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NAVE COSTA CONCORDIA RESCUE OPERATION ISOLA DEL GIGLIO 13.01.12

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NAVE COSTA CONCORDIA RESCUE OPERATIONISOLA DEL GIGLIO 13.01.12

The The wreckwreck ofof Costa ConcordiaCosta Concordia

On january13th 2012 at 22:30 the Centrale Operativa of Grosseto main Fire station received some request from ship passengers on Costa Concordia…The ship was visibly angled broadside …with a blackout on board…

The rescue operation started Immediatily involving vessels with scuba divers and fast rope operatorsIn first hours the Italian Firefighers rescued one hundred people, most of them blocked in their cabin as the ship partially capsized

At 00:45 8 firefighters from Comando Provinciale di Grosseto where onboard and in 8 hours they managed the safe evacuation of 70 people blocked at deck n.4 between them 6 with open and compound fracture

I

-In the first 12 hours about 4000 passengers rescuedat Giglio and Porto S. Stefano harbour,

- approximately 100 blessed tranfered at Tuscany hospitals- after 24 h later the wreckage resulted about 50 missed

The shipwrecked were temporarily housed inside inflatable warmed tunnels for the first identification (about 60 nationalities). The data were collected in real time to foreign embassies… after the identification they were housed in hotels adapted to the emergency

The shipwrecked arrived with waves of 400-600 people at time at PortoS. Stefano harbour.

The Costa Concordia…Built at Fincantieri yards, Sestri Ponente (Italy) Lauched in 2005 commissioned on 9th July 2006.She was a floating city with 13 decks , 290 m long, 35 m large, 40 m height, capable of 3780 passengers and 1100 crews.

THE COURSE

the ship started a mediterranean cruise leaving Civitavecchia, it strucks the rock seabed between 21:20 and 21:40 after the ship steered-in too close to an isle and ultimately hits the sandbar off Giglio islandat scoglio de Le ScoleClose to Giglio harbour with an about 45 m leak in the hull

A rock from scoglio le scole trapped in the hull after the collision

Fast rope units approaching the ship

The Concordia partially capsized and sunked with a 65°angle at 100 m ashore with a maximum see deep of 30 m, but very close to a rock rift diving to about 80 metri

α

Position

Position

Search

and Rescue Activity

UCL

Comando

Pianificazione

Logistica

Linea NBCR

SMZT VVF

SAF VVF

SMZT GOS

SMZT GC

Banchine mezzi nautici

Automezzi

The CCSICoordination Center for Scuba Activity

Interoperability• The search operations

– onboard• Emerged hull ⇒ VVF (SAF; SMZT, SA, ELI, NAUTICI)

• Submerged and totaly flooded hull ⇒ Divers (VVF, CP, CC, PS, MM, GdF,..)

– close waters around the ship⇒ VVF, CP, MM

Polizia di Stato

Posizionamento dello scafo sulla roccia…

PARTE EMERSA

L’ emergenza

Ordine di partenza e richiesta informazioni

Richiesta informazioni• Creare un log-book per ogni responsabile

settore anche tramite sala operativa regionale:

• annotare tempistica• annotare informazioni

Il sopralluogo aereo

Il sopralluogo aereo• Equipaggio pronto al decollo all’interno

della sede di Grosseto• Sorvolo a bassa quota del relitto• Fotografie per individuazione accessi

prioritari• Mantenimento del dispositivo di soccorso

aereo sull’isola per eventuali operazioni di soccorso

Il sopralluogo a bordo

Il sopralluogo a bordo• Apprezzare le difficoltà di accesso • Definire le vie di fuga e i presumibili tempi

di evacuazione• Identificare punti di riferimenti• Definire le vie di accesso• Valutare le difficoltà di avanzamento

La condivisione

La condivisione• Mettere a disposizione le proprie informazioni• Illustrare la strategia che si vuol intraprendere• Dichiarare le necessità per le quali non si

riesce personalmente ad intervenire

• CONDIVIDERE UN OBIETTIVO PRINCIPALE

• Definire modalità di allerta• Definire modalità di allarme• Indicare la procedura di evacuazione

Log-book e decision-book• Log-book : annotazione cronologica degli

avvenimenti• UCL o S.O.• Uso delle frequenze radio – registrazione in

SO.115

• Decision-book : annotazione delle decisioni che modificano condizioni di lavoro complete delle informazioni al contorno

• Responsabile settore

Scelte operative• Efficacia ed efficienza dell’operazione• Sicurezza degli operatori coinvolti• Rispetto dei coinvolti e dei loro familiari• Rispetto delle diverse confessioni religiose• Rispetto dei diversi usi e costumi

Le planimetrie e il report

Le planimetrie• Riportare su carta i riferimenti identificati

sulla nave• Annotare decisioni e informazioni• Studiare i possibili percorsi• Individuare i punti critici• Individuare possibili riferimenti interni

La strategia di intervento

La strategia di intervento 1. Obiettivi2. Analisi dello scenario3. Risorse umane4. Modalità operative5. Tempi di intervento6. I Rischi per gli operatori e le attenzioni

per la sicurezza7. Il piano di emergenza8. Definizione della strategia

1. Obiettivi • Individuazione del maggior numero di

superstiti VIVI COSCIENTI

• Individuazione e recupero salme• Sicurezza di tutti gli operatori coinvolti

2. Analisi dello scenario• Informazioni INCOMPLETE E

FRAMMENTARIE• Mancanza procedure specifiche• Mancanza di precedenti storici

• Parametri ambientali – temperatura aria, acqua, curva della sopravvivenza eventuali superstiti

3. Risorse umane

• 1^ fase : 1 Coordinatore – 16 operatori SAF

• 2^ fase : 1 Coordinatore -1 magazziniere - 32 operatori SAF

• 3^ fase : 1 Coord. – 1 magazziniere – 1 add. Pianificazione – 1 add. Sicurezza – 32 operastori SAF

• 4^ fase : 1 Coord. 1 magazziniere - 1 add. Pianificazione – 1 add. Sicurezza – 16 operastori SAF

4. Modalità operativeModalità Obiettivo Descrizione

SPEDITIVA Individuazione e 

salvataggio vittime 

coscienti

Assunzione di sommarie informazioni dell’evento 

incidentale per la valutazione degli accessi privilegiati per 

le squadre SARDefinizione delle aree per la ricerca di tipo Call‐Out

chiama e rispondi ) secondo criteri di prioritàIngresso delle squadre e successiva individuazione delle 

aree percorse

PER OBIETTIVI 

PUNTUALI

Individuazione e 

salvataggio vittime in 

condizione di non poter 

rispondere

Assunzione di informazioni dirette e circostanziate per 

l’individuazione di specifiche e circoscritte aree o locali da 

ispezionareIndividuazione di percorsi privilegiati per il raggiungimento 

degli obiettiviIngresso delle squadre e attuazione ricerca Call‐Out

fino al 

raggiungimento dell’obiettivoPerlustrazione minuta delle aree o locali obiettivo della 

missione

SISTEMATICA Individuazione e recupero 

o esclusione presenza 

vittime

Definizione di strategia operativa per l’analisi approfondita 

di aree o localiIngresso delle squadre in tutte le aree o locali accessibili 

con grado di sicurezza accettabile per gli operatoriApprofondimento minuto e puntuale, anche con rimozione 

di ostacoli, in presenza di specifici indicatori

4. Modalità operative• Tempi di intervento soccorritori• Il de-briefing a terra con la squadra

smontante• Il briefing a terra con la squadra montante• TUTTO QUANTO POSIZIONATO PER

LA PROGRESSIONE DEI SOCCORRITORI LASCIATO IN SITO

5. Tempi di intervento• Progressiva diminuzione dei tempi di intervento :• 1^ fase 7/8 ore ogni turno di lavoro con altrettante

ore di riposo• 2^ fase 6/7 ore ogni turno di lavoro con 10/12 ore

di riposo• 3^ fase 5/6 ore ogni turno di lavoro con 10/12 ore

di riposo• 1 e 2^ fase permanenza operatori sull’isola max

36 ore• 3^- 4^ fase permanenza operatori sull’isola max

72 ore

6. RISCHI per gli operatori• Caduta in mare con equipaggiamento

pesante• Scivolamento a bordo con urti violenti• Cadute in mare all’interno della nave• Disturbi legati all’equilibrio • Esaurimento fisico• Contaminazione biologica• Rapido inabissamento del relitto

Rischi per gli operatori Inabissamento del relitto

Inabissamento relitto• Monitoraggio nave costante• Procedura di allerta• Procedura di allarme• Evacuazione in orario diurno• Evacuazione in orario notturno• Evacuazione in caso di mare grosso

Rischi per gli operatori Contaminazione biologica

Contaminazione biologica• Identificazione inquinanti presenti a bordo• Identificazione aree biologicamente

pericolose• Procedura di igiene • Definizione procedura per recupero “resti

biologici”

Rischi per gli operatori Caduta in mare

Caduta in mare • Giubbotto a doppia attivazione• Predisposizione zattera autogonfiabili in

fondo alle biscagline • Smzt in assistenza per soccorso a mare su

ogni battello• Squadra Smzt a disposizione sotto-bordo

durante ricerche a bordo• Durante la notte illuminazione vie di

accesso/esodo con fari motobarca

Rischi per gli operatori Scivolamento

scivolamento• Posizionamento di circa 100 pezzi di scala

italiana• Per movimentazioni verticali, ma soprattutto

per movimentazioni orizzontali• Posizionamento corde fisse

Rischi per gli operatori cadute in mare all’interno

Cadute in mare interno relitto• Movimentazione solo su corde armate• Segnalazione punti critici• Ispezioni locali a rischio con dispositivo di

sicurezza esterna

Rischi per gli operatori Disagio e stress soccorritori

Disagio e stress soccorritori

• Freddo • Continuo impegno fisico per qualsiasi

movimento• Rischio incombente di inabissamento• ESAURIMENTO FISICO• Riferimenti ruotati di oltre 80°• Disorientamento e problemi di equilibrio

7. Il piano di emergenza

7. Il piano di emergenza• Orientare il massimo delle risorse

disponibili alla sicurezza del personale esposto

• TUTTI devono conoscere e condividere il piano ed il sistema di allerta ed allarme

• Condividere il metodo di allarme• RENDERE IL PIANO RIDONDANTE

Inizio delle operazioni S.A.R.

Inizio delle operazioni S.A.R. il ruolo dell’UCL

• Comunicazioni formali via radio per registrazioni SO115

• Aggiornamento Log-Book• Verifica costante dei riferimenti• Aggiornamento costante delle planimetrie• Individuazione di variabili comunicate dalla

squadra• Verificare rispetto piano intervento e

tempistica

1^ fase – Ricerca Speditiva

Fast rope operators at work on the emerged hull …

I primi due superstiti

• Individuazione voci dopo circa otto ore inizio missioni SAR

• Raggiungimento dei superstiti dopo circa due ore

• Dispiegamento massimo risorse umane• Gestione rapporti con 118• Attuazioni fasi di predisposizione piano

emergenza• Gestione notizia con i media

On 15th January two corean passengers were rescued from an internal deck … after the ship secuity officer was rescuedOn the night of 15th january 5 casualities and 15 missing

L’ultimo superstite

L’ultimo superstite• Individuazione voce dopo circa 16 ore inizio

operazioni SAR• Individuazione percorso per il

raggiungimento - 2 ore• Dispiegamento massimo risorse umane• Intervento congiunto saf-smzt – 4 ore per il

recupero• Gestione rapporti con 118• Gestione notizia con i media

2^ fase – ricerca per obiettivi

2^ fase – ricerca per obiettivi

• Sperimentazione di sistemi di video- intrusione

• Verifica sistematica cabine dispersi• Verifica sistematica aree emerse a seguito

testimonianze documentali• verifica a seguito “segnalazioni”

3^ fase – ricerca sistematica

3^ fase – ricerca sistematica• Terminate ore 20.00 del 27 gennaio• Ispezionate 669 cabine passeggeri comprese

tra il ponte nr. 1 ed il ponte nr. 10• Ispezionatii nr. 57 locali ad uso comune

4^ fase – ricerca congiunta SAF- SMZT

Individuazione e recupero delle salme

• Predisposizione area lavoro per SMZT• Adeguamento percorsi avvicinamento e

uscita• Modifica ed aggiornamento piano di

sicurezza• Adeguamento modalità di lavoro rispettive

esigenze SAF – SMZT• Definizione modalità allontanamento dalla

nave e messa disposizione autorità giudiziaria

Divers

Activity

VARCHI ARTIFICIALI LATO DRITTA

n. 7 varchi

VARCHI ARTIFICIALI A POPPAn. 6 varchi

Motivazioni scelta assetto:•Ambienti

estremamente confinati•Scarsa visibilità•Materiali sparsi ed in galleggiamento •Trappole imprevedibili (porte scorrevoli, balaustre pericolanti,

ecc.)

PONTI 3 ‐

4 ‐5

AREE  ESPLORATE CON PENETRAZIONE 

IN ASSETTO SPELEOSUBACQUEO

deck 4

deck 3

28/01. 25/01

23/0128/01

28/01

28/01

25/0124/01

28/0121/01

23/01

19/01

24/0123/01

21/0117‐21/01

21/0123/01 19/01

21/01

deck 5

27/01

19/01

27/01

LIVELLO ACQUA

RICERCA IN ASSETTO SPLEOSUBACQUEO

LIVELLO ACQUA

LIVELLO ACQUA

PARTE SOMMERSA ASSETTO SPELEOSUB

ZONA CABINE ISPEZIONATE

PONTI 6‐7‐8

deck 6

deck 7

ROCCIA

26/0126/01

VETRATA

24/01

ROCCIA

26/0

1

ROCCIA

26/0124/01

VETRATA

ROCCIA

24/01

VETRATA

26/0

1

LIVELLO ACQUA

VETRATA

LIVELLO ACQUA

deck 8

ROCCIAROCCIA

VETRATA

26/0126/0122/0124/01

26/0

1

LIVELLO ACQUA

VETRATA

Motivazioni scelta assetto:•Percorso ombelicale poco tortuoso (quasi lineare)•Approccio sistematico (apertura porta/ingresso e verifica/uscita)•Maggiore sicurezza e soprattutto maggiore autonomia d’aria

PARTE SOMMERSA ASSETTO SCUBA

Motivazioni scelta assetto:•Inderdizione

accesso da varchi subacquei (sezioni ridotte per evidente stato

deformativo) •Maggiore sicurezza degli operatori (sistemi audio/video a supporto dei divers; riserve d’aria 

illimitate)

well

1 well

2 well

3

INGRESSO DA deck 4 – STRATEGIA “SHOT ON TARGET”

PONTI 3‐4‐5

AREE  ESPLORATE SISTEMA SURFACE SUPPLIED

ANCHE ALCUNE AREE DEI PONTI 2‐6‐7‐8‐9 (GOS MM)

LIVELLO ACQUA

deck 3

well

1 well

2 well

3

well

1 well

2 well

3

Water level

Deck 4  

Seawater

leve

deck 5

well

1 well

2 well

3

PARTE SOMMERSA ASSETTO ASAS POZZI

PARTE ESTERNA INTERFACCIA SCAFO ROCCIA

DOPO OGNI IMMERSIONE 

NELLE ZONE CRITICHE 

DOPO OGNI IMMERSIONE 

NELLE ZONE CRITICHE 

• Collocazione

apparecchiature

di

respirazione

in apposito

recipiente

• Nessun

contatto

delle

mucose

e tra

persone

• Collocazione

apparecchiature

di

respirazione

in apposito

recipiente

• Nessun

contatto

delle

mucose

e tra

persone

Lavaggio

in apposita

tenda

NBCR

(allestita

presso

il

campo base)

Lavaggio

in apposita

tenda

NBCR

(allestita

presso

il

campo base)

MAPPATURA SIDE SCAN SONAR +  ISPEZIONE ROV VVF

Ispezione n. 12 targetInizio attività

23.02.12

Fine attività

26.02.12

Preliminary estimation of points of contact

11

1

5

14.50 mt

1

Preliminary estimation of points of contact

14.50 mt

1

1

5

Posizione dispersi

Submerged Steel Teflon spring extensometer

Undersea ship position monitoring

Mechanical devices conceived to supply a reliable and simple measuring instrument between the hull and the rocks …

Casualities Families Assistance and Support

)

Sono stati posizionati strumenti sua sulla parte emersa della nave (rilievi satellitari con sensori) sia nella parte sommersa (marker) al fine di misurare le deformazioni e gli spostamenti dello scafo.I marker a poppa e a prua sono stati posizionati e misurati grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera e della Polizia di Stato. Le misurazioni giornaliere sono iniziate il 13 febbraio e sono attualmente in corso…

Thank You for your attention

QUESTIONS?