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ORDINE DI MALTA DELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA Newsletter n ° 10 A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE DELLA DELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA Marzo 2017 Newsletter della Delegazione SMOM di Genova e Liguria Vico a sinistra di S. Pancrazio – 16124 GENOVA - [email protected] XXV GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

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ORDINE DI MALTADELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA

Newsletter n° 10

A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE DELLA DELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA

Marzo 2017

Newsletter della Delegazione SMOM di Genova e Liguria Vico a sinistra di S. Pancrazio – 16124 GENOVA - [email protected]

XXV GIORNATA MONDIALE

DEL MALATO

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AVVISI IMPORTANTIAVVISIPROSSIMI APPUNTAMENTI

GENOVA

5 – 9 maggioPellegrinaggio Internazionale dell’Ordine di Malta a Lourdes

VIA CRUCIS CITTADINAGenova - Venerdì 10 marzo 2017

La Via Crucis cittadina, presieduta dal Sua Em.za il CardinaleAngelo Bagnasco si terrà venerdì 10 marzo alle ore 21.00.Si confida nella massima partecipazione.

Appuntamento alle ore 20.45, piazza della Vittoria (latoCaravelle).

ESERCIZI SPIRITUALI DELLA DELEGAZIONE

San Pancrazio - Domenica 2 aprile 2017

Gli Esercizi Spirituali della Delegazione, aperti anche a tutti igruppi ed a coloro che operano a favore della Delegazione, siterranno domenica 2 aprile 2017 presso la nostra sede dalleore 9.45 alle ore 17.00.Durante la giornata vi saranno le Meditazioni, il Rosariomeditato, il confronto e alle ore 15.00 la Santa Messa in Chiesacon la conclusione.Il Predicatore sarà Padre Gabriele Ambu.

In questo tempo di Quaresima, Vi preghiamo di prendere partenumerosi a questo importante appuntamento e di confermarela vostra presenza entro il 27 marzo 2017 in segreteria alfine di prenotare la colazione.

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE DELLA DELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA

Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 1

Martedì 14 marzoIncontro di Catechesi guidato da S.E. Mons. Giulio SanguinetiIstituto Studio Lavoro (ore 20.45)

CHIAVARI

Lunedì 6 marzoSolennità di San Marziano, Patrono principale della Diocesi di Tortona presieduta da S.E. Mons. Viola, Vescovo di TortonaPalazzo Arcivescovile (ore 17.45)

Giovedì 30 marzoIncontro di raccoglimento spirituale, guidato da Don Fulvio Berti Persi (ore 21.00)

BASSO PIEMONTE

Su indicazione e consiglio del Procuratore del Gran Priorato di Lombardia e Venezia,Clemente Riva di Sanseverino, si invita tutti coloro che hanno a cuore il nostro Ordine disostenere con la preghiera i nostri superiori e tutti coloro che ci stanno aiutando nel compiereappieno i carismi della Tuitio Fidei e dell’Obsequium Pauperum.

INVITO ALLA PREGHIERA

Signore Gesù,

Ti preghiamo affinché, per l’intercessione dello Spirito Santo, dellaBeata Vergine del Monte Fileremo e di San Giovanni Battista,possa illuminare e guidare coloro che accompagneranno il nostroOrdine in questo particolare momento, concedi loro la grazia diagire in “povertà di spirito”.

Custodiscici saldi nella fede e fiduciosi nella Divina Provvidenza,aiutaci a comprendere ed a compiere la Tua Volontà.

Amen

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Fra’ LUDWIG HOFFMANNNominato Luogotenente ad interimRoma – 28 gennaio 2017

Il Sovrano Consiglio si è riunito il 28 gennaioscorso nel Palazzo Magistrale a Roma:all’ordine del giorno dell’organo di Governodell’Ordine di Malta la rinuncia all’Ufficio diGran Maestro presentata da Fra’ MatthewFesting, secondo quanto previsto dall’articolo16 della Costituzione dell’Ordine di Malta.Il Sovrano Consiglio ha accettato la rinunciaall’incarico ringraziando sentitamente Fra’Matthew Festing per il grande servizio resoall’Ordine di Malta nel corso di questi ultiminove anni.

Le dimissioni di Fra’ Matthew Festing, comeprevede la Costituzione, sono state rese note alSanto Padre e comunicate ai capi dei 106 Staticon cui l’Ordine di Malta intrattiene relazionidiplomatiche.

Secondo quanto previsto dall’articolo 17 dellaCostituzione, il Gran Commendatore, Fra’Ludwig Hoffmann von Rumerstein, ha assuntola carica di Luogotenente Interinale e rimarrà acapo dell’Ordine fino all’elezione delsuccessore del Gran Maestro.

Successivamente, il Sovrano Consigliopresieduto dal Luogotenente Interinale harevocato i decreti con le proceduredisciplinari e la sospensione dall’Ordine diAlbrecht Boeselager, che ha riassunto la caricadi Gran Cancelliere con effetto immediato.

Il Sovrano Consiglio, riunito a Roma il 14febbraio scorso, ha convocato per il 29 aprileprossimo il Consiglio Compìto di Stato,incaricato di eleggere l’80o Gran Maestro (o,come prevede la Costituzione dell’Ordine diMalta, un Luogotenente di Gran Maestro, incarica per un anno).

Fra’ Ludwig è nato il 21 gennaio 1937 aInnsbruck, dove si è laureato in giurisprudenzanel 1962.Ha successivamente studiato filosofiaall’Università Gregoriana a Roma ed esercitatola professione di Avvocato dal 1970 al 2002.

Nel 1968 è stato uno dei fondatori nel NordTirolo del Malteser Hilfedienst, il gruppo divolontari austriaci dell’Ordine di Malta e delMalteser Hospitaldienst Austria (MHDA).Tra il 1971 e il 1979 è stato a capo del gruppo divolontari di Innsbruck, dei quali tra il 1977 e il1979 ha ricoperto la funzione di comandante.Dal 1979 al 1986 ha servito nel consiglio diamministrazione del MHDA e per quattro anniè stato il responsabile del treno per i malati delMHDA, durante i pellegrinaggi di Lourdes.

E’ entrato a far parte dell’Ordine di Malta nel1970, diventando un Cavaliere Professo nel 1984.E’ stato nominato dal Capitolo Generale del1984 membro del Sovrano Consiglio, ricoprendodal 1994 al 2004 la carica di GranCommendatore.Il Capitolo Generale del 30 e 31 maggio 2014 loha eletto nuovamente Gran Commendatore.

GOVERNO DELL’ORDINE

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 2

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Nel corso di una conferenza stampa, tenutasi aRoma giovedì 2 febbraio scorso, il Governodell’Ordine di Malta ha illustrato le suepriorità.Il Gran Cancelliere Albrecht Boeselager hadichiarato “Insieme al Luogotenente interinale,conformemente alla nostra Costituzione,governeremo l’Ordine in modo efficace e unito”.

Il governo ho sottolineato la lealtà dell’Ordineal Santo Padre, ringraziandolo per la sua guidache ha aiutato a portare a conclusione la crisidi governo e confermato la sua volontà dicollaborare con il Delegato Speciale.Egli ha sottolineato che in tutte le suedecisioni il Pontefice ha mostrato rispetto econsiderazione per l’Ordine di Malta,riconoscendo, al tempo stesso, in ogni suoatto, la sovranità dell’Ordine.

Poiché l’attuale crisi in Medio Oriente e nelMediterraneo è di giorno in giorno piùevidente, il lavoro dell’Ordine non è mai statopiù importante e necessario.

L’Ordine si concentrerà completamente sulleenormi sfide nella diplomazia umanitaria e nellavoro sul terreno.La Sovranità e la rete diplomatica giocano unruolo trainante nella capacità dell’Ordine diprestare servizio alle persone in difficoltà ed èun bene per la Chiesa Cattolica.

Una priorità apicale per il Governo dell’Ordineè il rafforzamento della rete diplomatica e ilcampo di azione degli attuali programmidell’Ordine.

Il Governo dell’Ordine rimarrà concentratosulla cooperazione e il coordinamento conl’UNHCR, la missione ONU in Libia, lamissione navale mediterranea SOPHIA el’organizzazione internazionale per lamigrazione OIM e in questo momento stavalutando l’evolversi della situazione in Siriaed è pronto ad incrementare il suo impegnolocale al fianco delle persone bisognose nelmomento in cui questo sarà possibile.

Le attività umanitarie dell’Ordine di Maltasono attuate in 120 paesi nel mondo e il lavorodi circa 100.000 persone – membri, volontari epersonale sanitario – prosegue senza sosta.

CONFERENZA STAMPARoma – 2 febbraio 2017

PRIORITA’ DEL GOVERNO

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Papa Francesco ha nominato S.E. Mons.Giovanni Angelo Becciu Delegato Specialepresso l’Ordine di Malta.

S.E. MONS. GIOVANNI ANGELO BECCIU

Nominato Delegato speciale presso l’Ordine di MaltaVaticano – 2 febbraio 2017

Il Prelato nato a Pattada il 2 giugno del 1948 èuno dei più stretti collaboratori del SantoPadre.Ordinato sacerdote nel 1972, ha passato i primianni di vita ecclesiastica a Ozieri per poiiniziare a girare il mondo nei Nunzi Apostolicidella Repubblica Centrafricana, della NuovaZelanda, del Regno Unito, della Francia e degliStati Uniti d’America.

Nel 2001 Papa Giovanni Paolo II lo nominòNunzio Apostolico in Angola e, un mese dopo,nella Repubblica Democratica di São Tomé ePríncipe.

Nello stesso anno ricevette la consacrazioneepiscopale dalle mani del Cardinale AngeloSodano, allora Segretario di Stato Vaticano.

Con il pontificato di Benedetto XVI, vennetrasferito nel 2009 al Nunzio Apostolico diCuba dove è rimasto fino al 2011 quando, ilSanto Padre, lo richiamò a Roma pernominarlo Sostituto per gli Affari generalidella Segreteria di Stato.L’ultimo incarico venne confermato da PapaFrancesco fino alla recente nomina a DelegatoSpeciale.

Nella lettera di nomina, indirizzata al presule edatata 2 febbraio, Papa Francesco spiega cheS.E. Mons. Becciu “agirà in stretta collabo-razione” con il Luogotenente ad interim Fra’Ludwig Hoffmann von Rumerstein “per ilmaggior bene dell'Ordine e la riconciliazionetra tutte le sue componenti, religiose e laicali”.

Il Delegato “affiancherà e sosterrà” ilLuogotenente ed insieme saranno responsabilidello sviluppo di “uno studio in vistadell’opportuno aggiornamento” della CartaCostituzionale e e del Codice dell’Ordine.

In particolare – scrive il Papa – S.E. Mons.Becciu è chiamato a curare “tutto ciò cheattiene al rinnovamento spirituale e moraledell'Ordine, specialmente dei membri professi,affinché sia pienamente realizzato il fine «dipromuovere la gloria di Dio mediante lasantificazione dei membri, il servizio alla Fedee al Santo Padre e l'aiuto al prossimo», comerecita la Carta Costituzionale”.

Fino al termine del suo mandato, cioè fino allaconclusione del Consiglio Compìto di Stato, ilDelegato – precisa il Santo Padre – sarà suo“esclusivo portavoce in tutto ciò che attienealle relazioni” tra la Sede Apostolica e l'Ordine.

Il Pontefice, dunque, delega a S.E. Mons.Becciu “tutti i poteri necessari per decidere leeventuali questioni che dovessero sorgere inordine all'attuazione del mandato” affidatogli.

NOMINA

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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CERIMONIA DI INVESTITURASan Pancrazio – 4 febbraio 2017

NEWS della Delegazione

Sabato 4 febbraio nella bellissima cornice dellaChiesa di San Pancrazio è stato concelebrata laSanta Messa dai Cappellani Padre StanislaoMorawski e Padre Aldo Campone.

In apertura della celebrazione, i Cavalieri e leDame hanno attraversato in processione lapiccola piazza di San Pancrazio al canto del VeniCreatore.

Nella sua omelia, Padre Stanislao ci ha ricordatoil nostro compito di testimonianza di fede e divita cristiana, alla luce del Vangelo del giorno“siamo il sale della terra”.

Nel corso della Santa Messa in presenza di Fra’Silvio Goffredo Martelli, si è svolta la toccantecerimonia di investitura dei Confratelli GiorgioBattagliola, Lodovico Doria Lamba, ClaudioFilippi e della Consorella Elena Vaudano Lalli.

Al temine della celebrazione eucaristica ipresenti si sono ritrovati in sala Chiavari attornoad un leggero spuntino per festeggiare i nuoviconfratelli.

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 5

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NEWS del Gran PrioratoASSEMBLEA ANNUALEVenezia – 28 gennaio 2017

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Si è svolta presso la sede del Gran Priorato diLombardia e Venezia l’Assemblea che haeletto i 30 consiglieri che assieme ai loroomologhi dei Gran Priorati di Roma e diNapoli e Sicilia faranno parte dellaAssemblea Nazionale dell’ACISMOM(Associazione dei Cavalieri Italiani delSovrano Militare Ordine di Malta).

Tra i liguri sono risultati eletti i ConfratelliLuca Aragone, Giuseppe Durazzo e AugustoVianson e la Consorella Hedwige SacchiNemours..

Dopo l’Assemblea, i delegati del Gran Prioratohanno eletto per acclamazione il Delegato ligureBernardo Gambaro quale “delegato dei delegati”nel Consiglio Ristretto dell’ACISMOM.

GIORNATA MONDIALE DEL MALATOGenova – 11 febbraio 2017

Sabato 11 febbraio, festa di N.S. di Lourdes, si è celebrata inCattedrale, com’è ormai consuetudine, la GiornataMondiale del Malato alla quale ha partecipato unarappresentanza del Gruppo Giovani e dei volontari delCISOM, che accompagnavano i nostri Signori Ammalati.

S.Em.za. il Cardinale Arcivescovo Mons. Angelo Bagnascoha presieduto la Santa Messa e durante la sua omelia haricordato come la società deve prendersi cura dei malati“come una famiglia”.Infatti, “il prendersi cura dei più deboli, all’inizio e avantinella via della vita, è il segno della civiltà, è il segno di unasocietà veramente umana, vivibile, non a parole ma neifatti”.

Domenica 22 gennaio presso lamagnifica Chiesa di San Filippo, nelcentro storico di Genova, è statacelebrata una Santa Messa solenne inringraziamento per i sessanta cinqueanni di sacerdozio del nostrocarissimo Padre Stanislao Morawski,Cappellano Capo della DelegazioneGran Croce Conventuale ad honorem.

65° di ORDINAZIONE

PRESBITERALE

di Padre Stanislao Morawski

Alla cerimonia hanno partecipatonumerosi Confratelli e Dame dellaDelegazione, unitamente airappresentanti della confederazionedei Filippini ed agli abitanti del centrostorico.

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CICLO D’INCONTRIIL VOLONTARIATO NEI CONFRONTI

DEGLI AMMALATI E DEI DISABILI

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 7

Rachel Remen, autrice statunitense, medico, dedica altema alcune riflessioni che io considero fra le piùbelle definizioni del significato di servizio.Parafrasando le sue parole, servire non è la stessa cosache aiutare.

Aiutare implica una disuguaglianza, non prevede unrapporto alla pari. Quando si aiuta si usa la propriaforza a beneficio di qualcuno che ne ha meno.È un rapporto dove una delle parti è in una posizionesvantaggiata, e dove la disuguaglianza è palpabile.Ponendoci nell'ottica dell'aiuto possiamo inavvertita-mente sottrarre all'altro più di quanto gli diamo,indebolirne il senso di dignità e l'autostima. Quandoaiuto, sono chiaramente cosciente della mia forza.

Ma per servire dobbiamo mettere in gioco qualcosadi più che la nostra forza. Dobbiamo mettere in giocola totalità di noi stessi, attingere all'intera gammadelle nostre esperienze. Servono anche le nostreferite, i nostri limiti, perfino i nostri lati oscuri.La nostra interezza serve l'interezza dell'altro el'interezza della vita.

Aiutare crea un debito. L'altro sente di doverciqualcosa.

Aiutare crea un debito. L'altro sente di doverciqualcosa.Il servizio, al contrario, è reciproco. Quando aiutoprovo soddisfazione; quando servo provo gratitudine.

Servire è inoltre diverso dall'atteggiamento che siesprime in inglese col verbo “to fix”, che possiamotradurre con “provvedere”, ma anche “riparare”,“rimettere a posto”.

Quando cerco di provvedere a qualcuno, vedonell'altro qualcosa che non va. È un giudizioimplicito, che mi separa dall'altro e crea una distanza.

Direi quindi che, fondamentalmente, aiutare,provvedere e servire sono modi di vedere la vita.

Quando aiutiamo, la vita ci appare debole.Quando cerchiamo di provvedere, ci sembra cheabbia qualcosa che non va.Ma quando serviamo, la vita ci appare completa, esiamo consapevoli di fare da canale a qualcosa di piùgrande di noi.

Don M. CagnaResponsabile Pastorale della salute

Diocesi di Chiavari

L’Ordine di Malta, l’Oftal e l’Unitalsi sottol’egida dell’Ufficio Pastorale della Sanitàdella Diocesi di Genova hannoorganizzato una serie di tre incontri performare i volontari che si accostano alservizio con disabili e ammalati.

Nella precedente newsletter abbiamo resoconto del primo incontro.Oggi, a ciclo concluso, possiamorelazionare di un uditorio attento einteressato e di "docenti" di grande livelloe in grado di trasmettere la proprioesperienza in modo vivo e incisivo.

La seconda serata è stata tenuta dallaDott.ssa Silvia Distefano, che ci haguidato sugli aspetti psicologici con unadoppia visuale, sia dal punto di vista diuna disabile che da quello di unaprofessionista.

«Servire, aiutare, provvedere»

In seguito, facendo partecipare il pubblico,Padre Cagna, ha svolto un eserciziointerattivo molto apprezzato.

Nell’ultima serata la Prof.ssa AngelaCadoni dell'Università di Genova ci haofferto una lezione di pratica che, ancheper chi ha alle spalle anni di esperienza, èstata importantissima e che andrebbeconsigliata a chiunque abbia a che farecon disabili o ammalati.

Alla fine di queste tre lezioni sembrachiaro che un nuovo ciclo sarà più chenecessario, indispensabile.

L.Aragone

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Le attività per il 2016 del Gruppo BassoPiemonte si sono concluse giovedì 15 dicembrenella cappella del seminario di Tortona.

La Santa Messa è stata celebrata dal VescovoS.E. Mons. Vittorio Viola, assistito dalCappellano conventuale ad honorem PadreAldo Campone e dai Cappellani Magistrali DonGianLuca Vernetti e Don Fulvio Berti.

S.E. il Vescovo ha ricordato, durante l’omelia,quanto sia notevole e non scontato, seguirecon fede i principi dell’Ordine, riassunti nelmotto “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”.

La recita della preghiera dei cavalieri, guidatadal Delegato Bernardo Gambaro ha concluso lacelebrazione liturgica, seguita da un brevemomento di scambio di auguri, nel corso delquale è stata consegnata a S.E. il Vescovo unacopia dell’icona della Beata Vergine del MonteFileremo, custodita nella Basilica papale diSanta Maria degli Angeli in Porziuncola.

BASSO-PIEMONTE

I prossimi appuntamenti del gruppo BassoPiemonte sono fissati a lunedì 6 marzo 2017dove parteciperà a Tortona alle Solennità diSan Marziano, Patrono Principale dellaDiocesi, presieduta da S.E. il Vescovo diTortona, e a giovedì 30 marzo 2017 a Persidove si terrà il consueto incontro diraccoglimento spirituale guidato da Don FulvioBerti.

VENTIMIGLIA - SANREMO

Alcuni membri del gruppo di Ventimiglia –Sanremo, Amici dell’Ordine e Volontari delCISOM hanno partecipato con i SignoriAmmalati della Casa Chiappori di Latte diVentimiglia, alla Celebrazione ecumenicaorganizzata all’interno del Festival di Monacolunedì 23 gennaio. Monaco.

La cerimonia, inserita nell’arco della settimanadi preghiera per l’unità cristiana, alla presenzadi S.E. l’Arcivescovo di Monaco, Mons. BernardBarsi, di S.E. Mons. Vittorio Lupi, Vescovoemerito di Savona-Noli e di numerosirappresentanti delle chiese cristiane dellaregione ha visto alternarsi momenti dipreghiera a momenti di spettacolo ad operadegli artisti del Festival del Circo di Monaco.

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 8

FIOCCHI ROSA

Lo scorso 26 gennaio è nata Alice, terzogenitadel Confratello Francesco Lupo e dellaconsorte Teresa.Congratulazioni vivissime da parte di tutta laDelegazione.

L’8 febbraio è tornato alla Casa del Padre ilConfratello Gian Nicola Amoretti, Cavaliere diGrazia Magistrale.La Delegazione tutta esprime le sue più sentitecondoglianze.

LUTTO

A. Vianson

G. Durazzo

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Il 24 gennaio presso il Polo didattico della Facoltà di Medicina eChirurgia di Genova ha avuto luogo la conferenza introduttiva delProf. Comaschi al Corso di Primo Soccorso, organizzato come ognianno dal Raggruppamento del Corpo Italiano di Soccorsodell’Ordine di Malta (CISOM) della Liguria.

CORSO DI PRIMO SOCCORSOGenova – 24 gennaio 2017

Raggruppamento CISOM

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 9

Il coordinamento organizzativo è stato a cura del Confratello Edoardo Casati, quello scientifico a curadel Prof. F.P. Mattioli, mentre quello didattico a cura del Prof. G. Murialdo.Il corso terminerà il 28 marzo prossimo.

EMERGENZA IN CENTRO ITALIA

C'è una solidità interiore molto profonda daparte della popolazione di Montereale che staaffrontando sisma e neve. Non hanno pauradell'attuale ma esprimono una fortepreoccupazione per il futuro. E soprattutto iltimore è che se saranno costretti ad andar vianon torneranno più.

È questo il sentimento espresso dall'assessoreMarini il 25 gennaio scorso al GrandeOspedaliere dell'Ordine di Malta, S.E.Dominique de La Rochefoucauld, in visita disolidarietà a Montereale.

Il Grande Ospedaliere ha espresso la massimavicinanza alla popolazione anche attraverso lacostante attività degli oltre 700 volontari delCorpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Maltache, sin dal 24 agosto, sono operativi sul postoin assistenza alla popolazione.

Essi hanno fornito assistenza a oltre 2.000persone ospitate nelle strutture sportive adibitea centri di accoglienza. Hanno allestito unacucina da campo che ha fornito 600 pasti algiorno per un mese.

Tra le figure specializzate: sanitari, psicologi,soccorritori in assistenza in zona rossa, tecniciper il disbrigo pratiche nei COC e pianioperativi, distribuzione di viveri e medicinenelle frazioni di Amatrice, Muccia, SanSeverino Marche e Norcia.Un’area molto vasta in cui sono giunti volontarida tutta Italia.

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SPUNTI di RIFLESSIONE SPIRITUALE

La Parola è un dono… L'altro è un dono

Cari fratelli e sorelle,la Quaresima è un nuovo inizio, una strada checonduce verso una meta sicura: la Pasqua diRisurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte.

E sempre questo tempo ci rivolge un forte invitoalla conversione: il cristiano è chiamato a tornarea Dio «con tutto il cuore» (Gl 2,12), per nonaccontentarsi di una vita mediocre, ma crescerenell'amicizia con il Signore.

Gesù è l’amico fedele che non ci abbandona mai,perché, anche quando pecchiamo, attende conpazienza il nostro ritorno a Lui e, con questaattesa, manifesta la sua volontà di perdono(Omelia nella S. Messa, 8 gennaio 2016).

La Quaresima è il momento favorevole perintensificare la vita dello spirito attraverso i santimezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, lapreghiera e l'elemosina.

Alla base di tutto c'è la Parola di Dio, che inquesto tempo siamo invitati ad ascoltare emeditare con maggiore assiduità.

In particolare, qui vorrei soffermarmi sullaparabola dell'uomo ricco e del povero Lazzaro (Lc16,19- 31).

Lasciamoci ispirare da questa pagina cosìsignificativa, che ci offre la chiave percomprendere come agire per raggiungere la verafelicità e la vita eterna, esortandoci ad una sinceraconversione.

Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 10

Pubblichiamo di seguito il messaggio del Santo Padreper la Quaresima 2017:

1. L'altro è un dono

La parabola comincia presentando i duepersonaggi principali , ma è il povero che vienedescritto in maniera più dettagliata: egli si trovain una condizione disperata e non ha la forza dirisollevarsi, giace alla porta del ricco e mangia lebriciole che cadono dalla sua tavola, ha piaghe intutto il corpo e i cani vengono a leccarle (vv. 20-21).Il quadro dunque è cupo, e l'uomo degradato eumiliato.

La scena risulta ancora più drammatica se siconsidera che il povero si chiama Lazzaro: unnome carico di promesse, che alla lettera significa«Dio aiuta».Perciò questo personaggio non è anonimo, hatratti ben precisi e si presenta come un individuoa cui associare una storia personale.

Mentre per il ricco egli è come invisibile, per noidiventa noto e quasi familiare, diventa un volto; e,come tale, un dono, una ricchezza inestimabile,un essere voluto, amato, ricordato da Dio, anchese la sua concreta condizione è quella di un rifiutoumano (Omelia nella S. Messa, 8 gennaio 2016).

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Marzo 2017 - Newsletter n° 10

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Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 11

Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La giustarelazione con le persone consiste nel riconoscernecon gratitudine il valore.Anche il povero alla porta del ricco non è unfastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi ea cambiare vita. Il primo invito che ci fa questaparabola è quello di aprire la porta del nostrocuore all'altro, perché ogni persona è un dono, siail nostro vicino sia il povero sconosciuto.

La Quaresima è un tempo propizio per aprire laporta ad ogni bisognoso e riconoscere in lui o inlei il volto di Cristo.

Ognuno di noi ne incontra sul proprio cammino.Ogni vita che ci viene incontro è un dono e meritaaccoglienza, rispetto, amore. La Parola di Dio ciaiuta ad aprire gli occhi per accogliere la vita eamarla, soprattutto quando è debole. Ma perpoter fare questo è necessario prendere sul serioanche quanto il Vangelo ci rivela a propositodell'uomo ricco.

La Parola di Dio ci aiuta ad aprire gli occhi peraccogliere la vita e amarla, soprattutto quando èdebole.Ma per poter fare questo è necessario prendere sulserio anche quanto il Vangelo ci rivela a propositodell'uomo ricco.

2. Il peccato ci acceca

La parabola è impietosa nell'evidenziare lecontraddizioni in cui si trova il ricco (v. 19).Questo personaggio, al contrario del poveroLazzaro, non ha un nome, è qualificato solo come"ricco". La sua opulenza si manifesta negli abitiche indossa, di un lusso esagerato. La porporainfatti era molto pregiata, più dell'argento edell'oro, e per questo era riservato alle divinità(Ger 10,9) e ai re (Gdc 8,26).Il bisso era un lino speciale che contribuiva a dareal portamento un carattere quasi sacro.Dunque la ricchezza di quest'uomo è eccessiva,anche perché esibita ogni giorno, in modoabitudinario: «Ogni giorno si dava a lautibanchetti» (v. 19).In lui si intravede drammaticamente la corruzionedel peccato, che si realizza in tre momentisuccessivi: l'amore per il denaro, la vanità e lasuperbia (Omelia nella S. Messa, 20 settembre2013).

Dice l'apostolo Paolo che «l'avidità del denaro è laradice di tutti i mali» (1 Tm 6, 10). Essa è ilprincipale motivo della corruzione e fonte diinvidie, litigi e sospetti. Il denaro può arrivare adominarci, così da diventare un idolo tirannico(Esort. ap. Evangelii gaudium, 55).Invece di essere uno strumento al nostro servizioper compiere il bene ed esercitare la solidarietàcon gli altri, il denaro può asservire noi e il mondointero ad una logica egoistica che non lasciaspazio all’amore e ostacola la pace.

La parabola ci mostra poi che la cupidigia delricco lo rende vanitoso.La sua personalità si realizza nelle apparenze, nelfar vedere agli altri ciò che lui può permettersi.Ma l'apparenza maschera il vuoto interiore.La sua vita è prigioniera dell'esteriorità, delladimensione più superficiale ed effimeradell’esistenza (cfr ibid., 62).

Il gradino più basso di questo degrado morale è lasuperbia. L'uomo ricco si veste come se fosse unre, simula il portamento di un dio, dimenticandodi essere semplicemente un mortale.

Per l'uomo corrotto dall'amore per le ricchezzenon esiste altro che il proprio io, e per questo lepersone che lo circondano non entrano nel suosguardo. Il frutto dell'attaccamento al denaro èdunque una sorta di cecità: il ricco non vede ilpovero affamato, piagato e prostrato nella suaumiliazione.

Guardando questo personaggio, si comprendeperché il Vangelo sia così netto nel condannarel'amore per il denaro: «Nessuno può servire duepadroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro,oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.Non potete servire Dio e la ricchezza» (Mt 6,24).

3. La Parola è un dono

Il Vangelo del ricco e del povero Lazzaro ci aiuta aprepararci bene alla Pasqua che si avvicina. Laliturgia del Mercoledì delle Ceneri ci invita avivere un’esperienza simile a quella che fa il riccoin maniera molto drammatica.Il sacerdote, imponendo le ceneri sul capo, ripetele parole: «Ricordati che sei polvere e in polveretornerai».

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Marzo 2017 - Newsletter n° 10

A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE DELLA DELEGAZIONE DI GENOVA E LIGURIA

Newsletter 10 - Marzo 2017Delegazione SMOM di Genova e Liguria 12

Il ricco e il povero, infatti, muoiono entrambi e laparte principale della parabola si svolge nell'aldilà.

I due personaggi scoprono improvvisamente che«non abbiamo portato nulla nel mondo e nullapossiamo portare via» (1 Tm 6,7).

Anche il nostro sguardo si apre all'aldilà, dove ilricco ha un lungo dialogo con Abramo, chechiama «padre» (Lc 16,24.27), dimostrando di farparte del popolo di Dio. Questo particolare rendela sua vita ancora più contraddittoria, perchéfinora non si era detto nulla della sua relazionecon Dio. In effetti, nella sua vita non c’era postoper Dio, l’unico suo dio essendo lui stesso.

Solo tra i tormenti dell'aldilà il ricco riconosceLazzaro e vorrebbe che il povero alleviasse le suesofferenze con un po' di acqua. I gesti richiesti aLazzaro sono simili a quelli che avrebbe potutofare il ricco e che non ha mai compiuto.Abramo, tuttavia, gli spiega: «Nella vita tu hairicevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora inquesto modo lui è consolato, tu invece sei in mezzoai tormenti» (v. 25).Nell'aldilà si ristabilisce una certa equità e i malidella vita vengono bilanciati dal bene.

La parabola si protrae e così presenta unmessaggio per tutti i cristiani. Infatti il ricco, cheha dei fratelli ancora in vita, chiede ad Abramo dimandare Lazzaro da loro per ammonirli; maAbramo risponde: «Hanno Mosè e i profeti;ascoltino loro» (v. 29). E di fronte all'obiezione delricco, aggiunge: «Se non ascoltano Mosè e i profeti,non saranno persuasi neanche se uno risorgessedai morti» (v. 31).In questo modo emerge il vero problema delricco: la radice dei suoi mali è il non prestareascolto alla Parola di Dio; questo lo ha portato anon amare più Dio e quindi a disprezzare ilprossimo.La Parola di Dio è una forza viva, capace disuscitare la conversione nel cuore degli uomini edi orientare nuovamente la persona a Dio.Chiudere il cuore al dono di Dio che parla hacome conseguenza il chiudere il cuore al dono delfratello.

Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempofavorevole per rinnovarsi nell'incontro con Cristovivo nella sua Parola, nei Sacramenti e nelprossimo.

Il Signore - che nei quaranta giorni trascorsi neldeserto ha vinto gli inganni del Tentatore - ciindica il cammino da seguire.

Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un verocammino di conversione, per riscoprire il donodella Parola di Dio, essere purificati dal peccatoche ci acceca e servire Cristo presente nei fratellibisognosi. Incoraggio tutti i fedeli ad esprimerequesto rinnovamento spirituale anche parteci-pando alle Campagne di Quaresima che moltiorganismi ecclesiali, in diverse parti del mondo,promuovono per far crescere la culturadell'incontro nell'unica famiglia umana.

Preghiamo gli uni per gli altri affinché, partecipidella vittoria di Cristo, sappiamo aprire le nostreporte al debole e al povero.

Allora potremo vivere e testimoniare in pienezzala gioia della Pasqua.

Dal Vaticano, 18 ottobre 2016,Festa di San Luca Evangelista

Papa Francesco

PELLEGRINAGGIO INTERNAZIONALE

DELL’ORDINE DI MALTA

A LOURDES

5 al 9 maggio 2017

Le iscrizioni al Pellegrinaggio sono apertee dovranno pervenire al più presto entro il18 marzo 2017 all’Ufficio Pellegrinaggiche si tiene a Vostra disposizione per ogniinformazione dal lunedì al venerdì dalleore 9.00 alle ore 12.00 o che potetecontattare via [email protected].

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Orari apertura Segreteria

Lunedì – Venerdì9.00 – 12.30

Delegazione SMOM della Liguria

Vico a Sinistra S. Pancrazio 16124 Genova - ItaliaTel. +39 010 25 25 25

Responsabile Comunicazione:

Hedwige Sacchi Nemours

Questa Newsletter è inviata a tutti i membri, volontari ed amici della Delegazione. Ci auguriamo così di far cosa gradita e di promuovere la partecipazione alla vita locale dell’Ordine.

Qualora non foste interessati, basta segnalarlo alla segreteria e l’invio sarà sospeso.

La Redazione invita tutti i lettori a visitare isiti ufficiali del Sovrano Militare Ordine diMalta agli indirizzi

www.orderofmalta.int e www.ordinedimaltaitalia.org

in particolare la sezione dedicata allaDelegazione della Liguria per ulteriorinotizie ed aggiornamenti.

ABITI, UNIFORMI E DECORAZIONE

DELL’ORDINE DI MALTA“L'Ordine di Malta è uno dei pochi Ordini nati nel medioevo ancoraattivo. E' anche l'unico rimasto che è nello stesso tempo religioso esovrano. La natura cavalleresca spiega e giustifica il mantenimentodel carattere nobiliare dell'Ordine, ma mentre in passato molticavalieri religiosi provenivano dalle famiglie nobiliari del mondocristiano, oggi la maggioranza dei Cavalieri appartiene a ceti nonnobili.I membri dell'Ordine possono definirsi gentiluomini cattolici animatida altruistica nobiltà d'animo e di comportamento.Il carattere cavalleresco dell'Ordine ha ancora oggi grande valenzamorale perché denota lo spirito di servizio, di abnegazione e didisciplina che anima i Cavalieri.Le battaglie non vengono più combattute con la spada, ma con glistrumenti pacifici della lotta contro le malattie, la miseria,l'emarginazione e l'intolleranza, e con la difesa e la divulgazionedella Fede cattolica...”

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