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APRILE - MAGGIO 2014 - N°4 Ecco la seconda edizione dell’iniziativa editoriale “I Misteri di Gubbio”. Quest’anno si parla di castelli, abbazie e altri luoghi magici del territorio di Gubbio. Ogni uscita un fascicolo da collezionare: fotografie, note storiche, leggende e curiosità, oltre a mappe e itinerari da fare a piedi o in macchina. a cura di Filippo Vadi, Germana Rondelli e Valentina Dragoni Castello di Baccaresca UNA STORIA DI GUERRA E DI PACE L'antica fortezza di Baccaresca, nome che probabilmente si fa risalire alle “bacche”, ovvero i frutti degli arbusti, che probabilmente crescevano rigo- gliosi nella zona, viene edificata nel XII secolo. Baccaresca era un castello posto a guardia delle colline tra Bran- ca e Fossato di Vico, rappresentava un punto altamente strategico per il controllo del Corridoio Bizantino, via che permetteva il collegamento tra Roma e Ravenna già al tempo dei re- gni romano-barbarici. Le notizie riguardanti i secoli prece- denti al XIV si sono perse nella polvere della storia, quindi bisogna attendere la seconda metà del 1300, quando i Registri del Camerlengo iniziano ad annotare i diversi capitani e castellani che si avvicendano alla custodia del maniero e dei sui territori: il primo di questi fu Nicolaus Sforzolini nel 1389, quando la città di Gubbio era da poco sotto il controllo del Ducato di Urbino. CASTELLI, ABBAZIE E ALTRI LUOGHI MAGICI 2

O 2014 - N°4 - GubbioOggi€¦ · brielli, comandante dell'esercito di Gubbio al seguito di Francesco Maria della Rovere, che si era distinto nell'oc-casione del respin-gimento dell'attacco

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  • APRILE - MAGGIO 2014 - N°4Ecco la seconda edizione dell’iniziativa

    editoriale “I Misteri di Gubbio”.Quest’anno si parla di castelli, abbazie e altri luoghi magici del territorio di Gubbio.Ogni uscita un fascicolo da collezionare: fotografie, note storiche, leggende e curiosità,oltre a mappe e itinerari

    da fare a piedi o in macchina.

    a cura di Filippo Vadi, Germana Rondelli e Valentina Dragoni

    Castello di BaccarescaUNA STORIA DI GUERRA E DI PACEL'antica fortezza di Baccaresca, nome che probabilmente si fa risalire alle “bacche”, ovvero i frutti degli arbusti, che probabilmente crescevano rigo-gliosi nella zona, viene edificata nel XII secolo. Baccaresca era un castello posto a guardia delle colline tra Bran-ca e Fossato di Vico, rappresentava

    un punto altamente strategico per il controllo del Corridoio Bizantino, via che permetteva il collegamento tra Roma e Ravenna già al tempo dei re-gni romano-barbarici.Le notizie riguardanti i secoli prece-denti al XIV si sono perse nella polvere della storia, quindi bisogna attendere

    la seconda metà del 1300, quando i Registri del Camerlengo iniziano ad annotare i diversi capitani e castellani che si avvicendano alla custodia del maniero e dei sui territori: il primo di questi fu Nicolaus Sforzolini nel 1389, quando la città di Gubbio era da poco sotto il controllo del Ducato di Urbino.

    CASTELLI, ABBAZIE E ALTRI LUOGHI MAGICI

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  • I Misteri di Gubbio

    Da quell'anno fino al 1433 possiamo scorrere i nomi di questi personaggi, immaginando la loro vita all'interno del castello. Nel 1394, Baccaresca di-venta feudo di Pietro della Branca, ca-stellano, che si impegna con il conte Antonio da Montefeltro a governare e mantenere l'ordine.Due anni dopo, nel 1396, i suddetti registri ci informano che il Comune di Gubbio versa a Ludovico, figlio di Nico-laus Sforzolini, due fiorini d'oro a fron-te della spesa sostenuta per mantene-re il padre nel carcere di Arezzo dove era stato rinchiuso per “rappresaglia”. Scorrendo le immaginarie pagine di un libro di storia, arriviamo al 1406 quan-do Antonio da Montefeltro cede il ca-stello ad Antonius Alessandro Massoli, rappresentante di Corraduccio di Cor-rado della Branca; quest'ultimo lascerà il feudo in eredità alle due figlie San-cia e Francesca. Da qui parte una svol-ta nella vicenda del castello.Sancia era andata in sposa a Carlo Ga-brielli, comandante dell'esercito di Gubbio al seguito di Francesco Maria

    della Rovere, che si era distinto nell'oc-casione del respin-gimento dell'attacco delle milizie di Papa Leone X comandate da Giampaolo e Gentile Baglioni. Proprio Carlo Gabrielli e la sua famiglia diventano le figure di spicco nella storia del maniero da quel momento in poi: a lui, infatti, la cognata Francesca cedette la sua metà del castello prima di trasfe-rirsi ad Urbino; in questo modo la fami-glia Gabrielli ottenne il possesso di Bac-caresca e lo mantenne fino al 1787.Le vicende di Baccaresca continuarono sotto Gabriele III, Filippo e Antonio II Gabrielli, che si spartirono il castello e il territorio nel 1459; i loro eredi ot-tennero l'infeudazione della tenuta da parte di Francesco Maria II della Rovere ed è in questo periodo che la fortezza assume il carattere di dimora signorile visibile tutt'ora.Agli inizi del XVII secolo, il castello e i suoi terreni erano contea di Francesco Maria Gabrielli; il signore viene citato in

    un documento in cui un contadino ac-cusato di banditismo, Marco Moriconi, gli si rivolge a lui, in cerca della grazia.Con la morte di Girolamo e Forte nella seconda metà del XVIII secolo, la famiglia Gabrielli si estinse: il primo aveva solo una figlia, Anna Maria, moglie del conte di Rieti Vincenzo Vincentini; il secondo morì senza eredi, benché avesse avuto due mogli. La proprietà rimase quindi ad Anna Maria, che la vendette al Vescovo di Gubbio, Ottavio Angelelli, nel 1787 per la mensa Vescovile, con l'intenzione di usarla come residenza estiva.Le sorti del castello mutarono nel 1861 con l'avvento dell'Unità d'Italia: tutta la proprietà passò al demanio e in seguito nelle mani di diversi privati e compagnie assicurative, fino agli attuali proprietari che hanno restaurato la fortezza e resti-tuito il sito il suo antico splendore.

    Gubbio

    Castello di Baccaresca

  • I Misteri di Gubbio

    Misteri e LeggendeSappiamo che esiste un importante memoria del passato, parte integran-te del feudo, e posta in secondo piano dagli studiosi, si tratta della chiesa de-dicata a sant'Anna, situata appena al di fuori del circuito del castello. Al di sopra del bel portale d'ingresso è scritto "DOM In Honore S. Annae AD MDCCCXLV". L'edificio che noi vedia-mo è dunque ottocentesco ma conser-va testimonianze lontane nel tempo e importanti per la comunità eugubina. Dai documenti d'archivio l'intitolazio-ne a sant'Anna sembra risalire almeno al XIV secolo.Sant'Anna come è noto, è la madre del-la Vergine Maria e il suo culto è diffu-sissimo. La santa è invocata come pro-tettrice delle madri e delle partorienti. All'interno dell'edificio, oltre all'effige della santa è conservato un basso-rilievo che rappresenta un guerriero a cavallo con lancia. Al di sotto su di un'altra pietra è riportata l'iscrizione "S. Giorgio". Questo sarebbe uno dei rarissimi casi di opera scultorea riguar-dante il martire di Lydda a Gubbio. Il

    Prof. Ettore A. Sannipoli avanza l'ipo-tesi che l'opera, non presentando la fi-gura di un drago trafitto dal cavaliere, non rappresenti necessariamente san Giorgio ma un'altro santo guerriero, sant'Elpidio. Questo perché il vescovo eugubino Vincenzo Massi, era origina-rio di Sant'Elpidio a Mare, ed essendo il castello residenza vescovile ed aven-dolo lui restaurato la chiesa, forse ri-portò quest'immagine legata alla terra delle sue origini. L'iscrizione che corre-da il bassorilievo, realizzata su un'altra pietra sarebbe stata dunque aggiunta in epoca successiva, come riportato da Sannipoli durante lo svolgersi della presentazione del libro "San Giorgio: il Grande martire" di cui è autore, insie-me ad altri studiosi eugubini. L'altra scultura, questa sicuramente raffigurante san Giorgio e posta al di sopra della porta d'ingresso della Se-conda Cappelluccia, raffigura il martire palestinese posto sopra un cavallo al galoppo, che trafigge il drago con una lancia da torneo, protetto da un'arma-tura completa da cavaliere. Sul fondo

    campeggia una torre con tre merli e due feritoie. Sempre durante la pre-sentazione del volume di cui sopra, il dott. Francesco Mariucci e E.A. Sanni-poli hanno proposto per questo rilie-vo scultoreo un fortissimo richiamo all'ambiente veneziano o più in ge-nerale adriatico, databile alla seconda metà del '400, a causa della cornice gotica a dentello che delimita la lastra.Qui si apre un'interessante linea d'in-dagine: perchè una scultura ve-neziana al ca-stello di Bacca-resca? Da voci di alcuni si parla di un acquisto antiquario, per cui la lastra non proverrebbe da Baccaresca, al-tri raccontano che l'immagine venne strappa-ta dalla zona di Baccaresca e

  • portata alla Seconda Cappelluccia, sostituendola all'interno della chiesa di Sant'Anna, con un'altra immagine a cui sarebbe stata aggiunta l'iscri-zione col nome del santo. Forse non sarebbe peregrina neppure l'idea che un scultura dell'area adriatica o vene-ziana sia stata portata qui da uno dei suoi antichi proprietari, in particolare uno! Dobbiamo sapere infatti, che la figlia di Corraduccio di Corrado della Branca, Sancia, aveva sposato Carlo Gabrielli, portando in dote a quest'ul-timo il castello di Baccaresca. Questo nobile eugubino fu un fedele coman-dante al seguito di Francesco Maria I Della Rovere, e lo seguì nella guerra di Lombardia contro i francesi. Al suo signore, il Senato della Serenissima

    aveva affidato le truppe di Venezia. Carlo si occupò di respingere i nemici presso la rocca di Cremona e venne elevato, per questo, al grado di gene-rale. Era il 1523, Carlo e il suo signore erano al comando di un importante nucleo di uomini che dovevano ta-gliare, con la loro azione, i vettova-gliamenti della parte avversa, prove-nienti dal Piemonte. Pochi giorni dopo Cremona, il Duca d'Urbino continuò ad attaccare i francesi a Garlasco e in una città denominata San Giorgio. Nell'azione militare a Garlasco fu fe-rito gravemente e morì. Probabilmen-te la salma giunse all'attuale paese di San Giorgio di Lomellina e poi tornò a Gubbio. Chissà se, per commemorare il valoroso Gabrielli, questa scultura

    venne donata dai veneziani o venne riportata per richiamare il luogo del-la sua morte. Un mistero che rimarrà invischiato nelle nebbie della storia.

    BibliografiaF. MARIUCCI, E.A. SANNIPOLI, Per un'iconografia di san Giorgio a Gubbio, pp. 53-54, in San Giorgio il Grande Martire: Appunti per una storia del culto a Gubbio, Gubbio, Famiglia dei Ceraioli di san Giorgio, 2014.F. UGOLINI, Storia dei conti e duchi d'Urbino, Volume 2, p. 208, 227-228, Firenze, Grazzini-Giannini e C., 1859.O. LUCARELLI, Guida storica di Gubbio, p. 406, Città di Castello, Lapi, 1888

    Dove mangiare e dormireAffittacamere Affittacamere Ape- Loc. Branca , 177- 075.9256135 - 349.7832466 - 335.6681078 - [email protected] - www. affittacamereape.itBar Corona - Loc. Padule - Via Castel d'Alfiolo 47 - 333.7084962 - [email protected] Caresto - Fraz. Carbonesca-Caresto, 21 - 339.1420522 - 333.2141885 - [email protected] www.agriturismocarestogubbio.itAgriturismo il Moro - Padule - Via San Bartolo 126 - 075-7816257 - 348.8131937 - [email protected] - Loc. Vignoli - 075-9271105 - 075-9480260 - 329.6581790 - [email protected] - www.aquilone.itBarcomonte - Fraz. Padule-Voc. Barcomonte - 075-9292148 - 333.2199443 - [email protected] - www.agriturismobarcomonte.comCasa branca - Voc. San Simeone 8/A - 75-9270016 - 075-9270037 - [email protected] - www.casabranca.itCasella del Piano - Fraz. S. Marco-Via Linosa, 12- 075-9229321 - 075-9229324 - 338.9466553 - [email protected] - www.caselladelpiano.comCastel d'Alfiolo - Fraz. Padule-Castel d'Alfiolo - 075-9291128 - 335.8293693 - 075-9292089 - [email protected] Ginepro - Loc. Torre dell'Olmo - 075-9256130 - 335.5604671La Valle dei Fiori - Fraz. Torre Calzolari-Cavallara - 075-9256583 - 075-8506735 - 331.9206307- [email protected] - www.lavalledeifiori.itMontefiore - Loc. Montefiore 20 - 075-9293076 - 338.4485673 - [email protected] - www.montefioregubbio.itSan Giovanni - Fraz. Torre Calzolari - 075.9256147Villa Dama - Loc. Torre dell'Olmo, 10 - 075-9256130 - 335.5604671 - 345.1675884 - [email protected] - www.villadama.itBed & Breakfast Casale Monte Albigio - Fraz. Padule - Borgo delle Oche, 131 - 075.9291261 - 320.6917109 - [email protected] - web.tiscali.it/montealbigioFontecese - Via del Vivaio, 12 - 075.9271475 - 335.8043716 - [email protected] - www.fontecese.comLa Rosa - Fraz. Torre Calzolari - Loc. Vignoli 144 - 329.4175416 - 328.8055153 - [email protected] - www.bedandbreakfastlarosa.itCase Vacanza Il Palazzetto - Loc. S. Andrea del Calcinaro - 075.9220968 - 075.9223021 - [email protected] - www.palazzetto.comHotel Torre Calzolari Palace - Loc. Torre Calzolari - 075.9256328 - 075-9256320 - [email protected] Hotel - Fraz. S. Marco - Via Catignano, 34 - 075.9229323 - 075.9229325 - [email protected] - www. hotelcatignano.comPadule Hotel- Fraz. Padule - 075.9292113 - 075.9292114 - [email protected] - www.hotelpadule.itResidenza d'Epoca Castello di baccaresca - Loc. Baccaresca - 075..919225 - 075.919226 - [email protected] - www.castellobaccaresca.itRistoranti Anima & Core- Loc. Padule Stazione - 075.9291765 - www.animaecore.191.it - [email protected] Catignano - Fraz. S. Marco - Via Catignano, 34 - 075.9229323 - 075.9229325 - [email protected] - www. hotelcatignano.comDa Fulvio - Loc. Torre Calzolari - 075.9256523 Il Castello - Loc. Torre Calzolari - 075.9256328 - 075-9256320 - [email protected] - Fraz. Padule - 075.9292113 - 075.9292114 - [email protected] - www.hotelpadule.itPiatto d'Oro - Loc. Branca - 075.9256238