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Nov.-Dic. 2014

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EE ’’ strano vedere che, nonostante i numeri le diano unamaggioranza solida, 8 voti contro 3 di opposizione,

nel l ’amministrazione di Daniele Perul l i si noti un fermento,una rissosità latente, strisciante, che appare quantomeno so-spetta.Ecco alcuni esempi che sostengono tale convincimento.Maggio 201 2, siamo all ’ insediamento della seconda ammini-strazione a guida Perul l i . Nel la lettura dei componenti lagiunta comunale, a sorpresa, non compare il nome di Giaco-mo Stifani. Niente di strano, a voler guardare il risultatoelettorale, dato che il dott. Stifani risulta essere, voti al la ma-no, i l quinto degli eletti con circa 1 70 preferenze, e quindidietro ai quattro assessori scelti dal sindaco (Congedo, Arcu-ti , Conte e Menallo). A te Giacomo assegniamo il ruolo dicontrol lore, farai i l Presidente del Consigl io.Presumibile però che, anche se obtorto collo, la decisione diessere estromesso dalla giunta non sia andata giù a Giaco-mo Stifani. Passa poco tempo che infatti , quest’ultimoabbandona il partito di Forza Ital ia e passa nelle fi la di Movi-

mento Regione Salento di Paolo Pagliaro. Abbandona lagrande ala protettrice di Daniele Perul l i , riferimento localeindiscusso del partito del Cavaliere e da sempre fedelissimodi Raffaele Fitto. Uno sgarbo o un avvertimento? A metàmandato ne ridiscutiamo! Vedremo di operare un avvicenda-mento in giunta: fuori uno degli attual i assessori e dentro

Io speriamo che me la cavodi Fabrizio Manni

LL''EEDDIITTOORRIIAALLEE

Sim, Sala ... Bim!

Aradeo

l iberamentearadeo.wordpress.com Aradeo LiberamenteNumero 1 0 Novembre-Dicembre 2014

di Francesco Rella

PERIODICO DI INFORMAZIONE

DISTRIBUZIONE GRATUITA

youtube.com/user/l iberamentearadeo

Aradeo

continua a pagina 2

Aradeo

SS i lvan, Tony Binarel l i , DavidCopperfield, Antonio Casanova,

Raul Cremona, l ’amministrazione co-munale di Aradeo. Cosa ci azzecca unente pubblico in un elenco di i l lustrifuoriclasse della prestidigitazione? Neha tutto i l diritto, al contrario, se si tieneconto che tra le branche della magiarientra l ’ i l lusionismo, ossia l ’arte di farapparire come vere cose irreal i .Spettacolarizzando e creando, in defi-nitiva, l ’ i l lusione nella platea deglispettatori. Ci sono cascati, peresempio, i l 1 0 ottobre i tre rappre-sentanti del la minoranza, i l lusi di co-gl iere in castagna la contropartepolitica, convinti che nel faldone ufficia-le del consigl io che doveva approvareil bi lancio di previsione mancasse ilformalmente corretto parere allegatodel revisore. Che forse, invece, c’era.Solo che l’estrazione del famoso coni-gl io dal ci l indro è stata, in quel mo-

mento, così geniale che neppurel ’ i l lusionista in pedana si è reso contodi aver afferrato le orecchie del

simpaticissimo animale. Risultato:consigl io rinviato per stupore collettivo!Può catalogarsi, invece, a metà stradafra la bacchetta magica della fata diCenerentola e l ’ i l lusionismo puro daordine perentorio sti le Giucas Casella,

“abbandonerete la sala solo quando lodirò io!”, i l numero che ha svuotatol ’ala di destra rispetto al pubblico cheosserva, estasiato. I l prossimo passoper sorprendere? Chissà, forse unconsigl io comunale che inizi con tutti iconsigl ieri in partenza incatenati ecapaci poi di l iberarsi senza aiutoesterno ed abbandonare in simultaneal’aula. Da restare sbigottiti . Escapolo-gia al lo stato puro, che neppure il mi-gl ior Houdini saprebbe attuare! L’apritisesamo di rito, per tornare al mondoreale, non è stato finora sufficiente asvegliarsi una bella mattina e trovare larotatoria dei sogni o un efficienteimpianto semaforizzato. Là, dove tuttoi l paese l’attende da circa due anni, edancor di più da quando nel novembre201 3 la soluzione era stata annunciatadietro l ’angolo. A volte la realtà sba-lordisce più di un “sim sala bim!”.

Come fare sopravvivere un'Amministrazione

applicando alla politica l'arte di arrangiarsi

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2 Novembre-Dicembre 2014

Giacomo. Ma chi si deve fare da parte? I l più papabile appa-re Giuseppe Menallo, anche perché la sua azione ammini-strativa è impalpabile, si l imita a qualche annacquatointervento in Consigl io Comunale, senza sostanza, e qualcheapparizione secondaria presso le istituzioni scolastiche enulla di più. Che ce lo teniamo a fare Menallo che, oltretutto,sul la vendita del la scuola di via Torino ha una posizione nonall ineata (aveva addirittura raccolto 800 firme per scongiu-rarne la vendita)? In aula, durante i consigl i comunali , sia as-siste a balletti degni del migl ior Nureyev: a volte si assentagiusto al momento del voto sul lo specifico argomento, a voltesi astiene, a volte vota a favore N roba da far ridere i pol l i !Nel frattempo Forza Ital ia, che aveva perso un pezzo conGiacomo Stifani, se lo riprende però subito dall ’altroversante. Ecco che Rocco Conte abbandona la senatrice PoliBortone ed il suo maestro politico Gerardo Fil ippo e traslocabaracca e burattini in Forza Ital ia. E’ tutta una rincorsa aservire e riverire i l Capo (Daniele Perul l i)! ! !???Non va trascurato che la prossima volta i l capo non potrà più

fare il sindaco, quindi potrebbe toccare a chi meglio avràaccondisceso. Lo sa bene Nicola Congedo, che con lui hagià un grande debito di riconoscenza per i voti che gli haservito nella passata campagna elettorale e grazie ai quali hafatto un figurone.Lo sa bene Walter Arcuti , che, sommessamente comesempre, tesse la sua rete di conoscenze.E così anche Rocco Conte, per non essere da meno, si

mette a completo servizio del capo, nel la speranza che do-mani possa essere lui i l prescelto, the Special One.Così i l gruppo consil iare Io Sud scompare, e al l ’orfano consi-gl iere Sergio De Salvatore non rimane altro che unirsi algruppo Insieme per Aradeo, i l gruppo del capo. De Salvatorescompare dal radar, le sue presenze in consigl io si fannosempre più rare, fino a svanire del tutto. Perché? Perché avolte si notano più le assenze che le presenze. Caro sindaco,stai attento, che ti potrei anche far mancare il mio appoggio!Nel frattempo Giacomo Stifani prende in mano le redini delConsigl io Comunale e, in modo del tutto fuori dagl i schemi,dispensa benedizioni, interventi pro sindaco, bacchettasempre e comunque i consigl ieri di minoranza, che, poverini,non sanno come trarsi d’ impaccio da questa situazione: giàsiamo pochi, neanche ci fa parlare!La situazione è tragicomica: I l presidente del consigl io tuttofa fuorché il moderatore, anzi, quando può, ma più spessoquando non può e non dovrebbe, risponde alla minoranza alposto del sindaco, al posto degli assessori ed anche del se-gretario comunale: un vero e proprio “one man show”!Ora siamo a metà mandato e, se la mia teoria è corretta, do-vrebbe esserci la rotazione in giunta: fuori Menallo e dentroStifani N ma passano i giorni e non succede nulla. Al loraforse mi sarò sbagliato!Però, c’è un però. Spiegatemi perché è andato in scenaquello spettacolo indecoroso dell ’ultimo consigl io comunaledel 27 novembre scorso: i l presidente del consigl io dà inescandescenze di punto in bianco contro i l consigl iere Stefa-no Chezzi e, fuori dal la grazia di Dio, lo espelle dal l ’aula. Anulla valgono i richiami e consigl i del sindaco, anzi i due simettono a battibeccare fra di loro in modo esplicito. I l sindacoaddirittura lo invita a dimettersi.“Non c’è problema” ribatte Stifani. E no, i l problema c’è eormai si vede! ! !Se Daniele Perul l i vuole salvare la faccia ha due solealternative: o sfiducia Giacomo Stifani e gl i togl ie la carica diPresidente del Consigl io, oppure lo nomina assessore al po-sto di Menallo, togl iendogli la possibi l ità di fare altri danni elasciarsi andare ad ulteriori stupidaggini istituzionali .A te la palla Daniele, sperando che la notte di Natale ti porticonsigl io! ! !A noi non rimane che osservare basiti questo spettacolo,nel la speranza che non pesi sul la pel le dei cittadini.BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI .

Io speriamo che me la cavosegue da pag. 1

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Novembre-Dicembre 2014

Tagli del governo centrale: Tasi o non Tasi?

di Gloria Giaracuni

LL o Stato centrale ha dato l ’opportunità al le amministrazio-ni local i di azzerare in vari modi la TASI (ai sensi del l ’art.

1 comma 679 della legge 1 47/201 3) o comunque di modu-larla al meglio sul le esigenze della col lettività. Nel teramano,a Campli , l ’amministrazione ha, per esempio, esonerato dalpagamento della Tasi per i primi due anni quel le attività pro-duttive che investiranno nel paese, oltre a prevedere agevo-lazioni per le attività stagionali . Ma senza andare troppolontano, comuni come Collepasso, Alezio, Arnesano, Sanni-cola, Tuglie, Carpignano Salentino, San Cesario, San Pietroin Lama (per citare alcuni non distanti da Aradeo) hannocompletamente azzerato la Tasi: i cittadini non pagherannonulla.A Soleto, Corigliano D’Otranto, Cursi, Lizzanello e Martano l ’al i-quota è stata azzerata solo per le abitazioni principal i categoria A/1A/8 A/9 (per le quali è calcolata l ’ IMU); Sogliano Cavour ha previ-sto riduzioni di euro 40 euro per ogni figl io a carico con età inferioreai venti anni e di 80 per ogni figl io con disabil ità: una simile detra-zione è stata applicata anche a Galatina e a Zollino, che ha inoltreprevisto un ulteriore -20% per i possessori di un’unica abitazione secassaintegrati e disoccupati, per coloro che risiedono per più di 6mesi al l ’anno all ’estero e per i giovani nuclei famil iari con figl io a ca-rico e mutuo sul la prima casa. Melpignano ha tutelato gl i anzianipensionati (meno 20 euro per i nuclei famil iari composti da “unicapersona di età superiore ad anni 65 e con reddito ISEE non supe-riore ad € 1 0.632,94”), mentre Ruffano ha azzerato l ’al iquota perle abitazioni di anziani e disabil i che acquisiscono la residenza inistituti di ricovero sanitari.Tra i comuni che hanno previsto detrazioni sul l ’abitazione principalerientrano pure Matino (25 euro), Scorrano (1 00 euro per l ’abitazio-ne oltre a € 50 per ogni figl io di età inferiore a 26 anni), Muro

Leccese (detrazione di 200 euro) e Lecce che ha stabil ito due di-verse aliquote in base alla categoria catastale dell ’abitazione princi-pale e detrazioni di 50 euro per le A/3 e 1 00 euro per A/4 o A/5,raddoppiate in caso di famil iari portatori di handicap e per i nucleifamil iari con tre o più figl i .Tra i comuni che hanno applicato l ’al iquota del 2,5 per mil le (massi-mo consentito per legge) compare Racale (che però ha previstouna detrazione di 40 euro per abitazioni con nuclei famil iari non su-periore ai 26.000 euro e 35 euro per ogni figl io di età non superioreai 26 anni) e Maglie (detrazione di 90 euro per gl i immobil i conrendita catastale sino a 200 euro e detrazione di 60 euro per quell icon rendita fra i 201 e i 300 euro).Tra i paesi che non hanno previsto alcuna detrazione Parabita (conaliquota al l ’1 ,8 per mil le), Andrano (al iquota sul la prima casa allo0,50 per mil le, al l ’1 ,90 sugli altri immobil i e azzerata per fabbricatirural i e aree fabbricabil i), Santa Cesarea Terme (1 per mil le pertutti gl i immobil i), Tricase (1 ,7 per mil le su prima, seconda abitazio-ne e aree edificabil i e 1 per mil le sui fabbricati rural i), Cannole (al i-quota al l ’1 per mil le), Giurdignano (1 ,60 per mil le), Neviano

(al iquota al l ’1 ,30 per mil le solo sul le abitazioni principal i).Nel nostro comune è stata prevista al iquota al lo zero per mil le pertutti i fabbricati diversi dal le abitazioni principal i (che quindi non pa-gano alcunché) e aliquota al massimo consentito per legge al 2,5per mil le sul l ’abitazione principale SENZA ALCUNA DETRAZIONE.Come noi Galatone e Melissano! ! ! ! La l ista risulterebbe troppolunga a voler riportare i dati di tutti i comuni del la provincia, ma ba-

sta dare un’occhiata a quell i menzionati per farsi una vaga idea delpanorama generale TASI e ipotizzare che forse peggio di noi ci so-no solo Carmiano e Cavallino che, oltre ad aver applicato l ’al iquotamassima per le abitazioni principal i senza alcuna detrazione,impongo l’1 per mil le su fabbricati rural i strumental i . È consolantesapere che non siamo proprio gl i ultimi in provincia?!I consiglieri di minoranza di Aradeo avevano presentato un

emendamento (migl iorativo e tuttavia migl iorabile) che prevedeva

una detrazione base di 25 euro sulla prima casa: nonostante i lparere positivo del revisore dei conti , per una proposta evidente-mente in l inea con la quadratura del bi lancio e le proiezioni del l ’as-sessore Arcuti (per un gettito stimato di circa 420mila euro),l ’amministrazione non solo ha bocciato la proposta, ma ha dimo-strato una totale mancanza di volontà a pensare una qualche formadi detrazione a salvaguardia di un bene sacro qual è, senza dubbio,la prima casa.NON E’ FORSE SEMPLICISTICO AFFIBIARE LA RESPONSABILI-TA’ DELLA TASI AI SOLI TAGLI DEL GOVERNO CENTRALE? I ta-gl i central i sono innegabil i , come è innegabile che abbiano gravatosu tutti i comuni indistintamente. Eppure la stragrande maggioranzadelle amministrazioni è riuscita a modulare la TASI a favore dellecategorie più deboli e addirittura c’è chi l ’ha azzerata per tutti . Co-me mai?NON E’ AZZARDATO PER UN ENTE CHE IN 1 0 MESI HA SPESO21 mila EURO DI SOLA TELEFONIA MOBILE DIRE CHE NON SIPOSSONO OTTIMIZZARE LE SPESE SENZA INTACCARE LAQUALITA’ DEI SERVIZI?L’introduzione della Tasi è stata annunciata nel 201 3, c’era i l tempoper programmare e ponderare secondo scienza e coscienza unatassa che ad Aradeo servirà a finanziare la pubblica sicurezza e vi-gi lanza (50mila euro), viabil ità e trasporti (280mila euro), bibl ioteca,teatro e attività cultural i (28mila euro), manutenzione del verdepubblico (60mila euro) e altro (2mila euro). La qualità del servizio dimanutenzione del manto stradale e del verde pubblico sono sotto gl iocchi di tutti . E non va dimenticato che per le strade paghiamoancora un mutuo di circa 800mila euro. Per quel che riguarda lacultura, contenere le spese non significa chiudere le scuole comequalcuno vuol far credere: quest’anno abbiamo speso oltre 40milaeuro per le sole manifestazioni teatral i (escludendo le spese vivedell ’ immobile) e circa 30mila per al largare il palcoscenico e realizza-re opere di dettagl io "relative al l 'aspetto estetico dell 'immobile". Se-condo una stima dello stesso assessore Conte, lo sbilancioregistrato solo dal Teatro comunale quest’anno ammonta a 21 milaeuro, mentre non è disponibi le una stima relativa a quello del lascuola materna comunale Grassi.La Tasi poteva costituire un’opportunità, che l’amministrazione Pe-rul l i non ha saputo cogliere, per dimostrare le capacità di que-st’amministrazione e le priorità che ne guidano le sceltesocio-economiche.È facile applicare una legge senza farla propria. Forse incostituzio-nale applicarla al massimo consentito per legge, ignorando le realicapacità contributive di ogni cittadino. Non si può far quadrare un bi-lancio solo attingendo dalle tasche dei cittadini senza ridurre gl isprechi. Se amministrare significasse riscuotere tasse, non do-vremmo pagare altro che l’ufficio tributi o un bravo ragioniere.Amministrare bene una collettività vuol dire altro e, ahimè, i cittadinidi Aradeo lo stanno capendoN a proprie spese!

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4 Novembre-Dicembre 2014

E' un paese per vecchi ... o forse no!di Franco Papadia

NN ello scrivere questo articolo mi viene in mente il titolo diun fi lm di qualche anno fa dei fratel l i Coen, “Non è un

paese per vecchi”. I l contrario di quel lo che negli ultimi de-cenni sta diventando l’ I tal ia, e i l Mezzogiorno in particolare.Qualche tempo fa ho letto gl i impietosi dati SVIMEZ. Da brivi-do. Fotografano un presente drammatico per i l Sud, ma so-prattutto disegnano un futuro spaventoso. Desertificazioneindustriale, crol lo demografico. Solo per citare qualcosa! Unmezzogiorno che perderà 4,2 mil ioni di abitanti in 50 anni.Sarebbe una catastrofe!I primi giorni di dicembre arrivano poi i dati ISTAT aconfermare questo trend. Aumentano gli ital iani che emigra-no all ’estero (e per fortuna non si parla del la ripresa emigra-zione verso il centro nord che accrescerebbe il dato). Nel201 3, si legge nella relazione, “si contano 1 26.000 cancella-zioni dal le anagrafi per l ’estero, 20.000 in più del l ’anno pre-cedente. I l saldo migratorio netto con l’estero e’ pari a1 82.000 unità nel 201 3”. L’aumento delle emigrazioni e’ do-vuto principalmente ai cittadini ital iani “le cui cancellazionipassano da 68.000 mila nel 201 2 a 82.000 unità nel 201 3(+21 %). In aumento anche le cancellazioni di cittadini stra-nieri residenti , da 38.000 a 44.000 unità (+1 4%)”. Tanto persmentire, semmai ce ne fosse bisogno, i vari Salvini che, ca-valcando rabbia e crisi , ci raccontano di una terribi le invasio-ne di barbari!I l 5 dicembre, poi, viene presentato i l 48° Rapporto Annualedel Censis. Peggio! Superfluo elencare dati su disoccupazio-ne, inattività, lavoratori sotto inquadrati e NEET. Un pas-saggio che mi ha colpito e che trovo culturalmentedevastante: “tra gl i ital iani è meno diffusa che altrove l’opinio-ne che per farsi strada nella vita siano necessarie buonaistruzione, duro lavoro e intel l igenza”.L’OCSE il 9 dicembre ci dice, infine, che la disoccupazionedegli under 25 è in crescita.Per onestà intel lettuale aggiungo che viviamo una crisi benpeggiore di quel la del 1 929, almeno questo dicono i principal iindicatori sul lo stato di salute dell ’economia.Fatto è che la generazione degli anta, e ancor più le succes-sive, ereditano un Paese che non è certo stato trattato beneda quelle precedenti. Ed uso, al l ’evidenza, un eufemismo!

Allora, che fare? Autocommiserarsi e alzare bandierabianca?Non è quella la strada. Anzi, è i l momento di mettersi indiscussione e agire.Noi ce la faremo, sono ottimista di natura. . . ma c'è un però!

Dobbiamo rinno-vare la classe di-rigente del Sud,vissuta per 60anni come ero-gatrice di fondistatal i o comuni-tari con logicheclientelari. Gene-ral izzare èsempre sbagliato,

infatti non lo faccio. Potrei citare decine di esempi di pol iticivirtuosi e numerose ottime iniziative. Potrei citare i tanti ri-sultati del la Regione a guida Vendola, ma la conclusione noncambierebbe. Oggi è necessaria e vitale una nuova classedirigente che nella sua interezza abbia idee e progetti , cheimmagini un Salento, una Puglia, un Mezzogiorno tra 1 0 e 20anni. Che abbia bene a mente uno sviluppo in l inea con lenostre tradizioni e la nostra cultura. Un classe dirigente di vi-sionari! E bisogna iniziare dal locale. Non è più tempo di unapolitica, di un’amministrazione, che si preoccupi del le suepiccole convenienze, dei suoi privi legi, che aspiri al denaropubblico. Occorre una nuova classe dirigente che abbia co-me stimolo e come sprone il bene comune. E’ necessaria,anche a livel lo locale, una strategia per trattenere e per so-stenere i giovani. In un periodo in cui i l “posto fisso”, insiemeaspirazione e punto d’arrivo di chi ci ha preceduto, non esistepiù, occorre formare all ’ impresa e alla creatività. Si devonopromuovere esperienze, si devono aiutare artigiani e impresea inserirsi nel mercato globale.Basta attendere soluzioni dal l ’alto, ognuno reciti la sua parte.Aradeo e il Sud ritrovino la loro vocazione. Agricoltura, cultu-ra e turismo. Lavoro sodo, tanta formazione eN sarà ancheun paese per giovani!

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5Novembre-Dicembre 2014

LiberaMente Aradeo: facciamoil punto della situazione

SS ono trascorsi parecchi mesi dal l ’uscita del l ’ultimo nume-ro del periodico LiberaMente, durante i quali l ’associa-

zione si è comunque interessata alle varie questioni diattual ità portando avanti diverse iniziative con l’ intento diinformare i cittadini e denunciare ciò che di “anormale” o nonnell ’ interesse dei cittadini, riteniamo, accada nel paese enella sua amministrazione.Ricordate i l manifesto a firma LiberaMente con la vignettache ironicamente recriminava agli amministratori la re-sponsabil ità di lasciare i cittadini con le tasche vuote? Conquel manifesto si è cercato di focalizzare l ’attenzione sul mo-do sommario con cui è stata applicata la TASI ad Aradeo,

imponendo l’al i-quota massimasenza prevederealcuna detrazione.Altri comunil 'hanno evitata, ta-gl iando note-volmente i costi . AdAradeo, invece, icosti dei servizinon solo sono lievi-tati negl i ultimi

anni, ma addirittura alcuni servizi sono ormai impalpabil i e ditagl i al le spese superflue nemmeno l'ombra.Non si può rimanere indifferenti di fronte a tale disinteresse,soprattutto quando a farne le spese sono i Cittadini. Questaamministrazione ha più volte evitato di affrontare i problemi,scaricandone le colpe sul governo centrale o l iquidandoli co-me frutto del periodo di crisi economica, non curandosi mai diintraprendere iniziative orientate ad informare i cittadini ed asviluppare il territorio.Sul la scorta di questi ultimi provvedimenti amministrativi ènata poi l ’esigenza dell ’ incontro pubblico del 1 6 Novembre inPiazza San Nicola e, poi, i l manifesto insieme agli amici delPD con il quale si denunciavano sprechi e cattiva ammini-strazione, specie in termini di Tasse. Non ci stancheremo maidi dire che, al di là di qualsiasi steccato ideologico o partitico,l ’associazione LiberaMente è aperta a tutti quei cittadini chehanno a cuore il bene del paese e siano disposti a mettersi ingioco per un fine comune che non può che essere il benes-sere socio economico della nostra grande famigl ia che è Ara-deo.Quella con il Pd si sta dimostrando una collaborazione moltocostruttiva che ha portato lo scorso 30 novembre a due nuovimanifesti per denunciare sia l ’arroganza con cui sono staticondotti i lavori in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, che hacreato un strano mistero intorno ad un’iniziativa che potevaessere gestita in modo trasparente e a norma di leggenell ’ interesse dell ’ intera collettività, sia la prepotenzadell ’amministrazione dopo le vicende del consigl io del 27 no-

vembre, nel quale i l consigl iere Stefano Chezzi è statoespulso dal Presidente Giacomo Stifani per aver espresso ilproprio punto di vista su di un argomento posto all ’ordine delgiorno. Già in passato l ’Associazione aveva inviato varie se-gnalazioni al Prefetto per denunciare la poca trasparenzadell ’azione amministrativa e la superficial ità con cui vengonosvolti i consigl i comunali , in cui i l presidente del consigl io co-munale appare più un secondo sindaco che la figura superpartes che il ruolo gl i imporrebbe di calzare. In tal modo il di-battito consil iare risulta lacunoso, confuso e poco rispettosodelle forze di opposizione, non consentendo di far emergerecriticità e problematiche presenti in Aradeo!Risale al lo scorso 1 5 ottobre, inoltre, la comunicazione che inqualità di Presidente dell ’Associazione LiberaMente hoinviato al Prefetto per chiedere una verifica urgente sul l ’ i ter diapprovazione del bi lancio di previsione 201 4, dopo che, se-condo noi, era stato al legato ai lavori del consigl io un pareredel revisore dei conti che accludeva dati non attual i .Oltre al la totale assenza di coinvolgimento di tutte le partipol itiche nelle scelte amministrative, LiberaMente contestaanche il fatto che le iniziative lanciate dall ’associazionevengano snobbate e messe in un cassetto dagli ammini-stratori, o, ancora peggio, si vedano porre i bastoni tra leruote, come se la l ibera informazione desse fastidio aqualcuno.Non pare un caso se a iniziative di LiberaMente a costo zeroper l ’amministrazione, come la diretta streaming dei consigl icomunali , sia stato preferito un servizio a pagamento (circa2.000 euro annui di esborso). In ultimo, perché snobbare oignorare completamente iniziative come la proposta del Re-golamento del Sorteggio degli Scrutatori, la proposta del Te-stamento Biologico, la proposta di Adesione alla Campagnadell 'ANCI contro la Violenza sul le donne. Tutte farina dellostesso sacco: Liberamente Aradeo!

di Andrea Bruno

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6 Novembre-Dicembre 2014

di Michele Bovino

Storie di ordinaria dis...Amministrazionedi Gloria Giaracuni

LL o scorso 21 novembre alcuni cittadini residenti nei pressidi Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa hanno assistito al la

real izzazione di una grande buca al centro della piazza. Incu-riositi dal l ’assenza del cartel lo dei lavori, hanno chiesto spie-gazioni agl i Uffici comunali che della faccenda,verosimilmente, non ne avevano la più pall ida idea. L’auto-rizzazione con il relativo progetto, comunque sia, non èsaltata fuori, né dall ’ufficio urbanistica, né da quello lavoripubblici . Fatto sta che i carabinieri hanno quindi bloccato i la-vori.Solo i l 26 novembre, con 1 6 giorni di ritardo rispetto al la del i-bera di giunta del 1 0 novembre, viene resa pubblica una deli-bera che chiarisce che “la buca” accoglierà un basamentoper la statua della Madonna SS. Immacolata, donata dalla lo-cale Azione Cattol ica I tal iana.

Una delibera, si badi bene, IMMEDIATAMENTE esecutiva(sebbene non venga esplicitata alcuna ragione d’urgenza)per lavori che sono iniziati comodamente dopo 1 0 giorni, inun cantiere che tutto lascerebbe ritenere non a norma emancante persino del cartel lo di inizio lavori. E’ sorprendentepoi che i nostri amministratori si dicano, a parole, aperti al laminoranza consil iare, ma nei fatti abbiano negato copia delladel ibera (i l giorno prima della sua pubblicazione) ad unconsigl iere d’opposizione che ne ha fatto espressamente ri-chiesta.I fedeli stanno pagando tutto di tasca propria e soprattutto

hanno chiesto una vil letta davvero dimenticata dai nostriamministratori. . . . visto che nessuno ha proposto altro, perchénon concederla? Se la statua di un santo in un luogo desti-nato a concerti potrebbe risultare evidentemente fuori luogo,una statua sacra in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa po-trebbe forse rappresentare un’occasione per garantire la ma-nutenzione di un’area pubblica da sempre abbandonata edare vita ad un progetto sociale più ambizioso di aggregazio-ne e condivisione tra l ’Azione Cattol ica e i residenti delquartiere?L’amministrazione comunale con il suo modo di fare ha rovi-nato tuttoNSe è vero che la richiesta della concessione del suolo pubbli-co da parte dell ’Azione Cattol ica risale a maggio, perché nonfare le cose in modo trasparente, a norma di legge e pertempo? Perché sottovalutare la sicurezza del cantiere? Unamministratore che pare non gestire in modo fluido la rea-l izzazione di un basamento per una statua sacra, cosa potràfare per procedimenti più seri e complessi? In un paese in cuichi dovrebbe far rispettare le leggi non dà il buon esempio, inuna comunità in cui i cittadini sono abbandonati a se stessied i diritti di ciascuno diventano genti l i concessioni, è ovvioche basti poco perchè scoppino tensioni nel la comunità. . .anche per una statua sacra! I l di lemma è greve: i nostriamministratori sono davvero incapaci fino a questo punto ogenerano appositamente situazioni che suscitano polemicheper distogl iere l ’attenzione dalle questioni più serie?Soltanto i l 2 dicembre, a seguito di segnalazioni agl i organisuperiori , si ottiene finalmente il cartel lo dei lavori affisso aduna delle transenne che delimitano la buca: si scopre che ildirettore dei lavori è l ’ ing. Chetta Otel lo (consigl iere dimaggioranza della vicina Seclì) e i l progettista è il geometraNicola Congedo, i l nostro vicesindaco. È il colmo che sianoproprio due amministratori-tecnici a non pretendere il buonesempio da chi aveva il mero compito di far piazzare quelcartel lo! Cosa sarebbe accaduto ad un cittadino comune seavesse iniziato a costruire una casa senza le dovute auto-rizzazioni esposte? Ma soprattutto perché dar luogo a questamacchinosa vicenda e non chiarire tutto dall ’ inizio? Si consi-deri che, semplicemente per fare chiarezza su cosa si stessecostruendo su una piazzetta pubblica, i cittadini hanno sco-modato uffici , vigi l i , carabinieriN e addirittura organi superio-ri . E se nel frattempo qualcuno si fosse fatto male?

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7Novembre-Dicembre 2014

Don Chisciotte va in Salentodi Fulvio Paglialunga

EE '' i ll presidente dell ’Atletico Aradeo, la squadra di Se-conda Categoria che, per protesta contro un importante

episodio di violenza dei suoi stessi tifosi, non ha fattoscendere il campo la domenica successiva al fatto. Era underby contro la Virtus Taurisano, avversaria di sempre. Unastoria di bei principiN e però grandi sol itudini.Una squadra “la si nota di più se non viene per niente”. Alme-no, al l ’Aradeo è successo così. Né venire e stare in dispartené altre forme di protesta creative, ma quella più forte, chelascia l ’ immagine del vuoto in un campo di calcio. Salento,Seconda Categoria, piani bassi del pal lone in cui spessosprofondano squadre che hanno un passato migl iore, neicampionati di lettantistici . Come l’Aradeo, come il Taurisano.Dall ’ incrocio bell ico di queste due realtà nasce la decisione diAntonio Tramacere di fare molto rumore. Antonio Tramacereè il presidente dell ’Aradeo, al novantesimo della partita di do-menica 30 novembre presidente della squadra seconda inclassifica con ambizioni da primato: i suoi hanno vinto 3-0,agl i altri è rimasto poco se non il mesto ritorno a casa, suffi-cientemente scortato perché comunque le due tifoserie (chetrascinano l’eredità degli anni nel l ’él ite dei di lettanti pugl iesi)non hanno tra loro rapporti cordial i . I l risultato non mostra se-gni di combattimento in campo, i l giudice sportivo raccontaqualcosa in più: multate entrambe le società (400 euro,affatto pochi da quelle parti del pal lone), l ’Aradeo perché«propri tifosi facevano esplodere vari petardi ed inoltrelanciavano in campo pezzi di plastica e monetine», i l Taurisa-no perché «propri tifosi facevano esplodere due bombe cartae lanciavano un nutrito numero di pietre in campo». Esube-ranze da derby, anche se lì sono tutti derby, ma alcuni lo so-no più di altri , tipo questo. I l punto è quanto accade dopo: i l

pul lman del Taurisanoe quello dei tifosi di-ventano bersaglio, apochi chi lometri dal lostadio. Sassi controtutti , un vetro in frantu-mi, un po’ di paura euna domanda che arri-va fino al senso delpal lone: perché?Andando di burocrate-

se, così dice i l comunicato del Giudice Sportivo: «La societàAtletico Aradeo non si presentava sul terreno di gioco neitempi regolamentari e, pertanto, l ’arbitro non dava inizio al lagara». Nella risposta che non si trova c’è invece la sceltadell ’Aradeo, assai controcorrente e pure un sacco coraggio-sa. La prende il presidente Tramacere, uomo di calcio da unaventina d’anni tra Aradeo e Tricase, sessantunenne con

ancora molta energia e pure sentimenti, la notano quell i che,domenica 7 dicembre, aspettavano a Zoll ino che la partitacominciasse. Ecco: l ’Aradeo non si presenta a Zoll ino, e nonprotesta nei confronti del “palazzo”, degl i avversari, del le ca-val lette, ma protesta contro i suoi tifosi, almeno quella parteche una domenica prima aveva chiuso un derby fel icelanciando sassi contro i rival i . A questo ha scelto di ribel larsi

l ’Aradeo: al l ’ inuti l i tà del gesto. A questo ha scelto di ribel larsiTramacere: al l ’appendice sporca dello sport che ama: «Erocon la macchina vicino ai pul lman del Taurisano e dei suoi ti-fosi, ci tenevo che tornassero a casa senza problemi e inve-ce mi sono trovato io stesso nel mezzo della sassaiola. Horischiato, ma non è questo i l punto: non doveva accadere.Non aveva senso».In quei minuti tra i vetri rotti e anche tentativi di vendetta,Tramacere decide per sé e anche un po’ per tutti : «Sonopresidente di una squadra, quindi ho un ruolo di responsabi-l ità. A quel punto ho scelto di prendere una strada diffici le,soprattutto in I tal ia, dove tutto passa sull ’onda emotiva di ungiorno, si brucia in due parole di condanna e poi tornaesattamente come prima. Ho scelto di dire “basta” e co-minciare un nuovo percorso. Che non vuol dire che per me ilcalcio va vissuto mano nella mano con l’avversario: si deveessere competitivi , si deve lottare in campo, ma poi vorreiche tutto finisse così, in una leale guerra sportiva. È il restoche non c’entra, sono quei sassi gl i ospiti indesiderati». I l se-gnale che Tramacere vuol mandare è non andare in campola domenica dopo: quando chi gioca per amore sceglie dinon giocare ha fatto i l gesto più forte a disposizione. Cipensa, ne parla con tutti : «Ho fatto una riunione in un circolocittadino con la gente di Aradeo, con molti tifosi. Ho parlatocon la squadra nello spogliatoio ogni giorno, perché io stosempre con loro durante gl i al lenamenti. Ho sentito tutti dal lamia parte, è stato piacevole vedere la sfida raccolta. Avreivoluto sentire maggiormente la vicinanza dell ’Amministrazio-ne, ma si sono limitati a poco, forse non capendo quanto sianecessario l ’ impegno forte di tutti».Così nessuno, la domenica seguente, è andato a Zoll ino,

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Pubblichiamo questo articolo per raccontare come sono viste da fuori le ultime vicende della locale squadra di calcio.

Fulvio Paglialunga è nato a Taranto nel 1977, ha scritto per il Corriere del Giorno e per la Gazzetta dello Sport. Autore del

libro "Ogni Benedetta Domenica" (ADD editore, 2013), tratto dalla trasmissione ideata e condotta su Radio Rai. Ora è a

RaiUno. Twitter: @FulvioPaglia

Page 8: Nov.-Dic. 2014

8 Novembre-Dicembre 2014

di Gloria Giaracuni

I l nostro Assessore con delega di Vice Sindaco per accattivare le simpatie del l ’Azione Cattol ica “San Nicola” di Aradeofirma il progetto per la realizzazione di una statua votiva in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, violando l’art. 78 coma 3D.Lgs 1 8 agosto 2000, n.267 che recita “ I componenti la Giunta Comunale competenti in materia di urbanistica, di edi l iziae di lavori pubblici devono astenersi dal l ’esercitare attività professionali in materia di edi l izia privata e pubblica nel territorioda essi amministrato”.Inoltre, per completare l ’opera iniziata, APPROVA IN GIUNTA il suo progetto con la delibera n. 1 44 del 1 0/1 1 /201 4,violando ancora una volta l ’art. 78 coma 2 D.Lgs 1 8 agosto 2000, n.267: “ Gli amministratori devono astenersi dalprendere parte al la discussione e alla votazione di del ibere riguardanti interessi propri, etc.”Pertanto, Si chiede al Sindaco e agli Organi competenti di prendere gli opportuni provvedimenti.

Longo Tommaso

Questo spazio è a disposizione dei nostri lettori e di chiunque, anche dell 'Amministrazionecomunale, abbia qualcosa da scrivere o denunciare che riguardi Aradeo . . .

L'angolo dei lettori

Vice Sindaco si dimetta!

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Don Chisciotte va in Salento

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In data 12/11/2012 al n. 24 - Trib. di Lecce

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C.so C. Vergine 50 - Tuglie (LE)

Hanno collaborato a questo numero

Andrea Bruno Gloria Giaracuni

Fabrizio Manni Fulvio Paglialunga

Franco Papadia

Chiuso in Redazione il

18 Dicembre 2014

trasferta da venti minuti in macchina improvvisamente di-ventata lunghissima e significativa. C’erano solo i padroni dicasa e un arbitro condannato ad aspettare i l tempo previstodal regolamento, fischiare tre volte e mandare tutti a casa:«Avrei potuto fingermi di dolermi per quanto accaduto, fre-gandomene in realtà e andando in campo regolarmente do-menica. Ma era giusto fare qualcosa di concreto: non giocarevuol dire mettersi in gioco, in questo contesto, vuol dire pro-porre soluzioni al la gente. La gente è la mia comunità, i l mo-tivo per cui faccio calcio: a loro ho voluto mandare unmessaggio importante, sul la necessità del tifo, anche acceso,ma sulla negazione di ogni forma violenta». A suo modo è ungesto rivoluzionario. E come tutte le rivoluzioni incontra resi-stenza nelle burocrazie, nei conservatori, nei furbi che dal cl i-ma di disordine cercano vantaggi. I l calcio di quel le parti ,infatti , non ha reagito bene: «Dalla Figc pugliese non ho avu-to una telefonata: hanno scaricato tutte le responsabil ità suiclub, ma noi non possiamo lottare da soli . Non abbiamo laforza per farlo». Scavando, i l gesto è anche solidale verso gliavversari di quel la domenica, nasce dalla condanna diun’aggressione ed è spontaneo, persino auto flagel lante (vi-sto che è costato la sconfitta a tavolino, un punto di pena-l izzazione e 250 euro di multa). Eppure Tramacere siinfervora all ’ improvviso: «E invece cosa è successo? I l Tauri-sano ha presentato reclamo: vuole la vittoria a tavolino perquella partita, dice che c’è stato un clima di intimidazionequando quello che si è verificato è accaduto fuori dal lo stadio

e a partita finita. Qui, a prendermi la responsabil ità di provarea cambiare qualcosa mi sento davvero solo. Non si aiuta i lcalcio con le vittorie a tavolino. Vogliono i tre punti? Se litengano, ma sappiano che anche questo è un atto di vio-lenza. Almeno pari ai sassi lanciati».I l don Chisciotte del Salento ha scelto di andare avanti così.Trova mulini a vento per strada ma non si preoccupa. Non sipreoccupa nemmeno di rischiare di buttare via un campio-nato per una partita non giocata, di vanificare il sacrificiodel la città che, con tanti piccoli sponsor, mette insieme i qua-si ventimila euro che servono per una stagione. Si preoccupapoco di questo: «Non ho perso io, non presentandomi al lapartita. Abbiamo perso tutti perché ho dovuto fare quello perfare finalmente rumore, accendere dei fari. Ho condannato imiei tifosi, per i sassi e perché sporcano una comunità,perché tolgono alla gente di Aradeo il gusto di andare allostadio. Domenica credo ci siano i presupposti per tornare agiocare (ed infatti l ’Aradeo ha regolato sul suo campo per 4-1gl i avversari, n.d.r. ) , anche se alzeremo la guardia, ma il ge-sto ha fatto rumore e forse ha raggiunto i l suo obiettivo. Altri-menti sono pronto a farlo ancora, per continuare a credere inun calcio pul ito. Perché il traguardo non può essere solo lavittoria». Negli album fotografici che Tramacere produce dauna vita, per mestiere, c’è un grande spazio per quel campodi calcio vuoto, a Zoll ino: i l momento in cui ha deciso che “losi notava di più se non veniva per niente”.

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