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Note di Sala... · 2020. 6. 16. · secondo si distende in disegni melodici af-fidati allLoboe e al flauto, che dialogano tra di loro. Proprio questo aspetto fu giudicato innovativo

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Page 1: Note di Sala... · 2020. 6. 16. · secondo si distende in disegni melodici af-fidati allLoboe e al flauto, che dialogano tra di loro. Proprio questo aspetto fu giudicato innovativo
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Note di Sala

Franz Schubert(Liechtenthal 1797 – Vienna 1828)Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485AllegroAndante con motoMinuetto Allegro vivaceDurata: 28’

Il 1816 fu un anno particolarmente intensoe felice per Franz Schubert che, nonostanteil faticoso e poco amato impiego come mae-stro di scuola, trovò il tempo per comporrealcuni dei più importanti capolavori della suaproduzione musicale, tra i quali, insieme adalcuni Lieder su testi di Goethe, figurano laQuarta sinfonia, completata ad aprile e inti-tolata Tragica dall’amico Schober, il Rondòper violino ed archi, una pagina preziosa, piùcameristica che orchestrale, che non sfiguraaccanto alle sue opere più celebrate e perlungo tempo più famose, e la Quinta sinfoniaterminata il 3 ottobre. Questa Sinfonia, chepuò essere considerata un gioiello riservatoa pochi, quella ristretta cerchia di amici peri quali Schubert faceva eseguire in forma pri-vata le sue composizioni, fu eseguita, per laprima volta nell’autunno del 1816 in casa diOtto Harwing, strumentista del Burgtheater,che diresse un’orchestra di dilettanti. La sin-fonia, come molte altre opere del compositoreaustriaco, sarebbe diventata popolare dopomolti anni dalla sua morte essendo stata pub-blicata a Lipsia dalla casa editrice Breitkopf& Hartel soltanto nel 1885.Nella Quinta sinfonia e nel Rondò, compostocontemporaneamente, Schubert s’ispirò almodello mozartiano, di cui si servì, da unaparte, per sottrarsi alla pesante influenza diBeethoven, dall’altra, per rivelare il suo grandeamore per le melodie del Salisburghese de-finite magiche e di cui diede efficace testi-monianza in una pagina del suo diario scritta

la sera del 13 giugno 1816:“Questo giorno rimarrà sempre per me unodei più sereni e più luminosi della mia vita.Come un’eco lontana mi risuonano le magichemelodie di Mozart. Nelle tenebre di questavita ci mostrano un avvenire sereno e lumi-noso a cui aneliamo con fede. O Mozart, im-mortale Mozart, quanti raggi della luce avve-nire tu hai dardeggiato nella nostra anima!”Proprio i raggi del genio immortale di Mozartsembrano illuminare questa Sinfonia, che,per la delicatezza dell’organico leggero e quasicameristico per l’assenza dei timpani e delletrombe, si presenta come un vero e proprioomaggio al compositore di Salisburgo. Vivacità e brillantezza, caratteristiche fonda-mentali della Sinfonia, emergono già nel pri-mo movimento, Allegro, in forma-sonata, lecui quattro misure d’introduzione formanoun vero e proprio siparietto, che si alza grazieai legni e ai primi violini ai quali è affidato ilcompito di introdurre con un disegno staccatoil primo tema, di carattere gaio e spensierato.Alla spensieratezza del primo tema fa da pen-dant il carattere galante del secondo esposto,con leggerezza, dagli archi. Molto eleganteè il secondo movimento, Andante con moto,diviso, dal punto di vista formale, in due se-zioni e con un primo tema semplice e di ca-rattere popolare, mentre il Minuetto è il mo-vimento dove il modello mozartiano apparemaggiormente seguito; il tema principale, se-condo alcuni commentatori, ricorda, infatti,quello del Minuetto della Sinfonia in sol mi-nore di Mozart. Caratteristiche più marcata-mente schubertiane ha, invece, il Trio, nelquale appare un gentile tema di Ländler espo-sto dai violini. L’ultimo movimento, Allegrovivace, si evidenzia nella parte iniziale peruna scrittura estremamente frizzante e bril-lante che ricorda lo stile rossiniano nel primotema, a cui si contrappone il secondo, can-tabile e grazioso.

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Ludwig van Beethoven(Bonn 1770 – Vienna 1827)Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21Adagio molto, Allegro con brioAndante cantabile con motoMinuettoAdagio, Allegro molto e vivaceDurata: 27’

Composta tra il 1799 e gli inizi del 1800quando Beethoven era ormai sulla sogliadei trent’anni, la Sinfonia n. 1 in do mag-giore si pone come un magnifico ponte trala produzione di Haydn e Mozart, da unaparte, e i suoi successivi lavori dall’altra.Grande sinfonista, Beethoven si accostò re-lativamente tardi a questa forma consape-vole della difficoltà di introdurre novità inun genere nel quale era molto forte il pesodella tradizione, rappresentata da Haydnche nel 1795 aveva presentato al pubblicoinglese le sue due ultime sinfonie londinesi,la n. 103 col rullo di timpani e la n. 104London. Tra il 1794 e il 1795 anche Bee-thoven aveva progettato di scrivere una sin-fonia, ma, dopo aver lavorato ad un abbozzoalquanto frammentario di un primo movi-mento nella tonalità di do minore, decisedi interrompere il lavoro per completarealtre composizioni, riprendendolo appuntonel 1799. La Sinfonia fu eseguita, per laprima volta, sotto la direzione del compo-sitore, il 2 aprile 1800 all’Hofburgtheaterdi Vienna in un’Accademia a beneficio diBeethoven che vendette personalmente ibiglietti nella sua residenza dopo aver messoun regolare annuncio sulla «Wiener Zei-tung» il 26 marzo 1800.In questa prima esecuzione, che giunse altermine di un concerto di circa cinque orein cui furono eseguite altre composizioni,la Sinfonia fu accolta favorevolmente sia dalpubblico che dalla stampa.

Questa Sinfonia, i cui elementi di novitàconvivono con altri legati alla tradizione,soprattutto nella parte introduttiva del primomovimento, Adagio molto, abbastanza am-pia sebbene non raggiunga le proporzionidi quelle delle Londinesi di Haydn, è inno-vativa nella struttura tonale nella quale sievidenzia una certa ambiguità tonale otte-nuta all’inizio con un’immediata, quantotransitoria modulazione alla sottodominante.Nell’Allegro con brio, in forma-sonata, tra-spaiono alcune caratteristiche del personalelinguaggio beethoveniano nel contrasto deidue temi, dei quali il primo ricorda quelloiniziale della Jupiter di Mozart, mentre ilsecondo si distende in disegni melodici af-fidati all’oboe e al flauto, che dialogano tradi loro. Proprio questo aspetto fu giudicatoinnovativo dalla critica, come è testimoniatodal rimprovero mosso a Beethoven dall’ano-nimo recensore dell’«Allgemeine Musikali-sche Zeitung» che notò un uso eccessivodei legni. Più tradizionale è il secondo mo-vimento, Andante cantabile con moto,anch’esso in forma-sonata, nel quale emer-ge, come tema principale, dalla voce deisecondi violini che la espongono inizial-mente, una melodia gentile e aggraziata.Estremamente innovativo è, invece, il terzomovimento che, pur conservando il tradi-zionale titolo di Minuetto, è scritto in unandamento Allegro molto e vivace che loallontana dalle corrispondenti pagine salot-tiere di Haydn e Mozart. L’ultimo movimen-to, aperto da una breve introduzione, Ada-gio, inesistente nei finali delle sinfonie diHaydn o di Mozart, si snoda in un brillanteAllegro molto e vivace in forma di rondò,il cui primo tema è tratto dall’abbozzo dellasinfonia progettata nel 1795.

Riccardo Viagrande

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Prossimi appuntamentiPoliteama Garibaldi

VeneRdì 26 giugno, oRe 21SaBato 27 giugno, oRe 17,30domenica 28 giugno, oRe 11mozart Sinfonia n. 36 in do maggiore KV 425 "Sinfonia di Linz" Schumann Sinfonia n.4 in re minore op.120

Orchestra Sinfonica Siciliana

Fondazione oRcheStRa SinFonica SiciLiana

consiglio di amministrazione Revisori dei contiMaria Elena Volpes, Presidente Mario Sciumé PresidenteMarco Intravaia, Vice Presidente Bernardo CampoSonia Giacalone Lorenzo MiraGiulio PirrottaEnrico Sanseverino

SovrintendenteAntonino Marcellino

Botteghino PoLiteama gaRiBaLdi – Piazza RuggieRo Settimoingresso gratuito sino ad esaurimento di 178 posti a concertoe’ obbligatoria la prenotazione telefonica o via mailtel.091 6072532/533 – [email protected]

Per informazioni:il Botteghino del Politeama sarà aperto al pubblico a partire da mercoledì17 giugno dalle ore 9 alle ore 13 e un'ora e mezza prima del concerto, conchiusura domenicale, eccetto se per tale giornata è prevista produzione.