84

nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra
Page 2: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 1 di 83

INDICE GENERALE 

1.  PREMESSA __________________________________________________________ 2 

2.  introduzione _________________________________________________________ 2 

2.1.  Il contesto territoriale ___________________________________________________  4 

2.2.  Obiettivi dello Studio d’Impatto Ambientale _________________________________  6 

3.  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO _____________________________ 8 

3.1.  Il Contesto Energetico a livello internazionale ________________________________  8 3.1.1.  Lo scenario mondiale  _______________________________________________________ 8 3.1.2.  Lo scenario europeo _______________________________________________________ 22 3.1.3.  Lo scenario nazionale ______________________________________________________ 41 

3.2.  La proposta di semplificazione normativa in materia di autorizzazione delle rinnovabili in Italia:le nuove linee guida nazionali  _________________________________  46 

3.2.1.  Gli incentivi alla diffusione delle energie rinnovabili in Italia ________________________ 48 

3.3.  La Normativa di riferimento per il settore energetico e territoriale  _____________  49 3.3.1.  Il Piano Energetico Nazionale ________________________________________________ 49 3.3.2.  La Legge Regionale 9/2007 e la redazione del PIEAR della Basilicata  _________________ 51 3.3.3.  Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR)  ______________________ 52 

3.4.  La Legge Regionale n. 1 del 19 gennaio 2010 “Norme in materia di energia e Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale” ______________________________________  54 

3.4.1.  Il Programma Operativo F.E.S.R. 2007‐2013 _____________________________________ 55 3.4.2.  Il Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria ____________________________ 57 

3.5.  Normativa di riferimento per il settore ambientale e paesaggistico _____________  59 3.5.1.  Il Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs n. 152/2006) _________________________________ 60 3.5.2.  Le principali novità in materia di VIA introdotte dal D.Lgs del 16 gennaio 2008 n. 4 cosiddetto "Correttivo unificato" ______________________________________________________ 60 3.5.3.  Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio  _____________________________________ 64 3.5.4.  La pianificazione paesistica: i piani territoriali paesaggistici  ________________________ 65 3.5.5.  Le aree naturali protette in Basilicata __________________________________________ 66 3.5.6.  Le Zone a Protezione Speciale ed i Siti d’Interesse Comunitario _____________________ 74 3.5.7.  Lo Strumento Urbanistico del Comune di Melfi __________________________________ 81 3.5.8.  Vincolo idrogeologico ______________________________________________________ 81 3.5.9.  Vincolo archeologico _______________________________________________________ 82 

4.  Conclusioni _________________________________________________________ 82 

 

Page 3: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 2 di 83

1. PREMESSA

Il presente Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) è redatto a supporto del

progetto della Stazione Elettrica 380/150 kV e dei nuovi raccordi a 380 kV sulla

linea “Mt.- S.Sofia”.

Quest’ultimo è stato redatto da nòvawind Sud S.r.l. , per conto di Terna

S.p.a., nell’ambito del progetto definitivo “Parco Eolico Monte Cervaro”, nel territorio

comunale di Melfi (Pz).

Nell’ambito del procedimento autorizzativo la novawind Sud S.r.l. ha fatto

richiesta di Connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) ed ha ricevuto la

seguente Soluzione Tecnica Minima Generale (STMG - codice pratica 100005105):

“Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra centrale venga

collegata in antenna a 150 kV con la sezione a 150 kV di una futura stazione elettrica

della RTN a 150/380 kV che sarà collegata in “entra –esce” sulla linea RTN 380 kV

“Matera – S. Sofia”

In ottemperanza a tale indicazione da parte di Terna S.p.a. è stato sviluppato il

progetto di connessione in “entra-esce”sulla linea A.T. “Matera - S. Sofia” attraverso la

realizzazione di due nuovi raccordi e di una nuova stazione elettrica di smistamento

150/380 kV.

2. INTRODUZIONE

La nòvawind Sud S.r.l. è controllata al 100% dal api nòva energia è la

società del gruppo api petroli S.p.a. che si occupa del settore dell’energia e

rappresenta nello scenario italiano un operatore sempre più rilevante nella produzione

della “green energy”. Nata nel 2006, porta in dote l’esperienza di oltre settanta anni di

imprenditoria italiana della famiglia Brachetti Peretti nell’industria del petrolio e

dell’energia. Dagli anni ’90 il gruppo api ha iniziato significativi investimenti nel settore

elettrico, diventando un importante operatore nazionale con 4 centrali oggi in esercizio

per un totale di 370 MW.

Page 4: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 3 di 83

Le attività elettriche sono oggi coordinate da api nòva energia, che raccoglie in

sé anche i frutti dei recenti anni di sviluppo nel settore eolico svolto dalla holding del

gruppo.

Lo Studio di Impatto Ambientale in oggetto è redatto ai sensi del D.Lgs.

152/2006, così come modificato ed integrato dal D.Lgs 4/2008, e della Legge Regionale

14 dicembre 1998 n. 47 della Regione Basilicata, denominata “Disciplina della Valutazione

di Impatto Ambientale e norme per la Tutela dell’Ambiente” che ordina a scala regionale

la materia “al fine di tutelare e migliorare la salute umana, la qualità della vita dei

cittadini, della flora e della fauna, salvaguardare il patrimonio naturale e culturale, la

capacità di riproduzione dell’ecosistema, delle risorse e la molteplicità delle specie”, come

riportato testualmente all’art. 1 delle Norme Generali.

Il documento si articola secondo i seguenti i Quadri di Riferimento:

Quadro di Riferimento PROGRAMMATICO: fornisce gli elementi conoscitivi

sulle relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione

territoriale e settoriale;

Quadro di Riferimento PROGETTUALE: descrive il progetto e le soluzioni

adottate a seguito degli studi effettuati, nonché l'inquadramento nel territorio, inteso

come sito e come area vasta interessata;

Quadro di Riferimento AMBIENTALE: definisce l'ambito territoriale ed i

sistemi ambientali interessati dal progetto, sia direttamente che indirettamente, entro cui

è da presumere che possano manifestarsi perturbazioni significative sulla qualità degli

stessi, con particolare attenzione a:

- impatto sul territorio, sulla flora e sulla fauna;

- analisi del rumore;

- rischio incidenti;

- impatto percettivo;

- impatto sul patrimonio naturale.

In questa sezione sono, inoltre, riportate tutte le misure di mitigazione adottate

nonché i benefici che deriverebbero dalla realizzazione dell’opera.

Page 5: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 4 di 83

2.1. IL CONTESTO TERRITORIALE

Il territorio interessato al progetto è ubicato all’estremo nord della Regione, al

confine con la regione Puglia e la provincia di Foggia, in un territorio prettamente

collinare con un'altitudine di circa 530 metri sul livello del mare.

L’area interessata dalle opere di progetto è quella posta a nord-ovest

dell’abitato di Melfi, ai confini con la Regione Puglia e delimitata dal fiume Ofanto a nord

e dalle pendici del monte Cervaro a sud.

In particolare l’area in cui sorgerà la Sottostazione è compresa tra il torrente

Camarda Vecchia, affuente del fiume Ofanto, la strada SS 658 Potenza - Melfi e la strada

provinciale n.108.

La Sottostazione sarà ubicata su di un pianoro alla quota media di 250 m.

s.l.m., a sud est del quale si elevano i monti Cervaro e Galiano, i raccordi A.T.

prenderanno origine dalla sottostazione e risalendo il versante in direzione sud si

collegheranno sulla lina A.T. “Matera S. Sofia” in località “Acqua Dura”.

Il territorio comunale di Melfi confina ad est con i comuni di Venosa e Lavello, a

nord con Candela ed Ascoli Satriano entrambi appartenenti alla provincia di Foggia, a

nord - ovest con il comune di Rocchetta S. Antonio (Fg), ad ovest con Monteverde (Av) e

Lacedonia (Av), a sud con Rionero in Vulture, Rapolla, Barile.

La città di Melfi dista pochi chilometri dalle pendici del Monte Vulture, il suo

territorio si estende per 205,15 Kmq e si affaccia sul fiume Ofanto, che divide la Basilicata

dalla Campania e dalla Puglia.

Melfi è il secondo comune per numero di abitanti della Provincia di Potenza, è

costituito da un centro storico di aspetto complessivamente medievale, è diventato

recentemente uno dei centri più produttivi della Basilicata e uno dei maggiori nuclei

industriali del Meridione: il polo industriale SATA, sorto nei primi anni novanta, ospita

infatti uno dei più importanti stabilimenti del gruppo FIAT e diverse aziende dell'indotto

automobilistico.

L’intera zona del Melfese è stata sede, fin dall’antichità, di insediamenti neolitici

nella pianura lungo il fiume Ofanto. Nuclei abitati del IX-VIII secolo a.C., dell’Età del

Ferro, sono stati individuati sulla collina del castello e nel centro medievale, con corredi

Page 6: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 5 di 83

funebri di tipo Dauno; ulteriori insediamenti sono stati rinvenuti sulle colline di Valleverde

e dei Cappuccini, con necropoli del V sec. a.C.

Il centro storico di Melfi è ubicato su di un colle vulcanico al piede

settentrionale del Monte Vulture, a 530 m.s.m., l'abitato si concentra sulla sommità del

suddetto colle intorno alla piazza del Municipio e presenta una struttura urbanistica

medievale con vie strette, dal tracciato irregolare e racchiusa da un'imponente cinta

muraria che le conferisce il carattere di fortezza militare.

Per ciò che concerne la viabilità le principali direttrici stradali che interessano

Melfi sono costituite dalla Strada Statale 658 Potenza-Melfi, e dalla Strada Statale 93

Appulo-Lucana che collega Barletta a Potenza

In particolare la S.S. 658 collega la città di Potenza con quella di Melfi,

diramandosi dalla statale 407 Basentana all'altezza di Vaglio di Basilicata.

Da Melfi la S.S. 658 si congiunge alla strada statale 655 Bradanica, che termina

a Foggia.

La S.S. 93 parte da Barletta e dopo una ventina di chilometri attraversa

trasversalmente l'abitato di Canosa di Puglia (per intersecarsi con la ex strada statale 98

Andriese Coratina), dove interrompe per circa 800 m il percorso originario per riprenderlo

poi verso la frazione canosina di Loconia e quindi Lavello, da cui si raggiunge

agevolmente lo stabilimento FIAT di Melfi.

Page 7: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 6 di 83

2.2. OBIETTIVI DELLO STUDIO D’IMPATTO AMBIENTALE

L’obiettivo del presente Studio di Impatto Ambientale, così come prescritto dal

D.Lgs 152/2006, modificato ed integrato dal D.Lgs 4/2008 e ai sensi dalla Legge

Regionale n° 47 del 14 dicembre 1998, è quello di esprimere un giudizio “sulle opere e

sugli interventi proposti, in relazione alle modificazioni e ai processi di trasformazione che

la loro realizzazione potrebbe determinare direttamente o indirettamente, a breve o a

lungo termine, temporaneamente o permanentemente, positivamente o negativamente

nell’ambiente naturale e nella realtà sociale ed economica” (art. 1, comma 2).

In particolare lo Studio si prefigge di:

definire e descrivere le relazioni tra l’opera e gli strumenti di pianificazione

vigenti, considerando i rapporti di coerenza e lo stato di attuazione di tali

strumenti;

descrivere i vincoli di varia natura esistenti nell’area prescelta e nell’intera

zona di studio;

descrivere le caratteristiche fisiche del progetto e le esigenze di utilizzazione

del suolo durante le fasi di costruzione e di funzionamento;

descrivere le principali fasi del processo di produzione di energia elettrica da

fonte eolica;

descrivere la tecnica prescelta, con riferimento alle migliori tecniche

disponibili a costi non eccessivi, e le altre tecniche previste per prevenire le

emissioni degli impianti o per ridurre l’utilizzo delle risorse naturali

confrontando le tecniche prescelte con le migliori disponibili;

valutare il tipo e la quantità delle emissioni previste risultanti dalla

realizzazione e dalla attività di progetto;

descrivere le principali alternative possibili, inclusa quella zero, indicando i

motivi che hanno sostenuto la scelta, tenendo conto dell’impatto

sull’ambiente;

analizzare la qualità ambientale, facendo riferimento alle componenti

dell’ambiente potenzialmente soggette ad un impatto rilevante del progetto

proposto, con particolare attenzione verso la popolazione, la fauna, la flora,

Page 8: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 7 di 83

il suolo, il sottosuolo, l’aria, l’acqua, i fattori climatici, i beni materiali

compreso il patrimonio architettonico ed archeologico, il paesaggio;

identificare e valutare la natura e l’intensità degli effetti positivi e negativi

originati dall’esistenza del progetto, dall’utilizzazione delle risorse naturali,

dalle emissioni di inquinanti e dallo smaltimento dei rifiuti;

stabilire metodi di previsione, attraverso i quali valutare gli effetti

sull’ambiente;

stabilire e definire una proposta base delle misure correttive che, essendo

percorribili tecnicamente ed economicamente, minimizzano gli impatti

negativi identificati.

In definitiva, con il presente documento si intendono stabilire, stimare e

valutare gli impatti associati sia alla costruzione che al funzionamento del parco eolico di

progetto, sulla base di una conoscenza esaustiva dell’ambiente interessato, proponendo

al contempo le idonee misure di mitigazione e/o compensazione.

Page 9: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 8 di 83

3. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

3.1. IL CONTESTO ENERGETICO A LIVELLO INTERNAZIONALE

3.1.1. Lo scenario mondiale

La crescita continua della domanda di energia a livello mondiale pone problemi

di ordine politico, economico ed ambientale e sollecita a rinnovare gli sforzi per il suo

contenimento. Il miglioramento dell’efficienza energetica ed una attenta gestione della

domanda costituiscono misure di fondamentale importanza per contrastare il trend di

crescita e sono, al tempo stesso, un valido strumento per conseguire ulteriori obiettivi di

politica energetica ed ambientale.

La domanda di energia cresce nel mondo ad un ritmo elevato, soprattutto per il

contributo dei paesi asiatici. La ripartizione geografica dei consumi mondiali mostra un

sempre minor peso relativo dei consumi in aree come il Nord America (Canada e Stati

Uniti) e l’Europa (inclusa la Russia), a fronte di una crescita assoluta e relativa di tutte le

altre aree e in particolare dell’Asia.

Tale fenomeno è la conseguenza di differenti dinamiche di crescita: molto più

elevata della media nelle aree emergenti in Asia, e molto più contenuta nelle zone già

industrializzate in Europa e Nord America.

Uno dei risultati di questa situazione è l’accelerarsi del processo, già

evidenziatosi nel corso degli ultimi anni, di progressiva perdita di peso delle aree di più

antica industrializzazione sul totale dei consumi energetici mondiali. Secondo i dati BP,

l’area OCSE rappresenta nel 2007 oltre la metà dei consumi mondiali ma la sola Cina, che

nel 2007 ha quasi raddoppiato i consumi del 2000, ha ormai superato i consumi totali

dell’UE e si avvia a superare gli Stati Uniti nei prossimi anni.

L’India, invece, con una popolazione di poco inferiore a quella cinese,

rappresenta ancora solo il 3,6% dei consumi mondiali con consumi che nel 2007 sono

cresciuti del 37% rispetto al 2000.

Sono praticamente costanti dal 2000 i consumi del Giappone.

Page 10: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 9 di 83

Figura 1 - Consumi mondiali di energia primaria 2000-2007 (Mtoe)

Figura 2 - Andamento dei consumi mondiali per fonte fossile 2000-2007 (Mtoe)

L’andamento dei consumi per fonti, fra il 2006 ed il 2007, registra un aumento

dell’utilizzo di tutte le fonti energetiche considerate, salvo l’energia nucleare, il cui

consumo cala del 2% a livello mondiale per effetto di riduzioni in Europa, Asia ed America

Latina.

Cresce in particolare l’uso del carbone (4,5% a livello mondiale e 8% in Cina) e

l’uso del gas (3,1% a livello mondiale) con punte di crescita in Asia e Africa. Quanto ai

consumi di petrolio, la progressione è dell’1,1%: questo è il risultato di un andamento

negativo in Europa e quasi stazionario in Nord America, combinato con una crescita

Page 11: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 10 di 83

significativa in America Latina, Medio Oriente ed Africa, ed una domanda ancora robusta

in Asia.

Nella composizione dei consumi per fonti prosegue la tendenza ad una

riduzione del peso del petrolio sul totale, compensato da un incremento della quota di

gas e carbone. Nella generazione elettrica queste due fonti rimpiazzano

progressivamente il petrolio il cui uso si concentra sempre più nelle attività di trasporto o

come materia prima nelle produzioni chimiche e petrolchimiche.

Come si vede nella figura seguente la diminuzione dei consumi è

particolarmente evidente nei paesi dell’UE e incide in particolare su gas e petrolio.

Figura 3 - Andamento dei consumi dei paesi dell’UE per fonte fossile 2000-2007

3.1.1.1. Le dinamiche dell’offerta di energia

Se complessivamente i consumi e la disponibilità totale di energia negli ultimi

anni hanno continuato a crescere, diverse sono state le tendenze delle singole fonti. Pur

trattandosi di quantità finite ed esauribili, la disponibilità accertata di risorse di gas e

petrolio nel sottosuolo a livello mondiale è tale da poter coprire la domanda ancora per

qualche decennio. Lo sfruttamento di riserve esistenti, al momento ritenute non

economiche, dipenderà dall’andamento dei prezzi, dalle aspettative degli operatori

sull’andamento degli stessi e dallo sviluppo di tecniche di estrazione più evolute. La

materiale accessibilità a molte di queste risorse è ostacolata da problemi di natura

geopolitica. Oltre il 56% delle riserve accertate di petrolio è concentrato in Medio Oriente,

Page 12: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 11 di 83

mentre, Russia e Medio Oriente soddisfano circa il 40% del fabbisogno mondiale di gas

naturale e nel lungo termine crescerà la dipendenza dei Paesi consumatori da quelle aree

(figura seguente).

Figura 4 - Produzione di petrolio per area: dati storici e previsioni (dati percentuali)

Il crescente ruolo delle società petrolifere nazionali limita oggettivamente

l’accesso alle risorse delle compagnie private e riduce la possibilità di sfruttamento

ottimale delle risorse esistenti.

In particolare, la propensione ad investire in nuove prospezioni trova un limite

nella convenienza determinata dagli andamenti del mercato di vendere la produzione

disponibile a prezzi sempre più elevati per via della spinta esercitata dalla domanda

crescente.

Per il carbone si registra, invece, un rapido adeguamento della produzione a

fronte dell’incremento della domanda mondiale attribuibile essenzialmente all’impulso

della produzione termoelettrica cinese e degli altri Paesi dell’Asia. La crescita dei consumi

con ritmi più contenuti coinvolge tutte le altre aree geopolitiche con l’eccezione

dell’Europa dove i consumi e la produzione si contraggono.

Le riserve di petrolio sono lievemente diminuite nel 2007 rispetto all’anno

precedente.

Oltre il 60% di queste riserve si concentra in Medio Oriente mentre la quota in

mano ai paesi dell’OPEC supera il 75%.

Page 13: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 12 di 83

Il rapporto riserve su produzione annua è relativamente stabile intorno a 40

anni; tuttavia, le dimensioni dei nuovi giacimenti sono da diversi anni in continua

diminuzione e insistono su zone sempre più inaccessibili (a grandi profondità anche sotto

il fondo del mare, o sotto grossi strati di ghiaccio) e sono dunque tecnicamente più

difficili da sviluppare. Ciò ha fatto sì che i costi per svilupparli e portarli a produzione

siano più che raddoppiati dal 2000.

La produzione di petrolio ha rallentato la sua crescita già dal 2005 e ha fatto

segnare nel 2007 una riduzione della produzione giornaliera di 126.000 barili di petrolio

rispetto al 2006, pari a due decimi di punto percentuale, dovuta alle variazioni negative

nella produzione di quasi tutte le maggiori regioni produttrici, attenuata dalla crescita

della produzione russa e, nei paesi ex-URSS, della zona del Mar Caspio.

Se per i paesi dell’OPEC la riduzione è dovuta ai tagli operati a novembre 2006

e febbraio 2007 da dieci membri del cartello, in altri, come i paesi produttori in seno

all’OCSE (fra cui alcuni membri dell’UE) e fra molti dei paesi produttori non-OPEC, la

produzione è in declino da qualche tempo per il progressivo esaurirsi di molti giacimenti a

cui non è corrisposta tempestivamente una nuova disponibilità. Il discorso vale per Stati

Uniti, Argentina, Venezuela, Norvegia, Regno Unito, Siria, Gabon, Indonesia, per non

menzionare che i maggiori, mentre l’incremento della produzione di Russia, Azerbaijan,

Angola ed Iraq ha in parte colmato queste riduzioni ma non ha impedito che il mercato

restasse teso durante tutto il 2007.

Esiste inoltre uno scarto crescente fra il tipo di petrolio richiesto dal mercato e

quello di fatto prodotto dai giacimenti attualmente in produzione. La quantità disponibile

sul mercato di petroli leggeri (tipo Brent) - preferiti dalle raffinerie per la loro più elevata

resa in benzine e gasoli - è limitata e tende a ridursi mentre esiste maggiore disponibilità

di greggi medi o pesanti, più difficili da lavorare se non in raffinerie più complesse e

sofisticate, che producono prevalentemente oli combustibili da riscaldamento, di cui al

momento esiste sovrapproduzione.

Tale situazione spiega in parte la resistenza di paesi come l’Arabia Saudita o

l’Iran ad aumentare la propria offerta, in ragione della difficoltà a vendere la gran parte

dei greggi pesanti che costituiscono una parte cospicua della loro produzione.

Page 14: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 13 di 83

La produzione di gas naturale è cresciuta di pochi punti percentuali nel 2007,

ma la crescita è avvenuta principalmente in Medio Oriente (Qatar), in Africa e in Cina,

mentre declina irrimediabilmente la produzione nell’Unione Europea (Olanda, Regno

Unito) che diviene sempre più dipendente dalle importazioni dalla Russia o da altri Paesi

dell’ex Unione Sovietica. Le riserve di gas, principalmente situate in Medio Oriente ed in

Russia, sono cresciute molto poco negli ultimi anni facendo scendere il rapporto

riserve/produzione a 61 anni rispetto ai 68 anni nel 2000.

La produzione di carbone è cresciuta negli ultimi anni in Cina e in India mentre

nell’Unione Europea la produzione continua a contrarsi di oltre il 2% l’anno. Le riserve -

collocate in quote equivalenti in tre aree: Nord America; Europa e Paesi ex URSS; Asia -

ammontavano a fine 2007 a 847,5 Miliardi di tonnellate, sufficienti a coprire per 133 anni

la produzione del 2007.

La produzione di energia nucleare è diminuita del 2% nel 2007 dopo un

incremento dell'1,3% dell'anno precedente. In totale nel 2007 sono stati prodotti 2748,9

TWh, di cui circa l'83,7% nei Paesi OCSE. La produzione nell'Unione Europea rappresenta

circa il 40% del totale mondiale ma è diminuita negli ultimi due anni del 6,4%

complessivamente. La produzione ha continuato a crescere nei Paesi non OCSE.

La produzione di energia da fonti rinnovabili è cresciuta complessivamente del

4,7% nel 2006 e copre, nello stesso anno, il 18,6% della produzione elettrica:

l’idroelettrico, che rappresenta nel 2006 l’89% del totale delle rinnovabili, è cresciuto del

4% rispetto al 2005.

Percentualmente, pur rimanendo su valori ancora bassi, sono cresciute in

misura molto maggiore le nuove fonti rinnovabili; nel corso del decennio 1996-2006

l’eolico cresce infatti di 11 volte e il solare di 6 volte.

Nel quadro di un’offerta complessiva che stenta ad adeguarsi alla domanda di

energia, il Rapporto 2008 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) sulle prospettive

delle tecnologie al 2050, nel prendere atto della continua crescita delle emissioni di gas

serra, stima, nello scenario di Base (del tipo “business as usual”), entro il 2050, un

incremento del 70% della domanda di petrolio e del 130% delle emissioni di CO2. Questo,

naturalmente, in assenza di modificazioni delle politiche attualmente vigenti e senza

particolari restrizioni per gli approvvigionamenti delle risorse. Secondo quanto indicato dal

Page 15: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 14 di 83

Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), una crescita di tale portata

delle emissioni di CO2 potrebbe innalzare la media delle temperature mondiali di 6 °C, o

forse più, con modificazioni rilevanti su tutti gli aspetti della vita e conseguenze

irreversibili sull’ambiente.

Deriva da qui, secondo l’AIE, la necessità di una vera e propria rivoluzione nel

modo di produrre e consumare l’energia a livello mondiale che implichi il netto

miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo delle tecnologie per le fonti

rinnovabili, l’energia nucleare e la cattura e confinamento della CO2 e lo sviluppo di un

sistema di trasporti a zero emissioni di carbonio. Nel suo rapporto l’AIE presenta

un’analisi approfondita della situazione attuale e futura delle tecnologie esistenti ed

avanzate per un’energia pulita, illustrando anche, con un’analisi basata su differenti

scenari, come un mix di queste tecnologie possa fare la differenza introducendo il

concetto di “accelerazione tecnologica”. Nel rapporto sono presentati diversi gruppi di

scenari. Gli “Scenari ACT” mostrano come le emissioni di CO2 mondiali possono essere

riportate, nel 2050, ai livelli attuali.

Ancora più spinti sono gli “Scenari BLUE” che hanno come obiettivo una

riduzione del 50% delle emissioni di CO2 nel medesimo arco temporale. Nella Figura 5

sono indicate le emissioni di CO2 nello scenario base e negli scenari di accelerazione

tecnologica con riferimento alle percentuali di riduzione delle emissioni che corrispondono

alle tecnologie adottate.

Figura 5 - Emissioni di CO2 al 2050 secondo lo scenario base e gli scenari di accelerazione

tecnologica

La Figura 6, in cui sono sintetizzati i risultati dell’analisi dell’AIE, mostra come

sia l’efficienza energetica, nelle diverse forme indicate, la voce che più incide nella

Page 16: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 15 di 83

riduzione delle emissioni (43%), seguita dalle rinnovabili (21%), dalla generazione

con cattura e confinamento della CO2 (19%, indicata come CCC in Figura 7), dalla

sostituzione di combustibili nei settori di uso finale (11%) e dal nucleare (6%).

Figura 6 - Incidenza percentuale delle tecnologie nella riduzione delle emissioni serra al 2050

In conclusione ricorrendo a tecnologie che già esistono, o che sono in una fase

di sviluppo avanzato - scenario ACT Map -, le emissioni mondiali di CO2 raggiungono il

loro picco tra il 2020 e il 2030 per essere poi riportate ai livelli attuali entro il 2050. Più

impegnativo è il compito di ridurre le emissioni di CO2 al 2050 del 50% rispetto ai livelli

attuali. Lo scenario BLUE, che fa riferimento a questo obiettivo, presuppone un netto

cambio di direzione in tempi molto brevi. I costi non solo sono sostanzialmente più

elevati, ma anche molto più incerti, perché si ipotizza la diffusione di tecnologie ancora in

fase di sviluppo, il cui progresso e successo finale sono difficili da prevedere. Mentre gli

scenari ACT richiedono un forte impegno, gli scenari BLUE richiedono una messa in atto

urgente di politiche nuove e lungimiranti per il settore energetico, mai adottate sino ad

ora.

La figura di seguito riportata mostra come il costo marginale per l’abbattimento

della CO2 al 2050 aumenti con l’incremento dell’obiettivo di riduzione dallo scenario ACT

Map fino a raggiungere i più alti livelli del BLUE Map in funzione delle tecnologie adottate

(da quelle per l’efficienza energetica negli usi finali ai carburanti alternativi per i

trasporti).

Page 17: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 16 di 83

Figura 7 - Costo marginale della riduzione di emissioni in funzione delle quantità evitate e delle

tecnologie adottate

In Figura 8 sono indicate le tecnologie di generazione di energia adottate, in

corrispondenza dei due scenari ACT Map e BLUE Map, con i relativi apporti di nuova

capacità per anno.

Figura 8 – Tecnologie di generazione di energia adottate - scenari ACT Mape Blue Map

Page 18: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 17 di 83

3.1.1.2. Il G8 2009 e la dichiarazione dei leader su energia e clima

Il Vertice G8 2009 si è svolto a l’Aquila dall’8 al 10 luglio; l’8 luglio i Leader G8

si sono incontrati per discutere di economia mondiale, sviluppo, cambiamento climatico e

questioni politiche internazionali. Dal 9 luglio si sono uniti a loro Brasile, Cina , India,

Messico e Sud Africa stabilendo un dialogo su un ampio raggio di temi globali. Anche

l’Egitto e’ stato invitato a partecipare. Le discussioni sono poi proseguite con la

partecipazione dei Capi delle Organizzazioni Internazionali; tutti gli altri membri del Major

Economies Forum si sono poi uniti a loro per affrontare i temi del commercio e del

cambiamento climatico.

Nella sessione G8, i Leader hanno riconosciuto il punto di vista scientifico sulla

necessità di mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di due gradi

rispetto ai livelli pre-industriali, e hanno concordato sull’obiettivo di lungo termine di

ridurre le emissioni globali del 50% entro il 2050 e, come parte di ciò, su un obiettivo di

riduzione dell’80% per i paesi sviluppati. Hanno inoltre concordato sulla necessità di

intraprendere obiettivi di medio termine significativi conformi agli obiettivi di lungo

termine, e di raggiungere il picco delle emissioni globali il più presto possibile. Il

coinvolgimento attivo di tutti i principali paesi emettitori, attraverso azioni di mitigazione

quantificate, è stato considerato come un requisito indispensabile per affrontare con

successo i cambiamenti climatici.

I Leader hanno discusso il ruolo delle tecnologie innovative e dei finanziamenti

per i cambiamenti climatici, anche in riferimento al sostegno delle azioni di mitigazione

delle emissioni nei paesi in via di sviluppo. Hanno evidenziato le necessità di adattamento

dei paesi in via di sviluppo in termini di risorse, capacity building e sostegno istituzionale,

soprattutto nei paesi più poveri e vulnerabili.

I paesi G8 hanno adottato una dichiarazione articolata che ha predisposto un

dibattito costruttivo con le economie emergenti il giorno successivo. Nella sessione più

ampia, i 16 Leader del Foro delle Maggiori Economie su Energia e Clima, la Commissione

Europea, la Svezia, la Danimarca e il Segretario Generale delle Nazioni Unite hanno

definito un accordo sui temi più rilevanti dell’accordo di Copenhagen sul clima.

Page 19: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 18 di 83

I Leader di tutti i principali paesi emettitori hanno reiterato l’importanza di

mantenere l’incremento della temperatura media globale entro 2 gradi Celsius, come

riconosciuto dal G8, e hanno deciso di lavorare insieme, nei prossimi mesi fino alla

Conferenza di Copenhagen, per identificare un obiettivo globale di riduzione significativa

delle emissioni di lungo termine al 2050. I Leader hanno concordato sulla necessità che

tutti i paesi intraprendano azioni appropriate di mitigazione delle emissioni a livello

nazionale: i paesi sviluppati dovranno assumere tempestivamente significative riduzioni di

medio termine, mentre i paesi in via di sviluppo intraprenderanno azioni per assicurare

una significativa deviazione dei livelli di emissione rispetto allo scenario business as usual.

E’ stato evidenziato il ruolo chiave delle maggiori economie nel promuovere

l’innovazione e i Leader hanno lanciato una Partnership Globale per accelerare gli

impegni. Si e’ trovato l’accordo sulla necessità di incrementare in modo significativo gli

investimenti pubblici in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di raddoppiarli entro il 2015.

Sottolineando il ruolo del settore privato e della cooperazione internazionale, i

Leader si sono impegnati a creare incentivi per accelerare lo sviluppo, la diffusione e il

trasferimento di tecnologie a basse emissioni di carbonio. Si è verificato un ampio

consenso sulla necessità di incrementare i finanziamenti per il clima, sia da fonti

pubbliche che private, anche tramite mercati del carbonio. I Leader hanno discusso

meccanismi internazionali per i finanziamenti, con particolare attenzione alla proposta

messicana per un Fondo Verde. I Leader G8 hanno adottato la Dichiarazione del Foro

delle Maggiori Economie su Energia e Clima, ponendo le basi per la Conferenza di

Copenhagen che si è tenuta nel dicembre 2009.

3.1.1.3. La Conferenza delle Nazioni Unite di Copenaghen del

dicembre 2009

La Conferenza sul clima di Copenaghen, che ha riunito i leader di oltre 192

paesi del mondo per decidere delle sorti del clima del pianeta, si è tenuta tra il sei e il

diciotto dicembre del 2009.

Gli oltre cento Capi di Stato e di Governo presentatisi all'appuntamento di

Copenaghen hanno descritto come necessaria, improcrastinabile e prioritaria la battaglia

contro il caos climatico fissando il limite dei 2 gradi di aumento entro la fine del

Page 20: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 19 di 83

secolo come la barriera da non superare per evitare il collasso degli ecosistemi

indispensabili alla sopravvivenza dell'umanità.

Tuttavia, malgrado le premesse, la Conferenza di Copenhagen, ha fatto

registrare più ombre che luci nella definizione di un percorso comune di lotta ai

cambiamenti climatici, concludendosi alla fine con un Accordo, stipulato nella notte tra il

18 e il 18 dicembre tra Usa, Cina, India e Sudafrica; rispetto al quale 185 Paesi su 192 si

sono limitati semplicemente a "prenderne nota”.

L’Accordo raggiunto a Copenaghen, sia pure con le riserve di cui sopra, è

costituito da 12 punti che di seguito si descrivono in maniera più analitica.

Il primo punto ribadisce ancora una volta “ la forte volontà politica di lottare

con urgenza contro il cambiamento climatico in conformità con il principio delle

responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità. Al fine di raggiungere

l'obiettivo ultimo della Convenzione, volto a stabilizzare la concentrazione di gas a effetto

serra nell'atmosfera a un livello che eviti un'interferenza antropogenica pericolosa nel

sistema climatico, rafforzeremo la nostra azione cooperativa di lungo termine per

combattere il cambiamento climatico riconoscendo l'opinione scientifica secondo la quale

l'aumento della temperatura mondiale dovrebbe essere inferiore ai 2 gradi

centigradi, basandoci sul principio di equità e operando nel contesto dello sviluppo

sostenibile. Siamo consci degli impatti critici del cambiamento climatico e degli impatti

potenziali che le misure di contrasto hanno sui paesi particolarmente vulnerabili ai suoi

effetti collaterali e ribadiamo la necessità di varare un ampio programma di adattamento

che comprenda aiuti internazionali”.

Il secondo punto ribadisce la ferma volontà di ridurre drasticamente le

emissioni globali in coerenza con quanto sostenuto dal mondo scientifico e documentato

nel Quarto Rapporto di valutazione IPCC, al fine di contenere così l'aumento delle

temperatura globale al di sotto dei 2 gradi centigradi.

L’obiettivo è quello di una collaborazione efficace affinché il picco delle

emissioni globali e nazionali venga raggiunto il più presto possibile, considerando ad ogni

modo che i tempi per il raggiungimento del picco saranno più lunghi nei paesi in via di

sviluppo, per i quali lo sviluppo economico e sociale e l'eliminazione della povertà hanno

Page 21: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 20 di 83

la massima priorità, e che una strategia per lo sviluppo con bassi livelli di emissione è

indispensabile per lo sviluppo sostenibile.

Il terzo punto mira a promuovere una più forte azione e collaborazione

internazionale in materia di adattamento per garantire l'attuazione della Convenzione

facilitando e sostenendo le azioni volte a ridurre la vulnerabilità e potenziare le difese nei

paesi in via di sviluppo, in particolare in quelli meno sviluppati,quali i piccoli Stati insulari

in via di sviluppo e l'Africa.

I Paesi sviluppati dovranno fornire risorse finanziarie, tecnologie e strumenti di

rafforzamento delle capacità adeguati, prevedibili e sostenibili per determinare

l'attuazione delle misure di adattamento nei Paesi in via di sviluppo.

Il quarto punto infatti ribadisce come le Parti dell'Allegato I si impegnino ad

attuare, individualmente o congiuntamente, obiettivi quantificati di riduzione delle

emissioni per il 2020; le Parti dell'Allegato I aderenti al Protocollo di Kyoto rafforzeranno

ulteriormente i tagli alle emissioni promossi da tale Protocollo.

L'attuazione effettiva della riduzione delle emissioni nonché l'erogazione dei

relativi finanziamenti da parte dei paesi sviluppati dovrà essere misurata, riferita e

verificata conformemente alle direttive vigenti e a quelle eventualmente approvate dalla

Conferenza delle Parti, e la revisione di tali obiettivi e finanziamenti dovrà essere

rigorosa, vigorosa e trasparente.

Il quinto punto si riferisce alle Parti non appartenenti all'Allegato I della

Convenzione; queste ultime dovranno mettere in atto misure di mitigazione, comprese

quelle che saranno sottoposte al segretariato dalle Parti non Allegato I nel formato

previsto nell'Appendice II entro il 31 gennaio 2010.

I paesi meno sviluppati e i piccoli paesi insulari in via di sviluppo potranno

adottare misure su base volontaria e in base al sostegno disponibile.

Il sesto punto verte sul riconoscimento dell’importanza cruciale della riduzione

delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste e sulla necessità di promuovere

l'eliminazione delle emissioni di gas serra attraverso le foreste, attraverso la

determinazione di incentivi positivi a tali azioni con l'immediata istituzione di un

meccanismo che includa la riduzione delle emissioni di cui sopra (REDD-plus), per

permettere la mobilitazione di risorse finanziarie da parte di paesi sviluppati.

Page 22: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 21 di 83

Nel settimo punto si manifesta la volontà di aiutare i paesi in via di sviluppo,

specialmente quelli con economie a basso tenore di emissioni, attraverso incentivi di vario

genere nel proseguire il proprio sviluppo sulla via delle basse emissioni.

Il punto 8 infatti dispone che ai paesi in via di sviluppo debbano

essere forniti finanziamenti nuovi, aggiuntivi, maggiorati, prevedibili e

adeguati nonché un migliore accesso ai finanziamenti stessi, in conformità con le

relative disposizioni della Convenzione, al fine di rendere possibili e sostenere più

efficaci misure di mitigazione, ivi inclusi adeguati finanziamenti per la riduzione delle

emissioni da deforestazione e degrado delle foreste, adattamento, sviluppo e

trasferimento di tecnologie e rafforzamento delle capacità, ai fini dell'efficace attuazione

della Convenzione.

L'impegno collettivo dei paesi sviluppati prevede che essi forniscano risorse

nuove e aggiuntive, inclusi foreste e investimenti tramite istituti internazionali, per

arrivare alla cifra di 30 miliardi di dollari statunitensi per il periodo 2010-2012 con una

distribuzione equilibrata tra adattamento e mitigazione. I finanziamenti per l'adattamento

saranno assegnati in via prioritaria ai paesi in via di sviluppo più vulnerabili, come i paesi

meno sviluppati, i piccoli paesi insulari in via di sviluppo e l'Africa. Ai fini di

significative azioni di mitigazione e di un'attuazione trasparente, i paesi

sviluppati si impegneranno a favore dell'obiettivo di mobilitare

congiuntamente 100 miliardi di dollari statunitensi all'anno entro il 2020 per

far fronte alle esigenze dei paesi in via di sviluppo. Tali finanziamenti deriveranno

da un'ampia gamma di fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, ivi incluse fonti

di finanziamento alternative. Nuovi finanziamenti multilaterali destinati all'adattamento

saranno forniti attraverso validi ed efficienti sistemi di fondi, e una struttura governativa

assicurerà uguale rappresentanza ai paesi sviluppati e in via di sviluppo. Una percentuale

significativa di tali fondi dovrebbe provenire dal Copenhagen Green Climate Fund.

Il nono punto, a tal fine, promuove l’istituzione di un High Level Panel posto

sotto la guida della Conferenza delle Parti, atto a studiare il contributo delle potenziali

fonti di reddito, incluse le fonti di finanziamento alternative, per il raggiungimento di tale

obiettivo.

Page 23: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 22 di 83

Il punto dieci stabilisce che “il Copenhagen Green Climate Fund sarà istituito

come entità operativa del meccanismo finanziario della Convenzione al fine di sostenere

progetti, programmi, politiche ed altre attività in paesi in via di sviluppo in materia di

mitigazione, ivi inclusi REDD-plus, adattamento, rafforzamento delle capacità, messa a

punto e trasferimento di tecnologie”.

Al fine di rafforzare le iniziative in materia di messa a punto e trasferimento di

tecnologie, il punto 10 istituisce un “Meccanismo per le tecnologie, volto ad accelerare la

messa a punto e il trasferimento di tecnologie a sostegno delle misure di mitigazione e

adattamento, che saranno guidate da un approccio stabilito dal singolo paese e basate su

circostanze e priorità nazionali”.

Il punto dodici definisce una valutazione dell'attuazione dell’Accordo in oggetto,

da completare entro il 2015, anche alla luce dell'obiettivo ultimo della Convenzione. Ciò

includerebbe l'ipotesi del rafforzamento dell'obiettivo di lungo periodo facendo riferimento

a diversi dati presentati dal mondo scientifico, anche in relazione all'aumento della

temperatura di 1,5 gradi centigradi.

3.1.2. Lo scenario europeo

L'Unione Europea manifesta una forte dipendenza dalle importazioni di

idrocarburi; ove dovessero mantenersi le tendenze attuali la sua dipendenza dalle

importazioni di energia passerebbe dal 50% del consumo energetico totale attuale al

65% nel 2030.

La dipendenza dalle importazioni di gas dovrebbe aumentare dal 57% all'84%

entro il 2030; quella dalle importazioni di petrolio dall'82% al 93%. Questa dipendenza

comporta rischi politici ed economici in quanto la pressione sulle risorse energetiche

mondiali è particolarmente forte.

Page 24: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 23 di 83

Figura 9 - Andamento delle emissioni pro capite e della dipendenza dalle importazioni di

idrocarburi (UE(27) 2005-2030)

Recentemente si è intensificato il dibattito europeo sugli obiettivi e gli

strumenti delle politiche energetiche. È cresciuta, infatti, la preoccupazione per gli alti

prezzi del petrolio e del gas naturale, per la dipendenza dei paesi dell’Unione europea

dalle importazioni di idrocarburi provenienti da un numero limitato di paesi e per il

riscaldamento del pianeta.

Per far fronte a queste sfide, l’UE ha avanzato numerose proposte che

convergono nella strategia cosiddetta del “20-20-20” che di seguito si espliciterà meglio:

riduzione del 20% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990;

aumento dell’efficienza energetica pari al 20% del consumo totale di

energia;

incremento della quota del consumo energetico proveniente dalle

energie rinnovabili fino al 20% del totale.

Benché questi obiettivi siano stati riaffermati dal Consiglio Europeo dell’11- 12

dicembre 2008, l’attuale crisi economica mondiale, il recente calo del prezzo del

petrolio e le rinnovate tensioni tra Russia e Ucraina sulle forniture di gas

potrebbero indurre l’UE, già nei prossimi mesi, a rivedere alcuni aspetti della sua politica

energetica.

Per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, l’Unione Europea agisce su

due fronti, uno interno e l’altro esterno. Sul piano interno, l’UE ha adottato una serie di

Page 25: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 24 di 83

misure volte a contenere la domanda di energia – favorendo il risparmio e l’efficienza

energetica – e a sviluppare l’offerta interna in particolare attraverso le fonti rinnovabili.

I risultati, tuttavia, non sembrano per ora in linea con le ambizioni. Sul piano

esterno, l’Unione punta ad una diversificazione delle forniture con l’obiettivo di ridurre la

dipendenza di molti Stati membri da un unico produttore, la Russia (ciò vale soprattutto

per le forniture di gas). Tuttavia, la tendenza degli stati membri a privilegiare i rapporti

bilaterali con i paesi fornitori di energia limita la capacità d’azione dell’Unione.

Le difficoltà che l’UE incontra nel dotarsi di una politica energetica comune

dipendono anche dall’assenza di un autentico mercato unico dell’energia. La Commissione

ha fatto numerosi sforzi in questo senso, concentrandosi in particolare sul problema della

separazione delle attività di produzione da quelle di distribuzione (il c.d. unbundling). Le

sue proposte hanno però incontrato la forte resistenza di alcuni stati membri, soprattutto

Francia e Germania, che spingono per soluzione meno drastiche.

Le politiche energetiche europee sono legate alle politiche ambientali a filo

doppio.

L’Unione sostiene con forza la necessità di introdurre limiti vincolanti alle

emissioni di CO2 anche senza analoghi impegni da parte di altri paesi produttori di gas

inquinanti. Essa ha però incontrato crescenti difficoltà a conciliare le sue alte ambizioni in

tema ambientale con le esigenze di crescita dell’industria europea, lamentando il rischio

di perdere competitività a vantaggio di industrie di altri paesi su cui non gravano

restrizioni simili. La grave crisi economica in corso, riducendo i margini di investimento

delle imprese, ha ulteriormente complicato le cose.

L’accordo raggiunto al vertice europeo dell’11-12 dicembre 2008, che lascia

ampie concessioni all’industria per quanto riguarda le emissioni, riflette queste difficoltà.

Esso tuttavia dimostra anche della volontà dell’UE di mantenere un alto profilo

internazionale nel contrasto ai cambiamenti climatici; nell'ambito del Consiglio Europeo

del 19 e 20 marzo 2009, i Paesi membri hanno ribadito che la sicurezza energetica

costituisce una priorità fondamentale da incentivare rafforzando l'efficienza energetica,

diversificando i fornitori, le fonti e le rotte di approvvigionamento di energia e

promuovendo gli interessi energetici dell'Unione nei confronti dei paesi terzi.

Page 26: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 25 di 83

Al fine di conseguire gli obiettivi della sicurezza energetica, l'UE collettivamente

e ciascuno degli Stati membri devono essere preparati ad abbinare solidarietà e

responsabilità. In tale ottica, il Consiglio europeo ha approvato le iniziative generali

stabilite nel secondo riesame strategico della politica energetica e ulteriormente affinate

nelle conclusioni del Consiglio TTE (Trasporti, telecomunicazioni ed energia) del 19

febbraio 2009. In particolare, si è deciso quanto segue:

1. Implementazione delle infrastrutture e delle interconnessioni

energetiche: a tal fine, la Commissione Europea, in cooperazione con

gli Stati membri, dovrà presentare celermente gli interventi

particolareggiati necessari per realizzare le priorità individuate nel

riesame strategico della politica energetica. Tale documento

insiste in particolare su cinque priorità:

- fabbisogno di infrastrutture e diversificazione degli

approvvigionamenti energetici;

- relazioni esterne nel settore energetico;

- scorte di gas e petrolio e meccanismi anticrisi;

- efficienza energetica;

- uso ottimale delle risorse energetiche endogene dell'UE.

2. Istituzione di meccanismi anticrisi adeguati all’unione Europea,

mostratisi necessari ad esempio nella recente crisi del gas, nonché

l’attivazione di garanzie chiare da parte dei fornitori e dei partner di

transito circa il fatto che gli approvvigionamenti non dovranno essere

interrotti.

3. Promozione dell'efficienza energetica per fornire un contributo

importante alla sicurezza energetica. A tal fine sarebbe opportuna entro

la fine del 2009 l’approvazione da parte del Consiglio delle proposte

contenute nel Pacchetto sull'efficienza energetica.

4. Realizzazione di un mercato energetico interno efficiente,

liberalizzato e ben collegato che costituisca condizione preliminare di

un'efficiente politica di sicurezza energetica. Il Consiglio ed il

Parlamento Europeo dovranno pertanto concludere un accordo sul

Page 27: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 26 di 83

terzo pacchetto per il mercato interno dell'energia, prima della

sospensione delle attività parlamentari.

5. Diversificazione delle fonti, dei combustibili e delle rotte

dell'approvvigionamento energetico,.

6. Promozione dell’uso ottimale delle proprie risorse energetiche inclusi

le energie rinnovabili, i combustibili fossili e, nei paesi che operano

tale scelta, l'energia nucleare.

3.1.2.1. Il negoziato internazionale sul clima

In previsione della Conferenza di Copenaghen tenutasi nel dicembre 2009,

come già indicato, la Conferenza di Poznan delle Nazioni Unite (1-12 dicembre

2008) si è posta l' obiettivo generale di verificare i progressi compiuti nel corso del 2008

nella costruzione di un percorso condiviso che entro il 2009 – potesse portare ad un

accordo che includesse tutti i principali paesi emettitori di gas ad effetto serra, in vista

della prima scadenza di Kyoto prevista per il 2012.

Nello specifico, la Conferenza ha perseguito i seguenti obiettivi:

trovare accordo su un piano di azione e programmi di lavoro per l’ultimo

anno dei negoziati;

registrare progressi significativi su una serie di punti chiave necessari a

rafforzare la Convenzione e il protocollo di Kyoto tra cui: la “capacity-

building” dei paesi in via di sviluppo, la riduzione delle emissioni provocate

dalla deforestazione, il trasferimento tecnologico, l’adattamento;

rafforzare la consapevolezza e la necessità di una visione condivisa per un

nuovo contesto di cambiamento climatico;

rafforzare l’impegno per giungere a un accordo entro i tempi previsti.

A Poznan sono state adottate decisioni che rafforzano il processo negoziale

istituito con la Roadmap definita nella Conferenza di Bali (1-13 dicembre 2007).

Gli elementi costitutivi principali del piano d’azione di Bali sono: mitigazione,

adattamento, sviluppo e trasferimento di tecnologie eco-compatibili, risorse

finanziarie.

Page 28: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 27 di 83

La Roadmap definisce una chiara ed articolata agenda per i negoziati, in

connessione con i lavori del’IPCC (il Comitato scientifico intergovernativo dell’Onu che si

occupa di cambiamenti climatici). Sono stati definiti accordi anche per l’avvio di un Fondo

per l’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo, sul trasferimento

delle tecnologie, sulla deforestazione e sul mercato del carbonio.

Per quanto concerne le politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici

le linee generali dell’accordo prevedono che:

i paesi sviluppati assumano impegni o realizzino azioni appropriate,

compresa la quantificazione delle limitazioni e delle riduzioni delle

emissioni, tenendo conto delle singole specificità nazionali;

i paesi in via di sviluppo realizzino azioni appropriate di mitigazione nel

contesto dello sviluppo sostenibile e con il supporto delle tecnologie e dei

meccanismi finanziari;

siano sviluppati meccanismi di mercato per sostenere le politiche di

mitigazione;

siano incoraggiati gli organismi multilaterali e le cooperazioni pubblico

privato nelle azioni di mitigazione.

Per sostenere le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, e in

particolare le misure necessarie ad affrontare le conseguenze dei fenomeni estremi, è

stato deciso di istituire un Fondo per l’adattamento per i paesi in via di sviluppo

alimentato da un’imposta sul Clean Development Mechanism (uno dei meccanismi

flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto che permette ai paesi sviluppati con vincoli di

emissione di realizzare progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nei

paesi in via di sviluppo senza vincoli di emissione, ottenendo in cambio crediti di

emissione da utilizzare per raggiungere il proprio livello di riduzione da impiegare sul

mercato delle emissioni).

Sono state decise inoltre le modalità di funzionamento e gestione del Fondo

che sarà inizialmente coordinato dal GEF (Global Environment Facility) e diventerà

operativo agli inizi del primo periodo del Protocollo di Kyoto (2008-2012).

Sulle tecnologie c’è stato un accordo su un ambizioso programma di lavoro che

copre sia la mitigazione che l’adattamento e che prevede un’accelerazione degli

Page 29: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 28 di 83

investimenti in tecnologie eco-compatibili e per il loro trasferimento nei paesi meno

sviluppati.

Riguardo alla deforestazione, l’accordo di Bali apre la strada all’istituzione di

incentivi per ridurre le emissioni provocate dalla deforestazione tropicale e dalla

degradazione delle foreste, con l’obiettivo di definire un quadro generale di regole

approvato dalle Nazioni Unite.

La Conferenza di Bali ha deciso di riconoscere il Quarto Rapporto di Valutazione

dell’IPCC come la più esaustiva e autorevole valutazione dei cambiamenti climatici

attualmente disponibile, ed esorta le Parti a fare uso delle informazioni in esso contenute,

anche ai fini dei negoziati sulle future azioni relative ai cambiamenti climatici. Per la prima

volta è stata considerata la possibilità di includere i progetti di CCS (cattura e stoccaggio

dell’anidride carbonica) come attività di Clean Development Mechanism.

3.1.2.2. Il ruolo dell’Unione Europea in tema di cambiamenti

climatici ed energia pulita

Già nel Libro Bianco del 1996 la Comunità Europea fissava gli obiettivi

fondamentali di politica energetica comunitaria. In particolare venivano menzionate:

la sicurezza dell’approvvigionamento, la diversificazione delle fonti e la

dipendenza energetica;

l’apertura del mercato dell’energia e la competitività delle fonti;

il miglioramento dell’efficienza energetica o sviluppo delle fonti

rinnovabili;

la tutela dell’ambiente e gli obiettivi di riduzione dei gas serra.

Pietra miliare della politica ambientale ed energetica nel mondo è certamente il

Protocollo di Kyoto (1997) che prefigura l’impegno, da parte dei principali Paesi del

mondo, alla riduzione delle emissioni globali di sei gas, ritenuti responsabili di una delle

cause del riscaldamento del pianeta, primo tra tutti l’anidride carbonica (CO2).

Gli altri gas interessati sono il metano (CH4), l’ossido di azoto (N2O),

l’esafluoruro di zolfo (SF6), gli idrofluorocarburi (HFCs) e i perfluorocarburi (PFCs).

Page 30: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 29 di 83

Con il termine “Protocollo di Kyoto” dunque si intende l’accordo internazionale

sottoscritto il 7 dicembre 1997 da oltre 160 paesi partecipanti alla terza sessione della

Conferenza delle Parti della Convenzione sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi industrializzati ed i Paesi con economia in

transizione a ridurre del 5,2%, rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas in grado di

alterare l’effetto serra del pianeta entro il 2012. Il Protocollo non prevede infatti vincoli

alle emissioni per tutti i paesi firmatari (oltre 160), ma solo per quelli compresi nell’elenco

riportato nell’Annex I: una lista di 39 paesi che include i paesi OCSE e quelli con

economie in transizione verso il mercato. Tale scelta è stata operata in attuazione del

principio di “responsabilità comune ma differenziata” secondo il quale, nel controllo delle

emissioni i paesi industrializzati si fanno carico di maggiori responsabilità, in

considerazione dei bisogni di sviluppo economico dei PVS. Per quanto riguarda l’onere del

5,2%, esso è stato ripartito fra i Paesi dell’Annex I in maniera non uniforme, in

considerazione del grado di sviluppo industriale, del reddito e dei livelli di efficienza

energetica.

In base all’accordo le riduzioni dovranno essere conseguite nelle seguenti

misure percentuali:

Protocollo di Kyoto Impegni assunti1

Riduzione (entro il 2008-2012) dei gas serra rispetto ai livelli del 1990

Stati membri UE 8% USA 7%

Giappone 6% Canada 6%

Totale paesi Annex I 5,2% Tabella 1 – Impegni assunti con il protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto riconosce all’Unione Europea, che ha provveduto a

ratificarlo in data 31 maggio 2002, la facoltà di ridistribuire tra i suoi Stati membri gli

obiettivi ad essa imposti, a condizione che rimanga invariato il risultato finale. Con la

Decisione politica nota come accordo sulla ripartizione degli oneri (raggiunto nel Consiglio

Ambiente del 16-17 giugno 1998) sono state fissate le seguenti percentuali di riduzione:

1 Le percentuali di responsabilità nelle emissioni globali sono le seguenti: gli Stati membri UE sono responsabili del 22,1%, gli USA del 30,3%, il Giappone del 3,7%, il Canada del 2,3%.

Page 31: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 30 di 83

Austria -13% Italia -6,5% Belgio -7,5% Lussemburgo -28% Danimarca -21% Paesi Bassi -6% Finlandia 0% Portogallo +27% Francia 0% Regno Unito -12,5% Germania -21% Spagna +15% Grecia +25% Svezia +4% Irlanda +13%

Il Protocollo è diventato vincolante a livello internazionale il 16 febbraio 2005 in

seguito al deposito dello strumento di ratifica da parte della Russia .

E’ da ricordare, infatti, che l’art. 24 del Protocollo ne ha previsto l’entrata in

vigore 90 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 55 paesi firmatari della Convenzione,

comprendenti un numero di paesi dell’Annex I a cui sia riferibile almeno il 55% delle

emissioni calcolate al 1990.

Più recentemente un Piano di azione globale in materia di energia è quello che

il Consiglio Europeo dell’8-9 marzo 2007 ha approvato per il periodo 2007-2009, sulla

base della comunicazione “Una politica energetica per l’Europa” (COM(2007)1),

presentata dalla Commissione il 10 gennaio 2007.

Esso comprendeva un insieme di azioni prioritarie finalizzate al raggiungimento

dei tre obiettivi della politica energetica europea, già prospettati nel Libro Verde

sull’energia presentato dalla Commissione nel marzo 2006:

aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento;

garantire la competitività delle economie europee e la disponibilità di

energia a prezzi accessibili;

promuovere la sostenibilità ambientale e lottare contro i cambiamenti

climatici.

L’ obiettivo strategico per la politica energetica europea è di ridurre almeno del

20%, entro il 2020, le emissioni di gas serra derivanti dal consumo di energia nell’UE

rispetto ai livelli del 1990, all’interno di un’azione internazionale volta a raggiungere

l’obiettivo di ridurre del 30 % le emissioni di gas serra a livello globale, di cui l’UE deve

farsi promotrice.

Page 32: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 31 di 83

Il piano d’azione, tra l’altro, ha stabilito obiettivi quantificati come altamente

ambiziosi in materia di efficienza energetica, di energie rinnovabili e di uso dei

biocarburanti e, in particolare:

ha sottolineato la necessità di aumentare l'efficienza energetica nell'UE in

modo da raggiungere l'obiettivo di risparmio dei consumi energetici dell'UE

del 20% rispetto alle proiezioni per il 2020;

ha adottato un obiettivo vincolante che prevede una quota del 20% di

energie rinnovabili nel totale dei consumi energetici dell'UE entro il 2020;

ha adottato un obiettivo vincolante che prevede una quota minima del 10%

per i biocarburanti nel totale dei consumi di benzina e gasolio per

autotrazione dell'UE entro il 2020.

Il 19 settembre 2007 la Commissione ha presentato un pacchetto (terzo

pacchetto energia) di misure volte a realizzare pienamente l’apertura del mercato

dell’energia nei settori dell’elettricità e del gas completando la normativa esistente.

Nello specifico si tratta di:

- una proposta di regolamento che istituisce un'Agenzia per la cooperazione

fra i regolatori nazionali dell'energia (COM(2007)530);

- una proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/54/CE relativa a

norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica

(COM(2007)528);

- una proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n.

1228/2003 relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi

transfrontalieri di energia elettrica (COM(2007)531);

- una proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/55/CE relativa a

norme comuni per il mercato interno del gas naturale (COM(2007)529);

- una proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n.

1775/2005 relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas

naturale (COM(2007)532).

Le proposte della Commissione hanno riguardato essenzialmente i seguenti

aspetti:

Page 33: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 32 di 83

1) la disaggregazione delle attività di produzione/distribuzione

dell’energia e della proprietà delle reti di trasporto (unbundling);

2) misure di salvaguardia volte ad assicurare il rispetto delle norme

UE nell'ipotesi in cui le imprese di paesi terzi vogliano acquisire

un interesse significativo o il controllo su una rete dell'UE;

3) il rafforzamento dei poteri e indipendenza delle autorità di

regolamentazione nazionali negli Stati membri;

4) la creazione di un'Agenzia di cooperazione delle autorità di

regolamentazione nazionali nel settore dell'energia;

5) la realizzazione di una sorta di rete degli operatori europei dei

sistemi di trasmissione europea;

6) il miglioramento del quadro legislativo, così da facilitare l’accesso

dei terzi alle infrastrutture chiave, aumentare la trasparenza sul

mercato, sviluppare l’integrazione del mercato e migliorare

l’accesso dei clienti al dettaglio;

7) la promozione della solidarietà regionale e bilaterale in caso di

minacce per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

Il 22 novembre 2007 la Commissione ha presentato un Piano strategico

europeo per le tecnologie energetiche teso ad accelerare lo sviluppo e l’impiego

diffuso di tecnologie a bassa emissione di carbonio attraverso la predisposizione di un

nuovo ed ampio programma di ricerca nel campo energetico.

In particolare, la Commissione ha proposto un nuovo modello di cooperazione

che consentisse di sfruttare il potenziale degli interventi pubblici, dell’industria europea e

dei ricercatori a livello degli Stati membri, comunitario nonché a livello globale. A tale

scopo, il piano SET della Commissione ha proposto , tra l’altro di:

creare di un gruppo di pilotaggio sulle tecnologie energetiche strategiche,

all’inizio del 2008, che definisca priorità e azioni nel settore della ricerca

energetica;

lanciare, a partire dal 2008, una serie di nuove iniziative industriali europee

nei seguenti settori prioritari: energia eolica; energia solare; bioenergia;

Page 34: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 33 di 83

cattura, trasporto e stoccaggio di CO2; rete elettrica intelligente; fissione

nucleare sostenibile;

istituire un’alleanza europea per la ricerca nel settore dell’energia anche

avvalendosi del ruolo che potrà svolgere l’Istituto europeo di tecnologia;

aumentare gli investimenti ed ampliare la base delle risorse umane;

promuovere in modo rafforzato la cooperazione internazionale per una

piena attuazione del piano SET.

Il Consiglio Energia del 28 febbraio 2008 ha approvato le conclusioni sul Piano

strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano SET) accogliendo con favore la

comunicazione della Commissione.

Il 23 gennaio 2008 la Commissione ha presentato un pacchetto (pacchetto

clima-energia) di proposte nel settore dell'energia e della lotta ai cambiamenti climatici.

Le proposte sono state tese a modificare la struttura del consumo energetico

da parte degli Stati membri privilegiando le fonti di energia meno inquinanti, secondo

quanto previsto dal piano d’azione per una politica energetica europea e dalla strategia

europea per la lotta ai cambiamenti climatici, approvati dal Consiglio europeo del marzo

2007.

Il pacchetto di proposte della Commissione comprende:

- una proposta di direttiva che modifica quella precedente in relazione al

sistema comunitario di scambio delle quote di emissione;

- una proposta di decisione relativa alla ripartizione degli sforzi da

intraprendere per adempiere all’impegno comunitario a ridurre

unilateralmente le emissioni di gas serra in settori non rientranti nel

sistema ETS (come i trasporti, l’edilizia, l’agricoltura e i rifiuti);

- una proposta di direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili,

concernente anche l'utilizzo dei biocarburanti, per contribuire a conseguire

entrambi gli obiettivi di riduzione delle emissioni sopra indicati;

- una proposta di direttiva relativa alla disciplina giuridica della cattura e dello

stoccaggio del carbonio, accompagnata da una comunicazione sulle attività

di dimostrazione in materia di cattura e stoccaggio del carbonio;

Page 35: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 34 di 83

- la nuova disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela ambientale.

Il Consiglio europeo del 13 e 14 marzo 2008, nelle sue Conclusioni, ha

espresso la sua determinazione a mantenere gli impegni assunti nel piano d’azione in

materia di clima e di energia approvato dal Consiglio europeo del marzo 2007.

In particolare, il Consiglio europeo ha ritenuto che l'ambizioso pacchetto di

proposte presentato dalla Commissione per attuare il Piano d’Azione rappresentasse un

eccellente punto di partenza ed una buona base di discussione in vista di un accordo su

tali proposte, in forma di pacchetto coerente, da raggiungere prima della fine del 2008 in

modo da consentirne l'adozione nel 2009.

Nel programma legislativo e di lavoro per il 2008 la Commissione ha inserito,

tra le sue priorità, l’impegno a precisare le proposte presentate nel quadro del piano

d’azione in materia di politica energetica europea per il periodo 2007-2009, approvato dal

Consiglio Europeo del marzo 2007, in particolare, per ciò che riguarda gli obiettivi in

materia di gas a effetto serra e di energie rinnovabili, nonché di radicale cambiamento

nel settore delle tecnologie energetiche.

Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 5 giugno 2009 è stato

pubblicato il Pacchetto clima-energia rivolto al raggiungimento degli obiettivi europei al

2020. Con l'entrata in vigore del Pacchetto, nei 20 mesi successivi alla pubblicazione in

Gazzetta, gli Stati membri si sono impegnati a recepire le Direttive nei propri ordinamenti.

La Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile

2009 sulla “promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e

successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE sulla promozione

dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili” dovrà essere recepita entro il 5 dicembre 2010.

In particolare, la Direttiva prevede il controllo del consumo di energia europeo

ed il maggiore ricorso all'energia da fonti rinnovabili, congiuntamente ai risparmi

energetici e ad un aumento dell'efficienza energetica.

I 27 Stati membri, in base a tale Direttiva, dovranno raggiungere, come già

ribadito, tutti l’obiettivo obbligatorio del 20% di energia da fonti rinnovabili sul consumo

di energia complessivo della Comunità entro il 2020.

Page 36: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 35 di 83

A Bruxelles dunque si sono discusse e vergate anche le istruzioni per l'uso su

come redigere il Programma nazionale, che dovrà essere presentato alla Commissione

Europea al massimo entro il 30 giugno 2010, infatti, la CE il 30 giugno 2009 ha approvato

un modello comune per guidare gli Stati Membri alla delineazione dei Piani Nazionali per

le Energie Rinnovabili.

Il modello adottato dalla Commissione Europea aiuterà gli Stati Membri ad

elaborare dei piani attendibili; definendo obiettivi obbligatori riguardanti la parte delle

fonti di energie rinnovabili nel 2020, l’UE ha dato un segnale forte che alimenta la fiducia

degli investitori nelle tecnologie ecologiche che si basano sulle energie rinnovabili. Mentre

i Piani di azione nazionali contribuiranno a stabilizzare ancora di più il clima degli

investimenti, il modello adottato ad oggi dalla Commissione aiuterà gli Stati membri ad

elaborare dei Piani affidabili, il che in seguito aiuterà l’UE a raggiungere i suoi obiettivi nel

tempo giusto, ha sottolineato il Commissario europeo per l’energia, Andris Piebalgs.

Il modello, nel quale sono presentate le metodologie e le terminologie che

dovranno essere utilizzate nei piani d'azione nazionali, consente di precisare e delineare

le misure di facilitazioni da adottare per i vari paesi, la revisione delle procedure

amministrative, i codici del settore edilizio, l'informazione, la formazione e la

qualificazione di personale specializzato in rinnovabili, lo sviluppo e la disponibilità delle

infrastrutture energetiche, oltre alle misure di aiuto e flessibilità.

I NREAP (National Renewable Energy Action Plan) dovranno essere presentati

alla Commissione UE entro il 30 giugno 2010.

Il 24 luglio 2009 infine, la Commissione Europea ha presentato una

comunicazione relativa al riesame 2009 della strategia UE per lo sviluppo

sostenibile (COM(2009)400). Adottata dal Consiglio europeo nel 2006 e sottoposta ad

un primo riesame nel 2007 (COM(2007)642), essa si prefigge di integrare la strategia per

lo sviluppo sostenibile con la strategia di Lisbona e con le altre strategie trasversali

dell’UE, in primo luogo la politica climatica. La Commissione sottolinea che la crisi

economica in atto può costituire un’occasione per accelerare il passaggio ad

un’economia più compatibile con l’ambiente che riduca le emissioni di carbonio e

migliori l’efficienza energetica attraverso un uso razionale delle risorse.

Page 37: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 36 di 83

Il Consiglio europeo informale del 17 settembre 2009, nelle sue

conclusioni, ha raccomandato al vertice del G20, che si è svolto Pittsburgh il 24-25

settembre 2009, di riorientare le politiche di bilancio gradualmente verso la sostenibilità e

indica nell’elaborazione di una Carta dell’attività economica sostenibile basata sui principi

di responsabilità, sostenibilità e trasparenza uno degli strumenti possibili per avviare il

mondo verso una ripresa sostenibile.

La comunicazione “Integrare lo sviluppo sostenibile nelle politiche

dell’UE: riesame 2009 della strategia dell’Unione europea per lo sviluppo

sostenibile” valuta i progressi realizzati rispetto al primo riesame dell’ottobre 2007

evidenziando alcune questioni su cui l'UE deve intensificare i suoi sforzi, in particolare: la

rapida crescita della domanda di risorse naturali, la diminuzione della biodiversità,

l’aumento del consumo di energia nel settore dei trasporti, la povertà globale.

In tale contesto, la Commissione propone, tra l’altro, di:

predisporre un quadro di valutazione dello sviluppo sostenibile

completando, ad esempio, gli indi-catori di sviluppo sostenibile;

concentrarsi in particolare sugli obiettivi a lungo termine dell'UE nei settori

chiave, al fine di accelera-re il passaggio ad un'economia a basse emissioni

di carbonio e a basso uso di fattori pro-duttivi, basata sull'energia e su

tecnologie che consentano un uso razionale delle risorse;

tenere conto della dimensione esterna dello sviluppo sostenibile, per la

quale i cambiamenti climatici e l'energia dovrebbero rimanere settori

prioritari, così come il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del

millennio. Il Consiglio europeo informale del 17 settembre 2009, nelle sue

conclu-sioni, ha fatto proprie le proposte della Commissione

(COM(2009)475) per il sostegno internazionale agli sforzi di mitigazione

climatica delle economie più deboli che, in base alle stime della Commissio-

ne europea, potrebbe raggiungere circa 100 miliardi di euro l'anno entro il

2020. La Commissione calcola che il contributo dell’UE potrebbe variare dal

10% circa (se si applicasse esclusivamente un criterio di responsabilità delle

emissioni) al 30% circa (se prevalesse il criterio di capacità contributiva

ovvero il PIL) che corrisponderebbe ad un impegno variabile tra 0,5-2,1

Page 38: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 37 di 83

miliardi di euro nel biennio 2010-2012, e da 0,9-3,9 miliardi di euro l’anno a

2-15 miliardi tra il 2013 e il 2020. Il Consi-glio europeo propone, inoltre, al

G20 di riconoscere la necessità di un sostegno internazionale pubblico per

affrontare i bisogni urgenti di adattamento che, secondo la Commissione,

richiederebbero circa 5-7 miliardi di euro l'anno nel periodo 2010-2012;

• utilizzare i meccanismi della strategia di Lisbona anche per sorvegliare

l'attuazione della strate-gia dell'UE per lo sviluppo sostenibile - attraverso strumenti di

misurazione (indicatori, orientamenti), parametri di riferimento (confronto tra i risultati

dei singoli Stati membri) e la possibilità di riprodurre e promuovere le migliori pratiche.

Il riesame 2009 sarà completato da una relazione Eurostat basata sugli

indicatori di sviluppo sostenibile dell'UE, che sarà pubblicata nell'autunno 2009. Sulla base

di tali documenti e di un parere esplorativo sul futuro della strategia dell'UE per lo

sviluppo sostenibile che il Comitato economico e sociale dovrebbe presentare entro

l'autunno 2009 e del contributo delle parti interessate, la Commissione deciderà se

avviare un riesame globale della strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile al fine di

razionalizzarla ulteriormente, specificarne il suo ruolo nella definizione delle politiche

dell'UE, incentrandola sui settori in cui i progressi sono più necessari e migliorandone la

governance.

La Commissione pone in evidenza il ruolo di primo piano assunto dall’UE nella

lotta globale ai cambiamenti climatici, in particolare con l’impegno affinché nel dicembre

2009 si raggiunga a Copenhagen un accordo internazionale sul clima che consenta di

conseguire l’obiettivo di ridurre le emissioni planetarie di CO2 del 50% rispetto ai livelli del

1990 entro il 2050, necessario a limitare l’aumento medio della temperatura globale a 2°

Celsius rispetto ai livelli preindustriali.

Nel quadro della nuova strategia integrata per l’energia e l’ambiente finalizzata

alla lotta ai cambiamenti climatici, approvata dall’UE nel 2007 e che considera prioritario

migliorare l’efficienza e il risparmio energetico, vanno inseriti: l’attuazione del Piano

strategico europeo per le tecnologie energetiche (Piano SET) COM(2007)723); la

discussione del pacchetto di proposte sull’efficienza energetica, presentato nel novembre

2008 dalla Commissione nel contesto del secondo riesame della politica energetica dell’UE

(COM(2008)781), che tra l’altro rafforza la normativa sul rendimento energetico degli

Page 39: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 38 di 83

edifici (COM(2008)780) mediante prescrizioni più rigorose applicabili ad un numero

maggiore di edifici e il rafforzamento del ruolo dei certificati di rendimento energetico;

rafforza la normativa esistente sull’etichettatura dei prodotti che consumano energia

(COM(2008)778); propone di estendere la direttiva sulla progettazione ecocompatibile ai

prodotti che incidono sul consumo energetico (COM(2008)399).

3.1.2.3. Le prospettive al 2050

Nel prossimo futuro, con il costante aumento della domanda di petrolio e il

declino della capacità produttiva di molti giacimenti petroliferi, l'equilibrio tra domanda e

offerta diventerà sempre più precario.

La necessità di contrastare i cambiamenti climatici richiederà una conversione

massiccia verso tecnologie energetiche ad alta efficienza e a bassa emissione di carbonio.

L'agenda dell'UE per il 2020 ha definito i primi passi indispensabili in questo

lungo cammino. Profonde trasformazioni strutturali come la produzione di elettricità

senza emissioni di carbonio, o una radicale inversione di marcia in campo tecnologico che

permetta di sganciare il trasporto dal petrolio, richiederanno tempi molto più lunghi, ma

dipendono dalle scelte che vengono fatte oggi da politici, investitori, scienziati e

università. La Commissione intende pertanto proporre un rinnovamento della politica

energetica per l'Europa nel 2010, con l'intento di tracciare un'agenda politica fino al 2030

e una prospettiva che vada fino all'orizzonte 2050. Questo lavoro sarà il frutto di ampie

consultazioni volte a esaminare possibili obiettivi a lungo termine, come quelli sotto

elencati.

- Decarbonizzare l'elettricità prodotta nell'UE entro il 2050. Si tratta di una

sfida macroscopica, ma peraltro necessaria se si vuole che l'Europa

partecipi pienamente allo sforzo di riduzione delle emissioni di gas serra

nel mondo per prevenire i cambiamenti climatici entro il 2050. Richiederà

un'ulteriore conversione verso le fonti di energia rinnovabili, la cattura e lo

stoccaggio del carbonio e, per i paesi che lo scelgono, il nucleare.

- Porre fine alla dipendenza dal petrolio nel settore dei trasporti, agevolando

la diffusione dell'automobile elettrica, all'idrogeno o alimentata da

carburanti alternativi. Sulla scorta della comunicazione del 2008 "Rendere

Page 40: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 39 di 83

i trasporti più ecologici", la Commissione dovrà in particolare esaminare, i)

l'opportunità di agevolazioni fiscali ed altri incentivi, nel rispetto della

normativa sugli aiuti di Stato, per l'acquisto di veicoli più ecologici,

elettrici, a biometano e a idrogeno e per il ritiro anticipato di quelli più

vecchi e inquinanti; ii) l'eventuale imposizione di una percentuale minima

di veicoli elettrici, a biometano o a idrogeno su tutti i nuovi veicoli

acquistati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali; e iii) l'eventuale

obbligo per le stazioni di servizio di dotarsi dell'attrezzatura necessaria per

consentire un rapido sviluppo dei trasporti alternativi in tutta Europa.

Rifletterà anche su come promuovere ulteriori miglioramenti dell'efficienza

dei veicoli dopo il 2012.

- Edilizia a basso consumo energetico e ad elettricità positiva. La

Commissione stabilirà criteri comuni per la definizione degli edifici a bassa

emissione di carbonio o "senza carbonio" e a basso consumo energetico

e, se necessario, proporrà misure per aumentarne il numero. La

Commissione e gli Stati membri analizzeranno più in dettaglio le condizioni

del mercato interno e i possibili incentivi per stimolare tali investimenti atti

a risparmiare energia nel settore dell'edilizia abitativa.

- Una rete elettrica interconnessa e "intelligente". L'attuale rete di

trasmissione è stata concepita per portare l'elettricità da grandi centrali

elettriche alle reti nazionali di distribuzione al dettaglio. La rete di domani

dovrà adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici e servire un

mercato europeo integrato, con una molteplicità di piccoli fornitori di

energia rinnovabile, siano essi parchi eolici o generatori privati, i quali, a

fianco delle grandi centrali elettriche, contribuiranno in misura crescente

all'approvvigionamento essenziale per l'economia dell'UE. La rete di

trasmissione dell'UE dovrà subire enormi trasformazioni per adeguarsi ad

una produzione decentrata di elettricità. L'idea di una super-rete offshore

disposta ad anello intorno all'Europa per collegare l'energia solare del sud,

quella del moto ondoso ad ovest e quella eolica o idroelettrica delle

regioni settentrionali con i principali centri di consumo merita di essere

Page 41: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 40 di 83

ulteriormente esplorata. Contatori "intelligenti" e controlli a livello

dell'utente possono accrescere notevolmente l'efficienza energetica e

incoraggiare la fabbricazione di veicoli elettrici.

- Promuovere un sistema energetico ad alta efficienza e a bassa emissione di

carbonio a livello mondiale. Un programma ambizioso e tempestivo per la

trasformazione del sistema energetico in Europa farebbe di questo

continente il leader mondiale nel campo della tecnologia automobilistica,

architettonica ed energetica.

- Quello che precede non è un elenco esaustivo degli aspetti da esaminare,

ma soltanto una serie di esempi basati su tecnologie già dimostratesi

valide su scala sperimentale. Si tratta di cambiamenti tecnologici

fondamentali che non potranno verificarsi senza un piano coordinato di

ricerca e sviluppo tecnologico, una regolamentazione appropriata e una

politica di investimento e d'infrastruttura, possibilmente a livello

continentale.

Per procedere in questo senso, la Commissione metterà a punto, nel quadro

del Piano strategico per le tecnologie energetiche, una tabella di marcia per una

politica energetica all'orizzonte 2050, contenente una serie di azioni da

intraprendere, in concertazione con funzionari delle amministrazioni nazionali, esponenti

del mondo accademico ed esperti dell'industria, per favorirne, ove giustificato, la

realizzazione su vasta scala. Questa tabella di marcia indicherà, in particolare, gli

interventi necessari e le opzioni disponibili per ottenere elettricità completamente

decarbonizzata nell'UE entro il 2050.

Page 42: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 41 di 83

3.1.3. Lo scenario nazionale

La domanda di energia, composta non solo dall'elettricità ma anche dai

carburanti per i trasporti e dall'industria, è stata nel 2007 in Italia di 145,5 Mtep.

A fronte di una domanda di 145,5 Mtep il nostro Paese ha offerto però nello

stesso anno di riferimento 194,5 Mtep: il dato indica che il fabbisogno energetico

nazionale è risultato nel 2007 in leggero calo, fatto ricongiungibile alle favorevoli

condizioni climatiche con una diminuzione dello 0,9% rispetto all'anno precedente.

La composizione percentuale delle fonti energetiche impiegate per la copertura

della domanda è stata caratterizzata, rispetto al 2006, dalla crescita della quota del

carbone, passata dall’8,7% al 9,0% e del gas naturale (dal 35,5% al 36,0%). In

diminuzione il contributo offerto dal petrolio, passato dal 43,4% al 42,5%. La differenza,

pari a 49 Mtep (oltre il 30% della domanda nazionale di energia) è composta da consumi

e sprechi del settore energetico italiano. Si tratta di una quota molto importante che

dimostra quanto il sistema energia italiano possa essere ancora migliorato.

L'Italia importa dall'estero gran parte delle risorse energetiche primarie. Ha una

capacità di produzione di energia minima, pari soltanto a 30 Mtep, pertanto è costretta

ad importare 165 Mtep di energia dall'estero, pari a quasi l'80% della domanda

energetica nazionale: è il secondo Paese al mondo per importazione di energia elettrica, il

90% della quale proviene da Svizzera e Francia. L'Italia è anche il paese europeo (sesto

al mondo) maggiormente dipendente dal petrolio per la produzione di energia elettrica.

La dipendenza energetica dall'estero è molto alta e simile a quella di molti altri

paesi occidentali.

Il fabbisogno energetico italiano è fortemente dipendente dal petrolio per il

45% e dal gas per il 32%. La dipendenza italiana dal petrolio è marcata soprattutto nel

settore dei trasporti mentre è marginale nel settore della produzione dell'energia elettrica.

Purtroppo ci sono da segnalare, a fronte di un esiguo incremento della

produzione di energia da fonti rinnovabili, gli alti ratei di crescita che la produzione di

energia da termovalorizzatori (o inceneritori) ha ottenuto dal 1992 (quasi nulla) al 2007,

dove ha raggiunto la quota del 2%.

Nel 2007 l'offerta italiana di energia elettrica è stata di 70,4 Mtep.

Page 43: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 42 di 83

La produzione è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al triennio

precedente, con un leggero aumento nell'utilizzo di gas (35%) e carbone (18%). Le

energie rinnovabili contribuiscono con il 15,7%. La produzione di energia elettrica con il

petrolio è pari a circa il 17%.

L'offerta di energia elettrica di 70,4 Mtep è in realtà potenziale. Si riduce

drasticamente di quasi 2/3 a causa degli sprechi e dei consumi del settore energetico

nazionale. In pratica, l'Italia è costretta a importare 10 Mtep di energia elettrica

dall'estero mentre 45 Mtep (pari a circa 4 volte l'importazione di energia elettrica

dall'estero) si perdono a causa delle inefficienze strutturali del sistema. Se l'Italia

migliorasse del 15% l'efficienza della propria rete elettrica potrebbe fare a meno di

importare 10 Mtep l'anno di energia elettrica dall'estero.

Ridurre le inefficienze del sistema energia è fondamentale, ma non risolve il

vero problema strutturale a cui l'Italia dovrà dare una risposta nel futuro prossimo:

l'eccessiva dipendenza dalle fonti di energia fossili.

Come tutti i paesi occidentali anche l'Italia risente degli sbalzi nei prezzi delle

fonti di energia fossili. L'instabile crescita del prezzo del petrolio ha fatto crescere anche i

prezzi di gas e carbone, aumentando la spesa per l'import di energia primaria nei paesi

occidentali. La presenza dell'euro forte ha permesso all'Italia di contenere la crescita della

spesa energetica.

I cambiamenti climatici costituiscono ovviamente un problema anche per

l’Italia. Il Governo Nazionale, come ormai tutti i Governi europei, si occupa

costantemente della messa a punto di strategie per contrastare tali cambiamenti:

essenzialmente si punta al raggiungimento di una completa integrazione tra le azioni di

riduzione delle emissioni di gas serra e le azioni di adattamento sostenibile nelle politiche

sociali, economiche, finanziarie, agricole e territoriali.

3.1.3.1. l’Italia e gli impegni di Kyoto

L’Italia deve ridurre le sue emissioni di gas serra nel periodo 2008 – 2012 del

6,5% rispetto al 1990.

A quattro anni di distanza dall'approvazione del Protocollo di Kyoto, volendo

fare un bilancio, l’Italia potrebbe rispettare gli impegni presi in sede internazionale; le

Page 44: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 43 di 83

emissioni climalteranti italiane si sono infatti ridotte. Nel 2008, in base alle ultime stime,

esse sono state del 6% più alte rispetto al 1990, mentre nel 2004 la distanza rispetto

all’anno base era arrivata a toccare l’11%.

Il recupero degli ultimi anni deriva dall’aumentato prezzo dell’energia, da

inverni poco rigidi, dall’arrivo della recessione e per finire dai primi risultati delle politiche

di efficienza energetica e di incentivazione delle rinnovabili. E tutto fa pensare che anche

il 2010, a seguito della crisi, vedrà una ulteriore riduzione delle emissioni.

Nel 2011 e negli anni successivi, se dovesse esservi una ripresa economica, è

prevedibile anche una ripresa, rapida, del prezzo del petrolio.

Le proiezioni su continue crescite delle emissioni di CO2 in Italia sono risultate

infondate anche se per raggiungere gli obiettivi al 2012 occorre uno sforzo aggiuntivo.

Secondo i calcoli e le proiezioni, documentati dalle tabelle riportate di seguito,

applicando i meccanismi del Protocollo di Kyoto – con le misure già in atto, con

l’istituzione del Registro degli assorbimenti e con i meccanismi flessibili già operativi –

l’Italia arriverebbe a -5,4% (molto vicino all’obiettivo) e con uno sforzo supplementare

potrebbe raggiungerlo, entro il 2012.

Dal grafico di seguito riportato si può desumere come a partire dal 2005 la

domanda di energia in Italia sia in diminuzione costante, e sempre a partire da questa

data, allorquando hanno cominciato a produrre effetti alcune misure (soprattutto

europee: la direttiva ETS sui grandi impianti, la direttiva sulle rinnovabili e sull’efficienza

energetica), le emissioni di CO2 hanno iniziato a calare in modo consistente.

Anche per quanto riguarda i consumi finali si assiste ad una loro diminuzione a

partire dal 2005, sia nell’industria sia nel settore civile, e si vanno stabilizzando nei

trasporti.

Nel 2008 i consumi di energia sono ancora calati.

Page 45: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 44 di 83

Tabella 2 - Bilancio energia elettrica (TWh)

Figura 10 – Energia elettrica richiesta alla rete (Twh) da 1990 al 2008

In Italia le emissioni di gas serra sono diminuite a partire dal 2005 come può

evincersi dalla tabella di seguito riportata.

Page 46: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 45 di 83

Tabella 3 – Andamento delle emissioni di gas serra dal 1990 al 2006

Tabella 4 – Emissioni di CO2 per settore (Mt CO2)

Il calo delle emissioni è proseguito nel 2007 e nel 2008. Nel 2007 il calcolo

delle emissioni è ormai consolidato e definitivo: 555,8 Mton, con ben 12,1 Mton in meno

dell’anno precedente.

Per quanto riguarda il 2008 in considerazione di:

un consumo di petrolio diminuito del 3,6% rispetto al 2007;

un consumo gas diminuito dello 0,1% rispetto al 2007;

un consumo di carbone aumentato del 4% rispetto al 2007;

una forte diminuzione del consumo di benzina (-7,2%) e una leggera

diminuzione di quello del gasolio per autotrazione (- 0,2%),

si può avanzare una stima delle emissioni di gas serra pari a 550 Mton. Tale

stima può ritenersi approssimata per eccesso, in quanto ha previsto per il 2008 meno di

metà della riduzione delle emissioni verificatasi durante l’anno precedente, con una

riduzione di sole 5,8 Mton rispetto al 2007.

Tabella 5 - Emissioni totali di gas serra in Italia nel periodo 1990-2008 (Mton CO2 equiv.)

Page 47: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 46 di 83

3.2. LA PROPOSTA DI SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA IN MATERIA DI

AUTORIZZAZIONE DELLE RINNOVABILI IN ITALIA:LE NUOVE LINEE GUIDA

NAZIONALI

Il Governo nazionale, anche grazie alle sollecitazioni dell’Unione Europea si

appresta a varare l’atteso decreto sulle nuove “Linee guida per il procedimento di cui

all’articolo 12 del Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per l’autorizzazione alla

costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili. linee

guida per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di

elettricità da fonti rinnovabili in Italia” .

Le nuove procedure ruoteranno attorno al principio dell’Autorizzazione Unica e

del silenzio-assenso da parte della Regione e della Provincia interessata, con una decisa

“blindatura” dai possibili intralci amministrativi.

I punti più rilevanti del testo che costituisce ancora una bozza sono:

- la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati

da fonti rinnovabili, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili sono

soggetti ad Autorizzazione Unica rilasciata dalla Regione o dalla Provincia

delegata. Basterà, invece, la semplice “denuncia di inizio attività (Dia)” per gli

impianti con capacità di generazione inferiore alle soglie indicate di seguito.

FONTE SOGLIE

- EOLICA - 60 kW

- SOLARE FOTOVOLTAICA - 20kW

- IDRUALICA - 100 kW

- BIOMASSE - 200kW

- GAS DI DISCARICA,GAS RESIDUATI DAI

PROCESSI DI DEPURAZIONE E BIOGAS

- 250kW

- qualora sia necessario ottenere autorizzazioni ambientali, paesaggistiche, di tutela

del patrimonio storico-artistico, della salute o della pubblica incolumità, le stesse

sono acquisite e allegate alla Dia, salvo che il Comune provveda direttamente per

gli atti di sua competenza.

Page 48: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 47 di 83

- gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da realizzare o

installare in edifici e fabbricati esistenti, qualunque sia la destinazione d’uso, sono

assimilati a tutti gli effetti alla manutenzione straordinaria e sono soggetti alla

disciplina di denuncia inizio attività.

- sono soggette a denuncia di inizio attività le opere di rifacimento realizzate sugli

impianti fotovoltaici ed eolici esistenti che non comportano variazioni delle

dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture dell’area

destinata ad ospitare gli impianti stessi. E’ in ogni caso facoltà del proponente, in

alternativa, presentare istanza per il rilascio dell’Autorizzazione Unica.

- il Procedimento Unico si svolge tramite Conferenza di Servizi, nell’ambito della

quale confluiscono tutti gli apporti amministrativi necessari per la costruzione e

l’esercizio dell’impianto, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili.

- il Procedimento viene avviato sulla base dell’ordine cronologico di presentazione

delle istanze di autorizzazione, tenendo conto della data in cui queste sono

considerate procedibili ai sensi delle leggi nazionali e regionali di riferimento

conformi alle linee guida in oggetto.

- entro 15 giorni dalla presentazione dell’istanza, l’amministrazione competente,

verificata la completezza della documentazione, comunica al richiedente l’avvio del

procedimento ovvero esprime la improcedibilità dell’istanza per carenza della

documentazione prescritta. Il procedimento può essere avviato solo alla data di

ricevimento dell’istanza completa. Trascorso detto termine senza che

l’amministrazione abbia comunicato la improcedibilità, il procedimento si intende

avviato.

- il superamento di eventuali limitazioni di tipo programmatico contenute nel Piano

Energetico regionale o delle quote minime di incremento dell’energia elettrica da

fonti rinnovabili ripartite ai sensi dell’articolo 8 bis del decreto legge 30 dicembre

2008, n. 208, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13 non

preclude l’avvio e la conclusione favorevole del procedimento.

- ai sensi dell’articolo 12, comma 4, del D.Lgs. 387 del 2003 il termine per la

conclusione del Procedimento Unico non può comunque essere superiore a 180

giorni decorrenti dalla data di ricevimento dell’istanza ritenuta procedibile.

Page 49: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 48 di 83

Il testo introduce anche il principio che "non possono essere posti in via

generale divieti o restrizioni di tipo programmatico per l’utilizzo di determinate fonti

rinnovabili, mentre eventuali restrizioni o divieti di utilizzo, nel caso concreto ossia sul

singolo progetto, devono fondarsi su criteri di ragionevolezza, adeguatezza e

proporzionalità da valutarsi nell’ambito del procedimento amministrativo.

3.2.1. Gli incentivi alla diffusione delle energie rinnovabili in Italia

In materia di incentivi alle rinnovabili il 2008 si è concluso con l’attesa firma da

parte del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola di concerto con il Ministro

all’Ambiente Stefania Prestigiacomo del Decreto Ministeriale Rinnovabili, che è stato

pubblicato nella GU n. 1 del 2 gennaio 2009.

Tale decreto fornisce le prime direttive generali per regolare la transizione dal

vecchio al nuovo meccanismo di incentivazione nel campo delle energie alternative, in

attuazione dell’ultima Finanziaria. Dalla normativa rimane esclusa la tecnologia

fotovoltaica che gode di una forma di incentivazione specifica, vale a dire il nuovo Conto

Energia introdotto dal DM 19 febbraio 2007. Per tutti gli altri impianti il sistema di

incentivi – certificati verdi (CV) o in alternativa una tariffa omnicomprensiva – è stabilito

in base della taglia e la domanda per accedere all’incentivazione va presentata al Gestore

del Servizio Elettrico (GSE) entro tre anni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

E’ dunque il GSE stesso a qualificare gli impianti e a determinare l’energia

elettrica incentivata, definendo il numero di CV e la tariffa onnicomprensiva cui si ha

diritto. Spetta poi all’Autorità per l’energia elettrica e il gas a stabilire dall’entrata in vigore

del provvedimento, modalità, tempi e condizioni per l’erogazione delle tariffe fisse

onnicomprensive, modalità per lo scambio sul posto, nonché per la verifica del rispetto

delle disposizioni che “trovano copertura nel gettito della componente tariffaria A3 delle

tariffe dell’energia elettrica”.

Page 50: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 49 di 83

3.3. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE ENERGETICO E

TERRITORIALE

Gli strumenti principali di programmazione riguardanti l’oggetto del presente

studio sono:

- atti legislativi di livello nazionale con funzione di indirizzo generale in

materia di programmazione nel settore;

- atti di programmazione regionale con funzione di indirizzo e

programmazione operativa.

- normativa nel settore della pianificazione e della tutela del territorio e

dell’ambiente a livello nazionale, regionale e comunale.

3.3.1. Il Piano Energetico Nazionale

Il primo strumento di rilievo a sostegno delle fonti rinnovabili è stato il Piano

Energetico Nazionale (PEN), approvato il 10 agosto 1988.

Gli obiettivi contenuti nel PEN sono:

• promozione dell'uso razionale dell'energia e del risparmio energetico;

• adozione di norme per gli autoproduttori;

• sviluppo progressivo di fonti di energia rinnovabile.

Le leggi n. 9 e n. 10 del 9 gennaio 1991 hanno attuato il Piano Energetico

Nazionale. Il successivo provvedimento CIP 6/92 che ha stabilito prezzi incentivanti per la

cessione all’Enel di energia elettrica prodotta con impianti da fonti rinnovabili o simili, pur

con le sue limitazioni, ha rappresentato un importantissimo strumento utilizzato per le

fonti rinnovabili in Italia.

La legge del 9 gennaio 1991 n. 9 dal titolo “Norme per l'attuazione del nuovo

Piano Energetico Nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti,

idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali” ha introdotto una parziale

liberalizzazione della produzione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate.

La legge ha in pratica esteso a tutti gli impianti utilizzanti fonti rinnovabili il

regime di liberalizzazione previsto dalla L. 382/82 per gli impianti fino a 3 MW ed ha

Page 51: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 50 di 83

concesso l'utilizzo di tale energia all'interno di consorzi di autoconsumatori (non è invece

possibile distribuire o vendere l'energia a terzi).

L'art. 20 della citata legge, modificando la legge n. 1643 del 6 dicembre 1962,

ha consentito alle imprese di produrre energia elettrica per autoconsumo o per la

cessione all'ENEL.

La Legge 9/1991 ha introdotto incentivi alla produzione di energia elettrica da

fonti di energia rinnovabili o assimilate e in particolare da impianti combinati di energia e

calore.

La stessa Legge ha dedicato un articolo anche al problema della circolazione

dell'energia elettrica prodotta da impianti che usano fonti rinnovabili e assimilate.

La legge 10/91 dal titolo “Norme in materia di uso razionale dell’energia, di

risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia“ ha posto come

principali obiettivi gli stessi pronunciati in ambito Europeo: uso razionale dell’energia,

contenimento dei consumi nella produzione e nell’utilizzo di manufatti, impiego di fonti

rinnovabili, una più rapida sostituzione degli impianti nei settori a più elevata intensità

energetica.

In particolare, in sede europea, sono stati fissati due obiettivi: il raddoppio del

contributo in fonti rinnovabili sui fabbisogni, e la riduzione dei consumi del 20% al 2010.

La Legge in esame ha previsto inoltre che i comuni con più di 50.000 abitanti

disponessero di un proprio Piano Energetico Locale per il risparmio e la diffusione delle

fonti rinnovabili.

Ancora gli artt. 11, 12 e 14 della 10/91 hanno previsto la possibilità di erogare

contributi per studi e realizzazioni nel campo delle energie rinnovabili.

Come può facilmente evincersi dalle date delle normative richiamate nel

presente paragrafo, il PEN costituisce allo stato dell’arte uno strumento alquanto datato e

forse non più in grado di reggere il passo con lo sviluppo del mercato energetico attuale:

è volontà politica di questi ultimi tempi quella di aggiornare il Piano per adeguarlo alle

sopravvenute esigenze in materia di energia, di promozione delle rinnovabili e ai recenti

riferimenti della Normativa Europea.

Page 52: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 51 di 83

A tal fine il Ministro dello Sviluppo Economico dovrà convocare una

“Conferenza nazionale dell’ energia e dell’ ambiente” d’ intesa con il Ministro dell’

Ambiente.

La strategia del “piano energetico nazionale” dovrebbe essere orientata verso

più direzioni, tra cui:

- diversificazione delle fonti energetiche;

- nuove infrastrutture;

- efficienza energetica;

- sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’ energia;

- promozione delle fonti rinnovabili;

- realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte

nucleare;

- potenziamento della ricerca nel settore energetico con particolare

riferimento allo sviluppo del nucleare;

- potenziamento della partecipazione ad accordi internazionali sulla ricerca

nel settore energetico.

3.3.2. La Legge Regionale 9/2007 e la redazione del PIEAR della

Basilicata

La legge regionale 26 aprile 2007, n. 9 dal titolo “Disposizioni in materia di

energia” ha stabilito all’art. 2 che il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale

(PIEAR) dovesse definire:

a) i fabbisogni energetici stimati e le relative dotazioni infrastrutturali

necessarie;

b) gli obiettivi di risparmio energetico ed efficienza energetica negli usi finali;

c) gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili ivi comprese quelle

connesse al settore agricolo e forestale;

d) gli obiettivi di diversificazione delle fonti energetiche e di riduzione della

dipendenza dalle fonti fossili;

e) gli obiettivi di qualità dei servizi energetici;

Page 53: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 52 di 83

f) gli obiettivi di sviluppo delle reti energetiche, tenuto conto dei programmi

pluriennali che i soggetti operanti nella distribuzione, trasmissione e

trasporto di energia presentano;

g) gli indirizzi e le linee guida per la prevenzione dell’inquinamento luminoso;

h) le azioni per la soddisfazione dei fabbisogni ed il raggiungimento degli

obiettivi di cui al presente comma e le risorse necessarie.

L’art’ 4 della Legge Regionale recita così: “La Regione sostiene il risparmio

energetico e l’uso delle fonti rinnovabili attraverso programmi finanziati con

risorse comunitarie, nazionali e regionali”.

Lo stesso articolo introduce anche il principio per il quale chi vorrà sfruttare il

territorio ai fini della produzione energetica dovrà versare nelle casse della Regione delle

"compensazioni ambientali", anche in aggiunta a quelle concordate con le

Amministrazioni comunali per costituire così un fondo regionale.

3.3.3. Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR)

Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale è stato adottato dalla

Giunta Regionale della Basilicata il 22 aprile del 2009 ed approvato dal Consiglio nella

notte tra il 13 e il 14 gennaio 2010.

Il PIEAR copre l’intero territorio regionale e, ai sensi dell’art. 1 della

già citata legge regionale 26 aprile 2007 n. 9, fissa le scelte fondamentali di

programmazione regionale in materia di energia, il suo orizzonte temporale è

fissato all’anno 2020.

Il Piano Energetico si compone di tre parti; la prima, dal titolo “COORDINATE

GENERALI DEL CONTESTO ENERGETICO REGIONALE”, analizza l’evoluzione storica del

settore energetico della Regione Basilicata, e fornisce un resoconto esaustivo dell’attuale

scenario energetico esibendo dati concernenti l’offerta di energia relativamente a fonti

convenzionali, infrastrutture energetiche e fonti rinnovabili, e definisce il bilancio

energetico degli anni 2004 e 2005, da cui si può dedurre che la Basilicata esporta energia

proveniente prevalentemente da fonti energetiche primarie convenzionali (petrolio grezzo

e gas naturale) e in misura minore da fonti rinnovabili (energia idroelettrica, eolica, solare

elettrica e termica, biomasse – principalmente legna – RSU) ed un’importatrice netta di

Page 54: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 53 di 83

energia elettrica dalle regioni circostanti (51% del fabbisogno nel 2005). I consumi

energetici regionali nel 2005 (meno dell’1% dei consumi nazionali) risultano così ripartiti

tra i vari settori: 39% industria, 30% trasporti, 16% residenziale, 10% terziario e 5%

agricoltura e pesca.

La seconda parte del piano, dal titolo “SCENARI EVOLUTIVI DELLO SVILUPPO

ENERGETICO REGIONALE“, traccia le evoluzioni future della domanda e dell’offerta di

energia, sulla base delle risultanze emerse nella prima parte. Secondo una stima del

trend di crescita della domanda di energia per usi finali in Basilicata si registrerebbe al

2020 rispetto al 2005 un aumento del 35% della domanda di energia dovuto

principalmente alla crescita del consumo energetico del settore industriale. L’analisi della

domanda di energia è completata analizzando il trend di crescita della domanda di

energia per usi finali dal 2005 al 2020 disaggregata per tutte le tipologie di fonti di

energia esistenti in regione (prodotti petroliferi, gas naturale, fonti rinnovabili e energia

elettrica); secondo tale previsione si avrebbe un lieve incremento del consumo di prodotti

petroliferi (+13%) e gas naturale (+7%), un aumento del consumo di energia elettrica

(+45%) ed il raddoppio del peso della domanda di energia da fonti rinnovabili sul totale

della domanda (+95%).

Per quanto riguarda l’andamento dell’offerta di energia si prevede un picco di

produzione negli anni 2009 e 2010 delle fonti primarie di energia, petrolio e gas naturale

rispettivamente, un loro declino seppur contenuto fino al 2018 e un forte potenziale

produttivo delle fonti secondarie: generazione termoelettrica da gas naturale e fonti

rinnovabili (eolico, solare fotovoltaico, idroelettrico, biomasse).

La terza parte dal titolo “OBIETTIVI E STRUMENTI DELLA POLITICA

ENERGETICA REGIONALE”, definisce gli obiettivi strategici e gli strumenti della politica

energetica regionale a partire da quelli indicati dalla Unione Europea e dagli impegni

assunti dal Governo italiano.

Gli obiettivi strategici, proiettati al 2020, riguardano in particolare l’aumento

della produzione di energia da fonti rinnovabili, il contenimento dei consumi energetici ed

inoltre, il sostegno della ricerca e dell’innovazione tecnologica a supporto della

produzione di componentistica e di materiali innovativi nel settore dell’efficienza

energetica e della bioarchitettura.

Page 55: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 54 di 83

Sono previste inoltre attività di armonizzazione normativa e semplificazione

amministrativa, funzionali al conseguimento degli obiettivi prefissati al fine di rendere più

efficace e trasparente l’azione amministrativa.

Parte integrante della struttura del Piano è costituita dall’Appendice A che

indica i “Principi generali per la progettazione, la realizzazione, l’esercizio e la

dismissione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”.

Il punto 3 di tale Appendice nello specifico riguarda gli impianti eolici e

fornisce le indicazioni per un corretto insediamento degli impianti eolici sul territorio

lucano nell’ottica della promozione della qualità degli interventi e dell’integrazione degli

stessi con l’ambiente circostante.

3.4. LA LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 19 GENNAIO 2010 “NORME IN MATERIA

DI ENERGIA E PIANO DI INDIRIZZO ENERGETICO AMBIENTALE

REGIONALE”

La L.R. n. 1 del 19 gennaio 2010, la cosiddetta legge istitutiva del Piano

energetico regionale, definisce all’art. 1 le procedure per l’applicazione del PIEAR e le

modalità per le eventuali modifiche e all’ art. 2 ne sancisce l’efficacia.

L’art. 3 della Legge definisce lo svolgimento del procedimento unico volto al

rilascio dell’Autorizzazione Unica prevista dal D.Lgs 387/2003 con lo scopo di semplificare

e dare velocità alla fase procedimentale prevede l’emanazione di un apposito disciplinare

Che definisca in un “unicum” le modalità procedimentali delle varie fasi che

caratterizzano il rilascio dell’Autorizzazione Unica.

L’art. 4 della legge intende contemperare le esigenze di legalità dell’operato

della Pubblica Amministrazione, con quella di evitare pregiudizi ad interessi e legittime

aspettative, già maturate nell’ambito del procedimento di VIA relativamente all’esame dei

Progetti conclusisi con esito positivo per i quali deve essere assicurato un esame

separato.

L’art. 5 introduce una “clausola” valutativa, proprio in ragione del fatto che il

PIEAR disciplina politiche complesse, presupponenti una serie di eventi ed azioni di non

Page 56: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 55 di 83

semplice applicazione. Per queste motivazioni prefigura un controllo sull’attuazione del

PIEAR al fine di valutare l’efficacia delle politiche.

3.4.1. Il Programma Operativo F.E.S.R. 2007-2013

Coerentemente con il Regolamento CE n. 1080/2006 e con gli indirizzi

contenuti nel Quadro Strategico Nazionale 2007-20013 il Programma Operativo F.E.S.R.

2007-2013 è volto a promuovere la crescita economica e a migliorare la capacità di

innovazione per qualificare la Basilicata come territorio aperto, attrattivo, competitivo,

inclusivo e coeso, valorizzando in particolare le sue risorse ambientali ed umane e

sostenere la sua transizione verso l'obiettivo "Competitività ed occupazione".

Al fine di attuare tale strategia di sviluppo regionale può contare su una

dotazione finanziaria, fra contributo comunitario e nazionale di 752 milioni di euro, che

sarà ripartita sugli otto assi individuati e che la politica regionale intende perseguire fino

al 2013.

Gli otto assi prioritari sono:

I - Accessibilità: assicurare ai cittadini e alle imprese elevati standard di

accessibilità e qualità di servizi per la mobilità di merci e persone, mediante

il potenziamento delle reti di trasporto e dei sistemi logistici;

II - Società della conoscenza: fare della Basilicata una società incentrata

sull’economia della conoscenza attraverso il potenziamento della ricerca e la

diffusione delle nuove tecnologie e lo sviluppo delle reti ICT;

III - Competitività produttiva: migliorare il sistema produttivo della

Basilicata a livello settoriale e territoriale sui mercati nazionali ed

internazionali;

IV - Valorizzazione dei beni culturali e naturali: accrescere e rendere

competitivo lo sviluppo turistico sostenibile, valorizzando le risorse culturali

e naturali e della biodiversità presenti sul territorio regionale;

V - Sistemi urbani: favorire lo sviluppo regionale delle città attraverso il

potenziamento delle reti urbane innovative, la diffusione dei servizi avanzati

di qualità e l’innalzamento degli standard di qualità e vivibilità per i residenti

e promuovere l’inclusione sociale;

Page 57: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 56 di 83

VI - Inclusione sociale: rafforzare, ampliare, riqualificare e sostenere i

servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale per garantire una

migliore accessibilità e qualità dei servizi collettivi;

VII - Energia e sviluppo sostenibile: valorizzare le risorse energetiche e

migliorare gli standard dei servizi ambientali per promuovere lo sviluppo

sostenibile e tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e delle imprese;

VIII - Governance e assistenza tecnica: accrescere la capacità delle

amministrazioni pubbliche, mediante il rafforzamento e la qualificazione

delle attività di indirizzo, implementazione, gestione, sorveglianza e

controllo per una maggiore efficacia ed efficienza nell’attuazione del PO,

cofinanziato dal Fondo FESR.

Il PO FESR Basilicata 2007-2013, così come richiesto dalla Commissione

Europea, assegna più del 7% (7,41% pari a 55.720.000,00 Euro) del proprio costo

pubblico totale (pari a 752.186.373,00 Euro) per sostenere gli investimenti in

campo energetico.

Page 58: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 57 di 83

Tabella 6 – Asse VII – Energia e Sviluppo sostenibile - fonte Regione Basilicata

3.4.2. Il Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria

La Regione Basilicata ha adottato “Il Piano di tutela e risanamento della qualità

dell’aria” con Deliberazione della Giunta Regionale n. 640 del 28/03/2000.

Il Piano di tutela e risanamento della qualità dell’aria vuole, tra le altre cose,

intervenire fra la domanda di energia e l'emissione di sostanze inquinanti nell'ambiente

per limitarle e per raggiungere livelli di sostenibilità più alti.

Per tale motivo il Piano di Tutela si pone come piano quadro per gli altri piani

settoriali (energia, rifiuti, trasporti, piano urbanistici, industriali).

Tra gli obiettivi che detto Piano si prefigge di raggiungere si citano:

Page 59: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 58 di 83

- Incentivi all'uso di combustibili puliti nei trasporti;

- diffusione di sistemi ad alto rendimento per migliorare le prestazioni in

termini di intensità energetica;

- diffusione di sistemi di cogenerazione, di recupero energetico da

termodistruzione e di tecnologie che utilizzano le fonti rinnovabili nelle

produzione di elettricità;

- sostituzione delle tecnologie obsolete con impianti ambientalmente virtuosi;

- utilizzo delle migliori tecnologie disponibili;

- promozione di azioni dimostrative per la diffusione delle fonti

rinnovabili;

- erogazione di servizi alle imprese (diagnosi energetica-ambientale, eco-

auditing, innovazione tecnologica);

- erogazione di servizi ai cittadini (informazione e manutenzione);

- incentivazione del risparmio energetico;

- riduzione la domanda di beni ad alta intensità energetica, "pesanti";

- promozione del riciclaggio dei rifiuti.

- stimolo all'uso di combustibili e materie prime puliti;

- analisi ecosostenibile sull'intero ciclo di vita del prodotto;

- diffusione di tecnologie di abbattimento delle emissioni (trattamento e

depurazione dei fumi);

- incentivazione delle rinnovabili, dei combustibili puliti;

- razionalizzazione degli usi elettrici;

- campagne di informazione presso la collettività per stimolare l'adozione di

misure per il corretto uso dell'energia e per creare una sensibilità per i

problemi legati all'uso razionale dell'energia;

- rinnovo del parco veicolare;

- miglioramento della qualità dei carburanti;

- miglioramento del sistema di viabilità regionale, con gestione della

domanda e dell'offerta di mobilità.

Allo stato attuale è in fase di redazione il nuovo Piano di Tutela e

Risanamento della Qualità dell’Aria.

Page 60: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 59 di 83

3.5. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE AMBIENTALE E

PAESAGGISTICO

Per quanto riguarda il settore paesaggistico-ambientale i principali riferimenti

normativi sono i seguenti:

- D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267 “Riordinamento e riforma della legislazione in

materia di boschi e di terreni montani”;

- Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali” (abrogata dal

D.Lgs n. 490/99);

- R.D. 3 giugno 1940, n. 1357 “Regolamento per l’applicazione della legge 29 giugno

1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali”;

- Direttiva europea n. 92/42/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 (Direttiva

Habitat) “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della

fauna selvatica”;

- DPR 8 settembre 1997 n. 357 di recepimento della Direttiva 92/43/CEE;

- Dlgs n. 490/99 “testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali

e ambientali, a norma dell’articolo 1 della legge 8 ottobre n. 352”;

- Legge 11 dicembre 2000 n. 365 (Soverato) “Conversione in legge, con

modificazioni, del decreto legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante interventi urgenti

per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile,

nonché a favore delle zone della Regione Basilicata danneggiate dalle calamità

idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000”;

- DGR Regione Basilicata del 13.12.2004, n. 2920, “Atto di indirizzo per il corretto

inserimento degli impianti eolici sul territorio regionale – modifiche alla DGR n.

1138 del 24.06.2002”.

- Dlgs 22 gennaio 2004, n, 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi

dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;

- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2005 “Individuazione

della documentazione necessaria alla verifica della compatibilita' paesaggistica

degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni

culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.”

- D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”;

- D.Lgs del 16 gennaio 2008 n. 4 cosiddetto "Correttivo unificato"

Page 61: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 60 di 83

Nei successivi paragrafi saranno analizzati gli eventuali vincoli territoriali

presenti nell’area interessata dalla realizzazione del parco eolico di Vaglio Basilicata” in

riferimento a dette normative e la compatibilità dell’intervento con le stesse.

3.5.1. Il Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs n. 152/2006)

Il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 costituisce attuazione della legge delega

15.12.2004 n. 304 e regola cinque settori: 1) VAS, VIA e IPPC, 2) Suolo e acque, 3)

Rifiuti, 4) Aria, 5) Danno ambientale.

Il decreto legislativo in oggetto ha subito vari aggiornamenti attraverso le leggi

successive n. 284/06; e n. 17/07. Il D.Lgs n. 04/08 infine ha apportato ulteriori

modifiche ed integrazioni, giustificate dall’art. 1, comma 6 Legge delega 308/04 che

prevede la possibilità di disposizioni correttive ed integrative “entro due anni dalla data di

entrata in vigore” del decreto di attuazione (cioè dal 3 aprile 2006).

La prima parte del D.Lgs 152/06 conteneva, in tre articoli, alcune “disposizioni

comuni” che restano (ambito di applicazione, finalità, criteri per l’adozione di

provvedimenti successivi), ma con il nuovo testo vi è stata l’integrazione con alcuni

“principi generali”.

La parte seconda del nuovo testo relativa alle procedure di VAS, VIA, IPPC, è

stata completamente riscritta, nel complesso con un criterio unitario, poggiando gli istituti

su una filosofia comune: trattasi di un testo più snello (33 articoli invece di 49), diviso in

cinque titoli: principi generali; VAS, VIA, valutazione ambientale interregionale e

transfrontaliera; norme transitorie e finali. Sui principi non vi sono differenze significative

rispetto al testo precedente.

La parte terza del nuovo testo non modifica le norme in difesa del suolo,

mentre quelle in difesa delle acque, dell’inquinamento hanno ricevuto limitate modifiche

nel complesso più restrittive.

3.5.2. Le principali novità in materia di VIA introdotte dal D.Lgs del 16

gennaio 2008 n. 4 cosiddetto "Correttivo unificato"

Il Decreto Legislativo n. 4 del 2008 introduce rilevanti e numerose innovazioni

rispetto al testo della Parte seconda del Decreto 152/2006, soprattutto per ciò che

Page 62: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 61 di 83

concerne VAS, VIA ed IPPC: tale scelta è stata finalizzata a correggere i numerosi vizi

rispetto alle previsioni della legge delega 308/2004 e le inadempienze rispetto alle

pertinenti Direttive Europee.

Elementi rilevanti del D.Lgs 4/2008 sono costituiti da:

- eliminazione dell’erronea assimilazione delle discipline relative alla VAS a quelle

relative alla VIA ed all’IPPC;

- corretto recepimento degli ambiti di applicazione rispetto a quanto previsto dalle

direttive europee per VAS e VIA,

- chiara individuazione delle competenze statali e regionali sia per la VAS sia per la

VIA;

- esplicita previsione di norme di coordinamento e semplificazione dei procedimenti;

- adeguata strutturazione delle modalità di informazione e partecipazione dei

cittadini ai procedimenti di VAS e di VIA;

- scelta di identici modelli procedimentali relativamente alla VAS ed alla VIA per i

procedimenti di competenza statale ed i procedimenti di competenza regionale,

- completa abrogazione delle norme previgenti in materia di valutazione di impatto

ambientale.

Sostanzialmente La nuova disciplina VIA VAS E IPPC in vigore dal 13 febbraio 2008

sostituisce integralmente la Parte II del D.Lgs 152/2006.

3.5.2.1. I Principi generali VIA/VAS (articoli 4 - 10)

Nel nuovo D.Lgs. aumenta il numero delle disposizioni comuni per Via, Vas e

Ippc che passano dai 3 articoli previsti nel D.Lgs 152/2006, versione ante "Correttivo"

(artt. 4-6), ai 7 articoli recanti "principi generali" in vigore dal 13 febbraio 2008.

Il "nuovo" articolo 7 disciplina le competenze, senza porre innovazioni rispetto

ai criteri di delimitazione tra VAS statale e regionale che continuano a dipendere

dall'Autorità competente - Stato o Regione - per l'approvazione del piano/programma;

cambiano invece gli stessi criteri in relazione alla VIA, mediante l'individuazione puntuale

dei progetti sottoposti a VIA statale (elencati nel nuovo allegato II) o a VIA regionale

(allegati III e IV).

Per i provvedimenti statali rimane competente il Ministero dell’Ambiente, che

opera di concerto con il Ministro Beni Culturali. Per i provvedimenti regionali, l'Autorità

Page 63: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 62 di 83

competente è la P.A. con compiti di tutela e protezione ambientale, individuata dalle leggi

regionali.

Alle Regioni, spetta il compito di disciplinare in particolare:

i criteri per l'individuazione degli enti locali interessati e dei soggetti

competenti;

le eventuali ulteriori modalità per l'individuazione dei piani o progetti da

sottoporre a VIA/VAS o per le modalità di consultazione;

in ambito VAS, le modalità di partecipazione delle Regioni confinanti.

Il supporto tecnico-scientifico è assicurato dalla "Commissione tecnica di

verifica dell'impatto ambientale" (articolo 7), i cui membri, che restano in carica per un

triennio, sono nominati tramite D.M. Ambiente; in caso di progetti sottoposti a Via

statale, la suddetta Commissione dovrà coordinarsi con la "Commissione istruttoria per

l'Autorizzazione ambientale integrata" (entrambe le commissioni sono state istituite dal

D.P.R. 90/2007).

Rientrano nelle disposizioni comuni alla VIA-VAS anche le norme sulla modalità

di partecipazione, i cui principi generali sono fissati dall'articolo 8 che prevede la

possibilità, ove utile, di indire una o più Conferenze di servizi e/o stipulare accordi che

semplifichino e migliorino l'efficacia dei procedimenti.

L'ultimo articolo dei principi generali (articolo 10), infine, è dedicato alle

"norme per il coordinamento e la semplificazione dei procedimenti", dedicate a chiarire il

rapporto tra procedure VIA E AIA (statali o regionali), tra procedure VIA/VAS e

Valutazione d'incidenza nonché tra procedure VIA E VAS.

3.5.2.2. Decisione della VIA

L'Autorità competente conclude - qualora non vi sia necessità di integrazioni

della documentazione - il procedimento di VIA con provvedimento "espresso e motivato",

entro 150 giorni dalla presentazione dell'istanza o, nel caso di indagini particolarmente

complesse, entro 210 giorni dalla data di presentazione dell'istanza: il provvedimento

deve contenere le condizioni per la realizzazione, l'esercizio e la dismissione dei progetti,

nonché quelle relative a eventuali malfunzionamenti.

Entro 120 giorni dalla presentazione dell'istanza, l'Autorità può comunque

chiedere integrazioni alla documentazione, in un'unica soluzione, che il proponente deve

Page 64: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 63 di 83

fornire entro 60 giorni (prorogabili di altri 60). Qualora queste integrazioni vengano

ritenute "rilevanti per il pubblico", il proponente dovrà depositarne copia presso l'Autorità

competente e darne avviso a mezzo stampa, secondo le consuete modalità; a partire

dalla data delle pubblicazione, chiunque sia interessato può presentare osservazioni

aggiuntive entro massimo 60 giorni, e il provvedimento di Via dovrà essere espresso

entro 90 giorni.

I progetti devono essere realizzati entro 5 anni, dopodiché, a meno di proroga

espressa, la procedura di VIA deve essere reiterata.

Il provvedimento di VIA deve essere pubblicato:

- per intero, sul sito web dell'autorità competente (con indicazione del luogo

ove si possono consultare tutti i documenti);

- per estratto (opera, esito e luoghi per la consultazione) sulla Gazzetta

ufficiale o sul Bollettino regionale, in dipendenza del tipo di procedura. Da

quest'ultima pubblicazione scatteranno i termini per le impugnazioni

giurisdizionali del provvedimento.

- Il provvedimento di VIA deve specificatamente contenere "ogni opportuna

indicazione" per la progettazione e lo svolgimento del controllo e

monitoraggio degli impatti, anche tramite il sistema Apat/Arpa, con

l'obiettivo di assicurare il controllo degli impatti significativi sull'ambiente,

la corrispondenza alle prescrizioni espresse, nonché - in caso di impatti

negativi non previsti - per adottare le misure correttive, che dovranno

essere "tempestive". Le Autorità coinvolte dovranno informare le modalità

e i risultati del monitoraggio, tramite i propri siti web.

Page 65: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 64 di 83

3.5.3. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio

Il riferimento normativo principale in materia di tutela del paesaggio è

costituito dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” definito con Decreto Legislativo

del 22 gennaio 2004, n. 42, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 ed

entrato in vigore il 1° maggio 2004 che ha abrogato il ”Testo Unico della legislazione in

materia di beni culturali e ambientali”, istituito con D. Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490.

Ai sensi di tale normativa, gli strumenti che permettono di individuare e

tutelare i beni paesaggistici sono:

la dichiarazione di notevole interesse pubblico su determinati contesti

paesaggistici, effettuata con apposito decreto ministeriale ai sensi degli

articoli 138 - 141;

le aree tutelate per legge elencate nell'art. 142 che ripete l'individuazione

operata dall'ex legge "Galasso" (Legge n. 431 dell'8 agosto 1985);

i Piani Paesaggistici i cui contenuti, individuati dagli articoli 143, stabiliscono

le norme di uso dell'intero territorio.

L’art. 142 del Codice elenca come sottoposte in ogni caso a vincolo

paesaggistico ambientale le seguenti categorie di beni:

a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla

linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;

b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300

metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;

c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico

delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio

decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini

per una fascia di 150 metri ciascuna;

d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la

catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e

per le isole;

e) i ghiacciai ed i circhi glaciali;

Page 66: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 65 di 83

f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione

esterna dei parchi;

g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal

fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento;

h) le aree assegnate alle Università agrarie e le zone gravate da usi civici;

i) le zone umide incluse nell'elenco previsto dal decreto del Presidente della

Repubblica 13 marzo 1976, n. 448;

j) i vulcani;

k) le zone di interesse archeologico.

Il progetto in esame non ricade in area soggetta a tutela di cui all’art.

142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del

paesaggio”.

3.5.4. La pianificazione paesistica: i piani territoriali paesaggistici

L’atto più importante compiuto dalla Regione Basilicata, in funzione della tutela

del suo notevole patrimonio paesaggistico, dotato di un tasso di naturalità fra i più alti tra

quelli delle regioni italiane, è individuabile nella legge regionale n. 3 del 1990 che

approvava ben sei Piani Territoriali Paesistici di aria vasta per un totale di 2596,76 Kmq,

corrispondenti circa ad un quarto della superficie regionale totale.

Tali piani identificano non solo gli elementi di interesse percettivo (quadri

paesaggistici di insieme di cui alla Legge n. 1497/1939, art. 1), ma anche quelli di

interesse naturalistico e produttivo agricolo “per caratteri naturali” e di pericolosità

geologica; sono inclusi anche gli elementi di interesse archeologico e storico (urbanistico,

architettonico), anche se in Basilicata questi piani ruotano, per lo più, proprio intorno alla

tutela e alla valorizzazione della risorsa naturale.

I sei Piani Territoriali Paesistici di aria vasta individuati con la L.R. n. 3/90,

sono:

P.T.P.A.V. Laghi di Monticchio (o del Vulture)

P.T.P.A.V. Volturino-Sellata-Madonna di Viggiano

Page 67: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 66 di 83

P.T.P. di Gallipoli-Cognato

P.T.P. del Massiccio del Sirino

P.T.P. del Metapontino

P.T.P.A.V. Maratea – Trecchina - Rivello

Il Comune di Melfi rientra nel P.T.P.A.V. Laghi di Monticchio (o del

Vulture), tuttavia l’area del progetto è fuori dal perimetro di tale piano

paesistico.

3.5.5. Le aree naturali protette in Basilicata

La Legge 6 dicembre 1991 n. 394 “Legge quadro sulle aree protette”

pubblicata sul Supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale del 13 dicembre 1991 n. 292,

costituisce uno strumento organico per la disciplina normativa delle aree protette.

L’art. 1 delle Legge “detta principi fondamentali per l'istituzione e la gestione

delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la

conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese”.

Per patrimonio naturale deve intendersi quello costituito da: formazioni fisiche,

geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore

naturalistico e ambientale.

I territori che ospitano gli elementi naturali sopra citati, specialmente se

vulnerabili, secondo la 394/91 devono essere sottoposti ad uno speciale regime di tutela

e di gestione, allo scopo di perseguire le seguenti finalità:

a) conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o

forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di

comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi

naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici;

b) applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a

realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante

la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e

delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali;

Page 68: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 67 di 83

c) promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica,

anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili;

d) difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici.

L’art. 2 della Legge fornisce una classificazione delle aree naturali protette”,

che di seguito si riporta:

- PARCHI NAZIONALI: aree terrestri, marine, fluviali, o lacustri che

contengano uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da

interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche,

geomorfologiche, biologiche, di interesse nazionale od internazionale per

valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi e ricreativi tali da

giustificare l'intervento dello Stato per la loro conservazione.

- PARCHI REGIONALI: aree terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da

tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico, che

costituiscano, nell'ambito di una o più regioni adiacenti, un sistema

omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori

paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali.

- RISERVE NATURALI: aree terrestri, fluviali, lacustri o marine che

contengano una o più specie naturalisticamente rilevanti della fauna e

della flora, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la

diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche. Le riserve

naturali possono essere statali o regionali in base alla rilevanza degli

interessi in esse rappresentati.

- ZONE UMIDE: paludi, aree acquitrinose, torbiere oppure zone di acque

naturali od artificiali, comprese zone di acqua marina la cui profondità non

superi i sei metri (quando c'è bassa marea) che, per le loro caratteristiche,

possano essere considerate di importanza internazionale ai sensi della

Convenzione di Ramsar.

- AREE MARINE PROTETTE: tratti di mare, costieri e non, in cui le attività

umane sono parzialmente o totalmente limitate. La tipologia di queste aree

varia in base ai vincoli di protezione.

Page 69: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 68 di 83

- ALTRE AREE NATURALI PROTETTE: aree (oasi delle associazioni

ambientaliste, parchi suburbani, ecc.) che non rientrano nelle precedenti

classi. Si dividono in aree di gestione pubblica, istituite cioè con leggi

regionali o provvedimenti equivalenti, e aree a gestione privata, istituite

con provvedimenti formali pubblici o con atti contrattuali quali concessioni

o forme equivalenti.

In base alla 394/91 è stato istituito l'”Elenco Ufficiale delle aree protette”,

presso il Ministero dell’Ambiente, nel quale vengono iscritte tutte le aree che rispondono

ai criteri stabiliti dal Comitato nazionale per le aree protette, istituito ai sensi dell’art. 3.

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare provvede a

tenere aggiornato l'Elenco Ufficiale delle aree protette e rilascia le relative certificazioni. A

tal fine le Regioni e gli altri soggetti pubblici o privati che attuano forme di protezione

naturalistica di aree sono tenuti ad informare il Ministro dell'Ambiente secondo le

modalità indicate dal Comitato.

Nella Regione Basilicata il patrimonio naturale, costituisce una ricchezza molto

importante, tale da rappresentare l’elemento trainante dello sviluppo economico

regionale.

Il 30% del territorio regionale è area protetta con due parchi nazionali, tre

parchi regionali e sei riserve naturali.

A questi dati va aggiunto il sistema dei Piani Paesistici di area vasta

precedentemente descritto.

La Regione con la Legge regionale 28 giugno 1998 n. 28, in attuazione della

legge 394/91, ha tutelato l’ambiente naturale in tutti i suoi aspetti e ne ha promosso e

disciplinato l’uso sociale e pubblico.

Lo scopo della salvaguardia delle risorse naturalistiche, paesaggistiche ed

ecologiche è perseguito nella prospettiva di un miglioramento della qualità di vita dei

cittadini, del conseguimento di obiettivi di sviluppo socio - economico delle popolazioni

locali e di recupero e valorizzazione delle loro espressioni storiche e culturali, anche con

la sperimentazione di attività produttive attinenti la vocazione agro - silvo - pastorale

presente nel territorio.

Page 70: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 69 di 83

Nel perseguimento di tale finalità la Regione ha istituito le seguenti aree

naturali protette, distinte in:

- Parchi naturali;

- Riserve naturali, divise a loro volta in: Riserve naturali integrali, Riserve

naturali speciali.

I Parchi

Il territorio della Regione Basilicata ospita attualmente due parchi nazionali (il

parco del Pollino e quello dell’Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese) e due parchi

regionali (il parco di Gallipoli – Cognato, Piccole Dolomiti Lucane e il parco archeologico

storico naturale delle Chiese Rupestri del Materano). E’ in fase di costituzione il Parco

Regionale del Vulture.

Parco nazionale del Pollino

Istituito con D.M. 15/11/93, comprende 24 comuni del territorio regionale

(oltre quelli del versante calabro). La normativa di salvaguardia nelle more della

redazione del Piano del Parco è di competenza dell’Ente Parco del Pollino.

Sul territorio di 13 dei 24 comuni compresi nel parco è tuttora vigente il Piano

Territoriale di Coordinamento, approvato, con valenza di piano paesistico.

La regione Basilicata è interfaccia dell’Ente Parco nella gestione del parco

medesimo attraverso l’Ufficio Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente, Territorio,

Politiche della Sostenibilità.

Parco nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese

Tale parco è stato istituito il 09.06.2006. La sua istituzione è stata anticipata

nella Legge Quadro sui Parchi e le Aree Protette n. 394/91, che includeva l’area

nell’elenco di quelle individuate come parchi nazionali da istituire.

Su parte del territorio compreso nel Parco Nazionale è vigente il Piano

territoriale Paesistico di area vasta di Sellata – Volturino – Madonna di Viggiano e quello

del Sirino, approvati con Legge Regionale n. 3/90.

Page 71: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 70 di 83

La Regione Basilicata è deputata a coadiuvare il Ministero nella gestione del

Parco attraverso l’Ufficio Tutela della Natura.

Il parco ha un'estensione di 67.564 ettari lungo l'Appennino lucano, ricade sul

territorio di 29 comuni della Basilicata ed interessa 9 Ccomunità Montane.

I comuni interessati dal Parco sono: Abriola, Brienza, Armento, Calvello,

Castelsaraceno, Corleto Perticara, Grumento N., Lagonegro, Laurenzana, Lauria,

Marsiconuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Nemoli, Paterno, Pignola, Rivello,

Roccanova, S. Chirico R., San Martino A., Sarconi, Sasso di C., Satriano di L., Spinoso,

Tito, Tramutola, Viggiano.

Nel territorio del Parco ricadono anche 10 siti rete natura 2000.

Parco regionale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane

Istituito con Legge Regionale n. 47/97 con la relativa di salvaguardia, la sua

perimetrazione coincide con quella del vigente Piano Territoriale Paesistico di area vasta,

comprendente i comuni di Pietrapertosa, Castelmezzano, Accettura, Calciano ed Oliveto

Lucano.

Parco regionale archeologico storico-naturale delle Chiese Rupestri del

Materano

Il parco è stato istituito con Legge Regionale n. 11/90, con relativa

denominazione e normativa di salvaguardia.

In seguito con Legge Regionale n. 2/98, la precedente è stata adeguata alle

intervenute Legge 394/91 e Legge Regionale n. 28/94.

Il territorio del "Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese

Rupestri del Materano" ricade, per oltre seimila ettari, nei Comuni di Matera e

Montescaglioso, che ne rappresentano i vertici urbani, posti a nord ed a sud dell'area

protetta.

Parco regionale del Vulture

Il Parco Regionale del Vulture previsto dalla legge regionale n. 28 del 1994, è

stato istituito il 25 luglio 2007 dalla Giunta Regionale della Basilicata che ha approvato il

relativo disegno di legge. Il parco si estende per circa 469,50 km.

Page 72: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 71 di 83

I comuni facenti parte del parco, inizialmente in numero di quattordici, sono

ora nove: Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo

del Monte e San Fele.

Le Riserve Naturali

Nel territorio lucano sono presenti 8 riserve naturali statali e 6 riserve naturali

regionali.

Le riserve regionali di Pantano di Pignola, Lago piccolo di Monticchio, Abetina di

Laurenzana e Lago Laudemio di Lagonegro, sono state istituite ai sensi della Legge

Regionale n. 42/80, sostituita dalla Legge Regionale n. 28/94 con relativo D.P.G.R. del

1984.

Le riserve regionali di Bosco Pantano di Policoro ed Oasi di S. Giuliano sono

state istituite recentemente ai sensi della Legge Regionale n. 28/94 e sono gestite dalle

Amministrazioni Provinciali.

Riserva Naturale orientata Regionale di S. Giuliano

L’area della Riserva naturale orientata “San Giuliano”, comprende i territori del

Comune di Matera, Miglionico e Grottole.

L'area, estesa per oltre 1000 ettari, appartiene al demanio dello Stato ed è in

concessione al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto.

Nel 1989 il WWF Italia ha ottenuto, a seguito di una apposita convenzione con

il Consorzio, la gestione naturalistica dell'area.

Ai sensi della L.R. 28/94 è stata istituita, con apposito provvedimento

legislativo regionale n° 39/2000, una Riserva Naturale Orientata con lo scopo di

rafforzare le azioni di tutela e salvaguardia dell’intera area.

Riserva Naturale statale Agromonte Spacciaboschi

Istituita con D.M. 29.03.72, si estende su di una superficie: di 51 ha.

Presenta i resti di una torre e di mura perimetrali e le vestigia di una chiesa di

epoca bizantina coperta da una densa vegetazione forestale. Per quanto riguarda la

fauna, significativa la presenza, anche se saltuaria, del lupo appenninico e di numerose

specie di uccelli rapaci.

Page 73: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 72 di 83

Riserva Statale Coste Castello

E’ stata istituita con. D.M. 11.09.71, si estende per una superficie di 25 ha.

Ospita una densa vegetazione forestale accompagnata da specie erbacee da

fiore tra le quali l'anemone appenninico, il bucaneve, il giglio rosso e l'orchidea

sambucina. La riserva comprende al suo interno il Castello di Lagopesole.

Riserva Naturale statale Grotticelle

E’ stata istituita con D.M. 11.09.71, si estende per 209 ha nel Comune di

Rionero in Vulture.

E’ oasi di protezione faunistica ai sensi della L.R. n. 39 del 1979.

E’ un’area di notevole interesse scientifico, che presenta nella flora e

nell'entomofauna aspetti ed elementi asiatico-balcanici. Di grande interesse anche le

formazioni forestali dell'area.

Riserva statale I Pisconi

Istituita con D.M. 29.03.72 occupa una superficie di 148 ha.

Area che ospita una ricca fauna grazie alla densa vegetazione che favorisce la

riproduzione indisturbata e protetta di numerose specie animali, tra le quali lupo, gatto

selvatico, donnola e faina. Il bosco, che presenta numerose specie di querce e frassini, é

accompagnato da un folto sottobosco. Sono state inoltre rinvenute nell'area della riserva

pitture rupestri risalenti al Paleo Mesolitico.

Riserva Statale Metaponto

Istituita con D.M. del 29.03.72, ricade nel comune di Bernalda, è riserva

naturale biogenetica statale, per la presenza di ristagni retrodunali.

Si estende su 240 ettari tra le foci del Bradano e del Basento.

Costituisce una fascia boscata di protezione a preminente formazione artificiale,

caratterizzata da una associazione tipica di altre specie mediterranee.

Riserva Statale Monte Croccia

Istituita con D.M. 11.09.71 si estende per una superficie di 36 ha

Page 74: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 73 di 83

E’ un’area boscata a prevalenza di farnetto, con sottobosco rado, in cui oltre al

cinghiale, si rileva la presenza di specie quali volpe, faina, donnola e tasso. Fra i rapaci si

segnala la presenza dello sparviero. Al suo interno si ritrovano i resti di un'antica città

alpestre fortificata.

Riserva naturale statale Rubbio

E’ riserva statale, ricade nel Comune di Francavilla sul Sinni. Si estende su di

un’area di circa 211 ha. E’ stata istituita con D.M. del 29.03.1972.

Nel bosco Rubbio di Francavilla sul Sinni vegeta uno degli ultimi relitti forestali

della consociazione Fagus-Abies, collocata sulle pendici lucane del Pollino.

Riserva statale Marinella Stornara

Istituita nel 1977 con D.M., questa riserva naturale biogenetica ricade in

un’area di 45 ettari nel Comune di Bernalda.

Riserva Naturale Regionale Abetina di Laurenzana

In questa riserva è da evidenziare la presenza dell’abete bianco, una specie

glaciale relitta molto diffusa durante l’era della glaciazione, attualmente riscontrabile in

pochi siti quali l’abetina di Ruoti ed il Pomo.

Riserva Naturale orientata Regionale Bosco Pantano di Policoro

Area costiera del Metaponto in cui è presente la residua parte del bosco

litoraneo riconosciuto come habitat di particolare valore naturalistico e storico. La riserva

è stata istituita con legge regionale 8 settembre 1999, n. 28

Riserva Naturale Regionale Lago Laudemio

E’ un lago morenico, quindi creato dalle glaciazioni: il ghiaccio ha scavato una

morena dove si è formato il lago. La riserva è caratterizzata dalla presenza di particolari

specie vegetali ed animali.

Riserva Naturale Regionale Lago Pantano di Pignola

Page 75: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 74 di 83

E’ un lago artificiale situato lungo una rotta di migrazioni, pertanto ospita una

grande varietà di uccelli. E’ stata scoperta la presenza di alcuni insetti ed elementi di flora

e di fauna endemici di estremo interesse.

Riserva Naturale Regionale Lago Piccolo di Monticchio

Con L.R. n. 9 del 1984 è stato delimitato il bacino idrominerario del Vulture e

sono state definite le norme per la sua protezione. Il Lago Piccolo e l’annesso patrimonio

forestale sono divenuti, con D.P.G.R. n. 1183 del 1984, riserva naturale regionale per una

estensione di circa 187 ha.

Infine, nell’ambito della L.R. n. 28 del 1994, all’art. n. 10, è individuata l’area

naturale protetta Vulture - S. Croce - Bosco Grande e l’area Lago Grande e Lago Piccolo

di Monticchio.

La foresta di Monticchio, che abbraccia in complesso una superficie di 2368

ettari, si estende su oltre 2068 ettari in territorio del comune di Atella e su 229 ettari in

territorio del comune di Rionero in Vulture.

Parte del comune di Melfi ricade all’interno dell’istituendo Parco del

Vulture, tuttavia l’area interessata al progetto è distante dal perimetro di tale

area protetta.

3.5.6. Le Zone a Protezione Speciale ed i Siti d’Interesse Comunitario

Natura 2000

Natura 2000 è la rete delle aree naturali e seminaturali d’Europa, cui è

riconosciuto un alto valore biologico e naturalistico. Oltre ad habitat naturali, Natura 2000

accoglie al suo interno anche habitat trasformati dall’uomo nel corso dei secoli, come

paesaggi culturali che presentano peculiarità e caratteristiche specifiche.

L’obiettivo di Natura 2000 è contribuire alla salvaguardia della biodiversità degli

habitat, della flora e della fauna selvatiche attraverso la istituzione di Zone di Protezione

Speciale sulla base della Direttiva “Uccelli” e di Zone Speciali di Conservazioni sulla base

della Direttiva “Habitat”.

Page 76: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 75 di 83

Il patrimonio naturale europeo costituisce una ricchezza inestimabile, con

diversi migliaia di tipi di habitat naturali, oltre 10.000 specie vegetali e innumerevoli

specie animali.

Con la Direttiva 79/409/CEE, adottata dal Consiglio in data 2 aprile 1979 e

concernente la conservazione degli uccelli selvatici, si introducono per la prima volta le

Zone di protezione speciale.

Oggetto di tale Direttiva è la protezione a lungo termine di tutti gli uccelli

selvatici e dei loro habitat all’interno degli Stati membri europei. La Direttiva contempla

altresì elementi di tutela delle specie quali il divieto di qualsiasi forma di cattura o di

uccisione. La protezione vale inoltre per tutte le specie migratrici e per le loro aree di

riproduzione, muta, svernamento, nonché per le stazioni lungo le rotte di migrazione.

A tal fine, gli Stati membri devono adottare le necessarie misure per

preservare, mantenere o ristabilire una determinata varietà e superficie di habitat.

In Italia, solo nel 1992, si provvede a recepire la direttiva 79/409/CEE, con la

legge n°157 dell’11 febbraio 1992 (G.U. n°46 del 25 febbraio 1992).

Con la successiva direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 (G.U. n° 206 del 22

luglio 1992), ed il D.P.R. attuativo n° 357 dell’ 8 settembre 1997 (G.U. n° 248 del 23

ottobre 1997), ci si pone come obiettivo prioritario la creazione di una rete ecologica

europea coerente di zone speciali di conservazione.

La Direttiva “Uccelli” punta a migliorare la protezione di un’unica classe, ovvero

gli uccelli. La Direttiva “Habitat” estende per contro il proprio mandato agli habitat ed a

specie faunistiche e floristiche sino ad ora non ancora considerate. Insieme, le aree

protette ai sensi della Direttiva “Uccelli” e quella della Direttiva “Habitat” formano la Rete

Natura 2000, ove le disposizioni di protezione della Direttiva “Habitat” si applicano anche

alle zone di protezione speciale dell’avifauna.

La classificazione di un sito come Zona Speciale di Conservazione ai sensi di

Natura 2000 non comporta un divieto generalizzato di qualsiasi tipo di sfruttamento.

L’U.E. è infatti consapevole di come gran parte del patrimonio naturale europeo sia

strettamente legato a uno sfruttamento sostenibile del territorio. Nell’attuare la Direttiva

si dovrà infatti garantire all’interno delle zone di protezione uno sviluppo compatibile con

le istanze di tutela della natura.

Page 77: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 76 di 83

L’uso del territorio in atto potrà proseguire, nella misura in cui esso non

comporti una situazione di grave conflitto nei confronti dello stato di conservazione del

sito. E’ altresì possibile modificare il tipo di utilizzazione o di attività, a condizione che ciò

non si ripercuota negativamente sugli obbiettivi di protezione all’interno delle zone facenti

parte della Rete Natura 2000.

La Direttiva prevede delle misure di conservazione; in particolare stabilisce

che:

per un SIC iscritto nell’elenco fissato della Commissione, gli Stati membri

adottano le misure opportune per evitare il degrado degli habitat naturali e

delle specie;

per le zone speciali di conservazione, gli Stati membri stabiliscono:

le necessarie misure di conservazione attraverso piani di gestione specifici o

integrati ad altri piani di sviluppo;

le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali conformi

alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali e delle specie.

Recentemente è stato approvato il DM AMBIENTE 17 OTTOBRE 2007 dal titolo

“Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone

speciali di conservazione (Zsc) e a Zone di protezione speciale (Zps)” e pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6-11-2007.

Il decreto integra la disciplina afferente la gestione dei siti che formano la rete

Natura 2000, dettando i criteri minimi uniformi sulla cui base le regioni e le province

autonome devono adottare le misure di conservazione o all'occorrenza i piani di gestione

per tali aree, in adempimento dell'art. 1, comma 1226, della legge 27 dicembre 2006,n.

296.

In Basilicata sono stati individuati 48 siti per la rete Natura 2000, per una

superficie complessiva di 53.573 ha, pari a circa il 5,32% del territorio regionale. Essi

risultano sufficientemente rappresentativi dal patrimonio lucano. Tra questi, i 17 siti di

particolare importanza ornitologica sono stati già designati con decreto dal Ministro

dell’Ambiente anche come Zone di Protezione Speciale dell’avifauna (ZPS). Tali siti

risultano pertanto già definitivamente inseriti nelle aree Natura 2000. I siti proposti

Page 78: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 77 di 83

comprendono territori dei parchi nazionali e regionali, delle riserve statali e regionali,

delle aree del demanio pubblico e di altre aree lucane di interesse naturalistico.

Nella rete natura 2000 sono pertanto ben rappresentati i monti, i boschi, i

fiumi, i laghi e le coste appartenenti al territorio lucano ricco di biodiversità.

Zone a protezione speciale

Individuata ai sensi della direttiva comunitaria 79/409/CEE “Uccelli”, questi siti

sono abitati da uccelli di interesse comunitario e vanno preservati conservando gli habitat

che ne favoriscono la permanenza.

I siti che ricadono all’interno del territorio lucano sono:

Bosco Cupolicchio;

Dolomiti di Pietrapertosa;

Lago Pantano di Pignola;

Monte Alpi – Malboschetto di Latronico,

Monte Paratiello;

Monte Raparo;

Monte Sirino;

Monte Volturino;

Monte Vulture;

Murgia S.Lorenzo;

Bosco Rubbio;

Bosco Pantano di Policoro e costa ionica foce Sinni;

Foresta Gallipoli-Cognato;

Gravina di Matera;

Lago di S.Giuliano e Timmari;

Valle Basento-Ferrandina scalo;

Valle Basento-Grassano Scalo-Grottole.

Rendina.

Siti di interesse comunitario

Sono stati istituiti ai sensi della direttiva Comunitaria 92/43/CEE “Habitat” I

S.I.C. che costituiscono aree dove sono presenti habitat d’interesse comunitario,

individuati in un apposito elenco.

I siti S.I.C. della regione Basilicata sono individuati nel seguente elenco:

Page 79: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 78 di 83

Abetina di Laurenzana;

Abetina di Ruoti;

Acquafredda di Maratea;

Bosco della Farnetta;

Bosco di Rifreddo;

Bosco di Magnano;

Bosco Mangarrone (Rifreddo);

Bosco Vaccarizzo;

Lago Duglia, casino Toscano e Piana di S. Francesco;

Faggeta di Moliterno;

Faggeta di Monte Pierfaone;

La Falconara;

Grotticelle di Monticchio;

Lago La Rotonda;

Lago Pertusillo;

Madonna del Pollino località Vacuarro;

Marina di Castrocucco;

Isola di S. Ianni e costa Prospiciente;

Monte Caldarosa;

Monte della Madonna di Viaggiano;

Monte la Spina, Monte Zaccana;

Monti Foi;

Serra di Calvello;

Serra di Crispo, Grande Porta del Pollino e Pietra Castello;

Timpa delle Murge;

Valle del Noci;

Bosco di Montepiano;

Costa ionica foce Agri;

Costa ionica foce Basento;

Costa ionica foce Cavone;

Bosco Cupolicchio di Pignola;

Monte Paratiello;

Monte Volturino;

Monte Vulture;

Page 80: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 79 di 83

Murgia di S. Lorenzo;

Bosco Pantano di Policoro e costa ionica foce Sinni;

Foresta Gallipoli-Cognato;

Gravina di Matera;

Lago S.Giuliano e Timmari;

Valle Basento-Ferrandina Scalo;

Valle Basento-Grassano Scalo-Grottole;

Rendina.

L’area di studio non ricade all’interno delle Zone a Protezione

Speciale (ZPS), né tantomeno nell’elenco dei Siti di interesse comunitario

(SIC), come può evincersi dalla cartografia allegata.

Page 81: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 80 di 83

3.5.6.1. Le aree IBA - Important Birds Areas

L'acronimo I.B.A. - Important Birds Areas - identifica i luoghi strategicamente

importanti per la conservazione delle oltre 9.000 specie di uccelli ed è attribuito da

BirdLife International, l'associazione internazionale che riunisce oltre 100 associazioni

ambientaliste e protezioniste.

Nate dalla necessità di individuare le aree da proteggere attraverso la Direttiva

Uccelli n. 409/79, che già prevedeva l'individuazione di "Zone di Protezione Speciali per la

Fauna", le aree I.B.A rivestono oggi grande importanza per lo sviluppo e la tutela delle

popolazioni di uccelli che vi risiedono stanzialmente o stagionalmente.

Le aree I.B.A., per le caratteristiche che le contraddistinguono, rientrano

spessissimo tra le zone protette anche da altre direttive europee o internazionali come,

ad esempio, la convenzione di Ramsar.

Le aree I.B.A. sono:

siti di importanza internazionale per la conservazione dell'avifauna;

individuate secondo criteri standardizzati con accordi internazionali e sono

proposte da enti no profit (in Italia la L.I.P.U.);

da sole, o insieme ad aree vicine , le I.B.A. devono fornire i requisiti per la

conservazione di popolazioni di uccelli per i quali sono state identificate;

aree appropriate per la conservazione di alcune specie di uccelli;

parte di una proposta integrata di più ampio respiro per la conservazione

della biodiversità che include anche la protezione di specie ed habitat.

Le IBA italiane identificate attualmente sono 172, e i territori da esse

interessate sono quasi integralmente stati classificati come ZPS in base alla Direttiva

79/409/CEE.

Le aree IBA della Regione Basilicata sono di seguito riportate:

Area Pollino e Orso Marso (Basilicata – Calabria)

Area Dolomiti di Pietra Pertosa;

Val d’Agri;

Calanchi della Basilicata;

Fiumara di Atella;

Gravine (Basilicata –Puglia)

Page 82: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 81 di 83

Bosco della Manferrara

All’interno del territorio del comune di Melfi non sono presenti aree

I.B.A.

3.5.7. Lo Strumento Urbanistico del Comune di Melfi

Il comune di Melfi è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con

D.P.G.R. n. 113 dell’11 febbraio 1992. Successivamente è stata approvata con D.P.G.R. n.

469 del 24 maggio 1993 una variante al suddetto P.R.G..

Il progetto in esame ricade in area classificata come “zona agricola” e

pertanto è verificata la compatibilità dello stesso con lo strumento urbanistico

vigente.

3.5.8. Vincolo idrogeologico

Il territorio del comune di Melfi ricade all’interno dell’Autorità di Bacino della

Regione Puglia, che comprende, oltre all’intera estensione della regione pugliese anche la

parte nord-orientale dei territori delle regioni Campania (bacini dell’Ofanto, del Cervaro

e del Carapelle) e Basilicata (bacino dell’Ofanto).

La Regione Puglia ha istituito, infatti, in attuazione della legge 18 maggio 1989,

n. 183 e successive modificazioni, e secondo la previsione dell'articolo 2, comma 1, della

legge 3 agosto 1998, n. 267, un'unica Autorita' di Bacino, denominata "Autorita' di

Bacino della Puglia", con sede in Bari, con competenza sia sui sistemi idrografici

regionali, cosi' come definiti dalla delibera del Consiglio regionale n. 109 del 18 dicembre

1991, che, per effetto delle intese sottoscritte con le Regioni Basilicata e Campania, sul

bacino idrografico interregionale Ofanto cui appartiene il comune di Melfi,

approvate dal Consiglio regionale con provvedimento n. 110 del 18 dicembre 1991.

All’interno del P.A.I. Puglia sono presenti due tipi di classificazioni del territorio:

1) In funzione della pericolosità idraulica (Alta – Media – Bassa);

2) In funzione della pericolosità geomorfologica. (Molto Elevata – Elevata –

Moderata)

Per quel che riguarda le indicazioni che il P.A.I. fornisce circa le opere che sono

consentite nelle aree ad Alta Pericolosità Idraulica l’ art. 7 lett. D – menziona “la

realizzazione di nuove infrastrutture a rete pubbliche o di interesse pubblico,

Page 83: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 82 di 83

comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non diversamente

localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del presente Piano e con la

pianificazione degli interventi di mitigazione”. In sostanza è possibile realizzare nuove

infrastrutture di rete che siano classificabili di interesse pubblico anche nelle aree ad Alta

Pericolistà Idraulica.

In ogni caso, nel caso in esame, la zona in cui verranno ubicati la stazione di

smistamento e gli elettrodotti di raccordo non rientrano in aree classificate pericolose dal

punto di vista idraulico.

Dal punto di vista della pericolosità geomorfologica è evidente come

un’infrastruttura analoga a quella oggetto del presente progetto non deve essere ubicata

in aree instabili dal punto di vista geomorfologico: il P.A.I. non menziona proprio le

infrastrutture a rete di interesse pubblico nell’ambito delle aree a rischio geomorfologico.

In ogni caso nell’area in esame non si evidenziano vincoli geomorfologici di

alcun tipo.

3.5.9. Vincolo archeologico

Il progetto oggetto di studio non ricade in aree vincolate

archeologicamente, così come è emerso dalle ricerche svolte presso la Soprintendenza

ai Beni Archeologici della Regione Basilicata e presso il Comune di Melfi.

Nel territorio comunale di Melfi tuttavia ricadono alcune importanti aree

archeologiche vincolate che di seguito si elencano:

Loc. Rendina art. 1 e 3 D.Lgs. 490/99

Loc. Leonessa art. 1 e 3 D.Lgs. 490/99

Ponte romano loc. Pietra dell'Olio art. 21 D.Lgs. 490/99

Loc. Serra dei Canonici art. 2 D.Lgs. 490/99

L’area più vicina è la Località Leonessa.

4. CONCLUSIONI

La riporta sinteticamente i rapporti tra il progetto e gli strumenti di programmazione

e pianificazione analizzati nei precedenti paragrafi.

Page 84: nòvawind Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi avalutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · 2013-03-22 · “Lo schema di allacciamento alla RTN prevede che la vostra

nòvawind Sud S.r.l. Unipersonale

Stazione Elettrica 380/150 kV e nuovi raccordi a 380 kV sulla linea “Mt.- S.Sofia”- MELFI (Pz)

S.I.A. – QUADRO PROGRAMMATICO

Pagina 83 di 83

Tabella 7 - Compatibilità del Progetto con gli Strumenti di Piano/Programma Vigenti

Piano/Programma Prescrizioni/Indicazioni Livello di compatibilità

Piano Energetico Ambientale Regionale

Il Piano prevede la sostituzionedelle energie provenienti da fonti tradizionali con altre provenienti da fonti rinnovabili, favorendo le condizioni per la continuità degli approvvigionamenti e lo sviluppo di un mercato libero dell’energia, evidenziando tuttavia la presenza di criticità locali legate al vettoriamento.

ll progetto proposto risulta allineato al Piano in quantoconsente di rafforzare ed ammodernare la rete elettrica esistente, migliorando la dispacciabilità dei nuovi impianti in progetto, evitandosituazioni di congestione nella rete.

Piano Regolatore Generale del Comune di Melfi

Il PRG del Comune di Melfi detta norme relative alla conservazione, modificazione e trasformazione del territorio, ai principi ed alle regole insediative costitutive delle singole parti.

L’area interessata dal progetto ricade principalmente in Zona Agricola - E. Il PRG individua vincoli di sorta nelle aree interferenti con il progetto.

Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico della Regione Puglia

Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico della Regione Puglia è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico. Il territorio interessato dal progetto nel comune di Melfi, pur rientrando all’interno del territorio regionale della Basilicata, è sotto la competenza dell’Autorità di Bacino della Regione Puglia.

Il sito individuato per la realizzazione del progetto e le zone limitrofe non risultano interessate da alcun livello di pericolosità idraulica. I sostegni saranno realizzati esternamente ad aree franose. Non si ravvisano criticità legate alla realizzazione delle opere in progetto.

Aree Protette Verificare la presenza di aree designate quali SIC, ZPS, SIR, IBA ed Aree Naturali Protette.

L’area naturale più vicina èl’IBA209 “Fiumara di Atella”, localizzata ad una distanza superiore a 15 km in direzione sud. La SIC più prossima è localizzata a circa 6 km in direzione est.

Aree vincolate dal punto di vista archeologico

Nell’area in cui sorgeranno le opere in progetto sono presenti segnalazioni archeologiche e beni vincolati. (masseria Leonessa)

La distanza tra le opere in progetto e le emergenze archologiche non genera significative criticità.