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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNA ANNO LXVIII - N . 2 - APRILE-GIUGNO 2013 - PUBB. TRIMESTRALE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA Di noi tremò la nostra vecchia gloria. Tre secoli di fede e una vittoria G. D’Annunzio

ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE ... · organo ufficiale della presidenza dell’associazione nazionale granatieri di sardegna anno lxviii n . 2 aprilegiugno

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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNAANNO LXVIII ­ N . 2 ­ APRILE­GIUGNO 2013 ­ PUBB. TRIMESTRALE ­ SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA

Di noi tremò la nostra vecchia gloria.Tre secoli di fede e una vittoria

G. D’Annunzio

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lettera dal direttoreA questo punto l’estate sembrerebbe essere arrivata. Oggi (18 giugno) a Roma si raggiungono i 35 gradidi temperatura. Ho cambiato la mia sede di lavoro. Ora mi trovo in una stanza presso la Presidenza na-zionale, in Piazza Santa Croce in Gerusalemme n. 7, ossia sono tornato alla vecchia sede.Ma parliamo di questo numero.La copertina riporta la fotografia di un bellissimo e originale monumento dedicato ai caduti deiGranatieri realizzato interamente a proprie spese dalla Sezione ANGS di Monselice. È un modo per darelustro all’operato di una delle nostre Sezioni, neanche di quella più importante in termini di quantità disoci, che operano sul territorio nazionale rendendo viva e concreta l’Associazione che rappresentano eche solo grazie a loro può rivendicare la propria esistenza.In questo numero ho dato spazio a Facebook, il diffuso sistema di comunicazione sociale che nel suo com-plesso rappresenta una realtà dei giorni nostri che non si può e non si deve disconoscere. Molti Gruppiriportano ai granatieri. Un solo Gruppo, denominato «Granatieri di Sardegna» raccoglie circa tremilaiscritti, in massima parte granatieri in congedo che parlano fra di loro e postano (pubblicano) foto ine-dite del loro servizio militare o che riguardano i loro congiunti (padri e nonni) che svolsero il loro ser-vizio di leva nel Corpo. Se la collaborazione prenderà consistenza, si potrebbe pensare di creare una si-nergia fra i media destinata a rafforzare anche la consistenza e la presenza e diffusione della nostra as-sociazione.

A questo punto: Buone vacanze! (per chi le potrà fare) e arrivederci alla…rinfrescata.

Direttore responsabile: Antonino Torre

Redazione: Ernesto Bonelli, Alba Maria Mendico

Segreteria: Mario ScalziAmministrazione: Benito Chiepolo

indirizzo email redazione: [email protected] –––––––––––––

Autor. Trib. N. 5244 del 22-5-1956 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (R.O.C.)

n. 1599 del 10 ottobre 2001–––––––––––––

Grafica: Marcello Ciriminna–––––––––––––

Stampa: Romana EditriceSan Cesareo - RM–––––––––––––

Editore: Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna00185 Roma, piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7

Tel 06/7028289 - Fax. 06/70393086E-mail [email protected]

http://www.granatieridisardegna.itC.F.03073220588

Presidente Onorario: On. Lino FornalePresidente: Mario Buscemi

Vice Presidente: Bruno SorvilloSegretario Nazionale: Claudio Sampaolo

Comitato Centrale: Antonino Torre, Roberto PadovaniPaolo Rossi, Antonio Giovannelli

–––––––––––––Condizioni di cessione del periodico

Una copia Euro 2,00Abbonamento ordinario Euro 10,00Abbonamento sostenitore Euro 15,00Abbonamento benemerito Euro 25,00Una copia arretrata Euro 2,50

Gli abbonamenti possono essere sottoscritti anche mediante il c/c postale n.34577007 intestato alla Presidenza Nazionale ANGS avendo cura di indicarenella causale: “sottoscrizione abbonamento”

–––––––––––––Quanto espresso dai singoli autori negli articoli firmati non

rispecchia necessariamente il pensiero dell’editore e del direttore

La collaborazione al giornale avviene a titolo volontario e gratuito. Tutto il materialeche perviene in Redazione, anche se non pubblicato, non viene restituito. La reda-zione si riserva la facoltà di modificare e/o sintetizzare i testi che vengono forniti.

Chiuso in tipografia il 2-6-2013In copertina: il Monumento di Monselice è stato

concepito assemblando scheggie di mortaio.

in questo numero

2

editoriale p. 3

attualità p. 4

brevi e liete p. 12

offerte p. 15

letti per voi p. 16

alamari con le stellette p. 20

lettere al direttore p. 22

attività associativa p. 24

sfileranno sempre... p. 45

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editorialeeditoriale

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UN’ESTATE SERENAIl tempo scorre e le attività che ci vedono maggiormenteimpegnati si ripetono con regolarità tanto che, chi haormai non pochi anni sulle spalle, fa fatica a distinguerenel ricordo quanto è avvenuto in un anno o in un altro.Si ripete la rivista militare del 2 giugno, restata - digrazia - l'unica manifestazione nazionale che consenteancora di celebrare le Forze Armate. Tutte le altre ricor-renze sono state cancellate per «economia» o forseanche per non disturbare troppo gli abituali denigratoridei nostri valori. Una rivista comunque in tono minore.Ogni anno è buono per tenerci a basso profilo; lo scorsoanno era il terremoto, quest'anno la spending review,l'anno prossimo si inventeranno qualche altra cosa pur dimetterci in ombra. Tra l'altro è prevista anche la chiusuradella via dei Fori Imperiali, speriamo non lo sia ancheper la festa nazionale! Quest'anno non abbiamo visto i cavalli e sono state ri-dotte le fanfare, quasi che cavalli e fanfare avessero uncosto insostenibile, tanto più che i musicanti e i cavallihanno consumato ugualmente nelle rispettive sedi leloro «spettanze giornaliere», anche senza sfilare.Naturalmente la prima ad essere cancellata è stata la no-stra magnifica banda reggimentale, mentre alpini, bersa-glieri e altri hanno mantenuto le loro. Inutili le protestee i tentativi di cambiare il programma, quando i sommivertici decidono, qualsiasi sforzo, anche con le migliorimotivazioni è destinato alla sconfitta. Pazienza, i nostriGranatieri, con la storica impeccabile uniforme di rap-presentanza, hanno suscitato comunque l'emozione el'entusiasmo di sempre nel folto pubblico che li applau-diva. È mancata poi la pattuglia acrobatica, come se gliaerei di quel meraviglioso reparto dovessero volare soloin questa occasione. Le ore di volo annuali per mante-nere l'addestramento sono quello che sono, e allora sevengono effettuate sul cielo del Friuli o sulla capitalecosa cambia? È chiaro che in tutto questo c'è una puntadi demagogia, un pizzico di populismo a buon mercatoe soprattutto il desiderio di far perdonare la nostra esi-stenza a quelli che non ci sopportano perché i valori cheesprimiamo sono troppo diversi dai loro. Quegli stessivalori cui proprio in questi giorni ha dato testimonianzadi fede il cinquantatreesimo sacrificio di un soldato ita-liano in Afghanistan. Sacrificio che, è bene tenerlo pre-sente, è stato ricordato dal Ministro della Difesa inParlamento, davanti a un'aula... praticamente deserta.Ma ormai anche questo evento è passato e la stampa e ilmondo politico fanno presto a dimenticare. Delle spese«superflue» dell'intralcio al traffico e di altre amenità si

tornerà a parlare fra unanno, come ogni anno.Ma per fortuna c'è sem-pre una parte buona delnostro mondo, della no-stra società che nonpermette che si vadaoltre certi eccessi.E noi siamo orgogliosidi essere fra questi.Bisogna aver fiducia enon mollare. Comenon hanno mollato lerappresentanze di tuttele Associazioni d'Ar-ma, Granatieri in testa,in occasione dell'omaggio del nuovo sindaco di Roma alsacrario di Porta San Paolo. Siamo riusciti ad esserecompatti e presenti in massa, offuscando in modo palesecoloro che per decenni hanno cercato di appropriarsi diuna vicenda che è patrimonio esclusivo dei nostri sol-dati. Essi combatterono senza paura e senza speranza per di-fendere la Capitale e cedettero le armi solo per ordini su-periori, certamente non condivisi dai più. L'episodio, diper sé di modeste dimensioni, è stato pur sempre un se-gnale, quale espressione della nostra volontà di non ce-dere davanti a certe forzature propagandistiche ripetutesiper tanti anni. La prossima occasione sarà la rievoca-zione del combattimento della Montagnola, il 10 set-tembre, ci faremo valere e diremo chiaro a tutti che ilvanto di quell'episodio è tutto nostro ancora una voltanostro e solo nostro. Ragazzi, donne e persone anzianehanno soccorso e aiutato i nostri Granatieri in quell'oc-casione, ma i combattenti furono tutti e solo soldati, bi-sogna saperlo dire e ricordarlo a testa alta.Per passare poi dal campo nazionale a quello delleRegioni, è bene ricordare con soddisfazione il tenace ri-petersi, senza alcun cedimento, delle nostre cerimonie –prima fra tutte quella del Monte Cengio – che vedonosempre una numerosa affluenza di partecipanti. Un altroevento importante è il riproporsi, la rinascita, di taluneSezioni che erano sparite e che stanno trovando nuovavitalità. Onore al merito di chi si è impegnato per questaripresa con spirito di dedizione e grande efficacia.Un'estate serena adesso ci aspetta, con l'augurio che tuttila trascorrano bene nonostante i tanti problemi del no-stro Paese e... a settembre si ricomincia.

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attualitàattualità

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La Sezione ANGS di Torino, seconda inItalia dopo la Sezione Madre di Milano,venne fondata nel 1913 come Società

«Unione fra ex Granatieri di Sardegna».I festeggiamenti per celebrare degnamente ilcentenario sono iniziati sabato 13 aprile con l’i-naugurazione di una mostra allestita nei presti-giosi locali messi a disposizione dalla RegionePiemonte nella sede della Giunta Regionale(posta nella centralissima Piazza Castello).L’esposizione è stata resa possibile grazie allafattiva collaborazione della Dott.sa RosannaCauda, dirigente della Regione, che da oltre undecennio ci aiuta e sostiene.Per questo le è stata consegnata una pergamenache recita: «Rosanna Cauda – Una di Noi!».Il materiale della mostra è stato in parte messoa disposizione da collezionisti privati ed inparte proveniente dagli archivi della festeggiataSezione di Torino, ivi conservato grazie anche anumerose donazioni di soci e di eredi di grana-tieri defunti. È stata esposta una ricca documentazione foto-grafica della storia della Sezione, con partico-lare riguardo agli albori della vita sociale, allasolenne benedizione della nuova Colonnella nel1930 (madrina la Principessa Maria Josè e allapresenza del Principe Umberto di Savoia, eglistesso Ufficiale dei Granatieri), allasalita della Divisione Granatieri alColle dell’Assietta nel 1940 (forte-mente voluta da Umberto di Savoiaallora Comandante del Gr. ArmateNord nella breve campagna contro laFrancia), alla celebrazione del 270° diFondazione della Specialità (1929), aiRaduni Nazionali del 1959 (300°), del2009 (350°) e del 2011 (in occasionedei festeggiamenti per i 150 annidell’Unità d’Italia). In mostra, inoltre, cimeli, divise equadri nonché le bandiere e leColonnelle che hanno caratterizzato ivari momenti storici; cartoline d’e-poca, soldatini in piombo, audiovi-sivi, figurini di uniformi tratti dal-l’Archivio di Stato di Torino e una

importante collezione di Posta Militare.Una apposita sezione ospitava una completa (edavvero splendida!) collezione privata dellearmi in dotazione ai Granatieri dal 1890 aigiorni nostri (dal Vetterli alla MG).Queste armi sono state esposte dal collezio-nista, alpino Girola, grazie all’interessamentodel Gen. C.A. Franco Cravarezza, ex Coman-dante della Regione Militare Nord. Egli, sia inquesta veste, sia ora come esponente diAssoarma ha sempre dato costante supporto edimostrato grande amicizia verso i Granatieri. Per questo, con il consenso del PresidenteNazionale Gen. C.A. Mario Buscemi, è stato nel-l’occasione nominato «granatiere socio ono-rario» con la consegna, da parte del Presidentedella Sezione di Torino congiuntamente al pre-sidente A.N.G.S. Piemonte, del bavero rossocon Alamari e della tessera.Tra le iniziative che, solo grazie al supporto delCravarezza, si sono potute realizzare e si citano:il ritorno della compagnia e della musica d’or-dinanza all’Assietta nel 2005, il restauro dell’o-belisco sempre all’Assietta nel 2010, il grandeaiuto per il raduno di Torino 2009 e 2011. Il 18 aprile, dopo un’interessante conferenzadello storico Enrico Ricchiardi dal titolo «IGranatieri a Torino dalla fondazione nel 1659 al

FESTEGGIATO IL 100° DELLA FONDAZIONEDELLA SEZIONE DI TORINO

13 - 21 aprile 2013

I festeggiamenti del centenario si condividono anche alzando il calice.

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attualitàattualità

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trasferimento della capitale a Firenze nel 1864», iBianchi Alamari torinesi hanno festeggiato conun brindisi il 354° compleanno dei Granatieri in-sieme agli Ufficiali dei Granatieri in servizio ofrequentatori della Scuola di Applicazione dellacittà subalpina; primo tra tutti il Col. MassimoSiragusa, già comandante il 1° Rgt Granatieri.Con lui il Ten.Col. Mucciaciaro, i Capitani Davide Laurano, i Tenenti del 190° Corso Costamagna,Stefanoni e Barone che a breve lasceranno laScuola d’Applicazione come neo assegnati al 1°Rgt.Granatieri a Roma. Presenti inoltre numerosiSottotenenti, aspiranti alla nostra specialità, fre-quentatori del 191° e 192° Corso.

La serata si è conclusa con una pizzadella famiglia granatieri ...Continuo l’afflusso alla mostra di visi-tatori, tutti molto interessati, nei 10giorni di apertura conclusasi domenica21 aprile, giornata ovviamente di piog-gia che ha visto l’afflusso di tutte leSezioni del Piemonte, con Colonnellaed adeguata scorta di granatieri, per ilRaduno Regionale 2013.Con queste, graditissima, era presentecon il labaro ed una folta delegazione laSezione Madre di Milano, che nelRaduno 2011 di Torino aveva festeg-giato il suo Centenario.In questa giornata, dopo il doverosoomaggio alla lapide (nel decimo annodalla posa) che ricorda la costituzionedel Reggimento Guardie in piazza

Mollino con deposizione della corona di alloroofferta dalla Città di Torino. I partecipanti con intesta ben 6 Granatieri ANGS in GUS, il GruppoStorico «Valsusa 1861» e «Torino 1861 - nobiltàsabauda» con le divise dei Granatieri del 1861 edel 1918, sono poi sfilati in parata nella centralePiazza Castello sino alla Basilica di S. Lorenzoper la S. Messa celebrata dall’amico deiGranatieri Mons. Martinacci, con la straordinariaed inaspettata partecipazione della Corale «S.Maria Assunta – Lungavilla Oltrepò Pavese». Sicuramente emozionante per il Presidente dellaSezione di Torino il simbolico passaggio di con-segne al figlio, ten. (G) Giorgio Costamagna che,

per la prima volta, ha letto laPreghiera del Granatiere durantela funzione religiosa.Al termine non poteva mancare ilconviviale rancio consumato in unlocale sulle rive del Po. Grande apprezzamento è statoespresso da più parti per quantoorganizzato dai Granatieri tori-nesi pur in tempi di non facilecongiuntura.Il riconoscimento più toccante èstato quello di un ignoto visita-tore che, nel libro delle firme pre-sente in mostra, ha scritto :«Quic’è l’Italia che non c’è più».Ai Granatieri di ieri, di oggi e didomani il compito non facile di te-nere accesa la fiamma di questo ri-cordo.

Pier Andrea Ferro

Il 21 di aprile le Colonnelle e i granatieri schierati si ritrovano nella celebrazionedella Santa Messa officiata dal Mons. Martinacci.

Alla presenza delle massime autorità civili e militari i granatieri depongono lacorona alla lapide che commemora la costituzione del Reggimento Guardie.

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La Sezione di Torino ha festeggiato degnissi-mamente la ricorrenza del suo primo cente-nario!

Otto giorni di fervore, di mobilitazione, di entu-siasmo, dal 13 al 21 aprile del corrente 2013, conepicentro nella Sala Mostre della Regione Piemonte(g.c.). La grande mostra storica della SpecialitàGranatieri ha costituito un importante polo di at-trazione per il mondo militare e per il popolo del-le Associazioni d’Arma torinesi. Grazie, presidente della Sezione Costamagna e pre-sidente regionale Ferro per quanto avete realizzato! - Il successo è stato sancito da una vera folla di vi-sitatori e di eleganti visitatrici (ammiratrici, in ve-rità, non tanto dei reperti bellici, quanto dei giovaniufficiali Granatieri della Scuola di Applicazione,nelle loro perfette uniformi e i loro lucenti Ala-mari). Mentre mi aggiro tra cimeli , reperti e fotografie, mitrovo a riflettere e a rievocare. Il mio servizio dileva si era svolto tra il ’63 e il ‘64 a Orvieto,Perdasdefogu e finalmente a Roma alla CasermaGandin. A noi congedanti, bellamente schierati perl’ultima volta, fu consegnata la tessera dell’ANGSpersonalmente dal presidente nazionale RenatoCastagnoli, presenti il Col. Comandante EnricoAmodei e l’Aiutante Maggiore Ten.Col. GianfrancoM. Chiti. Così passai dagli Alamari con le stelletteagli Alamari dell’Associazione, Sezione di Torino,

senza soluzione di continuità. Ricordo i presidentidella Sezione succedutisi in questi cinquant’anni, illoro spirito di dedizione, l’atmosfera di amicizia trai soci; i molti che «sono andati avanti». Dei Soci re-duci dalla seconda guerra, resta un roccioso testi-mone: il Presidente Onorario Girardi Giacomo, al-lora Tenente, ex Grecia, ex Yugoslavia, protago-nista della Difesa di Roma nel ’43, poi attivo nellaResistenza. Per tutti noi, un punto di riferimentoumano e granatieresco esemplare. Con alcuni consoci passo alla saletta di ristoro,dove le sorridenti allieve della Scuola Alberghieraci servono spumeggianti calici, molcendo le nostresospirose rimembranze. Qui, in una piacevole at-mosfera di cameratismo, il Capitano dei GranatieriLorenzo Laurano, OMLT XII, ci racconta la sua im-portante esperienza in Afghanistan dall’ottobre2011 ad aprile 2012 col difficile compito di assi-stenza all’esercito afghano. Ricorda il Capitanoquanto sia stato d’incoraggiamento per i nostri ve-dere sul campo di Herat sventolare per tutto il pe-riodo il Tricolore italiano donato dal Col. MassimoSiragusa.È una testimonianza che scalda i cuori. Dimostrache i Granatieri sono sempre pronti a risponderequando l’Italia lancia l’antico appello: «A ME LEGUARDIE !».

Angelo Masperone

BUON ANNIVERSARIO, SEZIONE DI TORINO!

Aseguito della formazione del nuovo go-verno, che vede come Presidente delConsiglio l’on. Enrico Letta, il 28 aprile

2013 il Senatore, prof. Mario Mauro è stato no-minato Ministro della Difesa in sostituzionedell’Ammiraglio Giampaolo Di Paola.La famiglia dei bianchi Alamari, augura ognibene al nuovo Ministro, sperando che possa aiu-tare la compagine con le stellette. Del nuovo ministro abbiamo molto apprezzato la di-chiarazione fatta alla Camera il 12 giugno 2013 che,ripresa dalla stampa, qui sotto riportiamo: «Provo un'amarezza profonda, a fronte di quello che è

I pensieri di un socio

NUOVO MINISTRO DELLA DIFESA28 aprile 2013

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accaduto, nel vedere quest'aula vuota». Così il mini-stro della Difesa, Mario Mauro, ha iniziato la suainformativa urgente sul grave attentato in Afghani-stan che ha causato la morte del capitano Giuseppe La

Rosa. «A chi dovrebbe guardare la politica in Italia, hacontinuato il ministro, se non a un uomo comeGiuseppe La Rosa per comprendere la grandezza dellapropria missione?».

Più durevole del bronzo: così Orazio definì lasua poesia ed aveva ragione se si pensa aquanti monumenti di pietra o di bronzo siano

andati perduti nei secoli per l’incuria, il vandalismodei posteri o per l’usura del tempo. Il novello Orazioè Padre Rinaldo Cordovani storico archivista dellaCuria Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, cheha voluto fortemente allestire nel Museo deiCappuccini di Roma uno spazio dedicato a PadreGianfranco Chiti, in quanto personaggio di spiccodell’Ordine nel secolo XX, accanto a San Pio daPietralcina e a Padre Mariano da Torino.Padre Rinaldo ci riceve in una sala del seicentescoConvento di via Veneto completamente rinnovato direcente.A lui che, con Padre Flavio Ubodi, Guardiano delConvento di San Crispino da Viterbo di Orvieto,condivide la fortuna di aver conosciuto ed aiutatoPadre Chiti fin dal suo ingresso nell’Ordine rivol-giamo alcune domande:

Padre Rinaldo, grazie per averci ricevuto e soprattutto peraver voluto accogliere il suo confratello e nostro Coman-dante Gianfranco Chiti in questa prestigiosa sede; che cosal’ha spinto ad allestire, nel secolare percorso di santità chesi avverte attraversando le sale del Museo, uno spazio de-dicato a Padre Chiti, scomparso da soli nove anni?- Ogni personaggio presente nelle sale emerge peraver praticato nella sua vita particolari virtù: San Pioda Pietralcina: la preghiera e la confessione, PadreMariano da Torino: la comunicazione e la media-zione, Padre Ugolino l’arte e Padre Chiti: la coerenzae la fedeltà.

Lei da storico e archivista ha raccolto molte testimonianzesul religioso e sul soldato Chiti, ha testimonianze sul-l’uomo Chiti?- Le testimonianze degli amici della sua giovinezza,dei suoi superiori e dei suoi subalterni, dei suoi con-fratelli e dei suoi parrocchiani sono tutte concordinel riconoscere a Padre Gianfranco una eccelsa dotedi educatore. Un maestro di vita per tutti coloro chelo hanno conosciuto e frequentato.

Il prossimo anno ricorrerà il decimo anniversario dellascomparsa di Padre Chiti e la città di Pesaro che lo ha ac-colto nel suo Camposanto si sta organizzando per acco-gliere nel migliore dei modi quanti… siamo sicuri cheverranno. Ai Cappuccini sarà certamente riservato unposto d’onore. Padre Rinaldo, quale pensa che possa essereil loro contributo alla diffusione dell’insegnamento daGianfranco Chiti?- Sono a conoscenza di quanto alcune di queste co-munità di fedeli di P. Chiti stanno preparando per legiornate pesaresi del 2014. State certi che iCappuccini, da parte loro, esporranno un dettagliato«stato dell’arte» di un progetto volto a diffondere ilmessaggio universale dell’insegnamento del nostroindimenticabile Confratello.

… ERO SICURO CHE SARESTI VENUTO AERE PERENNIUS - Intervista del gran. Claudio Conti

Il complesso conventuale dei Frati Cappuccini di via Venetoospita la Chiesa di Santa Maria Immacolata, la Cripta –Camposanto, la casa di accoglienza “I Cappuccini” e il Museo. Il Museo dei Cappuccini, inaugurato nel giugno del 2012, ènato allo scopo di mettere in luce la spiritualità, la sobrietà ela totale presenza dei seguaci di San Francesco dalle origini adoggi. Il Museo è ordinato in sette sezioni l’ultima delle qualiospita le bacheche di Padre Mariano da Torino e di PadreGianfranco Maria da Gignese.Informazioni sul Museo: Provincia Romana dei Frati MinoriCappuccini.Via Vittorio Veneto, 27 – 00187 RomaInfo: +39 06.42014995Orario di visita: tutti i giorni dalle 9,00 alle 19,00.

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ANTONIO CENTOFANTIGRANATIERE E SOLDATO

FINO AL SUO ULTIMO GIORNO

Ero un giovane Ufficiale del 3° quando ebbi la for-tuna di conoscere questa bella figura diGranatiere. Era in visita ad Orvieto con il

Generale Pipola ad illustrare alle giovani reclute le fi-nalità e gli scopi della nostra Associazione. Rimasi col-pito per l’entusiasmo e la passione con cui il Grana-tiere Centofanti - nelle sue volontà testamentarie haspecificato che nel suo necrologio sul giornale fosse ci-tato solo come Granatiere - trasmetteva il suo spirito dicorpo ed il suo attaccamento agli alamari, sentimenti,questi, che sono stati il viatico di una vita.Entrato in Accademia nel 1934 con il 77° corso ed as-segnato al 3° reggimento Granatieri al termine dellostesso, partecipò con l’Unità alla campagna di Greciadimostrando il suo ardimento.Il suo valore fu riconosciuto con Decreto Ministerialedel 21 dicembre 1945 quando gli fu conferita la Croceal Valor Militare con la seguente motivazione:«Comandante di compagnia fucilieri, ridotta ad una tren-tina di uomini, incaricato della difesa di un ampio settore difronte, durante un violentissimo attacco avversario, si pro-digava con tenacia e valore, spostandosi nelle zone più bat-tute della linea per infondere fiducia e volontà di resistenzaai propri granatieri e contribuendo validamente a stroncarel'attacco nemico». Monte Shpat (fronte greco), 17 di-cembre 1940.Di quel momento custodiva le dichiarazioni dei suoiuomini, in particolare quella del Granatiere PaolucciEttore, così come conservava i ricordi di una vita daGranatiere e tutta la documentazione della sua praticadi congedamento.Per lungo tempo Segretario nazionale dell’Associa-zione, grazie alla sua tenacia, aveva tessuto una ra-gnatela di rapporti che tutt’oggi sono alla base del vi-vere dell’organismo.Nel cimitero di Trevigiano Romano, dove è stato tu-mulato, accanto all'urna funeraria sono stati messi dueAlamari, quelli da cui prima materialmente e poi spi-ritualmente non si era mai separato.

Dopo tanti anni, voglio permettermi di darti del tuanche perché, al di là del grado, come tu hai insegnato,siamo Granatieri: GRAZIE ANTONIO.

Erbon

In alto:Il Granatiere Centofanti con il Gen. Simone.

In basso:Il Granatiere Centofanti con il Presidente dell’ANGS Tarquini.

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Dopo il lancio dei Social Network e le «App»per dispositivi mobile, la Difesa fa il suo in-gresso anche nel mondo della Web TV: a

partire da oggi (31 maggio) è online, in fase speri-mentale, la Web TV Difesa.L’iniziativa consentirà di sperimentare uno stru-mento più vicino alle esigenze di informazione chela Società richiede.La finalizzazione del progetto della WebTV è pre-vista nel mese di settembre.La Web TV della Difesa è stata studiata per valoriz-zare, rendere disponibile e diffondere l’enorme pa-trimonio video della Difesa e delle Forze Armatemediante la visione di video inseriti in canali tema-tici (attività operative, attualità, eventi promozio-nali, memorie storiche, ecc...), mediante un’inter-faccia grafica che consente una navigazione intuitivae veloce.Saranno, inoltre, resi disponibili in streaming le atti-vità parlamentari e gli interventi dei Vertici delDicastero.In occasioni di eventi e manifestazioni di particolarerilievo, saranno inoltre realizzati degli streaminglive.La prima diretta Web sarà effettuata in occasionedella Festa della Repubblica del 2 giugno.I video potranno essere condivisi e integrati sui

Social Media (Facebook e Twitter), oppure segnalatitramite email.

La Web TV Difesa è disponibile su www.difesa.it

LA DIFESA LANCIA LA SUA WEB TV

Recenti avvenimenti nella loro drammati-cità impongono una decisa presa di posi-zione da parte di tutti gli italiani pensosi

delle sorti del loro Paese (non sarebbe sbagliatochiamarla Patria), e fra questi, in particolare,quanti lo hanno servito con profondità di senti-menti. Il mondo è in continua evoluzione perché l’uma-nità tende a mutare costumi e modi di vita, ossiala forma del suo vivere civile; e non a caso si èdetto «forma» perché la sostanza, ossia la naturadell'uomo, rimane invariata; bisogna, inoltre,tener conto che i ricordi costituiscono un patri-monio di indubbio valore e di alto significato

educativo - come è certo che alcuni tra essi, oggidiscussi o derisi, sono invece irrinunciabili - maciò non deve costituire l'unica base per qualsiasicomunità. In tale contesto ad ogni consesso umano si pre-senta il problema di conservare intatto quel chesi rifà a tale natura e di modificare invece quantosi riferisce alla forma, cioè procedere ad una con-tinua ricerca di rinnovamento e di adesione allarealtà che ci circonda, proprio perché dal con-fronto con le passate esperienze possa sorgerequalcosa di veramente valido.I giovani di oggi – cioè coloro i quali un domanidovrebbero essere l’ossatura della nostra Asso-

LA NECESSITÀ ...... riflessioni

31 maggio 2013

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ciazione - giungono ai reparti, oltre che con unanuova preparazione culturale, con una diversaeducazione familiare e con una più ampia vi-sione delle cose, soprattutto con uno status di-verso dovuto ad un reclutamento basato sul vo-lontariato e non più sulla coscrizione obbliga-toria. I rapporti tra superiore e subordinato, la distin-zione tra i diversi stati giuridici, la vita di ca-serma, i sistemi di istruzione sono cambiatiprofondamente. Non si può pretendere oggi lo sforzo fisico, lerinunce alle abitudini familiari, l'obbedienzacieca che sono stati imposti per secoli ai co-scritti. Le nostre Forze Armate hanno una strut-tura ed una mentalità professionale. Gli appartenenti vivono una realtà diversa, leloro esigenze sono maggiori, la coscienza dellapropria condizione è più profonda. Tutto ciò che non è indispensabile viene re-spinto; tutto ciò che non è compreso viene ne-gato. L'opera educativa non può essere più im-posta, ma spiegata passo per passo, resa chiarae logica, inquadrata in un più vasto consessoche valga a delimitarne chiaramente i fini e le

necessità.Da tutto questo ne deriva che: «la nostraAssociazione non può cristallizzarsi nella no-stalgia.»A differenza di altri sodalizi, essa, la cui attivitàva inserita sempre più nel contesto nazionaleper un concreto apporto di idee e di sentimentiallo sviluppo ed al progresso di una socialitàbene intesa, ha la caratteristica della continuitàperché può accogliere di continuo nuove levetra i giovani che si affacciano alla vita militaree che costituiscono il futuro dell’Associazione. Essa può, quindi, proporsi quale palestra per uncostruttivo dibattito sui gravi problemi dellavita attuale.E tale proponimento deve nascere, crescere ediffondersi in tutti gli organi strutturali e negliiscritti affinché in ogni momento di vita in co-mune si colga l’occasione per svolgere tale mis-sione. Bisogna insomma respingere la conservazione ela demagogia se si vuole operare veramente peril bene della Nazione e per il futuro del nostrosodalizio.

Ernesto Bonelli

PARTECIPAZIONE A.N.G.S. ALLA SFILATA

La Compagnia di Rappresentanza Asso-arma, al comando dell'Ammiraglio diSquadra Paolo Pagnottella coadiuvato

dal C.V. Nicola Guzzi, ha preso parte anchequest'anno, come già avvenne nel 2012, allaParata militare in occasione del 67° anniver-sario della Festa della Repubblica.La nostra Associazione Granatieri diSardegna ha contribuito alla formazionedella Compagnia con una nutrita rappresen-tanza della Sezione di Roma composta dalvice presidente della Sezione ArsenioRossoni e dai soci Saverio Cascone, AntonioCavaleri , Roberto Di Pierro e MaurizioGrillo, supportati e motivati dalla presenzadel Vice Presidente Nazionale Bruno Sor-villo. Ha inoltre preso parte alla sfilata il gruppoMedagliere dell’Associazione costituito daiGranatieri Roberto Ottaviani, Benito Chie-polo e Sante Baldi.

La preparazione alla sfilata ha comportatosacrifici nelle lunghe fasi di allenamento edi addestramento, ed una buona dose di di-sciplina, tenacia e spirito di corpo per ri-spondere in modo adeguato all'appello.Poi è finalmente arrivato il 2 giugno e sfi-lare in mezzo ad ali di folla entusiasta ecommossa, accompagnati da incoraggianti«bravi» ed «evviva», rendere gli onori alPresidente della Repubblica Giorgio Napo-litano al grido «Italia» ed all’Altare dellaPatria in deferente silenzio, ha ripagatotutti delle fatiche affrontate ed ha riempito inostri cuori di una enorme gratificazione esoddisfazione.

Felicitazioni e congratulazioni sono stateespresse dall’Amm. Pagnottella in una missivaalle Associazioni della quale riportiamo i puntisalienti:«Il defilamento dinanzi alle più alte cariche

2 giugno 2013

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dello Stato - scrivel'Amm. Pagnottel la -svoltosi con impeccabilestile e compostezza, ha ri-scosso unanimi riconosci-menti e ci ha così ripagatodi ogni sacrificio e moral-mente ricompensato alpari di una medaglia almerito.È questo spirito di appar-tenenza, coesione ed at-

taccamento ai colori del-l'Arma ed alla Patria chevolevamo trasmettere aigiovani in armi ed al pub-blico accorso alla Parata”.“Posso con animo sinceroaf fermare – ha conclusol'Amm. Pagnottella – chel'obiettivo è stato piena-mente conseguito grazie aquesti uomini di cui sonofiero di essere stato il Co-mandante».

E questi uomini nonpossono che essere rico-noscenti al loro Coman-dante ed al C.V. Guzzi

p e r l ’ i m p e g n o p r o f u s one l r i condurre ne i ra n-gh i ed a l r i spe t to de l lacadenza quant i da t e m-po non avevano p iù a -v u t o o c c a s i o n e d i r i -s p o n d e r e a l p e r e n t o r i or ipe tu to inv i to «a l l ine a -t i e coper t i ! » .V iva i Granat ie r i d i S a r -degna , v iva l ’ I t a l i a .

I partecipanti alla sfilata

l a v e c c h ia . . . guard ia ” l a v e c c h ia . . . guard ia ”

. . . l a nuova “guard ia ” . . . l a nuova “guard ia ”

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brevi e lietebrevi e liete

brevi e. . . . . . l i e t e

AUGURI AD AURELIO

Il Gra. Aurelio Fiore di Ruvo di Puglia, consigliere pressola sezione ANGS di Corato, ha festeggiato le sue prime 62primavere felicemente attorniato dai suoi diletti nipotiniforse … futuri granatieri.Auguroni ad Aurelio per il suo compleanno e per la buonasalute da tutti i commilitoni della Puglia e dai lettori dellarivista.

Peppino Calderola

UN GRANATIERE DELLE MARCHE

Presentare il granatiere Attilio Arduini, Classe 1922, è un doveroso omaggio a tutta quella gene-razione di soldati d’Italia che, come recita la preghiera di Padre Chiti, come tanti piccoli GesùCristi, senza colpa alcuna, affrontarono i sacrifici, in molticasi estremi, nelle tremende vicende della seconda guerramondiale.Attilio, marchigiano nato nella campagna della stupendaGradara, a 19 anni parte arruolato nel 3° Rgt. Granatieri distanza a Viterbo. Tornerà a casa soltanto nel 1944, salvo cer-tamente grazie al severo addestramento ricevuto con gliAlamari al collo e al desiderio di riabbracciare la sua famigliae la sua Lina, la ragazza che nel 1945 diverrà sua sposa.Coltiva il suo podere fino al 1950 allorché sceglie di trasferirsia Pesaro ed aprire un’osteria.Con la tenacia tipica dei marchigiani, specie se granatieri,dall’osteria in diciotto anni di lavoro e sacrifici costruisce unalbergo completo di bar e ristorante.Oggi, raggiunta la tranquillità economica e familiare accantoalla donna che da sessantotto anni è la sua fedele consorte,Attilio non rinuncia alle sue passioni: la cura amorosa del-l’orto e la partecipazione ad ogni evento che preveda la pre-senza delle nostre Colonnelle, sia regionale, sia provinciale odella Sezione pesarese dell’ottimo presidente Borghi.A quest’uomo, che lo scorso 16 febbraio ha compiuto il suonovantunesimo compleanno e a tutti i soldati della sua gene-razione l’augurio e la riconoscenza di tutti i granatierid’Italia.

Claudio Conti

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brevi e lietebrevi e liete

NOZZE A VERONA

Il 27 Aprile 2013, il granatiere Andrea Naletto, dellaSezione di Verona, ha coronato il suo sogno d'amore conValeria.

I granatieri veronesi porgono ai novelli sposi i loro piùsentiti auguri.

RICONOSCIMENTO AL NOSTRO CHIEPOLO

Il 16 marzo 2013, nella Basilica di Santa Maria Maggiore,dopo una funzione religiosa celebrata dal vescovo ucrainoMons. Ireneo Bilyk, sono stati consegnati nove diplomi e re-lative medaglie di San Giorgio «Onore, Gloria, Lavoro» adaltrettanti cittadini italiani. La consegna è stata effettuata daldott. Demetrio Akimov, Capo della Direzione generaledell’Accademia internazionale «Fortuna d’Oro» di Kiev. Fra gli insigniti, nei quali figuravano un Ammiraglio ed unUfficiale della Capitaneria di porto di Livorno, il M.M.A.Chiepolo Cav. Benito con la motivazione di «… aver collaborato attivamente presso la Basilica di SantaMaria Maggiore». Durante la consegna è stata citata più volte, come titolo di merito, l’appartenenza diChiepolo all’ANGS».

Al caro Benito le congratulazioni più vive per il meritato riconoscimento.

I PRIMI NOVANT’ANNI DI UN REDUCEDEL BATTAGLIONE DA SBARCO

La lettura di queste righe recherà grande piacere al nostro socio napole-tano Gino Montefusco che, del Raggruppamento Speciale Granatieri(formato da due battaglioni da sbarco), è la memoria storica. A Roma,un suo commilitone, ha festeggiato i suoi novanta anni.Si tratta di Augusto Isidori, nato a Roma il 20 maggio 1923 che, all’epocadell’affondamento del piroscafo «Crispi» che fu la tomba di tantiGranatieri, era già dislocato in Corsica con il famoso Raggruppamento.Augusto seguì le sorti del suo reparto e dopo l’8 settembre 1943, dopo i violenti scontri con gli ex-alleati, ripiegòprima in Sardegna per poi ritornare sul continente e seguire le varie vicissitudini dei granatieri fino alla fine dellaguerra. Con la pace, il nostro granatiere, molto dotato sul piano fisico per lo sport da sempre praticato, si dedicò aduna avvincente professione, quella dello stunt man. Così fra cadute mirabolanti e altre prestazioni spettacolari al li-mite delle umane possibilità, ha trascorso la sua esistenza nel mondo cinematografico; di casa a Cinecittà e con co-noscenza diretta dei tanti attori ai quali, nei momenti di pericolo, assicurava la controfigura. Il 20 maggio 2013, in unincontro conviviale organizzato dalla figlia Ivana, Augusto, che ancora conserva uno straordinario smalto giovanile,ha festeggiato fra canti e suoni il suo novantesimo compleanno con la presenza di tanti amici e conoscenti. Molto apprezzata dal festeggiato la partecipazione del nostro Direttore, gen. Antonino Torre.

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ritrovarsiritrovarsi

SI RITROVANO A ROMA DOPO DIECI LUSTRI

Dopo 52 anni il 19 febbraio u.s. si sono ritrovati a Roma, da-vanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in occasionedella tradizionale Messa per il Duca di San Pietro, cinquegranatieri che ai tempi della purtroppo non più vicina gio-ventù prestarono servizio assieme al 1° Reggimento inPietralata.Da sinistra vediamo: Roberto di Pierro (ten. vicecoman-dante della 7ª Compagnia comandata dal cap. Chiti); FulvioMagno (ten. alla. 10ª Compagnia mortai da '8l); ViginiClaudio (c.m. prima alla 7ª Compagnia e poi alla 10ª);Mario de Crescenizi (tenente alla 7ª Compagnia); ArsenioRossoni (tenente alla 1ª Compagnia ed attuale vicepresi-dente della sezione ANGS di Roma). Manca il tenente

Guido Vardabasso cui va il saluto affettuoso da parte dei commilitoni ritratti nella foto.

Claudio Vigini della Sezione di Trieste

INCONTRO CON IL COMANDANTE

Lo scorso 4 gennaio 2013, chi scrive, Gran.Roberto Cacace e il Serg. Andrea Moretti cisiamo recati in quel di Orvieto e precisamentealla Caserma «Piave» dove circa trent’anniprima, dal luglio 1982 al luglio 1983, indos-sando gli Alamari, avevamo svolto il serviziomilitare al 3° Btg Granatieri «Guardie». Il mo-tivo era quello di incontrarci, dopo tanti anni,con il Gen. Giulio Cesare Schina che ai tempidella nostra naja era Maggiore. L’incontro con il Generale è avvenuto nella saladove un tempo esisteva il prestigioso «Club DelGranatiere» del quale proprio io e Moretti era-vamo in quell’anno i responsabili; quel Clubche, sotto la diligente guida e supervisione delGen. Giulio Cesare Schina e del carissimo com-pianto Comandante Mario Coppola, era il fioreall’occhiello del 3° Btg..Nella sala dove il Gen. Schina ci ha ricevuto ora c’è un ufficio militare del quale proprio lui è ilresponsabile. E’stato molto bello ed emozionante rivedersi dopo molti anni, il generale sempre in forma e conlo stesso piglio di trent’anni fa’. Dopo aver colloquiato per un po’ e scattato delle foto, il generale al momento del saluto ci havoluto donare un interessante libro dal titolo «I Granatieri di Sardegna».Posso dire, anche a nome dell’amico Andrea, che entrambi abbiamo trascorso una giornata dapoter annoverare tra le più belle e importanti della vita

Serg. Gran. Andrea Moretti Gran. Roberto Cacace

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offerte pervenuteofferte pervenute

o f f e r t e

pervenute

o f f e r t e

OFFERTE PERVENUTE ALLA DATA DEL 30 GIUGNO 2013PER IL POTENZIAMENTO DEL GIORNALE:

€ 25,00 Sezione di CASTEL GOFFREDO

“ 20,00 Sezione di LENDINARA

“ 10,00 Sezione di ANAGNI

“ 20,00 Sezione di LEGNANO

“ 25,00 Sezione di SOMMACAMPAGNA

“ 45,00 Sezione di CONEGLIANO

“ 10,00 Sezione MUSILE DI PIAVE (in memoria del Gran. Montagner Rino)

“ 50,00 Sezione di ERACLEA (in memoria del Gran. Bragato Eriso)

“ 25,00 Sezione di PADOVA (in memoria del Gran. Pagotto Ampelio)

“ 50,00 Sezione di ERACLEA (in memoria del Gran. Bragato Eriso)

“ 10,00 Sezione CASTELNUOVO DI GARFAGNANA

“ 30,00 Sezione di VIGNOLA

“ 20,00 Sezione di VERONA

“ 50,00 Gran. MONTEFUSCO Gino

“ 5,00 Gran. LIBURDI Vincenzo

“ 5,00 Gran. MARRA Domenico

“ 50,00 Gran. SELLERI Giorgio

“ 50,00 Gran. PAVANELLO Renzo

“ 90,00 Gran. OTTAVIANI Roberto

“ 15,00 Gran. FERLUGA Fabio (in memoria del Gran. Pastrovicchio Arnaldo)

“ 20,00 Gran. BERTOLASO Luciano (in memoria del Gran. Favazza Olivo)

“ 60,00 Gran. SELLERI Giorgio (in memoria di Mons. Franzoni Ernelio decorato

di M.O.V.M. nella Campagna di Russia)

PER IL FONDO DI SOLIDARIETA’ «STENIO CONTIGLIOZZI»:

€ 20,00 Figlia del Gran. CAVALIERE Mario

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letti per voiletti per voi

I PRECURSORI E PROTAGONISTI DELLA BELLA IMPRESASAGGIO DI GIOVANNI SCARPELLI

Qualunque notizia riguardi Fiume italiana, oggi Rijeka, mi è familiare e desta in me interesse.Anche per questo ho letto il preciso saggio di Giovanni Scarpelli, noto per le sue memorie storico-militari.Non si tratta qui solo della rievocazione della sorprendente Marcia di Ronchi, promossa e avviatadai sette ufficiali dei Granatieri, i «Giurati di Ronchi» che misero in atto arbitrariamente il ritornoa Fiume dopo che avevano ricevuto l'ordine di abbandonare la città.E venne chiesto al coraggioso, carismatico Poeta-Soldato Gabriele D'Annunzio di assumerne il co-mando e la responsabilità. L'idea fu del capitano Giuseppe Sovera Latuada, valoroso pluridecoratodurante la 1° Guerra Mondiale 1915-1918Questo scritto di Giovanni Scarpelli, è frutto di ricerche e testimonianze narrate da chi in queigiorni si trovò a vivere il particolare momento e ne annotò gli eventi.Il 1° e 2° Reggimento Granatieri, per ordine del Maresciallo d'Italia Armando Diaz, dopo l'armi-stizio della guerra 1915-1918, furono destinati ad occupare Fiume militarmente e il suo enclavedove già sin dal 1 dicembre 1918 si era proclamato ed insediato un nuovo stato, il Regno Serbo-Croato-Sloveno, nel quale erano state incluse anche alcune minoranze etniche tra cui quella italianae di una parte della Dalmazia.Gli italiani però reclamavano la loro liberazione e i nostri Granatieri furono accolti dalla popola-zione con entusiasmo ed affetto, quasi un delirio. Ma, a seguito della Conferenza interalleata diParigi del 18 gennaio 1919, vennero disattese le aspettative che avevano portato all’entusiasmo ealla simpatia della popolazione fiumana verso i nostri militari. La Conferenza poi fu resa più esa-sperante dall'intervento dell'americano anti-italiano Wilson, che portò allo scontro tra le nostretruppe e quelle francesi di colore nel sobborgo di Susak dove si verificò la morte di nove soldati in-docinesi.I rappresentanti interalleati proposero severe sanzioni per gli italiani e sottrassero a Fiume il con-trollo della Brigata Granatieri.Così questi dovettero abbandonarela città tra le lacrime dei fiumaniche cercavano di sbarrare, anchecon i loro corpi, le vie d'accessoalla stazione per evitare la loropartenza. Era il 25 agosto del 1919.I Granatieri si acquartierarono,quindi, nei pressi di Ronchi (Go-rizia) senza rassegnarsi a dover la-sciare una città che li amava tanto.E dal loro malumore e dallo spiritopatriottico che li animava, maturòl'idea del Capitano GiuseppeSovera Latuada.Fin qui la storia della «Marcia diRonchi», che a mano a mano in-grossava le proprie fila, inglo-bando altri militari ed altri uominientusiasti che formarono le «Le-gioni» e che quindi presero ilnome di «Legionari».L'accoglienza al loro ritorno aFiume, fu un trionfo di italianità.

Ricordiamo i nomi dei sette giurati di Ronchi, tutti ufficiali subalterni dei Granatieri:Riccardo Frassetto, Vittorio Rusconi, Claudio Grandjacqnet, Enrico Brichetti, AttilioAdami, Rodolfo Cianchetti e Lamberto Ciatti

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Nel 1967 LucianoPavarotti inci-dendo l’opera «Lafiglia delReggimento» diDonizetti intonòben cinque «do dipetto» consecutivi.L’intensa e mera-vigliosa interpre-tazione riunisce inun ristrettissimolasso di tempo ilcompendio di unavita.

Alba Maria Mendico, analogamente, con lasua «La Figlia del Reggimento» - soprannomeattribuitole non a caso dalle sue compagne diclasse - ha voluto testimoniare, con passione,fatti e circostanze di un periodo storico signi-ficativo che l'Italia ha attraversato nel secoloscorso, facendo ricorso a documenti e fotopersonali, memoria della sua vita. Memoria che la riporta alla giovinezza ed allamaturità nel percorso di un’esistenza vicina aiGranatieri di Sardegna: i giardini di Via CarloFelice a Roma, lo zio Gabriele, Granatiere inLibia, l’abitazione nei pressi della caserma diSanta Croce in Gerusalemme, il fratelloUfficiale dei Granatieri, durante il secondoconflitto mondiale, ed, infine, la collabora-zione con «Il Granatiere». È un bel saggio.

Erbon

L’autore è unG r a n a t i e r eO r v i e t a n o ,non potevanon raccon-tare di quelqualcosa cheesprimono lesue due ani-me: il CorpusDomini ePadre Chiti.Lo fa da buono r v i e t a n otracciando ilfilo condut-tore che uni-sce il mira-colo di Bolsena (1263) e l’istituzione daparte del Papa Urbano IV della solennitàdel Corpus Domini, agosto 1264, con SanCrispino, che giunse ad Orvieto nel 1710, econ Padre Chiti nel 1991.Questi arrivò ad Orvieto ormai frate mi-nore, e restaurò il convento del Santo, e,sulle Sue orme, prese parte alla solennitàdel Corpus Domini profondamente concen-trato nel Mistero, ripercorrendo gli stessipassi che furono certo anche di SanCrispino, quando i selciati delle vie orvie-tane erano allora tappezzate di fiori.Il testo è un bel saggio di storia locale

Erbon

letti per voiletti per voi

LA FIGLIA DEL REGGIMENTOALBA MARIA MENDICO

II saggio di Scarpelli non ha però solo lo scopodi elogiare. Considera anche le perplessità e lecontrapposizioni che non mancarono su questoavvenimento. C'era chi riteneva l'impresa unatto di insubordinazione alle autorità governa-tive o una diserzione che poteva assumere ca-rattere di ribellione più grave. L'Autore ci danotizie insolite. In Abruzzo le gesta dannun-ziane ebbero grande risonanza e si costituì ad-dirittura una virtuale «Legione Abruzzese».D’Annunzio in «Fiume d’Italia» del settembre1920 cita: «Ai legionari abruzzesi che sono tra i

più animosi e tra i fedeli, ho dato per emblemail nostro cinghiale indomito con il motto : «Moricitius quam deserere» (meglio morire prima dirinunciare). Con me nella città che ha sull'arma la figura delcavaliere, essi leveranno nell'anniversarioprimo della Marcia di Ronchi il più alto alalà»(alalà era il grido del mitologico Achille la cuimadre Teti, si ritiene abbia fondato Chieti, rite-nuta perciò di origine greca).

Alba Maria Mendico

SAN CRISPINO E PADRE CHITIDI SILVIO MANGLAVITI

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lettere al direttorelettere al direttoreGent.mo Generale Torre,

ancora grazie della sua disponibilità: per ciò che per Leiè il valorizzare la storia del Corpo Militare che lo havista anche protagonista, per me e i miei fratelli è il ri-cordo di parte della storia di un genitore a cui dobbiamotantissimo. Poche volte ho sentito mio padre parlare della sua espe-rienza ad Orvieto, ma quelle poche volte i ricordi eranopositivi, e trapelava l’orgoglio dell’appartenenza ad uncorpo sicuramente per lui speciale; tant’è che volle fareun viaggio proprio in questa cittadina poco dopo l’i-nizio della sua vita di pensionato. E le foto dell’espe-rienza del CAR che conservava raccolte in un piccoloalbum dedicato, ne sono la testimonianza. Posso forseimmaginare lo stato d’animo di questo giovane cheaveva vissuto in un medio paese della Sicilia comeLercara, che solo di sfuggita qualche anno prima avevavisto rapidamente la guerra (con l’unico brutto ricordoche venne un giorno mitragliato da un aereo alleato maper sua fortuna unica conseguenza una febbre per lospavento che lo colpì per diversi giorni) arrivare alcentro dell’Italia ed essere «formato» come soldato maancor più come cittadino di un Paese in ricostruzione.Insieme a tanti altri giovani. Sono certo che questa suaesperienza è rimasta indelebile nella sua persona.Come risulta dal suo libretto personale era della classedel 1926, matricola 7712, specializzazione marconista,8° compagnia, 8° CAR, compagnia mortai. Al terminedel servizio militare conseguì il grado di Caporalmag-giore.

Cordialmente.Michelangelo Salamone

Nella foto granatieri epoca 1935, guerra d’Africa, mio padre è ilterzo da destra.

Le immagini riportano la data 31 maggio 1949 - Roma -Festa della Bandiera. Nella foto si vedono le diverse uniformi d’epoca, mio padre èil secondo da sinistra. (Granatieri epoca 1848 CaporaleSutto, Granatiere Catelli, epoca 1659 Caporale Gatti, epoca1935 Caporale Salamone, epoca 1949 Caporale Marchiò).

Caro Direttore,

radio gavetta conferma che la Caserma Piave è ancoranei cuori di tutti i Granatieri, siano essi iscritti o nonalla ANGS. A questi voglio dire che l’adesione all’as-sociazione ci da comunque più forza contrattuale e piùpeso per qualsiasi azione volta a perpetuare la nostrastoria e le nostre tradizioni.Quest’anno ricorderemo e vivremo insieme la CasermaPiave, in occasione della rievocazione dell’Epopea del3° Rgt. Granatieri, durante la tradizionale commemo-razione del nostro amato Padre Chiti nei giorni di sa-bato 23 e domenica 24 novembre 2013.Per dare il giusto risalto all’avvenimento abbiamo chie-sto al Comune di Orvieto di dedicare un parco dellacittà (che è la città del Corpus Domini dove Urbano IV,che qui aveva stabilito la residenza pontificia, istituì lasolennità cristiana universale del «Corpus et SangueDomini» con la bolla Transiturius) a Padre Chiti ed unviale al 3° Rgt. Granatieri.E alla Curia Vescovile della Diocesi Orvieto – Todi, inunisono con l’Associazione Padre Chiti, di dare l’inizioal processo di beatificazione di quel «santo GranatiereGenerale che si fede prete e frate cappuccino.Le nostri richieste sono state prese in attenta conside-razione e siamo in attesa delle conferme ufficiali daparte delle autorità competenti.Il 2013 – 2014 è biennio giubilare Bolsena – Orvieto,

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lettere al direttorelettere al direttore

Egregio Direttore,

in occasione di una cerimonia al Sacrario diRedipuglia, nell'attiguo Museo della Guerra, hopotuto fotografare in une vetrina, malgrado l'in-felice posizionamento, l'abbigliamento definitodal cartellino posto a corredo della vetrina stessa,come appartenente a un «Granatiere taglia fili».Presumo che venisse indossalo, per compiti disabotare i fili telefonici e aprire varchi nei retico-lati.Su apposito sostegno si notano:Un elmetto di ferro che ricorda le armature ditempi passati (elmo mod. Farina ndr); una giubbagrigioverde con Alamari al collo; appese e soste-nute da una striscia di tela, due placche metal-liche (avanti e dietro) per la protezione daschegge e pallottole (vedonsi tracce di ammacca-ture tipiche da urti), fermate ai fianchi da una

indetto dal papa emerito Benedetto XVI per i 750 annidel miracolo eucaristico, le cui reliquie – il Corporale –si custodiscono nel Duomo di Orvieto e dall’istituzionedel Corpus Domini. Sua Eccellenza ReverendissimaMonsignor Benedetto Tuzia ci guiderà lungo il per-corso giubilare in Duomo che ci farà conseguire l’in-dulgenza plenaria. Della manifestazione fanno partemusica, canti, cori, inni, cerimonie militari, deposizionidi corone ai monumenti e ai sacrari, visite guidate aimonumenti, ai musei… e alle cantine. Tutti vanto dellanostra stupenda città etrusca rupestre. Per assicurareai nostri radunisti il massimo conforto a prezzi soppor-tabili abbiamo stipulato come sempre convenzioni conalberghi e ristoranti.Il programma definitivo sarà inviato non appenaavremo il via libera delle autorità. Confido nella con-sueta massiccia partecipazione e presenza dei grana-tieri, in particolare di «quelli della Piave»: tutti viva te-stimonianza del nostro proverbiale indomabile spiritodi corpo: l’anima reale e tangibile dell’evento. A me leguardie!

E … sempre avanti Granatieri!

Paolo RossiPresidente Centro regionale Umbria Per informazioni

chiamare il cell. 349.4960063

cintura di cuoio con appesa una baionetta,mentre su un’altra striscia di tela posta a tra-colla, è appesa una pinza a cesoia di media gran-dezza; un fucile mod. 91 dotato di una asta me-tallica regolabile in altezza con una specie digancio, molto probabilmente usata per spostaree/o sollevare i fili da sabotare.Mancando una sicura documentazione storica misono avvalso delle indicazioni fornite da un cu-stode del museo che, malgrado il poco spazio a di-sposizione, è veramente interessante e pieno direperti.Nella speranza di fare cosa utile, allego la fotoche ho potuto scattare.

Eolo Grasso

Grazie, caro Grasso, per le note che hai in-viato.

Il Direttore

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alamari con le stellettealamari con le stellette

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Il 354° anniversario della costituzione delReggimento delle Guardie, progenitoredegli attuali Granatieri di Sardegna, è stato

celebrato anche a Modena presso l’AccademiaMilitare. Il Colonnello Meinero, già Comandante del 1°Rgt. «Granatieri di Sardegna» nel 2003-2005 eora titolare della cattedra di «Meccanica appli-cata alle macchine (Armi)» presso il Corso dilaurea in «Scienze Strategiche», ha chiesto l’au-torizzazione al Comandante dell’Istituto, Gen.B. Giuseppe Nicola Tota, di svolgere le lezionipreviste per il 18 aprile indossando la GUR, laGrande Uniforme di Rappresentanza. Il Comandante dell’Accademia Militare nonsolo ha autorizzato questo inconsueto modo difesteggiare lo storico anniversario ma è ancheintervenuto in aula allo scopo di sottolineare aigiovani cadetti l’importanza che la Specialitàdei Bianchi Alamari ha avuto nel suo più chetrisecolare servizio alla Patria: il consegui-mento dell’unità nazionale durante il risorgi-mento; la partecipazione alle vicende bellichemondiali del secolo scorso; e le attività che ve-dono ancora i Granatieri agire, con immutatoslancio e professionalità, in un vasto e artico-lato numero di compiti in tempo di pace, ope-rando sul territorio nazionale come nei contin-genti multinazionali impegnati nelle missioniall’estero, distinguendosi sempre per lo stileimpeccabile e per la tradizionale professiona-lità. Il Colonnello Meinero ha poi svolto la lezioneseguita dai 120 Allievi Ufficiali dell’EsercitoItaliano appartenenti al 194° Corso «Coraggio»e che stanno frequentando il 1° anno del bi-ennio accademico. Tra i banchi della «Sala Armi» erano presentianche quegli Allievi che fra circa cinque anniindosseranno i Bianchi Alamari e andranno arinforzare i ranghi del 1° Reggimento «Grana-tieri di Sardegna». È stata sicuramente una maniera insolita e disicuro effetto per celebrare la fausta ricorrenza,un modo però che resterà indelebilmente fis-sato nella memoria dei giovani futuri Quadridell’Esercito Italiano.

Il Colonnello Meinero ha poi illustrato breve-mente le principali vicende che hanno coinvoltola Specialità e ha concluso il suo intervento ri-volgendo ai giovani discenti l’incitamento augu-rale che il Duca Carlo Emanuele II di Savoiavergò di proprio pugno sull’atto istitutivo delCorpo… «tanto eseguite e Dio, Nostro Signore viconservi». Gli Allievi, prima di lasciare l’aula si sono strettiintorno al docente per l’immancabile foto ri-cordo e per ammirare da vicino il colbacco con laGranata, simbolo dei Granatieri di Sardegna.

La nostra storia è tutto il nostro orgoglio: ieri, oggie per sempre, evviva i Granatieri!

Emanuel

CELEBRATO IL 354° DELLA COSTITUZIONE DEI GRANATIERI DI SARDEGNA

18 aprile 2013 in Accademia Militare

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alamari con le stellettealamari con le stellette

Nella piazza d’armi della Caserma«Gandin» in Roma ha avuto luogo lacerimonia per l’avvicendamento al co-

mando della Brigata «Granatieri di Sardegna»tra il Generale di Brigata Massimo Scala ed ilColonnello Maurizio Riccò. La cerimonia è stata presieduta dal Coman-dante del 2° Comando delle Forze di Difesa(FOD), Generale di Corpo d’Armata VincenzoLops.Il Generale Massimo Scala, 101° Comandante,ha ceduto il comando della Brigata più anticadell’Esercito impiegata sul territorio nazio-nale nell’ambito dell’Operazione «Strade Si-cure» e nei teatri operativi all’estero. La Brigata assicura, inoltre, lo svolgimentodei servizi di alta rappresentanza presso tuttii Palazzi Istituzionali della Capitale.Il Colonnello Maurizio Riccò, proviene dalComando NATO di Reazione Rapida diSolbiate Olona (VA), dove ha ricoperto l’inca-rico di Responsabile dei Piani Operativi e dalrecentissimo impiego nel Teatro Operativo li-banese. Uno dei primi atti ufficiali del Col. Riccò, 102ºComandante della Brigata, è stato quello dipartecipare ad una Santa Messa, officiata dalcappellano don Pier Luca Bancale nella cap-pella della caserma insieme al suo predeces-sore, Generale Scala.

NUOVO COMANDANTE ALLA BRIGATA GRANATIERI24 aprile 2013

PAKISTANI IN VISITA AI GRANATIERI6 maggio 2013

Nell’ambito della cooperazione Ita-lia–Pakistan nel settore della Difesa, amaggio 2013 si è svolta la visita di una

delegazione delle Forze Armate del Pakistanalla Caserma «Gandin» di Roma, sede delComando Brigata e del 1° Reggimento «Grana-tieri di Sardegna».La delegazione è stata ricevuta dal Comandantedella Brigata, Colonnello Maurizio Riccò, e dalComandante del 1° Reggimento, ColonnelloClaudio Caruso.La visita è stata l’occasione per far conoscerealla delegazione pakistana, rappresentata tragli altri dal Maj. Gen. Muhammad Ejaz

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Shahid (Direttore Generaledegli Armamenti) e dal Brig.G e n . M u h a m m a d S u b aSandhu (Direttore del Repar-to Logistico).Questa è stata un’occasioneper illustrare le tecnologiedi cui dispone la GrandeUnità e come la «Granatieridi Sardegna» operi a 360°nell’ambito nei più diversiscenari operativi e nel deli-cato settore dell’Alta rap-presentanza tanto in terri-torio nazionale che in am-bito internazionale.

QUANdO SI SCIOLSE IL 1° REGGIMENTOGRANATIERI DI SARDEGNA

cosa si trova su... Facebook

Come già abbiamo avuto modo di dire in altraparte della rivista, Facebook è una inesauri-bile fonte di notizie e di fotografie.

Quella che pubblichiamo è una foto che è stata «po-stata», sul sito «Granatieri di Sardegna», dal grana-tiere Nello Sebastiano Genovese, già in servizio al2° Battaglione «Cengio». La foto in questione ri-porta un momento storico per i Granatieri. La con-segna, avvenuta il 30 settembre 1976, delle ban-diere di guerra al 1° e 2° Battaglione Granatieri, co-stituiti a seguito dello scioglimento del 1° Reggi-mento Granatieri, sulla base di una variante ordi-nativa disposta dallo SME che prevedeva il pas-saggio dal livello reggimento a quello di batta-glione e la conseguente costituzione delle brigate. Il 2° Battaglione all’epoca era comandato dal Ten.Col. Bruno Garassino.

RICORDI DELLA NAJAcosa si trova su... Facebook

Navigando nelle pagine di Facebook,nel numeroso Gruppo (quasi tremilaiscritt i) dal t i tolo «Granatieri di

Sardegna», magistralmente amministratodal gra. Francesco Colaviti, capita di rivi-vere la nostra storia di militari vista con gliocchi della «naja», ossia dei tanti italiani

(forse per certi versi fortunati) che svolseroil servizio di Leva, in particolare nei grana-tieri. Da questo numero contiamo di evidenziare lefoto e i commenti che riteniamo più significativie con l’occasione invitiamo tutti i nostri lettoriad aderire al Gruppo su Facebook.

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Per questa prima volta abbiamo preso in esame lefoto «postate» da un granatiere in congedo diMontecatini Terme: Federico Romani (foto a de-stra).Il granatiere Romani, appartenente al Contingente7/84, propone ai suoi colleghi tre foto che sintetiz-zano, in grandi linee, aspetti importanti del suoservizio militare.

La prima è riferita al periodo di addestramento al 3° bat-taglione di Orvieto; la seconda ad un Carosello storicoal quale ebbe modo di partecipare; nella terza, infine, lopossiamo vedere pronto a montare la guardia alQuirinale.

Vi proponiamo di seguito, le tre immagini con i com-menti che le accompagnano.

Caserma “Gandin” – 13 gennaio 1985.Federico Romani in uniforme S.A.I pronto a montare di guardiaal Quirinale.

Orvieto - Casema Piave - 3° Btg Granatieri "Guardie"- sc7/84. In alto da sx: Castiglione, Pugliese, Leporini, Tricoci, cap.Vitello, Pierangioli, S. Ten. De Feo, Porcellotti, Bernini,Zaccarelli. Centrali da sx: Volpes, Bencivenga, Fazi, Betti,Cialdi, Barni, Napoli. In basso da sx: Romani, Baldi, Barotti,Siani, Zanghi, Gruppioni.

Carosello storico in divisa da Granatiere del 1848.Guidati dal Sten Segariccci, in ordine: Romani Federico,Pedone Felice, Frattini Roberto, Gigli Franco, CastellucciFranco, Frasca Fabrizio, Milella Adriano, Meloni Dario.Coordinatore del Carosello era il M.llo Pellicanò.

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RINNOVAMENTO NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE:E’ Gian Carlo Bruni il nuovo Presidente dei granatieri marchigiani

27 gennaio 2013

Il percorso dirigenziale del Cen-tro Regionale delle Marche dal1995 ad oggi, tracciato per i

primi sedici anni da Claudio Contie dal Vice presidente GiordanoMassaccesi e, nell’ultimo biennio,da Franco Fabrizi, si è perpetuatodomenica 27 gennaio scorso conl’elezione all’unanimità di GianCarlo Bruni Presidente e di Giam-paolo Torrini e di Enzo ScarpiniVice Presidenti.Volutamente la scelta della sedeassembleare è caduta sulla stessasala di un ristorante di Moie diMaiolati dove diciotto anni fa ilbinomio Conti-Massaccesi rice-vette le consegne dall’allora Pre-sidente Silvestre.Nell’assemblea annuale di gennaiodue sono stati i momenti partico-larmente toccati: il doveroso e com-

mosso saluto al Presidente uscente,da quel giorno Presidente Onorarioa vita, Franco Fabrizi e, nella partestraordinaria, l’elezione di GianCarlo Bruni a Presidente del CentroRegionale dei Granatieri delle

Marche. Per coloro, davvero po-chissimi, che non conoscono i duenuovi presidenti, uno onorario el’altro in carica, diremo che: FrancoFabrizi da oltre sessant’anni viveper la nostra amata Specialità. Due

È STATA RICOSTITUITALA SEZIONE DI l'AQUILA

Con sentita soddisfazionepartecipiamo che il dina-mico ed appassionato Gra-

natiere nella Vecchia GuardiaMario D'Ignazio alcuni mesi faha preso l'iniziativa di ricostituirela Sezione di L'Aquila che perqualche anno ha languito anno-verando soltanto due Granatieriiscritti. D’Ignazio ha acquisito ventiduedomande d'iscrizione di nuovi socie sei adesioni di Amici. Eloquentedimostrazione dell'esistenza diGranatieri nel territorio che vannoreperiti poiché la passione è dura-tura perdurando i ricordi della najagiovanile vissuta orgogliosamentecon gli Alamari illuminati dallafiammeggiante granata.

«L'azione organizzativa prosegue -ha assicurato D'Ignazio - per ricon-durre la Sezione all'efficienza fun-zionale del recente passato che portòall'attuazione del Raduno interregio-nale del 28 e 29 settembre 1985 inL'Aquila con l'inaugurazione delmonumento all’eroico pluridecoratoColonnello Sila Persichelli nella natiaMontereale, lo svolgimento dellospettacolare Carosello Storico deiGranatieri in notturna nello stadioaquilano e la conclusiva marziale sfi-lata con i Granatieri in armi». Alloraa capo della Sezione c’era il valo-roso Lino Vespa. Esprimiamo vivicomplimenti al fattivo D'Ignazio,novello Presidente, ed auguri di pro-ficua attività.

G.S.

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anni fa fu costretto ad accettare lacarica di Presidente marchigianodalle forti pressioni di chi vedevanella sua figura la garanzia delmantenimento dell’unità delle va-rie componenti granatiereschemarchigiane. Franco, obtorto collo, accettò, anti-cipando di fatto la decisione delPresidente Napolitano; quest’anno,per il troppo amore che nutre per isuoi granatieri, si è dimesso rite-nendo di non essere più in condi-zione di guidarli, anticipando cosìil Papa emerito Benedetto. Per unasimile persona l’affetto di tutti noi,il riconoscimento della PresidenzaNazionale e l’omaggio dei grana-tieri delle Marche oltre all’auguriodi tantissimi anni ancora di vitagranatieresca, sono doverosi inquanto strameritati. Chi è Gian

Carlo Bruni? Gian Carlo fu definitoda me al suo riapparire nei ranghiassociativi dopo un’assenza piùche giustificata di oltre vent’anni:l’ultimo giapponese. Ricordate quei soldati del Giap-pone che, rimasti isolati e senza al-cuna informazione su isolotti sper-duti del Pacifico, a guerra finita daanni, continuavano a presidiare leproprie postazioni sparando con lemitragliette agli aerei di linea che lisorvolavano? Bruni assomigliamolto ad uno di quei fedeli e disci-plinati soldati. Per oltre vent’anniin un cassetto della casa da cui partìper girare l’Italia per lavoro, lasciòtutto il materiale relativo al Centroprovinciale di Ascoli Piceno, lascia-togli in eredità dal compiantoPresidente Natali, ripromettendosidi riprendere in mano le carte

quando fosse andato in pensione. Ecosì è stato. Da quel momentoGiancarlo Bruni è stato l’arteficedel rilancio del territorio ascolano,tanto da raddoppiare il numerodegli iscritti dei granatieri marchi-giani.Oggi il Presidente Bruni è il futurodel nostro Centro regionale e, nesiamo sicuri, il modello per tutta lanostra amata associazione nazio-nale. Nel suo oneroso compito saràcertamente aiutato dai suoi dueVice presidenti, da noi che da con-gedati per diciotto anni abbiamo ri-coperto incarichi con gli alamari alcollo e, ne siamo certi, assistito dalcielo da colui considerato da tutti igranatieri e non solo, un grandeMaestro di Vita: Gianfranco MariaChiti.

Gran. Claudio Conti

INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO ALL’ALPINO17 febbraio 2013

Lungo la circonvallazioneesterna della città di Treviso(fuori delle mura all'altezza

della Porta, o varco come vienechiamato adesso, Caccianiga), haavuto luogo l'inaugurazione di unbellissimo monumento in bronzodal titolo «Alpino sotto la bufera»con un chiaro riferimento alle con-dizioni estreme cui solitamentequeste truppe speciali sono chia-mate a operare.Aderendo all'invito per tempo di-ramato a tutte le Associazioni ope-ranti sul territorio, i Granatieri sonostati presenti alla solenne cerimo -nia, magistralmente organizzatadai cugini Alpini, i quali hanno in-teso anche ricordare due dei lorogenerali trevigiani: Tommaso Salsanel centenario della morte e EnricoReginato nel centenario della na-scita. La nostra rappresentanza conle Colonnelle di Treviso, Paese eMonastier è stata particolarmenteapprezzata dagli organizzatoripresso i quali godiamo di partico-

lare reputazione.Numerosissimi, come di consueto,gli alpini in congedo intervenutisotto la guida del loro PresidenteNazionale. Fra le autorità, l’entu-siasta e onnipresente presenza, inparticolare alle cerimonie alpine,del Prosindaco di Treviso - il suonome è Giancarlo Gentilini, uomodi grande fama. Al termine della

cerimonia, dopo la Santa Messa equando tutti erano ormai andativia, abbiamo scattato la foto che al-leghiamo al fine di documentare ilmonumento stesso e la presenzadella nostra piccola delegazione(da sinistra a destra il Gran. Sec-chieri France sco - il Gran. MinatoPietro e lo scrivente.

Gianfranco Rosin

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La sezione di Terra d'Otranto,con sede a Maglie, dalloscorso febbraio ha come

nuovo Presidente il gran. WalterPitardi. Dinamico ed intrapren-dente, in occasione dell'anniver-sario della costituzione del Corpo,ha voluto organizzare un radunoregionale nel suo piccolo paese,Casamassella, vicino Otranto, lacittà più orientale d'Italia.L'organizzazione ha richiesto qua-si due mesi di lavoro; l'impegnoperò è stato ripagato con il suc-cesso pieno della manifestazione.Essendo la Puglia la regione amaggior latitudine, alcuni radu-nisti hanno dovuto percorrere 400km per raggiungere il Sud-Est edaltrettanti per rientrare in sede. Il programma nella sua essenzia-lità è stato rispettato: durante lacelebrazione della Santa Messa lepreghiere dei fedeli della dome-nica sono state lette dal gen. deiGranatieri Felice Marchese; quellache ricordava la storia del Corpo èstata letta dal Granatiere in ser-vizio: il cap. Giovanni Rolli daCopertino; infine, la Preghiera delGranatiere è stata letta dal gran. incongedo Fabio Ronzini.Successivamente è stata depostauna corona di alloro alla lapideche ricorda i Caduti di tutte leguerre. Nei locali della biblioteca comu-nale il sindaco ha ringraziato perla partecipazione ed ha offerto unquadretto ritraente un vicolo delComune al Presidente regionalegran. Giuseppe Caldarola, il qualeha ricambiato con una ceramicache ricorda il gran. Ten. Vitan-tonio La Monica, medaglia d'ar-gento al Valor Militare.Dopo il momento conviviale, iradunisti si sono portati a

Otranto per rendere omaggio allalapide che ricorda il ten., MOVMLuigi Eula del 1° Rgt. Granatieri,caduto nel 1941 sul MonteGolico. Bella la storia relativa: sullungomare di Otranto vi è laCasa del Corpo Forestale delloStato; negli anni del dopoguerraalcuni uomini della Forestale ve-devano di tanto in tanto un uomoche sedeva davanti la loro Casaad osservare il mare che, in parti-colari giornate e con favorevolicondizioni meteorologiche, con-sente di vedere fino ai montidell'Albania.L'uomo era il padre del ten. Eula,che dalla provincia di Cuneo, fa-

ceva una sorta di pellegrinaggioper sentirsi, da una parte all'altradel mar Adriatico, «vicino» al fi-glio caduto in battaglia. Gli uomini della Forestale, com-mossi dalla storia di questo padre,fecero installare sulla facciata dellaloro «Casa» una lapide alla me-moria del ten. Luigi Eula scri-vendo nella dedica, tra l'altro, «...in vista dei monti che ne custodi-scono le spoglie... ».La giornata, che ha unito nel ri-cordo la costituzione del Corpo edil ricordo di un Eroe, si è conclusacon un arrivederci a presto.

Umberto Miccoli

RADUNO IN PUGLIA

18 febbraio 2013

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19 febbraio 2013

LA SEZIONE DI CORATO AL DUCA DI SAN PIETRO

Dopo una giornata diduro lavoro, alle ore24:30 i Granatieri di

Corato partono con bus allavolta di Roma. Il mezzo di tra-sporto è quello standard ed iposti a sedere purtroppo nonoffrono il massimo confort agambe di giganti, già messe adura prova dal lavoro quoti-diano e da qualche probleminodi salute; l’entusiasmo e lagioia dello stare insieme peròannullano tali disagi e ben dis-pongono tutti a godere dellagiornata romana prossima adiniziare. Verso le ore 7:00, arrivati inprossimità della capitale, sostapresso una stazione di servizioper una ricca colazione ed ilcambio d’abito, occorre indos-sare l’uniforme sociale coiBianchi Alamari. Alle ore 8:00in punto ingresso al Museo deiGranatieri in Piazza S. Croce inGerusalemme. Qui la nostraStoria viene messa sotto la lented’ingrandimento dal Gra. C.M.Mario Calaresu che molto det-tagliatamente spiega tutto ciòche i nostri occhi ammirano,dalle Bandiere di Guerra allevarie armi, dai quadri ad olio aibusti in bronzo raffiguranti iPadri della Patria. Sul più belloperò arriva l’ordine di inter-rompere la visita: Il Duca at-tende. Dunque col bus si arrivaalla Basilica di S. Maria degliAngeli e, sistemate le Colon-nelle (regionale e di sezione)subito si occupano i posti inprima fila. I tamburi e la musicareggimentale in lontananza an-nunciano l’arrivo imminentedel 1° Reggimento Granatieri diSardegna. Infatti di li a poco ec-coli entrare superbi e fieri conle storiche uniformi e le armi

gelosamente strette al petto. Alcentro della Basilica l’Urna ul-tracentenaria ben protetta e cu-stodita da Granatieri in uni-formi storiche contenente ledisposizioni testamentarie diDon Alberto Genovese, figliodel patrizio sardo Don Bernar-dino Genovese Duca di SanPietro e Cervellon, Marchesedella Guardia. Finalmente hainizio il rito religioso con la ce-lebrazione della Santa MessaRequiem in suffragio del Ducadi S. Pietro. Innumerevoli le au-torità militari, civili e religiose.La descrizione della funzionenon è possibile tradurla in pa-

role perché nulla e nessuno po-trebbe dare l’idea di ciò cheessa rappresenta per i Grana-tieri. È sorprendente di comeogni volta emozione e commo-zione s’impadroniscano deglianimi dei fedeli presenti,Granatieri e non. Terminata lacerimonia i nostri hanno po-tuto salutare il concittadinoGenerale di Corpo d’ArmataVincenzo Lops comandante del2° Comando delle Forze diDifesa. Il pranzo sociale la vi-sita alla Basilica di S. Pietroprima del ritorno a casa, hannofelicemente concluso la bellagiornata romana.

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ATTIVITÁ DELLA SEZIONE DI BOLOGNA10 marzo 2013

L’attività della SezioneM.O.V.M. Alfonso Sa-moggia di Bologna è ri-

presa per il corrente anno con lapartecipazione della Colonnellae della Presidenza a significativecerimonie. In primis alla solenne Messa inmemoria del Duca di San Pietrotenutasi a Roma il 19 Febbraiopresso la Basilica di Santa Mariadegli Angeli. Domenica 3 marzo si è svolta nelSeminario di Villa Revedin(nelle prime colline bolognesi) lacelebrazione della Santa Messaper commemorare il centenariodella nascita di MonsignorEnelio Franzoni, CappellanoM.O.V.M. della Campagna diRussia. La funzione religiosa èstata celebrata dal Cappellanodon Giuseppe Bastia e concele-brata da Monsignor RobertoMacciantelli, Rettore del Semi-nario. Durante la Messa è statadata lettura del messaggiogiunto da Roma dal VescovoOrdinario Militare. Fra le Associazioni d’Arma pre-senti, la nostra Colonnella eraaccompagnata da una nutritarappresentanza di Granatieri. IlGenerale Comandante della re-gione Emilia Romagna, AntonioDe Vita, si è complimentato conil Presidente Granatiere Giovan-ni Bettini dicendo: «Le vecchieguardie sono sempre presenti!».Si vuol ricordare che, quando giàera entrato negli Ordini Monastici,Padre Gianfranco Maria Chiti ve-niva appositamente con la suavecchia auto a Bologna a visitareMonsignor Enelio Franzoni perportargli il suo saluto e ricordare itrascorsi comuni nella Campagnadi Russia.Mercoledì 20 Marzo nella Chiesa

di San Francesco a Bologna èstata celebrata la Messa di pre-cetto pasquale per le ForzeArmate. Anche in questa occa-sione la nostra rappresentanzaera numerosa e, come già con-suetudine di questa Sezione, laPresidenza ha avuto l’onore discortare il Medagliere dell’Isti-tuto del Nastro Azzurro.Al termine della Cerimonia iGranatieri hanno ricevuto ilsaluto del Tenente ColonnelloIammarone che, provenendodal Primo Reggimento Grana-tieri, ora è in forze in qualità diComandante del BattaglioneComando alla Brigata Aeromo-bile «Friuli» di stanza aBologna.

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IGranatieri fossanesi han-no tenuto il loro incontroannuale per il relativo tes-

seramento preceduto dall’as-semblea per il rinnovo carichein seno alla quale sono staticonfermati nella carica i se-guenti Granatieri: ClaudioTallone Presidente, Livio Ber-taina Vicepresidente e segre-tario, Allasia Michele Consi-gliere e fiduciario per la zonadi Savigliano, Italo Rulfi,Consigliere e già Presidenteonorario, Marengo Franco Con-sigliere nuovo eletto. È se-guita la Santa Messa in suf-fragio di tutti i Granatieri che,in guerra e in pace, ci hannolasciati. Al termine, un lautoincontro conviviale ha suggel-lato in amicizia la bella gior-nata.Facevano corona alla Colon-nella della nostra Sezione,guidata dal Presidente Clau-dio Tallone e dal suo viceLivio Bertaina, quella regio-nale del Piemonte col Presi-dente dott. Pierandrea Ferro,quelle delle Sezioni di: Cu-neo, Alba, Saluzzo, Pinerolo,accompagnate dai relativiPresidenti: Bruno Bongioan-ni, Sebastiano Gallo, GiulianoRossi, Claudio Gariglio e daun buon numero di Grana-tieri.Merita una particolare men-zione il sempre presenteGran. Guizzardi, da Modenacon la Colonnella di quellaSezione.L’incontro di quest’anno èstato caratterizzato da unaparticolarità: la partecipa-zione delle due madrine di al-trettante cerimonie impor-tanti per la nostra Sezione: la

prima aveva tenuto a batte-simo la nuova Colonnella allacerimonia dell’inaugurazioneufficiale della Sezione diFossano nel lontano 25 luglio1965 ed era, come la descrissiallora nella cronaca dell’e-vento, la graziosissima Signo-rina Pinuccia Ronco, diciottoanni, metri uno e ottanta libe-ramente dichiarati, e ora è l’e-legante Signora Ciliberto che,onorandoci ancora con la suapresenza, ci ha perdonati pernon averla cercata prima du-rante tutti questi anni.L’inaugurazione ufficiale del-la Sezione era avvenuta treanni dopo la sua costituzione;tempo occorso per ricevere laColonnella.La seconda madrina è l’altret-tanto elegante, Signora Anna-maria Tarditi Abrate che ha

tenuto a battesimo l’urna con-tenente la pergamena con inomi dei 112 Caduti senzaCroce fossanesi durante la ce-rimonia in loro onore cele-brata in Fossano il 5 maggio2007.L’austera cerimonia promossadalla nostra Sezione di con-certo con le Sezioni consorellee realizzata dall’Amministra-zione Comunale, è stata par-tecipata da tutta l’AutoritàMunicipale, dai Comandanti erappresentanze di tutte leForze Armate della Città, dalComandante provinciale deiCarabinieri e da due Com-missari in rappresentanzadella Polizia di Stato e delQuestore di Cuneo nonché damolti parenti dei Caduti e unfolto pubblico.

Italo Rulfi

INCONTRO ANNUALE DEI GRANATIERI FOSSANESI17 marzo 2013

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La Sezione di Eraclea (VE),dell’Associazione Nazionale Gra-natieri di Sardegna, in collabora-zione con l’Amministrazione Co-munale e le Associazioni Com-battentistiche d’Arma, domenica17 marzo 2013 ha festeggiato il IIanniversario dell’inaugurazionedel Monumento ai Granatieri, aPonte Crepaldo di Eraclea (VE).Numerose le presenze dei Grana-tieri delle Sezioni del Centro re-gionale Veneto e del vicino FriuliVenezia Giulia e della Sezione diModena con l’immancabile gran.Guzzardi. Alla cerimonia eranoschierate ben 24 Colonnelle e 7vessilli di altre Sezioni d’Armaconsorelle.La giornata ha avuto inizio con ilritrovo a Ponte Crepaldo di Era-clea (VE), in Piazza San GiovanniBosco, e con lo schieramento ditutti i partecipanti intorno al mo-numento dove si è svolto il sentitorito dell’Alza Bandiera, seguitodalla benedizione e dalla deposi-zione della corona d’alloro a ri-cordo di tutti i Granatieri cadutinei 354 anni della fondazione delglorioso Corpo, e di tutti i grana-tieri della Sezione di Eraclea an-dati avanti in questi 52 anni.In corteo, a seguito del GonfaloneComunale, delle Autorità citta-dine tra cui il Sindaco dott.Giorgio Talon, il vice-SindacoItalo Trevisiol, il Comandantedella Stazione Carabinieri diEraclea, si è diretto in Chiesa perla Santa Messa, celebrata con or-goglio dal granatiere simpatiz-zante don Pietro Lucchetta, chesfoggiava per l’occasione Basco eAlamari.Per l’organizzazione dell’evento ilPresidente Lino Marian ha accolto

con riconoscenza la collabora-zione del Comm. Angelo Scapo-lan, Presidente provinciale deiCarabinieri e del Presidente regio-nale dei Granatieri del FriuliVenezia Giulia Renzo Ros. I convenuti hanno avuto l’onoreed il piacere di esser seguiti nellevarie fasi della cerimonia daglisquilli di tromba magistralmenteeffettuati da Andrea Santon, unragazzo di anni 11, pronipote delgranatiere Ettore Carolo di Citta-della.

Dopo la Santa Messa, c’è stato ilringraziamento da parte delPresidente Marian a tutti i pre-senti. A seguire, c’è stata l’allocu-zione del Sindaco Talon che ha ri-volto parlo di elogio per i Grana-tieri. A Cerimonia conclusa, un gruppodi ben cento persone si è trasferitoa Jesolo, al Ristorante «Paloma»dove si è tenuta la riunione convi-viale.

Lino Marian

17 marzo 2013

ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONEDEL MONUMENTO AI GRANATIERI

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Lo scorso marzo, a Custoza,la Sezione di Verona, con lacollaborazione della Sezione

di Sommacampagna nella personadel Presidente Gabriele Albertini,ha indetto una giornata per festeg-giare i 90 anni della sua costitu-zione, avvenuta, appunto, nel lon-tano 1923.Dopo la Santa Messa nella localeParrocchiale, i convenuti hannoraggiunto il vicino imponenteMonumento Ossario. Qui, in unasuggestiva e toccante atmosfera, èstata deposta una corona e si so-no resi gli onori ai Caduti. Per sottolineare il vincolo di fratel-lanza che unisce i morti di ognibandiera, l’attuale Presidente dellaSezione di Verona, gra. RobertoPellegrini, ha dato lettura dellabellissima composizione poetica«Inno alla Gloria dei Vinti» scritta

dal poeta americano Walt Whit-man.Il vicino ed elegante Ristorante

Villa Vento, già dimora della no-bile famiglia Canossa e del tenoreGiuseppe Lugo, ha quindi ospi-

La prima notizia del lieto evento l’avevamoavuta da Internet dove si poteva leggere: «LaSezione Granatieri di Genova, ricostituitasi

dopo tanti anni il giorno 22 marzo 2013, saluta edinvita tutti i granatieri di questo massiccio Gruppoa stringere amicizia con i Granatieri Genova». Poi si è mosso l’apparato burocratico. Proprio indata 22 marzo 2013, un gruppo di 16 Granatieri incongedo ha partecipato all’Assemblea di Costitu-zione della sezione e di elezione del ConsiglioDirettivo della stessa che risulta così composto:Aldo Viotti, Presidente; Elio Baghino, V.Presidenteonorario; Consiglieri: Giorgio Pastorino, PietroBruno Peri, Giorgio Ladorno; Aldo Repetto,Segretario.Il nostro Presidente nazionale, sul verbale perve-nuto ha annotato: «È importante che la Liguria si ri-svegli». Noi condividiamo pienamente la valuta-

zione del Presidente Buscemi e formuliamo a tutti iGranatieri genovesi i più sinceri voti augurali.

SEZIONE DI GENOVA22 marzo 2013

LA SEZIONE DI VERONA HA FESTEGGIATOI SUOI 90 ANNI

24 marzo 2013

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tato i 120 ospiti convenuti. Alla giornata hanno presenziato20 Colonnelle, i Presidenti Regio-nali di Veneto e Friuli, Marian eRos, il Vice Presidente dellaLombardia Bugatti ed i PresidentiProvinciali di Verona Toffanin, diMantova Bellintani, di RovigoStecca e di Brescia Richetti.Presenti anche la bandiera del-l’UNSI Verona con il suo alfiereValbusa ed il benemerito gran.Guizzardi di Modena.Ricordiamo che la Sezione diVerona è molto attiva nel terri-torio. La sua Colonnella, portatadall’impeccabile alfiere GiorgioFinezzo, è sempre presente nellecerimonie cittadine civili e militari.Verona è sede di un ReggimentoAddestramento Volontari, del IVReggimento Alpini Paracadutisti edel Comando delle Forze Opera-tive Terrestri Italiane.Ciò comporta molteplici occasionidi mostrare i bianchi Alamari. Daosservare, poi, che, una ulterioreoccasione di visibilità, è data dalfatto che il Presidente della Se-zione, da moltissimi anni, è ancheil Vice Presidente Operativo dellocale Consiglio Provinciale di AS-SOARMA. La sede della Sezione, ospitata inun edificio militare in centro città,è intitolata (dalla sua morte) alConte Luigi Perez, suo Presidenteper svariati anni. Egli combatté,durante la seconda guerra mon-diale, in Africa Settentrionale in-quadrato nella Compagnia Vo-lontari Universitari. Per suo vo-lere, viene ivi custodita la Colon-nella commemorativa della Com-pagnia.Da ricordare, inoltre, che l’IstitutoYad Vashem di Gerusalemme, nel1999, ha conferito al Conte l’altaonorificenza dei «Giusti tra leNazioni», avendo egli salvato lavita, a proprio rischio, ad un gio-vane ebreo durante l’occupazionetedesca.Da ultimo, da sottolineare, la pre-

senza, in Verona, nella centralis-sima Piazza Brà, in bella vista, diuna targa marmorea che ricorda la

fondazione della Sezione Grana-tieri cittadina.

R.P.

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Si è svolta a Abbiategrassola tradizionale festa deiGranatieri della Sezione

presso il Parco dei Granatieriinaugurato nel 2005.Anche quest’anno si è trattatodi un significativo ed in certimomenti anche commuoventeincontro tra Granatieri prove-nienti dalle Sezioni di Calcinate(BG), Monza, Legnano, Milano,Vigevano, Como che si sono ri-trovati, insieme agli abitanti, eagli amici del Comitato di Quar-tiere di Castelletto, di Asso-arma e alle rappresentanze del-le altre associazioni d’arma pre-senti ad Abbiategrasso.Dopo la S. Messa, durante laquale il Parroco, Don Giuseppe,ha saputo farci sentire parteormai integrante della comu-nità di Castelletto, spiegandoquanto la nostra presenza bensi inseriva nel contesto della S.Messa. Alla cerimonia dell’alzabandiera abbiamo avuto il pia-cere e l’onore della presenzadel Sindaco di AbbiategrassoGigi Arrara, dell’Assessore E-manuele Granziero e del Con-sigliere comunale Frank Ran-zani a testimonianza del rico-noscimento che anche l’Ammi-nistrazione comunale attribui-sce al nostro impegno per enella comunità di Abbiate-grasso.Un particolare ringraziamentoe riconoscimento è stato rivoltoal nostro Presidente, GiovanniPerin che, pur segnato dallascomparsa della cara moglieLina, ha voluto mantenere in-tatta la tradizione di questo in-contro, che è poi culminatonella convivialità di un pranzomaestralmente preparato dagliamici di Castelletto.

Nel volantino di presentazionedella festa abbiamo inserito unadelle frasi che, scritte da G.D’Annunzio, ricorda e celebrail glorioso passato del corpo deiGranatieri «Di noi tremò la no-stra vecchia gloria. Tre secoli difede e una vittoria».Per la maggior parte di noi lagiovinezza ormai è un lontanoricordo, ma siamo ancora gio-vani dentro.Ci piace ritrovarci per ricor-dare, ma soprattutto per es-sere e sentirci ancora prota-gonisti di e in un mondo cheforse nei valori del passato po-trebbe ritrovare il senso di unimpegno nel presente.

Per noi Granatieri di Sardegnadella Sezione di Abbiategras-so, che abbiamo avuto la for-tuna di servire la Patria, nonsui campi di battaglia, manelle strade della pace, oggi èmotivo di soddisfazione e diorgoglio vedere il nostro parcoluogo dell’incontro, della so-cializzazione e della solida-rietà di una comunità che oggisentiamo ancora di più nostrae che ci ha saputo accogliere erispettare.Questa è stata la nostra batta-glia. Questa è stata la nostravittoria.

Andrea Capello

FESTA DEI GRANATIERI AD ABBIATEGRASSO 21 aprile 2013

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AMARCORD PER I GRANATIERI MARCHIGIANIALLA CASERMA DE CAROLIS

21 aprile 2013

Giornata di forti emo-zioni quella di aprileu.s. alla vecchia ca-

serma «Ugo De Carolis» diCivitavecchia che, per unamattinata, ha ospitato cin-quanta Granatieri, che sonovoluti ritornare nella casermadove, più di 40 anni fa hannosvolto il servizio militare dileva e trenta loro familiari.La gita è stata organizzata dalneopresidente del Centro re-gionale delle Marche, gran.Gian Carlo Bruni.La visita, per motivi di sicu-rezza derivanti dal precariostato degli edifici dovuto allachiusura prolungata ed al re-cente uso per il ricovero tem-poraneo di migranti, si è limi-tata alla sola piazza d’armi,ma tanto è bastato per far rivi-vere agli ospiti i ricordi dellapassata giovinezza.A fare gli onori di casa ilGen. Antonio Andriani, pre-sidente della locale sezioneGranatieri, il Col. RaffaeleBarba ed il Mar. M. Aiut. Ca-millo Malizia, che hanno pre-stato servizio nell’organicodel IV btg. Meccanizzato Gra-natieri, unitamente al S.Ten.

Francesco Cristini, messosia disposizione del gruppo of-frendo la massima collabora-zione. Non pochi, come sempre av-viene in queste occasioni, sisono ritrovati dopo tanti annie commossi. Ricordiamo, inparticolare, i Granatieri: Ste-fano Quattrini della Sez. diPesaro con Giorgio Ercolidella Sez. di Macerata, Um-berto Giantomassi della Sez.d'Ascoli Piceno con FedericoCocci della Sez. di San Bene-detto del Tronto.Un particolare ringrazia-mento è stato rivolto dagli or-ganizzatori al Sindaco di Ci-

vitavecchia, avv. Pietro Tidei,che ha autorizzato l’accessoalla caserma, all’assessoreMirko Mecozzi ed alla dele-gata Annalisa Tomassini, chesi sono interessati personal-mente, tramite i loro funzio-nari: Luca D’Altilia e SimonaDi Stefano, per la buona ri-uscita della visita ed assi-stenza ai convenuti.Dopo il pranzo sociale, lagiornata si è conclusa con lavisita ad alcuni monumenticittadini ed alla «Madonninadelle Lacrime» di Civitavec-chia.

Gian Carlo Bruni

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Nei giardini di Viale dellaRepubblica, a Monselice,il 14 Aprile 2013 è stato

inaugurato un monumento inonore dei Granatieri di Sar-degna. La scultura è stata realiz-zata dall'artista Carluccio Zan-girolami di Porto Viro e proget-tata dal geometra monselicenseRoberto Callegaro. L’opera raffi-gura un granatiere nell’atto dilanciare una bomba e simbolica-mente è stata creata utilizzandosolo schegge proprio di bombe.La scultura comprende ancheuna targa commemorativa.Si tratta di una donazione che laSezione di Monselice dell’Asso-ciazione Nazionale Granatieri diSardegna ha voluto effettuare al-l’amministrazione comunale. Icosti dell’opera sono stati soste-nuti, infatti, dalla stessa SezioneANGS. Nei giorni scorsi l’amministra-zione comunale ha deliberato

di collocare l’opera nel parco aridosso delle mura, in un sitoapprovato anche dal ParcoColli. La cerimonia è avvenuta allapresenza del sindaco FrancescoLunghi, dei comandanti deiCarabinieri e della Polizia lo-

cale nonché dalle rappresen-tanze delle Sezioni granatieridel Padovano coordinate dalPresidente della Sezione diMonselice Renzo Pavanello. Presenti anche numerose asso-ciazioni d'arma dei comuni limi-trofi.

UN MONUMENTO AI GRANATIERI 24 aprile 2013

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FESTA PER IL TESSERAMENTO DELL’ANNO 2013

“la festa della liberazione” A MANTOVA25 aprile 2013

Igranatieri mantovani perla ricorrenza hanno parte-cipato alle solenni manife-

stazioni in ricordo dei caduti. Alla presenza del SindacoSodano, del Prefetto Ruffo,del Presidente della ProvinciaPasticci e di numerose auto-rità militari e civili, i grana-tieri di Mantova hanno volutotramandare la «cultura del ri-cordo» in onore di tutti i ca-duti nel segno di una pacifica-zione nazionale quanto maisentita ed attuale.Le cerimonie si sono volte dap-prima presso il monumento dellaResistenza con l’esecuzione del-l'Inno d'Italia, le allocuzioni e lecommemorazioni ufficiali delle

autorità e la deposizione delle co-rone alla memoria; le celebra-zioni sono poi continuate, pressoil Famedio cittadino di Via A-

cerbi con la deposizione della co-rona e con la commemorazionefatta presso la Comunità ebrai-ca di Via Govi.

28 marzo 2013

II 28 Aprile 2013, si è svoltaa Bessica di Loria (Tre-viso), la festa sociale della

Sezione ANGS di Castel-franco Veneto organizzata inoccasione della chiusura delTesseramento per l’anno2013.Nel corso della giornata sonostati consegnati ai due Gra-natieri della Sezione: Flo-rindo Saggio e Terenzio La-naro, il Diplomi di Beneme-rito, per essersi particolar-mente distinti in questi ultimianni.La giornata di festa è stataonorata della presenza delPresidente del Centro regio-nale del Veneto, Cav. Gran.Lino Marian e di quello delFriuli Venezia Giulia, Gran.Renzo Ros. Erano inoltre pre-

senti il Presidente provincialedi Treviso, Gran. GianfrancoRosin, e il Presidente provin-

ciale di Rovigo, Gran. CarloStecca.La Santa Messa è stata offi-

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ciata nella locale parrocchia,adornata attorno all'altare dadodici Colonnelle delle Sezio-ni limitrofe, per ricordare inostri Granatieri scomparsi.Officiante del rito religioso, ilsempre attivo Don Elio Al-berton, che gli organizzatoriringraziano, prima di tuttoper la calorosa ospitalità, sim-patia, e disponibilità, con laquale ci ha accolto nella suachiesa, poi per la interessantee attenta Omelia che ci hafatto ascoltare.La giornata è proseguita con

un magnifico pranzo, nel ri-storante «Da Roberto» situatovicino alla Chiesa. Durante il pranzo è stata dis-tribuita a tutte le mogli pre-senti, una bellissima pianta digeranio, di colore rosso, comegli Alamari.Al termine del pranzo, il Pre-sidente della Sezione Grana-tieri di Castelfranco Veneto,Gran. Eugenio Lanaro, ha rin-graziato tutti i partecipanti,anche per la numerosa pre-senza, in particolare le Se-zioni presenti con le rispettive

Colonnel le : Montebel luna,Bassano del Grappa, Monse-l ice, - Quinto di Treviso,Modena, Monastier di Tre-viso, Spinea di Mestre, Rovi-go, i Centri regionali ANGSdel Veneto e del Friuli e tutticoloro che hanno contribuitoalla buona riuscita della gior-nata.Il Presidente ha concluso ilsuo intervento con «un buonarrivederci, con tanta salute,all'anno prossimo 2014».

Eugenio Lanaro

SOLIDARIETA’

Il Centro regionale dellaLombardia e la Sezione diLegnano, in perfetta sinergia,

con i Presidenti Cav. EnricoMezzenzana e Mario Gambini e isoci Marco Kobau, Silvana Sca-nagatta e Enrica Maria Cova,hanno organizzato a Legnano lagiornata della lotta contro l'Aids,collaborando nella raccolta fondiAnlaids-Bonsai nei giorni 31marzo e 1 aprile.Nella giornata del 12 maggio, inoccasione della Festa dellaMamma, il Centro Regione Lom-bardia ha partecipato e collabo-rato alla raccolta fondi a favoredella Lotta contro i tumori orga-nizzata dall’A.I.R.C..

1 aprile 2013

I GRANATIERI DI VERCELLI VANNO IN FIERA4 maggio 2013

Ai primi di maggio si èsvolta al Centro Fiere diVercelli «Piemonte Mili-

taria», un’importante mostramercato di Collezionismo Mili-tare . Alle Associazioni d’Arma vercel-lesi veniva data dagli organizza-

tori l’opportunità di partecipare,come espositori , mettendo loro adisposizione uno stand a titologratuito. Con entusiasmo la Sezione diVercelli dell’ANGS ha colto l’oc-casione allestendo, con pochimezzi ma con tanto entusiasmo e

tanta voglia di fare, uno stand nelquale potesse essere rappresen-tato, se non addirittura pubbli-cizzato il glorioso Corpo deiGranatieri di Sardegna.Nello stand è stato posto (come sipuò vedere dalle fotografie ) unmanichino vestito con la nostra

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bella GUS (molto ammirata), lastorica prima Colonnella dellaSezione vercellese risalente al-l’anno 1929, nonché del materialeillustrativo e promozionale chepotesse riassumere, almeno inparte , la nostra storia A presidiare lo stand, dando esau-rienti spiegazioni a tutti coloro chene facevano richiesta, vi erano al-cuni soci della sezione coordinatidal Presidente di Sezione GranPavia e dal presidente Provinciale

Gran. Bertoglio.L’affluenza di pubblico è statanotevole, in particolare durantetutta la giornata di sabato del po-meriggio della domenica.Da evidenziare che domenica po-meriggio, come ciliegina sullatorta, erano presenti due figu-ranti del Gruppo Storico Risor-gimentale con divise da grana-tiere: una era la storica divisa del1848 e l’altra della Prima GuerraMondiale. I due figuranti (unodei quali è granatiere doc avendoprestato servizio militare nelPrimo Reggimento) sono statimolto ammirati dai numerosi vi-sitatori, parecchi dei quali si sonofatti fotografare al loro fianco.Ad ogni modo la nostra fatica(ma preferirei chiamarlo piace-

vole impegno) è stata ben ricom-pensata dall’iscrizione alla nostrasezione di due nuovi granatieri,che vanno a rimpinguare le filadella nostra Associazione.Queste due giornate sono anchestate un modo piacevole per con-frontarci e fraternizzare con tutticoloro che hanno avuto il piaceredi visitarci e hanno avuto la cu-riosità di conoscere tanti partico-lari della nostra lunga e gloriosastoria.Un ringraziamento particolare vaa tutti coloro che hanno dato unaiuto all’allestimento dello standed a coloro che con la loro pre-senza hanno permesso la riuscitadella nostra partecipazione all’e-vento.

F.B.

RICORDATO DON QUADRI, UN VALOROSO CAPPELLANO DEI GRANATIERI

Si è svolta a Casorezzo la ceri-monia in ricordo del 50° an-niversario della scomparsa

del Ten. M.A.V.M don LuigiQuadri.La banda cittadina «San Giorgio»

che, per l'occasione, ha omag-giato i presenti con l'esecuzionedell'inno dei Granatieri notocome «Marcia dei Pifferi», e iGranatieri del Centro regionaleLombardia, guidati dal cavaliere

Enrico Mezzenzana, hanno sfilatoper le vie cittadine, portandosuoni, allegria, colori e risve-gliando, con la loro presenza,l’attaccamento ai valori dellaPatria.

19 maggio 2013

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Il corteo era composto dal sin-daco dott. Roberto Gornati con ilgonfalone della città, dalleColonnelle delle ANGS di: Le-gnano, Abbiategrasso, Como,Monza, Rho, Vigevano, Calci-nate, Urgnano, Crema e del CRLombardia con le rispettive rap-presentanze, unite al labaro dellasezione Combattenti, della Presi-dente Tiziana Bottini, del NastroVerde della Sezione di Legnanodel Presidente Col. Corsini e viceAssoarma di Legnano, dal comi-tato profondazione «Luigi Qua-dri» al completo e dai granatieriMaurizio Schifano, Roberto Pre-moli e Luca Berti, rispettivamentePresidente e Vice Presidente dellaSezione di Crema e socio dellaSezione di Como, che indossa-vano la Grande Uniforme daRappresentanza. Dopo aver resogli onori al Cappellano Militarepresso la Cappella che conservale spoglie del defunto, si è svoltauna solenne funzione religiosa ce-lebrata dal parroco, don Eugenio.Dopo la Santa Messa il corteo si èdiretto a deporre un omaggio flo-reale presso il busto marmoreodell’eroico Cappellano. A seguire, le allocuzioni del Pre-sidente Mezzenzana Cav. Enricoe del sindaco Gornati. Per l’occasione era stato richiestoalle Poste un annullo speciale de-dicato a Don Quadri. La giornata si è conclusa in

grande allegria con il pranzo gra-natieresco presso il ristorante«Piatto D’Oro» al quale hannopartecipato tutti i partecipantiTra i ringraziamenti rivolti a tuttii presenti, quello alla nipote didon Quadri, Beatrice Venegoni ealla socia granatiera Enrica MariaCova, del comitato profonda-zione «Don Luigi Quadri» che sibatte, fra l’altro, per la conserva-zione della struttura teatrale rea-lizzata a Casorezzo da Don Qua-dri.

Vogliamo ricordare, qui di seguito,le motivazioni delle due medaglie alvalore conferite all’eroico Cappella-no, così come state proposte nell’allo-cuzione di Mezzenzana.Medaglia di Bronzo al Valor

Militare: «Subito dopo il combattimento,mentre ancora era intenso il fuoconemico, con supremo sprezzo delpericolo, compiva la sua missionepercorrendo impavido la linea,dando sepoltura ai morti, confor-tando i feriti e facendo efficaceopera d'incoraggiamento ai com-battenti.Altopiano Carsico 25 maggio - 6giugno 1917».

Medaglia d'Argento al ValorMilitare:«Durante la ritirata sul Piave,sempre in mezzo al proprio reggi-mento, in sanguinosi combatti-menti, compì sempre nobilmentele proprie mansioni. Primo fratutti in linea e ultimo ad abbando-nare le posizioni, dette tutta la suaattività per incoraggiare e confor-tare i feriti. Effettuando il ripiega-mento sulla destra del fiume, par-tecipò con una compagnia del reg-gimento a sanguinosi combatti-menti sull'ansa dello Zenson e, ri-tiratosi il reparto, rimase sul posto,sotto il fuoco nemico di artiglieriae mitragliatrici, per l'inumazionedei caduti. Dando esempio di sub-lime abnegazione e di alto spiritodel dovere.Medea al Piave 13 - 15 novembre1917».

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Amaggio 2013 si è svolta lacerimonia di consegnadella Cittadinanza Ono-

raria al 1° Rgt. Granatieri diSardegna concessa dal Comunedi Castel Del Rio (BO), per ilsacrificio e il valore dimostratodai Granatieri dei due Battaglio-ni che inquadrati nel «Gruppodi Combattimento Friuli» affron-tarono gli agguerriti reparti tede-schi schierati sulla Linea Gotica,sconfiggendoli nella gloriosaBattaglia del Senio, quindi libe-rando Imola il 14 aprile 1945 eBologna nella radiosa mattina delsuccessivo 21 aprile.Il ridente Paese di Castel del Riosi erge sulla Via Montanara cheda Imola giunge a Firenze, attra-versando l'Appennino che separale Provincie di Bologna e Firenze.Venendo alla Cerimonia, circaalle ore 10:00, davanti al Palazzodegli Alidosi, sede municipale diCastel del Rio, si è composto loschieramento del corteo con inprima fila il Sindaco, dott. Ba-ldazzi, il Presidente Nazionaledell’Associazione Granatieri, Ge-nerale Buscemi, il Comandantemilitare della Regione Emilia-Romagna, Generale De Vita, ilTen. Colonnello del 1° Rgt. Gra-natieri, Pier Giorgio Giordano inrappresentanza del ColonnelloComandante Claudio Caruso im-pegnato in altra cerimonia e ilContrammiraglio della MarinaMilitare, Presidente del Gruppo«Leone di San Marco». Seguivano: il Gonfalone di Casteldel Rio con accanto il Medaglieredel Nastro Azzurro di Ravenna,la Colonnella regionale dell'Emi-lia-Romagna scortata dal Presi-dente regionale, Roberto Pado-

vani, lo Striscione del «Gruppodi Combattimento Friuli», soste-nuto dai consoci dell’omonimaAssociazione, fra loro vi era il re-duce Bruno Trincossi, che erastato l'autista del Generale Scat-tini, Comandante del Gruppo diCombattimento; appresso se-guva l'altro striscione portato daiGranatieri che ricordava i com-battimenti affrontati dallaCorsica nel 1943, al Senio nel1945.Infine, le Colonnelle delle Sezionidi: Bologna, Modena, Ravenna,Lugo di Romagna, Vignola (MO),Pallanzano (PR), Jesi, Rovigo,Centro regionale Veneto, scortatadal Presidente Marian e di quellodel Friuli-Venezia Giulia, scor-tata dal Presidente Ros; segui-vano gli Stendardi e i Labaridelle Associazioni d'Arma: Mari-na Militare, Gruppo NazionaleLeone San Marco, Carabinieri,

Alpini, un Paracadutista e unBersagliere e alcune Insegne diAssociazioni Civili.Alle ore 10:30, il Corteo si èmosso attraversando il Paese pergiungere davanti al Monumentoai Caduti, dove al suono e alcanto dell'Inno di Mameli è statoeffettuato l'alza Bandiera, ese-guita da un Maro e sulle note delPiave due Granatieri (GarelliPresidente della Sezione di Ra-venna e Bergonzini vice Presi-dente del CR Emilia-Romagna )hanno deposto una corona d’al-loro e schieratisi ai lati delMonumento la tromba ha suo-nato il Silenzio.Ricomposto il corteo, si e tornatial centro del Paese per entrarenella Chiesa Parrocchiale dove èstata celebrata la Santa Messa;prima del termine il GranatiereBergonzini ha detto la Preghieradel Granatiere.

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CITTADINANZA ONORARIA AI GRANATIERI

Il Sindaco Dott. Baldazzi consegna l’attestato di cittadinanza a Ten. Col. Pier GiorgioGiordano.

19 maggio 2013

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Usciti dalla Chiesa i convenuti sisono recati in un vicino locale perconsumare il pranzo conviviale.Prima di iniziare il pranzo, ilSindaco Baldazzi ha ringraziatoper la bella riuscita della Ceri-monia e ha nuovamente ricor-dato il sacrificio e il valore deiGranatieri che combatteronosul Fronte della Linea Gotica,ha consegnato, quindi, al Ten.Col. Giordano l’attestato dellaCittadinanza onoraria rilasciatadalla sua amministrazione al 1°Reggimento Granatieri.L'Ufficiale, dopo aver ringraziatoa nome del proprio comandanteCaruso, ha fatto dono al Sindacodi un Crest con lo stemma aral-dico dei Granatieri. Il Presidentedel Centro regionale dell’Emilia-Romagna, Roberto Padovani, asua volta, ha consegnato (a nomedella Sezione di Bologna) undono ricordo al Sindaco, al Pre-sidente nazionale ANGS Bu-scemi, al Comandante Militareregionale gen. De vita, al Ten.Col. Giordano e al Col. Caruso,assente per servizio.

Giorgio Selleri Il Sindaco Dott. Baldazzi dona un ricordo al Gen. De Vita.

BUON COMPLEANNO EUROPA 22 maggio 2013

Amaggio, un corteo di stu-denti ed associazioni,tutto europeo e molto

variopinto, ha percorso e ani-mato le vie di Susa (TO), in oc-casione del concorso che ha coin-volto centinaia di scuole ditutt’Italia, per celebrare i ven-t’anni del trattato di Maastricht.Un’iniziativa organizzata dal-l’I.I.S. «Ferrari» di Susa e dal-l’I.C. di Condove, entrambe scuo-le della rete nazionale «Educareall’Europa» e supportata dalle

principali istituzioni, sia localiche regionali e nazionali. Partendo dal centro cittadino,hanno sfilato i cavalieri del-l’Ippica S. Giovanni Villar Dora,la Pro Susa con la corte «Con-tessa Adelaide» e gli sbandiera-tori Vox Condoviae e il gruppostorico «Granatieri di SardegnaVal Susa», che si sono esibitinell’arena romana insieme ascolaresche artistico-musicali. Presente anche una classe ge-mella inglese «Newport aca-

demy» di Barnstaple UK nelDevon. Le scuole vincitrici sono statepremiate dal coordinatore na-zionale Mazzocchi, dai sin-daci Amprino di Susa eListello di Condove, dall’i-spettore Militerno dell’USPAsti, dai dirigenti Gentile eGiaccone. Tra calorosi ap-plausi e l’entusiasmo nellasuggestiva scenografia dell’a-rena romana, hanno ritirato ilpremio l’I.C. «Marchetti» di

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INAUGURAZIONE MONUMENTO AI CADUTI DI MIRA1 giugno 2013

Senigallia e il Liceo lingui-stico scientifico «Machiavelli»di Roma.Il giorno successivo, presso ilCastello di Adelaide, si è te-nuto un convegno dal titolo«Cittadini d’Europa a ven-t’anni da Maastricht» con lapartecipazione e gli interventidi personalità istituzionalinazionali e l’autorevole pre-senza di Mr. Guy DjokenChairman dell’U.S. NationalCommission for UNESCO. Durante la cerimonia di chiu-sura, è stata consegnata al Nu-cleo dell’ANGS Val Susa, latarga ricordo per la fattiva colla-borazione.

A Mira in provincia diVenezia, si è svolta la ceri-monia per l’inaugurazione

del monumento ai caduti che èstato recentemente restaurato.Alla cerimonia, svoltasi in corri-spondenza della festa della Re-pubblica, erano presenti numeroseautorità amministrative e i rappre-sentanti di numerose Associazionicombattentistiche e d’arma. Per igranatieri, erano presenti le rappre-sentanze delle Sezioni di Mira-Riviera del Brenta e Mestre-Venezia accompagnate dal Presi-dente di quest’ultima, Ing. GabrieleReggiani.La cerimonia è iniziata con il di-scorso del Sindaco, Manero seguitoda quello del Presidente provin-ciale dell’Associazione Combat-tenti e Reduci che hanno illustratoil passato storico del monumento ehanno ringraziato la ditta che haprovveduto ad assicurare il ripri-stino dello stesso.Gli interventi sono stati chiusi daquello del granatiere Reggiani che

in sintesi ha detto:«… un grazie di cuore al dott.Zanaro e Assessore Gatti per averciinvitato a questa cerimonia. Graziea tutte le Associazioni combattenti-stiche e d’Arma nonché alle varieassociazioni civili e religiose pre-senti.Encomiabile l’iniziativa dell’Ammi-nistrazione comunale di Mira peraver invitato tutta la cittadinanzaalla presente cerimonia che vuoleessere la simbolica unione, il con-giungimento fra il passato rappre-sentato dai caduti alla guerra del1915-1918 e quelli della guerra1939-1945 con la Liberazione e ladichiarazione della nostra Italia re-pubblicana.Era cessata la guerra…era ritornatala pace, della quale, anche oggi, ab-biamo tanto bisogno.Bene rievocava il Maestro Mion,granatiere, insegnante di tre gene-razioni di miresi, i caduti di tutte leguerre, nelle ricorrenze del 25aprile e del 4 novembre.Domani 2 giugno, festeggeremo

l’anniversario della nostra Repub-blica, della nostra Patria.Quale granatiere e quindi apparte-nente alla più antica Specialitàdelle Forze Armate, mi sia consen-tito rivolgere un particolare ed af-fettuoso invito alle giovani genera-zioni dicendo loro: ‘Voi che sieteproiettati nel futuro, siate orgo-gliosi di essere italiani e nello spi-rito della pace, non dimenticatemai il sostantivo Patria’. Vival’Italia!». La cerimonia si chiudevafra gli scroscianti e prolungati ap-plausi.

Gabriele Reggiani

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IGranatieri lombardi hannopartecipato alla celebrazionedell’anniversario della Re-

pubblica, a Arconate (MI), città dicui è sindaco Mario Mantovani,Senatore della Repubblica, VicePresidente della Giunta RegioneLombardia e assessore alla Sa-nità della stessa. L’occasione ha proposto unabella cerimonia che ha avuto ilsuo culmine verso mezzogiorno,quando l'elicottero che dovevalanciare i paracadutisti, che perl'occasione arrivavano da Lecco,si è posato nel centro della città.I parà, con il loro fumogeni tri-colori, hanno concluso la ceri-monia che, fra l’altro, è statal’occasione per la distribuzioneda parte delle autorità ammini-strative di numerosi premi e ri-conoscimenti. Fra i premiati, il Centro regio-

nale della Lombardia deiGranatieri di Sardegna. La rap-presentanza del Centro era gui-

data dal Presidente EnricoMezzenzana, che per l'occasioneindossava la Grande Uniformedi Rappresentanza (GUR), af-fiancato dal Granatiere StefanoGambini – sempre in GUR -e dadue Carabinieri, anch'essi in altauniforme.Alla cerimonia erano presenti ilGenerale Nazareno Giovannelli,capo di Stato Maggiore del-l'Arma dei Carabinieri, il co-mandante della Stazione Cara-binieri di Legnano, CapitanoMichela Pagliata, e le altre asso-ciazioni militari e civili di Arco-nate. Molto nutrita la delegazionedei Granatieri di Sardegnagiunti dalle città vicine.Il Presidente Mezzenzana, aloro nome, ringrazia il sin-daco Mantovani e l'ammini-strazione comunale, in parti-colare l'assessore alla Sicu-rezza Giuseppe Airoldi, chevanta un passato da Grana-tiere di Sardegna.

2 GIUGNO AD ARCONATE2 giugno 2013

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attività associativaattività associativa

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In occasione del 67° Anniver-sario della Proclamazione dellaRepubblica Italiana, presso la

Sezione ANGS di Corato ha avutoluogo l’Assemblea Ordinaria deiSoci nel corso della quale si è dis-cusso ed approvato il Bilancio 2012e si è proceduto alla elezione delnuovo Consiglio Direttivo.Confermati Consiglieri per il pros-simo triennio il Gran. GiuseppeCaldarola (pres.), il Gran. AurelioFiore e il Gran. Luigi Maldera.Segretario il Gran. Eugenio An-tonio Sardano che si avvarrà dellacollaborazione del Gran. AlfonsoPiarulli. Tutto questo possiamo conside-rarlo di ordinaria amministrazione.La giornata è invece risultata tut-t’altro che ordinaria, anzi possiamodefinirla eccezionale, visto che perla prima volta l’Assemblea dei Sociha potuto godere della presenzadel Granatiere Gen. C.A. (ris.) Fran-cesco Gentile iscrittosi alla nostraSezione dal gennaio scorso. Il Generale, che tra l’altro è statovice comandante della BrigataGranatieri (1980/82), ha parlatocon grande carisma ai Soci coi ba-veri rossi portando loro un mes-saggio di speranza e di augurioper la nostra specialità: «Abbiamouna grande missione da compierequella cioè di rinverdire i GrandiValori che abbiamo ereditato dal-la nostra storia che occorre neces-sariamente tramandare alle futuregenerazioni.La vostra presenza così numerosaed entusiastica, fa certamente bensperare che tale missione, con ab-negazione e spirito di sacrificio,possa essere felicemente portata acompimento». Grande commo-zione hanno suscitato nei presenti

le sue parole, commozione che hatrovato sfogo nello scrosciante ap-plauso finale. Al Generale Gentile, il presidenteCaldarola ha donato il crest raffigu-rante la M.A.V.M. Ten. VitantonioLa Monica a cui la Sezione diCorato è intitolata, dono che è statoricambiato con una bellissimadrappella del 1945, che certamenteper tanto tempo avrà adornato lacornetta della Banda del 1° Reggi-

mento Granatieri. Infine il convivio sociale presso unristorante sito ai piedi di Castel delMonte ha felicemente conclusol’entusiasmante giornata della Fe-sta della Repubblica.Al Gran. Generale C.A. FrancescoGentile va un particolare ringrazia-mento per aver donato alla Sezionedi Corato una intera collezione diSoldatini di Piombo di varie epo-che fino alla II Guerra Mondiale.

CORATO: Festa della Repubblica con il generaleFrancesco Gentile

2 giugno 2013

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sfileranno sempre

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sfileranno sempre con le nostre colonnelle

GIULIANO

TREBBI

Sezionedi Bologna

Lo vogliamo ricor-

dare nelle pagine

«Sfileranno sempre

con le nostre Colonnelle».

Nato il 18 giugno 1937, ha svolto il servizio di

leva alla fine degli anni ’50 presso il 1°

Reggimento Granatieri di Sardegna. Dal mo-

mento del congedamento si era iscritto alla

Sezione ANGS partecipando a tutte le attività

del sodalizio. Appassionato motociclista e

tempra di sportivo, rimane vivo nel ricordo di

chi lo ha conosciuto. È venuto a mancare al-

l’affetto dei suoi cari e dei commilitoni il 13

marzo 2013.

ENRICO

LESSIO

Sezionedi Cittadella (PD)

Nato il 2 novenbre

1947 a Cittadella, ci

ha lasciato il 13 feb-

braio 2013. Aveva prestato il servizio di leva

nell'anno 67/68 presso la caserma Gandin a

Pietralata di Roma.

Tutti i granatieri della Sezione lo hanno

sempre apprezzato per le sue grandi doti

umane; egli ha compiuto l'ultimo tragitto

verso l'estrema dimora conscio di aver degna-

mente rappresentato gli ideali dei nostri

Alamari. A dimostrazione di ciò, è sempre

stato il nostro Alfiere portando la Colonnella

per quasi trenta anni ossia dalla nascita della

nostra Sezione.

Da qualche anno però la malattia lo ha co-

stretto ad abbandonare ogni raduno, sempre

ha sopportato con grande rassegnazione e di-

gnità la sua invalidità.

Il Presidente, cav. Caramella, durante le

esequie, alla presenza di molte persone tra

cui venti iscritti, ha reso gli onori funebri

leggendo la Preghiera del Granatiere, come

è nostra consuetudine, unendosi con com-

mozione al grande dolore della famiglia

alla quale sono state rinnovate le più sentite

condoglianze.

ALFONSO

SKABAR

Sezionedi Trieste

Ci ha lasciato l'otto

gennaio 2013. Per

lunghi anni fu il

Presidente della Sezione. Classe 1921, si ar-

ruolò volontario nella mitica Compagnia

Studenti Universitari del 3° Reggimento in

Viterbo. Fu assegnato, come ufficiale, al 2°

Reggimento Granatieri e con il Battaglione

Complementi interamente costituito, escluso il

comandante, da soldati richiamati delle classi

1910 e 1911 e da ufficiali di complemento,

operò nei Balcani. Dopo l'8 settembre 1943

riuscì a sfuggire ai tedeschi e con un gruppo di

soldati ancora in armi risalì a piedi da Zara

tutta la Dalmazia e l'Istria, fino a Trieste.

Inserito nella CRI, fu destinato a Fiume dove

nel 1945 fu catturato dai partigiani di Tito e

venne deportato nel tragico lager di Santa

Lucia di Tolmino da dove riuscì a fuggire ed a

rientrare a Trieste già occupata dalle truppe al-

leate. Nel dopoguerra fu assunto alle FF.SS. e

ivi percorse tutta la carriera lavorativa, anche

con posizioni di rilievo, fino al pensionamento.

Fu sempre molto attivo nella Sezione ANGS

triestina come Consigliere, Vicepresidente e

Presidente per molti mandati. Con gli Alamari

al collo ed onorato con i fiori dai colori reggi-

mentali, il bravo Skabar è salito alla Casa del

Padre lasciando la cara moglie Elisabetta cui

va tutto il cordoglio dei granatieri triestini.

AMPELIO

PAGOTTO

Sezionedi Padova

Nato a Sacile il 19 ot-

tobre 1926, aveva

svolto il servizio mi-

litare di leva nell’immediato dopoguerra nel

Reggimento Granatieri. Con il congedo, aveva

continuato ad indossare gli Alamari come

Vicepresidente onorario e Segretario della

Sezione; incarichi questi che ha assolto con

impegno e dedizione per oltre 25 anni.

È venuto a mancare dopo un lungo periodo di

sofferenza sopportata con grande dignità. La

sue doti di umanità e generosità lasciano un

grande vuoto fra tutti i commilitoni della

Sezione. I Granatieri padovani, stretti attorno

alla vedova ed al figlio, hanno partecipato nu-

merosi e commossi alle esequie.

OLIVO

FAVAZZA

Sezionedi Basso Veronese

È venuto a mancare

all’affetto dei suoi

cari e dei commilitoni

il 25 ottobre 2012. Era nato nel veronese il 7 lu-

glio 1938 ed aveva svolto il servizio militare di

leva presso il 1° Reggimento Granatieri nel pe-

riodo 1959/1960. Nella foto “ricordo” c’è

scritto «A tutti coloro che lo conobbero e l’a-

marono, perché rimanga vivo il suo ricordo».

Noi facciamo nostra questa frase e rinnoviamo

le più sentite condoglianze ai familiari.

RINO

MONTAGNER

Sezionedi Musile di Piave

Nato il 10 febbraio

1934, è andato

avanti il 23 marzo

2013. Aveva svolto il servizio militare di leva

nel 1° Reggimento Granatieri nel periodo

55-56. Una volta congedato è stato tra i

primi iscritti alla Sezione dove per trent'anni

ha svolto le mansioni di Alfiere e Segretario.

Ha avuto il suo percorso terreno funestato da

due tristi eventi che lo hanno privato prima di

una figlia e poi della moglie.

Ha affrontato le avverse condizioni crudel-

mente impostegli dal destino con grande di-

gnità cercando sempre quella rassegnazione

arrivata solo col ricongiungimento ai suoi

cari nel mondo dei più. Ci lascia in eredità

una fonte inesauribile di onestà e di rettitu-

dine dove ognuno di noi può attingere in

onore alla sua memoria.

Erano presenti alla cerimonia del saluto reli-

gioso le Colonnelle di Jesolo, Eraclea, San

Donà di Piave e Musile di Pìave oltre al

Labaro del Centro ragionale Veneto accom-

pagnate da un folto gruppo di Granatieri.

Rino Lorenzon

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sfileranno sempresfileranno sempre con le nostre colonnelle

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La rubrica «Sfileranno sempre con le nostre Colonnelle» è finalizzata a ricordare i soli soci dell’Associazione che hanno lasciato questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Si sotto-linea: I SOLI SOCI. Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura del necrologio:sezione d’appartenenza; data di nascita e di morte; motivi del decesso; reparto Granatieri nel quale il defunto ha prestato servizio; eventuali campagne di guerra e decorazioni ricevute;eventuali cariche associative rivestite.È opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non dovranno superare le12 righe, salvo le eccezioni che si potranno avere a insindacabile giudizio della Redazione.La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto, è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’Associazione.

ERISO

BRAGATO

Sezionedi Eraclea (VE)

Nato il 23 giugno

1928, aveva svolto il

servizio militare

presso il l° Reggimento Granatieri nel primo

dopoguerra. Rientrato dal congedo, si è spo-

Valerio Zucchi, nostro socio della Sezione di Roma, ci ha chiesto di pubblicare l'annunciodell'Agenzia con la quale collabora. Il suo numero di cell. è: 3933792936

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sato con la Sig.ra Maria Antonimi (scom-

parsa nel 1996). Dal matrimonio ha avuto

due figli che ha sempre adorato come così, se

non di più, i nipoti. Iscritto nell'Associazione

Granatieri a San Dona di Piave, ha fondato,

assieme ad altri Granatieri, la Sezione di

Eraclea nel 1961, dove ha operato fattiva-

mente in qualità di socio per ben 52 anni.

Fino a qualche anno fa, è stato sempre pre-

sente a tutte le manifestazioni. Ad ogni invito

che riceveva per posta, confermava o meno la

ADALBERTO BENDINELLI: Un granatiere della Vecchia Guardia

Romano de Roma, Adalberto era nato il 19 giugno 1939 in un Rione storico della Capitale. Chiamato alle armi il 1° marzo

1961, dal 18 agosto di quell’anno svolse il servizio di leva nel 1° Reggimento e dopo l’addestramento di base, fu impie-

gato nella Segreteria dell’allora Tenente Colonnello Gianfranco Chiti, all’epoca Aiutante Maggiore del reggimento.

Si congedò con il grado di caporale il 16 luglio del 1962.

Possiamo dire, senza tema di smentita, che il periodo passato con Chiti, come del resto successe a tanti altri granatieri in

condizioni analoghe, lo segnò per tutta la vita.

La vicinanza con quell’Uomo di grande carisma, lo portò ad acquisirne i Valori che lo stesso propugnava e a modificare,

in senso positivo, il suo comportamento di vita. A distanza di tanti anni, venerava la figura del nostro Frate-Generale che

lo aveva accompagnato durante il servizio di leva. L’amore e la stima per quel grande personaggio che aveva avuto la ventura di conoscere, lo portò

addirittura a scriverne un saggio biografico dal titolo «La storia vera di un eroe dei nostri tempi». E tutto con i modesti strumenti culturali di chi

aveva passato la vita lavorando per mantenere dignitosamente la propria famiglia!

Adalberto è venuto a mancare improvvisamente all’affetto dei suoi cari e dei commilitoni il 19 marzo 2013. Il rito religioso del saluto funebre si è

svolto nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. Nonostante la repentinità con cui si era avuto il trapasso, era presente una gran folla di amici e di co-

noscenti. La Sezione di Roma era presente con la Colonnella accompagnata dal Presidente Antonello Falconi e da un nutrito numero di commilitoni.

sua presenza telefonicamente. Una preci-

sione ammirabile. A rendere gli omaggi fu-

nebri il 4 aprile del c.a., c’era il Presidente re-

gionale Lino Marian e 20 Granatieri con 5

Colonnelle. Dopo la lettura della Preghiera

del Granatiere ed il Silenzio suonato con la

tromba, da tutti i convenuti è scattato un ap-

plauso spontaneo. I commilitoni rinnovano a

nostro mezzo le più vive condoglianze ai fa-

miliari che sono rimasti particolarmente col-

piti dalla presenza di tanti granatieri.

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L’ISCRIZIONE ALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DISARDEGNA DA DIRITTO A USUFRUIRE DI UN SOSTEGNO ECO-NOMICO ALLE CURE MEDICHE CHE, MALAUGURATAMENTE, PO-TREBBERO SERVIRE ALLE FIGLIE DEI GRANATIERI SOCI.

Per Informazioni contattare la sezione di Roma della ANGS - Via Sforzan. 5 00184 Roma, telefono/fax 06 4746395

IL CONTE NICOLÒ GIACCHI

Nato a Novara nel febbraio del 1887, da una famiglia d’anticanobiltà, abbracciò la carriera delle armi percorrendo i varigradi della gerarchia militare nei ranghi del 1° e del 2° reggi-mento Granatieri di Sardegna. Ufficiale di grande valore, par-tecipò alle campagne coloniali e alla Prima Guerra mondialemeritandosi una Medaglia di Bronzo, due Medaglie d’Argentoe l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia.Giacchi sposò Clotilde Mazzitelli dalla quale ebbe una figlia,Pieretta, che morì di malattia in tenera età. Per espressa vo-lontà del conte Giacchi, due appartamenti di sua proprietà,situati a Roma, furono donati nel 1963 dalla moglie Clotilde ai

Granatieri di Sardegna affinché con la loro renditafosse costituito un fondo da dedicare all’assistenza

sanitaria delle figlie bisognose di cure dei Granatieristessi. Il conte Giacchi morì a Roma il 7 novembre1948; sua moglie, donna Clotilde, a Conca della

Campania il 4 dicembre 1964.Il Fondo, che prende il nome dal donatore,viene gestito da un’apposita commissione isti-tuita presso la sezione ANGS di Roma.