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NELL’AULA LA SCUOLA
Mario Castoldi
Seminario “Itinerari di eccellenza”27 aprile 2012 - IIS D’Oria Ciriè
PROCESSUALE
una qualità relativa
PLURALE ISTITUZIONALE
COMUNICATIVA PRAGMATICA
CONTESTUALE
il prodotto è il processo
l’intreccio contenuto-relazione
il rapporto con l’apprendimento
la gestione delle diversità il setting scolastico
L’AULA COME SCATOLA NERA DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
COMPETENZA PROFESSIONALE
Conoscenze disciplinari
Conoscenze pedagogiche
VALORI E ATTEGGIAMENTI (credenze circa la
natura dell’apprendimento)
Trasmissione diretta vs Costruzione attiva
PRATICHE DI INSEGNAMENTO
Gestione strutturata della classe
Orientamento verso lo studente
Modalità di attivazione cognitiva
AMBIENTE D’AULA
Tempo di lavoro didattico
Gestione della disciplina
AP
PR
EN
DIM
EN
TO
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ST
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ES
ITI
FO
RM
AT
IVI
COOPERAZIONE TRA INSEGNANTI
Attività di confronto e coordinamento vs
Collaborazione/scambio professionale
AMBIENTE DI SCUOLA
Clima relazionale tra insegnanti e
studenti
CONTESTO PROFESSIONALE
DEL DOCENTE(esperienze
professionali e percorso formativo)
CONTESTO E PROCESSI A LIVELLO DI SCUOLA (ad es. leadership)
CONTESTO DI VITA DELLO STUDENTE
AT
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PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
PROGETTAZ I ONE
VALUTAZ I ONE
O
I S
AZIONE DI INSEGNAMENTO
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
DIMENSIONE RELAZIONALE
DIMENSIONE METODOLOGICA
PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
APPRENDIMENTO
determinato dal CONTESTO
facilitato dalla COLLABORAZIONE
acquisito attraverso la COSTRUZIONE
COMPITI AUTENTICI
APPRENDISTATO
APPRENDIMENTO SITUATO
COACHING
NEGOZIAZIONE SOCIALE
AUTO-REGOLAZIONE
ESPLORAZIONERIFLESSIONE
RIELABORAZIONEMODELLI MENTALI
INTENZIONI /ASPETTATIVE
guidato dalla METACOGNIZIONE
CO-COSTRUZIONE
PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (Cunningham)
PREDISPORRE ESPERIENZE CHE FACILITINO IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA
PROMUOVERE ESPERIENZE DI COMPRENSIONE ATTRAVERSO MOLTEPLICI PROSPETTIVE
INSERIRE L’APPRENDIMENTO IN CONTESTI REALISTICI E RILEVANTI
INCORAGGIARE LA PADRONANZA E LA LIBERTÀ DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO
INSERIRE L’APPRENDIMENTO IN UN’ESPERIENZA SOCIALE
INCORAGGIARE L’USO DI MOLTEPLICI MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE
PROMUOVERE L’AUTOCONSAPEVOLEZZA DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
E LA SCUOLA?
As evidence and enthusiasm for innovative forms of learning, teaching and schooling grow, the difficulties of changing practice in established institutions and organizations become clearer and more urgent. No-where is the challenge of innovation greater than in the education sector, where centuries-old practices of teaching are embedded in political and organizational structures which are resistant to new ideas – even in face of growing evidence that traditional ways of working are not “paying off”.
L. Resnick et alii, “Implementing innovation: from visionary models to everiday practice”, in OECD, The nature of learning: using research to inspire practice, 2010
PREMESSE CULTURALI: L’OGGETTO AULA
responsabilità contrattuale
logica gerarchica
risultati
esterna
soggetti (premi/sanzioni)
quantitativo
responsabilità professionale
logica formativa
processi
interna
azioni (miglioramento)
qualitativo
MODELLO RENDICONTATIVO
MODELLO SVILUPPO PROFESSIONALE
MODELLI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
VALUTARE GLI INSEGNANTI
VALUTARE L’INSEGNAMENTO
PREMESSE CULTURALI: L’APPROCCIO VALUTATIVO
IDEA DI QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTO
LINEE GUIDA PROCESSO DI INSEGNAMENTO
STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
CODICE DEONTOLOGICO SULLA RELAZIONE DIDATTICA
NELL’AULA LA SCUOLA
CENTRALITA’ DELLA RELAZIONE FORMATIVA
PER LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
INTERDIPENDENZA TRA MICRO-CONTESTO AULA
E MACRO-CONTESTO SCUOLA
RISULTATI ATTESI
PROSPETTIVA DI SVILUPPO PROFESSIONALE
BARICENTRO SULL’INSEGNANTE
APPROCCIO PLURALE
CARATTERE SITUATO DEL GIUDIZIO
INTERAZIONE RIFLESSIONE INDIVIDUALE E CONFRONTO TRA PARI
VISIONE SISTEMICA
PREMESSE CULTURALI E METODOLOGICHE
SOGGETTI E RUOLI
GRUPPO QUALITÀ DI ISTITUTO
coordina e gestisce il percorso di ricerca a livello di scuola
CONSIGLI DI CLASSE/EQUIPE PEDAGOGICHE
ADERENTI
impiegano gli strumenti di analisi proposti e utilizza i risultati per definire azioni di miglioramento
RAPPRESENTANTI COMPONENTI SCOLASTICHE
partecipano alla elaborazione della mappa della qualità e all’analisi della qualità dell’insegnamento nelle classi
coinvolte
MEMBRO ÉQUIPE DI RICERCA
supporta l’azione del gruppo Qualità e verifica la tenuta della proposta di lavoro
LIVELLO MACRO (Istituto)Gruppo Qualità
LIVELLO MICRO (classe)Consigli di classe
1. MAPPA DELLA QUALITA’1.1 Focus group parti interessate1.2 Incontro di sintesi
2. AUTOVALUTAZIONE2.1 Q-sort docenti2.2 Analisi pratiche di insegnamento2.3. Indagine con studenti e genitori2.4 Sintesi dei risultati
3. MIGLIORAMENTO3.1 Individuazione proposte di sviluppo3.2 Progettazione e attuazione3.3 Monitoraggio in itinere3.4 Valutazione e riprogettazione
4. MESSA A REGIME4.1 Sintesi esiti indagine autovalutativa4.2 Documentazione azioni di miglioramento4.3 Elaborazione linee guida4.4 Indicazioni operative
PERCORSO DI RICERCA
FASI DI LAVORO SOG-GETTI
MATERIALI
MAPPA DELLA QUALITA’
Esplorazione dell’idea di qualità dell’insegnamento emergente dalle diverse componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale ATA, interlocutori esterni)
Elaborazione di una mappa della qualità dell’insegnamento e definizione del percorso di ricerca da proporre ai gruppi professionali (consigli di classe/interclasse, team docenti, équipe pedagogiche)
Gruppo Qualità
Rappres. componenti scolastiche
Linee guida per la conduzione dei focus group
Linee guida per la sintesi dei focus e l’elaborazione della mappa di qualità
Modello di percorso di ricerca da proporre ai gruppi professionali
LA PROPOSTA
FASI DI LAVORO SOG-GETTI
MATERIALI
AUTOVALUTAZIONE
Analisi della qualità dell’insegnamento erogato attraverso:strumenti di autoosservazione del processo di insegnamentostrumenti di indagine delle rappresentazioni dei genitoriesame dei giudizi valutativi e dei risultati di apprendimento
Gruppo Qualità
Consigli di classe
coinvolti
Linee guida per il percorso di analisi proposto ai gruppi professionali
Strumenti di (auto)osservazione del processo di insegnamento (Q-sort, analisi pratiche di insegnamento )
Strumenti di indagine percezioni genitori ( rappresentazioni dell’insegnamento )
Prospetti di analisi giudizi valutativi/risultati di apprendimento
LA PROPOSTA
MAPPA DELLA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTOPROGETTA-
ZIONE DIDATTICA
- avere obiettivi chiari e precisi
- preparare materiale strutturato
- usare in modo efficiente il tempo di programmazione
AZIONE DIDATTICA – DIMENSIONE RELAZIONALE- facilitare ed incoraggiare la partecipazione attiva
- rispettare gli impegni assunti nei confronti degli allievi
- parlare in modo chiaro e semplice
- rivolgersi a tutti gli allievi della classe
VALUTAZIONE DIDATTICA
- rivedere costantemente le proprie scelte
- monitorare frequentemente gli apprendimenti degli allievi
- concordare degli standard di accettabilità
AZIONE DIDATTICA – DIMENSIONE METODOLOGICA
- incoraggiare gli allievi a trovare le risposte da soli
- nelle spiegazioni riferirsi anche alle esperienze /conoscenze già possedute dagli allievi
- promuovere l’attività di ricerca individuale
- sviluppare la consapevolezza sul processo di apprendimento
AZIONE DIDATTICA – DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
- organizzare gli allievi in gruppo per alcune attività
- organizzare attività anche all’esterno della scuola
- stabilire regole chiare e precise
- strutturare l’aula in modo flessibile
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
PENSATO
q-sort docenti
AGITO
analisi eventi critici/di successo
analisi cause dell’insuccesso
ATTESO
questionario genitori
(importanza)
PERCEPITO
questionario genitori
(frequenza)
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
IMPIANTO DI INDAGINE
+ + + = - - -1 0 2 2 1 0 + 1
2 1 2 2 0 0 + 4
3 0 0 3 1 1 - 3
4 2 0 2 1 0 + 3
5 0 0 5 0 0 0
6 0 0 2 2 1 - 4
7 0 2 1 2 0 0
8 1 1 0 2 1 -1
9 3 1 1 0 0 + 7
10 0 0 3 1 1 -3
11 2 2 0 1 0 + 5
Q-SORT - ESEMPIO
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
1A - 1°Q ITAL STO GEO INGL MATE SCIE TECN ART MUS FIS REL MEDIA DEV STAB 2 3 3 2 1 2 2 3 2 2 3 2,27 0,62AC 3 3 1 2 2 2 2 2 3 2 3 2,27 0,62AD 4 4 4 3 4 3 3 3 2 3 4 3,36 0,64A 4 5 5 3 3 4 3 3 2 3 5 3,64 0,98E 3 3 1 2 2 2 2 2 2 3 3 2,27 0,62
AF 2 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 1,36 0,48AG 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 3 1,55 0,66AH 1 2 1 1 2 1 2 1 2 3 2 1,64 0,64AS 4 5 5 3 4 4 3 3 2 2 4 3,55 0,99QW 2 1 1 2 1 1 2 1 3 2 3 1,73 0,75QW 4 4 5 3 3 4 3 4 2 2 4 3,45 0,89EQ 3 3 2 2 2 2 2 3 2 2 3 2,45 0,50RQ 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1,18 0,39QW 3 3 4 2 3 2 2 2 2 2 3 2,55 0,66QY 1 1 1 1 1 1 2 1 3 3 2 1,55 0,78QO 3 3 3 2 2 2 2 1 2 2 3 2,27 0,62QP 1 1 2 1 1 1 1 2 2 2 2 1,45 0,50AZ 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1,36 0,48AX 4 5 5 3 4 4 3 3 3 3 4 3,73 0,75AV 2 1 2 1 2 1 1 2 2 2 2 1,64 0,48
MEDIA 2,50 2,60 2,45 1,85 2,05 2,00 1,95 2,05 2,25 2,25 2,95 2,26 DEVST 1,12 1,43 1,60 0,79 1,07 1,14 0,74 0,92 0,43 0,54 0,86
ANALISI CAUSE DELL’INSUCCESSO - ESEMPIO
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
valutazioneprogettazione
dim. organizzativa
dim. metodologica
dim. relazionale
scarsa personalizazione degli
obiettivi formativi
non considerazione del progresso
INSUCCESSO NELL’ APPRENDIMENTO
setting rigido poca
cooperazionesvalorizzazione
ANALISI CAUSE DELL’INSUCCESSO - ESEMPIO
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
QUELLA VOLTA CHE …Descrizione del contesto (momento temporale, luogo, attori, contenuti, …):………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………Narrazione dell’episodio:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………Perché l’ho scelto:………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
ANALISI EVENTI CRITICI/DI SUCCESSO - ESEMPIO
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
Troverà un elenco di comportamenti professionali del docente:•sottolinei quelli che ritiene più importanti per l’efficacia dell’insegnamento (max 10 voci);•per ciascuna delle voci elencate nella tabella indichi in quale misura sono presenti negli insegnanti di Suo figlio/figlia, crociando la casella corrispondente (tutti, quasi tutti, alcuni, nessuno).
QUESTIONARIO GENITORI
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
MAPPA DELLA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTOPROGETTA-
ZIONE DIDATTICA
- avere obiettivi chiari e precisi
- preparare materiale strutturato
- usare in modo efficiente il tempo di programma-zione
AZIONE DIDATTICA – DIM. RELAZIONALE- facilitare ed incoraggiare la partecipazione attiva
- rispettare gli impegni assunti nei confronti degli allievi
- parlare in modo chiaro e semplice
- rivolgersi a tutti gli allievi della classe
VALUTAZIONE DIDATTICA
- rivedere costantemente le proprie scelte
- monitorare frequentemente gli apprendimenti degli allievi
- concordare degli standard di accettabilità
AZIONE DIDATTICA – DIM. METODOLOGICA- incoraggiare gli allievi a trovare le risposte da soli
- nelle spiegazioni riferirsi anche alle esperienze /conoscenze già possedute dagli allievi
- promuovere l’attività di ricerca individuale
- sviluppare la consapevolezza sul processo di apprendimento
AZIONE DIDATTICA – DIM. ORGANIZZATIVA- organizzare gli allievi in gruppo per alcune attività
- organizzare attività anche all’esterno della scuola
- stabilire regole chiare e precise
- strutturare l’aula in modo flessibile
SCHEMA DI SINTESI
VALUTARE L’INSEGNAMENTOESEMPIO 1
NELL’AULA LA SCUOLA
“Per prendere a prestito una metafora della tauromachia potremmo dire che la percezione della qualità è realizzata nel momento della
verità, quando cioè l’erogatore del servizio e il consumatore si affrontano nell’arena”
(R. Normann, La gestione strategica dei servizi, Milano, ETAS Libri, 1985 )
“Nessuno sa cosa succede in classe, probabilmente neanche l’insegnante” (Bruno Forte)