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Notiziario dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ragusa
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O R D I N E NFORMA
SOLAR COOLING ACQUA CALDA
PER RINFRESCARE
INARCASSA
INCONTRO SULLA
SOSTENIBILITA’
ORDINE
COME IL SATELLITE
HA MODIFICATO LA
GEODESIA
NFORMA Not
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Ord
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Anno II n°6 giugno 2012
2
O R D I N E NFORMA
Via E. Fieramosca, 88 – 97100 Ragusa Telefono 0932.641870 Telefax 0932.643266 www.ordineingegneri.rg.it [email protected]
Orari di Segreteria: dal lunedì al venerdì: dalle 10,00 alle 12,55 martedì e venerdì: dalle 16,00 alle 18,00 Contatti Immediati con la Segreteria skype: ordineingegneriragusa msn: [email protected]
CONSIGLIO DELL’ORDINE
Giuseppe di Natale, Presidente
Giovanni Bellomia, Vice Presidente
Arrabito Giuseppe, Segretario
Santo La Terra, Tesoriere
Giovanni Biazzo, Consigliere
Biagio Flaccavento, Consigliere
Giancarlo Licitra, Consigliere
Giorgio Linguanti, Consigliere
Carmelo Mezzasalma, Consigliere
Anna Raniolo, Consigliere
Giovanni Burrometo, Consigliere
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
3
O R D I N E NFORMA
sommario
06/2012
4 Geodesia, come il satellite l’ha rivoluzionata
7 Inarcassa, incontro sulla sostenibilità
10 L’Ordine è organismo di mediazione
14 La nave SeaOrbiter
Notiziario dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ragusa Anno II - Numero 6 GIUGNO 2012 Copia gratuita Gli articoli firmati esprimono solo l’opinione dell’autore e non impe-gnano in alcun modo l’Ordine.
16 Acqua calda per rinfrescare
19 Analisi Push-Over
4
O R D I N E NFORMA
Geodesia, ecco come il satellite l’ha rivoluzionata
evoluzione dei metodi di rile-
vamento, della Geodesia satel-
litare e dei Sistemi di Riferi-
mento Satellitari in relazione alla norma-
tiva europea e nazionale” è stato il tema
di un incontro svoltosi venerdì 22 giugno
presso la sala conferenze della Cna di
Ragusa, intitolata all’indimenticato Pip-
po Tumino. L’incontro è servito a fare il
punto sui sistemi di posizionamento satel-
litari che, com’è noto, hanno lo scopo di
ef fet tuare dei pos i z ionamenti
(determinazioni di coordinate o differen-
ze di coordinate) di punti ed oggetti si-
tuati sulla superficie terrestre o in prossi-
mità di essa, con accuratezze che vanno
da alcuni metri a un centimetro circa. In
particolare, dopo l’introduzione ai lavori
curata dal presidente dell’Ordine degli
Ingegneri della provincia di Ragusa, Giu-
seppe di Natale, il dr. Orazio Abate, fun-
zionario dell’Ufficio del Territorio di Ra-
gusa, ha approfondito la tematica
dell’incontro descrivendo i sistemi che in-
"L’ Seminario svoltosi presso la Cna di Ragusa
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ragusa, Giuseppe di Natale, durante la presentazione del seminario
5
O R D I N E NFORMA
teressano l'area europea: GPS (Stati Uni-
ti), GLONASS (Federazione Russa) e GA-
LILEO (Comunità Europea, in corso di
realizzazione), raggruppabili sotto l'unica
sigla GNSS (Global Navigation Satellite
Systems). I tre sistemi sono basati su tre
componenti o segmenti: segmento spa-
ziale (costellazione di satelliti); segmento
di controllo (centri di controllo delle co-
stellazioni satellitari e delle reti GNSS a
terra);
segmento dell'utenza (ricevitori e softwa-
re a disposizione degli utenti). “La posi-
zione tridimensionale dei satelliti è nota
in funzione del tempo mediante
le effemeridi orbitali, calcolate in vari
modi dal segmento di controllo del siste-
ma – ha spiegato il dr. Abate -. Per po-
ter effettuare un posizionamento GNSS,
dal sito di misura dev’essere visibile senza
ostacoli un’adeguata porzione del cielo,
al di sopra dei 10° - 15° di altezza rispetto
all'orizzonte. Non è, invece, richiesta la
intervisibilità tra i diversi punti di misu-
ra”.
“Molte delle tecniche attuali – ha detto
ancora il funzionario dell’Ufficio del Terri-
torio di Ragusa - consentono u-
na interoperabilità tra i diversi sistemi
satellitari, che possono essere utilizzati
contemporaneamente, con notevoli van-
taggi nelle zone in cui la visibilità del cie-
lo è limitata da ostacoli naturali o artifi-
Alcuni dei partecipanti ai lavori del Seminario sulla Geodesia
6
O R D I N E NFORMA
ciali”. Il dr. Abate ha anche spiegato il
metodo di funzionamento del GNSS ed il
posizionamento degli strumenti per il ri-
levamento, puntualizzando i diversi tipi
di coordinate (coordinate cartesiane geo-
centriche, riferite a una terna d'assi soli-
dale alla terra e con origine in un centro
convenzionalmente definito; coordinate
geografiche ellissoidiche: latitudine, longi-
tudine e altezza ellissoidica riferite a un
ellissoide terrestre opportunamente di-
mensionato e orientato; coordinate piane
cartografiche, definite sul piano di una
rappresentazione cartografica associata
a un datum) e i sistemi di riferimento
(ITRS: Sistema definito internazional-
mente dall’IERS - International Earth
Rotation Service - unitamente all’IGS -
International GNSS Service; ETRS89: Da-
tum europeo nel quale viene considerata
la variazione delle coordinate nel tempo
in modo analogo ad ITRS); ROMA 40,
sistema geodetico utilizzato per la carto-
grafia IGM e delle regioni fino a pochi
anni fa, con la proiezione cartografi-
ca Gauss-Boaga). Parlando della Geode-
sia, il dr. Abate ne ha sviscerato le pecu-
liarità evidenziando quanto le novità
introdotte l’abbiano rivoluzionata. “Tra
le finalità più importanti della Geodesia
moderna – ha dichiarato il dr. Abate -
rientrano la definizione dei sistemi di rife-
rimento (o datum geodetici), la realizza-
zione dei datum mediante reti geodeti-
che statiche e dinamiche, lo studio del
geoide, i sistemi di proiezione cartografi-
ca. Il compito principale della Geodesia
ai fini pratici è quello di permettere una
georeferenziazione delle informazioni e
dei dati territoriali di ogni genere me-
diante coordinate riferite a un sistema di
riferimento univoco e riconosciuto a livel-
lo nazionale e internazionale, fornendo
l'indispensabile supporto a tutte le rap-
presentazioni del territorio (cartografia,
GIS, database topografici) e permetten-
do un esteso ed efficace interscambio dei
dati stessi”.
Durante il seminario si è parlato anche
del SIAT (Sistema Informativo regionale
Ambientale e Territoriale) e delle finalità
ad esso connesse.
La locandina dell’evento
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri , Giuseppe di Natale, e il relatore dr. Orazio Abate dell’Ufficio del Terri-torio di Ragusa.
7
O R D I N E NFORMA
Decreto Salva Italia, le novità
i è svolto sabato 9 giugno presso
la sala assemblee “Pippo Campo”
della sede dell’Ordine degli Inge-
gneri della Provincia di Ragusa, un inte-
ressante incontro sul “Decreto Salva Italia
– riflessi sulla sostenibilità di Inarcassa”.
Dopo l’introduzione ai lavori, curata dal
presidente provinciale dell’Ordine degli
Ingegneri, Giuseppe di Natale, e dal pre-
sidente provinciale dell’Ordine degli Ar-
chitetti, Giuseppe Cucuzzella, l’architetto
Giuseppe Santoro, vicepresidente di Inar-
cassa ha approfondito il tema della
“Sostenibilità di Inarcassa”, cui hanno fat-
to seguito gli interventi dell’ing. Giorgio
Linguanti, delegato Inarcassa dell’Ordine
degli Ingegneri della provincia di Ragusa,
e dell’arch. Salvatore Scollo, delegato
Inarcassa dell’Ordine degli Architetti del-
la provincia di Ragusa. “Il Decreto 201
del 6 dicembre 2011 impone alle Casse
Professionali di adottare, entro il prossi-
mo 30 settembre, misure volte ad assicu-
rare l'equilibrio tra entrate contributive e
spesa per prestazioni pensionistiche se-
condo bilanci tecnici riferiti ad un arco
temporale di cinquant’anni - ha spiegato
il presidente dell’Ordine degli Ingegneri,
Giuseppe di Natale -. In assenza di que-
ste garanzie, la legge prevede, con de-
correnza dal 1° gennaio 2012,
l’introduzione del metodo di calcolo con-
tributivo, in forma pro rata (e un contri-
buto di solidarietà dell’1% a carico dei
pensionati nel 2012 e 2013). Inarcassa si
sta preparando ad una riforma impor-
tante e necessaria per rispondere ai det-
tami di sostenibilità richiesti dal Governo,
ma anche di equità inter e intra genera-
zionale e di adeguatezza delle prestazio-
ni”. La riforma sarà oggetto dei prossimi
incontri del Comitato Nazionale Delega-
ti, in quanto una volta approvata verrà
trasmessa ai Ministeri competenti per le
S Inarcassa - incontro sulla sostenibilità
Il momento introdutti-vo dell’incontro sul Decreto Salva Italia, svoltosi presso la sala assemblee dell’Ordine degli Ingegneri di Ragusa, intitolata a Pippo Campo.
8
O R D I N E NFORMA
successive approvazioni. “La sostenibilità
non può prescindere dall’adeguatezza
delle prestazioni e dall’equità inter e in-
tra generazionale. E, quindi, è sempre
più importante imparare a pensare alla
pensione appena si inizia a lavorare”. Un
messaggio ribadito più volte da Paola
Muratorio, presidente di Inarcassa, negli
incontri organizzati dall’Associazione in
tutta Italia, da fine marzo a metà mag-
gio, con l’obiettivo di condividere le linee
di intervento della riforma necessaria per
la “Sostenibilità a 50 anni”. Sul sito di I-
narcassa è in visione un video speciale
sulle linee guida della riforma. Il presi-
dente Muratorio ha dato alcune certez-
ze, in questa fase di riforma verso il siste-
ma contributivo: “Nessuno prenderà di
pensione meno di quello che avrà versa-
to”; “Per quanto riguarda l’età pensiona-
bile sarà aumentata la flessibilità in usci-
ta; inoltre, non toccheremo le aliquote
contributive, se non su base volontaria,
per il contributo soggettivo”. “La grande
trasparenza del sistema contributivo –
ha dichiarato il presidente dell’Ordine
degli Ingegneri, di Natale - permetterà a
ciascuno di vedere sempre, sul proprio
conto individuale, i contributi versati in
più. Naturalmente è un conto virtuale,
come quello della famosa “busta aran-
cione della Svezia”, Paese faro in Europa
per la sostenibilità e l’equità dei sistemi
previdenziali. Il Decreto 201 del 6 dicem-
bre 2011 - ricorda di Natale- impone alle
Casse Professionali di adottare, entro il
prossimo 30 settembre, misure volte ad
assicurare l’equilibrio tra entrate contri-
butive e spesa per prestazioni pensionisti-
che secondo bilanci tecnici riferiti ad un
arco temporale di cinquant’anni. In as-
senza di queste garanzie, la legge preve-
de, con decorrenza dal 1° gennaio 2012,
l’introduzione del metodo di calcolo con-
tributivo, in forma pro rata (e un contri-
buto di solidarietà dell’1% a carico dei
pensionati nel 2012 e 2013). Inarcassa,
come spesso ribadito dal presidente Mu-
ratorio “ha sempre preferito essere parte
attiva piuttosto che passiva di fronte ad
obblighi calati dall’alto. E in questa rifor-
ma, come in quelle che l’hanno precedu-
ta, rivendichiamo il diritto di autogover-
narci”. Con la riforma del 2008, entrata
in vigore a marzo 2010 – ricorda ancora
di Natale -, Inarcassa garantisce ad oggi
la sostenibilità a 30 anni”. “Abbiamo a-
vuto conferma - ha spiegato nei diversi
incontr i la Murator io - che
l’innalzamento dell’aliquota contributiva
è stata un’iniziativa saggia perché som-
mando l’aliquota soggettiva più una
I partecipanti all’incontro
Un’altra fase dei lavori
9
O R D I N E NFORMA
quota parte integrativa, riusciremo ad
avere esattamente l’aliquota che la Sve-
zia paga per assicurare le sue prestazioni
di primo livello”. “La riforma che Inarcas-
sa si appresta ad effettuare – ha sottoli-
neato il Vice presidente Giuseppe Santo-
ro che ha relazionato durante l’incontro
a Ragusa – grazie ai meccanismi che
stiamo studiando, è una riforma a favore
di ogni generazione, quelle precedenti e
future, dove ogni generazione contribui-
rà insieme all’altra a garantire una pre-
stazione previdenziale equa per tutti”.
Muratorio, inoltre, non ha mancato in
questi mesi di porre l’attenzione sul futu-
ro dei giovani: “Nel
contributivo – ha ag-
giunto l’esponente di
Inarcassa - è impor-
tante risparmiare per
tempo. Poiché i nostri
giovani iscritti per
cinque anni pagano il
50% dei contributi,
con il sistema di cal-
colo contributivo
questa agevolazione gli dà una possibili-
tà futura di minore pensione. Per fare in
modo quindi che i giovani abbiano un
ingresso nella previdenza agevolata ri-
spetto alla previdenza pubblica, possia-
mo prevedere un contributo virtuale sul-
le posizioni individuali di questi colleghi –
a condizione che raggiungano l’anzianità
contributiva con Inarcassa - accreditando
sui loro conti indivi-
duali il 100% della
pensione”. Muratorio
ha anche ribadito il
dato negativo della
mancanza di lavoro:
“L’aspetto fondamen-
tale in questa fase è il
lavoro; auspichiamo
che questo dramma-
tico momento possa
essere superato - ha detto la Muratorio -,
confidiamo pertanto che il ministro Pas-
sera metta in campo i 40-50 miliardi di
euro per le infrastrutture che potranno
far girare l’economica italiana”. Dopo gli
interventi, i presenti in sala hanno dato
vita ad un ampio dibattito sulle novità
esposte dai relatori. L’incontro rientra
nell’ormai noto percorso di formazione e
informazione che l’Ordine degli Ingegneri
della provincia di Ragusa, per volontà
del presidente Giuseppe di Natale, ha
intrapreso ormai da diversi mesi, coinvol-
gendo più volte anche l’Ordine degli Ar-
chitetti.
Nelle foto alcuni mo-menti dell’incontro svoltosi presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Ragusa
10
O R D I N E NFORMA
L’ordine degli Ingegneri è organismo di mediazione
nche l’Ordine degli Ingegneri del-
la Provincia di Ragusa è organi-
smo di mediazione. La notizia è
stata data dal presidente dell’Ordine de-
gli Ingegneri di Ragusa, Giuseppe di Na-
tale, dopo un lungo percorso che era sta-
to individuato dal Consiglio e che ha tro-
vato definitiva attuazione con
l’emanazione da parte del Ministero del-
la Giustizia del PDG del 30/05/2012. Gli
organismi di mediazione sono enti pub-
blici o privati, che diano garanzie di se-
rietà ed efficienza, abilitati a svolgere il
procedimento di mediazione ed iscritti
nell’apposito registro degli organismi di
mediazione. Il registro è istituito e tenuto
presso il Dipartimento per gli Affari di
Giustizia del Ministero e ne è responsabile
il direttore generale della Giustizia Civile,
ovvero un suo delegato avente qualifica
dirigenziale, che esercita poteri di vigi-
lanza e controllo. I criteri e le modalità di
iscrizione nel registro degli organismi di
mediazione e nell’elenco degli enti di for-
mazione sono fissati con D.M n. 180 del 18
ottobre 2010, pubblicato sulla G.U. n.
258 del 4 novembre 2010, che attua
quanto previsto dal D.Lgs. n. 28 del
4 marzo 2010. I mediatori, infatti, posso-
no essere iscritti nel registro solo dopo a-
ver frequentato un percorso formativo
ad hoc tenuto da formatori accreditati,
inseriti nell’elenco dei soggetti ed enti a-
bilitati a tenere corsi di formazione isti-
tuito presso il Ministero. “Gli enti abilitati
a svolgere la mediazione possono essere
pubblici o privati (per esempio società a
responsabilità limitata, associazioni) – ci
ha spiegato il presidente dell’Ordine degli
Ingegneri, Giuseppe di Natale -, ovvero
organi o articolazioni interne degli enti
medesimi (ad esempio camere di conci-
liazione istituite dalle Camere di com-
mercio). Pertanto, il registro è diviso in
due parti distinte, enti pubblici e enti pri-
vati, con tre sezioni ciascuna che indicano
rispettivamente l’elenco dei mediatori, i
mediatori specializzati nella materia in-
ternazionale e quelli specializzati nella
materia dei rapporti di consumo. Per gli
enti privati devono essere specificati soci,
A
Importante risultato raggiunto a Ragusa
11
O R D I N E NFORMA
associati, amministratori e rappresentanti
degli organismi. La vigilanza sui media-
tori esperti nella materia dei rapporti di
consumo è esercitata dal direttore gene-
rale, sentito il Ministero dello sviluppo
economico. Il Ministero della Giustizia –
ha detto ancora il presidente di Natale -
provvede al monitoraggio statistico dei
dati che si riferiscono alla mediazione ob-
bligatoria, volontaria e demandata dal
giudice. Per ciascuna tipologia di media-
zione sono indicati i casi di successo della
procedura ed i casi di esonero dal paga-
mento delle indennità per la concessione
del gratuito patrocinio”. Gli enti pubblici
o privati o che costituiscono autonomi
soggetti di diritto pubblico o di diritto
privato sono iscritti sul registro dopo aver
presentato la domanda. Il responsabile
del registro verifica che: l’attività di me-
diazione non sia incompatibile con
l’oggetto o lo scopo dell’ente; il capitale
utilizzato sia pari a quello necessario per
la costituzione di una srl, vale a dire
10.000 euro; l’attività si svolga in almeno
due regioni ovvero in due province della
medesima regione, anche mediante ac-
cordi con altri organismi; sia contratta
una polizza assicurativa di importo non
inferiore a 500.000 euro, per ogni re-
sponsabilità derivante dallo svolgimento
dell’attività. “In particolare gli organismi
delle Camere di commercio, industria e
artigianato sono iscritti a semplice do-
manda, sussistendo il mero requisito della
polizza assicurativa e i requisiti minimi
prescritti per i mediatori. I consigli degli
ordini professionali – ha specificato il pre-
sidente di Natale - possono costituire or-
ganismi di mediazione nelle materie di
loro competenza, previa autorizzazione
del Ministero della giustizia, e l’iscrizione
di questi ultimi è sottoposta al medesimo
regime di quelli delle Camere di com-
mercio. Gli ordini forensi, invece, possono
costituire organismi di mediazione in ogni
materia”. I mediatori, che devono essere
in numero non inferiore a cinque per cia-
scun organismo, devono possedere: un
titolo di studio non inferiore al diploma
di laurea triennale, oppure, in alternati-
va, devono essere iscritti a un ordine o
collegio professionale; una specifica for-
mazione ed un aggiornamento almeno
biennale presso gli enti di formazio-
ne; alcuni requisiti di onorabilità (non
aver riportato condanne definitive per
delitti non colposi o a pena detentiva
non sospesa, non essere interdetti dai
pubblici uffici, non essere stati sottoposti
a misure di prevenzione o di sicurezza,
non aver riportato sanzioni disciplinari
12
O R D I N E NFORMA
diverse dall’avvertimento). I mediatori
possono svolgere la loro attività al massi-
mo per cinque organismi di mediazione.
“L’organismo di mediazione – ha dichia-
rato il presidente di Natale - dovrà do-
tarsi di un regolamento che deve conte-
nere l’indicazione: del luogo dove si svol-
ge il procedimento, derogabile col con-
senso delle parti; del mediatore; del re-
sponsabile dell’organismo. Può prevede-
re: l’obbligo di convocazione personale
delle parti per opera del mediatore; la
formulazione di una proposta di media-
zione anche quando una o più parti non
partecipano al procedimento; la forma-
zione di distinti elenchi dei mediatori e-
sperti in determinate materie giuridiche;
la limitazione della mediazione ad alcu-
ne materie, chiaramente specificate. In
ottemperanza alla giurisprudenza comu-
nitaria, il regolamento non può prevede-
re che l’accesso alla mediazione si svolga
esclusivamente attraverso modalità tele-
matiche. In ogni caso, qualora sia offerto
un servizio di mediazione in via telemati-
ca, il regolamento dovrà assicurare la
riservatezza delle comunicazioni tra le
parti e il mediatore. Deve stabilire: l’inizio
del procedimento solo dopo la sottoscri-
zione da parte del mediatore della di-
chiarazione di imparzialità; la compila-
zione di una scheda di valutazione del
servizio e la sua successiva trasmissione al
responsabile; la possibilità di comune in-
dicazione del mediatore per opera delle
parti. E’ garantito il diritto di accesso del-
le parti agli atti del procedimento di me-
diazione. Gli atti sono custoditi in apposi-
to fascicolo debitamente numerato dal
responsabile dell’organismo, all’interno
del registro degli affari di mediazione. Il
responsabile dell’organismo è tenuto al-
tresì a rilasciare il verbale di accordo –
ha spiegato ancora il presidente di Nata-
le - su richiesta di parte anche ai fini
dell’istanza di omologazione del medesi-
mo verbale; all’omologazione provvede,
con decreto, il presidente del tribunale
nel cui circondario ha sede l’organismo,
dopo aver accertato che il contenuto
dell’accordo non sia contrario all’ordine
pubblico o a norme imperative. La pro-
posta per la risoluzione della controversia
eventualmente formulata dal mediatore
e non accettata dalle parti, dovrà essere
trasmessa dal responsabile dell'organismo
al giudice del successivo processo, che po-
trà comminare sanzioni alla parte che
abbia opposto un rifiuto ingiustificato. Il
giudice ha l’obbligo di comunicare al re-
sponsabile del registro e all’organismo il
provvedimento di rigetto dell’omolo-
13
O R D I N E NFORMA
gazione dell’accordo. Il responsabile del
registro degli organismi di mediazione,
oltre ad esercitare un controllo, provvede
alla sospensione o cancellazione dal regi-
stro (ad esempio qualora siano svolti da-
gli organismi meno di dieci procedimenti
di mediazione in un biennio). Tuttavia,
trascorso un anno dalla cancellazione, si
può richiedere una nuova iscrizione”.
Parlando, poi, delle indennità l’ing. di
Natale ha puntualizzato: “Le indennità si
distinguono in spese di avvio del procedi-
mento, anticipate da ciascuna parte e
pari ad euro 40, e spese di mediazione, il
cui importo complessivo è indicato nella
tabella allegata al decreto. L’importo
delle spese di mediazione può essere au-
mentato fino ad un quinto in caso di
particolare complessità dell’affare e deve
essere aumentato in misura non superio-
re a un quinto in caso di successo della
lite. Per le ipotesi di mediazione obbliga-
toria è prevista la diminuzione di un ter-
zo degli stessi importi. Nel caso in cui il
mediatore formuli anche una proposta,
gli importi saranno aumentati di un
quinto. Le tabelle delle indennità degli
enti pubblici sono fissate nel decreto. Gli
enti privati, invece, possono stabilire libe-
ramente le tariffe, eccetto che per le ipo-
tesi di mediazione obbligatoria per le
quali varranno gli importi indicati nella
tabella ministeriale. La parte che avvia il
procedimento di mediazione, in possesso
dei requisiti necessari per ottenere
l’ammissione al patrocinio a spese dello
Stato (ai sensi del DPR 115/2002), può
essere esonerata dal pagamento delle
indennità previste dal regolamento
dell’organismo di mediazione: in tal caso
all’organismo non spetterà alcuna inden-
nità”.
L’elenco degli enti abilitati a svolgere
l’attività di formazione dei mediatori è
tenuto sempre presso il Dipartimento per
gli Affari di Giustizia del Ministero e ne è
responsabile il direttore generale della
Giustizia Civile o un suo delegato con
qualifica dirigenziale. Esso è diviso in due
parti (enti pubblici e enti privati) e in più
sezioni; una sezione è riservata
all’indicazione del responsabile scientifico
dell’ente di formazione (che ha il compi-
to di valutare i requisiti professionali dei
formatori, a garanzia di elevati livelli di
formazione).
14
O R D I N E NFORMA
Nata per studiare gli oceani
l SeaOrbiter, una nave verticale
semi-sommergibile ideata dall’ar-
chitetto francese Jacques Rougerie
ben 12 anni fa, potrebbe essere realizza-
ta. Si tratterebbe di uno strumento per
l’osservazione degli oceani e della loro
flora e fauna. La prima nave verticale
del mondo, alta 51 metri e il cui 50% ri-
marrebbe sommerso in acqua verrebbe
a costare attorno ai 52,7 milioni di dollari
statunitensi. Il progetto, se realizzato, ap-
porterebbe grandi vantaggi al mondo
scientifico, in quanto permetterebbe di
osservare e monitorare la vita marina in
tempo reale. La nave potrebbe ospitare
18 scienziati marini (oceanauti) che dalla
base permanente osserverebbero le pro-
fondità delle acque. La camera sommer-
sa misurerebbe 31 metri di profondità,
mentre sul ponte esterno sarebbe allesti-
ta una terrazza d’osservazione, ideale
per lo studio della vita degli uccelli e dei
loro flussi migratori. Le sezioni sommerse,
invece, avrebbero larghe finestre pano-
I SeaOrbiter studierà la vita marina
Le immagini sono tratte da alcuni siti internet e presentano l’ipotetica forma del SeaOrbiter
15
O R D I N E NFORMA
ramiche. La strumentazione d’osser-
vazione sarebbe collegata a facilities sa-
tellitari, mentre un modulo di pressione
atmosferica multi livello e uno pressuriz-
zato consentirebbe agli scienziati sulla
nave di vivere realmente e in forma per-
manente gli oceani finora inesplorati. Il
design del Sea Orbiter prevede inoltre
dispositivi per rifornimenti di energia so-
lare, marina e eolica. Il modello del va-
scello in scala 1:20 è stato esposto durante
l’International Expo di Yeosu del 2012 e
potrebbe essere ultimato nel 2013.*
*fonte del presente articolo è il sito internet www.ingegneri.info
Le immagini sono tratte da alcuni siti internet e presentano l’ipotetica forma del Sea Orbiter
16
O R D I N E NFORMA
Acqua calda per rinfrescare
embrerebbe un paradosso e, inve-
ce, il Solar Cooling è stato al cen-
tro di un seminario organizzato
dall’Ordine degli Ingegneri della Provin-
cia di Ragusa e svoltosi mercoledì 27 giu-
gno presso la sala Pippo Tumino della
Cna del capoluogo ibleo. “Solar Cooling:
aspetti tecnici ed economici”, questo il
tema del seminario che ha visto parteci-
pare molti liberi professionisti ed interes-
sati. A relazionare sul tema è stato Bar-
tolomeo Buscema. Il Solar Cooling è una
delle applicazioni degli impianti solari,
forse la più affascinante e innovativa: si
riesce a produrre freddo grazie al calore
del sole. L’energia solare termica viene
usata per attivare un ciclo termodinami-
co per la produzione di acqua refrigerata
o per il trattamento dell’aria destinata al
condizionamento degli ambienti o ai
processi di refrigerazione. Il consumo di
energia elettrica per il funzionamento
delle apparecchiature di condizionamen-
to e refrigerazione verrebbe così limitato
al solo azionamento delle pompe e delle
centraline di controllo riducendo i consu-
mi di energia elettrica specie nei mesi e-
stivi. In commercio, oggi, ci sono gruppi
refrigeranti ad acqua calda di piccole
potenze che risultano indicati nei casi in
cui è disponibile acqua a temperature
comprese fra 80°C e 100°C, quali, ad e-
S Seminario svoltosi presso la Cna Ragusa
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provin-cia di Ragusa, Giusep-pe di Natale, e l’ing. Bartolomeo Buscema
17
O R D I N E NFORMA
sempio, impianti di cogenerazione, di
processo industriale, di teleriscaldamento,
a recupero di calore, e da “collettori sola-
ri”. In quest’ultimo caso si sfrutta la tem-
peratura dell’acqua relativamente bassa
per produrre acqua refrigerata a 7°C,
idonei alla climatizzazione.
18
O R D I N E NFORMA
L’azionamento delle macchine mediante
l’energia termica contenuta nell’acqua
calda, a sua volta prodotta dall’impianto
solare termico, significa drastica riduzione
dei costi per l’energia elettrica, che viene
così impiegata solo per il funzionamento
delle pompe. Questi i benefici della nuo-
va tecnologia che sono stati illustrati du-
rante il seminario: Ridotti consumi di e-
nergia elettrica (un assorbitore da 70 kW
frigoriferi necessità solo di 0,60 KW elet-
trici); Silenziosità e durata (il funziona-
mento dei gruppi assorbitori non richiede
parti meccaniche in movimento; essi ri-
sultano pertanto silenziosi e privi di vi-
brazioni; l'assenza di attriti e conseguenti
abrasioni meccaniche si traduce in una
maggiore durata della macchina); Ridot-
ti costi di manutenzione; Installazione
all'aperto e dimensioni ridotte; Parzializ-
zazione e controllo modulare (per man-
tenere sempre elevata l'efficienza di fun-
zionamento degli assorbitori è possibile
effettuare per i gruppi modulari - piú di
un’unità - un controllo a gradini, parzia-
lizzando il funzionamento degli stessi a
seconda del carico termico esistente); Ri-
sparmio energetico (qualora l'acqua di
alimentazione venga prodotta da im-
pianti di cogenerazione o da cascami di
calore di qualsiasi provenienza, i gruppi
di assorbitori potrebbero essere assimilati
a veri recuperatori di energia). Il più
grande ostacolo ad una maggiore diffu-
sione di questa tecnologia è costituito
dagli elevati costi di impianto richiesti.
Una foto dei parteci-panti all’incontro tenutosi presso la Cna di Ragusa
La locandina dell’evento
19
O R D I N E NFORMA
L’analisi Push-Over
incontro, organizzato dall’Ordine
degli Ingegneri della Provincia di
Ragusa, ha riguardato “L’analisi
Push-Over, la verifica di Edifici
Esistenti in cemento armato con inter-
venti di miglioramento e adeguamento
sismico, il progetto avanzato di edifici in
cemento armato senza il rispetto della
gerarchia delle resistenze”.
Ampio ed articolato il programma del
seminario che ha approfondito l’analisi
Push-Over e la verifica di edifici esistenti,
partendo dalla definizione di duttilità
strutturale e procedendo con la definizio-
ne della curva di capacità della struttura
e spettro A.D.S.R. (Acceleration Displace-
ment Spectrum Response), per poi passa-
re all’analisi sismica statica non lineare
(Push-Over Analysis).
Dalla valutazione, poi, della vulnerabili-
tà sismica dei fabbricati si è passati
all’individuazione di interventi per un
possibile miglioramento o adeguamento
dei fabbricati in cemento armato.
Prendendo ad esempio un edificio esi-
stente in cemento armato, si è proceduto
nell’analisi tramite l’applicazione pratica
con CDSWin (Computer Design of Struc-
tures, è un software per il calcolo tridi-
mensionale di strutture in cemento ar-
L’
Interessante incontro presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Ragusa
Dalla curva di capacità del sistema si determina quella dell’oscillatore elementare Equivalente, detta spettro ADSR
20
O R D I N E NFORMA
mato, acciaio, legno o miste della S.T.S.,
Software Tecnico Scientifico). Tale pro-
gramma è stato, in seguito, usato anche
per il progetto avanzato di un edificio in
cemento armato secondo le N.T.C. 2008,
senza il rispetto della Gerarchia delle Re-
sistenze.
Ampio spazio è stato riservato al dibatti-
to, cui hanno dato vita i tanti parteci-
panti all’incontro.
Il seminario rientra nella serie di iniziative
promosse dall’Ordine degli Ingegneri di
Ragusa, su input del presidente Giuseppe
di Natale, e volta all’informazione-
formazione costante e continua dei liberi
professionisti iscritti all’Albo ragusano.