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QUADRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CIECHI DI GUERRA - ONLUS ANNO XXVIII - N.2 MAGGIO/AGOSTO 2010 Memoria Treno della memoria - Viaggio nella memoria d’Europa di Antonio Marin 2 Vita Associativa Assemblea del Consiglio regionale Calabria dell’AICG di Carmine De Fazio 5 Assemblea Regionale Emilia-Romagna di Attilio Princiotto 7 Visita a Palazzo Grassi di Innocenza Di Giovanna Righini 8 Assemblea Regionale delle Marche di Claudio Conti 9 Il Consiglio Regionale Toscana ha cessato la sua attività 11 Legislazione Contrassegno Europeo: approvata la leg- ge, manca ancora qualche passaggio Tratto da Press-In anno II n.2278 12 Solidarietà In ferie in Africa per ridare la luce a chi non vede di Giovanni Ruggero 14 Amici che ci lasciano 15 L INCONTRO Redazione: Via Castelfidardo n. 8 00185 Roma Registrazione Tribunale di Roma n.9/83 del 15/11/1983 Poste Italiane S.p.A.- Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Articolo 1, comma 2, DCB Roma XI ASSEMBLEA NAZIONALE 6-9 Ottobre 2010 Dal 6 al 9 ottobre 2010 si svolgerà l´XI Assemblea Nazionale dell´Associazione Italiana Ciechi di Guerra. L'Assemblea, che si terrà a Bussolengo (VR), avrà inizio alle ore 9:30 in prima convocazione e alle ore 10:30 in seconda convocazione del giorno 7 ottobre e terminerà con la proclamazione degli eletti nella mattinata del giorno 9 ottobre Per lo svolgimento dell’Assemblea, verranno utilizzate le strutture dell´Hotel Tower, via Andrea Mantegna, 30, sia come sede congres- suale che come sistemazione alberghiera. L´albergo, a 4 stelle superior, con camere comode e moderne, dotate di tutti i comfort, cassaforte, accesso Wi-Fi, connessioni veloci, TV Sat e Pay TV, minibar e aria condizionata, inoltre dispone di un amplio parcheggio non custodito capace di ospitare fino a 150 posti auto. L´Hotel è agevolmente raggiungibile: - dalla stazione di Verona Porta Nuova, in taxi o con autobus di linea 63 direzione Garda; - dall'aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca che dista 6 Km; - Autostrada A22 Modena-Brennero, uscita Verona Nord, imboccare la superstrada direzione Brescia/Trento/Pescantina, uscita Bussolengo, Statale Gardesana a m. 1500 sulla destra c´è il Montre- sor Hotel Tower; - Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Sommacampagna svoltare a sinistra direzione Bussolengo - dopo circa 5 Km. alla seconda rotonda svoltare a destra - a 100 m., sulla sinistra, c´è il Montresor Hotel Tower. L’XI Assemblea Nazionale si svolge nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, per questo si è scelto di cele- brarla a Bussolengo, centro situato nel territorio del Quadrilatero che ha visto le più cruente lotte per l’indipendenza. La Presidenza Nazionale per l’occasione stà organizzando, in collaborazione con il Consiglio Interregionale Nord-Italia, una visita guidata nei Sacrari militari veronesi, per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre Data l'importanza dell'Assise triennale per l'individuazione e l'esame della tematica associativa, nonché‚ per la determinazione degli obiettivi su cui impostare l’attività futura, ritengo sia necessaria la partecipazione ai lavori di tutti i soci e non, per quel contributo di idee che certamente sapranno e vorranno offrirci. incontro2-10:Layout 1 30/05/2014 14.32 Pagina 1

LINCONTRO€™oneredelpagamentodella tesseradituttiiconiugisuperstiti: siètrattatodiunamanifestazione incontro2-10:Layout 1 30/05/2014 14.32 Pagina 7 VITA ASSOCIATIVA LINCONTRO 8

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QUADRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CIECHI DI GUERRA - ONLUS ANNO XXVIII - N.2 MAGGIO/AGOSTO 2010

MemoriaTreno della memoria - Viaggio nellamemoria d’Europadi Antonio Marin 2VitaAssociativaAssemblea del Consiglio regionaleCalabria dell’AICGdi Carmine De Fazio 5Assemblea Regionale Emilia-Romagnadi Attilio Princiotto 7Visita a Palazzo Grassidi Innocenza Di Giovanna Righini

8Assemblea Regionale delle Marchedi Claudio Conti 9Il Consiglio Regionale Toscanaha cessato la sua attività 11LegislazioneContrassegno Europeo: approvata la leg-ge, manca ancora qualche passaggioTratto da Press-In anno II n.2278

12SolidarietàIn ferie in Africa per ridare la luce a chinon vededi Giovanni Ruggero 14Amici che ci lasciano 15

L INCONTRO

Redazione:Via Castelfidardo n. 8 00185 RomaRegistrazione Tribunale di Roman.9/83 del 15/11/1983Poste Italiane S.p.A.-Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (Conv. in L.27/02/2004 n. 46)Articolo 1, comma 2, DCB Roma

XI ASSEMBLEANAZIONALE6-9 Ottobre 2010

Dal 6 al 9 ottobre 2010 si svolgerà l´XI Assemblea Nazionaledell´Associazione Italiana Ciechi di Guerra.L'Assemblea, che si terrà a Bussolengo (VR), avrà inizio alle ore 9:30in prima convocazione e alle ore 10:30 in seconda convocazione delgiorno 7 ottobre e terminerà con la proclamazione degli eletti nellamattinata del giorno 9 ottobrePer lo svolgimento dell’Assemblea, verranno utilizzate le strutturedell´Hotel Tower, via Andrea Mantegna, 30, sia come sede congres-suale che come sistemazione alberghiera.L´albergo, a 4 stelle superior, con camere comode e moderne, dotatedi tutti i comfort, cassaforte, accessoWi-Fi, connessioni veloci, TV Sate Pay TV, minibar e aria condizionata, inoltre dispone di un amplioparcheggio non custodito capace di ospitare fino a 150 posti auto.L´Hotel è agevolmente raggiungibile:- dalla stazione di Verona Porta Nuova, in taxi o con autobus di linea63 direzione Garda;- dall'aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca che dista 6 Km;- Autostrada A22 Modena-Brennero, uscita Verona Nord, imboccarela superstrada direzione Brescia/Trento/Pescantina, uscitaBussolengo, Statale Gardesana a m. 1500 sulla destra c´è il Montre-sor Hotel Tower;- Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Sommacampagna svoltare asinistra direzione Bussolengo - dopo circa 5 Km. alla secondarotonda svoltare a destra - a 100 m., sulla sinistra, c´è il MontresorHotel Tower.L’XIAssemblea Nazionale si svolge nell’ambito delle celebrazioni del150° anniversario dell’Unità d’Italia, per questo si è scelto di cele-brarla a Bussolengo, centro situato nel territorio del Quadrilatero cheha visto le più cruente lotte per l’indipendenza.La Presidenza Nazionale per l’occasione stà organizzando, incollaborazione con il Consiglio Interregionale Nord-Italia, una visitaguidata nei Sacrari militari veronesi, per rendere omaggio ai cadutidi tutte le guerreData l'importanza dell'Assise triennale per l'individuazione e l'esamedella tematica associativa, nonché‚ per la determinazione degliobiettivi su cui impostare l’attività futura, ritengo sia necessaria lapartecipazione ai lavori di tutti i soci e non, per quel contributo di ideeche certamente sapranno e vorranno offrirci.

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MEMORIA

L INCONTRO 2

Confesso che è un po’ imbarazzante,per me, trattare questo argomento

con ragazzi di scuola ai quali, in passato,ho dedicato molti anni della mia vita diinsegnante cercando di indurli a com-prendere i drammi umani che i testi distoria ignoravano, limitandosi a regi-strare conflitti bellici, date memorabili,spostamento di confini, registrazione divinti e vincitori.La mia militanza quale socionell’Associazione Nazionale Vitti-me Civili di Guerra e dell’Associa-zione Italiana Ciechi di Guerra daoltre cinquant’anni, mi ha fatto ca-pire che le vicende belliche chehanno travagliato il genere umanoe la loro registrazione nei testi sco-lastici di storia, hanno impedito, dasempre, che la Storia diventasse,come volevano gli antichi, “Magi-stra vitae”. Il dolore, le sofferenze,le privazioni che ogni conflitto bel-lico dissemina tra i vincitori e i vin-ti, non vengono registrati dai testiscolastici e i politici di turno ama-no coprire, con il manto della“Gloria” la morte dei Caduti, leconseguenze esistenziali dei muti-lati e degli invalidi, il dramma deigenitori privati dei figli, delle ve-dove e degli orfani costretti ad af-frontare, da soli, le difficoltà dellapropria esistenza. Traducendo le“Tusculanae disputationes” Cice-rone racconta che una donna gre-ca, mentre assisteva al ritorno incittà dei soldati reduci da una bat-taglia vinta per la difesa della città,vedendo un giovane, suo vicino dicasa, gli chiese notizie del propriofiglio e questi le rispose che era ca-

sulle donne dei vinti, consideratedagli stessi quali bottino di guerra,sulle quali sfogare liberamente lalibidine dei vincitori.Su questi argomenti, i manuali sco-lastici di storia non dicono niente.L’invasione dell’esercito austro-ungarico e prussiano fino alla rivasinistra del Piave tra l’ottobre del1917, dopo la rotta di Caporetto, eil novembre 1918, ha totalmentedepauperato la nostra popolazionedi ogni bene. L’esercito invasore,pur fornito di armi, era carente divestiario e di sussistenza alimenta-re. Nei principali centri di Austria,Ungheria e Germania molti eranostati i decessi tra la popolazione ci-vile per fame, e sulla nostra terragli invasori trovarono asini e ca-valli per i traini bellici, mucche,maiali, galline e conigli e cerealiper mangiare, nonché indumenti dilana, lino, cotone e canapa, filati etessuti a mano dalle nostre nonneper coprirci e ripararci dal freddo.Le campane dei nostri campanilifurono sequestrate e fuse per farnecannoni e mortai. L’espressione:“bruta come la fame del disdoro”era molto frequente tra gli anzianidella mia infanzia.Il 3 novembre 1918, a Villa Giusti,presso Padova, fu firmato l’armi-stizio che pose fine al nostro primoconflitto mondiale.Quell’armistizio e la pace succes-siva fecero crollare definitivamen-te ben quattro imperi: Turco, Rus-so, Austro-Ungarico e Prussiano.Al crollo degli imperi seguirono ledittature che resero ancora più dif-ficile la vita e la sicurezza delleNazioni Europee.L’impero Turco, prima di cessare ilsuo dominio politico-religioso,aveva già eliminato oltre un milio-ne di Armeni per motivi etnico-re-ligiosi; il comunismo russo, dopoaver rivendicato tutto il potere ai

duto combattendo da eroe. La don-na gridò: (tradotto dal latino“Ideirco peperi!”) – “Proprio perquesto io l’ho partorito!” Personal-mente non credo che nessuna ma-dre, nessuna moglie dei caduti inNassirya e delle attuali missioniitaliane all’estero, alla triste notiziadella morte del loro congiunto, sisia espressa con tanto orgoglio.La nostra Costituzione sancisceche “La difesa della Patria è sacrodovere del cittadino” ed è l’unicaespressione in cui è usata la parola“sacro”. I conflitti bellici, da chi lidetermina e li impone, sono quasisempre giustificati da motivi di di-fesa e, quando la guerra è iniziata,ogni sofferenza, ogni eccidio, ognimorte, ogni sofferenza viene giu-stificata dalle strategie di chi inten-de vincere ad ogni costo, perché il“nemico” non è più un essere uma-no, una persona, un centro di irra-diazione di affettività o di amore,ma un elemento da eliminare in no-me della propria idea.La nostra regione, Friuli – VeneziaGiulia, è stata terra di invasione,transito e predominio di tutte le or-de barbariche che per duemila an-ni hanno varcato i confini nord-orientali dell’Italia.I libri di storia hanno registrato inomi dei sovrani vincitori, le datedelle invasioni e le loro estensionisul territorio della Penisola; nulla opressoché nulla sulle sofferenzedella popolazione civile, sullaespropriazione dei beni, sullaschiavitù a cui fu sottoposta, suglieccidi compiuti senza pietà, sulleviolenze compiute dai vincitori

di Antonio Marin

Treno della MemoriaViaggio nella Memoria d’Europa

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MEMORIA

L INCONTRO 3

Soviet, confinò nelle carceri in Si-beria, ed eliminò fisicamente gliavversari politici e i sospetti conprocessi sommari; il Fascismo, inItalia, lasciò libertà solo ai federa-li del Partito fascista, dichiarandogli Ebrei, nell’ottobre del 1938, in-degni di svolgere mansioni perconto dello Stato: i docenti di ori-gine ebraica furono esonerati dal-l’incarico in ogni ordine e grado discuola e gli intellettuali italiani ac-colsero, senza protestare, il prov-vedimento politico; i ragazzi ebreifurono espulsi dalle scuole e persi-no esclusi dalle classi elementari.In Germania, il radicalismo ideolo-gico, fu assai peggiore. Agli ebreifu attribuita la responsabilità dellasconfitta tedesca della Prima Guer-ra Mondiale. La razza germanicaariana, fu dal Nazional-Socialismodichiarata razza umana superioreda tutelare contro ogni degenera-zione: gli oppositori, dichiarati so-spetti, furono considerati nemici daeliminare o da sfruttare comeschiavi in lavori forzati, impeden-do ad essi ogni libertà e ogni rap-porto umano con la popolazione ci-vile. Gli handicappati mentali e fi-sici gravi furono eliminati senzapietà. Le scuole, dalle elementari aigradi superiori, furono impegnatein un severo programma di educa-zione politica mirante all’assimila-zione dei principi politici del Go-verno.La dittatura italiana, da questo pun-to di vista, fu impegnata a realizza-re un analogo programma. Lascuola fu prioritariamente conside-rata, non come promotrice di istru-zione, ma di educazione politica.Il Fascismo, pur avendo firmatoBenito Mussolini, in qualità di Ca-po del Governo, l’11 febbraio1929, il Concordato con il Vaticanoche garantiva alla Chiesa Cattolical’indipendenza quale Stato sovra-

no e la libertà nello svolgimentodell’attività religiosa, pose ogniostacolo all’attività dell’AzioneCattolica, vedendo in essa un peri-colo al monopolio dell’educazionepolitica da impartire ai giovani.Nella primavera del 1941, classeseconda elementare, sull’attenti ecol braccio teso nel saluto romano,di fronte all’insegnante, recitai so-lennemente il giuramento del “Fi-glio della Lupa”: “In nome di Dioe dell’Italia giuro di eseguire gli or-dini del Duce con tutte le mie for-ze e di servire, se necessario, colmio sangue, la causa della rivolu-zione fascista.”A dire la verità non avevo capitoniente, ma ero convinto di avercompiuto un’azione importantissi-ma e solenne. Quando tornai a ca-sa, ripetei il giuramento con i gestie il tono recitato a scuola e mia ma-dre, “incavolata” mi gridò: “Dighia la maestra che ti te so fiol de tomare e non de la lupa!!!” Rimasisbigottito e non capìì per qual mo-tivo le idee sulla maternità tra miamadre e la mia maestra fossero co-sì differenti.Le dittature, cari ragazzi, tendonoad appropriarsi del destino, dellavolontà, del pensiero e della mentedei propri cittadini. Le scuole diogni ordine e grado, oggi debbonotrasmettere tanta educazione civi-ca, mirante al bene di tutti i cittadi-ni e al rispetto dei diritti di tutti, so-prattutto al rispetto della vita e del-la dignità di ciascuno. Ogni uomoha, fondamentalmente il diritto al-la vita, al rispetto della persona,della sua famiglia, del suo pensie-ro, dei suoi beni, del suo onore per-sonale, della sua religione o dellalaicità che professa: le idee politi-che, la nazionalità diversa, le con-dizioni economiche, il sesso e l’et-nia, il colore della pelle, la linguacon cui si esprime ecc. non posso-

no pregiudicare mai il diritto al ri-spetto di ogni persona.Terminata la seconda Guerra Mon-diale, un uomo politico italiano dieccezionali qualità, quale fu Alci-de De Gasperi, non ancora com-preso e apprezzato quanto merite-rebbe la sua lungimiranza politicae la sua profondità di pensiero,quale Capo di una Nazione vinta eumiliata, cercò e trovò uomini al-trettanto illuminati a cui proporre,e con essi programmare, la realiz-zazione di una Europa nuova capa-ce di evitare, in futuro, il pericolodi altre guerre e altre dittature. InAustria, Germania, Belgio e Fran-cia, in particolare, trovò uominipolitici altrettanto illuminati e conessi fu possibile programmare unpiano di sviluppo economico ten-dente ad elevare il tenore di vita deipopoli spossati dalla guerra e ga-rantire ad essi gli strumenti per unosviluppo dell’industria e del com-mercio.Il Mercato Comune del Carbone edell’Acciaio (il carbone per l’ener-gia, l’acciaio per l’industria) offri-rono all’Italia gli incentivi per losviluppo industriale. Il liberoscambio dei prodotti agricoli, fa-vorì l’agricoltura e la disponibilità,in Europa, dei prodotti alimentari;la libertà di movimento della ma-nodopera tra i Paesi europei, fececomprendere l’inutilità dei rigidiconfini tra gli Stati e la loro gelosacustodia tante volte causa di san-guinosi conflitti. Quando ero ra-gazzo era in voga una canzone cheiniziava con le romantiche parole“O Dio del cielo, se fossi una ron-dinella, vorrei volare in braccio al-la mia bella”. L’ultima strofa, pe-rò, concludeva: “Prendi il fucile evattene alla frontiera, la c’è il ne-mico che alla frontiera aspetta.”Ora, nel 2010, per vostra fortuna,cari ragazzi, non c’è più un nemico

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MEMORIA

L INCONTRO 4

che alla frontiera aspetta, ma soloun segno che indica un confine po-litico che può essere liberamentevarcato nel pieno rispetto delle re-ciproche sovranità nazionali.E’ diventato assurdo vantare crite-ri di superiorità politica tra popoliconfinanti vincolati da un patto direciproco rispetto e mantenimentodella pace. I milioni di morti la cuivita è stata sacrificata nei conflittimondiali del secolo scorso ci han-no insegnato che la guerra, ogniguerra, è sempre ingiusta e terribil-mente inquinante per l’umanità. Levendette, le rappresaglie, le con-quiste territoriali, le prevaricazio-ni, sono tutti elementi di instabilità,di sofferenze, di umiliazioni maiproduttive di benessere e di pace.L’ultimo decennio del secolo scor-so e il primo decennio di questoXXI secolo hanno segnato il crollodefinitivo delle più radicali e acer-rime contrapposizioni politiche.La caduta del muro di Berlino, ladissoluzione dell’impero sovietico,la guerra balcanica hanno segnatoil crollo di molte ideologie politi-che. I cittadini d’Europa sono at-tualmente alla ricerca di ideali checonsentano a loro sicurezze econo-miche, sviluppi commerciali e in-dustriali, garanzie esistenziali edequilibri politici che permettanouna vita senza più l’incubo delleguerre che hanno travagliato il se-colo scorso.Da sessantacinque anni l’Europa,eccezion fatta per la Penisola Bal-canica, sta vivendo in pace e, l’Ita-lia, nonostante il turbolento alter-narsi dei nostri Governi nazionali,si è distinta quale promotrice di pa-ce a livello internazionale.Stiamo per celebrare i centocin-quant’anni della nostra unità na-zionale e al momento della procla-mazione ci fu chi disse, in Parla-mento: “Abbiamo fatto l’Italia; ora

dobbiamo fare gli Italiani.” Forsela perfetta “unità” non è ancorarealizzata ma attualmente l’Italianon è più una “espressione geogra-fica” ma uno Stato, una Nazionecementata dal sangue di tanti cadu-ti, dalle lacrime di tante madri, ditante spose, di tanti orfani, dai do-lori e dalle difficoltà a lungo vissu-te e dignitosamente sopportate datanti mutilati e invalidi.Non è generoso attribuire le scon-tentezze del presente agli errori dichi ha governato in passato, ma èmolto più dignitoso impegnarsi percreare un più giusto futuro. La vitadi ogni società, di ogni popolo nonsarà mai un’opera d’arte compiutae destinata a restare intatta nellastoria ma qualcosa di vivo, in con-tinua realizzazione e perfeziona-mento affidata all’opera di personeintelligenti e previdenti.“La democrazia, - diceva WistonChurchill – è il peggiore dei siste-mi sociali e politici, ma senz’altromigliore rispetto a qualunque dit-tatura.”In democrazia con le nostre sceltee le nostre intelligenze, possiamo edobbiamo personalmente determi-nare la classe politica chiamata agovernare e i programmi politici darealizzare. Voi, giovani, vi trovate avivere in una democrazia da cor-reggere, da migliorare, da realizza-re pienamente. Studiate, riflettete,siate gelosi del vostro pensiero edelle vostre convinzioni, siatepronti a riconoscere i vostri errori ea seguire ideali rivolti al bene ditutti, non di un solo partito, non diun solo movimento politico o reli-gioso. La più grande e terribile be-stemmia registrata dai libri di sto-ria, fu il grido di Pietro l’Eremita:“Dio lo vuole!” Il grido che mossegli Europei contro il mondo Isla-mico e le Crociate scatenarono vio-lenze, crudeltà e massacri che Dio,

non credo abbia mai potuto appro-vare. Davanti ad ogni luogo dellamemoria, pensate con riverenza erispetto al sangue umano versato;rispettate i sacrifici subiti da quan-ti sono morti per causa di guerra esiate promotori di pace, ma non diuna pace frutto solo di assenza diguerra, ma del rispetto e della pro-mozione del bene di tutti.Cari ragazzi, quando, delusi dalleattuali divergenze politiche, dallecarenze amministrative, dalle per-sistenti ingiustizie economiche, so-ciali, retributive, quando vi verreb-be voglia di buttare all’aria l’attua-le organizzazione sociale dell’Ita-lia, io vi suggerisco le riflessioniformulate da un grande scrittoreitaliano, assai famoso nella primametà del secolo scorso: AntonioFogazzaro.A conclusione del suo celebre ro-manzo “Piccolo mondo antico” loscrittore racconta che un volonta-rio veneto, in procinto di partireper combattere nella seconda guer-ra di indipendenza (1859), piena-mente cosciente del rischio di nontornare vivo da quella avventura,immagina i pensieri dei ragazzidella sua futura Italia. In dialettoveneto-padovano, il personaggiodice “La vederà che razza de Italiache vien fora. I nostri fioi ne faràun monumento, ma dopo vegnarà,capissela, con licenza, quele figu-re porche de quei nevodi che, mepar de sentirli, “Che da can - i dirà– che i ga fato – quei veci insensai,sta Italia!”Quelle “figure porche de nevodi”siamo noi, siete voi, cari ragazzi,ogni volta che ci lamentiamo par-lando della nostra Patria, delle no-stre strutture politiche e sociali enon pensiamo che oggi siamo noi iprotagonisti della vita del nostroPaese e i responsabili del nostro fu-turo e delle nostre istituzioni.

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VITA ASSOCIATIVA

L INCONTRO 5

Il 26 giugno 2010 si è svolta a ViboValentia, presso la propria sede, sita in

via Ruggero il Normanno n°6 nelPalazzo Monumentale di SantaChiara, l’assemblea regionale

Calabria dell’Associazione italianaciechi di guerra e per servizio mili-tare, alla quale hanno partecipatomolte autorità militari, civili e moltisoci intervenuti da varie parti della

regione.Il Presidente Regionale, Commen-datore Prof. Carmine De Fazio, harivolto un caloroso saluto a tutti gliintervenuti. In particolare, haringraziato il neo-sindaco di ViboValentia, avv. Nicola D’Agostino ei consiglieri comunali presenti,S.E. il Prefetto Dott.ssa LuisaLatella, il Questore Dottor FilippoNicastro, il rappresentante delComando Militare Esercito dellaCalabria Col. Francesco Deodato,i Presidenti delle Associazionicombattentistiche e d’Arma inter-venuti e le Autorità ecclesiastiche.Il Presidente dell’A.I.C.G. Cala-bria è passato, poi, alla nominadegli organi statutari così formati:- Presidente dell’Assemblea :Comm. Dott. Giovanni Palmili;- Vice- Presidenti: Cav. Bartolo-meo Verduci e Cesare Iacopino;- Segretario : Avv. Giuseppe Ver-duci;- Nomina del Collegio degli scruti-natori: Dott. Giuseppe Verduci,Dott. Carlo Maiolo, Sig. GiuseppePetrolo.Successivamente ha preso laparola il Presidente dell’assembleaDott. Giovanni Palmili, il quale haportato, a nome suo e dellaPresidenza Nazionale, un calorososaluto alle autorità ed ai socipresenti. Ha espresso apprezza-mento per la profiqua attività svol-ta dal consiglio regionale Calabriadell’A.I.C.G. ed il continuo e pro-ficuo lavoro condotto dal suo pre-sidente De Fazio allo scopo di su-perare tutti quei problemi la cui so-luzione risulta indispensabile allacategoria. Inoltre Palmili ha ricor-dato come il Consiglio RegionaleCalabria sia riuscito a raggiungereun livello veramente soddisfacen-te, in tutti i settori, nei rapporti con

Assemblea del ConsiglioRegionale Calabria dell’A.I.C.G.

Nella fotografia: sopra, da sinistra il Vice Presidente dell’Assemblea, Cav. Bartolo-meo Verduci, il Presidente dell’Assemblea , Dott. Giovanni Palmili, il Presidente delConsiglio Regionale Calabria, Prof. Carmine Defazio e il segretario dell’Assemblea,Avv. Giuseppe Verduci. Sotto, una panoramica delle sutorità militari e civili intervenu-te all’Assemblea del Consiglio Regionale Calabria.

di Carmine De Fazio

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VITA ASSOCIATIVA

L INCONTRO 6

ti alla Benemerita categoria, of-frendo la loro collaborazione per ilraggiungimento di tutti quei tra-guardi indispensabili ai soci del-l’A.I.C.G.. Le varie autorità inoltrehanno dato la loro disponibilità peril raggiungimento di tutti gli ob-biettivi che, nonostante l’impegnodell’Associazione, non sono anco-ra stati raggiunti. De Fazio ha rin-graziato, a questo punto, per gliimportanti interventi, le varie auto-rità, sottolineando i rapporti in-staurati da tempo con loro e la sin-cera disponibilità da sempre dimo-strata a questo Consiglio regiona-le. Il Presidente dell’assemblea,Palmili, ha rivolto un ringrazia-mento ai presenti ed ha aperto il di-battito sulla relazione. Dibattitomolto nutrito che ha trattato tuttigli argomenti succitati. Dopo la let-tura della relazione, come previstodalle vigenti disposizioni, si è pro-ceduto all’esame del Bilancio Con-suntivo per l’anno 2009 e di quel-lo preventivo per l’anno 2011, chesono stati approvati all’unanimità.Dopodiché si è proceduto all’ele-zione del Consiglio regionale cosìcomposto: Carmine De Fazio, Ce-sare Iacopino, Bartolomeo Verdu-ci, Pasquale Calabrese, FrancescoMaringola,Vincenzo Nastasi, Vin-cenzo Russillo, Cesare Canino,Antonio Lo Russo, Pietro Perri eAldo Filippelli. Il Presidente del-l’Assemblea Palmili prendendo laparola, ha rivolto un sincero e fra-terno augurio di buon lavoro ainuovi eletti, auspicando un impe-gno sempre maggiore per poterraggiungere tutti quegli obbiettiviindispensabili alla categoria e nelcontempo continuare tutti insieme,con quello spirito di fraterna unio-ne, sulla strada intrapresa per laconquista dei sacrosanti diritti. De

Fazio, ha sottolineato che trattasi diprovvedimenti non di natura assi-stenziale bensì risarcitoria. Ha, poi,ribadito la necessità di essere tuttiuniti, come nel passato, al fine diottenere, al più presto, l’approva-zione di queste leggi già presenta-te al parlamento. A questo puntol’assemblea ha rivolto un vivo ap-pello a tutte le autorità regionali enazionali affinché intervengano aduna risoluzione immediata di que-sti importanti problemi che ancoraattanagliano, a oltre 60 anni dal se-condo conflitto mondiale, la Bene-merita categoria. Si sono richiama-te così le stesse istituzioni e la col-lettività tutta al senso del dovereverso coloro i quali hanno dato ilmeglio di se stessi per la difesa el’indipendenza della patria. De Fa-zio si è soffermato sulle varie pro-poste di legge presentate al Gover-no, proposte che purtroppo nonhanno sortito l’effetto sperato perla mancanza di fondi. In questomomento le medesime propostegiacciono al Parlamento e si atten-de che vengano sottoposte, al piùpresto, al vaglio della Camera e delSenato. A tal proposito, il Presi-dente De Fazio ha esortato l’as-semblea a non arrendersi perse-guendo con costanza ed attenzionel’approvazione delle stesse. Dopola lettura dell’ampia relazione han-no preso la parola le varie autoritàmilitari e civili, le quali hanno evi-denziato la continua e proficua at-tività del Consiglio Regionale Ca-labria dell’A.I.C.G. ed il costanteimpegno e proficuo lavoro svoltodal presidente De Fazio; lavoro edimpegno che hanno fatto si chequesto Consiglio sia riconosciutoin tutte le istituzioni tanto da af-fiancarlo per il raggiungimento ditutti quei sacrosanti diritti spettan-

tutte le istituzioni regionali. Poi, siè data lettura dell’ampia relazione,preparata con cura certosina dalPresidente De Fazio, il quale ha ri-volto un commosso ricordo ai ca-duti di tutte le guerre e alle vittimedella violenza. Alla loro memoriaè stato osservato un minuto di rac-coglimento. Inoltre De Fazio haespresso un doveroso pensiero atutti i militari impegnati nellemissioni di pace nei paesi in cui laguerra ha sconvolto e continua asconvolgere la vita di interepopolazioni. Auspicando, dunque,la fine di tutte le barbarie chemortificano, giorno dopo giorno, ladignità di ogni uomo ha lanciato unsentito messaggio di pace sottoli-neando che deve essere propriol’Italia, per la cultura di cui è fieraportatrice, a farsi promotrice e adoperare perché nel mondo vengabandita ogni guerra, ogni forma diviolenza ovunque essa si annidi,per risvegliare quell’amore frater-no tra tutti gli uomini della terra di-venuta sempre più villaggio globa-le nel quale, senza questo senti-mento cristiano, non potrà esservimai vera pace tra gli uomini. Sem-pre dalla lettura dell’ampia rela-zione è emerso il lungo e umilian-te iter seguito per il riordino dellepensioni di guerra, la reversibilitàspettante alle vedove dei grandi in-validi di guerra, la legge sull’as-sunzione obbligatoria dei figli deigrandi invalidi di guerra, equipara-ti orfani di guerra e l’importante ar-gomento relativo all’assegno sosti-tutivo dell’accompagnatore milita-re, istitutito dalla legge 288 del2002. Tuttavia si auspica il rag-giungimento di una legge definiti-va a regime adeguata ad un con-gruo stanziamento al fine di assi-curare le esigenze di tutti i soci. De

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VITA ASSOCIATIVA

L INCONTRO 7

Fazio ha ringraziato gli intervenu-ti per la fiducia ripostagli sottoli-neando il continuo e crescente im-pegno verso i lavori che si dovran-no intraprendere per il prossimotriennio. Nei giorni successivi ilneo eletto Consiglio Regionale haproceduto alle elezione del Presi-dente, dei tre Vice-Presidenti e delcollegio dei Sindaci Revisori comedi seguito riportato:- Presidente regionale:Prof. Carmi-ne De Fazio;- Vice Presidenti: Cesare Canino,Bartolomeo Verduci, al quale vie-ne riconfermato l’incarico di Se-gretario regionale, e Pasquale Ca-labrese;- Collegio dei sindaci revisori:Dott. Giovanbattista Manduca,Giuseppe D’Amico, Rocco Ber-tucci. Supplenti : Dott. Aldo Farinae Dott. Nicola Raffaele.Il Presidente De Fazio, nel rinno-vare il ringraziamento per la fidu-cia a lui riposta, auspica il continuoimpegno da parte di tutto il Consi-glio Regionale dell’AICG Calabrianeo eletto a continuare con lo stes-so spirito verso la conquista di tut-ti quei settori indispensabili allaBenemerita categoria.

Assemblea annuale dei sociEmiliano – Romagnoli

dell’A.I.C.G. Bologna 24 aprile2010.L’Assemblea si è svolta in alcunilocali del Palazzo Grassi, antico ebellissimo edificio sito nel centrostorico di Bologna.Presiede l’Assemblea il Vicepresi-dente Nazionale Prof. Alvise Ta-glietti il quale nomina segretariodell’Assemblea il Prof. Attilio

Assemblea RegionaleEmilia-Romagnadi Attilio Princiotto

Princiotto.Il Presidente porta i saluti della se-de centrale e del Presidente in par-ticolare, nonché i saluti e gli augu-ri di buon lavoro da parte del Pre-sidente del Consiglio Nord-Italia,Comm. Antonio Rampazzo.È presente il Vicepresidente pro-vinciale dell’Associazione Com-battenti e reduci, Sig. Orsi, il qua-le dichiara che i valori a cui si ispi-ra l’A.I.C.G., quali la pace, la soli-darietà e gli ideali di patria, sonogli stessi della sua associazione.Bisognerebbe però impegnarsi a ri-muovere tutti quegli ostacoli e itanti terribili avvenimenti che im-pediscono che questi valori sianoappresi dai giovani, i soli che pos-sono veramente migliorare le cosee permetterci di sperare in un futu-ro migliore.Il socio Arrigo Canosi porta al-l’Assemblea i saluti e gli auguri dibuon lavoro da parte del Presiden-te provinciale dell’AssociazioneNazionale Vittime Civili di Guer-ra, Dott. Zamboni.Si dà lettura dei tanti telegrammi diauguri e di scuse per non essere po-tuti intervenire, tra i più significa-tivi quelli del Presidente del Con-siglio Nord-Italia dell’A.I.C.G.,Comm. Antonio Rampazzo e dellaPresidente della Provincia di Bolo-gna, Sig.ra Beatrice Draghetti.I lavori procedono con la letturadei documenti assembleari.La relazione morale inizia con uncenno, necessariamente breve, allastoria di Bologna.Seguono alcune considerazioni suicosiddetti modelli che la societàmoderna offre: sembra che l’uomosia valutato in base a quanto pos-siede. Conseguentemente l’attivitàdi ciascuno è volta alla realizzazio-ne del profitto maggiore a qualun-

que prezzo; la vita risulta freneticae senza soste.A questo punto si parladell’A.I.C.G.. Uno sguardo allastoria dell’Associazione è semprenecessario per richiamare allamente i successi ottenuti e conse-guiti soprattutto grazie allo spiritounitario e al valore della solidarie-tà che hanno regnato al nostro in-terno, valori che bisogna semprerinnovare e corroborare e che sifondano sull’unità. È superfluo ri-cordare che disuniti saremo sempresconfitti. Oggi c’è qualcuno con-vinto che bisogna distruggere perpoi ricostruire, creare disordine perfare ordine. È importante inoltrecollaborare con le Associazioniconsorelle per avere forza nell’af-frontare i nostri problemi, tanto piùimportanti se consideriamo la for-tissima riduzione del numero degliinvalidi di guerra per ragioni ana-grafiche. Bisogna anche tener con-to dei più colpiti. Purtroppo, anco-ra oggi, per ottenere qualche risul-tato, ci vengono chiesti molti sa-crifici che diventano sempre piùpesanti col passare degli anni;riempie di amarezza constatare chei politici si mostrano spesso indif-ferenti.A livello locale l’A.I.C.G. ha par-tecipato a tutte le manifestazioni eai convegni a favore della pace ot-tenendo attestazioni di stima daparte delle istituzioni e dei politicilocali. Si deve a questo la conces-sione della gratuità della sede daparte del Comune. Abbiamo soste-nuto le decisioni prese dalla sedecentrale anche se non tutte sonostate pienamente condivise. Il Con-siglio Regionale ha deciso di assu-mersi l’onere del pagamento dellatessera di tutti i coniugi superstiti:si è trattato di una manifestazione

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matiche inerenti le modifiche alloStatuto sociale e prima del terminedei lavori, viene comunicato il ri-sultato delle votazioni per l’elezio-ne del nuovo Consiglio. In ordinealfabetico, i nove componenti delConsiglio regionale dell’Emilia-Romagna sono: Arrigo Canosi,Giovanni Ceccarelli, Innocenza DiGiovanna, Sergio Natalini, IoleNeri, Attilio Princiotto, Rina Ruf-faldi, Domenico Sassoli, AlfonsoStefanelli.

di simpatia. A livello Nazionaledobbiamo ottenere un più adegua-to assegno sostitutivo dell’accom-pagnatore militare, miglioramentidella pensione, ferma da vent’anni,e della reversibilità che dovrebbeapplicarsi anche a coloro che han-no assistito l’invalido oltre che alconiuge. Si passa ai ringraziamen-ti e si esprime un affettuoso ricor-do verso i soci che ci hanno lascia-to.Il Presidente Taglietti approva sen-za riserve la Relazione e si congra-tula con chi l’ha elaborata; in essasono esposti i problemidell’A.I.C.G. a livello Nazionale esono anche suggerite delle soluzio-ni. Riferisce poi sulle iniziative esugli impegni della Sede Centrale,sugli incontri recenti con i parla-mentari che seguono le nostre ri-vendicazioni i quali fino ad ora sisono mostrati disponibili nel cer-care soluzioni adeguate; prossima-mente ci sarà un altro incontro chedovrebbe fissare dei punti fermi.La Neri chiede un maggiore inte-ressamento per i coniugi superstitie in particolare che venga tenutapresente la situazione dei singles.In risposta Stefanelli ribadisce conforza che da sempre egli ha soste-nuto il grande ruolo dei coniugi neiconfronti del grande invalido e haportato avanti l’esigenza di un trat-tamento dignitoso, senza dimenti-care tutti coloro, familiari e non,che hanno assistito l’invalido.La decisione del Consiglio Regio-nale di accollarsi la quota associa-tiva dei coniugi superstiti suscitaqualche critica. Secondo alcuni sa-rebbe un offesa per i sudetti coniu-gi. L’Assemblea approva a mag-gioranza la decisione del Consi-glio. Alcuni osservano che bisognatener conto anche delle vedove dei

grandi invalidi per servizio.Stefanelli osserva che negli ultimianni si sono stabiliti buoni rappor-ti di collaborazione con alcune as-sociazioni consorelle, le quali alcontrario ci hanno avversato quan-do siamo sorti come A.I.C.G.. Bi-sogna proseguire su questa linea.Considerando che nel prossimo au-tunno ci sarà l’Assemblea Nazio-nale, invita tutti a partecipare e adare come sempre un nostro im-portante contributo di idee e disuggerimenti. Ribadisce l’esigenzadell’unità, fondamentale nella no-stra associazione. Tuttavia nelle ri-vendicazioni bisogna tener contodei più colpiti: il rispetto delle dif-ferenze, a suo parere, è democra-zia. È giusto che i più colpiti ab-biano un trattamento adeguato allagravità delle loro mutilazioni.Si affronta adesso la questione del-le modifiche allo Statuto. Vieneletto il documento che il Presiden-te Nazionale ha inviato ai presi-denti dei Consigli Periferici perchéle proposte in esso contenute, e chesono state elaborate dalla Commis-sione ad hoc riunitasi a Roma nelfebbraio ultimo scorso, venganoesaminate e valutate, respinte o ap-provate, prima dai Consigli perife-rici e, successivamente dalle As-semblee locali. Il Presidente Ta-glietti sollecita interventi e sugge-rimenti sui singoli punti, su ciascu-no dei quali l’Assemblea si pro-nuncerà con un voto. D’altra parteprecisa che non si tratta di modifi-care ora lo Statuto, ma solo di pre-sentare le proposte all’AssembleaNazionale dei soci, la quale sola hail potere di modificare lo Statutoanche se, prima di entrare in vigo-re, questo dovrà essere approvatodall’autorità tutoria.Dopo un amplio dibattito sulle te-

Visita aPalazzo Grassidi Innocenza Di Giovanna Righini

Il ventiquattro aprile scorso, nellacornice di Palazzo Grassi, ora sede

del Circolo Ufficiali dell'Esercito,si è tenuta l'Assemblea Regionaledell'A.I.C.G. dell'Emilia-Roma-gna.Palazzo Grassi è uno degli edificipiù rappresentativi della città perl'antica origine medievale ed ilpregio architettonico. Infatti, conCasa Isolani, è un esempiodell'edilizia bolognese del XIIIsecolo. La facciata è caratterizzatadal portico sostenuto da travilignee a stampella con sporti su cuisi eleva il muro di mattoni a facciaa vista con finestre monofore delXIII e XIV secolo decorate interracotta. Una grande portaduecentesca ogivale, ornata da unbellissimo fregio in cotto, caratte-rizza la facciata. Il Palazzo, appar-tenuto ai canonici, fu acquistatodalla famiglia Grassi, una delle piùautorevoli della città, nel 1466 e ri-mase in suo possesso fino al 1848quando si estinse il ramo bologne-se in linea maschile. Nel 1865 fuacquistato dal demanio e la suafacciata, allora assai malridotta, fu

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puntellata in previsione di una de-molizione che fortunatamente nonavvenne, così fra il 1910 e il 1913il Palazzo fu restaurato. Varcato ilcancello, nel quattrocentesco cor-tile interno, sono degni di nota gliintagli della scultrice Properzia deRossi e la Madonna con Bambinoin terracotta del XVI secolo. Al-l'interno destano ammirazione lagalleria ornata da stucchi di CarloNessi, le prospettive seicentesche atempera di Andrea Monticelli e laCappella gentilizia con l'Immaco-lata e gli angeli di sorprendente ef-fetto scenografico. Qui nel 1704 loscultore Giuseppe Mazza ha ese-guito le decorazioni in stucco,mentre quelle pittoriche sono diErcole Graziani. La cappella è sta-ta di recente riportata al suo origi-nale splendore per l'interessamentodel critico d'arte Vittorio Sgarbi ein tale occasione è stata sostituitala vecchia finestra con una bellavetrata policroma, nel cui centrospicca la figura di Santa Barbara,mentre nei tondi della cornice so-no rappresentati i simboli dei santiprotettori dei vari corpi militaridell'esercito.In questa piccola ma armoniosacappella, Don Marco Giovannelliha celebrato la Santa Messa in suf-fragio dei soci defunti prima di co-minciare i lavori assembleari inun'ampia sala col soffitto dipinto afigure allegoriche musicanti dovespesso si tengono concerti aperti alpubblico.È sempre bello ritrovarsi periodi-camente raccontarsi l'anno trascor-so, anche se non manca mai la ve-na triste per la mancanza di quelliche nel frattempo ci hanno lasciati.La loro mancanza e le loro mutila-zioni pesano come macigni sui su-perstiti.

Assemblea RegionaledelleMarcheAncona,13 maggio 2010,presso “Museo TattileStatale Omero”

contro, stampato proprio ad Anco-na.Nel c. a., quindi, anche nellaRegione Marche l’A.I.C.G. tagliail traguardo del "trentennale" dellasua costituzione, che ricorre esat-tamente nel 2010. La Relazione lorievoca e celebra senza retorica,menzionando anzitutto, come det-to, i nomi, la Provincia di residen-za e la data del decesso degli Iscrit-ti che hanno fatto con tutti noi untratto di strada, più o meno lungo,per poi lasciarci, talora inaspettata-mente; Conti invita a rivolgere lo-ro un commosso pensiero e, al ter-mine della lettura, un minuto diraccoglimento:Pasqualino Bosi (Ancona: 1987)Francesco Casciola (Ancona:1987)Otello Brazzoli (Ancona: 1987)Giuseppe Fava (Ancona: 1998)Carlo Giambartolomei (Pesaro:1996)Eugenio Mengarelli (Ancona:1984)Pacifico Morganti (Ascoli Piceno:1994)Giorgio Nicolini (Ancona: 1998)Mario Paolasini (Ancona: 1994)Agostino Perini (Ancona: 1987)Ezio Pieroni (Ancona: 2009)Leonardo Sabbatini (Ancona:1992)Renato Simonetti (Pesaro: 2002)Ennio Tomassini (Pesaro: 2009)Nazzareno Tommasini (Pesaro:1993) :Oreste Virgini (Macerata: 1985)Guardando ai 30 anni trascorsi,possiamo affermare di essere statipressochè sempre tutti uniti sugliintenti di fondo, quanto rispettosidelle opinioni espresse e sostenuteda ciascuno, se pure divergenti; in-timamente consapevoli in ogni cir-costanza delle difficoltà incontrate

Il Presidente uscente porge ai presentiun caloroso saluto, confermando la

partecipazione del Presidente Na-zionale, dall’Assemblea acclamatoa presiederne i lavori. E’ nominatoil Segretario, che dà lettura del-l’ODG, contenuto nell’avviso diconvocazione, e gli adempimentidi rito sono sbrigati rapidamentecon la nomina del Collegio degliScrutinatori.Conti chiede la parola: informa chela prima parte della Relazione Mo-rale è stata dedicata a rievocare i 30anni di cammino del Consiglio Re-gionale dell’A.I.C.G. delle Mar-che; anticipa che leggerà personal-mente in Braille i nominativi dei16 Soci deceduti in questo periodo,Ciechi di Guerra sia ex Militari cheVittime Civili.Alcuni di essi facevano parte delpiccolo gruppo che, ritrovatosi adAncona nel giugno del 1980, misele basi e diede vita al ComitatoMarche dell’Associazione ItalianaCiechi di Guerra, aderendo conconvinzione ai suoi Valori fondan-ti ed alle finalità: il 22 marzo, in-fatti, a Roma, presso la DOMUSPACIS - una coincidenza?- la pri-ma Assemblea Nazionale dei Cie-chi di Guerra Italiani (circa 200G.I.) aveva approvato alla unani-mità lo Statuto associativo.Il Generale Ammannato commen-tava fiduciosamente l’evento, nel-l’editoriale nel numero 0 dell’In-

di Claudio Conti

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razioni contenuti nella “MozioneProgrammatica”, approvata daquesta stessa Assemblea l’11 otto-bre del 2008, specificamente nelprimo punto (segue la citazione te-stuale):I Soci dell’A.I.C.G.-Marche:“- Da cittadini consapevoli inten-dono confrontarsi con senso di re-sponsabilità con la situazione ge-nerale del Paese, che evidenzial’accentuarsi della crisi sociale incorso e le difficoltà economiche incui versano, ad esempio, oltre amolte categorie di “pensionati”, ilavoratori dipendenti – non solo iprecari - a causa del ridotto potered’acquisto delle retribuzioni.”Il resoconto sull’attività svolta sisofferma su taluni aspetti della vi-ta interna.Tra gennaio e febbraio hanno rin-novato l’iscrizione per il c.a. 17Ciechi di Guerra (erano 19 nel2009) e 7 Vedove. Due Soci, infat-ti, come sopra riferito, ci hanno la-sciato nello scorso anno.Tutti i Consiglieri, anche qualchesocio, hanno collaborato agli im-pegni loro sollecitati: un aiuto im-portante lo fornisce il Vicepresi-dente Francesco Raone.Lo Statuto prevede che l’ammini-strazione contabile degli OrganiPeriferici sia sottoposta a control-lo e verifica da parte di un “Colle-gio di Sindaci Revisori”, nominatodal Consiglio.L’Associazione attende da parte diquelli in carica l’accettazione dellanomina a conferma, che spetta alnuovo Consiglio che sarà elettodall’Assemblea: si tratta di veriamici, professionalmente qualifi-cati e di indiscusso spessore mora-le. Designati dopo l’Assembleadell’ottobre 2008, gli stessi, già inpassato, avevano assolto l’incarico,

molteplici interrogativi, di frontealle difficoltà di ottenere stanzia-menti giudicati congrui alle richie-ste della categoria.Un sano realismo sprona anzituttoa battersi strenuamente per mante-nere alcuni diritti acquisiti, da rite-nersi imprescindibili, quali la cer-tezza del carattere risarcitorio del-le Pensioni di Guerra, la perequa-zione annua, una Riversibilità -quanto meno decorosa - e l’Asse-gno Sostitutivo dell'Accompagna-tore Militare, finalmente messo aregime.Sollecitato da quest’ultime consi-derazioni, nel corso della discus-sione il Presidente Nazionale rag-guaglierà sull’esito di un incontro,tenutosi il 4 maggio u. s., con ungruppo di Parlamentari. Gli On.Deputati e Senatori incontrati nel-la riunione promossa dalla dirigen-za, hanno ribadito l’intento di so-stenere l’iter dei provvedimenti fat-ti presentare, con priorità per l’an-noso problema “dell’assegno sosti-tutivo”, da tempo all’esame dellaVI Commissione del Senato.Per il resto, cominciano lentamen-te a farsi strada se non un ripensa-mento, certo più consapevoli ri-flessioni: hanno ancora sensoespressioni del tipo "progetti, pro-grammi, obiettivi futuri"? Forse, sì,oggi, solo a patto che ci guidi unarealistica coscienza civica, rivendi-cando aumenti dei trattamenti pen-sionistici sempre ben calibrati e,considerati non rinunciabili, perchémirati (volti cioè a sanare, possi-bilmente, taluni squilibri residuali,mediante qualche ritocco tabellare,per lo più molto difficile da conse-guire).A ben guardare, a questo realismoe ponderato senso di misura sonoimprontati i concetti e le conside-

e via via superate, grazie appuntoad una “unità” ben al di sopra di in-teressi eccessivamente corporativi.La manifestazione a Roma del 20maggio 2009 ha fornito l'occasio-ne per una seria riflessione sia re-trospettiva sia sul presente: essa,come i partecipanti si auguravano,ha concorso a rafforzare la consa-pevolezza del cammino percorso edello stato di salute dell’Associa-zione, in presenza di un “dissenso”interno emerso ma circoscritto; neè uscita senza dubbio legittimata lasoddisfazione per i lusinghieri suc-cessi conseguiti, quasi tutti con-centrati nel primo decennio 1980-90, per merito della dedizione dei"Fondatori" e dei "pionieri", asse-condati dal convinto sostegno ditanti altri (i gregari sono altrettan-to preziosi!!).Gli avvenimenti del 2008, non pro-prio inattesi, hanno certamente tur-bato nella regione Marche questopercorso, che è stato ripreso, man-tenendo al locale Consiglio il ca-rattere di una “famiglia”.Ma l’invito è oggi a guardare‘avanti’: particolarmente impor-tante è dunque la presenza nume-rosa dei Soci marchigiani a questilavori, per il contributo di idee checertamente sapranno e vorrannooffrire per la conferma o la rifor-mulazione degli obiettivi su cui ilnuovo Consiglio dovrà basare lasua attività sul territorio, nonchéper la trattazione ed il sostegno al-le problematiche associative di piùpreminente attualità.Nel 2010, primo decennio del se-colo XXI e del "Terzo Millennio",a oltre 60 anni dalla fine del Se-condo Conflitto Mondiale, fatto se-gno presso l’Opinione Pubblica piùdi oblio che di memorie, per noi -Vittime dello stesso - si pongono

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Con rammarico la PresidenzaNazionale riporta su queste colonne

il verbale dell’Assemblea dei socitoscani che ha posto un puntofermo alla benemerita attivitàsvolta dal Consiglio della RegioneToscana nei lunghi anni di attivitàrivendicativa in favore dei ciechi diguerra e per servizio militare. E’ laprima volta che dobbiamo prendereatto di un avvenimento associa-tivo che non poca apprensione su-scita nell’animo di tutti, poiché la-scia intendere il punto di arrivo diuna parabola a cui non vorremmoassistere.

*Verbale dell'Assemblea dei SociA.I.C.G. Toscana: 29 maggio 2010

Il giorno 29 maggio 2010, si è riu-nita a Firenze, presso l'ex CasermaVannini nella sala delle riunioni"Amedeo d'Aosta”, l'Assembleadei Soci del Consiglio RegionaleToscana dell’A.I.C.G..I lavori hanno avuto inizio in se-conda convocazione alle ore 10:30.Apre i lavori il Vicepresidente delConsiglio Toscano, Prof. MatteoBonetti, il quale saluta i Soci pre-senti, il Presidente Nazionale, Gr.Uff. Italo Frioni e il Vicepresiden-te Nazionale, Prof. Marcello Io-metti che partecipano alla Assem-blea. Indica quale Presidente del-l'Assemblea stessa il PresidenteNazionale, Italo Frioni a cui fa se-guito la relativa elezione alla una-nimità.Il Presidente Nazionale Frioni, asua volta, procede all'elezionedegli altri organi assembleari. Susuo suggerimento viene eletto Vi-

anche a lungo, ovviamente a titolodel tutto gratuito; Revisori e Con-sulenti, prodighi all’occorrenza diconsigli e di utili richiami;è doveroso menzionarne i nomi:Dr. Andrea Masini, Dr. Paolo Pe-rucci, Dr. Giacomo Vallesi.I presenti anticipano a questo pun-to della Relazione il grato apprez-zamento con un vibrante applauso,che verrà ripetuto dopo la letturadel circostanziato verbale daglistessi redatto e sottoscritto.Ugualmente utile è sembrato recu-perare contatti e stabilire relazionicon le più rappresentative Associa-zioni consorelle, A.N.M.I.G. edA.N.V.C.G.; si tratta, del resto, diuna direzione, parallela e conver-gente con l’impegno in campo na-zionale.Un rapido cenno sull'aspetto stret-tamente finanziario della gestioneamministrativa. In proposito vieneespressa soddisfazione sul buonstato di salute della cassa associati-va, almeno per quello che concernele necessità di funzionamento, vi-sto che l'Avanzo di Esercizio o Sal-do Finale contabile al 31/12/2009fa registrare un incremento di €442,48, che per altro molto poco siaddice ad una Associazione rico-nosciuta “ONLUS”.Si fa rilevareche da sempre (cioè sin dall’ele-zione del primo Consiglio Regio-nale-Marche, nel lontano 1980), trale uscite non figurano quelle a tito-lo di rimborso quali le spese tele-foniche, benzina, oneri per viaggidi spostamento, e quante altre iConsiglieri possano aver incontra-to nel corso e a motivo della ge-stione della cosa associativa: taleimpegno, a non gravare sul bilan-cio associativo è stato volontaria-mente assunto da tutti i Consiglie-ri, e non soltanto dal Presidente!

Con distinte votazioni l’attivitàsvolta, le linee guida e le valuta-zioni propositive contenute nellaRelazione Morale e nei Documen-ti Contabili, sono approvate convoto unanime.L’Assemblea passa a trattare il 4°punto all’ODG: esame di alcunequestioni di natura statutaria. Sullaproposta di estendere al coniuge edai figli maggiorenni il diritto diiscrizione si susseguono diversi in-terventi. Vengono manifestate ingenerale delle perplessità, che siriassumono nel dubbio che i con-giunti, per lo più non al correntedei problemi associativi attuali,diano la disponibilità a divenireSoci per farsi carico degli stessi. IlPresidente Frioni esprime dal suocanto fiducia e sostiene che occor-ra perseguire tale speranza, in con-siderazione degli allarmanti fattorianagrafici che già si evidenziano,limitando l’attività degli OrganiPeriferici.Di qui all’Assemblea Nazionalefissata a Verona la questione andràapprofondita, fermo restando chela facoltà di apportare modificheallo Statuto spetta esclusivamentealla sovranità dell’Assemblea.I lavori proseguono: formulata larosa indicativa delle candidature, siprocede alla votazione per l'elezio-ne del Consiglio Regionale. Loscrutinio dà il seguente risultato:votanti n. 16, incluse 3 deleghe.Preferenze riportate:Claudio Conti: 14- Pietro Mastruc-ci: 13 - Renzo Serenelli: 11 - Fran-cesco Raone: 10 Lorenzo Damia-ni: 8- Ezio Tamburini: 5 - Giovan-ni Mazzolini: 1 -.I primi 5 nominativi compongonoil nuovo Consiglio Direttivo, ri-confermato in tutti i suoi elementi.

Il Consiglio Regionaledella Toscana ha cessatola sua attività

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L INCONTRO 12

cepresidente, Marcello Iometti esegretario Magda Ajello. Circa lanomina del collegio degli Scruti-natori, il Presidente suggerisce dirinviarla al momento in cui saràtrattato il punto all'ordine del gior-no relativo al rinnovo del Consi-glio A.I.C.G..L’Assemblea concorda unanime-mente. Viene data lettura della Re-lazione Morale sull'attività svoltanell’anno 2009 e del conto consun-tivo 2009 redatti a cura del vice-presidente, Matteo Bonetti.Il Prof. Bonetti si sofferma sul ri-cordo dello scomparso PresidenteElio Ciampi, ricordo a cui si asso-cia il Presidente Nazionale con laproposta di un minuto di raccogli-mento.Successivamente il Presidente Na-zionale svolge le comunicazionisulle attività in atto in campo na-zionale tese ad ottenere la messa aregime dell'assegno sostitutivo del-l'accompagnatore militare e l'esten-sione dello stesso a tutti gli aventititolo, nonché l'accoglimento degliaumenti richiesti sul trattamentopensionistico di tutte le pensionidirette e indirette e ciò in accordocon le altre Associazioni cointeres-sate.Vengono quindi messi ai voti i do-cumenti relativi alle attività svoltenel 2009 e al consuntivo, che ven-gono approvati all’unanimità daipresenti.Giunti al momento di procedere al-l'elezione del nuovo Consiglio Re-gionale, il Presidente dell'Assem-blea ha constatato l'indisponibilitàdei presenti d'essere eletti a Consi-glio, pertanto: sulla base della deli-berazione assunta in sede di As-semblea dei Soci del 17 ottobre2009 e successivo Consiglio diret-tivo, apre il dibattito nel quale in-

vita tutti i presenti ad esprimersi inmerito all'opportunità di dichiararecessata l'attività dell'organo asso-ciativo Toscano demandando allaPresidenza Nazionale tutte le com-petenze relative.Il Vicepresidente, Bonetti chiedechiarimenti circa la destinazionedel patrimonio sociale e, a margi-ne, propone che la partecipazionedei Soci toscani alla prossima As-semblea Nazionale sia agevolatadal patrimonio stesso.Su proposta della socia Franca Te-sti, condivisa da tutti i presenti,viene espressa l'esigenza che il Vi-cepresidente del ConsiglioA.I.C.G. Toscana, Matteo Bonetti,assuma l'incarico di rappresentarepresso la Sede nazionale gli inte-ressi degli iscritti toscani.Dopo un approfondito dibattito,l'Assemblea assume e formalizzala seguente deliberazione:I soci residenti nella regione To-scana in regola con la quota d'iscri-zione all’A.I.C.G., riuniti in As-semblea ordinaria il giorno29/05/2010, constatata l’impossi-bilità di adempiere al dettato statu-tario con l'elezione del ConsiglioRegionale Toscano per mancanzadi iscritti a ciò disponibili;- avuta assicurazione dal Presiden-te Nazionale, Italo Frioni, presentealla riunione circa la continuità e laconsistenza dei rapporti tra la basetoscana e la Sede centrale inerentiagli interessi degli iscritti stessi edell'Associazione tutta;- udite le proposte del Vicepresi-dente, Matteo Bonetti, e della so-cia Franca Testi, nonché i suggeri-menti forniti dal segretario nazio-nale dell’Associazione, anch'essopresente ai lavori;- esaminato il dettato statutario eregolamentare dell'A.I.C.G., deli-

bera con voto unanime:1. la cessazione dell'attività delConsiglio Regionale A.I.C.G. To-scano, demandando al Prof. Cav.Matteo Bonetti l'incarico di attiva-re le procedure amministrative econtabili conseguenti, in accordocon la Sede centrale;2. di vincolare la Sede centrale alrimborso delle spese di soggiornoche gli iscritti toscani affronteran-no per la partecipazione all'Assem-blea Nazionale che avrà, luogo nel-l’ottobre 2010;3. di invitare l'Ufficio di Presiden-za Nazionale a nominare quale de-legato della Sede centrale presso iSoci Toscani il Prof. Cav. MatteoBonetti;4. di impegnare la Sede centrale afavorire per i Soci toscani incontriperiodici per trattazioni di proble-mi associativi.Alle ore 13 il Presidente dell'As-semblea Italo Frioni, non essendoargomenti da esaminare, dichiarachiusi i lavori.

Tra gli articoli della norma che allafine di luglio ha apportato una serie

di modifiche al Codice della Strada,vi è infatti anche quella che final-mente risolve l'annosa questionedella mancata adozione, da partedel nostro Paese, del contrassegnoeuropeo per disabili. Ora però serveil Regolamento di Attuazione e laratifica di quello stesso contrasse-gno europeo, che rendano concre-tamente operativo il provvedi-mento. Alla fine, dunque, sembraproprio che la Legge 120/10 del 29

Contrassegno EuropeoApprovata la legge, mancaancora qualche passaggioTratto da Press-In anno II n. 2278

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LEGISLAZIONE

L INCONTRO 13

luglio scorso - conversione del Di-segno di Legge n. 1720, che dal 13agosto ha apportato una serie dimodifiche al Codice della Strada -abbia risolto l'annoso problemadella mancata adozione, da partedel nostro Paese, del contrassegnoeuropeo per disabili, già prescrittoben dodici anni fa (4 giugno 1998)dalla Raccomandazione 98/376/CEdel Consiglio Europeo. E diciamo"sembra" perché in realtà mancaancora il Regolamento di Attua-zione che renda concretamenteoperativo il provvedimento. Ma an-diamo per ordine e proviamo a ri-capitolare i principali passaggi diuna questione di cui tante volte cisiamo occupati in questi anni.Già qualche mese fa avevamo datonotizia del Disegno di Legge n.1720 e della "giusta strada" che es-so aveva imboccato. Per l'occasio-ne avevamo anche ricordato l'In-terrogazione Parlamentare elabora-ta nel 2009 dalla Lega Arcobaleno- federazione di associazioni impe-gnate sui problemi della disabilitàe dell'handicap, costituita nel di-cembre del 1998 e aderente allaFISH (Federazione Italiana per ilSuperamento dell'Handicap) - pre-sentata alla Camera dai deputatiMaria Antonietta Farina Coscioni,Maurizio Turco, Elisabetta Zampa-rutti, Rita Bernardini e Marco Bel-trandi, con la quale era stato chie-sto quali iniziative di carattere nor-mativo si intendessero intraprende-re per consentire «l'adozione in Ita-lia del contrassegno disabili previ-sto dalla Raccomandazione98/376/CE del Consiglio Europeodel 4 giugno 1998», a partire dal-l'abrogazione del comma 1 dell'ar-ticolo 74 del Codice della Privacy(Decreto Legislativo 196/03). In-fatti, il contrassegno italiano - ciòche è ormai ben noto - si diversifi-ca da quello europeo per il colore e

le diciture, ma il problema è cheambedue recano davanti il pitto-gramma ONU dell'individuo incarrozzina, mentre nel Codice del-la Privacy del 2003 - al citato arti-colo 74, comma 1 - è stabilitoespressamente che «è proibito ri-portare sul fronte del contrassegnoil pittogramma o diciture da cuipossa desumersi la qualità di disa-bile dell'intestatario». E vale la pe-na ricordare anche che la mancatalegiferazione in questo settore hacausato in questi anni numerosi di-sagi a persone con disabilità al-l'estero, spesso costrette a pagaremulte salate. Torniamo quindi allaLegge 120/10, approvata il 29 lu-glio scorso, che si occupa del con-trassegno all'articolo 58. Vale lapena citarlo integralmente: «Art.58. (Modifiche all'articolo 74 delcodice in materia di protezione deidati personali, di cui al decreto le-gislativo 30 giugno 2003, n. 196,concernente contrassegni su veico-li a servizio di persone invalide). 1.All'articolo 74 del codice in mate-ria di protezione dei dati personali,di cui al decreto legislativo 30 giu-gno 2003, n. 196, sono apportate leseguenti modificazioni: a) al com-ma 1, le parole: "di simboli o dici-ture dai quali può desumersi la spe-ciale natura dell'autorizzazione pereffetto della sola visione del con-trassegno" sono sostituite dalle se-guenti: "di diciture dalle quali puòessere individuata la persona fisicainteressata»; b) il comma 2 è sosti-tuito dal seguente: «2. Per fini dicui al comma 1, le generalità e l'in-dirizzo della persona fisica interes-sata sono riportati sui contrassegnicon modalità che non consentonola loro diretta visibilità se non incaso di richiesta di esibizione o dinecessità di accertamento». Ebbe-ne, «tale articolo - come rilevaBruno Tescari, presidente della Le-

ga Arcobaleno - apre la via alla ra-tifica parlamentare del CUDE(Contrassegno Unificato DisabiliEuropeo)» e tuttavia nel testo del-la legge «non si trova cenno sul-l'emanazione del relativo Regola-mento di Attuazione ciò che pro-voca un problema: il nuovo con-trassegno, infatti, non può esserestampato se non si stabiliscono tut-ti gli elementi insiti nello stessocontrassegno europeo; è perciò in-dispensabile che quest'ultimo siaratificato dal Parlamento e che unRegolamento ne stabilisca i termi-ni del rilascio».Vi è poi un altro problema non se-condario che a parere di Tescari re-sta tuttora irrisolto, ovvero «se nelnuovo contrassegno sia possibileinserire un chip - non previsto nelCUDE, ma nemmeno da esso ne-gato - in grado di leggere le targheda inserire in tutti gli archivi datidelle numerose e crescenti ZTL(Zone a Traffico Limitato) italia-ne». Un'altra questione - quelladella ZTL - pure più volte affron-tata su queste pagine.Secondo il presidente della LegaArcobaleno, quindi, «è necessarioche si presenti una proposta di leg-ge o altro atto parlamentare, con ilquale ratificare il CUDE e accom-pagnare il rilascio di quest'ultimo -quando necessario - con un conge-gno atto a segnalare l'ingresso nel-le ZTL del veicolo al servizio deldetentore del contrassegno». L'ap-provazione della Legge 120/10 èstata dunque molto importante, maper risolvere concretamente la que-stione - affrontando positivamenteanche quella del passaggio nelleZone a Traffico Limitato - è neces-sario qualche altro passaggio che siauspica possa avvenire in tempibrevi.

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SOLIDARIETÀ

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Giovanni di Dio». Il progetto del-l’Afmal, che ha ormai più di ventianni, ha realizzato cinque mila in-terventi chirurgici di cataratta edoltre 20mila visite ambulatoriali.Tanti di questi interventi, tremilaalmeno, sono stati effettuati daGiorgio Lofoco, primario di chi-rurgia oculista al San Pietro di Ro-ma. «In questi Paesi – dice – la ce-cità provocata dalla cataratta non èuna semplice invalidità.È molto di più. Parliamo di nazio-ni dove non esistono certo pensio-ni di invalidità e altri aiuti. Non ve-dere significa essere tagliati fuoridalla vita civile, perché non si hapiù la possibilità di pescare o di an-dare a caccia, e quindi la possibili-tà di procurarsi il cibo e vivere. Ilcieco, spesso, è emarginato nellaforesta. Poi va aggiunta la schiavi-tù del bambino che gli è assegnatodalla comunità che deve assisterlo.Un bambino che non giocherà co-me gli altri, che non potrà andare ascuola.Un intervento che da noi è di rou-tine, sia pure delicato, è per lorouna bacchetta magica». La prossi-ma missione sarà guidata dal suoprimo assistente, Umberto Sterpet-ti. Cosa spinge questi italiani amissioni del genere che richiedonogrande impegno e sacrificio incambio di nulla? «Fa parte dei do-veri del medico – dice Lofoco –occuparsi dei più deboli. In questicasi ci ripaga il sorriso di gioia del-le persone che dopo anni vedono laluce».In giro solo per un sorriso.Gli italiani all’estero fanno anchequesto. Dottori e infermieri del-l’Afmal in partenza per la Tanza-nia Opereranno i poveri che sof-frono di cecità permanente: coin-volti molti bambini

Ma anche la gioia, poi, quando ria-prono gli occhi e rivedono la luce,va moltiplicata per due. Padre Ge-rardo D’Auria è un po’ l’anima diquesto sforzo per ridare la luce cheogni anno fa partire da Roma unaéquipe di medici e infermieri: «Ipoveri – dice – sono uomini comenoi, condannati all’emarginazioneed ad una durissima e umiliantelotta per la vita.È una condizione ingiusta ed è do-vere di tutti noi adoperarci per ren-derla meno difficile».Con quest’ultima, partita a maggioe diretta in Tanzania, le operazioni'Ridare la luce' sono già venti.I volontari, quasi tutti dipendentidell’ospedale San Pietro di Romasulla Cassia, sono stati già in Ma-rocco, in Mali, in Benin, in Togo,in Ciad e per la seconda volta tor-nano adesso in Tanzania dove sa-ranno accolti per gli interventioculistici in una struttura delleMissionarie del PreziosissimoSangue. L’Afmal, che non ha sco-pi di lucro, ha potuto realizzarequeste missioni di volta in voltacon vari contributi, dell’Aeronau-tica Militare ad esempio, o delnostro Ministero degli Esteri equesta volta con l’appoggio deiLions Clubs International. Anto-nio Barnaba, dipendente del SanPietro, è il direttore dell’organiz-zazione.Come gli altri, impiegherà partedelle sue ferie per contribuire a ri-dare la luce ai poveri della Tanza-nia: «Tanti anni fa – dice – padrePier Luigi Marchesi, il generaledell’Ordine, chiese a noi laici unosforzo per rinnovare il carisma deiFatebenefratelli.Queste missioni sono un modo percontinuare a stare nel mondo nellostesso spirito del fondatore, san

ROMA. Malati lontani, non tanto enon solo per la lontananza:

Colombia, Sierra Leone, Filippine,Mali. Lontani per la distanza con lamedicina e le tecnologie occiden-tali, sicché anche una cataratta, chenei Paesi sviluppati si risolve in unquarto d’ora, in queste nazioni puòessere causa di cecità permanente.A questi pazienti, dal 1979 guardal’Afmal, l’associazione appuntoper i Malati Lontani, una ong chesi muove nello spirito dell’Ordineospedaliero Fatebenefratelli, fon-dato nel XVI secolo da Juan deDios, San Giovanni di Dio. L’Or-dine vanta adesso un migliaio distrutture in ogni parte del mondo.Per una piccola parte di questomondo è pronta a partire una nuo-va operazione di 'Ridare la Luce':destinazione Itigi in Tanzania dovei medici, gli infermieri e i tecnici,tutti volontari di strutture del Fate-benefratelli, opereranno i poveri diquei villaggi di cataratta. In Africaquesta affezione provoca una dop-pia schiavitù: quella della personache ne è affetta e quella del ragaz-zo che le viene affiancato e che de-ve provvedere a tutti i suoi bisognifino all’età di 18 anni. Quando glioculisti tolgono le garza dagli oc-chi dalla persona che hanno opera-to è come se si spezzassero le cate-ne di una doppia schiavitù.

di Giovanni RuggeroTratto da Press-IN anno II-n. 1485

In ferie inAfrica perridare la lucea chi non vede

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AMICI CHE CI LACSIANO

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Amici che ci lascianoLa Presidenza esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari.Consiglio Interregionale Nord-Italia- Costanza Manolli deceduta a Padova il 14/05/2010 all’età di 88 anni- Luigi Oliveri deceduto a Altare (SV) il 29/05/2010 all’età di 79 anni- Antonio Cipollone deceduto a Trieste il 23/06/2010 all’età di 92 anni- Bruna Codarini deceduta a Montecchio Maggiore (VI) il 17/07/2010 all’età di 67 anni

Consiglio Regionale Campania- Gaetano Colicchio deceduto a Carife (AV) il 26/06/2010 all’età di 89 anni

Consiglio Interregionale Emilia-Roamgna- Augusto Bizzo deceduto a Pontelagoscuro (FE) il 13/07/2010 all’età di 90 anni

Consiglio Interregionale Puglia-Basilicata- Carbone Angela deceduta a Bitonto (BA) il 07/05/2010 all’età di 86 anni

Anno XXVII n. 2 Maggio/Agosto 2010

Direttore: Direttore responsabile non-profit:Grande Ufficiale Italo Frioni Luca Giarrusso

Redazione: Comitato di redazione:Via Castelfidardo, 8 • 00185 Roma Antonio Marin, Antonio Poeta, Attilio PrinciottoTel. 06/483460 • Fax 06/4820449www.aiciechiguerra.it

Progetto grafico e impaginazione: Finito di stampare in Settembre 2010 dalla TipografiaMonia Bartolucci e Maria Luisa Badiani Abilgraph srl - Via Pietro Ottoboni, 11 • 00159 Roma

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Quadrimestrale dell’Associazione Italiana Ciechi di Guerra • Onlus

L INCONTRO

Errata corrige: Nel numero precedente de “L’Incontro” nella rubrica “Amici che ci lasciano”, nell’articolodedicato ad Elio Ciampi è stata erroneamente indicata come data di decesso il 3 marzo 2010, scusandoci conla famiglia e gli amici tutti riportiamo di seguito la data corretta : 24 febbraio 2010.

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Villabassa Villabassa Villabassa

Non basta ripeterlo tre volte, ma Villabassa e l’Hotel Bachmann sono una sicurezza per ilnostro soggiorno invernale.Ottima ospitalità, ottimo cibo, passeggiate poco impegnative, per gli sciatori pisteperfettamente preparate, serate musicali con fantasisti come Franz e Pasquale allafisarmonica.L’amicizia e la solidarietà sono il fulcro del soggiorno invernale perfettamenteorganizzato da Antonio Rampazzo per l’A.I.C.G..Le gare di scopone e la lotteria benefica a favore dei ciechi del Togo hanno messo inevidenza la grande generosità degli ospiti. La cena di gala con la presenza del Presidentedell’Associazione Turistica e lo scambio di doni, ha chiuso il nostro soggiorno dandoun’ulteriore riconoscimento al lavoro ultraventennale del Presidente dell’A.I.C.G.Nord-Italia, Comm. Antonio Rampazzo.

LE FILE SI ASSOTTIGLIANO, LE MALATTIE CI RENDONO PIU’ FRAGILI, MANON MOLLIAMO!Arrivederci nel 2011 – Marisa

(Poesia Indiani d’America)

Ti auguro tempo per trovare te stessoPer vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono

Ti auguro tempo anche per perdonareTi auguro di avere tempo

Tempo per la vita

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