36
ORBANO DEI COOPERATORISALESIANI o ANNOXCVI N .3 10 FEBBRAIO 972 Spediz in abbon post Gruppo 7 quindicina

o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANIo ANNO XCVI • N. 3 • 10 FEBBRAIO 972Spediz in abbon post Gruppo 7 quindicina

Page 2: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

IN QUESTO NUMERO

Paolo VI ai membri del XX°

Capitolo Generale

Austerity cristiana

Don Giuseppe Kowalski :N 7 5

Educhiamo come Don Bosco :fate attenzione ai sogni

Rio de Janeiro : Maria Ausiliatrice in vetta alla favela

Il nuovo Catechismo antico

Dal ° gennaio una lampadaarde e splende

Che ragazzi, i venti paulisti delMato Grosso!

Meditazione quaresimale

Don Boffa :salesiano semplice

Le Figlie di Maria Ausiliatriceda vent'anni in Mozambico

Rubriche

Documenti senza commentiGrazie di Maria AusiliatriceGrazie di San Domenico SavioSalesiani e Cooperatori defuntiCrociata missionaria

In copertinadicembre 97 : Paolo VI dopo

l indimenticabile udienza concessa aimembri del Capitolo Generale Speciale si compiace di posare in mezzoad essi nella Sala del Concistoro

IL PADRE IN MEZZO Al FIGLI : Il Santo Padre Paolo VI con paternabenevolenza s intrattiene con i membri del Capitolo Generale interessandosi della loro provenienza e delle attività che svolgono

Page 3: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

PAOLO VI AI MEMBRI DEL CAPITOLO GENERALE

ATTUALITÀDEGLI INSEGNAMENTIE DEGLI ESEMPIDI DON BOSCO

Paolo VI il lunedì ao dicembre 97 riceveva in udienza nella Sala del Concistoro i membridel Capitolo Generale Speciale Il Santo Padre dopo aver ascoltato l indirizzo di omaggio chedon Ricceri gli ha rivolto a nome del Capitolo ha pronunciato il seguente discorso :

Salutiamo con affettuosa riverenza i membri del Capitolo Generale Speciale Salesiano riuniti inRoma per l aggiornamento delle loro Costituzioni e desiderosi prima di ripartire per le rispettivesedi di prestare la testimonianza della loro filiale devozione al Vicario di CristoVi ringraziamo di cuore figli carissimi È sempre motivo di gioia per noi ogniqualvolta ci è datala possibilità di incontrarci coi figli di San Giovanni Bosco L odierna visita tuttavia in una circostanza solenne come questa che ci fa vedere presenti qui davanti a noi i rappresentanti delle settantatre Ispettorie salesiane sparse in ogni parte del mondo richiama alla nostra mente più vivo ecommovente che mai il significato il ruolo e l impegno che la vostra grande famiglia religiosasvolge in seno alla Chiesa di Dio Pensiamo all immensa fioritura di opere e di attività dovute allozelo e ai sacrifici talvolta eroici dei vostri confratelli Pensiamo a tanta gioventù bisognosa che trovanei vostri Istituti una educazione sana e la possibilità d inserirsi degnamente nella vita civile Pensiamo al vasto campo delle Missioni dove il vostro Istituto si è reso così altamente benemerito

Quanti motivi per ringraziare il Signore e felicitarci con voi Siatene benedetti figli carissimiLa Chiesa di Dio si onora della vostra diffusione del vostro evangelico esempio della vostra generosa dedizione apostolica

Ma è chiaro che la continuità e l efficienza del vostro lavoro non si conseguono senza una messaa punto coraggiosa un adattamento serio delle vostre Costituzioni per dare alla vostra Congregazione quella fisionomia aperta e aggiornata che è richiesta dalle istanze di rinnovamento conciliare e dalla necessità dei tempi

Precisamente questo è il compito a cui da un semestre siete applicati Sappiamo che nelle lunghee laboriose discussioni del vostro Capitolo voi avete già elaborato i canoni del vostro aggiornamentoSappiamo con quanta ampiezza e competenza avete trattato i diversi problemi ; e a noi non restache raccomandarvi di far tesoro di tanto studio e di dare volonterosa applicazione alle prescrizioni acui vi siete impegnatiMa l affetto che portiamo alla vostra Congregazione e l importanza della sua missione in senoalla Chiesa di Dio ci spingono a manifestarvi alcuni pensieri che la vostra visita sveglia nel nostrospirito Non si tratta di riflessioni nuove perché sono già state trattate nel corso delle vostre riunioni ; ma ripetute da noi in questo significativo incontro potranno dare a voi e ai vostri confratelli il conforto di sapere che il Papa è in consonanza di spirito con le vostre direttiveIndubbiamente voi vi siete prefisso come il Concilio prescrive e come vuole la ragion d essere i

Page 4: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

di ogni Istituto religioso di ripensare alle originiprima di tutto Questo è il primo rinnovamento :una più sentita esigenza di vivere autenticamentela propria vocazione religiosa in conformità allospirito primitivo L albero vive delle sue radiciE non vi è dubbio che la vostra più vitale radicesono gli esempi e gli insegnamenti di San Qiovanni Bosco Ogni opportuno adattamento nonmai deve dimenticare o peggio alterare la fisionomia caratteristica che il vostro Fondatore havoluto fin dall inizio imprimere al vostro IstitutoE perciò : l educazione della gioventù l evangelizzazione degli infedeli l apostolato catechisticol amore del Papa la devozione alla Vergine Santissima restano i tratti caratteristici della vostraCongregazione Abbiateli cari così cari da considerarli come prezioso retaggio di cui dovete esserelegittimamente fieri e che vorrete conservare intatto oggi specialmente che una mentalità eversivatenta di sottomettere al vaglio di una critica corrosiva e di una revisione totale e impietosa ogniistituzione anche la più sacraA questo punto per l affetto che abbiamo sempre portato alla gioventù e ora ancor più per lacarità paterna e pastorale del nostro apostolico

ufficio non possiamo non rallegrarci nel vedereda voi riconfermata la sollecitudine per i giovanispecialmente i più poveri e bisognosi Nello stessotempo però sorge spontaneamente la domandacirca l attualità della tradizione educativa diDon Bosco vissuto in tempi così diversi dai nostri ;se abbia qualche cosa ancora da dire il suo metodo ai nostri giorni e se risponda ai bisognidella gioventù di oggi così precocemente svegliataalla sensibilità alla coscienza alla scelta deivalori della vita e nello stesso tempo così pienadi difficili e complessi problemi A questo dubbiosùbito risponde un fatto reale che è la presenzadei vostri oratori delle vostre scuole dei vostriistituti professionali dovunque diffusi ed ancoracosì vivi e fiorenti Ciò significa che i princìpiumani e cristiani sui quali si basa la sapienzaeducatrice di Don Bosco portano in sé valori chenon invecchiano Non è difficile scoprirne il segreto giacché tale incomparabile esempio di umanesimo pedagogico cristiano come già avemmooccasione di dirvi in un altro memorabile incontro« affonda le sue radici nel Vangelo dove vediamoCristo abbassarsi per innalzare la creatura aDio farsi debole coi deboli per elevare l uomo

Page 5: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

alla Verità e alla Bontà non con l autorità estranea di chi impone pesantemente la legge ma dichi con gravità e mitezza espone la legge di Diocome espressione del suo amore e condizione dellanostra salvezza e insieme con l educando allastessa legge ubbidisce In altre parole Don Boscotrovò il suo segreto nella carità che è come ilcompendio della sua opera educativa » Discorsoal Pontificio Ateneo Salesiano 6 ottobre 966Un ultima raccomandazione abbiamo da farviDi fronte ai rischi dell eccessivo attivismo e all influsso della secolarizzazione a cui oggi più chemai sono esposte le comunità religiose fate inmaniera che occupino sempre il primo posto nellavostra esistenza la cura della vita interiore lapreghiera lo spirito di povertà l amore al sacrificio e alla Croce Se il desiderato aggiornamentonon riconducesse il dinamismo apostolico ad unpiù intimo contatto con Dio ma portasse a cederealla mentalità secolaresca ad assecondare modeed atteggiamenti effimeri e mutevoli a mimetizzarsi col mondo nelle sue forme e senza discernimento allora sarebbe il caso di riflettere seriamente sulle severe parole del Vangelo : « Se ilsale diventa scipito non vale più a nulla serve

solo per essere buttato via e calpestato dagliuomini » Mt 5 Lo spirito del vostro santoFondatore che in vita fu così aperto ai bisognidelle anime giovanili ma sempre così unito conDio sembra a noi che oggi vi chieda soprattuttoquesto particolare impegno ; e siamo certi che voicome sempre più di sempre ne asseconderetel impulsoEd ora un augurio e una preghiera Che MarìaSantissima Ausiliatrice la buona stella di DonBosco l ispiratrice la guida il conforto di ognisua impresa irraggi della sua luce la grandefamiglia salesiana rinnovata non solo nelle strutture esteriori ma ancor più nel suo spirito genuino ;Ella vi accresca sempre più figli carissimi l amoreper le anime ; Ella vi faccia conoscere l urgenza ela molteplicità dei bisogni della Santa Chiesa ;Ella vi guidi sul sentiero di nuove ascensionispirituali Ella vi introduca un giorno nel possesso di Cristo e della sua gloria a cui tutta lavostra vita vuole essere fin d ora consacrataE su ognuno di voi sui vostri lavori sull interavostra Congregazione discenda larga e confortatrice l Apostolica Benedizione che in questomomento di gran cuore vi impartiamo

Page 6: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Questo il discorso ufficiale ma primail Santo Padre aveva salutato affabilmente i capitolari prendendo aconversare con loro con squisita familiarità Tra l altro aveva detto :

Venerabili confratelli figli diDon Bosco a doppio titolo noi vipotremmo parlare Il primo sarebbequello personale : memorie incontrirelazioni obbligazioni che uniscono la mia persona la mia memoriaalla vostra famiglia spirituale El altro per l ufficio che la Provvidenza ci ha dato in virtù del qualevi rivolgeremo alcune parole chenon possono altro che far rima conquelle pronunciate testé dal RettorMaggiore E se la nostra paroladell incontro precedente fu quelladi progredire la seconda parolapuò accordarsi con questo che stoper dirvi e adesso con maggiorcognizione di causa perché neglianni che sono passati tante volteho avuto modo di conoscere la vostraattività e le vostre degne persone :parola che sarà perseverare perseverare essere fedeliNon posso rinunciare però anche

al primo titolo cioè ai ricordi cheaffiorano alla memoria pensando aDon Bosco e che potrebbero formare l oggetto di una pagina comedire ? autobiograficaQuando ho conosciuto Don Bo

sco? Non l ho conosciuto personalmente perché vecchio sì ma nontanto risata Bambino ricordo chenello studio di mio padre proprio difronte alla sua scrivania in un angolo c era un quadretto per vedereil quale noi bambini montavamosu una sedia per vederlo da vicinoed era un ritratto di Don Bosco cheaveva scritto sotto queste parolecredo autografe « In fin di vita siraccoglie il frutto delle opere buone »Quante volte quante volte abbiamovisto questo quadretto conoscendoappunto la firma di questo che nonera ancora né beato né santo maera già celebre e già conosciuto edi più conosciuto nell ambiente dellamia famiglia Io ho avuto uno zioanche questo abbiamo impresso neiricordi personali e marginali cheaveva studiato medicina a Torinoe questo sì conobbe Don BoscoE Don Bosco gli avrebbe detto queste parole «Tu sarai il medico delmio corpo e io sarò il medico della tuaanima » Sono parole che sono passatediciamo nel patrimonio di memoriadella nostra famiglia e che hanno

4 sempre fatto impressione anche a me

La cornice del quadroE poi vennero le conoscenze per

sonali su cui sorvolo a cominciareda quella carissima di don Cojazziche fece amicizia con un mio nipoteSi chiamava Luigi Non so comeavvenne che conobbe in una escursione don Cojazzi Da qui nacquenientemeno che una vocazione salesiana E io lo accompagnai a Torino e lui finì che stette annia MacaoMi ricordo quando ritornò dopoanni Suo padre era ormai vec

chio ma aveva per il figlio un affezione che si era accresciuta condensata in questi anni strappatodalla famiglia dalla casa Rientrando a Ciampino ricordo chedon Luigi aveva cambiato completamente fisionomia Era arrivatoun uomo aveva anche la barba Esuo padre non lo riconobbe «ILLuigi questo? È lui? » Dire così escoppiare in pianto come può esserein un incontro in queste circostanze• con questo affetto e con questisentimenti fu la stessa cosaMa dobbiamo andare avanti se

no non la finiremo piùQui rientrano incontri personali

romani Voi sapete che sono statoAssistente ecclesiastico del Circolodegli Universitari Romani Chi erail mio predecessore? Era don Munerati fatto allora vescovo di Volterra• tanto bastò perché noi si facesserecapito a San Giovannino dellaPigna che è diventata la chiesinadegli Universitari Romani

Io ero il loro Assistente e lì abbiamo sentito tante vicende dell assistenza del mio grande predecessore che era don Munerati poivescovo di Volterra grande giuristamolto conosciuto veronese veronveron risata Ma che aveva anchelui le sue Regole era un salesiano• gli premeva a un certo momentodella sua assistenza al Circolo diRoma cosa che raccolgo da testimoni oculari e auricolari di finirealle ore otto perché alle ore otto eun quarto lui doveva essere a tavolarisata Non erano tempi tempestosi come questi press a poconon c era contestazione ma non siandava mai d accordo E una voltaebbe la felice idea ma ahimè unpo ingenua di dire « Sentite figliolifiniamo guardate andate da Benedetto Benedetto era il sagrestanoun ometto tanto caro portategliquesto biglietto» E scrisse « Dateai datori di questo biglietto duebottiglie di vino perché finiamo fa

cendo un brindisi alla nostra adunanza» Partirono come frecce inun istante ritornarono ma nonritornò il biglietto che rimase intasca agli studenti risata i qualidi tanto in tanto senza dir niente adon Munerati tornavano da Benedetto il quale in perfetta buonafede dava il vino Arrivò un momentoche Mons Dante Munerati se neaccorse e « Ma cosa succede? » El episodio finì

Ma gli episodi non sono finitiperché ho avuto tante occasioni poidi incontrare vostri confratelli Accenno a don Biavati per esempioecco bravo Accenno a don Sinistrero tanto bravo ed è a Villa Sorami pare no? Non parliamo didon Tomasetti compianto moltobravo e il suo successore don Castano E così viaMa dato che don Ricceri ha

detto che uno dei segni distintividella vostra vocazione è di occuparvi dei poveri dei giovani di quelliche non hanno altra assistenzasiete dei supplenti per l assistenzanormale che la Società e la Chiesanon possono dare a certe categoriedella nostra società vi dirò unodegli ultimi incontri di cui ho scolpita nell anima ancora la commozione la gioia nel quartiere famosopiù celebre più misero di Manilacome si chiama Tondo? TondoFeci una visita proprio passandosopra un pantano una cosa ISalesiani erano là Io rimasi estremamente colpito di questa dedizione così eroica e così efficace ecosì sapiente e data proprio ad unlivello dove sarebbe difficile trovarne un altro inferiore È onore a

Page 7: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Basilica di San Pietro Alla concelebrazione dei membri del Capitolo Generalehanno assistito rappresentanti delle Famiglie Salesiane e molti exallievi e amici di Don Bosco

voi quindi carissimi confratelli ecarissimi figli di Don Bosco Sietesopra una grande strada maestra edecco perché la mia parola d ordinequesta volta è questa Progredire eproseguire perseverare perché davvero siete sopra la via tracciata dalvostro Fondatore che è poi quellatracciata da Nostro Signore GesùCristo

Anche nel corso dell allocuzione ilPapa di tratto in tratto scendeva adigressioni che gli uscivano dal cuoreEccone alcune rivelatrici della suapaterna benevolenza

Dopo aver parlato dell u immensafioritura di opere e di attività dovuteallo zelo e ai sacrifici talvolta eroici »dei figli di Don Bosco interrompeva ildiscorso per fare questo commento

Proprio quando ci si sente quasisoffocati da tante difficoltà da tantidispiaceri da tante infedeltà datante gratuite contestazioni comunque da tante miserie perché siamouomini e si sente quasi mancare ilrespiro unico conforto del Papa èquello di aprire la finestra dico lafinestra metaforica e guardare ilpanorama e vedere appunto dei campicoltivati come il vostro Ci sono iSalesiani nella Chiesa Ci sono altrefamiglie religiose ma non parliamodi loro adesso Ah Davvero si sentela fiducia e il respiro e si ha la provaquasi sensibile che il Signore è connoi che lavora davvero con le manidella sua Chiesa per questa opera dievangelizzazione che non ha maifine e che non lo avrà che alla finedel mondoMa lo vediamo sotto un aspetto che

mette la gioia e la gratitudine nelcuore Il lavoro è fiorente l opera siestende gli operai sono bravi sonofedeli sono uniti sono veramenterappresentativi di questa tradizionesu cui tutti adesso hanno qualchecosa da dire una tradizione cheparte da Cristo che ha trovato inDon Bosco un interprete e un rinnovatore che continua attraverso dinoi Deo gratias Signore E siriprende il lavoro proprio con nuovafiducia e di questo devo veramenteRettor Maggiore primo Rettor Maggiore emerito e tutti voi altri cordialmente in nome di Cristo ringraziarvi

Pensando alla gioventù che trovanelle case di Don Bosco «una educazione sana e la possibilità di inserirsidegnamente nella vita civile » ricordava il periodo passato a Milano

Sono stato anche vescovo a Milano e so qualche cosa di voi no?Sant Agostino e poi la bella e grandeIstituzione di Sesto San GiovanniOh che bellezza tutti i giovani operaiche si avviano al lavoro tempraticome l acciaio buono per affrontare lavita da uomini e da cristianiAbbiamo avuto la gioia di darvi

anche una grande noia partendoquella di fondare una parrocchiaDomenico Savio decretata ma nonl ho vista costruita per dire quantastima e quanti saggi noi possediamodella vostra attività la testimonianzaviva e operosa che voi date al Vangelo

Parlando della fedeltà al Fondatorevenne spontaneo al Santo Padre questorilievo

Strano ma bello per trovare lagiovinezza di un Istituto bisognarisalire alla sua vecchiaia cioè aisuoi princ_pi che alcune volte sonodistanti di secoli Ma è così con lecose del Regno di Dio le sorgenti

Quando il Papa venne a parlare della nostra missione specifica « i giovanispecialmente i più poveri e bisognosi »uscì in questa stupenda apologia dei giovani e della pedagogia di Don Bosco

Sono inquieti sono non si sacome o ribelli o stanchi Comunquesia deve crescere il nostro amoreper i giovani Non frenarlo nondiminuirlo Dobbiamo essere cosìsaggi e così sapienti da trovare lachiave per entrare nella psicologiacontorta e avviluppata di questanuova gioventù e averne l amicizia e la pazienza per rifarli nell ordine quell ordine della graziae della sapienza anche umana deigiovani di una generazione degnadi stampare nella storia un buonricordo e una buona risultanza Sipotrebbe fare qui una divagazioneimportantissima ma non ne avetebisogno e cioè se dopo cent anninon ci sia ormai da abbandonare leposizioni iniziali cioè se sia anacronistico il vostro modo di educaredi avvicinare i giovani di lavorareNon lo è Giovanni Bosco è statoprofeta ha antiveduto i bisogni viha messi su una via che sfida i tempiE oggi voi vi trovate all avanguardiadella pedagogia cristiana e civile perfare dei giovani uomini buoni eforti

Un ultima digressione Verso il termine del discorso dopo aver affermatoche attestano l attualità di Don Boscogli oratori e gli istituti « dovunquediffusi e ancora così vivi e fiorenti »commentò

Un piccolo episodio Quando noisiamo andati l anno scorso nellungo viaggio verso l Estremo Orienteabbiamo fatto scalo durante la nottea Teheran perché doveva l apparecchio rifornirsi di carburante Ericordo benissimo passando dall aereo attraverso le ali di popolo checi circondava a un certo puntosento dirmi in italiano « Oh DonMontini l Assistente dei giovani »Erano i vostri giovani della ScuolaSalesiana di Teheran Anche laggiùSono piccole cose per dirvi che abbiamo nel cuore una grande gioia egrande commozione che per noisono una testimonianza di quelloche siete e di quello che sapetefare

Page 8: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

L indirizzodel Rettor Maggiore

Ed ecco l indirizzo di omaggio cheil Rettor Maggiore don Ricceri avevarivolto al Santo Padre a nome deimembri del Capitolo Generale

Beatissimo Padre

sei anni fa prima che il Concilio Vaticano Secondo celebrasse l ultima Sessione la Santità Vostrasi degnava accogliere i membri delCapitolo Generale Salesiano XIX erivolgere ad essi una preziosa esortazione Ci è parso allora che l ideacentrale fosse il ripetuto invito at~ progredire » In questi sei annicerto non sempre facili quellaparola è stata per noi guida e sproneAnche le direttive inviate nell aprile

scorso al nostro Capitolo GeneraleSpeciale che oggi ho la gioia di presentate a Vostra Santità e in particolare l Esortazione Apostolica Evangelica testificatio pervenutaci in unmomento quanto mai propizio erecentemente i documenti sinodalici hanno illuminato e sorretto nellenostre fatiche

Tuttavia nell animo di tutti i membri dell Assise Capitolare era vivoil desiderio di un incontro con Vostra Santità per sentire ancora unaparola di luce e di incoraggiamentonel lavoro che stiamo ultimando ein quello non meno impegnativo checi attende dopo il Capitolo per confermare al Papa la nostra filiale obbedienza e devozione per ricevernel apostolica benedizione

In nome dei presenti e dell interaCongregazione che essi rappresentano ringrazio Vostra Santità per labenevolenza che ancora una voltaha voluto dimostrare agli umili figlidi San Giovanni Bosco

I nostri lavori preparati da amplissima e direi appassionata partecipazione di tutti i Salesiani dei varicontinenti e nazioni durano da oltresei mesi e solo adesso con l elezione dei membri del nuovo ConsiglioSuperiore sono entrati nella faseconclusiva Li abbiamo condotti nelsolco degli insegnamenti della Chiesadel Concilio e del Magistero Ecclesiastico Abbiamo avuto la preoccupazione fondamentale di operarenell ambito della nostra vita religiosaquel rinnovamento di cui VostraSantità offre alla Chiesa il più altoesempio e le vie più sicure e feconde

Il nostro impegno costante durante

tutti i lavori è stato quello della fedeltà a Don Bosco alla nostra missione nella consacrazione al Papa

Innanzi tutto fedeltà a Don Boscouomo di Dio e instancabile uomo diazione Siamo persuasi che il miracolo delle sue opere ha una solasorgente la sua fede vissuta secondouna spiritualità tanto semplice quanto profonda ed efficace una fedecristocentrica e perciò stesso ardentemente eucaristica e filialmentemarianaLa fedeltà al Fondatore ha neces

sariamente postulato la nostra fedeltà alla missione che Dio gli haaffidato e che noi ereditiamo dal suozelo i giovani specialmente i piùpoveri e i ceti popolari Qui affiorano tutte le implicanze i problemie gli impegni del nostro servizioeducativo ed apostolico nella Chiesae nel mondo d oggiÈ noto poi a Vostra Santità l amore

di Don Bosco al Papa e alla Chiesadella quale in tutte le circostanzevolle essere obbediente e fedele servitore I membri del Capitolo Generale Speciale hanno inteso fare propriin questo nostro tempo gli atteggiamenti e i sentimenti del Padre eFondatore

Ancorata a questi principi la Congregazione potrà osare nuove vie enuovi strumenti di azione col coraggio e l audacia di Don Bosco persvolgere nel mondo moderno quellaazione cristianizzatrice e salvatricech egli svolse in altro contesto so

ciale E questo soprattutto in favoredella gioventù oggi specialmente oggetto di tante speranze anche setalora miste ad ansie e perplessità

Padre Santo prima di concluderepermetta che le presenti una duplicefiliale offerta che però ha un unicosentimento e significato Questa mattina abbiamo avuto la gioia di concelebrare nella Basilica di San Pietrotutti noi concelebranti abbiamo volutoapplicare il santo sacrificio secondo leSue intenzioniLe presento pure un offerta per

Paesi più bisognosi e situazioni piùdolorose che toccano il cuore diVostra Santità Essa è frutto dei sacrifici delle rinunce di tanti salesianisparsi nel mondo che vogliono farsentire come i concelebranti di stamane tutta la loro filiale adesionealle Sue ansie di Supremo Pastoredi Padre e di Operatore di Pace e diUnità

Accetti Padre Santo questa duplice offerta come nostro filiale omaggio natalizio

Ora attendiamo dalla parola diVostra Santità e dalla BenedizioneApostolica che vorrà impartirci laluce e il conforto per la fatica che ciattende

Questa speciale benedizione la chiedo Beatissimo Padre sulla mia persona sentendo in questo momentotutto il peso della rinnovata fiduciadel Capitolo Speciale per il governodella Congregazione la chiedo sulvenerando Don Ziggiotti Rettor Maggiore emerito sui membri del nuovoConsiglio Superiore che rispettosamente presento e su quelli che dopolunghi anni di generoso servizio lasciano l incarico su tutti i Capitolari

Page 9: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

presenti e sull intera Famiglia Salesiana spiritualmente unita in questoatto di devota adesione al Vicario di

Cristo e desiderosa di attuare il suorinnovamento nello spirito e sottogli auspici della Chiesa

La concelebrazione nellaBasilica di San Pietro

Prima dell udienza pontificia i membri del Capitolo Generale avevanoconcelebrato una santa Messa nellaBasilica Vaticana presenti i delegatidelle tre Famiglie salesiane le Figliedi Maria Ausiliatrice col Consigliogeneralizio e un folto stuolo di suorei Cooperatori e le Volontarie di DonBosco insieme con molti exallievi eamici della Congregazione

Il Rettor Maggiore don Ricceri chepresiedeva la concelebrazione all iniziodella Messa ha sottolineato il significato del rito che si stava compiendo inquel momento quello di esprimere presso la Tomba di San Pietro la devozioneprofonda della Congregazione salesianaper la Chiesa e per il Sommo Ponte

Si chiude ilCapitolo Generale

Il gennaio scorso la giornata conclusiva del Capitolo Generale Specialeebbe due momenti essenziali nell AulaMagna e nella Cappella

Nell Aula Magna alle orecon i Capitolari c erano anche i rappresentanti dei principali rami della

fice e di rinnovare l impegno di dedicare tutte le sue forze al servizio dellaFede nell apostolato specifico salesianoa favore della gioventù All omelia ilRettor Maggiore ha ricordato l amoredi Don Bosco per il Papa e laChiesa della quale fu sempre obbediente e fedele servitore I capitolarisalesiani volevano seguire l esempioe lo spirito del santo Fondatore

Il canto del Credo davanti all altaredella Confessione e una lode a DonBosco davanti alla sua statua marmorea che sovrasta quella di SanPietro confermarono la volontà dellaFamiglia salesiana di proseguire inquesta inalterabile devozione e sottomissione al Papa

Famiglia Salesiana Figlie di M ACooperatori Volontarie di Don Bosco ed Exallievi

Il Rettor Maggiore don Ricceriiniziò il suo discorso rilevando questacircostanza significativa e consegnandoai Cooperatori il Messaggio del Capi

tolo Generale Speciale in risposta allaro Messaggio del luglio eagli Exallievi rappresentati dal Presidente Nazionale Prof Angelini il Dogiumento capitolare preparato per loro

Proseguì rivolgendosi ai Capitolari• in essi a tutta la Congregazioneincitandoli alla esecuzione pronta egenerosa di quanto era stato discusso• deciso in tanti mesi di lavoro

Alle rr r il Regolatore don ScrivoVicario del Rettor Maggiore diedesolenne lettura della dichiarazione ufficiale di chiusura del XX CapitoloGenerale della Congregazione che iCapitolari confermarono con un applauso scrosciante e convalidarono conle loro firme

Alle i Capitolari sfilarononella cappella con i paramenti liturgici per la solenne Concelebrazionetutta orientata al ringraziamento aDio e all impegno del rinnovamento

Su queste idee insistette nell Omelia il Rettor Maggiore chiamandoemblematico e profetico il gesto cheall Offertorio compirono i Capitolarila rinnovazione della consacrazione religiosa e salesiana con la nuova formula costituzionale La ComunioneEuca istica suggellò il lungo periodo diconvivenza fraterna dedicata alla ricerca di una più autentica fedeltà alVangelo e a Don Bosco

Poi venne il banchetto di addiopieno di commozione e di speranze• lo sfollamento rapido dei Capitolarinon senza aver prima lanciato a tuttala Famiglia salesiana un messaggioin cui tra l altro si afferma «Abbiamocercato vie nuove ma ogni giorno cisiamo accorti di riscoprire lentamente• con gioia il volto del nostro Fondatore Don Bosco e la sua idea genuina sulla Congregazione Salesiana» ∎

Page 10: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

8

AUSTERITY

CRISTIANA

La scoperta più drammatica delnostro secolo non è l energia atomicané lo sbarco sulla luna Ce lo hadetto Paolo VI è la scoperta scientifica della fame Per la prima voltanella storia umana sappiamo con rigore scientifico che due terzi delgenere umano non si cava la fame omuore di fame E sappiamo che lasituazione anziché migliorare tendea peggiorare perché i popoli ricchie noi siamo nel mazzo tendono adiventare sempre più ricchi e a buttar via sempre più miliardi e i popoli poveri a diventare sempre piùpoveri sempre più morti di fameLe conseguenze della fame sono

disastrose miseria mortalità infantile sfruttamento malattie analfabetismo un miliardo di uomini sonooggi analfabeti inattività drogaguerre

Qualche lettore a questo discorsosarà tentato di girare i fogli pensando« La solita musica Possibile che nonsi riesca a parlare di qualcosa dipiù allegro? »

Capitò più o meno così a TiborMende un famoso giornalista francese A Parigi era ospite dell H telLutetia uno dei più lussuosi dellacapitale Fatta la cena e non sapendocome ammazzare la serata scese nellagrande hall dell albergo e si mescolòtra i clienti assorti davanti a un apparecchio TV che stava trasmettendo uno spettacolo leggero qualcosa come il nostro « Canzonissima »Quando Tibor Mende si allungò suuna soffice poltrona blu lo spettacoloera quasi alla fine Gran girotondofinale sfilata di volti allegri sigla

di chiusura Poi il volto sorridentegentile dell annunciatrice che scandisce « Vi trasmettiamo ora un programma a cura dell Abbé Pierre Ilproblema numero uno LA FAME »

« Appena sentito il titolo racconta Tibor Mende nella sala sidiffuse un gran brusio metà deiclienti si alzarono pigramente annoiati le signore raccolsero le pellicceIniziò il programma Una sfilata divolti emaciati di baracche tetre dibambini denutriti Immediatamenteanche l altra metà dei clienti si alzòondeggiò verso l uscita che immetteva nel bar sparì Davanti al videoa tenermi compagnia restò soltantouna vecchia signora che fissava irritata quella sfilata di miseria e quelfrate dalla lunga barba che parlavacome un profeta»È sempre così Con lo stomaco

pieno e la coscienza più o meno addormentata come si fa ad assisterea una sfilata di modelli di alta fame ?

Assumersile proprie responsabilità

Coloro che in questo tempo tornano a parlare della fame nel mondonon sono un gruppo di picchiati sonomilioni di uomini di buona volontàdecisi a fare qualcosa per liquidareil problema più tragico del nostrosecolo

In testa a questo gruppo c è ilPapa Paolo VI

« Fare qualcosa» vuol dire innanzitutto assumersi interamente le pro

prie responsabilità di fronte a questoproblema Gli uomini politici sannodi dover esaminare in profondità laloro coscienza alla luce del Vangeloperché la fame nel mondo è spessoun risultato di scelte economiche epolitiche in cui il debole che nonha voce viene sacrificato al forte chepuò farsi sentire Gli uomini dellascuola devono portare questo problema a livello delle loro classi farneprendere coscienza farlo discutereperché la nuova generazione sappiaquali sono le sue responsabilità Ipadri e le madri devono parlarneai loro figli perché i bambini chemuoiono in India sono nostri fratelli e non si può ballare nella pazzagioia quando un nostro fratello stamorendo di fame

Quaresimatempo di digiunoMa al di là della nostra posizione

sociale il tragico problema dellafame nel mondo ci tocca anzituttocome uomini e come cristiani Sene torna a parlare in Quaresimaperché la Quaresima per i cristianiè il tempo più adatto

« In Quaresima si digiuna » dicevano i nostri vecchi Ed erano capaci loro che mangiavano carne sì

innocenza e miseria

Page 11: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

e no una volta alla settimana distarsene senza mangiare tutto ilgiorno prendendo una povera cenadi fagioli solo alla seraOggi la Chiesa non ci chiede

questo energico tiro della cinghiane saremmo atterriti noi i fieri uomini dei cinque pasti al giorno del« toast al prosciutto ma nontroppo grasso perché soffro »

Ci chiede però uno stile nuovo didigiuno la rinuncia al superfluo allabottiglia raffinata al pacchetto inpiù di sigarette al pranzo al ristorante tipico e per i ragazzi rinunciaal torroncino verniciato di cioccolatoal pop corn È la Quaresima dei cristiani nuovi che sanno tirare unfrego rosso su ogni spesa non necessaria e instaurano un vero regime diausterity Giovani sposi capaci disaltare la cena di rinunciare allagita domenicale e al cinema di primavisione Giovanotti che dimezzanoil consumo di sigarette che lascianoin silenzio il juke box che giranoal largo dal bar che non compranoil disco reclamizzato da Hit paradeE tutto questo per mettere da partei soldi risparmiati per chi ha fameper un missionario che sta tra i lebbrosi per una miro realizzazione nelTerzo Mondo per una famiglia numerosa e povera che sta a pochiisolati da casa nostra

Una parolapassata di moda

In tutto il mondo cattolico la Quaresima sta prendendo questa caratteristica un grande sforzo collettivoper dare una mano ai poveri

In testa vengono i cattolici degliStati Uniti gente concreta che hala macchina lunga di qui a là mache si è cavata di tasca in questiultimi anni oltre un miliardo didollari Anche i cattolici tedeschi cisanno fare hanno studiato una campagna quaresimale la Misereor checon una organizzazione quadrata eminuziosa ha messo insieme in cinque anni milioni di marchi circa

miliardi di lireAnche i cattolici italiani si stanno

movendo ma se consideriamo lecifre dobbiamo dire che stanno ancora facendo pochinoDobbiamo metterci sotto per far

del bene agli altri e per fare delbene a noi Molti dei nostri giovanisono vivaci ma molli allegri ma pochissimo resistenti allo sforzo Hanno

genialità per iniziare cento lavori mamancano di costanza e di forza perportarli a termine Di fronte a unaseria difficoltà ammainano le vele esi arrendono Paolo VI ci ammonisce« Per vivere una certa gioventù habisogno di sottrarsi ad ogni impegnoad ogni servizio a ogni vero amoreper ripiegarsi in una libertà irresponsabile in un egoismo capriccioso»E il giornalista Enzo Biagi continua« Occorre riportare questi ragazzi coni piedi sulla terra far loro capireche la vita richiede lavoro pazienzasforzo »

La Quaresima ci dà questa occasione La vista dei nostri fratelli miserabili e la possibilità di far loro

UN PUGNO DI MILIARDI

Miliardi miliardi e ancora miliardi Blocchetti di zeroche sembrano i vagoni di un treno merci Gli Italianiper divertirsi polverizzano ogni anno la bellezza di

miliardi di lire Motto di più di ciò che spendonoper le abitazioni per il vestire per l igiene e per la salute miliardi spesi per andare in vacanzamiliardi per cinema e sport miliardi per giochi econcorsi per la schedina del Totocalcio e la cartolinadi Canzonissima

I giovanissimi gettano nel divertimento un mazzo dimiliardi Quasi cento miliardi in dischi giradischi

juke box Ottanta in hobby e sport la partita le gitei francobolli il go kart Sessanta miliardi in motomotorette e bici Altri sessanta in macchine fotografiche cineprese pellicole registratori transistors Cinquanta miliardi in liquori bibite gelati sigarette

È vero che il ritmo della vita moderna ci logora cistressa ci deprime Lo dicono gli psicologi ce lo ripetono decine di migliaia di manifesti a tinte accese• calde abbiamo bisogno di aria pura di sabbie doratedi mari azzurri di musica allegra e di bibite supervitaminizzate

Ma dobbiamo fare il conto anche con altre cifreSecondo le ultime statistiche della FAO Food andAgriculture Organization nel sono morti di fameoltre milioni di persone cioè più di al giornoPiù di quanti ne ha uccisi l ultima guerra con le suedistruzioni massicce i suoi bombardamenti a tappeto• le sue atomiche Appena un quarto degli uomini oggiviventi dispone delle calorie necessarie alla vitaumana Nel gli affamati meno di calorie algiorno e i malnutriti fra le e le caloriesono nel mondo miliardi e milioni cioè ildell umanità

del bene concreto e immediato puòfar tornare d attualità all interno dellenostre famiglie una parola cristianissima e purtroppo passata di modala mortificazione che vuol dire « darela morte alla parte peggiore di noistessi l egoismo la sensualità la golosità la poltroneria per dare vitalità alla parte migliore della nostrapersona la generosità e l amore»

Per cambiare la faccia a questomondo per trasformarlo da ferocein cristiano occorrono entrambe queste cose gettare mille lire in un salvadanaio ma soprattutto gettare ilnostro egoismo dalla finestra per pensare di meno a noi stessi e più aglialtri a

Page 12: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

DonGiuseppeKowalskiN

In Germania marciano le « camicie brune »Ai microfoni della radio il dittatore nazista Adolf Hitler rovescia torrenti di minacce sul mondo Egliguarda con occhi di rapina il territorio polacco e proclama al mondo che quello è il « territorio vitale» assegnato dal destino all espansione della privilegiatarazza germanica

° settembre Duemila aerei con la croce uncinata sulle ali bombardano Varsavia e i nodi ferroviariLa Polonia è praticamente paralizzata mentre le divisioni corazzate penetrano profondamente nel suoterritorio È l inizio della seconda guerra mondialeIn quattro settimane la Polonia è in ginocchio

Hitler progetta l invasione della Russia Perquesta grande operazione militare i suoi eserciti hannobisogno di poter disporre pienamente del territoriopolacco « Il popolo polacco afferma Hitler con cinismo è un popolo di schiavi destinato dalla storiaa servire la razza germanica I tedeschi combatterannoi polacchi lavoreranno nelle fabbriche e nelle miniereal loro posto »

L l inizio della grande deportazione del popolo polacco La Gestapo penetra nelle case alle prime lucidell alba Per prima cosa arresta gli intellettuali e lepersone influenti che potrebbero organizzare una resistenza qualsiasi

maggio L la vigilia della festa di Maria Ausiliatrice La Gestapo penetra nella casa ispettoriale deiSalesiani di Cracovia e nello Studentato TeologicoUndici sacerdoti e un coadiutore sono arrestati Traessi c è un sacerdote dalla faccia serena e dagli occhichiari don Giuseppe Kowalski Ha servito in Congregazione con umiltà sbrigando i lavori di segreterianel centro ispettoriale

Se qualcuno nutre ancora delle illusioni la giornatadel giugno giunge brutalmente a dissiparle Quattrosacerdoti salesiani di Cracovia sono giustiziati

Negli stessi giorni gli altri arrestati vengono internati nel triste campo di eliminazione di Oswiecimche i tedeschi chiamano Auschwitz Sulla grande portauna scritta vivamente illuminata « Arbeit macht freiil lavoro rende liberi»

Il marchio tatuato sul braccio sinistroL noto che per il funzionamen `vr dei «campi di

eliminazione» i capi del nazismo non scelsero uomininormali ma delinquenti tirati fuori dalle carceri con

io dannati per sadismo anormalità delitti comuni Questi

sono dal giugno del i «superiori » di don Giuseppe e dei suoi infelici compagni di pena

Nel campo sono denudati e spinti in uno stanzoneper la disinfezione Scrive un sopravvissuto « Improvvisamente l acqua scaturisce bollente dalle docce masubito dopo irrompono quattro che con urla e spintoni ci cacciano bagnati e fumanti nella camera attiguache è gelida qui altra gente urlante ci butta addossonon so che stracci e ci schiaccia in mano un paio discarpacce a suola di legno non abbiamo tempo dicomprendere e già ci troviamo all aperto e scalzi e nudicon tutto il corredo in mano dobbiamo correre finoa un altra baracca a un centinaio di metri Qui c èconcesso di vestirci Quando abbiamo finito ciascunodi noi è rimasto nel suo angolo e non abbiamo osatolevare gli occhi l uno sull altro Non c è ove specchiarsima il nostro aspetto ci sta dinanzi riflesso in centovisi lividi in cento pupazzi miserabili e sordidi Alloraci siamo accorti per la prima volta che la nostra linguamanca di parole per esprimere questa offesa la demolizione di un uomo Siamo arrivati in fondo Condizioneumana più misera non c è non è pensabile»A questi uomini viene tolto tutto gli abiti le scarpe

i capelli Tolgono anche il nome Il nome di don Giuseppe d ora innanzi sarà Finché vivrà porteràil marchio tatuato sul braccio sinistro con un timbroa spilli e inchiostro di china sfregato sopra Un meseprima ad Oswiecim è arrivato padre MassimilianoKolbe e sul suo braccio è stato marchiato il numero

Al di là dei camini fumanti la chiesa diMaria Ausiliatrice

Ad Oswiecim si lavora Il lavoro ha un ritmo infernale AI mattino prestissimo prima dell alba risuonabreve la parola Wstawac alzarsi Comincia un agitazione frenetica si balza dalla tana di legno e di pagliasi corre ci si veste ci si precipita al lavatoio e alle latrine in una furia disumana perché tra cinque minutiinizia la distribuzione del blocchetto grigio di brotpane Chi arriva tardi non ha niente e sentirà la famedei cani nello stomaco fino a metà della giornata

Si lavora dall alba fino al tramonto Si va in colonnaordinata a passo veloce si torna quasi a passo di corsaL una farsa tragica vedere quelle lunghe file di uomini vestiti a strisce rigidamente incolonnati tornarea passo di corsa saltando sugli zoccoli duri mentre

Page 13: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Sfiniti per la fame il lavoro e le torture i prigionierimorivano uno dopo l altro l/ lager fuhrer Sipp sghignazzando additò a don Giuseppe i suoi compagni«Le anime ti scappano prete Sali su quella bottee dài l ultima benedizione alle tue pecore » Don Giuseppe vi si inginocchiò e intonò i Padre Nostro convoce forte e serena La passione e la morte didon Giuseppe Kowalski salesiano nel campo di eliminazione di Oswiecim Auschwitz In Polonia silavora per introdurne la causa di beatificazione

« Ho visto solo due uomini nel campo che hanno tenuto duronei terribili patimenti senza venir meno alle loro convinzionireligiose don Kowalski e un prete ortodosso Andarono entrambi alla morte con ammirevole calma e dignità»

Prof Sigismondo Kolakowski dell Università di Varsavia

un assurda banda costituita da altri uomini a striscesuona marcette allegre sul piazzale del campoLaggiù al di là delle baracche fuma perennemente

il lungo camino dei forni crematori Chi cede alla fatica chi non difende ferocemente la sua razione chiritarda nella corsa e scivola a terra sa che finirà laggiùVerrà gettato su un carrello da miniera morto o morente poco importa Il carrello scivolerà sulle rotaie

fino all imbocco del forno crematorio Il colonnelloFritsch che comanda il campo ha loro detto ridendo«Voi uscirete di qui per la canna del camino»Ma don Giuseppe Kowalski non guarda i camini

fumanti Fissa tra i vapori che si alzano dalla campagna la chiesa di Maria Ausiliatrice distante duechilometri dal campo Tra le lacrime che non riesce afrenare ricorda gli anni felici della sua vita salesiana

Proprio in quella chiesa era entrato per la prima voltadiciannove anni prima Aveva undici anni in tasca unalettera del parroco che garantiva la sua « buona condotta» Si era inginocchiato ai piedi della Vergine el aveva pregata pensando a sua madre che aveva lasciato a casa poche ore prima dopo averla baciata alungo

Cinque anni dopo era ancora entrato in quella chiesacon in tasca un altra lettera era la sua domanda di entrare nella Congregazione Salesiana La veniva a «farvedere» alla Madonna prima di presentarla

Una volontà forte e perseveranteL anno dopo aveva pronunciato i suoi primi voti

Nel suo taccuino spirituale poco tempo dopo avevascritto con l entusiasmo e l impegno dei diciottenni« Gesù concedimi una volontà forte ferma e perseverante Devo essere santo Senza di te non posso far nullama con te che mi ami posso far tutto »La volontà perseverante gli servì alcuni anni dopo

al termine della « prova pratica » compiuta in una casasalesiana Soffrì una grave crisi spirituale che lo portòsul punto di abbandonare la Congregazione Ma unapprofondimento dei suoi ideali compiuto sotto laguida di un valido consigliere spirituale gli fece superare la crisi

Prima santa Messa L ispettore salesiano lochiama accanto a sé a sbrigare il lavoro umile ma prezioso di segretario ispettoriale Tra le lettere da compilare le circolari da spedire le cifre da incolonnaredon Giuseppe non dimentica il suo sacerdozio nefanno fede i quaderni che contengono i suoi schemidi omelie diligentemente lavorati ogni settimana Enon dimentica neppure di essere figlio di Don Boscoappassionato di musica raduna i ragazzi e organizzauna vivace scuola di cantoMa la seconda guerra mondiale è ormai nell aria

e Dio sta battendo alla porta

iq lettere tra i fili spinatiNel campo di Oswiecim il colonnello Fritsch ha defi

nito i preti « esseri inutili e parassiti della società »Li ha radunati in un blocco speciale il numeroAssegna loro i lavori più disumani Devono spingere dicorsa pesantissimi carichi di ghiaia abbattere alberitrascinare tronchi per sentieri accidentatiUn testimone riferisce «In quell ambiente disu

manizzante don Giuseppe riuscì a conservare la suadignità umana e si sforzò di far fiorire il regno di Dio »Si conservano come una reliquia le diciannove letterescritte da lui tra i fili spinati Sono lettere che dovevano passare attraverso la censura e perciò necessariamente ottimistiche Ma si riesce a leggere tra lerighe la forza dell anima di quel sacerdote Il febbraio scrive «Ad ogni passo sento la potenza di

Page 14: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

« Don Kowalski dal campo di eliminazione guarda la chiesa di Maria Ausiliatrice di Oswiecim distantedue chilometri Tra le lacrime che non riesce a frenare ricorda gli anni felici della sua vita salesiana »

Dio Ovunque mi trovi qualunque cosa mi capiti sononelle mani della Provvidenza che veglia sulle nazionie su ogni uomo »

Qualcosa nella manogiugno È giunto un ordine dal comando su

premo dei campi di concentramento Sessanta sacerdoti devono lasciare Oswiecim e raggiungere DachauLì è un altro campo di eliminazione dove sono ammassati tremila sacerdoti Don Giuseppe Kowalski ètra i selezionati per il viaggio I sessanta sacerdoti sonostati stipati in un bagno per la disinfezione prima dellapartenza La scena che si svolge l ha raccontata sottogiuramento don Corrado Szweda «Eravamo radunatinel bagno in attesa del turno per la disinfezione EntraPalitsch il più spietato dei carnefici di Oswiecim Siaccorge che don Kowalski ha qualcosa nella mano

Che cos hai ? domanda bruscamenteE senza attendere risposta gli colpisce con la frusta

la mano da cui cade una corona del RosarioCalpestalo grida

Don Giuseppe rimane immobile Viene immediatamente separato dal gruppo e trasferito alla compagniadi disciplina» Non partirà mai per Dachau Sarà torturato e morirà nella sua OswiecimLa crudeltà usata verso la compagnia di disciplina è

letteralmente feroce Si paga tutto e a un prezzo altissimo Ogni minimo ritardo ogni indugio viene punito con sferza pugni e calciu giugno Alcuni prigionieri tentano la fuga e fal

liscono La punizione dei fuggitivi non basta Trecento prigionieri sono destinati come « lezione » alcrematorio Fra essi c è don Giuseppe Kowalski Glivengono legate le mani con filo spinatoMa non è ancora giunta la sua ora Senza alcun motivo

apparente con altri dieci viene separato dai condannatia morte e destinato ai lavori forzati

La preghiera dei disperatiI forzati sono una compagnia di disperati Per loro

non c è più speranza e anche gli aguzzini li trattanocome cose Il professor Giuseppe Kut che fu testimonedi quei giorni crudeli racconta

« Sfiniti per la fame il lavoro e le torture i prigionieri morivano uno dopo l altro Il lagerfiihrer Sippun giorno si mise a sghignazzare davanti a don Giuseppe e additandogli i suoi compagni di pena disse

Le anime ti scappano prete E senza il tuo passaporto non saranno accettate lassù Sali su quellabotte e dai l ultima benedizione alle pecorelle comeviatico per il cielo

C era una botte rovesciata in quel punto del campoDon Giuseppe prese quelle parole sul serio Salì s inginocchiò e fatto il segno di croce iniziò il Padre nostrocon voce forte e serena Qualche suo compagno lo guardòstralunato e continuò con lui la preghiera Poi donGiuseppe mormorò Ed ora preghiamo per gli agonizzanti e i perseguitati E intonò la Salve ReginaLa sirena di mezzogiorno troncò la preghiera

luglio Il professor Sigismondo Kolakowskiracconta « Ogni giorno i capi del campo sceglievanoalcuni prigionieri della compagnia di disciplina Litorturavano e poi li uccidevano nel cortile Quel giornodopo l appello serale i prigionieri erano già coricatisui loro pagliericci Il kapo Mitas chiamò allimprovviso Esca don Giuseppe Kowalski Passandomi vicino don Giuseppe mi porse il suo blocchetto di panee mi disse Prendilo Sigismondo Io ormai non neho più bisogno » Poi disse ad alta voce a tutti Pregate per me e per i miei persecutori Non l ho piùvisto vivo E non ho più visto neppure il suo corpoSiccome dopo la torture era ancora vivo lo immersero in una cloaca e lo affogarono »Aveva trentun anni

Page 15: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

EduchiamocomeDon Bosco

Fateattenzioneanche ai sogni

Il momento più atteso dai ragazzi e daDon Bosco era la cosiddetta buonanotte Alla sera tardi dopo la cena ela recita delle preghiere i ragazzi primadi recarsi a dormire si raccoglievanoattorno a Don Bosco Tutto l ambientestava per essere fasciato dal grande silenzio notturno Le anime giovanilisottratte al frastuono dei giochi e dellavoro erano quanto mai disposte acaptare le parole che Don Bosco viavrebbe gettato come dei semi DonBosco saliva su una specie di piccolopulpito gli occhi di tutti convergevanoa lui Egli raccontava qualche episodiodella giornata ma soprattutto raccontavai suoi sogni I ragazzi stavano attentissimiad ascoltarlo Don Bosco fu visitatospessissimo dai sogni fin da quandoaveva nove anni I sogni che eglinon esitò a chiamare doni celestigli dicevano tante cose sui suoi ragazzi« La sera del dicembre scrisseil suo segretario Don Berto stavoaccompagnando Don Bosco a riposoGiunto in camera sua lo pregai di dirmiconfidenzialmente come facesse a conoscere la coscienza dei ragazzi specialmente i loro peccati Don Bosco conla solita sua bontà mi rispose Vediquasi tutte le notti io sogno che vengonodei ragazzi a confessarsi mi chiedonodi fare la confessione e mi raccontanoogni peccato Quando poi al mattinovengono veramente a confessarsi da mesi può dire che io non abbia più altroda fare che rivelargli tutti gli imbrogliche pesano sulla loro coscienza»I sogni di Don Bosco furono assai numerosi e si possono raggruppare in diverse categorie I più meravigliosi furonoquelli che gli additavano le iniziative dacompiere e gli indicavano il camminoda seguire per realizzarle Un altra categoria fu quella dei sogni che gli svelavano lo stato di coscienza dei suoiragazzi le vocazioni dei giovani lemorti imminenti Una terza categoria fuquella dei sogni cosiddetti didattici

Un ultima quella che gli svelava le vicende future della Chiesa e delle nazioni era la categoria dei sogni profeticiUna sera Don Bosco raccontò che gliera apparso un meraviglioso ragazzoLuigi Colle morto a anni il aprile• gli aveva indicato una regione del

l America del Sud dove Don Boscostava per inviare i suoi missionari Ilragazzo era stupendamente bello abbagliava di luce Disse a Don Bosco«Bisogna che i fanciulli si comunichinospesso e voi dovete ammetterli prestoalla prima Comunione Dio vuole che sicibino presto del Pane eucaristicoQuando hanno o anni bisognamostrar loro l Ostia Santa e invitarli apregare Gesù rimirandola Bisogna chei ragazzi comprendano bene queste trecose Dio la frequente Comunione el amore al Sacro Cuore di Gesù ma ilSacro Cuore di Gesù racchiude le altredue »

Perché Don Bosco non perdeva occasione per raccontare ai suoi ragazzi isogni straordinari al commiato serale

della buonanotte? Per il semplice fattoche era quella l ora più opportuna pergettare il seme di Dio nei solchi delleanime giovanili

• Bisogna fare molta attenzionealle ultime impressioni che si depositano nelle anime dei ragazziprima che vadano a dormire I lorosogni e tutti noi si sogna durante ilsonno non fanno altro che sviluppare• amplificare le ultime parole udite e leimmagini viste Come ha detto uno psicologo se dovessimo venire arrestatiper il contenuto dei nostri sogni molti

di noi si troverebbero in prigioneNessun altra attività umana è dominatada una gamma di possibilità così varia• bizzarra

• Nella maggior parte dei casi i ragazzi che evitano di affrontare ledure realtà e gli spinosi doveri dasvegli per indolenza e inerzia sitrovano poi a dóverlo fare neisogni Per esempio è provato che I alcoolizzato il quale beve per sfuggire aipropri guai e per dimenticare se li ritrova davanti inesorabili durante ilsonno

• I ragazzi che ricordano i proprisogni di solito riescono meglionelle attività creative e hanno maggiore consapevolezza dei loro sentimenti più riposti I ragazzi che soltantodi rado ricordano i propri sogni hannotendenza a reprimere i propri sentimenti• a essere emotivamente inibiti

• sogni non sono altro che unafase dell attività che il cervellosvolge quando noi dormiamo Accade spesso che una persona svegliandosi si trovi ad avere in mano la soluzione di un problema che non riusciva arisolvere prima di addormentarsi Durante il sonno i nostri processi mentalisono talmente attivi che uno studiosoautorevole in questo settore definì ilsonno semplicemente come « una formadiversa di veglia» Ecco perché Don Bosco era interessato a depositare mediante la buonanotte le parole e i suoiracconti meravigliosi preternaturali nelleanime sensibilissime dei suoi ragazziimmediatamente prima del loro sonnoEra quello il tempo optimum della seminagione spirituale

SEIMILA COPIE ESAURITE IN POCHI GIORNIL Ufficio Interispettoriale dei Cooperatori Salesiani di Torino in via Maria Ausiliatrice ha raccolto in volume le pagine educative del Bollettino Salesianoche da anni venivano pubblicate sotto la rubrica EDUCHIAMO COME DON BOSCOIl libro ha quattro parti «I Educare non è un problema ma un atto d amoreI Al di là delle cose III Perché il mondo non sia una solitudine popolata IV Lalegge del progresso e del lavoro»

Come prefazione è stata riportata una pericope ampia di un discorso del cardinalMontini oggi Paolo VI «Don Bosco tirò fuori l uomo dai suoi ragazzi Tirò fuoril uomo come era Gesù ambivalente che vuol dire dalle due facce o megliodalle due nature Tirò fuori l uomo e il cristiano l uomo umano e l uomo divinol uomo della terra e l uomo del cielo l uomo completo È questo ir segreto diDon Bosco ed è quest arte che l entusiasmò e furono i suoi ragazzi che lo reserofolle di passione e capace di tutti i sacrifici per quest opera grande che non hal eguale quella di cavare dai piccoli uomini delle statue perfette e delle creature come Dio le ha concepite figli della terra e figli del cielo »

Gli argomenti disseminati nel libro sono allettevoli e quanto mai utili ai genitorie agli educatori Ecco alcuni titoli « Come bisogna parlare ai ragazzi Come castigare e come perdonare Educateli alla gioia Insegnategli ad ascoltare Educateli a dire il Rosario Esponeteli all entusiasmo Invitateli all attenzione Salvateli dalle bande giovanili Crisi di opposizione come fare? Allenateli al sacrificio Non impeditegli di giocare Fatevi ubbidire davanti al televisore Insegnategli a prendere buone abitudini Attenzione alle crisi scolastiche Nove segretiper riuscire a scuola » E molti altri argomenti

Il volume costa appena lire Le prime seimila copie sono già esaurite Lostile narrativo è facile gli argomenti catturano il lettore fin dalle prime battute

Page 16: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Rio de JaneiroMaria Ausiliatricein vetta alla favelaDON TERESIO BOSCO

L aereo scende su Rio de Janeiro Gli oblò inquadrano la città stellare una delle più belle del mondodove vivono lavorano danzano ridono milioni dicariocas C è un aria purissima intorno un azzurro diffuso e liquido Mare blu e monti verdi si mescolanonella splendida Baia vegliata dal Cristo del Corcovadoe dal Pan de AzucarLe favelas viste da lontano sembrano macchie colo

rate sulla parte alta dei monti verdi Gli aquiloni cheógni ragazzo di Rio lancia nel cielo ventoso oscillanocome stelle colorateQuesta è Rio capitale del Brasile fino al o

stazioni televisive stazioni radio bibliotecheteatri cinema musei automobili

La città attraversata dall Avenida Vargas come dauna lama di spada si distende pigramente sulle spiagge

di Copacabana Ipanema e Leblon si ammassa impetuosa nello stadio di Maracanà il più grande del mondoper gli infuocati derby stracittadini tra Fluminense eFlamengo che sono I Inter e il Milan di Rio Se t infili nelle viuzze laterali trovi milioni di cariocas che siagitano a ritmo di samba negli innumerevoli mercatinirionali Solo nel centro tra gli alti e rigidi palazzi dellebanche si respira un clima tedesco Lì si ammassa laricchezza aggrumata nelle banche internazionali enella costellazione di agenzie

Questa splendida imprevedibile città esplode ognianno nel carnevale più pazzo e pittoresco del mondoUn proverbio che qui passa di bocca in bocca dice« A Porto Alegre si produce a S Paulo si risparmiaa Rio si vive »

In questi mesi sulla splendida Baia di Rio si sta

Page 17: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

L Ispettoria salesiana di Belo HorizonteRio de Janeiro è collocata nel cuore delBrasile Il nostro inviato ha visitato lacittà dove il luglio sbarcaronoi primi salesiani Nei quartieri di RochaMiranda Jacarezinho Riachuelo i salesiani dell ultima generazione continuano in silenzio una grandiosa azione dipromozione umana e cristiana dandovita a una rete di opere sociali e popolari

gettando un ponte sospeso che diventerà una dellemeraviglie della città Congiungerà Rio a Niteroi lacittà che Rio sta inghiottendo con la sua esplosione edilizia Si collocherà tra i più giganteschi ponti del mondotra il « Verrazzano » di New York e il « Golden Gate »di San Francisco Passeranno così al museo i pittoreschitraghetti che ogni ora imbarcano i turisti a Rio persbarcarli a Niteroi

Cent anni fa uno di quei traghetti imbarcò i primisalesiani giunti qui da Torino mandati da Don Boscoin persona Dove oggi si distendono le spiagge incantevoli e i palazzi superbi di Niteroi erano allorapaludi e foresta Nella loro prima giornata brasilianaera il luglio presero alloggio in una mode

stissima casa e si cibarono di formaggio e rapadurache è zucchero compatto non raffinato di color mar

rone Senza le chiavi di casa uscivano ed entravanoper la finestra Eppure in poche settimane diederoinizio alla prima scuola e il dicembre inaugurarono i primi laboratori per i ragazzi poveri di NiteroiAncor oggi ricordando quel primo giorno il

luglio nella casa salesiana di Niteroi si serve a tavolaformaggio e rapadura Ma gli alunni si sono moltiplicati

nella scuola salesiana di Niteroi e oo in quelladi Rio

Rocha Miranda non è più una favelaLa principale opera salesiana di Rio sorge in rua

Luiz Zancheta ed è comunemente chiamata « Riachuelo » È un normale collegio che ospita oo alunniMa da esso come da un tronco pieno di linfa si sonodiramate altre opere come rami rigogliosi

Rocha Miranda dove i salesiani cominciarono a stabilirsi nel era una favela Ora sarebbe offensivochiamarla così è un rione popolare dove sorge uncomplesso di opere salesiane sociali davvero imponenteIl primo salesiano che vi si recò per radunare i ragazzi in un prato comprò io ooo metri quadrati diterreno per una cifra irrisoria cruzeiros un milione di lire circa Da quel momento le opere crebbero come per miracolo La chiave di tutto furono

laici che si misero alla testa di uomini di buonavolontà e decisero di programmare un piano di promozione umana per la zona circostante Con un solosacerdote salesiano come assistente e revisore generalesorsero i laboratori di sartoria e calzoleria l ambulatorio medico e quello dentistico l asilo nido la scuolaelementare e quella ginnasiale il campo sportivo peril calcio la grandiosa splendida chiesa dedicata a DonBosco i clubs giovanili e la « Corale Don Bosco »

Page 18: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Nella scuola elementare sono ospitati gratuitamenteragazzi figli di lavoratori nelle ginnasiali

Nel laboratorio di sartoria sono attualmente impegnateragazze di famiglie povere che al termine del corso

ricevono un diploma di valore governativoL anima di tutto questo movimento è l avvocato

Orlando Gongalves trent anni e un energia che sbalordisce Dopo il suo primo incontro con un salesianorimase ipnotizzato dal nostro sistema educativo Dichiarò « Gli unici educatori a cui affiderò i miei figlisiete voi» E a capo del comitato laico che programmai lavori e ha diretto personalmente la costruzione diogni opera

Padre Cleto Caliman che con altri due salesianirisiede e dirige le opere di Rocha Miranda mi confida « Spesso con Orlando facciamo delle baruffe colossali E un idealista vuole tutto in fretta e tutto perfetto Vorrebbe che tutti avessero la sua energia e lasua capacità di azione Ed è difficile persuaderlo chedagli altri non si può pretendere troppo a rischio discoraggiarli Meno male però che c è lui Senza la suapresenza qui a Rocha Miranda saremmo ancora agliinizi »

Maria Ausiliatrice in vetta alla favela

Jacaré in brasiliano significa « coccodrillo » Allaperiferia nord di Rio scorre un fiumiciattolo che portaquesto nome e che non ha nulla da invidiare ai rigagnoli delle nostre città occidentali la poca acquaserve da scolo di immondizie che vi vengono buttatedalle innumerevoli e variopinte baracche che accompagnano le sue rive Il rigagnolo è attraversato da tantipiccoli ponti senza sponde formati spesso da un soloasse traballante su cui i ragazzi compiono di corsamiracoli di equilibrio Le sponde del Jacaré sono affollate come un mercato risuonano delle grida di undiluvio di bambini seminudi di tutti i colori E suin alto è tutto un intrecciarsi di aquiloni variopinti

Saliamo per una stradina stretta stretta che si falargo a stento tra baracche di ogni foggia e dimensione E la favela chiamata Jacarezinho Quando piovel acqua deve trascinare giù al fiume parecchie coseAl vertice della favela svetta la chiesa dei salesianie sul campanile la bellissima statua di Maria Ausiliatrice

La zona di Jacarezinho ospita persone Diecianni fa arrivavano specialmente dal Nord est cacciatidalla siccità Oggi lo scadimento del prezzo del caffèsul mercato internazionale ha portato la rovina in moltefamiglie agricole di Minas Gerais e di Santo SpiritoNormalmente arriva per primo il capo famiglia Sicostruisce una baracca cerca un posto di lavoro incittà poi torna a prendere la famiglia e la porta a vivere nella baracca

Dieci anni fa aggirarsi nella favela dopo le dieci disera era pericoloso L alcool scorreva facile e anchela coltellata poteva scappare nel corso delle liti furibonde Ora alle nove di sera quasi tutti sono ritiratinelle loro casupole I bar e i ristoranti sono chiusi Ifattori che hanno portato questo cambiamento sonodue il lavoro sono ormai tutti occupati in città e isalesiani che li hanno avviati al lavoro e a una piùcoerente vita cristiana

Il lavoro c è ed è abbondante Quaranta fabbrichealla periferia della città cercano mano d opera Specialmente le donne hanno grande facilità di essere occu

pate come esperte di cucito industriale La maggiordifficoltà è che nessuno può essere accettato senza ildiploma di scuola elementare e che le donne nonhanno possibilità di specializzarsi per mancanza di scuoledi cucito

I tre salesiani che lavorano a Jacarezinho ormai daquattordici anni hanno perciò puntato i loro sforzisu questi due settori E sorta da anni una scuola elementare gratuita per adulti Le spese della scuola sonoin parte sostenute dalle fabbriche che assorbiranno glioperai poiché per legge ogni fabbrica che impiegapiù di cento operai deve finanziare una scuola elementare o costituirne una in proprioNel settembre del poi quarantadue alunne

hanno dato inizio alla « Scuola di cucito industriale »E stata ottenuta dal Dicastero Nazionale del Lavoroalle seguenti condizioni le alunne devono aver compiutodiciotto anni di età devono risultare disoccupate efornite di diploma elementare II corso dura sessantagiorni è condotto da professoresse stipendiate dalloStato e si conclude con l assegnazione del diplomadi «operaia specializzata» con posto di lavoro assicuratoMa il lavoro dei salesiani che inizia da questa neces

saria promozione sociale dei loro parrocchiani non siferma qui Il lavoro più specificamente religioso sisvolge a fondo e dà frutti controllabili ogni giornoNell assemblea dei padri di famiglia è stata accolta laproposta del parroco di non dare il battesimo ai bambini prima che genitori e padrini abbiano partecipatoa un corso di dieci giorni sulla vita cristiana Ognisera nella grande sala dove si tiene il corso in ciclocontinuo sono presenti persone

E stata la stessa assemblea dei padri di famiglia chedecise la costruzione della grande chiesa parrocchialeSi trattò di affrontare una spesa ingente Ogni famigliacontribuì nelle sue possibilità Il pavimento per esempio fu diviso in metri quadrati e ogni famiglia se neassegnò un metro Il Rettor Maggiore don Ricceri

Page 19: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

in visita a Jacarezinho sottoscrisse generosamente permetri quadrati « La famiglia salesiana è molto

numerosa » disse « è quindi giusto che i metri assegnatia noi siano più di uno*

Letture Cattoliche brasilianeo anni di lavoro sfibrante

Nella biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofiadi Lorena c è una fila di volumi rilegati custoditicon venerazione Apro il primo Contiene dodicipiccoli fascicoli poche pagine nessuna illustrazioneIl fascicolo numero uno porta sul frontespizio la data«gennaio febbraio o» È intitolato O catholicono mundo L autore è P Joào Bosco cioè San Giovanni Bosco

Sono le «Letture Cattoliche » del Brasile un altroramo rigoglioso germogliato sul tronco delle opere salesiane di Rio de Janeiro Ribattezzate Nosso Seculonel sono arrivate alla veneranda età di ottant anninel Ora è allo studio una ristrutturazione e unrilancio secondo una formula più corrispondente ainuovi tempi

Il primo direttore delle « Leituras Católicas » fu donPietro Rota italiano nato a Lu Monferrato Ma l animadella pubblicazione il grande diffusore che smistò ifascicoli in ogni angolo del Brasile fu don Luigi Zancheta pure lui italiano La via che conduce alla CasaSalesiana di Riachuelo porta oggi il suo nome comeomaggio a questo pioniere della stampa cattolicaL anno più duro per le Letture Cattoliche brasi

liane fu il In aprile un incendio distrusse latipografia Il direttore di Niteroi chiese udienza alPresidente della nazione Artur Bernardes Il Presidente gli strinse la mano dicendo « Sono un abbonato alle Letture Cattoliche che leggo e apprezzo damolto tempo Lei compri immediatamente le mac

Saliamo per una stradina stretta stretta chesi fa largo a stento trabaracche dl ogni foggiae dimensione E la favela chiamata Jacarezinho »

chine che occorrono per riattivare la tipografia Mifarà avere la nota della spesa Voglio saldare io il contonon con il denaro della nazione ma con un offertapersonale »Per quel gesto di magnifica bontà le Letture Cat

toliche ripresero le pubblicazioni Nei primi trent annifurono diffusi nel Brasile milioni di volumetti Un operamonumentale di cultura popolare realizzata con mezziminimi e con un dispendio di energie che solo Dio puòaver valutato

Ogni anno delle Leituras Catolicas e di Nosso Seculoha una storia di fatiche nascoste e di sofferenze segretecomune ad ogni pubblicazione che non cerchi di fardenaro ma di far del bene«Se facessimo una rivista di foot ball mi ha

confidato don Duarte Costa l ultimo direttore di NossoSeculo faremmo mucchi di denaro Ma una rivistache parli di Dio all uomo d oggi costituisce un problema esige grandi sforzi Ma è questa la missioneche ci ha lasciato Don Bosco e a questa missione siamorimasti fedeli »

Su una panchina la radiografiadi una Congregazione

Parto questa notte in aereo per Belo Horizonte Pla sede dell Ispettoria centrale del Brasile È un altrograppolo di opere al servizio dei poveri e dei lavoratori

Su una panchina di Riachuelo mentre scendono leprime ombre della sera ho una rapida intervista conpadre Vasconcelos presidente della Federazione Nazionale delle Scuole Cattoliche e sottosegretario della Conferenza Episcopale Brasiliana Domando il suo pareredi esperto sui salesiani di questa ispettoria Rispondelentamente misurando ogni parola

« C è un autentico spirito ecclesiale salesiano fraterno comunitario Abbiamo confratelli preparati epronti all apostolato in ogni campo Padre Nelsondirettore di Jacarezinho tanto per fare un nome èstato sollecitato più volte a presentarsi come deputatoLo coprirebbero di voti Ma ciò che più deve farcipiacere è che si ama la Congregazione di Don Bosconon arrestandosi alle formalità Ci si vuole bene Ogniproblema è discusso vivacemente Si prospettano conchiarezza tutte le difficoltà e ci si trova uniti nell azioneMa non tutto è luce evidentemente In questi ul

timi anni abbiamo avuto una perdita di confratelliÈ un fenomeno che s è verificato in ogni congregazione_ e in ogni diocesi ma non per questo diminuisceil dolore Papa Giovanni del resto l aveva predettocon quelle parole scherzose Il Concilio sarà come unvento gagliardo rafforzerà i forti e farà girare la testaai deboli Debbo però dire mettendomi una manosulla coscienza che tutto questo non mi ha turbatoPer vent anni sono stato direttore dello StudentatoFilosofico e conosco i salesiani dell Ispettoria come ilpalmo della mia mano E debbo dire che più che unaperdita è stata per noi una purificazione e un rassodamento È stata una presa di coscienza dei probleminuovi e formidabili della vita religiosa e dell apostolatoE sono sicuro che porterà come risultato finale unaspinta di rinnovamento nella missione che attende iSalesiani del Brasile nei difficili anni che si stannospalancando davanti a noi » ∎

Page 20: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

IL NUOVO CATECHISMO ANTICOPerché questo libro? Per chi questo libro?Esso si presenta semplicemente come un catechismo Ora per catechismo sempresi è inteso una esposizione della dottrina cristiana dell insegnamento comune nellaChiesa cattolica Di una simile esposizione oggi più che mai si sente il bisogno perché più che mai è preoccupante lo smarrimento dottrinale nel popolo di DioIl Pontefice stesso lo denuncia accorato « La verità cristiana subisce oggi scossee crisi paurose Vi è chi cerca una fede facile altri cercano una fede nuovaaltri vorrebbero fidarsi di una fede naturalistica e filantropica altri vorrebbero legittimare espressioni ambigue e incerte della fede o domandareall opinione dei fedeli che cosa vogliono credere » In questa situazioneil Papa richiama i fedeli alla fermezza nella professione della fede « L ora presenteesige da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio e in modo tutto speciale il coraggio della verit໫Il nuovo catechismo antico» si sforza appunto di presentare «con coraggio» laverità cristiana rivolgendosi particolarmente alle persone che hanno qualche preparazione culturaleCome ogni catechismo anche questo dev essere insieme antico e nuovo Anticonon vecchio così come « la Chiesa dice Paolo VI non è vecchia è antica »Il vecchio è inattuale l antico continua a essere attuale Un mobile vecchio lo si buttavia un mobile antico lo si acquista a caro prezzo Ora il catechismo è antico perchéla dottrina sua non è una novità di oggi è quella medesima che Gesù Cristo insegnòe che attraverso il magistero degli Apostoli e dei loro legittimi successori i Vescoviè giunta sino a noi nella tradizione della ChiesaDeve quindi riferirsi costantemente tanto alla Sacra Scrittura quanto agli atti delMagistero Tra questi hanno la precedenza i documenti del Concilio Vaticano liDi Paolo VI sono citati anche i discorsi tenuti nelle udienze generali poiché in essiil Papa fa «come un parroco ai suoi fedeli dell umile catechismo» Ora quale migliore catechista del Vicario di Cristo?Questo catechismo è anche nuovo non già nel senso che dica cose nuove ma cherisponde alle esigenze e ai problemi di oggi e viene incontro alle caratteristiche dellamentalità dell uomo d oggiTali caratteristiche sembra si possano ridurre a due fondamentali l esigenza scientifica e l esigenza esistenzialeQuanto alla prima è esigenza di ragionevolezza di criticità o più semplicementechiarificazione approfondimento organicità Vi si richiama Paolo VI quando per ilcatechismo esige « uno studio uno sviluppo un approfondimento» che ne facciano una « esposizione più completa e più organica della verità della fede »L altra esigenza quella esistenziale premunisce contro il pericolo che il messaggiocristiano appaia qualche cosa di astratto disincarnato utopistico Esso appare invece com è adeguato alle aspirazioni profonde dell animo umano ai bisogni ancheattuali del singolo e della società appare la risposta più efficace anzi la sola efficace all invocazione che dal cuore dell uomo si sprigiona oggi in maniera anche piùdrammatica che un tempo Risulta così anche l adeguatezza della teologia all antropologia del cristianesimo all umanesimo della dottrina divina al dramma dell esistenza umanaEcumenismo missione demitizzazione generazione spontanea celibato ecclesiastico morte di Dio transfinalizzazione strutturalismo educazione sessuale e tantealtre questioni oggi vive e brucianti trovano il loro posto in questo catechismo « antico e nuovo»L Autore che è un saggio dalla forte quadratura intellettuale e morale termina la suapresentazione con queste parole « L autore per parte sua non avrebbe altra ambizione che quella di potersi attribuire con verità per quanto in maniera infinitamente lontana da quella di San Paolo ciò che lo stesso apostolo dice della propria catechesi Noi non adulteriamo come tanti e tanti la Parola di Dioma la predichiamo come è nella sua purezza come viene da Dio davantia Dio in unione con Cristo Il Cor al quale sia gloria e onore nei secoli dei secoli»

Franco della Fiore

IL NUOVO CATECHISMO ANTICOPagine L

Società Editrice internazionale Torino

Page 21: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Dal ° gennaiouna lampadaarde e splendeIl io gennaio scorso nella Basilica di Valdocco con l accensione di una lampada simbolica si è aperto il primocentenario delle Figlie di Maria AusiliatriceLa lampada votiva dovrà rimanere accesa presso lastatua di Maria Ausiliatrice durante tutto l anno centenario La scritta dice Nel Tempio che Don Boscoinnalzò a Maria questa lampada arde e splende inriconoscenza e amore per i cento anni di grazieall Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice invocazione di nuova forza e santitàPresenti le Ispettrici dell Ispettoria Centrale MadrePierina Magnani e dell Ispettoria Piemontese MadreMaria Bongianino e numerosissime Suore il Direttore della Casa Generalizia don Angelo Zannantonicompì la cerimonia dell accensione con una formula dibenedizione che ricorda alle Figlie di Maria Ausiliatrice la loro dignità di pietre vive del « Monumentovivente » eretto da Don Bosco a Maria Ausiliatricele invita a rendere più splendente in quest annocentenario la fiaccola della devozione a Maria Ausiliatrice nei loro cuori e nelle anime che avvicinano e invoca su tutto l Istituto l aiuto materno di Maria Ausiliatrice e la protezione della confondatrice Santa MariaMazzarelloAl canto di una lode mariana la lampada venne portataprocessionalmente dinanzi alla statua di Maria Ausiliatrice per rimanervi accesa fino all dicembredata della chiusura delle celebrazioni centenarieIl Celebrante disse quindi parole di circostanza nellequali mise in risalto lo sviluppo prodigioso dell Istitutonel primo secolo di vita e invitò le Suore a una responsabile e concreta gratitudine alla Vergine Ausiliatriceattraverso una fedeltà che come ha detto Paolo VIai membri del Capitolo Generale affonda le sue radiciin quella vitale radice che sono gli esempi e gli insegnamenti di Don BoscoTerminò con un richiamo alla strenna del Rettor Maggiore che propone a tutta la Famiglia salesiana quellasincera rinascita interiore che è condizione indispensabile di qualsiasi rinnovamentoLa funzione si concluse con l adorazione seguita dallabenedizione eucaristica e dal canto dell antifona « OMaria Vergine potente »

Si accende la lampada e si colloca davanti al quadrodi Maria Ausiliatrice

Page 22: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Che ragazzii venti paulistidel DON CARLO DE AMBROGIO

Mato Grosso

Desideravo da tempo sentire che timbro concretoe che risonanza traessero dalle anime dei migliori giovani brasiliani le seguenti parole di un messaggio dell arcivescovo di Recife Helder Camara che mi avevano colpito « II giovane cristiano post conciliare èun giovane senza paura La gioventù non è una sempliceassenza di rughe e di capelli bianchi e la vecchiaia nonè un puro avanzare negli anni Voi sapete che esseregiovani è avere una causa alla quale dedicare la vitaE noi abbiamo una triplice causa cui dedicare la nostravita generosa vivere come Brasiliani la giovinezza delBrasile vivere come uomini la giovinezza del mondovivere come cristiani e Cristo non è monopolio di nessuno è venuto per tutti la giovinezza eterna del Cristo »

Indubbiamente è un messaggio al fosforo Avrebbetrovato un arco voltaico giovanile su cui scoccare scintille di luce ? L ho scoperto almeno così mi pare nelMovimento giovanile per le Missioni Ho saputo che ungruppo di giovani di San Paolo nel Brasile sta vivendo esattamente la giovinezza del Brasile la giovinezza del mondo la giovinezza eterna del Cristo

I nuovi leadersMe ne parlava con semplicità l ispettore salesiano di

San Paolo don Salvatore De Bonis Mi mostrava aconferma anche un fascio di lettere che gli erano giunteda quella grande metropoli sudamericana La cosa eranata così Il Servizio di Pastorale Giovanile dell Ispettoria di San Paolo da qualche anno si è messo a organizzare raduni e incontri giovanili a livello spiritualetra gli alunni delle classi superiori tra i giovani exallievi tra i più promettenti ragazzi delle parrocchiesalesiane la stessa cosa in mezzo alle giovani studentessee exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice Un concentramento di forze spirituali per riscoprire e approfondire la fede e la vita cristiana

Base di studio è il Vangelo ma il Vangelo riscopertodai giovani visto con occhi nuovi ascoltato col cuoredi ragazzi che hanno vent anni Il Vangelo entra alloranella vita di ognuno come un ciclone fa sentire tuttal urgenza dell ora zero l ora della decisione urgentedel sì a Cristo prima che sia troppo tardi Il Regno

Page 23: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

di Dio è vicinissimo proclama Gesù I giovani nerimangono abbagliati Gli incontristi così sono chiamati questi giovani d impegno subiscono un battesimocioè un immersione nella Parola di Dio che li purifica totalmente «Le mie parole vi hanno reso puri»diceva Gesù un battesimo che li rovescia come unguanto Da lì il passo è facile a diventare dei leaderscioè dei capi cordata delle guide per altri loro compagniChi possiede la verità è impaziente di comunicarladi spartire con altri il suo pane Questi ragazzi conquistati da Cristo diventano a loro volta conquistatorisono gli animatori dei propri compagni Ben formatisaranno domani il fermento di una nuova società veramente cristiana

Primo esperimentoLa prima esperienza di apostolato giovanile ebbe luogo

nel Un giorno tredici giovani di San Paolo partirono per la lontanissima Rondonia insieme con nove

sacerdoti due chierici e una suora Era un primo tentativo di aiuto alle missioni di Porto Velho nelle Amazzoni A capo di quel gruppetto di missionari nuovotipo era don Antonio Sarto Quasi un anno dopo quelprete guida diventava lausiliare di mons Costa vescovo di Porto Velho Avevano un programma precisodi evangelizzazione non di avventure di costruzioni• peggio di pionierismo folcloristico I nove sacerdotidell ispettoria salesiana di San Paolo si offrivano didare il cambio per un mese di riposo e di vacanze aimissionari che da anni erano ininterrottamente sullabreccia era logico che quegli infaticabili missionaridovessero un po ricuperare il fiato dopo tanto lavoroI giovani laici invece si proponevano di vivere accantoai ragazzi di Porto Velho per « essere come loro » percondividere con loro le ansie spirituali e i loro problemi e soprattutto per agganciarli psicologicamente• portarli a un incontro vitale col Cristo Volevano ripetere a Porto Velho la loro esperienza di San Paoloera un processo di gemmazione noi diremmo con linguaggio scientifico

Una spedizione esperienzaUn anno dopo il raggio di azione si spostò nelle mis

sioni salesiane del Mato Grosso aiuto materiale sìma soprattutto aiuto spirituale e culturale Nel giornoprogrammato dopo un intensa preparazione di raccoglimento di pietà e di esercizi spirituali un sacerdoteun chierico e dieci giovani ragazzi e ragazze detterol addio alla grande metropoli di San Paolo e si avventurarono nell immenso hinterland brasiliano La loro metaMeruri una zona missionaria dove vivono gli indiBororos

La finalità principale del Movimento Missionarioera quella di dare ai Bororos di Meruri un autentica• convincente testimonianza di come si possa esserebuoni cittadini e ottimi cristiani Lo scopo venne raggiunto quando tra gli indi e i giovani si avviarono iprimi incontri spirituali e comunitari Sull arco voltaicogiovanile scoccavano le scintille della luce vera «cheillumina ogni uomo» Quei primi contatti servivano arodare le future leve di laici desiderosi di mettere inpratica l invito del Concilio nel Decreto Ad gentessulle missioni L invito era partito dal direttore dellamissione di Meruri Sul filo del telefono e a mezzo dilettere si era raggiunto un accordo tra i due Ispettorisalesiani rispettivamente di San Paolo don De Bonis• del Mato Grosso don Pompeo de Campos Poi ilServizio di Pastorale aveva deciso di inviare significativo questo termine carismatico rispolverato dall etàapostolica della Chiesa un sacerdote e uno studentedi teologia sei ragazze e quattro giovanotti scelti negliambienti e nei vivai salesiani degli Incontri di Gioventùper un lavoro missionario di venti giorni tra gli Indidella missione Il lancio missionario venne precedutoda tre giorni intensi di ritiro spirituale e di briefingdirebbero gli inglesi cioè di sensibilizzazione secondo

le più sviluppate tecniche attuali perché i giovani sirendessero pienamente conto del loro impegno cristiano I giovani erano dell età oscillante tra i sedici ei ventotto anni La preoccupazione di don De Bonisera che quel gruppo fosse imbevuto di spiritualità edi coscienza missionaria Il lavoro qu ndi doveva poggiare essenzialmente sul Vangelo e sul documentoconciliare Ad gentes e essere ossigenato da molta preghiera comunitaria e personale

Page 24: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Un altra finalità era di sondare le possibilità di unasimile azione così nuova in piena zona missionariaFu una spedizione esperienza

Una giornata a MeruriE come lavoravano durante il giorno? chiedo

a don De Bonis Mi racconta con disinvoltura quasisgelandosi da un lungo periodo di assenza dal suo campodi lavoro sono sei mesi che è qui in Italia per i lavoridel Capitolo Generale Speciale Mi specifica

Al mattino due ragazze e due giovani visitavanole famiglie degli indi La preoccupazione principaledei primi giorni fu di catturare l amicizia e la simpatiadi quei primitivi il che non è facile perché sono pernatura diffidenti e refrattari direi quasi scorbuticiIn seguito conosciuta la mentalità degli indigeni sicominciava il nostro apostolato specifico parlandosulla necessità del lavoro sull igiene sull educazionedei figli sull armonia del focolare sulla vita cristianavalorizzando in tutto la cultura indigena Con semplicità e umiltà Gli indi si illuminavano di gioia

Alla sera si dava il via ai lavori manuali Le ragazzeaiutavano le suore missionarie e le donne indie a cucinare a lavare la biancheria a rigovernare la casa conesempi pratici di puericultura I ragazzi aiutavano acostruire un ambulatorio Questo risultò importanteperché era un esempio concreto per gli indi di lavoromanualeQuando poi calavano le prime ombre allora avevano

luogo gli incontri sociali e culturali l alfabetizzazionel insegnamento elementare Poi riunione di indi musica che ritmi di carioca shows musico recitativi filme filmine A chiusura la messa comunitaria con lettura dei salmi liturgia della parola e liturgia eucaristica

Ultimo atto il gruppo missionario si riuniva e facevauna revisione di vita e una programmazione per ilgiorno seguente Intensa la spiritualità del gruppoanimata dalla messa e dalla comunione quotidiana dafrequenti omelie da riflessioni comunitarie dalla meditazione e dalle visite eucaristiche Gli Indi rimanevanobeneficamente shoccati dall amore fraterno e dall allegria festosa di quei giovani paulisti

Risultati positiviPrima di rientrare a San Paolo il gruppo fece una

breve capatina ad altre due missioni quella di S Marcose quella di Sangradouro e in due città di caboclos cioèdi bianchi addetti ai lavori della terra a puro titolo diricognizione per eventualmente studiare altre possibili spedizioni missionarie in quelle zone

Risultato positivo un risveglio di fiamma missionaria e di vita spirituale sia nei missionari che negliindi Occorreva rompere la terribile monotonia che siera instaurata da anni Di fronte agli indi quei giovanidettero testimonianza di preghiera e di bontà

Il direttore della missione di Meruri ebbe una battuta felice prima di dare l ultimo addio a quel grupposimpatico di giovani « Quando io interloquìdovrò dire ai Bororos le parole di Gesù Amatevi gliuni gli altri come veri fratelli non ci sarà bisognoche ricorra a esempi presi dai libri Mi basterà direSiate fratelli e amici come lo furono quei giovani diSan Paolo che trascorsero qui venti giorni con voi »

IN MARGINEA UN DIBATTITO

AMAREI GIOVANIEravamo in molti nella salar« Cesàri » presenti al dibattitoorganizzato dai CooperatoriSalesiani e dagli ex alunni diDon Bosco sul tema e Attualità del metodo preventivo»Ed eravamo tutti genitori einsegnanti educatori religiosie laici persone interessateappassionate impegnate a fondo sul problema educativonel rapporto quotidiano colmondo giovanile Tutti consapevoli della gravità del problema e dell urgenza di unasoluzione positiva de rapportocoi giovani che sembra farsisempre più difficileForse alcuni fra noi erano venuti al dibattito portandosiin cuore un amarezza pesantealtri spinti dal desiderio disentire un consiglio altri semplicemente incuriositi da quelleparole « metodo preventivo »che se da una parte suggerivano la rigidità di un sistemaaprivano dall altra la prospettiva di un orizzonte spalancato sul domaniE questa prospettiva si è manifestata subito nella relazionedel salesiano don Gianola Metodo sicuramente fu quello diDon Bosco per la chiarezza concui il Santo piemontese lo delineò e per la concretezza concui lo realizzò Metodo peròfondato sull amore e quindisuscettibile di tutte quelle «invenzioni » che «intelletto d amore» continuamente suggerisce E all umile prete venutodai campi uomo dalla stoffa diorganizzatore sacerdote fedeleal Dio che ama quante « invenzioni» suggerì l amoreA metà dell Ottocento in unperiodo storico non meno difficile del nostro agitato dafermenti politici e sociali caratterizzato da idee e da azioni rivoluzionarie nella Torinoin cui si avvertivano i problemi delle prime industriedell urbanesimo dello sfruttamento economico e dell insicurezza dei poveri Don Bosco fece sua la causa dei giovani Di fronte a tanti ragazziesposti a tutte le incertezzenon di rado emarginati abbandonati a una assistenzainsufficiente o destinati a finire in prigione Don Boscointuì per così dire igiovani come categoria sociale

Page 25: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

DOCUMENTI SENZA COMMENTI

• ne sostenne i diritti giovani hanno diritto al caloredi una famiglia a una educazione presentata come unasituazione vissuta come unamore capace di costruire oricostruire l uomo a tutti i livelli Convinto che i giovaninon sono cattivi e che si può• si deve prevenire in loro ilmale Don Bosco ideò e realizzò le opere che « in situazione » gli apparivano necessarie come risposta ai problemi dei giovani Diede lorolavoro e cultura li aiutò aessere giovani ne compresele esigenze gli interessi igusti ne accettò e condiviselo stile volle essere non accanto ma in mezzo a loro manifestando il suo ottimismo e ilsuo affetto assumendo in unaFede convinta e vissuta tutti iloro valori umani «Amate ciòche i giovani amano affinchéessi amino ciò che voi amate»Queste parole poste da donGianola a sintesi del metodoeducativo di Don Bosco significano non certo che gliadulti debbano indulgere sconsideratamente ai capricci oalle stoltezze dei ragazzi mapiuttosto che debbono andareincontro ai giovani senza prevenzioni a cuore aperto inun atteggiamento non di aprioristica condanna ma di comprensione sincera con quell affetto che schiude alla confidenza prima e porta poi allafiducia completa È quantoha ben espresso la professoressa G Denti oggi minacce• punizioni non servono mai giovani non diffidano di chidimostra loro sollecitudine eaffetto e si aprono facilmenteal colloquio con chi sa perprimo avvicinarsi a loro Oggii nostri giovani precocementeautonomi o almeno desiderosi di autonomia vivono inuna società dominata dall egoismo dal materialismoin un benessere che ha portato anche molta corruzionePer questo si sentono moralmente disorientati disperdonole loro energie soffrono la noiatentano evasioni che a loropaiono logiche e sono disastrose giungono persino alla disperazione A tali conseguenzeli conduce l abuso della libertàla presunzione la sfiducia nelprossimo Quali mezzi usareper prevenire tali mali di cuispesso la colpa risale al com

portamento degli adulti e allacorruzione diffusa nella società ? mezzi possono esseremolti secondo le circostanze ele personalità dei ragazzi Peresempio educando i giovaniall uso saggio del tempo liberosi suscitano entusiasmi e speranze si evitano dispersioni diforze buone si facilitano vincoli di amiciziaPromovendo in tutti i modi ilsenso della responsabilità personale si dà ai giovani coscienza dei loro doveri troppospesso dimenticati e li si educaal rispetto dei diritti altrui giovani sono più buoni di quantosembra spetta agli educatoricon coraggio ed energia sforzarsi di migliorare la società• insieme stimolare le forzespirituali dei giovani Occorreaver fede profonda nei valoridello spirito umano che haricchezze imprevedibili ancheper i più esperti educatori• per gli psicologi più acutiCerto educare è una sofferenza continua Lo ha dettonel dibattito una mamma cheè pure maestra la signoraA M Fracassi La sua esperienza in famiglia ed a scuolale ha dimostrato che per prevenire nei fanciulli difetti eccessi errori ci si deve preoccupare molto più di loro chedi noi stessi Creare intornoai bambini un ambiente dibuone abitudini significa daresempre loro buoni esempicon costanza e sacrificio Perfarsi obbedire occorre farsiamare non cedendo alla facile tentazione di un accondiscendenza comoda forse pernoi ma dannosa per i fanciulli bensì dimostrando fiducia ammonendo premiando correggendo con comprensione figli non devono maisentirsi trascurati mai messida parte Anche se il lavorooccupa per molte ore i genitori i fanciulli hanno bisognodi sentire che nei momentiliberi papà e mamma si de

bandonati a se stessi incapacidi difendersi dal male internoed esternoAnche il dottor M Mantovani ponendosi le domande« Prevenire o reprimere ? Eprevenire che cosa?» ha affermato che la risposta positivadella psicologia è « Prevenireprevenire le situazioni di disadattamento perché non esistono dei ragazzi disadattatima esiste una società disadattante » Le istituzioni normative si trovano oggi sempre in arretrato rispetto allaevoluzione della società Lestrutture spesso si dimostrano non valide e devono esseremutate Sarebbe grave erroreconsiderare una realtà dinamica come conclusa e pretendere di trasmettere comeimmutabili e sicuri nella lorostaticità quegli elementi delnostro mondo che già si rivelano criticabili C è un tipodi rinnovamento che non deve essere condannato ma anzipreparato Prevenire oggi significa preparare i giovani adaffrontare e superare ogni situazione significa insegnareloro ad assumere un atteggiamento critico e renderli capaci di autodeterminazioneOggi i mass media ci tolgonoil tempo libero e impongonocome primarie scelte del tuttosecondarie oggi i mezzi dicomunicazione moltiplicano laloro influenza e i loro poteridi persuasione occulta Datutte queste suggestioni glieducatori debbono preventivamente liberare i giovaniOccorre presentare loro unavastissima gamma di interessiche poi costituiscano la basedi valori da disporsi gerarchicamente assumendo personalmente tali valori i giovanisaranno in grado di rinnovarela società e di vivere in unmondo che non superi e nonsoffochi l uomo ma lo facciaveramente liberoCosì nelle parole dei quattro

dicano completamente a loro relatori il «metodo prevenstanno con loro il più possibile La scelta degli svaghila ricerca costante delle attitudini dei figli la disponibilità al dialogo l approfonditaconoscenza del loro animotutto questo è metodo preventivo tradotto in concretaesperienza d amore Senza questo amore ci sarebbero sempre gli « orfani spirituali» ab

tivo» di Don Bosco è apparso ancora validissimo pertanti aspetti attualissima si èmanifestata l urgenza del prevenire con amore nell operaeducativa Ed è questo ciòche Mons Astori nel presentare il dibattito a eva detto«seminare nella speranza»

Da La Vita Cattolica di Cremonadel

Page 26: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

MEDITAZIONEQUARESIMALELa si può

fare suquesta

originale dellainter

pretazione Crucisddipinta in chiave di realismo

simbolico da Roberto Altamuraexallievo e artista insigne Duepannelli m x o o raccontano con straordinaria semplicitàed efficacia figurativa i diversiepisodi della « Via dolorosa » valorizzando i soli motivi dellemani e dell albero della croceÈ un commovente invito alla meditazione del grande mistero cristiano Dalle mani di Pilato checondannano a morte il Cristoalle mani della Madonna riconoscibili dal lembo azzurro di manto che ne ricopre l avambraccioalle mani del Cireneo rappresentante l umanità alle mani contratte per il dolore indicibile dellacrocifissione alle mani penzolantiinerti della deposizione lo spiritorimane afferrato da una commozione che scuote mente e cuoreIl mirabile particolare del voltodel Signore riprodotto nel linodella Veronica sintetizza tuttal opera che però non si chiudecon la morte del Redentore L ultimo quadro completa il misteropasquale con il sepolcro spezzatoe i lini abbandonati dal RisortoL Autore ne ha fatto dono allacappella degli studenti di teologia dell Istituto Don Bosco diRoma Testaccio Il ottobre scorso si svolse la cerimonia dell inaugurazione presenti il cardinaleFernando Cento e distinte personalità A nome della Congregazione don Luigi Fiora ringraziòil pittore per il prezioso dono destinato a parlare ogni giorno aifuturi sacerdoti salesiani dei supremi misteri del Cristo L onBonadies portò la partecipazionedell on Andreotti Il commentoartistico venne fatto con rara competenza dal P Antonio Silli Domenicano Concluse con elevateparole il card CentoL artista exallievo Roberto Altamura la cui fama è consolidatada una brillante carriera artisticacostellata da numerose mostrepersonali in Italia prossimamenteesporrà una sua personale a Monaco di Baviera

Page 27: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

DON BOFFAsalesiano semplice

L anno si è chiuso a Torino conla perdita del Delegato ispettoriale deiCooperatori don Carlo Boffa un salesiano che il Superiore ha definito «figura semplicissima eppure meravigliosa »« Un attaccamento speciale a Don Bosco• alla Congregazione» era stato il proposito della sua consacrazione perpetuaa Dio e fu la caratteristica della sua vita• del suo apostolato tra i giovani primatra i novizi poi e in fine per annitra i Cooperatori Salesiani L ultima suafatica fu proprio una pubblicazione suDon Bosco che egli curò per offrirlaalle famiglie dei Cooperatori e fu felicequando già infermo vide le primecopie del volumetto «Educhiamo comeDon Bosco»Suo stile semplicità e umiltà bontà espirito di servizio Don Boffa era il salesiano sorridente e amabile sempre aservizio di tutti paziente costante fiducioso nella efficacia del suo lavoro basata sulla preghieraDopo la riscoperta e la rivalutazione deilaici fatta dal Concilio don Boffa divenne l apostolo della promozione autentica del laicato nella Chiesa Tuttoil suo lavoro faticoso e senza sosteche lo portò a immolarsi sulla brecciafu in questa direzione fare dei Cooperatori salesiani laici coscienti e attivi nellamissione salvifica della Chiesa a cominciare dai giovani in cui aveva tantafiduciaE desiderava che tutti i salesiani prendessero coscienza di questo momentostorico per la Chiesa e per la Congregazione perché aiutassero i laici pernoi i Cooperatori a diventare i verianimatori della società in tutte le strutture profane dove al sacerdote è precluso o difficile l accesso famigliascuola ufficio officina bar stampacinema ecc E tutto questo con spiritomissionario preoccupandosi di avvicinare i lontani in forme semplici umane edelicate

Don Carlo Boffa con la zia Cooperatricesalesiana signora Annunziata Artusio vedBoffa il giorno in cui essa vegeta e sanacompiva i anni gennaio Oggila zia ultracentenaria è rimasta a piangerel amato nipote salesiano

Sull esempio di Don Bosco don Boffanon conobbe limiti nel lavoro e nel sacrificio di sé ma fu anche come ilPadre uomo tutto di Dio Lo rivelòsoprattutto quando dovette fermarsiesausto di forze e consumato da unmale misterioso Anche allora parlavacontinuamente dei suoi Cooperatori macon serenità e pieno abbandono allavolontà di Dio Confidò a un suo intimoche in un primo tempo quando speravafortemente di guarire e riprendere la suaattività pregava così «Signore nonricuso di soffrire ma chiedo di lavorare» Poi quando la malattia si aggravòpreferì quest altra preghiera «Mio Diovoglio fare perfettissimamente la tua volontà »Per Maria Ausiliatrice don Botfa ebbeun affetto filiale nel senso pieno della

parola Era felice che la sua Ispettoriala Subalpina fosse dedicata a Maria

Ausiliatrice e soleva consacrare a Leiogni suo piano di lavoro offrendoletutte le sofferenze che la scarsa salute• lo zelo senza limiti gli procuravanoOgni giorno realizzava in sé quantoaveva chiesto a Maria Ausiliatrice ilgiorno della sua festa maggioscrivendo nella domanda per l Ordinedel Presbiterato « O Maria tu che misei stata aiuto nella giovinezza e lungotutto l irto cammino che mi ha portatoalla meta stendi ora la tua manoconducimi all altare santo di Dio e fache io sia degno di offrire con l Ostiadivina tutto me stesso ogni giorno »Con la Vittima divina don Boffa offrìrealmente tutto se stesso ogni giornofino alla fine Alla vigilia di Natale offrìtutte le sue sofferenze per la Congregazione per il Capitolo Generale e per iCooperatori Salesiani Pare anzi cheper questi fini abbia offerto la sua vitadal momento che Dio lo prese con sépochi giorni dopoOrmai prossimo alla fine giaceva tuttoraccolto nella sua piccola cella dellainfermeria del « Cottolengo» quando unconfratello con pensiero delicato glidisse « lo canterò Andrò a vederla undì e lei accompagni il canto col pensiero» Don Boffa si illuminò in volto• quando il canto giunse alle parole«Al Ciel al Ciel al Ciel» si unì anchelui al confratello e cantò con gioia«Al Ciel al Ciel al Ciel»

«Beati i miti perché possederanno laterra» Questo salesiano semplice e mitepossedeva il cuore dei suoi Cooperatoriche io amavano come un padre Perquesto la sua scomparsa ha destato intutti il più vivo rimpiantoFin che la Provvidenza suscita uominiapostoli sacerdoti della tempra di donBoffa possiamo guardare con ottimismo pieno di speranza all avvenire dellaChiesa e della nostra Famiglia

Page 28: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Le Figlie di Mariada vent anni in

A dieci gradi sotto l equatore di fronte all immensa isola Madagascar si affaccia sull oceanoIndiano il Mozambico Sette milioni di abitanti su un territorio due volte e mezzo l Italiaquasi tutti negri quasi tutti pagani e analfabeti I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice vi lavorano da un ventennio Qui presentiamo solo le opere delle Suore e il nostro vuolessere un omaggio alla seconda Famiglia di Don Bosco in quest anno centenario

Le Figlie di Maria Ausiliatrice ci ricorda la Delegata Madre Maddalena Mazzone che ha steso pernoi un ampia relazione rubando le ore al sonno sbarcarono a Louren~o Marques nel All arrivo cifu chi andò a visitarle e suggerì loro di fare dietrofront «Così giovani Vi consiglio di alzar le tendeprima che la bufera vi porti via» La direttrice rispose« Siamo venute nel nome di Maria Ausiliatrice Preferiamo fare fiasco con la Madonna che mancare di fiducia in lei»Questo articolo parla appunto del «fiasco» delle

Figlie di Maria Ausiliatrice nel MozambicoL Assistenza pubblica portoghese che si occupa del

Mozambico per i Portoghesi è una «provincia d oltre

mare » offerse alle Suore salesiane un grandioso edificio a Namaacha tra il verde profumo dei pini e deglieleganti eucaliptus L aspetto claustrale della costruzionelasciò interdette le prime ragazze che vi si affacciaronoma l affettuosa accoglienza delle suore dissipò prestoogni timore

Il numero delle piccole ospiti crebbe rapidamenteOggi sono più di duecento facce bianche facce neree in maggioranza facce color cioccolato le meticceI loro genitori sono morti oppure le hanno abbandonate in ogni caso sono poverissime

È una realtà che le fa soffrire e le rende talvoltairrequiete e ribelli Bisogna spiegare loro che scoraggiarsi non serve che la vita va affrontata con coraggio

I

i

Page 29: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

AusiliatriceMozambico

A sinistra I bambini gradiscono nonsolo le caramelle ma anche la medaglia della Madonna che si appendono al collo se non per devozionecome ornamento grazioso Sopra Èdomenica e i bimbi delle exallieve diMacomia sono sempre i più puliti ei più ben vestiti

Frequentano gli studi elementari e medi imparanoa confezionare abiti a cucinare a tenere in ordine lacasa e perfino a usare la macchina da scrivere Quando se ne vanno a diciotto anni posseggono unabuona formazione umana e cristiana possono esercitare una professioneOgni tanto ritornano a rivedere le loro educatrici araccontare quello che fanno a dimostrare con la lorogioia e la loro riconoscenza che il lavoro delle Suorenon è stato vano

Nella stessa città e dallo stesso anno lavorano pure iSalesiani con la gioventù maschile Risultato non ultimo frequenti matrimoni tra exallievi ed exallievedanno origine a nuove famiglie cristiane

Il cane RegoloNove anni dopo le Figlie di Maria Ausiliatrice la

sciano il centro abitato e si inoltrano nella boscagliaove sono disseminate le capanne degli indigeni Conl aiuto dei missionari portoghesi Cucujàes fondano lanuova missione « Santa Isabel » nel villaggio di ChiureIl compito più importante che le attende è piuttostoinsolito convincere le mamme a ritardare il matrimoniodelle figlie a un età ragionevole cioè almeno a sedicianni e dopo un minimo indispensabile di preparazione Perché laggiù alla donna non viene riconosciutoalcun diritto alcun valore salvo quello di mettereal mondo il maggior numero di figli La prima preoccupazione di una mamma è quella di sposare la figlia alpiù presto anche a anni non importa a chi ela maggior soddisfazione è sapere che la sua bambinaspesso è proprio così sta per avere un figlioUn giorno la suora stava facendo il giro delle ca

panne con una ragazza che le faceva da interpretequando incontrò una mamma che stava parlando animatamente alla sua piccola appesa alle spalle mentreindicava con insistenza un bimbetto intento a giocare

Ma che cosa dice? domandò la suora alla ragazza

« Figlia mia tradusse quella figlia mia ripeti questi è mio marito questi è mio marito »Le conseguenze di matrimoni così prematuri sono

facilmente immaginabili eppure non è facile otteneredalle madri che le ragazze prima di sposarsi passinoqualche mese di preparazione nella missione Ora sonogià abbastanza numerose quelle che vengono ma iprimi giorni li trovano durissimi Star sedute anchesolo qualche momento con un ago in mano per imparare a cucire per loro è un martirio abituarle alla pulizia della persona degli abiti e della capanna è unavera impresa Invece ascoltano volentieri insegnamentireligiosi e morali Le suore non si fanno illusioniquelle ragazze tornando nel loro ambiente dimenticheranno molte cose Ma non tutte parte del seme germoglierà e darà il suo fruttoA « Santa Isabel » le missionarie hanno anche un pic

colo dispensario insufficiente e mal fornito Eppureè frequentatissimo alcuni percorrono magari o echilometri a piedi per farsi curare « all ospedale » comeessi dicono Talvolta arrivano in condizioni disastroseperché prima sono ricorsi alle arti dei loro stregonio hanno perduto tempo prezidso nel tentativo di scoprire lo spirito maligno che secondo loro sarebbela causa della malattia

Questa degli spiriti maligni e di quelli rinchiusi nelcorpo di animali in espiazione delle loro colpe è unacredenza radicatissima

Page 30: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

L anno scorso moltissimi cristiani erano affluiti allamissione per le funzioni della settimana santa Proprioil giorno di Pasqua nell ora del pranzo scoppianoall improvviso grida e urla minacciose Le suore si precipitano fuori i loro cristiani stanno inseguendo uncane magro e spaurito gridando e cercando di ucciderlocon una fitta sassaiola finché la povera bestia soccombefracassata «Era il cane Regolo spiega alle suore allibite un giovanotto evidentemente soddisfatto Avevain sé l anima del Regolo il capo di una tribù mortotempo prima Fra qualche giorno risusciterà e bisogneràucciderlo di nuovo se non vogliamo essere castigatiCosì fino a quando l anima del Regolo non avrà finitodi scontare le sue colpe»

Le suore si guardano in faccia c è un fondo di verità in questa superstizione primitiva sarà loro compito farla emergere purificataNel le missionarie avanzano nel cuore della

foresta fino a chilometri da Porto Amelia a Macomia su una ridente collina e fondano il centro« Santa Filomena » La posizione è bellissima una rigogliosa vegetazione verde cupo difende dal caloretropicale ma è una zona completamente selvaggia ei neri ci vivono allo stato primitivo Sono quasi tuttipagani salvo un certo numero di musulmani e alcunicristiani La missione ha la stessa struttura della precedente chiesa residenza per i missionari portoghesie per le suore ambulatorio scuola preparazione dellenoivas fidanzate al matrimonio Il sabato e la domenica le suore si recano in visita ai villaggi curano gliammalati insegnano il Vangelo li aiutano a migliorareil tono di vita li fanno cantare Accettano quello cheviene offerto loro compresa l ospitalità notturna inletti improvvisati e impossibili mentre gli uomini vigilano per tenere lontane le bestie feroci Talvolta èdifficile prendere sonno in quei giacigli Ma alle primeluci dell alba energici chicchirichì danno la svegliaanche a chi si era appena assopito

Nel « cimitero dei bianchi »La città di Tete capitale della bassa Zambesia è pi

gramente sdraiata sul pendio di una brulla e sassosacollina sulla sponda del grande Rio Zambesi Distaquasi chilometri da Louren~o Marques la capitale in un clima torrido e malsano che le ha meritatoil poco allegro appellativo di « cimitero dei bianchi »Negli ultimi anni tuttavia ci sono stati promettentisegni di risveglio si sono costruite strade si è impiantata qualche industria che lascia sperare in unavvenire migliore Gli abitanti sono ormai Nel

l Assistenza pubblica portoghese ha affidato alleFiglie di Maria Ausiliatrice il « Lar de crian~a » cioèuna casa famiglia per fanciulle povere Sono tutte meticce orfane o abbandonate e hanno bisogno di tuttocibo vestito educazione e soprattutto affetto Un annofa il vescovo di Tete mons Felix Nisa Ribeiro haaffidato alle missionarie una nuova attività il Centrosociale Santa Teresina per la promozione della donnaindigena L opera sorge tra le capanne della periferiaove la gente vive nella più repugnante miseria materialee morale Un nugolo di bambini da sottrarre all ozioe al vizio e perfino un piccolo «nido » culle perbambini che le mamme non possono sorvegliareUna mole di lavoro troppo superiore alle forze delle

missionarie che al più possono contare sull aiuto generoso di qualche buona signora Eppure fanno ancora

progetti per l avvenire sognano un grande oratorioin cui accogliere ed educare tanta gioventù abbandonata

Lo stesso anno le Figlie di Maria Ausiliatrice hannoaperto un centro a Porto Amelia graziosa cittadinache si affaccia sull oceano Indiano in una splendidabaia Aiutano i sacerdoti della parrocchia dirigono unoratorio affollatissimo fanno scuola al « liceo » organizzano attività di ogni genere tra i giovani La popolazioneè quasi tutta pagana o musulmana ma L idea cristianapenetra sia pure lentamente

Nel aprirono una casa a Brentwood Park SudAfrica Non è nel Mozambico ma l hanno accettataperché si tratta di una parrocchia di emigrati portoghesi che costituisce un oasi cattolica tra protestantie musulmani Nella parrocchia oltre la cura di unmovimento religioso sociale assai fiorente tengono unpiccolo collegio per i figli dei coloni che vivono isolati e nella impossibilità di mandare i figli alle scuolepubbliche Con la scuola elementare quotidiana airagazzi offrono la catechesi cattolica necessaria in unpaese protestante Tra le attività parrocchiali non mancanaturalmente l Oratorio festivo che è come l altropolmone della casa

« E adesso cèrcati un altra sposa »Dopo tredici anni dalla prima fondazione le missio

narie aprono a Namaacha il collegio « Maria Ausiliatrice » Le ospiti oggi sono un centocinquanta bianchenere meticce delle più disparate classi sociali Primae più ancora dell istruzione elementare e media imparano a conoscersi e a volersi bene senza badare al coloredella pelle o alla provenienza sociale Le più adultefrequentano corsi di teologia di pedagogia e didattica per aiutare le suore nella catechesi agli indigenidelle palhotas capanne di bambù e di paglia

Sopra Le «noivas» fidanzate interne di Chiure alla domenicasono visitate dai fidanzati e passano qualche ora in allegracompagnia A destra Così le mamme si portano i bimbi sullaschiena e con questo dolce peso sbrigano le loro faccende

Page 31: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Vi si recano ogni domenica portando viveri indumenti e medicinali che sono frutto delle loro economieo dono di fratelli d oltremareDa tre anni funziona pure l oratorio Ha cominciato

con otto bambini oggi conta più di duecento giovanispesso accompagnati dai papà e dalle mamme Si divertono insieme ascoltano insieme la parola di Dioimparano a conoscere il Salvatore La loro maturazionecristiana è lenta ma dopo il battesimo sono fedelialle promesse fatte Giovanotti e uomini sono capacidi venire ogni mattina alla messa delle sei e a recitareil rosario alle sette di sera Durante le vacanze quandole interne sono assenti sostengono loro tutte le partidel servizio liturgico dalla lettura della parola di Dioall offerta dei doni per il Sacrificio

I Sacramenti specialmente il Battesimo e il Matrimonio vengono conferiti con grande solennità Parentie amici accorrono anche da lontano e allietano la festacon i loro canti caratteristici e le danze eseguite nei costumi tradizionali

Talvolta l urto tra la concezione pagana e quella cristiana del matrimonio crea situazioni difficili Unamadre rimasta vedova aveva promesso sua figlia giàcristiana a un giovane pagano e questi secondo l usolocale aveva sborsato il «lubolo » una somma che gligarantiva il diritto di convivere con la fidanzata ancorprima del matrimonio La ragazza si oppose con fermezza disposta anche a rinunciare alle nozze se ilgiovane avesse insistito nelle sue pretese Ma questisi faceva forte del diritto acquisito col denaro e nondimostrava nessuna intenzione di cambiare le sue ideepagane Allora la ragazza prese una decisione coraggiosa Poiché sua madre aveva ormai consumato il« lubolo » si mise a servizio presso una buona famigliane acquistò la piena fiducia e ottenne un generoso stipendio Nel giro di pochi mesi fu in grado di restituirela somma e rompere un fidanzamento contrario allesue convinzioni cristiane Consegnò la somma al giovane dicendo « E adesso cèrcati un altra sposa »

Gustosissima la frittata di formiconiGli indigeni del Mozambico sono in maggioranza

analfabeti il che costituisce un grave ostacolo alla loroelevazione umana Le F M A in collaborazione coni missionari Cucujàes si sono assunte il compito di preparare i futuri insegnanti per le scuole disseminatenella foresta A Chiure che dista un chilometro dallamissione presentata sopra sorgono due edifici conla Chiesa al centro è una scuola frequentata da ragazzi• da ragazze che studiano per diventare maestri capaci di trasmettere a loro volta non solo l istruzioneelementare ma anche il messaggio evangelicoÈ un impresa ardua Si parte da zero sembra di tro

varsi tra uomini preistorici Vengono dalla foresta ovevivono allo stato primitivo Tutta la famiglia semprenumerosa abita in una sola capanna il cibo è poverissimo non possiedono abiti al più uno straccio allacintola non hanno nulla di quello che a noi sembraindispensabile Per di più e hanno le loro buone ragioni non amano i bianchi «bianco» per loro è untitolo offensivo un insulto Ma i missionari fanno eccezione « Il vostro cuore non è uguale a quello deglialtri bianchi » dicono alle suoreNon solo il cuore ma anche lo stomaco Bisogna

assuefarlo a cibi molto lontani dal gusto europeo enon di rado anche a certi condimenti tutt altro cheappetitosi Quando comincia la stagione delle pioggesuccede una tale invasione di formiche con le ali dafar pensare alle piaghe d Egitto Si cacciano ovunque• naturalmente mentre si mangia cascano nel piattoLa prima volta che si presentò la non desiderata sorpresa le suore pensarono di ricorrere all aiuto delleragazze per cacciare le intruse Cacciarle? Al contrariole stavano catturando tra grida di gioia perché pensavanogià alla gustosissima frittata che avrebbero fatto conquei formiconi dall addome così grassoMa la difficoltà più grave è convincere quelle giovani

che un minimo di istruzione è indispensabile Nonriescono a capire a che cosa serva lo studio poi sonoconvinte che la donna non abbia le doti per riuscire• che ad ogni modo è impossibile stare quattro annilontane dalla famiglia aspettare fino a sedici o diciassette anni per sposarsi Su dodici o tredici ragazze checominciano il primo anno soltanto una o due arrivanoalla fine del quarto

Il «Lar Dona Cristina»Non mancano tuttavia le ragazze che maturano al

punto da desiderare di continuare gli studi fino al conseguimento di un diploma Molte di queste si recanoallora nella capitale Lourengo Marques ove hannola fortuna di poter essere accolte in un altra casa delleFiglie di Maria Ausiliatrice T il « Lar Dona Cristina»una moderna costruzione voluta anch essa dall Assistenza pubblica portoghese e inaugurata soltanto l annoscorso Può ospitare un ottantina di giovani che cosìcompletano la loro formazione umana e cristiana sottola guida di quelle suore che da tempo hanno imparatoa conoscere e ad amare di quelle suore venute di lontano da tanti paesi diversi sempre così serene e sorridenti nonostante le fatiche e i sacrifici

« E la gioia conclude la missionaria che ha stesoquesta relazione di poter donare agli altri quelle ricchezze spirituali che Dio ha donato prima a noi senzanessun nostro merito » ∎

Page 32: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

PERINTERCESSIONE

DIMARIA

AUSILIATRICE

OGGI IL BAMBINONON ZOPPICA PIO

Lo scorso luglio mi accorsi che mionipotino zoppicava senza che avesseriportato alcun trauma agli arti inferioriPreoccupato sottoposi il piccolo a indagini e a visite specialistiche Duespecialisti sospettarono una grave lesione all articolazione coxo femorale destra e consigliarono il ricovero per dellecure e l applicazione di un apparecchiogessato che avrebbe costretto il nipotino per diversi mesi a una assolutaimmobilità Già si era deciso il ricoveroVi scrissi allora per impetrare la graziae nello stesso tempo appesi al collodel piccolo una reliquia ex ossibus diSan Giovanni Bosco Prima del ricovero volli sottoporre il bambino a unaaltra visita specialistica Furono eseguite altre indagini e il terzo specialistaexallievo come me escluse le alterazioni ossee temute e ci consigliò di ritornare a casa Oggi il bambino stabene Ringrazio Maria Ausiliatrice DonBosco e Domenico Savio ai quali affido tutta la mia famigliaCaste termini Agrigento

Dott GAETANO ARNONE medico condotto

I MEDICI NON SPERAVANODI POTERLO SALVARE

Due mesi or sono mio marito si trovavaricoverato in ospedale in gravi condizionie i medici non speravano di poterlo salvare lo Cooperatrice salesiana mi sonorivolta a San Giovanni Bosco e ben presto mio marito è migliorato ed ora ècompletamente guarito Per tale motivoho inviato in data odierna a mezzo contocorrente postale un offerta per le OpereSalesianeMelegnano Mi LINDA PASTORE IN PAVESE

INCOLUMITAUMANAMENTE INSPIEGABILE

II dello scorso giugno viaggiavo inauto quando improvvisamente in unadiscesa e in piena curva si aperse unaporta e io fui sbattuta fuori Istintivamenteinvocai la Madonna ricordando che intasca avevo la sua statuetta che portosempre con me nei viaggi un po piùlunghi Dopo vari ruzzoloni mi alzainel frattempo si fermò l automobile eandai io stessa incontro alle suore chesi avvicinavano ancora tremanti esseavevano pensato di trovare un cadavereNon potevano quindi credere che avessi

unicamente riportato una leggerissimagraffiatura alla mano destra che poisparì in due giorni Non avevo perdutola mia serenità perché sentivo la potenteprotezione della mia Mamma celesteche anche in quel viaggio per regionisconosciute sembrava mi avesse attesaper prendermi tra le sue braccia affinchénon mi facessi alcun maleGrazie Maria Ausiliatrice siimi sempresostegno nel cammino alla santitàQuito EcuadorLA MAESTRA DELLE NOVIZIE DELLE F MA

L OCCHIO RITORNA NORMALE

Verso i primi del novembre u s notaiuna strana alterazione visiva allo stessoocchio che era stato colpito da glaucoma acuto e già graziato come risulta dal Bollettino Salesiano del novembre La prima cosa che feciquale exallievo salesiano fu di raddoppiare le mie povere preghiere ponendola causa nelle mani della Vergine Ausiliatrice tramite l intercessione dei carissimi San Giovanni Bosco e San Domenico Savio dei quali sono assai devotoData l età di anni e ripensando almale già sofferto in precedenza nelavevo perduto l altro occhio quale nonfu la mia gioia nel costatare che dopopochi giorni l occhio cominciò a migliorare fino a scomparire l alterazionedi cui sopra Nella visita di controlloil professore confermò che la vista eratornata allo stato normaleRitengo senz altro che quanto è avvenuto sia un particolare favore di MariaAusiliatrice di Don Bosco e di San Domenico Savio ai quali esprimo tutta lamia riconoscenza e in onore dei qualiinvio la mia devota offertaRoma UMBERTO GIACHI

exallievo cooperatore

IE

Dagnes Delia in Rossi Chàtillon Aosta èriconoscente a M A per la grazia ricevuta quandola bimba Tiziana di due anni ebbe la maninapresa nella portiera della macchina e non neriportò le temute conseguenzeI coniugi Di Tommaso abruzzesi si sono recati al Colle Don Bosco a ringraziare S G Bper la guarigione quasi miracolosa del loro figlioGiovannino BoscoEliana Ferrando Montoggio Genova si raccomandò a M A e a S G B e ottenne la guarigione del padreRosa Beffa ved Bava Montechiaro d Astirende pubblica la grazia della sua incolumitànello scoppio e incendio di una bomba a gasottenuta invocando Maria Ausiliatrice

E DELSUO APOSTOLOSANGIOVANNIBOSCO

Agnese Berga Torino è riconoscente a M Aper la grazia dell ottima riuscita di un interventochirurgico e invia offerta per le Missioni salesianeSilvio Montel Trento esprime anche con unaofferta la sua gratitudine a M A per essere statoesaudito in circostanze che potevano essere fataliper la vita della mammaSac Antonio Pozzuoli Casalvieri Frosinoneringrazia S G B e S D S che da lui invocatimostrarono la loro valida e pronta intercessionepresso Dio nella guarigione del fratello da ematoma cerebrale conseguente a una cadutaUna Exallieva Rivarolo Torino ringrazia M Ae S G B per la protezione accordata alla mammain una serie di ricadute che potevano esserepericolose e fatali

CI HANNO PURE SEGNALATO GRAZIE

Abrate Anna Albini Maria Alessi Malta MariannaAnsaldi Maria Audisio Giovanna Azzolini

Ernesto Barotto Pina Baccaris Teresa BelliniElsa Benasso Luigi Beserini Iram v PerfettiBoccassino Antonio Bologna Angiolina BonatiMariuccia Bordone Maria Borla Maria Grazia

Bossotti Domenica Bottero Nevio BrunetPietro Luigi Brusati Maria Caccialanza LuigiaCalamera Cristoforo Canova Maria Cap

pellini Emma Carabba Raffaella CarnevaliFlora Caronna Giuliana Casetta AndreaCavaglino Domenico Cerami Maria SantaCervio Giuseppina Cirruto Michele Ciulla

Rina Coniglio Vincenzo Crosio Silvia D Ambrosio Iccardo D Andreiis Pierina De CataldoRosetta De Luca Letizia Demartini OrsolaDirettrice F M A Donalisio MaddalenaDutto Giuseppe Ecino Maria EusebioneLetizia Facchini Rosa Falzoni Serafino Fantoni Giulio Favre Palmira Ferraro Angela

Ferrarso Cristina Ferri Gino Foco MariaFran Giuseppina Frangia Antonia FrassaleCarlo Gabba Maria Gaido Pietro GalloBue Anna Garbena Silvio Gargano FrancescaGaudio Agostina Ghiani Maria Giacoma Gianni

Gioannini Claudina Giotto Maria GolaGiuseppina Graffeo Sara Guarducci BrunaIcardi Rina Isnardi Carla Leariani RaimondoI erda Antonietta Lo Cicero Cristina Lo PrestiPietro Lorano Adele Lorenzi Bianca LucianaPaola Macchello Delfina Maggi Elvia MairanoFam Manca Angelo Mancinelli Lucia Mangano Natale Mangini Gianfranco MarchicaMaria Marenco Maria Mariano Anna MarroMargherita Masiero Federico Mauri AdolfoMazza Anna Mazzola Concetta Melato Agostina Meriano Michele Messina FrancescaModena Ada Molinero Laura Monti ElenaMarosso Caterina Mossano Francesco NavoneLivia Nember Emilia Nus Bruno OliveroBattista Olivero Giovanni Pacca SecondinaPaglino Gina Pantano Gaetano Papetti AnnaParisi Lucia Pedron Ida Perino Anna Pernigotto Luigia Perucca Roselide Pettinelli EmiliaPisano Gian Luigi Pompeo Lina Prati Giu

seppina Prette Secondo Radici AntonioRainero Fam Randi Concetta Ravera MariaReano Natalina Rinaldi Angela Risso LuciaRizza Concetta Rizzo Carla Rodano ClarinaRombolà Umberto Ronsecco Alma RossiAmalia Sancilotto Luigi Salazar Maria SandriFam Sanmartino G Adolfo Savarro CovaPaola Sciacca Alberto Scilona Marco Sferruzza Maria Signorelli Lina Simonini OresteStupone Maria Suquet Irma Tavella ElisaTealdi Eva Testa Garrone Maria TorchioAdelaide Trecarico Costanzo Trida VirginiaTrinchero Angela Truffa Luigia VavassoriSilvio Verri Elena Viot Marino Visca ElenaVittoni Anna White Bianca Zonin CesareZucal Elda

Page 33: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

SOLTANTO DIO LA Può SALVARE

A quaranta giorni di età la mia bambinaMonica nonostante le cure del pediatracontinuava a recere e a diminuire di pesoLa diagnosi la diceva affetta da pilorospasmo Abbiamo tirato avanti così perun mese poi l abbiamo ricoverata in duesuccessivi ospedali Ma le osservazioni ele cure non approdarono a nulla Dallaradiografia dell apparato digerente risultòche Monica aveva una stenosi piloricacongenita e doveva essere operata d urgenza Il giorno dopo la trasportammoall ospedale Regina Margherita dove sarebbe stata operata subito dal celebreprof Solerio Prima egli venne a parlarecon noi e ci disse « La piccola avrebbedovuto essere operata almeno un mesefa Comunque tentiamo l intervento tàntocosì non può vivere Ma io non vi garantisco nulla soltanto Dio la può salvare»E Dio la salvò per intercessione di San Domenico Savio il cui abitino era stato appeso alla culla della degente Mattina esera avevamo pregato il piccolo Santoche ce la guarisse Adesso Monica staveramente beneAsti GIOVANNA e GIUSEPPE ADIPOD

VUOLE UN VESTITO UGUALE AQUELLO DI DOMENICO SAVIO

ebbe

fF

PERINTERCESSIONEDISAN DOMENICOSAVIO

sato versò sudori abbondanti Da quelmomento incominciò a migliorare In seguito lo trasferii al Policlinico di Baridove per quattro volte furono in procintodi operarlo ma l operazione venne sempre rinviata Penso che quell ispirazionevenisse ai dottori da San DomenicoSavio perché oggi senza operazione miofiglio che ha già anni sta bene e sisente bene Vi prego di pubblicare questagrazia che per me ha i caratteri di un intervento miracoloso di San DomenicoSavioVernole Lecce ITALIA TOMMASI

BIMBA DI ANNI CHE PRECIPITADAL SECONDO PIANO

Era il Venerdì Santo del « Papàaveva detto la piccola Sabrina di

anni andiamo a dare un bacio aGesù» Mentre il babbo si disponeva adaccompagnarla la bimba si era portatasul pianerottolo situato al secondo pianodi un grosso condominio Risonava ancora l eco delle parole della bimba quandoil babbo sente un tonfo improvviso accorre veloce sulla scala e vede la suacreatura giacente a pianterreno Piùsvelto del pensiero scende a raccoglierequel corpicino che non dà più segni divita La bimba viene portata subito insala di rianimazione accolta dai medicicon tanta sfiducia «Vediamo se saràpossibile fare qualcosa» aveva detto undottore guardando quel corpo ormai inanimato Frattanto il papà disperato eraaccorso dalle Suore per raccomandarsialle loro preghiere Subito ci rivolgemmoa San Domenico Savio I bimbi dell asilocompagni di Sabrina pregarono contanto fervore che dopo breve tempo labimba diede segni di vita e dopo quindicigiorni poté uscire dall ospedale completamente guarita Ora Sabrina è ritornatasorridente tra i suoi compagni di scuolaper ringraziare con loro il piccolo grandeSanto che l ha salvataBrescia LA DIRETTRICE DELL ISTITUTO

DELLE FIGLIE DI M A

All età di anni mio figlio Santinooccasione di assistere a un incidente e neriportò un impressione enorme Nellanotte gli venne un febbrone e dolori fortissimi in tutta la persona All ospedale diLecce riscontrarono un soffio al cuore conreumatismo lo curarono ma la malattiasi aggravava sempre più finché le fortimedicine gli lesionarono la valvola mitralica e la vena aorta con doppio vizioOrmai i medici davano poche speranze emio figlio si aggravò a morte Allora gliappesi al collo l abitino di San Domenico {Savio pregandolo con tutto il cuore Un Igiorno verso le ore due mentre era gravissimo e io piangevo perché stavo perperdere mio figlio vedo che stringe fra lebraccia l abitino di San Domenico Savioin atto di parlare col Santo Dopo un momento mi chiama e mi dice « Mammami fai un vestito uguale a quello di Do I MEDICI PRONOSTICAVANOmenico Savio?» «Figlio mio risposi UN AVVENIRE DA SPASTICOio te lo faccio il vestito ma poi tu nonlo indosserai» E lui disse « Mamma ti Marcellino il primogenito di mia sorellaprometto che lo metterò se vivrò se no nacque con una emorragia cerebrale ame lo metterete appena muoio » Il giorno motivo della quale i medici pronosticastesso incaricai mia sorella di comperare t vano per lui un avvenire da spasticol occorrente la notte seguente il vestitofu confezionato e all indomani me lo portarono all ospedale Santino lo volle indossare subito Appena lo ebbe indos

Disperati lo abbiamo consacrato a SanDomenico Savio Verso il quarto mesedi vita Marcellino dal pediatra fu dichiarato perfettamente guarito

Nello stesso periodo anche mia madreè ricorsa all intercessione di San Domenico Savio per guarire da una graveforma di pleurite Ora anch essa sta beneed è tornata alla sua laboriosa missionedi madreGrazie all aiuto del piccolo Santo ogginelle nostre case è tornata la felicità enoi abbiamo imparato ad apprezzaremaggiormente i doni del Signore e afare di tutto per meritarliTorino LILIANA TARARBRA

ASMATICO A UN MESE DI ETA

Il figlio di una mia amica il piccoloFabio Celi si era ammalato a un meseappena dalla nascita I diversi specialistichiamati a visitare il bambino avevanoconcordemente diagnosticato che sitrattava di asma e che il piccolo neavrebbe avuto fin verso i sette anni Aquattro mesi il bambino si aggravò e sitemette di perderlo lo con mia sorellaFiglia di Maria Ausiliatrice nel vederloin quello stato promettemmo di farpubblicare la grazia se San DomenicoSavio al quale avevamo affidato il piccolo ce lo avesse salvato e guaritoOggi il bambino ha due anni sta benee cresce che è un amore con grandegioia dei genitori e di quanti avevanotrepidato per luiMessina ROSA BONURA

GENITORI PREMIATIi NELLA LORO FEDE

Rendiamo grazie a Maria Ausiliatrice aSan Giovanni Bosco e a San DomenicoSavio per aver ottenuto che venisse felicemente portata a termine una difficilematernità resa tale da frequenti epistassie soprattutto dalla presenza di unaanemia perniciosa I genitori riconoscenti mandano un offerta per unaBorsa Missionaria e invocano l assistenzadi San Domenico Savio per la crescitafisica e spirituale del loro bambinoSan Vendemmiano TrevisoA nome dei genitori la zia MARIA CAPPELLAZZO

Dopo tre maternità deluse su segnalazione di amici cooperatori la signoraDe Cia si è affidata con piena fede allaprotezione di San Domenico Savio eha avuto il conforto della nascita diuna bambina alla quale è stato messoil nome di Daria Domenica Felice perla grazia ottenuta invia a mio mezzoil allegata offertaLamon Belluno Prof ANTONIO GIANOLI

Page 34: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

PREGHIAMO PER I NOSTRI MORTI

SALESIANI DEFUNTI

Sac Erminio Rossetti t a Lisbona Portogallo a annidi lui parleremo in altro numero

Sac Enrico Tittarellí t a Castellammare di Stabia Napoli a anniEducatore dalla mente eletta e dal cuore gentile trascorse la sua lungavita in mezzo ai giovani specialmente tra gli adolescenti seguendocon amore da vero figlio di Don Bosco i loro problemi e cercandodi renderne forte la volontàDiresse gli importanti Istituti di Castellammare Torino ValsaliceBologna Frascati Caserta Ispettore del Veneto dal alaffrontò con i salesiani dei ventiquattro istituti dell lspettoria i disagi• i pericoli della seconda guerra mondiale E quando tornò la paceravvivò le speranze e rianimò tutti alla ripresa delle proprie attività• con il valido concorso dei confratelli ridiede vita nuova agli istitutirisparmiati dalla guerra iniziò pratiche per la ricostruzione degli istituti distrutti e ottenne la parificazione dei licei ginnasi di Pordenone• di Este e della scuola media di Rovereto Ebbe pure il conforto difondare l aspirantato di Castel di Godego Padova e di trasferire ilnoviziato salesiano da Este ad Albaré di CosternanoAmante esimio della cultura classica insegnò con competenza ed entusiasmo per molti anni formando una larghissima schiera di affezionati alunni Ne sono testimonianza i vari suoi libri e in particolareun apprezzata grammatica e sintassi latina che ha avuto parecchieedizioni Il Presidente della Repubblica gli conferì la medaglia d orodei benemeriti della scuola della cultura e dell arteMa resta soprattutto il ricordo della sua bontà e pietà sacerdotale Ilsuo ultimo saluto ripetuto più volte nelle ultime ore fu quello diDon Bosco u Arrivederci in Paradiso i

Sac Luciano Majchrzyekí t a Kutno Polonia a anni

Sac Ludovico Rupala t a Sokolow Polonia a z anni

Sao Rodolfo Dreesen f a Neerpelt Belgio a z anni

Sac Giuseppe Jany t a Taquarì Brasile a o anni

Sac Giuseppe Scheuermann t a Waldwinkel Germania a anni

Coad Adolfo Bocwínski t a Gloskow Polonia a anni

Sac Antonio Kuezerowski t a Campo Grande Brasile a anni

Sac Antonio Tietz t a Gerolstein Germania a anni

Sac Giuseppe Klenovsek t a Ivanovo Selo Iugoslavia a anni

Sac Giacomo Gunning t a Kiln Greco Inghilterra a annni

Sac Lodovíco Gríman t a Cieszyn Polonia a o anni

Sac Antonio Weíss t a Penzberg Germania a anni

Coad Cataldo Giunta t a Catania a anni

Coad Giuseppe Hundmeier t a Vienna Austria a anni

Sac Mariano del Rio t a Medellín Colombia a anni

Sac Ippolito Wladarz t a Szczyrk Polonia a anni

Sac Giovanni Bodensteíner t a Memmingen Germania aanni

Sac Bernardo Herr t a Monaco Germania a anni

Sac Giuseppe Keryzaouen t a Caen Francia a anni

Sac Ladislao Bajon t a Sepopol Polonia a anni

Coad Bastíaní Aldo t a Siena a anni

Sac Giuseppe Murphy t a Pirupattur India a anni

Coad Roberto S Angus t a Sunbury Australia a anni

Sac Antonio Tiranti t a Rosario Argentina a anni

Sac Antonio Leo t a Madras India a anni

Ch Gianni Brandalese t a Torino a amni

Ch Stanislao Píetryka t a Mielec Polonia a anni

COOPERATORI DEFUNTI

Don Luigi Prisco parroco di I erzigno Napoli t a o anniPastore zelante e fervente cooperatore era fiero di appartenere all Associazione da mclti anni Sosteneva l opera del Centro Cooperatori di Terzigno partecipava attivamente alle conferenze annuali eappoggiava con viva sensibilità i festeggiamenti in onore di San GiovanniBosco La sua improvvisa scomparsa ha colpito profondamente la popolazione di Terzigno e il Centro locale dei Cooperatori

Marchese comm Claudio Cavaicabò Mísuracchi Fratta t a Romaa anniExallievo salesiano di Parma conservò sempre un grato ricordo dei suoi maestri e una affettuosissima simpatia per la Famiglia salesiana Ebbe rapporti diamicizia soprattutto con i salesiani di Parma e i Superiori Maggiori e prestò lasua generosa ed esperta collaborazione alle nostre opere Scrittore e giornalistafu lieto tutte le volte che poté scrivere di Don Bosco della sua azione tra gli

uomini più eminenti del secolo scorso del suo sistema educativo e della suaopera Nobilissimo nella persona e di grande bontà d animo diede una spontanea ed esemplare testimonianza di vita cristiana Alla famiglia le vive condoglianze del Bollettino Salesiano

Cesarina Versiglia ved Faravelli t a Pietra de Giorgi PaviaEra cooperatrice dal e si era iscritta alla terza Famiglia salesiana per invito del Fratello il protomartire salesiano mons Luigi Versiglia trucidato daipirati comunisti in Cina nel La sua vita è stata veramente esemplaresotto l aspetto sia di sposa che di madre La sua più bella caratteristica fu lapazienza Offrì al Signore l acuto dolore causatole dalla tragica morte del fratello missionario mons Versiglia e quello non meno grave della perdita delmarito Da allora visse con il figlio Mario e con la sua famiglia insegnandocon l esempio come si santificano le avversità della vita e come ci si vuole benee si vive intensamente la vita cristiana

Rita Zagato ved Fogagnolo t a Occhiobello Rovigo a anniMamma buona sacrificata ricca di fede trascorse la sua lunga vita inuna pratica cristiana che la portava a santificare ogni sua attività Soprattutto seppe santificare il dolore che la colpì quando a breve distanzal uno dall altro le morirono due figli di cui uno chierico nel Seminariodi Rovigo e quando più tardi perdette il marito Testimonianza viventedella sua grande fede sono i tre figli consacrati a Dio don Giuseppeparroco di Occhiobello Fra Cesare francescano e Paolo salesianoCome Mamma Margherita volle stare accanto al figlio parroco a cuiogni giorno ridonava il calore confortevole della amorosa presenzamaterna tanto necessaria al cuore di un sacerdote

Nella Beltrame di Fulvio t a Roma a anniZelante Cooperatrice si era dedicata con tutte le sue energie al ricupero morale e spirituale delle detenute e delle liberate dal carcereCompì sino all ultimo per amore di Dio e delle anime questo apostolatosociale di cui sentiva ardentemente l urgenza e la necessità Il Direttore del carcere femminile ha affermato che essa metteva nel suo lavoroun profondo anelito di fede e di bontà

Maria Marzano t a Napoli a anniVisse con semplicità Zelò con amore la gloria di Dio Fece della sua casal altare della fede Si dedicò al sollievo dei fratelli bisognosi con lospirito di Don Bosco che alimentava con l assidua partecipazioreal mensile Esercizio della Buona Morte e agli Esercizi spirituali annualiSoffrì serena offrendo la sua vita in olocausto per il bene delle anime

Italia Zuccolotto ved Loschi t a Colfosco TrevisoEra Cooperatrice molto devota di Maria Ausiliatrice e di San GiovanniBosco Pia e caritatevole non dimenticava le Missioni e le Opere salesiane Nel suo lungo calvario di sofferenze si mostrò sempre rassegnatae paziente e tanto riconoscente ai familiari che l assistevano La raccomandiamo alle preghiere dei buoni insieme col marito e con unfiglio che di poco la precedettero

Maria Pastoríno t a Campo Ligure Genova a anniFervente Cooperatrice fin da quando l opera salesiana venne conosciuta in paese lavorò e pregò per il suo incremento Anima ricca difede e di generosità santificò l infermità che la tenne per anni sedutasu di una sedia La devozione a Maria Ausiliatrice a Don Bosco e ainostri Servi di Dio le davano serenità e pace e quel sorriso buono chene rivelava la profonda interiorità

Caterina Raso t a VercelliAssidua e pia Cooperatrice trascorse la sua lunga vita nelle opere dibene e nell educazione cristiana dei figli Frequentava con assiduitàil laboratorio liturgico missionario delle Cooperatrici

Bertea Margherita ved Rolfo f a Osasco Torino a anniFervente cristiana e Cooperatrice entusiasta nutriva una speciale devozione a Maria Ausiliatrice e a Don Bosco Dalla preghiera e dalla frequenza ai Sacramenti trasse luce e conforto nelle dure prove della vita

Marina Torríaní t a Pavia a anniEra molto stimata per la perizia e il profondo senso di fede che mettevanel suo delicato lavoro di ostetrica Schiva di ogni riconoscimentoquando dovette andare a riposo si dedicò alla preghiera alternando ilcolloquio col Signore con la visita agli ammalati della parrocchia

Teresa Zuníní ved Baravalle t a Pavia a anniCon impegno silenzioso e costante si prodigò nella sua famiglia perl affermazione dei principi educativi di Don Bosco che seppe tradurrein norma di vita per i suoi sette figli Si spense la sera della festa delRosario che era stato il dolce viatico dei suoi giorni laboriosi

ALTRI COOPERATORI DEFUNTI

Batacchi Fosca Bonaccorso Giovanni Burgio Savasta Antonina Cabellacav Edgardo Cantoni Marca Conte Girolamo Caroglio AgostinoCarparelli Giambattista De Martino Antonio Devecchi Maria FerralascoLaura Ginetti Adelaide Grinti Derna Marchisio Angela MarchisioGina Marchisio Lina Marinucci prof Ensico Marroni Sac AdelmoMassari Claudia Migneco Mario Nesi Albertina Rubini AntonioVassalli Francesca

Page 35: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

BORSE DA COMPLETARE

Borsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco inringraziamento e invocando protezione a cura diGiuseppe Mezzadri Spilamberto ModenaLBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura di Giannina Cerini ved Borroni Castellanza Varese LBorsa Maria Ausiliatrice e Don M Rua inadempimento di promessa a cura di GiuseppinaBaré Comollo Vercelli LBorsa Emilio Rossi a cura di Laura Braccoved Rossi Viola Cuneo LBorsa Maria Ausiliatrice e Don M Ruap g r é invocando ancora e sempre aiuto e benedizione per me e famiglia a cura del Dott CesareMancini Porto S Giorgio Ascoli PicenoLBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco inrendimento di grazie a cura di Zaira GaddoniFaenza Ravenna L

BORSE COMPLETE

Borsa Mons Domenico Mondini peranni parroco in Sant Agostino di Faenza RavennaI parrocchiani a ricordo e suffragio LBorsa Linda Toffaloni Rossi a cura di N NL xBorsa Cuore Sacratissimo di Gesù p g ra cura di Calcedonia Paterniti Gioiosa MareaMessina L r o oooBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco inricordo e suffragio di Emilia e Antonio Gilardinia cura della figlia Camilla Maggiora NovaraLBorsa Santino Casanova in ricordo e suffragioa cura della moglie Gemma Crocefieschi Genova L too oooBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco invocando protezione salute e pace in famiglia acura di M C R L o oooBorsa SS Annunziata in suffragio dei mieicari defunti e invocando protezione a cura di Nunziata Nicolosi Pedara Catania LBorsa San Giuseppe per la protezione dei sacerdoti a cura del sac Giuseppe Nicolosi PedaraCatania LBorsa Maria Ausiliatrice in ricordo e suffragiodei miei cari defunti a cura di Maria Tricaricoved Marzano Gallipoli Lecce LBorsa Lucio Pollio in memoria e suffragio acura di Italia Pollio Napoli LBorsa Maria Ausiliatrice in suffragio delcap Prospero Bertolotto a cura della moglieLuisa Camogli Genova LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura di Caterina Croveri Torino LBorsa Don Pietro Berruti a cura di M SValsalice Torino LBorsa Gesù Sacramentato Maria Ausiliatricee Papa Paolo VI in suffragio dei miei cari defuntia cura di Teresa Gobbi Modena LBorsa Maria Ausiliatrice in suffragio dei miei caridefunti a cura di Guido Bellò Treviso L

Borsa San Giovanni Bosco aiutami a curadi Maria Marchesi Torino LBorsa Maria Ausiliatrice e Don Bosco in suffragio dei midi defunti e per le mie necessità a cura diAdele Invernizzi Truccazzano Milano LBorsa Don Pietro Berruti a cura di lafeliceCarmela San Severo Foggia LBorsa Don Bosco proteggi la mia famigliaa cura di Clotilde De Micheli Curone RomaLBorsa San Giovanni Bosco aiutami semprein suffragio dei miei cari defunti a cura di GiovanniChiodini Gallarate Varese LBorsa Famiglia Martino per i miei cari vivie defunti a cura di Carmela Martino in UrsoMessina LBorsa Sacro Cuore di Gesù Maria Ausiliatrice e S G Bosco aiutatemi a cura di LetiziaBolla San Bonifacio Verona L

Borsa Pietro Durigon in memoria e suffragioa cura della nipote Ardemia Milano LBorsa Maria SS Ausiliatrice a cura di CarlaIannaco Compiobbi Firenze LBorsa Maria Ausiliatrice e S D Savio inriconoscenza p g r a cura di S E PalertnoLBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco inringraziamento e supplicando protezione a curadi Anna Colonnello Broéll Milano LBorsa Maria Ausiliatrice S Giobbe e S GBosco a cura di M D Carrù Cuneo L o oooBorsa San Giovanni Bosco in suffragio delleanime di M Giuseppe Beniamino e Achille acura di Anna Masala Bosa Nuoro LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco insuffragio di Raffaele Caputo a cura della moglieLuisa Nice Francia LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco a curadi Elvira e Giacomo Ghellioni Villaraspa Vicenza in occasione del o° di matrimonio LBorsa San Domenico Savio invocando protezione a cura di N N LBorsa Guido Saccardi in memoria e suffragioa cura di don Attilio Testolini Breganze Vicenza LBorsa Marianna Furcas Putzolu TerralbaCagliari LBorsa Maria Ausiliatrice e S DomenicoSavio in ricordo e suffragio dei cari nonni FreriPini a cura di Silvana e Natale Negri FelinoParma LBorsa Mamma Margherita e Santi Salesianiinvocandone l intercessione perché la mia santamamma sia presto accolta in Paradiso a cura diMerredes Argenteri Mignolli Bussoleno TorinoLBorsa San Domenico Savio a cura di GerardinaLeopizzi Jerago Varese LBorsa Maria Ausiliatrice S G Bosco e PapaGiovanni XXIII in ringraziamento e invocando

CROCIATAMISSIONARIATOTALE MINIMO PER BORSAL • Avvertiamo che lapubblicazione di una Borsa incompleta si effettua quando ilversamento iniziale raggiungela somma di L ovveroquando tale somma viene raggiunta con offerte successiveNon potendo formare una Borsa sipuò contribuire con qualsiasi somma a completare Borse già fondate

Borsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura di Cecilia Cardona Chieri Torino L

Borsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura dell Unione Exallievi «San Giovanni Evangelista Torino LBorsa Maria Ausiliatrice in ringraziamento eimplorando protezione sulla mia famiglia a curadi Rosetta Dolza in Berruto Torino LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura di Paola e Aquilino Gianazza LegnanoMilano LBorsa Maria Ausiliatrice in ringraziamento einvocando protezione a cura della famiglia Ferruccio Lantieri Torino L oooBorsa San Giovanni Bosco implorando graziea cura di Francesco Gualini Torino LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco a curadi A B Govone Cuneo L coxxnvve

protezione per me e tutti i miei cari a cura di EliaGiuliano Scavonetto Palazzolo Acreide SiracusaLBorsa Maria Ausiliatrice S G Bosco e SD Savio perché benedicano e proteggano semprelo studio e la salute del nostro Massimiliano a curadi Antonietta e Bruno Damerini Genova Sampierdarena LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco insuffragio dei miei familiari defunti e invocandoprotezione a cura di Caterina Faggiotto Bassanodel Grappa Vicenza LBorsa Carlo Rettmeyer in memoria e suffragioa cura della moglie Bina Palermo LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco aiutatemi e proteggete me e la mia famiglia a cura diN N LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco in suffragio dei miei cari defunti a cura di Assunta PerottiTorino LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco acura di Cavaglià Grugliasco Torino LBorsa Don Dino Cavallini in memoria acura della famiglia Sabatini Torino LBorsa Virgilio Bosio in memoria e suffagioa cura della moglie Torino LBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco inringraziamento a cura di Angela Gallo TorinoLBorsa Maria Ausiliatrice e S G Bosco insuffragio di tutti i miei cari defunti e invocandoprotezione sui miei familiari a cura di Maria MontiComo LBorsa Sacro Cuore di Gesù Maria Ausiliatrice Santi Salesiani e B M Kolbe invocandola grazia di una santa morte a cura di TeresaBaldi Reggio Emilia LBorsa Don Bosco grazie di averci assistite durantegli esami a cura di N N Piacenza LBorsa Don Carlo Braga a cura delle UnioniExallievi i S Giovanni Evangelista e c S Giuseppe» Torino L ooar sua

Page 36: o ORBANO DEI COOPERATORI SALESIANI ANNO XCVI N. 3 10 ...biesseonline.sdb.org/1972/197203.pdf · quello personale: memorie incontri relazioni obbligazioni che uni scono la miapersona

Spediz in abbon postale Gruppo ° • quindicina

Pag LTerza edizione

DOVE VA LA CINA? Un libro nato dall esigenza di capire senza preconcetti la Cina Le impressioni di Sandro Paternostro dopo una serie di viagginella Repubblica Popolare Cinese dall estate all inverno La ricercacontinua di un dialogo con operai studenti contadini e funzionari per comprendere a fondo le testimonianze e le esperienze di un popolo che si avvia adassumere un ruolo sempre più importante sulla scena mondialeUna risposta esauriente a un quesito d attualità dove sta andando la Cina?

BOLLETTINO SALESIANOSi pubblica il del mese per i Cooperatori Salesiani ildel mese per i Dirigenti dei Cooperatori

S invia gratuitamente ai Cooperatori Benefattori e Amici delle Opere Don Bosco

Direzione e amministrazione via Maria Ausiliatrice Torino Tel

Direttore responsabile Don Pietro Zerbino

Autoriz del Trib di Torino n del febbraio

Per inviare offerte servirsi del C C Postale nintestato a Direz Generale Opere Don Bosco Torino

Per cambio d indirizzo inviare anche l indirizzo precedenteI novità

PECHINOVI PARLASANDRO PATIRNOSTRO

Z Spett SEI Speditemi contrassegno più spese postali

n_ copie di PER ACQUISTARE IL LIBROZ

QUI PECHINO Compilate ritagliate e spedite il tagliando a

o

ES

vi parla Sandro Paternostro

P SEI Società Editrice InternazionaleNome e cognome

Z Indirizzo UFFICIO COMMERCIALEC A P Città Casella Postale Centro

cF Firma BS TORINO