Upload
others
View
2
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Open Innovation
Valentina Lazzarotti
LIUC – Università Cattaneo
1
Agenda
• Definizioni
• Diversi modi di intendere l’apertura- Variabili rilevanti
• Esempi di posizionamento
• Rischi e vantaggi
• Da cosa dipende in ultima analisi la scelta?
• Criticità
2
Definizioni
Innovazione tecnologica industriale è quel processo che
comprende le attività di sviluppo della tecnologia, di
progettazione, di produzione, di gestione e di marketing
associate alla commercializzazione di un prodotto/servizio (nuovo
o che rappresenta il miglioramento di un prodotto/servizio
esistente) o all’impiego di un nuovo (o migliorato) processo
produttivo
L’INNOVAZIONE è diversa dall’INVENZIONE
L’innovazione tecnologica in impresa
idee mercato
Il funnelfunnel dell’innovazione
Le fasi del processo di innovazione in impresa
Formazione dell’idea
Identificazione di opportunità di innovazione
Sfruttamento, Commercializza-
zione
Sviluppo: sperimentazione, ingegnerizzazione,
definizione del ciclo produttivo
Open innovation
• “Open innovation is the use of purposive inflows and outflows of knowledge to accelerate internal innovation, and expand the markets for external use of innovation, respectively. [This paradigm] assumes that firms can and should use external ideas as well as internal ideas, and internal and external paths to market, as they look to advance their technology.”
Henry Chesbrough, 2003
Open Innovation: Researching a New Paradigm
Il funnel di “open innovation”
Progetti diricerca
Confini dell’impresa
Mercato attuale
Nuovo mercato
License in
License out
Divest
Spin in
Spin out
Open innovation: dove è la novità?
• Allarga il concetto di collaborazione/aggregazione andando a comprendere più variabili…..
• Molteplici forme organizzative (regolate o meno da contratto; previste o meno dalla legge e quindi aventi o meno valenza giuridica:
– network o reti d’impresa
– contratto di rete (le «reti d’impresa» regolate dalla legge)
– consorzi
– distretti
• Non solo forme organizzative, ma anche….
Modelli di open innovation: le variabili
– (le modalità/forme organizzative di apertura)
– i partner
– le fasi da aprire a contributi da / verso l’esterno
– le modalità di governance
– la direzione di apertura (in e/o out)
Open innovation: un concetto «grigio»
• Non esistono solo le due forme estreme (open e closed), ma un continuum di soluzioni possibili
• Diverse aziende scelgono modi diversi per aprire i loro processi di innovazione
• Ad esempio, diversi sono i modelli di Open Innovation identificati in letteratura in base alla diverse variabili considerate
I partner e le fasi
• La scelta riguarda la tipologia di partner con i quali si collabora:
– Fornitori
– Clienti
– Concorrenti
– Imprese operanti in altri settori
– Aziende di servizio tecnico scientifico
– Università e centri di ricerca
– Soggetti istituzionali
• La numerosità
• L’accesso alla partnership:
– Open: è aperto a chiunque voglia entrarvi
– Closed: l’accesso alla partnership è limitato a un gruppo selezionato di partecipanti
• L’intensità di collaborazione con ciascun soggetto
• Con riferimento alle diverse fasi del funnel, le decisioni riguardano:
– Il tipo di fasi da aprire a contributi da / verso l’esterno
– L’intensità di apertura
Il caso Lindt
12
New concept generation
experimentation
commercialization New recipes Manufacturing
Consumers focus
groups;
marketing studies;
vendors
fairs participants
Panel of expert
consumers
Specialised
suppliers of raw
materials
Specialised
suppliers of
machineries
packaging
Graphical agencies;
Vendors;
Consumers focus
groups
Customer test
• Le modalità di organizzazione più utilizzate per l’apertura dei processi di innovazione sono:
– Alleanze strategiche
– Joint venture
– Licensing
– Outsourcing / contratti di ricerca
– Acquisizioni “educational”
– Consorzi (il contratto di consorzio)
– Reti d’imprese (dal punto di vista manageriale; secondo la legge.. )
• Il con-tratto di rete (articolo 3, comma 4 ter del D.L. 10 feb-braio 2009 n. 5) è quello con il quale più impren-di-tori perseguono il fine di aumentare inno-vazione e com-pet-i-tiv-ità impeg-nan-dosi, con modal-itàpre-def-i-nite in un comune pro-gramma di rete, a coop-er-are scam-bian-dosi infor-mazioni e/o prestazioni di natura indus-tri-ale, com-mer-ciale o tec-no-log-ica od anche ad esercitare, in comune, una o più attiv-ità nelle quali sono specializzati. Di particolare interesse per le PMI
Le forme organizzative
Implicazioni manageriali delle diverse forme organizzative
14
velocità costi controllo Valorizzazione
competenze
esistenti
Sviluppo
nuove
competenze
Accesso a
competenze
di altre
imprese
Sviluppo
interno
autonomo
Bassa Elevati Elevato Si Si No
Alleanza
strategica
Variabile Variabili Basso Si Si A volte
Joint venture Bassa Condivisi Condiviso Si Si Si
Licensing-in Elevata Medi Basso A volte A volte A volte
Licensing-out Elevata Bassi Medio Si No A volte
Outsourcing Media/elevata Medi Medio A volte No Si
organizzazioni
di ricerca /
consorzi/reti
d’impresa
Bassa,
dipende se
incentivata
Variabili,
dipende da
incentivi
variabile si si Si
La governance
• I network di innovazione (o reti d’impresa in senso manageriale) possono avere una governance da piatta (flat) a gerarchica (hierarchical)
– Flat: ogni partner partecipa al processo decisionale, alla discussione di problemi e all’identificazione di soluzioni, alla progettazione e alla pianificazione delle attività oggetto della collaborazione
– Hierarchical: c’è un leader chiaro e ben identificato nel network che ha il potere decisionale
La direzione di apertura
• Le imprese possono decidere di aprire i loro processi di innovazione:– Per acquisire tecnologia e know how da attori esterni;
– Per vendere a (o condividere con) partner esterni tecnologia e know how;
– Per acquisire tecnologia e know how da attori esterni E Per vendere a (o condividere con) partner esterni tecnologia e know how.
• La direzione di apertura può quindi essere distinta in the tipologie:– Inbound
– Outbound
– Inbound e outbound
Modelli di open innovation: esempi su reti d’impresa
Governance
Pa
rtic
ipa
tio
n
flathierarchical
op
en
clo
sed
Elite circle
Innovation
community
Consortium
Innovation mall
Pisano and Verganti, 2008
LindtLindt
AlessiAlessi
InnoCentive.com
website
InnoCentive.com
websiteLinux open-source
software community
Linux open-source
software community
IBMIBM
Modelli di open innovation: altri esempi
Varietà di partner
Va
rie
tàd
i fa
si
altabassa
alt
ab
ass
a Closed innovator
Open innovator
Specialised
collaborator
Integrated
collaborator
Lazzarotti Manzini, 2010
LindtLindt
RancilioRancilio
AermacchiAermacchi
BMP-Bertelli Materie
plastiche
BMP-Bertelli Materie
plastiche
NearchimicaNearchimica
La scelta del modello di Open Innovation
• Non c’è una scelta giusta o sbagliata
• Contesto interno =
– dimensioni;
– strategia;
– organizzazione;
– stile manageriale;
– cultura.
• Contesto esterno =
– contesto competitivo e tecnologico
– contesto politico e sociale
Performance innovativa ed economica
I vantaggi dell’innovazione aperta
• Assorbire competenze anche da discipline diverse (BMW)
• Ridurre e condividere incertezza e costi
• Migliorare la creatività
• Migliorare il time to market
• Incrementare la flessibilità
• Ampliare il proprio portafoglio prodotti
• Avere accesso a canali distributivi
• …..
I rischi dell’innovazione aperta
• Perdita di controllo su asset di rilevanza strategica (tangibilie/o intangibili);
• spill over;
• impoverimento competenze;
• complessità organizzativa e gestionale;
• dilatazione tempi;
• aumento costi;
• NIH sindrome;
• comportamenti opportunistici dei partner;
• ……….
22
Ma cosa fare per implementare Open Innovation?
• Come cercare i partner?
• Come cercare i partner «giusti» e le tecnologie appropriate?
• Come proteggere e appropriarsi del proprio risultato di innovazione se ottenuto in collaborazione?
• Come prepararsi internamente per collaborare?
– Quali sono i meccanismi e i ruoli organizzativi e di controllo che servono?