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1 CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROGETTO NORMA ITALIANA CEI Progetto Data Scadenza Inchiesta C. 999 30-09-2008 Data Pubblicazione 2008-… Classificazione 64-… Titolo Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Title IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO Progetto in Inchiesta Pubblica Progetto in Inchiesta Pubblica Progetto in Inchiesta Pubblica

NORMA ITALIANA CEI Pubblica PROGETTO · rischio di sovratensioni di manovra di valore superiore al livello di sovratensione di categoria II, vedere 443.2. Si devono prendere in considerazione

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CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO

AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

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N O R M A I T A L I A N A C E I

Progetto Data Scadenza Inchiesta

C. 999 30-09-2008

Data Pubblicazione

2008-…

Classificazione

64-…

Titolo

Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Title

IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in

corrente continua

PREMESSA

Il presente progetto di Variante alla Norma CEI 64-8 si è resa necessaria in seguito ai nuovo documenti CENELEC della serie HD 60364. In particolare: HD 60364-4-443 HD 60364-5-534 HD 60364-5-54 HD 60364-7-705 HD 60364-7-740 (inserito nella Sezione 711)

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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Norma CEI 64-8 Parte 4. Prescrizioni per la sicurezza Sezione 443 Protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica o dovute a manovre 443.1 Generalità Questa Sezione tratta della protezione degli impianti elettrici contro le sovratensioni transitorie di origine atmosferica trasmesse da un sistema di alimentazione elettrica e contro le sovratensioni di manovra. In generale, le sovratensioni di manovra hanno valore più basso rispetto a quelle di origine atmosferica, pertanto si ritiene che i requisiti relativi alla protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica coprano normalmente quelli relativi alle sovratensioni di manovra. NOTA 1 Valutazioni statistiche di misure effettuate hanno mostrato che esiste un basso rischio di sovratensioni di manovra di valore superiore al livello di sovratensione di categoria II, vedere 443.2. Si devono prendere in considerazione le sovratensioni che possono apparire all’origine di un impianto, il livello ceraunico previsto, il luogo nel quale sono installati e le caratteristiche dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni, in modo che la probabilità di incidenti dovuti alle sollecitazioni di sovratensione sia ridotta ad un livello accettabile per la sicurezza delle persone e dei beni, e anche per la continuità di servizio prevista. I valori delle sovratensioni transitorie dipendono dalla natura della rete di distribuzione (sotterranea o aerea) dell’energia elettrica, dalla possibile esistenza di dispositivi di protezione a monte dell’origine dell’impianto e dal livello di tenuta del sistema di alimentazione. Questa Sezione fornisce indicazioni relative alla protezione contro le sovratensioni sia quando assicurata da situazioni naturali sia quando ottenuta mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione. Se non si è prevista la protezione secondo le sue prescrizioni, il coordinamento dell’isolamento non è assicurato e deve essere valutato il rischio dovuto alle sovratensioni. Questa Sezione non si applica in caso di sovratensioni dovute a fulminazione diretta o nelle vicinanze delle strutture. Per queste situazioni si applicano le Norme CEI EN 62305 e CEI CLC/TS 61643-12. Essa non tratta delle sovratensioni afferenti ai sistemi di trasmissione dati (e.g. linee telefoniche, reti informatiche, …). NOTA 2 Nei riguardi delle sovratensioni transitorie atmosferiche, non è fatta alcuna distinzione tra sistemi messi a terra e sistemi non messi a terra. NOTA 3 Le sovratensioni di manovra generate all’esterno dell’impianto utilizzatore e trasmesse dalla rete di alimentazione elettrica sono allo studio.

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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443.2 Classificazione delle categorie di tenuta ad impulso (categorie di sovratensione) 443.2.1 Scopo della classificazione delle categorie di tenuta ad impulso (categorie di sovratensione) NOTA 1 - Le categorie di sovratensione sono definite all’interno degli impianti elettrici ai fini dell’ottenimento del coordinamento dell’isolamento e della relativa classificazione dei componenti elettrici mediante i valori specifici di tensione di tenuta ad impulso, vedere Tabella 1. NOTA 2 – La tensione nominale di tenuta ad impulso è la tensione di tenuta ad impulso assegnata dal fabbricante al componente elettrico o ad una sua parte e caratterizza la specificata capacità di tenuta del suo isolamento contro le sovratensioni (in accordo con 1.3.9.2 della CEI EN 60664-1). Il concetto delle categorie di tenuta ad impulso è utilizzato per i componenti elettrici alimentati direttamente dalla rete. Le categorie di tenuta a impulso dei componenti elettrici scelti in accordo con la tensione nominale, sono intese a distinguere differenti gradi di disponibilità dei componenti elettrici nei riguardi della aspettativa di continuità di servizio richiesta e del rischio di guasto accettabile. Con la scelta dei livelli di tenuta ad impulso dei componenti elettrici, il coordinamento dell’isolamento può essere ottenuto nell’intero impianto riducendo il rischio di guasto a un livello accettabile. NOTA 3 - Le sovratensioni transitorie di origine atmosferica non sono significativamente attenuate nella loro propagazione lungo l’impianto elettrico, nella maggior parte degli impianti. 443.2.2 Descrizione delle categorie di tenuta ad impulso (categorie di sovratensione) I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria I sono componenti intesi ad essere collegati agli impianti elettrici fissi di edifici quando i mezzi di protezione sono situati al di fuori degli stessi componenti, allo scopo di limitare le sovratensioni transitorie al livello specificato. I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria I non devono avere una connessione diretta alla rete pubblica di alimentazione. NOTA 1 Esempi di tali componenti sono gli apparecchi elettrodomestici che contengono circuiti elettronici molto sensibili alle sovratensioni. I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria II sono componenti intesi ad essere collegati agli impianti elettrici fissi di edifici, che forniscono un grado di disponibilità in genere richiesto per gli apparecchi utilizzatori. NOTA 2 Esempi di tali componenti elettrici sono gli apparecchi elettrodomestici, gli utensili mobili e trasportabili e carichi simili. Computer, apparecchi audio e video e altri sistemi elettronici possono essere sensibili alle sovratensioni transitorie minori di 2,5 kV e/o alle sovratensioni temporanee, fra i conduttori di fase, dovute a dispositivi di protezioni inseriti od a filtri. I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria III sono componenti che fanno parte degli impianti elettrici fissi di edifici, quali il quadro di distribuzione principale ed altri componenti installati a valle dello stesso per i quali si preveda un più elevato grado di disponibilità. NOTA 3 Esempi di tali componenti elettrici nell’impianto elettrico sono quadri di distribuzione, interruttori automatici, sistemi di condutture, inclusi cavi, condotti sbarre, scatole di giunzione, interruttori non automatici, prese a spina, e componenti elettrici per uso industriale ed altri componenti, come per esempio motori fissi con connessione permanente all’impianto elettrico fisso.

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I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria IV sono componenti destinati all’uso all’origine, o nella sua prossimità, di impianti elettrici di edifici, per esempio a monte del quadro di distribuzione principale. I componenti elettrici aventi tenuta ad impulso di categoria IV hanno una capacità di tenuta molto alta e per loro si prevede un più elevato grado di disponibilità. NOTA 4 Esempi di tali componenti elettrici sono contatori di energia elettrica, dispositivi primari di protezione contro le sovracorrenti e unità di controllo dell’ondulazione.

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PARTE COMMENTO Inserire la Figura 1 La Figura 1 chiarisce, a titolo esemplificativo, la definizione della categoria ad impulso da assegnare ai singoli componenti per utilizzatori alimentati da linee elettriche di sistemi di BT e sistemi di MT.

Figura 1 – Configurazione di riferimento dell’installazione BT

Q

O: originedell’installazione

O

Installazione:Categoria IV (6 kV)

Installazione:Categoria III (4 kV)

Installazione:Categoria II (2.5 kV)

Installazione:Categoria I (1.5 kV)

U

A

P

PWh

Struttura

Wh: Contatore elettrico

Q: Quadro elettrico principale

P: Presa elettrica

U: Apparecchio utilizzatore

A: Apparecchiatura elettronica

Utilizzatore alimentato mediante una linea elettrica in BT

Q

O: originedell’installazione

O

Installazione:Categoria IV (6 kV)

Installazione:Categoria III (4 kV)

Installazione:Categoria II (2.5 kV)

Installazione:Categoria I (1.5 kV)

U

A

P

P

Struttura

TR MT/BT SLinea

elettrica MT

TR MT/BT: Trasformatore MT/BT

S: Sezionatore

P: Presa elettrica

Q: Quadro elettrico principale

A: Apparecchiatura elettronica

U: Apparecchio utilizzatore

a) Utilizzatore alimentato mediante una linea elettrica in MT

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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443.3 Disposizioni per il controllo delle sovratensioni Il controllo delle sovratensioni è ottenuto in accordo con le seguenti prescrizioni. 443.3.1 Controllo intrinseco delle sovratensioni Questo articolo non si applica quando è utilizzata la valutazione del rischio secondo 443.3.2.2. Quando un impianto è alimentato da un sistema di bassa tensione completamente interrato e non include linee aeree, la tensione di tenuta ad impulso dei componenti elettrici in accordo con la Tabella 1 è sufficiente e non è necessaria alcuna specifica protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica. NOTA 1 Un cavo sospeso non provvisto di guaina e con schermo metallico messo a terra è considerato equivalente a un cavo sotterraneo. Quando un impianto è alimentato da, o include, un sistema di bassa tensione con linee aeree e il livello ceraunico è minore o uguale a 25 giorni per anno, non è necessaria alcuna specifica protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica. NOTA 2 Indipendentemente dal livello ceraunico, la protezione contro le sovratensioni può essere necessaria nelle applicazioni dove si prevedano una maggiore affidabilità o maggiori rischi (per esempio, rischio di incendio) In entrambi i casi devono essere fatte considerazioni nei confronti delle sovratensioni transitorie per i componenti elettrici con una tensione di tenuta ad impulso secondo la categoria I. 443.3.2 Controllo delle sovratensioni mediante uso di dispositivi di protezione (SPD) Le considerazioni sulla protezione contro le sovratensioni transitorie devono tenere conto della presenza di componenti elettrici di categoria I di sovratensione, vedere 443.2.2. 443.3.2.1 Protezione contro le sovratensioni basate sulle condizioni di influenze

esterne Quando un impianto è alimentato da, o include, un sistema di bassa tensione con linee aeree e il livello ceraunico è superiore a 25 giorni per anno, è necessaria una protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica. Il livello di protezione del dispositivo di protezione non deve essere maggiore del livello di sovratensione di categoria II, dato in Tabella 1. NOTA 1 Il livello di sovratensione può essere controllato dai limitatori applicati vicino all’origine dell’impianto sia sulle linee aeree (vedere Allegato A) sia negli edifici. NOTA 2 25 giorni di temporale per anno sono equivalenti a 2,24 fulmini per km2 all’anno. Questo è derivato dalla formula

Ng = 0,04 Td 1,25 Dove: Ng è la frequenza di fulmini per km2 per anno Td è il numero di giorni di temporale per anno (livello ceraunico) 443.3.2.2 Protezione contro le sovratensioni basata sulla valutazione del rischio NOTA 1 Un metodo di valutazione del rischio è descritto nella Norma CEI EN 62305-2. Ai fini della presente Sezione è stata accettata una essenziale semplificazione di questo metodo; essa è basata sulla lunghezza critica dc delle linee entranti e sul livello delle conseguenze, come descritto nel seguito.

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Nel seguito sono indicati i diversi livelli di danno:

a) conseguenze relative alla vita umana: ad esempio servizi di sicurezza, apparecchi elettromedicali negli ospedali, ecc;

b) conseguenze relative ai servizi di pubblica utilità: ad esempio centri di elaborazione dati, musei, ecc;

c) conseguenze relative alle attività commerciali e industriali: ad esempio hotel, industrie, centri commerciali, fabbriche;

d) conseguenze relative ai gruppi di individui: ad esempio grandi edifici residenziali, chiese, uffici, scuole;

e) conseguenze relative agli individui: ad esempio piccoli o medi edifici residenziali, piccoli uffici.

Per i livelli da a) a c) deve essere prevista la protezione contro le sovratensioni. AGGIUNGERE IL SEGUENTE COMMENTO A 443.3.2.2 Per i livelli di danno da a) a c), la scelta della protezione contro le sovratensioni deve essere fatta secondo le prescrizioni della Sezione 534. NOTA 2 Non è necessario utilizzare i calcoli della valutazione del rischio secondo l’Allegato B per i livelli di danno da a) a c) in quanto portano sempre alla conclusione che la protezione è richiesta. Per i livelli di danno d) ed e) le prescrizioni per la protezione dipendono dal risultato di un calcolo. Il calcolo deve essere eseguito usando la formula dell’Allegato B per la determinazione della lunghezza d, che è basata sulla determinazione della lunghezza convenzionale. La protezione è richiesta se: d > dc dove d è la lunghezza convenzionale in km di linea di alimentazione della struttura considerata, con un valore massimo di 1 km; dc è la lunghezza critica, espressa in km: essa è uguale a 1/Ng per il livello di danno d) e uguale a 2/Ng per il livello di danno e), dove Ng è la frequenza di fulmini all’anno per km2. Se questo calcolo indica che è richiesto un SPD, il livello di protezione di questi dispositivi non deve essere maggiore del livello di categoria II, come indicato nella Tabella 1. 443.4 Tensione di tenuta ad impulso richiesta I componenti elettrici devono essere scelti in modo che il loro valore nominale della tensione di tenuta ad impulso non sia inferiore alla tensione di tenuta ad impulso come specificata nella Tabella 1. E’ responsabilità di ciascun comitato di prodotto il richiedere, nelle sue relative norme, una tensione nominale di tenuta ad impulso secondo la Norma CEI EN 60664-1.

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Tabella 1 Tensione nominale di tenuta ad impulso richiesta per le apparecchiature

Tensione nominale

dell’impianto (a)

V

Tensione nominale di tenuta ad impulso richiesta

per i componenti elettrici

kV (b)

Sistemi trifase Categoria IV di tenuta ad impulso

(Componente elettrico con

tenuta ad impulso molto

alta)

Categoria III di tenuta ad impulso

(Componente elettrico con

tenuta ad impulso alta)

Categoria II di tenuta ad impulso

(Componente elettrico con

tenuta ad impulso

ordinaria)

Categoria I di tenuta ad impulso

(Componente elettrico con

tenuta ad impulso ridotta)

230/400

277/480

6 4 2,5 1,5

400/690 8 6 4 2,5

1000 12 8 6 4

(a) In accordo con CEI 8-6

(b) Questa tensione di tenuta all’impulso è applicata tra i conduttori di fase e il conduttore di protezione

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ALLEGATO A (Informativo)

Guida per il controllo delle sovratensioni mediante SPD applicati alle linee aeree Nelle condizioni di cui in 443.3.2.1 e in accordo con la NOTA 1, il livello di protezione del controllo della sovratensione può essere ottenuto sia installando un SPD direttamente sull’impianto, sia, mediante il consenso del Distributore dell’alimentazione,sulle linee aeree della rete di distribuzione. Ad esempio possono essere applicate le seguenti misure di protezione:

a) nel caso di linee aeree, la protezione contro le sovratensioni è installata nei punti di connessione alla rete e specialmente alla fine di ciascun ramo più lungo di 500 m. I dispositivi di protezione contro le sovratensioni dovrebbero essere installati ogni 500 m lungo le linee di distribuzione. La distanza tra questi dispositivi dovrebbe essere inferiore a 1000 m.

b) se la rete di alimentazione è costituita parzialmente da linee aeree e parzialmente da linee interrate, la protezione contro le sovratensioni sulle linee aeree dovrebbe essere installata in accordo con il punto a) presso ciascun punto di passaggio tra linea aerea e cavo interrato;

c) in un sistema TN, dove la protezione contro i contatti indiretti sia effettuata mediante interruzione automatica dell’alimentazione, i conduttori di terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni connessi ai conduttori di fase sono collegati al conduttore PEN o al conduttore di protezione PE;

d) in un sistema TT, dove la protezione contro i contatti indiretti sia effettuata mediante interruzione automatica dell’alimentazione, i dispositivi di protezione contro le sovratensioni sono destinati ai conduttori di fase e al conduttore di neutro. Nel punto in cui il conduttore di neutro della rete di alimentazione è efficacemente messo a terra, non è necessario un dispositivo di protezione contro le sovratensioni per il conduttore di neutro.

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ALLEGATO B (Informativo)

Determinazione della lunghezza convenzionale d La configurazione di una linea di distribuzione di bassa tensione, la sua messa a terra, il livello di isolamento e i fenomeni considerati (accoppiamento induttivo, accoppiamento resistivo) porta a scelte differenti per d. La determinazione proposta nel seguito rappresenta, per convenzione, il caso peggiore. d = d1 + d2/kg + d3/kt Per convenzione d è limitata a 1 km, dove d1 è la lunghezza della linea aerea di I categoria che alimenta la struttura, limitata a 1 km; d2 è la lunghezza della linea sotterranea di I categoria che alimenta la struttura, limitata a 1 km; d3 è la lunghezza della linea aerea di sistemi di II e III categoria che alimenta la struttura, limitata a 1 km; La lunghezza della linea sotterranea di sistemi di II e III categoria è trascurata; La lunghezza della linea schermata sotterranea di I categoria è trascurata. Kg = 4 è il fattore di riduzione basato sul rapporto tra l’influenza dei fulmini fra le linee aeree e quella tra i cavi non schermati sotterranei, calcolato convenzionalmente per una resistività del suolo di 250 Ωm; Kt = 4 è il fattore di riduzione tipico per un trasformatore Inserire nel Commento: Ai fini del presente Allegato e in accordo con l’art. 22.1 della Parte 2 della presente Norma, si intende:

- per sistemi di I categoria (Bassa tensione): impianti alimentati da tensione nominale compresa tra 50V e 1000V (c.a.)

- per sistemi di II categoria (Media tensione): impianti alimentati da tensione nominale compresa tra 1000V e 30000V (c.a.)

- per sistemi di III categoria (Alta tensione): impianti alimentati da tensione nominale superiore a 30000V (c.a)

Esempi di come applicare d1, d2 e d3 per la determinazione di d Linee aeree MT e BT Linee aeree MT e linee interrate BT Linee interrate MT e BT Linea aerea MT Nota: quando il trasformatore MT/BT è all’interno dell’edificio d1=d2=0

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Norma CEI 64-8 Parte 5. Scelta ed installazione dei componenti elettrici

Capitolo 53: Scelta ed installazione degli apparecchi elettrici Sezione 534: Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD). 534.1 Generalità Questo articolo riguarda le prescrizioni relative all’applicazione della limitazione della tensione per ottenere un coordinamento dell’isolamento nei casi descritti dalla Sezione 443 della Norma CEI 64-8, dalla Norma CEI EN 60664-1, dalla Norma CEI EN 62305-4 e dal Rapporto CEI CLC/TS 61643-12. Per la protezione contro le sovratensioni possono essere utilizzati SPD, particolari trasformatori di isolamento, filtri o loro combinazioni. L’articolo fornisce le prescrizioni per la scelta e installazione di:

• dispositivi limitatori di sovratensione (SPD) per impianti elettrici utilizzatori in modo da ottenere una limitazione delle sovratensioni transitorie di origine atmosferica trasmesse tramite i sistemi di alimentazione e contro le sovratensioni di manovra;

• SPD per la protezione contro le sovratensioni transitorie causate da fulminazioni

dirette o nelle vicinanze degli edifici, protetti da un sistema di protezione contro i fulmini.

L’articolo non considera SPD che possano essere incorporati in apparecchi utilizzatori connessi all’impianto. La presenza di tali componenti può modificare il comportamento del dispositivo limitatore principale del’impianto e può rendersi necessario un coordinamento addizionale. L’articolo riguarda anche la protezione contro le sovracorrenti e le conseguenze occorrenti in caso di guasto dell’SPD. Si applica agli impianti di energia in corrente alternata. Per impianti in corrente continua queste prescrizioni possono essere utilizzate per quanto applicabili. Per applicazioni speciali, possono essere necessarie prescrizioni addizionali o altre prescrizioni richieste dalle relative Sezioni della Parte 7 della presente norma. 534.2 Scelta e installazione degli SPD negli impianti utilizzatori 534.2.1 Uso degli SPD La Sezione 443 tratta della protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica (causate da fulminazioni indirette, o fulminazioni lontane) e delle sovratensioni di manovra. Questa protezione è di regola fornita dall’installazione di SPD di tipo 2 e, se necessario, di SPD di tipo 3 (Vedere Allegato ZA) Se richiesto in accordo con la Sezione 443 o se altrimenti specificato, gli SPD devono essere installati vicino all’origine dell’impianto utilizzatore o al quadro di distribuzione principale, e comunque il più vicino possibile all’origine dell’impianto all’interno dell’edificio. La Norma CEI EN 62305-4 e il Rapporto Tecnico CLC/CEI 61643-12 trattano della protezione contro gli effetti delle fulminazioni dirette o vicino al sistema di alimentazione. Entrambi i documenti descrivono la scelta e l’applicazione degli SPD in accordo con il concetto di Zone di Protezione (LPZ). Con il concetto di LPZ si ottiene una descrizione dell’installazione degli SPD di tipo 1, 2 e 3 (vedere Allegato D).

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

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Se richiesto dalla Norma CEI EN 62305-4 o se altrimenti specificato, gli SPD devono essere installati all’origine dell’impianto utilizzatore. SPD addizionali possono essere necessari per la protezione di componenti elettrici sensibili. Tali SPD devono essere coordinati con gli SPD installati a monte (vedere 534.2.36) e si raccomanda di installarli il più vicino possibile al componente elettrico da proteggere. Nel caso in cui gli SPD siano parte di impianti elettrici, ma non installati entro quadri di distribuzione (per esempio in una presa a spina), la loro presenza deve essere indicata per mezzo di una targa nel relativo quadro, indicando con precisione la loro posizione il più ragionevolmente possibile vicino all’origine del circuito in considerazione. AGGIUNGERE IL SEGUENTE COMMENTO A 534.2.1 A titolo di esempio, nel caso di circuito che alimenti una presa a spina, in prossimità del dispositivo di protezione di questo circuito si deve disporre la targa riportante la scritta: “Presa a spina protetta da SPD). Si raccomanda di prendere particolari precauzioni nei locali a maggior rischio in caso di incendio (vedere art. 751.03.4). Appropriate informazioni devono essere fornite dal fabbricante dell’SPD. Un esempio di come installare gli SPD è mostrato nell’Allegato D. NOTA – Se gli SPD sono richiesti sul sistema di distribuzione dell’energia si raccomanda di prendere in considerazione l’eventuale necessità di installazione di SPD su altri servizi entranti (come impianti di telecomunicazione e di segnalazione). 534.2.2 Collegamento di SPD Gli SPD devono essere connessi almeno fra i seguenti punti (vedere Allegati A, B e C):

a) negli impianti dove c’è una connessione diretta fra il neutro e il conduttore di protezione (PE) nel punto di installazione dell’SPD, o vicino ad esso, o, se non esiste il neutro, fra ciascun conduttore di fase e il collettore principale di terra o il conduttore di protezione principale, scegliendo tra i due percorsi il percorso più breve: connessione di tipo A;

b) negli impianti dove non c’è una connessione diretta fra il neutro e il conduttore di

protezione (PE) nel punto di installazione dell’SPD, o vicino ad esso: - fra ciascun conduttore di fase e il collettore principale di terra o il conduttore di

protezione principale, e fra il conduttore di neutro e il collettore principale di terra o il conduttore di protezione, scegliendo comunque il percorso più breve: connessione di tipo B; oppure

- fra ciascun conduttore di fase e il conduttore di neutro e fra il conduttore di neutro e il collettore principale di terra o il conduttore di protezione, scegliendo comunque il percorso più breve: connessione di tipo C.

NOTA 1 – L’impedenza che connette il neutro al PE nei sistemi IT non è considerata come una connessione. NOTA 2 – Se un conduttore di fase è messo a terra, esso è considerato essere un conduttore di neutro per l’applicazione di questo articolo. NOTA 3 – Per tutti i tipi di connessione, la connessione dei relativi SPD al collettore principale di terra e al conduttore di protezione principale può migliorare il livello di protezione. Quando richiesto in accordo con 534.2.1, gli SPD all’origine dell’impianto, o vicino ad essa, devono essere connessi secondo la tabella 53B .

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Si raccomanda di installare preferibilmente SPD addizionali in altri luoghi in accordo con la Tabella 53 B, ma possono essere utilizzati altri metodi di protezione. Tabella 53 B Installazione di limitatori di sovratensione (SPD) in base al tipo di connessione

SPD collegati

fra

Connessione di tipo A

Esempi: vedere Allegato A, Figura A.1 e Allegato C,

Figura C.1

Connessione di tipo B

Esempio: vedere Allegato B, Figura

B.1

Connessione di tipo C

Esempio: vedere Allegato B, Figura

B.2

Ciascun conduttore di fase e il neutro

Non applicabile Non applicabile Richiesto

Ciascun conduttore di fase e il PEN

Richiesto Non applicabile Non applicabile

Ciascun conduttore di fase e il PE

Non applicabile Richiesto Non applicabile

Neutro e PE Non applicabile Richiesto Richiesto

Conduttori di fase Facoltativo Facoltativo Facoltativo

534.2.3 Scelta dei dispositivi limitatori di sovratensione (SPD) Gli SPD devono essere conformi alla Norma CEI EN 61643-11. NOTA – Approfondimenti relativi alla scelta e all’applicazione degli SPD sono forniti nella CEI-CLC/TS 61643-12. 534.2.3.1 Scelta in relazione al livello di protezione (Up) Qualora la Sezione 443 richieda SPD, il livello di protezione Up degli SPD deve essere scelto in accordo con la categoria II di tensione di tenuta ad impulso (Tabella 1 della Sezione 443). Qualora la Norma CEI EN 62305-4 richieda SPD per la protezione contro le sovratensioni causate da fulminazioni dirette, il livello di protezione di questi SPD deve essere scelto in accordo con la categoria II di tensione di tenuta ad impulso (Tabella 1 della Sezione 443). Per esempio, negli impianti aventi tensione 230/400 V, il livello di protezione Up non deve superare 2,5 kV. Quando è utilizzata una connessione di tipo C in accordo a 534.2.2, il livello di protezione richiesto deve essere raggiunto dalla combinazione in serie di due SPD fra la fase e il neutro e fra il neutro e il PE. Quando il livello di protezione richiesto non può essere raggiunto con un solo sistema di SPD, SPD addizionali che siano coordinati devono essere utilizzati per assicurare il livello di protezione richiesto. NOTA – SPD addizionali scelti in accordo con la categoria I di tensione di tenuta ad impulso possono essere necessari per proteggere componenti elettrici sensibili.

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534.2.3.2 Scelta in relazione alla tensione di servizio continuativa (Uc) La massima tensione di servizio continuativa (Uc) degli SPD deve essere uguale a o maggiore di quella mostrata nella tabella 53C. Tabella 53 C Minima Uc degli SPD richiesta in relazione alla configurazione del sistema

Configurazione del sistema della rete di distribuzione SPD collegati

fra TN

TT

IT con neutro

distribuito IT senza neutro

distribuito Ciascun conduttore di

fase e il neutro 1,1 Uo 1,1 Uo 1,1 Uo NA

Ciascun conduttore di fase e il PE

1,1 Uo 1,1 Uo U 1,1 x U

Neutro e PE Uo a) Uo a) Uo a) NA Ciascun conduttore di fase e

il PEN 1,1 Uo NA NA NA

Conduttori di fase 1,1 U 1,1 U 1,1 U 1,1 U NA Non applicabile. NOTA 1 Uo è la tensione fase-neutro del sistema di bassa tensione. NOTA 2 U è la tensione fase-fase del sistema di bassa tensione. NOTA 3 Questa Tabella è basata sulla Norma CEI EN 61643-11. a) Questi valori sono relativi ai peggiori casi di condizioni di guasto, pertanto la tolleranza del 10%

non è presa in considerazione.

534.2.3.3 Scelta in relazione alle sovratensioni temporanee (TOV) Gli SPD realizzati secondo la Norma CEI EN 61643-11 e installati in accordo con le istruzioni del fabbricante sono progettati per comportarsi in modo accettabile quando siano sottoposti alle sollecitazioni TOV previste NOTA – L’interruzione del neutro non è prevista da queste prescrizioni. Sebbene non ci siano al momento specifiche prove nella CEI EN 61643-11, è previsto che gli SPD si possano danneggiare senza creare situazioni di pericolo. 534.2.3.4 Scelta in relazione alla corrente nominale di scarica (In) e alla corrente di

impulso (Iimp) Se la Sezione 443 richiede SPD, la corrente nominale di scarica In non deve essere inferiore a 5 kA 8/20µs per ciascun modo di protezione.

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AGGIUNGERE IL SEGUENTE COMMENTO A 534.2.3.4 La corrente nominale di scarica In è caratterizzata dalla tipica forma d’onda a impulso 8/20µs La corrente di prova a impulso Iimp è caratterizzata dalla tipica forma d’onda a impulso 10/350µs NOTA – Ogni SPD può essere connesso fase-fase o fase – terra, fase-neutro o neutro-terra e loro combinazioni. Queste connessioni sono riferite ai modi di protezione (CEI EN 61643-11). In caso di installazione con connessione di tipo C in accordo con 534.2.2, la corrente nominale di scarica In per gli SPD connessi fra il neutro e il PE non deve essere inferiore a 20 kA 8/20µs per i sistemi trifase e a 10 kA 8/20µs per sistemi monofase. Se la CEI EN 62305-4 richiede SPD, la corrente di impulso Iimp secondo CEI EN 61643-11 deve essere calcolata in base alla CEI EN 62305-4. Ulteriori informazioni sono fornite nella CEI-CLC/TS 61643-12. Se il valore di corrente non può essere stabilito, Iimp non deve essere inferiore a 12,5 kA per ciascun modo di protezione. In caso di installazione con connessione di tipo C, in accordo con 534.2.2, la corrente di impulso Iimp per gli SPD connessi fra il neutro e il PE deve essere calcolata in base alle norme sopraccitate. Se il valore di corrente non può essere stabilito, Iimp non deve essere inferiore a 50 kA per sistemi trifase e a 25 kA per sistemi monofase. . Quando è utilizzato un solo SPD per la protezione secondo entrambe la CEI EN 60305-4 e la Sezione 443, i valori di In e di Iimp devono soddisfare entrambi i sopraccitati valori. 534.2.3.5 Scelta in relazione alla corrente di corto circuito presunta e al valore nominale di interruzione della corrente susseguente La tenuta al corto circuito della combinazione di SPD e di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti (nel seguito denominati OCPD), come stabilita dal fabbricante degli SPD, deve essere uguale o superiore alla massima corrente di corto circuito prevista nel punto di installazione. NOTA – Gli OCPD possono essere sia interni che esterni all’SPD (CEI EN 61643-11). Inoltre, quando il valore nominale di interruzione della corrente susseguente è dichiarato dal fabbricante, esso deve essere uguale o superiore alla massima corrente di corto circuito fase-neutro prevista nel punto di installazione. Gli SPD collegati fra il neutro e il PE nei sistemi TT o TN, che ammettono una corrente susseguente a frequenza industriale dopo l’intervento (esempio scaricatori in aria), devono avere un valore nominale di interruzione della corrente susseguente maggiore di o uguale a 100 A. Nei sistemi IT il valore nominale di interruzione della corrente susseguente per gli SPD connessi fra il neutro e il PE deve essere la stessa che per gli SPD connessi fra fase e neutro. 534.2.3.6 Coordinamento degli SPD Secondo CEI EN 62305-4 e CEI-CLC/TS 61643-12 devono essere fatte considerazioni relativamente al necessario coordinamento degli SPD nell’impianto. I fabbricanti di SPD devono fornire sufficienti informazioni nella loro documentazione sul modo di raggiungere il coordinamento tra gli SPD. 534.2.4 Protezione contro le sovracorrenti e le conseguenze di un guasto dell’SPD La protezione degli SPD contro i cortocircuiti è fornita da OCPD 2 (vedere le Figure negli Allegati da A a D) che devono essere scelti secondo i valori nominali raccomandati per i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti forniti dalle istruzioni dei fabbricanti degli SPD.

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AGGIUNGERE IL SEGUENTE COMMENTO A 534.2.4 Nel caso di utilizzo di SPD con dispositivo di protezione integrato la protezione contro il corto circuito ed il coordinamento tra il dispositivo e l’SPD è garantito dal costruttore, qualora la scelta delle caratteristiche elettriche del dispositivo integrato siano compatibili con i valori di corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione dell’impianto e qualora per la scelta dell’SPD siano stati seguiti i criteri presenti nella presente Sezione. Nel caso di utilizzo di SPD con dispositivo di protezione integrata, la sezione dei conduttori di collegamento tra il dispositivo di protezione e l’SPD è garantita dal costruttore. L’OCPD 2 può essere omesso se le caratteristiche dell’OCPD 1 (che fa parte dell’impianto, vedere le Figure negli Allegati da A a D) permettono l’associazione degli SPD in base alle istruzione del fabbricante. La sezione dei conduttori che collegano i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti ai conduttori di fase deve essere scelta in accordo con la massima corrente di corto circuito possibile (OCPD 1, OCPD 2 e OCPD 3 sono indicati negli Allegati da A a D). In relazione alla posizione dei dispositivi di protezione utilizzati per distaccare l’SPD in caso di guasto dell’SPD, la priorità può essere data alla continuità dell’alimentazione o alla continuità della protezione. In tutti i casi, deve essere assicurata la selettività tra i dispositivi di protezione Se i dispositivi di protezione sono installati nel circuito dell’SPD, la continuità dell’alimentazione è assicurata, ma né l’impianto né il componente elettrico sono protetti contro le possibili ulteriori sovratensioni (figura 53 A). Questi dispositivi di protezione possono essere dispositivi interni di distacco. Se i dispositivi di protezione sono installati nell’impianto a monte del circuito dove sono installati gli SPD, il guasto del limitatore può causare l’interruzione dell’alimentazione: l’interruzione del circuito durerà fino a che l’SPD non sarà sostituito (Figura 53 B).

E /I

O C P D

SPD

OCPD Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD SPD Limitatore di sovratensione E/I Componente elettrico o impianto che deve essere protetto contro le sovratensioni Figura 53 A Priorità alla continuità dell’alimentazione

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E/I OCPD

SPD

IEC 945/02 OCPD Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD SPD Limitatore di sovratensione E/I Componente elettrico o impianto che deve essere protetto contro le sovratensioni Figura 53 B Priorità alla continuità della protezione Per aumentare l’affidabilità e la probabilità di avere nello stesso tempo continuità dell’alimentazione e continuità della protezione, è consentito usare lo schema descritto nella Figura 53 C.

OCPDA OCPDB

SPDA SPDB

E/I

IEC 946/02 OCPD Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD SPD Limitatore di sovratensione E/I Componente elettrico o impianto che deve essere protetto contro le sovratensioni Figura 53 C Combinazione della continuità dell’alimentazione e della continuità della

protezione In questo caso due identici SPD (SPDA e SPDB) sono collegati a due identici dispositivi di protezione contro le sovracorrenti (OCPDA e OCPDB). Il modo di guasto di uno degli SPD (per esempio SPDA) non influenzerà l’efficacia del secondo SPD (esempio SPDB) e provocherà l’intervento del proprio dispositivo di protezione (esempio OCPDB). Una tale disposizione aumenterà in modo significativo la probabilità di avere continuità dell’alimentazione e continuità della protezione. 534.2.5 Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti, come definita nel Capitolo 41, deve rimanere efficace nell’impianto protetto anche in caso di guasto degli SPD.

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In caso di interruzione automatica dell’alimentazione:

• nei sistemi TN questa protezione può, in generale, essere soddisfatta dal dispositivo contro le sovracorrenti sul lato a monte dell’SPD;

• nei sistemi TT essa può essere soddisfatta sia mediante: a) l’installazione degli SPD sul lato a valle di un interruttore differenziale RCD (Figura B1), o b) l’installazione degli SPD sul lato a monte di un interruttore differenziale. A causa della possibilità di guasto di un SPD fra neutro e PE:

− devono essere soddisfatte le condizioni di 413.1.3.7. − l’SPD deve essere installato in accordo con 534.2.2, connessione di tipo C

• nei sistemi IT non è necessario prevedere alcuna misura addizionale.

534.2.6 Installazione di SPD in combinazione con un interruttore differenziale Se gli SPD sono installati in accordo con 534.2.1 e sono installati sul lato a valle dell’interruttore differenziale, deve essere utilizzato un interruttore differenziale con o senza ritardo nell’intervento, ma immune alle correnti di scarica sino ad almeno 3 kA 8/20µs. NOTA 1 – Gli interruttori differenziali tipo S, in accordo con CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1 soddisfano queste prescrizioni. NOTA 2 – In caso di corrente di scarica maggiore di 3 kA 8/20µs, l’interruttore differenziale può sganciare causando l’interruzione dell’alimentazione. NOTA 3 – Si può non applicare questa prescrizione per gli interruttori differenziali installati a monte degli SPD destinati alla protezione di apparecchiature sensibili. 534.2.7 Misura della resistenza di isolamento Durante la misura della resistenza di isolamento in accordo con il Capitolo 6 della Norma CEI 64-8, gli SPD installati all’origine dell’impianto o vicino ad essa oppure in un quadro di distribuzione e non adatti per la tensione di prova utilizzata durante la misura dell’isolamento, devono essere scollegati durante la prova. Nel caso in cui gli SPD connessi al PE siano incorporati in una presa a spina, essi devono sopportare la tensione di prova utilizzata per la misura della resistenza di isolamento in accordo con il citato Capitolo 6. 534.2.8 Indicazione dello stato dell’SPD Deve essere prevista l’indicazione che l’SPD non è più in grado di proteggere contro la sovratensione:

• sia mediante un indicatore dello stato dell’SPD; • sia mediante un SPD separato, come indicato in 534.2.4.

534.2.9 Conduttori di collegamento I conduttori di collegamento sono i conduttori dal conduttore di linea all’SPD e dall’SPD al collettore principale di terra o al conduttore di protezione. Con l’aumentare della lunghezza dei conduttori che alimentano gli SPD, l’efficacia della protezione contro le sovratensioni si riduce. Per ottenere la massima protezione si raccomanda che i conduttori di alimentazione siano i più corti possibile. e di evitare spire (Figura 53 D). Si raccomanda inoltre che la lunghezza totale (a + b) non superi preferibilmente 0,5 m, ma in nessun caso 1 m. In alternativa può essere adottato lo schema di Figura 53 E, a condizione che la lunghezza c) non superi preferibilmente 0,5 m, ma in nessun caso 1 m.

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NOTA – Per tenere le connessioni degli SPD per quanto possibile corte e con induttanza bassa, gli SPD possono essere connessi al collettore principale di terra o al conduttore di protezione, per esempio mediante l’involucro metallico del quadro connesso al PE.

a

b

E/I

a + b < 1,0 m Main earthing terminal or connecting conductor bar

IEC 947/02

S P D

OCPD

Collettore principale di terra o sbarra di collegamento. OCPD Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD SPD Limitatore di sovratensione E/I Componente elettrico o impianto che deve essere protetto contro le sovratensioni Figura 53 D Esempio di installazione degli SPD nel o vicino all’origine dell’impianto

Main earthing terminal or connecting conductor bar

E/I

c < 1,0 m c

S P D

IEC 948/02

OCPD

OCPD Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD SPD Limitatore di sovratensione E/I Componente elettrico o impianto che deve essere protetto contro le sovratensioni Figura 53 E Esempio di installazione degli SPD nel o vicino all’origine dell’impianto

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534.2.10 Sezione dei conduttori di collegamento I conduttori di collegamento degli SPD devono avere una sezione minima di 4 mm2 (per il rame o equivalente per altro materiale), se la sezione dei conduttori di fase del circuito associato è maggiore di o uguale a 4 mm2. I conduttori di collegamento degli SPD non devono avere una sezione minore della sezione dei conduttori di fase, se la sezione dei conduttori di fase del circuito associato è minore di 4 mm2. Quando esiste un sistema di protezione contro i fulmini, è necessaria per gli SPD di tipo 1 secondo la CEI EN 61643-11 una sezione minima di 16 mm2 per i conduttori in rame o una sezione equivalente per i conduttori in altro materiale.

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ALLEGATO A

Installazione di SPD in sistemi TN

(Connessione tipo A)

PEN

R B R A

3

65a

5b4

OCPD2

L1

L2L3PEN

OCPD1

IEC 1 482/97

SP D

SP D

SP D

x x

3 Collettore (o sbarra) principale di terra 4 Limitatori che assicurano un livello di protezione in accordo con la categoria di sovratensione II 5 Connessione a terra degli SPD, metodi 5a o 5b, comunque con il percorso più breve 6 Componente elettrico OCPD 1 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti all’origine dell’impianto OCPD 2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD RA Dispersore dell’impianto RB Dispersore del distributore di energia Figura A.1 SPD in sistemi TN

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ALLEGATO B

Installazione di SPD in sistemi TT (Connessione tipo B)

R B R A 3

65a

5b

4

OCPD2

L1

L2

L3

PE N

OCPD1

7

I∆

N

IEC 1 483/97

SP D

SP D

SP D

SP D

xx

3 Collettore (o sbarra) principale di terra 4 SPD che assicurano un livello di protezione in accordo con la categoria di sovratensione II 5 Connessione a terra degli SPD, metodi 5a o 5b, comunque con il percorso più breve 6 Componente elettrico 7 Interruttore differenziale OCPD 1 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti all’origine dell’impianto OCPD 2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD RA Dispersore dell’impianto RB Dispersore del distributore di energia Figura B.1 SPD sul lato a valle di un interruttore differenziale 534.2.5a)

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Installazione di SPD in sistemi TT (Connessione tipo C)

RBRA

3

6

L1L2

L3PEN

OCPD1

7

4a

I∆

N

5a

5b

IEC 1 484/97

SPD

SPD

SPD

SPD

x x

4OCPD2

OCPD2

3 Collettore (o sbarra) principale di terra 4 SPD che assicurano un livello di protezione in accordo con la categoria di sovratensione II 4a SPD (una combinazione di SPD 4 e 4a in serie che assicura un livello di protezione in accordo con la categoria di sovratensione II) 5 Connessione a terra degli SPD, metodi 5a o 5b, comunque con il percorso più breve 6 Componente elettrico 7 Interruttore differenziale installato a valle dell’SPD OCPD 1 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti all’origine dell’impianto OCPD 2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD RA Dispersore dell’impianto RB Dispersore del distributore di energia Figura B.2 SPD sul lato a monte di un interruttore differenziale 534.2.5b)

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

25

ALLEGATO C

Installazione di SPD in sistemi IT (Connessione tipo A)

R B R A 3

6 5a

5b

7

4

OCPD2

L1L2L3PE

OCPD1

I∆

Open or high impedance

IEC 1 485/97

Z SP D

SP D

SP D

x x

(Aperto o alta impedenza) 3 Collettore (o sbarra) principale di terra 4 SPD che assicurano un livello di protezione in accordo con la categoria di sovratensione II 5 Connessione a terra degli SPD, metodi 5a o 5b, comunque con il percorso più breve 6 Componente elettrico 7 Interruttore differenziale installato a monte dell’SPD OCPD 1 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti all’origine dell’impianto OCPD 2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal fabbricante dell’SPD RA Dispersore dell’impianto RB Dispersore del distributore di energia

Figura C.1 SPD sul lato a valle di un interruttore differenziale 534.2.5b)

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ALLEGATO D

Installazione di SPD di tipo 1, 2 e 3 (per esempio in sistemi TN-C-S)

OCPD2

5

PE

2 3 1 OCPD1

EN 62305-4

OCPD3

4

7

OCPD2

8 9

6

PEN N

L3

L2

L1

HD 60364-4-443

10 10

S P D

S P D

S P D

S P D

S P D

S P D

S P D

S P D

S P D

IEC 949/02

1 Origine dell’impianto 2 Quadro di distribuzione 3 Alimentazione in uscita 4 Collettore(o sbarra) principale di terra 5 SPD di tipo 1 6 Connessione a terra dell’SPD 7 Componente elettrico fisso da proteggere 8 SPD di tipo 2 9 SPD di tipo 2 o di tipo 3 10 Elemento di disaccoppiamento o lunghezza di linea

OCPD1, OCPD2, OCPD3: dispositivi di protezione contro le sovracorrenti NOTA 1 – Ulteriori informazioni sono fornite in CEI-CLC/TS 61634-12 NOTA 2 – Gli SPD 5 e 8 possono essere combinati in un solo SPD. Figura D.1 Installazione di SPD di tipo 1, 2 e 3

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ALLEGATO ZA (Informativo)

Informazioni sulla classificazione degli SPD

SPD in accordo con CEI EN 62305 SPD in accordo con CEI EN 61643-11

SPD provato a Iimp Tipo 1

SPD provato a In Tipo 2

SPD provato con un generatore combinato Tipo 3

SPD provato a Iimp (CEI EN 62305-4) SPD che sopportano la corrente di fulmine parziale con una tipica forma d’onda 10/350 µs e che richiedono una corrispondente corrente di prova a impulso Iimp NOTA – Per linee di energia, una idonea corrente di prova Iimp è definita nella procedura di prova Classe I della CEI EN 61643-11. SPD provato a Iin (CEI EN 62305-4) SPD che sopportano la corrente impulsiva con una tipica forma d’onda 8/20 µs e che richiedono una corrispondente corrente di prova a impulso In NOTA – Per linee di energia, una idonea corrente di prova Iimp è definita nella procedura di prova Classe II della CEI EN 61643-11. SPD provato con un generatore combinato (CEI EN 62305-4) SPD che sopportano la corrente impulsiva con una tipica forma d’onda 8/20 µs e richiedono una corrispondente corrente di prova a impulso Isc NOTA – Per linee di energia, un idoneo generatore di corrente di prova è definito nella procedura di prova Classe III della CEI EN 61643-11, che definisce la tensione a vuoto Uoc 1,2/50 µs e la corrente di corto circuito Isc 8/20 µs di un generatore combinato da 2 Ω.

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Norma CEI 64-8 Capitolo 54: Messa a terra e conduttori di protezione Modificare il Capitolo 54 della Norma CEI 64-8 edizione 2007 come segue. Aggiungere i seguenti quattro articoli 541.3.1, 541.3.2, 541.3.3, 542.1.4: 541.3.1 Conduttore PEL Conduttore che unisce le funzioni di conduttore di protezione e conduttore di fase. 541.3.2 Conduttore PEM Conduttore che unisce le funzioni di conduttore di protezione e conduttore mediano. 541.3.3 Terra di fondazione Parte conduttrice immersa nel suolo nella fondazione dell’edificio o, preferibilmente, annegato nel cemento della fondazione, generalmente sotto forma di anello chiuso. 542.1.4 Quando l’alimentazione di un impianto è derivata da un impianto ad alta tensione, la protezione conto i guasti a tensione > 1000V e la terra deve soddisfare le prescrizioni della Norma CEI 11-1. Articolo 542.2.3 Aggiungere il seguente nuovo capoverso: Per gli edifici nuovi, si raccomanda fortemente l’installazione di un dispersore nello scavo di fondazione. Le dimensioni minime dei materiali comunemente usati come dispersori unitamente alla resistenza meccanica e alla corrosione sono indicati in Tab. 54.1. AGGIUNGERE IL SEGUENTE COMMENTO A 542.2.3 Quando questo dispersore è incorporato nel cemento, per evitare la corrosione si raccomanda anche di prevedere una certa quantità di cemento e una distanza ai almeno 5 cm tra il dispersore e la superficie del cemento.

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Sostituire la tabella esistente sulla dimensione dei dispersori con la seguente nuova tabella 54.1 Tabella 54.1 – Dimensioni minime per i dispersori dei materiali comunemente usati per i dispersori dal punto di vista della corrosione e della resistenza meccanica

Dimensione minima Rivestimento/guaina

Materiale

Tipo di dispersore

Diametro mm

Sezione mm2

Spessore mm

Valore singolo µm

Valore medio µm

Piattina c 90 3 63 70

Profilato 90 3 63 70 Barra tonda per picchetto

16 63 70

Tondo per dispersore orizzontale

10 50 e

Zincato a caldo a o Inossidabile a, b

Tubo 25 2 47 55 Con guaina di rame

Barra tonda per picchetto

15 2 000

Acciaio

Con guaina di rame elettrolitica

Barra tonda per picchetto

14 90 100

Piattina 50 2 Tondo per dispersore orizzontale

25 f

Corda 1,8 per singolo filo

25

Nudo a

Tubo 20 2 Stagnato Corda 1,8 per

singolo filo 25 1 5

Rame

Zincato Piattina d 50 2 20 40

a Adatto anche per dispersori da annegare nel cemento. b Nessun rivestimento applicato. c Come piattina arrotolata o piattina con bordi arrotondati. d Piattina con bordi arrotondati. e Nel caso di rivestimento con bagno continuo, attualmente è tecnicamente fattibile solo uno spessore di 50 µm. f Quando l’esperienza dimostra che il rischio di corrosione e di danno meccanico è estremamente basso, si può

usare 16 mm². Aggiungere i seguenti due nuovi articoli. 542.2.8 I conduttori posti nello scavo di fondazione e/o i ferri di armatura nel calcestruzzo che sono usati come dispersori devono essere collegati in modo accurato. La connessione del conduttore di terra al dispersore deve essere realizzata mediante saldatura o con connettori meccanici appropriati.

Il punto di connessione del conduttore di terra al nodo equipotenziale deve essere accessibile.

542.2.9 Un dispersore non deve essere costituito da un oggetto metallico posato direttamente in acqua (acqua di fiume, di canali, di laghi o di mare, ecc).

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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NOTA I dispersori posti direttamente in acqua possono comportare i seguenti rischi:

– variazioni significative della resistenza di terra in caso di prosciugamento del luogo;

– contatto delle persone con l’acqua durante un guasto elettrico.

Aggiungere a 543.1 la seguente frase Nei sistemi TT, la sezione dei conduttori di protezione può essere limitata a:

– 25 mm² in rame,

– 35 mm² in alluminio

a condizione che la messa a terra del neutro sia elettricamente indipendente da quella delle masse.

Aggiungere a 546.1 Per l’alimentazione degli impianti di telecomunicazione (Information Tecnology IT), un conduttore PEL o PEM (vedere 541.3.1 e 541.3.2) utilizzato per il circuito di ritorno dei circuiti in c.c. può servire anche come conduttore di protezione combinato con un conduttore di terra funzionale.

Le masse estranee non devono essere usate come conduttori PEL o PEM.

Aggiungere i seguenti due nuovi articoli.

546.3 Installazione dei conduttori di protezione

Quando i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti sono usati per la protezione contro i contatti indiretti, il conduttore di protezione deve essere incorporato nella stessa conduttura di protezione dei conduttori attivi oppure deve essere posto nelle loro immediate vicinanze.

546.4 Conduttori di protezione rinforzati per correnti di dispersione superiori a 10 mA

Per apparecchi utilizzatori fissi aventi una corrente di dispersione superiore a 10 mA, i conduttori di protezione devono essere dimensionati come segue:

– il conduttore di protezione deve avere una sezione di almeno 10 mm2 in rame o 16 mm2 in alluminio, per tutta la sua lunghezza;

NOTA 1 Il conduttore PEN conforme a 546.2 soddisfa questa prescrizione.

– oppure un secondo conduttore di protezione avente almeno la stessa sezione richiesta per la protezione contro i contatti indiretti deve essere posto nel tratto in cui il conduttore di protezione abbia una sezione inferiore a 10 mm2 in rame o 16 mm2 in alluminio. Ciò richiede che l’apparecchio utilizzatore abbia un morsetto separato per un secondo conduttore di protezione.

NOTA 2 Nei sistemi TN-C dove i conduttori di neutro e di protezione sono combinati in un singolo conduttore (conduttore PEN) fino ai morsetti dell’apparecchiatura, la corrente del conduttore di protezione può essere trattata come corrente di carico. NOTA 3 L’apparecchio utilizzatore che ha in genere una corrente di dispersione elevata può non essere compatibile con i dispositivi di protezione a corrente differenziale.

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ALLEGATO A

Aggiungere la seguente nuova figura 1 Rappresentazione di un impianto di terra, dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali

1st floor with a bathroom

Ground floor

1

1

3 3

2

C1 C2 C3

B

2

5

44

C7

C4

LV-Assembly

1

LPS

1

PEMM

M M

M

T1

T2

C5

3

C6

5

PE

5

T2

Insulating inset2 2

LPS

LV-Assembly

Bathroom

Alternative 3

Earth

Foundation

0,5.

..1m

NOTA Nella scelta del materiale appropriato, si dovrebbe tender conto del rischio di corrosione elettrica del dispersore T2.

Figura B.54.1 – Impianto di terra, conduttori di protezione e conduttori equipotenziali

Stanza da bagno

Alternativa

Insieme BT

1° piano con stanza da bagno

Insieme BT

Inserto isolante Piano terra

Fondazione

Terreno

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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Legenda

M Massa C Massa estranea C1 Tubazioni dell’acqua, metalliche dall’esterno C2 Scolo, acqua, metallica dall’esterno C3 Tubazioni del gas con inserto isolante, metalliche dall’esterno C4 Condizionamento d’aria C5 Sistema di riscaldamento C6 Tubazioni dell’acqua, metalliche per es. in una stanza da bagno C7 Masse estranee a portata di mano delle B Collettore principale di terra (barra principale di terra) T Dispersore T1 Dispersore posto nello scavo di fondazione T2 Dispersore per LPS se necessario LPS Sistema di protezione contro i fulmini PE Barra di serraggio per conduttori di protezione 1 Conduttore di protezione 2 Conduttore di protezione equipotenziale 3 Conduttore di protezione equipotenziale per il collegamento supplementare 4 Conduttore di discesa per un sistema di protezione contro i fulmini (LPS) 5 Conduttore di terra

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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Norma CEI 64-8 Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari

705 Strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico 705.1 Campo di applicazione Le prescrizioni particolari della presente Sezione si applicano a tutte le parti degli impianti elettrici fissi delle strutture agricole e zootecniche, sia all’interno che all’esterno degli edifici, (quali per es. stalle, pollai, porcilaie, locali di preparazione dei mangimi, locali di immagazzinaggio del fieno e della paglia e depositi di fertilizzanti). Le prescrizioni della presente Sezione non si applicano agli impianti elettrici dei locali destinati ad usi residenziali.

705.20 Termini e definizioni

Ai fini della presente Norma, si applicano i termini e le definizioni seguenti:

705.20.1 strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico stanze, locali o aree in cui – si custodisce il bestiame; – si producono, immagazzinano, preparano o trasformano cibo, fertilizzanti, prodotti animali

e vegetali; – si coltivano piante, come le serre.

NOTA Negli ambienti agricoli e orticoli si applicano prescrizioni speciali per la scelta e l’installazione di apparecchiature elettriche a causa delle speciali influenze esterne, per es. influenza dell’umidità, presenza di polvere, di vapori chimici, acidi o sali sui componenti elettrici. Inoltre, può esistere un rischio di incendio accresciuto dovuto alla presenza di sostanze altamente infiammabili. Le strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico comprendono, per es:

– ricoveri per animali quali bestiame, maiali, cavalli, pecore, capre, pollai, compreso i locali adiacenti (per es. luoghi per la preparazione del cibo, luoghi per le mungitrici, stanze per il magazzinaggio del latte);

– granai, magazzini per fieno, paglia, cibo, fertilizzanti, cereali, patate, barbabietole da zucchero, ortaggi, frutta, piante ornamentali, carburante, serre;

– locali in cui i prodotti agricoli e orticoli sono prodotti, preparati e trasformati commercialmente e/o all’ingrosso (essiccatura, cottura, pressatura, fermentazione, macellazione, trasformazione della carne, ecc.).

705.20.2 residenze e altri luoghi appartenenti alle strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico residenze ed altri luoghi che sono connesse elettricamente alle strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico mediante i conduttori di protezione dello stesso impianto o attraverso masse estranee NOTA 1 Esempi di altri luoghi includono uffici, locali comuni, saloni di macchine, officine, garage e negozi.

NOTA 2 Le masse estranee non fanno parte dell’impianto elettrico ma possono introdurre un potenziale elettrico pericoloso (vedi 23.3 della Norma CEI 64-8/2).

NOTA 3 Esempi di connessioni sono i sistemi di tubazione metallici, i conduttori di protezione o le guaine metalliche del medesimo sistema di condutture elettriche.

705.20.3 allevamento intensivo di bestiame riproduzione e allevamento del bestiame per i quali è necessario l’uso di sistemi automatici di sostentamento

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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NOTA 1 Esempi di sistemi automatici di sostentamento sono quelli per la ventilazione, la nutrizione e il condizionamento d’aria.

NOTA 2 Esempi di allevamento intensivo di bestiame includono: porcili, pollai, riserve di pesca di acqua dolce e allevamento di pesci in laghi artificiali.

705.20.4 strutture per l’allevamento di bestiame edifici e locali (ricoveri per animali), gabbie, recinti o altri contenitori usati per la sistemazione del bestiame 705.4 Prescrizioni per la sicurezza 705.410 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti 705.411 Protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti 705.411.1.3.7 Dove si utilizzano circuiti a bassissima tensione di sicurezza (SELV), qualunque sia la tensione nominale, si deve prevedere la protezione contro i contatti diretti a mezzo di: − barriere o involucri che presentino almeno il grado di protezione IPXXB, oppure − un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V in c.a. per 1 min. 705.412 Protezione contro contatti diretti 705.412.3 Protezione mediante ostacoli Non è permessa la protezione mediante ostacoli.

705.412.4 Protezione mediante distanziamento Non è permessa la protezione mediante messa fuori portata.

705.413 Protezione contro i contatti indiretti Per l’applicazione della misura di protezione contro i contatti indiretti a mezzo di interruzione automatica dell’alimentazione, la tensione di contatto limite convenzionale nei luoghi previsti per la custodia del bestiame è UL = 25 V in c.a., valore efficace, oppure 60 V in c.c. non ondulata e si applicano le prescrizioni specificate in 481.3.1.1. Nei circuiti, indipendentemente dal tipo di sistema di messa a terra, deve essere fornito il seguente dispositivo di interruzione dell’alimentazione:

– nei circuiti terminali che alimentano le prese a spina con corrente nominale fino a 32 A, un interruttore differenziale con Idn non superiore a 30 mA;

– nei circuiti terminali che alimentano le prese a spina con corrente nominale superiore a 32 A, un interruttore differenziale con Idn non superiore a 100 mA;

– in tutti gli altri circuiti , interruttori differenziali con Idn non superiore a 300 mA.

NOTA Quando è richiesto un miglioramento della continuità di servizio, gli interruttori differenziali con una corrente differenziale nominale fino a 300 mA si raccomanda siano del tipo S o ritardati.

705.413.1.2.2 In un luogo destinato alla custodia di animali, i collegamenti equipotenziali supplementari devono connettere tutte le masse e le masse estranee che possono essere toccate dagli stessi animali, ed il conduttore di protezione dell’impianto (Vedere Allegato A). NOTA Si raccomanda di disporre una griglia metallica nel suolo e di collegarla al conduttore di protezione.

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Progetto C. 999:2008-07– Scad. 30-09-2008

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Le masse estranee nel o sopra il pavimento, per es. rinforzo di cemento in generale o rinforzo delle cantine per il concime liquido, devono far parte del collegamento equipotenziale supplementare.

Si raccomanda che i pavimenti spaziati costituiti da elementi di cemento prefabbricato facciano parte del collegamento equipotenziale (vedi Fig. A.3). Il collegamento equipotenziale supplementare e la griglia metallica, se esiste, devono essere costruiti per essere protetti in modo durevole contro le sollecitazioni meccaniche e la corrosione.

705.413.3 Protezione mediante locali non conduttori Non è permessa la protezione mediante luoghi non conduttori.

705.413.4 Protezione mediante collegamento equipotenziale locale non connesso a terra Non è permessa la protezione mediante collegamento equipotenziale non connesso a terra.

705.413.4.3 E’ vietato l’utilizzo del sistema TN-C. Questa prescrizione si applica anche alle residenza e agli altri luoghi che appartengono alle strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico secondo la definizione di 705.20.2.

NOTA 1 Quando è richiesto un miglioramento della continuità di servizio, gli interruttori differenziali con una corrente differenziale nominale fino a 300 mA, si raccomanda siano del tipo S o ritardati.

NOTA 2 Si raccomanda di proteggere i circuiti terminali mediante un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale la più bassa possibile, e comunque non superiore a 30 mA, tenuto conto della necessità di evitare interventi intempestivi. 705.42 Protezione contro gli effetti termici Per gli elementi scaldanti del tipo radiante si deve avere una distanza da animali o da materiali combustibili di almeno 0,5 m, salvo più severe istruzioni da parte del costruttore. 705.422 Protezione contro l’incendio Per ragioni di protezione contro gli incendi, deve essere installato un interruttore differenziale avente una corrente differenziale nominale di funzionamento non superiore a 0,5 A.

705.422.7 Gli interruttori differenziali devono interrompere tutti i conduttori attivi. Quando è richiesto un miglioramento della continuità di servizio, gli interruttori differenziali che non proteggono prese a spina devono essere del tipo S o ritardati.

NOTA La protezione dei circuiti terminali mediante interruttore differenziali, richiesta secondo 705.413.1, è efficace anche per la protezione contro l’incendio.

705.422.8 Nei luoghi in cui esiste un pericolo di incendio, i conduttori dei circuiti alimentati da bassissima tensione devono essere protetti mediante barriere o involucri con un grado di protezione di IP4X oppure, oltre al loro isolamento principale, mediante un involucro di materiale isolante.

NOTA Per es., i cavi del tipo H07RN-F per l’uso all’esterno soddisfano i requisiti richiesti da questo articolo.

705.482 Protezione negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio NOTA Negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio si devono applicare le prescrizioni previste per tali ambienti (Sezione 751). Inoltre particolare attenzione deve essere posta ai problemi legati all’evacuazione deglianimali in caso di emergenza.

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705.5.51 Scelta e installazione dei componenti elettrici – Regole comuni

705.512 Condizioni di funzionamento

705.512.2 Influenze esterne

Nelle strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico, i componenti elettrici devono avere un grado minimo di protezione non inferiore a IP44, quando utilizzata in condizioni ordinarie.

Le prese a spina devono essere installate in una posizione in cui non possano venire in contatto con il materiale combustibile.

Quando le condizioni di influenze esterne richiedono gradi di protezione maggiori di IPX4 e resistenza all’urto di media e alta resistenza, le prese a spina devono essere munite della protezione appropriata.

La protezione può essere fornita anche mediante l’uso di involucri supplementari o mediante l’installazione in nicchie dell’edificio.

Queste prescrizioni non si applicano agli appartamenti, agli uffici, ai negozi e ai luoghi con influenze esterne simili che appartengono alle strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico dove, per le prese a spina si applica la IEC 60884-1.

Quando sono presenti sostanze corrosive, per es. nei caseifici, nelle stalle, i componenti elettrici devono essere protetti in modo adeguato.

705.513 Accessibilità

705.513.2 Accessibilità da parte del bestiame

I componenti elettrici, generalmente devono essere inaccessibili al bestiame. Le apparecchiature che sono inevitabilmente accessibili al bestiame, quali le apparecchiature per il nutrimento e i bacini per l’abbeveraggio, devono essere costruite in modo adeguato e installate in modo da evitare i danneggiamenti da parte del bestiame e ridurre il rischio di ferite al bestiame stesso.

705.5.52 Scelta ed installazione dei componenti elettrici – Condutture

705.522 Scelta ed installazione delle condutture in funzione delle influenze esterne

Nei luoghi accessibili al bestiame e che lo contengono, le condutture devono essere installate in modo da essere inaccessibili al bestiame o protette in modo adeguato contro i danneggiamenti meccanici.

Le linee aeree devono essere isolate.

Nelle aree delle strutture adibite ad uso agricolo, dove i veicoli e le macchine agricole mobili sono manovrate, i modi di installazione applicabili sono i seguenti:

– i cavi devono essere interrati nel terreno ad una profondità di almeno 0,5 m con una protezione meccanica aggiuntiva;

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NOTA 1 Quando sono utilizzati cavidotti come protezione addizionale, si raccomanda abbiano un

grado di protezione contro la compressione di 450 N ed un grado nominale di protezione contro gli urti conforme alla IEC 61386-24.

– i cavi nei terreni arabili o coltivati devono essere interrati ad una profondità di almeno 1 m; – i cavi con sospensione autoportante devono essere installati ad un’altezza di almeno 6 m. NOTA 2 L’interramento dei cavi nel terreno è il metodo di installazione preferito.

705.522.6.3 Le condutture che alimentano i quadri di distribuzione all’origine dell’impianto elettrico devono essere protette contro i danneggiamenti meccanici, per es. interrati nel suolo o installati in sistemi di canali e tubazioni diversificati.

Questa prescrizione si applica anche alle residenze e agli altri luoghi appartenenti alle strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico.

705.522.10 Si deve prestare speciale attenzione alla presenza di diversi tipi di fauna, per es. topi e ratti.

705.522.16 Sistemi di tubazioni, di canali e di passerelle

Per i luoghi in cui è ospitato il bestiame, in cui è continua la presenza di sostanze corrosive, gli involucri protettivi devono avere una protezione contro la corrosione per l’uso all’esterno secondo la EN 61386-21.

Per i luoghi in cui le condutture possono essere esposte agli urti meccanici dovuti ai veicoli e alle macchine agricole mobili, ecc., ai fini della protezione contro le influenze esterne prevedono un alto livello di protezione contro gli urti:

– le condutture devono avere un grado di protezione contro la compressione almeno di Classe 4 (forte) secondo la EN 61386-21;

– i sistemi di canali e di condotti devono fornire un grado forte di protezione contro gli urti secondo la IEC 61084-2-1.

705.53 Apparecchiatura di protezione, di sezionamento e di comando 705.532.2 NOTA 1 Si raccomanda di proteggere i circuiti terminali mediante un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale la più bassa possibile, e comunque non superiore a 30 mA, tenuto conto della necessità di evitare interventi intempestivi.

NOTA 2 Quando è richiesto un miglioramento della continuità di servizio, gli interruttori differenziali con una corrente differenziale nominale fino a 300 mA si raccomanda siano del tipo S o ritardati.

705.537 Dispositivi di sezionamento e di comando I dispositivi di comando e di emergenza, compreso l’arresto di emergenza, non devono essere installati in posizioni accessibili agli animali o tali che non possano essere raggiunti dagli operatori per la presenza di animali, tenendo conto delle situazioni che possono presentarsi in caso di panico degli animali stessi. 705.55 Altri componenti elettrici NOTA 1 Quando recinzioni elettriche siano poste in prossimità di linee aeree, si raccomanda di osservare distanze appropriate allo scopo di limitare le correnti di induzione. NOTA 2 Nel caso di allevamenti di animali su larga scala, si raccomanda di prendere in considerazione i Capitoli 35 e 56, specialmente per i sistemi di sopravvivenza degli stessi animali.

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705.55.1 Prese a spina

Le prese a spina delle strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico devono essere conformi:

– alla EN 60309-2 quando le condizioni ambientali e di utilizzo lo richiedono, oppure – alla Norma CEI 23-50 per attività di breve durata dove si utilizzano attrezzature portatili e

quando l’ambiente di lavoro e l’attività in essere non presentano particolari rischi nei confronti di presenza d’acqua, polveri e urti.

705.556 Servizi di sicurezza

705.556.8 Sistemi automatici per assicurare la vita nell’allevamento intensivo di bestiame

Per l’allevamento intensivo del bestiame, i sistemi che operano per assicurare la vita del bestiame devono essere presi in considerazione come segue:

a) quando la fornitura di cibo, acqua ,aria e/o illuminazione per il bestiame non è assicurata in caso di guasto dell’alimentazione, una sorgente sicura di alimentazione deve essere fornita come alimentazione alternativa o alimentazione di riserva (vedere Sezione 551 della Norma CEI 64-8/5). Per l’alimentazione delle unità di ventilazione e di illuminazione, devono essere forniti circuiti terminali separati. Tali circuiti devono alimentare solo i componenti elettrici necessarie al funzionamento della ventilazione e dell’illuminazione.

b) La selettività dei circuiti principali che alimentano la ventilazione deve essere assicurata nel caso di sovracorrenti e/o guasti verso terra.

c) Quando in un impianto è necessaria la ventilazione azionata elettricamente, occorre attuare uno dei seguenti punti:

– una sorgente elettrica di riserva che assicuri un’alimentazione sufficiente per l’apparecchiatura di ventilazione, oppure

NOTA 1 Ai fini dell’efficacia funzionale, vicino alla sorgente elettrica di riserva dovrebbe essere posto un avviso che indichi la necessità di effettuare prove periodiche secondo le istruzioni del fabbricante.

– un controllo della temperatura ambiente e della presenza tensione di alimentazione. Ciò si può ottenere mediante uno o più dispositivi di controllo. I dispositivi di controllo devono emettere un segnale visibile o udibile che possa essere facilmente percepito dall’utilizzatore e devono funzionare indipendentemente dall’alimentazione normale.

NOTA 2 Si dovrebbero prendere in considerazione le prescrizioni legali per la custodia del bestiame.

NOTA 3 L’affidabilità dell’impianto di ventilazione sarà aumentata se,a questo scopo, saranno installati circuiti di alimentazione separati a valle del quadro di distribuzione principale.

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Allegato A (informativo)

Esempi di collegamento equipotenziale nelle strutture adibite ad uso

agricolo

Le figure da A.1 a A.4 illustrano esempi di collegamento equipotenziale nelle strutture adibite ad uso agricolo.

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Figura A.1 – Esempio di collegamento equipotenziale in una stalla

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Figura A.2 – Esempio di collegamento equipotenziale a forma di anello in una stalla

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Legenda fig. A.1 e A.2

Conduttori di protezione (PE/PEN)

Divisori reticolati di acciaio

Griglia metallica

Box per animali

Dispersore di fondazione o dispersore principale di terra (RA)

Parti di costruzione di acciaio

Abbeveratoi, porte

Mangiatoie e silos

Morsetto principale di terra

(RA vedi Fig. A.4)

Griglia metallica con almeno due giunzioni saldate posta sul suolo per formare una massa estranea ai fini del collegamento equipotenziale

Sulle parti di acciaio galvanizzato non sono fissati conduttori di rame

Solo i materiali resistenti alla corrosione sono usati per la messa a terra

Le dimensioni della mescola della griglia metallica costituita da aste tonde sono approssimativamente 150 mm x 150 mm

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Figura A.3 – Esempio di collegamento equipotenziale applicato ala costruzione di cemento con pavimento spaziato per la raccolta di letame

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Legenda Fig. A.3

Conduttore equipotenziale collegato alle altre parti della costruzione

Banda di acciaio galvanizzato a caldo 30 mm x 3 mm

oppure

tondino di acciaio galvanizzato a caldo con un diametro di almeno 8 mm

Rinforzo di acciaio collegato al conduttore equipotenziale

Conduttore equipotenziale collegato al morsetto principale di terra

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Figura A.4 – Esempio di disposizione del dispersore di fondazione in una stalla

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Legenda della Fig. A.4

Luoghi di mangime con pavimento spaziato

Area di riposo per animali giovani

Dispersore di fondazione ad anello con bande di acciaio galvanizzato a caldo di 30 mm x 3 m o tondini di acciaio con diametro di almeno 8 mm

Necessario se i lati sono più lunghi di 20 m

Tavolo di nutrimento

Morsetto per il dispersore di fondazione

Area di riposo

Cancello a rotazione

Silos di mangime per le mucche

Passaggio con pavimento spaziato

Punto di mungitura con drenaggio

doccia

Stanza di mungitura

Morsetto principale di terra

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Norma CEI 64-8 711 Fiere, Mostre e Stand Modificare la Sezione 711 come segue Articolo 711.1: modificare come segue 711.1 Campo di applicazione Le prescrizioni particolari di questa Sezione si applicano agli impianti elettrici temporanei di fiere, mostre, stand (compresi espositori e simili mobili e trasportabili) e strutture di divertimento ai fini della protezione delle persone. Se non diversamente specificato, questa Sezione non si applica ai prodotti esposti, per le cui prescrizioni si rimanda alle norme relative. Questa Sezione non si applica agli impianti elettrici fissi dell’edificio, se esiste, in cui le fiere, mostre e stand sono posti, né all’equipaggiamento elettrico delle macchine (Norma CEI EN 60204-1). Aggiungere i seguenti due nuovi articoli 711.2.3 e 711.2.4 711.2.3 Bancarella (Chiosco) Unità non fissa, destinata ad ospitare apparecchiature generalmente a scopo di divertimento o dimostrazione

711.2.4 Struttura di divertimento Percorso, tendone, tenda, circhi, autodromi elettrici, montagne rosse o tribuna destinata per l‘intrattenimento del pubblico

Articolo 711.412.4: modificare come segue 711.412.4 La misura di protezione mediante distanziamento non è ammessa (Vedere anche 711.55.6). 711.413 Protezione contro i contatti indiretti 711.413.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione: aggiunge la seguente nuova nota NOTA Per le alimentazioni dei motori in corrente alternata, gli interruttori differenziali, quando utilizzati, dovrebbero essere del tipo con intervento ritardato conforme alla EN 60947-2 o essere del tipo S conforme alla EN 61008-1 o alla EN 61009-1.

Aggiungere il seguente nuovo articolo 711.413.1.5

711.413.1.5 Sistemi IT

Quando è disponibile un sistema TT o TN, non si deve usare un sistema IT. Tuttavia, un sistema IT può essere usato per applicazioni in corrente continua dove è necessaria la continuità di servizio.

Aggiungere il seguente nuovo articolo 711.512.2 711.512.2 Influenze esterne Le apparecchiature elettriche per le strutture di divertimento devono avere un grado di protezione almeno IP44.

Articolo 711.52 Condutture: modificare come segue I cavi non armati devono essere protetti contro le sollecitazioni meccaniche quando si presenta un rischio di danno, in particolare quando c’è presenza di pubblico. I cavi devono essere conformi alla serie di Norme CEI 20-20, alla serie di Norme CEI 20-19 e alla Norma CEI 20-13 e devono avere una tensione nominale minima di 450/750 V con l’eccezione che un cavo avente una tensione nominale minima di 300 / 500 V può essere usato all’interno di una struttura di divertimento.

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Ogni cavo interrato deve essere protetto contro il danneggiamento meccanico.

NOTA 1 Un tubo classificato come 450 N per quanto riguarda la protezione contro la compressione e classificato come normale per quanto riguarda la protezione contro gli urti, secondo la EN 50086-2-4 è considerato soddisfare le prescrizioni sopra riportate.

La protezione meccanica deve essere usata in qualsiasi area pubblica in cui un sistema di condutture attraversa una strada o un passaggio per pedoni.

NOTA 2 I seguenti metodi sono considerati soddisfare le prescrizioni sopra riportate:

– un tubo classificato come 1 250 N per quanto riguarda la protezione contro la compressione, classificato come Grado Alto per quanto riguarda la protezione contro gli urti e classificato come Grado Medio/Alto (interno/esterno) per quanto riguarda la protezione contro la corrosione secondo la EN 50086-2-1 o con la EN 61386-21.

– un sistema di canali e un sistema di condotti per cavi classificato come ad alta protezione contro gli urti Quando soggetto a movimento, le condutture devono essere flessibili per costruzione.

NOTA 3 Si considera che un cavo di tipo H07RNF or H07BN4-F entro un tubo conforme alla EN 50086-2-3 soddisfi questa prescrizione.

Un sistema di tubi deve essere conforme alla EN 50086, un sistema di canali e un sistema di condotti devono essere conformi alla relativa Parte 2 della EN 50085, un sistema di passerelle porta cavi a fondo continuo e a traversini deve essere conforme alla EN 61537.

Articolo 711.55.1.1 Apparecchi di illuminazione: modificare come segue Gli apparecchi di illuminazione o catene luminose decorative installati al di sotto di 2,5 m (a portata di mano) dal piano del pavimento o in altro modo accessibili per contatto accidentale, devono essere fortemente e adeguatamente fissati, e posizionati e protetti in modo da prevenire rischi di ferimento delle persone o accensione di materiale combustibile. Per le strutture di divertimento l’accesso alla lampada fissa deve essere possibile solo dopo aver rimosso una barriera o un involucro e questa operazione deve richiedere l’uso di un utensile.

NOTA 1 In caso di illuminazione esterna, si applica la Sezione 714, e può essere richiesto un grado di protezione almeno IP33. NOTA 2 Una catena luminosa può essere di qualsiasi lunghezza, a condizione che il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti del circuito sia dimensionato in modo appropriato. Vedere Capitolo 55 b) Parte Commento.

I sistemi di illuminazione con lampade a incandescenza a bassissima tensione devono essere in accordo con la Norma CEI EN 60598-2-23 (CEI 34-77). Aggiungere il seguente nuovo articolo 711.55.1.3 711.55.1.3 Lampade nelle strutture di divertimento per il tiro al bersaglio

Ogni lampada nelle strutture di divertimento per il tiro al bersaglio deve essere protetta in modo adeguato contro i danneggiamenti accidentali.

Articolo 711.55.3: modificare come segue 711.55.3 Trasformatori di sicurezza e convertitori elettronici a bassissima tensione Un trasformatore di sicurezza deve essere conforme alla EN 61558-2-6 o fornire un grado equivalente di sicurezza.

Un dispositivo a ripristino manuale deve proteggere il secondario di ciascun trasformatore o convertitore elettronico.

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Attenzione particolare deve essere posta nell’installazione di un trasformatore a bassissima tensione, che deve essere installato fuori dalla portata di mano del pubblico e deve avere un’adeguata ventilazione. Deve essere garantito l’accesso a persone addestrate ed istruite per le prove e la manutenzione. I convertitori elettronici devono essere conformi alle Norme CEI EN 61347-1 (CEI 34-90) e serie CEI EN 61347-2. Un involucro contenente uno o più raddrizzatori o trasformatori deve essere ventilato in modo adeguato e le aperture non devono essere ostruite durante l’uso.

Aggiungere i seguenti nuovi articoli 711.55.4, 711.55.5, 711.55.6

711.55.4 Prese a spina

Quando utilizzata all’esterno, una presa a spina, deve essere conforme alla Norma EN 60309-2.

Una presa conforme alla Norma CEI 23-50 può essere installata in una struttura di divertimento se ha una protezione meccanica appropriata (equivalente alle prescrizioni della EN 60309-2) e una corrente nominale non superiore a 16 A.

NOTA La protezione meccanica adeguata può essere fornita dalla presa o da un involucro.

711.55.5 Alimentazione elettrica di una struttura di divertimento

In ciascuna struttura di divertimento deve esserci un punto di connessione che sia facilmente accessibile e marcato in modo permanente per indicare le seguenti caratteristiche essenziali:

– tensione nominale; – corrente nominale; – frequenza nominale. 711.55.6 Autodromi elettrici Gli autodromi elettrici dei parchi di divertimento nei quali gli elementi che portano la tensione sono disposti sul piano di corsa, devono essere alimentati con sistema SELV. Gli autodromi nei quali la corrente viene prelevata fra una rete posta sopra il piano di corsa e il piano di corsa stesso, possono essere alimentati a tensioni fino a 50 V verso terra per la c.a. e fino a 120 V verso terra per c.c. quando la rete si trovi ad una altezza non inferiore a 2,5 m sul piano del pavimento. Il piano di corsa deve essere messo a terra e le parti in tensione che possono trovarsi a portata di mano devono essere protette contro i contatti diretti. Per altezze inferiori a 2,5 m sul piano di pavimento, il sistema di alimentazione deve essere SELV. Il piano di accesso del pubblico alle piste deve essere realizzato con materiale isolante (anche con legno opportunamente trattato). Devono essere esposti cartelli monitori con il divieto di accesso alle piste durante la corsa.

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Aggiungere il seguente nuovo articolo 711.551

711.551 Gruppi generatori a bassa tensione

711.551.8 Generatori

Ogni generatore deve essere posizionato o protetto in modo da impedire il pericolo e le lesioni alle persone attraverso il contatto accidentale con superfici calde o parti pericolose. In questo paragrafo, il riferimento alle lesioni ed al pericolo include anche il pericolo e le lesioni di origine non elettrica.

L’apparecchiatura elettrica associata al generatore deve essere montata in modo sicuro e, se necessario, con dispositivi anti-vibrazioni.

Quando un generatore alimenta un’istallazione temporanea, utilizzando un sistema TN, TT o IT, le disposizione per la messa a terra devono essere conformi all’art. 542.1 e, nel caso in cui sono usati uno o più dispersori, la loro installazione deve essere conforme all’art. 542.2.

Eccetto per i sistemi IT, il conduttore di neutro del centro stella del generatore deve essere collegato alle masse del generatore.

Articolo 711.6 Verifiche: modificare come segue: Gli impianti elettrici temporanei di fiere, mostre e stand devono essere verificati in accordo con il Capitolo 61, dopo ciascuna installazione in loco.

NOTA 1 Le condutture elettriche interne delle montagne russe, delle macchinine elettriche per autodromi elettrici non rientrano nella parte di impianto da verificare.

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Page 52: NORMA ITALIANA CEI Pubblica PROGETTO · rischio di sovratensioni di manovra di valore superiore al livello di sovratensione di categoria II, vedere 443.2. Si devono prendere in considerazione

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Responsabile: Ing. R. Bacci

Comitato Tecnico Elaboratore CT 64 – Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c)

Altre norme di possibile interesse sull’argomento

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