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“Open government data” e l’iniziativa della Provincia
autonoma di Trento: l’uso dei dati per una Pubblica
Amministrazione di qualità
Ilaria Botti
Project work c/o Informatica Trentina spa
Master in Diritto e Management della PA - 2011/2012
Di cosa vi parlerò oggi?
Indice degli argomenti
Cos'è l'Open Data
Perchè fare Open Data?
Case study: il portale geocartografico del
Trentino
Un'evoluzione possibile: il progetto Open
Government Data Trentino
Open Data = la gestione della “qualità” nella PA
Open Data: una definizione complessa, un
concetto semplice
“I dati aperti (open data) sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a
tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e
le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare di citare la
fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo”
Menù del giorno: Ambiente e territorio
Ingredienti: Elenco delle piste ciclabili del Trentino,
mappe delle piste ciclabili, ecc.
Chef: Provincia Autonoma di Trento
Le caratteristiche dell'Open Data: costruire una
“base” comune
I dati devono essere: completi
primari
tempestivi
accessibili
leggibili da computer
in formati aperti
liberi da licenze
riutilizzabili
ricercabili
permanenti
Cosa dice la legge?
Direttiva europea 2003/98/CE recepita in Italia dal Dlgs.
36/2006 (Public Sector Information – PSI, definizione di
documento, riutilizzo, casi di esclusione)
Codice dell'Amministrazione digitale (CAD) – Dlgs.
n.82/2005: “disponibilità dei dati pubblici” (art. 50 co.1),
“utilizzo di formati aperti” (art. 52 co. 1-bis)
D. L. 18/10/2012 n. 179: modifiche al CAD (obbligo di
pubblicazione catalogo dati e metadati, sancito il principio
dell'open by default, definizione di formati di dati di tipo
aperto, Agenzia per L'Italia digitale)
Open Data per la PA: un obbligo o una “buona prassi”?
Un esempio: le norme sulla “semplificazione
amministrativa” e la loro difficile applicabilità.
La legge n. 15 sull'autocertificazione del 1968
Perchè fare Open Data?
Trasparenza e nuove forme di governance (partecipazione)
Favorire la collaborazione (public-private partnership)
Stimolare lo sviluppo di nuovi servizi per il benessere
sociale ed economico
Opportunità di riformare l'organizzazione e i processi
amministrativi
Accesso alla “conoscenza digitale”: costi e benefici
La PSI ha un valore economico:
economie di scopo
economie di scala
aumento dell'efficienza
Houghton J., Costs and benefits of Data provisions – Report to the Australian National Data Service, Victoria University Melbourne, settembre 2011.
Allora perchè NO?
(nonostante la legge!)
Le principali paure riguardano:
la qualità dei dati
i metadati e la loro comprensione
l'impatto economico reale
il business privato
la competizione di altri attori
l'accountability
Case study: il portale geocartografico del Trentinohttp://www.territorio.provincia.tn.it
Esempio mash-up: piste ciclabili
Una “filiera” che ha funzionato
• Commitment politico (PAT)
• Coordinamento tecnico della leadership (SIAT)
• Strategia partecipativa/inclusiva
Obiettivo:
semplificare e standardizzare i processi organizzativi interni
Il progetto OGD Trentino nel contesto italiano
• 2010: gli OGD rientrano nelle azioni
di innovazione della PAT; nasce il
“movimento” civico Trentino Open
Data;
• 2011: definizione standards per
valorizzare il patrimonio informativo
della PA (delib. n. 1510);
• 2012: legge finanziaria, L.P. 16 e
piano di miglioramento della PA.
• 2010: nasce il primo portale Open Data della Regione Piemonte che
vara anche la prima legge in materia;
• 2011: nasce dati.gov.it;
• 2012: portale regione Toscana, regione Lombardia, provincia di Roma, comune di Milano,Open
Coesione, ecc…
Open Data: come gestire un processo di qualità nella PA
Alla Pubblica Amministrazione oggi vienerichiesto di essere sempre più efficiente,veloce, trasparente e competitiva, ma…
bisogna fare di più con meno risorse…
Cosa abbiamo imparato...?
L’Open Data implica un cambio di prospettiva perché obbliga a:
① modificare i sistemi informativi (Linked Open Data, Big Data, ecc.);
② ripensare i propri modelli organizzativi;
③ tenere conto delle logiche di mercato (competizione);
④ ricostruire le relazioni tra PA e società civile.
In conclusione…
“La mancata coerenza tra innovazione organizzativa e innovazione tecnologica”
=
Principale ostacolo al cambiamento nella PA!
L’Open Data rappresenta una soluzione possibile e praticabile perché rappresenta “un modo di
programmare il lavoro”!