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NOVENA DI NATALE 2010 Gesù. L’Inviato del Padre per la salvezza del mondo. Presentazione: “Gesù non è ancora pienamente conosciuto quando la sua identità viene espressa soltanto con i titoli tradizionali (Messia, Salvatore…); decisivo è ascoltare come eg li identifica se stesso, quando si rivela dicendo “Io sono”. Nel vangelo di Giovanni, la “cristologia dei titoli”, viene superata da una “cristologia per immagini”. Nelle immagini che vengono poste sulle labbra di Gesù ci viene fatta conoscere tutta la forza salvifica di Cristo che, come inviato del Padre, risponde pienamente ai più basilari bisogni dell’esistenza umana: “Io sono il pane di vita; Io sono la luce del mondo; Io sono la porta; Io sono il buon pastore; Io sono la risurrezione e la vita; Io sono la via, la verità e la vita; Io sono la vera vite” (Josè Antonio Pagola, GESU’, UN APPROCCIO STORICO, Borla 2009, p. 514). A partire dalle considerazioni di un grande biblista, viene presentato un percorso di fede, di preghiera e di catechesi alla scoperta di Colui che, nella celebrazione del Natale, è proclamato come l’”Inviato del Padre per la salvezza de mondo”. Il sussidio per la Novena del Natale consta di sette schemi di celebrazione. Essi possono essere utilizzati tutti, oppure alcuni, ed essere anche intercambiati. Nel corpo della celebrazione vengono offerte alcune annotazioni circa i segni e i gesti che si possono compiere; in particolare, sono sollecitati alcuni interventi mirati per la partecipazione dei ragazzi, per cui occorre un pieno e articolato coinvolgimento degli animatori liturgici e dei catechisti. 1. Io sono il pane della vita. CANTO (il celebrante, accompagnato dai ministri, porta un cesto di pane che deporrà sull’altare o in un altro luogo ben visibile all’assemblea; nella celebrazione con i ragazzi, saranno essi stessi a portare alcuni cesti contenenti del pane) CEL Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Il Signore Gesù, che viene a colmare la fame di vita che è nell’uomo, sia con tutti voi. Carissimi, ci prepariamo, nell’ascolto e nella preghiera, al Natale del Signore, festa della nostra redenzione. Esprimiamo prima con il silenzio e il raccoglimento

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NOVENA DI NATALE 2010

Gesù.

L’Inviato del Padre per la salvezza del mondo.

Presentazione:

“Gesù non è ancora pienamente conosciuto quando la sua identità viene espressa soltanto con i titoli tradizionali (Messia, Salvatore…); decisivo è ascoltare come egli identifica se stesso, quando si rivela dicendo “Io sono”. Nel vangelo di Giovanni, la “cristologia dei titoli”, viene superata da una “cristologia per immagini”. Nelle immagini che vengono poste sulle labbra di Gesù ci viene fatta conoscere tutta la forza salvifica di Cristo che, come inviato del Padre, risponde pienamente ai più basilari bisogni dell’esistenza umana: “Io sono il pane di vita; Io sono la luce del mondo; Io sono la porta; Io sono il buon pastore; Io sono la risurrezione e la vita; Io sono la via, la verità e la vita; Io sono la vera vite” (Josè Antonio Pagola, GESU’, UN APPROCCIO STORICO, Borla 2009, p. 514).

A partire dalle considerazioni di un grande biblista, viene presentato un percorso di fede, di preghiera e di catechesi alla scoperta di Colui che, nella celebrazione del Natale, è proclamato come l’”Inviato del Padre per la salvezza de mondo”.

Il sussidio per la Novena del Natale consta di sette schemi di celebrazione. Essi possono essere utilizzati tutti, oppure alcuni, ed essere anche intercambiati.

Nel corpo della celebrazione vengono offerte alcune annotazioni circa i segni e i gesti che si

possono compiere; in particolare, sono sollecitati alcuni interventi mirati per la partecipazione dei

ragazzi, per cui occorre un pieno e articolato coinvolgimento degli animatori liturgici e dei

catechisti.

1. Io sono il pane della vita.

CANTO

(il celebrante, accompagnato dai ministri, porta un cesto di pane che deporrà sull’altare o in un altro

luogo ben visibile all’assemblea; nella celebrazione con i ragazzi, saranno essi stessi a portare alcuni

cesti contenenti del pane)

CEL Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Signore Gesù, che viene a colmare la fame di vita che è nell’uomo, sia con tutti voi.

Carissimi, ci prepariamo, nell’ascolto e nella preghiera, al Natale del Signore, festa

della nostra redenzione. Esprimiamo prima con il silenzio e il raccoglimento

personale e poi con l’invocazione comunitaria, la fame che abbiamo di Lui, Pane

della Vita per il mondo.

(silenzio e preghiera personale)

LETT Invochiamo il Signore dicendo insieme: VIENI, SIGNORE, PANE DI VITA!

(oppure un ritornello cantato idoneo)

. tu che hai chiamato “beati” quelli che hanno fame e sete della giustizia, vieni e spezza con noi il

pane della comunione tra tutti gli uomini; noi ti invochiamo…

. tu che ci hai insegnato a chiedere al Padre tuo e nostro il pane di ogni giorno, vieni a donarci la

gioia della condivisione fraterna; noi ti invochiamo…

. tu che ci hai detto di affidarci in ogni necessità al Padre del cielo, vieni a colmarci con il pane

della provvidenza; noi ti invochiamo…

. tu che hai sfamato con il pane della benedizione la gente che accorreva a te, vieni a nutrirci con il

pane della tua Parola; noi ti invochiamo…

. tu che hai spezzato il pane con i pubblicani e i peccatori, vieni a donarci il pane della

riconciliazione e del perdono; noi ti invochiamo…

. tu che nell’ultima cena hai spezzato il pane della tua vita donata per amore, vieni e insegnaci a

metterci a servizio gli uni degli altri; noi ti invochiamo…

. tu che, risorto, hai mangiato con i discepoli il pane della pasqua, vieni a donarci il pane della

speranza e della vita eterna; noi ti invochiamo…

CEL O Signore Dio nostro,

noi ci facciamo voce di tutti gli uomini e le donne del mondo,

per dirti quanto sia necessaria la venuta del tuo Figlio, Gesù Cristo,

e che solo da lui, Figlio del tuo amore, attendiamo, come il pane,

la salvezza e la pienezza della vita.

A te ogni onore e gloria, nel tuo Figlio e nello Spirito Santo, ora e sempre,

per tutti i secoli dei secoli.

CANTO AL VANGELO

VANGELO: GIOVANNI 6,22-35 opp. 6,41-51

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi saranno essi stessi a portare, con alcuni ceri ardenti, il

vangelo al celebrante, che lo ostenterà davanti a tutta l’assemblea prima della proclamazione)

Omelia del celebrante

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi, si può proporre la catechesi servendosi di messaggi,

video, cartelloni… sul tema di “Gesù, pane di vita per gli uomini”)

(dopo un congruo tempo di silenzio e di meditazione personale, il celebrante si avvicina alla cesta del pane e

invita l’assemblea alla preghiera; nella celebrazione con i ragazzi, saranno essi stessi a presentare il pane al

celebrante, perché lo benedica)

CEL In questo pane presentato nella nostra assemblea

vediamo manifestarsi ancora la vicinanza del Signore a noi,

come Dio provvidente e generoso.

Ora a lui rivolgiamo la nostra lode e la nostra benedizione.

(silenzio; poi, stendendo le mani sulla cesta proclama)

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo,

per questo pane che hai messo nelle nostre mani,

frutto della terra e del lavoro dell’uomo,

insegnaci a condividerlo con i nostri fratelli, soprattutto i più poveri,

perché tutti riconoscano te come Padre e il tuo Figlio Gesù,

colui che viene donato da te

come vero Pane che sazia la fame di ogni vivente.

A te ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.

CANTO

(il celebrante spezza il pane e, facendosi aiutare dai ministri, lo distribuisce all’assemblea; nella celebrazione dei ragazzi: saranno essi stessi che, preventivamente preparati, daranno un pezzo di pane all’assemblea)

CEL Il pane della provvidenza ci apre alla fiducia e alla comunione vicendevole, per questo diciamo insieme la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

PADRE NOSTRO

Il Signore sia con voi.

Dio, il Padre che vi ama di amore infinito, vi colmi di ogni dono che viene dall’alto.

Cristo Gesù, che nasce per noi da Maria Vergine, vi trovi disponibili nell’accoglienza e nell’amore vicendevole.

Lo Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio, metta nel vostro cuore fame e sete di verità, di giustizia e di carità.

E la benedizione di Dio onnipotente, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

Siate testimoni della venuta del Signore Gesù, salvatore del mondo. Andate in pace.

CANTO FINALE

(all’ingresso della chiesa, o in un altro luogo adatto, si pongano dei cestini per la raccolta delle offerte come frutto della solidarietà verso i fratelli più poveri; nelle celebrazione con i ragazzi: saranno essi stessi a passare nell’assemblea e a raccogliere lo offerte)

2. Io sono la luce del mondo.

(La celebrazione inizia con u sottofondo musicale o anche con il silenzio. La chiesa, o il luogo dove si celebra, è al buio. L’assemblea è invitata a fare silenzio per un po’ di tempo. Il celebrante con i ministri è in fondo all’aula liturgica e da lì il celebrante invita alla preghiera di invocazione)

CEL Fratelli e sorelle, in questo nostro incontro nell’attesa del Natale del Signore, vogliamo sperimentare che cosa significa stare al buio. Questo buio vuol farci scoprire che, quando è assente nella nostra vita il Signore, anche il nostro cuore è nell’oscurità e desidera la luce. Fermiamoci perciò alcuni attimi nel silenzio e nel raccoglimento, e invochiamo la luce di Cristo, nostra speranza.

(silenzio)

LETT Invochiamo il Signore dicendo: TU SEI LA NOSTRA LUCE, SIGNORE GESU’

(opp. un ritornello di invocazione cantato idoneo)

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi, ad ogni invocazione che segue corrisponderà l’accensione di un cero, che, durante il canto saranno portati sull’altare o posti in un luogo adatto, comunque ben visibili all’assemblea)

. Tu che sei stato annunciato “luce delle genti e gloria del tuo popolo”, vieni e illumina quelli che brancolano nelle tenebre e nelle ombre del peccato. Noi ti invochiamo…

. Tu che alla tua nascita ti sei fatto precedere dalla stella luminosa che ha guidato i magi in cammino, vieni e illumina i nostri passi sulla via della fede. Noi ti invochiamo…

. Tu che hai portato la luce della misericordia del Padre ai peccatori e ai perduti, vieni a darci la luce della conversione e del perdono. Noi ti invochiamo….

. Tu che nella trasfigurazione hai fatto brillare il tuo volto di Figlio amato del Padre, vieni a rivelarci la nostra vera identità di figli di Dio. Noi ti invochiamo…

. Tu che hai chiamato i tuoi discepoli “luce del mondo e sale della terra”, vieni a renderci testimoni della luce, nella verità e nella pace

. Tu che hai aperto gli occhi ai ciechi, vieni ad aprire i nostri cuori alla luce del tuo vangelo. Noi ti invochiamo…

. Tu che hai fatto brillare la luce della tua risurrezione, vieni e irradia la pienezza della tua vita nelle nostre fragili esistenze. Noi ti invochiamo…

. Tu che ci hai chiesto di mantenere viva la lampada della nostra fede nella attesa della tua venuta, vieni e porti alla pienezza ogni nostra speranza.

(durante le invocazioni, gradatamente vengono accese le luci dell’aula liturgica)

CANTO

(terminate le invocazioni, durante il canto, il celebrante porta in solenne processione verso il presbiterio una icona del Cristo; mentre i ministri, o altri ragazzi, portano ceri accesi e l’incenso fumigante. Intronizzata l’icona in bella vista dell’assemblea, incensata, deposti i ceri sull’altare, o in un luogo idoneo, il celebrante e i ministri vanno alla sede).

CEL Preghiamo.

Mostraci, o Padre buono, il tuo volto di luce,

che si riverbera sul volto del tuo Figlio, Cristo Gesù,

fatto uomo nel grembo della Vergine Maria,

perché inondati dal suo splendore,

facciamo trasparire nella nostra vita di ogni giorno

i segni luminosi dell’azione del tuo Santo Spirito.

Per Cristo nostro Signore.

VANGELO: Giovanni 9, 1-41 (cfr. forma breve dal lezionario)

OMELIA

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi questo momento può essere vissuto con materiale didattico che faccia cogliere il simbolismo della realtà della luce: diapositive, video, cartelloni, riflessioni degli stessi ragazzi…).

CEL Il Signore Gesù ci ha detto: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. Il gesto che ora compiremo, di accendere i nostri ceri e di deporli davanti all’immagine di Cristo, vuole esprimere il nostro desiderio di accogliere Gesù nel suo Natale, come vera luce che rischiara il nostro cammino.

CANTO

(durante il canto l’assemblea viene invitata ad accendere un piccolo cero e a deporlo a terra, davanti all’icona di Cristo solennemente esposta).

CEL Guidati dallo Spirito di Gesù e Illuminati dalla sapienza del vangelo, rivolgiamo al Padre, fonte della luce, la nostra preghiera:

PADRE NOSTRO

CEL Il Signore sia con voi.

Con il capo chino davanti al Signore, in segno di disponibilità, accogliamo su tutti noi la luce della sua benedizione.

Il Signore faccia splendere il suo volto su di voi e vi doni la sua benevolenza.

Il Signore illumini e conduca i vostri passi nella sua pace.

E vi benedica Dio onnipotente: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Fate opere di luce e comportatevi come in pieno giorno nell’attesa del Signore che viene. Andate in pace!

CANTO

3. IO SONO LA PORTA

(Tutta l’assemblea sta al di fuori della porta della chiesa, che, abbellita con un festone o una ghirlanda, è chiusa)

CEL Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Signore Gesù Cristo, che viene ad aprire la porta del Regno dei cieli,

sia con tutti voi.

Fratelli e sorelle, siamo davanti alla porta della nostra chiesa. Essa è simbolo di Cristo che si è manifestato come la vera porta che ci fa entrare e uscire nella libertà e nella verità all’incontro con Dio. Invochiamolo perché, mentre apriamo la porta di questo tempio, aspiriamo ad entrare attraverso di lui alla comunione piena con il Padre.

LETT Diciamo insieme: Vieni, Signore, tu sei la Porta della vita.

(o un altro ritornello cantato idoneo)

Tu che, per entrare nel mondo, ti sei fatto uomo attraverso la porta stretta della nostra carne mortale, vieni a liberare la nostra condizione di umana fragilità. Noi ti invochiamo…

Tu che hai detto: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta”, vieni e donaci il coraggio di seguirti sempre, anche nel momento della prova. Noi ti invochiamo…

Tu che sei il Giudice alla porta, vieni a giudicarci con il metro della misericordia e della benevolenza. Noi ti invochiamo…

Tu che hai detto: “Le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa”, vieni a donarci l’esperienza della vera comunione ecclesiale. Noi ti invochiamo…

Tu che, risorto, sei passato attraverso le porte chiuse per incontrare i tuoi amici, vieni a ridestare in noi la speranza oltre la morte. Noi ti invochiamo…

Tu che bussi con dolcezza alla porta della nostra vita, attendendo che ti apriamo, vieni ad invitarci alla cena del tuo Regno. Noi ti invochiamo…

CEL Preghiamo.

O Dio, Padre degli umili e dei poveri,

guarda con amore questo tuo popolo,

e donagli la gioia di sperimentare

che solo attraverso il Cristo tuo Figlio,

vera porta della salvezza,

possa accedere ai pascoli abbondanti e gustosi di vita eterna.

A te ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Ed ora, fratelli e sorelle, attraverso questa porta, entriamo nella casa del Signore, cantando a lui la gioia di incontrarlo e di ascoltarlo.

CANTO

(Il celebrante sospinge la porta della chiesa davanti a sé ed entra con i ministri, mentre i fedeli lo seguono in processione cantando; nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi, essi aprono la processione attraverso la porta con una croce e dei ceri ardenti)

(Il celebrante e i ministri, fatta la debita riverenza all’altare, vanno alla sede; i fedeli si dispongono tra i banchi)

CANTO DI ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Giovanni 10,1-10

OMELIA

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi si può cogliere l’occasione del simbolismo della porta per portarli a meditare, anche attraverso immagini, video, cartelloni…, sul significato delle “tante porte” che si aprono davanti a loro, come tante possibilità e opportunità di vita... E’ in gioco il senso

stesso della “libertà”. Solo Gesù è la porta attraverso la quale accediamo alla vita vera e degna di essere vissuta. “Entrare e uscire” attraverso di lui realizza la vera libertà dei figli di Dio)

Silenzio

CANTO DI MEDITAZIONE

CEL Il Padre del cielo spalanca davanti a noi la porta del suo cuore pieno di tenerezza. A lui ci rivolgiamo con sentimenti di attesa e di speranza, perché manifesti ancora il suo amore attraverso la venuta del suo Figlio Gesù, nostro maestro e salvatore.

Diciamo insieme (cantiamo insieme)

PADRE NOSTRO

CEL Gesù ci ha detto: “Quando entrate in un casa innanzitutto augurate la pace”. Accogliamo la pace che viene dall’alto e impegniamoci a realizzarla nelle nostre case, nei luoghi di lavoro e soprattutto dove troviamo porte chiuse dall’odio e dell’inimicizia.

La pace del Signore sia con voi.

Datevi un segno di comunione fraterna.

(tutti si scambiano un segno di pace)

(intanto si può eseguire un canto)

Chinate il capo per la benedizione.

Il Signore che nel suo Natale viene a piantare la sua tenda in mezzo a noi, vi colmi della gioia della sua attesa.

Il Signore che ogni giorno si presenta alla porta della vostra vita, vi trovi desti e pronti per accoglierlo nella lode e nella carità.

Il Signore che si fa uomo nel grembo della Vergine Maria, porta dell’Avvento, vi renda accoglienti verso tutti.

E vi benedica e vi protegga, voi che entrate e uscite da questo santo tempio: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Bussate alle porte dei fratelli bisognosi di amore e di speranza. Andate in pace.

CANTO

(durante il canto, il celebrante e i ministri si recano alla porta della chiesa e lì salutano l’assemblea che si scioglie, dando a ciascun fedele un messaggio scritto o un altro piccolo segno di augurio da portare a casa. Nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi potrebbero essere essi stessi a confezionare preventivamente dei messaggi e a compiere il gesto finale del saluto davanti alla porta della chiesa).

4. IO SONO IL BUON PASTORE

CANTO

CEL Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

Il Signore, che guida i vostri passi nella pace, sia con tutti voi.

Fratelli e sorelle, il Signore che viene si manifesta a noi come il pastore che conosce le sue pecore, se ne prende cura, le raccoglie dalla dispersione, e le guida verso pascoli della vita. E’ questo il pastore di cui abbiamo bisogno. E’ quello vero, quello buono, quello giusto. Per questo invochiamo la sua venuta in mezzo a noi.

LETT Diciamo insieme: Vieni, Gesù, Buon pastore.

(o altro ritornello cantato idoneo)

Tu che conosci le tue pecorelle, vieni a mostrarci la via che porta alla Padre. Noi ti invochiamo…

Tu che porti sulle spalle la pecora smarrita, vieni e donaci la tua misericordia. Noi ti invochiamo…

Tu che fasci la pecora ferita e ti prendi cura di quella malata, vieni e donaci la medicina del tuo amore. Noi ti invochiamo…

Tu che sai affrontare il pericolo e la morte pur di salvarci, vieni e liberaci da ogni male. Noi ti invochiamo…

Tu che ci difendi dai falsi pastori, vieni e difendici dalla tentazione di abbandonare te per seguire altre strade. Noi ti invochiamo…

Tu che ti preoccupi delle pecore che non sono del tuo ovile, vieni e fa di noi l’unico gregge e un solo pastore. Noi ti invochiamo…

Tu che doni la vita per il tuo gregge, vieni e insegnaci a vivere nella carità. Noi ti invochiamo…

Tu che conduci il tuo popolo verso i pascoli della vita eterna, vieni e donaci la speranza. Noi ti invochiamo…

CEL O Dio, Padre dei poveri e degli oppressi,

tu vedi la nostra miseria e il nostro bisogno,

manda ancora in mezzo a noi

come pastore buono e zelante, il tuo Figlio Cristo Gesù,

perchè ci sentiamo rinfrancati dalla sua venuta,

nel momento della prova e del dubbio.

Egli vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

nell’unità dello Spirito Santo. Per tutti i secoli dei secoli.

CANTO DI ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Giovanni 10,11-18

(durante il canto, viene portato in solenne processione il Vangelo, con ceri e incenso. Nella celebrazione con a partecipazione dei ragazzi, saranno essi stessi a passarsi di mano in mano il libro del vangelo, fino a che non arrivi al celebrante, che prendendolo lo ostenterà davanti all’assemblea prima di proclamarlo)

OMELIA

(nella catechesi per i ragazzi si faccia uso di sussidi didattici, quali immagini, cartelloni, video, messaggi…, per rendere la partecipazione più coinvolgente. Un altro gesto potrebbe essere quello di far collocare nel presepe della comunità un numero idoneo di pecorelle, mentre ne viene spiegato il significato).

Silenzio

CEL Abbiamo ascoltato la voce di Gesù, nostro pastore. Ora ci avvicineremo al libro del vangelo, facendo su di esso un gesto di fede: potremo poggiare la nostra mano o la fronte sulla pagina, per dire la volontà a lasciarci illuminare, guidare e raccogliere in unità da lui.

CANTO

(durante il canto tutti i presenti sia avvicinano al vangelo e compiono su di esso un gesto di fede)

CEL Il Padre manda a noi dal cielo il suo Figlio per raccoglierci nella comunione della sua famiglia. Diciamo (cantiamo) insieme con gioia e fiducia:

PADRE NOSTRO

Sostienici, o Padre,

con la forza del tuo bastone e del tuo vincastro,

perché il gregge del tuo popolo

cammini fiducioso sotto la guida forte e tenera

di Cristo Gesù, buon pastore.

Egli vive e regna per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore sia con voi.

Chinate il capo per la benedizione.

Dio Padre, che manda a noi il suo Figlio, pastore secondo il suo cuore, vi benedica e vi protegga ora e sempre.

Cristo Gesù, vero pastore delle nostre anime, vi raccolga nel suo nome e vi dia la sua pace.

Lo Spirito Santo, che ha fatto germogliare nel grembo della Vergine Maria il nostro Salvatore, vi riempia della sua grazia e del suo amore.

Riceviamo nel segno del libro del Vangelo, che raccoglie la voce di Gesù Buon Pastore, la benedizione di Dio Onnipotente:

(il celebrante traccia con il vangelo un grande segno di croce sull’assemblea)

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Nel cammino della vita, lasciatevi sempre condurre dalla mano forte e generosa di Cristo Buon pastore. Andate in pace.

CANTO

5. IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA

CANTO

(La chiesa è nella penombra. Il celebrante, accompagnato dai ministri, porta in processione il cero pasquale acceso, lo colloca nel suo luogo già predisposto, bene in vista dell’assemblea e va alla sede)

CEL Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

Il Signore, vita e speranza nostra e dell’umanità, sia con tutti voi.

Fratelli e sorelle, il Signore Gesù si fa incontro a noi perché in lui abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza. Invochiamolo con fiducia.

LET Diciamo insieme: Vieni, Signore, nostra vita e risurrezione!

(o altro ritornello cantato, idoneo cantato. Ad ogni invocazione si accendono gradatamente le luci della chiesa)

Hai preso su di te la fragilità della nostra carne per riempirla della pienezza della vita, per questo ti invochiamo…

Hai mostrato agli uomini il volto di Dio amante della vita, per questo ti invochiamo… Ti sei prodigato per la vita dei malati, degli afflitti, degli oppressi, per questo ti

invochiamo… Hai richiamato alla vita il tuo amico Lazzaro, il figlio della vedova di Naim, il servo di Giairo,

per questo ti invochiamo... Sei morto per condividere la nostra morte e sei risorto per darci la tua risurrezione, per

questo ti invochiamo…

Ci chiami alla festa della vita che un giorno celebreremo nel tuo regno, per questo ti invochiamo…

Ci incontri nei giorni lieti e tristi della nostra vita, per darci forza e speranza, per questo ti invochiamo…

CEL O Dio, sorgente della vita,

che ci chiami a condividere la tua gioia,

ascolta la preghiera che ti rivolgiamo

e fa’ che, nell’attesa vigilante del Natale di Gesù Cristo,

portiamo frutti di vita eterna.

A te ogni onore e gloria, con il tuo Figlio e lo Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO. Dal vangelo secondo Giovanni 11,1-45 (per la forma breve, cfr. il lezionario)

OMELIA

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi si utilizzino segni e gesti idonei per l’annuncio: video, cartelloni, messaggi… che esaltano la fede nella vita, riprendendo il messaggio di Ireneo: “La gloria di Dio è l’uomo che vive!”)

CEL Il segno del cero pasquale che risplende in mezzo a noi, ci richiama la bella notizia che la venuta del Signore non è per la morte, ma per la vita. La sua risurrezione è il primo germoglio di una primavera che porterà frutti di vita eterna anche per noi, per tutti gli uomini che sperano in Dio. Mentre accendiamo i nostri ceri, attingendo luce dal cero pasquale, cantiamo la nostra speranza in Cristo, vita del mondo.

CANTO

(durante il canto i fedeli accendono i lumini dal cero pasquale)

CEL Con i ceri ardenti tra le mani ora proclamiamo la preghiera che il Signore Gesù ci ha insegnato: è la preghiera dei figli al Padre. Da lui attendiamo il pane per la vita di ogni giorno e ogni altro bene prezioso per la vita eterna. Innalzando tutti insieme il cero verso l’alto, diciamo (cantiamo):

(tutti innalzano il cero)

PADRE NOSTRO

CEL O Padre, che dai la vita a tutto l’universo

e lo sospingi verso la pienezza della tua gloria,

accendi in noi la speranza che,

liberi da ogni segno di morte,

viviamo in pace e serenità i nostri giorni,

nell’attesa che si compia la beata speranza

della venuta di Colui che è

la nostra vita e la nostra risurrezione,

Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna ora e sempre,

per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore sia con voi.

Accogliete la benedizione del Signore con il capo chinato:

Dio, creatore e Padre, che nella risurrezione del suo Figlio ha dato ai credenti la speranza di risorgere, effondi su di voi la sua benedizione.

Cristo Gesù, che nel suo Natale viene a rinnovare la vostra vita, vi doni la salute del corpo e la pace del cuore.

Lo Spirito Consolatore vi conceda di godere la felicità promessa a chi attende l’avvento del Signore.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

Il Signore che viene, guidi i vostri passi sulle strade della vita. Andate in pace.

CANTO

6. IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA

CANTO

CEL Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Signore, che viene ad indicarci la strada della verità e della vita, sia con tutti voi.

Fratelli e sorelle, davanti a noi si aprono tante strade, tante possibilità di bene, di giustizia, di verità e di amore, ma anche strade che non portano a niente. Invochiamo la venuta del Signore, perché ci indichi la sua via e possiamo seguirla con gioia.

LETT Diciamo insieme: Vieni, Signore, nostra Via, Verità e Vita.

(o altro ritornello cantato idoneo)

Hai chiamato i tuoi discepoli a seguirti sulla strada del Regno di Dio, per questo ti invochiamo…

Hai mostrato agli erranti la via che conduce al bene e alla salvezza, per questo ti invochiamo…

Hai accolto alla tua sequela i pubblicani e i peccatori, per questo ti invochiamo… Hai chiesto di lasciare ogni cosa per seguirti con libertà di cuore, per questo ti invochiamo… Hai percorso la via della croce come segno del dono della tua vita per la vita dei fratelli, per

questo ti invochiamo… Hai illuminato il cuore di tutti gli uomini in ricerca con la tua parola di Verità e di Vita, per

questo ti invochiamo… Ci mostri la via per accedere alla comunione piena con Dio, per questo ti invochiamo…

CEL O Dio, che inviando a noi il tuo Figlio, Cristo Gesù,

Parola fatta carne nel grembo della Vergine Maria,

hai indicato la vera via che ci porta all’incontro con te, fa’ che, accogliendo con gioia il suo annuncio, ci poniamo alla sua sequela

e diventiamo testimoni del tuo amore che salva.

A te ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

CANTO DI ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Giovanni 14,1-11 (per la forma breve, cfr. lezionario)

OMELIA

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi si potrebbero utilizzare alcuni segni e gesti -video, cartelloni, messaggi, o testimonianze di santi- per far emergere l’annuncio della sequela)

(l’assemblea viene invitata a mettersi in fila e attraverso il corridoio centrale dell’aula liturgica ad avvicinarsi al presepe della comunità per deporre un…)

CANTO DI MEDITAZIONE SULLA SEQUELA

Cel Dio manda a noi il suo Figlio, come Via, Verità e Vita , perché seguendo lui, impariamo a conoscere il suo vero volto di Padre e ad accogliere gli altri come fratelli e sorelle che fanno la stessa strada, la strada dell’amore e della pace. Per questo ora diciamo (cantiamo) la preghiera che Gesù, nostro maestro ci ha insegnato.

PADRE NOSTRO

Accompagna, o Padre, il nostro cammino incontro a Cristo che viene,

perché aderendo a lui con la mente, il cuore e le mani,

raggiungiamo la pienezza della Verità e della Vita che tu ci prometti.

Te lo chiediamo Cristo, nostro Signore.

Il Signore sia con voi.

Chinate il capo per la benedizione e dite l’Amen della vostra fede.

Il Dio della Via vi confermi nella sequela del suo Figlio, Cristo Gesù. Il Dio della Verità vi illumini e vi consoli nel suo Santo Spirito. Il Dio della Vita vi riempia di ogni dono che viene dall’alto. E la benedizione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Scenda su di voi e con voi rimanga sempre. Seguite il Signore, nostra Via, Verità e Vita. Andate in pace.

CANTO

7. IO SONO LA VERA VITE

CANTO

(il celebrante, accompagnato dai ministri, reca con sé un ramo di vite, lo poggia sull’altare e va alla sede)

Cel: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Signore Dio, che nel Natale del suo Figlio si manifesta come il Dio della comunione, sia con tutti voi. Fratelli e sorelle. Siamo alla vigilia del grande evento della natività del Signore. Nascendo tra noi, come un piccolo germoglio di vite, egli ci unisce a sé perché come tralci portiamo frutti. Invochiamolo con ardente desiderio e con fede gioiosa.

LETT Diciamo insieme: Vieni, Signore Gesù, Tu, Dio con noi!

(o altro ritornello cantato idoneo)

Il tuo popolo è la vigna che ti sta a cuore, vieni a purificarla da ogni infedeltà. Noi ti

invochiamo… Manda operai nella tua vigna perché porti frutti di giustizia e di pace. Noi ti invochiamo… Ci chiami a rimanere in comunione con te che sei la nostra vita. Noi ti invochiamo… Mostraci la potenza del tuo amore, perché senza di te non possiamo fare nulla. Noi ti

invochiamo… Manifesta a tutti gli uomini la tua misericordia che salva dalla perdizione. Noi ti

invochiamo… Riempi di gioia la tua Chiesa per la tua venuta di pace. Noi ti invochiamo…

CEL Tu, o Padre, sei l’agricoltore che cura e pota la sua vigna

con giustizia e misericordia.

Manda a noi il tuo Figlio, Gesù Cristo, scelta vite,

perché rimanendo in lui portiamo frutti di salvezza per il mondo intero.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te,

nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTO DI ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Giovanni 15,1-11

CATECHESI

(nella celebrazione con la partecipazione dei ragazzi si può insistere sull’amicizia con Gesù, provando ad “inviare un sms”… Gli sms più belli si possono proclamare durante la seguente preghiera dei fedeli, o scrivere su un pannello, o inviare agli altri amici…)

CANTO

CEL Il nostro cuore, come quello della Vergine Maria, è pronto per accogliere il Natale del Signore. Manifestiamo nella preghiera questa nostra attesa di gioia:

LETT Diciamo insieme: Ascoltaci, Signore!

Per la Chiesa, comunità dei credenti, perché come vigna scelta del Signore, si lasci curare, irrorare e nutrire dalla parola di vita del suo Signore. Preghiamo.

Per la nostra comunità parrocchiale, perché senta sempre più il desiderio di aprirsi al quartiere per annunciare e testimoniare il Dio con noi a quanti sono afflitti e oppressi. Preghiamo.

Per i poveri, gli stranieri, i piccoli, gli ultimi della società perché la festa del Natale faccia sperimentare loro, nei gesti della solidarietà e della condivisione dei cristiani, la vicinanza del Signore. Preghiamo.

Per noi qui riuniti, perché consapevoli che non possiamo nulla senza il Signore, diamo testimonianza coraggiosa e gioiosa davanti al mondo della nostra fede in Lui. Preghiamo.

CEL Ed ora con un cuor solo e un’anima sola, tenendoci le mani nelle mani come fratelli, e alzandole verso il cielo, rivolgiamo la preghiera al Padre che ci dona il Figlio Suo, l’Amato, il nostro Salvatore.

PADRE NOSTRO

Accogli, o Padre, la nostra preghiera,

e perché abbiamo posto tutta la nostra speranza

nel tuo Figlio Gesù, fatto uomo per noi

nel grembo di Maria,

rendi la nostra vita una degna dimora

sull’esempio di colei che ha germogliato

per l’umanità il primo frutto della salvezza.

Cristo Signore, che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore sia con voi

Vi benedica Dio onnipotente: Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

accogliete il Salvatore che viene e annunciatelo a tutti con la vostra vita. Andate in pace.

CANTO