35
COMUNE DI MATERA NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO 2016

NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO 2016 - Comune di Matera...2.3 Composizione del risultato di amministrazione Il risultato di amministrazione è stato calcolato e poi scomposto nelle

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

COMUNE DI MATERA

NOTA INTEGRATIVAAL RENDICONTO 2016

Comune di Matera

NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO 2016

Indice

Nota integrativa al rendiconto pag. 1 Quadro normativo di riferimento Criterio generale di attribuzione dei valori contabiliConto del bilancio e conto del patrimonio pag. 2 Rendiconto d'esercizio ed effetti sul bilancio Sintesi dei dati finanziari a consuntivo Composizione del risultato di amministrazione Consistenza patrimoniale Parametri di deficit strutturale Altre considerazioni su bilancio e patrimonioSituazione contabile a rendiconto pag. 5 Equilibri finanziari e principi contabili Composizione ed equilibrio del bilancio corrente Composizione ed equilibrio del bilancio investimenti Gestione dei movimenti di cassa Gestione dei residui Altre considerazioni sulla situazione contabileAspetti della gestione con elevato grado di rigidità pag. 10 Rilevanza e significatività di taluni fenomeni Costo e dinamica del personale Livello di indebitamento Esposizione per interessi passivi Partecipazioni in società Disponibilità di enti strumentali Costo dei principali servizi offerti al cittadino Altre considerazioni sulla gestioneAspetti finanziari o patrimoniali monitorati pag. 14 Monitoraggio di fenomeni comparabili nel tempo Avanzo o disavanzo applicato in entrata Gestione contabile del fondo pluriennale vincolato Composizione del fondo pluriennale vincolato Fondo pluriennale vincolato applicato in entrata Consistenza del fondo crediti di dubbia esigibilità Accantonamenti in fondi rischi Obiettivo di finanza pubblica Altre considerazioni sui fenomeni monitoratiCriteri di valutazione delle entrate pag. 20 Previsioni definitive e accertamenti di entrata Tributi Trasferimenti correnti Entrate extratributarie Entrate in conto capitale Riduzione di attività finanziarie Accensione di prestiti Anticipazioni Altre considerazioni sulle entrateCriteri di valutazione delle uscite pag. 25 Previsioni definitive e impegni di spesa Spese correnti Spese in conto capitale Incremento di attività finanziarie Rimborso di prestiti Chiusura delle anticipazioni Altre considerazioni sulle usciteFenomeni che necessitano di particolari cautele pag. 30 Valutazione prudente di fenomeni ad impatto differito Modalità di finanziamento degli investimenti Garanzie prestate Impieghi finanziari in strumenti derivati Debiti fuori bilancio in corso formazione Altre considerazioni su fenomeni particolariConclusioni pag. 33 Considerazioni finali e conclusioni

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

1

1 NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO

1.1 Quadro normativo di riferimentoI documenti del sistema di bilancio, relativi al Rendiconto e sottoposti all’approvazione dell’organo deliberante,sono stati predisposti attenendosi alle regole stabilite dal complesso articolato dei Principi contabili generaliintrodotti con le “disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio”(D.Lgs.118/11). Si è pertanto operato secondo questi presupposti ed agendo con la diligenza tecnica richiesta,e questo, sia per quanto riguarda il contenuto che la forma dei modelli o delle relazioni previste dall’importanteadempimento. L'ente, inoltre, in presenza di deroghe ai principi o ai modelli contabili di riferimento previsti aregime, ha operato nel rispetto di quanto previsto delle "Disposizioni integrative e correttive del decretolegislativo 23 giugno 2011, n.118" ( D.Lgs.126/14).In particolare, in considerazione dal fatto che “(..) le amministrazioni pubbliche (..) conformano la propriagestione ai principi contabili generali (..)” (D.Lgs.118/2011, art.3/1), si precisa quanto segue:- la redazione dei documenti di rendiconto è stata formulata applicando principi contabili indipendenti e

imparziali verso tutti i destinatari. Si è pertanto cercato di privilegiare l’applicazione di metodologie divalutazione e stima il più oggettive e neutrali possibili (rispetto del principio n.13 - Neutralità e imparzialità);

- il sistema di bilancio, relativamente ai documenti di consuntivo, dovendo assolvere ad una funzioneinformativa nei confronti degli utilizzatori dei documenti contabili, è stato formulato in modo da rendereeffettiva tale funzione, assicurando così ai cittadini ed ai diversi organismi sociali e di partecipazione laconoscenza dei contenuti caratteristici del rendiconto. Per questo motivo, anche i dati e le informazioniriportate nella presente Nota integrativa sono esposti in una modalità tale da favorire la loro diffusione suInternet o per mezzo di altri strumenti di divulgazione (rispetto del principio n.14 - Pubblicità);

- il consuntivo, come i documenti di rendiconto dell'attività di programmazione ad esso collegati, sono statipredisposti seguendo dei criteri di imputazione ed esposizione che hanno privilegiato, in presenza di eventualidubbi o ambiguità interpretative, il contenuto sostanziale del fenomeno finanziario o economico sottostantepiuttosto che l’aspetto puramente formale (rispetto del principio n.18 - Prevalenza della sostanza sulla forma).

1.2 Criterio generale di attribuzione dei valori contabiliIl rendiconto, al pari degli allegati ufficiali, è stato redatto secondo i principi contabili ufficiali che garantiscono, invirtù della loro corretta applicazione, la comparabilità tra i consuntivi dei diversi esercizi. In particolare:- i documenti del sistema di bilancio relativi al rendiconto, hanno attribuito gli accertamenti di entrata e gli

impegni di uscita ai rispettivi esercizi di competenza "potenziata", ciascuno dei quali coincide con l'anno solare(rispetto del principio n.1 - Annualità);

- il bilancio di questo ente, come il relativo rendiconto, è unico, dovendo fare riferimento ad un’amministrazioneche si contraddistingue per essere un’entità giuridica unica. Come conseguenza di ciò, il complesso unitariodelle entrate ha finanziato la totalità delle spese. Solo nei casi di deroga espressamente previsti dalla legge,talune fonti di entrata sono state destinate alla copertura di determinate e specifiche spese (rispetto delprincipio n.2 - Unità);

- il sistema di bilancio, relativamente al rendiconto, comprende tutte le finalità ed i risultati della gestione nonchéi valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili a questa amministrazione, in modo da fornire unarappresentazione veritiera e corretta della complessa attività amministrativa prevista ed attuata nell'esercizio.Eventuali contabilità separate, se presenti in quanto espressamente ammesse dalla norma contabile, sonostate ricondotte al sistema unico di bilancio entro i limiti temporali dell'esercizio (rispetto del principio n.3 -Universalità);

- tutte le entrate, con i relativi accertamenti, sono state iscritte in bilancio al lordo delle spese sostenute per lariscossione e di altre eventuali oneri ad esse connesse. Allo stesso tempo, tutte le uscite, con i relativiimpegni, sono state riportate al lordo delle correlate entrate, senza ricorrere ad eventuali compensazioni dipartite (rispetto del principio n.4 - Integrità).

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

2

2 CONTO DEL BILANCIO E CONTO DEL PATRIMONIO

2.1 Rendiconto d'esercizio ed effetti sul bilancioLa capacità di spendere secondo il programma adottato (efficienza), l’attitudine ad utilizzare le risorse in mododa soddisfare le esigenze della collettività (efficacia) e la perizia richiesta per conseguire gli obiettivi spendendoil meno possibile (economicità) devono essere compatibile con la conservazione nel tempo dell'equilibrio traentrate e uscite. Questo obiettivo va prima rispettato a preventivo, mantenuto durante la gestione e poiconseguito anche a consuntivo, compatibilmente con la presenza un certo grado di incertezza che comunquecontraddistingue l’attività. Ma il risultato finanziario, economico e patrimoniale di ogni esercizio non è un’entitàautonoma perchè va ad inserirsi in un percorso di programmazione e gestione che valica i limiti temporalidell’anno solare. L’attività di gestione, infatti, è continuativa nel tempo per cui esiste uno stretto legame tra imovimenti dell'esercizio chiuso con il presente rendiconto e gli stanziamenti del bilancio triennale successivo.Questi ultimi, sono direttamente interessati dai criteri di imputazione contabile degli accertamenti di entrata edegli impegni di spesa adottati (criterio di competenza potenziata) e, soprattutto, dall'applicazione della tecnicacontabile del fondo pluriennale vincolato (FPV).Gli effetti di un esercizio, anche se completamente chiuso, si ripercuotono comunque sulle decisioni di entrata espesa dell’immediato futuro e ne rappresentano l’eredità contabile. Si tratta di aspetti diversi, come la sintesi deidati finanziari di consuntivo, la composizione del risultato di amministrazione, la consistenza patrimoniale e lasituazione dei parametri di deficit strutturale. Si tratta di elementi ed informazioni che possono avere un impattoimportante sul mantenimento degli equilibri sostanziali di bilancio, per cui la valutazione sul grado della lorosostenibilità nel tempo, alla luce delle informazioni al momento disponibili, rientra a pieno titolo nel contenutodella Nota integrativa.Di seguito riportiamo gli spunti riflessivi e le valutazioni su ciascuno di questi aspetti.

2.2 Sintesi dei dati finanziari a consuntivoIl quadro riporta il risultato di amministrazione dell'esercizio e ne individua l'esito finanziario, prodotto dalsimultaneo concorso della gestione di competenza e da quella dei residui. Il fondo finale di cassa è ottenutosommando la giacenza iniziale con le riscossioni che si sono verificate nell'esercizio e sottraendo i pagamentieffettuati nello stesso intervallo di tempo. Queste operazioni comprendono i movimenti di denaro che hannoimpiegato risorse dell’anno (incassi e pagamenti in competenza) o rimanenze di esercizi precedenti (incassi epagamenti su residui). I residui attivi e passivi, infine, individuano le posizioni creditorie e debitorie di fineesercizio mentre la consistenza del fondo pluriennale vincolato (FPV/U), se costituito, denota la presenza diimpegni di spesa già finanziati ma imputati in esercizi futuri, in dipendenza del loro grado di esigibilità nonriconducibile all'esercizio dell'attuale rendiconto. Riguardo alla consistenza finale del fondo pluriennale vincolatoè importante notare come questo importo produce effetti automatici sugli stanziamenti del triennio successivo,dato che il valore assunto dal FPV/U si ripercuote in modo automatico sulla consistenza iniziale del FPV/Estanziato nell'esercizio successivo.Partendo da questi dati e delle informazioni al momento disponibili, si può ragionevolmente affermare che ilrisultato, come di seguito riportato, non produce né produrrà nell'immediato effetti distorsivi tali da alterare ilnormale processo di pianificazione, aggiornamento e gestione delle previsioni di entrata e uscita relative albilancio in corso. L’ente, nel caso in cui questa condizione dovesse venire meno per il sopraggiungere disituazioni di sofferenza dovute al verificarsi di fenomeni non ancora manifestati e riconducibili ad eserciziprecedenti, potrà intervenire con tempestività e ricorrere, ove la situazione lo dovesse richiedere, all’operazionedi salvaguardia degli equilibri di bilancio prevista dall’attuale quadro normativo.

Calcolo del risultato di amministrazione(Estratto dall'allegato "a" al Rendiconto, prima parte)

Rendiconto 2016Residui Competenza Totale

Fondo di cassa iniziale (+) 14.131.825,91 - 14.131.825,91Riscossioni (+) 18.921.974,54 48.454.807,90 67.376.782,44Pagamenti (-) 12.185.943,78 47.958.164,85 60.144.108,63

Situazione contabile di cassa 21.364.499,72Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12 (-) 0,00

Fondo di cassa finale 21.364.499,72

Residui attivi (+) 47.507.674,03 19.288.387,64 66.796.061,67Residui passivi (-) 3.522.689,16 12.570.439,26 16.093.128,42

Risultato contabile (al lordo FPV/U) 72.067.432,97

FPV per spese correnti (FPV/U) (-) 382.059,25FPV per spese in C/capitale (FPV/U) (-) 43.899.575,77

Risultato effettivo 27.785.797,95

2.3 Composizione del risultato di amministrazioneIl risultato di amministrazione è stato calcolato e poi scomposto nelle singole componenti (fondi accantonati,vincolati, destinati agli investimenti, non vincolati), e questo al fine di conservare l'eventuale vincolo didestinazione dei singoli elementi costituenti. Il margine di azione nell'utilizzare il risultato di amministrazionedell'esercizio precedente, infatti, dipende proprio da questi fattori. Per quanto riguarda la scomposizione delrisultato nelle componenti elementari, la quota di avanzo accantonata è costituita da economie sugli

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

3

stanziamenti in uscita del fondo crediti di dubbia esigibilità e da quelle, sempre nel versante della spesa, relativealle eventuali passività potenziali (fondi spese e fondi rischi). La quota vincolata è invece prodotta dalleeconomie su spese finanziate da entrate con obbligo di destinazione imposto dalla legge o dai principi contabili,su spese finanziate da mutui e prestiti contratti per la copertura di specifici investimenti, da economie di uscitasu capitoli coperti da trasferimenti concessi per finanziare interventi con destinazione specifica, ed infine, daspese finanziate con entrate straordinarie su cui è stato attribuito un vincolo su libera scelta dell’ente.Per quanto riguarda il procedimento seguito per la stesura del rendiconto, si è proceduto a determinare il valorecontabile del risultato di amministrazione applicando valutazioni prudenziali sulla scorta dei dati contabili almomento esistenti, compatibilmente con il rispetto delle norme di riferimento. La conclusione di questoprocedimento, già esposta con le risultanze finali del precedente prospetto, ha portato ad escludere la presenzadi un disavanzo accertato o emergente, circostanza, questa, che avrebbe comportato l’iscrizione di pari importotra le spese del nuovo bilancio, e ciò al fine di ripianare la perdita riconducibile ad esercizi precedenti.Oltre a questo aspetto, la verifica ha interessato anche la composizione interna del risultato in modo daescludere che al suo interno, pur in presenza di un risultato apparentemente positivo (importo finale esposto nelprecedente prospetto), non vi fossero delle quote oggetto di vincolo superiori all'ammontare complessivo delrisultato contabile. Anche in questo secondo caso, infatti, l'ente sarebbe obbligato a ripianare questa quota,riconducibile alla mancata copertura dei vincoli, con l'applicazione di pari importo alla parte spesa del bilancio,sotto forma di disavanzo destinato al ripristino contabile dei vincoli.Relativamente al bilancio di previsione in corso, pertanto, sarà possibile utilizzare la quota del risultato costituitadai fondi vincolati e dalle somme accantonate, oltre che la parte dell'avanzo originata dalle altre componenti,diverse da quelle vincolate.Il prospetto mostra la composizione sintetica del risultato mentre il dettaglio (elenco analitico delle singole voci)è riportato nel corrispondente allegato obbligatorio al rendiconto, a cui pertanto si rinvia.

Composizione del risultato di amministrazione(Estratto dall'allegato "a" al Rendiconto, seconda parte)

Rendiconto2016

Risultato di amministrazione

Risultato di amministrazione al 31.12.16 (a) 27.785.797,95

Composizione del risultato e copertura dei vincoli

Vincoli sul risultatoParte accantonata (b) 17.024.592,94Parte vincolata (c) 1.491.590,14Parte destinata agli investimenti (d) 5.250.157,10

Vincoli complessivi 23.766.340,18Verifica sulla copertura effettiva dei vincoliRisultato di amministrazione 27.785.797,95Vincoli complessivi 23.766.340,18

Differenza (a-b-c-d) (e) 4.019.457,77

Eccedenza dell'avanzo sui vincoli 4.019.457,77Disavanzo da ripianare per il ripristino dei vincoli -

2.4 Consistenza patrimoniale(Vers.118) Lo stato patrimoniale sintetizza, prendendo in considerazioni i macro aggregati di sintesi, laricchezza complessiva dell’ente, ottenuta dalla differenza tra il valore delle attività e delle passività. Il prospettosi sviluppa in senso verticale con una serie di classi che descrivono le voci riclassificate in virtù del loro grado diliquidità, inteso come la capacità del singolo cespite di trasformarsi in modo più o meno rapido in denaro. Perquesto motivo il modello contabile indica, in sequenza, le immobilizzazioni (suddivise in immateriali, materiali efinanziarie), seguite dall’attivo circolante (composto dalle rimanenze, dai crediti, dalle attività finanziarie nonimmobilizzate e dalle disponibilità liquide) e dai ratei e risconti attivi. Anche il prospetto del passivo si sviluppa insenso verticale con una serie di classi definite secondo un criterio diverso, però, da quello adottato per l’attivo,dato che non viene considerato il grado di esigibilità della passività (velocità di estinzione della postariclassificata in passività a breve, medio e lungo termine) ma la natura stessa dell’elemento. Per questo motivosono indicati in progressione il patrimonio netto, i conferimenti, i debiti e, come voce di chiusura, i ratei ed irisconti passivi. La differenza tra attivo e passivo mostra il patrimonio netto, e quindi la ricchezza nettaposseduta. Si tratta, naturalmente, di un valore puramente teorico dato che non è pensabile che un entepubblico smobilizzi interamente il suo patrimonio per cederlo a terzi. Questa possibilità, infatti, appartiene almondo dell'azienda privata e non all'ente locale, dove il carattere istituzionale della propria attività, entro certilimiti (mantenimento degli equilibri di bilancio) è prevalente su ogni altra considerazione di tipo patrimoniale.Per quanto riguarda il patrimonio netto riportato nel modello, questo ha assunto un valore positivo (eccedenzadell’attivo sul passivo) e denota una situazione di equilibrio, mentre il successivo prospetto è stato predispostoconsiderando i dati l’ultimo inventario al momento disponibile.La situazione, come più sotto riportata e sulla base alle informazioni al momento disponibili, non richiede alcunintervento correttivo urgente, tale quindi da alterare il normale processo di gestione del bilancio successivo.Ulteriori valutazioni d’insieme, con l’adozione dei possibili provvedimenti migliorativi, saranno riformulate solo inseguito all’esito del normale svolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

4

Attivo 2016 Passivo 2016

Crediti verso P.A. fondo di dotazione 0,00 Fondo di dotazione 176.723.904,84Immobilizzazioni immateriali 0,00 Riserve 44.405.365,68Immobilizzazioni materiali 272.422.684,80 Risultato economico d'esercizio 6.372.072,64Altre immobilizzazioni immateriali 0,00 Patrimonio netto 227.501.343,16Immobilizzazioni finanziarie 950.691,26Rimanenze 0,00 Fondo per rischi ed oneri 2.836.422,23Crediti 66.817.745,21 Trattamento di fine rapporto 0,00Attività finanziarie non immmobilizzate 0,00 Debiti 131.217.855,60Disponibilità liquide 21.364.499,72 Ratei e rsconti passivi 0,00Ratei e risconti attivi 0,00 Passivo (al netto PN) 134.054.277,83

Totale 361.555.620,99 Totale 361.555.620,99

2.5 Parametri di deficit strutturaleI parametri di deficit, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione di deficitarietà strutturale, sonoparticolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei confronti di tutti gli enti locali. Il significato di questivalori è fornire agli organi centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazionefinanziaria dell’ente o, per meglio dire, che indichi l’assenza di una condizione di pre-dissesto. Secondo lanorma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitaria gli enti che presentano gravi eincontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indici con un valorenon coerente (fuori media) con il dato di riferimento nazionale.Gli indicatori presi in considerazione, se difformi dal valore di riferimento, sono i seguenti:- valore negativo del risultato contabile di gestione (a);- volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza dei titoli I e III (b);- ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III rapportata

agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III (c);- volume dei residui passivi provenienti dal titolo I rispetto gli impegni della medesima spesa corrente (d);- esistenza di procedimenti di esecuzione forzata (e);- spesa di personale rispetto al volume complessivo delle entrate correnti dei titoli I, II e III (f);- debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni rispetto alle entrate correnti (g);- consistenza debiti fuori bilancio riconosciuti nell’esercizio rispetto agli accertamenti delle entrate correnti (h);- esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate rispetto alle entrate correnti (i);- alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione rispetto alla spesa corrente movimentati in

seguito all’operazione di salvaguardia degli equilibri di bilancio (l).La situazione di deficitarietà strutturale, se presente, può ridurre i margini discrezionali richiesti per formare ilnuovo bilancio. Il prospetto è stato predisposto considerando i dati l’ultimo rendiconto disponibile.La situazione, come più sotto riportata e sulla base alle informazioni al momento disponibili, non richiede alcunintervento correttivo urgente, tale quindi da alterare il normale processo di programmazione del nuovo bilancio.Ulteriori valutazioni d’insieme, con l’adozione dei possibili provvedimenti migliorativi, saranno riformulate solo inseguito all’esito del normale svolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Denominazione indicatore 2016Nella media Fuori media

Risultato contabile di gestione rispetto entrate correnti XResidui entrate proprie rispetto entrate proprie XResidui attivi entrate proprie rispetto entrate proprie XResidui complessivi spese correnti rispetto spese correnti XProcedimenti di esecuzione forzata rispetto spese correnti XSpese personale rispetto entrate correnti XDebiti di finanziamento non assistiti rispetto entrate correnti XDebiti fuori bilancio rispetto entrate correnti XAnticipazioni tesoreria non rimborsate rispetto entrate correnti XMisure di ripiano squilibri rispetto spese correnti X

2.6 Altre considerazioni su bilancio e patrimonioNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti inerenti il conto delbilancio e il conto del patrimonio, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione dellaNota integrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

5

3 SITUAZIONE CONTABILE A RENDICONTO

3.1 Equilibri finanziari e principi contabiliIl sistema articolato del bilancio identifica gli obiettivi, destina le risorse nel rispetto del pareggio generale trarisorse attribuite (entrate) e relativi impieghi (uscite) e separa, infine, la destinazione della spesa in quattrodiverse tipologie: la gestione corrente, gli interventi negli investimenti, l'utilizzo dei movimenti di fondi e laregistrazione dei servizi per conto terzi. I modelli di bilancio e rendiconto adottano la stessa suddivisione.Partendo da queste linee conduttrici, i documenti contabili originari erano stati predisposti rispettando le normeche impongono il pareggio tra gli stanziamenti complessivi in termini di competenza e cassa, quest'ultimarelativa al solo primo anno del triennio. Questa corrispondenza è stata poi mantenuta durante la gestioneattraverso la rigorosa valutazione sia dei principali flussi di risorse in entrata che delle corrispondenti previsionidi spesa (rispetto del principio n.15 - Equilibrio di bilancio).Gli stanziamenti del bilancio, avendo carattere autorizzatorio ed identificando il limite per l’assunzione degliimpegni, sono stati dimensionati e poi aggiornati (variazioni di bilancio) in modo da garantire l’imputazione delleobbligazioni attive e passive nei rispettivi esercizi. Di conseguenza, le corrispondenti previsioni hanno tenutoconto che, per obbligo di legge, le obbligazioni giuridicamente perfezionate devono essere imputatenell’esercizio in cui l’obbligazione andrà poi a scadere (rispetto del principio n.16 - Competenza finanziaria).Nel predisporre i documenti di rendiconto non si è ignorato che i prospetti ufficiali esprimono anche ladimensione finanziaria di fatti economici valutati in via preventiva. La scomposizione del bilancio nelle previsionidei singoli capitoli (Piano esecutivo di gestione), pertanto, è stata formulata in modo da considerare che i fatti digestione dovevano rilevare, a rendiconto, anche l'aspetto economico dei movimenti (rispetto del principio n.17 -Competenza economica).La situazione di iniziale equilibrio tra entrate e uscite è stata oggetto di un costante monitoraggio tecnico inmodo da garantire che con le variazioni di bilancio fossero conservati gli equilibri e mantenuta la copertura dellespese correnti ed il finanziamento degli investimenti. Con l'attività di gestione, e il conseguente accertamentodelle entrate e impegno delle spese, gli stanziamenti si sono tradotti in accertamenti ed impegni. A rendiconto,pertanto, la situazione di equilibrio (pareggio di bilancio) che continua a riscontrarsi in termini di stanziamentifinali non trova più corrispondenza con i corrispondenti movimenti contabili di accertamento ed impegno,creando così le condizioni per la formazione di un risultato di competenza che può avere segno positivo(avanzo) o negativo (disavanzo). Il prospetto, limitato alla sola competenza, riporta la situazione in termini di stanziamenti e di relativo risultato.

Equilibrio di bilancio 2016(Stanziamenti finali)

Entrate(+)

Uscite(-)

Risultato(+/-)

Corrente 54.173.702,93 54.173.702,93 0,00Investimenti 71.403.590,95 71.403.590,95 0,00Movimento di fondi 0,00 0,00 0,00Servizi per conto di terzi 8.645.822,84 8.645.822,84 0,00

Totale 134.223.116,72 134.223.116,72 0,00

Risultato di competenza 2016(Accertamenti / Impegni)

Entrate(+)

Uscite(-)

Risultato(+/-)

Corrente 53.420.623,68 45.939.329,94 7.481.293,74Investimenti 53.203.509,98 51.948.569,89 1.254.940,09Movimento di fondi 0,00 0,00 0,00Servizi per conto di terzi 7.053.802,99 7.053.802,99 0,00

Totale 113.677.936,65 104.941.702,82 8.736.233,83

3.2 Composizione ed equilibrio del bilancio correnteIl bilancio è stata costruito e poi aggiornato distinguendo la parte corrente dagli investimenti, proprio inconsiderazione della diversa natura e funzione dei due ambiti d’azione. In particolare, nel configurare il bilanciocorrente, composto dalle entrate e uscite destinate a garantire il funzionamento dell’ente, è stata rispettata laregola che impone il pareggio, in termini di previsioni di competenza, delle spese previste in ciascun anno conaltrettante risorse di entrata.Per attribuire gli importi ai rispettivi esercizi è stato seguito il criterio della competenza potenziata il qualeprescrive che le entrate e le uscite correnti siano imputate negli esercizi in cui andranno a scadere le singoleobbligazioni attive o passive. Partendo da questa premessa, gli stanziamenti sono stati allocati negli anni in cuiquesta condizione si sarebbe verificata e rispettando, quando le informazioni disponibili sulle uscite lo hannoconsentito, la progressione temporale nell’esecuzione delle forniture oppure, in via generale, i tempi di previstamaturazione dei debiti esigibili.In particolare, i criteri di massima adottati per imputare la spesa corrente di competenza sono stati i seguenti:- lo stanziamento con il relativo impegno è collocato nel medesimo esercizio solo se l’obbligazione passiva,

sorta con il perfezionamento del procedimento amministrativo, è interamente esigibile nello stesso anno;- per le sole uscite finanziate da entrate a specifica destinazione, se la prestazione sarà eseguita in un arco di

tempo superiore all’esercizio, è stato applicato il principio che richiede di stanziare tra le spese, con la tecnicadel fondo pluriennale vincolato (FPV/U) e fino all'esercizio che precede il completamento della prestazione, unimporto pari alla quota che diventerà esigibile solo in futuro (imputazione in C/esercizi futuri);

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

6

- sempre nelle situazioni appena descritte, la parte di spesa che si prevede sarà realizzata in ciascun anno,facendo così nascere per lo stesso importo un’obbligazione esigibile, è stata attribuita al programma di partecorrente di quello stesso esercizio.

Per quanto riguarda invece il mantenimento dell'equilibrio di parte corrente (competenza), questo è statoraggiunto anche valutando, dove la norma lo consente, l'eventuale applicazione in entrata di una quotadell'avanzo a cui si aggiunge, per effetto della possibile imputazione ad esercizi futuri di spese correntifinanziate in esercizi precedenti da entrate a specifica destinazione, anche dello stanziamento in entrata delcorrispondente fondo pluriennale (FPV/E).Il criterio di imputazione riferito alla gestione corrente, prima riportato, è talvolta soggetto a specifiche deroghepreviste dalla legge o introdotte dai principi contabili; questi aspetti particolari saranno affrontati nella sezionedella Nota che descrive i criteri di valutazione e imputazione delle entrate e poi, in argomento separato, quellirelativi alle uscite.Il prospetto mostra le poste che compongono l’equilibrio e il risultato corrente mentre la composizione analiticadello stesso è riportata nel corrispondente allegato obbligatorio al bilancio, a cui pertanto si rinvia. Per dare uncorretto significato al risultato, l'eventuale avanzo di amministrazione e il FPV/E stanziati in entrata sono staticonsiderati "accertati" mentre il FPV/U stanziato in uscita è stato riportato come "impegnato".

Equilibrio bilancio corrente(Competenza)

Stanziamentifinali

Accertamentie Impegni

Entrate

Tributi (Tit.1/E) (+) 32.200.422,79 33.187.254,56Trasferimenti correnti (Tit.2/E) (+) 10.060.151,99 8.852.753,46Extratributarie (Tit.3/E) (+) 6.293.521,32 5.761.008,83Entrate correnti che finanziano investimenti (-) 0,00 0,00

Risorse ordinarie 48.554.096,10 47.801.016,85

FPV per spese correnti (FPV/E) (+) 467.462,03 467.462,03Avanzo applicato a bilancio corrente (+) 5.152.144,80 5.152.144,80Entrate in C/capitale che finanziano spese correnti (+) 0,00 0,00Accensioni di prestiti che finanziano spese correnti (+) 0,00 0,00

Risorse straordinarie 5.619.606,83 5.619.606,83

Totale 54.173.702,93 53.420.623,68

Uscite

Spese correnti (Tit.1/U) (+) 51.573.702,93 43.070.982,66Spese correnti assimilabil a investimenti (-) 0,00 0,00Rimborso di prestiti (Tit.4/U) (+) 2.600.000,00 2.486.288,03

Impieghi ordinari 54.173.702,93 45.557.270,69

FPV per spese correnti (FPV/U) (+) - 382.059,25Disavanzo applicato a bilancio corrente (+) 0,00 0,00Spese investimento assimilabili a spese correnti (+) 0,00 0,00

Impieghi straordinari 0,00 382.059,25

Totale 54.173.702,93 45.939.329,94

Risultato

Entrate bilancio corrente (+) 54.173.702,93 53.420.623,68Uscite bilancio corrente (-) 54.173.702,93 45.939.329,94

Avanzo (+) o Disavanzo (-) 0,00 7.481.293,74

3.3 Composizione ed equilibrio del bilancio investimentiAnche le poste del bilancio degli investimenti sono state separate da quelle di parte corrente e ciò, al fine digarantire l’autonomo finanziamento di questi due comparti, così diversi per origine e finalità. Il bilancio degliinterventi in conto capitale si compone dalle entrate e uscite destinate a finanziare l’acquisto, la fornitura, lacostruzione o la manutenzione straordinaria di beni o servizi di natura durevole. In tale ambito, è stata rispettatala regola di carattere generale che impone all'ente la completa copertura, in termini di accertamento, dellespese previste con altrettante risorse in entrata.Le spese di investimento, una volta ottenuto il finanziamento, sono state registrate negli anni in cui si prevedeandranno a scadere le singole obbligazioni passive derivanti dal rispettivo contratto o convenzione. Le uscite inconto capitale, di norma, diventano impegnabili solo nell’esercizio in cui è esigibile la corrispondente spesa(principio della competenza potenziata).I criteri generali seguiti per imputare la spesa di investimento sono stati i seguenti:- l’intero stanziamento è collocato nel medesimo esercizio solo se è previsto che l’obbligazione passiva, sorta

con la chiusura del procedimento amministrativo, è interamente esigibile nello stesso anno;- se il crono-programma, che definisce lo stato di avanzamento dei lavori, prevede invece che l’opera sarà

ultimata in un arco di tempo superiore all’esercizio, è stata applicata la regola che richiede di stanziare tra lespese, con la tecnica del fondo pluriennale vincolato (FPV/U) e fino all'esercizio che precede la fine dei lavori,

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

7

un importo pari alla quota che diventerà esigibile solo in futuro (imputazione in C/esercizi futuri);- sempre nella stessa ipotesi e salvo le eccezioni previste dalla norma, la parte di spesa che si prevede sarà

realizzata in ciascun esercizio, facendo così nascere per lo stesso importo un’obbligazione esigibile, è stataattribuita al programma di parte investimento di quello stesso anno.

Per quanto riguarda invece il conseguimento dell'equilibrio di parte investimenti (competenza), questo è statoraggiunto anche valutando, dove la norma lo consente, l'eventuale applicazione in entrata di una quotadell'avanzo a cui si aggiunge, per effetto della possibile imputazione ad esercizi futuri di spese in conto capitalefinanziate da entrate a specifica destinazione, anche dello stanziamento in entrata del corrispondente fondopluriennale (FPV/E).I criteri generali di imputazione riferiti agli investimenti sono soggetti, in particolari casi, a specifiche deroghepreviste dalla legge o introdotte dai principi contabili. Questi aspetti saranno affrontati nella sezione della Notache descrive i criteri di valutazione delle entrate e poi, in argomento distinto, quelli relativi alle uscite.Il prospetto mostra le poste che compongono l’equilibrio e il risultato degli investimenti mentre la composizioneanalitica dello stesso è riportata nel corrispondente allegato obbligatorio al bilancio, a cui pertanto si rinvia. Perdare un corretto significato al risultato, l'eventuale avanzo di amministrazione e il FPV/E stanziati in entrata sonostati considerati "accertati" mentre il FPV/U stanziato in uscita è stato riportato come "impegnato".

Equilibrio bilancio investimenti(Competenza)

Stanziamentifinali

Accertamentie Impegni

Entrate

Entrate in conto capitale (Tit.4/E) (+) 31.088.456,67 12.888.375,70Entrate in conto capitale che finanziano spese correnti (-) 0,00 0,00

Risorse ordinarie 31.088.456,67 12.888.375,70

FPV per spese in C/capitale (FPV/E) (+) 40.315.134,28 40.315.134,28Avanzo applicato a bilancio investimenti (+) 0,00 0,00Entrate correnti che finanziano investimenti (+) 0,00 0,00Entrate da riduzione di attività finanziarie (Tit.5/E) (+) 0,00 0,00Entrate per rid. att. finanziarie assimilabili a movimenti di fondi (-) 0,00 0,00Entrate per accensione di prestiti (Tit.6/E) (+) 0,00 0,00Accensioni di prestiti che finanziano spese correnti (-) 0,00 0,00

Risorse straordinarie 40.315.134,28 40.315.134,28

Totale 71.403.590,95 53.203.509,98

Uscite

Spese in conto capitale (Tit.2/U) (+) 71.403.590,95 8.048.994,12Spese investimento assimilabil a spesa corrente (-) 0,00 0,00

Impieghi ordinari 71.403.590,95 8.048.994,12

FPV per spese in C/capitale (FPV/U) (+) - 43.899.575,77Spese correnti assimilabili a investimenti (+) 0,00 0,00Spese per incremento di attività finanziarie (Tit.3/U) (+) 0,00 0,00Spese per inc. att. finanziarie assimilabili a movimento di fondi (-) 0,00 0,00

Impieghi straordinari 0,00 43.899.575,77

Totale 71.403.590,95 51.948.569,89

Risultato

Entrate bilancio investimenti (+) 71.403.590,95 53.203.509,98Uscite bilancio investimenti (-) 71.403.590,95 51.948.569,89

Avanzo (+) o Disavanzo (-) 0,00 1.254.940,09

3.4 Gestione dei movimenti di cassaLa regola contabile prescrive che il bilancio sia predisposto iscrivendo, nel solo primo anno del triennio, leprevisioni di competenza accostate a quelle di cassa. Queste ultime, però, devono prendere in considerazionetutte le operazioni che si andranno a verificare nell'esercizio, indipendentemente dall'anno di formazione delcredito (incasso) o del debito (pagamento). Il movimento di cassa riguarda pertanto l'intera gestione, residui ecompetenza. A rendiconto, la situazione di pareggio che si riscontra anche nelle previsioni definitive dicompetenza (stanziamenti di entrata e di uscita) non trova più riscontro nei corrispondenti movimenti, dove ladifferenza tra gli accertamenti ed impegni, non più in pareggio, indica il risultato conseguito dalla competenza,sotto forma di avanzo o disavanzo. Nel versante della cassa, invece, l'originaria consistenza iniziale (fondo dicassa iniziale) con la corrispondente previsione in entrata e uscita viene ad essere sostituita dai movimenti chesi sono realmente verificati (incassi e pagamenti), determinando così la consistenza finale di cassa.Per quanto riguarda gli adempimenti di natura strettamente formale, tutti i movimenti relativi agli incassi epagamenti sono stati registrati, oltre che nelle scritture contabili dell’ente, anche nella contabilità del tesoriere,su cui per altro grava l’obbligo di tenere aggiornato il giornale di cassa e di conservare i corrispondentidocumenti o flussi informatici giustificativi.Il prospetto riporta la situazione dell'intero bilancio ed evidenzia sia il risultato della gestione della competenza

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

8

che quello corrispondente ai flussi complessivi di cassa, con la relativa consistenza finale.

Gestione della cassa(Rendiconto)

Stanziamentifinali di cassa

Riscossionie Pagamenti

Entrate

Tributi (+) 50.239.721,22 32.173.691,25Trasferimenti correnti (+) 17.406.750,84 9.019.741,02Extratributarie (+) 12.677.865,01 5.734.684,89Entrate in conto capitale (+) 62.965.987,78 13.365.553,36Riduzione di attività finanziarie (+) 0,00 0,00Accensione di prestiti (+) 2.200.464,58 102.634,40Anticipazioni da tesoriere/cassiere (+) 0,00 0,00Entrate C/terzi e partite giro (+) 8.859.495,81 6.980.477,52

Somma 154.350.285,24 67.376.782,44FPV applicato in entrata (FPV/E) (+) - -Avanzo applicato in entrata (+) - -

Parziale 154.350.285,24 67.376.782,44Fondo di cassa iniziale (+) 14.131.825,91 14.131.825,91

Totale 168.482.111,15 81.508.608,35

Uscite

Correnti (+) 58.071.483,20 41.683.686,46In conto capitale (+) 84.329.839,48 9.607.008,76Incremento attività finanziarie (+) 0,00 0,00Rimborso di prestiti (+) 2.600.000,00 1.757.979,28Chiusura anticipazioni da tesoriere/cassiere (+) 0,00 0,00Spese C/terzi e partite giro (+) 10.751.088,03 7.095.434,13

Parziale 155.752.410,71 60.144.108,63FPV stanziato in uscita (FPV/U) (+) - -Disavanzo applicato in uscita (+) - -

Totale 155.752.410,71 60.144.108,63

Risultato

Totale entrate (+) 168.482.111,15 81.508.608,35Totale uscite (-) 155.752.410,71 60.144.108,63

Risultato di competenza 12.729.700,44

Fondo di cassa finale 21.364.499,72

3.5 Gestione dei residuiLa chiusura del rendiconto è stata preceduta dalla ricognizione dei residui attivi e passivi relativi ad esercizipregressi (riaccertamento ordinario) per verificare la fondatezza della rispettiva posizione giuridica originaria, ilpermanere nel tempo della posizione creditoria o debitoria, la corretta imputazione contabile in base al criterio diesigibilità dell’entrata e della spesa, ed infine, l’esatta collocazione nella rispettiva struttura contabile.La ricognizione dei residui attivi ha permesso di individuare e gestire contabilmente le possibili situazioni deicrediti di dubbia e difficile esazione, di quelli riconosciuti assolutamente inesigibili, dei crediti riconosciutiinsussistenti per la sopravvenuta estinzione legale del diritto o per l’indebito o erroneo accertamento originariodel diritto al credito. La ricognizione sui residui passivi ha consentito invece di gestire contabilmente le situazionirelative ai residui passivi per il quale il corrispondente debito risultava essere insussistente o prescritto.I residuiattivi riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti per l’avvenuta legale estinzione (prescrizione) o perindebito o erroneo accertamento del credito sono stati definitivamente eliminati e formalizzati nella delibera diriaccertamento ordinario dei residui, debitamente motivata.Allo stesso tempo, i residui passivi riconosciuti insussistenti per l’avvenuta legale estinzione (prescrizione) o perindebito o erroneo impegno di un’obbligazione non dovuta sono stati definitivamente eliminati dalle scritture edai documenti di bilancio attraverso lo stesso provvedimento di riaccertamento ordinario dei residui. Per quantoriguarda quest’ultima operazione, nel caso in cui l’eliminazione o la riduzione del residuo passivo avesseinteressato una spesa finanziata da un’entrata con un preciso vincolo di destinazione, si da fin d’ora atto chel’economia così determinata sarà gestita in modo separato per ripristinare così l’originario vincolo didestinazione (vincolo sull’avanzo di amministrazione).Il prospetto riporta la situazione relativa alla gestione dei residui accostando la consistenza iniziale (inizioesercizio) con quella finale, successiva alle operazioni contabili di rendiconto (riaccertamento ordinario).

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

9

Gestione dei residui(Rendiconto)

Residui iniziali(01/01/16)

Residui finali(31/12/16)

Residui attivi

Tributi (+) 18.554.298,43 5.893.523,06Trasferimenti correnti (+) 7.374.050,07 4.016.328,91Extratributarie (+) 6.424.343,69 4.851.058,53Entrate in conto capitale (+) 32.247.531,11 30.612.314,53Riduzione di attività finanziarie (+) 0,00 0,00Accensione di prestiti (+) 2.200.464,58 2.097.830,18Anticipazioni da tesoriere/cassiere (+) 0,00 0,00Entrate C/terzi e partite giro (+) 263.672,97 36.618,82

Totale 67.064.360,85 47.507.674,03

Residui passivi

Correnti (+) 10.230.331,27 1.522.895,48In conto capitale (+) 4.800.559,99 889.186,05Incremento attività finanziarie (+) 0,00 0,00Rimborso di prestiti (+) 0,00 0,00Chiusura anticipazioni da tesoriere/cassiere (+) 0,00 0,00Spese C/terzi e partite giro (+) 2.155.265,19 1.110.607,63

Totale 17.186.156,45 3.522.689,16

3.6 Altre considerazioni sulla situazione contabileNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti della situazionecontabile di rendiconto, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione della Notaintegrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

10

4 ASPETTI DELLA GESTIONE CON ELEVATO GRADO DI RIGIDITÀ

4.1 Rilevanza e significatività di taluni fenomeniI documenti ufficiali, e in particolare le relazioni esplicative, forniscono informazioni che sono utili anche per ilprocesso decisionale, in grado quindi di influenzare le scelte degli utilizzatori per aiutarli a valutare gli eventipassati, presenti o futuri (significatività). In coerenza con questo approccio, è stato fatto uno sforzo affinché leinformazioni di natura o contenuto rilevante, la cui omissione o errata presentazione avrebbe potuto influenzarele decisioni degli utilizzatori, avessero nel sistema di bilancio, e in particolare nella Nota integrativa, la giusta enecessaria visibilità (rilevanza). Si è cercato inoltre di dare maggior peso alle informazioni relative a poste condimensione quantitativa e qualitativa rilevante, quest’ultima valutata sia in rapporto ai valori complessivi delbilancio che all’importanza strategica del fenomeno (rispetto del principio n.6 - Significatività e rilevanza).Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è stata prestata particolare attenzione ai fattori che manifestano unelevato grado di rigidità, individuando nel costo del personale, livello complessivo del debito, esposizione nettaper interessi passivi, possesso di partecipazioni in società e disponibilità di enti strumentali, le dinamiche su cuiè opportuno sviluppare un approfondimento. Si tratta di fenomeni che hanno un impatto strutturale nellacomplessa dinamica dell’equilibrio corrente, per cui la valutazione sul grado della loro sostenibilità nel tempo,tesa ad escludere il bisogno di interventi eccezionali che esulano dalla normale programmazione di bilancio enella gestione del rendiconto, va ponderata e rientra, a pieno titolo, nel contenuto della Nota integrativa.Di seguito riportiamo gli spunti riflessivi e le valutazioni su ciascuno di questi aspetti.

4.2 Costo e dinamica del personaleNella pubblica amministrazione, la definizione degli obiettivi generali e dei programmi è affidata agli organi digoverno di estrazione politica mentre i dirigenti ed i responsabili dei servizi si occupano della gestionefinanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l’adozione degli atti che impegnano l’ente verso l’esterno. Dalpunto di vista operativo, l’attività è invece svolta da una struttura articolata e composta da personale di diversaqualifica e specializzazione. Con un’organizzazione come questa, comune a tutte le aziende che operano nelramo dei servizi, il costo del fattore umano è prevalente rispetto all’acquisto degli altri mezzi di produzione.La spesa per il personale, infatti, con la sua dimensione finanziaria consistente, è il principale fattore di rigiditàdel bilancio corrente, dato che il margine di manovra nella gestione ordinaria si riduce quando il valore di questoparametro tende a crescere. Il costo totale degli stipendi (oneri diretti e indiretti) dipende dal numero e dal livellodi inquadramento dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, ed a cui va sommata l’incidenzadell’eventuale quota residuale dei soggetti impiegati con contratto a tempo determinato, o comunque, con unrapporto di lavoro flessibile.La situazione di rendiconto, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili,rispetta i vincoli imposti dalle norme in materia di coordinamento della finanza pubblica e non richiede alcunintervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto di nuove eulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Personale(Forza lavoro e spesa complessiva)

Rendiconto2016

Forza lavoro (numero)

Personale previsto (in pianta organica o dotazione organica) 420Totale 420

Dipendenti di ruolo in servizio 312Dipendenti non di ruolo inservizio 0

Totale 312

Spesa corrente e personale a confronto (importo)

Spesa per il personale complessiva 11.573.814,30

Spesa corrente complessiva 43.070.982,66

4.3 Livello di indebitamentoLa contrazione dei mutui, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, comporta ilpagamento delle quote annuali per l'interesse ed il rimborso progressivo del capitale. Questi importicostituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente da finanziare con altrettante risorse. L'equilibriocorrente si fonda, infatti, sull'accostamento tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti,extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso di prestiti). Trattandosi di un onereche non può essere più modificato, salvo il ricorso a complesse e onerose operazioni di rinegoziazione delprestito, la relativa spesa genera un aumento nel tempo del grado di rigidità del bilancio.Ne consegue che la politica del ricorso al credito, come modalità di possibile attivazione delle opere pubbliche,è attentamente ponderata nei suoi risvolti finanziari e contabili. Questa analisi ha considerato sia la prospettivadi una possibile espansione futura del ricorso al credito che la valutazione dell’indebitamento esistentesull’attuale equilibrio di bilancio, come emerge dopo i dati del rendiconto.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto di

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

11

nuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Indebitamento complessivo(Consistenza al 31.12)

Rendiconto2016

Consistenza inizialle (01 gennaio) (+) 27.821.776,57

Accensione (+) 0,00Rimborso (-) 1.757.979,28Variazioni da altre cause (rettifiche) (+/-) 0,00

Consistenza finale (31 dicembre) 26.063.797,29

4.4 Esposizione per interessi passiviIl livello di indebitamento è una componente importante della rigidità del bilancio, dato che gli esercizi futuridovranno finanziare il maggior onere per il rimborso delle quote annue di interesse e capitale con le normalirisorse correnti. L'ente può assumere nuovi mutui o accedere ad altre forme di finanziamento disponibili sulmercato del credito solo se rispetta, in via preventiva, i limiti massimi imposti dal legislatore. L’importo annualedegli interessi passivi, sommato a quello dei mutui, dei prestiti obbligazionari e delle garanzie prestate, infatti,non può superare un determinato valore percentuale delle risorse relative ai primi tre titoli delle entrata.L’ammontare degli interessi passivi è conteggiato al netto dei corrispondenti contributi in conto interessieventualmente ottenuti, dato che queste entrate riducono il peso dei nuovi interessi passivi sul corrispondenteesercizio (costo netto). Anche in questo caso, come per l’indebitamento, l’approfondimento contabile effettuatodopo la chiusura del rendiconto ha valutato sia gli effetti indotti dal peso degli interessi passivi netti sull'attualeequilibrio finanziario che i risvolti che potrebbero derivare da una possibile espansione del ricorso al credito.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Verifica limite indebitamento annuale(Situazione al 31-12)

Rendiconto2016

Esposizione massima per interessi passivi 2014

Entrate (rendiconto penultimo anno precedente)Tributi (Tit.1/E) (+) 33.831.888,25Trasferimenti correnti (Tit.2/E) (+) 7.059.501,64Extratributarie (Tit.3/E) (+) 5.070.579,94

Entrate penultimo anno precedente 45.961.969,83

Limite massimo esposizione per interessi passiviPercentuale massima di impegnabilità delle entrate 10 %

Limite teorico interessi 4.596.196,98

Esposizione effettiva 2016

Interessi passiviInteressi su mutui (+) 1.002.286,05Interessi su prestiti obbligazionari (+) 0,00Interessi per debiti garantiti da fideiussione prestata dall'ente (+) 0,00

Interessi passivi 1.002.286,05

Contributi in C/interessiContributi in C/interessi su mutui e prestiti (-) 0,00

Contributi C/interessi 0,00

Esposizione effettiva (interessi passivi al netto contributi) 1.002.286,05

Verifica prescrizione di legge 2016

Limite teorico interessi (+) 4.596.196,98Esposizione effettiva (interessi passivi al netto contributi) (-) 1.002.286,05Disponibilità residua per ulteriori interessi passivi 3.593.910,93

RIspetto del limite Rispettato

4.5 Partecipazioni in societàLa legge attribuisce all’ente la facoltà di gestire i servizi pubblici locali anche per mezzo di società private,direttamente costituite o partecipate, ed indica così un modulo alternativo di gestione rispetto alla classicaazienda speciale. La forma societaria adottata, al pari del possibile fine lucrativo che di per sé non è incontrapposizione con il perseguimento di uno scopo pubblico, non ha alcun peso per conferire o meno alsoggetto operante la natura pubblica. Le modalità di gestione dei servizi sono quindi lasciati alla libera sceltadella pubblica amministrazione seppure nel rispetto di taluni vincoli dettati dall’esigenza di non operare una

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

12

distorsione nella concorrenza di mercato.L’acquisizione o il mantenimento di una partecipazione, d’altro canto, vincola l’ente per un periodo non breve.Per questa ragione, le valutazioni poste in sede di stesura della Nota integrativa hanno interessato anche lepartecipazioni, con riferimento alla situazione in essere dopo la disponibilità dei dati di rendiconto. In questoambito, è stata posta particolare attenzione all’eventuale presenza di ulteriori fabbisogni di risorse che possonoavere origine dalla condizione economica o patrimoniale degli eventuali rapporti giuridici consolidati.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Partecpazionipossedute dall'Ente

Azioni / quotepossedute

Valore totalepartecipazione

Cap. socialepartecipata

Quota %dell'Ente

ACQUEDOTTO LUCANO S.P.A. 0 0,00 0,00 0 %FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE MATERA -BASILICATA 2019 0 0,00 0,00 0 %

FONDAZIONE LUCANA FILM COMMISSION 0 0,00 0,00 0 %

Totale 0,00

Denominazione ACQUEDOTTO LUCANO S.P.A. Attività svolta FORNITURA ACQUA

Denominazione FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE MATERA - BASILICATA 2019 Attività svolta ATTUARE LINEE DI INTERVENTO DEL DOSSIER DI MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA

CULTURA 2019

Denominazione FONDAZIONE LUCANA FILM COMMISSION Attività svolta SOSTENERE LA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA

4.6 Disponibilità di enti strumentaliL'azienda speciale ha natura di ente pubblico economico strumentale, provvisto di autonomia imprenditoriale,che tende alla copertura dei costi di esercizio con la remunerazione dei fattori produttivi impiegati. L’azienda èistituzionalmente dipendente dall’ente, a cui si lega con vincoli assai stretti e relativi alla formazione degli organi,agli indirizzi, ai controlli ed alla vigilanza, al punto da costituire un elemento del sistema amministrativo facentecapo all'ente territoriale. La personalità giuridica non trasforma l'azienda speciale in un soggetto privato ma solola configura come un nuovo centro di imputazione dei rapporti giuridici, distinto dall’ente proprietario, e con unapropria autonomia decisionale. Si tratta, pertanto, di organi strumentali intimamente collegati all’ente che le hacostituite e con gli stessi stringenti limiti posti al possibile svolgimento dell’attività al di fuori del territorio diappartenenza.Al pari delle partecipazioni in società, la costituzione di un’entità giuridica strumentale vincola l’ente per unperiodo non breve, portando con se vantaggi ma anche problemi di sostenibilità nel tempo. In presenza dirapporti giuridici di questa natura, pertanto, le valutazioni che accompagnano la disponibilità dei dati direndiconto, e con essi la stesura della Nota integrativa, ricalcano quanto già descritto per le partecipazioni.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Principali enti strumentalidell'Ente

Non ci sono enti strumentali da segnalare

4.7 Costo dei principali servizi offerti al cittadinoLa legge sostiene la potestà impositiva autonoma nel campo tariffario, garantendo così che le tasse, i diritti, letariffe ed i corrispettivi sui servizi di propria competenza restino ancorati al territorio e ai cittadini che li hannocorrisposti. In questo ambito, l’ente è tenuto a richiedere agli effettivi beneficiari del servizio una contribuzione,anche a carattere non generalizzato, ad eccezione delle prestazioni gratuite per legge. A seconda della naturadel servizio esiste una diversa articolazione della tariffa ed un sistema selettivo di abbattimento del costo per ilcittadino utente.Nel campo specifico dei servizi a domanda individuale, già in fase di formazione del bilancio è stata definita lamisura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi che sarebbe stata finanziata da tariffe e contribuzioni.Le scelte di politica tariffaria, infatti, rientrano nell’ambito decisionale già richiamato nei principali documenti diprogrammazione di inizio esercizio. Dopo la disponibilità dei risultati di rendiconto, pertanto, l'analisi dei daticontabili tende a verificare se, e in quel misura, detto obiettivo sia stato effettivamente raggiunto, garantendocosì per i servizi presi in considerazione un grado di copertura della spesa complessiva coerente con gli obiettiviprogrammatici e, in ogni caso, tale da non avere impatti negativi sugli attuali equilibri di bilancio.Con la medesima prospettiva sono stati anche valutati i risvolti finanziari di queste attività svolte in economia eda favore del singolo cittadino. Particolare attenzione è stata data all’eventuale presenza di sopraggiunteprescrizioni normative o di ulteriori vincoli negli acquisti di beni o servizi che potessero avere effetti negativi sulnormale svolgimento delle attività e, più in generale, sulla sostenibilità di questi impegni economici a breve

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

13

(bilancio in corso) e nel medio periodo (bilancio pluriennale).La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Principali servizi offerti al cittadino(Risultato)

Rendiconto 2016Entrate Uscite

Risultato

ASILI NIDO 361.706,81 788.475,59 -426.768,78MENSA SCOLASTICA 581.513,13 671.193,68 -89.680,55

Totale 943.219,94 1.459.669,27 -516.449,33

4.8 Altre considerazioni sulla gestioneNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti della gestione conelevato grado di rigidità, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione della Notaintegrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

14

5 ASPETTI FINANZIARI O PATRIMONIALI MONITORATI

5.1 Monitoraggio di fenomeni comparabili nel tempoIl bilancio di previsione, di cui questo rendiconto ne identifica il consuntivo, era nato dopo una interazione cheavevano coinvolto i diversi soggetti che, a vario titolo e con diversa provenienza, dovevano poi interagire conl’amministrazione. Il risultato di questo confronto aveva contribuito a produrre il complesso dei documenti diprogrammazione. In particolare, gli stanziamenti del bilancio e la descrizione dei corrispondenti obiettivi eranostati strutturati in modo da garantire un sufficiente grado di coerenza interna tale da assicurare un nesso logicofra la programmazione ed i successivi atti di gestione. Si erano così creati i presupposti affinché questi ultimi,una volta adottati, fossero strumentali al perseguimento dei medesimi obiettivi. Allo stesso tempo, pur inpresenza di un quadro normativo della finanza locale non sufficientemente stabile e definito, si era cercata unaconnessione funzionale, e quindi un adeguato grado di coerenza esterna, tra le decisioni di bilancio e le direttivestrategiche emanate degli altri livelli di governo della pubblica amministrazione, sia territoriale che nazionale(rispetto del principio n.10 - Coerenza).Un ulteriore passo nella medesima direzione è stato fatto ora, in sede di chiusura del rendiconto, cercando diconsolidare la coerenza dei documenti contabili in modo da accentuare il grado di confrontabilità nel tempodelle informazioni di chiusura esercizio. In questa ottica, le poste contabili di rendiconto sono state valutate inmodo da favorire la comparabilità dei fenomeni nel medio periodo. Le valutazioni di consuntivo, infatti, siafinanziarie che patrimoniali o economiche, sono state effettuate adottando dei criteri di stima che si prestino adessere conservati nel corso degli anni, in modo fa favorire così la comparabilità dei fenomeni in un orizzontetemporale sufficientemente ampio. Solo in questo modo i risultati di questo rendiconto costituiranno un utilepunto di riferimento per le scelte di programmazione che saranno poi adottate a partire dal prossimo bilancio diprevisione. L'eventuale cambiamento di criteri ormai consolidati allontanerebbe l’ente da questo obiettivo, percui la modifica nei criteri deve avere natura eccezionale ed è stata adeguatamente motivata. L'eccezione aquesta regola, ad esempio, si verifica in presenza di importanti cambiamenti nella formulazione dei principicontabili ormai consolidati, soprattutto se queste modifiche hanno natura o contenuto particolarmente rilevante(rispetto del principio n.11 - Costanza).Nella prospettiva di agevolare la comparabilità delle informazioni nel tempo, per rendere così individuabili gliandamenti tendenziali riscontrabili a rendiconto, si è cercato, infine, di non stravolgere l’abituale modalità dirappresentazione dei fenomeni a consuntivo e di mantenere costanti, ove possibile, i criteri di valutazioneadottati nel passato. L'eventuale cambiamento, giustificato da circostanze eccezionali per frequenza e natura,come nel caso di modifiche alle regole contabili, è stato messo in risalto nei singoli argomenti dalla Notaintegrativa interessati dal fenomeno. Una modifica nel criterio di valutazione o di imputazione delle previsioni dibilancio aggiornate, come nell'accertamento dell'entrata o nell'impegno della spesa, infatti, rendono difficilmentecomparabili i diversi esercizi rendendo molto difficoltoso, se non addirittura impossibile, l'analisi sulle tendenzeche si sviluppano e si manifestano nell'arco del tempo (rispetto del principio n.12 - Comparabilità e verificabilità).Questo approccio nasce anche dall’esigenza di concentrare l’attenzione su taluni fenomeni finanziari opatrimoniali che, per loro natura o contenuto, sono valutabili in una prospettiva corretta solo se restanoconfrontabili nel tempo. Si tratta, in particolare, dell’avanzo applicato in entrata o del disavanzo stanziato inuscita, della gestione contabile del fondo pluriennale vincolato (FPV), della composizione del fondo pluriennalevincolato, del fondo pluriennale applicato al bilancio, del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), degliaccantonamenti in fondi rischi e, solo se applicabili all’ente, dei vincoli previsti dal patto di stabilità interno.La Nota integrativa riporta di seguito le considerazioni su ciascuno di questi aspetti.

5.2 Avanzo o disavanzo applicato in entrataIl pareggio generale di bilancio è il risultato dalla corrispondenza tra la somma delle entrate, del fondopluriennale vincolato (FPV/E) e dell’avanzo di amministrazione eventualmente applicato, a cui si contrappone iltotale delle uscite che comprendono anche gli stanziamenti relativi al fondo pluriennale vincolato (FPV/U) ed ilpossibile disavanzo applicato per il ripianamento di deficit relativi ad esercizi pregressi o al saldo negativoprodotto dall'originario riaccertamento straordinario dei residui.In termini di composizione, il risultato positivo di amministrazione si distingue in avanzo a destinazione vincolatae in avanzo a destinazione libera, dove la prima quota (vincolo) non rappresenta, di fatto, un avanzo ma è solo ilrisultato della somma di risorse momentaneamente rimosse dal bilancio (economie di spesa) che però devonoessere prontamente riapplicate per ripristinare così l’originaria destinazione dell’entrata che le aveva finanziateoppure, in altri casi, di risorse che devono essere momentaneamente conservate nella forma di avanzo nonapplicabile, e quindi come una “riserva con un vincolo preciso di destinazione”. È questo il caso delle quoteaccantonate del risultato che diventano utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per fronteggiare i qualierano state accantonate. In un secondo tempo, quando si accerta che la spesa potenziale non può piùverificarsi, la corrispondente quota del risultato di amministrazione può essere liberata dal vincolo. Più inconcreto, si è in presenza di una quota vincolata del risultato di amministrazione quando esiste una legge o unprincipio contabile che individua un vincolo di specifica destinazione dell’entrata alla spesa, quando l’avanzoderiva da economie su mutui e prestiti contratti per il finanziamento di investimenti determinati, da economie sutrasferimenti concessi a favore dell’ente per una specifica destinazione, oppure, da economie che hanno avutoorigine da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, su cui l’amministrazione ha poi formalmenteattribuito una specifica destinazione. Nei casi appena descritti, l’applicazione del possibile avanzo all’entratapuò avvenire solo rispettando questi vincoli.Diverso è il caso della quota libera del risultato positivo, che può essere utilizzato dopo l’approvazione delrendiconto ma rispettando solo una generica scala di priorità nella sua possibile destinazione, che vede al primoposto la copertura dei debiti fuori bilancio, seguita dai provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

15

di bilancio, il finanziamento degli investimenti, la copertura delle spese correnti a carattere non permanente el’estinzione anticipata dei prestiti.Venendo a considerazioni di carattere più generale si conferma, anche in sede di rendiconto, che l’applicazionea bilancio dell’avanzo del precedente esercizio, come la rideterminazione dello stesso per il possibile veniremeno delle cause che avevano comportato l’iscrizione dei relativi vincoli, sono state attentamente ponderateprima di dare corso, durante l’esercizio, alle relative operazioni contabili di espansione della spesa.Il prospetto mostra la composizione sintetica del risultato di amministrazione applicato, conforme a quantoiscritto nella parte entrata del bilancio di previsione ufficiale, a cui pertanto si rinvia.

Avanzo o disavanzo applicato(Corrente e Investimenti)

Rendiconto 2016Stanz. finale Av./Dis. applicato

Avanzo applicato in entrata

Avanzo applicato a finanziamento bilancio corrente (+) 5.152.144,80 5.152.144,80Avanzo applicato a finanziamento bilancio investimenti (+) 0,00 0,00

Totale 5.152.144,80 5.152.144,80

Disavanzo applicato in uscita

Disavanzo applicato al bilancio corrente (+) 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

5.3 Gestione contabile del fondo pluriennale vincolatoGli impegni finanziati da entrate a specifica destinazione, di parte corrente o investimenti, sono imputati negliesercizi in cui l’obbligazione diventa esigibile. Questo comporta che lo stanziamento di spesa riconducibileall’originario finanziamento può essere ripartito pro-quota in più esercizi, situazione questa, che se non gestitacon una soluzione contabile adeguata, porterebbe alla formazione di una componente di avanzo nell’anno in cuinasce il finanziamento (mancata imputazione dell'impegno) e di disavanzo (assenza del finanziamento dellaspesa) in quelli immediatamente successivi; e questo, fino alla completa imputazione dell’originaria previsionedi spesa. Si tratta di una situazione a cui il legislatore ha cercato di porvi rimedio con una soluzione originale.La tecnica che prevede l’impiego del fondo pluriennale vincolato ha proprio lo scopo di fare conviverel’imputazione della spesa secondo questo principio (competenza potenziata) con l’esigenza di evitare laformazione di componenti di avanzo o disavanzo artificiose, e questo, a partire dalla nascita del finanziamento efino all’esercizio in cui la prestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine. La normativa in materiacontabile estende l’impiego della tecnica del fondo pluriennale anche a casistiche diverse da quelle connessecon spese finanziate da entrate a specifica destinazione, ma solo per limitati casi e circostanze particolariespressamente previste dalla legge. Non si tratta, pertanto, di un criterio generalizzato applicabile a tutte lecasistiche di assunzione dell'impegno ma solo ad una cerchia ristretta di situazioni, tutte codificate dalla legge oespressamente regolamentate dai principi contabili, a cui l'ente deve fare riferimento.Nelle situazioni come quella prospettata, lo stanziamento di spesa di ciascun anno è composto dalla quota diimpegno che si prevede formerà oggetto di liquidazione (spesa esigibile nell’esercizio) e di quella la cuiliquidazione maturerà solo nel futuro (spesa esigibile in uno qualsiasi degli esercizi successivi), con pocheeccezioni richiamate dalla legge. Il legislatore ha quindi voluto evitare sul nascere la formazione di residuipassivi che, nella nuova ottica, hanno origine solo da debiti effettivamente liquidi ed esigibili sorti nello stessoesercizio di imputazione contabile. Il fenomeno dell'accumulo progressivo di residui attivi e passivi di incertaesito e collocazione temporale, pertanto, non trova più spazio nel nuovo ordinamento degli enti locali. Lasoluzione indicata non è però esente da difficoltà di gestione.Venendo ai criteri adottati per la stesura del rendiconto, la quota dell’originario impegno liquidabile nell’esercizioè stata prevista nella normale posta di bilancio delle spese mentre quella che non si è tradotta in debito esigibilenello stesso esercizio (quota imputabile in C/esercizi futuri) è stata invece collocata nella voce delle uscitedenominata fondo pluriennale vincolato. L’importo complessivo di questo fondo (FPV/U), dato dalla somma ditutte le voci riconducibili a questa casistica, è stato poi ripreso tra le entrate del bilancio immediatamentesuccessivo (FPV/E) in modo da garantire, sul nuovo esercizio, la copertura della parte dell’originario impegnorinviata al futuro. Viene così ad essere mantenuto in tutti gli anni del bilancio il pareggio tra l’entrata(finanziamento originario oppure fondo pluriennale vincolato in entrata) e la spesa complessiva dell’interventoprevisto (somma dell’impegno imputato nell’esercizio di competenza più la parte rinviata al futuro; quest’ultima,collocata nelle poste riconducibili al fondo pluriennale di uscita).Lo stanziamento complessivo delle voci riconducibili al fondo pluriennale in uscita (FPV/U) indica, pertanto,quella parte dell’impegno originario in cui l’esecuzione dell’obbligazione passiva è stata rinviata, secondo ilpiano di lavoro previsto (crono programma per gli investimenti o previsione di liquidazione per le spese correntifinanziate da entrate a specifica destinazione) ad esercizi successivi.Per quanto riguarda invece la dimensione complessiva assunta del fondo, questo importo è originato sia daiprocedimenti di spesa sorti in esercizi precedenti (componente pregressa del FPV/U) che dalle previsioni diuscita riconducibili all'attuale bilancio (componente nuova del FPV/U). La somma delle due distinte quote indicail valore complessivo del fondo pluriennale al 31/12 di ciascun esercizio.Il prospetto seguente mostra i criteri di formazione del fondo pluriennale vincolato con i conseguenti effetti suglistanziamenti di questo rendiconto, sia in entrata che in uscita, seguito poi dalla dimostrazione dell’avvenutomantenimento degli equilibri di bilancio conseguenti alla tecnica contabile adottata. Questo secondo aspetto(equilibri interni al FPV), visibile nella seconda parte del prospetto, è importante perchè identifica come, e inquale misura, la tecnica del fondo pluriennale vincolato vada ad interagire con gli stanziamenti del bilancio, sia

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

16

in termini di entrata (finanziamento originario della spesa con entrate a specifica destinazione a cui va asommarsi la copertura della spesa reimputata tramite l'applicazione in entrata del FPV/E) che di uscita (spesastanziata sotto forma di FPV/U a cui va a sommarsi l'uscita imputata in modo definitivo sotto forma di impegni dichiusura del procedimento di spesa). Questa situazione, esposta nel prospetto relativamente al solo primo annodel triennio (rendiconto attuale), dal punto di vista della logica contabile è valida anche per gli esercizisuccessivi.

Gestione contabile del FPV(Situazione aggiornata)

Esercizio2016

FPV stanziato a bilancio dei rispettivi esercizi

EntrateFondo pluriennale vincolato applicato in entrata (FPV/E) 40.782.596,31

UsciteFondo pluriennale vincolato stanziato in uscita (FPV/U) 44.281.635,02

5.4 Composizione del FPV stanziato in uscitaIl fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario originato da risorse accertate in anni precedenti madestinate a finanziare obbligazioni passive che diventeranno esigibili solo in esercizi successivi a quello in cuiera sorto l’originario finanziamento. I criteri adottati per individuare le voci che alimentano il fondo sono quelliprescritti dal principio applicato alla contabilità finanziaria potenziata.In particolare, sulla scorta delle informazioni disponibili, si è operata la stima dei tempi di realizzazionedell’intervento di investimento (crono programma) o di parte corrente (evasione degli ordini o esecuzione dellafornitura di beni o servizi), entrambi finanziati da entrate a specifica destinazione. La spesa la cui esecuzione èattribuibile ad altro esercizio è stata poi ripartita e imputata pro-quota nell’anno in cui si ritiene andrà a maturarela corrispondente obbligazione passiva. In conseguenza di ciò, la parte di spesa che non è imputata nell'anno diperfezionamento del finanziamento (imputazione rinviata ad esercizi futuri) è stata riportata sia nelle uscite diquell’esercizio, alla voce riconducibile al fondo pluriennale vincolato (FPV/U) che, per esigenze di quadraturacontabile, anche nella corrispondente voce di entrata (FPV/E) del bilancio immediatamente successivo. Questoapproccio è stato riproposto in tutti gli anni successivi a quello di origine del finanziamento e fino all’ultimazionedella prestazione (completa imputazione dell’originario impegno). Come espressamente previsto dalla normacontabile, gli stanziamenti di spesa iscritti nel fondo pluriennale di uscita (FPV/U) non sono stati oggetto diimpegno contabile.Come conseguenza di questo procedimento, e fatte salve le limitate deroghe espressamente previste per leggeo in base ai principi contabili, l'attuale rendiconto riporta in uscita solo gli impegni di spesa che sono diventaticompletamente esigibili nel medesimo esercizio. Il prospetto mostra la composizione sintetica del fondo mentreil dettaglio è riportato nel corrispondente allegato obbligatorio al bilancio, a cui pertanto si rinvia.

Composizione del FPV stanziato in spesa(FPV/U)

Previsione FPV/UFPV/U Tit.1 FPV/U Tit.2 2016

Num. Denominazione missione

1 Servizi generali e istituzionali 0,00 16.870.128,32 16.870.128,322 Giustizia 0,00 84.149,82 84.149,823 Ordine pubblico e sicurezza 0,00 85.490,58 85.490,584 Istruzione e diritto allo studio 0,00 6.974.620,12 6.974.620,125 Valorizzazione beni e attività culturali 0,00 524.146,49 524.146,496 Poltica giovanile, sport e tempo libero 0,00 400.122,36 400.122,367 Turismo 0,00 1.999.408,90 1.999.408,908 Assetto territorio, edilizia abitativa 0,00 6.592.429,94 6.592.429,949 Sviluppo sostenibile e tutela ambiente 0,00 3.437.424,15 3.437.424,15

10 Trasporti e diritto alla mobilità 0,00 5.690.776,98 5.690.776,9811 Soccorso civile 0,00 0,00 0,0012 Politica sociale e famiglia 0,00 1.564.425,99 1.564.425,9913 Tutela della salute 0,00 0,00 0,0014 Sviluppo economico e competitività 0,00 58.511,37 58.511,3715 Lavoro e formazione professionale 0,00 0,00 0,0016 Agricoltura e pesca 0,00 0,00 0,0017 Energia e fonti energetiche 0,00 0,00 0,0018 Relazioni con autonomie locali 0,00 0,00 0,0019 Relazioni internazionali 0,00 0,00 0,0020 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 0,0050 Debito pubblico 0,00 0,00 0,0060 Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00

FPV stanziato a bilancio corrente (FPV/U) (+) 0,00 0,00FPV stanziato a bilancio investimenti (FPV/U) (+) 44.281.635,02 44.281.635,02

Totale FPV/U stanziato 44.281.635,02

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

17

5.5 Fondo pluriennale vincolato applicato in entrata

Il fondo pluriennale vincolato è soggetto alla medesima suddivisione adottata per il bilancio ufficiale, con lariclassificazione degli interventi tra parte corrente e investimenti, in modo da conservare la stessa destinazioneche era stata attribuita dall’originario finanziamento. Questa distinzione nelle due componenti interessa sia ilfondo applicato in entrata (FPV/E) che quello stanziato in spesa (FPV/U). Per quanto riguarda quest’ultimo,inoltre, l’importo complessivo è ripartito, come ogni altra spesa, nei vari programmi in cui si articola il bilancio.Altrettanto importante è la suddivisione del fondo collocato in entrata, ripartito tra le componenti destinate acoprire i corrispondenti stanziamenti di spesa corrente o investimento, riproponendo così la stessa metodologiagià utilizzata per evidenziare l’eventuale quota di avanzo applicata all'esercizio. Nella sostanza, il fondopluriennale riportato tra le entrate contribuisce a mantenere il pareggio di bilancio nella stessa misura e con lastessa metodologia che è adottata per applicare a bilancio il risultato di amministrazione positivo (avanzo).Il prospetto mostra la destinazione sintetica del fondo pluriennale in entrata, suddiviso nella componentecorrente ed investimenti, come riportato nel modello ufficiale del bilancio, a cui pertanto si rinvia.

Fondo pluriennale vincolato applicato in entrata(FPV/E)

Rendiconto2016

FPV applicato a finanziamento bilancio corrente 2016 (FPV/E) (+) 467.462,03FPV applicato a finanziamento bilancio investimenti 2016 (FPV/E) (+) 40.315.134,28

Totale 40.782.596,31

5.6 Consistenza del fondo crediti di dubbia esigibilitàIl fondo è costituito per neutralizzare, o quanto meno ridurre, l’impatto negativo sugli equilibri di bilancio generatidalla presenza di situazioni di sofferenza nelle obbligazioni attive. In questo contesto, i crediti di dubbiaesigibilità possono essere definiti come “posizioni creditorie per le quali esistono ragionevoli elementi che fannopresupporre un difficile realizzo dovuto al simultaneo verificarsi di due distinte circostanze: incapacità diriscuotere e termini di prescrizione non ancora maturati".La dimensione iniziale del fondo, determinata in sede di bilancio di previsione, era data dalla sommadell'eventuale componente accantonata con l’ultimo rendiconto (avanzo già vincolato per il finanziamento deicrediti di dubbia esigibilità) integrata da un’ulteriore quota stanziata con l’attuale bilancio, non soggetta poi adimpegno di spesa (risparmio forzoso). Si trattava di coprire con adeguate risorse, pertanto, sia l’ammontare deivecchi crediti in sofferenza (residui attivi di rendiconto o comunque riferibili ad esercizi precedenti) che i crediti incorso di formazione con l’esercizio entrate (previsioni di entrata del nuovo bilancio). Come conseguenza diquest’ultimo aspetto, al fine di favorire la formazione di una quota di avanzo adeguata a tale scopo, si eraprovveduto ad iscrivere tra le uscite una posta non soggetta ad impegno, creando così una componente positivanel futuro calcolo del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). L'eventuale formazione di nuovi residuiattivi di dubbia esigibilità (accertamenti dell’esercizio in corso), pertanto, non avrebbe prodotto effetti distorsivisugli equilibri finanziari oppure, in ogni caso, questi effetti sarebbero stati attenuati.La dimensione definitiva del fondo, calcolata in sede di rendiconto dello stesso esercizio, porta invece aricalcolare l’entità complessiva del FCDE per individuare l’importo del risultato di amministrazione che deveessere accantonato a tale scopo, congelando una quota dell’avanzo di pari importo (avanzo a destinazionevincolata). Nella sostanza, si va a costituire uno specifico accantonamento assimilabile ad un fondo rischi conuna tecnica che non consente di spendere la quota di avanzo corrispondente all'entità del fondo così costituito.Se il risultato di amministrazione non è sufficiente a consentire l’accantonamento del FCDE rideterminato insede di rendiconto, la quota mancante deve essere ripristinata stanziando nel bilancio di previsione successivoal rendiconto pari quota, importo che va pertanto ad aggiungersi allo stanziamento del FCDE già collocato inbilancio per fronteggiare la formazione di nuovi residui attivi.L’ammontare del fondo calcolato a rendiconto dipende dall’andamento delle riscossioni in conto residui attiviche si è manifestato in ciascun anno dell’ultimo quinquennio rispetto all’ammontare complessivo dei creditiesistenti all’inizio del rispettivo esercizio. Questo conteggio (media del rapporto tra incassi e crediti iniziali) èapplicato su ciascuna tipologia di entrata soggetta a possibili situazione di sofferenza ed è effettuato adottandoliberamente una delle metodologie statistiche di calcolo alternative previste dalla norma.Riguardo al tipo di credito oggetto di accantonamento, la norma lascia libertà di scelta delle tipologie oggetto diaccantonamento, che possono essere costituite da aggregati omogenei come da singole posizioni creditorie.Venendo ai criteri effettivamente adottati per la formazione del fondo, l’importo è stato quantificata dopo avere:- individuato le categorie di entrate che possono dare luogo alla formazione di crediti dubbi;- calcolato, per ciascuna categoria, la media tra gli incassi in conto residui attivi ed i rispettivi crediti di inizio

esercizio riscontrati nell’ultimo quinquennio, e questo, nei tre tipi di procedimento ammesso, e cioè mediasemplice, rapporto tra la sommatoria ponderata degli incassi in conto residui attivi rispetto ai rispettivi creditidi inizio esercizio e, infine, media ponderata del rapporto tra incassi in conto residui attivi e crediti iniziali;

- scelto, tra le tre possibilità ammesse, la modalità di calcolo della media utilizzata per ciascuna tipologia dientrata oppure, indistintamente, per tutte le tipologie.

Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, si èinvece valutata la possibilità di derogare al principio generare, come per altro ammesso, calcolando il fondosulla base di dati extra-contabili in luogo dei criteri normali. In questo caso, infatti, i movimenti iscritti incontabilità negli anni del quinquennio non riportavano tutti i crediti effettivamente maturati ma solo la quotaincassata in quell'esercizio. In altri termini, con il procedimento extra contabile si va a ricostruire l'entità effettivadei crediti sorti in ciascun anno per includere nei rispettivi conteggi, oltre al movimento di cassa, anche la quotache non era stata incassata pur costituendo un credito verso terzi (ricostruzione extra contabile dell'ammontare

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

18

effettivo del credito verso terzi di ciascun esercizio).Il quadro di riepilogo mostra la composizione sintetica del fondo a rendiconto mentre il dettaglio (suddivisionedel fondo per titoli e tipologie) è riportata nel corrispondente allegato al rendiconto (allegato c), a cui pertanto sirinvia. La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, nonrichiede alcun intervento correttivo con carattere d’urgenza sul bilancio di previsione immediatamentesuccessivo. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto di nuove ed ulteriori valutazioni d’insieme,saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normale svolgimento dell’attività di monitoraggioe controllo sulla gestione.

Accantonamento fondo crediti dubbia esigibilità(Estratto dall'allegato "c" al Rendiconto)

Rendicotnto2016

Tributi e perequazione 6.432.909,82Trasferimenti correnti 0,00Entrate extratributarie 3.567.090,18Entrate in conto capitale 0,00Riduzione di attività finanziarie 0,00

Totale 10.000.000,00

Denominazione Tributi e perequazione Contenuto e valutazioni Importo 6.432.909,82

Denominazione Trasferimenti correnti Contenuto e valutazioni Non è stato accontanto alcun fondo Importo 0,00

Denominazione Entrate extratributarie Contenuto e valutazioni Importo 3.567.090,18

Denominazione Entrate in conto capitale Contenuto e valutazioni Non è stato accontanto alcun fondo Importo 0,00

Denominazione Riduzione di attività finanziarie Contenuto e valutazioni Non è stato accontanto alcun fondo Importo 0,00

5.7 Accantonamenti in fondi rischiLa tecnica del risparmio forzoso, ottenuta con l’inserimento nel bilancio di specifiche poste non soggette poi adimpegno, produce una componente positiva nel calcolo del risultato di amministrazione del medesimo esercizio.Questo importo, qualificato come “componente accantonata”, può essere destinato a formare alti tipi di fondirischi destinati a coprire eventi la cui tempistica e dimensione non è sempre ben definita, come nel caso dellespese per cause legali, contenzioso e sentenze non ancora esecutive o all’indennità di fine mandato.Per quanto riguarda il primo aspetto, in sede di bilancio di previsione era stata effettuata una ricognizioneiniziale sul contenzioso legale in essere, quantificato l’onere presunto di chiusura della pratica per poiprovvedere, ove la soluzione fosse stata necessaria ed i fondi già accantonati non adeguati o sufficienti, astanziare in spesa ulteriori risorse non impegnabili. In casistiche come questa, infatti, la norma consente diaccantonare il presunto fabbisogno di spesa in un unico esercizio o di ripartirlo in due o più annualità, e ciò alfine di attenuare l’iniziale impatto finanziario. Relativamente alla seconda casistica, sempre in sede di bilancio diprevisione, era stata valutata l’opportunità di creare un fondo rischi per far fronte ad eventuali spese perindennità di fine mandato, con possibile imputazione su uno o più esercizi. La valutazioni effettuate in sede dibilancio, sono state riprese anche durante il processo di rendiconto per valutare se ci fossero le condizioni perprocedere all'accantonamento di pari quota del risultato di amministrazione, onde costituire il fondo rischi.Il quadro di riepilogo è stato predisposto alla fine di questo processo di valutazione, considerando i dati piùrecenti al momento disponibili. La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni almomento disponibili, non richiede alcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimentimigliorativi e/o correttivi, frutto di nuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmenteadottati solo in seguito al normale svolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Accantonamento in fondo rischi(Consistenza)

Rendiconto2016

Fondo rischi per spese legali 3.000.000,00Fondo spese per indennità di fine mandato 0,00Altro 0,00

Totale 3.000.000,00

Denominazione Fondo rischi per spese legali Contenuto e valutazioni Importo 3.000.000,00

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

19

Denominazione Fondo spese per indennità di fine mandato Contenuto e valutazioni Non è stato accontanto alcun fondo Importo 0,00

Denominazione Altro Contenuto e valutazioni Non è stato accontanto alcun fondo Importo 0,00

5.8 Obiettivo di finanza pubblicaIl patto di stabilità e crescita è un accordo dei paesi membri dell'unione europea per il controllo delle rispettivepolitiche di bilancio pubbliche e con lo scopo di mantenere fermi i requisiti di adesione all'eurozona. Si attua conil rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit e debiti pubblici ed è accompagnato da un particolare tipodi sanzione, la procedura di infrazione per deficit eccessivo, che ne costituisce lo strumento di dissuasione.Rientrano nei vincoli del patto solo le realtà con una dimensione demografica superiore ad un soglia minima.L’ente locale con più di mille abitanti, nel momento in cui pianifica gli interventi di spesa, deve fare i conti con ivincoli imposti a livello centrale dal patto di stabilità interno. La norma, nella versione più recente, obbliga icomparti della P.A. a conseguire a consuntivo un saldo cumulativo (obiettivo programmatico) tra entrate euscite, sia correnti che in C/capitale, denominato “Saldo finanziario di competenza mista". In termini piùspecifici, l’obiettivo assegnato a ciascun ente è costituito da un saldo finanziario che ha origine dalla differenzatra le entrate finali e le spese finali (al netto delle riscossioni e concessioni di crediti) ed assumendo, proprio invirtù della competenza “mista”, gli accertamenti e gli impegni per la parte corrente e gli incassi ed i pagamentiper la parte in conto capitale. Il mancato raggiungimento dell'obiettivo comporta, per l'ente inadempiente esoggetto alla disciplina del patto di stabilità, l'irrogazione di pesanti sanzioni.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni relative alla specifica normativa delpatto attualmente in vigore, non richiede alcun ulteriore intervento.

Obiettivo di finanza pubblica Rendiconto2016

Entrate finali (ai fini obiettivo di finanza pubblica)Tributi (Tit.1/E) (+) 33.187.254,56Trasferimenti correnti (Tit.2/E) (+) 8.852.753,46Extratributarie (Tit.3/E) (+) 5.761.008,83Entrate in conto capitale (Tit.4/E) (+) 12.888.375,70Riduzione att. finanziarie (Tit.5/E) (+) 0,00FPV applicato in entrata (FPV/E) - Importo complessivo (+) 40.782.596,31FPV applicato in entrata (FPV/E) - Quota da indebitamento (-) 1.929.000,00Trasferimento Fondo TASI 2016 (dal Tit.2/E) (-) 0,00

Totale 99.542.988,86

Spese finali (ai fini obiettivo di finanza pubblica)Spese correnti (Tit.1/U) (+) 43.070.982,66Spese in conto capitale (Tit.2/U) (+) 8.048.994,12Incremento att. finanziarie (Tit.3/U) (+) 0,00FPV stanziato a bilancio corrente (FPV/U) (+) 382.059,25FPV stanziato a bilancio investimenti (FPV/U) (+) 42.939.518,97FPV stanziato in uscita (FPV/U) - Quota da indebitamento (-) 1.929.000,00Fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE) (-) 3.984.000,00Fondo spese e rischi futuri (-) 3.000.000,00Interventi edilizia scolastica (dal Tit.2/U) (-) 755.000,00

Totale 84.773.555,00

Equilibrio finaleEntrate finali (ai fini obiettivo finanza pubblica) (A) (+) 99.542.988,86Spese finali (ai fini obiettivo finanza pubblica) (B) (-) 84.773.555,00

Parziale (A-B) (-) 14.769.433,86Spazi finanziari (patto regionale) (+/-) 546.000,00Spazi finanziari (patto nazionale orizzontale) (+/-) 755.000,00

Saldo 16.070.433,86

5.9 Altre considerazioni sui fenomeni monitoratiNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti di natura finanziaria opatrimoniale, oggetto di monitoraggio, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

20

6 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE ENTRATE

6.1 Previsioni definitive e accertamenti di entrataLe operazioni di chiusura del rendiconto sono state precedute da una rigorosa valutazione dei flussi finanziari eintegrate, in casi particolari, anche da considerazioni di tipo economico. Sono state prese in considerazione leoperazioni svolte nel periodo di riferimento cercando di evitare che i criteri di valutazione e di stima potesseroportare a sottovalutazioni e sopravalutazioni delle singole poste (attendibilità).Il procedimento di accertamento delle entrate e di stesura dei relativi modelli obbligatori si è concretizzato nelrispetto formale e sostanziale delle norme che disciplinano la redazione dei documenti contabili (correttezza).I modelli del rendiconto espongono i dati adottando una classificazione che ne agevola la consultazione mentrei valori numerici più importanti sono stati corredati da un’informativa supplementare, presente nelle tabelle e neitesti della Nota integrativa, che ne facilita la comprensione e l'intelligibilità (comprensibilità).Nell’affrontare questi aspetti si è partiti dal presupposto che gli utilizzatori finali di queste informazioni siano giàin possesso della normale diligenza richiesta per esaminare i dati contabili di consuntivo e possiedano, allostesso tempo, una ragionevole conoscenza sull'attività svolta dall'amministrazione (rispetto del principio n.5 -Veridicità attendibilità, correttezza e comprensibilità).Nella fase tecnica che preceduto la stesura del documento contabile, le componenti positive non realizzate nonsono state contabilizzate mentre le componenti negative sono state contabilizzate, e quindi rendicontate, anchese non sono definitivamente raalizzate (rispetto del principio n.9 - Prudenza).Il riscontro sulle entrate, oggetto di accertamento in conto competenza, ha comportato la verifica sulla presenzadi tutti gli elementi identificativi, come la ragione del credito, il titolo giuridico che lo supporta, il soggettodebitore, l’ammontare del credito con la relativa scadenza, mentre gli uffici competenti spetta l'obbligo diconservare la relativa documentazione giustificativa.In linea di massima e salvo specifiche deroghe previste dalla legge o dai princìpi, l’iscrizione della postacontabile nel bilancio è avvenuta rispettando il criterio della scadenza del credito, dato che l’accertamento delleentrate è effettuato nell’anno in cui sorge l’obbligazione attiva con imputazione contabile all’esercizio in cui vienea scadere.Dopo questa doverosa premesse di carattere generale, il prospetto che segue mostra il riepilogo dell’entrata pertitoli, in sintonia con quanto riportato nella prima parte del rendiconto ufficiale. Le note sviluppate nei successiviargomenti (tributi, trasferimenti correnti, entrate extratributarie, entrate in c/capitale, riduzione di attivitàfinanziarie, accensione di prestiti e anticipazioni da tesoriere/cassiere) andranno invece ad analizzare i criteriseguiti per accertare gli importi dei diversi tipi di entrata, per imputarli ai rispettivi esercizi di competenza.

Entrate competenza Rendiconto 2016(Riepilogo titoli) Stanziam. finali Accertamenti

FPV per spese correnti e in C/capitale (FPV/E) 40.782.596,31 -Avanzo applicato in entrata 5.152.144,80 -

Parziale 45.934.741,11 -1 Tributi 32.200.422,79 33.187.254,562 Trasferimenti correnti 10.060.151,99 8.852.753,463 Entrate extratributarie 6.293.521,32 5.761.008,834 Entrate in conto capitale 31.088.456,67 12.888.375,705 Riduzione di attività finanziarie 0,00 0,006 Accensione di prestiti 0,00 0,007 Anticipazioni da tesoriere/cassiere 0,00 0,00

Parziale (finanziamento impieghi) 125.577.293,88 60.689.392,559 Entrate C/terzi e partite di giro 8.645.822,84 7.053.802,99

Totale 134.223.116,72 67.743.195,54

6.2 TributiLe risorse di questa natura comprendono le imposte, tasse e tributi similari (Tip.101), le compartecipazioni ditributi (Tip.104), i fondi perequativi delle amministrazioni centrali (Tip.301) o della regione e/o provinciaautonoma (Tip.302).Per questo tipo di entrate, ma solo in casi particolari, la norma contabile consente diadottare dei criteri di registrazione, e quindi di accertamento, diversi dal principio generale che prescrivel’imputazione dell’obbligazione giuridicamente perfezionata all’esercizio in cui il credito diventerà realmenteesigibile. In particolare, ed entrando quindi nello specifico:- Tributi. I ruoli ordinari sono stati accertati nell’esercizio di formazione, fermo restando il possibile

accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di una quota percentuale del gettito stimato; perquest’ultimo aspetto, si rinvia allo specifico argomento della Nota integrativa. Con riferimento ai ruoli emessiprima dell’entrata in vigore dei nuovi principi e nella sola ipotesi in cui l’ente abbia già iniziato a contabilizzarequeste entrate per cassa (accertamento sull’incassato invece che per l’intero ammontare del ruolo) ci si puòavvalere di una specifica deroga che consente di applicare il precedente criterio di cassa in luogo del nuovo, equesto, fino all’esaurimento delle poste pregresse;

- Sanzioni ed interessi correlati ai ruoli coattivi. Qualunque sia la data della loro effettiva emissione (pregressi ofuturi), sono state accertate per cassa per cui la relativa previsione del bilancio ha tenuto conto di questaderoga al principio;

- Tributi riscossi dallo stato o da altra amministrazione pubblica. Sono stati accertati nell’esercizio in cui l’entepubblico erogatore ha provveduto ad adottare, nel proprio bilancio, l’atto amministrativo di impegno della

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

21

corrispondente spesa. La previsione e la conseguente imputazione, di conseguenza, adotta lo stesso criterio ecolloca l’entrata nell’esercizio in cui si verifica questa condizione;

- Tributi riscossi per autoliquidazione dei contribuenti. Possono essere accertati sulla base delle riscossioni chesaranno effettuate entro la chiusura del rendiconto oppure, in alternativa, sulla base degli accertamentieffettuati sul rispettivo esercizio di competenza, e per un importo non superiore a quello che è statocomunicato dal competente dipartimento delle finanze o altro organo centrale o periferico del governo.

Il quadro mostra la composizione sintetica delle entrate tributarie mentre il dettaglio è riportato nel rendicontoufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi in base al piano deiconti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.1/E Rendiconto 2016(Correnti tributaria, contributiva e perequativa) Stanziam. finali Accertamenti

101 Imposte, tasse e proventi assimilati 25.222.530,52 26.209.362,29104 Compartecipazioni di tributi 0,00 0,00301 Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali 6.977.892,27 6.977.892,27302 Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma 0,00 0,00

Totale 32.200.422,79 33.187.254,56

6.3 Trasferimenti correntiGli accertamenti contabili, con poche eccezioni riportate di seguito e in corrispondenza delle singole tipologie,sono stati formalizzati applicando il principio della competenza potenziata che richiede, come regola generale,di imputare l’entrata nell’esercizio in cui l’obbligazione giuridica è esigibile. Appartengono a questo genere dientrata i trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche (Tip.101), da famiglie (Tip.102), da imprese(Tip.103), da istituzioni sociali private al servizio delle famiglie (Tip.104) ed i trasferimenti dall'unione europea edal resto del mondo (Tip.105). In particolare, ed entrando quindi nello specifico dei singoli movimenti contabili dicompetenza:- Trasferimenti da PA, famiglie, imprese, istituzioni private. Sono stati accertati, di norma, negli esercizi in cui

diventa esigibile l’obbligazione giuridica posta a carico del soggetto concedente;- Trasferimenti UE. Questo genere di entrata, suddivisa nella quota a carico dell’unione europea e in quella

eventualmente co-finanziata a livello nazionale, è accertabile solo nel momento in cui la commissione europeaapprova il corrispondente intervento. Con questa premessa, la registrazione contabile è allocata negli eserciziinteressati dagli interventi previsti dal corrispondente crono programma. L’eccezione è rappresentata dallapossibile erogazione di acconti rispetto all’effettiva progressione dei lavori, condizione questa che farebbescattare l’obbligo di prevedere l’entrata, con il relativo accertamento, nell’esercizio di accredito dell’incassoanticipato.

Per quanto concerne, in particolare, i trasferimenti da altre pubbliche amministrazioni, l'esigibilità coincide conl'atto di impegno dell'amministrazione concedente. La registrazione dell'accertamento, pertanto, collocal'importo nell'esercizio in cui è adottato il provvedimento di concessione, compatibilmente con la possibilità direperire in tempo utile le informazioni necessarie alla corretta imputazione.Il prospetto mostra la composizione sintetica dei trasferimenti correnti mentre il dettaglio è riportato nel conto dibilancio ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi in base al pianodei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.2/E Rendiconto 2016(Trasferimenti correnti) Stanziam. finali Accertamenti

101 Da Amministrazioni pubbliche 10.011.151,99 8.832.753,46102 Da Famiglie 0,00 0,00103 Da Imprese 40.000,00 20.000,00104 Da Istituzioni Sociali Private 0,00 0,00105 Dall'Unione Europea e dal Resto del Mondo 9.000,00 0,00

Totale 10.060.151,99 8.852.753,46

6.4 Entrate extratributarieRientra in questo titolo la vendita di beni e servizi che derivano dalla gestione dei beni (Tip.100), i proventidall'attività di controllo e repressione delle irregolarità o degli illeciti (Tip.200), gli interessi attivi (Tip.300), le altreentrate da redditi da capitale (Tip.400) ed i rimborsi e altre entrate correnti (Tip.500).Gli accertamenti di rendiconto, con rare eccezioni riportate di seguito in corrispondenza delle singole tipologie,sono stati formulati applicando il principio della competenza potenziata che richiede, come regola generale, diimputare l’entrata nell’esercizio in cui l’obbligazione giuridica diventa realmente esigibile. In particolare, edentrando quindi nello specifico:- Gestione dei servizi pubblici. I proventi sono stati contabilizzati nell’esercizio in cui servizio è stato realmente

reso all’utenza, criterio seguito anche nel caso in cui la gestione sia affidata a terzi;- Interessi attivi. Sono stati riportati nell’esercizio in cui l’obbligazione giuridica risulta esigibile, applicando

quindi il principio generale. L’accertamento degli interessi di mora, diversamente dal caso precedente, segueinvece il criterio di cassa per cui le entrate di questa natura sono accertabili nell’esercizio dell'incasso;

- Gestione dei beni. Le risorse per locazioni o concessioni, che di solito garantiscono un gettito pressochécostante negli anni, sono attribuite come entrate di parte corrente nell’esercizio in cui il credito diventa

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

22

esigibile, applicando quindi la regola generale. Anche le entrate da concessioni pluriennali, che nongarantiscono accertamenti costanti negli esercizi e che costituiscono, pertanto, risorse di natura nonricorrente, sono contabilizzate con il medesimo criterio e prevalentemente destinate, in virtù della loro natura,al finanziamento di investimenti.

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle entrate extratributarie mentre il dettaglio è riportato nelrendiconto ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi in base alpiano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.3/E Rendiconto 2016(Entrate extratributarie) Stanziam. finali Accertamenti

100 Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni 3.886.173,94 3.537.967,69200 Proventi dall'attività di controllo e repressione irregolarità e illeciti 910.000,00 920.980,08300 Interessi attivi 21.000,00 5.059,78400 Altre entrate da redditi da capitale 252.000,00 403.668,82500 Rimborsi e altre entrate correnti 1.224.347,38 893.332,46

Totale 6.293.521,32 5.761.008,83

6.5 Entrate in conto capitaleLe risorse di questo genere, salvo deroghe espressamente autorizzate dalla legge, sono destinate alfinanziamento degli acquisti di beni o servizi durevoli (investimenti), rendendo così effettivo il vincolo didestinazione dell’entrata alla copertura di una spesa della stessa natura. Sono comprese in questo titolo i tributiin conto capitale (Tip.100), i contributi agli investimenti (Tip.200), i trasferimenti in conto capitale (Tip.300), leentrate da alienazione di beni materiali e immateriali (Tip.400), a cui va aggiunta la voce residuale delle altreentrate in conto capitale (Tip.500).Gli accertamenti di rendiconto, con poche eccezioni riportate di seguito e in corrispondenza delle singoletipologie, sono stati formulati applicando il principio della competenza finanziaria potenziata che richiede, comeregola generale, di imputare l’entrata nell’esercizio in cui l’obbligazione giuridica diventa esigibile. Questocriterio è stato adottato per ciascun anno del triennio autorizzatorio, compreso l'esercizio approvato con ilpresente rendiconto. In particolare, ed entrando quindi nello specifico dei singoli movimenti contabili, le entrateche derivano da:- Trasferimenti in conto capitale. Sono state contabilizzate, di norma, negli esercizi in cui diventa esigibile

l’obbligazione giuridica posta a carico del soggetto concedente (criterio generale). Nel caso di trasferimenti inconto capitale da altri enti pubblici, è invece richiesta la concordanza tra l'esercizio di impegno del concedentee l'esercizio di accertamento del ricevente, purché la relativa informazione sia messa a disposizione dell'entericevente in tempo utile;

- Alienazioni immobiliari. Il diritto al pagamento del corrispettivo, di importo pari al valore di alienazione del benestabilito dal contratto di compravendita, si perfeziona nel momento del rogito con la conseguenza che larelativa entrata è accertabile solo nell’esercizio in cui viene a concretizzarsi questa condizione. L’eventualepresenza dei beni nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, unitamente alla possibile indicazionedella modalità di pagamento del corrispettivo (immediata o rateizzata), sono elementi importanti che sono statiripresi per consentire l’esatta attribuzione dell’entrata al rispettivo esercizio;

- Alienazione di beni o servizi non immobiliari. L’obbligazione giuridica attiva nasce con il trasferimento dellaproprietà del bene, con la conseguenza che l’entrata è accertata nell’esercizio in cui sorge il diritto per l’ente ariscuotere il corrispettivo, e questo, in base a quanto stabilito dal contratto di vendita;

- Cessione diritti superficie. La previsione relativa al canone conseguente all’avvenuta cessione del diritto disuperficie, sorto in base al corrispondente rogito notarile, è attribuita agli esercizi in cui verrà a maturare ildiritto alla riscossione del credito (obbligazione pecuniaria). Lo stesso criterio si applica sia agli atti di cessionegià sottoscritti, e quindi accertati prima o durante la gestione di questo bilancio, che a quelli futuri previsti nelperiodo considerato dalla programmazione triennale;

- Concessione di diritti patrimoniali. Anche l’entrata prevista per la concessione di diritti su beni demaniali opatrimoniali, conseguenti all’avvenuta emanazione dei relativi atti amministrativi, è accertabile negli esercizi incui viene a maturare il diritto alla riscossione del relativo credito (principio generale). Lo stesso criterio è statoapplicato sia nel caso di cessioni sottoscritte nel passato che nell’ipotesi di nuovi contratti di concessione, ilcui perfezionamento si è realizzato in questo esercizio;

- Permessi di costruire. I criteri applicati cambiano al variare della natura del cespite. L’entrata che ha originedal rilascio del permesso, essendo di regola immediatamente esigibile, è accertabile nell’esercizio in cui èmaterialmente rilasciata, ad eccezione delle eventuali rateizzazioni accordate. La seconda quota, collegatainvece all’avvenuta ultimazione dell’opera, è imputabile nell’esercizio in cui sarà effettivamente riscossa(applicazione del principio di cassa, deroga ammessa solo se espressamente prevista dalla norma, come inquesto caso) per cui l’eventuale accertamento è stato imputato applicando il medesimo criterio.

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle entrate in conto capitale mentre il dettaglio è riportato nelconto di bilancio ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi in baseal piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

23

Tit.4/E Rendiconto 2016(Entrate in conto capitale) Stanziam. finali Accertamenti

100 Tributi in conto capitale 0,00 0,00200 Contributi agli investimenti 21.298.281,69 8.300.557,60300 Trasferimenti in conto capitale 1.436.174,98 554.718,17400 Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 5.410.000,00 912.577,70500 Altre entrate in conto capitale 2.944.000,00 3.120.522,23

Totale 31.088.456,67 12.888.375,70

6.6 Riduzione di attività finanziarieIl titolo include l’alienazione di attività finanziarie (Tip.100), la riscossione di crediti a breve (Tip.200), a medio elungo termine (Tip. 300) oltre alla voce residuale (Tip.400). Questi movimenti, ove siano stati realizzati, sonoimputabili nell’esercizio in cui l’obbligazione è esigibile. Senza la presenza di specifiche deroghe, pertanto, siapplica il principio generale della competenza potenziata. Per quanto riguarda il contenuto specifico delleoperazioni da cui hanno origine queste entrate, movimenti che sono di norma associati ad analoghe operazionipresenti in spesa, si rimanda al corrispondente argomento delle uscite (acquisizione di attività finanziarie).Il prospetto mostra la composizione sintetica delle riduzioni di attività finanziarie mentre il dettaglio è riportatonel conto di bilancio ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi inbase al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.5/E Rendiconto 2016(Entrate da riduzione di attività finanziarie) Stanziam. finali Rendiconto

100 Alienazione di attività finanziarie 0,00 0,00200 Riscossione di crediti a breve termine 0,00 0,00300 Riscossione di crediti a medio-lungo termine 0,00 0,00400 Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

6.7 Accensione di prestitiQuesti movimenti, con poche eccezioni riportate di seguito, sono contabilizzati applicando il principio generaledella competenza che richiede di imputare l’entrata nell’esercizio in cui l’obbligazione è esigibile. Rientrano inquesto ambito gli stanziamenti per l’emissione di obbligazioni (Tip.100), l’accensione di prestiti a breve(Tip.200), l’accensione di mutui e altri finanziamenti a medio e lungo (Tip.300) ed altre forme di entrata residuali(Tip.400). In particolare, ed entrando quindi nello specifico dei singoli movimenti contabili:- Assunzione di prestiti. L’accensione di mutui e le operazioni ad essa assimilate, se messe in atto nel periodo

considerato, è imputabile solo negli esercizi in cui la somma diventerà realmente esigibile. Si tratta, pertanto,del momento in cui il finanziatore rende disponibile il finanziamento in esecuzione del relativo contratto;

- Contratti derivati. La rilevazione dei movimenti, conseguenti all’eventuale stipula di contratti di questa natura, èeffettuata rispettando il principio dell’integrità del bilancio per cui i flussi finanziari attivi o passivi, prodottidall’andamento aleatorio insito nell'essenza stessa di questo contratto atipico, devono essere contabilizzati inmodo separato. I movimenti di segno positivo, ove presenti, sono pertanto accertabili tra le entrate degliesercizi in cui il corrispondente credito (saldo finanziario attivo) si presume diventerà esigibile.

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle accensioni di prestiti mentre il dettaglio è riportato nel contodi bilancio ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi in base alpiano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.6/E Rendiconto 2016(Accensione di prestiti) Stanziam. finali Accertamenti

100 Emissione di titoli obbligazionari 0,00 0,00200 Accensione prestiti a breve termine 0,00 0,00300 Accensione mutui e altri finanziamenti a medio e lungo termine 0,00 0,00400 Altre forme di indebitamento 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

6.8 AnticipazioniQuesto titolo comprende le sole anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere (Tip.100). La previsione con ilcorrispondente accertamento, ove presente nel corrispondente aggregato, indica la dimensione complessivadelle aperture di credito erogate dal tesoriere su specifica richiesta dell’ente, operazioni poi contabilizzate inbilancio. Si tratta di movimenti che non costituiscono, nella formulazione adottata per la contabilità finanziariadella pubblica amministrazione, un vero e proprio debito dell’ente, essendo destinati a fronteggiare temporaneeesigenze di liquidità che sono estinte entro la fine dell’anno. L’eventuale accertamento di entrata, a cui si devecontrapporre altrettanto impegno in uscita (chiusura di anticipazioni), indica l’ammontare massimodell’anticipazione che l’ente ha legittimamente utilizzato nell'esercizio. Il criterio di previsione adottato, al pari diquello della successiva imputazione contabile, è quello a carattere generale che attribuisce il relativo importoall’esercizio in cui l’obbligazione giuridica si perfeziona, diventando così effettivamente esigibile.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

24

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere mentre il dettaglio èriportato nel conto di bilancio ufficiale (entrate per tipologia) o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessiimporti in base al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.7/E Rendiconto 2016(Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere) Stanziam. finali Accertamenti

100 Anticipazioni tesoriere/cassiere 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

6.9 Altre considerazioni sulle entrateNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti della gestione delleentrate, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione della Nota integrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

25

7 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE USCITE

7.1 Previsioni definitive e impegni di spesaLe operazioni di chiusura contabile delle uscite di bilancio, al pari di quelle relative alle entrate, sono stateprecedute dalla valutazione dei flussi finanziari che si sono manifestati nell'esercizio, talvolta integrata anche daconsiderazioni di tipo economico. Sono state prese in esame solo le operazioni svolte nel periodo di riferimentocercando di evitare che i criteri di valutazione e stima adottati potessero portare a sottovalutazione esopravalutazione delle singole poste (attendibilità).Il procedimento di attribuzione della spesa e di stesura dei relativi modelli obbligatori si è concretizzato nelrispetto formale e sostanziale delle norme che disciplinano la redazione dei documenti contabili (correttezza)mentre i documenti riportano i dati con una classificazione che ne agevole la consultazione. I valori numerici piùimportanti, infine, sono stati corredati da un’informativa supplementare, presente nella Nota integrativa, che nefacilita la comprensione e l'intelligibilità (comprensibilità).Anche in questo caso, si è partiti dal presupposto che gli utilizzatori di queste informazioni fossero già inpossesso della normale diligenza richiesta per esaminare i dati contabili di rendiconto e possiedano, allo stessotempo, una ragionevole conoscenza dell'attività svolta dall'amministrazione pubblica (rispetto del principio n.5 -Veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità).Nella fase tecnica che preceduto la stesura del documento contabile le componenti positive (entrate) nonrealizzate non sono state contabilizzate a consuntivo mentre le componenti negative (uscite) sono statecontabilizzate, e quindi riportate nel rendiconto, per la sola quota definitivamente raalizzata, con imputazionedella spesa nel relativo esercizio (rispetto del principio n.9 - Prudenza).Il riscontro sulle uscite, oggetto di impegno in conto competenza, ha comportato la verifica sulla presenza di tuttigli elementi identificativi, come la ragione del debito, l’indicazione della somma da pagare, il soggetto creditore,la scadenza dell’obbligazione e la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio, mentre agliuffici competenti spetta l'obbligo di conservare la relativa documentazione giustificativa.Il prospetto mostra il riepilogo della spesa per titoli, in sintonia con quanto riportato nella seconda parte delconto di bilancio ufficiale, mentre le note descrittive associate a ciascun argomento, sviluppate di seguito,espongono i criteri adottati per attribuire la spesa ai rispettivi esercizi.

Uscite competenza Rendiconto 2016(Riepilogo titoli) Stanziam. finali Impegni comp.

Disavanzo applicato in uscita 0,00 -Parziale 0,00 -

1 Correnti 51.573.702,93 43.070.982,662 In conto capitale 71.403.590,95 8.048.994,123 Incremento attività finanziarie 0,00 0,004 Rimborso di prestiti 2.600.000,00 2.486.288,035 Chiusura anticipazioni da tesoriere/cassiere 0,00 0,00

Parziale (impieghi) 125.577.293,88 53.606.264,817 Spese conto terzi e partite di giro 8.645.822,84 7.053.802,99

Totale 134.223.116,72 60.660.067,80

7.2 Spese correntiLe uscite di questa natura comprendono i redditi da lavoro dipendente (Macro.101), le imposte e le tasse(Macro.102), l’acquisto di beni e le prestazioni di servizi (Macro.103), i trasferimenti correnti (Macro.104), gliinteressi passivi (Macro.107), le spese per redditi da capitale (Macro.108), i rimborsi e le poste correttive delleentrate (Macro.109) a cui vanno aggiunte, come voce residuale, le altre spese correnti (Macro.110).In taluni casi, la norma contabile consente di adottare dei criteri di registrazione diversi dal principio generaleche prescrive l’imputazione dell’obbligazione giuridicamente perfezionata nell’esercizio in cui l’uscita diventaesigibile. In particolare, ed entrando quindi nello specifico:- Trattamenti fissi e continuativi (personale). Questa spesa, legata a voci con una dinamica salariale predefinita

dalla legge o dalla contrattazione collettiva nazionale, è stata imputata nell’esercizio in cui si è verificata larelativa liquidazione e questo, anche nel caso di personale comandato eventualmente pagato dall’ente chebeneficia della prestazione. In quest’ultima circostanza, il relativo rimborso è stato previsto e accertato nellacorrispondente voce di entrata;

- Rinnovi contrattuali (personale). La stima del possibile maggior esborso, compresi gli oneri riflessi a caricodell'ente e quelli che derivano dagli eventuali effetti retroattivi, è imputabile all’esercizio di sottoscrizione delcontratto collettivo, salvo che quest’ultimo non preveda il differimento nel tempo degli effetti economici;

- Trattamento accessorio e premiante (personale). Questi importi, se dovuti, sono imputati nell’esercizio in cuidiventeranno effettivamente esigibili dagli aventi diritto, anche se si riferiscono a prestazioni di lavororiconducibili ad esercizi precedenti;

- Fondo sviluppo risorse umane e produttività (personale). È imputato nell’esercizio a cui la costituzione delfondo si riferisce. In caso di mancata costituzione, e quindi in assenza di impegno della spesa nel medesimoesercizio, le corrispondenti economie confluiscono nel risultato di amministrazione a destinazione vincolata,ma solo nei limiti della parte del fondo obbligatoriamente prevista dalla contrattazione nazionale collettiva;

- Acquisti con fornitura intrannuale (beni e servizi). Questo tipo di fornitura, se destinata a soddisfare unfabbisogno di parte corrente, fa nascere un’obbligazione passiva il cui valore è stato attribuito all’esercizio incui è adempiuta completamente la prestazione;

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

26

- Acquisti con fornitura ultrannuale (beni e servizi). Le uscite di questa natura, come nel caso di contratti d’affittoo di somministrazione periodica di durata ultrannuale, sono attribuite, pro quota, agli esercizi in cui matura larata di affitto oppure è evasa la parte di fornitura di competenza di quello specifico anno;

- Aggi sui ruoli (beni e servizi). È impegnata nello stesso esercizio in cui le corrispondenti entrate sono oggettodi specifico accertamento in entrata, e per un importo pari a quello contemplato dalla convenzione stipulatacon il concessionario;

- Gettoni di presenza (beni e servizi). Sono attribuiti all’esercizio in cui la prestazione è resa, e questo, anchenel caso in cui le spese siano eventualmente liquidate e pagate nell’anno immediatamente successivo;

- Utilizzo beni di terzi (beni e servizi). Le spese relativa al possibile utilizzo di beni di terzi, come ad esempio lelocazioni e gli affitti passivi, è imputata a carico degli esercizi in cui l’obbligazione giuridica passiva viene ascadere, con il diritto del proprietario a percepire il corrispettivo pattuito;

- Contributi in conto gestione (trasferimenti correnti). Sono imputati nell’esercizio in cui è adottato l’attoamministrativo di concessione oppure, più in generale, nell’anno in cui il diritto ad ottenere l’importo si andrà aperfezionare. Infatti, se è previsto che l’atto di concessione debba indicare espressamente le modalità, i tempie le scadenze dell’erogazione, la previsione di spesa ne prende atto e si adegua a tale prospettiva,attribuendo così l’importo agli esercizi in cui l’obbligazione verrà effettivamente a scadere;

- Contributi in conto interessi (trasferimenti correnti). Sono di competenza degli esercizi in cui scadono lesingole obbligazioni poste a carico di questo ente (concedente), che si uniforma, così facendo, al contenutodel piano di ammortamento del prestito assunto dall’ente beneficiario del contributo;

- Contributi correnti a carattere pluriennale (trasferimenti correnti). Se previsti in bilancio, seguono i criteri diattribuzione esposti per i contributi in conto interesse;

- Oneri finanziari su mutui e prestiti (interessi passivi). Sono stati previsti e imputati negli esercizi in cui andrà ascadere ciascuna obbligazione giuridica passiva. Dal punto di vista economico, si tratta della remunerazionesul capitale a prestito che sarà liquidato all'istituto concedente sulla base del piano di ammortamento;

- Conferimento di incarichi a legali (beni e servizi). Questo genere di spesa legale, la cui esigibilità non èdeterminabile a priori, sono stati provvisoriamente imputati all’esercizio in cui il contratto di prestazioned’opera intellettuale è firmato ed in deroga, quindi, al principio della competenza potenziata. Si tratta di unapproccio adottato per garantire l’iniziale copertura per poi effettuare, in sede di riaccertamento dei residuipassivi a rendiconto, la reimputazione della spesa ad un altro esercizio. Quest’ultima operazione, comporta ilricorso alla tecnica del fondo pluriennale vincolato che consente di reimputare l’impegno ad un altro esercizio,purché la relativa spesa sia stata interamente finanziata nell’esercizio in cui sorge l’originaria obbligazione;

- Sentenze in itinere (beni e servizi). La presenza di cause legali in cui sussistono fondate preoccupazioni circal’esito non favorevole del contenzioso è un elemento che può incidere sulla solidità e sulla sostenibilità neltempo degli equilibri di bilancio, e questo, anche in presenza di sentenze non definitive. Esiste, pertanto,un’obbligazione passiva che è condizionata al verificarsi di un evento successivo (l’esito del giudizio o delricorso) ma che va subito fronteggiata. In presenza di situazioni come quella delineata è stata valutatadall'ente la possibilità di accantonare l’onere stimato in un apposito fondo rischi, la cui modalità di gestionecontabile è già descritta in altro specifico argomento, a cui pertanto si rinvia.

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle uscite correnti mentre il dettaglio (spesa per macro aggregati)è riportato nel conto di bilancio o nell’eventuale modello che riclassifica gli importi in base al piano dei contifinanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.1/U Rendiconto 2016(Correnti) Stanziam. finali Impegni comp.

101 Redditi da lavoro dipendente 11.573.814,30102 Imposte e tasse a carico dell'ente 870.891,59103 Acquisto di beni e servizi 27.762.087,17104 Trasferimenti correnti 1.111.293,41107 Interessi passivi 1.002.286,05108 Altre spese per redditi da capitale 0,00109 Rimborsi e poste correttive delle entrate 50.802,25110 Altre spese correnti 699.807,89

Totale 51.573.702,93 43.070.982,66

7.3 Spese in conto capitaleGli interventi per l’acquisto o la realizzazione di beni e servizi durevoli sono stati imputai negli esercizi in cuiandranno a scadere le singole obbligazioni derivanti dal rispettivo contratto o convenzione. Per gli interventi chenon richiedono la stima dei tempi di realizzazione (crono programma), l’imputazione ai rispettivi esercizi è stataeffettuata secondo il principio generale, in corrispondenza dell'esigibilità della spesa. Rientrano in questocontesto le spese in conto capitale a carico dell'ente (Macro.201), gli investimenti fissi lordi (Macro.202), icontributi agli investimenti (Macro.203), i trasferimenti in conto capitale (Macro.204) a cui va ad aggiungersi lavoce residuale delle altre spese in conto capitale (Macro.205). Con riguardo alle problematiche contabili diampio respiro prese in considerazione durante la stesura del rendiconto, si evidenzia quanto segue:- Finanziamento dell’opera. La copertura delle spese d’investimento deve sussistere fin dall’inizio e per l’intero

importo della spesa, e questo, anche in presenza si una situazione che preveda l’assunzione degli impegni supiù esercizi, secondo il criterio della competenza potenziata. L’eventuale presenza in bilancio di stanziamentiin conto capitale non ha autorizzato, di per sé, l’assegnazione dei relativi lavori che sono stati invecenecessariamente preceduti dall'accertamento della corrispondente entrata. Per maggiori dettagli su questoaspetto si rinvia allo specifico argomento della Nota integrativa dedicato alle modalità di finanziamento degli

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

27

investimenti;- Impegno ed imputazione della spesa. Le spese d'investimento, purché provviste di finanziamento e in

presenza di un'obbligazione verso terzi, sono state impegnate imputandole nell'esercizio di prevista esigibilitàdella relativa spesa.

In deroga a quanto sopra, se sussiste un primo tipo di condizioni minimali richieste dalla norma (quadroeconomico disponibile in seguito all'avvenuta approvazione del relativo progetto; avvenuta attivazionenell'esercizio di almeno una procedura di gara in corso di espletamento per una delle voci del quadroeconomico, escluse le spese progettuali), l'intero stanziamento del quadro economico è stato considerato"come impegnato" e ciascuna spesa è stata imputata nell'esercizio in cui si presume diventerà esigibile,evitando così la formazione di un'economia di bilancio (deroga limitata ad un solo esercizio). L'imputazionedella spesa in conto esercizi futuri è stata effettuata con il ricorso alla tecnica del FPV.

Sempre in deroga al principio generale, se sussiste un secondo tipo di condizioni minimali richieste dallanorma (quadro economico disponibile; impegno di spesa con un'obbligazione contrattuale su almeno unavoce del quadro economico, escluse le spese progettuali), l'intero stanziamento del quadro economico è statoconsiderato "come impegnato" e ciascuna spesa è stata imputata nell'esercizio in cui si presume diventeràesigibile, evitando così la formazione di un'economia di bilancio (nessun limite temporale alla deroga).

- Adeguamento del crono programma. I lavori relativi ad un'opera pubblica già finanziata possono essererealizzati nei tempi previsti oppure subire variazioni in corso d’opera dovute al verificarsi di situazionidifficilmente prevedibili. In presenza di variazione nei tempi previsti di realizzazione dell'opera, si è provvedutoa reimputare la spesa attribuendola all'esercizio in cui è prevista la sua esigibilità.

- Trasferimenti in conto capitale a favore di terzi. La concessione di contributi di parte investimento, puressendo collocata tra le spese in conto capitale, non appartiene a questo comparto. Si tratta, infatti, dellaprevista erogazione di fondi a beneficio di altri soggetti che assume, nell’ottica economica, la natura di undisinvestimento. Anche per questo motivo, queste voci sono collocate negli equilibri di bilancio tra quelleassimilate alle uscite di parte corrente. Gli eventuali impegni di questa natura sono stati pertanto assoggettatiagli stessi principi di competenza adottati per i trasferimenti correnti, già analizzati nell’omonimo argomento.

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle spese in conto capitale mentre il dettaglio (spesa per macroaggregati) è riportato nel conto di bilancio ufficiale o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessi importi inbase al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.2/U Rendiconto 2016(In conto capitale) Stanziam. finali Impegni comp.

201 Tributi in conto capitale a carico dell'ente 0,00202 Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni 7.997.294,80203 Contributi agli investimenti 51.699,32204 Altri trasferimenti in conto capitale 0,00205 Altre spese in conto capitale 0,00

Totale 71.403.590,95 8.048.994,12

7.4 Incremento di attività finanziarieSono comprese in questo specifico aggregato le operazioni riconducibili ad acquisizioni di attività finanziarie(Macro.301), concessione di crediti a breve termine (Macro.302), concessioni di credito a medio e lungo termine(Macro.303) con l’aggiunta della voce di carattere residuale relativa alle altre spese per incremento di attivitàfinanziarie (Macro.304).Gli stanziamenti di questa natura sono imputati nel bilancio dell’esercizio in cui viene a scadere l’obbligazionegiuridica passiva, rispettando quindi la regola generale che considera, come elemento discriminante, ilsussistere dell’esigibilità del credito nell’esercizio in cui la spesa è stata prima prevista e poi impegnata.In particolare, per quanto riguarda le concessioni di crediti, queste sono costituite da operazioni di diversocontenuto ma che hanno in comune lo scopo di fornire dei mezzi finanziari a terzi, di natura non definitiva, datoche il percipiente è obbligato a restituire l’intero importo ottenuto. Quest’ultima, è la caratteristica che differenzala concessione di credito dal contributo in conto capitale che invece è, per sua intrinseca natura, a caratteredefinitivo.Nello specifico, ed entrando così nel merito degli impegni per incremento di attività finanziarie:- Anticipazione di liquidità. Si verifica quando l’ente locale, in alternativa alla concessione di un vero e proprio

finanziamento, decide di erogare a terzi un anticipo di cassa di natura transitoria. I naturali beneficiari diquesta operazione di liquidità possono essere sia gli enti ed organismi strumentali che le società controllate osolamente partecipate. Per questo genere di operazione, di norma, il rientro del capitale monetario anticipatosi verifica in tempi ragionevolmente rapidi, per lo più nello stesso esercizio del flusso monetario in uscita. Inquest’ultimo caso, pertanto, all’uscita di cassa corrisponde un'analoga previsione di entrata (riscossione dicrediti) collocata nel medesimo anno del rendiconto (perfetta corrispondenza tra accertamento e impegnosullo stesso esercizio);

- Concessione di finanziamento. Questo tipo di operazione, a differenza dal precedente, è assimilabile ad unformale finanziamento concesso a titolo oneroso. L’elemento determinante che qualifica l’intervento dell’ente èl’attività esercitata del soggetto che ne viene poi a beneficiare, ritenuta meritevole di intervento finanziario. È ilcaso, ad esempio, del possibile finanziamento di un fondo di rotazione pluriennale, di solito associato ad unospecifico piano temporale di rientro del credito concesso.

Le operazioni appena descritte sono imputate nell’esercizio in cui viene adottato l’atto amministrativo diconcessione, purché l’iter procedurale si sia concluso nello stesso anno. In caso contrario, e cioè quando ildiritto di credito del futuro percipiente si colloca in un orizzonte temporale diverso da quello di adozione dell’atto,

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

28

l'imputazione della spesa è riportata negli esercizi in cui l’obbligazione passiva, a carico di questaamministrazione, viene a maturare.Il prospetto mostra la composizione sintetica delle spese per incremento di attività finanziarie mentre il dettaglio(spesa per macro aggregati) è riportato nel conto di bilancio ufficiale o nell’eventuale modello che riclassifica glistessi importi in base al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.3/U Rendiconto 2016(Incremento di attività finanziarie) Stanziam. finali Impegni comp.

301 Spese per acquisizione di attività finanziarie 0,00 0,00302 Concessione crediti di breve termine 0,00 0,00303 Concessione crediti di medio-lungo termine 0,00 0,00304 Altre spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

7.5 Rimborso di prestitiGli impegni destinati alla restituzione dei prestiti contratti sono stati imputati nell’esercizio in viene a scaderel'importo dell’obbligazione giuridica passiva a carico dell'ente che corrisponde, in termini monetari, alla rata diammortamento del debito (annualità).Appartengono a questa classificazione il rimborso dei titoli obbligazionari (Macro.401), dei prestiti a brevetermine (Macro.402), dei mutui e altri finanziamenti a medio e lungo termine (Macro.403) oltre al grupporesiduale del rimborso di altre forme di indebitamento (Macro.404).Nello specifico, ed entrando così nel merito degli stanziamenti di bilancio, si sottolinea che:- Quota capitale. Si tratta della restituzione frazionata dell’importo originariamente concesso secondo la

progressione indicata dal rispettivo piano di ammortamento, con la tempistica e gli importi ivi riportati.L’imputazione della spesa, senza alcuna eccezione, è stata effettuata nel rispetto del principio generale dicompetenza ed è collocata tra i rimborsi di prestiti;

- Quota interessi. È l’importo che è pagato all’istituto concedente, insieme alla restituzione della parte capitale,a titolo di controprestazione economica per l’avvenuta messa a disposizione della somma mutuata. La quotainteressi, pur essendo imputata in bilancio con gli stessi criteri della quota capitale, diversamente da questaultima, è collocata tra le spese correnti (Macro.107).

Il prospetto mostra la composizione sintetica delle spese per rimborso di prestiti mentre il dettaglio (spesa permacro aggregati) è riportato nel conto di bilancio ufficiale o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessiimporti in base al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.4/U Rendiconto 2016(Rimborso di prestiti) Stanziam. finali Impegni comp.

401 Rimborso di titoli obbligazionari 0,00402 Rimborso prestiti a breve termine 0,00403 Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 2.486.288,03404 Rimborso di altre forme di indebitamento 0,00

Totale 2.600.000,00 2.486.288,03

7.6 Chiusura delle anticipazioniSono associate a questa casistica le operazioni di restituzione delle anticipazioni ricevute dal tesoriere o dalcassiere (macro aggregato 501) che si contrappongono all’analoga voce, presente tra le entrate del medesimoesercizio, destinata a comprendere l’acquisizione di anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere (tipologia 100).L’eventuale somma presente a rendiconto indica la dimensione complessiva delle aperture di credito richieste altesoriere (entrate) per poi essere restituite, solo in un secondo tempo, dopo l’avvenuta registrazione incontabilità dell’operazione nel versante delle uscite. Si tratta di movimenti che nella formulazione adottata per lacontabilità finanziaria non costituiscono un vero e proprio debito, essendo sorti per far fronte a temporaneeesigenze di liquidità che devono essere chiuse entro la fine dello stesso esercizio.Anche in questo caso, non essendo prevista alcuna deroga al principio di riferimento, si applica la regolagenerale che impone di stanziare la spesa nell’esercizio in cui l’impegno, assunto sulla medesima voce,diventerà effettivamente esigibile.Il prospetto mostra la composizione sintetica relativa alla chiusura delle anticipazioni mentre il dettaglio (speseper macro aggregati) è riportato nel conto di bilancio ufficiale o nell’eventuale modello che riclassifica gli stessiimporti in base al piano dei conti finanziario, a cui pertanto si rinvia.

Tit.5/U Rendiconto 2016(Chiusura anticipazioni da tesoriere/cassiere) Stanziam. finali Impegni comp.

Chiusura anticipazioni da tesoriere/cassiere 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00

7.7 Altre considerazioni sulle usciteNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti della gestione delleuscite, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione della Nota integrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

29

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

30

8 FENOMENI CHE NECESSITANO DI PARTICOLARI CAUTELE

8.1 Valutazione prudente di fenomeni ad impatto differitoIl bilancio di previsione di questo esercizio era stato predisposto iscrivendo tra le entrate le componenti positiveche ragionevolmente si sarebbero rese disponibili nel periodo amministrativo considerato, mentre le componentinegative erano state limitate alle sole voci che avrebbero comportato l’assunzione di impegni di spesarealmente sostenibili, in quanto finanziati dalle corrispondenti risorse previste.Lo stesso criterio è stato poi seguito durante la gestione e nelle relative variazioni di bilancio, per cui leprevisioni di entrata (stima degli accertamenti di competenza) sono state dimensionate evitando fenomeni disovrastima mentre, nel versante delle uscite (stima degli impegni imputabili nell'esercizio), sono stati evitatifenomeni che avrebbero portato alla sottostima delle spese in corso di formazione o di definizione (rispetto delprincipio n.9 - Prudenza).L’approccio prudente alla politica di bilancio ha quindi creato le condizioni affinché i successivi atti di gestionepoggiassero su basi finanziarie sufficientemente solide, compatibilmente, però, con la disponibilità di adeguatiflussi informativi. Questa affermazione è sicuramente valida per gli eventi che presentano caratteristiche dinormalità e semplicità operativa; situazioni, quindi, prive di rischio significativo.Ma nel medesimo intervallo di tempo si sono anche manifestati fenomeni che non offrivano lo stesso grado diprevedibilità e facilità di intervento, aspetti su cui è opportuno concentrare a rendiconto le dovute attenzioni. Nelpredisporre questo bilancio, ad esempio, era stata posta particolare attenzione nel valutare l’impatto di alcuniparticolari fenomeni, come la consistenza e le possibili implicazioni prodotte dalla modalità di finanziamentodegli investimenti, il tipo e quantità delle garanzie prestate a terzi, gli eventuali impieghi di risorse in strumentiderivati, oltre alla possibile presenza di situazioni in corso di definizione che avrebbero potuto portare allaformazione debiti fuori bilancio. Si tratta di fatti e circostanze che ora, in fase di consuntivo, devono esserenuovamente oggetto di particolari cautele e, come tali, approfonditi in modo separato nei successivi punti dellaNota integrativa.

8.2 Modalità di finanziamento degli investimentiLe fonti a cui l’ente può accedere per reperire beni o servizi di natura durevole sono le entrate correnti destinateper legge a tale scopo, l’eccedenza corrente di bilancio (risparmio), l’alienazione di beni e diritti patrimoniali, iproventi dei permessi di costruire (oneri di urbanizzazione), i trasferimenti in conto capitale, le accensioni diprestiti e l’avanzo di amministrazione (eccedenza di esercizi pregressi).L’eventuale fondo pluriennale vincolato applicato (FPV/E), pur essendo collocato tra le entrate, è solo lariproposizione in bilancio, per esigenze di quadratura contabile dovute all'adozione del criterio di competenzafinanziaria potenziata, di entrate in prevalenza a specifica destinazione che sono già state contabilizzate edaccertate in esercizi precedenti. Il FPV/E stanziato in entrata, in definitiva, può essere paragonato alfinanziamento delle spese di bilancio ottenuto applicando in entrata la parte vincolata dell'avanzo diamministrazione. Si tratta di due modalità che hanno origine diversa ma simile natura contabile; sono, per laquasi totalità, originate da risorse attivate in esercizi precedenti e provviste di un vincolo di destinazione più omeno elevato. Questo significa che la decisione di finanziare un investimento con fonti di questa natura puòessere modificata, anche in presenza di future economie di spesa, solo con l'adozione di particolariprocedimenti contabili, sempre adeguatamente motivati.L'importanza di approfondire nella Nota integrativa le modalità di finanziamento delle opere pubbliche messe inatto deriva dall'importante influsso che queste scelte hanno sugli equilibri finanziari. Per quanto riguarda lespese in conto capitale, gli effetti indotti dall’espansione degli investimenti sono per taluni versi positivi, come ilbeneficio immediato prodotto sull’economia locale (maggiore disponibilità di lavoro) e sulla qualità dei serviziresi (disponibilità di infrastrutture migliori) ma ci possono essere anche conseguenze negative, come l’impattoche può derivare dal rimborso del prestito (quota capitale e interessi) in presenza di un opera finanziata con ilricorso al credito oneroso di terzi. Le considerazioni tecniche su quest’ultimo fenomeno, come la necessariacautela che deve portare alla scelta della forma di finanziamento, sono già state formulate nei corrispondentiargomenti della Nota integrativa (livello di indebitamento ed esposizione per interessi passivi).Per quanto riguarda invece gli aspetti prettamente contabili relativi alle modalità di finanziamento e diimputazione contabile delle entrate di parte investimento, oggetto di rendiconto, si sottolinea quanto segue:- Grado di copertura. Ciascuna spesa è associata alla corrispondente fonte di entrata. Si da atto, inoltre, che la

successiva attivazione dell’opera, con l’assegnazione delle prestazioni di natura tecnica o intellettuale, haavuto luogo se, e solo dopo, il completo reperimento del finanziamento previsto. L’intervento, infatti, deveessere coperto da opportune risorse fin dall’inizio, e questo, a prescindere dallo sviluppo temporale dei lavori(crono programma) e dai tempi di assunzione dei relativi impegni;

- Criterio d’imputazione. Il finanziamento effettivo di ciascun investimento può derivare sia da poste accertate einteramente imputate nello stesso esercizio che da entrate accertate nell’esercizio ma imputate in esercizisuccessivi. Costituiscono idonea copertura finanziaria, nel primo caso, le risorse accertate e imputate nellostesso esercizio, compreso l’avanzo di amministrazione deliberato con il precedente rendiconto e poiapplicato a bilancio, mentre nel secondo, le entrate accertate nell'esercizio ma imputate negli anni successivipurché l’esigibilità dell’incasso dipenda dalla semplice manifestazione unilaterale dell’ente o da quellaconclamata degli enti pubblici concedenti.

La situazione, come riportata nel prospetto successivo ed avendo soprattutto riguardo agli effetti prodotti dalricorso all’indebitamento, anche non assistito da eventuali contributi in conto interessi, non richiede alcunintervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto di nuoveed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

31

Modalità di finanziamentodei principali investimenti attivati nell'esercizio

Finanziamenti2016

FPV per spese in C/capitale (FPV/E) 4.153.636,15Avanzo di amministrazione 0,00Risorse di parte corrente 0,00Contributi in conto capitale 2.369.930,32Mutui passivi 0,00Altre fonti di finanziamento 1.525.427,65

Investimenti 8.048.994,12

8.3 Garanzie prestateL’amministrazione può legittimamente concedere delle garanzie, principali o sussidiarie, a favore di altri soggettie sottoscrivendo i rispettivi documenti che vincolano l’ente nel tempo. Dal punto di vista prettamentepatrimoniale, il valore complessivo delle garanzie prestate è riportato tra i conti d’ordine della contabilitàeconomica mentre la concessione della singola garanzia non richiede, di regola, alcuna specifica registrazionefinanziaria, né è soggetta a particolari restrizioni.Pur in assenza di specifici vincoli, l’approccio prudente alle problematiche della gestione, che deve sempreprecedere le scelte della pubblica amministrazione, può portare l’ente a preferire il possibile accantonamento diun fondo rischi tra le uscite di competenza. L'eventuale stanziamento a carattere facoltativo può essereassimilato ad un'economia volontaria di bilancio, che non è stata oggetto di impegno, e collegata al rischioimplicito connesso con la sottoscrizione delle garanzie verso terzi. Questo risparmio produce a rendiconto unacomponente positiva nel calcolo del risultato, importo poi riservato, nella forma di avanzo vincolato, allacopertura dell’onere che potrebbe sorgere in futuro per l’eventuale escussione del debito garantito.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Elenco delle garanzie prestate dall'Ente(Consistenza)

Rendiconto2016

Non ci sono garanzie da segnalare

Totale 0,00

8.4 Impieghi finanziari in strumenti derivatiPer “strumenti derivati” si intendono i prodotti offerti dal mercato creditizio il cui valore dipende dall’andamento diun’attività sottostante che può essere di natura finanziaria, come ad esempio i titoli azionari, i tassi di interesse ol’andamento dei cambi, oppure di natura reale, come nel caso di oro, petrolio, e così via. Le difficiliproblematiche di gestione connesse con l’avvenuta sottoscrizione di strumenti derivati sono emerse in seguito alprogressivo diffondersi di questi strumenti atipici anche nel particolare mondo degli enti locali.Queste operazioni hanno avuto un impatto positivo ed immediato sul bilancio, dato che il loro acquisto eraproprio finalizzato allo scopo di liberare risorse finanziarie altrimenti congelate dall’indebitamento pregresso. Inuna prospettiva di più ampio respiro, però, gli impieghi in strumenti derivati hanno avuto l’effetto di trasferire inun futuro più o meno lontano il rischio che deriva dalla definitiva quantificazione del prestito effettivo darimborsare. In particolari circostanze, si sono pertanto verificati effetti distorsivi sul bilancio non previsti almomento dell’originaria stipula. Questo è il motivo per cui le operazioni di questa natura hanno incontrato uncrescente livello di elevata attenzione. L’eventuale presenza di strumenti derivati va pertanto monitorata con ladovuta cautela, visti i possibili risvolti sui delicati equilibri di bilancio, difficilmente prevedibili con largo anticipo.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Impieghi finanziari in strumenti derivati(Consistenza)

Rendiconto2016

Non ci sono impieghi da segnalare

Totale 0,00

8.5 Debiti fuori bilancio in corso formazioneI debiti fuori bilancio sono situazioni debitorie riconducibili ad attività di gestione intraprese ma non ancoraformalizzate con l’assunzione del relativo impegno. Le casistiche sono varie, come l'esito di sentenze esecutive,la necessità di coprire disavanzi di consorzi, aziende speciali, istituzioni, l'esigenza di finanziare convenzioni, atticostitutivi e ricapitalizzazioni di società, fino alla necessità di ultimare procedure espropriative ed occupazionid'urgenza. Un debito fuori bilancio può nascere anche in seguito all'avvenuta acquisizione di beni e servizi inviolazione degli obblighi di preventivo impegno della spesa, con la conseguenza che l'amministrazione deve poidimostrare la pertinenza di questo ulteriore fabbisogno di risorse con le attribuzioni riconducibili alle funzioni

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

32

proprie dell'ente. Si deve pertanto conciliare, seppure a posteriori, l'acquisto del bene o del servizio con leregole ufficiali della contabilità e della contrattualistica pubblica.Dal punto di vista operativo, l'ente iscrive in contabilità queste passività pregresse con un procedimento cheprevede il loro riconoscimento con apposita delibera soggetta all'approvazione del consiglio, atto che va così adimpegnare e finanziare la relativa spesa. Il riconoscimento del debito, la contabilizzazione della posta nella partepassiva del bilancio e il reperimento del finanziamento, pertanto, sono tre distinti passaggi di un unicoprocedimento formale che porta alla regolarizzazione della pratica.La presenza di eventuali debiti fuori bilancio in corso di formazione, al pari di altre passività la cui esistenza è inqualche modo nota ancorché non del tutto definita, può richiedere l’accantonamento di somme tali daconsentire, nella prima occasione utile, il riconoscimento formale del debito pregresso con il suo contestualefinanziamento e la registrazione in bilancio.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiedealcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto dinuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normalesvolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

Debiti fuori bilancio in corso di formazione(Non ancora riconoscibili) Importo

Sentenze 80.532,72Disavanzi 0,00Ricapitalizzazioni 0,00Espropri 0,00Altro 159.223,10

Totale 239.755,82

Denominazione Sentenze Contenuto e valutazioni Procedure esecutive e legale discarico al Tesoriere Comunale

Denominazione Disavanzi Contenuto e valutazioni Nessun elemento da segnalare

Denominazione Ricapitalizzazioni Contenuto e valutazioni Nessun elemento da segnalare

Denominazione Espropri Contenuto e valutazioni Nessun elemento da segnalare

Denominazione Altro Contenuto e valutazioni Vari debiti fuori bilancio

8.6 Altre considerazioni su fenomeni particolariNon ci sono considerazioni tecniche o valutazioni particolari da segnalare su altri aspetti della gestione chenecessitano di particolari cautele, in aggiunta o ad integrazione di quanto già riportato in questa sezione dellaNota integrativa.

Nota integrativa al rendiconto 2016 (D.Lgs.118/11) Comune di Matera

33

9 CONCLUSIONI

9.1 Considerazioni finali e conclusioniI documenti contabili di rendiconto sono stati predisposti attenendosi alle regole stabilite dalla normativa invigore e sono coerenti con le “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi dibilancio” (D.Lgs.n.118/11), applicabili a questo esercizio. In particolare, il bilancio complessivo è in equilibrio intermini di stanziamenti definitivi e la scomposizione dello stesso nelle singole componenti rispecchia leprescrizioni di legge.Il consuntivo è stato predisposto secondo lo schema del rendiconto della gestione previsto dalla normativavigente, che comprende il conto del bilancio, i relativi riepiloghi, il quadro generale riassuntivo, la verifica degliequilibri, lo stato patrimoniale e il conto economico. Al rendiconto sono stati allegati i prospetti del risultato diamministrazione, la composizione del fondo pluriennale vincolato, la composizione del fondo crediti di dubbiaesigibilità, il prospetto degli accertamenti per titoli, tipologie e categorie, quello degli impegni per missioni,programmi e macro aggregati, la tabella degli accertamenti imputati agli esercizi successivi, quella degli impegniimputati agli esercizi successivi, il prospetto dei costi per missione, le spese per l’utilizzo di contributi etrasferimenti da organismi comunitari e internazionali, quelle per lo svolgimento delle funzioni delegate dalleregioni, ed infine, il prospetto dei dati SIOPE.I criteri di attribuzione delle entrate e delle uscite rispecchiano il principio della “competenza finanziariapotenziata” mentre risulta correttamente calcolato sia il risultato di amministrazione che il fondo pluriennalevincolato. I crediti verso terzi sono stati attentamente valutati come il possibile accantonamento del rispettivofondo svalutazione. I fenomeni con andamento pluriennale che potevano avere effetti distorsivi sull’attualestrategia di bilancio, conseguente all'avvenuta approvazione di questo rendiconto, sono stati descritti edanalizzati, in ogni loro aspetto, fornendo inoltre le opportune considerazioni.Dove la norma dava adito a interpretazioni controverse e non ancora consolidate, è stato scelta una soluzioneche andasse a privilegiare la sostanza invece che il puro e semplice rispetto della forma, come previsto dalrispettivo principio. Le informazioni di natura contabile richieste dalla legge, e non già riportate nei modelliobbligatori ed ufficiali, sono state riprese e sviluppate nella presente Nota integrativa, fornendo quindi unachiave di lettura tecnica al quadro finanziario ed economico complessivo.I fenomeni analizzati in questa relazione, infine, sono stati descritti con un approccio che li rendesse piùcomprensibili agli interlocutori, pubblici o privati, in possesso di una conoscenza, anche solo generica, sullacomplessa realtà economica e finanziaria dell’ente locale.