli sui quali si affacciano le porte delle cucine e delle camere da pranzo.
Ora la sorte ha voluto punire la sua stravaganza con altrettanta originalità. Dopo una partita nella quale aveva dato un ulteriore segno di aver forse trovato la sua maturità calcistica, in quel Milan che condivide i primati del Real, Fantantonio ha avuto un malore. Non è mai civile farlo in occasione di disgrazie, ma qualcuno aveva subito pensato ad una ennesima “cassanata”, un incidente causato da una vita poco da atleta, per non dire peggio. Invece, si è scoperto che Fantantonio era da sempre affetto da una sindrome con un nome originale quanto lui, il PFO o Forame Ovale Pelvio. Tradotto, un foro congenito nel cuore, fra l’atrio destro e quello sinistro, che metteva a repentaglio la sua salute. Come mai questo malanno sia stato scoperto solo ora ad un atleta che
è passato attraverso decine di visite specialistiche è un mistero. Fatto sta che Fantantonio ha rischiato la vita e, dopo averla rischiata, ha dovuto essere operato al cuore per sanare il malanno. Ora gli si prospetta una lunga convalescenza, con l’incognita se possa o meno ricominciare a giocare nel calcio professionista. Per Fantantonio incomincia la partita più importante, dove dovrà mostrare fi no in fondo il suo talento accoppiato, questa volta, a quel pizzico di umiltà sempre necessario per vincere una sfi da determinante. L’accompagna l’augurio di tutti i tifosi che il suo cuore, liberato dagli ostacoli, lo riporti sui campi di calcio meno affannato, soprattutto nel carattere, e ancor più geniale di prima.
Olimpia
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HOBBY & SALUTE
AIC - Progetto Saharawi
Nel 2001, partendo da uno studio condotto nel 1997 dal Prof. Carlo
Catassi e dall’esperienza maturata dall’Associazione Italiana Celiachia Toscana, nasce il Progetto Saharawi, con lo scopo di fornire un contributo alla rete di solidarietà che da almeno trent’anni sostiene il popolo saharawi con iniziative di carattere umanitario, politico e solidaristico.L’azione dell’AIC, è da sempre diretta alla popolazione celiaca. I saharawi sono approssimativamente 1.000.000, di cui circa 250.000 vivono in tendopoli nei campi profughi presso Tindouf nel deserto dell’Algeria, e di essi circa 600 sono celiaci e, secondo
le stime, sono molte le diagnosi ancora da effettuare. La situazione nei campi è drammatica soprattutto per quanto riguarda la scarsità di generi alimentari, ancora di più per prodotti senza glutine. Per cercare di far fronte a questa situazione, l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) si è attivata, in prima istanza, per provvedere al sostegno alimentare della popolazione celiaca, mentre, come obiettivo di
le stime, sono molte le diagnosi
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lungo periodo, intende provvedere allo sviluppo della popolazione e renderla autosuffi ciente nella gestione della celiachia sia dal punto di vista sanitario che sociale. L’aiuto di AIC,
dunque, non è mirato unicamente all’emergenza alimentare, ma è proiettato alla ricerca e all’educazione sulla celiachia. A questo scopo è stata fi nanziata la costruzione di un laboratorio medico che coinvolge soprattutto medici locali, neolaureati in gastroenterologia presso Università italiane. Inoltre, sono stati istituiti corsi di formazione per il personale medico
e paramedico operante nelle singole villaya tra cui i medici, i tecnici di laboratorio, i nutrizionisti, gli infermieri e le ostetriche. La diffusione della cultura della celiachia permetterà di imparare a gestire le nuove diagnosi, il follow up e l’assistenza alle famiglie tramite informazioni sulla corretta dieta. All’impegno economico assunto dalla Regione Toscana si aggiungono gli aiuti dei soci AIC e delle altre Regioni della Federazione versati a sostegno della popolazione e del Progetto Saharawi. Dal 2007, in accordo con le autorità locali, si è deciso che il sostegno economico del singolo socio AIC venga impiegato interamente nell’acquisto di prodotti alimentari privi di glutine. Il paniere di beni offerto segue un programma qualitativo e quantitativo concordato con il Ministero della Salute ed elaborato da nutrizionisti esperti.
HOBBY & SALUTE
Red era un bell’uccellino dal colore olivastro, grande come un
passero. Era ancora molto giovane e, per questo, non aveva le penne del petto e della fronte colorate di rosso come quel-le dei suoi genitori. Era paffutello, quasi senza collo e sembrava pigro e lento. Invece era velocissimo a volare e, soprat-tutto, era molto curioso. Stava lì, sui ra-
metti degli alberi, ad
osservare ogni cosa: le persone
che passavano, gli animali che correva-
no, gli altri uccelli su-gli alberi, alcuni molto più
grandi di lui. E poi era molto ghiotto. Se vedeva un contadino che
zappava la terra o qualche animale che la smuoveva, si avvicinava subito per controllare se lo scavo aveva portato alla luce qualche vermiciattolo, con la speran-za di mangiarselo. L’ingenuità dovuta alla sua giovane età gli nascondeva pericoli che i pettirossi più grandi di lui conosce-vano bene. Red non sapeva ancora che al mondo c’erano animali affamati che
JUNIOR CLUB
Storia di natura per bambini da 2 a 8 anni
Le storie di natura che raccontiamo hanno un duplice scopo: di-vertire i junior di casa e presentare loro, di volta in volta, una situazio-ne che li faccia rifl ettere. La storia seguente parla delle qualità di certi animali, in questo caso
il pettirosso, come invito alla loro conoscenza.
IL PETTIROSSO CURIOSO
JUNIOR CLUBsognavano di far fare a lui la stessa fi ne dei suoi vermiciattoli, e cioè mangiarselo. E c’erano anche degli uomini che voleva-no mangiarselo o, come minimo, metterlo in una gabbia per sentirlo cantare con la sua voce melodiosa. E, infatti, insieme
agli uc-celli, un giorno ad ascoltarlo c’era anche un brutto uomo che ave-va deciso di acchiapparlo e metterlo in gabbia per sentire lui solo quel canto melodioso. Aveva sospeso una rete ad un sottile fi lo legato ad un vermiciattolo e quando Red scese dall’albero e si mangiò il verme, il fi lo si spezzò e la rete gli cadde addosso, immobilizzandolo. Subito dopo arrivò l’omaccio che prese Red con la sua mano rozza, tanto enorme che il cuore di Red cominciò a battere a mille all’ora dalla paura. Per fortuna l’omaccio voleva solo metterlo in gabbia e, così, dopo un po’ Red si rasserenò. Rimane-va però il fatto che era chiuso in una gabbia e che non poteva uscire e volare liberamente come aveva sempre fatto. Il suo cuore, allora, s’intristì e dalla sua gola cominciò ad uscire un canto anche
lui triste, che diventò sempre più malin-conico man mano che passava il tempo. Gli altri uccelli lo ascoltavano e capivano la tristezza di Red tanto che, ad un certo punto, decisero che bisognava fare qual-cosa per liberarlo. Allora cominciarono
a volare tutti insieme intorno alla gab-bia fi nché scoprirono che la porticina era chiusa da un’asticciola di ferro e che un becco molto forte avrebbe potuto aprir-la. Così incaricarono un grosso pappagal-lo verde di provarci. Ma, nel frattempo, l’omaccio aveva notato lo strano volo di tutti quelli uccelli e si stava avvicinando per catturarne qualcun altro. Bisognava fare presto. Il pappagallo, allora, si tuf-fò dall’alto e con un solo colpo di becco riuscì ad aprire la porticina. Red ci volò attraverso con tutta la forza delle sue ali e raggiunse il ramo più alto di un grande albero. Da lì cantò la sua più bella me-lodia per ringraziare gli amici.
Fedro
IL PETTIROSSO CURIOSO
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L’ETA’ DEL NONNOCome nasce un libro
L’età del nonno, dopo quel-la del fi glio e del padre, è l’e-tà defi nitiva. Un’età che,
molto più delle altre, marca il tem-po e che, al suo inizio, può crea-re sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai len-ti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sem-pre più artifi ciali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in ar-rivo spalanca d’improvviso la pro-spettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamen-te far puntare i piedi nel tentati-vo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda den-tro, si scopre che un nipote rega-la nuovi scopi e traiettorie alla vita,
offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora es-sere. Un fi l rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lo-renzo”, un libro, bello e tenero, ot-timamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da non-no a nipote, dall’ultima generazio-ne della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi impor-tanti diventando, pagina dopo pagi-na, una sorta di vademecum rigoro-so ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo geni-tori o nonni a fornire risposte con-crete ai tanti perché di fi gli e nipoti.
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Il libro “Ciao Lorenzo” ti verrà spedito per posta entro tre giorni dall’avvenuto pagamento
“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.
Inviaci una email a [email protected] con i dati per la spedizione
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MARCA/MODELLO CILINDRATA ANNO COLORE/INTERNI PREZZO (EURO) STATO
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2 PORSCHE 911 COUPE’ SC 3000 1979 NERO/NERI 18.000 Ottimo
3 PORSCHE 911 COUPE’ S 2700 1975 ROSSO/NERI 15.000 Buono
4 PORSCHE 928 COUPE’ 4400 1978 CELESTE MET./AVANA 9.000 Ottimo
5 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1986 GRIGIO ANTR./NERI 12.000 Ottimo
6 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1984 ROSSO/AVANA 10.000 Buono
7 PORSCHE 928 S COUPE’ 4700 1982 CELESTE/AVANA 5.000 Suffi ciente
8 PORSCHE 944 COUPE’ 2500 1982 ROSSO/NERI 5.000 Buono
9 PORSCHE 924 TURBO 2000 1979 GRIGIO MET./AZZURRI 8.000 Perfetto
10 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 GRIGIO MET./NERI 4.000 Buono
11 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 NERO MET./NERI 5.000 Perfetto
12 PORSCHE 924 ASPIR. 2000 1981 GRIGIO MET./BICOLORE 3.500 Ottimo
13 FORD SKORPIO LIMOUSINE 2800 1987 NERO/GRIGI 7.000 Ottimo
14 JAGUAR MKII 3.8 S 3800 1965 VERDE/BIANCHI 20.000 Perfetto
15 JAGUAR XJ6 4.2 MAN. GPL 4200 1974 VERDE/AVANA 8.000 Perfetto
16 JAGUAR XJ6 4.2 AUT. INIEZ. 4200 1982 BRONZO/VELLUTO 5.000 Buono
17 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1987 BLU SCURO/PELLE BIANCA 7.000 Ottimo
18 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1988 ROSSO MET./PELLE BIANCA 7.000 Ottimo
19 BENTLEY EIGHT AUT. INIEZ. 6750 1988 BIANCA/BIANCHI 18.000 Perfetto
20 FERRARI 308 GTB I 4 V. 3000 1983 ROSSA/NERI 40.000 Perfetto
N.B. Le indicazioni sullo stato delle auto sono relative a veicoli di oltre 20 anni e tengono conto dello stato diconservazione e del valore di mercato del modello, non escludendo l’opportunità di lavori di restauro a piacimento dell’acquirente.
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LA POSTA DEI LETTORIGrande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.
IL CLUB NATURAL MIND
no a migliorare il magazine.
Questa rivista mi piace. Mi piace innanzitutto l’interfaccia, la consulta-
bilità facile ed esteticamente molto
attraente.Gli argomenti trattati sono ottimo spunto di discussione e rifl essione.
Secondo me il percorso è giusto per
degli ottimi risultati.I miei complimenti!Cordiali salutiVanni
innanzitutto l’interfaccia, la consulta-
Grazie 1000 per l’invio della vostra rivista, mi piace molto, l’attendo ogni mese e la leggo con molto piacere. Avanti ancora, grazieMaurizio
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Molto gradevole.Michele
Si, molto utile
grazie
Diego
natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2011 sono stati, infatti, certifi cati con “100% energia pulita Multiutility”.Certifi care i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certifi cazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certifi cati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.
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I certi� cati RECS (Renewable Energy Certi� cate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certi� cati RECS sono distinti dall'erogazione � sica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certi� cati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente � nanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.